ULSS 2 INCONTRA · 2015. 2. 26. · demenze – MMG - CDC •Condizioni di urgenza/emergenza...
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ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute
Demenze: come prendersene cura
Dott. Alessio Gioffredi
25 febbraio 2015 Sala Piccolotto
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La demenza: una sindrome sociale
• Aspetti epidemiologici
• Obiettivi generali di salute
• Stato attuale dei servizi
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Dalì, La persistenza della memoria, 1932
Lo stato attuale: criticità
• Difficoltà oggettiva di indicare risposte adeguate a bisogni in crescita in un contesto che non stimola l’ottimismo
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•Contesto economico generale •Contesto normativo •Contesto culturale
L’impegno dell’Ulss n.2
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Rinnovato investimento su un problema che tocca drammaticamente un numero crescente di famiglie e che coinvolge
gli operatori e i gestori dei servizi intra ed extra ospedalieri
RIPENSARE IL MODELLO CLINICO ORGANIZZATIVO DI RISPOSTA
FLESSIBILITA’
CREATIVITA’
CAPACITA’ DI SPERIMENTARE
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finalità
Migliorare, nel territorio aziendale, la gestione integrata del paziente con demenza e della sua famiglia attraverso una conoscenza più puntuale dei Servizi esistenti ed un loro utilizzo appropriato, oltre che una più organica integrazione tra servizi/strutture e tra operatori.
DEFINIRE il percorso che il malato e la sua famiglia affrontano, ottimizzando le risorse e
riducendo i tempi
Le persone affette da diversi tipi di decadimento cognitivo/demenze dalla fase iniziale di sospetto diagnostico fino alla fase terminale e le loro famiglie
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destinatari
attori
• Ambulatorio per le demenze • MMG • UVMD/UVMO • Strutture residenziali e semiresidenziali • ADI • Servizio Sociale • Altri specialisti (geriatra, psicologo,
riabilitatore..)
CENTRO DECADIMENTO COGNITIVO
Funzioni:
1. Diagnosi e cura
2. Trattamento farmacologico e non
3. Supporto ai famigliari (individuale o di gruppo)
4. Assistenza ai famigliari e al caregiver (informazioni sul decorso della
malattia, sulla gestione della vita di tutti i giorni, sulla rete assistenziale,
sugli aiuti economici)
5. Pianificazione e/o gestione di eventuali ricoveri (escluse le urgenze)
7 contatti: Padiglione Gaggia Lante Tel. 0439/883132
PERCORSO DEL MALATO E DEI SUOI FAMIGLIARI
Malato, familiari,
caregiver, MMG
UVMD
Centro Decadimento Cognitivo (CDC)
• ADI
• Impegnative di cura domiciliare
• Centri diurni
• Centri di servizio residenziale
• SAPA
• Strutture intermedie (Hospice e Ospedale di Comunità)
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Azioni
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• Creazione di una banca dati assistito
• Redigere un manuale di assistenza familiare
• Dimissioni/ammissioni protette
• Valutazione multidimensionale in occasione di ricovero
Motivi di contatto tra struttura per le demenze – MMG - CDC
• Condizioni di urgenza/emergenza clinica legate alla terapia
• Comparsa di effetti indesiderati da farmaci
• Comparsa o peggioramento di disturbi del comportamento
• Comparsa di nuove, significative comorbilità con le connesse possibili interazioni tra terapie farmacologiche
• Qualsiasi altra condizione che richiede una consulenza e/o concordanza di atteggiamento tra i curanti (in particolare terapie sedative)
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CONDIZIONI/MOTIVI CHE RICHIEDONO DI ATTIVARE I SERVIZI SOCIO SANITARI
DELLA RETE TERRITORIALE
• Il paziente è solo o non dispone più di validi riferimenti familiari
• L’ambiente domestico necessita di adeguamento alle esigenze del malato
• I familiari presentano un livello non sufficiente di conoscenza della malattia e/o degli strumenti di sua gestione e/o capacità di utilizzo degli stessi
• I familiari sono in difficoltà o non in grado di gestire i problemi comportamentali del malato
• Il quadro del paziente subisce un aggravamento clinico o sociale che richiede la ricerca di nuove soluzioni
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Azioni
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• Creazione di una banca dati assistito
• Redigere un manuale di assistenza familiare
• Dimissioni/ammissioni protette
• Valutazione multidimensionale in occasione di ricovero
1 Stimolare il malato in attività che lo facciano
sentire attivo, utile e che lo gratifichino
Le attività vanno proposte tenendo a mente gli interessi della persona malata e le sue capacità residue, senza esporlo a situazioni che potrebbero frustarlo. Queste attività devono aiutare a scandire in modo routinario la giornata, evitando i cambiamenti bruschi ma anche i momenti di noia.
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A breve un manuale … intanto qualche consiglio tratto da. AAVV “Alzheimer: conoscere la malattia per saperla affrontare”, Il pensiero scientifico editore, 2009
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Esempi di attività: • Lettura del quotidiano • Ascolto delle notizie • Ascolto della messa • Collaborazione nelle pulizie di casa • Preparazione della lista della spesa • Uscite per la spesa • Preparazione del pranzo • Ascolto del telegiornale regionale • Riposino • Giochi con le carte • Ascolto di musica e ballo • Giardinaggio • Ricamo/bricolage
Spazio alla memoria remota:
chiedergli di scrivere o di raccontare fatti della sua infanzia e giovinezza, ricordi di cibi e di ricette, fatti storici di dominio pubblico e privati, usanze, feste e modalità di consacrarle, visione di fotografie
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2 Stimolarlo a mantenere la propria
autonomia (lavarsi, vestirsi, preparare i pasti) o aiutarlo con discrezione
Alcuni malati rifiutano di lavarsi e/o cambiarsi e spesso esprimono paura per queste attività. In alcuni casi la paura può spingerli a diventare violenti
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3 L’igiene intima può essere un momento
molto importante
Ciò preserva più a lungo le capacità integre e quindi l’autonomia e l’autostima
Alcuni accorgimenti per l’igiene intima sono:
• Predisporre maniglioni per il bagno
• Mettere in vista solo poche cose, per non disorientare
• Eliminare i tappeti, così da non farlo inciampare
• Eliminare il rasoio e sostituirlo con quello elettrico
• Fare il possibile perché il bagno diventi un momento piacevole
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4 Accertarsi che vista e udito siano integri
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5 Assicurarsi che il malato presti attenzione
prima di rivolgergli la parola
La loro riduzione peggiora la capacità di comunicazione e può generare difficoltà comportamentale e psicologiche
6 Parlare con chiarezza, lentamente
e guardando il malato negli occhi
Quando il linguaggio verbale è compromesso il malato può comunicare attraverso il linguaggio dei gesti, delle espressioni del volto, del tono della voce.
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7 Mostrarsi affettuosi anche
attraverso il contatto fisico
8 Usare il linguaggio del corpo
9 Evitare discussioni per i comportamenti
inadeguati
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10 Indicare con dei bigliettini luoghi e oggetti
È controproducente. Certi comportamenti sono dovuti alla progressione della malattia o a difficoltà di gestione. Fargli la predica, domandargli perché si comporta così o
reagire con rabbia non risolvono il problema ma la acuiscono. È più utile cercare di stare calmi e provare a comprendere come gestirli.
Le stanze (soprattutto il bagno) e i mobili di casa descrivendo cosa contengono
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11 Non vergognarsi di chiedere aiuto se il
carico di gestione è troppo elevato
Nessuno può farcela da solo; più persone collaborano alla gestione più è facile aiutare meglio la persona malata
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Altri esempi di informazioni utili:
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