TRIBUNA ELETTORALE
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12 e 13 DICEMBRE VOTA STUDENTI PER...
TRIBUNA ELETTORALE
S T U D E N T I P E R … Inserto speciale presenta
… scalda la matita
e preparati a votare...
Faccio parte di questa associazione ormai da 7 anni, ho avuto il privilegio di veder calpestare questi corridoi da tutte le taglie di scarpe, tacchi a spil-
lo, ballerine, stivali da militare, ognuno calzato da un ragazzo diverso, tanti troppi per poterli contare e troppo importanti per poter dimenticare i loro
visi e le loro proposte. Incedevano senza la protezione di un’ideologia, senza una bandiera sotto cui raccogliersi, avevano dalla loro solo il coraggio
della determinazione. Oggi ve ne presento alcuni ,troppo pochi per spiegarvi fino in fondo cos’è Studenti Per, ma abbastanza per lasciarvi assaporare
per un attimo il gusto della rappresentanza. In bocca al lupo a tutti coloro che si impegnano oggi in questa missione e continueranno a farlo. Ho solo
da dirvi una parola, ragazzi, quella che dovrebbero tributarvi tutti: GRAZIE.
DONATO PINTO
Il primo candidato in oggetto d’esame è VIN-
CENZO VENERITO, già presidente della
“Commissione Didattica Tutorato ed Orien-
tamento del Consiglio Degli Studenti” e rap-
presentante presso il Consiglio di Facoltà.
Vincenzo attualmente sei candidato a 3 orga-
ni: il Consiglio Scuola/Facoltà, il Consiglio
Dipartimentale ed il Consiglio di Interclasse,
vuoi spiegare brevemente ai tuoi elettori i
progetti che ti proponi di realizzare attraver-
so questi organi? Solo un continuum di un sogno iniziato 4 anni fa’, al mio
primo anno. Da sempre mi batto per una Facoltà di Medicina in cui il fattore
teorico didattico si coniughi al fattore umano: l’approccio al paziente. E’
nell’approccio al paziente che deve estrinsecarsi l’offerta formativa. Voglio
potenziare l’aspetto pratico della carriera dello studente di Medicina, riforman-
do il concetto di attività professionalizzante fornendo allo studente quelle cono-
scenze che sono indispensabili per il medico. Che cosa hai fatto in questi anni
per concretizzare questo impegno e come intendi incidere nei due che se-
guiranno? In primis, è doveroso ricordare alcune attività extradidattiche che
non possono essere relegate al ruolo di complementari: ECG for students e
BLSD. Poi, il progetto pilota delle AFP Open dello scorso a.a. laddove ogni
studente era legittimato a frequentare reparti di chirurgia e medicina interna in
qualsiasi momento ritenesse opportuno, con la sicurezza di rientrare in un grup-
po di non più di 5 persone, con la garanzia di un più fine momento didattico
teorico-pratico. Con i diari di Ippocrate, un brand di convegni che ho avuto
l’onore di curare, lo studente si è approcciato ad alcune delle tematiche princi-
pali dell’attuale contesto scientifico. Nelle varie commisioni del CdL e nella
commissione del CdS da me presieduta ho partecipato al processo di revisione
dei programmi di esame nel tentativo di renderli aderenti ai core curriculum
nazionali ed equipollenti tra i due canali. Inoltre ho già permesso in questi anni
di procrastinare appelli laddove venisse richiesto dai miei colleghi, con tutta la
mia associazione abbiamo aperto gli appelli di maggio e novembre per gli stu-
denti con firma di frequenza relativa all’espletando esame. E’ stato necessario
raggiungere compromessi utili alla componente studentesca, interpretando e
reinterpretando i regolamenti. Bisogna adattare l’ordinamento a delle esigenze
materiali, non è sufficiente che esistano delle regole: deve esserci la piena di-
sponibilità della “Istituzione Facoltà” verso i suoi studenti!
Il prossimo collega che vogliamo pre-
sentarvi è LUIGI SETTE, iscritto al
V anno di Medicina e Chirurgia, can-
didato ai consigli di Corso di Laurea,
Dipartimentale, Scuola/Facoltà.
Luigi ti sei affacciato alla rappresen-
tanza solo oggi dopo aver collaborato
per quasi due anni con l’associazione
Studenti Per. Puoi farci una breve
panoramica delle attività che hai po-
tuto, seppur indirettamente, portare avanti? Non si era ancora
asciugato l’inchiostro sulla mia tessera che ho presieduto una confe-
renza sull’ HBV, con l’unità di gastroenterologia universitaria: ab-
biamo presentato una survay nazionale sull’utilizzo di un farmaco
sperimentale che ha dimostrato di ridurre statisticamente
l’insorgenza dell’epatocarcinoma sulla popolazione paziente. Mi
sono reso conto in questo contesto che l’informazione sulle confe-
renze è estremamente carente e per questo motivo mi sono fatto
portavoce dell’esigenza di informatizzare il sistema di prenotazione
alle ADE. Sulla stessa scia ho cercato di rendere attuabile
l’informatizzazione del materiale didattico. Purtroppo, ho potuto
curare questo aspetto solo attraverso il sito dell’associazione, spero,
una volta diventato rappresentante, di incoraggiare e realizzare un
restyling del sito della Facoltà. Sono proposte che necessariamente
dovranno passare per gli organi centrali, ma che potremmo cercare
di bypassare se si creassero i siti dipartimentali. Come ti poni in
rapporto con le attività professionalizzanti extra-didattiche
(AFP)?Abbiamo già tentato con Vincenzo Venerito, e con un di-
screto successo tra l’altro, un progetto di “OPEN AFP” attraverso il
quale gli studenti interessati potevano frequentare i reparti e faremo
sì che la valutazione rientri nel giudizio del candidato d’esame.
Concludiamo con le proposte… Calendarizzare e regolarizzare le
ADE rendendole inerenti agli argomenti delle lezioni in calendario;
il progetto “Learn & Teach” che porterò avanti con Fernanda Car-
rieri, collega co-candidata (n.d.r: vedi int. Succ). Senza dimentica-
re le problematiche che dovremo affrontare sulle sedi distaccate.
Pagina 2 TRIBUNA ELETTORALE
I nostri prossimi candidati sono FABIO
DESIANTE (a sx nella foto) e FRANCE-
SCO LAFORGIA detto “JOHN” (a dx
nella foto), iscritti al II anno del cdl in infer-
mieristica, che si presentano in consiglio di
interclasse, in consiglio dipartimentale e
scuola. Ragazzi vi avvicinate per la prima
volta al panorama della rappresentanza, vi
ponete in un corso di continuità rispetto a
chi vi ha preceduto o in caso contrario per-
ché no? In questi due anni ho trovato un gros-
so problema da risolvere: il coordinamento tra
didattica frontale e tirocinio. Non c’è una orga-
nizzazione che consenta di espletare vicende-
volmente tirocinio e lezioni, a volte siamo
costretti a osservare orari massacranti , altri a
ritagliare ritagliare alla frequenza in reparto le
ore di buco, senza contare lo studio individuale
che ruba un tempo necessario. La nostra pro-
posta è di dedicare un mese o un bimestre alla
didattica ed uno al tirocinio calendarizzando
con precisione gli impegni in maniera tale da
organificare anche il tempo da dedicare allo
studio. Per la prima volta l’associazione
studenti per ha deciso di presentare una
lista esclusiva per professioni sanitarie
“OBIETTIVO PROFESSIONI SANITA-
RIE”, volete spiegarci il motivo di questa
esigenza. Era necessario uno spazio autonomo
che creasse una rete di collaborazione ed una
continuità nella rappresentanza. Urgeva un
punto di riferimento informativo, che si dedi-
casse espressamente alla nostra categoria, solo
avendo una organizzazione tra di noi possiamo
abbracciare l’intero panorama e modificarlo
secondo esigenze, dobbiamo smettere di essere
una succursale di medicina, un corso di laurea
si serie B, degli studenti di serie B meno consi-
derati dei nostri colleghi medici o odontoiatri,
non tanto da un punto di vista umano, ma di-
dattico.volete lanciare un appello agli eletto-
ri? Si, spero che voi futuri elettori compren-
diate l’opportunità che ci viene data in questo
turno elettorale, non dovete farvela sfuggire,
La prossima persona che vogliamo pre-
sentarvi è EMANUELE NUZZACI (al
centro nella foto), già rappresentante in
consiglio di facoltà ed in consiglio degli
studenti, candidato alla carica di senatore
accademico. Emanuele ricopri la carica di
rappresentante da 4 anni, perché hai de-
ciso ora di presentare la tua candidatura
a quest’organo centrale? Fondamental-
mente perché in base alla mia esperienza ho
imparato che nel senato accademico vengo-
no prese tutte le decisioni necessarie per il
miglioramento della didattica e della vita
universitaria. Con la mia candidatura mi
propongo di aumentare le ore di pratica a
scapito delle lezioni teoriche e di restituire
dignità a quelli che sono considerati corsi di
serie B. Il vero problema delle professioni
sanitarie è una struttura sgangherata del
corso: non sanno quando sono previste le
lezioni, non hanno degli orari, utilizzano
professori “in prestito” dal corso di laurea in
medicina senza una continuità didattica, in
questo modo si sovrappongono tra l’altro gli
impegni dei docenti a discapito degli studen-
ti che comunque sono tenuti a recuperare
quelle lezioni. Non si può pretendere di
ricevere un sussidio per un corso senza ero-
gare servizi adeguati, sarà mio impegno
categorico arginare il problema. Che ne
pensi dell’inserimento del laureato nel
mondo del lavoro? E’ evidente che, proble-
ma annoso delle università meridionali, non
si tiene conto che un corso di laurea debba
consegnare un professionista già “bello e
fatto” non un semplice studente. L’impegno
della facoltà si dovrebbe estrinsecare nel
seguimento dello studente nei primi mesi
post laurea attraverso il reclutamento di
strutture per il personale in formazione, con
accesso facilitato e gratuito se non per tutti
almeno per i meritevoli. Sul tavolo delle pro-
poste in senato c’è una rivalutazione della
funzione della firma di frequenza ce la illu-
streresti?La firma di frequenza è un obbligo
nazionale, siamo obbligati a frequentare le
lezioni per cui intendiamo sostenere gli esami.
L’idea che voglio far passare è che si svincoli
la firma di frequenza dall’iscrizione all’anno
successivo: lo studente dovrebbe seguire conte-
stualmente alla preparazione dell’esame, è
inutile prendere parte ad una lezione che non si
può comprendere. Più senso avrebbe
l’elaborazione di un piano di studi soggettivo
che permetta questo meccanismo. A questo
punto perché non utilizzare lo strumento del
badge per il controllo dell’assenteismo dei
docenti? Mi sono trovato a tutelare la situazio-
ne di infermieristica in cui i ragazzi esasperati
dalla mancata presenza del docente sono arriva-
ti a rivolgersi alla polizia… credo che si sia
aspettato fin troppo. Ora tocca a NOI.. io ci
metto la faccia…voi sprecate un po’ di inchio-
stro.
Il nostro prossimo candidato è ELIANO
CASCARDI che non ha bisogno di pre-
sentazioni: Eliano i tuoi avversari obbiet-
tano che tu sia eccessivamente largo di
aspettative verso il tuo operato, ci puoi
dire in tre righe cos’hai fatto nell’ultimo
anno?
Per Medicina: apertura degli appelli di A-
prile e, in assenza delle date d’esame, di
quelli di Maggio; regolamentazione
dell’Erasmus, con la possibilità di sostene-
re gli esami a Bari durante il periodo di
permanenza all’estero; abbonamento delle
firme di frequenza, visto il malfunziona-
mento dell’ultimo ritrovato elettronico per
la rilevazione, senza di cui la TOTALITA’
degli studenti non avrebbe potuto sostenere
gli esami; promotore della raccolta firme
per l’aula unica e sua Istituzione, ciò per-
metterà di non spostarsi più per seguire le
lezioni; slittamento della data utile per la
Pagina 3
verbalizzazione degli esami, da dicembre a
febbraio, per i ragazzi del Nod bis in relazione
all’iscrizione ad anni successivi (non puoi
iscriverti al IV se non hai concluso il II anno);
ideatore e sponsorizzatore del bando per il
logo del nostro organo principe il CDS; con il
Prof. Maiorano, revisione e snellimento dei
programmi d’esame del primo triennio.
Ragazzi non basta un rotolone regina… Per
le professioni sanitarie: apertura degli appelli
di marzo e di aprile, per assenza delle date
d’appello; abolizione dell’obbligo di supera-
mento di “ tirocinio 1” per l’iscrizione al se-
condo anno di tutte le professioni sanitarie;
istituzione delle “n-2” che ha rivoluzionato il
mondo delle professioni sanitarie permettendo
di sostenere e verbalizzare gli esami degli anni
successivi senza aver completato gli esami
dell’anno precedente, salvando così 8 tra i più
piccoli corsi di laurea.
Mi sono prodigato per la Facoltà di Scienze
Motorie per l’assunzione di alcuni ricercatori
evitando, così, la conseguente chiusura del
cdL e mi sono fatto anche portavoce della
situazione drammatica dei ragazzi delle Pro-
fessioni Sanitarie di Taranto.
Senza considerare tutte le attività connesse
all’associazione “Studenti Per”: convegni (84
in 5 anni), BLSD (3), ECG for students (3),
welcome matricole (5), 5 precorsi, 2 tornei di
calcetto, una mostra negli ultimi giorni. Ra-
gazzi… a me un anno di Eliano basta.. ed
era pure in Erasmus quest’anno… non so a
voi…
Vuoi dire qualcosa ai tuoi elettori sul ruolo
che intendi ricoprire:
L’anno di Erasmus mi ha dato tante idee per il
futuro. Immagino una Facoltà più libera che ci
permetta la mattina di andare in reparto e stare
a contatto con il paziente nelle ore in cui è
possibile rubare con gli occhi dai nostri mae-
stri e che ci permetta di studiare e sostenere
gli esami nella maniera più chiara e meritocra-
tica possibile: voglio gli esami scritti con do-
mande a risposta multipla come metro di valu-
tazione, è così in tutto il resto d’Europa. Inol-
tre in futuro voglio rendere possibile il cambio
di corso per il NOD bis! Il Senato Accademi-
co rappresenta per me la palestra della demo-
crazia studentesca ed io so di potermi espri-
mere al meglio in quest’organo per far diven-
tare le mie idee realtà.
Ok… ho i calli alle dita, voi sporcatele un
po’ di inchiostro il 12 e il 13 dicembre!
La prossima persona che vogliamo presen-
tarvi è SALVATORE FEDELE, già rap-
presentante in Consiglio di Facoltà, Giun-
ta di Facoltà, Consiglio di Corso di Laurea
ed in Consiglio degli Studenti, candidato
alla carica di Consigliere di Amministra-
zione (CdA).
Salvo ricopri la carica di rappresentante
da 4 anni, perché hai deciso ora di presen-
tare la tua candidatura a quest’organo
centrale? La rappresentanza in Facoltà è
stata per me un allenamento, una palestra per
prepararmi a svolgere al meglio le mie fun-
zioni in CdA, dove la sfida è far accettare a
tutti le istanze che provengono dalla nostra
Facoltà, incrementando l’interesse ed i fondi
ad essa distribuiti. Dobbiamo dimostrare di
essere il miglior investimento per delle risor-
se che, non dimentichiamolo, restano limita-
te. Faresti un esempio pratico per i nostri
lettori più inesperti? Tanto per citare una
mozione, sbloccare i fondi per incrementare
i posti in biblioteca di almeno 20 unità è stata
un’impresa, ancor più difficile è stato ristrut-
turare sala letture e servizi igienici, cose che
di regola non dovrebbero richiedere il nostro
impegno. Siamo consapevoli dello sganghe-
rato bilancio della nostra università, vor-
resti dirmi come impatta questo sulla di-
dattica? Il mio pensiero è che non si debba
fare una scelta in Corsi di Laurea di serie A e
serie B per sopperire alle mancanze derivanti
dagli sprechi. Ragazzi per la miseria! il Cor-
so di Laurea in Scienze Motorie rischiava
l’estinzione, nonostante una legge regionale
abbia riacceso l’interesse verso questa pro-
fessione obbligando le strutture sportive ad
assumere operatori che provengono da questa
scuola. Una serie di docenti aveva ritirato la
sua disponibilità all’insegnamento perché
non venivano pagati, siamo arrivati al punto
di dover porre come ricatto la chiusura di un
corso per poter assumere due ricercatori, mentre
abbiamo un patrimonio immobiliare inutilizzato
che se liquidato darebbe nuova linfa a questa
università. Hai già delle proposte in cantie-
re? E’ evidente lo stato di decadimento delle
strutture degli Istituti Biologici e le scarse risor-
se dei laboratori. Non possiamo risparmiare
anche sulle pipette Pasteur, né è tollerabile che
si debba rinunciare ad usufruire di alcune strut-
ture per assenza di manutenzione e pulizia o
che le biblioteche dipartimentali vengano pre-
cluse all’utilizzo degli studenti per mancanza di
personale addetto alla sorveglianza. Io comin-
cerei da qui, dalla radice del problema, alle altre
mirabolanti mie proposte sono costretto a rinun-
ciare almeno in prima istanza per risolvere i
problemi di base con concretezza.
Per quale motivo questi provvedimenti che
definisci basilari non sono stati adottati in
questi 4 anni? Il lavoro del nostro consigliere
Davide Ferorelli è stato egregio, in quest’ultimo
anno è riuscito a ricavare fondi per Medicina
persino da avanzi di amministrazione del 2002,
è necessario che gli studenti prendano coscienza
del proprio interesse nella gestione della Facol-
tà: solo attraverso la legittimazione elettorale si
può far leva su poteri francamente forti,
ricattandoli con l’arma del consenso. Solo vo-
tando un candidato a prescindere che si tratti di
me, si ha la possibilità di presentargli le proprie
rimostranze, io come Davide prima di me, metto
la faccia, a voi basta sprecare un po’ di grafite
su un foglio.
La nostra prossima candidata è FERNANDA CARRIERI, iscritta al III anno di Medicina e Chirurgia e membro instancabile della nostra redazio-
ne, che corre per la rappresentanza di consigliere dipartimentale. Fernanda, lavorando con il giornale hai avuto modo di raccogliere le istanze di
tutti gli studenti, non solo quelli afferenti alla tua associazione, quali sono le proposte più importanti che vuoi portare avanti? Essere uno studente
attivo all’interno dell’università e dell’associazione stessa implica, inevitabilmente, fare vita da policlinico: ciò che compromette di più lo stato degli stu-
denti è l’inadeguatezza delle strutture a cui voglio porre rimedio rendendo accessibili le biblioteche dipartimentali. Gli studenti dovrebbero fruire della
didattica, non è sufficiente la lezione ex cattedra, bisogna rubare con gli occhi ai nostri maestri e lo si può fare solo se si predispone un percorso di studio
finalizzato alla formazione. Tirocinanti e ricercatori dovrebbero essere la colonna portante di questo meccanismo e andrebbero dirottati fondi per ore dedi-
cate allo studente-medico in formazione direttamente in reparto. La nuova riforma potrebbe consentirvi di scegliere i futuri ricercatori?E’ questo il
bello! I rapporti di forza si sono modificati in maniera tale che un gruppo compatto di ricercatori, studenti e associati, potrebbero controvertere gli storici
dictat di uno sparuto gruppo di ordinari…In quanto componente della associazione più grande di Medicina saresti indubbiamente favorita nel compi-
to. Su quali intelligenze e proposte puoi già contare. Con Luigi Sette ci vorremmo fare promotori di una nuova idea di tirocinio “LEARN & TEACH” un
progetto che permetta a chi ha imparato in un semestre precedente di insegnare a chi si affaccia per la prima volta allo studio della materia e far si che possa
inserirsi all’interno del “sistema corsia”. Abbiamo già una lista dei ricercatori e dei professori disposti a darci credito, mancano solo delle risorse apposite, a
voi la scelta di appoggiarci o fingere di non aver sentito.
La nostra prossima candidata è NOEMI RACANELLI, IV anno di Medicina e Chirurgia, non pensi di essere un po’ vecchiotta per iniziare la
rappresentanza? Penso piuttosto che questo mandato sia durato troppo a scapito del mio corso, il Nod bis, che per 4 anni non ha avuto rappresentati, con i
risultati che sono sotto l’occhio di tutti: gli sbarramenti che penalizzano le iscrizioni al IV ed al V anno, l’impossibilità di effettuare cambi di corso. Questo
per non modificare i corsi integrati: mantenendo invariato il numero degli esami totali molti di questi siano stati nominalmente derubricati a prova in
itinere, senza che per questo sia stata modificata né la mole di studio. Le prove in itinere dovrebbero diventare idoneità così da non essere costretti a ripor-
tare il medesimo programma nell’esame successivo come dovrebbero essere previsti più appelli. Noemi attualmente il Policlinico non è in grado di assi-
curare l’internato pretesi a tutti gli studenti. Come pensi che voi del nob bis per cui è previsto un intero semestre di tirocinio possiate gestire la
cosa? Premettendo che la radice del problema sta nello sblocco dei fondi regionali strutturali, per tamponare il sovraffollamento che si creerà inevitabil-
mente, per la coesistenza dei tirocinanti Nod e degli studenti Nod bis del VI, sarebbe opportuno modificare il metodo di insegnamento: 1) spostando le AFP
durante l’orario di visita così che abbiano un valore più formativo e “learn & teach” o“ieri l’hai visto, oggi lo fai, domani lo insegni”. E’ l’unica maniera di
tamponare il problema fintanto che non si trova una soluzione strutturale.
Il prossimo è MATTEO LOVERRO, iscritto al III anno di Medicina e Chirurgia e candidato al Consiglio di Corso di Laurea e Dipartimentale.
Matteo, ti avvicini per la prima volta al panorama elettorale, con quali proposte e quale storia ti presenti ai nostri colleghi? Ho cercato di facilitare
la vita a chi ho potuto conoscere direttamente, ossia i miei compagni di corso e di sensibilizzare gli studenti alla vita universitaria informandoli attraverso i
miei articoli sul giornalino della Facoltà. Spesso mi sono scontrato con l’ostilità delle pratiche burocratiche che coartano lo studente di Medicina riducendo
il tempo utile alla sua preparazione. Quali sono le tue riflessioni sulla informazione degli studenti sulla vita universitaria e come intenderesti rivolu-
zionare l’approccio alla dimensione-didattica? Io credo che la migliore strada per risolvere i problemi sia una informazione consapevole degli studenti.
Non basta lamentarsi, le rimostranze vanno canalizzate attraverso i propri rappresentanti: la prima riforma utile deve essere l’uniformazione dei programmi,
cui deve seguire un’ indicazione precisa e limitata delle fonti e un impegno concreto a ridurre la differenza di trattamento e valutazione tra differenti com-
missioni. La soluzione non è un minestrone di docenti, ma una valutazione tramite modalità d’esame tipo TEST come avviene in tutto il resto d’Europa.
Qual è il più grande problema del tuo ordinamento, il Nod-bis? Sicuramente gli sbarramenti, ne abbiamo già parlato ampiamente nelle precedenti inter-
viste. La mia proposta è incoraggiare una maggiore elasticità. Si è già procrastinato a febbraio il termine di presentazione dei crediti per l’iscrizione agli
anni successivi, ma questo non risolve il problema di fondo. Se la maggior parte degli studenti rimane bloccata per un esame, non si può solo aggirare il
problema, forse una valutazione scritta potrebbe limitare il danno…
Presentiamo ora due matricole del corso di Scienze delle Attività Motorie e Sportive: CLAUDIA BEATRICE BAGNATO e ROBERTA MELE.
Ragazze vi siete avvicinate al panorama elettorale per la prima volta e avete scelto Studenti Per, come mai non un’altra associazione?Ci siamo
avvicinate all’associazione insieme ad Alessandro Cascione: lavorando insieme ai ragazzi di Medicina ci siamo accorte che i fondi che gestisce Studenti
Per vengono investiti totalmente sulla Facoltà e uniformemente su tutti i Corsi di Laurea, solo questo mese sono stati in grado di trovare il capitale per rea-
lizzare il Wi-Fi in tutte le sedi distaccate, ripescando da un avanzo di amministrazione del 2002. Il loro impegno per Scienze Motorie è stato determinante
per consentire l’assunzione di due ricercatori e scongiurare la chiusura. Le altre associazioni, per la natura stessa della loro struttura ed il loro bacino eletto-
rale, devono necessariamente guardare agli interessi delle altre Facoltà, Studenti Per no. Con la riforma ideata dal Ministero della Pubblica Istruzione
il peso degli studenti nella scelta del personale docente diventerà determinante, quali proposte vorreste muovere come rappresentanti ai Diparti-
menti? Il fondo per il miglioramento della didattica è ad uso esclusivo di quest’organo, necessitiamo anzitutto di aule studio, computer e di una biblioteca.
Siamo una sede distaccata: abbiamo diritto ad un miglioramento dei mezzi di trasporto e ad aree che alleggeriscano il peso degli studenti pendolari, che
sono la fascia più penalizzata. Tutto sta a saper ricavare i fondi: il DETO (http://www.uniba.it/ricerca/dipartimenti/deto) ha concretizzato la possibilità di
sfruttare capitali privati per migliorare la didattica, e il nostro lavoro, quindi, sarà finalizzato allo sfruttamento di fondi che per ignoranza rimangono inuti-
lizzati. Il corso di Scienze Motorie è stato retrocesso in serie b, come giocherete il campionato? La nostra sfida è rivalutare la figura professionale del
laureato in Scienze Motorie, le nostre rivendicazioni si sono esplicitate nella modifica della legge regionale 33 che obbliga strutture pubbliche e private
all’assunzione dei nostri laureati. Bisogna far conoscere la nostra professione portandola agli occhi del pubblico, nei limiti delle nostre possibilità e compe-
tenze: è questo il percorso che vogliamo seguire.
L’altra nostra candidata è ILARIA CHIARAMONTE II anno di Medicina e Chirurgia, canale AK. Ilaria come mai affacciandoti al panorama
elettorale per la prima volta hai deciso di correre per “Studenti Per”? E’ come un’associazione studentesca dovrebbe essere: lasciano spazio per espri-
mersi ai nuovi arrivati e c’è libertà di portare avanti autonomamente le proprie proposte. Mi ha colpito che sul giornalino tutti potessero scrivere indipen-
dentemente dalla loro bandiera. In più facevano già parte dell’associazione altri miei colleghi Ermanno Arcamone e Antonio Antonetti, Si, ma qualcuno
potrebbe accusarti di qualunquismo o di sciocca innocenza. Non importa che ci sia comunità di principi quando c’è comunità di intenti, uno studente
rimane sempre uno studente, indipendentemente dalla sua linea politica è “uno dei nostri”. In che organo intendi candidarti, quali sono le sue funzioni e
come intendi assolvere al tuo dovere di rappresentate? “Il consiglio dipartimentale”, qui si decide la composizione delle commissioni d’esame, assun-
zione dei docenti, gestione delle aule… io vorrei che ci fosse chiarezza nella presentazione delle commissioni senza cambi in corso d’opera, tanto per co-
minciare. Se ci fosse data la reale possibilità di intervenire, forse non si creerebbero voci di corridoio e confusione: è assurdo che debba intervenire il presi-
dente di corso di laurea per ricordare che si devono seguire delle regole.