Un amico in più per fermare l'AIDS

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Un amico in piu’ per fermare l’AIDS in Zimbabwe insieme POSSIAMO SUPERARE OGNI SFIDA

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Un amico in piu’per fermare l’AIDS in Zimbabwe

insieme POSSIAMO SUPERARE OGNI SFIDA

Sede: Via Brigata Mantova, 2538068 Rovereto (Tn)dai una mano anche tu:telefona a: 340 1461593

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La stampa è dono del Gruppo Poli Regina. A loro la nostra gratitudine! Ass. Spagnolli-Bazzoni Onlus Stampa 2012

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Senza strapparli alla loro terra, rispettando la loro cultura e anzitutto salvaguardando la loro dignità, con il sostegno a distanza si può fare molto! Si tratta di una scelta semplice, ma seria, perché lo spirito del sostegno a distanza presuppone di mantenere il proprio impegno almeno per qualche anno.

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Giunto al suo 6 anno di vita il progetto Un amico in più per fermare l’AIDS, con le sue 110.000 donazioni, ci ha permesso di raccogliere oltre 1,4 mio di euro e di tenere in vita tante mamme e bambini altrimenti destinati a morte certa.

In Zimbabwe, la situazione continua a essere estremamente difficile!

Lo Zimbabwe è stato nuovamente classificato come uno dei 22 Paesi in “crisi protratta” in cui la situazio-ne provocata dalle diatribe politiche sul problema della Nuova Costituzione e delle elezioni nel 2013 assorbe il lavoro parlamentare e di fatto blocca l’attività politica tesa al contrasto della vulne-rabilità sociale, dei disastri naturali e questo fatto espone una rilevante parte della popolazione ad un alto rischio di insicurezza alimentare. Il Ministero della Agricoltura ha sollecitato interventi di sviluppo agrario mentre le stime indica-no che circa 1,7 milioni di Zimbabweani avranno problemi alimentari durante la corrente stagione agricola. Purtroppo in assenza di progressi nello sviluppo agricolo le proiezioni mostrano come il raccolto potrebbe declinare fino al 60%.Anche le aziende di stato sono in diffi-coltà e non si vedono azioni governative utili a modificare il trend per le difficol-tà della attuale coalizione di governo di agire in modo efficace sul piano econo-mico. Le direzioni individuate, ma non chia-ramente adottate, potrebbero essere o le privatizzazioni oppure favorire inter-

venti esterni tra cui primeggia quello del sistema economico cinese.La complessità economica nel paese può far pensare ad una lenta disintegra-zione se misure di finanza e di economia non saranno assunte presto dal gover-no, come necessario. Ad esempio la pri-vatizzazione di alcune aziende di stato, permettendo a capaci investitori di as-sumersi il carico finanziario del recupero socio-economico di queste aziende. La situazione nel sistema scolastico è molto pesante anche per i costi di una educazione privata che sostituisce quella pubblica in grave difficoltà. Per questo motivo, a causa della povertà, negli scorsi tre anni si è avuto un calo di frequenze notevole a livello secondario e primario. La situazione nel sistema scolastico è difficile e tesa, sempre per motivi di economia reale. Gli insegnan-ti minacciano una mobilitazione e uno sciopero nazionale chiedendo un note-vole aumento salariale, peraltro impo-sto alle aziende private, alcune già in difficoltà, che ha avuto effetti sulla di-soccupazione.

Un recente studio politico sostiene che,

fra le molte sfide che esistono per il con-tinente africano, vi sono dei mali ai quali i pensatori e gli intellettuali debbono trovare una soluzione. Nel contesto ge-nerale i mali del continente si identifi-cano con la corsa irresistibile nel mondo all’accaparramento delle materie prime di cui l’Africa è forse la più importan-te produttrice o almeno la più ricca di potenziale. I tesori dell’Africa, i minerali pesanti come oro, platino, petrolio e dia-manti e altre ricchezze naturali sono gli obiettivi da conquistare da parte di paesi e multinazionali di tutte le latitudini. Or-mai, come la globalizzazione impone, da Ovest e da Est, la gestione sociale, econo-mica e politica in molti Paesi africani resta assai carente, non modellata da conside-razioni di bene comune, ma da interessi che superano i confini di ogni Paese del Continente, da Nord a Sud e viceversa.

Associazione Spagnolli-Bazzoni OnlusHarare, novembre 2012

Popolazione 12.619.600

Orfani 1.300.000

Aspettativa di vita 1990 oltre 62 anni 2010 Uomini 50.72 anni Donne 48.96 anni Disoccupati 80%

Salario infermiera professionale 120 e al mese

Sieropositivi 1.159.000

Ammalati di AIDS conclamato oltre 593.000

La tragedia in Zimbabwe

DONAZIONIDuplicard

AMMALATI AIDSCONCLAMATO

ADULTI MASCHI amm.

MAMMEammalate

BAMBINIammalati

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626 mamme106 bambini400 adulti maschi

Ammalati di AIDS conclamato in terapia in tutto lo Zimbabwe: circa 475.000

Nei 3 centri RBO sono in terapia in totale 1132* am-malati di AIDS conclamato.

* circa 1200 pazienti sono stati assunti in terapia dal programma governativo locale.

Un amico in più per fermare l’AIDS 2011/2012

edizione 2006-2007edizione 2007-2008edizione 2008-2009edizione 2009-2010edizione 2010-2011edizione 2011-2012

Il miracolo in Zimbabwe

Page 3: Un amico in più per fermare l'AIDS

È un progetto umanitario che il Gruppo Poli e Regina e la nostra Associazione realizzano insieme con la finalità di finanziare l’acquisto di farmaci antiretrovirali e per le ma-lattie opportunistiche contro l’AIDS per le mamme e i bam-bini ammalati di AIDS conclamato in cura nei tre Centri RBO dei quali è responsabile il dottor Carlo Spagnolli. Per ogni donazione di 500 punti del catalogo DupliCarD Col-lection saranno devoluti e 13,00 alla nostra Asso-ciazione!Nell’edizione 2011-12 della DupliCarD Collection sono state fatte 33.706 donazioni per un totale di 438.000 € devoluti.E’ stato l’anno record di donazioni. E’ questa la dimo-strazione evidente della generosità dei clienti dei Super-mercati Poli e dei Grandi Magazzini Regina. Nei 3 Centri RBO sono al momento in terapia 1132 ammalati di AIDS conclamato. E’ un numero inferiore rispetto all’anno pre-

cedente perché dall’inizio di quest’anno infatti il governo locale ha iniziato a sostenere direttamente le cure antire-trovirale mettendo in terapia al momento circa 1200 am-malati. Questa è ovviamente un’iniziativa assai lodevole, anche se non s’è in grado di prevedere se continuerà nel tempo.

Grazie al brillante risultato dell’edizione 2011-2012, e grazie alla diminuzione dei pazienti a no-stro carico per le ragioni già dette, d’accordo con i responsabili del Gruppo Poli si è esteso il sostegno farmacologico ad altre due realtà: il Centro Sanita-rio di Orussi in Uganda e l’Ikonda Consolata Hospi-tal in Tanzania. Maggiori informazioni al riguardo sono reperibili sul nostro sito:www.spagnolli-bazzoni.org

Dona i tuoi punti. Un piccolo gesto di generosità può salvare una vita.La raccolta punti scadrà il 26 gennaio 2013. I punti potranno essere donati fino al 23 febbraio 2013

insieme POSSIAMO SUPERARE OGNI SFIDAUn amico in piu’per fermare l’AIDS in Zimbabwe

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È un progetto umanitario che il Gruppo Poli e Regina e la nostra Associazione realizzano insieme con la finalità di finanziare l’acquisto di farmaci antiretrovirali e per le ma-lattie opportunistiche contro l’AIDS per le mamme e i bam-bini ammalati di AIDS conclamato in cura nei tre Centri RBO dei quali è responsabile il dottor Carlo Spagnolli. Per ogni donazione di 500 punti del catalogo DupliCarD Col-lection saranno devoluti e 13,00 alla nostra Asso-ciazione!Nell’edizione 2011-12 della DupliCarD Collection sono state fatte 33.706 donazioni per un totale di 438.000 € devoluti.E’ stato l’anno record di donazioni. E’ questa la dimo-strazione evidente della generosità dei clienti dei Super-mercati Poli e dei Grandi Magazzini Regina. Nei 3 Centri RBO sono al momento in terapia 1132 ammalati di AIDS conclamato. E’ un numero inferiore rispetto all’anno pre-

cedente perché dall’inizio di quest’anno infatti il governo locale ha iniziato a sostenere direttamente le cure antire-trovirale mettendo in terapia al momento circa 1200 am-malati. Questa è ovviamente un’iniziativa assai lodevole, anche se non s’è in grado di prevedere se continuerà nel tempo.

Grazie al brillante risultato dell’edizione 2011-2012, e grazie alla diminuzione dei pazienti a no-stro carico per le ragioni già dette, d’accordo con i responsabili del Gruppo Poli si è esteso il sostegno farmacologico ad altre due realtà: il Centro Sanita-rio di Orussi in Uganda e l’Ikonda Consolata Hospi-tal in Tanzania. Maggiori informazioni al riguardo sono reperibili sul nostro sito:www.spagnolli-bazzoni.org

Dona i tuoi punti. Un piccolo gesto di generosità può salvare una vita.La raccolta punti scadrà il 26 gennaio 2013. I punti potranno essere donati fino al 23 febbraio 2013

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Giunto al suo 6 anno di vita il progetto Un amico in più per fermare l’AIDS, con le sue 110.000 donazioni, ci ha permesso di raccogliere oltre 1,4 mio di euro e di tenere in vita tante mamme e bambini altrimenti destinati a morte certa.

In Zimbabwe, la situazione continua a essere estremamente difficile!

Lo Zimbabwe è stato nuovamente classificato come uno dei 22 Paesi in “crisi protratta” in cui la situazio-ne provocata dalle diatribe politiche sul problema della Nuova Costituzione e delle elezioni nel 2013 assorbe il lavoro parlamentare e di fatto blocca l’attività politica tesa al contrasto della vulne-rabilità sociale, dei disastri naturali e questo fatto espone una rilevante parte della popolazione ad un alto rischio di insicurezza alimentare. Il Ministero della Agricoltura ha sollecitato interventi di sviluppo agrario mentre le stime indica-no che circa 1,7 milioni di Zimbabweani avranno problemi alimentari durante la corrente stagione agricola. Purtroppo in assenza di progressi nello sviluppo agricolo le proiezioni mostrano come il raccolto potrebbe declinare fino al 60%.Anche le aziende di stato sono in diffi-coltà e non si vedono azioni governative utili a modificare il trend per le difficol-tà della attuale coalizione di governo di agire in modo efficace sul piano econo-mico. Le direzioni individuate, ma non chia-ramente adottate, potrebbero essere o le privatizzazioni oppure favorire inter-

venti esterni tra cui primeggia quello del sistema economico cinese.La complessità economica nel paese può far pensare ad una lenta disintegra-zione se misure di finanza e di economia non saranno assunte presto dal gover-no, come necessario. Ad esempio la pri-vatizzazione di alcune aziende di stato, permettendo a capaci investitori di as-sumersi il carico finanziario del recupero socio-economico di queste aziende. La situazione nel sistema scolastico è molto pesante anche per i costi di una educazione privata che sostituisce quella pubblica in grave difficoltà. Per questo motivo, a causa della povertà, negli scorsi tre anni si è avuto un calo di frequenze notevole a livello secondario e primario. La situazione nel sistema scolastico è difficile e tesa, sempre per motivi di economia reale. Gli insegnan-ti minacciano una mobilitazione e uno sciopero nazionale chiedendo un note-vole aumento salariale, peraltro impo-sto alle aziende private, alcune già in difficoltà, che ha avuto effetti sulla di-soccupazione.

Un recente studio politico sostiene che,

fra le molte sfide che esistono per il con-tinente africano, vi sono dei mali ai quali i pensatori e gli intellettuali debbono trovare una soluzione. Nel contesto ge-nerale i mali del continente si identifi-cano con la corsa irresistibile nel mondo all’accaparramento delle materie prime di cui l’Africa è forse la più importan-te produttrice o almeno la più ricca di potenziale. I tesori dell’Africa, i minerali pesanti come oro, platino, petrolio e dia-manti e altre ricchezze naturali sono gli obiettivi da conquistare da parte di paesi e multinazionali di tutte le latitudini. Or-mai, come la globalizzazione impone, da Ovest e da Est, la gestione sociale, econo-mica e politica in molti Paesi africani resta assai carente, non modellata da conside-razioni di bene comune, ma da interessi che superano i confini di ogni Paese del Continente, da Nord a Sud e viceversa.

Associazione Spagnolli-Bazzoni OnlusHarare, novembre 2012

Popolazione 12.619.600

Orfani 1.300.000

Aspettativa di vita 1990 oltre 62 anni 2010 Uomini 50.72 anni Donne 48.96 anni Disoccupati 80%

Salario infermiera professionale 120 e al mese

Sieropositivi 1.159.000

Ammalati di AIDS conclamato oltre 593.000

La tragedia in Zimbabwe

DONAZIONIDuplicard

AMMALATI AIDSCONCLAMATO

ADULTI MASCHI amm.

MAMMEammalate

BAMBINIammalati

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Ammalati di AIDS conclamato in terapia in tutto lo Zimbabwe: circa 475.000

Nei 3 centri RBO sono in terapia in totale 1132* am-malati di AIDS conclamato.

* circa 1200 pazienti sono stati assunti in terapia dal programma governativo locale.

Un amico in più per fermare l’AIDS 2011/2012

edizione 2006-2007edizione 2007-2008edizione 2008-2009edizione 2009-2010edizione 2010-2011edizione 2011-2012

Il miracolo in Zimbabwe

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Giunto al suo 6 anno di vita il progetto Un amico in più per fermare l’AIDS, con le sue 110.000 donazioni, ci ha permesso di raccogliere oltre 1,4 mio di euro e di tenere in vita tante mamme e bambini altrimenti destinati a morte certa.

In Zimbabwe, la situazione continua a essere estremamente difficile!

Lo Zimbabwe è stato nuovamente classificato come uno dei 22 Paesi in “crisi protratta” in cui la situazio-ne provocata dalle diatribe politiche sul problema della Nuova Costituzione e delle elezioni nel 2013 assorbe il lavoro parlamentare e di fatto blocca l’attività politica tesa al contrasto della vulne-rabilità sociale, dei disastri naturali e questo fatto espone una rilevante parte della popolazione ad un alto rischio di insicurezza alimentare. Il Ministero della Agricoltura ha sollecitato interventi di sviluppo agrario mentre le stime indica-no che circa 1,7 milioni di Zimbabweani avranno problemi alimentari durante la corrente stagione agricola. Purtroppo in assenza di progressi nello sviluppo agricolo le proiezioni mostrano come il raccolto potrebbe declinare fino al 60%.Anche le aziende di stato sono in diffi-coltà e non si vedono azioni governative utili a modificare il trend per le difficol-tà della attuale coalizione di governo di agire in modo efficace sul piano econo-mico. Le direzioni individuate, ma non chia-ramente adottate, potrebbero essere o le privatizzazioni oppure favorire inter-

venti esterni tra cui primeggia quello del sistema economico cinese.La complessità economica nel paese può far pensare ad una lenta disintegra-zione se misure di finanza e di economia non saranno assunte presto dal gover-no, come necessario. Ad esempio la pri-vatizzazione di alcune aziende di stato, permettendo a capaci investitori di as-sumersi il carico finanziario del recupero socio-economico di queste aziende. La situazione nel sistema scolastico è molto pesante anche per i costi di una educazione privata che sostituisce quella pubblica in grave difficoltà. Per questo motivo, a causa della povertà, negli scorsi tre anni si è avuto un calo di frequenze notevole a livello secondario e primario. La situazione nel sistema scolastico è difficile e tesa, sempre per motivi di economia reale. Gli insegnan-ti minacciano una mobilitazione e uno sciopero nazionale chiedendo un note-vole aumento salariale, peraltro impo-sto alle aziende private, alcune già in difficoltà, che ha avuto effetti sulla di-soccupazione.

Un recente studio politico sostiene che,

fra le molte sfide che esistono per il con-tinente africano, vi sono dei mali ai quali i pensatori e gli intellettuali debbono trovare una soluzione. Nel contesto ge-nerale i mali del continente si identifi-cano con la corsa irresistibile nel mondo all’accaparramento delle materie prime di cui l’Africa è forse la più importan-te produttrice o almeno la più ricca di potenziale. I tesori dell’Africa, i minerali pesanti come oro, platino, petrolio e dia-manti e altre ricchezze naturali sono gli obiettivi da conquistare da parte di paesi e multinazionali di tutte le latitudini. Or-mai, come la globalizzazione impone, da Ovest e da Est, la gestione sociale, econo-mica e politica in molti Paesi africani resta assai carente, non modellata da conside-razioni di bene comune, ma da interessi che superano i confini di ogni Paese del Continente, da Nord a Sud e viceversa.

Associazione Spagnolli-Bazzoni OnlusHarare, novembre 2012

Popolazione 12.619.600

Orfani 1.300.000

Aspettativa di vita 1990 oltre 62 anni 2010 Uomini 50.72 anni Donne 48.96 anni Disoccupati 80%

Salario infermiera professionale 120 e al mese

Sieropositivi 1.159.000

Ammalati di AIDS conclamato oltre 593.000

La tragedia in Zimbabwe

DONAZIONIDuplicard

AMMALATI AIDSCONCLAMATO

ADULTI MASCHI amm.

MAMMEammalate

BAMBINIammalati

127

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626 mamme106 bambini400 adulti maschi

Ammalati di AIDS conclamato in terapia in tutto lo Zimbabwe: circa 475.000

Nei 3 centri RBO sono in terapia in totale 1132* am-malati di AIDS conclamato.

* circa 1200 pazienti sono stati assunti in terapia dal programma governativo locale.

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Giunto al suo 6 anno di vita il progetto Un amico in più per fermare l’AIDS, con le sue 110.000 donazioni, ci ha permesso di raccogliere oltre 1,4 mio di euro e di tenere in vita tante mamme e bambini altrimenti destinati a morte certa.

In Zimbabwe, la situazione continua a essere estremamente difficile!

Lo Zimbabwe è stato nuovamente classificato come uno dei 22 Paesi in “crisi protratta” in cui la situazio-ne provocata dalle diatribe politiche sul problema della Nuova Costituzione e delle elezioni nel 2013 assorbe il lavoro parlamentare e di fatto blocca l’attività politica tesa al contrasto della vulne-rabilità sociale, dei disastri naturali e questo fatto espone una rilevante parte della popolazione ad un alto rischio di insicurezza alimentare. Il Ministero della Agricoltura ha sollecitato interventi di sviluppo agrario mentre le stime indica-no che circa 1,7 milioni di Zimbabweani avranno problemi alimentari durante la corrente stagione agricola. Purtroppo in assenza di progressi nello sviluppo agricolo le proiezioni mostrano come il raccolto potrebbe declinare fino al 60%.Anche le aziende di stato sono in diffi-coltà e non si vedono azioni governative utili a modificare il trend per le difficol-tà della attuale coalizione di governo di agire in modo efficace sul piano econo-mico. Le direzioni individuate, ma non chia-ramente adottate, potrebbero essere o le privatizzazioni oppure favorire inter-

venti esterni tra cui primeggia quello del sistema economico cinese.La complessità economica nel paese può far pensare ad una lenta disintegra-zione se misure di finanza e di economia non saranno assunte presto dal gover-no, come necessario. Ad esempio la pri-vatizzazione di alcune aziende di stato, permettendo a capaci investitori di as-sumersi il carico finanziario del recupero socio-economico di queste aziende. La situazione nel sistema scolastico è molto pesante anche per i costi di una educazione privata che sostituisce quella pubblica in grave difficoltà. Per questo motivo, a causa della povertà, negli scorsi tre anni si è avuto un calo di frequenze notevole a livello secondario e primario. La situazione nel sistema scolastico è difficile e tesa, sempre per motivi di economia reale. Gli insegnan-ti minacciano una mobilitazione e uno sciopero nazionale chiedendo un note-vole aumento salariale, peraltro impo-sto alle aziende private, alcune già in difficoltà, che ha avuto effetti sulla di-soccupazione.

Un recente studio politico sostiene che,

fra le molte sfide che esistono per il con-tinente africano, vi sono dei mali ai quali i pensatori e gli intellettuali debbono trovare una soluzione. Nel contesto ge-nerale i mali del continente si identifi-cano con la corsa irresistibile nel mondo all’accaparramento delle materie prime di cui l’Africa è forse la più importan-te produttrice o almeno la più ricca di potenziale. I tesori dell’Africa, i minerali pesanti come oro, platino, petrolio e dia-manti e altre ricchezze naturali sono gli obiettivi da conquistare da parte di paesi e multinazionali di tutte le latitudini. Or-mai, come la globalizzazione impone, da Ovest e da Est, la gestione sociale, econo-mica e politica in molti Paesi africani resta assai carente, non modellata da conside-razioni di bene comune, ma da interessi che superano i confini di ogni Paese del Continente, da Nord a Sud e viceversa.

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Orfani 1.300.000

Aspettativa di vita 1990 oltre 62 anni 2010 Uomini 50.72 anni Donne 48.96 anni Disoccupati 80%

Salario infermiera professionale 120 e al mese

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Ammalati di AIDS conclamato oltre 593.000

La tragedia in Zimbabwe

DONAZIONIDuplicard

AMMALATI AIDSCONCLAMATO

ADULTI MASCHI amm.

MAMMEammalate

BAMBINIammalati

127

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626 mamme106 bambini400 adulti maschi

Ammalati di AIDS conclamato in terapia in tutto lo Zimbabwe: circa 475.000

Nei 3 centri RBO sono in terapia in totale 1132* am-malati di AIDS conclamato.

* circa 1200 pazienti sono stati assunti in terapia dal programma governativo locale.

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