TTIP, IL DISCUSSO ACCORDO COMMERCIALE USA-UE … - 15 SETTEMBRE 2015... · rola di Dario...

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Anno LXVI - N. 17 - 15 settembre 2015 Periodico della Confagricoltura di Mantova in abbonamento postale Il materiale non pubblicato non si restituisce - Direz., Redaz. e Amministraz. Via Luca Fancelli, 4 - Mantova - Tel. 0376.330711 Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MN chiuso in tipografia il 14 settembre 2015 confagricolturamantova.it continua nella seconda pagina TTIP, IL DISCUSSO ACCORDO COMMERCIALE USA-UE SOTTO LA LENTE DI CONFAGRICOLTURA. Europa è nel mezzo di una trat- tativa che potrebbe ridisegnare il flusso di commercio più importan- te del mondo, quello con gli Stati Uni- ti. Eppure tanti ancora non sanno cos’è il TTIP: un gigantesco accordo di libero scambio tra le due potenze - coinvolge più di 800milioni di abitanti e si prevede l’eliminazione di tutti i dazi sugli scambi bilaterali di merci – che in un futuro non molto lontano potrebbe avere ripercus- sioni pesanti anche per l’Italia. Da qui la scelta di Confagricoltura Mantova di parlarne con le massime cariche istitu- zionali dell’agricoltura in Italia e in Eu- ropa alla cena – dibattito, moderato da Simone Spetia, giornalista di Radio 24 – Il Sole 24 Ore, tenutosi alla Fiera Mille- naria di Gonzaga. «Non nascondiamo le nostre criticità per la segretezza che sta caratterizzan- do le fasi di negoziazione – ha spiegato Matteo Lasagna, presidente di Confagri- CONTRO NATURA, DAI PREGIUDIZI ALLA VERITÁ SUL CIBO DELLE NOSTRE TAVOLE. PAG. 2 PAG. 6 PAG. 8 SICCITÀ, RESE E PREZZI IN CADUTA LIBERA, PESSIMA ANNATA PER IL MAIS. L’ RIUNIONI DI ZONA, CONFAGRICOLTURA MANTOVA RIPARTE DA RODIGO. coltura Mantova – ma non accettiamo commenti approssimativi come quello del Consorzio agrituristico mantovano che si è limitato a bocciare alcuni aspetti di questo accordo senza conoscerlo nel- la sua totalità. Il nostro vuole essere un approccio diverso, conoscitivo. Questa è l’epoca del calo dei consumi interni e di una grande distribuzione che non riesce a dare remunerazione alle nostre aziende. Per questo dobbiamo puntare sull’export e far sì che le nostre eccellen- ze arrivino sulle tavole degli americani. E, soprattutto, vogliamo sapere cosa ne pensano i produttori». A Gonzaga, in videocollegamento, an- che Herbert Dorfmann, membro della commissione Agricoltura del Parlamen- to europeo che sta seguendo in prima persona i negoziati: «Di certo – ha sot- tolineato – la commissione difenderà gli standard di sicurezza europei. Per quan- to concerne il settore agricolo, le diffi- coltà più grandi riguardano la riduzione delle tariffe doganali. Inoltre bisognerà trovare un accordo sull’utilizzo degli or- moni, che la legislazione europea vieta, e su quello degli agrofarmaci per i quali negli Stati Uniti, in molti casi, la tolleran- za è pari a zero». Fra gli altri punti cruciali del negoziato - come evidenziato da Denis Pantini di Nomisma - quello legato al riconosci- mento delle indicazioni geografiche per cui l’Europa si sta battendo insistente- PER SAPERNE DI PIÙ. La Direzione Generale Trade della Com- missione europea ha creato uno spazio web dedicato ai negoziati TTIP con noti- zie, approfondimenti, documentazione, ecc. Per conoscere in modo approfondito i contenuti dei negoziati, è possibile con- sultare il sito: http://ec.europa.eu/trade/ policy/infocus/ttip/index_it.htm.

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Anno LXVI - N. 17 - 15 settembre 2015

Periodico della Confagricoltura di Mantova in abbonamento postale

Il materiale non pubblicato non si restituisce - Direz., Redaz. e Amministraz. Via Luca Fancelli, 4 - Mantova - Tel. 0376.330711 Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/MNchiuso in tipografia il 14 settembre 2015

confagricolturamantova.it

continua nella seconda pagina

TTIP, IL DISCUSSO ACCORDO COMMERCIALE USA-UE SOTTO LA LENTE DI CONFAGRICOLTURA.

Europa è nel mezzo di una trat-tativa che potrebbe ridisegnare il flusso di commercio più importan-

te del mondo, quello con gli Stati Uni-ti. Eppure tanti ancora non sanno cos’è il TTIP: un gigantesco accordo di libero scambio tra le due potenze - coinvolge più di 800milioni di abitanti e si prevede l’eliminazione di tutti i dazi sugli scambi bilaterali di merci – che in un futuro non molto lontano potrebbe avere ripercus-sioni pesanti anche per l’Italia. Da qui la scelta di Confagricoltura Mantova di parlarne con le massime cariche istitu-zionali dell’agricoltura in Italia e in Eu-ropa alla cena – dibattito, moderato da Simone Spetia, giornalista di Radio 24 – Il Sole 24 Ore, tenutosi alla Fiera Mille-naria di Gonzaga.«Non nascondiamo le nostre criticità per la segretezza che sta caratterizzan-do le fasi di negoziazione – ha spiegato Matteo Lasagna, presidente di Confagri-

CONTRO NATURA, DAI PREGIUDIZI ALLA VERITÁ SUL CIBO DELLE NOSTRE TAVOLE.

PAG. 2 PAG. 6 PAG. 8

SICCITÀ, RESE E PREZZI IN CADUTA LIBERA, PESSIMA ANNATA PER IL MAIS.

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RIUNIONI DI ZONA,CONFAGRICOLTURA MANTOVA RIPARTE DA RODIGO.

coltura Mantova – ma non accettiamo commenti approssimativi come quello del Consorzio agrituristico mantovano che si è limitato a bocciare alcuni aspetti di questo accordo senza conoscerlo nel-la sua totalità. Il nostro vuole essere un approccio diverso, conoscitivo. Questa è l’epoca del calo dei consumi interni e di una grande distribuzione che non riesce a dare remunerazione alle nostre aziende. Per questo dobbiamo puntare sull’export e far sì che le nostre eccellen-ze arrivino sulle tavole degli americani.

E, soprattutto, vogliamo sapere cosa ne pensano i produttori».A Gonzaga, in videocollegamento, an-che Herbert Dorfmann, membro della commissione Agricoltura del Parlamen-to europeo che sta seguendo in prima persona i negoziati: «Di certo – ha sot-tolineato – la commissione difenderà gli standard di sicurezza europei. Per quan-to concerne il settore agricolo, le diffi-coltà più grandi riguardano la riduzione delle tariffe doganali. Inoltre bisognerà trovare un accordo sull’utilizzo degli or-moni, che la legislazione europea vieta, e su quello degli agrofarmaci per i quali negli Stati Uniti, in molti casi, la tolleran-za è pari a zero».Fra gli altri punti cruciali del negoziato - come evidenziato da Denis Pantini di Nomisma - quello legato al riconosci-mento delle indicazioni geografiche per cui l’Europa si sta battendo insistente-

PER SAPERNE DI PIÙ.La Direzione Generale Trade della Com-missione europea ha creato uno spazio web dedicato ai negoziati TTIP con noti-zie, approfondimenti, documentazione, ecc. Per conoscere in modo approfondito i contenuti dei negoziati, è possibile con-sultare il sito: http://ec.europa.eu/trade/policy/infocus/ttip/index_it.htm.

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FIERA MILLENARIA E FESTIVALETTERATURAmente. «Da un punto di vista economi-co – ha detto Pantini - il TTIP dovrebbe portare dei concreti vantaggi al mercato agroalimentare italiano. Questo settore rappresenta infatti il 16% del PIL nazio-nale, mentre il 19% della produzione viene esportata all’estero». Una percen-tuale molto bassa rispetto ad altri Stati membri ma che potrebbe crescere gra-zie proprio alla ratifica del Trattato. L’in-tesa agevolerebbe l’accesso ai rispettivi mercati: gli Stati Uniti sono interessati a vendere prodotti come il granturco e la soia, mentre le esportazioni europee riguardano soprattutto generi alimen-tari quali alcolici, vino, birra, formaggi, prosciutto e cioccolato, abbattendone di conseguenza i costi. «Quel che è certo – ha garantito Maria Teresa Bastiani, alto funzionario del mini-stero per lo Sviluppo economico – è che

si arriverà a un docu-mento che gioverà a entrambi i blocchi coinvolti. Tra le tan-te preoccupazioni dell’UE vi è quella delle possibili con-seguenze sanitarie derivanti dalla libe-ra importazione dei prodotti made in USA. Al riguardo – ha aggiunto Bastiani – il nostro Governo ha chiesto alla Commissione di assicurarsi che il TTIP garantisca il pieno riconoscimento e una forte protezione giuridica delle in-dicazioni geografiche dell’UE, salvaguar-dando i nostri prodotti a denominazione certificata. È poi merito della delegazione italiana – ha concluso il funzionario del Ministero, se la Commissione ha iniziato a rendere noto i contenuti del trattato su

un apposito sito web. In tal senso aveva-mo chiesto più trasparenza». Concetto ri-badito da Vincenzo Lenucci, responsabile del settore economico di Confagricoltura – «per il quale gli accordi in corso sicura-mente garantiranno vantaggi economici reciproci, ma che però nascondono insidie su cui sarà necessario vigilare affinchè il trattato non avvantaggi troppo gli USA soprattutto per il settore agricolo».

continua dalla prima pagina

CONTRO NATURA, DAI PREGIUDIZI ALLA VERITÀ SUL CIBO DELLE NOSTRE TAVOLE.

Per Lorenzo Berlendis, vicepresidente di Slow Food, gli ogm cis genetici possono essere utili.

ono naturali i cibi che mettiamo in tavola ogni giorno? Falso, pa-rola di Dario Bressanini, chimico,

divulgatore e insegnante universitario e di Beatrice Mautino, biotecnologa e giornalista, che hanno ribadito il con-cetto nella loro ultima fatica letteraria dal titolo: “Contro Natura. Dagli ogm al bio, falsi allarmi e verità nascoste che portiamo in tavola”. La presentazione del volume in occa-sione della Fiera Millenaria di Gonzaga, organizzata sabato 12 settembre da Confagricoltura Mantova, con l’inter-vento del direttore di Confagricoltura nazionale, Luigi Mastrobuono in qualità di moderatore, è stata l’occasione per appro-fondire la tematica dell’origine degli alimenti, oggi resa fuorviante da dalla cultura proposta dalla pubblicità che passa sui media, secondo cui è possibile distinguere fra cibi naturali, che fanno bene, e quelli manipolati, che possono essere pericolosi per la salute. Ma per Dario Bressanini «nessun alimento che troviamo sui banchi dei mercati può essere considerato na-turale, perché tutto è modificato dall’uomo. E il consumatore sa ben poco di quello che man-gia, fidandosi dei messaggi pubblicitari. E così - ha proseguito Bressanini - anche il concetto secondo cui un alimento considerato antico è buono, e quanto è moderno fa male, è da sfa-tare, perché non troveremo mai nulla di anti-co sulle nostre tavole. Al massimo, cuciniamo risotti prodotti con varietà Carnaroli e Vialone nano, che sono vecchie di alcuni decenni, ma comunque modificati dalla selezione genetica operata dall’uomo».Sono numerosi, secondo gli autori, gli esempi di alimenti che si sono originati da mutazioni genetiche casuali o indotte. Beatrice Mautino

ha portato l’esempio delle carote. «L’ortaggio – ha affermato la giornalista – era in origine di colore viola-marrone così come si è originato in Afghanistan. E ciò fino al sedicesimo seco-lo, quando una mutazione naturale sviluppò in un campo olandese una forma arancione, come la conosciamo oggi. Da allora – ha pro-seguito – Mautino, le carote sono state sele-zionate e coltivate solo di colore arancione, anche se oggi sui banchi di alcuni supermer-cati ne compaiono di colore viola, guardate con sospetto dai consumatori che le ritengono frutto di una modificazione ogm dell’uomo».Ma proprio sugli ogm il libro di Bressanini e Mautino opera una profonda analisi, senza schierarsi né pro né contro. «A noi interessa sapere che l’assurda normativa italiana vieta anche la ricerca e l’utilizzo di vegetali che po-trebbero essere utili – ha raccontato Bressanini - come la mela ottenuta dal professor Silvie-ro Sansavini, resistente alla ticchiolatura, che potrebbe ridurre sensibilmente, se si potesse utilizzare, l’impiego di fitofarmaci nei frutteti. Invece – ha concluso il chimico divulgatore – il fatto di essere stata ottenuta un organismo

geneticamente modificato cis genitico spostando un gene, quello della resistenza, da una pianta selvatica a una col-tivata, rende la varietà fuori legge, con buona pace della sostenibilità della filiera, an-che quella bio, che continua

ad utilizzare decine di trattamenti ogni anno».Apertura su alcuni ogm da parte di Lorenzo Berlendis, vicepresidente di Slow Food Italia, per cui «gli ogm cis genetici possono essere uti-li. Mettere veti alla ricerca, soprattutto pubbli-ca – ha affermato l’esponente di Slow Food -, è un errore di tipo culturale che va contro gli interessi di tutti, compresi i consumatori». Per Berlendis «non deve interessare se un alimen-to è antico, oppure locale, o ancora arcaico. Ciò che deve interessare i consumatori sono, oltre che la qualità del cibo, i luoghi, i tempi e le persone che hanno prodotto quell’alimen-to e questi aspetti andrebbero introdotti nelle etichette degli alimenti».In definitiva, il libro, edito da Rizzoli, vuole es-sere uno spunto di riflessione con l’obiettivo di analizzare senza pregiudizi le storie degli alimenti che oggi abbondano sulle nostre ta-vole. L’evento è stato riproposto anche il gior-no successivo al Festivaletteratura, promosso sempre da Confagricoltura Mantova, con l’in-tervento oltre che di Dario Bressanini, anche dell’agronomo Riccardo Bocci, presentati dal-la giornalista scientifica Silvia Bencinelli.

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ATTUALITÀ

n questo preciso momento storico il setto-re agricolo e quello agroalimentare sono alle prese con due sfide cruciali: favorire la

produzione e la produttività, mantenendo alti livelli di qualità; e puntare con sempre più de-terminazione alla sostenibilità economica, am-bientale e sociale. Per questo Confagricoltura ha deciso di lanciare, nell’ambito di Expo, gli Appuntamenti con la sostenibilità. A partire dal 14 settembre e in vari punti dell’esposizio-ne: l’auditorium di palazzo Italia, la casa degli Atellani - vigna di Leonardo, il parco tecnolo-gico Padano di Lodi. Confagricoltura vuole confrontarsi sul grande tema della sostenibilità per guidare il sistema agricolo italiano verso un modello di svilup-po che garantisca la crescita economica senza compromettere il futuro delle prossime gene-razioni. E questo percorso non può che essere accompagnato da un forte impulso all’eco-in-novazione, da una sempre crescente attenzio-

gni anno l’Italia perde circa 4 miliardi di euro a causa della contraffazione e del contrabbando di prodotti agricoli,

alimentari e a base di tabacco. Un danno che comporta anche una riduzione del gettito fi-scale dello Stato e che in termini occupazionali si traduce in 20mila posti di lavoro in meno. Questo lo scenario delineato dal convegno organizzato ad Expo da Confagricoltura e associazione Open a Palazzo Italia martedì 8 settembre e che ha visto, fra gli altri, gli in-terventi del ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina e di Mario Guidi, presidente nazionale di Confagricoltura. Secondo un sondaggio dell’istituto di ricerca Format per il ministero per lo Sviluppo econo-mico, su mille imprese agroalimentari con più di dieci addetti – viene ricordato in un dossier sul tema realizzato da Confagricoltura – quasi un’azienda su due (il 41,8%) ha subito almeno una contraffazione dei propri prodotti in Ita-lia. Nelle imprese con almeno 250 dipendenti la situazione peggiora: tre quarti dichiarano di aver subìto fenomeni di contraffazione.Nel 2012, la contraffazione agroalimentare in Italia equivaleva a una produzione lecita di ol-tre 3 miliardi di euro, per un valore aggiunto poco superiore al miliardo e corrispondente a oltre 21mila posti di lavoro (dati Censis). Nello stesso anno, il fatturato stimato della vendita in Italia di prodotti agroalimentari contraffatti ammontava a circa un miliardo (1.035 milio-ni di euro). Purtroppo oggi la situazione non sembra essere migliorata: la contraffazione agroalimentare resta seconda solo a quella dell’abbigliamento (2.243 milioni) e dei DVD/CD audio e video (1.786 milioni). Tra i prodot-ti più “violati” in ambito alimentare ci sono vini, oli, formaggi, mozzarelle, salumi, miele e pasta.«Estendendo il fenomeno al resto del mondo – ha spiegato Guidi – stimiamo che i prodot-

ne alle potenzialità della bioeconomia, da una maggiore collaborazione tra le imprese di tutto il settore agroalimentare e agroindustriale, con la creazione di reti tematiche capaci di poten-ziare, anche in chiave green, i processi aziendali.Nel corso degli appuntamenti promossi dall’or-ganizzazione verranno affrontati diversi temi: dalla nutraceutica all’agricoltura di precisione; dalla presentazione di alcune filiere che han-no adottato strategie produttive sostenibili, come nel caso dell’orticoltura, del vino e della distillazione, alle agroenergie, con particolare riferimento al biometano. Senza trascurare le iniziative sull’agricoltura sociale e l’attenzione ai territori con la presentazione del progetto Chef to Chef dell’Emilia Romagna e del mar-chio Spighe verdi che riguarda la sostenibilità dei comuni agricoli del nostro Paese.Gli Appuntamenti sulla sostenibilità rientrano nel progetto Ecocloud: la rete delle buone pra-tiche sostenibili, promosso da Confagricoltura, a

ti agroalimentari contraffatti o “allusivi” al made in Italy rappresentino un mercato complessivo di quasi 70 miliardi di euro, di cui circa il 10% contraffatto, mentre circa 60 miliardi sono riconducibili al cosiddetto italian sounding. Ma mentre questa faccia del problema che riguarda l’estero è più nota e percepita anche dai consumatori, i dati e i numeri che diffondiamo oggi ri-spetto alla vitalità dei due fenomeni in Italia non ri-sultano altrettanto noti ai nostri connazionali».«Nel settore del tabacco – ha aggiunto il presiden-te nazionale di Confagri-coltura – i coltivatori, che all’inizio degli anni Due-mila erano più di 27mila, oggi sono scesi a meno di 4mila (-85%). Il progressi-vo venir meno degli aiuti pubblici al settore, insie-me al perdurare della crisi economica e soprattutto all’avanzamento del mer-cato illecito del contrab-bando e della contraffa-zione, hanno determinato una situazione di arretra-mento della produzione del tabacco in Italia, il cui mercato cala ogni anno del 6%. Questa situazione è emblematica del quadro generale che persiste nel settore agroalimentare e ci impone di intervenire subito, in maniera imme-diata e incisiva, per salva-guardare le produzioni di tabacco italiano».

cui hanno aderito più di cento aziende agricole al fine di divulgare i molteplici percorsi di soste-nibilità già avviati e favorirne la condivisione attraverso la rete confederale, ponendo così le basi per lo sviluppo di nuove iniziative. Prima fra tutte, la sottoscrizione del Manifesto della soste-nibilità, riferimento per le imprese che riservano particolare attenzione al fattore sostenibilità.Per consultare il calendario degli appunta-menti consultare il sito www.confagricoltura.it

EXPO, GLI APPUNTAMENTI CON LA SOSTENIBILITÀ FIRMATI CONFAGRICOLTURA.

CONTRAFFAZIONE E CONTRABBANDO:DANNI PER 4 MILIARDI ALL’ANNO.

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OQuasi un’azienda su due ha subito almeno una contraffazione dei propri prodotti in Italia.

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PREVIDENZA BONUS BEBÈ, L’ASSEGNO A SOSTEGNO DELLA NATALITÀ.

Per ottenere l’assegno è necessario possedere un Isee inferiore a 25mila euro annui.

i rende noto che è stato pubblicato il decreto attuativo con il quale si forni-scono le disposizioni necessarie a dare

attuazione all’art. 1, comma 125, della leg-ge 190/2014 (Legge di Stabilità 2015), dove si prevede la corresponsione di un assegno Bonus Bebè per i nati o adottati nel triennio 2015-2017. Ecco come accedere all’assegno.Soggetti interessati.Sono i nuclei familiari residenti in Italia per ogni figlio nato o adottato tra il 1° genna-io 2015 e il 31 dicembre 2017 fino a 3 anni di vita del bambino oppure fino a 3 anni dall’ingresso del figlio adottivo. In quest’ul-timo caso, l’assegno cessa di essere erogato quando il figlio raggiunge la maggiore età.Indicatore Isee.La corresponsione dell’assegno è legata al valore dell’Isee del nucleo familiare:

• Con Isee superiore a 7.000 euro e fino 25.000 euro annui euro l’assegno è di 80 euro mensili (960 annui);• Con Isee inferiore a 7.000 euro annui euro l’assegno è di 160 euro mensili (1.920 annui);In caso di nuovi affidati temporaneamen-te ad una famiglia, i minori sono conside-rati nuclei familiari a se stanti, fatta salva la facoltà del genitore affidatario di consi-derarli parte del proprio nucleo.

Per poter richiedere il bonus bebè è necessa-rio preliminarmente presentare una dichia-razione sostitutiva unica (D.S.U.). Le D.S.U. presentate nel 2014 non sono utili.Requisiti del soggetto richiedente.Il genitore, anche affidatario, che fa la do-manda deve essere in possesso dei seguenti requisiti:

• cittadinanza italiana, oppure di uno Sta-to dell’Unione Europea oppure, in caso di cittadino di Stato extracomunitario, per-messo di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo. Ai fini del presente be-neficio ai cittadini italiani sono equipa-rati i cittadini stranieri aventi lo status di

rifugiato politico o lo status di protezione sussidiaria (art. 27 del D.Lgs. 19 novembre 2007, n. 251);• residenza in Italia;• convivenza con il figlio: il figlio ed il ge-nitore richiedente, devono essere coabi-tanti ed avere dimora abituale nello stesso comune (art. 4 del Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223);• Isee del nucleo familiare di appartenen-za del richiedente, oppure del minore nei casi in cui lo stesso faccia nucleo a sé, non superiore ai 25.000 euro all’anno.

Tutti i requisiti devono essere posseduti al momento di presentazione della domanda. In caso di genitore minorenne o incapace la domanda viene presentata dal legale rap-presentante. Misura e decorrenza dell’assegno. L’importo annuo dell’assegno è pari a:

• 960 euro (80 euro al mese per 12 mesi), nel caso in cui il valore dell’Isee non sia su-periore a 25.000 euro annui;• 1.920 euro (160 euro al mese per 12 mesi), nel caso in cui il valore dell’Isee non sia superiore a 7.000 euro annui.

L’assegno spetta per un massimo di 36 men-silità che si computano a partire dal mese di nascita/ingresso in famiglia.Termini per la presentazione della domanda.La domanda per richiedere il bonus bebè va presentata entro 90 giorni dall’eventi che ne da diritto.La domanda presentata oltre i 90 giorni comporta il riconoscimento dell’assegno dal mese di presentazione della domanda.In caso di più figli si presenta una domanda per ciascun figlio e ogni anno il richiedente deve presentare la D.S.U.Nei seguenti casi può essere presentata una nuova domanda per lo stesso minore:

- Assegno già concesso ad un genitore, ma il cui figlio venga successivamente af-fidato all’altro genitore o

adottato solo dall’altro genitore;- Assegno già concesso a genitore che de-cade dalla responsabilità genitoriale;- Minore affidato temporaneamente ad una nuova famiglia o persona singola;- Rinuncia del genitore beneficiario a fa-vore dell’altro genitore;- Decesso del genitore beneficiario.

Cause di decadenza. La corresponsione dell’assegno viene meno a partire dal mese successivo all’effettiva conoscenza di uno dei seguenti eventi che determinano la decadenza:

• Decesso del figlio;• Revoca dell’adozione;• Decadenza dall’esercizio della responsa-bilità genitoriale;• Affidamento esclusivo del minore al ge-nitore che non ha presentato la domanda;• Affidamento del minore a terzi.

Il soggetto richiedente è tenuto a comunica-re all’INPS nell’immediato, e comunque en-tro 30 giorni, il verificarsi di una delle cause di decadenza sopra riportate. Considerato che i flussi di pagamento sono automatiz-zati, è opportuno che tale comunicazione avvenga prima possibile al fine di evitare il generarsi di un pagamento indebito con conseguente azione di recupero da parte dell’Istituto. Presentazione della domanda.La presentazione della domanda si effettua esclusivamente in via telematica. Aspetti fiscali.Il bonus bebè non concorre alla formazione del reddito complessivo ai fini fiscali.Dove presentare la domanda per l’assegno.Per il calcolo dell’Isee e per la presentazio-ne della domanda per accedere all’assegno mensile, rivolgersi al CAF Confagricoltura e al Patronato ENAPA, telefono 0376/330711.

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opo il successo della scorsa edi-zione, alla quale hanno parteci-pato oltre 27mila visitatori pro-

venienti da duecento Paesi e che ha registrato l’adesione anche di nume-rose imprese italiane, l’ufficio per gli Affari Economici e Scientifici dell’Am-basciata d’Israele in Italia – con il qua-le Confagricoltura ha ottime relazioni – intende invitare le imprese nostre associate a far parte della delegazio-ne italiana che parteciperà a WATEC 2015, Fiera e Conferenza Internazio-nale sulle Tecnologie Idriche ed Am-bientali, che si svolgerà a Tel Aviv dal 13 al 15 ottobre prossimo. Grazie all’esperienza diretta nel ge-stire la cronica carenza d’acqua ed al supportato del mondo imprenditoria-le ed accademico, Israele è diventato un hub di riferimento per lo sviluppo di tecnologie innovative ed avanzate nei settori idrico ed ambientali.A WATEC 2015 sarà possibile incontra-re dirigenti israeliani ed internazio-

a Regione Lombardia ha approvato il bando del Programma di Sviluppo Ru-rale 2014 – 2020 – misura 4.1.01, che

riguarda il sostegno agli investimenti nelle aziende agricole. Sarà possibile presentare le domande fino al 3 novembre 2015. Con-tributi dal 35 al 45% a fondo perduto.I tecnici degli uffici di Confagricoltura Man-

tova sono a disposizione dei soci per tutte le consulenze necessarie alla presentazione delle domande, anche con sopralluoghi nel-le aziende, previo contatto presso gli uffici di zona o presso l’ufficio tecnico della sede di Mantova (telefono 0376-330711, mail: [email protected], oppure [email protected]).

i ricorda che, come ogni anno, la Giunta della Re-gione Lombardia, a cau-

sa della particolare criticità del territorio regionale relativo alla concentrazioni di particolato at-mosferico PM10, decreta il divie-to della combustione dei cumuli di residui vegetali, per il periodo 15 ottobre – 15 aprile.

nali, ricercatori di punta, rappre-sentanti istituzionali e politici da tutto il mondo che si ritroveranno per discutere delle sfide e delle op-portunità. La Fiera sarà anche una vetrina per le più avanzate tecnolo-gie e soluzioni provenienti da tutto il mondo ed offrirà agli imprendi-tori israeliani un’opportunità unica per presentare le loro iniziative ad investitori globali, fondi di venture capital, enti finanziari e consulenti e creare una piattaforma per una discussione approfondita riguardo possibili partnership e / o opportu-nità di investimento.Eventuali adesioni alla Fiera devo-no essere comunicate al più presto al seguente indirizzo mail: [email protected] informazioni sulla ma-nifestazione internazionale posso-no essere reperite sul sito:www.watec-israel.com

WATEC ISRAEL, LA FIERA DELLE NUOVE TECNOLOGIE PER LE RISORSE IDRICHE E AMBIENTALI.

PSR INVESTIMENTI, VIENI IN CONFAGRICOLTURAPER RICHIEDERE I CONTRIBUTI.

DIVIETO DI BRUCIATURA DEI RESIDUI VEGETALI.

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Il divieto diviene operativo dal prossimo 15 ottobre.

TECNICO-ECONOMICO

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iprendono le riunioni di zona organizzate da Confagricoltu-ra Mantova per sottoporre all’attenzione dei soci i problemi e le tematiche più attuali del mondo agricolo e della vita

sindacale dell’organizzazione. Momenti importanti per affrontare questioni prioritarie come il nuovo PSR, la Pac 2015, le iniziative sindacali e le elezioni, ormai imminenti, per il rinnovo delle cari-che di Confagricoltura Mantova.

Prima tappa Rodigo, merco-ledì 16 settembre, alle 20.30, nella saletta di villa Balestra. Le riunioni di zona - che du-reranno fino a metà ottobre - toccheranno comunque tut-ta la provincia: dopo Rodigo sarà la volta di Viadana, Man-tova, Bozzolo, Asola e Ceresa-ra, Sabbioneta, Sermide, Ron-coferraro, Quistello e Marmi-rolo. Seguiranno comunica-zioni aggiornate sui prossimi appuntamenti in calendario. Vista l’importanza delle que-stioni affrontate, i dirigenti di Confagricoltura Mantova invitano tutti gli associati a partecipare agli incontri.Di seguito il calendario degli incontri, che potrebbe essere suscettibile di variazioni.

16 settembre, ore 20.30:Villa Balestra, piazza Balestra 1 - Rodigo

22 settembre, ore 20.30:Casa di riposo “La Meridia-na”, via Ospedale Vecchio -

Viadana

24 settembre, ore 10:sala riunioni Confagricoltura, via Luca Fancelli 4 - Mantova

28 settembre, ore 20.30:oratorio parrocchiale, Piazza Don Mazzolari - Bozzolo

29 settembre, ore 20.30:auditorium BCC Castelgoffredo, via Giotto 2 - Castelgoffredo

30 settembre, ore 10:presso Avis Casalmaggiore, via Baslenga 30 - Casalmaggiore

6 ottobre, ore 20.30:Centro sociale anziani, via Togliatti 3/B - Sermide

8 ottobre, ore 20.30:ufficio di zona, via Galileo Galilei 13 - Roncoferraro

13 ottobre, ore 20.30:sala polivalente biblioteca co-munale, piazza Cesare Batti-sti - Quistello

15 ottobre, ore 20.30:ufficio di zona, via Gavioli 10 – Marmirolo

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l fine di fornire un quadro ag-giornato sulle

opportunità di investi-mento e finanziamen-to per le aziende del settore latte derivanti dal nuovo Programma di sviluppo rurale 2014 – 2020, la Sezione economica provinciale lattiero – casearia ha convocato una riu-nione dei produttori di latte di Confagricoltura Man-tova per lunedì 21 settembre 2015, ore 20.15, presso la sala riunioni di via Luca Fancelli 4. Nel corso della riunione, organizzata insieme a CIA Mantova, saranno analizzati i seguenti argomenti:

1. aggiornamento sull’andamento del settore;2. opportunità del Programma di sviluppo rurale (PSR) Misura 4.1 investimenti;3. proposte innovative di LELY per il PSR.

Al termine, seguirà rinfresco offerto da LELY, sponsor della serata.

ipartono i corsi di Confagricoltura Mantova. Tra poche settimane ver-rà organizzato un corso di aggiorna-

mento per il rilascio dei patentini fitosani-tari, scaduti o in scadenza. Successivamente, come disposto dal D. Lgs 150/2012 recepito dalla Regione Lombardia come Piano d’A-zione Regionale (PAR) anche diplomati e

laureati in discipline agrarie, forestali o na-turalistiche, dovranno frequentare un cor-so di dodici ore per il rilascio del patentino stesso. Sarà organizzato anche il corso di venti ore per il primo rilascio dei tesserini fitosanitari.In corso di programmazione anche corsi sul benessere animale, distinti fra allevatori di

bovini e di suini, corsi sulla sicurezza alimen-tare (HACCP) e corsi per la sicurezza nei luo-ghi di lavoro.Per informazioni, rivolgersi all’ufficio for-mazione, telefono 0376/330732, mail: [email protected]

PSR, APPUNTAMENTO PER I PRODUTTORI DEL SETTORE LATTE.

RIUNIONI DI ZONA, CONFAGRICOLTURA RIPARTE DA RODIGO.

AL VIA I CORSI DI FORMAZIONE DI CONFAGRICOLTURA.

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VITA SINDACALE

Lunedì 21 settembre, ore 20.15, presso la sala riunioni di Confagricoltura a Mantova.

IL MERCATO DELLA SETTIMANAMANTOVAListino n. 35Giovedì 10 settembre 2015

Direttore Responsabile: Daniele SfulciniDesign: fachiro.comStampa: Publi PaoliniAutorizzazione Tribunale MN - n. 14 del 6-6-1949

Iscrizione ROC N. 7843 - del 29 agosto 2001

FRUMENTO TENERO: Panificabile Superiore (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 80/hl; u. max. 14%; prot. 13% min.; w min. 250) alla ton. € 206,00 -212,00Superfino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u. max. 14%; prot. 12% min.) alla ton. € 176,00 -179,00 Fino (c.e. 1% max.; p.s. non inf. a Kg. 78/hl; u. max. 14%; prot. 11% min.) alla ton. € 174,00 -177,00 Buono mercantile (p.s. non inf. a Kg. 76/hl; c.e. 1% max.; u. max. 14%) alla ton. € 168,00 -171,00 Mercantile (p.s. non inf. a Kg. 74/hl; c.e. 3% max.; u. max. 14%) alla ton. € 161,00 -166,00 Mercantile (p.s. inf. a Kg. 73/hl; u. max. 14%) non quotato Andamento del mercato: pressochè stazionario con prezzi invariati

FRUMENTO DURO NAZIONALE (Produzione Nord) (Mercato di Bologna del 03/09/2015 €/ton.) Fino (79/80kg/hl,ce 1+1%,b.30/35%,v.6%,p12,5%) 300,00 -305,00 Buono mercantile (77/78 kg/hl, ce 1,5 + 1,5%, b.50/60%, v.8%, p11,5%) 290,00 -295,00 Mercantile (74/75 kg/hl, ce 2+2%, v. 10%) non quotato Andamento del mercato: invariato

COLZA: (Mercato di Parigi, previsione di offerta €/ton.) non quotato http://commodities.euronext.if5.com/Commodi-ties.aspx

GRANOTURCO: Granoturco nazionale-alimentare-u.max 14%-con-forme ai Reg.UE 1881/2006;1126/2007;165/2010 alla ton. 177,00 -179,00 Granoturco nazionale-zoot.-aflat. B1 inf. a 0,005 ppm (5ppb)-DON inf. a 4 ppm (4.000 ppb)-u.max 14% alla ton. 166,00 -168,00 Granoturco nazionale, a f. farinosa, ibridi e similari (u. max. 14%) alla ton. € 159,00 -168,00 Granoturco naz.le, a f. farinosa, ibridi e similari, da fuori provincia, f. arrivo (u. max. 14%) alla ton. € 166,00 -168,00 Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) -comunitario alla ton. € 170,00 -175,00 Granoturco estero, f. arrivo (camion ribaltabile) -non comunitario alla ton. € 188,00 -190,00 Granella verde, umidità al 25% uso foraggero 124,00 -129,00 Trinciati di mais 1° raccolto non quotato Andamento del mercato: calmo

SEMI OLEOSI: Semi di soia nazionali (umidità 14% - impurità 2% max) alla ton. € non quotato Semi di soia esteri (franco arrivo) 355,00 -360,00 Semi di soia esteri geneticamente modificati (fran-co arrivo) non quotato Andamento del mercato: stazionario

CEREALI MINORI Orzo nostrano in natura: p.s. min. 55 sino a 60 (umidità max. 14 %) alla ton. € non quotato Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 60 sino a 63 (umidità max. 14 %) alla ton. € 153,00 -157,00 Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 63 sino a 65 (umidità max. 14 %) alla ton. € 158,00 -162,00

Orzo nostrano in natura: p.s. oltre 65 sino a 70 (umidità max. 14 %) alla ton. € 163,00 -167,00 Orzo estero p.s. 63/64 (franco destino del compra-tore) alla ton. € 168,00 -173,00 Orzo estero p.s. oltre 66 (franco destino del com-pratore) alla ton. € 172,00 -177,00 Andamento del mercato: stazionario

FORAGGIO SECCOMaggengo di 1° taglio 2015 -in campo alla ton. € non quotato Maggengo di 1° taglio 2015 -in cascina alla ton. € non quotatoFieno di 2° taglio 2015 -in campo alla ton. € non quotatoFieno di 2° taglio 2015 -in cascina alla ton. € non quotatoFieno di 3° taglio 2015 -in campo alla ton. € non quotatoFieno di 3° taglio 2015 -in cascina alla ton. € non quotatoFieno di 4° taglio 2015 in campo alla ton. € non quotatoFieno di 4° taglio 2015 in cascina alla ton. € non quotatoErba medica fienata di 1° taglio 2015-in campo alla ton. € non quotatoErba medica fienata di 1° taglio 2015-in cascina alla ton. € non quotatoErba medica fienata di 2° taglio e successivi 2015 -in campo alla ton. € non quotatoErba medica fienata di 2° taglio e successivi 2015 -in cascina alla ton. € non quotatoAndamento del mercato: non quotato

PAGLIA di frumento pressata da mietitrebbia in campo (Rotoballe) alla ton. € non quotatoda mietitrebbia in cascina (Rotoballe) alla ton. € non quotatoAndamento del mercato: non quotato

RISONE Vialone nano (resa 50 - 56) alla ton. € non quotatoCarnaroli (resa 55-61) alla ton. € non quotatoArborio (resa 52 -57) alla ton. € non quotatoAndamento del mercato: non quotato RISO: Vialone nano alla ton. € 2.100,00 -2.150,00Carnaroli alla ton. € 1.950,00 -2.000,00Arborio alla ton. € 1.950,00 -2.000,00 Andamento del mercato: stazionario

FORMAGGIO GRANA PADANOStagionatura di 10 mesi e oltre al kg € 6,375 -6,475 Stagionatura da 14 e oltre al kg € 7,025 -7,125 Stagionatura di 20 mesi e oltre al kg € 7,525 -7,625 GRANA (con bollo provvisorio di origine del Grana Padano) -Stagionatura tra i 60 e i 90 giorni fuori sale al Kg € 5,200 -5,350 Andamento del mercato: stazionario

FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANOStagionatura di 12 mesi e oltre al kg € 7,400 -7,650 Stagionatura di 18 mesi e oltre al kg € 8,050 -8,250 Stagionatura di 24 mesi e oltre al kg € 8,750 -8,950 Andamento del mercato: stazionario

BURRO:Zangolato di creme fresche per la burrificazione al kg. € 1,400 Burro mantovano pastorizzato al kg. € 1,600 Burro mantovano fresco classificazione CEE, al Kg. € 2,550 Andamento del mercato: stazionario

SUINI (a peso vivo) del peso:di 7 Kg al capo € 38,500 di 15 kg. al kg. € 3,620di 25 kg. al kg. € 2,510 di 30 kg. al kg. € 2,188 di 40 kg. al kg. € 1,885 di 50 kg. al kg. € 1,645 di 65 kg. al kg. € 1,560 di 80 kg. al kg. € 1,490 di 100 kg. al kg. € 1,460 Andamento del mercato: buono per i magroni -pressochè stazionario il resto del listino

SUINI da macello: oltre 130 a 145 kg. al kg. € non quotato oltre 145 a 160 kg. al kg. € non quotato oltre 160 a 180 kg. al kg. € non quotato oltre 180 kg. al kg. € non quotato Andamento del mercato: non quotato

VACCHE da macello (a peso vivo): vacche 1°qualità (O2 - O3 - R2 - R3) al kg. € 0,960 -1,060 vacche 2° qualità (P2 - P3) al kg. € 0,750 -0,850 vacche 3° qualità (P1) al kg. € 0,520 -0,620 Andamento del mercato: stazionario

VITELLONI da macello (a peso vivo): Vitelloni incroci naz. con tori Pie Blue belga (U2 -U3 -R2 -R3) al kg. € 2,200 -2,320 Vitelloni incroci naz. con tori da carne (limousine, charolaise e piemontese) (O2 -O3 -R2 -R3) al kg. € 1,910 -2,010 Vitelloni limousine (U2 -U3 -E2 -E3) al kg. € 2,710 -2,860 Vitelloni charolaise (U2 -U3 -E2 -E3) al kg. € 2,470 -2,560 Andamento del mercato: stazionario

Vitelli maschi pezzati neri: da 40 a 45 kg. al kg. € non quotato da 46 a 55 kg. al kg. € 2,200 -2,400 da 56 a 70 kg. al kg. € 2,200 -2,400Andamento del mercato: calmo Vitelli femmine pezzate nere (a parità di peso e categoria le femmine vengono valutate € 0,30 in meno al Kg. dei maschi)

Vitelli maschi incroci con tori limousine, charolaise e piemontese:da 46 a 55 kg. al kg. € 2,500 -2,700 da 56 a 70 kg. al kg. € 2,500 -2,700 Andamento del mercato: stazionario Vitelli femmine incroci con tori da carne (a parità di peso e razza le femmine vengono valutate € 0,30 in meno al Kg dei maschi)

Vitelli maschi incroci con tori pie blue belga: da 46 a 55 kg. al kg. € 4,100 -4,600 da 56 a 70 kg. al kg. € 4,500 -5,000

Andamento del mercato: stazionario Vitelli femmine incroci con tori pie blue belga (a parità di peso e razza le fem-mine vengono valutate € 0,70 in meno al Kg dei maschi)

VACCHE da macello (a peso morto): Razze da carne (R2 -R3 -U2 -U3) oltre 340 kg. € 2,400 -2,500 Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 300 a 350 kg. € 2,250 -2,350 Pezzate nere o altre razze (O2-O3) da 351 kg. e oltre € 2,400 -2,500 Pezzate nere o altre razze (P3) da 270 a 300 kg. € 2,030 -2,130 Pezzate nere o altre razze (P3) da 301 e oltre € 2,180 -2,280Pezzate nere o altre razze (P2) da 240 a 270 kg € 1,950 -2,050 Pezzate nere o altre razze (P2) da 271 e oltre € 2,000 -2,100 Pezzate nere o altre razze (P1) fino a 210 kg. € 1,420 -1,570 Pezzate nere o altre razze (P1) da 211 a 240 kg. € 1,570 -1,670 Pezzate nere o altre razze (P1) da 241 kg e oltre € 1,670 - 1,770 Andamento del mercato: stazionario

VITELLONI da macello (a peso morto): Limousine (U2 -U3 -E2 -E3)da 350 a 380 kg. al kg. € 4,500 -4,650 da 381 a 400 kg. al kg. € 4,330 -4,430 da 401 kg. e oltre al kg. € 4,160 -4,260 Charolaise o incr. francesi (U2 -U3 -E2 -E3)da 380 a 420 kg. al kg. € 4,140 -4,220 da 421 a 450 kg. al kg. € 4,090 -4,180 da 451 kg. e oltre al kg. € 4,010 -4,090 Andamento del mercato: stazionario

SCOTTONE da macello (a peso morto): Limousine (U2 -U3 -E2 -E3) da 230 a 270 kg. al kg. € 4,780 -4,880 da 271 a 300 kg. al kg. € 4,520 -4,620 da 301 kg. e oltre al kg. € 4,450 -4,510 Charolaise o incr. francesi (U2 -U3 -E2 -E3)da 260 a 300 kg. al kg. € 4,200 -4,300 da 301 a 340 kg. al kg. € 4,160 -4,260da 341 kg. e oltre al kg. € 4,140 -4,240 Andamento del mercato: calmo

Uova Nazionali fresche colorate in natura (€/Kg)Prezzi I.v.a. Esclusa -Franco azienda. Quotazioni del mercato avicunicolo del co-mune di Forli’ (www.avicola-forli.com) Listino dei prezzi rilevati del 07/09/2015

Uova nat. S - meno di 53 gr. al Kg € 1,0900 -1,1300Uova nat. M - da 53 a 63 gr. al Kg € 1,2700 -1,3100Uova nat. L - da 63 a 73 gr. al Kg € 1,2900 -1,3300

Uova Nazionali Fresche Colorate e Selezionate (€/100pz)Prezzi I.v.a. Esclusa - Franco centro imballaggio. Quotazioni del mercato avicu-nicolo del comune di Forli’ (www.avicola-forli.com) Listino dei prezzi rilevati del 07/09/2015

Uova sel. S. - meno di 53 gr. €/100pz 9,6000 -9,8000Uova sel. M. - da 53 a 63 gr. €/100pz 10,900 -11,100Uova sel. L - da 63 a 73 gr. €/100pz 11,800 -12,000Uova sel. XL - da 73 gr. e più €/100pz 14,000 -14,200

GASOLIO AGRICOLOPrezzi al consumo Iva esclusa consegne a destino del 31/08/2015- Fino a litri 1.000 €/Lt 0,804- da litri 1.001 a 2.000 €/Lt. 0,795- da litri 2.001 a 5.000 €/Lt. 0,782- da litri 5.001 a 10.000 €/Lt. 0,765- oltre litri 10.000 €/Lt. 0,762

Prezzi medi informativi rilevati in provincia di Mantova

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UNIPEG SOC. COOP. AGRICOLA

Sede Legale - Reggio EmiliaVia Due Canali 13Tel 0522 2371

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ANDAMENTO - PREZZI DEI BOVINI - PESO MORTO

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SEMINATIVIessima partenza per la campagna di commercializzazione 2015 del mais. Il calo dei prezzi alla produzione del

15% lascia presagire una batosta per i mai-scoltori mantovani che quest’anno hanno seminato il cereale su circa 60mila ettari. I dati arrivano da Confagricoltura Mantova, i cui uffici hanno analizzato andamento e prospettive del settore. Il clima di quest’estate di certo non ha gio-vato. La siccità di luglio e di parte di ago-sto, aggravata da temperature record, ha determinato rese in calo che si aggirano da un - 15% dove si è irrigato di più - cinque o sei volte nell’arco di un paio di mesi - fino a - 30% negli appezzamenti in cui si è fatto ri-corso a interventi irrigui di soccorso di minor entità. In ogni caso, l’andamento metereo-logico ha provocato un anticipo dei tempi di raccolta, un paio di settimane per gli ibridi più precoci.Proprio la richiesta di più interventi irrigui ha determinato un aumento sensibile dei costi produttivi. Rispetto alle canoniche due o tre irrigazioni l’anno, è raddoppiato il numero di interventi di soccorso. Di conseguenza, anche i costi di produzione sono cresciuti di circa l’8% rispetto a un anno fa. La dimi-nuzione del costo dei carburanti agricoli ha compensato solo parzialmente l’incremento del costo colturale che altrimenti avrebbe subito aumenti sicuramente più consistenti. Si può comunque calcolare che produrre un

un paesaggio agricolo de-cisamente mutato quello che balza all’occhio dopo

l’applicazione della nuova Pac, lo sottolinea Confagricoltura Manto-va che – dati alla mano ricavati dal-le domande Pac 2014/2105 – ha cal-colato le variazioni subite, rispetto all’anno scorso, dalle coltivazioni dominanti nella nostra provincia. Il cambiamento dell’assetto coltu-rale è sensibile: la superficie di soia è praticamente più che raddop-piata, passando dai 9.329 ettari del 2014 ai 19.001 di quest’anno (+103,67%); a discapito del mais, da sempre dominante nelle nostre campagne, che ha perso dieci pun-ti percentuali passando da 66.410 ettari a 59.852. «Sono gli effetti del Greening – spiega Matteo La-sagna, presidente di Confagricol-tura – ovvero di quell’insieme di norme che rientrano nel cosiddet-to processo di inverdimento a cui i nostri agricoltori hanno dovuto adeguarsi per percepire i premi di base. Da qui il crollo del mais e l’e-splosione delle leguminose: soia in primis, ma anche l’erba medica.

La bietola purtroppo è sparita, complice naturalmente la chiusura di vari zuccherifici». E non manca-no timori legati proprio al forte inverdimento che ha interessato le nostre terre: «Sulla soia, visto il raddoppiamento della superficie, temiamo speculazioni economiche e quindi ripercussioni sul prez-zo. Staremo a vedere». Fra le conseguenze più evidenti della nuova Pac, anche il sensibile aumento del frumento duro (+29,55%) e il crollo del colza (- 78,84%), sempre rispetto all’anno scorso. Di seguito un prospetto della situazione che si è venuta a creare:

Per quanto riguarda il mais, il primo Comune per superficie colti-vata è Asola (3.270 ettari) seguito da Curtatone e Marcaria; la soia, invece, spicca a Roncoferraro (1.075 ettari) seguito da Viadana e Ostiglia; il primo Comune per frumento tenero è Viadana (910 ettari), poi Marcaria, Poggio Rusco e Roncoferraro; quello duro, invece, domina a Marcaria (695 ettari) seguita da Roncoferraro e Asola; l’erba medica primeggia a Gonzaga (2.058 ettari), poi a Suz-zara e Pegognaga. A Poggio Rusco prevale il pomodoro da indu-stria (340 ettari) e a Sermide il melone (595 ettari).

ettaro di mais, utilizzando quattro o cinque interventi irrigui, sia costato non meno di 2.400 euro.La situazione non va meglio sul fronte dei prezzi. Rispetto a un anno fa, dopo alcuni ti-midi segnali di tenuta di inizio agosto, i listi-ni della borsa merci di Mantova di fine mese hanno fatto registrare una perdita di circa il 15% rispetto allo stesso periodo dell’an-no scorso. Tradotto: 26 euro in meno per tonnellata. Quindi, considerando una resa di 11 tonnellate, una diminuzione dei ricavi di 286 euro per ettaro, che per 60mila et-tari equivalgono a 17milioni in meno. Trop-pi per ottenere un minimo di guadagno. I conti sono presto fatti. Considerando come riferimento il prezzo di 162 euro/tonnellata, con i costi produttivi del 2015 sarebbe necessario supe-rare le 14 tonnellate di granella per ettaro per pareggiare i costi. «A conti fatti – ha detto Matteo Lasagna, presidente di Confagri-coltura Mantova – il calo delle rese, l’aumento dei costi e soprat-tutto la diminuzione dei prezzi determinerà performance econo-miche per i produttori tutt’altro che positive. Sicuramente, verrà intaccato anche il già magro aiu-to PAC, che risulta ridimensionato dalla recente riforma comunitaria. Poi resta da spiegare perché in

Italia il prezzo del mais nazionale, anche il migliore in termini sanitari, da anni diminu-isce; mentre quello di origine comunitaria e addirittura di provenienza extra UE vale molto di più. Almeno 10 euro per tonnellata il primo, 20 euro il secondo. Che il prodot-to che si coltiva fuori dai confini naziona-li sia qualitativamente migliore è tutto da dimostrare; piuttosto ci sembra che, siccità a parte, qualcuno intenda smantellare la fi-liera maidicola italiana. Non abbiamo molte alternative, bisogna intraprendere la strada dell’aggregazione per aumentare il potere contrattuale degli agricoltori con le OP e ri-vedere l’ormai obsoleto sistema di rilevazio-ne dei prezzi».

P

E’

SICCITÀ, RESE E PREZZI IN CADUTA LIBERA, PESSIMA ANNATA PER IL MAIS.

MENO MAIS, PIÙ SOIA. COME LA NUOVA PAC HA CAMBIATO L’AGRICOLTURA MANTOVANA.

Coltura Superficie 2014 Superficie 2015 Variazione %

Frumento tenero 18.591 18.172 -2,25

Frumento duro 6.905 8.946 +29,55

Orzo 3.857 4.175 +8,24

Colza 851 180 -78,84

Mais 66.410 59.852 -9,87

Soia 9.329 19.001 +103,67

Risone 1.030 1.216 +18,05

Barbabietola da zucchero 2.578 1.685 -34,63

Pomodoro da industria 3.636 4.001 +10,03

Erba medica 25.357 26.355 +3,93

Melone 2.290 2.462 +7,51

Il greening ha modificato l’assetto colturale delle aziende agricole.