Un grosso lavoro per gli operatori dello screening e i clinici! Con la RER in prima linea

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SURVEY GISMa SU DIAGNOSI E TERAPIA DELLE LESIONI IDENTIFICATE ALLO SCREENING Gruppo Diagnosi e Terapia GISMa 1997-2004 Bologna, 27 gennaio 2006 A.Ponti, M.Tomatis CPO Piemonte, Torino

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SURVEY GISMa SU DIAGNOSI E TERAPIA DELLE LESIONI IDENTIFICATE ALLO SCREENING Gruppo Diagnosi e Terapia GISMa 1997 - 2004 Bologna, 27 gennaio 2006 A.Ponti, M.Tomatis CPO Piemonte, Torino. Un grosso lavoro per gli operatori dello screening e i clinici! Con la RER in prima linea. - PowerPoint PPT Presentation

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SURVEY GISMa SU DIAGNOSI E TERAPIA DELLE LESIONI IDENTIFICATE ALLO SCREENING

Gruppo Diagnosi e Terapia GISMa

1997-2004

Bologna, 27 gennaio 2006A.Ponti, M.Tomatis

CPO Piemonte, Torino

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Un grosso lavoro per gli operatori dello screening e i

clinici!

Con la RER in prima linea

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SQTM

Duplice obiettivo:

1) consentire il monitoraggio degli indicatori di qualità

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SQTM

2) fornire uno strumento alle Unità di Senologia e ai

programmi di screening che possa venire incontro alle loro esigenze

di gestione e valutazione

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SQTM Progetto Europeo

Disponibili sei lingue:IngleseItalianoFranceseTedescoSpagnoloUngherese

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QT Website (www.cpo.it/qt)

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SQTM Progetto Europeo

Utilizzato nell’ambito del programma di accreditamento volontario delle Breast Unit

condotto dall’EUSOMA

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Dati SQTM 2004 per Regione

60 Valle d’Aosta1093 Piemonte

51 Lombardia369 Veneto765 Emilia Romagna213 Toscana297 Lazio10 Sicilia

2858

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Distribuzione per diagnosi istopatologica definitiva, 2004

n %

Benigno 432 15.1

In situ 390 13.6

Microinvasivo 74 2.6

Invasivo 1828 64.0

Ignoto 134 4.7

Totale 2858 100

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Andamento temporale di alcuni indicatori(solo Firenze, Modena e Torino)

Numero linfonodisuperiore a 9Intervento conservativo inCIS 20mmIntervento conservativo inCa invasivi pT1Dissezione ascellare noneseguita nei CDISDiagnosi preoperatorianei Ca (C4/C5/B4/B5)Esame al congelatore noneseguito in lesioni 10mm

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

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Andamento temporale di alcuni indicatori(solo Firenze, Modena e Torino)

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004

Numero linfonodisuperiore a 9Intervento conservativo inCIS 20mmIntervento conservativo inCa invasivi pT1Dissezione ascellare noneseguita nei CDISDiagnosi preoperatorianei Ca (C4/C5/B4/B5)Esame al congelatore noneseguito in lesioni 10mmAttesa dell’intervento 21 giorni

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Andamento temporaleEmilia Romagna vs Italia

Indicatore “Diagnosi preoperatoria nei cancri (C5, B5)”

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

2000 2001 2002 2003 2004

%

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Andamento temporaleEmilia Romagna vs Italia

Indicatore “Ricostruzione immediata”

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

2000 2001 2002 2003 2004

%

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Andamento temporaleEmilia Romagna vs Italia

Indicatore “CDIS senza dissezione ascellare”

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

2000 2001 2002 2003 2004

%

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Andamento temporaleEmilia Romagna vs Italia

Indicatore “Intervento conservativo in casi pT1”

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

2000 2001 2002 2003 2004

%

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Andamento temporaleEmilia Romagna vs Italia

Indicatore “Interv. conservativo in casi di carcinoma in situ <= 20 mm.”

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

2000 2001 2002 2003 2004

%

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Andamento temporaleEmilia Romagna vs Italia

Indicatore “Margini indenni (<=1 mm.) al termine dell’interv. definitivo”

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

2000 2001 2002 2003 2004

%

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Andamento temporaleEmilia Romagna vs Italia

Indicatore “No congelatore se diametro tumore <=10 mm.”

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

2000 2001 2002 2003 2004

%

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Andamento temporaleEmilia Romagna vs Italia

Indicatore “Intervento entro 30 gg dalla prescrizione”

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

2000 2001 2002 2003 2004

%

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Andamento temporaleItalia

Indicatore “Intervento entro 60 gg dalla mammografia di screening”

0

10

20

30

40

50

60

70

80

90

100

2000 2001 2002 2003 2004

%

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Indicatore – Intervento entro 90 giorni da screeningRange RER: 64%- 97%

0% 20% 40% 60% 80% 100%

Toscana

Emilia Romagna

Piemonte/VdAO

x REGIONE

Italia 80.5

79.5

83.0

80.1

si ? no

%

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Distribuzione proporzionale dei tempi di attesa nei casi operati entro o oltre 90 giorni dal test di screening

(RER 2004)

0% 20% 40% 60% 80% 100%

> 90

< 90

Lettura test2 vs 5 sett

Approfondimento1 vs 2 sett

Chirurgia3 vs 5 sett

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Diagnosi preoperatoria

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Indicatore - Diagnosi preoperatoria (C5/B5)

0% 20% 40% 60% 80% 100%

Lazio

Toscana

Emilia Romagna

Veneto

Piemonte/VdAO

Italia

SI ? NO

%

68,5

67,2

70,3

71,9

72,0

Page 26: Un grosso lavoro per gli operatori dello screening e i clinici! Con la RER in prima linea

Indicatore - Diagnosi preoperatoria (C5/B5)

0% 20% 40% 60% 80% 100%

Toscana

Emilia Romagna

Veneto

Piemonte/VdAO

Italia 68,5

67,2

70,3

71,9

72,0

%

SI NO Target Target

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Distribuzione dei casi di cancro senza diagnosi preoperatoria positiva per motivo

% %2003 2004

Non eseguita 16.6 10.6Inadeguato 12.6 13.0

Falso negativo (C2/B2) 6.7 4.8Dubbio (C3/B3) 13.3 17.4

Sospetto (C4/B4) 50.8 54.1

100.0 100.0(661) (667)

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Esecuzione dell’esame estemporaneo al congelatore

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0% 20% 40% 60% 80% 100%

Lazio

Toscana

Emilia Romagna

Veneto

Piemonte/VdAO

Italia

Indicatore – No congelatore nei tumori 10 mm.%

SI NO Target

80,1

82,9

88.4

66.0

96,2

87,2

Page 30: Un grosso lavoro per gli operatori dello screening e i clinici! Con la RER in prima linea

0% 20% 40% 60% 80% 100%

Lazio

Toscana

Emilia Romagna

Veneto

Piemonte/VdAO

Italia 90,8

90,2

100

88,7

96,2

87,2

No congelatore lesione nei tumori 10 mm.(Il congelatore sui margini viene ignorato in questa analisi)

%

SI NO

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Indicatori sulla tecnicadel linfonodo sentinella

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180/189 95.2 90% 9.1

31/31 100 90% 18.4

523/528 99.1 90% 8.2

Indicatori sulla tecnica del linf. sentinella 2004

Tasso di identificazione(tecnica combinata)

Tasso di identificazione(solo colorante vitale)

Tasso di identificazione(solo isotopo)

% standard % missing

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Pratica del LS nei tumori invasivi e microinvasivi

n. LS %

Emilia Romagna 407 78.6Lazio 107 61.8

Piemonte / Val d’Aosta 512 69.5Toscana 70 49.0

Veneto 175 59.9

1287 68.0 (2003: 56%)

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Numero linf. sentinella nei 992 tumori in situ, microinvasivi e invasivi che non hanno fatto dissezione ascellare

2,7%0,3%

52,9%

26,3%

9,8%

3,7%2,1% 0,8% 0,5% 0,2% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1% 0,1%

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

. 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 14 15 17 20 30

Media 2004: 1.87

(Media 2003: 1.97)

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Pratica del LS nei CDIS

n. LS %

Emilia Romagna 63 58.3Lazio 5 29.4

Piemonte / Val d’Aosta 58 39.5Toscana 13 34.2

Veneto 25 41.7

167 44.1 (2003: 41%)

Page 36: Un grosso lavoro per gli operatori dello screening e i clinici! Con la RER in prima linea

Distribuzione dei carcinomi in situ peresecuzione del LS e grado della lesione

Basso

Basso

Medio

Medio

Alto

Alto ?

?

0% 20% 40% 60% 80% 100%

LS non eseguito

LS eseguito

Page 37: Un grosso lavoro per gli operatori dello screening e i clinici! Con la RER in prima linea

Distribuzione dei carcinomi in situ per esecuzione del LS e dimensione clinico strumentale della lesione (cm)

5-10

5-10

11-20

11-20

>20

>20

?

?

<5

<5

0% 20% 40% 60% 80% 100%

LS non eseguito

LS eseguito

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Pratica del LS nei CDIS: 2003-2004 GISMa

CDIS N+ %

diagnosi definitiva 679 1 (micro) 0.1diagnosi B5/in situ preop. 325 7 2.2

Dei 325 in situ all’esame preoperatorio:58 sono risultati invasivi e 34 MI al definitivo VPP CDIS puro: 72%VPP CDIS puro o MI: 82%

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Pratica del LS nelle lesioni benignenon associate ad altre lesioni

n. LS %

Emilia Romagna 18 16.4Lazio 6 6.9

Piemonte / Val d’Aosta 13 7.0Toscana 3 16.7

Veneto 2 14.343 10.1 (2003: 12%)

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Non solo MONITORAGGIO ma

VERIFICA E DISCUSSIONE DEI DATIe

INDIVIDUAZIONE DI OBIETTIVI

Obiettivo GISMa 2005

E’ il senso di questa riunione!

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Possibili argomenti da approfondire nell’Audit RER:

- tempi da screening a intervento- diagnosi preoperatoriaesame estemporaneo al

congelatore - protocollo per LS negli IS,

eventi sentinella

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Questa attività aiuta a collegare il mondo dello screening con

quello clinico

Page 43: Un grosso lavoro per gli operatori dello screening e i clinici! Con la RER in prima linea

Occorre che il circolo della qualità venga chiuso:

linee guida - Audit - modifiche nell’organizzazione e nella pratica clinica - linee guida

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Servono più risorseper la Quality Assurance e l’Audit

entro i programmi di screening in Italia?

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Coordinamento della raccolta dati

Piemonte R.Bordon

Emilia Romagna F.Zangirolami, C.Naldoni, M.Taffurelli

Veneto M.Zorzi, M.Vettorazzi

Toscana P.Mantellini

Lazio D.Baiocchi, A.Federici, G.Pagano

Coordinatori clinici del gruppo GISMa Trattamento

M.P.Mano, V.Distante