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R I V I S T A D E L L A U T O T R A S P O R T O IVECO E LA SUA RETE TRAKKER OGNI LAVORO È POSSIBILE TUTTO SU WWW.CAMION-SERVIZI.IT GENNAIO-MARZO 2011 ANNO 15 - NUMERO 98 - GENNAIO - MARZO 2011 - 0,52 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. 70% - N. 98/2011 GUARDA IL VIDEO DEL TRAKKER IN CAVA

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R I V I S T A D E L L ’ A U T O T R A S P O R T O

IVECO E LA SUA RETETRAKKER OGNI LAVORO È POSSIBILE

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WWW.CAMION-SERVIZI.IT

GENNAIO-MARZO 2011

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primo pianoprodotto

La rivoluzioneECOSTRALIS

Con il nuovo ECOSTRALISun’offerta integrata fra prodotto e servizi per la massima redditivitàdel cliente

8 Test ECOSTRALIS:

virtuoso per natura

16 Test Trakker

EuroTronic 16 marce

20 ECODAILY

Ambulanza

22 Il futuro

è del camper

Iveco off-road:pronti a tutto

Alla 28ª edizione del Samoter,Iveco espone la sua gammacompleta per ogni esigenza ditrasporto in cava e in cantiere

28 Sport:

Fame di vittorie

4 12

DIRETTORE RESPONSABILE SILVIA BECCHELLI COMITATO EDITORIALE FRANCO MINIERO, MARCO MONTICELLI, OTTAVIO GIOGLIO,FRANCESCO ORIOLO COMITATO DI REDAZIONE ALBERTO MONDINELLI (REDAZIONE), ALESSANDRA CELESIA, FEDERICO GAIAZZI, MARCO MONACELLI, MAURIZIO PIGNATA COLLABORATORI BARBARA BARBIERI, MIHAI RADU DADERLAT, GIUSEPPE LISO, MARIA VITTORIALOI, DOMENICO NASTASI, ELISA PIANO, LUCA SRA, FRANCO ZORZETTO EDITORE SATIZ SRL, VIA POSTIGLIONE, 14, 10024 MONCALIERI (TO)REDAZIONE THE EDITOR, VIA SAN MAURIZIO 48, 24065 LOVERE (BG), TEL. 035.961.868, FAX 035.509.6958, E-MAIL [email protected] ILTE - MONCALIERI (TO) REGISTRAZIONE TRIB. DI TORINO N. 5446 DEL 10/11/2000È VIETATA LA RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE DI QUANTO PUBBLICATO SENZA AUTORIZZAZIONE

sommarioGENNAIO-MARZO 2011

Rubriche24 Iveco Customer Service

26 Iveco Capital

38 Protagonisti

Betoncifaldi SrlSocogas SpaCamastra Trasporti Srl

46 News

50 Grandangolo

rete

Un Team motivato

Iveco e la sua Rete lavorano instretta sinergia per la soddisfazionedel cliente

30focus

Tender vincenti

Iveco Italia si è aggiudicataimportanti gare per la fornitura di veicoli a grandi aziende

44 Web: nuovi luoghi

d’incontro

34editoriale

l 2011 inaugura una nuova pagina della storia dell’Iveco. L’azienda, fondata nel 1975 conuna connotazione già fortemente paneuropea, è entrata a far parte di Fiat Industrial, ilnuovo Gruppo nella ristrettissima cerchia dei leader a livello globale nel settore dei “CapitalGoods”, costituitosi dalla scissione del Gruppo Fiat. Una scelta storica e strategica cheproietta anche Iveco, insieme agli altri due settori di Fiat Industrial, CNH e FPT Industrial,in uno scenario di maggiore visibilità e dinamismo. Ed è proprio in questo nuovo scenarioche Iveco conferma il suo impegno e la sua determinazione a offrire al mercato innovazione

ed eccellenza dei prodotti, con l’obiettivo di una sempre maggiore soddisfazione dei clienti esoluzioni di trasporto ecologiche, economiche e ad alta redditività.ECOSTRALIS, ultimo nato della gamma pesante stradale, è un esempio emblematico di questafilosofia che offre una risposta concreta e vantaggiosa alle medie e grandi flotte, ma anche alsingolo conducente. In questo numero abbiamo dedicato ampio spazio a questo veicolo,evidenziandone i punti di forza e provandolo su strada. In occasione della 28ª edizione di Samoter, il Salone triennale delle macchine movimento terra eper l’edilizia, Iveco è presente con i prodotti di punta dell’ampia offerta nel settore cava-cantiere, unsuo ambito d’azione privilegiato: dall’ECODAILY 4x4 all’Eurocargo 4x4, per arrivare alle moltepliciconfigurazioni del pesante off-road Trakker. È proprio in questi impieghi impegnativi, talvoltaestremi, che emergono le doti di affidabilità e robustezza, nonché quelle relative alla grandeallestibilità dei suoi veicoli; caratteristiche particolarmente apprezzate da una clientela esigentecome quella degli operatori del settore.La versatilità della gamma è sicuramente una delle potenzialità Iveco, e ciò è anche confermatodalle opportunità di allestimento che i veicoli offrono in altri settori, come ad esempio quello delturismo in movimento, ovvero dei camper, o di versioni altamente specializzate come quelle perle autoambulanze, una nicchia dove i cabinati ECODAILY offrono soluzioni ideali.Da leader di mercato, Iveco affronta il mondo del trasporto avvalendosi di una rete forte, capace,efficiente e ben radicata sul territorio, per fornire i migliori servizi ai propri clienti. Lavoro di squadra edinamismo nella relazione con il cliente, supportati da strumenti di contatto e di comunicazionesempre più innovativi, costituiscono la base delle strategie commerciali. Servizi assistenziali e finanziariflessibili e tempestivi completano in questo senso l’ampia rosa di soluzioni per ogni esigenza.Sul fronte della valorizzazione del Brand proseguono infine le attività di sponsorizzazione di alcunediscipline sportive da sempre vicine al cuore dell’azienda, come la MotoGP e la Pallacanestro,attraverso la Federazione Italiana, senza dimenticare gli importanti accordi con Ferrari e con gli All Blacks, la squadra di rugby più forte al mondo, alle prese quest’anno con il Campionatomondiale che si svolgerà in autunno in Nuova Zelanda. Comune denominatore resta ed è per tuttil’energia positiva che muove tutta l’attività di Iveco e dei suoi partner.Nulla è lasciato al caso e la soddisfazione del cliente è, oggi più che mai, al centro di ogniazione. Le storie di successo dei nostri clienti sono anche il nostro successo e il punto dipartenza per ogni nuova sfida.

Silvia Becchelli

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sono state invece sviluppate le offerteEcoswitch e iEco, il cambio automatizzatoEuroTronic con il programma EcoFleet e corsidi addestramento specifici a cura dll’IvecoDriver Training. Infine sul fronte dei servizi, ilcliente ECOSTRALIS potrà usufruire della piat-taforma telematica Blue&Me Fleet, dell’assi-stenza non-stop, di tre anni di garanzia e deiservizi personalizzati dell’offerta Elements svi-luppata dalla Customer Service Iveco.Un nuovo veicolo, che siaffianca all’offerta Stralis, doveIveco ha voluto finalizzare ilgrande lavoro di sviluppo ericerca svolto in questi anni eriunire i punti di forza dellasua gamma prodotto perdeclinarli attraverso i due trat-ti salienti individuati dal prefis-so ECO: ECOnomico edECOlogico. Per raggiungerequesto duplice obiettivo si è puntato a ottimiz-zare le prestazioni del veicolo per ridurre i con-sumi e, di conseguenza, le emissioni di CO2.Il risultato è che il nuovo ECOSTRALIS trasfor-ma idee innovative in vantaggi reali per il clien-te che ha nel nuovo pesante stradale Iveco unimportante alleato. Quindi lo strumento perabbassare i costi di gestione e perseguirequella competitività che è indispensabile percontinuare a recitare un ruolo da protagonistisu un mercato sempre più agguerrito».

IL VEICOLOLa gamma prodotto ECOSTRALIS si sviluppasu trattori 4x2 (T/P) e 6x2 (TX/P) allestiti sullecabine Active Time (AT) solo a tetto alto eActive Space (AS). La prima è declinata suimodelli AT440S42E e AT440S46E (che pre-senta quindi il nuovo motore da 460 CV); sullacabina al top dell’offerta i modelli sono invecetre: AS440S42E, AS440S46E (con il nuovomotore da 460 CV) e AS440S50E (con ilmotore Cursor 13 da 500 CV). Tutti sono dispo-nibili con sospensioni pneumatiche ed esclusi-vamente con motorizzazioni EEV, cambio auto-matizzato EuroTronic e ponti a singola riduzio-ne. Non sono disponibili le versioni HR, RR, LTe SL, acronimi di Hub Reduction (ponte conriduzione ai mozzi), Rough Road, Low Tractor eSuperLight.«Già da questi primi dati si può intuire “la filoso-fia” che sta dietro il progetto ECOSTRALIS - pro-segue Zorzetto -, un veicolo che nasce con l’as-soluta priorità di svolgere al meglio una dellemission più comuni e impegnative, quella checostituisce il nerbo della nostra economia: i tra-sporti a lungo raggio su percorsi autostradali.Ne consegue una grande attenzione all’aerodi-namica: di serie è dotato dello spoiler superio-

re e ai lati della cabina, mentre le minigonne(optional) sono vivamente consigliate. Dai testeffettuati dal TÜV SÜD (il rigoroso Ente certifica-tore tedesco), il risparmio di gasolio certificato èdel 2,4% per un veicolo dotato di spoiler conuna velocità compresa tra 85 e 90 Km/h». «Quanto alle diverse opportunità di allestimen-to di ECOSTRALIS - prosegue Zorzetto -, persemplificare la scelta del cliente, sono stati svi-luppati due pacchetti opzionali pensati specifi-

camente per migliorare la vitadel conducente a bordo delveicolo e la sicurezza.Il “Pack Comfort” prevede ladotazione di sospensionipneumatiche per il sedile delpasseggero, il riscaldatoreautonomo della cabina adaria, il frigorifero estraibilecon scomparto freezer e lachiusura centralizzata con

telecomando; solo per la versione con cabinaActive Space abbiamo inoltre il volante rivesti-to di pelle e il condizionatore automatico. Il “Pack Sicurezza” offre invece una serie didotazioni che aumentano la sicurezza in viag-gio: oltre all’Esp e all’ Hill Holder già di serie, ilpack offre l’ACC (Adaptive Cruise Control), ilTPMS (Tyre Pressure Monitoring System), ilLDWS (Lane Departure Warning System) e ilmisuratore dei carichi. Tutti accessori moltoimportanti che meritano un ulteriore approfon-dimento sulle lorofunzioni. L’ESP (ElectronicStability Program)agisce in fase disbandata, regolandola potenza del moto-re e frenando le sin-gole ruote con diffe-rente intensità, inmodo da stabilizzarel’assetto del veicolo.L’Hill Holder si utilizzadurante le partenzein salita impedendoper alcuni secondil’arretramento delveicolo al rilascio delpedale del freno,così è possibile lospunto in salita senzapattinamenti della fri-zione e l’usura deipneumatici è ridotta.L’ACC (AdaptiveCruise Control) man-tiene costante lavelocità di crociera e

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Franco Zorzetto,Responsabiledell’Ente ProdottoItalia Iveco

“ECOSTRALIS è lo strumentoper abbassare

i costi di gestionee perseguire

la competitività”

prodotto<INTERVISTA A FRANCO ZORZETTO, RESPONSABILE DELL’ENTE PRODOTTO ITALIA IVECO

Il mondo dell’autotrasporto italiano staaffrontando in questi ultimi anni situazio-ni assai complesse legate da un lato allarecente crisi economica mondiale, dal-l’altro a una concorrenza non sempremolto leale dei Paesi emergenti, soprat-tutto dell’Est Europa, e non ultimo a una

committenza sempre più esigente e orientataal massimo profitto. Operatori del settore ecostruttori hanno affrontato quindi il nuovoscenario fianco a fianco alla ricerca di nuoveopportunità e soluzioni innovative che garanti-scano la massima redditività.«Il ruolo di Iveco è quello di offrire ai propriclienti la migliore soluzione di trasporto - spie-ga Franco Zorzetto, Responsabile dell’Ente

Prodotto Italia Iveco -. Se la riduzione dei con-sumi, che da soli costituiscono il 27% dei costisull’intera vita di un veicolo industriale, èuno degli obiettivi prioritari, con il progettoECOSTRALIS Iveco ha fatto di più: ha volutodare una risposta integrata che in un unico“pacchetto” comprendesse, non solo il veico-lo, ma anche un ventaglio di servizi correlatiper il veicolo stesso e per l’autista. Una nuovaformula di offerta che presenta anche un ine-dito motore da 460 CV, che risponde aglistandard volontari a bassissimo impattoambientale EEV (Enhanced EnvironmentallyFriendly Vehicles), un’aerodinamica ottimizza-ta, Esp e Hill Holder di serie e pneumatici abasso coefficiente di rotolamento. Per l’autista

Il nuovo pesante stradale presentato in anteprima

ad Hannover pochi mesi fa si propone come offerta

integrata fra prodotto all’avanguardia e servizi a

360° per la massima redditività del cliente finale.

Ne parliamo con Franco Zorzetto, Responsabile

dell’Ente Prodotto Italia Iveco

di Silvia Becchelli

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VISULIZZA LA GALLERIA

FOTOGRAFICA

LA RIVOLUZIONEECOSTRALIS

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fino al 12% di carburante. È una variabile su cuisi può intervenire efficacemente in modo moltosemplice: coinvolgendo gli autisti meno attenti aiconsumi con attività mirate di formazione. I corsisono uno strumento concreto per aumentare lecompetenze, approfondire la conoscenza delveicolo e usufruire di una formazione avanzatasu come impostare lo stile di guida in funzionedel risparmio di carburante. Iveco offre la possi-bilità di partecipare presso le proprie sedi o, surichiesta, presso quelle dei clienti. I docentiIveco sono affiancati da autisti professionistiinterni detti demodriver che, all’approfonditaconoscenza del veicolo, affiancano la conoscen-za pratica di tutte le situazioni di guida».

I SERVIZISe la telematica è stata pensata soprattutto infunzione delle flotte, anche di minime dimen-sioni, allo stesso modo un padroncino può tro-vare opportunità e vantaggi per la sua gestione.«Con Blue&Me Fleet, Iveco in collaborazionecon Qualcomm, offre alle aziende soluzionimodulari e mirate per differenti esigenze ed è ingrado di soddisfare dalle piccole alle grandi flot-te - ricorda Zorzetto -. Blue&Me Fleet Standardinclude il servizio di Assistance Non-Stop (ANS),il kit viva voce senza fili e lo scarico da remotodei dati tachigrafo. Blue&Me Fleet Advanced,oltre al pacchetto Standard, facilita la gestione diflotta nelle operazioni giornaliere attraverso latracciabilità del veicolo, la gestione delle ore diguida, la fornitura dei dati di viaggio dell’autista e

la loro integrazione con il back-office. Infine,Blue&Me Fleet Professional offre tutti i servizi deidue pacchetti precedenti permettendo anchel’interazione e lo scambio di informazioni conl’autista attraverso la messaggistica, la mappadel viaggio, il navigatore per camion, il flusso dellavoro riassunto sul display dell’autista e anchele informazioni sul rimorchio. Infine sotto il profilo assistenziale, Customer ServiceIveco, oltre a tutti i servizi garantiti per l’interagamma Iveco, a ECOSTRALIS riconosce l’esten-sione della garanzia a tre anni, uno in più rispet-to alla norma».

I RISULTATI«Tutto questo insieme di opportunità, raggruppa-te sotto l’egida di ECOSTRALIS, si traduce nel 7,32% di riduzione dei consumi, come è statoconvalidato dal TÜV SÜD che ha certificato il me -todo di misura di Iveco e verificato la plausibilitàdei risultati - conclude Zorzetto -. Il risultato èstato ottenuto confrontando un ECOSTRALIS AS-L440S46T/P limitato a 85 km/h con unoStralis AS-L440S45T/P a 90 km/h. Alla medesima velocità di 86 km/hl’ECOSTRALIS AS-L440S46T/P opposto auno Stralis AS-L440S45T/P ha fatto registrareun consumo inferiore del 4,77%. Dati certificati e reali, frutto di un lungo lavorodi sviluppo e ricerca. In conclusione, voglioribadire come ECOSTRALIS non sia semplice-mente un nuovo veicolo, ma un concentrato divantaggi sostanziali per l’autotrasportatore».

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la distanza di sicurezza dal veicolo che prece-de. Con il TPMS (Tyre Pressure MonitoringSystem) si hanno le informazioni in temporeale sulla pressione dei pneumatici segnalan-do l’eventuale bassa pressione. Il LDWS (LaneDeparture Warning System) segnala acustica-mente quando il veicolo esce dalle linee chedelimitano la corsia di marcia senza che sianostati azionati gli indicatori di direzione, si rivelamolto efficace nella prevenzione di incidentidovuti a distrazioni o colpi di sonno. Infine, ilmisuratore dei carichi indica sul display delpannello strumenti il carico gravante sugli assia veicolo fermo».Tre le motorizzazioni offerte, tutte ottimizzateper la riduzione dei consumi. Due i motori FPTCursor 10, conosciuti e ap -prezzati sei cilindri in linea di10 litri declinati nella potenzadi 420 CV e nel nuovo 460 CV.Una sola la taratura del moto-re FPT Cursor 13, sei cilindri inlinea di 13 litri: 500 CV. Tutti ipropulsori sono caratterizzatida basse emissioni (secondole rigorose norme EEV) egarantiscono una significativariduzione dei consumi di carburante. Inoltre uti-lizzano un olio a bassa viscosità che riduce iconsumi di una percentuale variabile tra l’1 eil 2,5% in funzione della missione. L’in tervallodi cambio dell’olio è poi il più lungo del la cate-goria: ben 150 mila km.«Ma è tutta la driveline a essere ottimizzata -ricorda Zorzetto -. ECOSTRALIS presenta unaconfigurazione standard che prevede il cambioautomatizzato ZF EuroTronic a 12 marce con unrapporto al ponte di 1:2,64 in combinazione aipneumatici 315/70 Saver Green a basso coeffi-ciente di rotolamento e con carichi assiali fino a8 tonnellate. Rispetto alle soluzioni standard(pneumatici 315/80 e rapporti al ponte di 2,85per il 500 CV e di 3,08 per il 450 CV), alla velo-cità di 85 km/h il regime di rotazione del moto-re è di 1209 giri/min contro i 1233 del 500 CVe i 1332 del 450 CV. Attenzione però: la com-

binazione 2,64 conpneumatici /70 èconsigliata solo per ipercorsi autostradaliprevalentemente pia-neggianti».

L’AUTISTAI veicoli, per quantoevoluti, non possonoprescindere dal ruolofondamentale chel’autista continua arivestire.

«Per aiutare l’autista ad avere una guida piùsobria e redditizia - spie ga Zorzetto -,l’ECOSTRALIS è stato dotato del l’ECOSwitchcon il programma iECO che limita la velocità da90 a 85 Km/h, attiva una seconda “logica dicambiata” (solo sul Cursor 10) ed ottimizza lacoppia erogata in funzione del peso totale delveicolo. Tutto questo riduce i consumi attraver-so una gestione più accorta e pratica del vei-colo. Infatti, grazie al programma iECO, puravendo la stessa mappatura del motore, si uti-lizza solo la coppia necessaria a seconda delcarico del veicolo (il programma non è attivocon le marce più basse e quindi non si ha ridu-zione allo spunto).Ciò è possibile tramite l’ECOSwitch, che nella

cabina Active Space si trovavicino alla pre sa di diagnosi,mentre nella cabina ActiveTime è montato nel vano por-tafusibili: quando l’autista atti-va il comando, sul display delcluster è indicata la modalità“ECO”.Con i motori Cursor 10 edECOSwitch inserito, il limita-tore della velocità passa da

90 km/h a 85 km/h, la riduzione della coppiasi adatta alla massa complessiva del veicolo, siattiva la seconda logica del cambio e ilKickdown (il dispositivo solitamente utilizzato peravere più spunto in fase di sorpasso o di immis-sione, ndr) è disattivato. Con il motore Cursor 13la funzione Kickdown non è legata all’ECOSwicthma all’ECOFleet e non è prevista una secondalogica per il cambio, mentre riduzione di coppiae limitatore agiscono nel medesimo modo.ECOFleet, di serie su ECOSTRALIS, è inveceun software interno al cambio EuroTronic pen-sato per le grandi flotte che hanno una elevatarotazione di autisti e quindi personale con scar-sa conoscenza del veicolo. Il programma infat-ti inibisce la funzione semiautomatica del cam-bio automatizzato che, lavorando solo in moda-lità automatica, ottimizza sempre i giri delmotore garantendo una maggiore concentra-zione sulla guida e un minore stress della cate-na cinematica, preservandola da eventualidanni provocati dal cattivo uso.Infine, poiché i sistemi elettroni aiutano ma nonsostituiscono un autista professionale, l’offertadei corsi di addestramento Iveco Driver Trainingche hanno l’obiettivo di ridurre l’usura del veico-lo sensibilizzando alle corrette manutenzioni emigliorando l’abilità di guida degli autisti e la loroattenzione alla sicurezza. È inutile ricordarequanto lo stile di guida sia un aspetto moltoimportante, uno dei fattori che maggiormenteincidono sull’efficienza del veicolo. Guidare inmodo corretto permette infatti di risparmiare

Il particolaredell’ECOFleet

nella cabina ActiveSpace che serve

a limitare l’uso delcambio EuroTronic

per gli autisti meno esperti

ECOSTRALIS nonè solo un nuovoveicolo, ma unconcentrato divantaggi per

l’autotrasportatore

prodotto<INTERVISTA A FRANCO ZORZETTO, RESPONSABILE DELL’ENTE PRODOTTO ITALIA IVECO

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Q uello che abbiamo di fronte è proprio il piùnuovo degli ECOSTRALIS. Infatti sotto lacabina Active Space, il top dell’offerta, si celail nuovo motore Cursor 10 FPT Industrialnella taratura da 460 CV che promettedi essere un campione anche di genero-sità con un’alta coppia distribuita su un

ampio range di giri. Lo verificheremo molto presto.Il percorso previsto per la prova prevede un tratto autostrada-le verso Aosta con una digressione sulle statali del Canavese,anche per esigenze fotografiche, e quindi successivo rientrosempre in autostrada. Tracciato ideale per la mission delnuovo pesante stradale Iveco che è stato progettato per otti-mizzare consumi ed emissioni su questa tipologia di percorso.Il tempo è sereno ma freddo, poco sopra lo zero termico, e iltraffico scorrevole, la condizione ideale per una prova.

AL VOLANTELa conosciamo bene, ma la cabina Stralis Active Space èsempre in grado di sorprenderci per la sua ergonomia e percome sa mettere subito a proprio agio l’autista. La qualità deimateriali, ma soprattutto la posizione di guida e la disposizio-ne dei comandi consente all’autista di trovare la posizioneideale nel massimo comfort. Il semirimorchio è a pieno cari-co e questo garantisce di avere delle sensazioni di guidaancora più significative.Inseriamo la carta tachigrafica nel cronotachigrafo e il sistemaBlue&Me Fleet ci chiede il numero di cellulare, così facendo incaso di necessità il contatto tra il servizio “Assistance Non Stop”e l’autista è immediato: basta premere un tasto e il Call CenterIveco richiama l’autista, individua la sua posizione e provvede aun’analisi immediata attraverso il sistema remoto avvisandocontemporaneamente l’officina più vicina. L’autista non si senti-rà solo e tutta l’organizzazioneIveco in quel momento èimpegnata nel suo supporto:un servizio pensato per leflotte, ma che si rivela moltoutile anche al singolo“padroncino”. Il cellulare sicollega poi con il sistemaBluetooth al vivavoce e cosìl’autista non deve più dis-togliere l’attenzione dallaguida quando viene chiama-to: basta pigiare un tasto e glialtoparlanti dell’impianto hi-fiuniti a un microfono, comoda-mente montato su un brac-cio flessibile per avvicinarlomaggiormente alla bocca, gliconsentono di dialogare man-tenendo la massima concen-trazione alla guida. Regoliamoil sedile e il volante, quest’ulti-mo grazie al comodo sbloccoa pressione del piede al cen-tro del pavimento, e siamopronti per imboccare la tan-genziale di Torino.

IN AUTOSTRADAI tre tasti del cambio automatizzato ZF EuroTronic a 12 rap-porti, di serie su ECOSTRALIS, si trovano sulla sommitàdella plancia centrale in una posizione facilmente individua-bile. Lo sviluppo di questa soluzione ha letteralmente cambia-to il modo di guidare il camion, una continua evoluzione finoal modello attuale che rappresenta davvero un punto di arrivoper efficienza, rapidità e ottimizzazione delle prestazioni delveicolo. Alleati insostituibili nella gestione ottimaledell’ECOSTRALIS sono il cruise control, il limitatore di velocitàe il retarder. La loro gestione è tutta affidata alla leva a destradel volante che diventa importante nella conduzione tantoquanto il volante stesso.Prima di entrare nel merito del loro uso è necessario fare unapremessa. All’inizio del test scegliamo di tenere l’ECOSwitchdisinserito. Come spiega nell’intervista precedente Franco Zorzetto,questo selettore (comandato nella cabina Active Space conun’apposita chiave posta vicino alla presa di diagnosi sul latopasseggero) attiva il programma iECO per ottimizzare le logi-che di cambio marcia e le prestazioni del veicolo in base alcarico, in modo da assicurare il miglior rendimento in ognicondizione operativa. Così all’inizio possiamo utilizzare il con-trollo manuale delle marce e il kickdown, il dispositivo con unadecisa pressione sull’acceleratore scala una marcia e garanti-sce al veicolo un ottimo spunto. Ma tutto questo fa anche ine-vitabilmente consumare di più. Lo apprezziamo subito nell’immissione in tangenziale e lo riu-tilizziamo in occasione del sorpasso di un paio di veicoli piùlenti. Non utilizziamo mai invece il cambio in versione semiau-tomatica perché proprio non se ne sente il bisogno. Approfittiamo di una sosta per passare in posizione Eco e atti-vare il relativo programma iECO. La scelta è evidenziata conl’accensione di una scritta sul cluster al centro del cruscotto.

GUARDA IL VIDEO

DI ECOSTRALIS

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prodotto<PROVATO IL NUOVO ECOSTRALIS 440S46 T/P

ECOSTRALIS è il nuovo pesante stradale Iveco, campione di efficienza

e rispetto dell’ambiente. Dal test la conferma di tutte le sue potenzialità

di Marco Bianchi

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VIRTUOSOPER NATURA

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anche quando la stradacomincia a salire. Non è certoil suo terreno ideale, ma èimportante sapere che anchein quelle condizioni, nonostan-te il rapporto al ponte di1:2.64, le prestazioni con glipneumatici 315/70 restano diottimo livello.

SULLA VIABILITÀORDINARIALasciamo a un certo puntol’autostrada e ci avviamosulle strade statali lasciandoperò inserito il programmaiECO. Come avevamo avutomodo di verificare in prece-denza la velocità complessi-va di crociera e il comfort diguida non ne risentono mini-mamente. Ovviamente i rap-porti adesso sono più bassi e la velocità è ridotta, anche inconsiderazione dei tanti attraversamenti urbani che si incon-trano. A questo proposito è molto importante tarare il limita-tore di velocità con l’apposito tasto alla destra del cruscotto,per adattarlo ai diversi limiti ed evitare così di incorrere insanzioni che potrebbero essere molto pesanti in caso di unadistrazione, oltretutto anche i consumi ne hanno beneficiriscontri.Su strade più strette si apprezza la completa copertura deglispecchi retrovisori, anche di quello anteriore che permette di

vedere perfettamente davanti al veicolo: nei centri urbani, inprossimità degli attraversamenti stradali, è una sicurezza in più.Anche nella viabilità ordinaria l’ECOSTRALIS conferma tuttele sue doti, dimostrandosi un veicolo estremamente versati-le pur nella specificità della sua mission. Certamente la solu-zione ideale per le flotte impegnate su lunghe tratte, maanche un veicolo innovativo che soddisfa le esigenze deipadroncini alla ricerca di un camion che sappia massimizzarela loro redditività e diventi un compagno di viaggio sicuro,comodo e affidabile.

FOCUS

COME FUNZIONA IL DIFFERENZIALE Approfondiamo la conoscenza di questo importante organo meccanico che svolge una funzione primaria: trasferire la forzamotrice dall’albero di trasmissione alle ruote.

L’ECOSTRALIS si caratterizza per un rapporto al ponte più “lungo”: 1:2,64 a differenza degli altri Stralis che hanno rapporti di serieleggermente più “corti”: 1:2,85 nel caso del modello di 500 CV e 1:3,08 per il 450 CV. Ma che cosa sono il rapporto al ponte e ildifferenziale?Il rapporto al ponte (denominato anche rapporto finale o coppia di riduzione finale) è il rapporto del numero di denti della coronarispetto al numero di denti del pignone. Per esempio, 64/13 significa che la corona ha 64 denti e il pignone ne ha 13 e quindi essagira più lentamente di circa 5 volte (64:13 = 4,9 e infatti il rapporto si trova scritto anche 4,9/1 o l’inverso 1:0,204), ma trasmette unacoppia circa 5 volte maggiore. Corona e pignone si trovano all’interno del differenziale che ha tre proprietà di base: porta la potenza del motore alle ruote; rallentala velocità di rotazione della trasmissione per un’ultima volta prima di applicarla alle ruote; infine permette una trasmissione dellapotenza del motore alle ruote a velocità “differenti” e da questo prende il nome. Infatti le ruote di un camion (come del resto di unavettura) in curva girano a velocità differenti: la ruota interna percorre una distanza minore, quella esterna una distanza maggiore equindi quella che percorre meno distanza viaggia ad una velocità minore. Il differenziale è quindi il dispositivo che riceve la coppiadel motore da un albero e lo ripartisce su altri due alberi (i semiassi), permettendo a ognuno di essi di girare a velocità differenti.Quando il veicolo va dritto, le ruote motrici girano alla stessa velocità. Il pignone in entrata fa girare la corona e gli ingranaggi daentrambe le parti sono solidali. Quando però il camion affronta una curva, le ruote devono girare a velocità differenti. Il pignone è piùpiccolo della corona, è questa l’ultima riduzione, dopo quelle avvenute nel cambio, del regime di rotazione del motore. Per questo ildimensionamento del pignone e della corona del differenziale modificano la trasmissione del moto di tutta la driveline, privilegiandouna migliore resa su percorsi pianeggianti con rapporti più lunghi, come nel caso dell’ECOSTRALIS, oppure prestazioni più adegua-te con rapporti più corti per percorsi più impegnativi.

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prodotto<PROVATO IL NUOVO ECOSTRALIS 440S46 T/P

Ripartiamo e subito notiamo che il regime di cambiata è moltopiù attento al rispetto della zona verde sul contagiri, la ripresaè leggermente meno bruciante ma questo non costituisce unproblema, così pure superare veicoli più lenti non è un’opera-zione più complessa. Se poi sentiamo la necessità di una sca-lata, agendo sulla leva di destra è sempre possibile scalare osalire di marcia, meglio la prima opzione quando si vede unrallentamento davanti a noi, e poi il cambio ritorna in automa-tico da solo. Insomma il programma iECO non riduce minima-mente le potenzialità del veicolo, soprattutto se è ben asse-condato dall’autista perché, questo non va mai dimenticato, ilcamion può essere automatizzato al massimo, ma l’elementoumano è sempre fondamentale.E proprio l’accorto uso dei tre elementi citati precedentemen-te (cruise control, limitatore di velocità e retarder) diventadeterminante per ottimizzare la conduzione del veicolo. Conil programma iECO, il limitatore si è già automaticamenteposizionato su 85 km/h dagli originali 90 km/h, anche ilcruise control lo tariamo sulla medesima velocità e la marciaprosegue nel massimo comfort con il motore poco sopra i1200 giri/min e la lancetta ben al centro della zona verde delcontagiri. Per ottimizzare ancora di più i consumi, quandodobbiamo rallentare, lasciamo sfruttare al veicolo il suo abbri-vio senza agire sull’acceleratore e poi interveniamo con ilretarder, che consente un significativo risparmio dell’impian-to frenante di servizio.Molto utili si rivelano anche le altre dotazioni relative alla sicu-rezza che fanno parte dell’apposito “pack sicurezza”. La pres-sione dei pneumatici è visualizzata sul cluster centrale ed èmonitorata in continuo, non usiamo invece il Lane DepartureWarning System (LDWS) che però è molto utile nelle lunghetratte per prevenire i colpi di sonno. Attiviamo invecel’Adaptive Cruise Control (ACC) il dispositivo che permette diregolare la distanza dal veicolo che ci precede e tara automa-ticamente su di esso la velocità, arrivando a inserire il retardere a scalare le marce se necessario. Inoltrandoci sul tratto di autostrada che porta verso Aosta, abbia-mo modo di verificare le buone prestazioni dell’ECOSTRALIS

Alcuni particolari incabina. In alto la

gestione del Blue&MeFleet, al centro la

plancia con inevidenza l’ergonomia

dei comandi e unparticolare del cluster

del cruscotto

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Iveco è presente alla 28ªedizione del Samoter diVerona, il salone trien-nale internazionale dellemacchine movimentoterra, da cantiere e perl’edilizia, con alcuni dei

modelli più significativi dellasua ampia offerta. Un venta-glio di soluzioni per ogni utiliz-zo in cava e nei cantieri, veico-li con MTT/MTC (massa totalea terra e di combinazione) da3,5 a 56 t, portate fino a circa40 t, motorizzazioni da 170 a500 CV. Una gamma davverocompleta: dai 4x2 on-roaddeclinati nelle tre gammeECODAILY, Eurocargo e Stralis(anche nelle configurazioni6x2 e 8x2) fino a quelli off-road 4x4 ECODAILY, Eurocargo e Trakker, questi ultimianche nelle versioni 6x6 e 8x8. Senza dimenticare la gammadi veicoli e dumper del proprio brand Astra per un totale dioltre 400 versioni.

TRAKKER OGNI LAVORO È POSSIBILEIn sintesi il “claim” dello stand Iveco al Samoter 2011 nonpoteva essere più centrato per il Trakker, veicolo per eccellen-za nelle mission in cava grazie alle sue affermate doti di robu-stezza e affidabilità che, unite a una gamma completa, offresoluzioni per ogni esigenza. Un veicolo da lavoro funzionale esicuro, progettato per affrontare con tranquillità anche le situa-zioni più difficili: dalla movimentazione di materiale in cava altrasporto di calcestruzzo, dall’impiego come spazzaneve aitrasporti eccezionali.L’ampia gamma Trakker consente al cliente di personalizzare ilveicolo per ogni specifica missione con versioni trattore ecabinato nelle configurazioni 4x2, 4x4, 6x4 e 6x6 per entram-bi e 8x4 e 8x8 solo per i cabinati. Vasta anche l’offerta di MTTper i cabinati da 18 a 32 t per uso legale e da 20 a 40 t peri mezzi d’opera, per i trattori MTC da 44 t (uso legale) fino a56 t (mezzo d’opera). Il legame tra Trakker e il pesante stradale Stralis si evidenzianell’utilizzo delle cabine Active Day (AD) e Active Time (AT)caratterizzate dalla calandra disegnata coerentemente al“family feeling” dei pesanti Iveco. Il modello AD è a cabinacorta con tetto basso, mentre il modello AT è a cabina lungaper missioni che richiedono all’autista di trascorrere la notte abordo ed è disponibile con tetto basso o alto. La qualità di vita a bordo, tipica di una cabina stradale, è realiz-zata con soluzioni tecniche e materiali specifici per il mondo delcava-cantiere. Il comfort all’interno è garantito dall’isolamentoacustico ottimale, schermo multifunzione centrale ad elevata visi-bilità, plancia con materiali antigraffio, impianto clima ad alta effi-cienza, sistema pneumatico di regolazione del volante. Inoltre icomandi al volante per freno motore a decompressione, il rallen-tatore idraulico, la radio, il cruise control e il selettore marce delcambio automatizzato EuroTronic garantiscono il massimo

comfort di guida. Il terzo sedile passeggero è disponibile a richiesta.L’accesso alla cabina è garantito da tre gradini, il primo deiquali flessibile e realizzato in materiale plastico testato nellecondizioni più severe. Il paraurti di acciaio è composto da treparti indipendenti per rendere una eventuale riparazione piùfacile ed economica. Il robusto telaio a longheroni a doppio collo di bottiglia, consezione a C di acciaio speciale fino a 10 mm di spessore,garantisce grande capacità di carico, mentre i passi variano da3200 a 5820 mm. La facilità di allestimento è garantita dall’”expansion module”(modulo dedicato alla programmazione per gli allestitori) e dallapredisposizione per l’applicazione di PDF (Prese di Forza), checomprende i collegamenti e i relativi comandi elettrici sul quadrostrumenti che, unitamente all’”expansion module”, consente dicontrollare e programmare fino a tre prese di forza in modo indi-pendente. Le connessioni elettriche per gli allestimenti sono pre-senti sia all’interno della cabina sia sul telaio.Le motorizzazioni disponibili sono due, declinate su quattrotarature di potenze: il Cursor 8 da 360 CV (265 kW) e ilCursor 13 da 410, 450 e 500 CV (302, 332 e 368 kW); ilprimo è un 6 cilindri di 7,8 litri di cilindrata, mentre il secondoè sempre a 6 cilindri, ma di 12,9 litri di cilindrata.I motori sono caratterizzati da una coppia elevata e costanteche consente al veicolo di superare ogni ostacolo: fino a2300 Nm da 1000 a 1525 giri/min.I motori Cursor rispettano le più severe norme europee di tute-la ambientale EEV (Enhanced Environmentally friendly Vehicles)che identifica veicoli ecologici con un livello di emissioni infe-riori a quanto previsto dalla direttiva Euro 5. Inoltre garantisco-no bassi consumi e lunghi intervalli di manutenzione grazie allatecnologia SCR.Tutta la catena cinematica è specifica per le missioni più impe-gnative. Vasta la scelta dei cambi con tre modelli manuali a 16 marce ZF a cui si aggiungono gli automatizzati EuroTronica 12 e 16 marce, entrambi con modalità off-road per maggio-re coppia e potenza allo spunto.Gli assali sono provvisti di freni a disco, mentre i motoassali ei ponti sono equipaggiati con freni a tamburo per garantire

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primo piano<LA GAMMA OFF-ROAD IVECO ESPOSTA AL SAMOTER 2011 DI VERONA

PRONTIA TUTTO

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Iveco propone una gamma ampia e completa in grado di soddisfare

ogni esigenza di trasporto in cava e in cantiere.

Alla 28ª edizione del Samoter sono esposti alcuni modelli di punta

di Alberto Mondinelli

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La trasmissione è a sei marce FPT 2840.6 collegata al ripar-titore centrale che garantisce una trazione integrale perma-nente. Il ripartitore centrale è equipaggiato con un bloccag-gio attivabile dall’autista, che permette di distribuire la forzamotrice al 50% sull’anteriore e sul posteriore, mentre in con-dizioni normali la distribuzione è al 32% sull’asse anterioree 68% sul posteriore. Tutti i modelli utilizzano una balestra a 3 foglie per l’asseanteriore e una balestra a 3 o 4 foglie per quello posteriore,rispettivamente per i modelli 3,5 t e 5,5 t. Gli ammortizzato-ri idraulici sono presenti sia anteriormente che posterior-mente e le barre stabilizzatrici delle sospensioni espletanouna funzione antirollio. Le versioni da 3,5 t possono essererichieste con il sistema di sospensioni da 5,5 t per condizio-ni di servizio pesante. L’impianto frenante è il medesimo per le versioni da 3,5 t e5,5 t, con freni a disco per l’asse anteriore e freni a tamburoper quello posteriore. Il sistema antibloccaggio dei freni(ABS), standard sulle versioni da 5,5 t e opzionale sulle ver-sioni da 3,5 t, garantisce la distribuzione elettronica dellaforza frenante con il bloccaggio dei differenziali disinserito.Il sistema ABS viene automaticamente disattivato durantel’utilizzo dei bloccaggi differenziali.

EUROCARGO 4X4BEST-IN-CLASS ANCHE IN CAVAFin dal lancio, avvenuto nel 1991, Eurocargo è l’indiscussopunto di riferimento del mercato europeo, con una posizionedi leadership nel segmento dalle 6 alle 18 t di MTT. L’offerta4x4 è costituita da quattro modelli declinati su tre motorizza-zioni e due MTT di 11,5 e 15 t. Le mission sono simili a quelle di ECODAILY, ma con una por-tata maggiore e la possibilità di agire in territori che presen-tano vincoli dimensionali meno ristretti. Quindi, posa e manu-tenzione di linee elettriche, sgombero neve, servizi per laGuardia Forestale e la Protezione Civile.La cabina, in versione corta, rispetto a quelle stradali presen-ta il radiatore con una protezione contro gli urti; il paraurti è diacciaio ed è dotato di serie di una griglia protezione fari e diun gancio di manovra anteriore. Per pulire il parabrezza dalfango c’è un gradino frontale, mentre quello più basso di sali-ta può ruotare per consentire il superamento di eventuali osta-coli senza danni.Ottimo il comfort interno: i rivestimenti sono lavabili e resisten-ti, il sedile di guida ergonomico e la regolazione del volante inaltezza e inclinazione con tutti i comandi a portata di mano. Il motore è il Tector 6 cilindri di 6,0 litri e 6 cilindri nellepotenze di 217, 251 e 279 CV (160, 185 e 205 kW) Euro 5con sistema SCR. Per tutti il cambio è manuale a 6 marce con eventuale presadi forza integrata, mentre le offerte di passo sono quattro da3240 a 4150 mm. Sia per i modelli a ruote singole che perquelli a ruote gemellate le sospensioni sono paraboliche conla possibilità di montare quelle semiellittiche.I comandi di ridotte e blocco differenziali si trovano su unaconsolle tra i due sedili e dispongono di due semplici seletto-ri che permettono di inserire le marce corte e il ripartitore chedistribuisce uniformemente al 50% la potenza tra i due assa-li, che altrimenti sarebbe del 33% sull’anteriore e del 67% sulposteriore. Freni a tamburo sui due assi con ABS.

LE VERSIONI KIPPERL’offerta Iveco off-road è completata per le mission da can-tiere dai modelli K, cioè i modelli “Kipper”, che pur nellaconfigurazione 4x2 presentano soluzioni per gli impieghipiù pesanti. ECODAILY K ha di serie il bloccaggio del differenziale poste-riore, la presa di forza al cambio, la sospensione posteriorerinforzata con balestrini supplementari e il riparo della coppamotore. Eurocargo K ha di serie il bloccaggio del differenziale poste-riore, il riparo del radiatore, il filtro aria e snorkel retrocabina,le sospensioni rinforzate e gli interni a ridotta sporcabilità.Infine anche il pesante stradale Stralis è disponibile nellaversione 4x2 K cabinato con il bloccaggio del differenzialeposteriore, il paraurti in lamiera, la barra paraincastro poste-riore con fanaleria rialzata e gli interni a ridotta sporcabilità.Da ricordare per queste mission anche i trattori Stralis 4x2nella versione HR (Hub Reduction, riduzione ai mozzi) conponte posteriore a doppia riduzione e i trattori 6x4 TZ/P consospensione pneumatica posteriore.

un’eccellente manovrabilità in fuoristrada. L’abbinamento abarre stabilizzatrici antirollio garantisce un’elevata stabilità delveicolo anche in condizioni di impiego particolarmente arduee in presenza di baricentri alti.Ampia infine anche la scelta di sospensioni tra paraboliche,semiellittiche e pneumatiche in varie combinazioni per ottimiz-zare sempre le esigenze del cliente.

TRAKKER CON EUROTRONIC 16 MARCETra le varie versione del Trakker, particolarmente signifi-cativa quella con cambio automatizzato ZF EuroTronic a16 marce. Una soluzione sviluppata da ZF e Iveco in oltre14 anni di esperienza: grazie alle nuove tecnologie e allamassima integrazione con Iveco Trakker, si può affermareche il cambio automatizzato, grazie alla flessibilità delsistema e le elevate prestazioni raggiunte, sia la soluzio-ne ideale anche sui percorsi off-road più impegnativi. ZF EuroTronic a 16 rapporti è la trasmissione ideale perchi usa il veicolo prevalentemente in cava o in missiongravose dove una marcia in più fa la differenza. Il nuovocambio si affianca al già conosciuto ZF EuroTronic a 12 marce. Come nella versione a 12 marce, EuroTronic 16 marce offredue possibilità per la retromarcia così da scegliere quellapiù indicata per la specifica situazione e avere la certezzadi effettuare spostamenti millimetrici, indispensabili insituazioni di scarso spazio. I cambi automatizzati ZFEuroTronic a 12 e 16 marce hanno il comando elettronicodella frizione: la logica automatica sceglie il rapporto idea-le, protegge il motore dai fuorigiri, riduce l’usura della fri-zione, i consumi e il rumore. EuroTronic garantisce che ilmotore “lavori” sempre nelle zone in cui il consumo dicombustibile è più basso e offre una migliore e sicura gui-dabilità del veicolo.L’EuroTronic 16 marce è disponibile sui veicoli della gammacantiere equipaggiati con motore Cursor 13, ad esclusione deicabinati 4x2.

ECODAILY 4X4PROFESSIONISTADEL FUORISTRADAL’ECODAILY 4x4 è un veico-lo dalle caratteristiche spe-cialistiche e altamente pro-fessionali destinato a tutte lemission che richiedono unfuoristrada pronto a tutto:Protezione Civile, cantieristi-ca, imprese edili e di manu-tenzione soprattutto in altaquota, Vigili del Fuoco, spaz-zaneve e municipalità. Quattro i modelli 4x4 decli-nati su due MTT di 3,5 e 5,5 te due cabine, a due e quattroporte per 3 o 6+1 posti.Uno dei punti di forza è iltelaio a longheroni a C, tipicoda sempre della gamma

ECODAILY, che facilita l’allestimento e garantisce robustezzain ogni tipo di missione. La struttura scatolata della sezioneanteriore assicura un’ossatura robusta, in grado di sopportarele forti sollecitazioni imposte dall’impiego nel fuoristrada piùestremo. Disponibili due passi di 3050 e 3400 mm.La cabina riprende il “family feeling” ECODAILY, ma è rialzatarispetto al telaio per evitare impedimenti all’escursione dellesospensioni, mentre i predellini ne facilitano l’accesso.Caratteristico il paraurti anteriore dove sono alloggiati i farifendinebbia e anabbaglianti. Oltre agli specchi retrovisori con grandangolo montati sul latodella cabina, l’ECODAILY 4x4 dispone anche di uno specchiodi accostamento sul lato passeggero, che consente al guida-tore di vedere eventuali ostacoli in quest’angolo cieco. Glispecchi retrovisori sono disponibili con bracci corti, adatti aveicoli di 2,20 metri di larghezza, o con bracci lunghi per vei-coli fino a 2,35 metri di larghezza. Gli indicatori di direzionesono incassati nel semiguscio degli specchi. Sul lato posteriore del telaio è presente la barra para-incastroche protegge i veicoli in caso di collisione posteriore. Al finedi non compromettere le prestazioni fuoristrada, la barra puòessere sollevata. All’interno un comfort da veicolo stradale: comodi maniglioniper salire e scendere più agevolmente dalla cabina, gli inter-ruttori dei bloccaggi differenziali e i comandi della scatola dirinvio sono montati a portata di mano dell’autista, come purei vani per riporre documenti e altri oggetti. La dotazione standard comprende un sedile monoposto perl’autista, regolabile su tre posizioni, e una panchetta doppiaper i passeggeri. Sono inoltre disponibili altre opzioni per unmaggiore comfort, tra cui sedili riscaldati e/o a sospensioneper l’autista e il sedile singolo lato passeggero. ECODAILY 4x4 è dotato di un motore da 3,0 litri omologatoEEV grazie al ricircolo dei gas di scarico (EGR) e al filtro anti-particolato (DPF) di serie. Si tratta di un quattro cilindri e 16 val-vole, con turbocompressore a doppio stadio e iniezione com-mon rail ad alta pressione. La potenza massima è di 170 CV(125 kW) da 2990 a 3500 giri/min, la coppia massima di400 Nm da 1250 a 3000 giri/min.

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primo piano<LA GAMMA OFF-ROAD IVECO ESPOSTA AL SAMOTER DI VERONA

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terci nella viabilità ordinaria, ci troviamo semprea perfetto agio, merito dello sterzo preciso maleggero da manovrare e degli specchietti retro-visori che permettono di avere sotto controllotutto il perimetro del veicolo. Il cassone è vuotoe quindi nei rallentamenti l’impianto frenante èabbondantemente sufficiente, ma un paio di“tacche” di retarder servono sempre per aiuta-re il rallentamento e preservare i freni.Intanto abbiamo la prima possibilità di verificareil nuovo cambio a 16 marce su strada normale.Se infatti in tangenziale non c’erano ostacoli;sulla viabilità ordinaria, rallentamenti, semafori erotonde chiamano l’EuroTronic a un superlavo-ro che svolge molto diligentemente, il maggiorfrazionamento si percepisce subito con unnumero di cambiate sensibilmente superiore aquelle che ci ricordavamo con il 12 marce. Conil veicolo scarico sono forse eccessive, ma lamusica cambia quando proviamo a reimmetter-ci sulla viabilità dalla cava dopo aver caricato almassimo il Trakker. La sensazione a questopunto è di grande prontezza e la maggioredisponibilità di rapporti fa sì che ci troviamo aviaggiare sempre con quello ottimale. Non sen-tiamo il bisogno di ricorrere al comandosemiautomatico, anche se anticipare qualche

nell’evoluzione del cambio automatizzatoche, più di ogni altro elemento meccanico,ha davvero rivoluzionato il modo di condurreun camion.

SU STRADAIl test sarà effettuato con un Trakker AD-N410T50allestito con un cassone ribaltabile Pastore. IlTrakker non ha bisogno di presentazioni, è illeader del settore cava-cantiere in Italia e occu-pa una posizione di rilievo anche sui principalimercati internazionali. Le sue doti di robustez-za e affidabilità sono state celebrate in piùoccasioni e qui lo troviamo in uno degli allesti-menti più classici con uno dei motori chemeglio lo completano, in termini di potenza ecoppia, ma anche di attenzione ai consumi. Undato quest’ultimo guardato con sempre mag-giore attenzione anche per i veicoli off-roadche, se non coprono generalmente grandidistanze, devono comunque garantire econo-mie di esercizio allineate con la sempre mag-giore esigenza di redditività. Si tratta di un classico cabinato 8x4 con cabinaActive Day e motore Cursor 13 a 6 cilindri inlinea e 4 valvole per cilindro a iniezione direttacon turbina a geometria variabile e intercoolerconforme alle direttive Euro 5. La cilindrata è di12880 cc per una potenza di 500 CV (368 kW)a 1900 giri/min e una coppia di 2300 Nm da1000 a 1525 giri/min.Un camion conosciuto che però, come ci simette al volante, si fa sempre apprezzare per laposizione di guida, perfettamente ergonomica,con tutte le manovre principali facilmente rag-giungibili senza dover praticamente staccare lemani dal volante o distogliere l’attenzione dallastrada. Il comfort è all’altezza delle migliori cabi-ne stradali e ne abbiamo subito la confermaimboccando la tangenziale di Torino per rag-giungere la cava che si trova a Moncalieri, prati-camente dall’altra parte della città. Il lungo trattodi tangenziale, percorso con traffico scorrevole,ci consente di apprezzare le dotazioni “stradali”del Trakker, in particolare il cruise control checonsente una guida più rilassata e, soprattutto,ci pone al riparo dal rischio di superare i limiti divelocità. Lo si controlla dall’estremità della levaalla destra del volante, la stessa che comandaanche il retarder (a 6 posizioni) e il cambio mar-cia quando si viaggia in modalità semiautomati-ca. Ovviamente non c’è il pedale della frizione,ma il selettore delle tre posizioni (drive, neutrale reverse) dispone della posizione “manouvring”(baste tenere premuto il pulsante per qualchesecondo) che parzializza l’acceleratore e con-sente spostamenti millimetrici, come avremomodo di verificare in cava.Per ora però viaggiamo nel massimo comfort intangenziale e, anche quando dobbiamo immet-

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Due fasi del nostrotest che si è svoltonella cava diMoncalieri alle portedi Torino

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prodotto<TEST IN CAVA CON IL TRAKKER AD-N410T50,

Il cambio automatizzato ha conquistatoanche in Italia autisti e autotrasportato-ri nei trasporti di linea e sta raggiungen-do quote sempre più importanti anchein cava. L’esigenza di superare dislivellimaggiori, la necessità di muoversi inspazi più ristretti, con limitati margini di

manovra e con piccoli spostamenti che, peresempio nel caso delle gettate di calcestruz-zo, diventano davvero millimetrici, sono tutteobiezioni che trovano nei cambi automatizza-ti di ultima generazione risposte in grado disoddisfare anche i più tradizionalisti. Grazie a14 anni di esperienza nell’evoluzione deicambi EuroTronic abbinati ai veicoli Iveco,una storia iniziata con EuroStar edEuroTrakker e poi proseguita con Stralis eTrakker, ZF e Iveco presentando l’EuroTronic16 marce hanno segnato una nuova tappa

Un test in cava

con il Trakker

AD-N410T50 dotato

del cambio automatizzato

ZF EuroTronic a 16 marce

in debutto al Samoter.

Anche in cava

i cambi servoassistiti

sono un importante

ausilio per l’autista

di Marco Bianchi

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AUTOMATICOE INTELLIGENTE

GUARDA IL VIDEO

DEL TRAKKERIN CAVA

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qualsiasi situazione, il veicolo trasmette poten-zialità notevoli. Decidiamo di verificarle subitoaffrontando le prime salite: abbiamo il cambioin posizione automatica e la scalata, affrontan-do il tratto più impegnativo, è pronta quandoil Trakker percepisce l’ostacolo. Il veicolo nonsi arresta e la frizione (che, lo ricordiamo, ècomandata automaticamente da una centrali-na ma è una frizione meccanica come su qual-siasi cambio manuale) è veloce nel risponde-re. Gli automatismi possono fare molto ma lasensibilità dell’autista, soprattutto in cava, èsempre determinante. Consigliabile quindi,quando ci si muove su un terreno complessoe insidioso, far lavorare il cambio in posizionesemiautomatica e anticipare i cambi di marcia,soprattutto le scalate, aiutando la scelta dellacentralina. Si tratta di un’operazione moltosemplice, basta agire sulla leva alla destra delvolante (la stessa del cruise control e delretarder): per scalare va spinta verso la plan-cia, per salire di marcia va tirata verso l’autista.Abbassandola verso il basso si inserisce inve-ce il retarder che in cava è assolutamenteinsostituibile, grazie anche alla modularitàgarantita dalle sei posizioni. Mettiamo subitoalla prova entrambe le soluzioni affrontando,questa volta in posizione semiautomatica, lestesse salite e discese. Il cambio a 16 rappor-ti offre un frazionamento maggiore che con-sente di scegliere con ancora più oculatezzadel “fratello” a 12 rapporti quello più correttoper ogni specifica situazione, un ausilio certa-mente importante in cava e negli impieghi piùgravosi, una soluzione di cui i professionistidel settore sentivano la necessità. La confer-ma della grande attenzione con cui sonoascoltate le richieste dei clienti e, più in gene-rale, del mercato.

Sopra, l’interno dellacabina Active Timederivata dallo Stralis.Qui, in evidenza lacomoda salita e unparticolare dei fariprotetti

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prodotto<TEST IN CAVA CON IL TRAKKER AD-N410T50,

volta il rallentamento scalando con il comandomanuale è una buona norma anche per ottimiz-zare i consumi ed evitare qualche cambio mar-cia di troppo.Arriviamo in cava, scendendo dal veicoloabbiamo modo di apprezzare la buona dota-zione di appigli, così che anche i più bassi nonabbiano difficoltà a salire e scendere con rapi-dità. Il terzo gradino, il più basso, è montato sumateriali morbidi che ne evitano la rottura incaso di impatto con rocce o altro, ma restaugualmente molto stabile e trasmette sicurez-za quando lo si usa per salire o scendere.

IN CAVAÈ il momento di mettere alla prova il Trakkernel suo terreno ideale: la cava. L’impianto diMoncalieri si presta allo sviluppo di un testsignificativo, alternando tratti di sterrato resofangoso dalle piogge dei giorni precedenti, asalite e discese impegnative che saprannosicuramente mettere a dura prova il veicolo.Il primo giro di presa di contatto lo realizzocon il veicolo scarico, una condizione che, seda un lato è più agevole, dall’altro è certa-mente critica per la motricità soprattutto suun terreno fangoso. Niente di tutto questo, ilTrakker affronta con la massima sicurezzaogni situazione, tanto che non sentiamo nep-pure la necessità di tarare il cambio sulla posi-zione semiautomatica: in automatismo com-pleto la scelta dei rapporti è sempre ottimale,anche quando proviamo a fermarci a metàsalita e a ripartire. In questo caso ci viene insoccorso l’Hill Holder, il sistema che evita l’ar-retramento del veicolo nelle partenze in sali-ta, una garanzia in più. La partenza avviene,come su strada, in quarta marcia e poi si saledi due in due rapporti senza la minima diffi-coltà, solo la velocità, inevitabilmente più con-tenuta, limita all’ottava/nona marcia la selezio-ne. Proviamo una manovra su una piazzoladecisamente angusta: inseriamo la retroavendo l’accortezza di tenere premuto il tasto“R” per qualche secondo e, con la modalità“manouvring” inserita lo spostamento è dav-vero millimetrico, persino eccessivo per l’in-versione che stiamo eseguendo; stessa verifi-ca anche con drive e possiamo ripartire versola benna che ci riempirà il cassone Pastore eci consentirà di proseguire la prova a pienocarico.La sabbia, bagnata dalla pioggia dei giorniprecedenti, appesantisce il veicolo ai limiti diportata, così il nostro test è ancora più pro-bante. Adesso in pianura la partenza avvienein seconda marcia e la salita dei rapporti èsequenziale, la sensazione è che i 500 CV delTrakker e la sua generosa coppia si trarreb-bero d’impaccio con qualsiasi carico e in

FOCUS

I PLUS DEL CAMBIO ZF EUROTRONIC A 16 MARCE

Il cambio ZF EuroTronic 16 marce di ultima generazione è il primo cam-bio automatizzato per veicoli industriali che garantisce consumi ottimalidi carburante, affidabilità e comfort. Infatti, oggi più che mai, la flessibilità del sistema, l’elevate prestazioniraggiunte lo rendono estremamente versatile anche sui percorsi off-road più impegnativi. La trasmissione ideale per chi usa il veicoloprevalentemente in cava o in mission gravose dove una marcia in più fala differenza. Il cambio automatizzato EuroTronic 16 marce non è sincronizzato nei 4rapporti base, compatto e robusto con i suoi due alberi secondari, è piùleggero di circa 70 kg rispetto a un cambio meccanico Ecosplit (e quin-di con più carico utile!) ma con una coppia elevata fino a 2600 Nm, ingrado di trasmettere tutta la potenza del motore anche nelle situazionipiù critiche.La centralina elettronica integrata e protetta all’interno del cambio è incostante comunicazione tramite la linea CAN con tutte le centraline esensori del Trakker Iveco, attua la strategia di marcia in funzione dellostile di guida dell’autista, la conformazione del percorso e il carico delveicolo, al fine di avere in ogni situazione sempre la marcia giusta. Sel’imprevisto è in agguato, basterà un semplice gesto per avere a disposi-zione, in una frazione di secondo, la massima potenza. I software sono stati ottimizzati per avere la massima sensibilità nellemanovre anche in pendenza e la marcia giusta sempre, anche nellediscese più impegnative. In ogni momento comunque è possibile com-mutare il sistema, premendo un tasto, nella funzione semiautomaticadove si può affrontare così ogni situazione in estrema sicurezza, perchéè l’autista a decidere quando cambiare marcia. Nella tabella qui a fianco, il confronto con il “fratello” a ZF EuroTronic a12 marce che evidenzia le principali differenze e soprattutto la diversae maggiore disponibilità di rapporti.

EUROTRONIC 16 E 12 MARCE A CONFRONTO

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sue preferenze, ovvero l’automatizzato Agile oil modello manuale, entrambi a sei rapporti.Numerose anche le dotazioni che possonorivelarsi utili per completare l’allestimento, sututte la sospensione pneumatica per stabiliz-zare il veicolo e rendere più confortevole ilviaggio agli occupanti del modulo e l’ESP, ilprogramma elettronico di stabilità antisbanda-mento, che comprende l’ABS, di ausilio allafrenata, e l’ASR, il dispositivo antipattinamento;oltre al climatizzatore e al sedile dell’autistamolleggiato.

I PLUS DI “CUBE POKER”Il pregio principale dell’ambulanza a box realiz-zata dalla MAF è il maggiore spazio utile, conlarghezza e altezza interna di due metri e unalunghezza di 3,40 m che diventano 3,60 mall’esterno; inoltre le pareti perfettamente verti-cali (sui furgoni sono sempre un po’ incurvate)rendono più semplice il montaggio degli acces-sori. Tutto questo si traduce in maggiore abita-bilità e spazio di lavoro, più resistenza nell’uso euna maggiore sicurezza per tutti i trasportati. Piùefficiente è anche la coibentazione, a tutto van-taggio dell’insonorizzazione e della stabilità ter-mica rispetto alle temperature esterne. La costruzione della carrozzeria è rinforzata dauno scheletro di acciaio elettrosaldato e zincato,mentre la furgonatura è realizzata con pannelli divetroresina con pianale interno di legno stratifica-to. L’impiego della vetroresina permette di elimi-nare gli spigoli vivi e non richiede cornici di finitu-ra soggette nel tempo ad allentarsi. La parteposteriore della cellula è a battenti apribili e unsecondo accesso è previsto dalla porta laterale

destra, dotata di gradino retrattile ad azionamen-to elettrico illuminato da led azzurri. Sull’esternodella cellula sono ricavati due gavoni apposita-mente allestiti per il TraumaKit e per l’Ossikit (l’os-sigeno). All’interno possono trovare posto fino asei persone: due in cabina e tre (oltre al pazien-te) nel box: uno contromarcia rivolto verso il feri-to (posizione obbligatoria) e due sul divanettobiposto sulla parete di destra, che può esseresostituito da due sedute tipo bus. I mobili sono dilamiera termorivestita e non presentano spigolivivi. Infine, l’impianto elettrico è realizzato inun’apposita canalizzazione all’interno della cellu-la e si connette direttamente alla batteria del vei-colo. Tutto le utenze di bordo sono comandateda un sistema di trasmissione dati tramiteCanBus Multiplex, denominato “MC Duo”, consistema di autodiagnosi che rileva il possibileguasto dell’utenza interrompendo il flusso di cor-rente. “MC Duo” può essere installato sulla plan-cia del veicolo e/o nel comparto sanitario.In base alle richieste del cliente il box“Cube Poker” è totalmente personalizzabilecon le diverse tipologie dei segnalatori ester-ni, arredi interni, impianto di gas medicale ealtri impianti di servizio come l’aspirazioneambientale, il riscaldamento e la climatizza-zione supplementare. Inoltre, alla fine delciclo di vita del veicolo (rigidamente regola-mentato da precisi limiti temporali e di chilo-metraggio), questa soluzione offre l’opportu-nità di vendere l’ECODAILY come un norma-le cabinato usato, mentre la struttura può alle-stire un nuovo ECODAILY, aumentando cosìla vita produttiva di entrambi e offrendo ulte-riori opportunità commerciali.

Qui a fianco, due viste del boxallestito. In basso, il confronto conl’interno di unECODAILYfurgoneevidenzia imaggiori spazi adisposizionecon il “CubePoker”

prodotto<ECODAILY AMBULANZA

Q uando alla MAF (acro-nimo di Mariani Aurelioe Figlio, azienda diPistoia specializzata inambulanze e veicolispeciali) hanno proget-tato di realizzare un

allestimento ambulanza a box, invece del tra-dizionale furgone, hanno subito pensatoall’ECODAILY. I motivi sono semplici: l’allesti-bilità proverbiale grazie al telaio a longheroni,la motricità garantita dalla trazione posteriore,la potenza dei motori e la generale efficienzadi tutta la driveline.

I PLUS DI ECODAILYECODAILY è garanzia di robustezza e affidabili-tà. I modelli della gamma S, a ruota singola, conuna tara che lascia ampio spazio all’allestimen-to, sono stati individuati come quelli ideali per leautoambulanze. Queste tipologie di veicolihanno inoltre la necessità di avere un ottimospunto di marcia e mantenere velocità elevate,quindi la motorizzazione ottimale è quella piùpotente del quattro cilindri 3,0 litri in versioneEEV (Enhanced Environmentally FriendlyVehicles), quindi con emissioni inferiori anche aEuro 5. Un motore all’avanguardia a 4 cilindri inlinea, 16 valvole con turbocompressore doppiostadio (twin turbo), EGR raffreddato a liquido,intercooler, filtro del particolato (FAP) allo scari-co e gruppo iniezione di tipo Common RailMultijet, in grado di erogare una potenza di170 CV con una coppia di 400 Nm da 1250 a3000 giri/min. In alternativa, l’esperienza sugliallestimenti dei furgoni, ha confermato che perquelli meno accessoriati anche il modello di2,3 litri, ma identico nella conformazione tec-nica, con i suoi 140 CV e 350 Nm di coppia èin grado di rispondere con successo alle pre-stazioni richieste.L’attenzione si è quindi concentrata sui cabinatiECODAILY 35S14 e 35S17, entrambi al limitedelle 3,5 t di MTT e quindi guidabili con paten-te B, uguale il passo di 3450 mm. La scelta delcambio può essere fatta dal cliente in base alle

PIÙ SPAZIOPIÙ SICUREZZA

La versatilità di ECODAILY trova ulteriore

conferma nell’allestimento ambulanza

“Cube Poker” curato dalla MAF di Pistoia.

Un box modulare che garantisce maggiore

spazio e più sicurezza per gli occupanti

di Alberto Mondinelli

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diventerà obbligatoria intutti i Paesi d’Europa l’intro-duzione della patente diguida C1. I possessori dipatente B, sostenendo unesame integrativo, potran-no accedere a una nuovasottocategoria, e guidareveicoli fino a 7,5 t di MTT. Inaltre parole: sta per diven-tare standard in tutti gliStati dell’Unione Europea edel Sud-Est Europa unanorma già esistente (informe diverse) in Francia,Germania e Gran Bretagna,dove ha aperto nuove pro-spettive nelle fasce più altedi mercato. Per fare unesempio, in Germania eGran Bretagna, dove que-sta situazione è consolida-ta, il peso dei camper oltrei 3,5 t di MTT è del 20%. Ci aspettiamo che, con l’introdu-zione della patente C1, lo stesso livello venga raggiuntoanche in tutti gli altri Paesi.

C&S. Quali strategie e su quali modelli ha puntato Iveco inquesto settore? Come si colloca il prodotto Iveco all’internodel mercato?Oriolo. Iveco ha un’offerta di modelli camper unica sul mer-cato: dall’ECODAILY 3,5 t fino all’Eurocargo 12 t di MTT. Perle loro caratteristiche tecniche, funzionali e di immagine,ECODAILY ed Eurocargo sono i veicoli ideali per cogliere leopportunità di questo mercato emergente.Iveco è molto ben posizionata sui prodotti di lusso con alle-stimenti raffinati e realizzati su veicoli con massa totale aterra medio-alta. Infatti, nei segmenti “alti” della gammaIveco è il Brand di riferimento per eccellenza. Sopra le 5 tdi MTT Iveco rappresenta tre quarti del mercato inGermania e oltre il 40% in Francia.

C&S. Quali sono i plus dell’ECODAILY Superallegerito?Oriolo. La presenza del telaio è un “lusso progettuale” checonsente di dare basi solide senza comportare sacrifici intermini di portata utile. Infatti la versione 3,5 t “superalleg-gerita” adotta uno chassis di acciaio speciale ad alta resi-stenza e sospensioni anteriori in materiale composito. Inoltre, ECODAILY è un veicolo a trazione posteriore, unascelta progettuale precisa, che offre molti vantaggi: miglio-re layout della meccanica anteriore, che si traduce in undiametro di sterzata a partire da soli 12 metri e mezzo (fon-damentale per la guida in spazi ristretti), massima motrici-tà e sicurezza anche su fondi scivolosi e tenuta di stradaottimale, particolarmente apprezzabile su un camper che,per la natura stessa della sua missione, tende ad avere ilbaricentro arretrato. A richiesta è disponibile anche il bloc-co del differenziale e, per gli appassionati dei percorsi fuo-ristrada, c’è anche l’ECODAILY Camper a trazione integra-le con tre differenziali bloccabili.

C&S. Quali sono i servizi chela Customer Service Iveco haelaborato appositamente pergli utenti dei camper?Oriolo. Iveco “accompagna”i propri clienti 24 ore su 24,365 giorni all’anno, con ilservizio Camper AssistanceNon-Stop su tutte le stradeeuropee. Un servizio acces-sibile da tutta Europa attra-verso lo stesso numeroverde 0080048326000 egarantito direttamente dalleofficine mobili Iveco.Iveco gestisce sia il Call Centre,sia l’assistenza “on-road”. Unascelta di qualità i cui risultati sivedono: nell’80% dei casi lariparazione del veicolo inpanne viene effettuata diretta-mente a lato strada, con tempidi fermo veicolo minimi.

Siamo così convinti della qualità del nostro prodotto che peri camperisti abbiamo creato una formula particolare: se lariparazione richiede più di 24 ore, i clienti in difficoltà, conun veicolo nel primo anno di garanzia, hanno diritto a titologratuito all’albergo, all’auto di cortesia, al rientro dei passeg-geri o al proseguimento del viaggio e al recupero del veico-lo riparato.

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prodotto<IL MERCATO DEL TURISMO IN MOVIMENTO

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IL FUTURO ÈDEL CAMPER

Il mondo del turismo

in movimento

è in continua espansione

e le aspettative

degli esperti positive.

Con Franco Oriolo,

Iveco Key

Accounts Director,

ne analizziamo

scenari e potenzialità

di Olga Lattuada

Il turismo in movimento, termine molto in voga tra gliappassionati camperisti, non sembra conoscere crisi. Idati di crescita a due cifre degli anni passati hanno subi-to un rallentamento nell’ultimo biennio, ma tutto fa pen-sare che ci siano prospettive per una ripresa. Iveco hasempre guardato con molta attenzione a tipologie diclienti appassionati che ben riconoscono le doti di robu-

stezza e affidabilità dei modelli Iveco. Ne parliamo con FrancoOriolo, Iveco Key Accounts Director.

C&S. Quali sono gli scenari che si prospettano per ilmercato del turismo in movimento in Italia e all’esteronel 2011?Oriolo. Per quanto concerne l’offerta Iveco in questo setto-re pensiamo a cambiamenti di segno positivo, destinati adaprire nuove prospettive di crescita. Per una volta, lebuone notizie sembrano riguardare anche l’economia,anche se non in tutti i mercati. Gli analisti concordano sulfatto che la ripresa si è finalmente avviata: il 2010 è statoun anno di leggera crescita, e ci auguriamo che nel 2011 iconsumi delle famiglie riprendano quota insieme agli inve-stimenti.Dal punto di vista dei comportamenti di consumo, conti-nuerà il trend a favore dell’ecologia. Assisteremo a unasempre più forte propensione verso i prodotti e gli stili divita naturali, e questo contribuirà ad attirare un numeroancora maggiore di clienti verso il prodotto camper. Masoprattutto si concretizzerà un cambiamento normativo cheallargherà lo “spazio” del nostro business: da facoltativa

SCOPRI I VANTAGGIDEI CAMPER IVECO

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programma di sviluppo volto a consolidare ilrapporto con la clientela e offrire un servizioancora più efficiente e tempestivo». «Tendenzialmente - spiega Paola Vicentini,Responsabile Workshop Development Italia -in un mercato contratto e selettivo come quel-lo italiano, i clienti nel servizio assistenziale sirivolgono sempre di più ai professionisti perottimizzare gli investimenti. Il nostro obiettivo èquello di essere riconosciuti come tali. Quindidobbiamo definire costantemente nuove dina-miche per rispondere in modo qualificato allerichieste di performance in tutte le operazionidi post vendita».

LA STRADA VERSO L’ECCELLENZA«La rete di assistenza è da sempre un fioreall’occhiello di Iveco che si è accresciuto neltempo,- prosegue Mihai Daderlat -. Le attualisfide del mercato impongono che questaeccellenza progredisca continuamente. I clien-ti scelgono chi offre i migliori servizi, la profes-sionalità e la tempestività di risposta: le offici-ne Iveco devono avere tutte queste caratteri-stiche. “Service Program” nasce proprio persviluppare il massimo grado di efficienza, conun percorso qualitativo e di specializzazioneorganizzato in tre diverse fasi: “Iveco TeamOrigin 100%”, “Seven Star” e, molto presto,“Truck Station”». «Grazie al sistema di gestione Sap, tutte le infor-mazioni sulle attività delle 712 Officine dellaRete Iveco confluiscono in un’unica piattaformainformatica - precisa Paola Vicentini -, abbiamoquindi un comune denominatore che ci permet-te di avere un quadro in tempo reale sulla loroattività. Pensiamo al cruscotto di un camionquante informazioni fornisce, noi possiamo farelo stesso con l’attività dei nostri centri assisten-ziali. Le tre categorie citate prima della nuovastruttura organizzativa della nostra Rete identifi-cano tutte le officine Iveco. Il passaggio allostep superiore avviene con l’ottenimento diobiettivi prefissati e il raggiungimento di KPI(Key Performance Indicator, letteralmente indi-catore di prestazioni chiave) definiti in una seriedi aree d’intervento: dai tempi di rispostadell’Assistance Non Stop a quelli legati al fermoveicolo, dalla disponibilità di ricambi alla forma-zione tecnica. Ogni officina Team Origin offreuna professionalità d’eccellenza, una squadra dispecialisti di valore. L’obiettivo è quello di salireancora di performance, rispondere a nuoviparametri, farsi conoscere per il raggiungimen-to di standard sempre più competitivi. Lo stru-mento che Customer Service si è data non èuna semplice misurazione, ma uno stimolo acontinuare ad evolversi, per la piena soddisfa-zione del cliente».

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LE OFFICINE AUTORIZZATE

Durante la Convention annuale della Customer Service Iveco sonostate nominate le 93 Officine Autorizzate Seven Star 2010. La certifi-cazione Seven Star annuale è il riconoscimento di un servizio di quali-tà superiore capace di rispondere nel modo migliore anche alla clien-tela più esigente. Per entrare a far parte del club Seven Star le officinesoddisfano cinque parametri di valutazione: la qualità e l’ampiezza delservizio; la disponibilità di ricambi; il livello di performance; il livello diformazione raggiunto grazie ai corsi organizzati periodicamente daIveco; l’adeguatezza della strumentazione. Nel programma sono coin-volte solo le officine Full Range Truck, ovvero quelle che svolgono ilservizio assistenziale su tutta la gamma e sono in grado di offrire stan-dard qualitativi di eccellenza, in aggiunta a quelli contrattuali previsti.L’elenco delle Officine Seven Star 2010 è consultabile sul sitowww.iveco.it.

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IL CLIENTE DEVE SAPERE«Iveco è al fianco delle sue officine in questo per-corso verso l’eccellenza dei servizi post vendita -conclude Mihai Daderlat -. Le sostiene con corsidi formazione continui e azioni di marketing stu-diate ad hoc per evidenziare i punti di forza delservizio e la professionalità di ogni singolo mec-canico Iveco, la cui competenza fa la differenza. Per questo abbiamo sviluppato strumenti dicomunicazione e di marketing dedicati al clien-te (campagne stampa, web, brochure) e allaRete (iniziative su web, brochure, definizione econdivisione di obiettivi). Nel primo caso voglia-mo dare risalto al ruolo fondamentale del mec-canico quale consulente in grado di ottimizzareil lavoro del cliente grazie a competenze ripara-tive eccellenti e lo facciamo con una campagnadi comunicazione specifica. Sulla Rete, invece,lavoriamo sulla formazione puntando anchesulla consapevolezza dell’importanza del ruolodell’officina nel business dei nostri clienti. Anchecon le officine Iveco punta con impegno assolu-to verso l’ambizioso traguardo della soddisfazio-ne del cliente al 100%».

Nella pagina a fianco,Mihai Daderlat,Responsabile dellaCustomer ServiceItalia e PaolaVicentini,ResponsabileWorkshopDevelopment Italia

customer service<

UN PATRIMONIO DAVALORIZZARE

“Service

Program”

è l’ultimo

anello

del progetto

“Origin 100%”

e punta a

promuovere le

qualità umane

e professionali

dei tecnici delle

Officine

Autorizzate.

Ne parliamo

con Mihai

Daderlat

e Paola

Vicentini

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Nel corso degli ultimi anni il livel-lo di competenza tecnica delleofficine della Rete Iveco è cre-sciuto costantemente, unarisposta adeguata alle richie-ste del mercato per offriresoluzioni di assoluta soddisfa-

zione per il cliente. Uno sviluppo continuo in ter-mini di professionalità e tempestività del servizio.Nel 2011 è stato varato il nuovo progetto “ServiceProgram”, un percorso di sviluppo che definisceobiettivi ambiziosi che permetteranno alla Rete diraggiungere standard ancora più elevati e unaleadership di settore per professionalità e specia-lizzazione.«In questo progetto la nostra forza è costituitaessenzialmente da tre fattori chiave: capillarità,livelli di servizio e qualità - spiega MihaiDaderlat, Responsabile della Customer ServiceItalia -. Si tratta di aspetti peculiari e radicati dellanostra rete che vogliamo massimizzare con un

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ne del credito, comedurante la recentecrisi mondiale, abbia-mo continuato afinanziare una quotaimportante delle ven-dite Iveco».

FINANZIARE LA RIPRESAUn’esigenza maggior-mente sentita in unmomento come questodove è più che mainecessario finanziare laripresa economica chesembra dare segnali diripartenza.«Il 2011 è l’anno dellasvolta - prosegue MonicaBertolino -: dopo due annidurante i quali abbiamolavorato e investito sullestrutture e sui processi dicontrollo per contenerel’ondata che la crisi avevaprovocato su tutto il sistemafinanziario, si intravedonotrend positivi.Il principale indicatore di que-sta inversione di rotta è ladiscesa del costo del rischio.Basta un dato: in un periodonormale, il conto economicodi una finanziaria come lanostra sostiene un costo del rischio tra l’1,2 e l’1,3% del porta-foglio finanziato; abbiamo chiuso il 2010 con un valore del3,6%. Per il 2011 le nostre previsioni sono di una ulteriore disce-sa di circa il 40%. Inutile sottolineare che il costo del rischio incalo è un indicatore positivo per tutto il mercato: scendono lesofferenze, si ripianano le posizioni, risalgono i fatturati. Anchese lentamente, l’economia si sta riavviando e Iveco Capital èpronta a sostenere le imprese e i professionisti».

GLI OBIETTIVIIveco Capital ha obiettivi importanti per il 2011.«Negli ultimi due anni abbiamo dovuto usare parte dellenostre forze per contenere l’impatto del rischio di credito -spiega Monica Bertolino -. Usciamo da questa situazione conuna struttura solida, che ha lavorato bene sul credito, sui pro-cessi di controllo e sul recupero del credito. Siamo pronti a svi-luppare nuove soluzioni finanziarie (leasing operativo, noleg-gio, rata sostenibile con proposte modulari), nonché a com-piere azioni per fidelizzare maggiormente i clienti e migliorarei processi di vendita.Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, per esempio, stia-mo rilanciando proprio in questi giorni il “Preventivatore on-line” integrato nel CRM (Customer relationship management,gestione delle relazioni coi clienti, ndr) che consentirà di for-nire al cliente quotazioni “in tempo reale” per preventivi

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standard e campagne promo-zionali. Flessibilità e tempe-stività sono elementi pre-mianti del nostro lavoro.Nel 2011 la sfida sarà suppor-tare le vendite di Iveco conparticolare riguardo per lepiccole e medie imprese ditrasporto, calibrando nelmodo corretto la sostenibili-tà economica degli investi-menti. Per fare questo ènecessario un gioco disquadra sempre più stretto:i nostri strumenti di analisi evalutazione finanziaria siintegreranno con la pro-fonda conoscenza cheIveco e i Concessionarihanno dei clienti.Lavoreremo anche sulterreno della fidelizza-zione, soprattutto per gli“small ticket”, i creditimeno impegnativi, of -frendo importi preap-provati ai nostri miglio-ri clienti in scadenzanel 2011. In questomodo arriviamo alcliente con una pro-posta di riacquisto

tempestiva, vantaggiosa e mirata».«Infine, un caloroso benvenuto a Tommaso Bonifazi, che nel2011 è il nuovo Responsabile Sales & Marketing di IvecoCapital Italia - conclude Monica Bertolino -. Bonifazi, laureatoin Economia e Commercio, vanta un’esperienza decennalenell’ambito dei servizi finanziari Iveco, maturata sul territoriocome Area Manager in diverse regioni d’Italia e ha quindi tuttele conoscenze necessarie per ricoprire questo ruolo, moltoimportante anche alla luce degli obiettivi che abbiamo appe-na enunciato».

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focus<INTERVISTA A MONICA BERTOLINO, AMMINISTRATORE DELEGATO DI IVECO CAPITAL ITALIA

Iservizi finanziari sono certamente un elemento impor-tante e strategico nel processo di vendita di un veico-lo industriale. .È in questa fase che è possibile fornire un vero valoreaggiunto alla trattativa e dare un reale aiuto al cliente.Ma le variabili sono molte e l’esigenza di un interlocu-tore professionale è imprescindibile.

L’IMPORTANZA DELLO SPECIALISTA FINANZIARIO «Non sempre un finanziamento di un veicolo industriale puòessere standardizzato - entra subito nel merito MonicaBertolino, Amministratore Delegato di Iveco Capital Italia -:ogni azienda ha caratteristiche proprie, flussi di cassa, fisca-lità, situazione economica e patrimoniale... Occorre analiz-zare le singole realtà e personalizzare le soluzioni finanzia-rie. Per questo Iveco Capital si è adeguatamente strutturatacreando figure professionali molto specifiche e mettendolea disposizione delle rete commerciale e dei clienti. Uno spe-cialista a tutto campo, l’Area Manager Iveco Capital, prontoad assisterli in tutte le fasi della trattativa. Per selezionare,formare e sviluppare queste figure abbiamo lavorato moltonel corso del 2010. Il livello di professionalità che abbiamoraggiunto rappresenta un vantaggio competitivo sul merca-to per tutta Iveco.Sono varie le modalità nelle quali Concessionaria e IvecoCapital possono fare “gioco di squadra” a favore del cliente. Sipuò lavorare sulla sostenibilità della rata con piani modulari e,dove necessario, sostenere i valori residui e, fin dal primo con-tatto, avere un approccio a 360 gradi che coinvolga prodottoe servizi. Tutto questo perché, per ogni cliente, abbiamo sem-pre l’obiettivo ultimo di approvare, non certo di rifiutare, ilfinanziamento.Lo dimostra il fatto che, anche in un periodo di forte restrizio-

IL VALORE AGGIUNTODEI SERVIZI FINANZIARIOffrire soluzioni personalizzate di finanziamento nella fase

di acquisto di un veicolo è spesso determinante. I plus di Iveco Capital

illustrati da Monica Bertolino, Amministratore Delegato

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Qui sopra, Monica Bertolino, Amministratore Delegato di IvecoCapital Italia e, nella pagina a fianco, Tommaso Bonifazi, nuovoResponsabile Sales & Marketing di Iveco Capital Italia

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gramma a settembre, si svolgeranno a casa loro,in Nuova Zelanda, le premesse per il trionfo cisono tutte. La Ferrari invece deve riscattare lapassata stagione che l’aveva vista protagonista diuna rimonta straordinaria; la F150 è bellissima, ipiloti motivati e il tricolore sull’alettone ce la faamare ancora di più».Nel 2010 è stata però la MotoGP il veicolo pro-mozionale privilegiato di Iveco. «Quasi 100milioni di telespettatori hanno visto il brandIveco nella passata stagione nei sei Gran Premidove siamo stati presenti sulle curve, ponti enei rettilinei - prosegue Monacelli -. Un numeroincredibile e distribuito in tutte le parti delmondo. Anche nel 2011 abbiamo confermato ilnostro ruolo di “Trucks and CommercialVehicles Supplier” della Dorna, l’organizzatoredel motomondiale. Una posizione di privilegioche ci consente di poter affermare che tutto lo“spettacolo” della MotoGP si muove grazie aIveco, ai suoi Stralis ed ECODAILY. Non èun’esagerazione, basta passeggiare per ilpaddock per scoprire che Stralis non è solo ilcamion che trasporta la macchina organizzati-va del mondiale ma è anche il camion usato daquasi tutti i team a cominciare dai Campionidel Mondo in carica della Yamaha. Anche nel2011 saremo “Title sponsor” del Gran Premiod’Australia, quasi una tradizione visto chesiamo arrivati al terzo anno consecutivo, cosìcome saranno confermati gli inviti per i clienti:l’anno scorso abbiamo avuto ospiti 400 clientidi tutto il mondo che sono rimasti entusiastidell’esperienza “live”, di vedere davvero da vici-no il paddock, i box e le evoluzioni di ValentinoRossi, Jorge Lorenzo, Casey Stoner e di tutti ipiloti. Un’esperienza emozionante che anchequest’anno vogliamo ripetere».In Italia abbiamo invece la sponsorizzazionedella Nazionale italiana di Basket. «Prosegueanche l’accordo con Federazione ItalianaPallacanestro - conferma Monacelli -, l’obiettivosportivo sono i Campionati Europei in program-ma in Lituania, il “lasciapassare” per le Olimpiadidi Londra 2012. Iveco sarà però presente anchead altri importanti eventi del basket nazionale, acominciare dalle Final Eight, la Coppa Italia dellaPallacanestro, che si sono svolte a Torino loscorso mese; poi all’All Star Game, tra laNazionale italiana e i giocatori stranieri che mili-tano nel nostro campionato, in programma aMilano e infine alla Supercoppa tra le vincitricidello Scudetto e della Final Eight in autunno».«Un programma intenso dove l’agonismo e lavoglia di vincere si legano ad altrettanto impor-tanti obiettivi di comunicazione - concludeMonacelli -. Comune a tutti è sempre l’Energia,energia nello sforzo agonistico, energia nel rag-giungere l’obiettivo: dietro a una grande squa-dra c’è sempre una grande energia».

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ALL BLACKS, ANCORA UNA VOLTA FAVORITIdi Ferruccio Venturoli, Direttore di “Professione Camionista”

Quest’anno, come tutti, ma proprio tutti avevano previsto, gli All Blacks, la nazio-nale di rugby della Nuova Zelanda è scesa in Europa e ha fatto un solo bocco-ne delle rappresentative delle quattro “Home Unions”, portandosi a casa il quar-to Grande Slam della sua storia. Il grande Slam è il massimo risultato al quale una rappresentativa di rugbydell’Emisfero Sud può aspirare: è la vittoria, in terra britannica, sulle rappresenta-tive delle quattro Home Unions, delle Nazionali, cioè di Inghilterra, Scozia, Irlandae Galles. È la vittoria, che vuol dire supremazia fisica, tecnica e tattica dei “ragaz-zi delle Colonie” su chi il rugby lo ha inventato ed era andato a insegnarlo pro-prio laggiù, dall’altra parte del mondo, con l’aria di sufficienza del maestro cheinsegna ai parvenues.Eppure quegli allievi, in particolare quelli neozelandesi, ormai da anni hannoinvertito i ruoli, diventando loro i veri maestri, gli innovatori di uno sport non sportil cui modo di giocare è in continua evoluzione.E non bisogna dimenticare che, sino a quando, nel 1987, è stata organizzata laprima Coppa del Mondo, l’unica via, per le Nazionali del Sud per mettersi inmostra era rappresentata proprio dalle tournée in Europa. Lunghe, estenuanti,durissime tournée, che duravano mesie mesi, attese dagli appassionati e poiquasi sempre inserite nel grande librodella storia del rugby. Una tournée,quindi non può e non deve essereconsiderata, come avviene in altrediscipline, una sorta di viaggio defati-cante per provare nuovi giocatori, ma,piuttosto, come l’essenza stessa delrugby. È il confronto tra scuole e tradi-zioni diverse. Dalle vittorie, dai risultatinelle tournée, le squadre del Sud inEuropa, in autunno, e le europee nelSud a giugno, si determina il rankingmondiale, si entra nella storia; e oggi si conquistano gli sponsor più ricchi. Dunque anche quest’anno gli All Blacks, i tuttineri, guidati da Richie McCaw,ll capitano senza paura (eletto poi, per terza volta, miglior giocatore dell’an-no) hanno spazzato via ogni velleità dei loro avversari. Era già successo quattro volte, nel 2008. sempre guidati da McCaw, nel 2005con la squadra del “guerriero” maori Tana Umaga, e prima, nel 1978, conquella capitanata dal grande Graham Mourie. E lo hanno fatto nell’anno dellaCoppa del Mondo, quel trofeo che, incredibilmente, hanno vinto soltanto unavolta, nella prima edizione, nell’87,proprio in Nuova Zelanda; ma si era dav-vero in un’altra epoca.In molti, appassionati e addetti ai lavori, si sono chiesti come mai, dati sem-pre per favoriti, i “tuttineri” non siano mai più riusciti ad alzare la Coppa delMondo. Un vero mistero che, forse, va cercato in quella libertà di gioco, inquella volontà di vincere sempre e comunque, in quella voglia di attaccaresempre e se vogliamo anche di divertire e divertirsi che, qualche volta, puòscontrarsi con la necessità di centellinare le forze, di scendere in campo pen-sando più al risultato che al gioco che, in un torneo lungo come la Coppa delMondo, sono scelte essenziali.Comunque, ancora una volta dominatori della scena, ancora una volta vincitoridel Tri Nations (la competizione tra Nuova Zelanda, Sudafrica e Australia), anco-ra una volta veri killer delle grandi squadre europee, gli All Blacks si apprestanoa partecipare da super favoriti alla rassegna mondiale. Un mondiale che di nuovo giocheranno in casa, di nuovo, come in quell’ormailontano 1987. Ce la faranno stavolta?

sport<INTERVISTA A MARCO MONACELLI, IVECO BRAND COMMUNICATION & ADVERTISING DIRECTOR

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Se due fra i primi tre brand sporti-vi più popolari al mondo, Ferrarie All Blacks, fanno parte della vir-tuale “Scuderia Iveco” si com-prende perchè Marco Monacelli,Iveco Brand Communication &Advertising Director (nella foto

con Richie McCaw, Capitano degli All Blacks),abbia ragione a voler guardare al 2011 condichiarato ottimismo. «Con Ferrari e All Blacks puntiamo al titolo mon-diale che ci sfugge da troppi anni - spiegaMonacelli -. Anche nel 2011 saremo al loro fian-co e speriamo proprio di raggiungere quel tra-guardo che meritano e con loro i milioni di tifosidi tutto il mondo. All Blacks e Ferrari sono duebrand che vanno al di là dei confini delle rispetti-ve discipline, sono due icone dello sport e cometali rappresentano al meglio il concetto di Energiache è la risultante dei valori in cui Iveco crede.Come leggiamo nell’articolo di FerruccioVenturoli, gli All Blacks sono i grandi favoriti, nel2010 hanno vinto tutto quello che c’era da vince-re e i prossimi Campionati del mondo, in pro-

Se il 2010

è stato

un anno

indimenticabile,

nel 2011

la “Scuderia

Iveco”

ci sono tutte

le premesse

per

raggiungere

nuovi traguardi.

I mondiali

di rugby

e l’iride

in Formula 1

gli obiettivi

sportivi,

MotoGP

il palcoscenico

privilegiato

di Maurizio Pignata

FAME DIVITTORIE

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Rete e con i suoi clienti attraverso questi strumenti ed èmolto attenta a tutti gli sviluppi tecnologici in questo ambi-to. Inoltre svolge un’attività di costante consulenza permigliorare processi e organizzazione laddove necessario. Difondamentale importanza per esempio i riscontri che abbia-mo in tempo reale attraverso il CRM (Customer relationship

NUMERO 98 GENNAIO-MARZO 2011

IL CLIENTE AL CENTRO«Il mercato si evolve, le persone che acquistano i nostri pro-dotti hanno maggiore consapevolezza, competenza e com-portamenti diversi. Il concetto tradizionale di relazione devequindi evolvere in parallelo, adattandosi alle nuove dinami-che - prosegue Barbara Barbieri -. Oggi una comunicazionearticolata, multicanale,basata sull’identificazionedei valori alla base dei pro-dotti, ha permesso di instau-rare una sorta di nuovo “dia-logo” con gli autotrasporta-tori. È per questo che ancheil processo di informatizza-zione deve avanzare a gran-di passi. Solo così il singolovenditore potrà dialogarecon i suoi clienti sfruttandoal meglio le opportunitàofferte dai nuovi sistemi dicomunicazione. Parlare diInternet è ormai riduttivo,pensiamo alle opportunitàdi contatto offerte dai socialmedia e alle diverse intera-zioni che si possono creareattraverso di loro. Iveco hagià avviato da tempo unsistema di relazione traspa-rente e continuo con la sua

Nella pagina a fianco,Barbara Barbieri,Responsabile Rete delMercato Italia Iveco. Qui a fianco, laConcessionaria IvecoTentori Spa di Molteno(Lecco) e, sotto, la sededi Cuneo dellaConcessionaria IvecoGarelli Spa

& 31

rete<INTERVISTA A BARBARA BARBIERI, RESPONSABILE RETE DEL MERCATO ITALIA IVECO

Nella scelta d’acquisto, in particolare per unbene d’investimento come un veicolo indu-striale, accanto a valori legati al prodotto,come innovazione, affidabilità, durata e consu-mi, per l’autotrasportatore è determinanteanche la qualità del servizio. La capillarità e ilforte radicamento sul territorio di una rete effi-

ciente e professionale sono infatti elementi fondamentali nelladefinizione della decisione finale.

ACCETTARE IL CAMBIAMENTO«In Italia Iveco opera attraverso una Rete di 54 Concessionarieche rispondono perfettamente alle caratteristiche di professio-nalità e radicamento sul territorio che il mercato richiede.Dealer che negli anni, oltre ad aver sviluppato e allargato il pro-prio business, hanno sempre mantenuto un forte presidio sulleloro aree di riferimento, cooperando strettamente con la Casamadre nel raggiungimento di obiettivi comuni - entra subito nelmerito Barbara Barbieri, Responsabile Rete del Mercato ItaliaIveco -. La crisi degli ultimi anni ha creato un’accelerazione deglieventi che ha imposto un cambio di marcia a tutti: a noi costrut-tori come alla Rete delle nostre Concessionarie. Un nuovo sce-nario valido per tutto il contesto economico: un’azienda che nonriesce a conquistare nuovi mercati è irrimediabilmente destina-ta al declino. Per questo è fondamentale accettare il cambia-mento e in particolare usare tutti gli strumenti che sono a dispo-sizione oggi per migliorare e ampliare le relazioni con il cliente,per conoscere le sue esigenze e per essere pronti a dare rispo-ste adeguate. Se c’è infatti un concetto che la recente crisi nonha intaccato, ma anzi ha rafforzato, è che il cliente è più che maial centro delle nostre attenzioni, tutto ruota attorno a lui. Non è solo una questione di processi gestionali: tutte le stra-tegie, anche le migliori, hanno bisogno del fondamentale con-tributo del fattore umano. Un progetto di successo non puòprescindere da tre ingredienti: l’energia, la relazione e il meto-do. È su questi tre elementi che la Rete Iveco sta lavorandoper raggiungere livelli ancora più alti di eccellenza. Alla basedi tutto c’è un importante lavoro di squadra, un team affiatatoe motivato che parte dal singolo venditore che opera sul ter-ritorio di sua competenza per riferire poi alla suaConcessionaria e, infine, alla relazione tra Concessionaria eCasa madre in assoluta trasparenza e con grande velocità. Illavoro di squadra attento, competente e professionale èl’obiettivo comune per soddisfare le esigenze dei nostri clien-ti, il loro business è il nostro business».

Iveco e la sua Rete

lavorano in stretta sinergia

per la soddisfazione del cliente.

L’obiettivo è continuare

a migliorare, come spiega

Barbara Barbieri,

Responsabile Rete

del Mercato Italia Iveco

di Silvia Becchelli

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UN TEAMMOTIVATO

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Qui a fianco, una vista areadella sede di Trento dellaConcessionaria Iveco OfficineBrennero con, sotto, FedericoGaiazzi, nuovo AmministratoreDelegato. In basso, ClaudioZanframundo, GeneralManager della ConcessionariaIveco Acentro di Cagliari

OFFICINEBRENNERO SPAOfficine Brennero Spa nasce a Trento nel1962 ed è l’unica Concessionaria di proprie-tà Iveco in Italia. Nel 2001 ha esteso il suopresidio anche alla provincia veronese, dovepresto sarà inaugurata una nuova e prestigio-sa sede. Si tratta di un dealer di importanzastrategica per la sua collocazione sulla diret-trice del Brennero, quindi al centro delle rotteverso l’Europa e la Germania in particolare. Federico Gaiazzi, 39 anni e una laurea iningegneria aeronautica al Politecnico diMilano, è il nuovo Amministratore Delegatodi Officine Brennero Spa. Gaiazzi lavora nelGruppo Fiat dal 1998 e in Iveco dal 2002,dove è stato Responsabile Prodotto di IvecoFrance e Responsabile Marketing delMercato Italia Iveco.

IVECO ACENTRO SPANuova ragione sociale, Iveco Acentro Spa, enuovo General Manager per la ConcessionariaIveco della Sardegna. Iveco Acentro Spa,Concessionaria partecipata direttamente dallaCasa madre, è il dealer per tutta la Sardegna. Ilpresidio dell’isola è garantito dalla sede centra-le di Cagliari e da due filiali a Sassari e Nuoro,oltre a 13 Officine Autorizzate. Un dealer che sista rafforzando con attività assistenziali e servizia 360 gradi su tutto il territorio sardo.Claudio Zanframundo, 35 anni e una laurea iningegneria gestionale al Politecnico di Torino, èil nuovo General Manager di Iveco Acentro. NelGruppo Fiat dal 2000, dopo un’esperienzaall’estero con New Holland e Fiat Auto, è entra-to in Iveco nel 2004 dove ha ricoperto vari ruolidi responsabilità negli Enti Customer Service,Business Unit Light e, più recentemente, IvecoCapital quale Sales & Marketing Manager.

lato quindi un nuovo modo di relazionarsicon il mondo dell’autotrasporto, più veloce,più mirato, sensibile ai nuovi network e fles-sibile alle loro esigenze, dall’altro valori fon-damentali come la qualità del prodotto, l’ef-ficienza e la competenza della rete assisten-ziale, da sempre capisaldi di Iveco. Comunedenominatore e nostro “punto di forza” per-mane la stretta relazione personale, il con-tatto frequente con il cliente nel soddisfaree anticipare le sue richieste. È importantericordare come sullo sviluppo del prodotto ilruolo dei Concessionari, che quotidiana-mente raccolgono le impressioni e le esi-genze dei clienti, diventi sempre di più unelemento tenuto in grande attenzione nel-l’individuare le linee di sviluppo future incampo progettuale. Un esempio della sem-

pre maggiore interazione tra Casa madre e dealer: l’obietti-vo è di diventare più che mai un team integrato in grado didare risposte rapide e di piena soddisfazione per il cliente.Un risultato che si raggiunge solo con una rete forte e moti-vata, che sviluppi le sue risorse umane attraverso corsi diformazione, che sia aperta all’innovazione e che sappia farcrescere il rapporto con gli autotrasportatori. Tutti ingredien-ti che costituiscono da sempre i punti di forza della ReteIveco Italia e lo saranno sempre di più anche nel futuro».

management, ovvero la gestione delle rela-zioni coi clienti) determinante per sviluppareuna fidelizzazione trasparente negli obiettivie fondata sulla piena soddisfazione delcliente finale. L’evoluzione del mondo globalizzato imponela necessità di sviluppare un nuovo criteriodi management che, in partnership con lanostra Rete, assicuri il business e la massi-ma soddisfazione dei nostri clienti. I valoriassociati a questo concetto sono molti edevono essere sviluppati tutti insieme: velo-cità, ma anche flessibilità e capacità di agirein modo mirato nei confronti delle richiestedegli autotrasportatori; misurazione, maanche relazione a due vie e interazione con-tinua con il cliente; infine metodo ed effi-cienza. Il tutto porta a un cambiamentogeneralizzato: negli atteggiamenti, nei comportamenti, nel-l’organizzazione, nei processi, nei metodi commerciali e divendita».

UN PRODOTTO ALL’AVANGUARDIA«Ovviamente occorre offrire un prodotto personalizzato cherisponda perfettamente alle esigenze del cliente e Iveco è ingrado di farlo con l’ampio ventaglio di soluzioni per il tra-sporto di cui dispone - puntualizza Barbara Barbieri -. Da un

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PASINO G. SRL UNA TRADIZIONE CHE CONTINUANel 2010 la Concessionaria Iveco di Mantova ha variato la ragione sociale. Per l’iniziativa dei fratelli Andrea edAlessandro Pasino, che ricoprivano un ruolo di rilievo anche nella precedente società, l’azienda ha acquisito il nomedi Pasino G. Srl accorpando in un’unica realtà aziendale il business legato alla commercializzazione ed assistenzadella gamma Iveco oltre alla gestione dei ricambi. L’area di riferimento della Concessionaria resta la medesima: Mantova e la sua provincia, dove opera su due sedi,la principale a Porto Mantovano e una filiale nel capoluogo. «La società nel corso del 2010 ha subito una profonda ristrutturazione che ha interessato tutta la filiera e la compa-

gine sociale - spiega Andrea Pasino, titolare dellaConcessionaria. Sin dall’inizio dell’anno, la famigliaPasino è divenuta la sola proprietaria della società e talecambiamento, unitamente alla scomparsa di GiovanniPasino, figura carismatica con i suoi 45 anni di storiaimprenditoriale nel settore della ricambistica, ha portatoalla modifica dell’assetto organizzativo. La nuova socie-tà è operativa dal settembre 2010».«Nel 2011 prevediamo di confermare i volumi di venditadel 2010 - conclude Alessandro Pasino - mantenendoinalterate le marginalità che, malgrado la crisi, non sisono discostate nel corso dell’ultimo triennio.Consolideremo la nostra posizione di mercato diventan-do sempre di più il partner ideale per la nostra clientela».

rete<INTERVISTA A BARBARA BARBIERI, RESPONSABILE RETE DEL MERCATO ITALIA IVECO

Andrea ed Alessandro Pasino davanti alla sede della Concessionaria Iveco di Porto Mantovano (Mn)

“l’obiettivo è di diventare più che mai

un teamintegrato in grado

di dare risposterapide

e di pienasoddisfazioneper il cliente”

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La crisiche hainvestitol’Europae il mon -do inq u e s t i

ul timi tre anni haimposto una comple-ta revisione dellestrategie. Iveco, sem-pre attenta alle esi-genze dei suoi clientie alle tendenze delmercato, non potevache affrontare conprofessionalità e rigo-re il nuovo approccioalla realtà.«Per essere efficaci etempestivi nel rispon-dere alle richieste deinostri clienti, soprat-tutto nei periodi dicrisi come quello dapoco alle spalle -spiega Luca Sra,Responsabile Vendite del Mercato Italia -, Iveconon poteva mantenere un atteggiamento univo-co, ma modellarsi alle singole esigenze.Abbiamo quindi sviluppato e proposto soluzionidi trasporto “tagliate” su misura per i nostri clien-ti offrendo, accanto a un prodotto di qualitàeccellente, una rosa di servizi assistenziali efinanziari completa. In questa complessa attivitàcommerciale e di relazioni, un ruolo importanteè stato svolto dai District Manager che operanosul territorio in sintonia con la nostra Rete deiConcessionari con l’obiettivo comune di fare ladifferenza nel raggiungere la concreta soddisfa-zione dei nostri clienti». «Un esempio vincente, riferito ai grandi gruppi eclienti importanti - prosegue Sra -, è costituitodalle attività di vendita diretta gestite attraversoi tender, che lo scorso anno hanno portato asignificativi risultati con l’acquisizione di impor-tanti commesse. Pur nella diversità dei veicoli edella tipologia della fornitura, l’elemento che liaccumuna è la complessità che caratterizza lagestione di un tender: bisogna essere veloci,professionali, tempestivi nell’individuare la solu-zione ottimale per potersi aggiudicare la gara.Tutto questo significa avere le competenze tec-niche per elaborare la risposta appropriata eindividuare i partner giusti per svilupparla. Nonsempre il prezzo è la variabile principale, spes-so hanno un ruolo più importante i servizi; inol-tre la disponibilità di una rete competente eramificata come quella Iveco è un vantaggiocompetitivo di grande importanza».

POSTE ITALIANE SCEGLIE ILNOLEGGIO CON ECODAILYTra i principali tender che Iveco si è aggiudicata,senza ombra di dubbio il più importante per ilnumero di veicoli è quello di Poste Italiane: 895ECODAILY in una sola fornitura. «In questo caso Poste Italiane doveva sostituirecon un contratto di noleggio a lungo termine ilsuo parco veicolare quasi per intero, dalle autoagli scooter, e tre lotti di questa enorme garariguardavano i furgoni utilizzati prevalentementeper la distribuzione urbana di posta e pacchipostali - spiega Sra -. Iveco si è aggiudicata tuttii tre lotti in partnership con la società di noleg-gio LeasePlan, infatti la tipologia del tender ren-deva indispensabile presentarsi con un partnerforte in questo servizio. LeasePlan, con l’espe-rienza di oltre 40 anni di attività nel settore dellagestione flotte aziendali, la presenza in 30 paesie gli oltre 1,39 milioni di veicoli gestiti, era dun-que il migliore e i fatti ci hanno dato ragione. Unincontro tra leader: la loro esperienza da un lato,le qualità dell’ECODAILY dall’altro, apprezzatosoprattutto per la garanzia di affidabilità, flessibi-lità di allestimento e la robustezza garantita daltelaio a longheroni che lo rende unico nell’offer-ta di veicoli commerciali. Un ruolo determinan-te è stato svolto anche dagli allestitori, ma anchedalla grande allestibilità di ECODAILY, un ele-mento fondamentale di sinergia nella fornituradifferenziata in base alla tipologia dei veicoli. Pergli ECODAILY con patente B, il box di lega leg-gera di 12 mc con sponda idraulica è stato rea-

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Nella pagina afianco, Luca Sra,ResponsabileVendite delMercato Italia e,sopra, gliEurocargo allestitida Giletta perAnas. Qui, in alto,l’ECODAILYallestito da Onnicarper Poste Italiane

focus<INTERVISTA A LUCA SRA, RESPONSABILE VENDITE MERCATO ITALIA IVECO

NUMERO 98 GENNAIO-MARZO 2011

TENDERVINCENTI

Il termine

tender

identifica

le gare

tecnico

commerciali

per la fornitura

di veicoli

alle grandi

aziende.

Con Luca Sra,

Responsabile

Vendite

del Mercato

Italia,

analizziamo

i risultati

importanti

ottenuti

da Iveco

in Italia

di Silvia Becchelli

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DALL’ITALIA ALLA ROMANIACON ENELPer finire, da segnalare anche la fornitura cheè stata gestita dal Mercato Italia, ma vedrà iveicoli consegnati in Romania come prevedeil tender lanciato in Italia da ENEL per le suefiliali rumene. «Tutto nasce da una fornitura a Enel vinta lo scor-so anno - spiega Eugenio Cappellozza,Responsabile Vendite Dirette nell’ambitodell’Ente Vendite Italia, che ha seguito diretta-mente tutte le trattative con i grandi clienti -. Ilcliente era rimasto molto soddisfatto degliEurocargo forniti in quell’occasione e ha volutogli stessi veicoli anche per le filiali che operanoin Romania, dove ENEL ricopre un ruolo diprimo piano tra i provider di servizi energetici. Unbell’esempio di come il prodotto Iveco conquistisul campo la fiducia dei clienti. La commessa sicompone di 20 Eurocargo ML110E22WS 4x4dotati di piattaforma aerea di 21 m Oil & Steel,azienda di PM Group che ha curato l’allesti-mento con cassone fisso, gru idraulica e verri-cello di altri quattro Eurocargo ML150E25WS,sempre 4x4». L’ulteriore conferma di quanto la qualità dei vei-coli quattro ruote motrici Iveco abbia conquista-to gli utilizzatori più professionali, coloro che perlavoro sono costretti a raggiungere le zone piùimpervie. «Un altro esempio concreto dell’ampiaofferta prodotto di Iveco, in grado di soddisfarele richieste più specifiche - conclude Luca Sra -.Prodotto, allestibilità e servizio sono quindi i plussu cui puntano le nostre offerte in queste gareimpegnative e delicate».

4x4, 12 Eurocargo e 30 Trakker. È stata pro-prio la disponibilità di modelli 4x4 in tutte letre gamme prodotto uno dei plus che haportato alla scelta di Iveco. Tra i punti focalidel bando c’era infatti la semplicità di gestio-ne della flotta, avere un unico fornitore equindi rapporti con centri assistenziali dellastessa marca. Tenuta in grande considera-zione anche la facilità di allestimento di tuttii modelli pur diversi tra loro: una parte saràdotata di gru retrocabina e cassone, suun’altra saranno montate piattaforme areeda 18 a 38 metri. La mission per la quale laflotta è stata allestita sarà la manutenzionedelle linee elettriche ad alta tensione, con lanecessità di lavorare ai piedi di tralicci inqualunque posizione si possano trovare,anche nei posti più impervi e questo spiegala prevalenza di veicoli off-road. Tutta la for-nitura sarà completata entro l’anno». Il tender è articolato anche in funzione degliallestimenti. 26 ECODAILY 35S11 sono dota-ti di piattaforma aerea di 18 m; sempre conpiattaforma aerea di 31 m e 38 m sono alle-stiti 12 Trakker AD190T36W 4x4. Cassonefisso e gru idraulica retrocabina sono invecegli allestimenti di 15 ECODAILY 35C11 e altri15 ECODAILY 35S17W 4x4, a cui si aggiun-gono 12 Eurocargo ML180E28, 16 TrakkerAD190T36W 4x4 e due Trakker AD190T36.Tutti gli ECODAILY sono al limite delle 35 t diMTT e quindi guidabili con patente B. Le gruretrocabina sono state fornite dalla Fassi Grudi Albino (Bg) e della PM Group di Cesario sulPanaro (Mo).

Nella pagina afianco, l’ECODAILYper Poste Italianeallestito daScattolini. Qui, gliEurocargo perAnas allestiti daAssaloni

lizzato dalla Onnicar, azienda di CornelianoD’Alba (Cn) dal 1979 specializzata nella lavora-zione delle leghe leggere; i veicoli con patenteC, dotati di box di lega leggera di 15 o 18 mc aseconda del passo e sponda idraulica, sonostati invece realizzati dalla Scattolini che, con glioltre 200 allestimenti al giorno prodotti nellostabilimento di Valeggio sul Mincio (Vr), è leadera livello europeo». Nello specifico la fornitura si compone di 344ECODAILY 35S13 con motore da 2,3 litri e130 CV di potenza, passo 3450 mm, allestiticon box Onnicar; 376 sono invece gli ECODAILY 60C17 con motore da 3,0 litri e170 CV di potenza, passo 4350 mm, e 175 iveicoli identici ma con passo 4750 mm, alle-stiti tutti con box Scattolini. Le consegne inizie-ranno nel maggio di quest’anno.

ANAS PENSA ALL’INVERNO CON EUROCARGOLe emergenze per le nevicate di questo inver-no hanno fatto capire come la manutenzionedelle strade in caso di eventi atmosfericiimprevisti sia molto importante. Anas avevagià da tempo avviato una profonda ristruttura-zione della sua flotta con particolare attenzio-ne proprio alla manutenzione stradale nelperiodo invernale.

«Nel corso del 2010abbiamo partecipatoa quattro gare indet-te da Anas - prose-gue Sra - e le abbia-mo vinte tutte. La for-nitura si compone di87 Eurocargo, inparte 4x4 e in parte4x2, che sarannodotati di allestimentispecifici per la viabi-lità invernale, quindi:lame spazzaneve,spargisale ma anchebracci falcianti per lamanutenzione dellebanchine e deicespugli ai lati dellestrade. La proverbia-le affidabilità diEurocargo, leaderassoluto del seg-mento medio inItalia, è stato l’ele-mento qualificantedella nostra offertache ha sbaragliatoquelle della concor-renza, offrendo inol-

tre una rete assistenziale ben radicata chegarantisce officine autorizzate su tutto il terri-torio nazionale. La consegna dei veicoli è giàin corso e sarà ultimata entro la prossima sta-gione invernale».Gli Eurocargo sono 32 del modelloML180E28K 4x2 allestiti con cassone ribalta-bile trilaterale e attrezzature per la pulizia stra-de invernale e lama sgombraneve, realizzatiin parte dalla Giletta di Revello (Cn) e partedalla Assaloni di Lizzano in Belvedere (Bo),aziende specializzate entrambe nella produ-zione di attrezzature per la viabilità invernale.56 sono invece gli Eurocargo ML155E25WS4x4, con il medesimo allestimento dei prece-denti, realizzati sia dalla Assaloni sia dallaFresia di Millesimo (Sv) che nei suoi modelliprevede anche il braccio falciante.

TERNA PER LA RETE ELETTRICA«In questo caso si tratta del primo successodel 2011 - prosegue Sra -. Con Terna aveva-mo già vinto un tender tre anni fa e l’ottimoriscontro avuto nell’impiego dei nostri veico-li in questo periodo ha certamente contribui-to a questo nuovo riconoscimento nei con-fronti del prodotto Iveco. La fornitura si com-pone di 98 veicoli divisi fra le tre gamme,per la precisione 56 ECODAILY dei quali 15

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focus<INTERVISTA A LUCA SRA, RESPONSABILE VENDITE MERCATO ITALIA IVECO

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e allestire i nostri veicoli. Nel complesso, tra le due società, lanostra flotta si compone di 53 camion, tre dumper Astra e unaventina di macchine movimento terra. La quasi totalità dei vei-coli industriali è costituita da Iveco mentre anche per le mac-chine movimento terra la percentuale di modelli del gruppoFiat Industrial è quella nettamente maggioritaria. Ma dirò dipiù, anche in ambito agricolo utilizziamo quasi esclusivamen-te macchinari del Gruppo. Non si tratta solo di affezione alprodotto nazionale, ma anche una scelta razionale legata atanti anni di esperienza e alle indubbie doti di affidabilità e performance di questi veicoli. Al brand Iveco ci lega anche il solido rapporto con laConcessionaria Pessolano Spa che, con le sue sedi a Foggia,Matera e Potenza, presidia perfettamente il territorio nelquale operiamo. Definirlo un rapporto consolidato è essereriduttivi, in Nicola Pessolano e nel suo staff noi abbiamo unriferimento importante e competente per scegliere i modelli,ad assisterci e anche per avere consigli sugli allestimenti. Inostri veicoli non fanno percorsi a lungo raggio, le trasfertesono generalmente di circa 150 km, ma proprio per questo èimportante che nel nostro ambito operativo sappiamo diavere sempre una struttura professionale al nostro servizio eveicoli efficienti». «Anche se la nostra attività è circoscritta alla Puglia e allaBasilicata - conclude Michele Cifaldi -, questo non deve farpensare che non siamo attenti alle evoluzioni del nostro set-tore e, più in generale, a tutto quanto ci ruota attorno:entrambe le società hanno ottenuto le certificazioni di quali-tà UNI EN ISO 9001-2000 e UNI EN ISO 14001 sui proces-si di produzione, tutte le attrezzature sono di ultima genera-zione. Il nostro operato è quindi rivolto al futuro con grandeottimismo».

mandatari. In quegli anni l’attività ha già una connotazione piùampia con attività in Puglia e Basilicata, in particolare nelle provin-ce di Foggia, Bari e Potenza. Il business ruota sempre attorno allamovimentazione delle terre, frantumazione e commercializzazio-ne degli inerti. La sede legale e amministrativa è a Cerignola, mal’attività si svolge prevalentemente su due impianti e due cave inlocalità La Moschella a Cerignola e in località Lamione, nel comu-ne di Minervino Murge in provincia di Barletta-Andria-Trani, rispet-tivamente specializzati nella produzione di inerti lapidei e inerticalcarei. Le principali attività sono la coltivazione di cave per laproduzione di inerti di natura calcarea e lapideo alluvionali desti-nati agli impianti di frantumazione e la gestione di questi stessiimpianti. Qui si svolgono le operazioni di vaglio e lavatura per laproduzione di sabbie e brecce destinati al confezionamento dicalcestruzzi, formazione di sottofondi stradali e altri usi in ambitoinfrastrutturale ed edilizio. Significativa anche l’attività di movimen-tazione dei suoli con sbancamenti, scavi, ricolmi e demolizioni. Passano solo quattro anni e alla Semfo F.lli Cifaldi si affianca laBetoncifaldi Srl con l’obiettivo di avere un’azienda dedicata alsettore del calcestruzzo. Anche la nuova società ha sede aCerignola, ma opera su ben cinque impianti: oltre a LaMoschella, anche ad Ascoli Satriano, Foggia e Manfredonia, inprovincia di Foggia, e località Olivento, nel comune di Lavello,in provincia di Potenza. I quasi 20 anni di attività in questoambito sottolineano il successo che ha raccolto anche questanuova società della famiglia Cifaldi.

LA FLOTTA«I camion e la macchine movimento terra sono parte essen-ziale del nostro business tanto quanto le cave - spiega MicheleCifaldi, Amministratore unico di Betoncifaldi Srl -, è per questoche abbiamo sempre riservato molta attenzione nel scegliere

Alcuni veicoli della flotta Betoncifaldi. Qui, da sinistra, MicheleCifaldi, Amministratore Unico di Betoncifaldi Srl e NicolaPessolano, Amministratore Delegato della Concessionaria IvecoPessolano Spa. Sotto, i fratelli Cifaldi, da sinistra: Michele,Angelo, Giuseppe, Mario e Nicola

protagonisti<

L’amore per il proprio territorio, la passione per lavo-rare la terra in tutte le sue declinazioni sono gli ele-menti caratterizzanti della storia della famigliaCifaldi. Lo dimostra il successo della loro attività nelcampo della coltivazione delle cave e anche dellaterra in ambito agricolo, con la proprietà e lavora-zione di oltre 200 ettari di terreni.

UNA STORIA DI LAVOROCome spesso accade nella storia dell’imprenditoria italiana, tuttoè iniziato negli anni Sessanta con una ditta individuale creata da

Egidio Cifaldi. La ricostruzione e il boom economico di quegli annirichiedevano materiali in grande quantità, è l’attività del’imprendi-tore di Cerignola, in provincia di Foggia, fu quella di dare rispostein ambito prevalentemente locale, affiancato ben presto dai cin-que figli che diedero vita, nel 1973, a una seconda ditta individua-le, la Cifaldi Nicola, che ha segnato un po’ tutta la prima evoluzio-ne dell’attività dell’operosa famiglia. Si deve infatti aspettare il1990 perché la ditta individuale prenda una forma giuridica piùcompiuta trasformandosi in Semfo F.lli Cifaldi, una società in acco-mandita semplice deve Nicola Cifaldi è sempre il socio accoman-dante e gli altri fratelli Giuseppe, Angelo, Mario e Michele gli acco-

Dagli anni Sessanta Egidio Cifaldi con i suoi cinque figli ha creato

una dinastia nel segno della lavorazione degli inerti e del calcestruzzo

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MEZZO SECOLOIN CAVA

BETONCIFALDI SRL

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Tutto ha inizionel 1967, quan-do nella natiaFidenza, in pro-vincia di Parma,Renzo Zucchidecide di met-

tere a frutto le esperienze tec-niche e commerciali maturatelavorando con importanti mul-tinazionali del mondo petroli-fero. La nuova società gestisceinizialmente l’intermediazionedel “gas di petrolio liquefatto”,meglio conosciuto con il suoacronimo: GPL.

UNA CRESCITA COSTANTEFin dai primi anni l’azienda trova nella sua forte specializzazio-ne un significativo vantaggio competitivo, anche nei confrontidi operatori di dimensioni maggiori. «Non possiamo individuare un particolare “salto qualitativo”- spiega Giampaolo Zucchi, figlio di Renzo e Direttore logisti-co della Socogas Spa, mentre il padre è l’Amministratoreunico -. Negli anni abbiamo assistito a un costante e progres-sivo sviluppo, sia del volume d’affari sia degli ambiti di attività,che si è tradotto anche in un ampliamento della flotta. Se infat-ti originariamente Socogas era un’azienda a carattere locale,oggi si può considerare leader a livello nazionale nel suo set-tore. Operiamo in tutte le declinazioni della commercializza-zione e distribuzione del GPL: da quelle civili, con il riforni-mento ai serbatoi della case, a quelle industriali gestendo reticanalizzate che coprono praticamente l’intero Nord Italia. Peril GPL da autotrazione serviamo gran parte della rete carbu-ranti italiana: i punti vendita stradali di proprietà sono affidatiin comodato ai gestori e sono convenzionati con le varie com-pagnie petrolifere che provvedono a personalizzarli con il pro-prio marchio, mentre il GPL resta contraddistinto dai coloriSocogas. Siamo inoltre comproprietari di un’azienda leader inItalia per quanto riguarda la progettazione, costruzione, manu-tenzione e assistenza dei distributori stradali e, allo scopo diottimizzare i servizi, abbiamo creato una società che segue losviluppo e il supporto informatico di cui necessitiamo. Infine,siamo in compartecipazione nel deposito Rhodengas di Rho,alle porte di Milano, e nel deposito Areagas di Domegliara(Verona) basi normalmente usate per le importazioni.

L’ORGANIZZAZIONE LOGISTICAUna struttura così articolata, con trasporti altrettanto delicati,richiede una rigorosa organizzazione logistica che ha nellaflotta Socogas e nei suoi autisti la risposta più appropriata.«La sicurezza e la puntualità del servizio sono i due cardini sucui è stata sviluppata la nostra rete logistica - prosegueGiampaolo Zucchi -. Il servizio per il GPL da autotrazione èsvolto per conto di alcune tra le maggiori società petrolifere(Agip, Tamoil, Q8, Esso e Shell) con un sistema di distribuzio-ne comune che movimenta oltre 200 mila tonnellate di pro-dotto all’anno. A Fidenza per il Nord Italia e Velletri (Roma) peril Centro-Sud Italia sono ubicati i due centri che gestiscono ladistribuzione con una ben collaudata metodologia: ricezione

degli ordini telefonici dai punti vendita, con il gestore fissiamol’appuntamento per la consegna e lo ricontattiamo la mattinadel giorno prescelto per l’ultima conferma. Durante il traspor-to è attivo un collegamento continuo tra la nostra centrale e ilveicolo, con controllo satellitare della posizione e comunica-zione dei dati di carico, scarico, incassi e il loro invio ai com-mittenti anche in tempo reale. Sul fronte della fornitura di GPLa impianti civili e industriali operiamo nel Nord Italia con tredepositi di proprietà a Fidenza, Alte Ceccato (Vicenza) eCervignano del Friuli (Udine), oltre alla partnership già citatacon Rhodengas e Areagas.L’attenzione alla sicurezza è perseguita attraverso una rigoro-sa formazione del personale, con autisti dipendenti che oltread essere dotati di patentino ADR sono sottoposti a periodicicorsi di aggiornamento di antincendio, guida sicura e ADR. Laflotta veicolare è costituita da 150 veicoli fra trattori di gammapesante e carri allestiti con autobotti. Tutti i veicoli operano inregime ADR e anche ai semirimorchi riserviamo grande atten-zione, arrivando a richiedere agli allestitori di realizzarli sunostri specifici disegni, soprattutto per una maggiore sicurez-za di impiego».«Circa il 50% della nostra flotta è costituita da veicoli Iveco -conclude Giampaolo Zucchi -, frutto della stretta collaborazio-ne che ci lega da molti anni alla Concessionaria ARA Spa diParma, un importante riferimento al momento dell’acquisto eper tutte le esigenze di manutenzione e consulenza. Propriorecentemente abbiamo immatricolato dieci nuovi StralisActive Space che abbiamo individuato come la soluzione idea-le per le nostre mission: tara contenuta, motore generoso eparco nei consumi e un’eccellente comfort in cabina, anche segeneralmente i nostri veicoli non percorrono grandi distanze,mediamente 400 km al giorno. Non rare però le eccezioni, traqueste i carichi di materia prima che ci spingono fino aMarsiglia, in Francia o in Olanda, anche se per le importazioniricorriamo frequentemente all’intermodalità ferroviaria.È facilmente intuibile come i camion siano parte integrante delnostro business e un elemento fondamentale nella catenalogistica che è alla base del nostro lavoro. La qualità e la sicu-rezza del nostro servizio sono stati gli elementi che hannodecretato il successo della Socogas negli anni, e sono anchele linee guida degli sviluppi futuri nei quali il trasporto sugomma rivestirà sempre un ruolo centrale».

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protagonisti<

SOCOGAS SPA

LA DISTRIBUZIONE DEL GPLSocogas opera dagli anni Sessanta nella commercializzazione

e distribuzione di GPL, all’inizio in ambito locale

e oggi su tutto il territorio italiano.

Una flotta di 150 camion ne garantisce l’operatività

Qui sopra, da sinistra, Gianpaolo e Renzo Zucchi, rispettivamente Amministratore Delegato e Presidente di Socogas Spa, con alcuni veicoli della flotta. Nella pagina a fianco un impianto Socogas su un’area di servizio stradale

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a crescere di numero- racconta GiovanniCamastra, figlio diAntonio e attualeAmministratore dele-gato della CamastraTrasporti Srl -, anchegrazie all’impegnodiretto di noi fratelli.Dopo il primogenitoFernando, fu il mioturno, per finire nel1995 con l’arrivo diDomenico. Nel corsodegli anni ci siamo unpo’ per volta, primaaffiancati, e poi sosti-tuiti a nostro padresenza però dimenticare i suoi insegnamenti. Ilrapporto privilegiato con il gruppo Veronesi èstato sempre l’asse portante dell’attività, conservizi su tutto il territorio nazionale, Siciliacompresa, ancora oggi resta il nostro businessprincipale. Dal Nord trasportiamo nel Mezzogiorno, pres-so i centri distributivi di Aia e Negroni(entrambi brand del Gruppo Veronesi) i pro-dotti finiti; mentre nei viaggi verso il Nord iprodotti della nostra terra: dai fiori alle mozza-relle fino ai frutti di bosco che sono diventatiuna risorsa importante per molti calabresi.Tutto merito di Monsignor Bregantini, perdiversi anni Vescovo di Locri, che si è fattopromotore della valorizzazione delle poten-zialità produttive del nostro territorio e haavviato questa coltura che oggi esportiamo intutta Europa. Una bella storia che è giustoricordare perché per molti imprenditori cala-bresi ha rappresentato un momento impor-tante di crescita. Nel corso degli anni più recenti, segnati innegativo dalla scomparsa di mio fratelloFernando e di mio padre, abbiamo allargato l’at-tività anche a servizi per altri gruppi alimentari eli abbiamo estesi ad altre tipologie di merce svi-luppando soluzioni articolate soprattutto inambito logistico. Per esempio, per Aia gestiamola loro piattaforma distributiva di Locri e assicu-riamo i servizi navetta per quella di LameziaTerme, che è invece controllata direttamentedalla casa madre. Inoltre abbiamo avviato un’at-tività di commercio, e quindi anche di distribu-zione, all’ingrosso di oli minerali e carburantiper la Calabria, il Lazio e, più recentementeanche per la Toscana».

UNA FLOTTA IN EVOLUZIONE «La recente crisi economica, ha consigliatoanche a noi di rivedere e razionalizzare il nostroimpegno nei trasporti - prosegue Giovanni

Camastra -. La necessità di ottimizzare i viaggiha portato a una revisione completa della flottae anche a una sua ristrutturazione con veicoli diultima generazione che ci garantiscono mag-giore efficienza, affidabilità e consumi più con-tenuti. Oggi complessivamente disponiamo di24 trattori di gamma pesante, dieci dei qualisono stati recentemente sostituiti con altrettantiStralis AT 440S45 e AT 440S48 tutti consospensione pneumatica, ma nei nostri pro-grammi l’intera flotta dovrebbe essere com-pletamente rinnovata entro la fine del 2011. Laproverbiale carenza infrastrutturale dellanostra penisola, gli orari di guida che rispettia-mo rigidamente, e il mancato decollo delleautostrade del mare, ci hanno imposto di stu-diare una nuova organizzazione dei viaggi. Èstato un processo faticoso e complesso, ma èstato proprio grazie a questo impegno cheadesso possiamo affermare di guardare alfuturo con tranquillità e con quell’ottimismoche non ci è mai venuto meno».«Se quindi i veicoli costituiscono un elementofondamentale del nostro business - concludeGiovanni Camastra -, a maggior ragione Ivecoe la sua Concessionaria Mantella V.I. Spa diCatanzaro sono per noi un riferimento insosti-tuibile. Siamo legati alla famiglia Mantella daprofonda amicizia anche perché, dal puntoprofessionale, vi abbiamo sempre trovato unriferimento puntuale, preciso e qualificato.Con loro pianifichiamo la scelta e l’acquistodei veicoli, definiamo la manutenzione e sap-piamo sempre di trovare una risposta concre-ta e tempestiva a tutte le nostre esigenze. Alresto poi provvede la fitta rete di OfficineAutorizzate Iveco su tutto il territorio naziona-le, sempre pronta a intervenire dovunque sitrovi il nostro veicolo. Siamo veramente moltosoddisfatti di avere un partner così preciso eaffidabile, proprio come noi lo siamo per inostri clienti».

Qui sopra, da sinistra:Giovanni e DomenicoCamastra.Nella pagina a fianco,alcuni veicoli della flottapronti per la consegnapresso la ConcessionariaMantella V.I. Spa.

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protagonisti<

UN PARTNERPER LA VITALa storia imprenditoriale della Camastra

è indissolubilmente legata al Gruppo Veronesi

e ai trasporti a temperatura controllata.

Un rapporto di oltre trent’anni proiettato nel futuro

LA CULTURA DEL SERVIZIO AL CLIENTEFin dall’inizio della sua attività l’imprenditore diLocri, in provincia di Reggio Calabria, avevacompreso l’importanza di soddisfare i suoiclienti, offrendo un servizio modellato sulle loroesigenze. Un’attenzione poi trasferita ai tre figliche, dalla fine degli anni Ottanta, sono entratiprogressivamente in azienda al suo fianco.«Anno dopo anno i camion hanno cominciato

Quando Antonio Camastranegli anni Settanta fondòla sua ditta in accomandi-ta semplice e, aiutato dallamoglie Rosa Froio, comin-ciò con un singolo camiona eseguire trasporti a tem-

peratura controllata per il gruppo alimentareVeronesi, non immaginava che quella sarebbestata la svolta della sua vita e della sua famiglia.

CAMASTRA TRASPORTI SRL

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Il sito viene così a costituire il centro del siste-ma web Iveco, un riferimento insostituibile sulquale tutta l’attività on-line verte a farvi confluireil maggior numero di utenti possibile. Così scat-ta la seconda fase, quella che noi al MercatoItalia abbiamo definito “Web 2.0”».

WEB 2.0: I SOCIAL MEDIA«È qui che entrano in scena i social media chesono stati individuati come il tramite più efficaceper creare questi contatti - spiega Rebora -.Necessaria una premessa: nell’approccio aisocial media la trasparenza è un requisito indi-spensabile, in caso contrario le ricadute negati-ve potrebbero essere pesanti. Per questo cisiamo presentati ufficialmente come Iveco, inter-venendo in prima persona nelle diverse comuni-tà di camionisti, dicendo le nostre opinioni, con-testando dati errati e fornendo tutte le informa-zioni richieste. Abbiamo in altre parole stabilitoun dialogo diretto con migliaia di utenti, privile-giando tre social media scelti fra quelli più popo-lari: Facebook, YouTube e Flickr, che è forse ilmeno famoso dei tre, una sorta di YouTube dedi-cato alle foto invece che ai video».«Facebook è stato il primo esperimento iniziatonel 2009 - prosegue Rebora -, con una “fan page”dove abbiamo caricato news, press release,immagini e video dei nostri veicoli. A oggi sonooltre 7 mila gli utenti di Facebook che hannomostrato di gradire il nostro materiale, com-mentandolo con il “mi piace” oppure inseren-dolo nei propri profili personali e condividendo-lo con altri amici. Abbiamo registrato anche unnumero significativo di visite di utenti stranieri,anche se la nostra pagina è prettamente dedi-cata a quelli italiani ed è visibile anche ai noniscritti, basta digitare www.facebook.com/Iveco.Pagine specifiche poi sono state create ancheper ECODAILY e Stralis, due nostri prodotti dipunta, con notevoli riscontri.Dopo la positiva esperienza di Facebook, a metàdel 2010, è stato creato un canale video sullapiattaforma di YouTube, la più popolare: media-mente oltre 7 milioni di visite al giorno! Qui abbia-mo messo on-line 38 filmati che ad oggi hannototalizzato oltre 186 mila visioni. Un bel risultatoconsiderando che il numero dei video è limitatoe che riguardano quasi totalmente le novità diprodotto, a parte quelli su Overland. Su YouTubealla fine del 2010 abbiamo promosso il nostrocanale con una sponsorizzazione della homepage che ha dato risultati davvero inaspettati,tanto da essere citati come esempio anche daGoogle: infatti siamo stati il primo caso in Europadi pianificazione sull’home page di YouTube diveicoli commerciali, studiata appositamente permassimizzare la visibilità dell’offerta ECODAILY.Poco dopo YouTube è stata aperta anche la pagi-na su Flickr dove al momento sono disponibili

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oltre 400 immagini relative alla gamma attuale.Nelle nostre intenzioni vorremmo inserire anchequelle dei modelli precedenti, per creare unadocumentazione storica su Iveco a disposizionedi tutti gli appassionati. Un argomento che, abbia-mo notato, è di estremo interesse per gli utenti,infatti anche su YouTube a grande richiestaabbiamo caricato i filmati sulla storia di Iveco». «È solo un esempio - conclude Rebora -, ma èl’ulteriore conferma di quanto i social mediacreino un rapporto diretto e continuo con gliutenti, molti dei quali sono dei diretti protagoni-sti dell’articolata realtà dell’autotrasporto. Unnuovo strumento dalle possibilità ancora inparte inesplorate per raggiungere e fidelizzaretanti nuovi appassionati e professionisti di que-sto mondo che ha trovato un modo di viaggiareanche virtualmente».

Nella pagina a fianco,Riccardo Rebora, DigitalMarketing &Communication Managerdel Mercato Italia Iveco, e la “fan pages” Iveco diFacebook. Qui sotto,quelle di Flickr e YouTube

focus<IVECO ITALIA PUNTA SUI SOCIAL MEDIA

NUOVI LUOGHID’INCONTRO

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puntare con grande determinazione sul webper instaurare un nuovo modo di comunicarecon i propri clienti e con tutti i protagonisti delmondo dell’autotrasporto ».

INFORMAZIONI RAPIDE«La prima fase di questa piccola rivoluzione si èconcretizzata con la completa ristrutturazionedel sito Iveco - prosegue Rebora -, non solo unarivisitazione grafica, ma anche una profondarevisione dei contenuti e della funzionalità.L’obiettivo era quello di dare un nuovo strumen-to in termini informativi, creare un contatto conla casa madre che consentisse all’utente diavere in maniera rapida le informazioni di cuinecessitava. In altre parole, lasciando pochisemplici dati, l’interlocutore è prontamentericontattato e le sue domande, da un’offertacommerciale a una semplice informazione, tro-vano prontamente risposta.

Oggi

gli appassionati

si incontrano

e si scambiano

commenti

sui social media

come Facebook

o YouTube.

Iveco ha scelto

di essere

presente

con le proprie

pagine

di Olga Lattuada

Se una volta c’erano i bar, oggi i luo-ghi di incontro e di scambio di opi-nioni si sono spostati sul web.Quante volte abbiamo sentito que-sta frase? È ormai sulla bocca ditutti e, come non sempre succede,è anche basata su reali dati di fatto.

«È vero, sui social media si sono spostati moltidei dibattiti che prima, almeno per le comunitàdi camionisti, avvenivano nelle aree di sostaautostradali, nei bar sulle vie di grande comuni-cazione e nei raduni delle varie associazioni -spiega Riccardo Rebora, Digital Marketing &Communication Manager del Mercato ItaliaIveco -. Basta un computer, ma anche solo unpiccolo smartphone, per intrattenere rapporticon tutto il mondo e, a maggior ragione, con ipropri colleghi. Iveco Italia ha deciso di coglierequesta opportunità, nell’ambito dell’azione cheè stata intrapresa fin dal 2009 e che l’ha vista

VISUALIZZA LA PAGINA

FACEBOOK IVECO

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STRALIS PER UN’INEDITA INIZIATIVA PROMOZIONALE

KME è un gruppo industriale paneuropeoleader mondiale nella produzione e com-mercializzazione di prodotti in rame e sueleghe. Un successo imprenditoriale basatosull’innovazione e anche sulla capacità disviluppare nuove strategie commerciali.Con questo intento il Gruppo ha affidato aun trattore Stralis, abbinato a un avveniristi-co semirimorchio della Sperotto, una nuovainiziativa promo-pubblicitaria che, se avràsuccesso, potrebbe veder nascere altri vei-coli simili. Si tratta di un allestimento perl’esposizione itinerante di materiale ad usopubblicitario realizzato dalla SperottoCarrozzerie Industriali di Sarcedo, in provin-cia di Vicenza, specializzato in allestimentispeciali. Il trattore utilizzato è uno StralisAS440S50T/P, con cambio automatico esospensione pneumatica con motoreCursor 13 da 500 CV. Il trailer misura 13,6 metri di lunghezza e 2,55 metri di larghezza, con un telaio a 2 assi e 28 t di MTT consospensioni pneumatiche. La struttura a scocca portante della furgonatura è realizzata in acciaio; la parete laterale destra, cosìcome le pareti dell’ufficio e il tetto, sono costituite da pannelli di vetroresina con all’interno una struttura tubolare reticolare sem-pre di acciaio. I pannelli fungono sia da coibentante sia da struttura portante, mentre la parete laterale sinistra ha una strutturatubolare reticolare portante che funge anche da telaio per fissare i serramenti. La parete estensibile destra scorre sul pavimen-to centrale movimentata da cilindri oleodinamici; quella estensibile sinistra è sfilata attraverso dei cilindri oleodinamici e succes-sivamente viene abbassato il pavimento in posizione orizzontale. Il movimento degli estensibili è un sistema a travi brevettatoda Sperotto. Nata nel 1886, KME ha sede a Firenze, ma opera su base europea con una produzione annua di circa 570 milatonnellate di semilavorati di rame e leghe di rame; 14 gli stabilimenti produttivi in Europa e Cina e 6.700 i dipendenti.

news<

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“ECOGLAMOUR”IN VIA MONTENAPOLEONEDue ECODAILY Electric hanno garantito lacopertura “dell’ultimo miglio” a emissionizero in via Montenapoleone. Tutto questonell’ambito di un’iniziativa voluta da Iveco,TNT e Gucci denominata “High StreetFashion”, per la distribuzione sostenibilenelle vie dello shopping nelle grandi cittàeuropee. Il primo test si è svolto nelQuadrilatero della Moda di Milano conun’attenta misurazione dei percorsi e deitempi di distribuzione della merce eun’analisi dei flussi e dei volumi media-mente trasportati. Il progetto ha visto ilcoinvolgimento degli operatori locali nellacondivisione delle finalità e degli obiettivi.In primis Iveco che ha fornito i due ECODAILY Electric: veicoli a propulsioneelettrica, progettati, costruiti, commercializ-zati e assistiti integralmente dall’azienda,antesignana in questa tecnologia sin dal1986. ECODAILY Electric è alimentato abatterie con un motore elettrico di tipoasincrono trifase comandato da un inverterche ha il compito di muovere direttamenteil veicolo e recuperare energia durantele fasi di rilascio (decelerazione) e frenata.

È disponibile nelle versioni 35S (furgone,combi o cabinato) e 50C (furgone e cabi-nato), equipaggiate con due motorizzazio-ni differenti: 30kW nominali per il modello35S e 40kW nominali per il modello 50C.Il veicolo è equipaggiato da due e fino aquattro batterie e raggiunge una velocitàmassima di 70 km/h per un’autonomiache varia da 90 km a 130 km, in base alnumero di batterie e alla mission. Il cosiddetto “ultimo miglio”, l’attività didistribuzione nelle vie cittadine di merci edocumenti è un’attività che genera diver-se criticità, sia in termini di tempi sia diimpatto ambientale. Congestione, inqui-namento, costi più elevati sono alcunedelle variabili con cui ci si deve confron-tare quotidianamente cercando al con-tempo di rispettare gli obiettivi in terminidi qualità del servizio e di rispetto delletempistiche. L’obiettivo finale del progettodi City Logistics consiste nel raggrupparein un’unica soluzione prese e consegnenormalmente effettuate con diversi vei-coli in più momenti della giornata. Unasoluzione quindi che prevede uno, massi-

mo due stop (uno nel primo mattino tra le7,30 e le 9,00 e uno nel tardo pomerig-gio), il cui risultato è un evidente rispar-mio di tempo per i gestori dei punti ven-dita e per i corrieri e una considerevoleriduzione del numero di veicoli cheoccupano le strade, con conseguentebeneficio sul traffico e, soprattutto, sulleemissioni inquinanti. Tutte le consegnegiornaliere nei negozi di Gucci in ViaMontenapoleone e nelle aree circostanti,sono state completamente “a impattozero”: da rilevare infatti che anche l’ener-gia elettrica usata da TNT per la ricaricadei suoi mezzi proveniva da fonti rinnova-bili, in particolare dall’energia idroelettricache alimenta tutti i suoi siti italiani sullabase dell’accordo con il Consorzio Eauxde la Valleè. Il beneficio per la stradadello shopping per eccellenza di Milanoè stato immediato con riflessi positivi sul-l’ambiente e sulla congestione del traffi-co. Ma soprattutto diventerà un modellodi efficienza logistica ulteriormente perfe-zionabile e replicabile in tutto il mondo inlocation con le medesime caratteristiche.

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ECODAILY ED EUROCARGONEL TRASPORTO CAVALLIUn settore che coinvolge solo in Italia più di un milione di appassionati dei quali ben 140 milapraticano sport equestri, per un giro d’affari complessivo di 6,5 miliardi di euro. Questo spiegaperché un costruttore come Iveco, sensibile a tutte le istanze del mercato, ha sempre guarda-to al mondo dell’equitazione con molto interesse stabilendo un solido rapporto di partnershipin particolare con le aziende inglesi Ifor Williams e Oakley, due leader nei rispettivi mercati. Entrambe le aziende inglesi sono importate in Italia da Giancarlo Crespi un’autentica istituzio-ne nel settore, grande esperto di allestimenti e profondo conoscitore del mercato dei veicolilegati all’allevamento e alle gare di equitazione. «Con l’ECODAILY allestito da Ifor Williamssiamo i leader del mercato in Italia - spiega Crespi -: sono oltre 1600 i veicoli di questo tipoche abbiamo venduto da quando è nato questo connubio che risale quasi alle origini delDaily. È infatti da 24 anni che lo proponiamo, ovviamente con tutti gli aggiornamenti che Ivecoe Ifor Williams hanno introdotto nel tempo. La furgonatura è realizzata in esclusiva da IforWilliams in acciaio zincato e alluminio per il trasporto di due cavalli. La meccanica preferita èquella dell’ECODAILY 35C10 con motore di 2,3 litri di 96 CV Euro 5, cambio manuale a 5rapporti, passo di 3450 mm e un portata utile di 785 chili. Così anche per Oakley la mecca-

nica Eurocargo è quella più utilizzata, in particolare in Italia dove sono più di 100 i modelli in circolazione, è infatti la soluzione miglio-re per godersi in piena autonomia e nel massimo comfort un weekend di gare. Il veicolo al suo interno prevede il living per il relax delcavaliere, costituito da un salottino e da una doccia alle spalle della zona di guida, che resta separata dal resto dell’allestimento. Nellaparte posteriore il vano per il trasporto di tre cavalli. L’Eurocargo 80E18 è il modello preferito per il potente motore Tector a 4 cilindri,4,0 litri di cilindrata e 180 CV, cambio automatizzato ZF EuroTronic a 6 rapporti per garantire veloci trasferte.La collaborazione con Iveco è un punto di forza per entrambe le aziende di cui ho l’esclusiva per l’Italia, la loro leadership è anchemerito di questa stretta partnership tecnica e commerciale».

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Iveco e l’azienda francese Soframe, controllata del Gruppo alsaziano Lohr, si sono aggiudicate una fornitura di autocarri militari polivalen-ti per l’Esercito francese. Il contratto prevede un primo lotto di 200 veicoli per un valore di circa 160 milioni di euro, con successive tran-che opzionali fino a 2400 unità totali per un valore complessivo di circa 800 milioni di euro. I mezzi militari commercializzati da IvecoDefence Vehicles sono autocarri 8x8 della gamma militare ad alta mobilità Iveco Astra, la società dell’Iveco che offre veicoli tattici per ladifesa in varie configurazioni, specializzata anche nella progettazione e produzione di veicoli fuoristrada per l’edilizia e per l’industria estrat-tiva. Sono forniti in parte con cabina protetta, varie tipologie di allestimenti scarrabili, rimorchi e gru per recupero di veicoli militari, assi-curano all’equipaggio la massima fles-sibilità con un’eccellente protezione ecapacità di carico. La fornitura saràcomprensiva di servizi di manutenzio-ne e di approvvigionamento di ricam-bi. Con questa importante fornituraIveco, insieme ai suoi partner di eccel-lenza, consolida la propria leadershipsul mercato europeo nel settore milita-re, in cui da sempre propone soluzioniinnovative sia per la parte veicolare,con le proprie tecnologie avanzate perle componenti prettamente militari, co -me la cabina protetta, sia per le attivitàdi manutenzione e di servizio, essen-ziali nel settore di destinazione di que-sti veicoli e le cui caratteristiche hannorisposto pienamente agli stringentirequisiti richiesti dall’Esercito francese.

IVECO FORNITORE DELL’ESERCITO FRANCESE

La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli, in collaborazione conIveco, ha ideato un servizio dedicato a tutti coloro che nei weekendvogliono visitarla. Inaugurata nel 2002, la Pinacoteca rappresentail momento finale dell’oltre ventennale processo di trasformazionedel Lingotto. Lo “scrigno” - come lo chiama Renzo Piano che l’haprogettato - accoglie 25 capolavori (ventitre quadri e due scultu-re) che spaziano dal Settecento alla metà del Novecento. Tra le opere in mostra si possono ammirare una raccolta unica inItalia di sette tele di Matisse, un dipinto di Balla del 1913 sul temadella velocità dell’automobile, capolavori di Severini, Modigliani eTiepolo. Da febbraio è disponibile una navetta Iveco ECODAILYCombi da otto posti per condurre i visitatori in Pinacoteca, il ser-vizio è gratuito. ECODAILY Combi costituisce l’ultima generazionedella gamma commerciale leggera Iveco con una spiccata atten-zione alle tematiche ambientali e al risparmio energetico. Conorario continuato dalle 10.00 alle 18.00, il sabato e la domenica,la navetta fa le seguenti fermate: Hotel NH Lingotto, Eataly, viaNizza di fronte alla Palazzina Fiat (allo stop di Sightseeing Torino) eLingotto Fiere. Salendo per la rampa si arriva direttamente allaPista sul tetto del Lingotto e quindi alla Pinacoteca Agnelli.

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Gianbattista Valent ha da poco ritirato cinque Stralis Active Space260S45 dalla Concessionaria Iveco Luciolicar Spa diPradamano, alle porte di Udine, dealer Iveco per parte di questaprovincia, oltre a quelle di Trieste, Gorizia, Pordenone e parte delVeneto orientale. La fornitura segue di due anni altri quattroStralis che vanno a rafforzare la flotta. «La nostra azienda non li dimostra ma è attiva da oltre ottant’an-ni - spiega Valent -, e il nostro obiettivo è raggiungere i 100. Sonoottimista, perché al mio fianco e a quello di mia moglie Alietta,adesso possiamo contare sul fondamentale apporto della terzagenerazione. Infatti le nostre figlie Silvia e Martina hanno decisodi affiancare alla loro professione di avvocato la supervisione della società di autotrasporto, garantendo così la continuità all’aziendadi famiglia, fondata nel 1928 da mio padre Leonardo, Cavaliere del lavoro. Tutto questo mi ha dato una grande carica e ci stiamostrutturando perché la Autotrasporti Valent possa svilupparsi anche nei prossimi decenni».Gli Stralis della fornitura sono carri a tre assi con l’attrezzatura scarrabile, idonei a rispondere alla variegata gamma di mission che laValent svolge per conto dei suoi clienti, in prevalenza corrieri, ma anche numerose aziende del Nord-Est italiano. «La AutotrasportiValent è un’azienda esemplare - racconta Roberto Lucioli titolare della Luciolicar Spa - che ha saputo reagire alla recente crisi conti-nuando a investire e a credere nel suo futuro, un esempio per tutti gli autotrasportatori di questa area».«Se abbiamo trovato il coraggio di far fronte ai frangenti più difficili - conclude Valent - è stato anche grazie alla lealtà dei nostri dipen-denti che si sono stretti a noi nei momenti più duri e alla serietà e professionalità che la Luciolicar ha mostrato nei nostri confronti. In80 anni abbiamo sempre avuto veicoli Fiat e Iveco, una fedeltà compensata con la qualità del prodotto, ma anche con lo stretto rap-porto che si è creato con la Concessionaria, riferimento per noi insostituibile».

CON ECODAILY ALLA PINACOTECA AGNELLI

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AUTOTRASPORTI VALENT: 80 ANNI CON IVECO

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Da sinistra: Gianbattista Valent con Roberto Lucioli, titolare dellaConcessionaria Iveco Luciolicar

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