Tutte le dìsfrmnzionì del lesiderio - edizionisur.it · aveva la medesima protagonista...

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Il Manifesto (ITA) Paese: it Pagina: 10-11 Readership: 12480 Diffusione: 12480 Tipo media: Nationale Presse Autore: Stefano Gallenari 05 Dicembre 2015 This article is intended for personal and internal information only. Reproduction or distribution is prohibited. Page 1 / 2 il manifesto Il Manifesto (ITA) 05 Dicembre 2015 Paese: it Pagina: 10-11 Readership: 12480 Diffusione: 12480 Tipo media: Nationale Presse Autore: Stefano Gallenari Intervista con la scrittrice statunitense per il suo romanzo d'esordio «Carne viva», uscito per Sur. Quello della protagonista è un percorso di autodistruzione del corpo, a partire da una gravidanza adolescenziale. «E un conflitto fra due esistenze, che contrasta con l'idea comune che la migliore esperienza per una donna sia quella di diventare madre» Tutte le dìsfrmnzionì del Stefano Gallerani R egistrare senca filtri e in presa diretta una lunga serie cli falli- menti particolari e tentativi di tisullevarsi per mtsurare, senza al- cuna suipponcnza o pregiudizio, la tenuta di concetti universali come la maternita o l'etica del lavoro nella società contemporanea e una delle qualità più evidenti di Carne viva, romanzo d'esordio di Menitt Tierce con cui la casa editrice Sur inaug.ira la sua nuova collana di narrativa an- gloamericana (BigSur). Ptotagoni- sta, Maeie, una giovatie do ma clic, rimasta incinta a sedici anni e per questo costretta a sposare un uomo che a malapena conosce, si trova pt'esto a fare i conti con l'incapacita di interpretare un ruolo per cui non si sente all'altezza; con il naufragio del nsatrimoeio, la figlia viene affida- ta al padre e Marie, per contribuire al suo tnantenimento, lascia gli stu- dia comincia a lavorare come carne nera. Sullo sfondo di un ambiente pro fessionale altamente performante e alienante come quello della ristora- zione, l'esistenza di Made seivola nel lento, inesorabile olocausto del corpo, tra rapporti sessuali ucuisio- nali, droghe e autodistntzione. Dan- do urigilse a utia lingua pieita di sfu mature che l'ottima tradeizinne di Mattina Testa restituisce in tutta la sua impietnsa oggettività, lota' Me Baci cosi, in originale, il titolo del romanzo) traccia una disperaca edu razione sentiinertale all'alba del nttovo millennio. Ospite, oggi, di Più libri Più liberi, la fiera nazionale della piccola e Ine- dia editoria che si tiene al Pa aczo dei Congressi dell'bue di Roma, Mec- dt- Tierce (premiata nel 2013 come tino dei cinque migliori scrittori sta tunitensi under 35 dalla National Buoi Fortndation) ci spiega covi co- me e nato il libro: 'Carne viva è il ri sudato di un prucessu graduale. Ho cominciato nel 2005 scrivendo un iacconto intito(a,o Suckir (il capito- lo 'Cittierianielo', in ('arno viva) In quel periodo mi sentivo molto arrab lesiderio btata e lo scrissi di getto, in una not- no il suo atteggiamento verso il te. Poi, pci un anno non ho più com mondo, il personaggio di Mario su- posto nulla tna, dopo, il secondo mc- bisce una sorta di evoluzione. Era conto che ho tcritto era ambientato consapevole di questo mentre nello steso i -storante dcl primo e scriveva Il romanzo? - aveva la medesima protagonista Francamente, non perno E utta co- IMariel. Pero non era frutto dt un sa di cui tisi sotto resa cotiso solo itt piano. Si trattava semplicemente di sm secondo momento. Credo dipeis- quello che avevo bisogno di scrivere da dal fatto che uno dei motivi per in quel nsomento. E rosi per la sto- rea mt sento tnttmidit.s, oggi, ria successiva, l'anno dopo ancora.., all'idea di scrivere un secondo libro, In questo modo risono voluti in tut- sia che non so ticonosrertni l'autori So se te attui, sia Loei' Me Burli nott di cui ha bisogno uno scetttore è diventato un libro se non alla fine, per creare una strnttura organica e quando ho nsesso insieme tutto il unitaria. Personalmente, sono mol materiale che avevo raccolto su qite- to più tnteressata alla ncerca della sta donna - un mio alterego, se si llngua adatta alla storia che voglio vuole. Ttino quello che la dgi.ianla è racrontaee piuttosto che agli altri in questo libro che, fino ull'ultimo, aspetti della scrittura romanzesca, non sapevo se considerare una rac- perche la mia idea di narrativa e col'a di mccont' o un romaitzo. Ira molto plu sinstle alla trascrizione pttoli tn prima persona, quelli in cui della vita reale che all'invenzione di Marie si rivolge alla figlia, sono stati una storia. scritti proprio per creare una giorno- Dopotutto, ijuarido fai utt'espe- ra tra una storia e l'altra e fare, rienza non dccci a comprendere il dell'insieme, ur cinico organismo. senso di ciò che stai vivendo. Solo In questo processo, come ha pre- dopo sei in grado di trame im signifi- so corpo e si è sviluppato il perso- rato, un insegnamento, ma sul mo naggio di Marie? mento pensi all espenenza setccesst- Tutti i capitoli ambientati nella are- va senza una chiara idea del perclse oli -ho use, che ora si trovano nella se- sii ole persone che incontri facciate conda pane del romanzo, sono in re- quello che fate. Per questo non mi altà stati scritti per pnnii; solo più sarebbe sembrato sincero racconta- tardi ho lavorato ai capitoli iniziali, re una trasformazione di Marie che cronologicamente riferiti a un pero, non fosse adetente al suo peisonag- do precedente. Una cosa che nii pia- gui. Credo che le persone cambino, ce molto e constatare come, in que ma sono anche convinta del contra- sti, il personaggio di Marie sembri rio, perché itots ci può ittai conipren- molto più opaco, meno consapevo- dere del tutto cosa questo significhi le di di qua'ito tinti sia alla fitte. E dalla prospettiva limitata della pro- vero che non appare mai del tutto pria storia personale. consapevole di chi sia e di cosa vo Qual è il rapporto tra la vita di Ma- glia, ma nella seconda parte lo è co- ne e l'ambiente in cui lavora? niunque di piu rispetto all'inizio, do- filarie si ritrova in quell'ambiente ve si nota una maggiore diseatiza tra per raso, ma pian piano scopre che la Marie che osserva se s,esssi e la ha bisogno di un contesto entro cui Marie pio profonda, più intinta, realizzarsi. Anche se non e mente di quellachesilasciaviveredaglieven- speciale, Isa bisogno di un'occupa- ti, E in'intptessione che rispecchia zione che non le faccia pensare al- molto il mio stato d'animo di quan tro che al prossimo, perché fuori, do as evo tliciarinove anni e la diffe- nella vita privata, ha molte pRi diffi- renza con le mie sensazioni a venti coltà amantenere il controllo. Sulla sei o ventisette. voro invece, riesce a ricostruire se Sebbene nella sua vita non cambi stessa, Porse non è quello che imnsa- molto e non cambi troppo nemme- ginava per il suo futuro, ma è cu munque una forma di realizzazio- ne. In «Carne viva' emergesignificati- vamente il tema della maternità, che Marie vive in maniera tormen- tata e piena di dubbi. Qual è la sua opinione? C'e questa idea corrente che diven- tare madre sia, per una donna, l'av- venimento più impoitante della sua vita, l'apice della sua esivenza, ma l'esperienza di Marie, come molte altre, smentisce questa convinzio- ne: lei non sa cosa fare con sua fi glia, non sa cosa significhi essere presente nella sua crescita o prende re decisioni per lei. Pure, sente che risi aspetta che lo sappia, E, di con seguenza, sappia come comportar si. Nel rotnvnzo questo aspetto non emerge in modo troppo consapevo- le. ma è atache l'elemento che dii profondita a tu ta la storia di Mario: il conflitto tra le due esistenze che vi- ve e l'iticapacità di relazictssasi pie- namente con la paste di che sen- te esseme la più imnpottante. Nel lihro a risi sto lavorando ora il tema e afftontato in modo pifi espII- deo perché spero si arrivi, prima o poi, a discutere davvero di cosa si- gnifichi essere una tssadre, Gli esseri umani sono degli animali e la pro- creacione fa parte della loro vita, ma non sono per questo namral mente equipaggiati per essere dei genitori, che è molto diverso dal semplice mettere al mondo un E glio. Page 1 / 2 This article is intended for personal and internal information only. Reproduction or distribution is prohibited. Edizioni Sur

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Il Manifesto (ITA)

Paese: itPagina: 10-11Readership: 12480Diffusione: 12480

Tipo media: Nationale PresseAutore: Stefano Gallenari

05 Dicembre 2015

This article is intended for personal and internal information only. Reproduction or distribution is prohibited.Page 1 / 2

il manifestoIl Manifesto (ITA)

05 Dicembre 2015

Paese: it

Pagina: 10-11

Readership: 12480

Diffusione: 12480

Tipo media: Nationale Presse

Autore: Stefano Gallenari

Intervista con la scrittrice statunitense per il suo romanzo d'esordio «Carne viva», uscitoper Sur. Quello della protagonista è un percorso di autodistruzione del corpo, a partireda una gravidanza adolescenziale. «E un conflitto fra due esistenze, che contrastacon l'idea comune che la migliore esperienza per una donna sia quella di diventare madre»

Tutte le dìsfrmnzionìdelStefano Gallerani

Registrare senca filtri e in presadiretta una lunga serie cli falli-menti particolari e tentativi

di tisullevarsi per mtsurare, senza al-cuna suipponcnza o pregiudizio, latenuta di concetti universali comela maternita o l'etica del lavoro nellasocietà contemporanea e una dellequalità più evidenti di Carne viva,romanzo d'esordio di Menitt Tiercecon cui la casa editrice Sur inaug.irala sua nuova collana di narrativa an-gloamericana (BigSur). Ptotagoni-sta, Maeie, una giovatie do ma clic,rimasta incinta a sedici anni e perquesto costretta a sposare un uomoche a malapena conosce, si trovapt'esto a fare i conti con l'incapacitadi interpretare un ruolo per cui nonsi sente all'altezza; con il naufragiodel nsatrimoeio, la figlia viene affida-ta al padre e Marie, per contribuireal suo tnantenimento, lascia gli stu-dia comincia a lavorare come carnenera.

Sullo sfondo di un ambiente professionale altamente performante ealienante come quello della ristora-zione, l'esistenza di Made seivolanel lento, inesorabile olocausto delcorpo, tra rapporti sessuali ucuisio-nali, droghe e autodistntzione. Dan-do urigilse a utia lingua pieita di sfumature che l'ottima tradeizinne diMattina Testa restituisce in tutta lasua impietnsa oggettività, lota' MeBaci cosi, in originale, il titolo delromanzo) traccia una disperaca edurazione sentiinertale all'alba delnttovo millennio.

Ospite, oggi, di Più libri Più liberi,la fiera nazionale della piccola e Ine-dia editoria che si tiene al Pa aczodei Congressi dell'bue di Roma, Mec-dt- Tierce (premiata nel 2013 cometino dei cinque migliori scrittori statunitensi under 35 dalla NationalBuoi Fortndation) ci spiega covi co-me e nato il libro: 'Carne viva è il risudato di un prucessu graduale. Hocominciato nel 2005 scrivendo uniacconto intito(a,o Suckir (il capito-lo 'Cittierianielo', in ('arno viva) Inquel periodo mi sentivo molto arrab

lesideriobtata e lo scrissi di getto, in una not- no il suo atteggiamento verso ilte. Poi, pci un anno non ho più com mondo, il personaggio di Mario su-posto nulla tna, dopo, il secondo mc- bisce una sorta di evoluzione. Eraconto che ho tcritto era ambientato consapevole di questo mentrenello steso i-storante dcl primo e scriveva Il romanzo? -

aveva la medesima protagonista Francamente, non perno E utta co-IMariel. Pero non era frutto dt un sa di cui tisi sotto resa cotiso solo ittpiano. Si trattava semplicemente di sm secondo momento. Credo dipeis-quello che avevo bisogno di scrivere da dal fatto che uno dei motivi perin quel nsomento. E rosi per la sto- rea mt sento tnttmidit.s, oggi,ria successiva, l'anno dopo ancora.., all'idea di scrivere un secondo libro,In questo modo risono voluti in tut- sia che non so ticonosrertni l'autoriSo se te attui, sia Loei' Me Burli nott là di cui ha bisogno uno scetttoreè diventato un libro se non alla fine, per creare una strnttura organica equando ho nsesso insieme tutto il unitaria. Personalmente, sono molmateriale che avevo raccolto su qite- to più tnteressata alla ncerca dellasta donna - un mio alterego, se si llngua adatta alla storia che vogliovuole. Ttino quello che la dgi.ianla è racrontaee piuttosto che agli altriin questo libro che, fino ull'ultimo, aspetti della scrittura romanzesca,non sapevo se considerare una rac- perche la mia idea di narrativa ecol'a di mccont' o un romaitzo. Ira molto plu sinstle alla trascrizionepttoli tn prima persona, quelli in cui della vita reale che all'invenzione diMarie si rivolge alla figlia, sono stati una storia.scritti proprio per creare una giorno- Dopotutto, ijuarido fai utt'espe-ra tra una storia e l'altra e fare, rienza non dccci a comprendere ildell'insieme, ur cinico organismo. senso di ciò che stai vivendo. Solo

In questo processo, come ha pre- dopo sei in grado di trame im signifi-so corpo e si è sviluppato il perso- rato, un insegnamento, ma sul monaggio di Marie? mento pensi all espenenza setccesst-

Tutti i capitoli ambientati nella are- va senza una chiara idea del perclseoli-ho use, che ora si trovano nella se- sii ole persone che incontri facciateconda pane del romanzo, sono in re- quello che fate. Per questo non mialtà stati scritti per pnnii; solo più sarebbe sembrato sincero racconta-tardi ho lavorato ai capitoli iniziali, re una trasformazione di Marie checronologicamente riferiti a un pero, non fosse adetente al suo peisonag-do precedente. Una cosa che nii pia- gui. Credo che le persone cambino,ce molto e constatare come, in que ma sono anche convinta del contra-sti, il personaggio di Marie sembri rio, perché itots ci può ittai conipren-molto più opaco, meno consapevo- dere del tutto cosa questo significhile di sé di qua'ito tinti sia alla fitte. E dalla prospettiva limitata della pro-vero che non appare mai del tutto pria storia personale.consapevole di chi sia e di cosa vo Qual è il rapporto tra la vita di Ma-glia, ma nella seconda parte lo è co- ne e l'ambiente in cui lavora?niunque di piu rispetto all'inizio, do- filarie si ritrova in quell'ambienteve si nota una maggiore diseatiza tra per raso, ma pian piano scopre chela Marie che osserva se s,esssi e la ha bisogno di un contesto entro cuiMarie pio profonda, più intinta, realizzarsi. Anche se non e mente diquellachesilasciaviveredaglieven- speciale, Isa bisogno di un'occupa-ti, E in'intptessione che rispecchia zione che non le faccia pensare al-molto il mio stato d'animo di quan tro che al prossimo, perché fuori,do as evo tliciarinove anni e la diffe- nella vita privata, ha molte pRi diffi-renza con le mie sensazioni a venti coltà amantenere il controllo. Sullasei o ventisette. voro invece, riesce a ricostruire seSebbene nella sua vita non cambi stessa, Porse non è quello che imnsa-molto e non cambi troppo nemme- ginava per il suo futuro, ma è cu

munque una forma di realizzazio-ne.

In «Carne viva' emergesignificati-vamente il tema della maternità,che Marie vive in maniera tormen-tata e piena di dubbi. Qual è lasua opinione?

C'e questa idea corrente che diven-tare madre sia, per una donna, l'av-venimento più impoitante della sua

vita, l'apice della sua esivenza, mal'esperienza di Marie, come moltealtre, smentisce questa convinzio-ne: lei non sa cosa fare con sua figlia, non sa cosa significhi esserepresente nella sua crescita o prendere decisioni per lei. Pure, sente cherisi aspetta che lo sappia, E, di conseguenza, sappia come comportarsi. Nel rotnvnzo questo aspetto nonemerge in modo troppo consapevo-le. ma è atache l'elemento che diiprofondita a tu ta la storia di Mario:il conflitto tra le due esistenze che vi-ve e l'iticapacità di relazictssasi pie-namente con la paste di sé che sen-te esseme la più imnpottante.

Nel lihro a risi sto lavorando ora iltema e afftontato in modo pifi espII-deo perché spero si arrivi, prima opoi, a discutere davvero di cosa si-gnifichi essere una tssadre, Gli esseriumani sono degli animali e la pro-creacione fa parte della loro vita,ma non sono per questo namralmente equipaggiati per essere deigenitori, che è molto diverso dalsemplice mettere al mondo un Eglio.

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ii •:-KEIThI EDMIER,

-

-BEVERLTEDMIER,

1967 (LOPERAÈ STATA ESPOSTANELLA MOSTRA LAGRANDE MADRE,A PALAllO REALE)

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