UDL su EMPATIA Scuola “ De Amicis” IC Monte San Vito ...Giantomassi... · AGNESE L’emozione...

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Fase 1 Obiettivo: Conoscere la percezione che gli alunni hanno dell’empatia. Cosa fa l’insegnante Cosa fa l’alunno Per introdurre l’argomento chiede agli allievi di mettersi in circle time, spiega la modalità e la funzione di svolgimento della Conversazione Clinica. Pone una serie di domande stimolo del tipo: Cosa ti fa venire in mente la parola “empatia”? Cosa è l’empatia? Cosa provi quando sei di fronte a qualcuno che è molto diverso da te? E se il diverso è un’animale, magari un gatto, cosa provi? Che cosa, secondo te, può provare un animale, magari un gatto? Secondo voi gli animali possono provare emozioni: soffrire, gioire….? Si dispone in circle time e ascolta. Risponde uno per volta alle domande stimolo ( All. A) Raggruppamento alunni: lavoro individuale; a coppie; gruppo classe. Metodo: conversazione clinica Mezzi e strumenti: circle time; risorse umane All. A Macroconcetto COSCIENZA DI SPECIE = RICONOSCIMENTO di LEGAME di RESPONSABILITÀ verso VIVENTI UMANI E NON UMANI Mappa Concettuale ( micro-concetto) EMPATIA tra VIVENTI UMANI E NON UMANI con COMPRENSIONE e AVVICINAMENTO Obiettivo Formativo Conoscere i sentimenti e i comportamenti degli umani e non umani per favorire la consapevolezza di appartenere tutti alla specie dei viventi, con legami che richiedono forme di empatia. UDL su EMPATIA Scuola “ De Amicis” IC Monte San Vito Classe VA Docenti: Giantomassi Annalisa e Marinelli Lucia

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Fase 1 Obiettivo: Conoscere la percezione che gli alunni hanno dell’empatia.

Cosa fa l’insegnante Cosa fa l’alunnoPer introdurre l’argomento chiede agli allievi di mettersi in circle time, spiega la modalità e la funzione di svolgimento della Conversazione Clinica.

Pone una serie di domande stimolo del tipo:Cosa ti fa venire in mente la parola “empatia”?Cosa è l’empatia? Cosa provi quando sei di fronte a qualcuno che è molto diverso da te?E se il diverso è un’animale, magari un gatto, cosa provi?Che cosa, secondo te, può provare un animale, magari un gatto?Secondo voi gli animali possono provare emozioni: soffrire, gioire….?

Si dispone in circle time e ascolta.

Risponde uno per volta alle domande stimolo ( All. A)

Raggruppamento alunni: lavoro individuale; a coppie; gruppo classe. Metodo: conversazione clinicaMezzi e strumenti: circle time; risorse umane

All. A

Macroconcetto

COSCIENZA DI SPECIE=

RICONOSCIMENTO di

LEGAMEdi

RESPONSABILITÀ verso

VIVENTI UMANI E NON UMANI

Mappa Concettuale ( micro-concetto)

EMPATIA tra

VIVENTI UMANI E NON UMANI

con

COMPRENSIONE e AVVICINAMENTOObiettivo Formativo Conoscere i sentimenti e i comportamenti degli umani e non umani per favorire la consapevolezza di appartenere tutti alla specie dei viventi, con legami che richiedono forme di empatia.

UDL su EMPATIAScuola “ De Amicis”

IC Monte San VitoClasse VA

Docenti: Giantomassi Annalisa e Marinelli Lucia

COSA TI FA VENIRE IN MENTE LA PAROLA EMPATIA?

ALICE A. Empatia secondo me vuol dire delle emozioni.MALE A me la parola empatia mi fa venire in mente simpatico.MONICA La parola empatia mi fa venire in mente l’ antipatia.MARTINA La parola empatia mi fa venire in mente un’amicizia che è una via di mezzo tra simpatia e antipatia.GIOVANNI La parola empatia mi fa venire in mente qualcosa che non so.LEONARDO La parola empatia mi fa venire in mente un senso di compassione.RICCARDO La parola empatia mi fa venire in mente: antipatico.ANDREA La parola empatia mi fa venire in mente quando una persona non mi sta tanto simpatico.AGNESE La parola empatia mi fa venire in mente un’ emozione. MICHAEL La parola empatia è un’emozione di amicizia grande.SIMONE La parola empatia significa che non ti sta ne’ simpatico ne’ antipatico.NOEMI L’empatia per me è un’emozione.SARA La parola empatia mi fa venire in mente una via di mezzo tra la simpatia e l’antipatia.MATTIA La parola empatia non mi fa venire in mente niente.LUCA La parola empatia mi fa venire in mente qualcosa che ti sta poco simpatico.FRANCESCO La parola empatia non mi fa venire in mente niente.DIEGO A me fa venire in mente provare compassione o altro.DANIEL Empatia mi fa venire in mente la parola antipatia.BEATRICE La parola empatia mi fa venire in mente una persona che non è simpatica, ma non è nemmeno antipatica.ALICE S. La parola “empatia” mi fa venire in mente le parole simpatia e antipatia.MARTA Secondo me l’empatia significa che tu verso una persona provi, sia simpatia che antipatia.MATTEO La parola empatia mi fa venire in mente, che un bimbo ti sta’ simpatico e un po’ antipatico.

Alla prima domanda “Cosa ti fa venire in mente la parola empatia?”i bambini rispondono affermando che l’empatia suscita emozioni come simpatia,antipatia compassione. Qualche bambino associa l’empatia ad una un’amicizia che oscilla tra simpatia ed antipatia; altri una grande amicizia.

2) COSA E' L'EMPATIA?ALICE A. L’empatia è una persona che ti sta simpatico e antipatico.MALEK L’empatia è un sentimento che provi per gli altri.MONICA Io penso che l’empatia è un’antipatia leggera.MARTINA Un’amicizia che non è ne tanta ne

Alla seconda domanda “Cosa e' l'empatia?” essi affermano che è un sentimento, un emozione che si prova per altri; la maggior parte conferma un associazione tra empatia da un lato e simpatia ed antipatia dall’altro. Un ragazzo collega il termine a tristezza, compassione e senso della diversità.

poca.LEONARDO L’empatia è una sensazione di diversità, tristezza e compassione.RICCARDO La parola empatia è antipatico.ANDREA Quando uno mi sta simpatico oppure no.AGNESE L’emozione empatia è quando qualcuno non prova del tutto antipatia, cioè alcuni stanno più simpatici, ma altri un po’ meno amici.MICHAEL Simpatia è una grande amicizia per molti.NOEMI L’empatia è un’emozioneSARA La parola empatia mi fa venire in mente una via di mezzo tra la simpatia e l’antipatia.MATTIA Per me la parola empatia vuol dire che qualcuno è diverso da me.LUCA L’empatia è quando qualcuno ti sta’ un po’ simpatico e un po’ antipatico .FRANCESCO Secondo me la parola empatia è una sensazione di antipatia per qualcuno che è diverso da me.DIEGO L’empatia è un sentimento di antipatia per gli altri.DANIEL L’empatia è quando una persona ti sta’ antipatica.BEATRICE L’empatia è una persona che non mi sta’ ne simpatica ne antipatica.ALICE S. Penso che l’empatia sia un mezzo tra antipatia e simpatia cioè che una persona non ti è né a antipatica né simpatica.MARTA L’empatia e la simpatia e l’antipatia.MATTEO L’empatia secondo me è quando una persona ti sta’ un po’ antipatica e un po’ simpatica.3) COSA PROVI QUANDO SEI DI FRONTE A QUALCUNO CHE E' MOLTO DIVERSO DA TE?ALICE A. Quando sono davanti a qualcuno diverso da me, penso che non è normale.MALEK Io quando mi trovo davanti a un altro non uguale a me mi sento un po’ delusa perché non c’è un altro del mio paese.MONICA Io quella persona che non è normale, cioè diversa da me, provo un attacco ancora più maggiore delle altre, non so perché, mi viene spontaneamente.MARTINA Mi sento triste.GIOVANNI Provo un sentimento di aiuto.LEONARDO Provo una sensazione di simpatia e fiducia con un altro diverso.RICCARDO Non mi è capitato.ANDREA Quando vedo uno diverso da me sono triste.AGNESE Quando mi trovo davanti a qualcuno diverso da me ho voglia di aiutarlo di farlo sentire a suo agio, forse non a primo impatto .MICHAEL Non provo niente perché siamo tutti figli di Dio.SIMONE Io provo un po’ di pena ai bambini

Alla terza domanda “Cosa provi quando sei di fronte a qualcuno che e' molto diverso da te?” gli allievi si dividono in due gruppi. La maggior parte esprime un giudizio negativo sul diverso, che non è normale, è un down, è qualcuno verso cui provare rabbia, pena e che comunque genera tristezza, dispiacere. Alcuni invece provano un sentimento di simpatia e fiducia e un desiderio di aiutarlo e di farlo sentire a sui agio, di parlargli e di farlo felice, ma tale desiderio viene contrastato dalla diversità che rende difficile il colloquio. Marta afferma che lei ha bisogno di conoscere la persona diversa per poter provare qualcosa nei suoi confronti.

down.NOEMI Quando sono davanti a qualcuno diverso come se viene qualcuno nella classe io mi sento contenta.SARA Se sono di fronte a qualcuno che è diverso da me, a volte mi viene un po’ di rabbia, a volte, invece, me ne dispiace un po’. MATTIA Quando mi trovo di fronte a un bambino che è diverso da me provo un senso di tristezza.LUCA Quando sono di fronte a qualcuno che è diverso da me non riesco ad esprimermi e a parlare con lui.FRANCESCO Sì in molte occasioni mi è capitato di trovarmi davanti a qualcuno diverso da me, io cerco di parlargli rendendolo felice, ma spesso non ci riesco per la loro diversità .DIEGO Per qualcuno che non è normale io provo dispiacere.DANIEL Quando sono davanti ad una persona molto diversa da me mi sento triste.BEATRICE Io per una bambina o per una persona che sta’ sulla sedia e rotelle o comunque non sta’ bene provo pena.ALICE S. Se sono davanti ad una persona che è molto diversa da me cercherei di giocarci e di parlarci insieme.MARTA Io verso una persona diversa da me non provo nulla se prima non ci parlo.MATTEO Quando sono davanti a un bambino che è molto diverso da me io provo tristezza.4) E SE IL DIVERSO E' UN ANIMALE, MAGARI UN GATTO, COSA PROVI?MALEK Per un gatto provo tanta felicità.MONICA Tante volte, se è un animale il diverso, provo tristezza, es. un giorno un mio gatto di nome Miasi che è un po’ malato, miagolava l’ho iniziata ad accarezzare e provavo tristezza.MARTINA Se io vedessi un animale che gli manca un occhio o qualche altra cosa proverei tristezza.GIOVANNI Provo sentimento di amore.LEONARDO Io ho un gatto selvatico che mi fa spesso arrabbiare, invece ho anche un altro gatto e con lui provo una sensazione di amore e simpatia.RICCARDO Provo bene.ANDREA Se incontro un gatto provo felicità.AGNESE La stessa cosa di quando vedo una persona diversa da me.MICHAEL Provo amore per gli animali perché anche loro sono persone come noi.SIMONE Io provo tristezza con gli animali, ma dei cagnolini ho paura.NOEMI Se il diverso è un cane mi sento felice.SARA Provo felicità.MATTIA Se il diverso è un gatto io non provo niente , un po’ di più per il cane.LUCA Quando vedo un animale che non sta bene

Alla quarta domanda “E se il diverso e' un animale, magari un gatto, cosa provi?” i sentimenti enunciati dalla maggior parte dei bambini sono di felicità, di “bene”, d’amore, di simpatia, di gioia. Alcuni esprimono anche tristezza se si tratta di animali malati o rabbia se sono selvatici o paura di essere graffiati. C’è chi considera gli animali come persone mentre un bambino afferma di rimanere indifferente rispetto agli animali.

come un gatto mi dispiace e non mi avvicino perché ho paura che mi graffi.FRANCESCO Io non provo nessuna sensazione davanti ad un animaleDIEGO Io per gli animali provo gioia e felicità.DANIEL Se il diverso è un animale mi sento molto triste.BEATRICE Se il diverso è un animale, per esempio un cucciolo di cane provo amore, per un cagnone un po’ meno.ALICE S. Se io ho davanti a me un gatto proverei un sentimento felice perché lo accarezzerei.MARTA: Io verso un animale provo tutto quello che provo per una persona.MATTEO: Se io vedo un gatto o qualunque animale che è diverso io dentro di me non provo allegria ma tristezza.5) CHE COSA SECONDO TE PUO' PROVARE UN ANIMALE, MAGARI UN GATTO?ALICE A. Secondo me un gatto può provare felicità e emozioni e amore.MALEK Io quando accarezzo un gatto mi sembra molto felice.MONICA Secondo me un animale può provare delle emozioni.MARTINA Potrebbe provare tristezza e angoscia perché è diverso dagli altri, oppure potrebbe neanche accorgersi che è diverso.GIOVANNI Secondo me può provare gli stessi nostri sentimenti.LEONARDO Il gatto prova amicizia, simpatia, arrabbiatura, tristezza.RICCARDO Prova stanchezza.ANDREA L’animale può avere una sensazione di amicizia.AGNESE Un animale può provare le stesse sensazioni umane, questo è quello che io penso come sofferenza.MICHAEL L’animale se lo tratti bene prova simpatia, ma se lo meni sofferenza.SIMONE Un gatto può provare amore e tenerezza.NOEMI Un animale può provare dei sentimenti come il voler bene.SARA Secondo me un gatto o qualsiasi altro animale, a volte può soffrire, arrabbiarsi e reagire graffiandoci o farci male.MATTIA Per me un animale prova un senso di gelosia perché noi siamo più evoluti. In effetti il mio gatto potrebbe provare un senso di stanchezza perché sta quasi sempre giù il garage da solo.LUCA Secondo me un gatto può provare cattiveria contro gli umani.FRANCESCO Un animale davanti un uomo non proverebbe niente anche se per me dipende dall’animale perché se un cane si fa accarezzare

Alla quinta e sesta domanda “Che cosa secondo te può provare un animale, magari un gatto?” e “Secondo te gli animali possono provare emozioni: soffrire, gioire....?” i bambini tendono ad attribuire agli animali gli stessi sentimenti che provano gli uomini per cui anche gli animali provano gioia, amore, felicità, simpatia, tenerezza, antipatia,rabbia, tristezza, sofferenza, stanchezza,paura e allegria. Un bambino afferma che essi possono essere invidiosi degli uomini che sono più evoluti, mentre un altro sostiene che essi sono cattivi nei nostri confronti. Altri associano i sentimenti degli animali ai comportamenti degli uomini: se gli uomini li accarezzano sono felici, altrimenti soffrono e possono anche aver paura degli uomini. Un bambino sostiene che i gatti sono “indolenti” “stanchi” perché il suo gatto sta sempre solo e in garage.

e se invece è uno scoiattolo scappa quando ci vede.DIEGO Sì per me gli animali possono avere tutte le emozioni.DANIEL Un gatto può provare : tristezza e consolazione.BEATRICE Secondo me un gatto può provare tristezza quando rimane solo e invece felicità quando viene coccolato.ALICE S. Secondo me gli animali che stanno a casa e sono accarezzati penso che la loro emozione sia gioia se invece non vengono accarezzati sia tristezza.MARTA Per me gli animali provano tutti i sentimenti che proviamo noi.MATTEO Qualunque animale: gatto, cane..può provare qualcosa per esempio, paura perché non mi ha mai visto oppure può provare allegria perché forse mi ha visto tante volte e forse vuole che io giochi con lui.6) SECONDO TE GLI ANIMALI POSSONO PROVARE EMOZIONI: SOFFRIRE, GIOIRE....?ALICE A. Secondo me un animale può esprimere emozioni quando viene coccolato, invece è triste quando non viene coccolato.MALEK Secondo me gli animali provano emozioni di felicità e di tristezza.MONICA Sì secondo me gli animali possono provare delle emozioni tipo:soffrire.MARTINA Secondo me sì , possono soffrire oppure essere felici.GIOVANNI Secondo me provano gioia.LEONARDO Anche gli animali provano emozioni.RICCARDO Gli animali provano emozioni.ANDREA Il gatto secondo me prova delle emozioni.AGNESE Sì, secondo me gli animali possono provare emozioni, come sofferenza e gioia.MICHAEL Sì perché gli animali sono come noi e hanno lo stesso diritto nostro di essere trattati bene.SIMONE Un gatto o un cane piccolo mi porta tenerezza.NOEMI Sì, come quando soffre perché gli tagliano la coda o senno perchè ha freddo, può anche essere che vede qualcuno che vuole bene e gioisce.SARA Sì secondo me gli animali possono provare emozioni.MATTIA Secondo me tutti gli esseri viventi provano emozioni.LUCA Secondo me i gatti provano i sentimenti ed emozioni.FRANCESCO Il mio gatto quando lo accarezzo penso che mi voglia bene perché viene sempre verso di me.DANIEL Sì secondo me possono provare

emozioni.BEATRICE Sì secondo me anche gli animali possono provare emozioni.ALICE S. Secondo me gli animali che stanno a casa e sono accarezzati penso che la loro emozione sia gioia, se invece non vengono accarezzati sia tristezza. MATTEO Secondo me gli animali provano delle emozioni ad esempio: soffrire, gioire, paura e cattiveria.

Analisi di Conversazione ClinicaAlla prima domanda “Cosa ti fa venire in mente la parola empatia?”i bambini rispondono affermando che l’empatia suscita emozioni come simpatia,antipatia compassione. Qualche bambino associa l’empatia ad una un’amicizia che oscilla tra simpatia ed antipatia; altri una grande amicizia.Alla seconda domanda “Cosa e' l'empatia?” essi affermano che è un sentimento, un emozione che si prova per altri; la maggior parte conferma un associazione tra empatia da un lato e simpatia ed antipatia dall’altro. Un ragazzo collega il termine a tristezza, compassione e senso della diversità.Alla terza domanda “Cosa provi quando sei di fronte a qualcuno che e' molto diverso da te?” gli allievi si dividono in due gruppi. La maggior parte esprime un giudizio negativo sul diverso, che non è normale, è un down, è qualcuno verso cui provare rabbia, pena e che comunque genera tristezza, dispiacere. Alcuni invece provano un sentimento di simpatia e fiducia e un desiderio di aiutarlo e di farlo sentire a sui agio, di parlargli e di farlo felice, ma tale desiderio talvolta viene contrastato dalla diversità che rende difficile il colloquio. Marta afferma che lei ha bisogno di conoscere la persona diversa per poter provare qualcosa nei suoi confronti.Alla quarta domanda “E se il diverso e' un animale, magari un gatto, cosa provi?” i sentimenti enunciati dalla maggior parte dei bambini sono di felicità, di “bene”, d’amore, di simpatia, di gioia. Alcuni esprimono anche tristezza se si tratta di animali malati o rabbia se sono selvatici o paura di essere graffiati. C’è chi considera gli animali come persone mentre un bambino afferma di rimanere indifferente rispetto agli animali.Alla quinta e sesta domanda “Che cosa secondo te può provare un animale, magari un gatto?” e “Secondo te gli animali possono provare emozioni: soffrire, gioire....?” i bambini tendono ad attribuire agli animali gli stessi sentimenti che provano gli uomini per cui anche gli animali provano gioia, amore, felicità, simpatia, tenerezza, antipatia,rabbia, tristezza, sofferenza, stanchezza,paura e allegria. Un bambino afferma che essi possono essere invidiosi degli uomini che sono più evoluti, mentre un altro sostiene che essi sono cattivi nei nostri confronti. Altri associano i sentimenti degli animali ai comportamenti degli uomini: se gli uomini li accarezzano sono felici, altrimenti soffrono e possono anche aver paura degli uomini. Un bambino sostiene che i gatti sono “indolenti” “stanchi” perché il suo gatto sta sempre solo e in garage.

Commento alla Conversazione Clinica.I bambini hanno associato l’empatia ad un sentimento, ad un emozione che si prova nei confronti dell’altro e hanno seguito una sorta di “equivoco” terminologico in quanto empatia richiama anche a livello fonico i termini di simpatia ed antipatia. Su questa scia hanno condotto le loro riflessione fino a citare una gamma di emozioni e sentimenti o di accettazione o di esclusione che dalla compassione alla tristezza vanno sino a una sorta di rabbia e pena per chi è diverso. Anche nel caso in cui si sente la necessità di aiutare il diverso verso cui si nutre fiducia e simpatia si arriva ad affermare un senso di impotenza per la difficoltà di comunicare con chi non è come noi. Solo un ‘allieva, Marta, è arrivata a spingere il ragionamento dichiarando che senza la conoscenza non è possibile stabilire nessun tipo di relazione spostando la questione da un livello emotivo ad uno razionale. Ciò permette di lavorare sui comportamenti ed atteggiamenti che costituiscono il tessuto della responsabilità:nessuno è chiamato a rendere conto dei sentimenti che prova, ma tutti devono rispondere delle azioni che compiono. L’empatia richiede la comprensione ovvero la conoscenza che permette di capire perché un soggetto agisce in un modo piuttosto che in un altro e per arrivare a questo occorre mettere in gioco i valori del rispetto, della tolleranza che avvicinano e non separano. Circa l’empatia nei confronti dei non umani si nota una maggiore disponibilità degli allievi che evidentemente hanno una certa dimestichezza con gli animali, in specie con i gatti, anche se non mancano forme di indifferenza o di paura. Anche la comprensione degli animali implica forme di conoscenza e di studio dei loro comportamenti per cercare di interpretare in modo più corretto i loro gesti e le loro manifestazioni esterne.

Mappa mentale

Che cosa è l’empatia?un sentimento, emozione che si prova per altrisimpatia, antipatia, tristezza, compassionepercezione della diversità

Cosa si prova davanti al diverso, se questi è un uomo?rabbia, dispiacere tristezza, penasimpatia, fiducia, desiderio di aiutarlodifficoltà di comunicazionenecessità di conoscerlo

Cosa si prova davanti al diverso se questi è un animale?sentimento di felicità, di “bene”, d’amore, di simpatia, di gioia.tristezza, rabbia, pauraindifferenza

Cosa provano gli animali?gioia, amore, felicità, simpatia, tenerezza, antipatia,rabbia, tristezza, sofferenza, stanchezza,paura e allegria ovvero gli stessi sentimenti degli uomini.invidia per gli uomini che sono più evoluti di loro.cattiveria nei confronti degli uominiil modo di sentire degli animali dipende dall’atteggiamento che gli uomini hanno nei loro confronti.i gatti sono indolenti e amano la solitudine.

Matrice cognitiva (ciò che sanno):occorre conoscere il “diverso”

Compito di apprendimento ( ciò che non sanno)l’empatia implica il superamento delle emozioni l’empatia implica una volontà di capire e comprendere l’empatia esige rispetto, tolleranza e spaesamento (decentramento dal proprio punto di vista)

RETE CONCETTUALE

EMPATIA richiede

CONOSCENZA dell’ALTRO attraverso

SPAESAMENTOche implica

TOLLERANZA e RISPETTO

Fase 2 Obiettivo: conoscere una storia di empatia tra umani e non umani.Cosa fa l’insegnante Cosa fa l’alunno

Porta in classe il testo “L’occhio del lupo ” di Daniel Pennac e comunica che le ultime due ore del sabato verranno dedicate alla sua lettura. Spiega che durante la narrazione gli allievi devono chiedere spiegazioni e prendere appunti.

A lettura ultimata divide la classe in gruppi e assegna come compito quello di annotare i protagonisti ed individuare le tappe principali dello svolgimento della storia per disegnare le sequenze della storia.

Invita a spiegare i disegni e a costruire un tabellone di classe scegliendo i lavori più significativi.

Le ultime due ore del sabato ascolta la lettura del testo “L’occhio del lupo ” di Daniel Pennac, chiede spiegazioni e prende appunti.

Lavora in gruppo seguendo le indicazioni ricevute.

Spiega, socializza e negozia le proprie idee con quelle degli altri per costruire un cartellone condiviso dal gruppo classe. ( All. A)

Raggruppamento alunni: lavoro individuale; con piccoli gruppi; con gruppo classe.Metodo: Ascolto di narrazione; lettura e comprensione di testo;confronto, negoziazione, socializzazione di riflessioni; costruzione di un cartellone condiviso.Mezzi e strumenti:testo; organizzazione di laboratorio di lettura”, cartellone.

All. A

Cartellone di classe

Fase 3 Obiettivo: riconoscere i sentimenti dei personaggi del racconto.Cosa fa l’insegnante Cosa fa l’alunno

Divide la classe in coppie e chiede a ciascuna di esse di evidenziare per ogni personaggio principale della storia le emozioni provate.

Invita a leggere i lavori ed apre un dibattito in classe per arrivare ad un lavoro di sintesi condiviso.

Forma la coppia ed esegue il compito riportandolo sul quaderno

Legge le risposte e partecipa al dibattito di classe argomentando le proprie riflessioni per arrivare ad una sintesi condivisa. (All. A)

Raggruppamento alunni: lavoro in coppia; con gruppo classe.Metodo: attività di analisi e comprensione ; conversazione orientata; attività di sintesi.Mezzi e strumenti: quaderno.

All. A

L'OCCHIO DEL LUPO

PERSONAGGILupo AzzurroGrande LupoFiamma NeraPailetteCugino GrigioI RossiniAfrica

QUALI EMOZIONI PROVA LUPO AZZURRO?Odio quando gli uomini catturano PailetteTristezza, coraggio e paura quando viene catturato al posto di Pailette e si sacrifica per

leiNoia quando è allo zoo nella gabbia e il bambino lo fissaRabbia per non essere stato in grado di salvare sua sorella Pailette

QUALI EMOZIONI PROVA FIAMMA NERA?Amore quando si prende cura dei cuccioli e li protegge dagli uominiFiducia quando i cuccioli sono andati dall'uomo perchè sarebbero ritornati sani e salvi

QUALI EMOZIONI PROVA PAILETTE?- Coraggio quando decide di andare dagli uomini- Paura quando vede per la prima volta gli uomini- Tristezza quando viene catturato il fratello Lupo Azzurro perchè sa di non rivederlo più- Noia quando si lamentava che non succedeva mai niente

QUALI EMOZIONI PROVA AFRICA?• Curiosità quando incontra allo zoo Lupo Azzurro• Simpatia per qualsiasi animale che incontra nella sua vita• Rabbia quando Mercante Toa ha venduto il dromedario Pignatta• Fiducia e comprensione verso i caratteri diversi degli animali• Rispetto per gli animali.

Fase 4 Obiettivo:riflettere sul sentimento di rabbia per riconoscerla e comprenderla nelle sue molteplici e complesse manifestazioni. Cosa fa l’insegnante Cosa fa l’alunnoFocalizza l’attenzione sul sentimento di rabbia emerso nel lavoro della fase precedente e apre un dibattito in merito.

Sollecita con un brain storming intorno al concetto di rabbia che registra alla lavagna.

Chiede di scegliersi il compagno/a con cui lavorare in coppia.

Chiede ad ogni coppia di produrre delle poesie sul sentimento della rabbia

Esprime pensieri e riflessioni su tale emozione.

Partecipa al brain stroming associando alla rabbia una serie di parole.( All. A)

Ciascuno sceglie un compagno con cui lavorare.

Ogni coppia esegue il compito. ( All. B)

Raggruppamento alunni:Lavoro con gruppo classe; in coppia.Metodo:attività di riflessione; brain storming; scrittura creativa.Mezzi e strumenti:lavagna; quaderno.

All. ABrain storming

Lista di parole: odio, perdere il controllo, pazzia, forza, disperazione, dolore, dispiacere, angoscia, ruscello rosso, tristezza, cielo nero, guerra conquistatrice, cattiveria, paura, voglia di distruggere, gabbia che rinchiude, avere voglia di distruggere tutto, chiudersi su se stessi, non fidarsi, paura, offendere, violenza, pugno, distruzione, volgarità, piangere, sfogarsi.

All. B

LA NOSTRA RABBIA…

Odio profondoforza immensa

disperazione indimenticabiletristezza maledetta.

Paura che ti sommergepazzia che fa perdere il controllo

dolore verso una personaguerra sanguinosa.

Matteo e Michael

LA RABBIA

Provo rabbiaodio, paura, tristezza,

devo sfogarmimi chiudo su me stesso

piango.

Giovanni e Mattia

LA RABBIA

Quando provi rabbiaSei triste.

Più ti arrabbi, più ti viene vogliaDi continuare.

Quando ti arrabbiProvi dolore e odio verso il prossimo

Quando sei arrabbiatoTi viene voglia di distruggere tutto

E ti chiudi in te stesso.

Andrea e Luca

La rabbia

Sei disperato e mezzo incantatoper la paura

non vedi la tua figura.

La rabbia è così.

Hai voglia di distruggere tuttoanche se lo fai, non ti sfogherai.

La rabbia è così.

Perdere il controllo è un’eccezioneè meglio stare fermi

per non creare confusione.

La rabbia è così.

La forza è troppanon bisogna esagerarese vuoi che gli amicinon ti lascino stare

Francesco e Leonardo

La rabbia

Per risolvere le cattiverie del mondofacciamo un bel girotondo

basta con le bugienon dirle nemmeno nelle vie

RABBIA!non puoi scrivere volgarità

insieme alla felicitàle armi provocano solo danni.

RABBIA!

Beatrice e Malek

La rabbia

Quando sono arrabbiatomi viene di picchiarequello che mi prende

in giro.

Daniel

La rabbia

La rabbia è incoscienzaquando perdi la pazienza

la rabbia è incolparee non perdonare

Questa è la rabbia

La rabbia è ferirequando vuoi far soffrire

la rabbia è picchiarequando vuoi far del male

Questa è la rabbia

La rabbia è antipatiatristezza e malinconia

Proviamo a mandarla via!

Sara, Martina e Simone

Fase 5 Obiettivo : sperimentare lo spaesamento e l’empatia attraverso la drammatizzazione come forma di metacognizione e compito in situazione.

Cosa fa l’insegnante Cosa fa l’alunnoPropone, all’interno del laboratorio teatrale, la costruzione delle scene della storia del libro per lo spettacolo di fine anno attraverso le seguenti fasi:

1. Immedesimarsi nei personaggi attraverso l’uso del corpo estrapolando movimenti, atteggiamenti, versi, abitudini…..

2. Provare a costruire semplici situazioni desunte dal testo mettendo insieme le varie parti provate precedentemente: ad esempio il comportamento del piccolo branco di lupi, dei cacciatori… e aggiungendo semplici dialoghi sempre improvvisati dagli alunni.

3. Assemblare le varie scene creando un corpo unico e dando origine al canovaccio, strumento non rigido ma pronto a modifiche in base ai suggerimenti degli alunni.

All. A

Lavora alle varie fasi del laboratorio.

Impara a memoria le parti.

Interpreta a teatro lo spettacolo dal titolo:“L'occhio del lupo”All. B (dvd della registrazione dello spettacolo)

Raggruppamento alunni: lavoro individuale, a coppie, di piccolo gruppo, del gruppo classeMetodo: attività creativa di drammatizzazione, ascolto, collaborazione e confrontoMezzi e strumenti: operatore teatrale, aula per laboratorio e teatro comunale

Allegato A Copione della storia

L’OCCHIO DEL LUPO

MUSICA

Entrano sette lupacchiotti con la loro mamma ed iniziano a giocare, a cercare del cibo, ecc

MARTA: Venite tutti qui piccoli, basta far confusione, è tardi ormai. Prima di andare a dormire però vi racconterò una storia.MARTINA: Ci racconti qualche avventura da lupi?ALICE: Un incontro con un orso?SIMONE: Oppure qualcosa di più spaventoso...MARTINA: Io voglio una storia romantica, di una lupacchiotta innamorata.MALEK: Che noiosa, la solita romanticona.MATTIA: Mamma, perché non ci racconti la storia dello zio che ha sfidato il vecchio lupo grigio?ANDREA: Mamma raccontaci la storia più paurosa che sai.MARTA: Vi racconterò dell’uomo.MARTINA: L’uomo?ALICE: Di nuovo? No..SIMONE: Non se ne può piùLUCA: Non siamo più dei poppanti, sappiamo come comportarci.MALEK: Sono pericolosi, dobbiamo stare attenti.MATTIA: Abbiamo imparato tutto ormai mamma, stai tranquilla.ANDREA: Parlaci piuttosto dei caribù,o delle lepri delle nevi, o della caccia alle anatre…MARTINA: Sì, Fiamma nera, raccontaci di storie di caccia.ALICE: Noi lupi siamo dei cacciatori o no?SIMONE: Certo che siamo cacciatori, adesso vi faccio vedere io…

MUSICA

I lupi iniziano a giocare di nuovo mentre Lupo azzurro rimane un po’ in disparte

MARTA: Che succede Lupo azzurro, perché sei così serio.ANDREA: Niente, pensavo.MARTA: Figlio mio, ti somigli troppo al tuo fiero padre, era troppo serio, troppo inquieto, troppo…lupo.ANDREA: Ascolta mamma…ascolta…

Si sente un ululato

MARTA: Ascoltate…(i lupi si fermano)MARTINA: E’ Cugino grigio.ALICE: Cosa dice?SIMONE: L’uomo!LUCA: E’ la banda dei cacciatori che ci cercava, gli stessi dell’ultima volta, che hanno catturato nostro padre.MARTA: Basta figlioli, prepariamoci, partiamo.

II^ SCENA

MUSICA

Entra Cugino grigio con gli altri lupi

LEO: Allora, ricordatevi bene, tutti in fila, uno dietro l’altro dietro Fiamma nera. Io starò in fondo alla fila e cancellerò le impronte. Dormiremo nelle tane delle volpi. Andiamo verso il

Nord, dove sarà sempre più freddo, ma gli uomini purtroppo ci troveranno anche lassù. Quindi state attenti e sempre uniti.

MUSICAI lupi iniziano a camminare, poi si fermano e Paillettes chiede alla mamma:

MALEK: Ci fermiamo in quella tana mamma? Abbiamo camminato abbastanza.MARTA: va bene, riposiamoci.MALEK: Una storia mamma, prima di addormentarci.MARTINA: Raccontaci la storia di Lupo maldestro.MARTA: Va bene, mettetevi buoni ed ascoltate. C’era un lupo così maldestro che non era mai riuscito ad acchiappare niente, neanche la sua coda. Tutti gli animali erano più veloci di lui, persino i topi campagnoli, oppure i caribù più vecchi. Aveva una nonna molto vecchia che non riusciva più ad andare a caccia.LEO: Sua nonna aveva un mantello argentato bellissimo, che non si era rovinato con il passare degli anni.MARTA: E così lupo maldestro aveva il compito di portare da mangiare alla nonna. Il primo caribù che i lupi cacciavano lui lo portava alla nonna, fino al giorno che…MALEK: Fino al giorno che?LEO: Fino al giorno che gli uomini arrivarono alla tana della nonna prima di maldestro.MARTINA: E allora?LEO: Allora l’uomo uccise la nonna, le pese la pelliccia per farsi un mantello, le prese le orecchie per farsi un cappello e si fece una maschera con il suo muso.ALICE: E allora?MARTA: E allora e allora, è ora di dormire piccoli. Il seguito lo racconteremo domani.ANDREA: E’ vera la tua storia Fiamma nera?MARTA: Più vera del contrario.

Tutti si mettono a dormire

MUSICAIII^ SCENA

I lupi si svegliano

MARTINA: Cugino grigio, ma tu gli uomini li hai mai visti da vicino?LEO: li ho visti sì.ALICE: E a che cosa somigliano?LEO: Gli uomini? Due gambe e un fucile.SIMONE: Una volta mi hanno detto che gli uomini mangiano di tutto, l’erba dei caribù, i caribù e se non hanno niente da mettere sotto i denti persino i lupi.LUCA: Io invece so che gli uomini hanno due pelli, la prima nuda senza un pelo, la seconda è la nostra.LEO: l’uomo è un collezionista.MALEK: Ma perché sono sempre gli stessi che ci inseguono?LEO: Perché vogliono la lupacchiotta con la pelliccia d’argento.MALEK: Cercano me?MARTA: Smetti di spaventare la piccola. Ha già abbastanza la testa tra le nuvole!

Paillettes ride

ANDREA: Tu ridi troppo.MALEK: E tu invece sei troppo serio, sei noioso.ANDREA: Perché ridi sempre?MALEK: Perché mi annoio, non succede mai niente in questo stupido paese, niente cambia mai! Mi annoio.ANDREA: Sei proprio una tipa strana.

MALEK: Sai che cosa voglio fare stasera mentre tutti dormono?ANDREA: Che cosa?MALEK: Vado a cercare gli uomini, voglio vederli da vicino. In fondo è ma che cercano, così avrò qualcosa da raccontare anch’io.ANDREA: Ma che dici? E’ troppo pericoloso, sei matta!MALEK: E tu sei noioso come al solito. Addio.

IV^ SCENA

MUSICA

Entrano dei cacciatori

MICHAL: Questo branco sa nascondersi troppo bene. DIEGO: Sono stanco di inseguirli, torniamo indietro, ormai abbiamo cacciato abbastanza lupi, abbiamo delle belle pelli da vendere.RICCARDO: No, voglio quella lupa dalla pelliccia argentata, vale tantissimo, e questa volta non me la lascio sfuggire.DANIEL: Stiamo solo sprecando tempo…Stiamo qui con questa rete a rendere solo freddo.

Arriva Paillettes

RICCARDO: Zitto, guarda là, è incredibile, la lupa che stavamo cercando.MICHAEL: E’ venuta lei da noi.DIEGO: Questa volta non ci sfugge.DANIEL: La rete è pronta, catturiamola.

I cacciatori catturano Paillettes e la tengono nella rete festeggiando. Arriva lupo azzurro che con un salto va a rompere la rete e liberare Paillettes.

ANDREA: Vattene Paillettes.MALEK: Lupo azzurro, perdonami, sono stata una stupida.

I cacciatori catturano Lupo azzurro

ANDREA: Vattene Paillettes, vattene.MALEK: Ma io non ti voglio abbandonare.ANDREA: Vattene, ti affido la mia famiglia.

Paillettes fugge, e Lupo azzurro nella rete viene colpito ad un occhio dal cacciatore. BUIO

V^ SCENA

MUSICA

Entra un bambino nello zoo, mentre Lupo azzurro è imprigionato in una gabbia. Il bambino si ferma vicino al lupo e poi si copre un occhio.

ANDREA: Perché ti chiudi l’occhio? Mi vuoi prendere in giro?FRANCESCO: No, voglio essere come te.ANDREA: E perché? Che cosa vuoi da me?FRANCESCO: Voglio sapere la tua storia.ANDREA: Non puoi vederla?FRANCESCO: Sì, attraverso il tuo occhio vedo tutta la tua vita.ANDREA: E la tua vita invece? Come posso conoscerla?FRANCESCO: Guardami bene ed anche tu saprai tutto di me.

MUSICA

C’è in corso una battaglia in un villaggio, l’assalto e la fuga

SARA: Toa, Toa!Mercante, Toa, ti prego ascoltami.GIOVANNI: Che cosa vuoi donna? Non è il momento di chiacchierare , hanno dato fuoco al villaggio, scappa.SARA: Toa, prendi questo bambino, non ha più la mamma. Prendilo e portalo lontano da qui.GIOVANNI: E cosa vuoi che me ne faccia di uno così piccolo? Mi consumerà solo la mia acqua. Africa maledetta, mai in pace.SARA: Ti prego Toa, salva il bambino. Quando sarà grande ti racconterà delle storie che fanno sognare.GIOVANNI: Non ho bisogno di sognare io.SARA: Ti darò del denaro.GIOVANNI: Quanto denaro?SARA: Tutto quello che ho.GIOVANNI: Bene, dammi tutto allora e prenderò il bambino con me.

La donna gli consegna del denaro e Toa prende con sé il bambino.

GIOVANNI: E va bene, verrai con me. E adesso non resta altro che fuggire verso il deserto.

VI^ SCENA

MUISCA

Entrano Toa e il bambino con pentole e sacchi

GIOVANNI: Forza pidocchioso, muoviti. Maledetta Africa, gli affari avnno male, nessuno che compra più niente. Ed ho anche una bocca in più da sfamare.FRANCESCO: mi dispiace che tu abbia dovuto vendere il dromedario, Pignatta era un mio grande amico.GIOVANNI: Che lo tenevo a fare? Faceva salire solo te sulla sua groppa. FRANCESCO: Ci facevamo delle gran risate insieme…GIOVANNI: Lo so, è incredibile ma tu riesci a parlare con gli animali…Ah, finalmente qualcun altro per questa strada. Speriamo clienti.DANIEL: Salve mercante Toa, salve ragazzo.GIOVANNI: Ci siamo già incontrati?DIEGO: Certo mercante, non ti ricordi? Si fa sera, sediamoci insieme.MATTEO: Così potremo ascoltare le storie che racconta il tuo aiutante.FRANCESCO: Ora mi ricordo di voi, ci siamo scaldati allo stesso fuoco una sera, ed abbiamo parlato insieme.DIEGO: Sediamoci, e racconta ragazzo, racconta una delle tue storie.

Africa racconta la storia del gorilla e del suo amico, e alla fine il mercante Toa si alza con una ciotola per chiedere il pagamento agli altri

DANIEL: Mercante Toa, fai pagare anche le storie del ragazzo.DIEGO: venderesti anche te stesso se qualcuno ti volesseGIOVANNI: io sono un mercante e faccio il mio mestiere.

Matteo prende da parte Toa

MATTEO: Allora vendimi il ragazzo, mi serve un pastore.GIOVANNI: Va bene, prendilo pure. Sono un mercante io, che vuoi che me ne importi del ragazzo?

L’uomo prende con sé il ragazzo.

VII^ SCENA

Entrano tre donne

MONICA: Certo, è proprio strano. In genere il re delle capre non tiene un pastore più di quindici giorni.ALICE: Già, invece quel ragazzino che si chiama Africa ormai sono due anni che si trova qui. NOEMI: Avrà un segreto?MONICA: Dicono che ha convinto il re a dare da mangiare ai leoni.NOEMI: La mangi?ALICE: Ehi sì, perché se il leone viene sfamato non si mangia più le capre.NOEMI: Aveva proprio ragione il ragazzo.MONICA: Però mica può dare da mangiare a tutti gli animali della foresta.ALICE: Eh già, prima o poi qualcuno si mangerà una capra.NOEMI: E allora vedremo se il re lo caccerà via.MONICA: Zitte, sta arrivando.

Entra Francesco e si siede a terra, poi entra il ghepardo

FRANCESCO: Non fare il serpente ghepardo, ti ho sentito.AGNESE: Accidenti, e come hai fatto? Nessuno mi sente mai.FRANCESCO: Vengo dall’Africa gialla, laggiù c’è silenzio e l’udito si affina.AGNESE: E non potevi restarci nell’Africa gialla? Adesso come si fa? Io ho una gran fame…FRANCESCO: Ascoltami bene ghepardo, tu sei un buon cacciatore, corri svelto e vedi molto lontano.AGNESE: Eh già…e allora? Cosa vuoi dire?FRANCESCO. E se tu facessi il pastore con me?AGNESE: Ah, questa poi, e che cosa ci guadagnerei?FRANCESCO: Un amico ghepardo. Tu hai bisogno di un amico, e anch’io.AGNESE: Va bene, passeremo insieme delle belle serate, tutti parlano di te e delle storie che racconti, dicono che sei molto bravo.

Entra la iena

BEATRICE: Scusate, ho sentito le vostre chiacchiere…Posso esserti utile anch’io pastore.AGNESE: Una iena? Io proprio non le sopporto le iene. Non ci parlare.FRANCESCO: Io parlo con tutti. Che cosa vuoi? Le capre che rimangono indietro tanto non le puoi mangiare. Le lascio tra i rovi, loro ci stanno bene, mentre tu non puoi andarci.BEATRICE: Potrei servirvi anch’io però, terrò d’occhio le più giovani e ti avviserò se qualcuno le caccerà.FRANCESCO: Va bene, in cambio ti darò i resti del cibo dei leoni. AGNESE: Non mi fido di lei. Sei sicuro?FRANCESCO: Sì, certo.

Escono tutti, entra il re delle capre che ferma Francesco

MATTEO: Africa, Africa, vieni qui.FRANCESCO: Che cosa succede re delle capre?MATTEO: Le mie capre più giovani, le più preziose, non ci son più.FRANCESCO: Ma ghepardo era di guardia insieme alla iena, che cosa può essere successo?MATTEO: Vai via di qui buono a nulla, ti licenzio, non voglio più averti tra i piedi.

Africa se ne va chiamando ghepardo e la iena che non rispondono e poi esce

VIII^ SCENA

Entra un uomo con un volante che sta guidando un camion. Tre ragazze chiedono un passaggio. Poi anche Africa lo chiede.

SIMONE: Dove devi andare?FRANCESCO: Nell’Africa verde.SIMONE: Hai da pagarmi?FRANCESCO: Non ho soldi, però sono molto bravo a raccontare storie.SIIMONE: Va bene allora, sali, mi aiuterai a non addormentarmi mentre guido.

Africa sale e l’uomo guida sempre più veloce, finchè il camion ha un incidente e tutti cadono a terra. Le ragazze si alzano e anche l’autista, poi controllano Francesco, si accorgono che è ferito e corrono a chiedere aiuto.

IX^ SCENA

Entrano Ma e Pa che parlano tra loro, e poi vedono Africa a terra, lo spostano sopra un telo ed iniziano a prendersi cura di lui con unguenti (colori a dito) e amuleti.

MUSICA

Africa si risveglia

LEO: M’ma Bia si sta svegliando.ALICE: Certo che si sveglia, l’ho curato io Pa Bia.LEO: Hai proprio la mano magica Ma Bia.ALICE: Sì, ne ho guariti tanti ma questo avevo paura che morisse.LEO: Come ti senti ragazzo?FRANCESCO: Meglio grazie, molto meglio. Ma dove sono?ALICE: Sei in quello che resta dell’Africa verde.LEO: Purtroppo ormai di verde c’è rimasto davvero poco, vero Ma’?ALICE: Gli alberi ogni giorno diminuiscono, finiscono nell’altro mondo.FRANCESCO: Sono arrivato troppo tardi per vedere l’Africa verde…LEO: Noi ce ne stiamo andando ragazzo, qui la terra è secca, non ci sono più gli alberi e le piante a renderla abitabile.ALICE: Dove sono i tuoi genitori figliolo?FRANCESCO: Sono solo.ALICE: Allora vieni con noi.FRANCESCO: E dove?LEO: Andiamo nell’altro mondo, e dove se no? Mio cugino mi ha già trovato un lavoro, allo zoo municipale. Sempre tra gli animali, mi sembrerà di essere ancora nella mia Africa.ALICE: Andiamo ragazzo, posso chiamarti figlio?FRANCESCO: Certo Ma, andiamo.

X^ SCENA

MUSICA

Entrano il dromedario, la iena e il ghepardo e Lupo azzurro e ognuno si sistema su una sedia. Poi entra Africa che saluta uno a uno gli animali, quando arriva da Lupo Azzurro gli altri escono

ANDREA: E così questa è la tua storia…FRANCESCO: Sì Lupo, ora sai tutto di me. Ho ritrovato tutti i miei amici qui, in questo zoo, ed ora anche tu sei un mio amico, anche tu puoi ascoltare le mie storie e vedere altri luoghi oltre a questo.ANDREA: Forse un occhio allora non basta più per vedere tutto quello che tu mi mostrerai.FRANCESCO: No, ci vorranno tutti e due i tuoi occhi, amico mio.

Tutti e due i personaggi di fronte al pubblico si passano la stessa mano sullo stesso occhio e li spalancano bene.

Allegato BI bambini durante il laboratorio teatrale