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Turisti cercansi

La Rocca - 3

Il colpo di vento fa volare le deci-ne di depliant pubblicitari che i

vari supermercati ogni giornospargono generosamente per ognidove e arricchiscono anche il mar-ciapiede di casa mia, mescolando-si con decine e decine di cicche disigaretta, fazzolettini, gratta evinci, piatti di plastica, pacchettivuoti di sigarette ed altro "ben diDio" che proviene copiosamentedai vicini cassonetti, dai fruitoridel bar, dai venditori ambulanti,dai passanti. Nel mentre lo strom-bazzar di automobili che cercanodi intrufolarsi nello stretto budellodi auto in sosta per un caffé, unchilo di frutta, una partita nellasala giochi, un prelievo in banca etant'altro entra in armonia con ilvento e assicura un costante edinebriante profumo di gas di scari-co, dal metano al gasolio, alla ben-zina, all'olio bruciato. Non mi rife-risco solo alle auto di passaggio,ma alle numerose auto che, comecagnolini, hanno bisogno di staresempre col proprietario anche perfare cento metri e che restano conil motore acceso anche per unsemplice caffé di… mezz'ora!E' questa la quotidiana visione diun angolo di Marineo, paese checentocinquant'anni fa così venivadescritto da un garibaldino, il capi-tano Giuseppe Capuzzi, segretariodella Biblioteca Comunale di Bre-scia: «Sotto il profilo artisticoMarineo offre una delle più bellescene della natura [...]. Difficile èritrarne colle parole la bellezza edifficilissimo è il dire quale sensa-zione facesse sull'anima mia l'in-cantevole quadro».Purtroppo, quella attuale è unavisione di degrado (non soloambientale ma anche culturale)che si ravvisa in varie zone delpaese e in tante altre zone dellaSicilia (basta far quattro passi nelcentro storico di Palermo!).Non è mia intenzione fare il pro-cesso a questa o a quella ammini-

strazione comunale o al funziona-rio di turno. Amministratori, vigili,funzionari possono fare del loromeglio. Buona volontà e impegnosono però spesso ostacolate dalcomune pensare ed agire. E' certa-mente da apprezzare, ad esempio,l'impegno nella raccolta differen-ziata dei rifiuti. Cosa buona edutile, ma che deve raccordarsi conun ambiente costantemente pulitoed accogliente. Nel contempooccorre prender coscienza che intutta la Sicilia di fronte al raddop-pio delle spese (e di conseguenzadelle tasse da pagare) non sempreil servizio è migliorato. Tutt'altro!Purtroppo nella nostra terra vengo-no sovente privilegiate scelteclientelari e "castranti", assisten-ziali e disincentivanti, a beneficiodi questo o di quello e a discapitodel bene comune, alla faccia di chionestamente paga le tasse.Tanti e tanti possono essere gliesempi, ognuno lo sa. Eppure con-tinuiamo a riempirci la bocca disviluppo turistico, come se lacolpa fosse dei turisti che ci snob-bano!Che cosa deve venire a fare unturista a Marineo? A contemplarele decine e decine di case cadenti?A districarsi in un traffico taloraassurdo? A comprare servizi e pro-dotti che altrove costano di meno?Ad estasiarsi di quotidiana e diffu-sa sporcizia? A contemplare leaiuole divelte? Non bastano castel-lo e museo!Non voglio veder tutto nero. Difronte a tante inefficienze e por-cherie ci sono buoni esempi digente impegnata nel sociale, cheviene apprezzata non solo in Italia,che opera con competenza e conumiltà. Mi preoccupa il futuro delnostro paese e dei nostri figli, chetutti - a parole - ci auguriamo pro-spero. Però... ad esempio, a Mari-neo comprar casa costa più chealtrove. Una casa cadente, darimettere a nuovo, costa quanto

una nuova nei centri vicini. Baste-rebbe dimezzare il costo delledecine di case in rovina, ridurre ilcosto della manodopera per attira-re dei compratori non marinesi. Setutti avessimo una vista lunga enon corta garantiremmo effettivosviluppo a Marineo e ai nostri figliun futuro migliore.Altro esempio. La Base scout dellaMassariotta ospita annualmentecentinaia e centinaia di ragazzi (eloro familiari) provenienti da varieparti d'Italia, ed anche dall'estero.Tante altre persone transitano daquella zona per raggiungere ilbosco. A parte l'ultimo tratto distrada che è un disastro, il bivioche porta al Centro scout è divenu-to una pattumiera a cielo aperto.Una bella accoglienza e un belricordo che "invita" i turisti a sog-giornare dalle nostre parti e a ritor-nare a casa con dolci ricordi!Si potrebbero fare tanti altri esem-pi: stato ed uso delle strutture pub-bliche, utilizzazione, disponibilitàe competenza del personale, quali-tà ed efficacia delle manifestazioniecc. ecc.Non possiamo stare a piangerciaddosso o a crogiolarci con l'esi-guo turismo di passaggio, 'mordi efuggi'. Lo sviluppo turistico non habisogno di sagre e feste autorefe-renti e spendaccione. Necessitapiuttosto di un'ampia progettualitàche sappia promuovere e valoriz-zare le risorse umane, ambientali,monumentali e culturali del terri-torio; ha bisogno di lungimiranza,nonché del quotidiano impegno diciascuno e di tutti per cambiarementalità, per rimuovere le cattiveabitudini e maturare in cittadinan-za attiva ed intelligenza imprendi-toriale. E' una quotidiana sfida perciascuno di noi, anche nelle picco-le cose di ogni giorno.

di Giovanni Perrone

L’Editoriale

Lo sviluppo turistico nonha bisogno disagre e festeautoreferenti espendaccione.Ha bisogno piuttosto diun'ampia progettualitàche sappia promuovere evalorizzare lerisorse umane,ambientali,monumentali eculturali del territorio,nonché dell’assunzionedi responsabili-tà da parte di ogni istituzionee di ogni cittadino.

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Pasqua

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Cristo è risortoAlleluia!

«Il primo giorno dopo ilsabato, di buon mattino,

si recarono alla tomba, portan-do con sé gli aromi che aveva-no preparato. Trovarono lapietra rotolata via dal sepol-cro; ma, entrate, non trovaro-no il corpo del Signore Gesù.Mentre erano ancora incerte,ecco due uomini apparire vici-no a loro in vesti sfolgoranti.Essendosi le donne impauritee avendo chinato il volto aterra, essi dissero loro: "Per-ché cercate tra i morti coluiche è vivo? Non è qui, è risu-scitato. Ricordatevi come viparlò quando era ancora inGalilea, dicendo che bisogna-va che il Figlio dell'uomofosse consegnato in mano aipeccatori, che fosse crocifissoe risuscitasse il terzo giorno".Ed esse si ricordarono dellesue parole». ( Lc 24,1-8)La risurrezione di Cristo è

l'avvenimento più scandalosoe provocante della storia del-l'umanità, è anche un fattounico perché solo di Cristo siafferma che, dopo tre giorni, èuscito dal sepolcro con uncorpo glorioso, trasformatodalla potenza di Dio.Su questo straordinario avve-nimento si fonda la fede diogni cristiano invitato a spera-re in Cristo, infatti, è Lui lanostra speranza, Colui che dàun senso alla vita, che apre icuori a nuove prospettive cherimette in cammino infonden-do coraggio nel momentodella prova, che orienta verso ibeni eterni.Avere fede nella risurrezionedi Cristo non significa sempli-cemente l'attesa di qualcosache si dovrà realizzare dopo lamorte, questo ci porterebbeinevitabilmente a considerarela vita attuale un semplice

periodo di transizione senzasenso o, peggio ancora, comeun peso insopportabile da cuiprima o poi liberarsi.Credere nella risurrezionesignifica, al contrario, impe-gnarsi nell'oggi della storia, lìdove sono stato posto da Dio,in quel paese, in quella fami-glia, in quella comunità, conquelle persone e non altre, daamare così come sono e con lequali camminare insiemeverso la patria eterna.Vivere da risorti fin da orasignifica, allora, diventareluce e sale per il mondo che siaspetta proprio da noi che ciprofessiamo credenti unatestimonianza audace e coe-rente fuori da ogni forma diipocrisia e di falsità.

Chi incontra veramente Cristorisorto diventa una nuovacreatura che pensa secondo ilpensiero di Cristo, che imparaad assumere i suoi sentimenti,che guarda il mondo dalla pro-spettiva dell'amore e del per-dono. Viceversa non siamorisorti, ma siamo ancora nellatomba del nostro egoismo,incapaci di vedere il bene, disperare e di amare. Lo Spirito del Risorto con lasua potenza tolga il macignoche ci chiude a Cristo: la pie-tra dell'egoismo, dell'indiffe-renza, dell'apatia, della falsareligiosità… apra il sepolcrodelle nostre chiusure e ci fac-cia sperimentare la gioia dellavita e la speranza della risurre-zione.Auguri di una Santa Pasqua.

Il vostro parroco. Don Leo

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Tradizioni

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Sovrastato da un'imponenteRocca dal mitico nome,

Marineo ha dato i natali adiversi artisti, poeti, pittori,artigiani ed a un "puparu" cheracconta gesta eroiche di per-sonaggi sospesi in uno spazioe in un tempo magici, cheincantano. Personaggi cherivivono nel nuovo Teatrinodei pupi ad essi dedicato (o anoi che ci lasciamo conquista-re dal loro fascino, in realtà)aperto in via Triolo (Passetto).L'idea di questo nuovo teatronasce dall'esperienza e dallamaestria di Onofrio Sanicola,puparo marinese che ha creatonella sua carriera nuovi perso-naggi, nuove storie, nuoviintrecci, nuove ricerche, nuoveenergie, 2 teatri stabili (Mon-reale e Milano) e ha tenuto cen-tinaia di spettacoli, eventi, col-laborazioni con le scuole e conl'Università di Milano.Qual è la funzione dell'Ope-ra dei Pupi oggi?Non è solo quella di narrarema anche di educare all'ascol-to, all'attenzione, alla curiosi-tà, al dialogo e per questo sipone e si propone come arric-chimento delle offerte forma-tive delle scuole attraversospettacoli misurati per bambi-ni e ragazzi oltre a quelli perun pubblico di ogni età. Inol-tre, vuole essere centro nevral-gico di nuove collaborazioniaprendo le porte a chi, conl'amore per il teatro e l'arte nelcuore, volesse partecipare atti-vamente alla realizzazionedegli spettacoli offrendo lapropria creatività. Infatti -tiene, inoltre a precisare - lacontemporaneità di diverseattività teatrali (a Milano,

Monreale e, adesso, a Mari-neo) rende necessaria larichiesta di scenografi, pittori,artigiani, esperti in audio-luci,cantanti, doppiatori, grafici,addetti ai progetti per le scuo-le e (perché no?) sfaccendatiche volessero imparare un'artee un mestiere insoliti: u "pupa-ru" o volessero offrire la loroesperienza. Vorrei creareun'equipe in cui anche attori diprosa volessero cimentarsi inquesta avventura, lo assicuro,molto gratificante.Come mai la sua scelta di unteatro proprio qui, a Mari-neo e in questa strada?Il caso ha voluto che acqui-stassi una casa proprio qui,dove la mia passione per ipupi è nata e dove, in cuormio, avrei voluto riportarla. Inquesta strada arrivavano,durante la mia infanzia i pupa-ri palermitani. E io spesso gio-cavo a ritagliare della latta odel cartone per creare dei pupitutti miei che vivessero anchedelle altre storie. Vorrei che ibambini di oggi provasseroquello che provavo io e che gliadulti ritornassero a sognare edialogare con i figli. In prati-ca, sono gli adulti ad essereaccompagnati dai bambini alteatro dei pupi. Voglio raccon-tare ai marinesi di tutte le etànuovi episodi mozzafiato, condraghi, maghi e cavalieripronti a compiere la loro mis-sione impossibile. Inoltre, pergli ospiti provenienti da fuori,questa è un' occasione pervisitare la nostra piccola citta-dina con il suo museo dellaValle dell'Eleuterio, gli scaviarcheologici, il castello, lebotteghe d'arte, i prodotti loca-

li, i ristoranti tipici. Come mai all'interno del

suo teatrino si ha la sensa-zione di essere stati catapul-tati in un mondo magico? Quello del mio teatrino diMarineo è uno spazio voluta-mente piccolo per essere acco-gliente, concepito soprattuttoper i ragazzi e la loro fanta-sia, evitando la dispersione. E'consigliata la prenotazione perla visione degli spettacoli pro-prio perché ci sono a disposi-zione una cinquantina di postia sedere. La nostra particolari-tà è quella di associare ognipersona che prenota non ad unposto numerato, come succedein tutti i teatri, ma ad un postoche abbia il nome di un perso-naggio delle storie che raccon-to creando così un legame fan-tastico immediato con l'Operain sé. Ho lavorato molto sulboccascena e sulle scenogra-

fie, nonché sui colori dellepareti e delle panche che evo-cano ambienti magici, di altritempi. Dominano i colori tipi-ci della Sicilia: il rosso e ilgiallo che creano un climacaloroso. Ha curato diversi cicli: dalClassico, al Carolingio,all'Arturiano fino alla Pas-sione, ma quale gesta prefe-risce raccontare? Amo tutte le storie che rappre-sento ma, forse, quella dellamorte di Orlando è la più ori-ginale. Il mio è un Orlandoche, per la prima volta nellastoria, si chiede se la sua vitaandava davvero condotta inquel modo, da combattente ose ha sbagliato qualcosa. UnOrlando che pone a se stessodelle domande che rimangononell'orecchio dello spettatorecome una pulce, che faràriflettere. (mtf)

«Il caso ha voluto che acquistassi unacasa proprio qui, dove la mia passione

per i pupi è nata»

«Uno spazio volutamente piccolo per essere accogliente, concepito soprattutto

per i ragazzi e la loro fantasia».

Il Teatrino dei pupidi Onofrio Sanicola

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Attività della Fondazione

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Le Fondazioni Culturali"Gioacchino Arnone", in

collaborazione con il CircoloCulturale di Marineo, bandi-scono la XXXVI Edizione delpremio Internazionale di poe-sia "Città di Marineo" 2010.Il Premio si articola in quattrosezioni: A - poesia in linguaitaliana edita; B - poesia in lin-gua siciliana inedita; C - poe-sia in lingua siciliana edita; D- sezione speciale internazio-nale. Partecipazione degliautori: Sezione a - gli autoripotranno partecipare mediantel'invio di una raccolta di poe-sie in lingua italiana pubblica-ta tra il 1° gennaio 2009 ed il31 marzo 2010. Le opere con-correnti dovranno essereinviate in dodici copie, unita-mente ad una scheda conte-nente i dati anagrafici e reca-

piti postali e telefonici deipoeti. Sezione b - gli autoripotranno partecipare inviandoda una a tre poesie inedite inlingua siciliana e mai premiatein altri concorsi. Le lirichedovranno essere presentate indodici copie dattiloscritterecanti in calce uno pseudoni-mo o un motto da ripetere suuna busta sigillata contenente

generalità, indirizzo e recapitotelefonico dell'autore. Allega-re anche copia su floppy disko cd-rom. Sezione c - gli auto-ri dovranno inviare una sillogeedita in lingua siciliana, stam-pata fra il 1° gennaio 2009 edil 31 marzo 2010, in dodicicopie, unitamente ad unascheda contenente i dati ana-grafici e i recapiti postali etelefonici. Gli elaborati nonsaranno restituiti. Non verran-no ammessi poeti che, nell'ul-timo quinquennio, siano giàrisultati vincitori del primopremio nella stessa sezione. Ilgiudizio della Commissionegiudicatrice sarà insindacabi-le. La Commissione Giudica-trice nell'ambito della sezionespeciale D - indicherà il vinci-tore del Premio Internaziona-le. Potrà essere assegnata unatarga premio ad un'opera stra-niera tradotta in lingua italianae pubblicata tra il 1° gennaio2009 ed il 31 marzo 2010.Tutti i concorrenti dovrannotrasmettere le opere, improro-

gabilmente (farà fede la datadel timbro postale), entro enon oltre il 10 maggio 2010,alla Segreteria del Premio:presso Fondazioni Culturali"G. Arnone"- Piazza dellaRepubblica 20 - 90035 Mari-neo - tel. 091 / 8726931 - E-mail: [email protected] www.fondazionearno-ne.it Il vincitore del Premiodella sezione A - riceverà unaborsa di studio di Euro 2000.Il vincitore del Premio sezioneB - riceverà una borsa di stu-dio di Euro 1000 . Il vincitoredel Premio della sezione C -riceverà una borsa di studio diEuro 1500. Il vincitore delPremio Internazionale riceve-rà una borsa di studio di Euro3000. È obbligo dei vincitoripresenziare al conferimentodei Premi. La partecipazioneal Concorso implica l'accetta-zione di tutte le norme delbando. La cerimonia di pre-miazione avrà luogo a Mari-neo, domenica 5 settembre2010.

La consegna delle opere entro il 10 maggio

XXXVI Premio Marineo

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Stati Uniti

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Hawthorn Woods, cittadinadi ottomila abitanti nello

Stato americano dell'Illinois haun sindaco marinese. Il suonome è Joseph Mancino, ma icompaesani lo ricordanomeglio col nome di Peppuccio,perché è nato a Marineo il 18agosto del 1965. E' figlio diPiddu e nipote di CarmeloMancino, quest'ultimo noto peril negozio di alimentari all'an-golo del Monumento. Nel 1972il signor Piddu Mancino è emi-grato negli Stati Uniti, trasfe-rendosi a Chicago e portandocon sé l'intera famiglia: lamoglie e i tre figli, Maria, Car-

melo e il piccolo Peppuccio.Quest'ultimo ha frequentatol'Elmhurst College, diventandografico pubblicitario. Sposatocon Renee, ha due figli: Oliviae Jonah. Nell'aprile del 2009 siè candidato alle elezioni comesindaco di Hawthorn Woods,cittadina dove abita e che distasolo 30 miglia dalla grandeChicago. E' in carica dal 2maggio 2009, con un mandatodi quattro anni. Dal 20 genna-io, Joseph Mancino è entrato afar parte di una importantecommissione governativa chedipende direttamente daWashington.

Figlio di Piddu Mancino, vive negli StatiUniti dal 1972. Hawthorn Woods è una

cittadina di 8000 abitanti

La Società San Ciro di Gar-field ha tenuto la sagra

annuale in onore del Patrono,San Ciro, articolata in unanovena svoltasi nella cappellaannessa alla sede del sodali-zio, un banchetto-ballo svolto-si al ristorante Venetian ed unamessa che è stata celebratadomenica 31 gennaio nellachiesa della Madonna di Mon-tevergine. Al gala centunesi-mo hanno partecipato oltre500 persone. Il gran maestrodella sagra è stato Ciro Cutro-na, presentato da Sal Pernice.Ospite d'eccezione è statoDaniele Tegoletto, superioredella Confraternita di San Cirodi Marineo, che ha avuto paro-le di apprezzamento per l’atti-vità svolta dagli italoamerica-ni. Lo splendido successodella festa è dovuto al comita-

to organizzatore che, oltre alpresidente Onofrio "Fred"Arrigo, comprendeva: CiroBarcia, Paulette Barcia, Fran-cesca Busciglio, Anna Cutro-na, Josph Inguì, Salvatore Per-nice, Angelo Sergio, MatteoSpataro, Ciro Spinella e SantoTuzzolino. La messa solenne èstata celebrata in italiano dapadre Joseph Krajnak. Graditaanche la lettera inviata perposta elettronica dal parrocodi Marineo, don Leo Pasqua, eletta da Francesca Busciglio.Una missiva che esortava allafede, alla carità e all'amore delprossimo. Tra gli ospiti pre-senti, in rappresentanza dialtre associazioni: Ugo Auti-no, Mario Ferrara, MimmoPuccio, Angela D'Angelo, JoeMarino, Gina Lia, Bill Mineo,Rosa Cutrona.

Joseph Mancino,sindaco in America

La sagra annuale di San Ciro

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La Rocca - Giornale periodico delle Fondazioni Culturali "G. Arnone"Piazza della Repubblica, 20 - 90035 Marineo - Tel./fax: 0918726931 - E-mail: [email protected] - www.fondazionearnone.it

Registrato presso il Tribunale di Palermo al n. 4/93 decr. 6.3.1993Direttore Responsabile: Giovanni Perrone

Redazione & Grafica: Nuccio Benanti Segreteria di Redazione: Marta Raineri, Giuseppe Taormina

Hanno collaborato: Ciro Guastella, Michele De Lucia, Franco VitaliStampa: Tipografia Aiello & Provenzano

Consiglio di Amministrazione: Mons. Giuseppe Randazzo (presidente), Suor Domenica Di Marco, Dott. Antonino Cutrona, Prof. Giovanni Perrone, Prof. Giuseppe Taormina

Revisori dei Conti: Dott. Roberto Ciaccio, Dott. Ermelindo Provenzani

Chi vive una situazionedi difficoltà o di scorag-

giamento ha diritto a vedere incolui al quale si confida unpadre o un fratello che cerca dicapire la situazione di disagioperché desidera il vero benedella persona. In tal senso ilvolume di padre Leo Pasqua"Lottare per vivere" nasce dallasua ansia pastorale di aiutarequanti si sono trovati in unacrisi spirituale e che nonnascondono la difficoltà di tro-varsi impreparati ad affrontareil combattimento spirituale.Soprattutto oggi, in un tempo incui l'insicurezza e l'angosciaspesso attanagliano il cuoredell'uomo, si sente il bisogno di"uno strumento di formazione"per affrontare le varie insicu-rezze che si presentano allaluce della parola di Dio e delmagistero della Chiesa.

Nel libro emergono una ric-chezza di stimoli ed un'am-piezza di orizzonti che cifanno capire come il " com-battimento interiore spesso siriflette fuori dall'uomo, sul-l'ambiente circostante, sullasocietà, diventando motivo discontri e di disordine ".

Occorre ricaricare le nostrebatterie e per far ciò il cristia-no deve munirsi delle armiadeguate. Ogni uomo possiededelle armi interiori, delle ener-

gie insostituibili e Leo Pasquaci fa comprendere come taliarmi costituiscono i fonda-mentali atteggiamenti di dife-sa che ogni cristiano deveassumere ed alimentare perrestare saldo nel momentodella prova ed uscire vittorio-so da una battaglia che, confi-dando nelle sole forze umane,sarebbe perduta in partenza.

Su tale linea il Papa Bene-detto XVI ci mette in guardiacontinuamente dal relativismosempre più diffuso nellanostra vita: "tanto che malec'è, diciamo spesso, alla fineDio è misericordioso". PadreLeo ci invita, pertanto, allacoerenza nei nostri comporta-menti offrendoci quegli aiutiindispensabili che chiama learmi spirituali: la verità, lagiustizia, lo zelo, la fede, laparola di Dio , la preghiera, lavigilanza, la perseveranza ed isacramenti. Fra questi ultimiun' importanza notevole rive-ste per Leo Pasqua il sacra-mento dell'Unzione degliinfermi in quanto finora "nonè stato compreso in tutto il suoprofondo significato: infattimolti lo considerano il sacra-mento che accompagna ilmoribondo negli ultimimomenti di vita", il cosiddettoviatico dell'estrema unzione.Invece proprio dalle preghiere

di tale rito balzano in evidenzale energie positive che ilsacramento porta al malatodandogli una forza di libera-zione interiore e soprattutto disopportazione del male percombatterlo.

Il libro si propone quasicome una guida nel camminodel cristiano che però nondeve affatto scoraggiarsiquando vede fallire in un solcolpo i buoni propositi dellasera precedente.

Dobbiamo abbattere il murodel nostro orgoglio, la certez-za del sentirsi sempre a postoe rivestirsi di quella virtù fon-damentale che è l'umiltà.Quindi bisogna fermarsi unmomento, secondo l'autore,per rileggere la propria vita edavere il coraggio di cambiarecombattendo giorno per gior-no, momento per momento" inmodo da tradurre la nostrafede in carità amando Dio neifratelli". È questo il piccolo

grande messaggio che proma-na dal prezioso volume di LeoPasqua, incoraggiati nel com-battimento dalla presenza diMaria, madre della Chiesa,che sotto la croce diventamadre di tutti i credenti.

Il testo di padre Leo Pasquanon mira a trasmettere nozio-ni, ma vuole proporci un cam-mino di crescita personale incui basilare sia la capacità dimettersi davanti a Dio, dialo-gando con Lui attraverso lapreghiera. "Gesù stesso hafatto della preghiera il suopane quotidiano, afferma DonLeo, e gli stessi discepoli glichiedono: "Signore insegnacia pregare ".

Ecco perché "la preghieradeve diventare il nostro respi-ro" e lo stesso Gesù nelmomento drammatico dellasua agonia invita i discepoli apregare per non entrare in ten-tazione.

Ciro Spataro

Il libro di don Leo: Lottare per vivere

Un utile strumento di formazione spirituale per l'uomo di oggi

Il volume è stato presentato in ChiesaMadre da fra Benigno e dal prof. Viola

Libri

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Amarcord

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Pomeriggi di domenica dicinquant'anni fa: quattru

sordi 'n sacchetta e tanta vogliadi fari corchi ccosa, era domeni-ca in fondo! Lu primu ncontrucon il cinema era avvenuto a laMatrici: nel salone parrocchiale,patri Pulizzottu lu vecchiu pro-iettava un cartone animato -sempri lu stessu - in bianco enero e mmutu. Per noi ragazziniera fantastico: ci trovavamo dueore prima l'inizio del film a farela fila dietro la porta, o chiuvia onivicaia, avevamo solo quellosvago e per noi era tutto! Ricor-do ancora quel film sgangheratoche ogni tanto accelerava o siinterrompeva: Topolino chepiantava un fagiolo e per sfuggi-re a Gambadilegno si arrampi-cava sulla piantina che era spun-tata a tempo di record e cresce-va, cresceva, mentre il topoacchianaia, acchianaia…senzafàrisi mai iunciri!

Dimenticavo: pi ttrasiri a lucinamu a la chesa si dovevaandare tutti i giorni a la missa ela signorina Murana rilasciavauna ricevuta da esibire la dome-nica!

Poi, trascorso qualche anno,addivintamu granni e scoprim-mo lu cinamu a la varianti, lucinamu Daina. Ala chiazza c'erauna vetrinetta con i manifestidei film in programmazione enoi sognavamo ad occhi aperti.La settimana -interminabile -trascorreva tra mille piccoli"ricatti" : ffari surbizza a ppa-renti e vicineddi, manciarisi lapasta, farisi prestu lu scrittu efari l'ubbidiente per arricamparili vinticincu liri di la duminica eputirisi paari la trasuta a lu cina-mu!

Primo spettacolo domenicalealle quattro ma nuatri eramudarrè la porta già a li dui; appe-na alzavano la saracinesca cibuttavamo subito alla cassadove trovavamo don Carru,don Mariu, a volte Giovanni…e spesso e volentieri anticchia

di sconto (haiu sulu vinti liri,mi fa ttrasiri…? La risposta erasempre affermativa!).

Poi a precipizio giù per lescale verso lu iusu (si paavacchiù picca di susu), tenuti abada da don Nicola - che cono-sceva tutti per nome e percognome - e indicava ciascunocon una bacchetta che maicomunque usò, tanto burberosembrava ma poi buonissimorisultava.

I più fortunati potevano com-prare un cuppiteddu di calia essimenza che vendeva lu zzuGnazziu lu panillaru, lu zzuCecè o lu zzu Totò; gli strafortu-nati conquistavano un'azzusa allimone o a ccafè… non so cosadi esplosivo contenessero ma seagitate prima dell'uso, spruzza-vano fino al tetto… ma chieranu bummi? Immaginatenello stomaco l'effetto: gonfioriimprovvisi ed ingestibili e arrut-tatini alla Fantozzi subito redar-guiti energicamente da donNicola con annotazione dinome e cognome dell' arruttatu-ri al pubblico ludibrio. Penosal'auto difesa: Don Nicò, miscappà, la vucca mi fici nga-ghidda…

Allo spegnersi delle luci,nn'arrisittavamu nta li seggi esubito arrivavano quei magicifasci di luce che sfarfallavanonel buio e tagliavano il fumodelle sigarette; arrivava lu firmiluci: prima i documentari del-l'Istituto Luce (chi abbuttamen-tu!) poi la presentazione deifilm di prossima proiezione…appena veniva presentato il filmbeddu e spuntava sullo schermola scritta "Venerdì" seguiva unistintivo, gioioso, liberatorio"…sabbatu e dduminica!" pro-veniente da noi poverini spetta-tori della sola domenica e pigghiunta, quannu si e quannuno potevamo sperare di rivederlo schermo.

Quanti film allietarono lanostra giovinezza! Sciallotta

(Charlot), Totò cerca casa,Zzorro ( "è un film di cappa espada!"); Maciste, Ercole,Ursus, Spartacus ("la speranzanon potrà mai morire, finchèsarà vivo Il figlio di Spartacus!);Bertoldo Bertoldino e Cacasen-no; Catene, Tormento e i Figli dinessuno con Amedeo Nazzari;Pane amore e gelosia e Paneamore e fantasia, con De Sica,Lollobrigida e Loren. E poi lifirmi pi tutta la famigghia: QuòVadis, I dieci Comandamenti,Marcellino pane e vino, BenHur, La tunica, Via col Vento!Quanta commozione e quantelacrime con Le due orfanelle eLa sepolta viva, quante risatecon Stanlio ed Ollio, DonCamillo e Peppone, AlbertoSordi!

Uno spettacolo particolare eraquello di Capodanno: eravamotutti muniti di pistola a tamburochi nn'avianu lassatu li Vicchia-reddi ed il film spesso era unastoria del Far West; al fatidicomomento dell'«arrivano inostri» e solo in quel momento,per patto sancito con don Nico-la, tutte le pistole scaricavano iloro capis all'unisono con JohnWayne; e con gli spari, anchenoi concorrevamo a dari lagghiusta vicenna a lu tradituri.

Arrivarono poi al cinemaDaina i primi film un poco osè(ma molto molto poco): Europadi notte, il Mondo di notte…reportage sulla vita notturnadelle grandi città con canzoni e

qualche antidiluviano accennodi spogliarello.

E ancora dopo, il cinema fusede di convegni (1966: Genito-ri e figli), di festival canori loca-li, di spettacoli di cabaret e dikaraoke, tavole rotonde e rap-presentazioni teatrali della loca-le compagnia "Amici del teatro:chi non ricorda "Nozze di san-gue" o "Mi dimetto da marito"?

Il cinema andava mettendosida parte a favore della televisio-ne ed a poco a poco il cinemaDaina si misi di latu e chiuse ibattenti.

Ma oggi, a distanza di più dimezzo secolo, lo ripenso congrande simpatia e nostalgia, mici rivedo dentro, ne sento irumori, gli odori e le atmosferemagiche, per quei tempi. Daquel cinema sono passate leemozioni ed i sogni di interegenerazioni di marinesi; suisuoi sedili tantissimi di noihanno dimenticato la vita quo-tidiana e si son trasferiti in unmondo irreale e magico, in unadimensione nella quale la vitafaceva una piacevolissimadeviazione imbroccando unaciclicità misteriosa e voluttuosadalla quale era duro fare ritorno.

E tutto questo, per sole venti-cinque lire! Ma noi, per metter-ci al sicuro, nni vidìamu lu firmidui e ttri bboti!

Franco Vitali

Gli anni d’oro delcinema a Marineo

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Scuola

10 - La Rocca

Dopo il Concerto di Natalesvoltosi in Chiesa Madre

e dedicato all'insegnante Igna-zia Mamone, scomparsa tragi-camente a dicembre, con l'ini-zio del nuovo anno sono statiavviati tutti i progetti pro-grammati per questo ultimo-periodo dell'anno scolastico.

Gli alunni delle classi 2^ -4^ - 5^ elementare sono impe-gnati nei PON, dove sviluppe-ranno competenze varie nel-l'ambito scientifico, linuistico(francese) e linguistico-teatra-le. Gli insegnanti, invece,stanno già per concludere ilPON "Alla conquista di nuovistrumenti" relativo alla LIM,ossia all'uso della lavagnainterattiva multimediale checonsentirà agli alunni ed ai

docenti di svolgere attivitàdidattiche servendosi di unostrumento altamente tecnolo-gico e rivoluzionario.

Le classi 5^ sono impegnatenel progetto Gemellaggio e glialunni già si preparano al viag-gio che si svolgerà dal 3 al 14maggio e che quest'anno (oltrea S.te Sigolene, Roma, Assisi,Gardaland, Courmaier), "toc-cherà" un luogo straordinario,unico al mondo e "sacro":Lourdes! In questi giorni ha giàpreso il via il Progetto Alimen-

tare in collaborazione conl'Ass. Agricolture e Foreste eche vedrà la distribuzione gra-tuita di frutta e ortaggi a tutti ibambini della scuola primaria.Con questa iniziativa, unita-mente alle attività educativo-didattiche "mirate", agli incon-tri con nutrizionisti, pediatri egenitori,si cercherà di aiutare ibambini a seguire un'alimenta-zione sana, varia ed equilibra-

ta. Inoltre tutti gli alunni, sindal primo anno della scuoladell'infanzia, sono già impe-gnati nella realizzazione delProgetto Unitario che segneràla fine dell'anno scolastico conuna serie di drammatizzazioni,canti e danze e che seguirannoun unico tema conduttore: "Io egli altri, un'armonia da difende-re".

Rosa Maria D'Anna

Le classi quinte stanno preparando ilGemellaggio. Gli alunni già si preparano

al viaggio, dal 3 al 14 maggio

Alunni e insegnati di Marineo impegnati in progetti per sviluppare nuove competenze

Una scuola viva e aperta alle innovazioni

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Scuola

La Rocca - 11

Marineo, l'Istituto di istru-zione secondaria supe-

riore "Don Colletto" si rinno-va e apre le porte per fareconoscere le proprie proposteformative per l'anno scolastico2010/2011. Sabato 6 marzoospita le classi terze dellascuola media "L. Pirandello"di Marineo e domenica 14marzo invita le autorità e lacollettività tutta all’OPENDAY, "Guardare per Vedere",iniziativa volta a far conoscerela scuola . Ad accogliere i visi-tatori sono gli alunni dellascuola in divisa e il piccolorobot realizzato dagli studentidell'IPSIA, in grado di cammi-nare ed emettere suoni.Il tour si snoda tra laboratoritecnico-pratici, palestra, aulemultimediali, auditorium, aulee strutture esterne, mostrandovideo delle attività svolte nel-l'a.s. in corso, attrezzature pre-senti (tra cui il sismografo infunzione durante la simulazio-ne di una scossa di terremoto),mostre dei prodotti realizzati. È possibile esplorare e stupirsinel vedere i frutti del lavorodegli studenti: tra cui un senso-re di prossimità che al passag-gio della mano rilascia unoscontrino di benvenuto allascuola di Marineo, un distribu-tore di mangime per animali, unpresepio realizzato interamentecon materiali di recupero (botti-glie di plastica, fil di ferro, rima-sugli …), un pannello polimate-rico che raffigura il paese diMarineo, un murales sulla lega-lità ed altro ancora.Il percorso culmina nella visitadel nuovo Laboratorio di elet-

trotecnica (realizzato con unPON nell'a.s. in corso) dotato disimulatori di impianti di allar-me, banco test con sensori difumo e gas e di un modulo dipneumatica all'avanguardia. Rilevanti sono le proposte perl'a.s. 2010/2011, come: l'intro-duzione della settimana cortache prevede lo svolgimentodelle attività didattiche dallunedì al venerdì (resa possibi-le dalla riforma che riduce ilmonte ore settimanale da 36 a32, e votata dal 92% deglialunni iscritti); l'inizio dellelezioni alle ore 8.30, perrispondere alle esigenze deinumerosi studenti pendolari;la collaborazione con unComitato Tecnico per creareun collegamento diretto trastudio e mondo del lavoro; lapresenza del conversatoremadre lingua durante le ore diinglese, e altro ancora per dareai ragazzi competenze e stru-menti migliori, per avere mag-giori possibilità di inserimentonel mondo del lavoro... Al termine della visita agliospiti vengono distribuiti gad-gets, matite e penne col logodella scuola. L'obiettivo èquello di far scoprire unascuola che sta attuando un per-corso di crescita, potenzia-mento, ampliamento della suaofferta formativa, adeguando-si alle esigenze dell'utenza edel territorio. Un ringraziamento particolareva alla Dirigente Maria Rafti,competente e disponibile, cheha reso possibile tutto questo.

Stefania Calderone

Un percorso per visitare laboratori tecnico-pratici, palestra, aule e strutture esterne

"Open Day" alla scuola superiore

Foto di Marta Fontana IV F

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Il 24 gennaio 2010,nel corso della

novena di San Ciro,si è svolta la "IVGiornata dell'Amma-lato", organizzatadalla sezione localed e l l ' U N I TA L S I .Oltre a numerosinostri concittadini,ben 150 persone(ammalati e anziani)provenienti dalla pro-vincia di Palermo, daMarsala, Castelvetrano e Trapani hanno "invaso" la nostra ChiesaMadre per partecipare alla S.Messa concelebrata dal vicario dizona P. Antonio Todaro, mons. Giuseppe Randazzo, dal nostro par-roco P. Leo Pasqua e da P. Giuseppe dei F.C. Durante la celebra-zione, molto toccante è stata la funzione dell'unzione degli infermi.Alla fine tutti al ristorante "La Rocca Bianca" per un momento diagape fraterna. Negli occhi di tutti tanta gioia e tanta serenità eduna promessa: arrivederci al prossimo anno! Ma prima... tutti aLourdes con l'UNITALSI dal 13 al 18 agosto! R. M. D'Anna

I canti, la catechesi e la testimonianza...

Happy Hour, percondividere la gioia

Belli, costruttivi e molto partecipati gli Happy Hour. Così lihanno definiti i numerosi ragazzi, non solo di Marineo che

il 24 febbraio sono venuti a trovarci all’interno del castello, neilocali messi a disposizione dal Comune, per il 4° appuntamen-to. Sono quattro i momenti che caratterizzano questi incontri: icanti, la catechesi, la testimonianza e, infine, la preghiera con-clusiva, dopo aver esposto Gesù al centro. Il prossimo appunta-mento è in programma per l’8 aprile. augurandovi una buonaPasqua, vi aspettiamo numerosi. Gruppo Shalom

La IV Giornata dell’Ammalato

Unitalsi, a Marineo un servizio d’amore

Australia

Un marinese illustre, Fede-le Cannizzaro. Ha inizia-

to la sua vita da pastore nellecampagne di Marineo e l'haconclusa lo scorso anno sullaGold Coast dell'Australia,dopo avere collezionato i tito-li di Cavaliere dell'Ordine diSt John of Jerusalem, Cavalie-re di Malta, LichtenbergFoundation e Teutonic Order.Fedele Cannizzaro è nato aMarineo il 24 gennaio 1941.Emigrò prima in Toscana e poiin Francia, dove lavorò comeimprenditore edile. Nel 1971partì per l'Australia, dove aprìun'impresa di pavimentazione.La moglie Yvette Gerardi, ledue figlie e i quattro nipoti

vivono a Sydney. Divenutoamico personale del GrandePriore dell'Australia, SydBorg, e della PrincipessaMaya di Haynau di Lichten-berg, dedicò molto del suotempo alle iniziative di benefi-cenza, raccogliendo denarosoprattutto per gli ospedalidella Gold Coast dell'Austra-lia. Fedele era anche un mem-bro dei Royal Flying Doctorse dell'Associazione NazionaleCarabinieri di sydney. Lafiglia Karine ricorda così ilpadre: «Tutti quelli che veni-vano da lui, avevano da man-giare e da bere anche se nonavevano fame o sete! Eramolto caloroso ed accogliente.

Nessuno potrà mai dimentica-re il suo senso dell'umorismoe la sua gentilezza. Egli amavamolto parlare e fare il vino incasa. Era un uomo molto gen-tile che era amato da tutti». Ilfunerale di Fedele è stato cele-

brato il 12 giugno 2009 alla"Stella Maris Chapel" a Bro-adbeach. Sua altezza sovranala Principessa Maya ha scrittouna lettera che è stata letta alsuo funerale dal BaroneCowley.

In Australia dedicò il suo tempo raccogliendo fondi per gli ospedali

12 - La Rocca

Medaglia dell'Ordine di St John of Jerusalem, Cavaliere di Malta e Teutonic Order

Cannizzaro, cavaliere e filantropo

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Possibilmente emerge da unpercorso esistenziale combat-tuto, probabilmente è l'ispira-zione contemporanea davicende di cronaca, e c'è purel'eventualità che un artista simetta alla prova su più livelli.Quel che è certo, però è cheLaura La Sala non vuolerisparmiarsi: sostiene unavena narrativa forse sempreposseduta, sebbene rivelata inetà matura. Così la sera del 3gennaio scorso, al CastelloBeccadelli di Marineo, hapresentato la sua terza creatu-ra, un romanzo al femminiledall'emblematico titolo de LaVendetta. I convenuti al tavo-lo della presentazione hannoesposto con molta chiarezza ipunti di forza di questo ulti-mo lavoro narrativo; la pro-

spettiva di Michele De Lucia,psicologo, ha fatto luce sudue piani che si intersecanonel tessuto della trama, da unlato la squallida vicenda di unabuso sessuale subito da unaadolescente, che sebbeneviziata dalla condizionesociale non meritava certoquel genere di castigo esisten-ziale. Dopo una rapida perquanto avvincente disaminadi quattro differenti tipologiecriminali che mettono in evi-denza quale rapporto sussistatra una violenza subita ed unaideata allo scopo di rivalerse-ne, De Lucia sovrappone la"vendetta" personale di LaSala, esaminando un riscattoche la scrittura le ha permes-so di pagare nei confronti diuna vita per lo più avara e

tiranna. Una linea di coerenzache ha legato anche l'inter-vento di Caterina Castronovo,pubblicista e critico freelance, con cui si è misuratonon solo il traguardo stilisti-co, nello specifico impegnati-vo dati i punti di partenzadella scrittrice, ma soprattuttoil contenuto morale che infar-cisce tutti i racconti più omeno lunghi della La Sala,ove si faccia caso che non esi-ste in lei alcuna opera che nonriveli un suo messaggio piùampio e meno circostanziato.Filippo Glorioso con voceflautata ha sottolineato il pri-

vilegio di un'arte capace dicaratterizzare ogni sfumaturadella natura femminea, persi-no quando si prova a descri-vere con passi dettagliati, leprevaricazioni subite nellamaniera più vile. Tra gli ospi-ti di rilievo non sono mancatele autorità civili del posto: ilsindaco Franco Ribaudo e ilPresidente della Proloco diMarineo, Giuseppe Cangialo-si. Graziosa l’attrice ChiaraLo Faso, da sempre al fiancodi Laura La Sala e sua colla-boratrice nella revisione dellestesure finali di tutti i lavoridati alle stampe.

Attualità

La Rocca - 13

Incontro al Castello Beccadelli

Presentato La Vendetta,ultimo libro di La Sala

Lo scorso 22 dicembre2009 i nati nell'anno 1959

hanno festeggiato un meravi-glioso traguardo, mezzo seco-lo di vita. Lo hanno fatto, tuttiinsieme con una celebrazioneeucaristica presieduta dal par-roco don Leo Pasqua e con lapresenza di padre SalvinoPulizzotto, anche lui cinquan-tenne. Padre Salvino, in unsuo breve discorso moltosignificativo, alla fine dellacelebrazione, ha messo in evi-denza i valori di integrità,moralità e laboriosità, valoritramandati dai nostri genitori eancora vivi nella nostra gene-razione, ma soprattutto, nellacomunità marinese, che nono-stante la frenesia della vitamoderna, ancora, ci offre sti-moli per andare avanti su que-sta strada. Inoltre, ha precisatoche questa generazione ha

assistito, e quindi, è protago-nista di un cambiamento radi-cale della società che, inmezzo secolo, si è evoluta inmodo straordinario e le anti-che cose dei nostri avi hannolasciato il posto alle nuovetecnologie e sono divenuteparte integrante della nostravita e noi, tra ansie, preoccu-

pazioni , gioie e sofferenze e,perché no, anche con un po' dispensieratezza, nemmeno cene siamo accorti. E per questimotivi che si è svegliata in noila voglia di fermarci unmomento per ringraziare Diodel grande dono della vita checi ha fatto e per mettere nellesue mani sante il nostro cam-

mino , ogni nostro passo e perdire grazie dei nuovi giorni divita che vorrà concederci. Unringraziamento speciale va aFranco Vitali, poeta marinese,che ha voluto fare omaggio aisuoi compaesani cinquanten-ni, di una bellissima poesia, alsindaco Francesco Ribaudoanche lui nato nel 1959, chenella sala consiliare, dopo unbreve discorso, ha offertodello spumante a tutti gli inter-venuti, a don Salvatore LaSala e don Leo Pasqua che cihanno onorati della loro pre-senza ed hanno condiviso connoi una serata di gioia al risto-rante «La Roccabianca».Ancora un grazie a tutti coloroche hanno accolto quest'invitoe le scuse se si sono fatti deglierrori. Amici del 1960 adessotocca a voi. Auguri a tutti.

Rosella Lo Pinto

Una celebrazione eucaristica in Chiesa Madre per ringraziare Dio del dono della vita

Festa di compleanno per i nati nel 1959

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Inventario della memoria

14 - La Rocca

150° anniversario dello Sbarco dei Mille. I gari

25 maggio 1860. Giusep

Di là partimmo per Marineo;la strada è faticosa per le

eterne salite e discese che visono, ma tante furono le deli-ziose posizioni per cui passam-mo, che l'anima confortata dallavista di quei quadri incantevoli,non ci lasciò tempo di sentire lastanchezza. Entrati in paese cigettammo nelle botteghe perristorarci, bevande, uova fre-sche, acqua di limone, vinoannacquato; il dejeuner si fececon pane caldo, appena uscito

dal forno e salame o fellata,come dicono i Siciliani. Soddi-sfatti i bisogni del ventre,entrammo in una chiesa desti-nata per caserma onde riposar-ci, ma fu breve la fermata benpresto si uscì per passeggiare.Il paese è situato sopra il monte,ed ha dal lato di settentrione uncastelletto che lo difende. Sottoil riguardo militare la situazioneera superba; sotto il riguardoartistico poi offriva una dellepiù belle scene della natura.

All'oriente si erge un'altissimaroccia, che sembra di muro, epare opera d'arte piuttosto chedella natura. Ella è isolata egiganteggia sola sui palagi esulle case; fra i dirupi e le pietreallignano le erbe e qualche frut-to selvatico; sulla vetta un albe-ro annoso alza al cielo le brac-cia. Difficile è ritrarne colleparole la bellezza, e difficilissi-mo si è il dire qual sensazionefacesse sull'anima mia l'incan-tevole quadro. La vivace fanta-sia volò a Leucade, volò allainfelice Saffo, ai suoi travagliamorosi, alla sua morte; confu-se quella roccia col fatale pro-montorio, vide la greca fanciul-la, collo sguardo rivolto al

cielo, prendere un istante daquell'altezza e precipitare. Iltocco di una mano mi scossedalla poetica visione, era unamico che mi piombava nellaprosa della vita, proponendomidi andare seco lui a desinare inuna famiglia, dove altri duecompagni l'avevano precedutoper ammanire il cibo. Non mifeci pregare e lo seguii; si man-giò, si bevette e si rise come alsolito, senza darci fastidio delfuturo: eravamo contenti del-l'oggi, al dimani s'avrebbe pen-sato poi. Ci avvicinammo agrandi passi a Palermo, là ciaspettava la vittoria o una mortegloriosa, onde v'era motivo diesser lieti; che se qualche fune-

MEMORIEDI UN VOLONTARIO

Marineo 25 maggio 1860

di Nuccio Benanti

Molto tempo prima di Fer-nand Braudel e della

Nouvelle Historie, con Guerrae pace Lev N. Tolstoj hadimostrato alla cultura occi-dentale che il processo storicoè decretato dal tempo di lungadurata e mai dai singoli avve-nimenti di cronaca. Anche sepoi ad essere segnati dalle lan-cette (i libri di storia) sonoproprio questi ultimi episodi.In parole semplici, lo scrittorerusso sostiene che la storiaviene costruita lentamente daipopoli e non dai sovrani, chesono invece ambiziosi e dellaguerra ne hanno sempre fattoprima il loro mestiere e poi laloro fortuna. Un condottiero,per quanto astuto, per quantogrande e potente possa essere,non può mai avere la suffi-ciente forza per modificare gliingranaggi complessi degliavvenimenti storici. Come nelmeccanismo dell'orologio,così nel meccanismo deipopoli in lotta, il movimento,una volta avviato, è allo stesso

modo incontrollabile e inarre-stabile fino all'estremo risulta-to. Dove il lento spostarsidella lancetta della vita di unpopolo è dato dall'insieme ditutte le passioni, i desideri, ipentimenti, le umiliazioni, lesofferenze, ma anche glieccessi d'orgoglio e le ragionidi opportunismo. Fu nel corso dell'Ottocentoche la popolazione italianascoprì, modellò e costruì lapropria identità. Esattamentecentocinquanta anni fa, nel1860, Garibaldi sbarcò in Sici-lia con circa Mille uomini peraffrontare un esercito borboni-co di gran lunga più numerosoed armato. Quando i garibaldi-ni giunsero a Palermo avevanogià arruolato numerosi volon-tari siciliani, e tra questi anche63 picciotti di Marineo. Il ter-ritorio e il favore della popola-zione locale, che già cantava«Vulemu a Garibaldi, peròsenza la leva, picchì si metti laleva canciamu la bannera...»,giocarono un ruolo decisivosull'esito finale dell'Unitàd'Italia.

Garibaldi tra le sue truppenel bosco della Ficuzza

Il bivio della Ficuzza è stato definito il bivio della storia sicilianae italiana. Garibaldi, braccato dal colonnello svizzero vonMechel, inviò verso Corleone la sua inefficiente artiglieria, i carridelle salmerie, una quarantina di veterani e circa 150 picciotti,mentre egli, col grosso delle forze, che ora si muovevano piùveloci, deviò verso Marineo. La mattina del 25 maggio i garibal-dini raggiunsero il paese per ristorarsi e riposarsi. All’imbrunirepartirono per raggiungere il generale La Masa a Misilmeri. Men-tre von Mechel continuava a seguire le tracce dei carri a Corleo-ne, le truppe si radunavano a Gibilrossa per marciare su Palermo.

Incisione d’epoca, Garibaldi a Ficuzza

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Inventario della memoria

La Rocca - 15

ibaldini furono accolti e si ristorarono in paese

pe Garibaldi a Marineo

sto presagio tentava di frappor-si alle nostre gioie, gli scoppid'ilarità e i calici di vino lo sof-focavano. Finito il pasto, pienodella idea di essere fra poconella capitale, mi accorsi che ilmio vestito e la mia toiletteerano in uno stato orribilmentedemocratico. E' vero che unCacciatore delle Alpi non devebadare a tali futilità, ma il desi-derio di comparire in modo non

sconveniente era così naturaleche mi dolse non avere altrevesti da indossare. Mi recai dalbarbiere, o, per riportarmi inge-nuamente alla parola che si leg-geva a caratteri cubitali sull'in-segna della bottega, dal Salas-satore, onde farmi tagliare icapelli e radere la barba, chequasi da un mese non era statatoccata dal rasoio: ivi un tor-mento di nuovo genere miaspettava. La mia testa ebbe lasfortuna di capitare nelle manidi uno sventato sottosalassato-re, il quale guardando qua e làcon due occhiacci spiritati nonbadava punto al mestier suo, mitosava come una pecora e collaestremità della cesoia, che forse

da un anno non fu arruotata,pigliando piccole ciocche dicapelli me li tirava. A questaoperazione dolorosa tenne die-tro il taglio della barba, proce-duta da una insaponatura concerta materia di un odore nause-ante, ed eseguito con un ferropiù somigliante a sega che arasoio. Ma qui non finisce lasete delle dolorose sensazioni,che io ebbi a provare nellamalaugurata officina di queisalassatori. Un paesano entrò erivolgendosi al Maestro glimostrava un dente cariato; ven-nero scambiate poche parole efurono, cred'io, i patti del con-tratto per il pagamento dellaoperazione che andava ad effet-

tuarsi, poi, fatto sedere il clientemale arrivato, il cerretano cava-ta una piccola tenaglia irruginitagliela ficcò in bocca. Vi furonotre minuti solenni in cui il pove-ro paziente si dimenò mandandoalte grida di dolore, poi il denteuscì: il Salassatore pigliandolofra le dita insanguinate me lomostrava come prova della suavalentia. A questo punto lapazienza scappò, mi alzai adira-to con la barba affatto recisa,gettai sul tavolo due carlini, e miritirai mandando una maledizio-ne a quel tormentatore. Il restan-te della giornata si passò andan-do a zonzo pel paese, poi sul-l'imbrunire partimmo.

Giuseppe Capuzzi

Ringraziamenti: La corrispondenza con il gene-rale La Masa, i nomi dei volon-tari marinesi e l’incisioned’epoca che ritrae Garidaldi aFicuzza provengono dall’archi-vio di Onofrio Sanicola, appas-sionato cultore di storia locale.

I NOMI DEI RIVOLUZIONARI DI MARINEO

1 D. Salvatore Di Marco, 2 D. Antonino Raimondi, 3 D.Giu-seppe Patti e Di Benedetto, 4 Andrea Scarpulla, 5 D. Bernar-do Pecoraro, 6 Ciro Maneri, 7 Antonio Ciancimino, 8 Giaco-mo Carioto, 9 D. Mariano Triolo, 10 M. Salvatore Coltura,11 Francesco Maneri, 12 M. Antonino Lo Castro, 13 CiroBonanno, 14 Filippo Mastropaolo, 15 D. Giovanni DiMarco, 16 M. Giovanni Rao, 17 Francesco Lo Pinto, 18Tommaso Lo Gelfo, 19 Rosolino De Aversa, 20 Andrea Sta-ropoli, 21 Ciro Maria Mastropaolo, 22 Stefano Carrino, 23Salvatore La Rocca, 24 Francesco Daidone, 25 Salvatore LaSpina, 26 D. Francesco Virga (porta bandiera), 27 AntoninoVilardi, 28 Francesco Palazzo, 29 D Vincenzo Caramanna,30 D. Vincenzo Maggio, 31 D. Giuseppe Tasca, 32 Ciro DiGiacomo, 33 Carmelo Di Giacomo, 34 M. Giuseppe Cangia-losi, 35 D. Girolamo Librino, 36 D.Onofrio Di Marco, 37Don Gaetano Albeggiani, 38 M. Giuseppe Loiacono, 39 D.Ciro Virga, 40 M. Filippo Bongiorno, 41 Ciro Pecoraro, 42Giuseppe Maneri, 43 Andrea Macagnone, 44 Natale Sanfi-lippo, 45 Benedetto Ruisi, 46 Antonino Dolabella, 47 Giu-seppe Pepe, 48 M. Giuseppe Buttacavoli, 49 GiuseppeRinaudo, 50 D. Santino Coleanni, 51 Girolamo Lombardo,52 Ciro Cangialosi, 53 Domenico Lo Cicero, 54 Gaetano DiPalermo, 55 D. Giuseppe Paternò, 56 Giuseppe Azzara, 57Vincenzo La Spina, 58 Ciro La Spina, 59 Nunzio Tantino, 60Michelangelo Guarneri, 61 Natale Palazzo, 62 M. AntoninoAzzara Pamvusio, 63 D. Andrea Patti (capo squadra).

Al Signor Generale Giuseppe La MasaMarineo 2 luglio 1860

Signore, trovo mio debito, come atto di giustizia, e per venirereso l'onore al merito, farle conoscere che gli individui descrit-

ti nella qui acclusa nota furono quelli tra i primi che insorseroMarineo e che il giorno 21 scorso maggio partirono meco per lemontagne di Gibilrossa imbrandendo le armi contro i regi. Nonposso però dispensarmi umiliarle che quelli annotati dal n° 1 al n°28 all'entrare del giorno ventisette stesso mese del prode Genera-le Garibaldi colle sue truppe in Palermo furono dei primi appres-so i Piemontesi nell'assalto, facendo il loro primo attacco controi regi al Ponte così detto di testa, cacciando da detto punto i sol-dati regi, che stavano piazzati al Ponte dell'Ammiraglio conmolto pericolo della loro vita. Indi, con tutta la possibile solerziameco si avviarono verso Porta di Termini, ove pure seguitaronoall'attacco contro i soldati di S. Antonino: dopo lasciato questopunto, passando in mezzo alle palle e alle mitraglie, che manda-va il vapore Napolitano, entrarono con molto vigore per Porta diTermini e tragittando per la via dello stazzone presero meco postonel Palazzo del Principe di Cutò, ove dal terrazzo e dalle finestreattaccarono un vivo fuoco contro i regi, che stanziavano nel con-vento di S. Antonino, e senza punto badare alle bombe, che aquella volta venivano dirette, e che molto danno recarono in quel-le vicinanze, li medesimi continuarono il loro fuoco con tale ener-gia sino a che il detto convento fu dai suddetti soldati sgombrato.Non tralasciarono li medesimi, come pure tutti gli altri nell'acclu-sa nota di accorrere agli attacchi contro i soldati regi, che trova-vansi al convento della Nunziata bastione di Porta Montalto econvento dei Benedettini bianchi con tutta la solerzia ed energiadi buoni patrioti sostenendo il loro posto da bravi, quando in talpunto venne ordinata la triegua. Ho creduto mio dovere umiliarletutto l'anzidetto, quale Comandante Generale la squadra per darsicompiacente rendere di giustizia chi di diritto le dovute lodi e cosìvenire in certo modo compensati dei loro servigi resi per la Patria.

Il Capo Squadra Andrea Patti

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di Salvatore Di Marco

E’venuto a mancare il 10febbraio di quest'anno a

Palermo il professore PietroMazzamuto quando avevaappena varcato la soglia deinovant'anni. Vogliamo ricor-dare la figura umana e cultura-le di questo indimenticabileintellettuale siciliano - cattoli-co nella fede e nella formazio-ne, docente nei licei prima epoi professore dell'ateneopalermitano - proprio a partiredal suo rapporto profondo cheegli mantenne per alcuni lustricon la città di Marineo attra-verso la sua presenza fertilissi-ma, feconda, nella giuria delPremio che qui da 35 anni sicelebra. Parliamo naturalmen-te del Premio internazionale diPoesia "Città di Marineo". Pertutto ciò che da quella suaposizione egli ha saputo gene-rosamente dare - in termini dimagistero eticamente elevatodi umanità ma anche di dottri-na letteraria e d'intelligenzacritica - alla vita culturalemarinese, pensiamo che leistituzioni pubbliche locali piùalte e le altre tra le più rappre-sentative e operosamente pre-senti, certamente sapranno darluogo ad opportune iniziativedi gratitudine e di riconosci-mento, non nel segno dellasuperficiale occasionalitàcelebrativa, bensì di quellapermanente testimonianza allasua memoria a cui potrannoattingere anche le nuove gene-razioni marinesi.Pietro Mazzamuto era nato aCenturipe, in provincia diEnna, nel 1920 e conservòsempre un amore vivo per laSicilia e le sue tradizioni lette-rarie. Il suo esordio nel campodegli studi critici si ebbe quan-do, poco più che trentenne,pubblicò un saggio sullo stiledi I Promessi Sposi su "Lingua

e Cultura" (Roma 1952-1953).E subito dopo portò alle stam-pe un'accuratissima Rassegnabibliogafico-critica della let-teratura italiana d'oltre 600fittissime pagine (Firenze,1953). Per buona parte deglianni Cinquanta egli concentròle sue ricerche sull'opera diManzoni, e pubblicò mono-grafie sull'Alfieri, poi su Gio-vanni Pascoli e quindi su Sal-vatore Quasimodo. Con que-st'ultimo lavoro per la primavolta entrava nel campo dellaletteratura Siciliana, dove 1esue frequentazioni negli annisuccessivi saranno numerose eimportanti. Nel 1958 avviò lacollaborazione alla rivista"Quaderni del Meridione"diretti dall'indimenticabilestorico Francesco Brancato.Collaborazione che si accom-pagnò a quella che egli prestòalla rivista "Labor" diretta daun ingiustamente dimenticatoCosmo Crifò. Negli anni suc-cessivi avviò i suoi studi suPirandello a cui dedicheràalcuni volumi di saggi. Tra ilibri più importanti ricordia-mo: La mafia nella letteratura(1970); L'arrovello dell'arco-laio (1974), La scena dell'im-maginario (1980), Il casoManzoni (1989), Pirandello,la maschera e il dialetto(1990), Le mani vuote (1992)e Roccaverdina e dintorni(1996). Vi sono da ricordare idue volumi fondamentalidegli Atti del Convegno nazio-nale di studi che curò nel 1990sulla letteratura dialettale inItalia. Dal 1990 e per circa un ven-tennio - libero dagli impegnicattedratici - potè dedicarsialla sua vocazione di narrato-re. Così pubblicò il romanzoMemeo del 1990, seguito l'an-no dopo dal racconto popolareCome Pietrino Tornabè vinsecontro la mafia. Seguirono

altri romanzi, tutti di fortetempra narrativa nel segnodella sicilianità. Ma l'operache gli assicurò una notorietàdi respiro nazionale fu Il par-roco scrive lettere d'amoreapparso nel 1997 nella collanadegli Oscar della casa editriceMondadori.Non è questa l'occasione perapprofondire la figura del

Mazzamuto letterato e sopra-tutto dello scrittore che ci halasciato pagine di intensa sug-gestione. E' auspicabile chesia la città di Marineo adavviare un ragionamento suPietro Mazzamuto con un con-vegno di studi che coinvolganon solo l'Università di Paler-mo, ma anche la sua natiaCenturipe.

Premio Marineo

16 - La Rocca

Pietro Mazzamutoletterato e scrittore

Vogliamo ricordare la figura umana diquesto intellettuale siciliano, a partire dal

suo rapporto con la città di Marineo

Nel Presepe e nella festa di San Giuseppe

La Famiglia di Nazaretl’esempio da seguire

La famiglia e l’aggregazione giovanile uniche forze per larinascita dei valori spirituali e umani della Nostra Marineo.

Con questo motto i giovani della Ass. GMG Marineo onlus e laConfraternita Gesù Maria Giuseppe hanno dato vita a due pro-getti: Il Presepe Vivente “Sotto la Rocca” (nello scorso dicem-bre) e la “Festa di San Giuseppe” (qualche giorno fa). Progettiche, realizzati grazie all’impegno assiduo dei giovani delle duerealtà, hanno fatto riscoprire agli stessi i veri valori della vitasociale e spirituale che nella società moderna sembrano esseresvaniti come l’umiltà, l’unione, l’amore familiare, la collabora-zione, il rispetto dei fratelli. Tutto questo, seguendo l’importan-te esempio della Sacra Famiglia. «Vogliamo - dicono - tramiteun polo di aggregazione e con il nostro lavoro, dare voce e fidu-cia ai giovani, futuro della nostra società».

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Medicina

La Rocca - 17

Un semplice pensiero cosìcome, ne sono certa,

avrebbe gradito la carissimainsegnante Lina Randazzo,venuta a mancare il 13 febbraio.Appresi la notizia della suamorte mentre ero già a scuola esubito dissi ai miei alunni :"Oggi è morta una grande mae-stra"."Grande" non certo per la suastatura fisica, ma soprattuttoper la Sua statura morale.Era, infatti, persona di "gran-

di" e autentici valori che sape-va trasmettere a chiunque aves-se la fortuna di starle accanto,come i colleghi e i numerosi

suoi alunni hanno potuto per-sonalmente constatare.Ero ventenne quando entrai afar parte della comunità scola-stica di Marineo e subito vidiin lei il punto di riferimentoverso il quale avrei potutoindirizzare la mia nascentecarriera di insegnante.La ricordo nei Collegi deiDocenti attenta, silenziosa,quasi in disparte, ma se pren-deva la parola, erano parolefrutto di saggezza e sapienza.Sapeva mediare, orientare,aiutare. Piuttosto che lamen-tarsi preferiva operare percostruire il bene. La fede in

Dio e l'amore per il prossimososteneva la sua vita.Non anziana, ma "diversamen-te giovane" da noi, si entusia-smava facilmente per ogninuova iniziativa propostasenza mai tirarsi indietro.Accettò, ad esempio, con spiri-to critico e responsabile lanuova riorganizzazione dellascuola, incoraggiando tutti adandare serenamente avanti." L'importante -diceva- è lavo-rare con amore e con passio-ne". Non era impegnata solo ascuola, ma anche nell'AzioneCattolica e in attività sociali.Donna generosa che aiutava,con molta umiltà e generosità,chi ne aveva bisogno. Anche ilgemellaggio con la Francia lavide protagonista generosa edospitale.Ricordo quando fece il suoultimo viaggio in Francia con i

suoi alunni (e che alunnidiscoli!).Affrontò il viaggio (allora tuttovia terra in pulman) con unacaviglia malandata in seguitoad una storta. E non solo, madopo un mese ebbe l'ardire disalire a Vulcano, sul cratereinsieme ai suoi alunni, testi-moniando ancora una volta lasua professionalità, il suo altosenso del dovere, il suo attac-camento alla scuola ed allaSua "missione" di insegnante.E' una donna verso la qualetutti dobbiamo essere grati: halasciato una profonda tracciadi impegno, di competenza, dibene non solo tra i suoi fami-liari (ai quali si dedicò sinoall'ultimo con grande affetto),ma nella scuola e nella comu-nità marinese.

Rosa Maria D'Anna

Scuola elementare

In ricordo di una grandemaestra: Lina Randazzo

La durata della vita mediaincrementa di anno in

anno. L'Italia è uno dei paesipiù vecchi del mondo e ladurata della vita media per gliuomini è all'incirca di 78 anni,per le donne è di 83 anni. Il5 % della popolazione ha piùdi 80 anni il 20 % più di65anni. Il 70 % degli uomi-ni anziani si ritiene in buonasalute. Le malattie più fre-quenti sono le malattie cardio-vascolari (ipertensione e infar-to), la bronchite cronica, lemalattie osteoarticolari, l'iper-trofia prostatica. Per avereuna qualità di vita migliore unbuon numero degli anzianipratica attività sportiva, altri si

dedicano al volontariato e ten-gono la mente in allenamento.È molto importante che l'an-ziano conduca uno stile di vitae un'alimentazione adeguataper rallentare il processo del-l'invecchiamento mantenendoun giusto rapporto fra pesocorporeo, età, sesso e attività

fisica. È importante integrarel'alimentazione con vitamine esali minerali, la cui carenzapuò portare a disturbi cardiacie cerebrali, fragilità ossea estati anemici. La dieta deveessere personalizzata a secon-do del peso corporeo e dellacostituzione fisica. Media-mente dovrebbe variare da1.600 a 2.000 calorie al gior-no. L'apporto di carboidrati ozuccheri (pane, patate, pasta)non deve superare il 50 %delle calorie totali. Le proteinedovrebbero essere il 50 % diorigine animale (carne epesce) e il 50 % di originevegetale (fagioli, ceci, lentic-chie, piselli, fave). È consenti-to l'uso ridotto di grassi, circa40 grammi al giorno, meglio

preferire grassi di originevegetale (olio di oliva,olio disemi, margarina) su quelli diorigine animale (carne grassa,lardo, strutto, burro), in basealla capacità digestiva e aiparametri ematochimici.L'olio di oliva non fa aumen-tare il tasso di colesterolo nelsangue e controlla anche i tri-gliceridi. Il sale va usato inpiccole quantità. Il consumogiornaliero di acqua deveessere di circa 1,5 litri. Duran-te i pasti è consentito l'uso diuna moderata quantità di vino(100 cc.di vino rosso fornisco-no 110 calorie ). Dopo il pastoun "canarino" (acqua calda,buccia di limone, alloro) viaiuta a digerire meglio.

A.P.

Bartolo La Spina alla Casa del Padre

Si è spento improvvisamente a Palermo il 3 marzo 2010il dottore Bartolo La Spina, fratello del compianto Fran-

cesco. Autentico marinese, uomo di cultura, amante delletradizioni e dei valori che contano, persona di fede, Bartoloha fatto sua l’esperienza di Sant’Agostino: «Nell’interioritàdell’uomo abita Dio». Lascia il ricordo della sua carità cri-stiana in tutti coloro che lo hanno conosciuto e stimato.

La famiglia

I consigli del medico per vivere meglio

Stile di vita dell’anziano

Movimento e alimentazione corretti possono rallentare il processo di invecchiamento

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Stati Uniti, New York

18 - La Rocca

Don Ciro Scarpulla eranato a Marineo nel

1902, aveva sposato MariaCangialosi di Cefalà Diana edera emigrato nel 1929. Si stabi-lì a Brooklyn, dove rimase finoalla sua morte avvenuta nel set-tembre del 1989, all'età di 87anni. Dal principio, non avendoun mestiere, si adattò a farediversi lavori. Riuscì ugual-mente a mandare i due figli ascuola e, con suo sommo piace-re, li vide laurearsi. Col tempo,riuscì anche a comprarsi lacasa: avere un "tetto sopra latesta" era per gli italiani un sim-bolo di progresso economico esociale. A tempo perso, amavacoltivare anche l'orticello nellospazio posteriore dello stabile.Gli piaceva anche fare il vino"di casa", come si faceva inSicilia. Comprava l'uva, che sidoveva spremere, ed ogni annoradunava i ragazzini del vicina-to per pigiarla in un grandetinozzo, che aveva piazzato alcentro dello scantinato. A set-tembre raccomandava ai ragaz-zi che era il tempo dell'anno incui dovevano «lavarsi i piedi».Uno dei giovani di origineirlandese nuovo nella zona, glichiese: «Me li devo lavare...tutti e due?»

Big Johnny era un suo vicinodi casa, il quale, dopo aver com-prato un altro stabile confinanteal proprio, realizzò un eleganteristorante. Il giardino dietrol’edificio era stato sistemato inmaniera da potere sistemaretavoli e sedie ed una pista daballo per i clienti che volevanocenare al fresco durante l'estate.Due alberi di fico ed una gran-dissima quercia, assieme ad unben curato pergolato di uva efiori adornavano l'ambiente cre-ando un'atmosfera romantica.Scarpulla non era socio delristorante, ma aveva un interes-se al suo successo perché avevaprestato soldi al suo amico.

L'unica cosa che poteva com-promettere gli affari del locale

era la visione dei panni stesi alsole dalle signore del vicinatoper asciugare. Camicie, panta-loni, calze e mutandoni nondovevano essere belli a vedersiper i clienti. Big Johnny neparlò preoccupato con don Ciroe i due concordarono di convo-care il vicinato per giungere aqualche tipo di accordo. Dopouna lunga e snervante discus-sione, Big Johnny riuscì a con-vincere i vicini: «Sono disponi-bile a comprare per ogni fami-glia una lavatrice ed una asciu-ga panni - disse -, voi in cambiovi impegnate a non stendere piùi panni al sole». E fu così che lemassaie del quartiere vennerodotate di moderne macchineper fare il bucato e per asciu-garlo meccanicamente in casa.

Don Ciro, intanto, continua-va con la sua passione per l'or-to: produceva pomodori, fagio-lina, lattughe, ed in particolareli cucuzzi friscarelli che, comenatura vuole, sono piante chetendono ad arrampicarsi rigo-gliose appigliandosi a qualsiasielemento in posizione verticale.Una cucuzza ebbe una storiaparticolare. Le pianta si era,infatti, arrampicata alla sommi-tà di un alto palo elettrico che,assieme ad un altro palo siste-mato all'angolo opposto dellastrada, attraverso un cavo diacciaio orizzontale sostenevanoil semaforo che pendeva al cen-tro dell'incrocio. La pianta dalpalo continuava in senso oriz-zontale per arrivare all'altezzadel semaforo che, dopo la tran-sizione dai tinnirumi dava oraalla luce una lunga e tenera zuc-

china che pendeva visibile colgiallo, rosso e verde dello stru-mento segnaletico. Don Ciroavrebbe voluto raccoglierla, manon c'era modo di raggiungerla.Così, un giorno si fermò allavicina stazione dei vigili delfuoco e ad uno dei pompieriche conosceva chiedeva se, alloro passaggio con un loroautocarro dotato di scalamobi-le, avrebbero potuto raccoglierela zucchina, che ormai avevasuperato diversi piedi di lun-ghezza. Il giorno successivo ilgrosso veicolo dei vigili delfuoco, con i lampeggianti acce-si, si fermò all'incrocio, doveall'angolo abitava don Ciro.Bloccando il traffico da tutti equattro i lati, uno dei vigili siarrampicò sulla scala mobileper potere raccogliere e conse-gnare la cucuzza al legittimoproprietario, fra gli applausi e isorrisi della gente che avevaassistito con apprensioneall’operazione di recupero.

Il nostro compaesano peranni aveva svolto un ruolo atti-vo di volontariato presso lachiesa vicina. La domenicavestito impeccabilmente s'im-postava davanti alla chiesa equando i parrocchiani arrivava-no per la messa, lui li guidavaai banchi per prendere il loroposto. Era conosciuto da tutti.Era il primo ad organizzare laraccolta di fondi da devolvereai casi bisognosi che venivanoa conoscenza della parrocchia elui stesso in queste occasioniera molto generoso. Durante lamessa celebrata in italiano luileggeva il Vangelo ed era unodei primi a ricevere la comu-nione. Don Ciro Scarpulla, perchi lo conobbe, non ebbe mainulla da lamentare. La sua erastata una semplice vita vissutacon umiltà, affetto per i suoisimili ed uno spiccato amoreper la famiglia, il lavoro, perSan Ciro e Gesù.

Ciro Guastella(New York)

Vita umile... ma chiamò i pompieri per raccogliere una zucchina

Un marinese a BrooklynIspettore Marineo

Pax et bonum

Pax et bonum è il titolo delterzo episodio dell'Epopeasemi-seria dell'ormai notoispettore Marineo dal bron-zeo viso, in libreria nelmese di aprile. Le sue inda-gini riprendono all'ombradella Rocca, seguendo gliindizi trovati sul cadaveredi una donna, uccisa pro-prio durante l'assenza delnostro eroe dal paesellonatio, perché costretto dalsuo superiore a fruire dialcuni giorni di ferie coatte.A tutta prima, le prove rac-colte sembrano condurrerapidamente al responsabiledell'efferato delitto: il dot-tor Santacroce, miglioreamico dell'ispettore. A ren-dere più complicata la situa-zione sarà proprio la latitan-za di quest'ultimo, che sem-brerebbe provare la sua col-pevolezza. Durante le inda-gini Marineo sarà affiancatodai soliti compagni: il com-missario Guccione, l'agenteGuzzo e la dottoressa StellaChiaramonte. Tra colpi discena, lauti pranzi, un batte-simo abbastanza movimen-tato, scambi di battute alfulmicotone e personaggiche sembrano riesumati daiCanterbury Tales, si dipanaun'altra storia, dal ritmoscorrevole e dal piglioavvincente, nella quale è unvero piacere immergersi.Buona lettura!

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L’angolo dello Psicologo

La Rocca - 19

Ritorno sul tema. Sonocostretto a ritornare sul

tema. In tv, a scuola, per stra-da, in terapia emerge con forzail bisogno di comprendere inostri bambini ed i nostri ado-lescenti. Emerge la sofferentenecessità di capire come gesti-re, come comportarsi, comerelazionarsi rispetto aglieccessi, allo smarrimento, allebizzarrie delle nuove genera-zioni.

Propongo una riflessione:quale evoluzione, quale futuroper i nostri ragazzi, ma soprat-tutto a quali modelli fannoriferimento e quale spaziooccupano i genitori nella lorovita mentale ed emotivo-affet-tiva. Specifico meglio. Oggi èimportante capire quanto igenitori siano presenti nontanto fisicamente, ma nellamente dei figli e quanto unaeventuale assenza della figurae della funzione genitorialepossa spingere i giovani versouna pericolosa autogestione everso una adesione a modellipoveri, fuorvianti e per nullaeducativi.

Ascoltate due piccole traccedel pensiero di un genitore:"…la famiglia odierna, conl'impiego di entrambi i genito-ri, declina o addirittura elimi-na l'attenzione verso i figli,spesso affidati a baby-sitter oa ludoteche…"; ed anco-ra:"…il poco tempo che siriserva ai figli si traduce inlibertà totale per loro, i genito-ri non ci sono, i figli nonhanno più regole d'orario, ungenitore dice no, l'altro dice sie i figli seguono quello checonviene…".

Suona un po' come una resa,come un abbandono delcampo, come una autorizza-zione implicita ai figli adorganizzarsi la vita ed a segui-re e convivere con i modellipiù sgangherati. Fate pure, noinon ci siamo!

Formulata così può apparir-vi una analisi dura e cruda.Riponete attenzione, allora, adalcuni passaggi tratti dal 10°Rapporto Nazionale sullaCondizione dell'Infanzia edell'Adolescenza (redatto daEurispes e Telefono Azzur-ro):"… anche per quei ragazziche si trovano inseriti in con-testi fortunatamente menoproblematici, che offrono loroopportunità, mezzi, e perfino,in molti casi, una abbondantedose di superfluo, si può par-lare, in questi anni, di un veroe proprio spreco di potenziali-tà. Lo testimonia, nel modopiù evidente, la diffusione dicomportamenti di devianza"borghese", o devianza "nor-malizzata". La ricerca ritualiz-zata di uno sballo autodistrut-tivo, il ricorso al doping nellosport, la condotta irresponsa-bile alla guida, i comporta-menti antisociali come il bulli-smo, il vandalismo e la forma-zione di baby gang, il vizio delgioco d'azzardo, soprattuttoon-line, sono tutti indicatori diuna tendenza ormai diffusa,tra i giovani, a fare cattivo usodella loro vita. La loro tra-sgressione, inoltre, non rap-presenta l'affermazione diun'identità personale, ma piut-tosto una forma di omologa-zione. Nella maggior parte deicasi sembra che i ragazzivogliano adeguarsi a "quelloche fanno tutti", a "quello chesono tutti", piuttosto cheseguire le proprie personaliinclinazioni nel costruire ilproprio percorso di vita. Tantoche persino il consumo di dro-ghe o l'abuso di alcol hannoassunto, in molti contesti gio-vanili, caratteri di "normali-tà…"; ed ancora: "…i giovani

hanno precocemente assorbitole incertezze e le incognite acui la società complessacostringe e che rischiano digravare soprattutto sul lorofuturo. Non a caso si ripetespesso che queste sono leprime generazioni le cui pro-spettive indicano un futuronon migliore ma peggiore diquello dei loro genitori. Persi-no quando possono proiettarsinel futuro con la fantasia iminori sembrano sognare inpiccolo: soprattutto i bambinidicono di voler assomigliare apersonaggi di successo delmondo dello spettacolo o dellosport, scegliendo in modoconvenzionale la bella show-girl del momento o lo sportivopiù vincente ed in voga(Valentino Rossi, BelenRodriguez). Solo una mino-ranza si proietta in un ruolopiù attivo ed incisivo, in lineacon caratteristiche personali,in sogni di cambiamento con-creto del reale e, perché no,verso ideali ed aspirazioni(come gli adolescenti cheprendono come modello ilpresidente Obama, la scrittriceJ.K. Rowling o Rita LeviMontalcini). I ragazzi italianinon aspirano quasi mai adiventare eroi, come confermal'esiguo numero di coloro chedicono di voler assomigliare,da grandi, a Roberto Saviano,ma al massimo a diventare

famosi…". Un quadro davve-ro poco edificante che da solodovrebbe trasformare lo sde-gno ipocrita del mondo adultoin un impegno concreto, senti-to in favore delle nuove gene-razioni.

Qualcuno penserà che ètroppo facile abbandonarsi acritiche (anche se, a mio pare-re, costruttive) che ravvisanoin questa società, nel mondoadulto, nella sfera genitorialeelementi di grave responsabi-lità. E che una critica nonaccompagnata da una propo-sta che possa riavvicinare idue mondi mai come oggi lon-tani ed opposti, è una criticasterile, fine a se stessa. Non miavventurerò in una propostache presuppone la lezioncinadello psicologo che tutto sa etutto può, ma offrirò spazioalle parole (e faremmo benead ascoltarle) di una adole-scente che vive in modo diret-to le difficoltà: "…i genitorihanno un ruolo non attivo, mapassivo; infatti hanno difficol-tà ad educare, a ricondurre ifigli sulla retta via, a dare con-sigli, ma sono abili a darepunizioni come il frequentissi-mo sequestro dei cellulari odei computer. Piuttosto cheadottare spesso questa solu-zione affrettata, il genitoredovrebbe prendersi cura dellavita di suo figlio, sensibiliz-zandolo o semplicemente dia-logando con lui, attraverso unconfronto di idee senza alcunpregiudizio. Volete esseregenitori modello? Parlate, par-late e parlate con i vostri figli.Abbiate una mente elastica,accettate le loro idee e, seppursbagliate, non pregiudicatele,ascoltatele e se il caso lorichiede, contestatele…".

È un grido. È un bisogno diattenzione, di vicinanza, diriconoscimento. Riflettiamo.

Michele De LuciaPsicologo e Psicoterapeuta

A quali modelli fanno riferimento i giovani? Rita Levi Montalcini o Belen Rodriguez?

Adulti e giovani, due mondi lontani

«Se volete essere genitori modello, ascoltate e parlate molto con i vostri figli»

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Unione dei ComuniPromuovere lo sviluppo

A pagina 24

BolognettaIl nuovo PRGA pagina 22

Il Sindaco di Villafrati

PRESIDENTE DELL’UNIONE

Unione dei ComuniDALL’ELEUTERIO A ROCCA BUSAMBRA

Dall'11 gennaio 2010, succede alSindaco di Marineo, Franco

Ribaudo, Giuseppe Scalzo. A FrancoRibaudo, presidente uscente va un dove-roso grazie per il lavoro svolto accurata-mente in quest'anno. Il Sindaco di Villa-frati è ora nuovo presidente dell'Unionedei Comuni "Dall'Euterio a Roccabusam-bra" che consorzia i comuni di Villafrati,Marineo e Bolognetta. Scalzo rimarrà incarica un anno.

Da quando si è insediato GiuseppeScalzo ha puntato sull'economicità dellaspesa e sull'attivazione di più servizisovracomunali per dare ulteriore rilievoall'Unione dei Comuni. Questi sono ipunti salienti su cui il nuovo presidenteintende concentrarsi, su cui si è lavorato esi continuerà a lavorare per il bene del-l'Unione. Per quel che concerne l'econo-micità della spesa ha accorpato le aree da4 a 2. Verranno diminuiti del 25% circa icontributi che l'Unione dà alle associazio-ni culturali. Ha ridimensionato da 8 a 6 ilcomitato di gestione e valutazione del per-sonale nell'ambito dell'Unione. Si tenderàad accreditare l'Unione per il servizio civi-le nazionale, risparmiando sulla spesa.

Il mercato contadino che ha riscossomolto successo, verrà realizzato al piùpresto anche negli altri comuni. E' statoindetto un bando per individuare unresponsabile coordinatore di polizialocale affinché possa essere effettuatoun migliore controllo sul territorio. Sistanno predisponendo tutti gli atti per laresponsabilità civile contro terzi. Si èaderito all'Unione degli assessoraticomunali e provinciali alle politichesociali e sanitarie per avere ulterioriinformazioni inerenti ai finanziamenticui l'unione o i vari comuni possonoaccedere ed essere informati in tempireali. Un altro bando è stato indetto perselezionare un geologo qualificato chesappia potenziare e rendere efficiente laprotezione civile dell'Unione, affinchési possa monitorare l'assetto idrogeolo-gico del territorio. Un'altra fondamenta-

le iniziativa da realizzare nei tre comu-ni è quella di riuscire ad abbattere i costidelle chiamate per una migliore gestio-ne del centralino attraverso l'installazio-ne del sistema VOIP (voice over ip,voce tramite protocollo Internet),unatecnologia che rende possibile effettuareuna conversazione telefonica sfruttandouna connessione Internet o un'altra retededicata che utilizza il protocollo IP. Eancora, le reti wirelles sono e sarannosempre di più una importante forma diconnessione per molte attività. Inizial-mente questa tecnologia veniva utilizza-ta solo in caso di condizioni in cui l'usodei cavi era difficile o impossibile. Oggirappresenta il futuro della connettività,da qui l'idea di Scalzo di utilizzare perVillafrati la Biblioteca comunale.Essendo autorizzati sarà possibile avereun servizio completo e gratuito fonda-mentale all'interno della Biblioteca perrichiamare utenti e per far scoprire eriscoprire l'amore per la cultura. Inoltreè nelle intenzioni del nuovo presidentedi mettere a disposizione dei comuniinteressati uno schermo dove sarà possi-bile proiettate tutte le informazioni cheriguardano l'Unione dei Comuni, que-st'ultimo per dare delucidazioni in meri-to, chiare e dirette a tutti i cittadini. Ilpresidente Giuseppe Scalzo ringrazia ilconsiglio dell'unione per la collabora-zione ottenuta con l'auspicio di conti-nuare a portare avanti iniziative costrut-tive per il bene dell'Unione. Un ringra-ziamento particolare va nei confrontidel presidente uscente Franco Plescia eal vicepresidente Grassadonia per ladisponibilità e per la fiducia accordata.Infine, un augurio sincero è dovuto alnuovo presidente dell'assemblea FrancoLo Pinto e al vice presidente Sucato,affinché si possa continuare a cooperarein un clima di serenità e rispetto recipro-co per ottenere risultati positivi ecostruttivi all'interno dell'unione.

Anna Rita IndiaLa Rocca - 21

Messaggio del nuovo Presidente dell’Assemblea dell’Unione

Cari concittadini dell'Unione, mi appresto asvolgere un compito di grande responsabi-

lità nell'ambito dell'Assemblea che amministrai nostri Comuni. Mi sembra opportuno metterein rilievo che l'incarico di Presidente di questoorganismo mi è stato affidato a seguito di unadecisione bipartisan, cioè una scelta condivisada esponenti politici afferenti a schieramentisia di centro-destra che di centro-sinistra. Ciò

ha una grande valenza politica e dimostra che, almeno nell'ambi-to dell'Unione dei Comuni, prevale l'interesse di tutti sulle esigen-ze delle singole compagini. Spero di tenere sempre presente que-st'aspetto nell'esercizio del ruolo di Presidente dell'Assemblea,mantenendo la necessaria imparzialità, così da garantire il miglio-re funzionamento di questo organismo e stimolare il positivo con-tributo di tutti i componenti, anche di coloro che, in questa fase,in un legittimo confronto democratico, hanno dissentito sul mioincarico. Durante il mio mandato sarò garante dell'interesse dei tre Comu-ni e farò tutto quanto è nelle competenze del mio ruolo, al fine diaccelerare la realizzazione delle proposte già in cantiere e di sti-molarne altre, con l'obiettivo di migliorare le condizioni econo-miche e sociali del nostro territorio. Dovrà proseguire, con l'im-pegno di tutti, l'attività che, oramai da tempo svolge la nostraUnione, autenticamente impegnata a garantire tanti servizi ai cit-tadini e la salvaguardia del bene comune, scevra dai consueti vizidella politica, spesso attenta a ricercare il profitto per pochi olucrare consensi immeritati a danno della gente. Nel merito, l'Unione svilupperà, in estrema sintesi, i seguenti dueambiti programmatici: 1.Supporto economico finanziario aiComuni; 2. Ottimizzazione dei servizi in forma unificata e sovra-comunale. Tutti i bilanci comunali, alle voci attività sociali, attività cultura-li ed attività produttive, mostrano vistose carenze di risorsefinanziarie. L'Unione può e deve dare risposte in questi ambiti,colmare le lacune e le difficoltà dei tre Comuni. Pertanto, finan-ziare progetti che abbiano finalità sociali, culturali e produttivi,serve a produrre opportunità di rilievo per le comunità e costitui-sce un'autentica boccata d'ossigeno per le casse comunali, alleg-gerendole da pesanti incombenze. Nella stessa direzione va ladecisione di individuare e sovvenzionare alcune figure professio-nali, che prestino la loro opera in tutti i tre comuni, così comel'acquisto di strumentazioni costose, che possano essere utilizza-te insieme. Già dalla prossima settimana, penso, sarà necessarioche il Consiglio Direttivo si incontri per approfondire la nuovaproposta di bilancio annuale, ricercando le soluzioni più opportu-ne sulle cose da fare, stabilendo le priorità e individuando le risor-se, al fine di dare risposte puntuali ed adeguate alle legittimeaspettative della gente della nostra Unione. Concludo con l'impegno a spendere, nel ruolo che mi accingo asvolgere, le migliori risorse di cui, spero, dispongo: entusiasmo,spirito di servizio, buone volontà e una discreta esperienza matu-rata nella qualità di consigliere comunale. Con l'augurio di onorare al meglio l'incarico conferitomi, l'occa-sione mi è gradita per porgere un affettuoso saluto a tutti i citta-dini dell'Unione.

Francesco Lo Pinto

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Bollettino dell’Unione dei Comuni

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BOLOGNETTA. «Il percorsodi lavoro e di programmazioneche abbiamo portato avanti inquesti anni - osserva il SindacoRino Gaspare GRECO - haavuto sempre quale principaleobiettivo quello di pianificareuno sviluppo urbanistico coe-rente in tutto il territorio diBolognetta, capace di mettere instretta relazione il centro abitatoe le Contrade. Abbiamo volutodare priorità alla vivibilità ditutte le aree interessate e averecome riferimento la piena frui-bilità di queste da parte dei cit-tadini, prevedendo aree verdi,parcheggi e luoghi di aggrega-zione sociale e dando spazio almiglioramento ambientale,infrastrutturale e viario. UnPiano Regolatore Generale chenon si configura solo qualepunto di arrivo di un lavoro cheha coinvolto tutte le strutturetecniche comunali e i bravo pro-gettista l'Arch. Elio CarmeloCAPRI' ma è la base di una pro-gettazione che continuerà anchedopo la valutazione da partedel Consiglio comunale delleosservazione e/o opposizioni».

Il progetto di Piano elaboratoed adottato dal Consiglio

Comunale con deliberazione n.08. del 16/02/10 tiene conto deldimensionamento del Pianorispetto ai dati demograficiaggiornati e al soddisfacimentodegli standard di cui alle norma-tive nazionali e regionali invigore e sono state individuateulteriori aree per servizi edattrezzature sia per il centrourbano sia per il territoriocomunale.Come previsto dalle normativevigenti si è proceduto ad unaverifica e delimitazione di unazona A come parte del tessutourbano più storicizzato mentrela rimanente parte del tessutourbano è stato individuato comezona B con le stesse indicazionie prescrizioni di cui al Decretodi approvazione e in particolareal Voto del C.R.U. n. 184/1995per la zona B* prevedendo due

sole elevazioni fuori terra e soloin alcuni casi, a completamentodella stecca edilizia già esisten-te, la possibilità di elevare ilmanufatto oltre i due livellifuori terra portandolo ad un'al-tezza massima uguale all'edifi-cio limitrofo con l'altezza piùbassa.Nella restante parte del tessutourbano, già in parte edificato, èstata prevista una zona B2 conle sottozone B2.1, B2.2 e B2.3. La zona B2.1 identifica tutta lazona B2 e gli spazi non indicatidiversamente sono destinati averde privato. Le zone B2.2individuano tutti i lotti edifica-bili all'interno della stessa zonaB2 e la visualizzazione riportatacon colore marrone negli elabo-rati progettuali identifica esatta-mente la superficie edificabile.Le zone B2.3 identificano leparti del tessuto urbano, all'in-terno sempre della zona B2 dicompletamento, e di cui alle lot-tizzazioni private già approvateo in itinere ai sensi e conforme-mente al precedente Piano.Al fine di preservare la tramaurbana originaria ed essendotale zona di completamento altessuto storico, sono state previ-ste edificazioni che prevedanolarghezze stradali inferiori a mt10,00 e comunque non inferioria mt 6,00. In tal caso per le fac-ciate prospicienti vie pubblichecon larghezza inferiore a mt10,00 è consentita la realizza-zione di balconi con apertura a"petto" cioè a filo della stessafacciata e senza quindi aggettosulla stessa via.In tale ambito è prevista la pos-sibilità da parte dei soggetti pro-

prietari e di cui al titolo abilita-tivo di eseguire opere di urba-nizzazione primaria a propriocarico, con compensazionedegli oneri di costruzione e diurbanizzazione dovuti anche aisensi dell'art. 4 della L.R.30/4/1991 n. 15 e previa Con-venzione con l'Amministrazio-ne Comunale.Per le zone C sono state previstediverse classificazioni, già pre-viste nel precedente PianoRegolatore Generale. La zonaC1 è la zona di espansione resi-denziale e in quest'area risulta-no già rilasciate dall'A.C., inconformità al precedente Piano,concessioni edilizie per lottizza-zioni convenzionate. La zona C2 è la zona destinata aresidenze stagionali; in tal casola destinazione prevista serve aregolarizzare urbanisticamenteuna discrasia tra precedenteProgramma di Fabbricazione eprecedente Piano Regolatore. Ilprecedente Piano prevedevainfatti una perimetrazione ditale zona come zona C2 e comeprevisto dal Programma di Fab-bricazione; in sede di esame daparte del C.R.U., come sopradetto, tale zona veniva stralcia-ta. La zona C3 è un'area destinata aP.E.E.P di iniziativa pubblica.La zona C4 è la zona di espan-sione residenziale dell'area delPiano Particolareggiato Attuati-vo e Prescrizioni Esecutive.Le zone C5, o meglio i compar-ti edilizi identificati come C5,sono le stecche edilizie già pre-viste all'interno del Piano Parti-colareggiato di Recupero Urba-nistico. Le zone C6 identificanoi programmi costruttivi di ini-ziativa privata già approvati o initinere da parte dell'A.C. Le zone Ct identificano le zonedestinate a strutture ricettive.Le zone D visualizzate si riferi-scono: una prima zona D2 allapossibilità del completamentodell'area attualmente esistente aibordi dell'asse veicolare Paler-mo-Agrigento; un'ulteriorezona D2 lungo la strada statale

per Marineo di completamentoin un insediamento già esisten-te; una prima zona D1 prevedela possibilità di un ampliamentodi una zona già approvata convariante urbanistica con desti-nazione per attività artigianali-industriali. Un'ulteriore zonaD1 è stata localizzata ai marginidel tessuto urbano in direzioneSud.La zona E è destinata ad un usoagricolo del suolo, sia esso ditipo tradizionale sia esso deltipo a colture specializzate ointensive; è inoltre destinata alleattività zootecniche e a quellead esse connesse.Le zone F identificano le partidel territorio destinate ad attrez-zature ed impianti di interessegenerale a scala urbana e a scalaterritoriale. Ai sensi del D.M.2/4/1968 n. 1444 sono stateidentificate cinque specificitàdelle zone F, contraddistinte daisimboli F1, F2, F3, F4, F5 e dauna retinatura di fondo diversaper le zone F3 e F4 e per la zonaF4 prevista come parco fluviale. Le zone F1 sono le zone desti-nate ad accogliere attrezzatureper l'istruzione. Le zone F2sono le zone destinate ad attrez-zature sociali o di interessecomune. Le zone F3 sono lezone destinate a spazi pubbliciattrezzati a parco per il gioco elo sport. Le zone F4 sono lezone destinate a verde pubblico.Le zone F5 sono le zone desti-nate a parcheggi pubblici.Nelle zone F3 sono consentitesolo le costruzioni a servizio delverde attrezzato e cioè spoglia-toi, magazzini per le attrezzatu-re spostabili, servizi igienici, ela costruzione degli impiantisportivi.Queste aree possono essereattrezzate e gestite da privati inconcessione da formalizzarecon l'Amministrazione Comu-nale. È anche consentita la col-locazione di attrezzature per ilgioco dei bambini (scivoli,pedane, etc.).Nelle zone F4, destinate a verdepubblico, non sono consentite

Il Sindaco: «Abbiamo voluto dare priorità alla vivibilità di tutte le aree interessate»

A Bolognetta un nuovo Piano Regolatore

Rino Gaspare Greco

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costruzioni; sono consentitichioschi e costruzioni facilmen-te asportabili, per la fruizionedel verde e di altezza semprenon superiore a 3,00 mt. Èanche consentita la collocazionedi attrezzature per il gioco deibambini (scivoli, pedane, etc.). Sono consentite costruzioni diparchi attrezzati, parchi urbani eparchi suburbani. Si è previstala realizzazione di un parco flu-viale nella zona sottoposta avincolo ai sensi del D.Lgs.24/2/2004 n. 42 (ex Legge8/8/1985 n. 431). In tale zona sono consentitipercorsi pedonali e ciclabili etutti gli interventi per la tutela,salvaguardia e valorizzazione,compresi quelli di ripopolamen-

to della flora e della faunaautoctona.Le zone F5 sono le zone desti-nate a parcheggio.Sono state visualizzate, neglielaborati di analisi e di progetto,tutte le limitazioni, i vincoli, leprescrizioni e le fasce di rispet-to discendenti da normative sta-tali e dagli studi specifici alle-gati al Piano. Gli elementi qualificanti e trai-

nanti del P.R.G. adottato conriferimento allo sviluppo terri-toriale e socio-economico diBolognetta sono individuabiliin:- conservazione, tutela e valo-rizzazione del patrimonioambientale e del tessuto edilizioesistente attraverso anche inter-

venti diretti dell'Amministra-zione Comunale di incentiva-zione di opere da parte dei pri-vati cittadini con riduzione delletassazioni locali per il rifaci-mento delle facciate e il ripristi-no dei materiali originali non-ché l'incentivazione di tutti gliinterventi di risparmio energeti-co; - realizzazione del parco fluvia-le e dei relativi percorsi pedona-li e ciclabili, come momento epolo di attrazione di flussi turi-stici;- incentivazione delle attivitàagricole e zootecniche, indiriz-zate le prime verso colture spe-cializzate e intensive attraversoanche la realizzazione di unosportello europeo per la com-

mercializzazione dei prodotti;- incentivazione delle attivitàartigianali intese come "trasfor-mazione lavorata"del prodottoagricolo attraverso anche lacreazione di un rapporto privile-giato con aziende ed imprese el'istituzione di una Fiera annua-le dell'artigianato e dell'antiqua-riato;- realizzazione della strutturamultimediale museale prevista ecollegata alla tradizione agrico-la e contadina con strutture dif-ferenziate e che prevedanoanche la realizzazione di unmuseo d'arte contemporanea peri bambini;- valorizzazione dell'ambientenaturale anche in rapporto allavicinanza del Bosco dellaFicuzza e della Rocca Busam-bra con la realizzazione di uninfo-point e un servizio di acco-glienza come "portale di ingres-so" alla stessa riserva del Boscodella Ficuzza e alle preesistenzemonumentali e archeologichedel territorio limitrofo di CefalàDiana;- realizzazione di attrezzatureturistico-ricettive anche attra-verso il riattamento e riuso diunità edilizie già esistenti nelcentro urbano e nel territorio.Nel progetto di Piano vieneinserito il principio della com-pensazione di diritti edificatorinei confronti di privati.L'Amministrazione Comunale,a compensazione dell'acquisi-zione pubblica e quindi in areeindicate nel Piano a servizi e/oad infrastrutture, può attribuireun diritto edificatorio alle stessearee destinate a nuove attrezza-ture pubbliche e servizi ai sensidel D.L. n.1444/68, art. 3 e 4. Entro e non oltre il 06 aprile2010 possono essere presentateosservazioni e/o opposizioni adP.R.G. Il desiderio dell'Amministrazio-ne comunale di Bolognetta è diportare a compimento un pro-getto di paese vivibile, attentoalle tematiche dell'ambiente eall'utilizzo delle nuovi fontid'energia rinnovabile che Bolo-gnetta abbia in sé tutte le poten-zialità per proseguire il percorsodi sviluppo economico messo incampo in questi ultimi dueanni.

Il Sindaco di BolognettaDr. Rino Gaspare Greco

MARINEO. Molti di voinon sanno chi sono, quindiè mio dovere fare una pic-cola presentazione: ho 23anni e nella vita sono unastudentessa universitaria.Più di un anno e mezzo faho deciso di mettermi adisposizione del paese,affinché esso possa miglio-rare e così mi sono candi-data alle amministrative2008. La mia prerogativacontinua ad essere questa,perché credo che la rottaverso lo sviluppo, la cre-scita e la vivibilità di unterritorio viene principal-mente segnata dagli ammi-nistratori. A mio avviso,probabilmente, in annipassati il nostro paese nonè stato "amato abbastanza"dagli amministratori e nonè necessario essere un con-sigliere per accorgersi diciò, basta guardare attornoe fuori dal nostro paese (lostato di abbandono dellestrutture sportive e degliedifici pubblici, l'accumu-lo di debiti e fuori, invece,paesi in cui si è puntato,per esempio, su sport e cul-

tura a partire dalle struttureadeguate).In questo periodo ho datoil mio contributo espri-mendo il voto nelle sedutedel consiglio. Ma per esse-re consigliere non bastaessere eletti e nel mio caso,unica donna in consigliocomunale. Essendo allaprima esperienza, stoimparando quale è il ruolodi un consigliere. Durantele sedute, poi, mi chiedo sele discussioni che duranoanche giorni e i dibattiti,fatti prima di votare unadelibera migliorativa per ilpaese, succedono perché èlecito chiedere chiarimenti

o semplicemente la politi-ca è un gioco, oppure per-ché in democrazia la mino-ranza fa opposizione,necessariamente, utilizzan-do i mezzi che possiede. Concludendo, penso chetutti possano contribuireper migliorare un paese,svolgendo delle azioniconcrete, cosa che a Mari-neo, per esempio, vedoattraverso la raccolta diffe-renziata, la quale, iniziataormai da mesi, va avantiottimamente grazie allacollaborazione di tutti. Laraccolta è importante poi-ché permette il rispettodell'ambiente, la diminu-zione dell'inquinamento efavorisce il riciclaggio dimaterie prime, così, speronel contempo venga rinno-vato l'impegno di tutti neiprossimi giorni quando,verrà introdotta la differen-ziata totale di tutti i rifiuticompresa la frazione orga-nica. Nel frattempo voglioesprimere il mio grazie atutti voi e confermare ilmio impegno.

Chiara Signorelli

«In anni passati il nostro paese non è stato amato abbastanza»

Unica donna, il mio impegno

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«I miei due anni all’Unione, a prescindere dai colori politici»

Promuovere lo sviluppoPer il razio-

nale princi-pio della rota-zione, che dàluogo al ricam-bio delle forze eall'apporto di

nuova linfa, col termine di questi 2anni in seno all'assemblea rientronei ranghi per continuare ad ope-rare come consigliere, mossosempre dal sano orgoglio dell'ap-partenenza, dal senso vivo dell'amicizia e dalla volontà di poteressere utile nello spirito operativodell'Unione dei Comuni a prescin-dere dal colore politico dei singolicomponenti, cercando di raggiunge-re come fine l'obbiettivo stesso del-l'unione nel "promuovere lo svilup-po dell'intero territorio e la crescitadelle comunità che la costituisconoattraverso la gestione collettiva edunitaria delle funzioni a tale enteattribuita, mantenendo in capo aisingoli Comuni le funzioni e le rela-tive competenze che più da vicinone caratterizzano le specifichepeculiarità."Quale Vicepresidente dal28/03/2008 al 09/02/2010, conge-dandomi, ringrazierò, perché hoavuto la possibilità di vivere unaricca ed entusiasmante esperienza edi rendere indimenticabile per mequesta bella e significante esperien-za. Con forte senso di gratitudine rin-

grazio tutti coloro, componenti delConsiglio Direttivo e dell'assem-blea, che hanno voluto essermivicini, fornendo la collaborazione

e assicurando la partecipazione allavarie attività. Un saluto particolareva al Presidente uscente PlesciaFrancesco col quale ho avuto l'ono-re ed il piacere di collaborare nelsecondo anno del mio mandato sco-prendo oltre ad un valido elementoper la nostra unione un eccellente esincero amico. I miei ringraziamen-ti vanno anche,ai Segretari che sisono avvicendati in questi due anni,ai dirigenti e ai loro collaboratori,per il costante impegno per la stimae il rispetto reciproci, nonché perl'armonia nel comune sentire eagire. Saluto il nuovo Presidentedell'Assemblea Francesco LoPinto, ed il nuovo VicepresidenteEmanuele Sucato che ho avuto ilpiacere di presentare all'Assembleaper potermi sostituire nelle mie fun-zioni. Colgo l'occasione per porge-re il mio più amichevole e cordia-le augurio di buon lavoro alnuovo presidente del direttivo Giu-seppe Scalzo affinché si possa con-tinuare a portare avanti con succes-so le attività della nostra Unione deiComuni, per come fino a ieri hafatto in maniera impeccabile il Sin-daco Ribaudo Francesco nella con-vinzione che questo nuovo anno,sarà fecondo di raggiunti obbiet-tivi e di successi, forieri di ulterio-re lustro per la nostra Unione deiComuni.Nonostante le apparenze il lavorosvolto dall'Unione dei Comuni"Dall'Eleuterio a Rocca Busambra"è particolarmente impegnativo per idiversi compiti che è chiamata asvolgere al fine di unire sinergica-

mente i propri sforzi per iniziativecomuni, cercando di realizzare unprogramma con elementi di novi-tà e ricco di attività rispettose degliobbiettivi che si vogliono raggiun-gere con l'Unione dei comuni. Perquesto si è pensato che sarebbestato utile lasciare una traccia con ilgiornale "La Rocca" e con il sitointernet www.eleuterio-roccabu-sambra.it di cosa si è fatto, ondedare visibilità all'azione della nostraUnione dei comuni, non solo all'in-terno, ma anche all'esterno fornen-do una documentazione organicadelle attività svolte direttamentedall'unione stessa o in collaborazio-ne tramite chi ha voluto contribui-re, dando prestigio, alle nostre ini-ziative, come le varie manifestazio-ne svolte soprattutto nel periodoestivo. Nel tradurre in realtà ilpunto cruciale del programma del-l'Unione sento di puntualizzare cheessenzialmente si è cercato dipromuovere e consolidare i rap-porti tra i tre comuni con varie ini-ziative, tra le più recenti l'Euro Fest,il GAL, servizio URP ed altre ini-ziative importantissime in itinerecome il servizio svolto da un geo-logo per i tre comuni o il coordina-mento del servizio di polizia muni-cipale.Concludo augurando un buon lavo-ro al presidente del direttivo Giu-seppe Scalzo e al presidente dell'as-semblea Francesco Lo Pinto e atutta l'assemblea assicurando lamia totale disponibilità nel prose-guo dei lavori.

Gaetano Grassadonia

VILLAFRATI. Nell'ambitodelle iniziative volte all'incre-mento della cultura,la biblio-teca comunale di Villafrati hadato il via ad un ciclo di dibat-titi mensili a tema. L'iniziativaè nata sotto esplicita richiestadel responsabile Dott PippoMarte che supportato dall'am-ministrazione comunale, hadimostrato ancora una volta diessere particolarmente sensi-bile alla diffusione della cultu-ra a Villafrati. A gennaio l'in-contro ha sottolineato "ildovere di ricordare", la Shoah,i ragazzi presenti si sono ritro-

vati e hanno condiviso la cele-bre frase di Primo Levi:«Meditate che questo è stato:Vi comando queste parole.

Scolpitele nel vostro cuorestando in casa andando pervia…coricandovi, alzando-vi..Ripetetele ai vostri». Iltema di febbraio è stato sugliusi e i costumi del carnevalevillafratese, moltissimi giova-ni e meno giovani si sono con-frontati su ciò che è stato e suciò che il carnevale è oggi. Amarzo, il tema della donna e leproblematiche legate al suoruolo nella società moderna edifficile sotto ogni profilo.Infine la quarta domenica dimaggio il dibattito sarà centra-to sulla condizione lavorativa

che spesso risulta essere steri-le e improduttiva. L'interessedella biblioteca di Villafrati èvolto e al progresso e al con-fronto culturale. Le ragionidell'insuccesso spesso consi-stono nel non potersi confron-tare e nel crearsi delle abitudi-ni, ma la gioia dell'intelletto èstata e sarà sempre quella disentirsi vivo.

Anna Rita India

Incontri culturali a tema

I colori dell'UnioneVILLAFRATI. Villafrati sicolora di ricordi! Da quando èstato eletto, 15/06/2008 il Sin-daco del comune di VillafratiGiuseppe Scalzo ha dato il viaad una serie di iniziative volteal miglioramento del propriopaese. Scalzo ha fatto e conti-nuerà a far sì che il suo piccolocomune possa arricchirsi diarte rappresentazioni e culturavolte al confronto al dialogocome motivo di crescita e divalorizzazione del proprio ter-ritorio. Grazie ai contributiottenuti dall'unione dei comuniverranno realizzati da dueragazzi villafratesi Linda Ulloae Maria Elena Giannobile,duemurales: uno rappresenterà ilricordo dei caduti in guerra e ilricordo di chi è morto sul lavo-ro,lo scopo è quello di conti-nuare a vivacizzare la memoriadi quello che è stato. L'altroraffigurerà i simboli dell'Unio-ne dei Comuni (Bolognetta,Marineo e Villafrati). InoltreBiagio Governali uno degliscultori piu' importanti dellanostra terra e interprete di unapoetica che attraverso la scul-tura si fa materia e voce, realiz-zerà un pannello in bronzoaccanto al monumento deicaduti per rendere omaggio achi con valore si è sacrificatoper il bene comune. IL SindacoGiuseppe Scalzo entusiasta deiconsensi ottenuti ringraziaquanti si sono adoperati per larealizzazione di questo proget-to che oltre a rilanciare l'imma-gine di Villafrati tende soprat-tutto a sottolineare il viaggionella memoria scolpito nelcuore di ognuno di noi. [ARI]

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I cittadini avranno informazioni su tutti i tipi di tributi evitando attese e spostamenti

Uno sportello Serit al MunicipioMARINEO. Dal 5 marzo,ogni venerdì mattina, pressoUfficio Tributi di Marineo, incorso dei Mille 127, un addet-to di SERIT Sicilia è a dispo-sizione dei cittadini per forni-re informazioni su posizionidebitorie, rateazioni e altri ser-vizi dell’Agente della Riscos-sione. E’ il primo sportellod’informazione al cittadino diSERIT Sicilia nella provinciadi Palermo e servirà un bacinod’utenza di cinquantamila cit-tadini (Misilmeri, Bolognetta,Piana degli Albanesi, S. Cri-stina Gela, Godrano, Villafratiecc…). La sinergia tra ilComune di Marineo e l’Agen-te della Riscossione consenti-rà ai cittadini del comprenso-rio di acquisire informazionisu tutti i tributi e sulla posizio-ne debitoria, evitando attese espostamenti. L’attività d’informazione ri-guarderà: cartelle di pagamen-to, debiti saldati e residui;

estratto conto delle tasse; noti-fiche di atti esattoriali; ratea-zioni, modulistica e requisitidi accesso; servizi on-line dalsito www.seritsicilia.it. Per SERIT Sicilia hanno par-tecipato all’inaugurazione ilResponsabile dell’AgenziaSERIT Sicilia di Palermo, Dir.Francesco Baccarella, ilResponsabile dello StaffComunicazione SocietariaDir. Valerio Arena, il Respon-sabile del Marketing, Dir.

Daniele Ingrassia. Presentianche i vertici dell’Ammini-strazione comunale di Mari-neo: il Sindaco FrancescoRibaudo, il Vicesindaco PieroMuratore, la Giunta, il Presi-dente del consiglio comunalee i consiglieri, assieme allaD.ssa Giovanna Lo PiccoloResponsabile dell’AreaFinanziaria e Tributaria e ilResponsabile dell’Ufficio Tri-buti Armando Greco.«Questo nuovo servizio con-

tribuisce a garantire ai cittadi-ni la massima trasparenzariguardo all’attività di riscos-sione dei tributi svolta daSERIT Sicilia – ha dichiaratoil Direttore Francesco Bacca-rella, Responsabile dell’Agen-zia SERIT Sicilia di Palermo– nel distinguo tra le compe-tenze dell’ente impositore, equindi dell’imposizione tribu-taria, e dell’Agente dellaRiscossione».Per il Sindaco Franco Ribaudoè stato raggiunto l’obiettivo diavvicinare ai cittadini di Mari-neo questo ulteriore servizio:«Da oggi – ha detto – anche ilfisco è più vicino alla gente esarà possibile accedere adinformazioni importanti esbrigare pratiche in pochiminuti grazie alla presenza,nella stessa sede, del nostroUfficio Tributi e dell’Agentedella Riscossione SERIT Sici-lia».

MARINEO. E’ stato inaugu-rato a Marineo il nuovo Spor-tello unico per le attività pro-duttive in forma associata conaltri comuni. Lo sportello hasede in via Agrigento a Mari-neo (comune capofila) e, peressere a portata di mano deicittadini interessati, sarà ope-rativo a livello comunaleanche a Bolognetta. Lo Sportello unico per le atti-vità produttive consente lasemplificazione di tutte le pro-cedure inerenti gli impiantiproduttivi di beni e servizi,nonché il necessario impulsoper lo sviluppo economico delterritorio.L’ufficio promuove anche l'as-sistenza alle imprese in colla-borazione con le associazioni

di categoria e con gli ordiniprofessionali, sviluppa inizia-tive imprenditoriali in generee d'imprenditoria giovanile inparticolare, in collaborazionecon i partner regionali e pro-vinciali e costituisce un puntodi riferimento e di contattodiretto con gli Enti esterni.Importante, in tal senso, ilcoordinamento con le altre

pubbliche amministrazionialle quali sono attribuite com-petenze in materia di localiz-zazione, realizzazione, ristrut-turazione, ampliamento, ces-sazione, riattivazione, ricon-versione, e rilocalizzazioned'impianti produttivi di beni eservizi in genere ed inerentiattività industriali, artigianali,commerciali, agricole e turi-

stico-alberghiere, anche attra-verso la stipula di appositiprotocolli d'intesa/convenzio-ni, con lo scopo di definireprocedure, documentazionenecessaria e modulistica sud-divise per comparti di attivitàe tipologia d'intervento.Altro punto importante dellosportello è il fatto che consen-te di operare in deroga allostrumento urbanistico perandare incontro alle esigenzedelle imprese, consente laconferenza di servizio per l'ac-quisizione di tutti i parerinecessari e, infine, dà garanziadi tempi per la conclusione delprocedimento unico.

Salvatore TrentacostiAssessore alle

Attività Produttive

Consente la semplificazione delle procedure burocratiche per le aziende

Sportello unico per le attività produttive

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ELENCO DELIBERAZIONI ASSEMBLEA (GENNAIO-FEBBRAIO 2010)Nr. Data Oggetto1 22/02/2008 Nomina scrutatori e lettura verbali sedute precedenti.2 “ Nomina revisore economico-finanziario triennio 2010/2012. 3 “ Adozione modifiche al “Regolamento per il funzionamento dell’Assemblea dell’Unione”.

ELENCO DELIBERAZIONI DEL CONSIGLIO DIRETTIVO (GENNAIO-FEBBRAIO 2010)Nr. Data Oggetto1 11.01.2010 Nomina Presidente dell’Unione Giuseppe Scalzo.2 14.01.2010 Accorpamento Aree.3 “ Somme non soggette ad esecuzione forzata.4 “ Atto di indirizzo finalizzato alla predisposizione di un progetto per lo svolgimento del “Mercato

del Contadino” – Anno 2010.5 18.01.2010 Individuazione Responsabile Coordinatore Polizia Locale – Atto di indirizzo.6 “ Attivazione dell’assicurazione per responsabilità civile contro terzi. Atto di indirizzo.7 “ Revoca delibera del Consiglio Direttivo n. 4/2010.8 “ Realizzazione “Mercato del contadino”- Atto di indirizzo.9 22.01.2010 Adesione all’Associaz. “Unione degli assessorati comunali e provinciali alle politiche sociali e sanitarie”. 10 29.01.2010 Adesione abbonamento proposto dalla Database Instruments s.r.l.11 “ Approvazione schema di bilancio di previsione esercizio 2010/2012 e relazione previsionale e

programmatica 2010/2012.12 03.02.2010 Accreditamento per il servizio civile nazionale – Atto di indirizzo.13 05.02.2010 Modifica dotazione organica ed organigramma del personale dell’Unione.14 “ Rettifica deliberaz. del Consiglio Direttivo n. 43 del 30.12.2009 “Ripartizione fondo efficienza servizi”.15 15.02.2010 Trasferimento funzioni affari legali all’Unione.16 19.02.2010 Reclutamento personale profilo professionale geologo per servizio di protezione civile. Atto di indirizzo.17 “ Modifica art. 10 del Regolamento per la gestione unitaria del controllo di gestione e valutazione

del personale nell’ambito dell’Unione”.

EL. DETERMINE RESPONSABILE SERVIZIO FINANZIARIO E PROTEZIONE CIVILE (GENNAIO-FEBBRAIO 2010)Nr Data Oggetto1 13.01.2010 Liquidazione fatture alla Ditta Olivetti. 2 “ Liquidazione alla Ditta Nicosys fattura n. 1.3 28.01.2010 Anticipo somma all’economo provveditore - esercizio 2010.4 04.02,.2010 Liquidazione intervento assistenziale nei confronti del Sig. Li Causi Salvatore a seguito incendio abitazione.5 “ Liquidazione rimborso spese per missioni effettuate dal personale – Ottobre – Dicembre 2009.6 15.02.2010 Liquidazione fattura n. 6 alla Ditta Nicosys. 7 “ Impegno somme servizio economato e provveditorato esercizio 2010.8 “ Approvazione avviso di selezione per conferimento incarico di Coordinatore Comandante Polizia Municipale.9 “ Liquidazione spesa per locazione locali adibiti a ricovero automezzi periodo Gennaio – Marzo 2010.

10 22.02.2010 Approvazione avviso di selezione per conferimento incarico di geologo.11 “ Adesione alla Convenzione Consip per noleggio fotocopiatore.

ELENCO DETERMINE DEL PRESIDENTE (GENNAIO-FEBBRAIO 2010)Nr. Data Oggetto1 11.01.2010 Nomina segretario.2 14.01.2010 Nomina Vice Presidente.3 18.01.2010 Nomina Responsabili.4 “ Conferimento incarico Coordinatore Ufficio di protezione civile a Greco Gaspare.

EL. DETERMINE RESP. SERVIZI AFFARI GENERALI E ATTIVITA’ CULTURALI (GENNAIO-FEBBRAIO 2010)Nr. Data Oggetto1 19/01/2010 Acquisto spazio pubblicitario per mercato contadino. 2 29/01/2010 Approvazione verbale di trattativa privata per montaggio e smontaggio stands per mercato contadino. 3 29/01/2010 Liquidazione diritti SIAE Eurofest.4 29/01/2010 Liquidazione parcelle progetto Citizen.5 03/02/2010 Liquidazione fatture nn. 17 e 18 alla Fondazione Arnone per periodico La Rocca.6 09.02.2010 Liquidazione fattura n. 14/2009 all’Associazione “La Mongolfiera”.

7 “ Liquidazione fattura n. 4/10 all’Associazione “Silcantur”.8 “ Liquidazione contributo all’Associazione “Provocapuscolo” per la manifestazione “Sagra e profana”.9 “ Liquidazione somme all’Associazione G.M.G. di Marineo per realizzazione presepe vivente.10 “ Liquidazione fattura n. 4 all’Associazione musicale “Beccadelli” gruppo zampognari di Marineo. 11 “ Liquidazione fattura n. 2 all’Associazione “Gogmagog”.12 “ Immissione in servizio Sig.ra Tavolacci Francesca – Istruttore Amministrativo – Cat. C”.13 “ Liquidazione fattura alla Ditta Emmegi per fornitura gazebi.14 “ Liquidazione fattura n. 19 alla Ditta Stassi Giovanni per fornitura Elettrosolari st9.

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