TRIBUNALE CIVILE DI ROMA SEZIONE [] Giudice: Dr. [] · relativo alla perizia di variante e...

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C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 1 di 62 TRIBUNALE CIVILE DI ROMA SEZIONE [...] Giudice: Dr. [...] RELAZIONE DELLA CONSULENZA TECNICA DI UFFICIO CAUSA N°: [...] /[...] [...] S.p.A. c/ [...] [...] . Il sottoscritto Ing. Alberto Botti con studio in Roma, via [...] , nominato C.T.U. relativamente alla causa in epigrafe, è comparso all’udienza [...] nel corso della quale sono stati formulati i quesiti che si riportano di seguito: "esaminati gli atti di causa, nonché la documentazione prodotta in atti e quella relativa all'appalto oggetto di causa custodita presso la stazione appaltante [...] o altri pubblici depositari, il ctu: 1. valuti la perizia di raccordo e variante n. 2, nonché l'atto aggiuntivo n. 2 e stabilisca se le carenze lamentate da parte attrice con la riserva n. 1 costituiscano lacune progettuali ovvero se si tratti di carenze emendabili con il ricorso a perizia di variante, così come e nei limiti previsti dell'art. 25 L. 109/94 e successive modifiche e integrazioni; 2. quantifichi l'incidenza in termini finanziari di tali carenze sull'attività espletata dall'appaltatore; 3. valuti la fondatezza, sotto il profilo della scienza ingegneristica, delle ulteriori doglianze indicate nella riserva n° 1 (punto 2.3 e punto 3 dell'atto di citazione); 4. valuti la fondatezza, sotto il profilo della scienza ingegneristica, della riserva n. 2; 5. quantifichi l'incidenza, in termini finanziari, delle riserve n. 1 e 2 di cui innanzi."

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TRIBUNALE CIVILE DI ROMA

SEZIONE [...]

Giudice: Dr. [...]

RELAZIONE DELLA CONSULENZA TECNICA DI UFFICIO

CAUSA N°: [...] /[...] [...] S.p.A. c/ [...] [...] .

Il sottoscritto Ing. Alberto Botti con studio in Roma, via [...] , nominato

C.T.U. relativamente alla causa in epigrafe, è comparso all’udienza [...] nel

corso della quale sono stati formulati i quesiti che si riportano di seguito:

"esaminati gli atti di causa, nonché la documentazione prodotta in atti e

quella relativa all'appalto oggetto di causa custodita presso la stazione

appaltante [...] o altri pubblici depositari, il ctu:

1. valuti la perizia di raccordo e variante n. 2, nonché l'atto aggiuntivo

n. 2 e stabilisca se le carenze lamentate da parte attrice con la riserva

n. 1 costituiscano lacune progettuali ovvero se si tratti di carenze

emendabili con il ricorso a perizia di variante, così come e nei limiti

previsti dell'art. 25 L. 109/94 e successive modifiche e integrazioni;

2. quantifichi l'incidenza in termini finanziari di tali carenze

sull'attività espletata dall'appaltatore;

3. valuti la fondatezza, sotto il profilo della scienza ingegneristica, delle

ulteriori doglianze indicate nella riserva n° 1 (punto 2.3 e punto 3

dell'atto di citazione);

4. valuti la fondatezza, sotto il profilo della scienza ingegneristica, della

riserva n. 2;

5. quantifichi l'incidenza, in termini finanziari, delle riserve n. 1 e 2 di

cui innanzi."

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Il termine entro il quale esperire l'incarico è di 210 giorni dalla data del

primo accesso;

il C.T.U. ha ritenuto opportuno eseguire un accesso secondo la seguente

tempistica:

• il giorno [...] alle ore 9:30 in [...] , via [...] 15, luoghi di causa;

CIO' PREMESSO

il C.T.U. esaminati i documenti e gli atti della causa, sentite le parti

presenta la:

RELAZIONE DELLA CONSULENZA TECNICA DI UFFICIO

Lo scrivente C.T.U., durante gli accessi presso il complesso immobiliare

per cui è causa, alla presenza delle parti indicate nel verbale di accesso, ha

potuto prendere visione dei luoghi, essere edotto sugli avvenimenti

pertinenti la causa in oggetto fino a tale data. Al termine del sopralluogo è

stato redatto un verbale sottoscritto dai presenti che si allega alla corrente

relazione per farne parte integrante e sostanziale. I presenti hanno chiesto di

consegnare allo scrivente una memoria tecnica in merito al quesito posto

dal Giudice. Quanto ricevuto è stato preso debitamente in esame ed è

allegato alla presente relazione.

Gli allegati al fascicolo di parte attrice sono stati interamente esaminati

(compresi quelli prodotti nel corso della CTU) e sono stati successivamente

selezionati per allegarli alla presente relazione; in tal modo il lettore potrà

avere un immediato riscontro ai riferimenti indicati. Tale selezione di

documenti è allegata alla presente relazione al solo fine di renderne più

comoda la consultazione.

1.0 Descrizione dell’oggetto e dell’andamento dell’appalto con

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riferimento alla perizia di raccordo e variante n° 2.

Nel presente paragrafo vengono descritti i fatti così come desunti dalla

documentazione allegata agli atti di causa, senza alcuna considerazione di

merito, invece indicata nei paragrafi successivi.

La perizia di raccordo e variante n° 2 relativa all’Atto Aggiuntivo n° 2

stipulato il 20.12.2001 riguarda il completamento dei lavori di

ristrutturazione e nuova edificazione (oltre a quanto già eseguito dalla [...]

S.p.A., poi fallita) dei laboratori di ricerca relativi al Polo Biotecnologico

sito in via [...] 15 a [...] del [...] – [...] .

Con contratto stipulato il 4.3.1998, i lavori erano stati affidati alla [...]

S.p.A. per € 5.801.104,77 (al netto dell’IVA e del ribasso d’asta del

24,11%) in qualità di mandataria dell’A.T.I. [...] S.p.A. – Gruppo [...]

Costruzioni S.p.A.. la cui consegna dei lavori è avvenuta il 9.3.1998.

In data 15.10.1999 veniva stipulato un atto di sottomissione e aggiuntivo n°

1 relativo alla perizia di variante e suppletiva n° 1 per € 1.253.175,00 al

netto dell’IVA e del ribasso d’asta (24,11%).

In data 30.6.1999 il Gruppo [...] è stato fuso per incorporazione nella [...]

S.p.A.

In data 23.10.2000, l’insoddisfacente andamento dei lavori e le

inadempienze contrattuali comportarono la risoluzione del contratto, poi

impugnata dall’appaltatore che ha citato in giudizio il committente per

dichiararne la nullità.

In data 13.6.2001 il Tribunale di Roma ha dichiarato fallita la [...] S.p.A.

In data 20.12.2001 è stato sottoscritto l’atto di transazione tra [...] , curatela

del fallimento [...] S.p.A., [...] S.p.A. e [...] con il quale si rinunciava al

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giudizio e si procedeva alla redazione del Progetto di Raccordo e Variante

n° 2 sottoscritto con l’Atto Aggiuntivo n° 2 in data 20.12.2001 tra [...] e [...]

S.p.A..

La [...] S.p.A. con l’atto Aggiuntivo n° 2 si è impegnata a riprendere le

attività interrotte dal precedente appaltatore e a completare in 430 giorni

dalla data di consegna dei lavori le opere secondo il progetto esecutivo di

raccordo alle medesime condizioni del contratto di appalto 4.3.1998

stipulato con la [...] S.p.A..

In particolare, l’atto aggiuntivo n° 2 prevedeva per l’ulteriore importo di €

880.592,11 (in aggiunta a quelli già stipulati con la [...] S.p.A. – contratto

principale e atto aggiuntivo n° 1 – al netto dell’IVA e del ribasso d’asta del

24,11%), secondo la formula a forfait, l’esecuzione di opere per il

completamento e per la ristrutturazione (oltre a quanto già eseguito dalla

[...] S.p.A. poi fallita) del fabbricato su via [...] e del fabbricato “servizi”

(ubicato nel [...] le interno). A tale importo si aggiungono oneri per la

sicurezza per € 187.814,12 (al netto dell’IVA e non soggetti al ribasso

d’asta).

I lavori consegnati il 10.1.2002 e da completare in 430 giorni, prevedevano

le seguenti categorie di lavori secondo gli elaborati progettuali allegati ai

documenti contrattuali:

A1) OPERE EDILI

1 Scavi

2 Demolizioni e trasporti

3 Opere strutturali

4 Murature interne ed esterne

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5 Intonaci

6 Coperture ed impermeabilizzazioni

7 Sottofondi pavimenti e rivestimenti

8 Controsoffitti

9 Opere in marmo e pietra

10 Opere in ferro

11 Opere in legno

12 Serramenti e vetri

13 Tubazioni verticali e orizzontali fognature

14 Opere da lattoniere

15 Sistemazioni esterne

16 Noli

17 Assistenze murarie

A2) IMPIANTI ELETTRICI

18 Sistema di ricezione

19 Cabina elettrica

20 Schemi unifilari

21 Distribuzione

22 Forza motrice

23 Illuminazione

24 Rivelazione incendi

25 Fan coils

26 Impianto di terra

27 Illuminazione esterna

28 Gruppo elettrogeno

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A3) IMPIANTI MECCANICI

29 Centrale termica e sottocentrale

30 Centrale frigorifera

31 Impianti fan coils

32 Impianto radiatori

33 Impianti e reti gas

34 Impianto antincendio

35 Impianto idrico - sanitario

36 Impianto osmosi inversa

37 Regolazione Centralizzata CCd

38 Impianto spegnimento a gas

39 Prese in carico coll./spos.

A4) ASCENSORI

In data 5.6.2003 è stato sottoscritto l’atto di sottomissione e aggiuntivo n° 3

relativo alla perizia di variante e suppletiva n° 3 per € 1.053.698,24 (al netto

dell’IVA e del ribasso d’asta del 24,11%). Tale documento è

particolarmente importante per comprendere in termini differenziali il

livello di completezza del progetto della Perizia di Raccordo e Variante n°

2. Tale perizia di variante n° 3 prevedeva il seguente aggiornamento a

seguito di esigenze di carattere costruttivo e di nuove richieste del

Committente (Cfr. pag. 40 Relazione e Certificato di Collaudo – all. 65/A

fascicolo attrice, depositato in atti con memoria ex art. 184 c.p.c.):

opere edili:

nuovo vano pompa antincendio; spostamento dell’ingresso

da via [...] a via [...] ; sostituzione pavimenti con adozione

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del grès fine porcellanato al posto del gres rosso; adozione di

pavimenti antiscivolo e guscie di raccordo per mensa, cucina

e locali adiacenti; trattamento antipolvere pavimento

sottostante pavimento sopraelevato; fornitura e posa

zoccolini non previsti dalla perizia di raccordo e variante n°

2; modifica tipo controsoffitti; serramenti modifica abaco;

trattamento antigraffiti sul muro di via [...] ; sistemazioni

esterne e percorsi pedonali e carrabili con modifiche alla

copertura della centrale termica; fornitura e posa di una

controfodera al muro di confine con le Suore Agostiniane;

ridefinizione della rete di raccolta delle acque bianche del

[...] le interno e rifacimento degli allacciamenti lungo via [...]

in quanto quelli preesistenti sono risultati non più usufruibili;

impianti meccanici:

sistemi di movimentazione a portata variabile di ridotte

dimensioni in luogo dei più ingombranti sistemi di

pompaggio originari; collegamento gruppo frigo;

sostituzione dei canali di fumo delle caldaie in muratura con

altri nuovi in acciaio inox a doppia camera coibentati;

modifiche alle bocchette porta filtro per semplificare le

operazioni di manutenzione, collari antifiamma per i canali

di esalazione delle cappe dei laboratori, impianto rivelazione

gas (metano, idrogeno e percentuale residua di ossigeno) nei

laboratori; nuova realizzazione impianto di raffreddamento

macchine per l’istituto [...] ; nuova realizzazione di impianto

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di raffreddamento macchine dell’istituto IBV con potenza

maggiore di quella prevista; nuova realizzazione di un

impianto di aspirazione tipo “elefant-truck” su richiesta

dell’istituto di Fisica Cosmica; nuovo impianto di estrazione

cucina e nuovo impianto di immissione aria dall’esterno;

nuovo sistema di filtrazione per l’edificio di via [...] per

rendere l’impianto conforme alla normativa antincendio;

sostituzione del serbatoio dell’acqua demineralizzata con

altro di dimensioni più piccole; modifiche alla tubazione

antincendio e fornitura e posa di un sistema di riscaldamento

antigelo della tubazione nei tratti in cunicolo; modifica

sistema di scarico liquidi;

impianti elettrici:

installazione di nuova cabina di ricezione in posizione

differente rispetto a quanto previsto nel progetto di raccordo

e variante n° 2 con conseguente spostamento del percorso

delle linee di alimentazione in media tensione; modifiche

alla cabina elettrica di trasformazione per potenziarne la

capacità; i quadri di distribuzione principali e secondaria

vengono modificati a seguito di aumenti di potenza richieste

dagli utilizzatori (illuminazione di emergenza, impianti

meccanici, cucina); modifica all’impianto di illuminazione

per servire il piano copertura, incrementare gli apparecchi di

illuminazione nei vani scale, installazione dei relè nei

corridoi e la remotizzazione per il comando dal locale

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guardiania; nei laboratori potenziamento delle luci di

emergenza con conseguente aumento delle centraline di

gestione dell’autodiagnosi; modifica all’impianto rivelazioni

incendi spogliato dei rivelatori sotto il pavimento

sopraelevato; l’impianto di protezione dalle scariche

atmosferiche è stato annullato in quanto l’edificio è risultato

autoprotetto; diversa distribuzione e consistenza

dell’impianto di illuminazione esterna; centralizzazione del

comando e controllo di tutti gli impianti nell’edificio via [...]

anziché nella guardiola di via Bassini, come previsto dal

progetto di raccordo e variante n° 2; istallazione

dell’impianto di allarme e rivelazione incendio gestito da una

centralina provvisoria in conseguenza della richiesta del

committente di consegnare anticipatamente i locali deposito

libri e biblioteca; modifiche sostanziali all’impianto elettrico

della cucina con nuovo interruttore e nuova linea di maggiore

capacità;

ascensori:

sostituzione del previsto ascensore con un montacarichi di

grandi dimensioni; adozione del montascale per il

superamento delle barriere architettoniche nella sala

convegni di via [...] in luogo della sola predisposizione

prevista nella perizia di raccordo e variante n° 2;

ORDINI DI SERVIZIO

Durante la gestione dell’appalto [...] S.p.A. (successivamente la consegna

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dei lavori del 10.1.2002) la Direzione Lavori ha emesso sette ordini di

servizio (dal n° 10 al numero 16) l’ultimo dei quali sottoscritto con riserva

dall’impresa. L’ordine di servizio n° 16 emesso il 13.2.2004 riguardava le

modifiche da apportare al quadro elettrico di ricezione di media tensione a

seguito delle indicazioni dell’ente erogatore dell’energia elettrica.

PROROGHE

Nel periodo contrattuale di competenza [...] S.p.A., in aggiunta ai 430

giorni (decorrenti dalla consegna lavori del 10.1.2002) stabiliti nell’Atto

Aggiuntivo n° 2 sono state emesse le seguenti proroghe:

1. 120 giorni relativi alla nota n° 7201 in data 10.3.2003 del

Responsabile del Procedimento;

2. 90 giorni relativi alla nota del 5.6.2003;

3. 50 giorni relativi alla nota del 21.10.2003.

SOSPENSIONE DEI LAVORI

Nel corso dei lavori di competenza [...] S.p.A. non si è verificata alcuna

sospensione dei lavori.

ANTICIPAZIONI IN DENARO

Nel corso dei lavori di competenza [...] S.p.A. non si è stata corrisposta

alcuna anticipazione.

ULTIMAZIONE DEI LAVORI

In data 28.11.2003 la [...] S.p.A. ha comunicato la sostanziale ultimazione

dei lavori. A seguito dell’accertamento della Direzione Lavori, a tale data

risultavano ancora da eseguire opere di carattere sostanziale.

In data 16.2.2004 la [...] S.p.A. comunicava la fine lavori ad eccezione del

quadro elettrico di ricezione di Media Tensione, del completamento degli

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allacciamenti al sistema fognario comunale di tutto il complesso e

dell’asfaltatura del [...] le interno.

Il certificato di ultimazione dei lavori indica che i lavori medesimi sono

“sostanzialmente” ultimati il 16.2.2004.

A seguito dei riscontri eseguiti in cantiere, la Direzione dei Lavori

dichiarava sostanzialmente ultimati il 16.2.2004.

La relazione del Direttore dei Lavori sull’andamento delle Opere al

22.6.2004 evidenziava che nei giorni 14 e 15 giugno è stato eseguito

l’allacciamento al quadro elettrico di M. T. alla rete di distribuzione

dell’energia elettrica da parte dell’ente erogatore. A tale data (22.6.2004) il

Direttore dei Lavori indica che (Cfr. doc. 60/A – Relazione del Direttore dei

Lavori pag. 6) “… .Il subappaltatore impiantistico sta quindi effettuando

tutte le verifiche e le regolazioni sugli impianti elettrici e meccanici, in

ragione delle modalità di alimentazione definitiva delle apparecchiature in

campo …”.

Il documento allegato 3/C (Conteggi delle Riserve SAL Finale) porta in

conto il 21.6.2004 quale data di ultimazione dei lavori, utile per il calcolo

economico delle riserve, mentre nel primo foglio viene indicato il 2.7.2004

quale data di effettiva ultimazione di tutti i lavori.

L’atto di citazione indica quale data di ultimazione di tutti i lavori il

21.6.2004 (Cfr. pag. 33)

QUADRO ECONOMICO DEI LAVORI

La valorizzazione dei lavori indicata nel SAL finale è di € 8.972.172,86 a

cui si aggiungono oneri per la sicurezza per € 229.339,86 (importi IVA

esclusa, al netto del ribasso d’asta dove applicabile).

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A tali importi si aggiungono lavori in economia per € 48.335,75; costi per €

8.539,90 in conseguenza dell’ordine di servizio n° 16 (modifiche al quadro

elettrico di M. T. e lavori conseguenti) ed infine si detraggono € 43.359,20

per lavori non eseguiti (relativi agli arredi dei corridoi di via [...] ).

La produzione del cantiere è stata contabilizzata mediante n° 22 S.A.L. (cui

si aggiunge il SAL finale) come segue:

importo

SAL periodo lavori

n° Dal al giorni lire euro

1 9-mar-98 15-dic-98 281 743.064.514 383.760,79

2 16-dic-98 20-mag-99 156 1.127.555.933 582.334,04

3 21-mag-99 20-ott-99 153 2.433.622.300 1.256.861,03

4 21-ott-99 10-dic-99 51 2.861.148.696 1.477.659,98

5 11-dic-99 17-gen-00 38 3.293.319.149 1.700.857,40

6 18-gen-00 6-giu-00 141 3.824.380.692 1.975.127,79

7 7-giu-00 15-mag-02 708 4.463.603.908 2.305.259,03

8 16-mag-02 15-lug-02 61 5.207.349.971 2.689.371,82

9 16-lug-02 31-ago-02 47 5.951.892.322 3.073.895,85

10 1-set-02 30-set-02 30 6.895.552.542 3.561.255,68

11 1-ott-02 31-ott-02 31 7.847.509.351 4.052.900,34

12 1-nov-02 30-nov-02 30 8.684.235.751 4.485.033,47

13 1-dic-02 31-dic-02 31 9.462.413.812 4.886.928,90

14 1-gen-03 31-gen-03 31 10.261.959.202 5.299.859,63

15 1-feb-03 28-feb-03 28 11.057.663.579 5.710.806,64

16 1-mar-03 31-mar-03 31 11.774.243.075 6.080.889,07

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importo

SAL periodo lavori

n° Dal al giorni lire euro

17 1-apr-03 30-apr-03 30 12.487.596.120 6.449.305,17

18 1-mag-03 30-mag-03 30 13.198.798.197 6.816.610,39

19 31-mag-03 30-giu-03 31 7.465.092,74

20 1-lug-03 31-lug-03 31 7.853.767,27

21 1-ago-03 22-set-03 53 8.306.864,01

22 23-set-03 30-nov-03 69 8.796.473,48

F 1-dic-03 16-feb-04 78 9.029.048,53

A tale importo si aggiunge la richiesta della [...] S.p.A. esplicitata nella

riserva n° 2 per € 291.046,58 (importo non inserito nella contabilità e

quindi non compreso nei certificati di pagamento), in merito a “lavori extra

contratto” (così definiti in atti, dei quali si tratterà più in dettaglio al

successivo paragrafo 5.0) relativi ad opere civili, impianti elettrici ed

impianti meccanici eseguite prevalentemente nell’edificio “basso” interno

al [...] le.

In estrema sintesi, i fatti salienti relativi ai quesiti posti possono essere

raccolti nella seguente tabella (in ordine cronologico, importi in Euro al

netto del ribasso e dell’IVA, tranne dove diversamente indicato):

Descrizione data Importi rif.

Euro doc.

contratto iniziale 4-mar-98 5.801.104,77 2A

oltre oneri per la sicurezza per 0,00 2A

consegna lavori 9-mar-98 3C

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Descrizione data Importi rif.

Euro doc.

perizia di variante e suppletiva n°1 15-ott-99 1.253.175,00 19A

Perizia di Raccordo e Variante n° 2 20-dic-01 880.592,11 23B

oltre oneri per la sicurezza per 187.814,12 65/A

Durata giorni 430 65/A

consegna lavori atto aggiuntivo n° 2 10-gen-02 65/A

Prima iscrizione Riserva n° 1 su SAL 30-set-02 4.769.644,00 65/A

Proroga n°1 10-mar-03 Giorni 120 65/A

Ultimazione contrattuale lavori 15-mar-03 65/A

Perizia di variante e suppletiva n° 3 5-giu-03 1.053.698,24 23B

oltre oneri sicurezza n°3 41.525,74 23B

Proroga n°2 5-giu-03 Giorni 90 65/A

Prima iscrizione Riserva n° 2 su SAL 22-set-03 291.046,58 65/A

Proroga n°3 21-ott-03 Giorni 50 65/A

Ultimazione a seguito proroghe/varianti 30-nov-03 3C

ordine di servizio n°16 13-feb-04 8.539,90 23B

Ultimazione lavori 16-feb-04 32A

Ultimazione tutti i lavori 21-giu-04 citaz. p. 33

Ultimazione tutti i lavori 2-lug-04 3C

Come si può vedere, tra i “fatti” dell’appalto la data di ultimazione dei

lavori è uno dei dati di maggiore divergenza, di cui si tratterà nei successivi

paragrafi.

2.0 Riserva n° 1 – valutazione se le carenze lamentate dalla [...] S.p.A.

sono dovute a lacune progettuali, ovvero se si tratta di carenze

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emendabili con perizia di variante ex art. 25 L. 109/94.

La [...] S.p.A. con la riserva n° 1 lamenta i seguenti inconvenienti nella

conduzione dei lavori (Cfr. doc. 52/A - Allegato 1; pag. 1 e 2 punti da 1 a 7

e anche doc. 2C):

2.1 rimozione tardiva dei mezzi e delle attrezzature della [...] S.p.A. (in

fallimento) nelle aree di cantiere;

2.2 rallentamento delle attività produttive a causa degli adeguamenti

progettuali delle opere civili e degli impianti;

2.3 ritardo nell’inizio delle lavorazioni degli impianti per “rimodulare” il

progetto costruttivo in relazione alla nuova normativa;

2.4 ritardo nell’esecuzione di opere civili a causa dell’impossibilità di

accedere all’interno della proprietà confinante, condizione

indispensabile per l’esecuzione degli intonaci esterni e di altre

lavorazioni;

2.5 ritardo dei tempi esecutivi della copertura e delle lavorazioni

successive a seguito della modifica richiesta dal committente della

finitura delle lastre di rame (previste in rame e modificate in rame

brunito);

2.6 maggiori oneri per le modifiche alle strutture civili richiesti dall’ente

erogatore dell’energia elettrica ([...] );

2.7 mancanza di indicazioni progettuali per gli allacciamenti del gas e

dell’acqua, nonché per l’ubicazione degli scarichi delle acque bianche

e nere e delle relative modalità;

2.8 ulteriori oneri non previsti dal progetto per la fornitura e il montaggio

del quadro elettrico di ricezione M.T., disposti con l’Ordine di

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 16 di 62

Servizio n° 16 del 13.2.2004, diverso da quanto previsto nella 3a

perizia suppletiva di variante;

2.9 ritardo nel completamento del piazzale a causa della mancata

progettazione delle reti interrate che ha provocato l’interferenza con

l’allacciamento fognario, con la rete di smaltimento delle acque

meteoriche, con la pavimentazione del piazzale, con i marciapiedi,

con la formazione del verde e con le altre opere di finitura.

L’esame della documentazione in atti, lo studio della pertinente normativa e

della giurisprudenza di interesse permettono di ritenere fondata la domanda

della parte attrice (danni da sottoproduzione causata dall’anomalo

andamento dell’appalto per colpa del committente) per i motivi esposti di

seguito.

MOTIVO N° 1

Da un punto di vista macroscopico, la produttività giornaliera dell’appalto

[...] – [...] al netto delle somme già corrisposte alla [...] (in fallimento)

doveva essere di 13.934,15 €/giorno secondo il seguente conteggio (importi

in Euro al netto del ribasso e dell’IVA, tranne dove diversamente indicato):

A Contratto iniziale 5.801.104,77

oltre oneri per la sicurezza per 0,00

B Perizia di variante e suppletiva n°1 1.253.175,00

C Perizia di Raccordo e Variante n° 2 880.592,11

A+B+C Importo lavori 7.934.871,88

Importo lordo corrisposto T&T 2.560.534,05

Ribasso ( a detrarre 24,11%) 617.344,76

E Importo netto corrisposto a [...] S.p.A. 1.943.189,29

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A+B+C-E Importo netto produzione contrattuale [...] 5.991.682,59

T Durata (giorni) 430

(A+B+C-E)/T Produzione giornaliera contrattuale 13.934,15

Tale importo deve essere messo in relazione con la produzione risultante

dai dati della contabilità finale dei lavori emessa dalla Direzione Lavori

(Cfr. Doc. 23/B). la durata dell’appalto è stata di 893 giorni, periodo

intercorrente dalla data di consegna dei lavori relativa all’atto aggiuntivo n°

2 (10 gennaio 2002) e alla data di ultimazione di tutti i lavori avvenuta il 21

giugno 2004, data che incorpora il tempo necessario a concludere

sostanzialmente i lavori contrattuali e quelli prescritti a seguito di varianti e

di ordini di servizio. Il conteggio è il seguente (importi in Euro al netto del

ribasso e dell’IVA, tranne dove diversamente indicato):

A SAL FINALE 8.972.172,86

B Lavori in economia 48.335,77

C O.d.S. n° 16 8.539,90

D a detrarre lavori non eseguiti - 43.359,20

A+B+C-D TOTALE SAL finale lavori 8.985.689,33

E importo netto corrisposto a [...] S.p.A. 1.943.189,29

T Durata (giorni) 893

(A+B+C-D)-E importo netto produzione finale [...] 7.042.500,04

((A+B+C-D)-E)/T Produzione giornaliera finale [...] 7.886,34

È di tutta evidenza che il protrarsi dei lavori ha diminuito

significativamente la produzione giornaliera media rispetto a quella

contrattualmente prevista.

MOTIVO N° 2

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I lavori indicati nella perizia suppletiva di variante n° 3 emessa il 5.6.2003

(ovvero, ben oltre il termine contrattuale del 15.3.2003 per l’ultimazione

dei lavori) rivestono carattere sostanziale ai fini della realizzazione delle

opere appaltate con l’Atto Aggiuntivo n° 2. In mancanza di tali

indispensabili lavori la realizzazione dell’opera e la sua utilizzazione, così

come progettata con la perizia suppletiva di raccordo e variante n° 2,

sarebbero risultate gravemente menomate. Tale circostanza comporta

l’inadeguatezza del progetto allegato all’Atto Aggiuntivo n° 2 che non

consentiva la realizzazione dell’opera con le dotazioni impiantistiche e con

le caratteristiche distributive necessarie al suo utilizzo.

Nel corso dei lavori le opere edili ed impiantistiche sono state interessate da

modifiche sostanziali che rivelano le seguenti principali carenze progettuali

(per l’elenco completo si rinvia al doc. 65/A da pag. 40 a pag. 56, prodotto

con memoria ex art. 184):

• la creazione del nuovo vano per la pompa antincendio;

• lo spostamento dell’ingresso principale (con conseguente modifica dei

sistemi di comando e controllo centralizzato);

• la nuova sistemazione della centrale termica ha comportato la

demolizione della copertura già realizzata e l’esecuzione di un rinforzo

strutturale del solaio, oltre le opere di completamento;

• ridefinizione della rete di raccolta e smaltimento delle acque bianche e

la previsione di lavori nell’edificio di via [...] ha comportato la richiesta

di differire la sistemazione definitiva del [...] le;

• nuovo muro di controfodera verso la proprietà delle Suore Agostiniane

per eliminare il degrado del muro di confine, così rivestito;

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 19 di 62

• modifica radicale dell’impianto per la movimentazione dei fluidi, ora a

portata variabile e con pompe dotate di inverter (nonostante il

medesimo costo rispetto all’impianto previsto nella perizia di raccordo e

variante n° 2, tali modifiche sono sostanziali sotto il profilo

dell’approvvigionamento dei materiali e della posa in opera);

• nuovo impianto per la rivelazione dei gas nei laboratori, con

intercettazione automatica della linea a mezzo di elettrovalvola;

• nuovi impianti di raffreddamento delle macchine con potenze installate

più che doppie rispetto alla previsione del progetto;

• nuovo impianto di aspirazione mobile del tipo “elefant truck” da

installare nella palazzina servizi;

• nuovi impianti di ventilazione per la zona cucina, non previsti nel

progetto;

• il serbatoio dell’acqua demineralizzata è stato ridotto a 5.000 litri di

capacità (contro i previsti 15.000), mentre il serbatoio esistente viene

interrato per integrarlo con la raccolta dell’acqua piovana da utilizzare

per l’irrigazione delle aree verdi, non previsto originariamente;

• modifiche all’impianto fognario per realizzare la consegna alla rete

comunale con pozzetti di prelievo campioni, e altri dispositivi;

• modifiche edili ed all’impianto elettrico per la variazione del punto di

consegna in Media Tensione e per la variazione del dispositivo di

ricezione generale dell’energia elettrica;

• accorpamento delle partenze elettriche in un’unica cabina e aumento

della potenza della cabina elettrica di trasformazione con la variazione

della taglia dei dispositivi di misura installati nel quadro generale,

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 20 di 62

l’aumento del numero e della sezione dei cavi M.T., installazione di

coppia di celle nel quadro generale di MT nel locale cabina di

trasformazione; esecuzione cunicoli per il passaggio dei cavi elettrici;

• modifica quadri elettrici di distribuzione a seguito di modifica

dell’architettura dell’impianto (alimentazione indipendente delle varie

utenze), dell’ampliamento dell’impianto di illuminazione di emergenza,

dell’aumento di potenza e del numero di utenze servite dagli impianti

meccanici; dell’aumento di potenza elettrica rivelatasi necessaria per

servire la cucina;

• eliminazione dei rivelatori incendi sotto il pavimento galleggiante a

seguito della prescrizione della norma UNI 9795;

• eliminazione dell’impianto di protezione dalle scariche atmosferiche in

quanto non necessario;

• modifiche sostanziali all’impianto di illuminazione esterna;

• modifiche sostanziali agli impianti elettrico, illuminazione,

videocitofono in conseguenza dello spostamento della guardiola da via

[...] a via [...] ;

• sostituzione dell’ascensori AS1 con un montacarichi di grandi

dimensioni e di elevata portata.

Il solo elenco del complesso delle variazioni ordinate con perizia di variante

n° 3 (fatte salve le ulteriori deduzioni della parte attrice, oggetto di

successiva analisi nel prosieguo della presente relazione) permettono di

considerare la progettazione errata per alcuni aspetti ed omissiva per altri

(tutti precedentemente elencati) causata dall'inadeguata valutazione dello

stato di fatto, dalla mancata identificazione della normativa tecnica

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 21 di 62

vincolante per la progettazione, dalla violazione delle norme di diligenza

nella predisposizione degli elaborati progettuali che assume particolare

rilievo per gli impianti.

MOTIVO N° 3

Dopo la data di consegna dei lavori, la presenza in cantiere di attrezzature

appartenenti alla [...] (in fallimento) e il mancato ottenimento

dell’autorizzazione ad accedere all’interno della proprietà dei confinanti

([...] ) per l’esecuzione di indispensabili lavorazioni hanno rappresentato

ostacoli all’andamento dei lavori, entrambi ascrivibili alla mancata

cooperazione che il committente deve prestare all’appaltatore.

Infatti, nel rapporto di appalto, il committente è tenuto a quella generale

cooperazione che si riassume nel dovere di adottare tutte le misure

necessarie per mettere l'appaltatore in grado di eseguire l'opera nei modi e

tempi concordati; affinché tale dovere possa considerarsi assolto è

necessario che il committente, nell'appalto di opere edili ed impiantistiche,

acquisisca la totale disponibilità delle aree necessarie a garantire il regolare

svolgimento dei lavori al fine di non produrre nocumento alla produzione

media giornaliera prevista nel contratto di appalto medesimo.

MOTIVO N° 4

I ritardi accumulati per la definizione delle specifiche tecniche e distributive

della cabina elettrica di trasformazione e della modalità di consegna in

fogna degli scarichi liquidi evidenziano l’inadeguatezza della progettazione

(intesa come il complesso delle attività decisionali da svolgere prima della

consegna dei lavori che compete al committente e al progettista), ancorché

dettate da successive disposizioni di Pubblici Uffici competenti e dall’[...]

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 22 di 62

– ente di erogazione del servizio. Infatti, la realizzazione del Polo

Biotecnologico in esame era prevista (ed è avvenuta) in una zona centrale di

[...] , altamente urbanizzata e, quindi era doveroso aspettarsi condizioni

stringenti per un nuovo punto di consegna degli scarichi liquidi (diverso da

quello già autorizzato e operante, in quanto non più idoneo a soddisfare le

mutate esigenze del committente). Le diverse disposizioni della [...]

(rispetto al progetto originario) per la cabina elettrica riflettono la modifica

sostanziale della cabina elettrica stessa e la tardività della sua progettazione

(lato utente, ovviamente) e, prima ancora, la tardività della definizione dei

carichi elettrici delle utenze, come dimostrato - a puro titolo esemplificativo

- nel caso dei locali cucina.

Nel complesso, le modifiche al progetto relativo alla Variante

Suppletiva di Raccordo n° 2 intervenute nel corso di esecuzione dei

lavori non possono essere considerate aspetti di dettaglio per risolvere

particolari esigenze di carattere esecutivo e rivestono carattere

sostanziale ai fini della qualifica del progetto originario medesimo.

Parimenti, non è possibile riconoscere le modifiche apportate al progetto

relativo alla Variante Suppletiva di Raccordo n° 2 quali opere necessarie al

miglioramento dell’opera né alla sua funzionalità, né è possibile

assecondare circostanze sopravvenute ed imprevedibili al momento della

stipula del contratto.

In definitiva, a parere dello scrivente quanto lamentato dalla [...] è dovuto

alle carenze progettuali della Perizia Suppletiva e di Variante n° 2 ex art. 25

comma 1 lettera d) L. 109/94 e all’inidonea cooperazione del committente.

3.0 Riserva n° 1 – Incidenza in termini finanziari delle carenze

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lamentate dall’appaltatore.

La [...] quantifica il danno relativo alla riserva n° 1 come segue (Cfr. doc.

2/C e atto di citazione, nel calcolo dei giorni la tabella seguente calcola i

giorni in base all’art. 2963 c.c., rimuovendo così alcune imprecisioni

presenti nei documenti dell’attrice ed un piccolo errore di calcolo):

periodo 1 periodo 2 periodo 3

Descrizione 10-gen-02 16-mar-03 1-dic-03 TOTALE

15-mar-03 30-nov-03 21-giu-04

giorni 429 260 204 893

spese generali non remunerate 240.355,00 431.172,00 188.328,00 859.855,00

mancata formazione dell'utile 184.272,00 330.687,00 144.438,00 659.397,00

interessi per spese generali ed utile 13.622,00 19.667,00 59.056,00 92.345,00

sottoproduzione manodopera 238.802,00 1.188.594,00 519.156,00 1.946.552,00

ammortamenti mezzi e beni strumentali 28.875,00 258.912,00 113.088,00 400.875,00

maggior incidenza personale di cantiere 92.759,00 156.078,00 68.172,00 317.009,00

spese fisse cantiere 22.888,00 38.628,00 16.872,00 78.388,00

maggiori costi assicurazioni e fideiussioni 6.758,00 11.484,00 5.016,00 23.258,00

incremento costi per ritardata produzione 24.667,00 36.407,00 118.512,00 179.586,00

maggior oneri sicurezza 48.404,00 114.057,00 49.818,00 212.279,00

TOTALE 901.402,00 2.585.686,00 4.769.544,00

I criteri adottati nel calcolo [...] per la quantificazione economica della

riserva n° 1 sono indicati nel doc. 3/C e vengono rispettivamente

commentati dallo scrivente come segue.

3.1 spese generali non remunerate.

La [...] calcola la quota del 15% ex art 14 L. 741/81 sull’importo di mancata

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 24 di 62

produzione al 15.3.2003 (data di ultimazione contrattuale dei lavori) al

netto di utili al 10% e spese generali 15% nel periodo intercorrente tra la

consegna dei lavori (10.1.2002) e la data contrattuale di fine dei lavori

(periodo 1). Tale procedimento è ripetuto per i tre periodi considerati

dall’attrice, l’ultimo dei quali termina il 21.6.2004 (data di ultimazione di

tutti i lavori, sempre secondo l’attrice).

Lo scrivente CTU sostanzialmente concorda con il criterio adottato e

precisa che il risarcimento delle maggiori spese va quantificato, depurando

l’importo dei lavori al netto del ribasso sia dall’utile di impresa (10%

dell’importo netto dei lavori) sia dalle spese generali (percentuale tra il 13%

e il 15% secondo l’art. 14 L. 10 dicembre 1981 n. 741), in modo da poter

calcolare il valore giornaliero delle spese generali dividendo l’ammontare

delle spese generali in precedenza ottenuto per il numero dei giorni previsti

per l’esecuzione dei lavori, per poi moltiplicare tale valore giornaliero per il

numero dei giorni in cui i lavori sono stati protratti dannosamente (periodo

2 e periodo 3). (Cfr. lodo Roma 20 ottobre 1998 n. 91; lodo Roma 1 luglio

1998 n. 63, ivi 2000, 1180; lodo Roma 17 settembre 1996 n. 138, ivi 1998,

1006; lodo Roma 18 novembre 1995 n. 159, ivi 1997, 810).

In merito al periodo 1, il calcolo proposto dallo scrivente si basa sul criterio

differenziale (dettagliatamente indicato nella tabella seguente) ritenuto

idoneo a rappresentare il danno patito dall’attrice che invece – in modo

soggettivo – quantifica in 155 giorni il ritardo della produzione che avrebbe

dovuto conseguire al 15.3.2003 secondo il cronoprogramma dei lavori.

La data di ultimazione dei lavori è il 21.6.2004, tenuto conto

dell’andamento dei lavori e del protrarsi delle lavorazioni relative

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all’impianto elettrico, allo scarico dei liquidi in fogna, entrambe lavorazioni

propedeutiche ad altre lavori di completamento quali, in via esemplificativa,

il piazzale interno.

L’aliquota di spese generali del 15% è idonea a rappresentare il complesso

dei costi indiretti sostenuti dall’azienda per lo svolgimento dell’appalto in

esame.

Il calcolo proposto dal CTU è il seguente:

periodo 1

Operazione Descrizione 10-gen-02

15-mar-03

A Perizia di Raccordo e Variante n° 2 € 5.991.682,60

consegna lavori atto aggiuntivo n° 2 10-gen-02

B Durata giorni 430

C Ultimazione contrattuale lavori 15-mar-03

D aliquota spese generali art.14 L.741/81 15,0%

E utile dell'appalto 10,0%

T importo netto lavori T&T € 1.943.189,29

F importo finale dei lavori 8.985.689,33

F - T importo finale dei lavori [...] 7.042.500,04

A/B Produzione giornaliera lavori contrattuali Euro/giorno 13.934,15

J Importo giorn. lavori contratt. netto utile Euro/giorno 12.667,41

K importo giorn. l. c. netto utili sp. Generali Euro/giorno 11.015,14

J-K spese generali medie giornaliere dell'appalto €/giorno 1.652,27

W SAL al 15-mar-03 media SAL 15 e SAL 16 € 5.895.847,86

W-T produzione [...] al 15-mar-03 € 3.952.658,56

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periodo 1

Operazione Descrizione 10-gen-02

15-mar-03

A- (W-T) mancata produzione [...] al 15-mar-03 € 2.039.024,04

(A-(W-T)/B) mancata produzione giornaliera €/giorno 4.741,92

Y mancata produzione al netto dell'utile €/giorno 4.310,83

Z mancata produzione netto utile e sp. Gen. €/giorno 3.748,55

(Z-Y)xB spese generali non remunerate periodo 1 € 241.780,40

Tale importo è lievemente superiore a quello calcolato dalla stessa [...] .

Analogamente per i due periodi successivi:

periodo 2 periodo 3

Operaz Descrizione 16-mar-03 1- dic-03

30-nov-03 21-giu-04

B Durata giorni 260 204

V spese generali medie giornaliere €/giorno 1.652,27 1.652,27

V × B spese generali non remunerate periodo € 429.590,20 337.063,08

Nel 3° periodo la [...] decurta i 90 giorni concessi per la 3° perizia

suppletiva e di variante in modo errato e peraltro a suo discapito. Infatti, in

caso di ripetute determinazioni di prolungamento del termine di ultimazione

dei lavori, si verifica un anomalo andamento degli stessi, con conseguente

aggravio delle prestazioni dell’Impresa, che ha diritto ad ottenere il ristoro

per i danni subiti e ciò anche se il differimento di tale termine sia coperto da

proroga ed anche se sia dovuto ad affidamento di ulteriori opere (Sul

principio in generale, cfr. “L’Archivio Giuridico delle Opere Pubbliche” ed.

Promedi - lodo Roma 3 aprile 1997 n. 35, in questa Rivista 1999, 173; lodo

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 27 di 62

Roma 21 giugno 1996 n. 98, ivi 1998, 326; lodo Roma 15 aprile 1996 n. 54,

ivi 1998, 225. Per il caso in cui il differimento è coperto da proroga, cfr.

“L’Archivio Giuridico delle Opere Pubbliche” ed. Promedi - lodo Roma 1

aprile 1999 n. 23, in 2001, n. 114; lodo Roma 10 marzo 1999 n. 19, ivi

2001, 67; lodo Roma 9 ottobre 1996 n. 147, ivi 1998, 1065. Per il caso di

affidamento di ulteriori opere in variante, si vedano lodo Roma 21 giugno

1996 n. 98, in questa Rivista 1998, 326, e lodo 7 ottobre 1993 n. 104, ivi

1995, 438).

Nel presente documento è stato dimostrato come la 3° perizia evidenzi sia

gli errori progettuali commessi nella redazione della 2° perizia, sia la

mancata cooperazione del committente nel rendere disponibili le aree

destinate alle lavorazioni e agli allacci degli impianti con quelli esterno, di

competenza dei relativi enti / società di gestione.

In definitiva, il CTU quantifica le spese generali dell’impresa non

remunerate nel periodo 10.1.2002 – 21.6.2004 per l’anomalo andamento dei

lavori in complessivi € 1.008.433,68.

3.2 mancato conseguimento dell’utile.

Analogamente al procedimento adottato al precedente paragrafo, il CTU

accerta il mancato conseguimento dell’utile come segue:

periodo 1

operaz Descrizione 10-gen-02

15-mar-03

A Perizia di Raccordo e Variante n° 2 € 5.991.682,60

consegna lavori atto aggiuntivo n° 2 10-gen-02

B Durata giorni 430

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periodo 1

operaz Descrizione 10-gen-02

15-mar-03

C Ultimazione contrattuale lavori 15-mar-03

D aliquota spese generali art.14 L.741/81 15,0%

E utile dell'appalto 10,0%

F importo finale dei lavori 8.985.689,33

T importo netto lavori T&T € 1.943.189,29

F - T importo finale dei lavori [...] 7.042.500,04

A/B Produzione giornaliera lavori contrattuali €/giorno 13.934,15

J Importo giornaliero lavori contrat. netto utile €/giorno 12.667,41

K importo giornaliero l. c. netto utili e sp. Gen. €/giorno 11.015,14

J-K spese generali medie giornaliere dell'appalto €/giorno 1.652,27

(A/B) - J utile medio giornaliero dell'appalto €/giorno 1.266,74

W SAL al 15-mar-03 media SAL 15 e SAL 16 € 5.895.847,86

W-T produzione [...] al 15-mar-03 € 3.952.658,56

A- (W-T) mancata produzione [...] al 15-mar-03 € 2.039.024,04

P mancata produzione giornaliera €/giorno 4.741,92

Y mancata produzione al netto dell'utile €/giorno 4.310,83

Z mancata produzione al netto utile e sp. Gen. €/giorno 3.748,55

P - Y mancato conseguimento utile giornaliero €/giorno 431,09

(P-Y)×B utile non remunerate periodo 1 € 185.367,14

Per i periodi 2 e 3 si ha:

periodo 2 periodo 3

Operaz Descrizione 16-mar-03 1- dic-03

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30-nov-03 21-giu-04

B Durata giorni 260 204

V utile medio giornaliero dell'appalto €/giorno 1.266,74 1.266,74

V × B Utile non remunerate periodo € 329.352,40 258.414,96

In definitiva, il CTU quantifica il mancato conseguimento dell’utile

dell’impresa nel periodo 10.1.2002 – 21.6.2004 per l’anomalo andamento

dei lavori in complessivi € 773.134,50.

3.3 interessi su spese generali non remunerate e su utile non

conseguito.

La [...] chiede il ristoro degli oneri finanziari sostenuti per la provvista di

denaro occorsa a causa della mancata remunerazione delle spese generali e

del mancato conseguimento dell’utile nel periodo di esecuzione dei lavori.

Il tasso di interesse annuo applicato dall’attrice è il 7%.

La domanda è fondata, ma il tasso di interesse applicato dalla attrice non è

corredato da alcuna giustificazione nel procedimento di calcolo proposto,

né in atti si trovano documenti a supporto di tale aliquota. Per questi motivi

il tasso di interesse annuo proposto dalla [...] va rigettato. Inoltre, il calcolo

proposto fa decorrere il debito dall’inizio di ciascun periodo considerato.

Tale procedimento è errato in quanto sia la mancata formazione dell’utile,

sia il mancato ristoro delle spese generali concorrono giornalmente

all’incremento del danno (e quindi del debito), fino a raggiungere l’importo

massimo calcolato alla fine di ciascun periodo. Infine, la [...] commette un

errore di calcolo nel terzo periodo in quanto il risultato dell’operazione

indicata a fine pagina 5 del doc. 3A è errato (il risultato corretto è €

7.056,86 anziché € 59.056,00).

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Il calcolo corretto consiste nel determinare, per ciascun periodo, l’utile

giornaliero non remunerato e le spese generali giornaliere non remunerate;

la somma di tali importi va moltiplicata per il tasso di interesse annuo di

seguito indicato per i giorni rimanenti al termine di ciascun periodo

(rapportati all’annualità).

Tale calcolo presuppone tabelle di grandi dimensioni qui omesse, ma che il

lettore può trovare in allegato.

Pertanto, il CTU procede autonomamente al relativo computo, prendendo in

esame il costo medio della provvista di denaro dalle banche (cosiddetto

“costo del debito bancario”) risultante dai bilanci ufficiali della [...] S.p.A.

degli esercizi 2002; 2003 e 2004, periodo di svolgimento dell’appalto

oggetto di studio.

Il calcolo è il seguente:

bilancio Bilancio

2004 2003

Debiti verso banche 206.357.352,00 159.085.051,00

oneri finanziari netti 10.356.000,00 11.305.000,00

costo del debito bancario 5,0% 7,1%

media 6,1%

Il calcolo degli interessi sulla provvista bancaria che la [...] è stata costretta

a ricorrere a seguito del mancato conseguimento dell’utile e delle maggiori

spese generali occorse nei diversi periodi considerati è il seguente:

periodo 1 periodo 2 periodo 3

10-gen-02 16-mar-03 1-dic-03

15-mar-03 30-nov-03 21-giu-04

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 31 di 62

periodo 1 periodo 2 periodo 3

10-gen-02 16-mar-03 1-dic-03

15-mar-03 30-nov-03 21-giu-04

utile non remunerato 185.367,14 329.352,40 258.414,96

spese generali non remunerate 241.780,40 429.590,20 337.063,08

utile giornaliero non remunerato 431,09 758.942,60 595.478,04

spese generali giornaliere non rem. 562,28 126,05 98,9

totale giornaliero u. e s.g. non rem. 993,37 2.919,01 2.919,01

interessi 15.288,90 16.450,12 10.137,69

Il dettaglio del calcolo, come detto, si trova nell’Allegato 3 della presente

relazione.

In definitiva, gli interessi spettanti per il mancato conseguimento dell’utile e

per le spese generali non remunerate ammontano complessivamente a €

41.876,72.

3.4 improduttività della manodopera

Il criterio di calcolo della [...] è di tipo sintetico e tiene conto dell’incidenza

della manodopera indicata nelle ben note tabelle allegate al D.M.

11.12.1978.

Il CTU ritiene applicabile al caso in esame il criterio proposto in quanto

idoneo a rappresentare il danno patito dall’attrice.

Il calcolo è il seguente:

A Perizia di Raccordo e Variante n° 2 5.991.682,60

B produzione [...] al 15-mar-03 3.952.658,56

C mancata produzione [...] al 15-mar-03 2.039.024,04

D mancata produzione netto dell'utile e sp. Gen. 1.611.876,70

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C/ D coefficiente – J 1,265

B/A avanzamento % su importo contratto 66,0%

1-(B/A) quota mancata saturazione – K 34,0%

R/(A/J) incidenza manodopera sull'Atto Agg. 2 - W 41,34%

importo netto manodopera appalto - R 1.958.302,42

D×K×W improduttività manodopera periodo 1 226.791,54

L’importo netto della manodopera dell’appalto risulta dal calcolo ottenuto

dalla tabella seguente:

quota importo importo netto

manodopera lavori manodopera

DM 11.12.78 Atto Agg. 2 appalto

Q L Q x L / J

Opere Edili - Tab. 8 40% 2.843.497,09 899.129,51

Imp. Elettrici - Tab. 20 45% 1.108.600,98 394.363,98

Imp. Meccanici - Tab. 21 40% 1.871.921,25 591.911,85

Imp. Ascensori - Tab. 23 55% 167.663,28 72.897,08

totale 5.991.682,60 1.958.302,42

Relativamente ai periodi 2 e 3 la richiedente chiede ulteriori danni in merito

all’improduttivo utilizzo della manodopera.

A giudizio dello scrivente CTU, quest’ultima richiesta non è fondata né è

condivisibile, tenuto conto che dopo il termine contrattuale dei lavori

l’appaltatore utilizza il solo personale necessario all’esecuzione delle opere

residue e di quelle successivamente ordinate, ben potendo calibrare la forza

lavoro alle effettive residue necessità e ridurre al minimo il danno subito. Il

calcolo proposto dalla parte attrice simula una forza lavoro di cantiere

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ridondante rispetto alle effettive necessità, mantenuta anche oltre il termine

contrattuale dei lavori senza tenere conto del rallentamento dei lavori (non

vi sono sospensioni, come detto) per i motivi accertati. Pertanto, nel caso in

esame, il danno conseguente alla improduttiva resa della manodopera è

riconosciuto limitatamente al periodo contrattuale 10.1.2002 – 15.3.2003.

Oltre tale periodo i danni lamentati non sono una conseguenza immediata e

diretta della condotta illecita del committente (ex 1223 c.c.) e per questo

motivo vanno esclusi i danni che il creditore avrebbe potuto evitare usando

l’ordinaria diligenza (art. 1227 comma 2 c.c.).

Il Giudice, qualora non condivida la tesi dello scrivente CTU, può

comunque sommare gli importi indicati dall’attrice che ammontano a €

1.188.594,00 per il periodo 2 ed a € 519.156,00 per il periodo 3 (Cfr. doc.

3/C pag. 4 e pag. 6).

In definitiva, a giudizio dello scrivente CTU i danni per improduttivo

utilizzo della manodopera ammontano complessivamente a € 226.791,54.

3.5 mancato ammortamento mezzi d’opera

La [...] S.p.A. quantifica il sottoutilizzo dei mezzi d’opera e il conseguente

mancato ammortamento applicando il metodo sintetico, che utilizza le

tabelle allegate al D.M. 11.12.1978 per desumere la percentuale di

incidenza in relazione alle categorie di lavoro oggetto dell’appalto.

Tale criterio può rappresentare un valido metodo applicabile anche al caso

in esame, tenuto conto che la tabelle indicate sono state realizzate a partire

da casi concreti e che consentono di quantificare con sufficiente

approssimazione il danno patito dalla attrice utilizzando la quota di

incidenza della sola voce “noli” del citato D.M. 11.12.1978 (lodo 16.1.1998

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n. 3, 2000 - L’Archivio Giuridico delle Opere Pubbliche, Ed. Promedi).

La [...] moltiplica l’importo della mancata produzione netta per l’aliquota di

incidenza netta dei noli e dei trasporti dell’appalto per il 20% che non ha

riscontro nel calcolo. L’aliquota da applicare è invece il 34% che

rappresenta la quota di mancata saturazione (Cfr. anche tabelle allegate).

In analogia al calcolo impostato al precedente paragrafo, il conteggio è il

seguente:

quota quota importo importo netto

noli trasporti lavori noli

DM 11.12.78 DM 11.12.78 Atto Agg. 2 appalto

Q1 Q2 L (Q1+Q2) x L / J

Opere Edili - Tab. 8 10% 6% 2.843.497,09 359.651,80

Imp. Elettrici - Tab. 20 0% 2% 1.108.600,98 17.527,29

Imp. Meccanici - Tab. 21 1% 2% 1.871.921,25 44.393,39

Imp. Ascensori - Tab. 23 0% 4% 167.663,28 5.301,61

totale 5.991.682,60 426.874,09

Ne consegue il calcolo per il mancato ammortamento:

A Perizia di Raccordo e Variante n° 2 5.991.682,60

B produzione [...] al 15-mar-03 3.952.658,56

C mancata produzione [...] al 15-mar-03 2.039.024,04

D mancata produzione al netto utile e sp. Gen. 1.611.876,70

C/ D coefficiente – J 1,265

B/A avanzamento % su importo contratto 66,0%

1-(B/A) quota mancata saturazione – K 34,0%

incidenza noli e trasporti sull'Atto Agg. 2 - W 9,01%

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 35 di 62

Importo netto noli e trasporti appalto 426.874,09

D×K×W mancato ammortamento periodo 1 49.436,41

Per i periodi successivi il danno si calcola nel modo seguente:

periodo 2 periodo 3

16-mar-03 1-dic-03

30-nov-03 21-giu-04

incidenza noli trasp. su A. Agg. 2 9,01% 9,01%

importo giornaliero appalto netto 11.015,14 11.015,14

importo giornaliero noli e trasporti 992,73 992,73

Giorni 260 204

mancato ammortamento 258.110,04 202.517,11

Pertanto, il danno complessivamente patito per mancato ammortamento

assomma complessivamente a € 510.063,55.

Il Giudice può notare come la maggior parte dei lodi arbitrali

sull’argomento indichi il criterio analitico quale metodo per calcolare il

ristoro del danno per mancato ammortamento di macchinari e attrezzature.

Riportiamo qui il più significativo:

Nel caso in cui i livelli produttivi restano forzatamente al di sotto di quelli

previsti a causa di un fatto addebitabile al Committente, le baracche di

cantiere, la loro attrezzatura in mobili da ufficio, le attrezzature per i getti

e le macchine di supporto, nonché gli automezzi in dotazione del personale

di cantiere, hanno un costo che non viene completamente coperto dalla

produzione, dando luogo ad un maggiore onere risarcibile mediante

l’adozione dei coefficienti di ammortamento indicati nel D.M. finanze 31

dicembre 1988 - Gruppo XVI - Industrie edilizie Cfr. lodo Roma 1 aprile

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 36 di 62

1999 n. 23, in questa Rivista 2001, 114; lodo Roma 1 agosto 1997 n. 75, ivi

1999, 881; lodo Roma 9 gennaio 1997 n. 3, ivi 1999, 1.

Tale metodo presuppone l’elenco dei macchinari e delle attrezzature

effettivamente presenti in cantiere nel periodo di interesse, desumibili dalla

contabilità industriale aziendale, oltre altre informazioni utili per il calcolo

desumibili dal libro cespiti ammortizzabili dell’azienda medesima.

Tali informazioni non si trovano in atti.

Pur tuttavia, lo scrivente CTU ritiene che il danno patito dall’attrice sussista

e possa economicamente quantificarsi con sufficiente attendibilità con il

metodo sintetico applicato dall’attrice, con le correzioni introdotte dallo

scrivente, il tutto sopra riportato.

In definitiva, a giudizio del CTU il mancato ammortamento dei macchinari

e delle attrezzature ammonta complessivamente a € 510.063,55.

3.6 Maggiore incidenza personale di cantiere

La parte attrice calcola il danno patito relativo al personale fisso di cantiere

a partire dal costo orario della squadra tipo indicata dalla tabella 8 del DM

11.12.1978, per poi rapportare il costo medio orario al numero di persone

fisse impegnate nel cantiere.

Nel complesso, come indicato anche ai precedenti paragrafi, il metodo

adottato rappresenta con adeguata accuratezza il danno economico relativo

alla maggiore incidenza del personale di cantiere in conseguenza

dell’andamento anomalo dei lavori.

La richiedente indica le seguenti qualifiche del personale fisso di cantiere

gravato dal maggiore onere a causa dell’anomalo andamento dei lavori:

topografo n° 1

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 37 di 62

guardiano n° 1

addetto pulizie n° 1

autista n° 1

magazziniere n° 1

Occorre rilevare che l’autista, per la natura delle mansioni a lui affidate, nel

caso in esame, può efficacemente svolgere il proprio lavoro in più cantieri o

comunque può essere efficacemente utilizzato anche per altre attività, anche

in considerazione della presenza di una sede operativa della [...] nel

medesimo comune in cui si trovava il cantiere. Pertanto, a giudizio dello

scrivente, l’autista non può essere compreso tra il personale fisso di cantiere

il cui costo ha gravato maggiormente sull’impresa in conseguenza

dell’anomalo andamento dell’appalto.

Il conteggio del costo medio orario proposto dal CTU, in linea con quello

esposto dall’attrice (c’è da precisare che si tratta di importi al netto

dell’utile e delle spese generali, escluso IVA) è il seguente:

numero costo costo

operai orario medio

DM 11.12.78 netto squadra

Q L Q x L

operai specializzati 2 20,90 41,80 €/h

operai qualificati 2 19,73 39,46 €/h

operai comuni 3 18,16 54,48 €/h

totale 7 58,79 135,74 €/h

costo orario medio (€/h) 19,39 €/h

Il calcolo del costo medio giornaliero della manodopera fissa di cantiere e

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 38 di 62

dell’importo della manodopera fissa di cantiere nel periodo contrattuale è il

seguente:

ore/giorno giorni/settimana ore/settimana

topografo 8 5 40

guardiano 8 7 56

addetto pulizie 8 5 40

Magazziniere 8 5 40

TOTALE 176

ore/giorno solare 25,1

ore/periodo contrattuale 10.811,4

manodopera fissa periodo contrattuale - M € 209.633,60

costo medio giornaliero manodopera fissa € 487,52

Il calcolo delle maggiori spese sostenute nel periodo 1 per manodopera fissa

di cantiere è il seguente:

A Perizia di Raccordo e Variante n° 2 - Atto 5.991.682,60

B produzione [...] al 15-mar-03 3.952.658,56

B/A avanzamento % su importo contratto 66,0%

1-(B/A) quota mancata saturazione – K 34,0%

M/J×(B/A) Maggior costo manodopera fissa periodo 1 71.340,22

Anche in questo caso, per il primo periodo il calcolo proposto dallo

scrivente si basa sul criterio differenziale ritenuto idoneo a rappresentare il

danno patito dall’attrice che invece – in modo soggettivo – quantifica in

155 giorni il ritardo della produzione che avrebbe dovuto conseguire al

15.3.2003 secondo il cronoprogramma dei lavori.

Per i periodi successivi si ha la seguente tabella:

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 39 di 62

periodo 2 periodo 3

16-mar-03 1-dic-03

30-nov-03 21-giu-04

costo medio giornaliero manodopera fissa € 487,52 € 487,52

Giorni 260 204

maggior costo manodopera fissa 126.755,20 99.454,08

In definitiva il maggior onere sopportato per spese relative alla manodopera

fissa di cantiere è pari complessivamente a € 297.549,50.

3.7 Spese fisse di cantiere

La attrice quantifica in 147,65 €/giorno (=4.430,00 €/mese ÷ 30 giorni) le

spese fisse relative all’energia elettrica, acqua, telefono, posta, vitto,

alloggio, ecc. relative al cantiere in esame.

La documentazione in atti consente di ritenere non pertinenti almeno il 50%

delle spese portate in conto dalla parte attrice, come il giudicante può

agevolmente verificare dai giustificativi presenti negli allegati 208C; 209C;

e 210C (i quali non si allegano a causa dell’eccessiva voluminosità). In

particolare, i giustificativi prodotti dall’attrice si riferiscono in modo

considerevole a spese per la manutenzione di autovetture, schede carburanti

di autovetture, canone del posteggio mensile delle autovetture (peraltro

ubicato a Roma)

Per il primo periodo, il calcolo proposto dallo scrivente si basa sul criterio

differenziale, in quanto appare soggettivo il criterio dell’attrice che

quantifica in 155 giorni il ritardo della produzione che avrebbe dovuto

conseguire al 15.3.2003, probabilmente secondo il cronoprogramma dei

lavori.

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 40 di 62

Il metodo proposto dallo scrivente per questo primo periodo prescinde da

valutazioni soggettive della stessa attrice e si basa sui “fatti” documentali

desunti dagli atti:

A Perizia di Raccordo e Variante n° 2 - Atto Aggiuntivo 5.991.682,60

B Produzione [...] al 15-mar-03 3.952.658,56

B/A Avanzamento % su importo contratto 66,0%

1-(B/A) Quota mancata saturazione - K 34,0%

Spese mensili attrice 4.430,00

Quota decurtazione 50%

Giorni/mese 30,00

S Spese fisse giornaliere 73,83

T Giorni periodo 1 430,00

S×T Spese fisse periodo 1 31.748,33

S×T×K Mancata remunerazione spese fisse periodo 1 10.804,25

Per periodi successivi il calcolo si basa sul maggior onere netto delle spese

fisse di cantiere per i giorni di maggiore durata dei lavori rispetto al periodo

contrattuale:

periodo 2 periodo 3

16-mar-03 1-dic-03

30-nov-03 21-giu-04

spese fisse giornaliere 73,83 73,83

Giorni 260 204

mancata remunerazione spese fisse 19.196,67 15.062,00

In definitiva, il maggior onere sopportato per spese fisse di cantiere è pari

complessivamente a € 45.062,91.

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 41 di 62

3.8 Maggior costo assicurazioni e fideiussioni

Gli importi indicati per i costi annui di assicurazioni e fideiussioni, come

indicato negli allegati (faldone C3, allegati 198C, 199C, 200C, riassunti a

pag. 3 dell’allegato 3C) sono pertinenti all’oggetto di contesa ed

evidenziano importi in linea con quelli indicati dall’attrice stessa.

In analogia con i criteri già seguiti in precedenza:

A Perizia di Raccordo e Variante n° 2 5.991.682,60

B produzione [...] al 15-mar-03 3.952.658,56

B/A avanzamento % su importo contratto 66,0%

1-(B/A) quota mancata saturazione - K 34,0%

spese annuali fideiussioni 8.915,00

spese medie annuali assicurazioni 7.000,00

Totale 15.915,00

Giorni 365,00

S spese assic. fideiussioni giornaliere 43,60

T giorni periodo 1 430,00

S×T spese assic. fideiussioni periodo 1 18.749,18

S×T×K maggior costo assic. Fideiussioni periodo 1 6.380,52

Mentre, per i periodi successivi al termine contrattuale dei lavori:

periodo 2 periodo 3

16-mar-03 1-dic-03

30-nov-03 21-giu-04

spese assic. Fideiussioni giornaliere 43,60 43,60

Giorni 260 204

maggior costo assic. Fideiussioni 11.336,71 8.894,96

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 42 di 62

In definitiva, il maggior onere sopportato dall’impresa per assicurazioni e

fideiussioni è complessivamente pari a € 26.612,19.

3.9 Danno per incremento costi su base ISTAT

La [...] lamenta il danno economico relativo all’incremento dei costi in

relazione alla dilatazione dei tempi di esecuzione dell’appalto. Il metodo

utilizzato dall’attrice per il primo periodo è quello di moltiplicare i giorni di

ritardo della produzione contrattuale, secondo il cronoprogramma dei

lavori, per la mancata produzione moltiplicata (al lordo di utile e spese

generali) per il saggio di interesse annuo della variazione dei prezzi al

consumo. I periodi successivi vengono calcolati dall’attrice ragguagliando

la medesima aliquota ISTAT all’importo giornaliero e ai giorni di ritardo.

Come si può agevolmente rilevare, le aliquote applicate dall’attrice

differiscono da quelle esposte pro tempore dall’ISTAT per le variazioni dei

prezzi al consumo. Inoltre, in questo caso il CTU ritiene concettualmente

errato attribuire il danno al periodo 1, in quanto fino alla data contrattuale di

conclusione dei lavori la variazione dei costi sostenuti dall’appaltatore è

compresa nei prezzi contrattuali. Solo dopo il termine contrattuale si rileva

il danno patito dall’impresa per le variazioni dei prezzi occorse nei relativi

periodi e non remunerate nei prezzi contrattuali.

Nel complesso il calcolo proposto dall’attrice è da rigettare in quanto errato

nel procedimento e nei dati presi a base del computo.

A giudizio dello scrivente, tale maggior onere deve essere calcolato a

partire dalla mancata produzione netta (€ 1.611.876,70) al 15.3.2003 (data

contrattuale di conclusione dei lavori) su cui grava la variazione dei prezzi

al consumo pro tempore determinata dall’ISTAT. In altre parole, la mancata

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 43 di 62

produzione netta è la quota dei costi contrattuali “esposta” agli incrementi

dei prezzi non remunerati contrattualmente. Per quanto ovvio, si precisa che

gli importi relativi alle perizie suppletive e alle successive pattuizioni

contrattuali non concorrono alla formazione del danno in esame qualora i

relativi importi incorporano i rispettivi aggiornamenti dei prezzi.

Il calcolo proposto dal CTU è il seguente:

periodo A periodo B

16-mar-03 1-gen-04

31-dic-03 21-giu-04

indice ISTAT 2,46% 1,99%

giorni al medesimo tasso 291 173

mancata produzione netto utile e sp. Gen. 1.611.876,70 1.611.876,70

incremento prezzi mancata produzione 31.609,39 15.178,52

Volendo ragguagliare gli importi di cui sopra ai periodi precedentemente

individuati si ha la seguente tabella:

periodo 1 periodo 2 periodo 3

10-gen-02 16-mar-03 1-dic-03

15-mar-03 30-nov-03 21-giu-04

incremento prezzi mancata produzione 0,00 28.242,07 18.545,84

In definitiva, il maggior onere sopportato dall’impresa per l’incremento dei

costi su base ISTAT è complessivamente pari a € 46.787,91.

3.10 Oneri per la sicurezza non remunerati.

La [...] quantifica il danno patito per “oneri della sicurezza non remunerati”

(D. Lgs. 626/94 e D. Lgs. 494/96) nel periodo di esecuzione contrattuale dei

lavori (1° periodo) sottraendo l’importo risultante dal SAL n° 16 al

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 44 di 62

31.3.2003 dall’importo previsto a fine lavori. Per i periodi successivi (2°

periodo e 3° periodo) la [...] moltiplica l’importo giornaliero contrattuale

degli oneri per la sicurezza per la durata dei due periodi considerati (Cfr.

allegato 3C). La [...] chiede il ristoro del danno per oneri della sicurezza

non remunerati per complessivi € 212.279,00.

Il calcolo impostato dall’attrice è errato perché non tiene conto degli

importi riconosciuti dall’appaltatore nei periodi successivi al termine

contrattuale dei lavori, ancorché inferiori all’importo giornaliero medio

contrattuale. Inoltre, per il primo periodo si ha un calcolo che lo scrivente

non ritiene corretto anche se in difetto.

Nel dettaglio, il conteggio è il seguente:

periodo 1

Operaz. 10-gen-02

15-mar-03

Perizia di Racc. e Var. n° 2 - Atto Agg. Euro 5.991.682,60

A oneri per la sicurezza Euro 187.814,12

consegna lavori atto aggiuntivo n° 2 10-gen-02

B durata giorni 430

C Ultimazione contrattuale lavori 15-mar-03

A/B oneri sicurezza giornalieri contrattuali Euro/giorno 436,78

O.S. SAL 15 al 30-mar-03 Euro 135.171,70

O.S. SAL 16 al 30-apr-03 Euro 139.448,48

E media O.S. SAL 15 e SAL 16 Euro 137.310,09

E/B O.S. medi giornalieri al 15-mar-03 Euro/giorno 319,33

D1 differenza 1 [(A/B) - (E/B)] Euro/giorno 117,45

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periodo 1

Operaz. 10-gen-02

15-mar-03

D1 x B O.S. non remunerati periodo 1 Euro 50.503,50

Anche per i periodi successivi occorre calcolare la differenza tra gli oneri

della sicurezza giornalieri medi contrattuali (€ 436,78) e gli oneri della

sicurezza giornalieri medi contabilizzati nei due periodi in esame:

O.S. al 30-nov-03 Euro 223.613,24

J O.S. medi giornalieri periodo 2 Euro/giorno 331,94

D2 differenza 2 [(A/B) - J] Euro/giorno 104,84

D2xB2 O.S. non remunerati periodo 2 Euro 27.259,65

O.S. al 21-giu-04 Euro 229.339,86

O.S. medi giornalieri periodo 3 Euro/giorno 28,07

differenza 3 Euro/giorno 408,71

O.S. non remunerati periodo 3 Euro 83.376,84

Per la mancata remunerazione degli oneri relativa alla sicurezza, il danno

patito dall’appaltatore è complessivamente pari a € 161.139,99.

In conclusione, la quantificazione dei danni richiesti dalla parte attrice è

sintetizzata nella tabella seguente:

TOTALE

Descrizione attrice

1 spese generali non remunerate 859.855,00

2 mancata formazione dell'utile 659.397,00

3 interessi per spese generali ed utile 92.345,00

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TOTALE

Descrizione attrice

4 sottoproduzione manodopera 1.946.552,00

5 ammortamenti mezzi e beni strumentali 400.875,00

6 maggior incidenza personale di cantiere 317.009,00

7 spese fisse cantiere 78.388,00

8 maggiori costi assicurazioni e fideiussioni 23.258,00

9 incremento costi per ritardata produzione 179.586,00

10 oneri sicurezza non remunerati 212.279,00

TOTALE 4.769.544,00

La quantificazione economica redatta dal CTU dei danni subiti dall’impresa

per anomalo andamento dell’appalto per colpa del committente è la

seguente (la colonna di destra indica la differenza rispetto alla

quantificazione economica dell’attrice):

TOTALE CTU differenza

Descrizione € €

1 spese generali non remunerate 1.008.433,68 +148.578,68

2 mancata formazione dell'utile 773.134,50 +113.737,50

3 interessi per spese generali ed utile 41.876,72 -50.468,28

4 sottoproduzione manodopera 226.791,54 -1.719.760,46

5 ammortamenti mezzi e beni strumentali 510.063,55 +109.188,55

6 maggior incidenza personale di cantiere 297.549,50 -19.459,50

7 spese fisse cantiere 45.062,91 -33.325,09

8 maggiori costi assicurazioni e fideiussioni 26.612,19 +3.354,19

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TOTALE CTU differenza

Descrizione € €

9 Incremento costi per ritardata produzione 46.787,91 -132.798,09

10 oneri sicurezza non remunerati 161.139,99 -51.139,01

TOTALE 3.137.452,48 -1.632.091,52

4.0 Riserva n° 1 - Fondatezza di quanto lamentato al punto 2.3 e al

punto 3 della citazione sotto il profilo della scienza ingegneristica.

La parte attrice lamenta (Cfr. citazione punto 2.3) la mancata risoluzione di

interferenze che hanno prodotto il fermo di alcune lavorazioni, rese

eseguibili solo dopo la scadenza del termine contrattuale di ultimazione.

Quanto lamentato al punto 2.3 della citazione è fondato.

L’attrice si riferisce ai seguenti aspetti:

4.1 quadro elettrico di Media Tensione (MT) realizzato a seguito

dell’ordine di servizio n° 16 del 13.2.2004 in modo difforme

rispetto al progetto relativo alla 3° perizia suppletiva di

variante;

4.2 impossibilità di eseguire alla data del 30.11.2003 e alla data del

16.2.2004 le opere di completamento della rete di smaltimento

dell’acqua piovana del piazzale, della rampa di accesso al

piano interrato e delle conseguenti opere di pavimentazione e

sistemazione a verde, il tutto nel piazzale.

QUADRO ELETTRICO MT

L’ordine di servizio n° 16 prescrive le seguenti modifiche rispetto alla

perizia di variante n° 3 al quadro di ricezione MT (Cfr. doc. 30A):

4.1.1 sostituzione dello scomparto che contiene il sezionatore di arrivo

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linea interbloccato con il sezionatore di terra lato [...] (la società

milanese di fornitura dell’energia elettrica) a valle del quale sono

derivati due scomparti: il primo contente il sezionatore di partenza

linea per alimentare il quadro MT di via [...] 15; il secondo

contenente l’interruttore automatico regolabile di partenza linea

MT “Edificio Servizi”, con un nuovo pannello MT contenente il

sezionatore verso terra ed il sezionatore rotativo ed aggiungendo

l’interruttore automatico tarabile nel quadro esistente. Tali

modifiche ed integrazioni ai componenti dell’impianto elettrico in

MT comportano il carico e il trasporto del quadro MT presso lo

stabilimento di produzione del quadro elettrico MT medesimo per

eseguire le modifiche richieste.

4.1.2 Ottenimento della certificazione prescritta dalla pertinente

normativa (una diretta conseguenza delle rilevanti modifiche

apportate al quadro elettrico MT).

Pertanto, le modifiche intervenute ed eseguite dall’impresa in conseguenza

dell’ordine di servizio n° 16 rivestono carattere sostanziale in raffronto al

progetto iniziale (perizia n° 3).

Le considerazioni finora svolte permettono di affermare che quanto

lamentato dall’attrice è fondato sotto il profilo della scienza ingegneristica.

IMPOSSIBILITA’ DI COMPLETARE LE OPERE

La attrice lamenta che la mancata tempestiva progettazione

dell’allacciamento fognario ha interferito con parte delle opere appaltate

(reti idrauliche interrate, pavimentazione del piazzale e sistemazioni a

verde), la cui realizzazione è stata possibile solo successivamente gli

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allacciamenti degli scarichi idraulici alla rete comunale.

A suffragio della propria tesi, l’attrice evidenzia quanto disposto

dall’Ordine di Servizio n° 17 del 20.2.2004 (Cfr. doc. 31A) e il successivo

contratto di appalto del 23.4.2004 relativo alle opere di allaccio delle fogne

alla rete comunale.

L’O.d.S. 17 indica che il contratto originario di appalto prevedeva una rete

fognaria progettata sulla base di tre punti di consegna alla rete comunale; le

opere relative all’allaccio erano escluse dal contratto di appalto (e dai

relativi atti aggiuntivi sottoscritti con la [...] S.p.A), in quanto il [...] avrebbe

provveduto direttamente (Cfr. pag. 2 doc. 31A).

L’analisi dei luoghi – eseguita tardivamente dal [...] – ha imposto una

sostanziale “rimodulazione del sistema di raccolta interno delle acque

reflue”. Le opere ordinate con l’O.d.S. 17 sono definite “frammentate e

complesse” dallo stesso Direttore dei Lavori (cfr. pag. 4 doc. cit.) e sono

elencate come segue:

4.2.1 modifica tubazione scarico zona laboratorio IBV al piano interrato

secondo i disegni allegati all’O.d.S. 17;

4.2.2 esecuzione di fori nelle paratie perimetrali mediante carotaggi a foro

predeterminato per consentire la fuoriuscita delle tubazioni;

4.2.3 allacciamento alla condotta comunale;

4.2.4 modifica di parte della rete di raccolta delle acque bianche nel [...] le

e convogliamento verso via Bassini.

Il contratto di appalto del 23.4.2004 (Cfr. doc. 33A) – sottoscritto tra le

parti in causa – nelle premesse indica chiaramente a pag. 2 che la mancanza

dell’allacciamento alla fogna comunale “… impedisce l’esecuzione

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dell’asfaltatura del [...] le interno, dei marciapiedi e della rampa carraia

di accesso all’interrato dell’Edificio Servizi, di competenza dell’impresa

[...] …”.

L’appalto riguarda le opere di allacciamento alla rete fognaria pubblica per

€ 38.500,00, lavori non inseriti nell’appalto oggetto di contesa in quanto

originariamente il [...] avrebbe provveduto autonomamente.

Non vi è alcun dubbio nell’affermare che parte dei lavori oggetto del

contratto oggetto di contesa (asfaltatura del [...] le interno, dei marciapiedi,

esecuzione della rampa carraia di accesso all’interrato dell’Edificio Servizi

e sistemazioni a verde) non erano realizzabili a causa della mancata

tempestiva progettazione delle opere di allaccio degli scarichi alla rete

fognaria comunale.

4.3 fondatezza di quanto lamentato al punto 3 della citazione.

Il punto 3 della citazione elenca le principali cause ostative che hanno

determinato l’anomalo andamento dell’appalto, i ritardi produttivi, lo

stravolgimento della programmazione e l’impiego antieconomico delle

risorse secondo il seguente elenco:

3.a attrezzature di altra impresa

3.b modifiche progetto

3.c adeguamento impianti a nuove norme

3.d impossibilità di accesso ad aree limitrofe (convento)

3.e modifica progetto opere da lattoniere

3.f modifica cabina elettrica

3.g mancata definizione allacciamenti utilities

3.h ritardo consegna varianti al progetto esecutivo

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3.i indisponibilità di aree del fabbricato

3.l ulteriori cause ostative all'esecuzione dei lavori

3.m Quadro M.T. differente rispetto alla 3a variante

3.n Fogna: interferenze con altre lavorazioni

Molte delle “cause ostative” sono state già esaminate nella corrente

relazione e, peraltro, è stata già esaminata e determinata la causa

dell’anomalo andamento dell’appalto, per i cui dettagli si rimanda ai

precedenti paragrafi.

In ogni caso, al presente paragrafo verrà fornita una risposta puntuale a

ciascun rilievo mosso dall’attrice, in modo sintetico per i temi già trattati.

4.3.a attrezzature di altra impresa

Il verbale di consegna dei lavori (10.1.2002) e la successiva rimozione della

gru della precedente impresa ([...] in fallimento) consentono di riconoscere

quanto lamentato dall’attrice sotto il profilo tecnico, in quanto la

preesistente gru a torre precludeva l’utilizzo dello spazio del cantiere con

significative ripercussione sull’organizzazione dell’impresa.

Occorre però rilevare, che il verbale di consegna dei lavori è stato

sottoscritto senza alcuna riserva dal parte dell’impresa. Sotto il profilo

tecnico quanto lamentato è riconosciuto, mentre sotto il profilo della

procedura indicata dalla pertinente normativa, l’impresa non ha

tempestivamente iscritto riserva.

A giudizio dello scrivente, la mancata iscrizione di riserva a riguardo

preclude l’accoglimento di tale danno, mentre sotto il profilo della scienza

ingegneristica quanto lamentato dall’attrice è fondato.

4.3.b modifiche progetto

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Nel complesso, le modifiche al progetto allegato all’Atto Aggiuntivo n° 2

apportate nel corso dei lavori sono la causa principale dell’andamento

anomalo dell’appalto, come è stato spiegato ai precedenti paragrafi.

Quanto lamentato dall’attrice è fondato sotto il profilo della scienza

ingegneristica.

4.3.c adeguamento impianti a nuove norme

Qui si tratta della norma UNI EN 54/2, entrata in vigore nel 2003, relativa

al numero massimo di rilevatori incendio gestibili da una sola centralina.

La norma è stata emanata il 31 marzo 1999.

Il bando di gara è stato aggiudicato in data 19 maggio 1997 (Cfr. doc. 2A -

Contratto del 4 marzo 1998)

L’Atto Aggiuntivo n° 2 relativo alla perizia di raccordo e variante è stato

stipulato in data 20 dicembre 2001.

Pertanto, l’adeguamento non era prevedibile al momento del bando di gara,

poi aggiudicata alla A.T.I. TRE P.I. S.p.A. – Gruppo [...] Costruzioni

S.p.A.; mentre era prevedibile in occasione della redazione della perizia di

raccordo e variante allegata all’Atto Aggiuntivo n° 2.

Si ravvisa l’errore di progettazione nella redazione della perizia di raccordo

e variante allegata all’Atto Aggiuntivo n° 2.

Non si ravvisa il ricorso a perizia di variante per esigenze derivanti da

sopravvenute disposizioni legislative e regolamentari (art. 25 comma 1

lettera a)), in quanto la data di emanazione della norma è ben precedente

alla data di stipula dell’Atto Aggiuntivo n° 2.

4.3.d impossibilità di accesso ad aree limitrofe (clausura).

L’argomento è stato già trattato al precedente paragrafo 2.0, motivo n° 3,

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pag. 21 della corrente relazione.

Quanto lamentato dall’attrice è fondato sotto il profilo della scienza

ingegneristica.

4.3.e modifica progetto opere da lattoniere

La modifica chiesta dal [...] ed eseguita dalla [...] riguarda la finitura delle

lastre in rame di copertura.

La variazione richiesta ha finalità puramente estetiche e, per questo motivo,

di carattere soggettivo.

Tale variazione ha però comportato un significativo incremento dei tempi di

approvvigionamento dei materiali tenuto conto della tempistica con cui

sono state prese e comunicate tali variazioni.

A giudizio dello scrivente, quanto lamentato dall’attrice è fondato sotto il

profilo della scienza ingegneristica.

4.3.f modifica cabina elettrica

L’argomento è stato già trattato ampiamente al presente paragrafo.

Quanto lamentato dall’attrice è fondato sotto il profilo della scienza

ingegneristica.

4.3.g mancata definizione allacciamenti utilities

Qui si tratta prevalentemente della questione dell’allaccio in fogna, già

ampiamente trattato al presente paragrafo.

Quanto lamentato dall’attrice è fondato sotto il profilo della scienza

ingegneristica.

4.3.h ritardo consegna varianti al progetto esecutivo

La [...] lamenta il ritardo dannoso con cui il progettista ha recepito la

necessita di variare e integrare il progetto esecutivo relativo alla Perizia di

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Raccordo e Variante allegato all’Atto Aggiuntivo n° 2.

A supporto di tale tesi la [...] produce una copiosa documentazione (Cfr.

pag. 22 per l’elenco), pertinente l’inconveniente lamentato. Nel complesso,

le numerose modifiche richieste dalla committente, inoltrate senza il

sufficiente anticipo rispetto le lavorazioni in corso in quel momento hanno

comportato un significativo ampliamento dei tempi necessari allo

svolgimento dei lavori a causa del tempo necessario all’allestimento delle

variazioni richieste.

Quanto lamentato dall’attrice è fondato sotto il profilo della scienza

ingegneristica.

4.3.i indisponibilità di aree del fabbricato

La [...] lamenta maggiori difficoltà operative con ripercussioni limitate nei

tempi esecutivi a seguito della richiesta del committente (eseguita

dall’impresa) di consegnare anticipatamente i locali N.M.R. e la zona

biblioteca.

L’esame della documentazione prodotta, tenuto conto dell’andamento

dell’appalto permette di affermare che quanto lamentato dall’attrice non è

fondato sotto il profilo della scienza ingegneristica.

4.3.l ulteriori cause ostative all'esecuzione dei lavori

La [...] lamenta quali cause di impedimento totale o di andamento anomalo

dell’appalto i seguenti inconvenienti accaduti nel corso dei lavori:

• impossibilità di rivestimento e impermeabilizzazione;

• tardiva attivazione della fornitura definitiva di energia elettrica;

• tardivo spostamento di attrezzature che ha comportato inconvenienti

al completamento dei lavori nella cabina elettrica di ricezione di via

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 55 di 62

Bassini;

• ulteriore previsione di lavori extra contrattuali;

• problemi all’edificio servizi;

• problemi agli impianti meccanici;

• progetto contenente controsoffitti non più in commercio.

L’esame della documentazione e degli allegati indicati per i rispettivi rilievi

mossi al committente consentono di affermare che quanto lamentato è

fondato sotto il profilo della scienza ingegneristica.

4.3.m Quadro M.T. differente rispetto alla 3a variante

L’argomento è stato già trattato ampiamente al presente paragrafo.

Quanto lamentato dall’attrice è fondato sotto il profilo della scienza

ingegneristica.

4.3.n Fogna: interferenze con altre lavorazioni

L’argomento è stato già trattato ampiamente al presente paragrafo.

Quanto lamentato dall’attrice è fondato sotto il profilo della scienza

ingegneristica.

Complessivamente, con le precisazioni evidenziate ai rispettivi paragrafi di

cui sopra è possibile affermare che quanto lamentato al punto 2.3 e al punto

3 della citazione è fondato sotto il profilo della scienza ingegneristica.

5.0 Riserva n° 2 – Fondatezza della riserva n° 2 sotto il profilo della

scienza ingegneristica.

La [...] lamenta il mancato riconoscimento economico e temporale delle

opere ordinate dalla Direzione Lavori in variante o in aggiunta alle opere

contrattuali relative alla Perizia di Raccordo e Variante – Atto Aggiuntivo

n° 2 (Cfr. citazione pag. 29 e 30) ed a quelle della Perizia Suppletiva di

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 56 di 62

Variante n° 3.

In altra documentazione la stessa [...] definisce tali opere extra contrattuali.

Il tipo di opere realizzate e la loro quantificazione economica è la seguente:

tipo Importo (€)

maggiori opere civili eseguite 184.813,68

impianti elettrici 65.091,73

impianti meccanici 41.141,17

TOTALE 291.046,58

Gli importi indicati incorporano il 3% per oneri di progettazione e vengono

suddivisi dall’attrice in “incremento quantità di lavori contrattuali” e in

“lavoro suppletivo di lavori non contrattuali”. Un’ulteriore distinzione

riguarda i “lavori eseguiti” e i “lavori non eseguiti” (Cfr. doc. 7D).

I lavori “non eseguiti” concorrono alla somma pretesa dall’attrice.

Gli importi indicati non sono stati inseriti nei relativi SAL e quindi, sulla

base dei documenti in atti, non sono stati versati all’appaltatore.

La relazione e certificato di collaudo non fa menzione dei lavori indicati

nella riserva n° 2.

Per tali lavori, nessuna autorizzazione è stata emessa dalla Direzione

Lavori, né dal Responsabile del Procedimento.

Per tali opere la convenuta non ha evidenziato la loro mancata esecuzione.

Il sopralluogo eseguito in contraddittorio ha evidenziato la sostanziale

esecuzione dei lavori indicati nella riserva n° 2 (limitatamente ai “lavori

eseguiti”, come classificato dall’appaltatore).

Preliminarmente, occorre osservare che in mancanza di approvazione della

stazione appaltante si applica l’art. 134 del Regolamento di cui al D.P.R.

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 57 di 62

554/1999):

“ 1. Nessuna variazione o addizione al progetto approvato può essere

introdotta dall'appaltatore se non è disposta dal direttore dei lavori e

preventivamente approvata dalla stazione appaltante nel rispetto delle

condizioni e dei limiti indicati all'articolo 25 della Legge.

2. Il mancato rispetto di tale disposizione non dà titolo al pagamento dei

lavori non autorizzati e comporta la rimessa in pristino, a carico

dell'appaltatore, dei lavori e delle opere nella situazione originaria

secondo le disposizioni del direttore dei lavori.”

Peraltro, la mancata autorizzazione di tali lavori si evince anche dall’onere

della progettazione che l’appaltatore pretende, proprio a dimostrare

l’omissione del progettista e del committente a riguardo. Su tale argomento

si concorda con alcuni autori per cui “L'Autorità di vigilanza sui LL.PP. ha

ribadito l’inammissibilità di una approvazione a sanatoria di una perizia

suppletiva e di variante, in quanto l'articolo 25 della legge n. 109/1994

esclude la possibilità di effettuare variazioni progettuali non approvate

preventivamente dalla Stazione appaltante. L'Ufficio della Direzione dei

lavori è quindi direttamente responsabile per aver ordinato oppure aver

lasciato eseguire variazioni o addizioni al progetto senza rispettare le

procedure indicate. In due casi peraltro è possibile ordinare interventi in

variante prima delle necessarie autorizzazioni :

a) per eseguire interventi urgenti volti ad evitare danni a beni soggetti alla

legislazione in materia di beni culturali e ambientali;

b) per eseguire interventi d'urgenza o di somma urgenza, rispettando

peraltro le procedure previste dagli articoli 146 e 147 del

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 58 di 62

Regolamento.”

Queste ultime due fattispecie non sono applicabili al caso in esame.

Sotto il profilo della scienza ingegneristica, i lavori indicati nella riserva n°

2 e ispezionati sul posto costituiscono condizione essenziale per il

completamento delle opere oggetto dell’appalto (compresi gli atti

aggiuntivi) e avvalorano la tesi dello scrivente già esposta, relativa alla

carenza della progettazione come una delle cause dell’anomalo andamento

dell’appalto.

In dettaglio, esclusivamente sotto il profilo della scienza ingegneristica è

possibile riconoscere la fondatezza dei seguenti lavori:

lavori lavori

contrattuali non contratt.

opere edili 76.426,41 95.361,71

impianti elettrici 58.252,59

impianti meccanici 1.949,35 27.239,00

TOTALE 1 78.375,76 180.853,30

In aggiunta a tali importi è possibile riconoscere gli oneri per la

progettazione limitatamente alle categorie dei “lavori contrattuali” e dei

“lavori non contrattuali”, nella misura percentuale proposta dall’impresa,

ritenuta congrua dallo scrivente. Infatti, l’accertata carenza progettuale

dell’Atto Aggiuntivo n° 2 ha imposto tale maggior onere, rimasto a carico

dell’impresa, necessario per completare i lavori.

La quantificazione è la seguente:

quantificazione oneri

CTU progettazion TOTALE

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 59 di 62

€ 3% CTU

maggiori opere civili eseguite 171.788,12 5.153,64 176.941,76

impianti elettrici 58.252,59 1.747,58 60.000,17

impianti meccanici 29.188,35 875,65 30.064,00

TOTALE riserva n° 2 259.229,06 7.776,87 267.005,93

In definitiva, esclusivamente sotto il profilo della scienza ingegneristica,

senza alcun riguardo in merito al rispetto delle procedure relative alle

variazioni al progetto, gli importi indicati nella riserva n° 2 sono fondati per

complessivi € 267.005,93.

La tabella comparativa è la seguente:

Quantificazione Quantificazione

descrizione [...] CTU

€ €

maggiori opere civili eseguite 184.813,68 176.941,76

impianti elettrici 65.091,73 60.000,17

impianti meccanici 41.141,17 30.064,00

TOTALE riserva n° 2 291.046,58 267.005,93

Tale quantificazione è fornita esclusivamente sotto il profilo della scienza

ingegneristica e non comporta la diretta incidenza in termini finanziari della

riserva n° 2, questi ultimi da valutare anche sotto il profilo del rispetto della

procedura in merito alle variazioni al progetto allegato all’atto aggiuntivo

n° 2 e successive varianti suppletive.

6.0 Incidenza in termini finanziari delle riserve n° 1 e n° 2.

L’analisi del caso in esame ha permesso di quantificare come segue le

riserve n° 1 e n° 2:

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 60 di 62

Riserva n° 1 € 3.137.452,48

Riserva n° 2 € 267.005,93

La quantificazione finanziaria della riserva n° 2 è fornita esclusivamente

sotto il profilo della scienza ingegneristica, come richiesto.

7.0 Conclusioni.

La visita effettuata presso i luoghi oggetto di causa e il conseguente studio

del caso in esame hanno permesso di rispondere ai quesiti posti che

sinteticamente si riportano di seguito:

7.1 le carenze lamentate da parte attrice con la riserva n° 1 sono dovute a

lacune progettuali e alla mancata cooperazione del committente;

7.2 l'incidenza in termini finanziari delle carenze esposte nella riserva n°

1 sull'attività espletata dall'appaltatore è pari a € 3.137.452,48;

7.3 le ulteriori doglianze indicate nella riserva n° 1 (punto 2.3 e punto 3

dell'atto di citazione) sono fondate sotto il profilo della scienza

ingegneristica;

7.4 la riserva n° 2 è fondata sotto il profilo della scienza ingegneristica;

7.5 l'incidenza in termini finanziari delle riserve n. 1 e 2 è pari

rispettivamente a € 3.137.452,48 ed a € 267.005,93; quest’ultimo

importo è fornito esclusivamente sotto il profilo della scienza

ingegneristica.

8.0 Elenco degli allegati

Al solo fine di rendere più agevole la consultazione della presente

relazione, in allegato viene riportata anche una selezione di documenti a

corredo del fascicolo di parte attrice.

TOMO 1 (comprende anche la corrente relazione)

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 61 di 62

8.1 Allegato 1 - Verbale di accesso

8.2 Allegato 2 - Fotografie

8.3 Allegato 3 - Tabelle di calcolo CTU

8.4 Allegato 4 - Documenti prodotti dalle parti (fuori fascicolo)

TOMO 2

8.5 Allegato 5 - Principali allegati al fascicolo di parte attrice:

RISERVA N° 1

2A contratto di appalto del 4.3.1998

19A atto aggiuntivo n° 2 del 10.12.2001

30A Ordine di Servizio n° 16 del 13.2.2004

31A Ordine di Servizio n° 17 del 20.2.2004

32A Certificato di ultimazione lavori del 11.3.2004

33A contratto di appalto del 23.4.2004

38A verbale mancata conciliazione del 16.11.2004

52A collaudo in corso d’opera n° 21 del 2.12.2002

60A collaudo in corso d’opera n° 29 del 22.6.2004

65A relazione e certificato di collaudo del 15.2.2005

16B SAL n° 16 per lavori al 31.3.2203

23B stato finale dei lavori del 9.12.2004

2C trascrizione del testo della riserva n° 1 iscritta nel

SAL finale

3C conteggi riserva n° 1

207C valore attrezzature e macchinari [...] S.p.A. anno

2002 – 2003 – 2004

RISERVA N° 2

C.T.U. - Ing. Alberto Botti, via G. Bas 15, 00124 ROMA, tel. 06–50.93.11.10 pagina 62 di 62

7D contabilizzazione lavori extra contrattuali del

5.11.2003

8D stima opere eseguite

9D lettera ing. [...] del 10.11.2003

Con la presente relazione, costituita da 62 pagine dattiloscritte e 4 allegati,

lo scrivente C.T.U. ritiene di avere assolto completamente il mandato

assegnatogli e rimane a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.

Roma, [...].

Il C.T.U.

Ing. Alberto Botti

Iscritto al n° 17036 dell’albo degli Ingegneri della provincia di Roma