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IT Comitato economico e sociale europeo Bruxelles, 23 giugno 2017 15 a tavola rotonda UE-Cina 28 e 29 giugno 2017 Pechino, Cina Sviluppo basato sull'innovazione e vitalità economica _____________ Relatore: Antonio Longo Esperto: Antonio Polica _____________ EESC-2017-02881-00-00-TCD-TRA (EN/IT) 1/1410

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IT

Comitato economico e sociale europeo

Bruxelles, 23 giugno 2017

15a tavola rotonda UE-Cina28 e 29 giugno 2017

Pechino, Cina

Sviluppo basato sull'innovazione e vitalità economica

_____________

Relatore: Antonio LongoEsperto: Antonio Polica

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1. Sintesi e Conclusioni

1.1 Il CESE ritiene che una più stretta cooperazione nella Ricerca e Innovazione (R&I) tra UE e Cina sia fondamentale per migliorare le rispettive condizioni socioeconomiche, nel quadro di uno sviluppo sostenibile. La "diplomazia scientifica" può contribuire in modo significativo al dialogo politico e al perseguimento di obiettivi comuni di crescita e sviluppo.

1.2 Sono incoraggianti i risultati del 3° Innovation Co-operation Dialogue EU-China del 2 giugno scorso, in cui per la prima volta UE e Cina hanno fissato obiettivi comuni nel settore della R&I da raggiungere con iniziative condivise. È stato anche rinnovato fino al 2020 il meccanismo di co-finanziamento, nonché l'aumento dei bandi Horizon 2020 (H2020) esplicitamente destinati alla cooperazione tra soggetti europei e cinesi, permettendo l'accesso anche di nuovi soggetti cinesi (in primis università e enti di ricerca), finora non coinvolti.

1.3 Come in precedenti occasioni, il CESE ribadisce l'importanza del coinvolgimento della società civile organizzata nell'individuare e monitorare il raggiungimento dei "Societal Challenges" (sfide per la società) nell'ambito dei processi di R&I. Questo è anche quanto auspicato nel Rapporto OCSE 2016 riguardo alle sfide del prossimo futuro, per le quali è necessario realizzare una doppia rivoluzione nel metodo attraverso l'Open Science e una Innovazione Responsabile, integrando il processo di R&I con obiettivi di ordine etico e sociale.

1.4 Un aspetto cruciale nello sviluppo di una strategia condivisa in materia di R&I tra UE e Cina è rappresentato dalle framework conditions in un quadro di reciprocità. Come ribadito dal position paper European Business in China 2016/2017 della Camera di commercio dell'UE in Cina, nonostante i grandi passi avanti fatti dalla Cina negli ultimi anni, si riscontrano ancora delle difficoltà da parte di imprese e centri di ricerca europei per competere in condizioni di parità e trasparenza in Cina, sia in termini di accesso al mercato, sia sui bandi promossi dal Governo cinese, sia nella difesa della proprietà intellettuale.

1.5 Importante è anche la cooperazione nello scambio di studenti e ricercatori, che rappresentano due facce della stessa medaglia. Pur essendosi registrati significativi miglioramenti, persistono ancora difficoltà per studenti e ricercatori che desiderano recarsi in Cina. È auspicabile che il Governo cinese intervenga per affrontare e risolvere tutte quelle disparità e la mancanza di reciprocità di framework conditions e general standards che si possono incontrare in un trasferimento in Cina per motivi di studio o ricerca.

1.6 Un altro ambito importante in cui UE e Cina possono trovare opportunità di confronto, scambio di best practices e rafforzamento della cooperazione è quello delle start-up, che costituiscono ormai uno dei principali fattori di sviluppo, per la forte innovazione che esprimono.

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2. Introduzione - Innovazione e sviluppo

"L'innovazione può svolgere un ruolo cruciale nell'affrontare obiettivi socioeconomici": così esordisce la Innovation Policy Platform (IPP), redatta da OCSE e Banca mondiale1. In questi decenni di passaggio dall'età postindustriale alla società 4.0, gli ambiti più rilevanti per i processi innovativi sono:

a) Crescita e occupazione - Gli effetti dell'innovazione nell'economia di un Paese, in una regione, in un comparto produttivo o commerciale sono di segno diverso e a volte contrastante. Nel dibattito teorico, l'accumulazione della conoscenza e il progresso tecnologico sono considerati "l'unico modo per raggiungere una crescita a lungo termine". Questo avviene attraverso la creazione di nuove imprese, nuovi prodotti e servizi, nuovi posti di lavoro. Ma l'innovazione mette fuori mercato altre imprese e distrugge altri posti di lavoro, rendendo obsoleti prodotti e servizi superati da un'offerta migliore o più competitiva. L'innovazione è un passaggio obbligato dello sviluppo, con possibili costi sociali che devono essere contenuti e superati con apposite politiche di riallocazione occupazionale, formazione continua e reti di protezione sociale.

b) Ambiente - Da alcuni anni l'innovazione è considerata cruciale in particolare per affrontare le sfide ambientali, dai cambiamenti climatici alle emissioni globali di gas a effetto serra e al mantenimento della biodiversità. Le sfide ambientali possono essere vinte con nuove tecnologie e altre innovazioni non tecnologiche, come l'innovazione organizzativa (ad esempio il traffico nelle grandi città).

c) Mutazioni sociali - Anche sul piano sociale, ad esempio riguardo all'andamento demografico, le condizioni sanitarie, la condizione degli anziani o l'educazione alimentare, si cercano soluzioni innovative che favoriscano un miglioramento della qualità della salute e quindi della vita nel suo complesso. L'innovazione sociale, che crea nuove forme di impresa e di professionalità, è anch'essa una grande sfida e una grande opportunità.

Questi obiettivi sono al centro del Piano Juncker (2014) e sono stati indicati dal Presidente Xi Jinping nel suo discorso di apertura in occasione del G20 che si è svolto a Hangzhou nel settembre 2016 e sono altresì contenuti nel 13° Piano quinquennale per lo Sviluppo economico e sociale 2016-2020.

3. L'innovazione nell'UE e nel contesto internazionale

3.1 L'Unione europea assegna un ruolo cruciale all'Innovazione per raggiungere i propri obiettivi di crescita economica e sociale. L'Unione dell'innovazione2 è una delle sette iniziative faro dell'UE stabilite dalla strategia Europa 20203 finalizzata a sostenere l'innovazione nei settori che comportano le principali sfide per la società europea, quali il cambiamento climatico, l'efficienza energetica, la sicurezza alimentare, la salute e l'invecchiamento della popolazione.

3.2 In questo contesto è stata assegnata una maggior rilevanza alla società civile organizzata per determinare e monitorare i cosiddetti Societal Challenges che sono finanziati con oltre un terzo

1 https://www.innovationpolicyplatform.org/.2 Commissione europea, comunicazione Ricerca e innovazione come fattori di rilancio della crescita, COM(2014) 339 final, 2014.3 Commissione europea, Europa 2020 – Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, COM(2010) 2020 final,

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dei fondi Horizon 2020 (circa 30 miliardi di euro) a loro volta destinati alle progettualità di R&I. Tali obiettivi sono altresì soggetti a rimodulazione per effetto di problematiche emergenti come migrazioni e sicurezza interna.

3.3 Per misurare la performance UE in tema di innovazione sono stati sviluppati 2 strumenti:

- lo European Innovation Scoreboard (EIS), per una valutazione comparativa della capacità di innovazione dell'UE e degli Stati membri, in rapporto con i competitor internazionali4,

- il Regional Innovation Scoreboard (RIS), che classifica le regioni europee in base alla capacità di innovazione5.

3.4 Dall'Innovation Scoreboard 2016 si evince che negli anni 2008-2015 la performance UE in R&I è migliorata e ben 21 Stati membri fanno segnare risultati positivi. Tuttavia, la crisi ha inciso sensibilmente su questo processo, facendo segnare un'inversione di tendenza nel periodo 2012-2015.

3.5 Sono cinque i Paesi Leader dell'innovazione (Danimarca, Finlandia, Germania, Paesi Bassi, Svezia), accompagnati da altri considerati forti Innovatori (Austria, Belgio, Francia, Irlanda, Lussemburgo, Slovenia, Regno Unito), seguiti dagli Innovatori moderati (Croazia, Cipro, Repubblica ceca, Estonia, Grecia, Ungheria, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Slovacchia e Spagna) e dagli Innovatori modesti (Bulgaria e Romania).

3.6 È importante notare che i Paesi con la migliore resa innovativa sono ai primi posti in tutte le dimensioni dell'innovazione. Ciò dimostra che un sistema innovativo equilibrato è essenziale per raggiungere risultati di alto livello.

4 Lo European Innovation Scoreboard 2016 è caratterizzato da 25 indicatori che forniscono una dettagliata analisi degli elementi di forza e debolezza degli Stati membri sulla base di importanti fattori di innovazione – dai sistemi di ricerca agli investimenti pubblici e privati fino agli effetti economici dell'innovazione. Infine, per la prima volta, l'EIS 2016 comprende un capitolo sulle evoluzioni in termini di performance di breve periodo in modo da intercettare le tendenze future.

5 Il primo gruppo, quello dei "leader dell'innovazione", comprende 41 regioni, il secondo, quello dei "paesi che tengono il passo" ne comprende 58, le regioni classificate come "innovatori moderati" sono 39 e nel quarto gruppo figurano le 52 regioni considerate "innovatori modesti".

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3.7 A livello globale l'UE, grazie ad un tasso di crescita innovativa del +1,6 % all'anno, ha ridotto il distacco nella resa innovativa nei confronti di USA (+0,4 % all'anno) e Giappone (+1,1 % all'anno). Al contempo, grazie alla forte crescita registrata negli ultimi otto anni, la Cina sta rapidamente colmando il gap grazie ad una crescita media dell'8,1 % all'anno, la più alta tra tutti.

Resa dell'innovazione globale e tasso di crescita dell'innovazione globale

Resa innovativa di Cina e Stati Uniti

3.8 Si stima che l'UE registrerà un incremento del 2,5 % nel biennio 2016-2017. A livello globale le tendenze attuali dovrebbero rimanere costanti. Quindi dovrebbe restringersi ulteriormente il divario tra la resa dell'innovazione dell'UE e quella del Giappone e degli USA, così come dovrebbe ridursi la distanza tra UE e Cina.

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Previsioni indice innovazione UE (2016-2017)

Previsioni innovazione Cina e USA rispetto a UE (2016-2017)

3.9 Secondo il Rapporto OCSE 2016 su Scienza, Tecnologia e Innovazione6, le principali "mega-tendenze" ambientali, economiche e sociali attualmente in corso a livello globale sono: cambiamenti climatici, invecchiamento della popolazione, e-health, migrazioni, riduzione delle risorse disponibili, sicurezza. Fattori, questi, che potranno fortemente influenzare e a loro volta essere influenzati dai futuri programmi di R&I.

3.10 L'OCSE ritiene che, per rispondere al meglio alle molte sfide del prossimo futuro, sarà fondamentale realizzare una doppia rivoluzione nel metodo attraverso l'Open Science, cioè la condivisione e il riutilizzo sempre maggiore dei dati di ricerca, e una Innovazione Responsabile, integrando il processo di R&I con obiettivi di ordine etico e sociale.

4. Cooperazione UE-Cina per la R&I

4.1 Da vari anni, anche attraverso questa tavola rotonda, UE e Cina si confrontano per definire sfide e obiettivi comuni, da raggiungere attraverso meccanismi di cooperazione, che sono andati progressivamente rafforzandosi negli anni.

4.2 Nel 3° Innovation Co-operation Dialogue EU-China del 2 giugno scorso, organizzato a margine del 19° vertice UE-Cina, è stata ribadita la volontà di proseguire nell'attuazione degli accordi di Parigi sul clima e la sostenibilità. Questo accordo, inserito in un più ampio contesto di

6 Rapporto OCSE, Science, Technology and Innovation Outlook 2016 (Prospettive sulla Scienza, sulla tecnologia e sull’innovazione 2016).

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diplomazia scientifica, acquista ancora più valore e potrebbe rappresentare uno snodo centrale per lo sviluppo delle politiche future ben oltre il campo scientifico.

4.3 Inoltre, per la prima volta, UE e Cina hanno fissato degli obiettivi comuni nel settore della ricerca e innovazione da raggiungere con iniziative condivise. Le flagships (cibo, agricoltura e biotecnologie, ambiente e urbanizzazione sostenibile, trasporti di superficie, aviazione verde e più sicura e biotecnologie per l'ambiente e la salute umana) sono state successivamente declinate in 15 azioni che troveranno adeguato finanziamento attraverso H2020.

4.4 In questo contesto è stato rinnovato fino al 2020 il meccanismo di co-finanziamento, attivato per la prima volta nel 2015-2017, con il quale la parte cinese, il MoST7 in particolare, destina un budget annuo di 200 milioni di RMB (oltre 25 milioni di euro all'anno) per finanziare i soggetti con sede legale in Cina per partecipare ai bandi H2020. Questo contributo sarà altresì integrato, per iniziative specifiche, da altri fondi messi a disposizione da altre istituzioni cinesi, come il MIIT8 o l'NSFC9. Tale aspetto, lungo un percorso di general opening sui temi della scienza e dell'innovazione, dovrebbe consentire l'accesso a finanziamento anche di nuovi soggetti cinesi (in primis università e enti di ricerca), finora non coinvolti.

4.5 L'UE, dal canto suo, conta di investire fino al 2020 oltre 100 milioni di euro all'anno per progetti finanziati da H2020 ed assegnati a partenariati che vedono la partecipazione di soggetti cinesi. Inoltre, nel quadro dell'accordo che prevede il raggiungimento di una serie di flagships comuni in R&I, sarà incrementato il numero dei bandi di H2020 dedicati esclusivamente a partenariati con soggetti cinesi. In tale ottica sarebbe opportuno immaginare il trasferimento di buone prassi e normative già in vigore nell'UE e funzionali al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità, come la tracciabilità ed etichettatura nel settore agroalimentare.

4.6 Questo dialogo ha dimostrato di produrre mutui benefici negli ultimi venti anni e numerose sono le attività promosse nel campo della Scienza, Ricerca e Innovazione che possono essere individuate come buone prassi da replicare e rafforzare. La nuova via della seta (One Belt One Road), già trattata nella 16a tavola rotonda della società civile UE-Cina10 rappresenterà un passaggio importante in questo senso, finalizzato a creare infrastrutture sostenibili e ad alto valore aggiunto in comune. Lungo questo filone, si inserisce a pieno titolo anche il progetto ITER, finalizzato a creare un reattore a fusione nucleare, replicando lo stesso processo che avviene nel sole, per produrre energia in modo illimitato, economico, pulito e sicuro.

4.7 Come già ricordato dal Commissario europeo alla R&I Carlos Moedas, in occasione del suo intervento all'Accademia cinese delle Scienze di Pechino (2015): "Numerosi sono i progetti già in essere nel quadro della cooperazione UE Cina in R&I e non è secondario il fatto che le attività di maggior interesse sono quelle caratterizzate da una reciproca apertura e condivisione". Tra i progetti di maggior valore strategico possiamo citare: VIAJEO (per una

7 Chinese Ministry of Science and Technology (Ministero cinese della Scienza e della tecnologia).8 Chinese Ministry of Industry and Information Technology (Ministero cinese dell'Industria e della tecnologia informatica).9 Natural Science Foundation of China (Fondazione nazionale delle scienze naturali).10 Relazione su infrastrutture e investimenti: l'iniziativa One Belt One Road e il lancio della Banca Asiatica d'Investimento per le

Infrastrutture (AIIB), relatore: Palmieri, 2016.

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viabilità urbana efficiente e sostenibile nelle principali città del pianeta, come Atene, San Paolo, Pechino e Shangai); HEFPA (per favorire la copertura sanitaria universale in Asia); iCAP (per la cattura e riduzione delle emissioni di CO2) e SILVER (per contrastare i virus trascurati e/o emergenti).

4.8 Altrettanta considerazione meritano i progetti DRAGON STAR e DRAGON STAR PLUS11, rispettivamente finanziati con FP7 e H2020, che rientrano nella categoria dei CSA (Coordination and Supporting Action). Questi hanno: 1) facilitato e rafforzato il networking e le collaborazioni tra soggetti europei e cinesi finalizzati alla partecipazione ai bandi H2020 o promossi dal Governo cinese, 2) fornito un'importante piattaforma per la cooperazione tra i policy-makers, in un'ottica di cooperazione bilaterale win-win, 3) fornito una piattaforma sul modello di ERA-NET12 per finanziare le agenzie per lo scambio di buone prassi e pianificare attività comuni nei settori di mutuo interesse.

4.9 Un altro aspetto cruciale nello sviluppo di una strategia condivisa in materia di R&I tra UE e Cina è rappresentato dalle framework conditions. Infatti, come ribadito dal position paper European Business in China 2016/2017 della Camera di commercio dell'UE in Cina, nonostante i grandi passi avanti fatti dalla Cina negli ultimi anni, si riscontrano ancora delle difficoltà da parte di imprese e centri di ricerca europei a competere in condizioni di parità e trasparenza in Cina sia in termini di accesso al mercato, sia sui bandi promossi dal Governo cinese, sia nella difesa della proprietà intellettuale.

4.10 Ciò è ancor più importante in questo momento storico, in cui grandi aziende cinesi con sede in Europa non hanno difficoltà ad essere finanziate direttamente con fondi europei, oppure grandi gruppi cinesi non hanno opposizioni nell'acquisire importanti aziende europee in numerosi settori chiave (bancario, automobilistico, robotica, infrastrutture critiche…), mentre tali opportunità sono ancora di fatto precluse alle imprese europee.

4.11 Sul fronte della tutela della proprietà intellettuale e protezione dei brevetti, la Cina ha fatto un importante passo avanti dotandosi di un nuovo sistema normativo di contrasto alla contraffazione. Tuttavia, le nuove norme risultano essere applicate ancora in modo disomogeneo, danneggiando e disincentivando le aziende europee interessate ad investire in Cina o a cooperare con aziende cinesi.

5. Le prossime sfide del dialogo UE-Cina: reciprocità per le risorse umane e le imprese

5.1 Non meno importante è la cooperazione nello scambio di studenti e ricercatori, che rappresentano due facce della stessa medaglia.

5.2 Gli studenti cinesi all'estero sono in costante crescita (oltre 500 mila nel 201513). In Europa sono passati da 18 000 nel 2000, fino ai circa 200 000 di oggi. In questo senso si può dire che in

11 http://www.dragon-star.eu/dragon-star-plus/ 12 ERA-NET è lo strumento UE volto a coordinare e far cooperare i programmi di ricerca nazionali e regionali. Tale strumento,

introdotto nell'FP6, ha svolto e svolge tuttora un ruolo centrale sia in H2020 sia nello sviluppo in senso lato di tutte le iniziative di R&I europee.

13 Rapporto del ministero dell'Istruzione cinese, 2016.

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pochi anni la Cina è divenuta la prima "esportatrice" mondiale di studenti. Questo fenomeno ha generato tra gli Atenei europei una forte concorrenza ad attirare il maggior numero di talenti cinesi, facendo leva sulle rispettive eccellenze nazionali (arte, cultura, tecnologia, ricerca).

5.3 Anche nell'UE cresce costantemente la propensione allo studio all'estero e la Cina è diventata una meta significativa. Ad esempio in Italia per la prima volta nel 2015 è stato registrato il sorpasso della Cina nei confronti degli Stati Uniti come meta di studio14. Tuttavia, seppur in crescita, sono ancora relativamente pochi in termini assoluti gli Europei che si recano in Cina, per motivi di studio o ricerca.

5.4 Le ragioni di questo gap sono legate ad oggettive difficoltà burocratiche e organizzative, nonché alla mancata corrispondenza con i general standards offerti in Europa (tutela del lavoro e ambientale). Anche in questa circostanza la mancanza di reciprocità rappresenta un limite all'implementazione di una strategia condivisa per la R&I.

5.5 Per questa ragione è auspicabile che il Governo cinese intervenga con un approccio olistico per semplificare tutti i processi burocratici e organizzativi, ma anche per affrontare e risolvere tutte quelle disparità e la mancanza di reciprocità di framework conditions che si possono incontrare in un trasferimento in Cina per motivi di studio o ricerca.

5.6 Lo dimostra il fatto che anche aspetti pratici relativamente semplici, come l'ottenimento del visto, possano rappresentare un problema. Ciò interessa soprattutto i ricercatori che, inquadrati dal Governo cinese come lavoratori, ma privi di un vero e proprio contratto di lavoro, hanno difficoltà ad ottenere visti per il medio e lungo periodo, anche nel caso in cui siano vincitori di assegni di ricerca (Azioni Marie Skłodowska-Curie15) o operino nel contesto di progetti H2020 finanziati.

6. Le start-up, strumento di innovazione

6.1 Un altro ambito importante in cui UE e Cina possono trovare opportunità di confronto, scambio di best practices e rafforzamento della cooperazione è quello delle start-up.

6.2 Di recente la Commissione europea ha pubblicato la comunicazione Le nuove imprese leader dell'Europa: l'iniziativa Start-up e scale-up (COM(2016) 733 final), in cui afferma: "Le imprese a forte crescita creano molti più posti di lavoro rispetto alle altre 16. Una parte significativa di queste imprese è costituita da start-up che si espandono e diventano più grandi accrescendo l'innovazione e la competitività dell'UE e rafforzandone l'economia. Tali cambiamenti di

14 Rapporto Almalaurea 2016. Nel 2015 il 2,9 % degli studenti italiani all'estero ha scelto la Cina, mentre il 2,8 % ha preferito gli USA.

15 Con un bilancio di 6,16 miliardi di euro fino al 2020, queste azioni sostengono la formazione e lo sviluppo della carriera nella ricerca, concentrandosi sulle competenze richieste nel campo dell'innovazione. Il programma finanzia la mobilità internazionale e intersettoriale e l'eccellenza in qualsiasi campo, con un approccio dal basso verso l'alto. Le borse sono destinate a ricercatori di ogni grado, dai dottorandi ai ricercatori esperti, al fine d incoraggiare la mobilità transnazionale, intersettoriale e interdisciplinare. Con il finanziamento di 25.000 dottorati di ricerca, le azioni Marie Skłodowska-Curie sono il principale programma europeo per la formazione post-laurea.

16 Secondo Henrekson e Johansson (2010), il 70 % dei nuovi posti di lavoro viene creato dal 4 % delle imprese. Cfr. anche: http://www.kauffman.org/blogs/policy-dialogue/2015/august/deconstructing-job-creation-from-startups .

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dimensioni possono anche apportare benefici sociali, fra cui l'offerta di condizioni di lavoro più moderne e flessibili".

6.3 Il CESE è un forte sostenitore del ruolo protagonista delle PMI e in particolare delle start-up e sostiene la Commissione nel suo programma di sostegno e valorizzazione del loro ruolo, per la capacità di anticipare e sviluppare l'innovazione e per la creazione di nuovi posti di lavoro soprattutto tra i giovani.

6.4 Anche la Cina ha una grande attenzione verso le start-up: il China Torch Program è considerato tra i programmi per start-up innovative di maggior successo al mondo. Questo programma, lanciato nel 1988, ha stimolato centinaia di incubatori di imprese ad alta tecnologia, parchi scientifici universitari e industriali17.

6.5 Secondo il Rapporto CB Insights 201718, fra il 2012 e il 2016 le società private che operano in settori altamente tecnologici (in particolare nel commercio elettronico) hanno raccolto complessivamente finanziamenti per oltre 46,7 miliardi di dollari di investimenti. La novità importante evidenziata dallo studio è che per la prima volta la Cina ha superato gli Stati Uniti per numero di società di e-commerce capaci di ottenere finanziamenti per oltre 100 milioni di dollari.

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17 G. Atzori, blog Sinocronache, in www.agichina.it.18 https://www.cbinsights.com/ .

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