Tutto cominciò con la Polonia. Poi i nazisti dilagarono in ... · to il confine della Slesia,...

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14 l patria indipendente l 27 settembre 2009 Settanta anni fa l’inizio della Seconda guerra mondiale Tutto cominciò con la Polonia. Poi i nazisti dilagarono in Europa Storia faccia dal buio nel silenzio più as- soluto. A bordo, si saprà poi, nes- suno dorme. Dormono invece tranquilli i solda- ti e i marinai polacchi sulla Wester- platte, la penisola alle porte di Danzica dove è stata costruita, da poco, una piccola fortezza. Il cam- bio delle sentinelle è avvenuto da poco e i nuovi arrivati si sforzano di vedere qualcosa con i binocoli, D anzica dorme quella mattina. È un venerdì. Anzi, venerdì 1° settembre del 1939, un anno pieno di tensioni, minacce e angosce. Il vento freddo ha già co- minciato a soffiare tra le gru del porto. Più a largo, la corrazzata tedesca “Schleswig-Holstein”, un mostro di ferro e cannoni in “visi- ta di cortesia”, come si usa tra le marinerie di tutto il mondo, si af- nel mare intorno, avvolto da una caligine umida e appiccicosa, no- nostante il vento. Alle 4,45 scoppia l’inferno. La co- razzata tedesca apre il fuoco con tutti i cannoni. La grandinata di proiettili investe in pieno la We- sterplatte. L’allarme è immediato e la reazione polacca appare subito notevolissima. La sorpresa c’è sta- ta, ma solo in parte. Dalla corazza- ta scendono subito nugoli di sol- dati del genio che si precipitano per le strade della città e riescono ad occupare, dopo accaniti com- battimenti, il palazzo delle Poste e quello del Governo. Tutto è stato abbastanza rapido: i polacchi de- vono comunque arrendersi anche perché i nazisti della città sono ac- corsi a dar man forte agli invasori. Forster, il capo dei nazisti locali, dopo qualche ora, urla alla radio che Danzica è tornata alla madre patria. Cioè alla patria nazista. È – dice – una vendetta storica contro la Polonia. Intanto nel Corridoio e lungo tut- to il confine della Slesia, scatta la “Blitzkrieg”: sono centinaia e cen- I l primo settembre del 1939 (settanta anni fa) i nazisti mossero i primi grandi passi verso la Seconda guerra mondiale, occupando la Polonia. Hitler, fautore della politica espansionistica e aggressiva verso Est, aveva già fatto sapere a mezzo mondo che non si sarebbe fermato di fronte a niente. Così, il 1° settembre, scattò l’attacco alle frontiere polacche con le fanterie, centinaia di aerei e carri armati. Era il “Blitzkrieg”, la tanto teorizzata guerra lampo degli stati maggiori nazisti. Il 17 settembre, anche l’Unione Sovietica di Stalin aggredì la Polonia. Unione Sovietica e Germania nazista, il 23 agosto, avevano firmato un trattato di non aggressione, un accordo che suscitò durissime polemiche e dolore tra i comunisti, i socialisti e gli antifascisti di mezzo mondo che guardavano all’Urss come l’unico baluardo sicuro contro nazismo e fascismo. I sovietici hanno sempre sostenuto, e sostengono ancora oggi, di aver sottoscritto quell’accordo per guadagnare tempo, prima che la Germania invadesse l’Urss come poi avvenne. Il pretesto per l’aggressione nazista alla Polonia? Una serie di falsi incidenti di frontiera e la pretesa tedesca di ricongiungere la “città libera di Danzica” alla “madrepatria tedesca”. Nella città portuale e in tutti i dintorni, vivevano migliaia di tedeschi che il trattato di Versailles dopo la Prima guerra mondiale, aveva fatto diventare cittadini polacchi. La Polonia fu soltanto l’inizio della grande tragedia della Seconda guerra mondiale con milioni e milioni di morti, distruzioni immani in tutta l’Europa e l’atrocità dei campi di concentramento. Alle recenti celebrazioni in ricordo dell’aggressione nazista, la cancelliera tedesca Angela Merkel con grande coraggio e umiltà (presente un nutrito gruppo di capi di governo europei) ha chiesto scusa ai polacchi e al mondo intero per l’immane tragedia della guerra mondiale provocata dal nazismo e dal popolo tedesco, con il pretesto e la scusa di Danzica. Soldati tedeschi abbattono la sbarra di frontiera che separa la Germania dalla Polonia. di Wladimiro Settimelli

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14 l patria indipendente l 27 settembre 2009

Settanta anni fa l’inizio della Seconda guerra mondiale

Tutto cominciò con la Polonia.Poi i nazisti dilagarono in Europa

Storia

faccia dal buio nel silenzio più as-soluto. A bordo, si saprà poi, nes-suno dorme.Dormono invece tranquilli i solda-ti e i marinai polacchi sulla Wester-platte, la penisola alle porte diDanzica dove è stata costruita, dapoco, una piccola fortezza. Il cam-bio delle sentinelle è avvenuto dapoco e i nuovi arrivati si sforzanodi vedere qualcosa con i binocoli,

D anzica dorme quella mattina.È un venerdì. Anzi, venerdì1° settembre del 1939, un

anno pieno di tensioni, minacce eangosce. Il vento freddo ha già co-minciato a soffiare tra le gru delporto. Più a largo, la corrazzatatedesca “Schleswig-Holstein”, unmostro di ferro e cannoni in “visi-ta di cortesia”, come si usa tra lemarinerie di tutto il mondo, si af-

nel mare intorno, avvolto da unacaligine umida e appiccicosa, no-nostante il vento.Alle 4,45 scoppia l’inferno. La co-razzata tedesca apre il fuoco contutti i cannoni. La grandinata diproiettili investe in pieno la We-sterplatte. L’allarme è immediato ela reazione polacca appare subitonotevolissima. La sorpresa c’è sta-ta, ma solo in parte. Dalla corazza-ta scendono subito nugoli di sol-dati del genio che si precipitanoper le strade della città e riesconoad occupare, dopo accaniti com-battimenti, il palazzo delle Poste equello del Governo. Tutto è statoabbastanza rapido: i polacchi de-vono comunque arrendersi ancheperché i nazisti della città sono ac-corsi a dar man forte agli invasori.Forster, il capo dei nazisti locali,dopo qualche ora, urla alla radioche Danzica è tornata alla madrepatria. Cioè alla patria nazista. È –dice – una vendetta storica controla Polonia.Intanto nel Corridoio e lungo tut-to il confine della Slesia, scatta la“Blitzkrieg”: sono centinaia e cen-

I l primo settembre del 1939 (settanta anni fa) i nazisti mossero i primi grandi passi verso la Secondaguerra mondiale, occupando la Polonia. Hitler, fautore della politica espansionistica e aggressiva versoEst, aveva già fatto sapere a mezzo mondo che non si sarebbe fermato di fronte a niente. Così, il 1°

settembre, scattò l’attacco alle frontiere polacche con le fanterie, centinaia di aerei e carri armati. Era il“Blitzkrieg”, la tanto teorizzata guerra lampo degli stati maggiori nazisti. Il 17 settembre, anche l’UnioneSovietica di Stalin aggredì la Polonia. Unione Sovietica e Germania nazista, il 23 agosto, avevano firmatoun trattato di non aggressione, un accordo che suscitò durissime polemiche e dolore tra i comunisti, isocialisti e gli antifascisti di mezzo mondo che guardavano all’Urss come l’unico baluardo sicuro contronazismo e fascismo. I sovietici hanno sempre sostenuto, e sostengono ancora oggi, di aver sottoscrittoquell’accordo per guadagnare tempo, prima che la Germania invadesse l’Urss come poi avvenne.Il pretesto per l’aggressione nazista alla Polonia? Una serie di falsi incidenti di frontiera e la pretesa tedescadi ricongiungere la “città libera di Danzica” alla “madrepatria tedesca”. Nella città portuale e in tutti idintorni, vivevano migliaia di tedeschi che il trattato di Versailles dopo la Prima guerra mondiale, avevafatto diventare cittadini polacchi.La Polonia fu soltanto l’inizio della grande tragedia della Seconda guerra mondiale con milioni e milionidi morti, distruzioni immani in tutta l’Europa e l’atrocità dei campi di concentramento. Alle recenticelebrazioni in ricordo dell’aggressione nazista, la cancelliera tedesca Angela Merkel con grande coraggio eumiltà (presente un nutrito gruppo di capi di governo europei) ha chiesto scusa ai polacchi e al mondo interoper l’immane tragedia della guerra mondiale provocata dal nazismo e dal popolo tedesco, con il pretesto e lascusa di Danzica.

Soldati tedeschi abbattono la sbarra di frontiera che separa la Germania dalla Polonia.

di Wladimiro Settimelli

tinaia i pesanti carri armati nazistiche si sono già infilati in territoriopolacco. Alle 10, quando Hitler sireca al Reichstag per annunciare laguerra, i soldati della Wehrmachtsono già penetrati in profondità. Ipolacchi rispondono ancora colposu colpo anche se l’inferiorità dimezzi e di soldati appare subitochiara. Sono pochi gli aerei chetentano di opporsi ai velocissimi emicidiali Stukas tedeschi che silanciano, con “l’urlo” caratteristi-co dei motori, sui soldati polacchiin movimento. Sono ore terribili eal comando generale di Varsavia, ilmaresciallo Smigly-Rydz, si rendesubito conto che la maggior partedegli aerei che aveva a disposizio-ne, tutti vecchi e lentissimi, sonogià stati distrutti a terra.L’armata polacca “Modlin” vienelentamente scalzata dalle posizionidi Mlava e i tedeschi hanno già ra-dunato migliaia di prigionieri. Gliinvasori stanno portando a termi-ne una terribile manovra a tenagliasulle ali. E la tenaglia sarà chiusasolo verso la capitale. Nello stessotempo, i tedeschi hanno già prov-

veduto a chiudere lo spazio peruna eventuale ritirata in Romania.Lo stato maggiore polacco haschierato tutto l’esercito verso lafrontiera tedesca lasciando interezone sguarnite sperando, pare, inun aiuto francese dopo il famosoaccordo “Gamelin-Kasprjzki”. Mai francesi non arrivano.È un inferno di fuoco e di fiamme:l’esercito polacco viene smembra-to lentamente in tanti tronconiche, in una confusione indescrivi-bile, vengono poi eliminati l’unodopo l’altro.Il XIX corpo corazzato tedesco,comandato dal generale Guderian,marcia in avanti, come un rullocompressore, alla velocità di ottan-ta chilometri al giorno e non per-mette che i polacchi si ritirino eabbiano il tempo di allestire altredifese. Intanto, nelle retrovie, co-minciano già i primi massacri deicivili e dei militari che tentano sol-tanto anche una minima resisten-za. Le divisioni di Smigly-Rydzcontinuano a ritirarsi. Non ci ri-escono gli uomini che difendonoPoznan,chiusi ormai in una morsa

invalicabile. Il corpo d’armata chedifende Lodz viene invece tagliatoin due dall’urto della Decima ar-mata tedesca. Metà dei polacchi siritirano verso Radow e l’altra metàverso Nord. Nel varco improvvisosi incuneano, nel giro di pocheore, due divisioni di carri armatitedeschi lanciati verso Varsavia.Dopo i primi sette giorni di guer-ra, dall’1 all’8 settembre, si puòdire che la Polonia è già statasconfitta. Certo non è finita: i po-lacchi, anche se divisi, dispersi, conpoche munizioni e allo sfacelo, re-sistono bene in molte zone e pas-sano persino al contrattacco.Ci sono decine e decine di episodidi valore che lasciano stupita mez-za Europa che, però, continua aguardare la fine di un Paese senzamuovere un dito. È la cavalleriapolacca, suddivisa in undici briga-te, che non cede di un passo e siavvia al massacro, reggimento do-po reggimento. I cavalieri nonpossono proprio niente contro icarri armati di Guderian, ma van-no all’attacco ugualmente. Sonogli eredi della cavalleria di re So-

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Attualità

La Germania riabilita dopo sessant’anni i “traditori di Hilter”

Dopo 60 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale, il Parlamento tedesco ha finalmente approvato la riabilita-zione delle migliaia di militari tedeschi che osarono opporsi alla follia di Adolf Hitler. Verranno così cancellate100.000 sentenze di condanna ai lavori forzati e 20.000 condanne a morte. Un fatto di portata storica per la Ger-mania e per l’Europa intera, questo provvedimento, che giunge dopo anni di contese storiografiche, politiche e fer-mi dinieghi da parte delle autorità competenti: nel 2008 il Ministro della Giustizia si dichiarò contrario, affermandoche di fatto con la loro condotta questi uomini misero in pericolo l’incolumità dei commilitoni. La maggior parte deitedeschi sembrerebbe acconsentire al provvedimento. Puntuali invece in Italia le reazioni farneticanti di esponentidell’estrema destra. Abbiamo letto in un blog: “tradire il proprio popolo, la propria nazione e mettere altri in pericoloper le proprie fughe o i propri sabotaggi diventa oggi nota di merito. Per sessantaquattro anni nessuno aveva osatospingersi fino all’idolatria di Giuda…”. Ovviamente questo esercito senz’armi era ben altro. In un carteggio del 1995lo scrittore tedesco Günter Grass scriveva al Nobel giapponese Kenzaburo Oe: «Oltre ventimila soldati furono con-dannati a morte dai tribunali di guerra. E ancora oggi queste condanne non vengono contestate, ancora oggi questisoldati sono considerati dei vigliacchi. Ma non furono forse loro i veri eroi della guerra? Trovarono il coraggio di sot-trarsi a un’azione criminale. Ebbero la grandezza d’animo di mostrare paura. Non eseguirono ciecamente ogni ordi-ne. La disobbedienza fu la loro virtù». E aggiungeva: «Le scene cui assistetti da ragazzo nelle ultime settimane diguerra sono ancora vive nella mia memoria. Dopo che le armate sovietiche ebbero sfondato il fronte dell’Oder eintrapreso la battaglia di Berlino, in tutti i centri da sgomberare vidi le vittime dei tribunali di guerra tedeschi: lamaggior parte pendevano dagli alberi delle vie principali, di norma chiamate Adolf-Hitler-Strasse. Vidi combattentipiù anziani e ragazzi della mia età, processati per direttissima. A ciascun uomo impiccato era appeso sul petto uncartello su cui si leggeva: “Sono un vigliacco!”».In futuro quindi si potrà “apertamente” valorizzarne il ricordo. Ludwig Baumann, uno dei riabilitati ancora viventi, hadichiarato recentemente al Corriere della Sera: «Per me è un sogno che si realizza… volevo vivere non uccidere».

bieski che liberò Vienna dall’asse-dio dei turchi, ma ora, nel 1939, illoro sacrificio è inutile e senza sen-so. Tutti i polacchi, con le lacrimeagli occhi, ricordano comunqueancora oggi, gli uomini della bri-gata “Pomorska” che si fa intera-mente massacrare, ma resiste perun giorno intero.Il 4 settembre si incontrano lungola Vistola, le armate di von Kuch-ler e del generale Kluge che si pre-cipitano verso Varsavia. Il generaleList, con la sua 14ª armata con-quista Cracovia e si avvia in dire-zione di Lublino e Brest-Litovsk.Kluge dirama poi un bollettino divittoria che dice: “alle ore 17,15,reparti corazzati tedeschi sono en-trati in Varsavia”. È un annunciotrionfale che scuote l’intera Ger-mania. Ma è una notizia falsa: lacapitale non ha ceduto e non cede.Il generale polacco Czuma conl’intero presidio, respinge addirit-tura gli attaccanti e mette in diffi-coltà gli uomini di von Brau-chitsch che deve chiedere rinforzi.Il generale polacco Kutrzeba lan-cia all’attacco, in una azione dispe-rata, tutti i soldati che ha a dispo-sizione. La città, dunque, si difen-de quartiere per quartiere. In mol-te zone gli abitanti sono scesi instrada e hanno eretto le barricate.I nazisti inviano alcuni parlamen-tari dal generale Czuma per chie-derne la resa, ma vengono respin-ti. Allora gli invasori gettano congli aerei, sui combattenti della cit-tà, migliaia e migliaia di manifesti-ni chiari e inequivocabili: se entrododici ore Varsavia non si arrende-rà, tutto il territorio della città saràconsiderato zona di guerra e colpi-to. I polacchi, ancora una volta,non rispondono e la Luftwaffe ini-zia subito le incursioni. È un mas-sacro: migliaia di uomini donne e

bambini muoiono tra le fiammedegli incendi e tra le macerie dellecase.Il 17 settembre, una domenicastranamente calda e poco autunna-le, il generale von Brauchtitsch co-munica a Berlino che la campagnadi Polonia è praticamente finita,ma ancora una volta non è vero. Èproprio in quella maledetta dome-nica che, a Est, contingenti del-l’Armata Rossa entrano in territo-rio polacco per “aiutare i fratelliucraini e bielorussi” che ora sonoabbandonati. I sovietici si precipi-tano su Brest-Litovsk e poi si allar-gano a macchia d’olio nelle zonetra i fiumi Narew, Pisa, San e Vi-stola.I polacchi resistono ancora eroica-mente: si sono arrese Gdynia ePoznan, ma a Varsavia e Modlinancora si combatte con ferocia.Nella capitale quasi completamen-te distrutta, senza luce e senza ac-qua, la gente non ha da mangiaree strappa brandelli di carne dallecarogne dei cavalli, tra montagnedi macerie.La mattina del 25 e per due giornidi seguito, l’aviazione nazista si ac-canisce su Varsavia sganciando mi-gliaia e migliaia di tonnellate dibombe.Siamo alla sera del 27, a qualchecentinaio di chilometri dalla capi-tale polacca. In un comando tede-sco improvvisato tra le macerie diuna casa contadina, tutti stannoascoltando intorno ad una stazio-ne radio da campo le comunica-zioni tra i diversi corpi d’armata.Ad un tratto, tra mille sibili, fischie ronzii, una voce lontanissima an-nuncia con tono solenne: “Qui èradio Varsavia. Stiamo per arren-derci”. Tutti si fanno intorno edall’altoparlante della radio esce,come arrivando da chissà quale

lontananza, la musica notissima diChopin che ha quel titolo terribi-le: “La caduta di Varsavia”.Un ufficiale polacco prigionieroche sta in un angolo, sorvegliatoda una sentinella, si alza in piedi discatto, si mette sull’attenti, salutacon la mano alla visiera e piange insilenzio, senza un singhiozzo. Lelacrime scendono lungo la divisasporca e sdrucita. È la fine di unacittà e di un Paese.Anche un ufficiale della Wehr-macht si alza in piedi e saluta conla mano alla visiera. Ad un tavolinetto poco distante èseduto un giovane inviato italianoche racconta la guerra per il Cor-riere della Sera. Anche lui si alza inpiedi: ha il nodo alla gola, lo rac-conterà più tardi. Si chiama IndroMontanelli e non lo conosce nes-suno. Racconterà quei momenti ailettori italiani in modo magistralee senza un filo di retorica.Ora sono il generale polacco Czu-ma e il sindaco della capitale checercano i nazisti e presentano l’at-to di resa.L’intero governo con il presidentedella Repubblica Moschicki, il mi-nistro della guerra, la vedova e lefiglie del maresciallo Pilsudski, ilmaresciallo Smigly-Rydz hannointanto già abbandonato il Paeseraggiungendo la Romania, attra-verso il ponte di Kuty, per poi rag-giungere Londra.Per la Polonia finita e sconfitta èsubito schiavitù, fame, deportazio-ne, fucilazioni, lavoro coatto. Lacultura del Paese viene fatta a pez-zi e Chopin non potrà mai più es-sere suonato. Hitler, scortato dalfuturo feldmaresciallo Rommel,entra a Varsavia e decide subitoche la città non dovrà più essere ri-costruita. Poi nomina il Governa-tore generale nella persona di

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Alba del 2 settembre 1939: prime truppe dell’avanguardia tedesca, riparandosi dietro le autoblindo, penetrano nei sobborghi di Danzica.

Hans Frank che trasferisce i suoiuffici a Cracovia. La persecuzione si fa ovunque me-ticolosa e terribile: quindici milio-ni di persone sono alla mercé delleSS e della Gestapo. Sorgono quasisubito i campi di sterminio di Tre-blinka, Belzec, Sobibor. Frank racconta ai giornalisti diBerlino di essere “der deutsche Ko-nig von Polen” e cioè il re dellaPolonia. Ai polacchi è proibito tutto: faresport, suonare musica tradiziona-

le, fare teatro, recitare poesie, apri-re teatri e caffè, dare spettacoli diopera lirica, stampare libri e gior-nali. Le autorità di occupazione ri-compensano i bambini polacchiche raccolgono rottami di ferro,con bevande alcoliche perché“l’alcolismo e le pratiche abortivedevono essere favoriti”. Gli ebreivengono rinchiusi nel ghetto ospediti nei campi di sterminio. Co-munque, due milioni di polacchifiniscono, dopo un po’ di mesi, ailavori forzati in Germania.

E a Est che accade? L’Armata Ros-sa. O meglio gli uomini dei servizisegreti dell’Urss si macchiano, perordine di Stalin, di una terribile in-famia: massacreranno nei boschi diKatyn, nel 1940, ventiduemila uf-ficiali polacchi che si erano arresi.Fu il tentativo – hanno scritto glistorici – di far sparire completa-mente la classe media polacca. Irussi, solo nel 1990, riconobberoche gli autori dei massacri eranoloro e non i nazisti, come per anniavevano sempre affermato.Varsavia, nel corso della Secondaguerra mondiale, non finì mai dicombattere: tra il ’42 e il ’43 sisviluppò in città e in particolarenel Ghetto ebraico, la resistenzaarmata. I nazisti massacrarono eimpiccarono migliaia di partigiani.Poi, per risolvere definitivamenteil problema, incendiarono tutte lecase del ghetto con gli abitantidentro. Fu una nuova e terribile strage chenessuno deve o può dimenticare.

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Le forze in campo

1 MILIONEUOMINI 1,5 MILIONI

500MEZZI CORAZZATI 2.500

2.800ARTIGLIERIA 9.000

400AEREI 2.000

POLONIA GERMANIA

Quel maledetto 19391° gennaio - Mussolini intende ac-cogliere la proposta tedesca di tra-sformare in alleanza militare il Pat-to anticomintern (come proposto-gli da Ribbentrop nel settembreprecedente). Si comincia a tratta-re, ma si arriverà al «Patto d’ac-ciaio» solo tra Italia e Germania,perché il Giappone tergiversa.5 gennaio - «Danzica è tedesca eprima o poi dovrà tornare a farparte della Germania» affermaHitler in un colloquio con il mini-stro degli esteri polacco Beck. As-sicura però che non verrà creato aDanzica nessun fatto compiuto.7 gennaio - È da tempo in atto iltentativo di risolvere la questionedell’Alto Adige, che Ciano vorreb-be sistemare alla chetichella, tra-sferendo nel Reich gli allogeni chenon desiderano restare in Italia.8 gennaio - La grande politica fa-scista secondo le idee del duce e diCiano: alleanza militare tra Italia-Germania-Giappone; intesa piùstretta con Jugoslavia, Ungheria,Romania e – se possibile – con Po-lonia, per assicurarsi le materie pri-me. Alleanza con Franco non ap-

pena questi avrà vinto la guerra(con lui ci sono 10/15.000 soldatiitaliani guidati dal generale Gam-bara). Ottenere dalla Francia laCorsica e il protettorato sulla Tuni-sia, ma non Nizza e Savoia (no-nostante le «richieste» dei deputatifascisti alla Camera, il 30 novem-bre 1938), e una forte partecipa-zione all’amministrazione del Ca-nale di Suez. Si pensa ad un accor-do con Belgrado per liquidare l’Al-bania «eventualmente favorendol’andata dei serbi a Salonicco».11/14 gennaio - Il premier britan-nico Chamberlain e il ministro de-gli esteri Halifax sono in visita uf-ficiale a Roma. Secondo Ciano, gliinglesi vogliono la pace ad ognicosto e da ciò Mussolini ricavaun’impressione negativa sullaGran Bretagna, che influenzerà lesue scelte future. Nei colloqui conChamberlain Mussolini si dice ot-timista circa le relazioni tedesco-polacche.15 gennaio - Nella guerra di Spa-gna, i repubblicani cedono e cadela città di Tarragona. Ordini delMinculpop (il Ministero Cultura

Popolare che nell’Italia fascista, trale altre incombenze, aveva quelladi orientare, attraverso ordini e«veline», l’atteggiamento dellastampa) alla stampa «mussare (os-sia gonfiare) molto la presa di Tar-ragona».19 gennaio - Ciano va a Belgrado.La Jugoslavia, scopre, è antitede-sca, ma non il suo primo ministroMilan Stojadinovic. Egli è anchefavorevole alla spartizione con gliitaliani dell’Albania, di cui prende-rebbe una piccola porzione.26 gennaio - Spagna: i franchistioccupano Barcellona.30 gennaio - Starace, parlando aldirettorio del PNF dichiara che èobbligatorio praticare «uno sportda combattimento per chi ha in-tenzione di diventare gerarca».Dopo un discorso di Hitler (di to-no conciliante con gli inglesi e disviscerato amore per gli italiani),Ciano è convinto che l’Asse stiadivenendo popolare in Italia.1° febbraio - Rivista della MVSN(Milizia Volontaria per la Sicurez-za Nazionale). Ciano commenta:«È innegabile che il passo di parata(il passo romano) è di schietta imi-tazione prussiana».Muti, squadrista di Ravenna desti-

Riproponiamo la cronologia del 1939 scritta per Patria dall’indimenticabile Fausto Vighi.

nato a diventare segretario delPNF di lì a pochi mesi, di ritornodalla Spagna, chiede uomini e ar-mi per il colpo finale su Valenza eMadrid. Mentre le brigate interna-zionali sono da tempo sciolte,Franco seguita ad avvalersi di uo-mini e mezzi di provenienza fasci-sta o nazista.3 febbraio - Dall’OVRA di Milanoal Duce: «La chiamata alle armidi una parte della classe 1901 hadestato un vivo senso di apprensio-ne... Il popolo non sente la guerra…quindi non nasconde una certa ap-prensione che si sente in tutte le con-versazioni e che non denota nessunentusiasmo».4 febbraio - A Belgrado dimissionidi Stojadinovic. È un colpo ai pia-ni di Mussolini e Ciano per l’Alba-nia: essi però decidono di procede-re ugualmente e di occuparla du-rante la Settimana Santa (ai primidi aprile). Jacomoni, nostro amba-sciatore a Tirana, sollecita l’azione.Ciò chiarisce che l’occupazionedell’Albania non fu una reazioneall’occupazione nazista di Praga(15 marzo), ma la conseguenza diun piano da tempo studiato.9 febbraio - Dall’OVRA di Milanoal Duce: «Nelle masse rurali si os-servano i segni di un certo nervosi-smo e di una più diffusa preoccupa-zione» relativamente a un possibileconflitto con la Francia.10 febbraio - Muore il Papa Achil-le Ratti, Pio XI. Dice Ciano: «Lanotizia lascia del tutto indifferenteil Duce». Ordine del Minculpopalla stampa: «Nei titoli non collega-re in alcun modo la notizia dellamorte di Pio XI col decennale dellaconciliazione. Non usare nei titolila dizione: il Papa della concilia-zione è morto…».16 febbraio - Direttive di Ciano al-la nostra rappresentanza diploma-tica in Albania: da una parte ecci-tare gli animi contro re Zog e nelcontempo rassicurarlo che l’Italianon ha mire sul suo paese. 17 febbraio - Mussolini toglieGrandi dall’ambasciata italiana aLondra. Promette a Ciano di di-struggere la Francia, però è preoc-cupato per la preparazione dell’E-sercito e dell’Aeronautica.25/27 febbraio - Mentre Ciano èin visita a Varsavia, Ribbentroprinnova le richieste di Hitler: ritor-

no di Danzica alla Germania, co-struzione di una ferrovia e diun’autostrada extraterritoriali nel«corridoio» polacco per allacciarela Germania con Danzica e con laPrussia orientale. Il Ministro degliEsteri polacco Beck dice a Cianoche è disposto a risolvere la que-stione mediante liberi negoziati enon per pressioni esterne.Non stupisce che Ciano abbia sen-tore che in ogni parte della Polo-nia siano avvenute o avvengano di-mostrazioni antitedesche.Il governo britannico fa sapere chericonoscerà il governo di Franco.La Francia, nominerà il marescial-lo Pétain ambasciatore francesepresso Franco il 3 marzo, cioèquando ancora la Repubblica nonsi è arresa e la guerra continua.2 marzo - Eugenio Pacelli è pro-clamato Papa Pio XII. «Mussolini –dice Ciano – vuole accelerare l’al-leanza italo-tedesca», anche se neresterà fuori il Giappone.6 marzo - Tokyo fa obiezioni allafirma di un’alleanza a tre. Londrasa che Hitler sta mobilitando perliquidare quanto resta della Ceco-slovacchia.10 marzo - Ribbentrop propone –sempre in vista dell’alleanza milita-re (a 2 o a 3, non importa) – unincontro del Capo di S.M. genera-le tedesco, Keitel, con l’italianoPariani, sottosegretario alla Guerrae capo di S.M. dell’Esercito.Il ministro inglese agli Internipreannuncia un piano quinquen-nale di pace, inizio di una «nuovaetà dell’oro», ma ignora che ilpremier Chamberlain già sa cheHitler sta per invadere la Cecoslo-vacchia. In Italia la prevista inva-sione della Cecoslovacchia preoc-cupa Ciano, ma non Mussolini.14 marzo - A Bratislava gli autono-misti slovacchi proclamano l’indi-pendenza della Slovacchia e la se-cessione da Praga; lo stesso fannogli autonomisti ungheresi in Rute-nia, i quali proclamano la nascitadella Repubblica dell’Ucraina car-patica. Tale repubblica vivrà ungiorno solo, perché il 15 sarà oc-cupata dalle truppe ungheresi eannessa all’Ungheria. II nostroambasciatore a Berlino, BernardoAttolico, apprende da Ribbentropche la Germania si appresta a in-corporare i resti della Cecoslovac-

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Dall’alto: pietra di confine che limita ilterritorio della città di Danzica; von Rib-bentrop (a sinistra) e Ciano a Milano il 6maggio 1939; Neville Chamberlain parteda Monaco con l’illusione dell’era di pace.

chia, consentendo agli ungheresidi annettersi la Rutenia.15 marzo - Invasione tedesca dellaCecoslovacchia sopravvissuta allaspartizione operata a Monaco.L’occupazione comincia mentreHitler a Berlino cerca d’indurre ilpresidente cecoslovacco Hacha,convocato nella capitale tedescapretestuosamente, a firmare undocumento che affida la Cecoslo-vacchia a Hitler. Hitler affermache Boemia e Moravia diventanoprotettorati tedeschi. Hitler an-nuncia il fatto compiuto al Ducecol solito messaggero (il principedi Assia).16 marzo - La lacerazione del pat-to di Monaco ha provocato gran-de impressione in tutta Europa.Però i governi inglese e franceseprotestano debolmente, con piùvigore quello degli USA. Secondoil premier britannico Chamberlain,con la secessione slovacca e rutenala garanzia data dall’Inghilterra al-la Cecoslovacchia non ha più valo-re e quindi non si può punire l’ag-gressore.Hitler a Praga proclama il protet-torato di Boemia e Moravia.17 marzo - Spinto dal suo ministrodegli Esteri Halifax, Chamberlaincambia atteggiamento e in un di-scorso ai suoi elettori di Birmin-gham, non più disposti ad accetta-re una politica di accomodamentocoi nazisti, condanna finalmente il«tradimento» di Hitler.18 marzo - Litvinov, ministro degliEsteri sovietico, a nome del suogoverno, propone a Gran Breta-gna, Francia, Turchia, Polonia eRomania di costituire una coali-zione per fermare altre aggressionitedesche. Sono evidenti le mirenaziste, ma gli inglesi giudicanoprematura l’iniziativa e la Polonianon accetta di entrare in una coali-zione alla quale partecipi l’URSS.19 marzo - Mussolini è d’accordocon Ciano sull’impossibilità dipresentare agli italiani un’alleanzamilitare con la Germania. «Si ri-volterebbero anche le pietre», dice.21 marzo - Termina il XVIII con-gresso del PC(b) (Partito Comu-nista bolscevico) dell’URSS, nelcorso del quale è stata esposta inchiare lettere la potenzialità milita-re dell’Armata Rossa. Eppure, no-nostante le cifre (veritiere o gon-

fiate) e l’esaltazione delle capacitàmilitari dei quadri (credibili o me-no), la cosa non desta l’interessedegli occidentali. Londra chiedesolo quale sarebbe stato l’atteggia-mento russo in caso di aggressionealla Romania, che in quel momen-to si riteneva minacciata. La rispo-sta rassicurante dell’URSS non èapprezzata nel modo dovuto e quisi manifestano le prime avvisagliedella farsesca trattativa che gli oc-cidentali avvieranno, a suo tempo,con il governo sovietico.In Estremo Oriente si sta profilan-do un attacco della VI Armatagiapponese alle posizioni russe. AlGran Consiglio del fascismo Mus-solini si dichiara per una intransi-gente fedeltà all’Asse. Ciano nonha nulla da obiettare e quandoBalbo dice «lustrate le scarpe allaGermania», reagisce «con grandeviolenza». Per il Duce «Balbo ri-marrà sempre il porco democraticoche fu oratore alla loggia GirolamoSavonarola di Ferrara».Conversazioni a Berlino per «unaampia intesa tedesco-polacca».22 marzo - A Londra Chamberlainpropone un accordo franco-ingle-se-polacco-russo per una dichiara-zione a quattro, onde impedire ul-teriori aggressioni. I polacchi nonsono d’accordo.Ribbentrop chiede ai polacchi unarisposta circa le richieste avanzateper Danzica e il «corridoio».23 marzo - Altro colpo di mano diHitler, il quale costringe la Litua-nia a cedergli Memel, che è rag-giunta via mare dai tedeschi, es-sendo la Lituania separata dalReich dalla Polonia. Hitler entra aMemel alle 14,30.In Italia, inaugurazione della Ca-mera non più dei deputati ma deiFasci e delle Corporazioni. Ordinealla stampa: «Ricordare che la Re-gina, alla cerimonia inaugurale,ha salutato romanamente».Mussolini decide di accelerare itempi per l’occupazione dell’Alba-nia. È convinto dell’inerzia delledemocrazie.Slovacchia e Germania firmano untrattato di protezione, per cui laprima è di fatto sottomessa allaseconda.25 marzo - L’ambasciatore USA aLondra, Kennedy (padre del futu-ro presidente J.F. Kennedy), si

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Dall’alto: Édouard Daladier, presidente delConsiglio dei ministri francese, nel 1939;il Duce e il Führer visionano una cartadell’Europa; cartello che indica la distan-za da Varsavia. La 4a divisione corazzatatedesca vi arrivera l’8 settembre.

sente dire dal ministro degli esteriinglese, Lord Halifax, che la Polo-nia, dal punto di vista militare, èper l’Inghilterra un’alleata più pre-ziosa dell’URSS. Memorandum diHitler al generale von Brauchitsch:«non risolvere il problema di Dan-zica con la forza», però «pensarcisin da ora».26 marzo - Adunata a Roma degli«squadristi» per il 20° della fonda-zione dei fasci. Violento discorsoantifrancese di Mussolini, che defi-nisce le «rivendicazioni italiane»:Tunisi, Gibuti, Canale di Suez (maniente Nizza e Savoia). E lancia laparola d’ordine: «Più cannoni, piùnavi, più aeroplani... anche se sidovesse fare tabula rasa di tutto

quello che si chiama la vita civile».In relazione all’occupazione dellaCecoslovacchia, afferma: «...quan-to è accaduto nell’Europa Centraledoveva fatalmente accadere».L’Ambasciatore polacco Lipski aRibbentrop: «Danzica non può di-ventare tedesca».28 marzo - In séguito al golpe Ca-sado, Madrid si arrende e finisce laguerra civile spagnola. Comincia ilmassacro degli antifranchisti.29 marzo - Lo storico e critico mi-litare di valore internazionale B.H.Liddell Hart sostiene con Edenche è indispensabile l’appoggiodell’URSS se si vuole che la garan-zia alla Polonia abbia un senso.Per l’Albania, dice Ciano, «Saremopronti sabato (cioè il 1° aprile)».Badoglio è d’accordo.31 marzo - Chamberlain annunciaai Comuni che Gran Bretagna eFrancia daranno alla Polonia «tut-to l’appoggio possibile».Pio XII invia al «generalissimo»Franco «le più paterne benedizio-ni» per l’opera da lui svolta.1° aprile - Discorso-risposta diHitler a Chamberlain: «Non mipotrete mai fermare!».3 aprile - Keitel (Ministro tedescodella Guerra) dirama ai tre coman-danti in capo delle forze armate ledirettive segrete di Hitler per il«Caso Bianco» (distruzione dellaPolonia) che li impegna a prepara-re la Wehrmacht perché le opera-zioni «possano avere inizio inqualsiasi momento a partire dal 1°settembre 1939». Annuncia ancheche seguiranno gli «ordini per lapreparazione generale della Wehr-macht alla guerra per il 1939-’40».Ordini più circostanziati vengonoemanati l’11 aprile, il 10 maggio eil 23 maggio 1939. Il 15 giugnol’esercito riceve l’ordine di schiera-mento delle unità da impiegarecontro la Polonia.4 aprile - La «garanzia» inglese al-la Polonia si concreta in un pattoanglo-polacco di mutua assistenza,firmato a Londra da Beck. La «ga-ranzia» unilaterale e temporaneaalla Polonia si è così trasformata inun accordo permanente e reciproco.7 aprile - Sbarco italiano in Alba-nia e occupazione di quel paese.Prezzo dell’operazione-conquista:11 morti a Durazzo (3 bersaglierie 8 marinai). Nonostante l’ammo-

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Dall’alto: manifestazione pro nazisti a Danzica. Sullo sfondo lo striscione dice: Danzica è unacittà tedesca e vuole ritornare alla Germania; inizia il martirio dei bombardamenti aerei sul-la Polonia; 1° settembre 1939: la corazzata Schleswig-Holstein leva gli ormeggi a Danzicaper colpire la vicina stazione navale della Westerplatte.

nimento di Churchill, deputato alParlamento britannico («è in gioco,niente di meno, l’intera penisolabalcanica»); nessuno interviene.Chamberlain è, anzi, felice del pas-so italiano, perché a suo giudiziol’Albania sarà fonte di futuri attrititra Italia e Germania.13 aprile - La Gran Bretagnaestende alla Grecia e alla Romaniale garanzie date alla Polonia. LaFrancia promette gli stessi impegnia Polonia, Grecia e Romania.15 aprile - Goering, a Roma, spie-ga al Duce i motivi della soluzionececoslovacca e i relativi «vantag-gi», ma Ciano lo sente anche par-lare (il giorno successivo) di guer-ra alla Polonia. Il presidente ame-ricano Roosevelt, con un messag-gio personale a Hitler e a Mussoli-ni, chiede l’impegno a non com-mettere altre aggressioni «per al-meno 10 anni» contro 31 nazionielencate nella proposta. Mussolinicommenta: «Frutto della paralisiprogressiva». Ordine alla stampa:«Ignorare assolutamente il messag-gio di Roosevelt a Hitler e Musso-lini».17 aprile - Litvinov chiede a GranBretagna e Francia di unirsi al-l’URSS per reagire a eventuali ag-gressioni contro gli Stati tra il Bal-tico e il Mar Nero. Gli inglesi nonrispondono e i paesi che dovreb-bero essere difesi non vogliono laprotezione dell’URSS. È il falli-mento della politica occidentaliz-zante di Litvinov.20 aprile - Secondo Ciano un at-tacco tedesco alla Polonia provo-cherebbe la guerra. Secondo Mus-solini, invece, Italia e Germania«vogliono alcuni anni di pace e fa-ranno il possibile per mantenerla»,(al ministro degli esteri ungheresein visita a Roma). In questo stessogiorno discorso di Mussolini inCampidoglio, durante una riunio-ne preparatoria dell’Esposizionemondiale del 1942 o «E42». Lapreparazione dell’«E42» – a diredel Duce – dimostra la volontà pa-cifica del fascismo.25 aprile - Sembra ormai definiti-vamente tramontata la speranza diincludere il Giappone in una al-leanza militare con l’Italia e laGermania.27 aprile - Chamberlain, che speraancora di trovare la via dell’acco-

modamento con la Germania, in-troduce in Gran Bretagna la co-scrizione obbligatoria.28 aprile - Hitler al Reichstag, ri-spondendo a Roosevelt, dice che i31 paesi elencati dal presidenteUSA non si sentono minacciati dalReich (ma 19 di loro saranno inva-si dai tedeschi); rende pubbliche eufficiali le richieste di Danzica edel «corridoio» (la striscia di terri-torio tedesco – che separa la Ger-mania dalla Prussia orientale – as-segnata dal Trattato di Versaillesalla Polonia), sino ad allora tenutesegrete; denuncia il trattato navaledel 1935 con la Gran Bretagna e ilpatto di non aggressione con laPolonia del 1934.29 aprile - «Il Duce – dice Ciano –è decisamente scontento delleFF.AA., tranne la Marina». PerCiano la vantata potenza militare èsolo un «bluff tragico», e il Duce,che dal 1925 è ministro dellaGuerra, è stato ingannato dai mili-tari.2 maggio - Il generale Boden-schatz – braccio destro di Goering– fa sapere al capitano Stehlin, ad-detto all’ambasciata di Francia aBerlino, che si sta cercando un ac-cordo Reich-URSS per annientarela Polonia. 3 maggio - Molotov è nominatoministro degli Esteri al posto diLitvinov.4 maggio - Ciano deve incontrarsia Milano con Ribbentrop. Il Ducegli dà questa direttiva: puntare suuna politica di pace per almeno 3anni, perché «è solo dal 1943 in poiche uno sforzo bellico può avere lepiù grandi prospettive di vittoria».Rapporto dell’OVRA di Milano:«Permane in tutti gli ambientimilanesi un allarme vivissimo perquelli che potranno essere gli svi-luppi della situazione politica in-ternazionale».6/7 maggio - Colloqui Ciano-Rib-bentrop a Milano. Per Ribbentrop«Hitler è deciso a marciare su unastrada di conciliazione» (con laPolonia) e «anche la Germania èconvinta della necessità di un pe-riodo di pace che dovrebbe essere noninferiore ai 4 o 5 anni». La sera del6 il Duce ordina a Ciano di pro-porre un’alleanza militare con laGermania.7 maggio - In Germania, uno Sta-

to Maggiore capeggiato da vonRundstedt prepara la dislocazionedelle forze e stabilisce le linee diattacco alla Polonia, la composi-zione e i loro compiti. Complessi-vamente si accingono a scenderein campo 5 armate (che con le ri-serve sono costituite da 1.516.000uomini).12 maggio - Patto di mutua assi-stenza anglo-turca.Mussolini pensa «di saltare addossoalla Grecia alla prima occasione».13 maggio - Ciano prende visionedello schema del patto di alleanza,la cui stesura, contrariamente alleconsuetudini, è stata lasciata ai so-li tedeschi, ed esclama: «Non homai letto un patto simile: è vera epropria dinamite». Il patto è con-gegnato in modo che crea l’obbli-go dell’intervento di uno dei fir-matari se l’altro si trovasse impe-gnato in una guerra. Sarà chiama-to «Patto d’acciaio».15 maggio - Patto militare franco-polacco contro l’aggressione, conla clausola (per molti versi disob-bligante) che la Francia attaccheràle difese tedesche della linea Sigfri-do dopo il 15° giorno dall’attodella mobilitazione.19 maggio - Chamberlain ai Co-muni si dice contrario ad un’al-leanza militare con l’URSS.21 maggio - Ciano a Berlino per lafirma del «Patto d’acciaio». Rib-bentrop rassicura Ciano che laGermania intende preservare lapace per almeno tre anni. Il pattodoveva essere firmato il 24 mag-gio, ma opportunità politica (il 24maggio è l’anniversario dell’entra-ta in guerra dell’Italia, nel 1915,contro l’Austria, l’Ungheria e laGermania) consiglia di anticiparnela firma al 22.Rapporto dell’OVRA di Milano:«Si torna poi, per la nuova allean-za italo-tedesca conclusasi ora, aparlare di possibilità di guerra abreve scadenza... in generale la pos-sibilità di guerra è deprecata...».23 maggio - Hitler convoca i capidella Wehrmacht e definisce le ini-ziative militari a breve e a lungotermine. «Non è più questione diDanzica, di giustizia o no, ma divita o di morte... La guerra è ine-vitabile».26 maggio - Non bastandogli legrane esistenti e quelle che bollo-

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no in pentola, Ciano è pronto a fi-nanziare una rivolta croata, chedetermini la spaccatura del regnojugoslavo.27 maggio - I sondaggi russo-tede-schi preoccupano, sia pure in lievemisura, Chamberlain. Nondimenoegli invita il suo ambasciatore aMosca ad avviare conversazioni perun patto di mutua assistenza conl’URSS. Ma in pari tempo cercaanche un accordo segreto conHitler di reciproco disinteresse.Rapporto dell’OVRA di Milano suuna conferenza di propaganda aglioperai della Bertelli: «la massa ope-raia è stata freddissima e al “salutodel Duce” che è stato ordinato, han-no risposto appena due o tre, tantoche il saluto si è dovuto ripetere perben tre volte (...)».30 maggio - Mussolini scrive aHitler dicendo che la guerra è ine-vitabile, ma «l’Italia ha bisogno diun periodo di preparazione che po-trà estendersi sino alla fine del1942...».2 giugno - L’URSS presenta aFrancia e Gran Bretagna la bozzadi un accordo militare, che gli oc-cidentali respingono.5 giugno - Rapporto dell’OVRA diMilano: «(...) la maggior parte de-gli studenti (...) rispecchiano senti-menti contrari al nostro Regime.Costoro (...) con le loro chiacchiereseminano dei dubbi nelle classi infe-riori, che logicamente sono semprepronte a pensare al peggio. In tuttoquesto io vedo un serio pericolo, per-ché nella massa degli studenti equindi delle persone istruite, ve nesono troppi che non la pensano comedovrebbero pensare (...)».7 giugno - Parte una delegazionepolitica inglese (capeggiata da unsemplice funzionario del ForeignOffice) per trattare con il ministrodegli Esteri dell’URSS. Ma non èmunita di pieni poteri e cioè nonpuò firmare accordi o trattare pat-ti. Eden si era autoproposto dicapeggiare la delegazione, maChamberlain, pur sapendo quantoStalin stimasse Eden, gli preferiscel’oscuro William Strong, che peròpensa come lui e lo ha sempre se-guito nei suoi incontri con Hitler.Il 17 giugno Strong e chi lo ac-compagna s’incontrano al Cremli-no con Molotov.

18 giugno - Goebbels a Danzicadichiara che la città è tedesca e de-ve tornare alla Germania.23 giugno - Goering presiede ilConsiglio di difesa del Reich: tra ledecisioni prese vi è quella di affida-re a Funk il compito di stabilire ilavori cui adibire i futuri prigionie-ri di guerra, i deportati e gli inter-nati. Secondo Goering centinaia dimigliaia di lavoratori cechi «do-vranno essere impiegati sotto con-trollo in Germania».A Berlino una delegazione italianatratta con Himmler e altri la que-stione degli altoatesini. Si concor-da che entro il 31 dicembre essidovranno decidere: chi vuole puòandarsene, chi vuole può rimanere.29 giugno - Hitler comanda d’in-terrompere i contatti con i russi.Ribbentrop, invece, dà all’amba-sciatore tedesco a Mosca l’ordinedi «mantenere a tutti i costi i con-tatti coi russi».3 luglio - Ordine del Minculpopalla stampa: «completa solidarietàcon la Germania nella questione diDanzica».5 luglio - Beck, Ministro degliEsteri polacco, si dice convintoche la Germania non farà guerraalla Polonia.7 luglio - Mussolini all’ambasciato-re inglese a Roma: «...se l’Inghil-terra è pronta a combattere in dife-sa della Polonia l’Italia prenderà learmi insieme con l’alleata Germa-nia». Però il Duce è sicuro che laGran Bretagna eviterà la guerra,ma il 10 Chamberlain dichiara:«Difenderemo la Polonia».18 luglio - Ripresa dei rapportirusso-tedeschi dopo un passo uffi-ciale sovietico in cui si afferma chel’URSS sarebbe lieta di avere rela-zioni commerciali con la Germa-nia. L’Italia è all’oscuro di ciò chesta accadendo tra Mosca e Berlino.20 luglio - Strong chiede a Londrad’inviare a Mosca una missionemilitare, perché i problemi politicie gli accordi militari non possonoessere considerati separatamente.Ciano è più che mai preoccupato:l’ambasciatore Attolico gli fa sape-re che i tedeschi si preparano a uncolpo di mano su Danzica e «perla prima volta l’ambasciatore Ca-ruso da Praga segnala movimenti(di truppe tedesche) su vasta scala».2 agosto - Attolico insiste con le

sue notizie sull’imminente colpodi mano tedesco a Danzica. Ciano:«L’insistenza di Attolico mi rendepensoso. O questo ambasciatore haperso la testa, o vede e sa qualche co-sa che a noi completamente sfugge».3 agosto - Magistrati (cognato diCiano e consigliere all’ambasciatadi Berlino) si dice in disaccordocon il pessimismo di Attolico. Mail gen. Roatta, nuovo addetto mili-tare a Berlino, «segnala invece con-centramenti di forze e movimentialla frontiera (polacca)».5 agosto - Parte la missione mili-tare inglese diretta a Mosca: ha ilcompito di «guadagnare tempo».Arriva la sera del 9 a Leningrado, il10 è a Mosca. I colloqui iniziano il12. La missione inglese, cui si èaggregata una missione francese, ècomposta da persone di secondopiano non autorizzate a firmare al-cunché. La consultazione fallirà,perché non si danno precise rispo-ste alle domande russe e non c’èautorizzazione polacca e romena aconsentire il transito di truppe so-vietiche sui rispettivi territori. Inquel momento e sino al 31 agostol’Armata Rossa combatte in Man-ciuria, dove è stata attaccata dallaVI Armata giapponese.Intanto il 14 agosto Hitler, parlan-do ai capi militari, afferma che laGran Bretagna non si batterà. Èchiaro che Hitler, il quale intercet-ta e decifra tutti i messaggi che gliinglesi si scambiano tra le loro am-basciate e Londra, ha saputo delpoco impegno con cui gli anglo-francesi conducono le trattativecoi russi.11/13 agosto - Ciano si reca a Sali-sburgo (ove incontra Ribbentrop)poi visita Hitler nella residenza dimontagna dell’Obersalzberg perappurare le intenzioni tedesche.Gli dirà Ribbentrop: «Vogliamo laguerra». E Hitler: «Attaccheremoentro la fine di agosto». Tornato aRoma, Ciano passa queste infor-mazioni al Foreign Office di Lon-dra (e Hitler verrà a saperlo). Sulsuo diario Ciano annota: «Ci han-no ingannato e mentito». Ha final-mente capito che cosa si preparaper l’Italia, ma non s’impone alsuocero né si dimette.16 agosto - Mussolini, in seguito asue valutazioni personali dell’evol-versi della situazione internaziona-

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le, ordina alle Forze Armate dimantenere un atteggiamento di-fensivo che non possa significareadesione al comportamento ger-manico, ma chiede che gli StatiMaggiori preparino piani per azio-ni contro Grecia e Jugoslavia.19 agosto - Stalin annuncia al Po-litburo l’intenzione di firmare unaccordo con la Germania. Secon-do il gen. Heywood (della delega-zione inglese a Mosca) è riuscitoad ottenere l’alleanza sovietica«chi ha saputo fare l’offerta miglio-re nel tempo più breve».21 agosto - Radio Berlino alle 23interrompe un programma musi-cale per comunicare che Ribben-trop è in partenza per Mosca perfirmare un patto di non aggressio-ne coli l’URSS.22 agosto - Gli inglesi annuncianoche il patto russo-tedesco «non in-fluirà sugli impegni cui la GranBretagna è determinata a tener fe-de».Hitler convoca i capi della Wehr-macht e fissa per l’inizio delle osti-lità il 26 agosto. Ma i generali te-deschi sono più che mai convintiche non ci sarà guerra.Ordini del Minculpop alla stampa:«L’accordo russo-tedesco rappresen-ta un successo dell’Asse e il falli-mento della politica di accerchia-mento, dovuto all’abilità mano-vriera della Germania».23 agosto - Nella notte Ribben-trop firma a Mosca il trattato dinon aggressione e un accordo se-greto per la spartizione della Polo-nia. Gli Stati baltici e la Finlandiavengono compresi nella sfera degliinteressi sovietici.L’addetto stampa dell’ambasciatainglese a Mosca precede il com-mento ufficiale all’accordo che fa-rà il suo ambasciatore, con questoannuncio: «(...) il governo inglesesi è appena preso un considerevolecalcio nel culo!».Chamberlain scrive a Hitler unalettera in cui si conferma che laGran Bretagna onorerà i propriimpegni, ma spera tuttavia che sipossa trovare una via d’accordo.Il ministro degli Esteri francese,Bonnet, propone al governo e alloS.M. francesi d’indurre la Poloniaa cedere alle richieste tedesche.24 agosto - Hitler risponde aChamberlain che non intende mo-

dificare il proprio atteggiamento,dovendo salvaguardare gli interes-si del Reich. Messaggi di Roose-velt a Varsavia e a Berlino per ne-goziati congiunti; appello alla pacedi Pio XII. Hitler a Mussolini: orache è stato firmato il patto russo-tedesco non è più il caso di esitare(ma Hitler spera che il suo mes-saggio sia fatto conoscere agli an-glo-francesi per intimorirli ancoradi più).25 agosto - Hitler spedisce a Mus-solini un messaggio per chiedere la«comprensione italiana» e dà l’or-dine alla Wehrmacht di muovereverso i confini polacchi. Ma subitodopo apprende che l’Italia non en-trerà in guerra se la Germania nonle «fornisce subito tutte le armi ele materie prime» di cui ha biso-gno, e che a Londra è stato firma-to un patto difensivo anglo-polac-co. Hitler blocca l’esercito già inmovimento.Halifax suggerisce al suo amba-sciatore a Roma di dire a Mussoli-ni che Hitler può avere ciò che de-sidera dalla Polonia mediante ne-goziati.Intanto il Duce prepara con Cianoe alcuni generali la nota delle coseche occorrono all’Italia. Ci vor-rebbero 17.000 treni per traspor-tare tutto il materiale che Mussoli-ni domanda.Hitler risponde a Mussolini: «Ca-pisco…» ma vorrebbe che il com-portamento dell’Italia rimanesse

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Dall’alto: filohitleriani polacchi sfilano con la croce uncinata; von Ribbentrop (in piedi) du-rante la firma del patto di non aggressione con l’Unione Sovietica, dietro di lui Molotov eStalin; giovani di Varsavia osservano incuriositi i primi interventi aerei degli Stukas tedeschi.

sconosciuto agli anglo-francesi. Inprivato dice ai suoi collaboratori:«Gli italiani si comportano comenel 1914».26 agosto - La Francia assicura diessere animata da pacifiche inten-zioni, ma appoggerà la Polonia incaso di guerra.27 agosto - Razionamento dei ge-neri alimentari e altro in Germania.28 agosto - L’ambasciatore inglesea Berlino, Henderson, comunica aHitler che gli inglesi hanno con-sigliato i polacchi a «stabilire im-mediati contatti con i tedeschi e anegoziare». Aggiunge, addirittura,che sarebbe possibile – una voltarisolta la questione polacca –un’alleanza tedesco-inglese. Hitlersi convince che l’Inghilterra nonintende battersi per la Polonia e al-za il prezzo delle sue richieste: tut-to il «corridoio» e la rettifica delconfine dell’Alta Slesia.29 agosto - A Hitler è noto che leoperazioni contro la Polonia nonpossono cominciare dopo il 1° set-tembre, altrimenti rischiano di es-sere bloccate dal maltempo, e sa diavere solo 48 ore per ottenere cheInghilterra e Francia non lo intral-cino o contribuiscano ad ammor-bidire i polacchi. 30 agosto - Solo a tarda oraChamberlain e Halifax si decidonoad avvisare i polacchi di prenderecontatto con i tedeschi.Il capo della polizia Bocchini dicea Ciano «che in caso di sommossa acarattere neutralista, carabinieri eagenti di polizia farebbero causacomune col popolo».Disperati tentativi di Ciano per tro-vare una via d’uscita che salvi la pa-ce e la faccia di Mussolini; intantonelle principali città italiane vieneordinato l’oscuramento «per eserci-tazione» a partire dalle 21,30.31 agosto - Sono comunicate aHenderson in forma vaga le pro-poste «moderate» di Hitler, chedebbono servirgli da alibi davantial mondo. Il governo polacco ade-risce alle richieste inglesi di pren-dere contatto coi tedeschi, mal’ambasciatore polacco non ha ilpotere di firmare alcun accordo.Può solo riferire a Varsavia. Hitler,che ha conosciuto attraverso ilproprio servizio segreto le diretti-ve di Beck al suo ambasciatore, sache non può più sperare in una so-

luzione negoziata nei termini dalui previsti, perciò alle 12,40 dàl’ordine d’iniziare le operazioni al-le 4,45 dell’indomani. Alle 19 At-tolico va da Hitler con la propostadi una nuova Monaco organizzatada Mussolini, ma si sente rispon-dere: «Troppo tardi!».Alle 21 la radio tedesca annunciale proposte «moderate» di Hitleralla Polonia, ma non si dice chesono state presentate ai polacchi, efatte conoscere in modo assai vagoe in forma orale agli inglesi, solo24 ore prima. Alle 20 c’è già statala tragica messa in scena della pro-vocazione «polacca» contro la sta-zione radio tedesca di Gleiwitz, unpiccolo centro tedesco alla frontie-ra tra i due paesi. In effetti, la sta-zione radio tedesca è stata attacca-ta da galeotti germanici in unifor-me polacca, poi uccisi dalle SS perimpedire la scoperta del trucco edare autenticità all’attacco, giusti-ficando la conseguente reazione.Alle 23 gli inglesi sanno che laGermania attaccherà la Polonia frapoche ore e sono anche informatiche l’Italia non si affiancherà allaGermania.Lo Stato Maggiore generale(M.llo Badoglio) comunica al Du-ce che i piani contro Grecia e Ju-goslavia sono pronti (vedi 16 ago-sto), ma che non è il caso di pen-sare ad azioni offensive «data lanostra inferiorità di armamenti edi numero».1° settembre - Alle 4,45 la Wehr-macht attacca la Polonia puntandosu Varsavia dal nord, dal sud e dal-l’ovest. Alle 10 al Reichstag, Hit-ler annuncia che «rispondiamo colfuoco al fuoco polacco».A sera gli anglo-francesi ammoni-scono la Germania a interromperei combattimenti e a ritirare le trup-pe, altrimenti sarà guerra.Mussolini ottiene da Hitler un te-legramma che lo esclude tempora-neamente dall’intervento. Il tele-gramma di Hitler, pubblicato congrande evidenza dalla stampa fasci-sta, è ignorato dai giornali tede-schi.Il consiglio dei ministri riunito alle15,30, approva l’ordine dei giornodella «non belligeranza» italiana,preparato da Ciano. La neutralitàdell’Italia viene definita «non bel-ligeranza», per salvare la faccia.

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Dall’alto: truppe tedesche, a bordo di untreno blindato, avanzano verso Lódz; ca-daveri di ufficiali polacchi rinvenuti dopola strage a Katyn; tutte le città sono sot-toposte a bombardamenti spietati: il cielodi Polonia è nero di fumo.

Particolare degno di rilievo: iguerrafondai del consiglio dei mi-nistri – tra cui Starace e Alfieri –abbracciano Ciano e gli diconoche ha reso un gran servizio all’I-talia.È abolito l’oscuramento, ordinato«per esercitazione» nelle principalicittà italiane, il 30 agosto.2 settembre - Nuovo tentativo diCiano e Mussolini di evitare l’e-stendersi del conflitto. Forse Hitlersarebbe disposto a fermarsi dove èarrivato... Il Ministro degli Esterifrancese, Bonnet, accetterebbe,ma la fermezza di alcuni ministriinglesi costringe Chamberlain, alle22, a prendere una decisione.Le truppe tedesche, all’offensiva,tagliano il corridoio. Altre truppetedesche, giunte via mare, occupa-no Danzica, nonostante la resi-stenza polacca.3 settembre - L’ambasciatore diGran Bretagna a Berlino, Hender-son, alle 9,30 presenta un ultima-tum alla Germania. Scade alle 11,ma alle 11,15 – solo allora –Chamberlain decide di annunciarealla nazione che la Gran Bretagnaè in guerra con la Germania.Alle 17 si muove anche la Francia,il cui ultimatum è stato presentatoa Berlino alle 10,20 del mattino.La guerra germano-polacca assu-me dimensioni europee.6 settembre - Il governo polaccoabbandona Varsavia e si rifugia aLublino.7 settembre - Il gen. Pariani – ca-po di S.M. dell’Esercito – rivela alministro per gli Scambi e le Valute,Felice Guarnieri, di avere risolto ilproblema di rifornire d’oro la Ban-ca d’Italia. Si deve fare una punta-ta (con una divisione motorizzatanon meglio specificata) e «in ventigiorni avremo l’oro della Banca diFrancia».Il capo della Polizia, Bocchini,parla con Bottai, ministro dell’E-ducazione Nazionale (PubblicaIstruzione), e definisce Starace unteppista «che si era lavorato perfinoi carabinieri, che non avevano piùil coraggio di dire la verità».8 settembre - A Roma si dà già peroccupata Varsavia (mentre i tede-schi sono solo nei pressi della cit-tà), ma tanto basta ad esaltareMussolini, il quale crede di poter

fare da mediatore di una pace traGermania, Gran Bretagna e Fran-cia, essendo venuta meno l’esi-stenza della Cecoslovacchia.A Trieste, nottetempo, alcuni tep-pisti in camicia nera rimuovonodal suo piedistallo nel giardinopubblico il busto di bronzo delloscrittore Italo Svevo e ci scrivonosu, a vernice: «Giudeo, il bronzosia dato alla Patria». Poi per com-pletare l’opera sporcano con escre-menti umani l’opera d’arte.Sul fronte occidentale gli anglo-francesi non accennano a muover-si. A Norimberga, durante il pro-cesso dei criminali nazisti, il gen.Halder – capo di S.M. dell’Eserci-to tedesco – dirà che se gli Alleatiavessero attaccato, quando i tede-schi erano impegnati in Polonia,avrebbero varcato il Reno e occu-pata la Ruhr (regione d’importan-za decisiva per la condotta dellaguerra) senza che la Wehrmacht lopotesse impedire. Il gen. West-phal, dal canto suo, aggiunse chedurante il mese di settembre nonci fu un solo carro armato tedescosul fronte occidentale...9 settembre - L’ambasciatore un-gherese a Roma dice a Ciano che itedeschi hanno chiesto di fartransitare per l’Ungheria lorotruppe dirette in Polonia. Il suogoverno non vuole acconsentireperché ciò significherebbe l’occu-pazione di fatto dell’Ungheria. AMussolini l’ambasciatore unghere-

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Dall’alto: il maresciallo Rydz-Smigly, comandante dell’esercito polacco, a colloquio con ilPresidente della Repubblica Ignacy Moscicki; contraerea polacca nei pressi di Varsavia.

se dice poi che tutto il mondo sa-rebbe gravemente minacciato (Ita-lia compresa) qualora la Germaniavincesse la guerra. A Vienna già sicanta, una canzone con le parole«... domani andremo a Trieste».Secondo Ciano, Mussolini è rima-sto scosso dalle parole dell’unghe-rese e dice al conte-genero: «Se laGermania vince prima di Natale,va bene. Se no, perde la guerra». Ilprefetto di Milano al Duce: «…lapopolazione (...) non nutre entusia-smo per una guerra...».Goering parla agli operai di unafabbrica di Berlino e annuncia lamobilitazione di tutti i tedeschi,maschi e femmine, dai 16 anni in su.A Mosca, l’ambasciatore tedesco,su istruzioni di Ribbentrop, invitai russi a intraprendere un’azionemilitare e occupare la loro parte diPolonia (secondo il patto russo-te-desco). Mosca risponde temporeg-giando. Le forze polacche che so-no tra Posen e Varsavia, al coman-do del gen. Kutrzeba sferrano unviolento contrattacco costringen-do un’armata tedesca (l’8a di Bla-skowitz) a ritirarsi. È l’unico suc-cesso di rilievo polacco in tutta lacampagna.10 settembre - L’ambasciatore ita-liano a Berlino (Attolico) riferisceal Duce lo stato d’animo dei tede-schi nei confronti dell’Italia. Essi,dopo la dichiarazione di non belli-geranza, accusano gli italiani di es-sere spergiuri e traditori. Il Duce,irritatissimo. vuole che la stampatedesca pubblichi il telegramma«liberatorio» che Hitler gli inviò asuo tempo e che fu tenuto segretoin Germania.De Bono, che ha ispezionato lafrontiera occidentale, dice a Cianoche le nostre difese «non potrebbe-ro arginare un attacco francese».Hitler ordina, alla Wehrmacht dichiedergli esplicita autorizzazionese essa intende attaccare i francesisul fronte occidentale o, con l’ae-ronautica, la Gran Bretagna. È evi-dente che Hitler trattiene la Wehr-macht perché spera ancora di ne-goziare con le potenze occidentali.Il capo di S.M. dell’Esercito tede-sco Halder annota nel suo diarioche un gruppo di SS massacrano acolpi di pistola un certo numero diebrei polacchi precedentementeammassati in una Sinagoga. Gli as-

sassini, che erano aggregati all’Ar-mata del gen. Knechler (Wehr-macht), furono sottoposti a cortemarziale e condannati a un anno direclusione. La mite sentenza, tutta-via, fece comprendere a Himmlerche lo sterminio degli ebrei potevaavvenire solo con la tacita approva-zione o con la quiescenza dell’E-sercito. Di qui il passo che il vice diHimmler compirà il 19 settembre.Bottai, nel suo diario, riferisce chea Bergamo una compagnia di alpi-ni ha protestato contro la guerra,gettando a terra i fucili, e aggiun-ge che «l’eguale mi diceva Lantini(ministro delle Corporazioni) digruppi, di richiamati in Toscana».11 settembre - L’Ungheria nonconcede il passaggio, attraverso ilproprio territorio, alle forze arma-te tedesche.12 settembre - Grazzi, ministrod’Italia ad Atene, riceve dal Duceistruzioni per un riavvicinamentocon la Grecia, «paese troppo povero(per Ciano, in quel momento) peressere da noi concupito». Non pas-seranno 13 mesi perché la musicacambi.13 settembre - Lord Halifax scriveal Duce, auspicando di avere buo-ni rapporti con lui anche per il fu-turo. Risposta «molto cordiale» diMussolini attraverso Ciano.Il capo della polizia, Arturo Boc-chini riferisce al Duce che il Paeseè fondamentalmente antitedesco.14 settembre - Ciano scrive ad Ha-lifax accennando ad una possibileazione del Duce «per ristabilire lapace».Goering, parlando con un diplo-matico italiano a Berlino, prean-nuncia un prossimo interventodella Russia in Polonia.Si combatte sempre con violenzain Polonia, dove le formazioni co-razzate tedesche sono penetratenelle difese esterne di Brest-Li-tovsk. Il forte capitolerà il 17 set-tembre.15 settembre - Mussolini ritieneancora possibile un accordo cheponga fine alla guerra europea.Ciano, invece, prevede «un con-flitto aspro, duro, lungo. Moltolungo».Graziani manifesta il suo pessimi-smo sulle condizioni dell’esercitomentre Pariani è più che mai otti-mista. Tra tanta disparità di vedute

s’inserisce il Minculpop, imponen-do ai giornali di pubblicare in pri-ma pagina, con titolo su tre colon-ne, la notizia del varo della coraz-zata Impero, dicendo «che è la naveda battaglia più potente del mon-do». La corazzata, ancora in can-tiere al termine del conflitto, ven-ne demolita.Il governo polacco si porta allafrontiera con la Romania.Secondo passo dell’ambasciatoretedesco a Mosca perché i russi in-tervengano in Polonia (vedi 9 set-tembre) e altra risposta interlocu-toria di Molotov.16 settembre - Si parla con insi-stenza di un imminente interventorusso in Polonia e, anche, di uncolpo di mano tedesco in Roma-nia.Il comando superiore della Marinatedesca (OKM) smentisce catego-ricamente che il transatlantico in-glese Athenia (con 1.400 passeg-geri, tra cui molti americani) siastato silurato la sera del 3 settem-bre da un sommergibile tedescocausando la morte di 112 personetra cui 28 americani. Ma l’OKMsaprà poi, il 27 settembre, al rien-tro dell’U-30 da una lunga missio-ne, che questo sommergibile avevaaffondato l’Athenia. Fu deciso dimettere a tacere la cosa, piuttostodi ammettere con franchezza l’er-rore compiuto da un inesperto co-mandante di sommergibile.17 settembre - Alle 5,40 antimeri-diane unità sovietiche attraversanoil confine polacco. Poca la resi-stenza polacca, limitate le perditerusse. Si avranno incidenti coi te-deschi, quando le truppe russeraggiungeranno la linea di demar-cazione tra la sfera tedesca e lasovietica lungo la linea dei fiumiNarew-Vistola-San.L’ambasciatore polacco a Moscaviene avvertito che non esistendopiù, di fatto, la Polonia, l’URSS haordinato alle sue truppe di varcarela frontiera e prendere sotto la suaprotezione vita e beni delle popo-lazioni dell’Ucraina occidentale edella Russia bianca occidentale.Ciano fa un dispetto alla Germa-nia, assicurando l’ambasciatorepolacco Wieniawa che i profughidalla Polonia avrebbero trovato«ospitalità» e assistenza in terraitaliana. E fu proprio così: centi-

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naia di soldati polacchi, provenien-ti dalla Jugoslavia via Romania, at-traversarono l’Italia su speciali va-goni che andavano da Postumia-Milano-Modane, e spesso il viag-gio fu gratuito.18 settembre - Rapporto dell’O-VRA di Milano che ha sentito ilpolso del «popolino», degli intel-lettuali e anche dei fascisti: «...in-vece di addossare la colpa di quan-to avviene e di quanto può avveniredi più grave all’Inghilterra, simormora, si impreca più o menovelatamente contro Hitler che sa-rebbe la causa di una catastrofemondiale».Ciano riferisce al suocero di aversaputo dal gen. Guzzoni che lenostre forze veramente efficienti almomento consistono in 10 divi-sioni, le altre 35 sono rabberciatealla meglio. «Il Duce ha ammessoche era così...».19 settembre - Hitler parla a Dan-zica, mentre a poca distanza anco-ra tuona il cannone. Egli accusa gliinglesi di avere spinto la Poloniacontro la Germania, ma a giudiziodi Ciano il discorso può essere, de-finito «moderato e, forse, precursoredell’offensiva di pace». Altra anno-tazione di Ciano: «Il Duce era lu-singato che il Führer lo avesse nomi-nato due volte».Heydrich, il principale collabora-tore di Himmler capo di tutte lepolizie tedesche, in visita al Co-mando supremo dell’esercito,espone al gen. Wagner – capo del-l’amministrazione delle forze ar-mate tedesche in Polonia – i pianidelle SS per i polacchi, che consi-stono nel «far piazza pulita degliebrei, dell’intellighentia, del clero edella nobiltà».Comincia il bombardamento diVarsavia, che continuerà sino al-l’alba del 27 settembre. I tedeschinon consentono ai polacchi di farevacuare la città dai civili.20 settembre - Ciano dà agli «ami-ci croati» (i fautori dello smembra-mento della Jugoslavia, ossia AntePavelic e i suoi complici) centomi-la franchi svizzeri – somma enor-me per quei tempi – perché faccia-no propaganda nel senso volutodal fascismo. Chamberlain rispon-de alle parole pronunciate da Hit-ler a Danzica assicurandolo che laGran Bretagna continuerà la guer-

ra sino alla sconfitta di Hitler.Analoga risposta sarà data, il gior-no successivo, da Daladier a nomedella Francia.Mussolini riceve il gen. Guzzoni,che comanda le truppe d’Albania,e gli chiede: «Come state ad arti-glierie?». Guzzoni risponde chetutti i pezzi erano residuati dellaguerra ’15-’18 e Mussolini escla-ma: «Lo so, lo so. Ma io ho dato tremiliardi per rinnovarle». Il che eravero solo parzialmente, e in ognicaso il primo blocco di 632 pezzida 149/19 doveva essere conse-gnato entro il luglio 1942.21 settembre - Il primo ministroromeno Calinescu viene assassi-nato a Bucarest da fascisti locali.Durissime reazioni in tutta la Ro-mania.Heydrich trasmette all’alto co-mando dell’esercito tedesco i suoipiani di «piazza pulita» riguardoagli ebrei e dichiara che la «solu-zione finale» richiederà tempo edovrà essere tenuta «assolutamen-te segreta». In definitiva, il pianoprevede la costituzione nelle gran-di città del Governatorato di ghet-ti, ove dovranno essere rinchiusigli ebrei polacchi.22 settembre - Secondo Bottai, ifederali hanno ricevuto «l’ordinedi rimettere in uso manganelli eolio di ricino».Anche Ciano è allarmato da «que-sto squadrismo estemporaneo e

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Dall’alto: mitragliatrice tedesca tira d’infilata lungo una strada di Varsavia; incessanti bom-bamenti degli Stukas annientano in pochi giorni l’esercito polacco.

sui generis» e mentre si ripromettedi parlarne col Duce (si prepara ilsiluro per Starace), chiama il se-gretario del pnf e gli dice «che cer-ti suoi sistemi non estirpano l’anti-fascismo: lo creano». Starace, dettoanche «il cretino obbediente»,non replica con la risposta più na-turale possibile: che l’antifascismonon c’è bisogno di crearlo, perchéè già in vita da anni e prospera piùche mai. In ogni caso, se si sonotirati fuori i manganelli, non è col-

pa di Starace, come si può notarenella prossima giornata.23 settembre - Mussolini parla aigerarchi bolognesi, convocati apalazzo Venezia e dà loro il com-pito di «ripulire gli angolini dove – talora minimizzandosi – si sonorifugiati i rottami massonici,ebraici, esterofili dell’antifascismo...».È una parola d’ordine per tutto ilfascismo. Nessuno deve pensareche divenuto una comparsa nellapolitica internazionale, il fascismoabbia perso la sua carica di violen-za, la sua animosità antidemocrati-ca. Ma c’è di più. Il Duce avverteche «se e quando io apparirò albalcone e convocherò ad ascoltarmil’intero popolo italiano, non saràper prospettargli un esame della si-tuazione, ma per annunciargli(...) decisioni, dico decisioni, diportata storica».

24 settembre - Ciano ancora unavolta conferma, con una annota-zione nel suo diario, che Mussoli-ni «ormai conosce a fondo le deplo-revoli condizioni di impreparazio-ne del nostro esercito».Massiccio bombardamento aereodi Varsavia (con 1.500 aerei), mala velina del Minculpop si racco-manda che in prima pagina appaiauna nota contro il «lei».25 settembre - I giornali italiani,con tutto quello che accade in Eu-ropa, sono invitati a rafforzare lacampagna contro l’uso del «lei».26 settembre - Corrono voci alMinistero degli Esteri italiano diun accordo segreto tra URSS eGermania, che deve portare i russinegli Stati baltici. Ciano è indigna-to perché da Berlino «“more soli-to”, niente ci viene comunicato».27 settembre - Capitolazione diVarsavia, però i resti dell’esercitopolacco seguiteranno a battersi si-no al 2 ottobre. Ribbentrop parteper Mosca dovendosi procederealla definitiva spartizione della Po-lonia e decidere la fine degli Statibaltici. L’URSS lascia la Lituaniaai tedeschi e ottiene in cambio Lu-blino, Lvov e Biaystok. L’indoma-ni queste modifiche vengono con-sacrate con un trattato di amiciziae definite in un secondo protocol-lo segreto aggiunto al patto dinon-aggressione.Roma, come sempre, è tenuta al-l’oscuro di tutto.Hitler che ha fatto sapere per vietraverse di essere pronto a firmarela pace con I’Inghilterra (vedi an-che la dichiarazione russo-tedescadel 28 settembre), convoca i capidella Wehrmacht e li informa che è

sua decisione «attaccare ad occi-dente quanto prima possibile, finchél’esercito franco-britannico è anco-ra impreparato». Data dell’attac-co: 12 novembre.28 settembre - Ribbentrop è aMosca e Ciano è inquieto: «An-cora siamo al buio completo. Mamolti sintomi – negli Stati baltici ein Bessarabia – non fanno preve-dere niente di buono. Quell’uomo(Ribbentrop) è sinistro, e la sua in-fluenza sugli eventi è estremamentepericolosa».Clamorosa dichiarazione pacifista,firmata a Mosca da Molotov eRibbentrop, in cui è detto tra l’al-tro che i governi del Reich e del-l’URSS dopo avere «definitiva-mente sistemato i problemi deri-vanti dallo sgretolarsi dello Statopolacco (...) esprimono la loro co-mune convinzione che sarebbe nelvero interesse di tutti i popoli por fi-ne allo stato di guerra tra la Ger-mania, la Francia e l’Inghilterra.Per cui i due Governi rivolgono iloro comuni sforzi (…) al raggiun-gimento di questo fine (…). Se perògli sforzi dei due governi non doves-sero avere successo, ciò dimostreràche l’Inghilterra e la Francia sonole responsabili per la continuazionedella guerra (…)».29 settembre - Dopo le notizie daMosca Mussolini ritiene quasi im-possibile qualsiasi soluzione pacifi-ca nella quale gli fosse concesso diassumere la posizione di mediato-re. D’altra parte, quale accordo sipotrebbe trovare tra chi si è sparti-to la Polonia e chi è determinato aripristinare lo Stato polacco qualera prima dell’aggressione nazista?30 settembre - Ribbentrop propo-ne a Roma: 1°) un incontro traHitler e Mussolini a Monaco; 2°)un incontro a Berlino tra lui e Cia-no; 3°) un incontro al Brennerotra Hitler e Ciano. Ciano convinceMussolini a spedirlo a Berlino, do-ve egli intende battersi «come unleone per conservare la pace delpopolo italiano».In Boemia e Moravia, nell’anni-versario del patto di Monaco i mo-vimenti antinazisti invitano la po-polazione a boicottare i mezzi ditrasporto pubblico e organizzanoscioperi nelle fabbriche e nellescuole. La replica poliziesca non sifa attendere ed è spietata.

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Dall’alto: Hitler entra trionfale a Danzica.Sullo sfondo lo striscione con la scritta Unpopolo, uno Stato, un Führer; i vincitorisfilano per le vie di Varsavia.