UN ANNO SCOLASTICO RICCO DI ATTIVITÀ PER INSEGNANTI E … · evasione fiscale, contraffazioni e...

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UN ANNO SCOLASTICO RICCO DI ATTIVITÀ PER INSEGNANTI E ALUNNI Scuola aperta. Per una società migliore ALL’INTERNO NEL SEGNO DELLA LEGALITÀ E LA SCUOLA VA... A SCUOLA a cUra deGlI stUdeNtI dell’IstItUtO maNzONI-alIGhIerI dI cellINO sa marcO/saN dONacI GIUGNO 2016 Comunicare il cambiamento di ANTONIO DE BLASI - Dirigente scolastico Carissimi alunni e genitori, ecco il secondo numero del nuovo giornalino scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale “A. Manzoni - D. Alighieri” di Cellino San Marco e San Donaci. Come abbiamo sottolineato nella presenta- zione di aprile, “Il gomitolo” rappresenta le idee e le iniziative della scuola, varie, molteplici, di ogni colore, ma formate da un unico filo: i ragazzi, veri protagonisti della scuola e di que- sto semplice giornalino. “Il gomitolo” vuole rendere testimo- nianza ed evidenza concreta di tale vivacità pur nella consapevolezza che c’è ancora molta strada da percorrere, insieme. Un grazie a tutti i docenti e ai ragazzi che, con il loro impegno quotidiano, rendono viva la nostra scuola, aperta alla società, in un ottica di condivisione e crescita comune della colletti- vità. Buona lettura e buone vacanze. L’appuntamento con Il gomitolo” è al prossimo anno scolastico. CAMPIONI DI MATEMATICA L’ORTO A SCUOLA ED ECCO IL FRUTTA DAY CAMPIONI DI MATEMATICA 2

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UN ANNO SCOLASTICO RICCO DI ATTIVITÀ PER INSEGNANTI E ALUNNI

Scuola aperta. Per una società migliore

ALL’INTERNO

NEL SEGNODELLA LEGALITÀ

E LA SCUOLA VA... A SCUOLA

a cUra deGlI stUdeNtI dell’IstItUtO

maNzONI-alIGhIerI dI cellINO sa marcO/saN dONacI

GIUGNO 2016

Comunicare il cambiamentodi ANTONIO DE BLASI - Dirigente scolastico

Carissimi alunni e genitori,ecco il secondo numero del nuovo giornalino scolastico dell’IstitutoComprensivo Statale “A. Manzoni - D. Alighieri” di Cellino SanMarco e San Donaci. Come abbiamo sottolineato nella presenta-zione di aprile, “Il gomitolo” rappresenta le idee e le iniziativedella scuola, varie, molteplici, di ogni colore, ma formate daun unico filo: i ragazzi, veri protagonisti della scuola e di que-sto semplice giornalino. “Il gomitolo” vuole rendere testimo-nianza ed evidenza concreta di tale vivacità pur nellaconsapevolezza che c’è ancora molta strada da percorrere,insieme.Un grazie a tutti i docenti e ai ragazzi che, con il loro impegnoquotidiano, rendono viva la nostra scuola, aperta alla società,in un ottica di condivisione e crescita comune della colletti-vità. Buona lettura e buone vacanze. L’appuntamento con “Ilgomitolo” è al prossimo anno scolastico.

CAMPIONI

DI MATEMATICA

L’ORTOA SCUOLA

ED ECCOIL FRUTTA DAY

CAMPIONI

DI MATEMATICA

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Coltivare un orto, sentire,toccare e annusare i fruttidella terra sono esperienzeche ci ricongiungono nonsolo alle basi del cibo, maalle basi della vita stessa.Nell’orto si vede nascere,crescere, fiorire, maturare emorire… e poi ancora na-scere. Si tocca con mano ilciclo della vita e si diventaconsapevoli di come anchenoi facciamo parte di que-sta rete di vita. E ciò checuriamo, che facciamo cre-scere, acquista per noi unsignificato e un valoremaggiore.Così l’insalata seminata,innaffiata, raccolta da noi,diventa più appetitosa e gu-stosa. La nostra verdura haun sapore diverso, un pro-fumo diverso. Un’espe-rienza davvero magica eunica il nostro orto ascuola! Grazie alla collabo-razione con il Gal (gruppoazione locale), quest’anno,il Comune di San Donaciha proposto ai diversi or-dini di scuola, svariati pro-getti, tra cui il progetto“Orto Didattico” che si èsvolto con gli alunni delleclassi seconde della scuolaprimaria di San Donaci. Ungiorno è venuto in classe ilbiologo Riccardo Panna eabbiamo osservato semi,piante che ci ha insegnatopoi a seminare nei piccolipezzi di terra delle aiuoleincolte della nostra scuoladi via Machiavelli. Muniti di rastrello, paletta,foraterra e innaffiatoio in-sieme ai compagni e allamaestra, abbiamo trapian-tato finocchi, cipolle, bar-babietole, insalata eseminato piselli e fave. Ilmomento più bello è statoquando abbiamo dovuto in-naffiare con la busta di pla-

stica bucata (un pomerig-gio che non avevamo in-naffiatoi), quando abbiamoconcimato, quando ab-biamo usato il coltello perraccogliere la verdura,quando abbiamo portato acasa l’insalata che tuttihanno mangiato dicendoche era buonissima. È stataun’esperienza bellissimaperché ci siamo divertitianche se abbiamo lavoratoe ci siamo stancati, ma èstato bello stare all’aperto einnaffiare, trapiantare e se-minare insieme agli amici ealla nostra maestra.Gli alunni della classe II Btempo pieno, scuola prima-ria San Donaci.

PROGETTO “ORTO DIDATTICO” IN COLLABORAZIONE CON IL GAL TERRA DEI MESSAPI

L’aula verde, dalla semina alla raccolta

Tra i campioni di matematica

Un cellinese alla finale dei giochi matematici italiani. SimoneDe Luca infatti, alunno della scuola secondaria di I grado“Manzoni - Alighieri” di Cellino San Marco , classe 2° B, èriuscito a conquistare la finale nazionale dei Giochi, classifi-candosi al primo posto nelle graduatorie provinciali brindi-sine. È cominciato tutto quando l'istituto comprensivo haaderito al concorso “Giochi Matematici d’Autunno” banditodall’Università Bocconi di Milano. Simone e un gruppo dicompagni, seguiti dalla docente di matematica Antonella Ca-scione, hanno superato la prima selezione tenuta nella scuoladi Cellino e sono arrivati alla semifinale a Brindisi. Anche quiDe Luca si è classificato tra i primi e ha conquistato la possi-bilità di partecipare alla finale nazionale presso la prestigiosaUniversità di Milano. Non è la prima volta che la scuola celli-nese vive la grande soddisfazione di vedere alunni arrivare infinale nei giochi matematici. Ma d'altronde, il livello del-l'istruzione matematica a Cellino è al di sopra della media na-zionale come attestano i dati relativi alle prove Invalsi.

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Imparare a mangiare la frutta e la verdura per cresceresani e in forma. Le scuole primarie di Cellino San Marco e San Donacisono state protagoniste della settima edizione del pro-gramma comunitario ”Frutta e Verdura” nelle scuole. Il programma si prefigge di aumentare il consumo difrutta e verdura da parte dei bambini attraverso iniziative

in grado di favorire abitudini alimentari più corrette e unoschema nutrizionale maggiormente equilibrato. Grazie a questo programma, i ragazzi hanno potuto guar-dare, annusare, assaporare, toccare, manipolare frutta everdura fino a farne sculture e quadri naif. Le foto più belle sono state poi pubblicate e votate sul so-cial network Facebook sul profilo “Frutta snack”.

IL PROGETTO DI EUCAZIONE ALIMENTARE

Frutta e verdura, per crescere sani

numero unico a cura degli studentie dell’istituto manzoni-alighieri di cellino sa marco/san donaci

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La legalità è un tassello fondamentaleper lo sviluppo e la crescita di ogniindividuo. Per questo, la scuola media“Manzoni - Alighieri” di Cellino SanMarco ha organizzato un incontro con

le classi terze al quale ha partecipatoil procuratore capo di Brindisi MarcoDi Napoli. I ragazzi, molto emozio-nati e interessati, hanno potuto rivol-gere al procuratore diverse domande e

curiosità riguardo il principio di lega-lità. Al dibattito hanno partecipatoanche i sindaci di Cellino San Marcoe san Donaci, rispettivamente Salva-tore De Luca e Domenico Fina.

L’INCONTRO CON IL PROCURATORE CAPO DI BRINDISI MARCO DI NAPOLI

Ripartire dal principio di legalità

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EVASIONE FISCALE, CONTRAFFAZIONI E TRAFFICI ILLECITI I TEMI AL CENTRO DELL’INCONTRO TRA LE CLASSI III DI CELLINO E LA GUARDIA DI FINANZA. C’ERA ANCHE IL CANE ZASTY

Attenzione a economia e finanzanella difesa della legalità

Al giorno d'oggi, è importante conoscere il concetto di le-galità economica e finanziaria. Per questo motivo, l'istitutocomprensivo “Manzoni - Alighieri” di Cellino San Marcoha organizzato un incontro con la Guardia di Finanza, acui hanno partecipato tutti gli alunni delle terze medie. L’intento è stato quello di far maturare la consapevolezzadel valore della legalità economica, con particolare riferi-mento alla prevenzione dell’evasione fiscale e dellospreco di risorse pubbliche, delle falsificazioni, della con-traffazione, ma anche dello spaccio di sostanze stupefa-centi. Gli obiettivi dell’evento sono stati quelli di diffondere efare apprezzare il concetto di “legalità economica e finan-ziaria”, il suo valore e la sua utilità sociale. Ci hanno fatto capire, attraverso dei filmati, il ruolo e icompiti della Guardia di Finanza a tutela dei cittadini e,soprattutto, l'importanza del rispetto delle regole per ilbene della società e non soltanto per paura della sanzioni. I finanzieri sono stati molto bravi a simulare un’attivitàantidroga, insieme al cane Zasty, magnifico pastore tede-sco capace di individuare le dosi nascoste in alcuni zai-netti.

Le�classi�III�di�Cellino�San�Marco

numero unico a cura degli studentie dell’istituto manzoni-alighieri di cellino sa marco/san donaci

I doveri di ognuno di noi

Imparare la legalità e il principio di cittadinanza attiva. Si è discusso di questo in un incontro nella sala consiliare delComune di San Donaci, a cui hanno partecipato gli alunnidelle classi prime e terze della scuola secondaria di I° grado.La giornata è stata aperta dal dirigente scolastico dell'istitutocomprensivo Manzoni - Alighieri Antonio De Blasi che ha in-trodotto l’argomento sottolineando l’importanza della legalitàe del rispetto della Costituzione Italiana. Dopo aver approfon-dito la questione, guidati da alcuni relatori, i ragazzi hannovisto un video che trasmetteva un messaggio molto forte:“Cosa fare per migliorare il mondo?”. Commentando il contenuto del filmato gli alunni sono giuntialla conclusione che anche con piccole cose si può migliorareil mondo. Successivamente altri filmati hanno raccontatoazioni illegali compiute dalla mafia. Grazie a degli esempi pra-tici, vicini alla nostra realtà quotidiana, i relatori hanno portatogli alunni a capire che un gesto apparentemente “innocente”può diventare un gesto illegale.

Sara�Carrozzo�-�Giulia�Miccoli�

Classe I B San Donaci

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STORIA/IL LIBRO DEI PROFESSORI FRANCESCO SPAGNOLO E ANTONIO POLITI

Dai banchi alle trincee, sognando la paceSui libri di scuola, la storia corre lungole interpretazioni degli studiosi, i docu-menti ufficiali, le date e lecifre puntigliose deglieventi. È la storia “alta” cheevidenzia le cause e gli ef-fetti delle grandi azionidegli uomini. La storia “altra” è costi-tuita, poi, dai racconti dipiccoli frammenti di vitaquotidiana. Sono docu-menti e oggetti appartenutia uomini, testimoni consa-pevoli o meno, di passaggisignificativi. I quaderni, le lettere, il dia-rio, il baule di GiuseppePoliti, morto il 28 maggio1917 nella X battaglia dell’Isonzo, rap-presentano quest’ultima storia: un’in-

sieme di memorie che costituiscono unlascito spirituale e morale.

All’insegna dell’ere-dità della storia, dun-que, si è svolto unincontro nella scuolasecondaria di I gradodi San Donaci, orga-nizzato dalla diri-genza scolastica, acui hanno parteci-pato i professoriFrancesco Spagnoloe Antonio Politi, inqualità di autori delvolume “L’arco e ilbaule. La vita e gliscritti di GiuseppePoliti: una famiglia,

la scuola, la Grande guerra”, edito daNikeditrice. I relatori hanno presentato

le dinamiche della ricerca storica;hanno sfogliato le pagine della vita diun soldato, morto a 20 anni, con un fu-cile in mano ed un taccuino nel tasca-pane. È trascorso un secolo, ma moltesperanze, sogni, passioni, di quei ra-gazzi, passati dai banchi alle trincee,continuano ancora oggi. Gli studentidelle classi terze, accompagnati e gui-dati dai loro docenti, hanno lettoestratti del libro, animato con la musicala discussione, riflettuto sul senso dellatestimonianza del passato. L’incontro è stato impreziosito dall’in-tervento di Cosimo Arsieni, nato nel1919, sopravvissuto alla prigionia fran-cese in Africa, durante la secondaguerra mondiale. Il racconto della sto-ria si è arricchito, così, delle parolecommosse di chi in un mondo scon-volto dalla guerra, sognava la pace.

PROGETTO “IO E LA MIA STORIA”

Scoprire CellinoStoria, la cultura e l'arte di Cellino San Marco sono stati iprotagonisti del progetto interdisciplinare della classe 1° Bcellinese dal titolo “Io e la mia storia”, alla scoperta delpatrimonio storico culturale del proprio paese. Lo scopodel progetto è stato quello di realizzare un opuscolo didat-tico-informativo per proporre informazioni utili ed efficacisulla storia dei monumenti di Cellino, il loro significatoper la storia locale, in riferimento alla storia generale. Inquesto modo, gli alunni hanno potuto essere più partecipidella realtà in cui vivono e più attenti ai problemi ambien-tali e sociali. Sono stati assegnati agli alunni, secondo lecapacità e abilità, lavori e compiti diversificati; i ragazzihanno inoltre potuto sviluppare le capacità di osserva-zione, di creatività, sensibilità nei confronti del territorio,sia sotto il profilo storico che culturale-artistico.

Gli�alunni�della�classe�1ªB

IL TEMA

Un futuro da costruireQuale prevedi sarà domani il tuo lavoro? Quali caratte-ristiche pensi che debba avere per essere valido e gratifi-cante e quali difficoltà incontrano oggi i giovani perinserirsi nel mondo del lavoro?

Sin da piccolo all’età di circa 5 anni, mi appassionavano i mo-tori, il concetto di velocità e di potenza e a dieci anni, quandoparenti e amici mi chiedevano: “Che lavoro vuoi fare dagrande?”, io semplicemente e diplomaticamente rispondevo:“L’ingegnere meccanico”. Inizialmente coloravo i modellini d’auto o moto ma, più in làho cominciato a smontare, sostituire, modificare o aggiungeree infine a riassemblare tutto com’era prima, con un tocco per-sonalizzato. Imparai anche a guidare prestissimo, all’età di solisette anni, con il vecchio furgone da lavoro di mio padre e,dopo un paio d’anni, la mia vecchia auto. È già da un anno cheguido la nuova auto, e da tre, quattro mesi la moto. Quando acquistai la mia moto era di colore giallo e nero; dopoaver convinto mio padre, l’ho fatta diventare tutta nera, conuna nuova marmitta. Secondo la mia opinione ci deve essere un legame tra te e latua l’auto, è un po’ come un matrimonio, solo che quandocambi la macchina, non si” frega” metà dei tuoi soldi. Ma, orache sono diventato adolescente, ho capito che non è tutto cosìfacile come credevo quand’ero bambino. Oggi bisogna avere latesta per andare a scuola, oggi per i ragazzi c’è poco lavoro, c’èchi cerca lavoro continuamente e chi si ritiene totalmente di-soccupato ed ha perso le speranze. Io, visto che a scuola ho la media del sei, mi impegnerò per au-mentare quei sei tutti a sette ed essere promosso per andare allascuola superiore solo i primi tre anni, per poi intraprendere lacarriera militare e tornare a diciott’anni, per cominciare a lavo-rare con mio padre, anche se non è il mestiere che io amo, macome si dice: “impara l’arte e mettila da parte”.

Saverio�Martina

Classe�3ª�B�

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Per sua stessa natura, l’insegnamento/apprendimento della lingua italiana sicaratterizza come un percorso che devesviluppare competenze non solo gram-maticali ma anche lessicali e pragma-tico-testuali, cioè comunicative. Se, infatti, la conoscenza della gramma-tica, delle sue forme, delle sue strutturee delle sue regole è lo strumento fonda-mentale per arrivare a padroneggiare lalingua, il possesso di un lessico ricco earticolato e la capacità di interagire congli altri, oralmente e per iscritto, inmodo corretto, efficace e consapevole,costituiscono il bagaglio minimo indi-spensabile di cui ogni studente devemunirsi per acquisire nuove conoscenzee sviluppare la propria personalità.In quest’anno scolastico ho avuto mododi partecipare ad un corso di forma-zione promosso dall’Accademia deiLincei, Polo Pugliese, sede di Lecce, te-nuto dai docenti universitari RosarioColuccia, Ordinario di Linguistica ita-liana, Accademico Della Crusca, pressol’Università del Salento e da PasqualeGuaragnella, ordinario di Letteraturaitaliana, presso l’Università di Bari.Il corso ha previsto il seguente pro-gramma: «Presentazione del corso»[Coluccia/Guaragnella] 2. «Strategieper l’italiano scritto e uso della lingua»[Tempesta]. 3. «Vocabolari. Conosceree usare le parole» [Aprile / DeFazio] 4.«Riscrivere un testo: il riassunto e la pa-rafrasi» [Maggio] 5. «Italiano lettera-rio» [Guaragnella/Scianatico/Vitelli]. 6.«Scrivere una relazione, un tema, unsaggio breve» [DeMasi] 7. «Incontro fi-nale e di verifica». L’esperienza avuta al corso dell’Acca-demia dei Lincei, mi ha dato, anche,l’opportunità di presentare il lavorosvolto, nella mia sede, in qualità di do-cente Referente di italiano e di prepa-rare per gli studenti prove specifiche,anche in relazione agli argomenti trat-tati nel suddetto corso. Ho proposto aglistudenti sotto forma di gioco, un per-corso di autovalutazione sulla propriaconoscenza ed uso di parole. Il risultato finale ha visto l’impegno fat-tivo ed entusiasta dei ragazzi nel cimen-tarsi in tale attività (ricerca sulvocabolario, tabulazione dei dati..).

Dall’analisi dei risultati finali rimaneabbastanza alta la percentuale di parolenon conosciute: parole non conosciute(59,00%) rispetto a quelle conosciute(40,14%). Ulteriore analisi mette in ri-salto la tipologia lessicale delle parolenon conosciute: 3,30% primitive,24,71% composte, 16% derivate,10,11% neologismi, 30,33% derivatedal latino, 2,28 % alterate. In sintesi, entrambe le tipologie di eser-cizi hanno indicato carenze di cono-scenza in ambito lessicale.La presentazione di tale attività al corsoè stata ampiamente elogiata dai profes-sori Coluccia e Guaragnella. Infine,vorrei ricordare che L’Accademia deiLincei, fondata nel 1603 da FedericoCesi, è la più antica accademia scienti-fica del mondo; annoverò tra i suoiprimi soci Galileo Galilei. Massimaistituzione culturale italiana, Ente pub-blico non economico, classificata tra gliEnti di primo livello “Enti di notevolerilievo”, dal luglio 1992 è consulente

scientifico e culturale del Presidentedella Repubblica, che recentemente,motu proprio, le ha accordato l’Alto pa-tronato permanente. Fine istituzionaledell’Accademia è "promuovere, coor-dinare, integrare e diffondere le cono-scenze scientifiche nelle loro piùelevate espressioni nel quadro del-l’unità e universalità della cultura". Organizza congressi, conferenze, con-vegni e seminari nazionali e internazio-nali; promuove e realizza attività emissioni di ricerca; conferisce premi eborse di studio. Il Progetto “I Lincei per una nuova di-dattica nella scuola: una rete nazionale”vuole innovare la didattica per dare aglistudenti un metodo basato più sulla spe-rimentazione in classe che sul nozioni-smo, facendoli partecipare attivamentealla riscoperta delle leggi fondamentalidella matematica, della biologia, dellafisica, e della chimica lette come motorifondamentali dell’apprendimentoscientifico, a vivere e a crescere consa-pevolmente nella lingua. La conoscenza adeguata della linguanazionale è ragion d'essere primariadella scuola, e un concetto così ovviova ricordato solo perché, fermo re-stando lo scopo, l'obiettivo va adattato,nel rapido mutamento della società, aimezzi più adatti a conseguirlo. Allascuola tocca il compito di ampliarel'uso, passivo (ascolto e lettura) e attivo(parlato e scritto) della lingua, con par-ticolare ma non esclusivo riferimentoalla lingua scritta. Si tratta di insegnare la dimensionecolta della lingua, integrando l'italianoparlato e gli stili comunicativi della rete(e dei telefonini) ampiamente noti agliallievi per conoscenza extrascolastica,e di insegnare a capire e produrre un pe-riodare sintatticamente diverso dallalingua parlata. Mettere in condizione un adolescente,qualunque sia la scuola frequentata, dicomprendere pienamente un testo diqualunque tipologia è evidentemente unrequisito che si deve considerare mi-nimo per l'istruzione superiore ed es-senziale per la comprensione delragionamento scientifico.

Professoressa�Catia�Gravili

LA TESTIMONIANZA/LA PARTECIPAZIONE AL CORSO DELL’ACCADEMIA DEI LINCEI

E la scuola... va a scuola

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