TU Stagione Teatrale 2014 - 2015

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Le città della scena in Basilicata Stagione Teatrale 2014/2015 POTENZA MATERA

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Tutti gli spettacoli proposti nell'ambito del progetto teatrale 2014 - 2015 del CONSORZIO TEATRI UNITI DI BASILICATA

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Le città della scena in Basilicata Stagione Teatrale 2014/2015

POTENZAMATERA

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I grandI ClassICI

Il legame forte e indissolubile tra la Banca di Credito Cooperativo (BCC) di laurenzana e nova siri e il proprio territorio, i principi etici alla base della nostra attività bancaria, il rapporto vitale con le nostre comunità rappresentano le motivazioni che hanno portato a sponsorizza-re la stagione Teatrale 2014/15 organizzata dal Consorzio Teatri Uniti di Basilicata.

Una banca è al servizio del territorio con le funzioni che le sono proprie, ma il legame con un territorio si esplica anche e soprattutto nella scelta degli ambiti in cui inter-venire a sostegno della cultura.Promuovere il patrimonio culturale della nostra Regione è il ruolo non secondario di una banca territoriale qual è la BCC di laurenzana e nova siri che nel territo-rio lucano opera in modo quasi “simbiotico”. E la crescita culturale passa anche attraverso iniziative come questa diretta a promuovere e divulgare la cultura per il teatro. La BCC di laurenzana e nova siri ha scelto di in-tervenire a sostegno del teatro e dei suoi spettatori, una scelta che vuole sottolineare come l’economia e la cultu-ra siano strettamente collegate e imprescindibili l’una dall’altra.

Teresa FIordelIsIPresidente Banca di Credito Cooperativodi Laurenzana e Nova Siri

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Fare TeaTro è L’arTe di voLaregetti via i tuoi vestiti per diventare giulio Cesare, amleto, “uno, nessuno, centomila”… viaggi nell’anima degli altri liberato dal peso del tuo corpo. Voli, rincorrendo ciò che Gilgamesh, il vecchio re della città di Uruk, cercava invano: l’Immortalità.Quando smetti di essere te stesso afferri quella scintilla che ti strappa alla terra dei comuni mortali, e perun istante resti seduto sull’Olimpo degli dei.Perdersi per lasciarsi cullare dalle note di una melodia infinita… È questo il miracolo dell’arte che si ripete ogni volta che il sipario si apre… E inizi a volare!

Dino Quaratino

Quest’anno, il 27 marzo, per la prima volta il senato ha celebrato la giornata mondiale del Teatro. A Palazzo Madama, istituzioni e personalità della scena teatrale italiana si sono confrontate su quel “bene comune”, su quello “spazio di discussione pubblica, che ogni sera sui palcoscenici di tutta Italia si rinnova” che è il Teatro e sul suo “possibile domani”. Qui in Basilicata quel “bene comune”, quello “spazio di discussione pubblica”, è un valore cui i lucani tengono. È un valore che, come Consorzio Teatri Uniti di Basilicata, ci sentiamo chiamati a tutelare. Ed è quello che vogliamo fare con il Progetto teatrale 2014/2015. Ben più di una semplice stagione teatrale, del semplice offrire la fruizione di spettacoli di qualità, il nostro Progetto teatrale vuole far crescere e maturare un pubblico attivo e competente e vuole offrire nuove opportunità a chi il teatro in Basilicata lo produce.

Francesca Lisbona

CoNoSorZio TeaTri UNiTi di BaSiLiCaTa

PREsidENTEdino QuaratinoVicE PREsidENTEFrancesca LisbonaUN PARTicOlARE RiNgRAZiAMENTO A antonio Calbi

RElAZiONi cON il PUbblicOdonatella romanielloAREA cOMUNicAZiONEantonello CondelliUfficiO sTAMPASissi ruggi, roberta PecoraRAPPORTi isTiTUZiONAliMichela de CanioAMMiNisTRAZiONEMaria CarluccisEgRETERiArosa CasarolodiREZiONE TEcNicAraeda equipments di Raffaele Perillo P.L. allestimenti di Piero lisbona

bigliETTERiErosalba Quaratino, Salvatore PepePROMOZiONE E MARkETiNg Margherita Giordano, rossella Stenta, raffaele Blasone,Francesca Colla, Mattia de vitoFrancesca Brunetti sUPPORTO ORgANiZZATiVOLucio arleo, Massimo orsi, Giovanni Sileo

PROgETTO gRAficOBandalargasTAMPALa Stamperia di gaetano e Rosalba liantonio

RiNgRAZiAMENTiMarcello Pittella Presidente Regione basilicata

Patrizia Minardidirigente Ufficio cultura Regione basilicata

dario de Lucasindaco di Potenza

Salvatore adducesindaco di Matera

Pino BrindisiResp. Ufficio cultura Potenza

Giulia Mancinodirigente Ufficio cultura e Turismo Matera

Camilla MontemurroResp. Ufficio cultura Matera

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MarTedi 25 NoveMBre Potenza, Teatro don boscoGiovedi 19 MarZoMatera, Teatro duni ore 21.00CaNTaNdo SoTTo La PioGGia regia di corrado Abbati

Giovedì 4 diCeMBre Potenza, Teatro stabileveNerdi 5 diCeMBre Matera, Teatro duni ore 21.00Lo SPLeNdore dei SUPPLiZi regia di e con licia lanera e Riccardo spagnuolo

MerCoLedi 10 diCeMBre Matera, Teatro duniore 21.00eUGeNio FiNardi fibRillANTE

MarTedi 16 diCeMBre Potenza, Teatro don boscoMerCoLedi 17 diCeMBre Matera, Teatro duni ore 21.00iL MerCaNTe di veNeZiadi William shakespeare con giORgiO AlbERTAZZiregia di giancarlo Marinelli

Giovedi 8 GeNNaio Potenza, Teatro stabileveNerdi 9 GeNNaio Matera, Teatro comunale ore 21.00va PeNSiero CHe io aNCora CoPro Le SPaLLecon dario de luca

MerCoLedi 21 GeNNaio Potenza, Teatro don boscoGiovedi 22 GeNNaio Matera, Teatro duni ore 21.00NoTTUrNo di doNNa CoN oSPiTi di Annibale Ruccellocon giUliANA dE siOregia di Enrico Maria lamanna

SaBaTo 24 GeNNaio Matera, Teatro comunaleore 21.00GiaNMaria TeSTa iN sOlO

LUNedi 2 FeBBraio Potenza, Teatro don boscoMarTedi 3 FeBBraio Matera, Teatro duni ore 21.00SiGNori... Le PaTe’ de La MaiSoN! con sAbRiNA fERilli, MAURiZiO MicHEliregia di Maurizio Micheli

MaNCHi sOlO TUil TeaTro È ViVO

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Giovedi 12 FeBBraio Potenza, Teatro stabileveNerdi 13 FeBBraio Matera, Teatro duni ore 21.00oPereTTa BUrLeSCadi Emma dante Giovedi 19 FeBBraio Potenza, Teatro don boscoore 21.00L’aMiCo deL CUore con biAgiO iZZO

MaNCHi sOlO TUil TeaTro È ViVO Le città della scena

in Basilicata Stagione Teatrale 2014/2015

POTENZAMATERA

MarTedi 3 MarZo Matera, Teatro comunale MerCoLedi 4 MarZo Matera, Teatro comunale pomeridiana ore 18,00Giovedi 5 MarZo Potenza, Teatro stabileore 21.00iL GioCaTore di Marco Martinelli MarTedi 10 MarZo Potenza, Teatro don boscoMerCoLedi 11 MarZo Matera, Teatro duni ore 21.00BLaCK LiGHT

MarTedi 24 MarZo Matera, Teatro duni MerCoLedi 25 MarZo Potenza, Teatro don bosco ore 21.00il BeLL’ aNToNio da Vitaliano brancaticon ANdREA giORdANA e giANcARlO ZANETTiregia di giancarlo sepe

Giovedi 2 aPriLe Potenza, Teatro don boscoore 21.00SoGNi e BiSoGNi con Vincenzo salemme

iNForMaZioNi e PreveNdiTe

PoTeNZainfo&tickets: c/o 2° piano cineteatro don bosco 0971.274704 www.infotickets.it

MaTerainfo: incompagnia 0835.337220 www.incompagnia.com Prevendite: Unibas store / Piazza Matteotti, 2

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I grandI ClassICI

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I grandI ClassICI

iL MerCaNTe di veNeZia

GHioNe ProdUZioNiGiorGio aLBerTaZZiil MERcANTE di VENEZiAdi William shakespeareregia giancarlo Marinelliscene Paolo dore costumi daniele gelsiconsulenza storico-letterariasergio Perosa PERsONAggi E iNTERPRETi shylock giorgio Albertazzi Porzia stefania Masala Antonio sergio basile Pretendenti / doge gaspare di stefano bassanio francesco Maccarinelli Jessica ivana lotito Job cristina chinaglia lorenzo Mario scerbo Nerissa Vanina Marini graziano diego Maiello i Ancella Alessandra scirdi ii Ancella Erika Pudduiii Ancella francesca Annunziata

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dicembre, martediTeatro don bosco, Potenzaore 21.00

dicembre, mercolediTeatro duni, Materaore 21.00

Per me “Il Mercante di Venezia è sempre stata la sinfonia della gio-vinezza”. antonio, Bassanio, lo-renzo, Porzia, Jessica, sono l’in-carnazione del sublime epigram-ma di sandro Penna: “Forse la giovinezza è solo questo/ perenne amare i sensi e non pentirsi”.In nome dell’amore non c’è pentimen-to se si domanda una fortuna in pre-stito a un amico con il rischio di rovi-narlo; in nome di una libbra d’amore non c’è rimpianto se, per un amico, sei disposto a dare in garanzia una libbra della tua carne; e non c’è tormento, né dolore, se, per seguire un uomo che ti

fa una serenata giù dal balcone, fuggi dalla famiglia, calpesti il cuore di un padre che per te solo vive, trafugando-gli dalla casa le cose più preziose; per-sino quando, (come nel caso di Por-zia-Amleto), l’ombra del padre defun-to continua a condizionare la tua scel-ta d’amore, tenendoti a guinzaglio, di-rettamente dall’Ade, o il dogma cieco di una legge sembra spegnere definiti-vamente il tuo sogno di felicità, inter-vengono puntuali un sotterfugio o un travestimento, un colpo di teatro e di giovinezza, (che son la stessa cosa), in grado di infrangere gli ostacoli.

Giancarlo Marinelli

“Possiamo chiudere con il passato ma il passato non chiude con noi”

GiorGio aLBerTaZZi giorgio Albertazzi è il performer più im-prevedibile della scena italiana e non so-lo. Memorabile il suo Amleto, regia di franco Zeffirelli, in cartellone nel 1964 (anno delle celebrazioni shakespeariane) per due mesi all’Old Vic di londra e vinci-tore del challenge al Thèatre de Nation di Parigi.con “l’anno scorso a Marienbad” vince il leone d’Oro a Venezia. il suo Enrico iV nei primi anni ’80, regia di Antonio calen-da, apre una crepa formidabile nell’esta-blishment teatrale italiano, tanto che si può parlare di un prima e un dopo En-

rico iV per capire l’evoluzione o no del-la scena italiana, nel rapporto tra pagina e scrittura scenica. il suo Adriano rag-giunge le 800 repliche e nel 2004 fa sto-ria il suo dante dalla torre degli Asinelli di bologna, davanti a ventiduemila per-sone.Personalità controversa, Albertazzi è ar-chitetto, attore, regista, autore e anche fotografo. Toscano (nato a fiesole), de-butta con luchino Visconti al Maggio Mu-sicale fiorentino in Troilo e cressida di shakespeare. dal 2003 dirige per cinque anni il Teatro Argentina di Roma.

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NoTTUrNodi doNNa CoN oSPiTi

TeaTro e SoCieTàGiULiaNa de SioNOTTURNO di dONNA cON OsPiTidi Annibale RuccelloregiaEnrico Maria lamannacon gino curcione, Rosaria de cicco, Andrea de Venuti, Mimmo Esposito,luigi iacuzioscene Roberto Riccicostumi Teresa Aconedisegno luci stefano Pirandellomusiche carlo de Nonno

Una folle e imprevedibile nottata

Il testo propone, ancora una vol-ta, il viaggio che ruccello aveva intrapreso nel quotidiano attra-versato e contaminato dal thril-ler, nonché il viaggio nel pano-rama desolato della periferia ur-bana, dei ghetti degradati, tra le tv locali e le radio libere.L’azione si svolge in una casa a due piani nella periferia di una metro-poli: Adriana porta avanti la sua esi-stenza, nel caldo afoso, tra canzoni e note di un pianoforte, tra televisione e una terza gravidanza, con un mari-to, Michele, che lavora di notte e ri-torna a casa all’alba. Una sera accade che strani individui, temuti e deside-rati da troppo tempo, si introducano in casa. Improvvisamente riaffiorano senza una logica i ricordi, angoscian-ti fantasmi del passato, che provoche-ranno in Adriana una reazione atroce, insensata, ma a lei necessaria per fug-gire da quella prigione grigia e osses-siva. Un progetto in definitiva che se-gna l’ideale ricostruzione del discor-so su Ruccello, sulla violenza e mo-dernità delle metropoli. La mano del regista ha saputo cogliere gli aspetti più significativi di un testo percorso, come è nello stile dell’autore, da un coacervo di sentimenti contrastanti.

GiULiaNa de Sio Nel corso della sua carriera ha spesso alternato il palcoscenico al grande e al piccolo schermo. il debutto cinemato-grafico risale al 1979 con il ruolo di An-gelina in il malato immaginario di Tonino cervi, ma il suo volto diventa noto solo nel 1982, dopo aver recitato accanto a Massimo Troisi in scusate il ritardo, di-retto dallo stesso Troisi, e con francesco Nuti in io, chiara e lo scuro di Maurizio Ponzi, con cui vince un Nastro d’argen-to e un david di donatello come miglior attrice. Nel 1991 viene nuovamente pre-miata con il david per il ruolo di Emilia in cattiva di carlo lizzani. Tra le produzioni teatrali interpretate troviamo la doppia circostanza di Anna Ruth shammah, Un sorriso di terra di giancarlo de bo-sio, scene di caccia in bassa baviera di W. Pagliaro, libero di giorgio strehler, crimini del cuore di Nanni loy, l’estasi segreta di Ennio coltorti.

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GeNNaio, mercoledìTeatro don bosco, Potenzaore 21.00

GeNNaio, giovedìTeatro duni, Materaore 21.00

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conti correnti convenzionati conti correnti pensionati e categorie sociali conti correnti giovani

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SiGNori... Le PaTe’ de La MaiSoN!

CaMeLia sRlSaBriNa FeriLLi, MaUriZio MiCHeLi

sigNORi… lE PATE’ dE lA MAisON! da le prenom di Matthieu delaportee Alexander de la Patellière regia Maurizio Micheliadattamento carlo buccirosso e sabrina ferilli con Pino Quartullo, Massimiliano giovanetti, claudiafederica Petrella,liliana Oricchio Vallasciani scenografia gilda cerullocostumi Andreas Mercante

il paté che diventa un pasticcio

Una cena in famiglia con il ma-rito, l’amico del cuore e i cogna-ti nel calore delle mura domesti-che, il profumo del cibo che con amorosa pazienza la padrona di casa prepara fin dal primo mat-tino aiutata dalla madre esperta e pignola, l’annuncio di un im-minente lieto evento e il nome da scegliere per il nascituro, la voglia e il piacere di stare insie-me, di dirsi tante cose non dette e forse tenute dentro per anni, cosa c’è di più bello?Il migliore dei ristoranti non potreb-be mai regalare la stessa atmosfe-ra, ma si sa, nella famiglia si nascon-de tutto il bene e tutto il male possi-bile come del resto nella società de-gli uomini. Le sorprese non mancano e uno scherzo innocente e goliardico può rivelare realtà inaspettate e im-barazzanti e allora anche la più gusto-sa delle pietanze come il paté che dà il nome al titolo può cambiare sapo-re e diventare un vero pasticcio, “anzi un “pasticciaccio”, la padrona di casa pentirsi di aver passato tante ore ai fornelli e magari dare sfogo a rabbie e frustrazioni per troppi anni repres-se, ma ormai tutto è pronto, ci si può, anzi ci si deve mettere a tavola. Una commedia brillante, a tratti grottesca dai risvolti amari che porta i protago-nisti alla consapevolezza che, finita la cena, niente sarà più come prima. In-somma un “gruppo di famiglia in un interno”, anzi l’interno di un grup-po di famiglia. Signore e signori... lo spettacolo è servito!

Maurizio Micheli

SaBriNa FeriLLiNella sua carriera ha vinto tre Nastri d’argento, un globo d’oro, tre ciak d’o-ro e numerosi altri premi e riconosci-menti incluse tre candidature ai david di donatello. Ha recitato in ruoli di punta in film che hanno vinto premi Oscar e gol-den globes e che sono state presentate al festival del cinema di Venezia.

MaUriZio MiCHeLiEsordisce negli anni `70 come attore drammatico dopo aver studiato al Pic-colo Teatro di Milano. sul grande scher-mo è con il commissario lo gatto (1986) di dino Risi che diviene molto popolare. dagli anni ‘90 si dedica quasi esclusiva-mente al teatro: l’opera dello sghignazzo di dario fo, buonanotte bettina con be-nedicta boccoli, Un paio d`ali di garinei e giovannini, la presidentessa con sabri-na ferilli, il letto ovale con barbara d’Ur-so. Nel 1999 ha ricevuto da carlo Azeglio ciampi l’onorificenza di Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica italiana.

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FeBBraio, lunedìTeatro don bosco, Potenzaore 21.00

FeBBraio, MartedìTeatro duni, Materaore 21.00

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CaNTaNdo SoTTo La PioGGia

CoMPaGNia Corrado aBBaTimusiche Nacio Herb brownregia corrado Abbaticoproduzione e allestimento Up-stage, londoncoreografie giada bardellidirezione musicale Maria galantino

“i’m singing in the rain”

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Novembre, martediTeatro don bosco, Potenzaore 21.00

Marzo, giovedìTeatro duni, Materaore 21.00

don, un giovane attore di varie-tà, decide di tentare la fortuna passando al cinema. È ingaggiato per affiancare la bellissima attri-ce Lina Lamont in un film muto, la pellicola ottiene uno strepitoso successo. Lina si innamora di Don e, confondendo la finzione con la realtà, pensa di costituire con lui una coppia. Quando Don conosce Kathy, una gio-vane cantante ballerina e si innamo-ra di lei, la gelosia di Lina è inconte-nibile e l’attrice cerca con ogni mez-zo di fare licenziare la rivale. Nel frat-tempo il cinema sta vivendo il passag-gio dal muto al sonoro e il produttore, poiché non vuole rimanere indietro, mette in lavorazione un film sonoro. Le parti principali sono assegnate a Don e Lina, ma lei ha una voce ina-datta al mezzo cinematografico. Co-smo Brown, amico di Don, propone di infarcire la trama di qualche canzone e di far doppiare Lina da Kathy. Il film ha un successo clamoroso e gli attori sono invitati a cantare le canzoni da-vanti a un pubblico. Kathy, nascosta dietro una tenda, doppia Lina ma…

NOTE di REgiA cantando sotto la pioggia, il più grande e il più amato di tutti i musical sul gran-de schermo, è la nuova produzione di in-scena-compagnia corrado Abbati. due ore di piacere continuo, di gioia con-tagiosa e di musica famosissima. Uno spettacolo pieno di fascino con gag di-vertenti, momenti di profondo sentimen-to e una forte originalità. chi ha amato il

film con gene kelly sarà coinvolto dall’e-nergia dei vivaci interpreti, dalle impen-nate coreografiche, dal nuovo e sorpren-dente allestimento e da una regia scat-tante. cantando sotto la pioggia ha dun-que tutto ciò che si può desiderare da un leggendario musical che ci riporterà nell’elegante e affascinante Hollywood di quando il cinema passava al sonoro.

conti correnti internet a tecnologia “token” libretti di risparmio vincolati 6 e 12 mesi

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I grandI ClassICI

iL BeLL’aNToNio LUX TeaTroaNdrea GiordaNaGiaNCarLo ZaNeTTiil bEll’ANTONiOda Vitaliano brancatiadattamento teatrale Antonia brancati e simona celiregia giancarlo sepescene carlo de Marinolight designer franco ferraricon luchino giordana, Elena callegari, simona celi, Michele dè Marchi,Natale Russo, Alessandro Romano, giorgia Visani

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MarZo, martediTeatro duni, Materaore 21.00

MarZo, martediTeatro don bosco, Potenzaore 21.00

sessant’anni fa, giovanissimo, moriva un grande scrittore ita-liano: Vitaliano Brancati. nel mondo, il secondo romanzo ita-liano più letto e amato, dopo il “gattopardo”, è il “Bell’antonio”. Antonio, bellissimo e privo di qualun-que talento, viene visto come una sor-ta di divinità. Il padre decanta la vi-rilità di questo figlio unico, la gen-te pensa che lui sia vicino a Musso-lini e influente, Catania non parla al-tro che delle sue doti. Un fascismo locale macchiettistico e inadeguato. Una madre mite ma pronta a morde-

re per difendere il figlio. Uno zio filo-sofo. Un matrimonio non consuma-to porterà due famiglie di Catania al centro di una tragedia al contrario, in cui l’eroe lo è nonostante se stesso e il motivo della tragedia in sé non esi-ste se non in un’incomprensibile dif-ficoltà di Antonio ad amare. La sen-sualità, la carnalità, le cose taciute e quelle che non si possono dire, i se-greti del talamo, l’impotenza o il peso di un ruolo non voluto, sono solo una chiave di lettura che invece di risolve-re il romanzo apre la mente del letto-re, e in questo caso dello spettatore,

le donne si comportavano con lui come gli uomini con le donne

aNdrea GiordaNadebutta in televisione con il noto sceneg-giato il conte di Montecristo nel 1966, se-guito da numerose altre partecipazioni a sceneggiati, trasmissioni televisive, spet-tacoli teatrali e film per il cinema. Vincito-re di due Telegatti, un Premio flaiano e una Maschera d’oro per il teatro, Andrea giordana alterna teatro, televisione e ci-nema. Tra i suoi lavori ricordiamo: guerra e Pace e sant’Agostino, Violetta, l’isola, colpo di stadio, Avvocati, Piazza di spa-gna, becket e il suo Re di Anouihl, A pia-cer vostro e le italiane e l’amore.

GiaNCarLo ZaNeTTi frequenta l’Accademia Nazionale di Arte drammatica “silvio d’Amico” di Roma e si diploma nel 1960. lavora con Zeffirelli, Proclemer e Albertazzi, quindi al Teatro stabile di Torino con de bosio e Enriquez. Nel 1978 forma una sua compagnia tea-trale con Andrea giordana. Al suo attivo diciotto regie teatrali tra lirica, balletto e prosa, più di ottanta spettacoli teatrali in qualità di attore e centodieci come pro-duttore. dirige per cinque anni il festival di sabbioneta. dirige e gestisce da dieci anni il Teatro signorelli di cortona (AR).

alla ricerca di variabili in cui la fine potrebbe non essere nota. In questa riduzione curata dalla figlia di Bran-cati, Antonia, e da Simona Celi si è voluto fortemente riportare in palco-scenico la scrittura brancatiana senza fare operazioni di interpretazione. Un progetto importante che riporta in te-atro una grande coppia Andrea Gior-dana e Giancarlo Zanetti, due meravi-gliosi attori, che per anni hanno mes-so in scena insieme grandissimi alle-stimenti. Un cast di ottimi attori per uno spettacolo che nel 2015 rappre-senterà l’Italia all’estero.

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dieS FeSTi

CoMPaGNia eXCUrSUSdiEs fEsTi spettacolo di danza contemporaneaprogetto artistico Ricky bonavita, Theodor Rawylercoreografia e regia Ricky bonavitamusica Edouard lalo, david Holmes, lola beltrandisegno luci danila blasicostumi daniele Amenta, Yari Molinariinterpreti Ricky bonavita, Valerio de Vita, Enrica felici, Yari Molinari, Emiliano Perazzini, francesca schipanifoto Enzo Maniccia, benedetto Pirolozzi

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FeBBraio, venerdìTeatro stabile, Potenzaore 21.00

FeBBraio, sabatoTeatro duni, Materaore 21.00

CoMPaGNia eXCUrSUS Excursus, “digressione”, come simbolo del discorso coreografico di Ricky bona-vita, delle sue atmosfere rarefatte, della gestualità che ispirandosi al quotidiano è trasfigurata in surreale e stilizzata espressione. il vasto repertorio della compagnia da spazio alla ricerca di un formalismo astratto, alla creazione di universi onirici e simbolici, ma anche all’esplorazione dei rapporti interperso-nali e a tematiche legate al mondo dei giovani. fondata nel 1994 da Ricky bo-navita e Theodor Rawyler la compagnia Excursus si è costruita nel panorama della danza contemporanea italiana una propriaidentità, distinta per dinamismo e vivacità.

riCKY BoNaviTacoreografo che si distingue attraverso numerose creazioni per un personale linguaggio stilistico e tecnico, danzatore e docente di tecnica moderna e contem-poranea presso l’Accademia Nazionale di danza a Roma, proviene da studi di tecnica classica e contemporanea. du-rante la propria formazione si è confron-tato con numerosi maestri depositari delle principali tecniche della danza contemporanea americana (graham, li-mòn, cunningham, Nickolais), nonché con lo sfaccettato universo della nuova danza contemporanea europea, studian- do durante un lungo soggiorno a Parigi con c. carlson, P. goss, J. gaudin e J. cebron. come danzatore solista ha la-vorato con numerose compagnie italia-ne, partecipando a tournée in italia, in Europa, Asia, Nord e sud America e Au-stralia.

nei giorni di festa si trascende la quotidianità, per entrare in uno spazio diverso, delimitato dal tem- po, nel quale rivedere relazioni e regole. Un rituale di iniziazione sospeso e rarefatto proietta cin-que danzatori in un mondo astrat-to, governato da un disordine ge-ometrico. Un personaggio misterioso, che non svela il suo volto, domina la scena con la propria presenza-assenza, è lui “il moderatore” che alterna momenti li-rici e drammatici, ludici e ironici, che mette alla prova, che si mette in gioco, e che determina la fine. In questa pro-duzione il coreografo si interroga sul-le possibilità di strutturare e destrut-turare un proprio linguaggio compo-sitivo costruito nel tempo, approfon-dendo ulteriormente il lavoro sull’in-terprete per ampliarne il registro, in un processo di sottile sovversione e ribaltamento delle strutture acquisi-te. passato, che provocano una rea-zione atroce, ma necessaria per eva-dere da quella prigione così grigia e oppressiva.

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BLaCK&LiGHT

evoLUTioN daNCe THeaTreblAck&ligHTthe best of EVOlUTiONartistic director, choreographer, special light effects Anthony Heinl associate director assistant Nadessja casavecchia

light design Adriano Pisilight technician Mimmo l’Abbate dancersAnthony Heinl, Nadessja casavecchia,chiara Morciano, carim di castro,chiara Verdecchia, Roberto Tallarigo,Eleonora saba, davide colletti

Un viaggio incentrato sul sogno e la fantasia risultato della con-taminazione di varie discipline: danza, teatro fisico, acrobatica e anche video art e le più aggior-nate macchine sceniche. Il primo intento è di stupire e stimolare l’im-maginario comune, di trasportare e condurre verso una realtà fatta di il-lusione e magia, rendendo possibile l’impossibile. Uno spettacolo che por-ta l’arte alla gente, capace di comuni-care, divertire e affascinare, che uni-sce professionalità e serietà artistica.Spettacolo costruito dalle performan-ce di maggior impatto visivo delle due produzioni FireFly e ElectriCity in cui prendono vita, tra colori e luci in movimento, creature mai viste: slitta-no nello spazio, si elevano dal suolo, si snodano e si riuniscono con movi-menti delicati e misurati la evolution dance theater si impegna da sempre a trasmettere una positività contagiosa che possa avvicinare qualsiasi tipo di pubblico alla danza, con onestà intel-lettuale e fascino del linguaggio cor-poreo. Sempre alla ricerca di una libertà es- pressiva ed eclettica, capace di coniu-gare pluralità di ricerche legate alla tecnologia, alla danza, al suono e al co-lore, Black&Light assicura: un’esplo-sione visiva di rara bellezza!

evoLUTioN daNCe THeaTer Nasce nel 2008 e sin da subito si dedi-ca con successo alla creazione di spet-tacoli basati sulla fusione di fantasio-so atletismo e affascinante visionarie-tà. la grande forza della compagnia sta nella conoscenza di un vocabolario ar-tistico ampio che non si limita solo alla danza, ma che si estende ad altre forme d’arte; come la video art, l’illusionismo e l’utilizzo sorprendete di luci ed effet-ti dal vivo. Anthony Heinl, il coreografo di origini statunitense, grazie alla sua ampia edu-cazione e formazione in chimica e scien-ze tecnologiche, tende a sperimentare nuovi materiali e la combinazione degli elementi che in scena danno il cosiddet-

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MarZo, martedìTeatro stabile, Potenzaore 21.00

MarZo, mercoledìTeatro duni, Materaore 21.00

to “effetto hollywoodiano”. la sua magia deriva anche da una nuova idea, più at-tuale e “televisiva” di blacklight theater. Accanto a questa grande ricerca e stu-dio di materiali, non viene tralasciato la cura del movimento. Anthony Heinl cer-ca la sorpresa dei materiali in palco, la cerca anche nei suoi danzatori, tutti di formazione solida, ma particolari nella propria dinamicità. Ogni elemento che forma il corpo di ballo ha una sua par-ticolare esperienza e provenienza per-formativa che lo caratterizza. dunque la eVolution dance theater propone uno “show” che, coniugando professionalità e intrattenimento, è capace di divertire e affascinare.

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Lo SPLeNdore dei SUPPLiZi

FiBre ParaLLeLe FeSTivaL deLLe CoLLiNe ToriNeSi con il contributo della Regione Puglia e con il sostegno del Nuovo Teatro Abeliano

lO sPlENdORE dEi sUPPliZi di licia lanera e Riccardo spagnuolocon licia lanera, Riccardo spagnuolo,Mino decataldoassistente alla regia Arianna gambaccini disegno luci Vincent longuemare organizzazione Alina de gennaro

tecnico di palcoAmedeo Russi

foto di scena luigi laselva

Lo splendore dei supplizi è uno spettacolo modulare composto da quattro segmenti autonomi; quattro castighi esemplari su quattro figure tipo del presente che viviamo: La Coppia, Il Gio-catore, La badante e Il vegano. La città di riferimento è Bari, ma po-trebbe essere una qualunque città d’I-talia. Il nome dello spettacolo è trat-

FiBre ParaLLeLeNasce nel 2005. il nucleo della compa-gnia è costituito da licia lanera e Ric-cardo spagnulo che lavorano insieme dal 2003. Nel novembre 2008 la com-pagnia ha debuttato al Teatro Testori di forlì, con il monologo dal titolo 2. (dUE), progetto selezionato alla finale del con-corso EXTRA, promosso dall’associazio-

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diCeMBre, giovedìTeatro stabile, Potenzaore 21.00

diCeMBre, venerdìTeatro comunale, Materaore 21.00

to dal titolo del secondo capitolo del saggio Sorvegliare e punire di Mi-chel Foucault in cui si parla di come le esecuzioni e le torture pubbliche, per ragioni legate alla sicurezza pub-blica ma anche in seguito ad un mu-tamento del concetto di Stato, siano scomparsi dalle pubbliche piazze per avvenire secondo modalità diverse in luoghi chiusi sicuri, nelle carceri, al

riparo da ogni contatto con il popolo. Noi mettiamo in scena quattro inter-ni comuni (un salotto, una stanza da letto, una sala e un sottoscala) che as-sumono il riverbero gli echi delle cel-le, in cui le quattro figure che animano gli episodi scontano colpe di ipocrisia, menzogna, opportunismo ed egoismo

ne gAi (giovani Artisti italiani) e vincitore del primo premio fringe/l’Altrofestival al 18° festival internazionale del Teatro di lugano in svizzera. Nel febbraio 2010 fibre Parallele, nell’ambito della mani-festazione promossa dalla Regione Pu-glia Primavera dei diritti, crea e dirige 10 azioni performative urbane nella cit-tà di bari coinvolgendo oltre 500 figu-

ranti di tutte le età. fibre Parallele vince il premio Hystrio-castel dei Mondi 2011, conferito alle giovani compagnie teatra-li che si distinguono su tutto il territorio nazionale. licia lanera riceve il Premio landieri 2011 come Miglior giovane at-trice ed è segnalata nella terna Miglior giovane attore/attrice under30 ai Premi Ubu 2011.

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certificati di deposito 12 mesi tasso fisso mutui prima casa agevolati

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va PeNSiero CHe io aNCora CoPro Le SPaLLe

SCeNa verTiCaLe ProGeTTo MoreVA PENsiERO cHE iO ANcORA cOPRO lE sPAllEdi giuseppe Vincenzi collaborazione alla drammaturgiadario de luca regia dario de luca con dario de luca alle tastiere Paolo chiaia audio, montaggio, video e immagini gennaro dolce programmatore esecutore, video e luci gaetano bonofiglio costumi, oggetti di scena e assistenza Rita Zangari

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GeNNaio, giovedìTeatro stabile, Potenzaore 21.00

GeNNaio, venerdìTeatro comunale, Materaore 21.00

Un omino entra in scena raccon-tando i propri fallimenti. senza volerlo, parlando e cantando, con le sue cronache così profonda-mente e tragicamente comiche, inventa una morale, che eviden-zia bisogni e desideri di una so-cietà oramai in mutande e oltre-tutto sporche. Parla con ironia del mondo di cui fa parte, del quale non è protagonista ma semplice figurante. Racconta di un paese fondato sul re-ality; di individui che hanno rapporti virtuali, avatar superiori a loro stes-si che li rappresentano non solo nel mondo online ma anche nella vita re-ale; di uomini e donne che esprimono al meglio le loro emozioni solo con le faccine nei messaggi su WhatsApp. Insomma verrebbe da dire: che con-fusione! Ma vi prego, rispondeteci in coro: sarà perché ti amo!

SCeNa verTiCaLeNasce nel 1992 a castrovillari (cs) per opera di saverio la Ruina e dario de luca, direttori artistici del gruppo. Nel 2001 si aggiunge alla compagnia setti-mio Pisano che ne cura l’aspetto orga-nizzativo. la compagnia debutta nel ‘96 con la stanza della memoria. dal 1997 sce-na Verticale è riconosciuta dal Ministe-ro per i beni e le Attività culturali. Nel 2001 riceve il Premio bartolucci “per una realtà nuova”, presieduto da franco Quadri. Nel 2003 ottiene il Premio della critica Teatrale, assegnato dall’Associa-zione Nazionale dei critici di Teatro. Nel 2010 riceve il Premio speciale UbU per il festival Primavera dei Teatri, giunto alla tredicesima edizione, di cui è ideatrice e organizzatrice.Negli ultimi anni i loro spettacoli sono presentati anche all’estero con tournée in UsA, Argentina, Russia, inghilterra, francia, germania, belgio, irlanda, cro-azia, bosnia, svizzera, Albania.dal 2013 la compagnia è impegnata nel progetto di residenza teatrale More presso il Teatro Morelli di cosenza.

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oPereTTa BUrLeSCa

SUd CoSTa oCCideNTaLe OPERETTA bURlEscAdi Emma dante con Viola carinci, Roberto galbo, francesco guida, carmine Maringola scene e costumi Emma dante coreografie davide celona luci cristian Zucaro

“Questa storia parla di Pietro, un ragazzo della provincia me-ridionale, nato femmina ai piedi del Vesuvio, parla in falsetto, ha un corpo sbagliato e un animo passionale, influenzato dal vul-cano”. C’è tutta Emma Dante nel-le prime righe delle sue note di regia di Operetta burlesca. C’è l’attenzione al Sud, alle diversità e alla margina-lità, come le tre cose corrispondesse-ro. C’è poi la provincia, che a saper-la guardare è l’autentica miniera del-le storie nazionali. C’è l’attenzione ai corpi, e se “sbagliati” anzi sono anche più interessanti. Perché il teatro della regista e drammaturga Emma Dante in questi anni si è imposto per una fi-sicità che racconta storie, avventure e in cui le parole tanto spesso dialetta-li perdono la loro funzione diventan-do suono, voce, corpo anche loro. “Ho scritto questa storia – aggiunge lei – perché spero che sulle unioni omoses-suali l’Italia colmi il ritardo con l’Eu-ropa. Detesto la repressione del vero desiderio, del talento”.

eMMa daNTeNel 1990 si diploma come attrice all’Ac-cademia Nazionale d’Arte drammatica “silvio d’Amico”. Nell’agosto del 1999 costituisce a Palermo la compagnia te-atrale sud costa Occidentale. Nel 2001 vince il premio lo straniero, assegna-to da goffredo fofi, come giovane regi-sta emergente. Nel 2004 vince il Premio gassman come migliore regista italiana e il Premio della critica (Ass. Naz. criti-ci del Teatro) per la drammaturgia e la regia. Nel 2009 vince il Premio Vittorini e il Premio super Vittorini per il roman-zo “Via castellana bandiera”.il 7 dicembre 2010 inaugura la stagio-ne del teatro alla scala con carmen di bizet con la direzione di daniel baren-boim. Nel 2010 vince il Premio sinopo-li per la cultura.

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FeBBraio, giovedìTeatro stabile, Potenzaore 21.00

FeBBraio, venerdìTeatro duni, Materaore 21.00

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idi di conto corrente ipotecari finanziamenti agevolati per artigiani,

commercianti e agricoltori

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iL GioCaToreTeaTro deLLe aLBeil giOcATORE di Marco Martinelli

ideazione Marco Martinelli, Ermanna Montanaricon Alessandro Argnanimusica cristian carraraspazio e costumi Ermanna Montanari

luci e fonica Enrico isola, fabio ceroniregia Marco MartinelliproduzioneTeatro delle Albe/Ravenna Teatro

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MarZo, martedìTeatro comunale, Materaore 21.00

MarZo, mercoledìTeatro comunale, Materaore 18.00

5MarZo, giovedìTeatro stabile, Potenzaore 21.00

Il gioco è una sfinge. Come una sfinge, ci interroga sulla nostra natura. e se siamo noi a interro-garlo, a interrogarne il concet-to, l’essenza, la presenza mille-naria nella storia dell’umanità, come un oracolo antico ci for-nisce risposte ambigue: il gioco può manifestarsi come la vora-gine dell’autodistruzione solita-ria, oppure, al contrario, come il senso più alto e bello dello stare insieme, del miracolo della con-vivenza. Il giocatore racconta la caduta verti-ginosa di un giocatore di slot machi-ne, di un annegare nell’azzardo, dove ogni legame affettivo viene sacrifica-to sull’altare del niente, e che, nel suo malato sogno di potenza, delira da solo dal fondo di un fossato di campa-gna, colpito a morte dai suoi strozzini, allo stesso tempo vittima e carnefice di se stesso.Il bivio è lì, davanti ai nostri occhi in-certi e titubanti di pellegrini, e non vi è nessuna guida sicura che possa sug-gerirci la strada: è la nostra sorte che è in gioco, e tocca a noi e solo a noi scommettere su quale via prendere.

TeaTro deLLe aLBeNel 1983 Marco Martinelli, Ermanna Mon- tanari, luigi dadina e Marcella Nonni fondano il Teatro delle Albe. gli spetta-coli, da Ruh. Romagna più Africa ugua-le (1988) a All’inferno! (1996), da i Polac-chi (1998) al sogno di una notte di mezza estate (2002), da salmagundi (2004) a la mano (2005), valgono alle Albe premi e riconoscimenti, nazionali e internazio-nali, evidenziando una poetica rigorosa, raffinata e emozionante, capace di resti-tuire alla scena la sua antica e potente funzione narrativa. fondamentali all’interno del gruppo, ol-tre alla direzione artistica tenuta da Mar-

tinelli (Premio drammaturgia infinita con incantati nel 1995, Premio Ubu per la drammaturgia con All’inferno! nel 1997, Premio Hystrio alla regia nel 1999, golden laurel come “miglior regista” al festival internazionale “Mess” di sara-jevo con i Polacchi nel 2003) sono le ac-censioni visionarie e la vocalità inquie-tante di Ermanna Montanari (Premio Ubu come “migliore attrice” con l’iso-la di Alcina nel 2000 e con sterminio nel 2007, Premio Adelaide Ristori nel 2001, golden laurel come “miglior attrice” al festival internazionale “Mess” di sara-jevo con i Polacchi nel 2003).

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19FeBBraio, giovediTeatro don bosco, Potenzaore 21.00

roberto Cordova deve subire un trapianto cardiaco con poche pro-babilità di sopravvivenza. Un’oc-casione di rivalsa nei riguardi dell’amico più fortunato, l’amico del cuore, Michelino, che ai suoi occhi appare un uomo di succes-so, per di più sposato con una donna bellissima. Quale occasio-ne migliore quindi per vendicarsi di quell’amico che si dice uomo aperto e democratico, quell’uomo che giudi-ca la gelosia un sentimento barbarico,

BiBì ProdUZioNi BiaGio iZZo l’AMicO dEl cUOREregia Vincenzo salemme con francesco Procopio, Mario Porfito, Yuliya Mayarchuk, samuele sbrighi, luana Pantaleo, Antonella cioli

BiaGio iZZoinizia la sua carriera come cabarettista nel 1983, grazie al duo bibì & cocò ap-prodando su Telegaribaldi, Pirati e Pi-rati show, programmi che andranno in onda solo su emittenti regionali cam-pane. Ma ha bisogno di altre esperien-ze e così si mette nelle mani di Rosalia Maggio e giacomo Rizzo con i quali lavo-ra a teatro in commedie comiche, grazie ai quali avrà anche l’opportunità di apri-re il cabaret Portalba. comincia a trova-re la simpatia del pubblico e Patrick Ros-si castaldi lo invita a diventare protago-nista di Ugo. dopo il teatro, vuole tenta-re con la televisione e si sottopone come comico all’attenzione di gianni boncom-pagni che lo inserisce a Macao condotto da Alba Parietti.

L’aMiCo deL CUore

quale occasione migliore per dimo-strare che le sue sono soltanto chiac-chiere. Chiedere, come ultimo deside-rio, di andare a letto con sua moglie? Il tutto nella tessitura classica della commedia degli equivoci, dove ognu-no dei personaggi si veste di un ruo-lo per nascondere la propria natura più profonda: un prete ambiguo che non ha deciso se essere “uomo o mi-nistro di Dio”; un ragazzo di quattor-dici anni (malato del morbo di Matu-salemme) che ne dimostra quaranta

e crede di essere la reincarnazione di un merlo; la mamma di questo ragaz-zo legata ancora al ricordo del mari-to defunto, ma che alla prima occasio-ne cede alle lusinghe di un tassista in-vadente e aggressivo. E su tutti spic-ca Frida, il sogno. Frida, la bellissima moglie di Michelino, Frida la bionda svedese, Frida ricordo di una Svezia del progresso, la Svezia della libertà, la Svezia senza tabù e senza peccato, Frida innocente e Frida che adesso...aspetta un bambino…

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2aPriLe, giovedìTeatro don bosco, Potenzaore 21.000

lo spettacolo é un duello tra due contendenti. Il tronchetto sp-inge il povero rocco a rialzare la testa e ad affrontare il futuro con orgoglio e spirito visionario e il povero rocco che cerca di ri-conquistarlo e riportarlo mate-rialmente nella sede più conso-na, cioè in basso al suo ventre. L’intreccio é ovviamente popolato da numerosi altri personaggi: un ispet-tore chiamato da Rocco a risolvere il caso, la coppia di impressionan-ti portieri dello stabile, la moglie ap-passita e avvilita di Rocco... Aldilà de-gli accadimenti, Sogni e Bisogni é una commedia di fortissimo impatto com-ico e nello stesso tempo mi consente di continuare il percorso che ho iniz-iato ormai già da qualche anno. Apri-re cioè in qualche modo la confezi-one borghese della commedia classi-ca per intrattenermi e intrattenere il rapporto con il pubblico in sala. Avrò modo cioè di interloquire con loro per rispondere alle domande più frequen-ti che ci facciamo sulla profondità del-la natura umana sopratutto nei suoi aspetti apparentemente più semplici.

Vincenzo Salemme

viNCeNZo SaLeMMe sOgNi E bisOgNi testo e regia Vincenzo salemme con Nicola Acunzo, domenico Aria,Andrea di Maria, Antonio guerrierogiovanni Ribò, biancamaria lelli

viNCeNZo SaLeMMe dopo aver portato con successo a teatro le sue opere comiche, pluripremiato e osannato dalla critica teatrale italia-na, Vincenzo salemme si offre al cinema di sua spontanea volontà, dedicandosi con estrema passione (tipicamente na-poletana) alla settima arte. Tutto si può dire di questo navigato artista fuorché che non abbia dell’ironia. difficile non stare dietro alle sue battute e ai suoi sketch. difficile trattenere il sorriso per le sue smorfie. come hanno detto alcuni critici: «si sentiva la mancanza, fra i vari idiomi, di un po’ di buona napoletanità» della quale quale Vincenzo salemme è ovviamente un portatore

SoGNi e BiSoGNi

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eUGeNio FiNardifibRillANTE

GiaNMaria TeSTa iN sOlO

10diCeMBre, mercolediTeatro duni, Materaore 21.00

24GeNNaio, sabatoTeatro comunale, Materaore 21.00

e 18,00 PlATEA posto unico numerato

e 15,00 gAllERiA posto unico numerato

e 15,00 PlATEA posto unico numerato

e 12,00 gAllERiA posto unico numerato

eugenio Finardi porta in scena il suo inconfondibile sound, rein-terpretando dal vivo i grandi clas-sici del suo repertorio e gli inediti del nuovo album Fibrillante (pro-dotto da Max Casacci dei subso-nica). Un tour che continua senza in-terruzioni a un anno dall’uscita del di-sco. Energico interprete e finissimo intrattenitore, Eugenio Finardi è con-siderato un outsider per il suo atteg-giamento indipendente, conservato nonostante l’immensa popolarità rag-giunta in 40 anni di attività musica-le: la sua natura sperimentatrice e non

I casi della vita hanno voluto che i suoi primi tre dischi siano sta-ti prodotti in Francia (Montgol-fières, Extra-Muros e lampo), ma in pochi anni si è imposto come artista di talento. La stam-pa (sia francese che italiana) è stata unanime nell’individuare in lui uno dei più importanti cantautori italia-ni attuali. Gianmaria è un cantautore popolare e raffinato al tempo stesso, un cantautore della voce roca e vel-lutata che fa della canzone nuda la sua vera forza. Testi come piccole po-esie che parlano di nebbie e di incon-

etichettabile gli è valsa la definizione di “primo vero indie” da parte dell’at-tuale scena cantautorale italiana, che vede in lui un modello di riferi-mento e un “guru”. Finardi riporta in tour le sonorità Rock di forte impat-to e i contenuti di grande impegno che hanno contraddistinto i suoi pri-mi album. Sul palco è accompagna-to dalla band con cui ha scritto e re-gistrato Fibrillante: Giovanni “Giu-vazza” Maggiore alla chitarra, Marco Lamagna al basso, Claudio Arfinen-go alla batteria e Paolo Gambino alle tastiere.

tri, di solitudini e di colline e musiche che evocano il tango, il jazz, la bossa-nova, la habanera, il valzer e creano suggestioni calde, intense, che sanno avvolgere. Il suo cantare immagini e sentimenti è semplice, di matrice po-polare, tradizionale, e perciò vincen-te, oltrepassa banali paragoni e faci-li accostamenti e si deposita diretto nell’intimo di chi ascolta. Il concer-to in Solo di Gianmaria è pura po-esia, qualcosa che supera le stagioni e il tempo ed è quindi sempre attuale.

gli EVENTi sARANNO iN cOllAbORAZiONE fRA il cONsORZiO TEATRi UNiTi di bAsilicATA E il MOViMENTO cUlTURAlE sPiRAgli di AlTAMURA

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Il Teatro diviene spazio di libero e aperto confronto sui temi della fede e della spiritualità. Istanze che toc-cano da vicino le inquietudini e le speranze dell’uomo del nostro tempo e suscitano interesse sia da parte dei credenti che dei non credenti.

Il progetto lascenalucana mira a rafforzare sia la cul-tura teatrale del pubblico, che dovrà essere sempre più attivo e consapevole, che a rafforzare la proposta delle compagnie teatrali lucane.

Ed è a questo eteregeneo pubblico, interessato a indagare sulle diverse religioni, sul sacro e sulla spirituali-tà, che si rivolge la sessione i Teatri del sacro e della spiritualità. Un pro-getto artistico e culturale che, nato a lucca nel 2009 e portato in basilica-ta nella stagione teatrale 2012/2013,

ideato dal consorzio Teatri Uniti di basilicata, il progetto si svolge-rà a primavera. in due fine settima-na di maggio, sei compagnie teatrali professioniste della basilicata, in sei luoghi di sei comuni lucani presen-teranno i propri spettacoli.

i TeMi deL SaCroe deLLa SPiriTUaLiTà

La SCeNa LUCaNa

torna nel 2015. Nella settimana san-ta, che ha il suo fulcro nella dome-nica di Pasqua del 5 aprile, saranno ospitati alcuni spettacoli che voglio-no essere un’occasione per verifi-care se e come il teatro può essere ancora la forma d’arte che più d’o-gni altra mette una comunità dinan-zi alle sue questioni essenziali. spet-tacoli che porteranno il sacro sulla scena contemporanea.

i lavori teatrali saranno sottoposti al verdetto di un pubblico di giurati com-posto anche e soprattutto da giovani spettatori. lo spettacolo che otter-rà il consenso delle giurie avrà l’op-portunità di presentare il suo lavo-ro teatrale, in prima nazionale, in un teatro italiano.

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i LUoGHi deL TeaTroTeaTro STaBiLeRiconosciuto il 2 dicembre 2014 Tea-tro storico lucano, il Teatro france-sco stabile di Potenza è stato inaugu-rato il 26 gennaio 1881 con la rappre-sentazione de la Traviata, alla pre-senza del re, della regina e del princi-pe Amedeo. l’edificio, fu progettato con caratte-ristiche simili a quelle del teatro san carlo di Napoli, ed è stato ria-perto al pubblico soltanto nel 1990 dopo le fasi di restauro, realizzate a seguito dei danni riportati dal terre-moto del 1980, che, pur nel rispetto dell’impianto originario, ne ha mi-gliorato l’acustica, l’illuminazione e gli spazi. il teatro è intitolato al mu-sicista potentino francesco stabile (1802-1861).

iL TeaTro dUNiluogo “storico” per Matera: la rina-scita della città, dopo la seconda guerra mondiale, venne animata dal desiderio di un futuro migliore per le nuove generazioni, attraverso un investimento culturale privato, rea-lizzato proprio in quella che nel cri-sto di levi venne definita “città em-blematica del sottosviluppo del Mez-zogiorno d’italia”. Un autentico paradosso culturale, evidenziato ulteriormente da un’ori-ginale struttura, realizzata dal giova-nissimo e brillante architetto Ettore stella, e ispirata ai grandi maestri dell’architettura americana e euro-pea; pietra miliare di un rapidissimo cammino di ripresa e sviluppo so-ciale, e riscatto collettivo della “ver-gogna nazionale”.

iL TeaTro CoMUNaLeAllocato nel Palazzo dell’Annunzia-ta, il Teatro comunale rappresenta l’avamposto culturale pubblico del-la città di Matera, testimonianza di un virgulto autoctono proteso all’u-tilizzo distribuito della risorsa col-lettiva.

CaSa Cavala casa cava, situata nei pressi del-la chiesa di s. Pietro barisano, rap-presenta un eccellente caso di re-cupero di una struttura nei Rioni sassi di Matera, che incanta per le suggestioni visive e sonore. il progetto è frutto della lungimiran-za di alcune associazioni musicali materane, che nel 1988 proposero all’amministrazione comunale di tra-sformare l’ipogeo in luogo per la for-mazione e la produzione culturale, realizzando una rete di “officine della cultura”. Oggi la casa cava è aperta al pubbli-co proprio come luogo di produzione di pensieri, arte e musica e è consi-derato come uno dei simboli della candidatura di Matera a capitale Eu-ropea della cultura 2019.

CiNeTeaTro doN BoSCo Edificato nella metà degli anni ‘80 nell’ambito dell’Opera salesiana di Potenza, si affaccia su una delle piaz-ze principali della città, piazza don bosco, all’interno del rione Risorgi-mento, divenuto, in seguito allo svi-luppo urbanistico della città, una del-le zone di riferimento del capoluogo lucano. È la struttura teatrale più grande del-la città di Potenza e provincia e negli ultimi dieci anni ha ospitato le prin-cipali compagnie teatrali italiane.

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MaTeraBiGLieTTi ProSaPlatea intero e 25.00 Platea Ridotto e 22.00

galleria e 15.00 biglietto unico galleria Ridotto e 10.00 (solo studenti) SiGNori... Le PaTe’ de La MaiSoNPlatea intero e 30.00 Ridotto* e 26.00galleria biglietto Unico e 20.00 TeaTro TU di NaTUra diFFereNTe - riServa LUCaNa biglietto Unico intero e 15.00 Ridotto* e 12.00 aBBoNaMeNTi a 11 SPeTTaCoLiPoltronissima intero e 195.00 Ridotto* e 165.00galleria e 145.00 Ridotto studenti e 110.00

PoTeNZa BiGLieTTi ProSaPoltronissima intero e 27.00 Ridotto* e 23.00Poltrona intero e 23.00 Ridotto* e 20.00galleria biglietto Unico e 17.00 Ridotto studenti e 13.00 Ridotto scuola di Teatro e 10.00

SiGNori…Le PaTe’ de La MaiSoNSoGNi e BiSoGNiL’aMiCo deL CUorePoltronissima intero e 30.00 Ridotto* e 26.00Poltrona intero e 25.00 Ridotto* e 22.00galleria biglietto Unico e 20.00 Ridotto studenti e 15.00Ridotto scuola di Teatro e 10.00

TeaTro CiviLe – dieS FeSTibigliETTO UNicO iNTERO e 15.00 Ridotto* e 12.00 Ridotto scuola di Teatro e 10.00

aBBoNaMeNTi a 13 SPeTTaCoLiPoltronissima intero e 250.00 Ridotto* e 218.00Poltrona intero e 220.00 Ridotto* e 190.00galleria intero e 175.00 Ridotto studenti e 150.00

*il biglietto e l’abbonamento ridotto spettano a:- ragazzi fino a 25 anni compiuti- adulti over 65- studenti iscritti all’Università di basilicata (solo per la galleria)- cral e associazioni per un acquisto minimo di 10 abbonamenti.

si ricorda che l’abbonamento ridotto è strettamente personale, pertanto può essere utilizzato solo dal titolare; in caso di controllo da parte del personale di sala o della siAE, deve essere esibito unitamente a un documento di riconoscimento.

CoSTo BiGLieTTi

e aBBoNaMeNTi

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comune di potenza