Trento Vive - Febbraio 2013

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TRENTO PERIODICO D’INFORMAZIONE DELLA CASSA RURALE DI TRENTO www.cassaruraleditrento.it Anno XIII - FEBBRAIO 2013 - Numero I - trimestrale Tab: B Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1 DCB Trento. ENTRO L’8 MARZO LA PRENOTAZIONE DEL SERVIZIO 730 MODULO ALLA PAGINA 34 “IMPRENDITIVITÀ” PER I GIOVANI TRENTO HA BISOGNO DI UNA POLITICA SERIA PER GLI ANZIANI CAMPI ESTIVI 2013: I VANTAGGI PER I SOCI

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Trento Vive Cassa Rurale di Trento

Transcript of Trento Vive - Febbraio 2013

trentoPeriodico d’informazione della cassa rurale di trento

www.cassaruraleditrento.itanno Xiii - febbraio 2013 - numero i - trimestrale

Tab: B Poste Italiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 - comma 1 DCB Trento.

entro l’8 marzola Prenotazionedel servizio 730modulo alla PaGina 34

“imPrenditivitÀ”Per i Giovani

trento Ha bisoGno di una Politica seria Per Gli anziani

camPi estivi 2013:i vantaGGi Per i soci

Anche in estate vivi l’inglese e il tedesco con CLM BELL!

Pal

ma

& A

ssoc

iati

www.clm-bell.it

Trento Via Pozzo, 30 Tel 0461 981733e-mail [email protected]

Riva del Garda Viale Dante, 68 Tel 0464 554121e-mail [email protected]

l’inglese e il tedesco

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& A

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La Fondazione Cassa Rurale di Trento sostiene lo studio delle lingue straniere con contributi, per tutti gli iscritti, già compresi nelle quote di partecipazione.

Soggiorni studio 2013

ITALIA - Trentino

ENGLISH SUMMER CAMPCandriai - Monte Bondone 14 giorni 4 turni 8-16 anni

DEUTSCHES SOMMER CAMPMontagne - Parco Naturale Adamello Brenta 7 giorni 2 turni 8-13 anni

ESTEROIRLANDADublino 21 giorni turno unico 13-17 anni

GERMANIABad Schussenried 14 giorni turno unico 14-17 anni

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 3

in Primo Piano

4 una Politica seria rivolta aGli anziani deve essere a 360 Gradi

9 serve una rivoluzione, culturale e nei servizi

tra di noi

10 parola al presidente11 la Cassa inContra i soCi12 i ViaGGi per i soCi13 a CesenatiCo la VaCanza è rilassante e familiare14 tra di noi15 amedeo pontalti, Una Vita dediCata al Credito16 a sopramonte e sardaGna dUe filiali ben “radiCate”

clm

18 soGGiorni di studio estivi

noi & i soldi

20 l’analisi del direttore22 Previdenza comPlementare, meGlio Pensarci Per temPo23 ecco come si aPPlica l’«imPosta di bollo»

fondazione

24 associazionismo, un mondo cHe deve “fare rete”

Giovani 2.0

26 ai Giovani serve “imPrenditivitÀ”27 ancHe i Giovani Possono “fare imPresa”28 “diamociunfuturo”, un ProGetto in cui credere

sPeciale 730

da PaGina 29 a PaGina 3534 modulo Per la Prenotazione del servizio

SOM

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trento

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anno Xiii - febbraio 2013 - numero i - trimestrale

Periodico della Cassa Rurale di Trento - Banca di Credito Cooperativo - Proprietario ed editoreCassa Rurale di Trento - Banca di Credito Cooperativo - Società cooperativa.

Iscritta all’albo delle banche al n. 2987.6. Iscritta all’albo nazionale degli enti cooperativi al n. A157637.Aderente al Fondo di Garanzia dei Depositanti del Credito Cooperativo. Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia

Registro delle Imprese di Trento, codice fiscale e partita IVA n. 00107860223.

Sede legale e direzione generalevia Belenzani 6, Trento - Tel. 0461 206111e-mail: [email protected]

Foto di copertina: Adelfo Bayr

Direttore: Giorgio Fracalossi

Direttore responsabile: Walter LiberComitato di redazione: Michele Sartori, Mario Longo, Paolo Serafini, Adriana Osele, Rossana Gramegna, Roberta Pinto, Franco Dapor

Coordinatore: Maurizio Tomasi

Hanno collaborato: Federico Albertelli, Aurora Agostini, Matteo Cavagna, Francesco Crepaz, Sara Dalprà, Simone Giacomini, Francesco Giovanazzi, Mattia Palazzo, Dirce Predella

Autorizzazione del Tribunale di Trenton° 1063 del 31 ottobre 2000

Progettazione grafica:Fabio Monauni - Curcu & Genovese Associati S.r.l.

Stampa: Tipografia Alcione - Lavis

VeneRDì 8 MARzO TeRMine uLTiMO

PeR LA COnSeGnADeL MODuLO

Di PRenOTAziOne DeL SeRViziO

ASSiSTenzA FiSCALe AnnO 2013

(VeDi MODuLOA PAGinA 34)

34 ■ CASSA RURALE DI TRENTO

MODULO DI PRENOTAZIONE SERVIZIO ASSISTENZA FISCALE 2013

RISERVATA AI SOCI ATTIVI* DELLA CASSA RURALE DI TRENTO

Il SOCIO/A ...........................................

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............... Indirizzo ...........................................

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Telefono ...........................................

.....................Telefono/cell...................

...................................Indirizzo e-mail ..................

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PRENOTA

– la propria dichiarazione dei redditi o Mod.730/2013 SINGOLO o Mod.730/2013 CONGIUNTO

o Mod. UNICO 2013

– la dichiarazione per i familiari sottoindicati: servizio riservato al coniuge (compilare questa sezione solo se non è richiesta

dichiarazione congiunta con il socio), ai figli e genitori del Socio (indicare a fianco del nome il grado di parentela):

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...................o Mod. 730/2013

o Mod. Unico/2013

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o Mod. Unico/2013

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o Mod. Unico/2013

Compilata da competenti consulenti dei vari CAF presso:

CAF ACLI (il servizio viene svolto presso le Filiali della

Cassa Rurale di Trento di seguito indicate)

o Filiale Cassa Rurale di Trento, Piazza Fiera

o Filiale Cassa Rurale di Trento, “Top Center”

o Filiale Cassa Rurale di Trento, Povo

o Filiale Cassa Rurale di Trento, S. Donà

o Filiale Cassa Rurale di Trento, Vigo Meano

o Filiale Cassa Rurale di Trento, Villazzano

o Filiale Cassa Rurale di Trento, Sopramonte

CAF CGIL

o Ufficio CGIL - Via Giusti n. 49 - Trento

o Ufficio CGIL - Via Brennero n. 246 - Trento

o Ufficio CGIL - Via Roma n. 35 - Trento

CAF CISL

o Ufficio CISL - Via Verdi 10/1 - Trento

CAF UIL

o Ufficio UIL - Via Matteotti 20/1 - Trento

CAF CIA S.r.l.

o Ufficio Agriverde-CIA - Via Maccani 199 - Trento

Spazio riservato ad eventuali indicazioni per l’appuntamento, che saranno accettate compatibilmente con la disponibilità degli operatori.

……………………………………………………………………………………………………………………………………

Sarà richiesto contributo spese di € 15,00 a dichiarazione. Sono esclusi dal servizio i Soci titolari di partita IVA. Il modello Unico per il Caf

Acli verrà compilato esclusivamente presso la Filiale di Piazza Fiera. Il presente modulo di prenotazione dovrà essere consegnato ad uno degli

sportelli della CASSA RURALE DI TRENTO, o spedito all’Ufficio Soci – Via Belenzani, 6 - 38122 TRENTO entro e non oltre venerdì 8 marzo 2013.

È possibile prenotare anche on-line all’indirizzo: www.cassaruraleditrento.it.

Con la firma apposta in calce alla presente, il sottoscritto dichiara di aver preso visione dell’informativa ai sensi dell’art.13 del D.Lgs.196/2003.

Esprime il libero ed informato consenso al trattamento dei propri dati personali da parte della Cassa Rurale di Trento. Esprime inoltre il proprio

consenso per la ricezione di comunicazioni di materiale informativo, di carattere sociale e di servizi offerti dalla Cassa, per il tramite di canali

telefonici, Sms, Mms, posta elettronica ecc.

Trento ,……………………………………… Firma ……………………………………………………………

* Socio Attivo è il Socio che intrattiene un regolare rapporto di collaborazione con la Cassa (conto corrente con servizi collegati).

SPECIALE

4 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

in Primo Piano

Secondo il sociologo Nadio Delai, serve un’azione integrata che rompa con gli schemi del passato ed imprima una svolta all’organizzazione dei servizi sul territorio e alla mentalità con cui si pianificano gli interventi. E una significativa evoluzione degli schemi ha a che fare in particolare con le persone anziane non autosufficienti

VERSO UN NUOVO WELFARE IN ITALIA E IN TRENTINO

di Maurizio Tomasi

«Come già avviene per chi guida un’automobile, che è tenuto a pagarsi la RCA, la

responsabilità civile auto, ci vorrebbe una RCV, “responsabilità civile vecchia-

Trentino, sociologo, già direttore generale della Fondazione Censis e attualmente presidente di “Ermene-ia. Studi & strategie di sistema”, una società di consulenza e ricerca, Nadio Delai si interessa da molti anni di an-ziani. Rompere gli schemi per Delai significa ad esempio uscire dalla logica che siano i servizi offerti all’anziano il punto di partenza di un’analisi dello “stato di salute” dell’assistenza. «Biso-gna pensare al mondo dell’anziano a 360 gradi - afferma - non concentrarsi solo sulla non autosufficienza e uscire dall’eccessiva specializzazione e dai compartimenti stagni in cui operano i singoli servizi. È un errore drammatico da parte dell’ente pubblico chiedersi solo quanto viene speso per garantire l’assistenza, per cercare margini di mi-glioramento: il punto di partenza deve essere la conoscenza della domanda, per sapere a quante e quali esigenze (e in che modo) si può dare risposta, comprendendo adeguatamente l’evo-luzione dei bisogni, da un lato e della

Una politica seria rivolta agli anziani deve essere a 360 gradi

ia”, un’assicurazione che si comincia a pagare in gioventù, con la quale poter poi affrontare i costi per l’assistenza di una persona che diventa anziana e non autosufficiente»: parte con que-sta provocatoria proposta la riflessio-ne di nadio Delai sugli spunti emersi dall’indagine condotta per la stesura del volume “Anziani & continuità as-sistenziale”, che ha curato per l’edito-re Franco Angeli (vedi box sulla pagina a fianco).

«Siamo in un periodo nel quale i bi-sogni degli anziani sono in espansione mentre le risorse per farvi fronte sono in contrazione» puntualizza Delai: è una situazione destinata ad acuirsi già

nel futuro più immediato, che richie-de una strategia di intervento che

sappia rompere con gli schemi del passato ed imprima una svolta non solo all’organizza-zione dei servizi sul territorio

ma anche alla mentalità con la quale si ragiona su

queste tematiche.

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 5

iL LiBRO

in Primo Piano

disponibilità delle risorse, dall’altro».Attualmente, spiega Delai, nessuno

ha un quadro completo dei vari servizi ricevuti da un anziano: il soggetto che eroga il servizio (come permanenza in RSA, assegno di cura, assistenza domi-ciliare, ricovero ospedaliero) conosce perfettamente quello che accade nel proprio ambito ma ignora se l’anziano usufruisce di altri servizi e in che misura.

È invece quanto mai necessario di-sporre di tutti i dati che riguardano il singolo anziano, creare punti di raccor-do e di contatto fra i servizi dei diversi comparti assistenziali e allargare l’at-tenzione anche agli anziani che sono autosufficienti e a quelli che diventano temporaneamente non autosufficienti (ad esempio in seguito ad una frattura o ad un ricovero e al successivo post-ricovero). Mantenere al di fuori della fascia di non autosufficienza il mag-gior numero di anziani dovrebbe di-

ventare un obiettivo cruciale. Basta spendere poco in favore dell’anziano che sta bene - ad esempio in iniziative

di educazione sanitaria, promozione della salute, mantenimento in movi-mento - per evitare che gli ultra ses-

neLL’ASSiSTenzA ALL’AnziAnOOCCORRe unO “SFORzO CORALe”

Il libro “Anziani & continuità assistenziale” (che è stato stampato con il contribu-to della Cassa rurale di Trento) si configura come un percorso di analisi partecipata sul tema degli anziani non autosufficienti. La ricerca nasce per iniziativa e grazie

al finanziamento di un gruppo di Cooperative sociali trentine che si occupano pre-valentemente di assistenza domiciliare e semi-domiciliare agli anziani (Antropos, Arcobaleno, F.A.I., S.A.D., Sole) le quali, nel momento in cui le riforme provinciali di sanità e welfare hanno cominciato ad entrare nel vivo, hanno deciso di unirsi in un gruppo paritetico per essere più presenti su questo scenario anche con un proprio contributo di maggiore conoscenza ed elementi di proposta. A loro si è unita la Casa di riposo Margherita Grazioli di Trento, che ha arricchito la ricerca di una sensibilità più ampia, con l’accento sul profilo della continuità dell’assistenza anche con riferimento al contesto ospedaliero.

Il lavoro, pur avvalendosi di molti dati nazionali e provinciali, è centrato sul Comune di Trento. Dall’analisi effettuata emerge che “occorre un grande patto trasversale fra pubblica amministrazione, il privato sociale addetto all’assi-stenza degli anziani e i cittadini, per costruire una strategia di medio e lungo periodo. Se vogliano governare il processo - scrive Massimo Occello a nome del Gruppo promotore nella presentazione del libro - occorre uno sforzo corale. Non solo quindi i soggetti cooperativi, non solo quelli pubblici, non solo il mercato, non solo le famiglie, ma tutti insieme, impegnati in un compito ed un percorso comune”.

6 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

in Primo Piano

strada». Fortunatamente non accadde. Questo per Delai è un esempio di classe dirigente che ascolta i sondaggi per conoscere cosa pensa la gente ma non come indicazione obbligata su come agire.

Ai giorni nostri servono altrettan-to coraggio e lungimiranza per fare scelte di analoga valenza nel campo

Le PROieziOni DeMOGRAFiChe: neL 2030A TRenTO GLi AnziAni SARAnnO iL 26%

Attualmente a Trento un quinto della popolazione è rappresentato da persone con più di 65 anni di età. Fra sette anni, nel 2020, saranno il 25% in più, pas-

seranno cioè da 23.000 a 29.000. Nel successivo decennio l’incremento proseguirà e gli ultra 65enni saranno più di 34.000, un valore pari al 26% della popolazione cittadina (il 50% in più rispetto ad adesso).

Partendo da questi valori e prevedendo un incremento analogo a quello della popolazione anziana complessiva, è stato stimato (prudenzialmente) che in città gli anziani non autonomi saranno oltre 4.000 (ora sono circa 2.800).

Un confronto tra il numero degli anziani e i servizi necessari per far fronte alle loro esigenze, evidenzia che ci sarà un inevitabile in cremento sul piano dei posti letto in RSA, dei servizi domi ciliari ma anche del carico che farà capo alle famiglie: il che significa un incremento di offerta (rispetto a quanto avviene oggi) di circa un quarto

dei servizi nell’anno 2020 e di un 50% nell’anno 2030. Parallelamente si registrerà un incremento della spesa pubblica, ma non solo. Per l’intera Provincia di Trento lo stanziamento 2012, riguardante gli anziani presenti nelle sole RSA, risulta pari a 123,2 milioni di euro, ma dovrebbe crescere via via sino a raggiungere i 181,8 milioni di euro nel 2030; e così avverrà anche per il Comune di Trento, relativamente allo sviluppo della propria spesa attuale (23,7 milioni), destinata a diventare 29,6 milioni nel 2020 e 35,6 milioni nel 2030.

Ai dati relativi alla spesa pubblica per le RSA vanno poi ad aggiun gersi le spese pubbliche per l’assistenza domi-ciliare, mentre per entrambi i casi bisogna tener conto anche dei costi sostenuti direttamente dalle famiglie (sia per le rette a loro carico relative agli anziani presenti nelle RSA sia per i contributi pagati sempre dalle famiglie per i servizi utilizzati a domicilio).

Andamento della popolazione residente da 65 anni e oltre nella Provincia di Trento e nel Comune di Trento, con proiezioni nei vari anni

Popolazione

2011(valore assoluto

ed incidenza sulla

popolazione)

N.I. 2020(valore assoluto

ed incidenza sulla

popolazione))

N.I. 2030(valore assoluto

ed incidenza sulla

popolazione))

N.I.

Popolazione Provincia di Trento:1

– Totale 529.457 100,0 577.083 109,0 617.351 116,6– 65 anni e oltre 102.184 100,0 124.556 121,9 151.162 147,9– 65 anni e oltre/Popolazione totale 19,3% - 21,6% - 24,5% -Popolazione Comune di Trento:2

– Totale 116.298 100,0 125.311 107,7 132.973 114,3– 65 anni e oltre 23.145 100,0 28.953 125,1 34.751 150,1– 65 anni e oltre/Popolazione totale 19,9% - 23,1% - 26,1% -

(1) Al 01.01.2011. (2) Al 31.12.2010. Fonte: elaborazione su dati Istat; Annuario Statistico Provincia Autonoma di Trento, 2010

santacinquenni scivolino verso la zona dei bisogni estremi, dove gli interventi sono molto più costosi.

«Questo libro - precisa Delai - non è solo una ricerca ma prima di tutto un manuale per i decisori, cioè per politici e amministratori pubblici che dovreb-bero ragionare a medio e lungo termi-ne», senza farsi distrarre dall’opinione

pubblica e dalle convenienze elettorali. «Quando Kessler propose di costruire l’autostrada - ricorda Delai - ci fu un ampio movimento di opinione che ri-teneva inutile quell’opera». Oggi nes-suno può negare la sua importanza e la sua indispensabilità. «Se Kessler avesse dato retta al parere della popolazione di allora avrebbe rinunciato all’auto-

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in Primo Piano

dell’assistenza all’anziano: è urgente pensare e concretizzare un nuovo sistema, «un’infrastruttura immateriale dei servizi» – come la definisce Delai – che sappia dare risposte alle esi-genze attuali e a quelle future. Anche con proposte forse difficili da digeri-re - come una “responsabilità civile di vecchiaia” resa obbligatoria - perché è innegabile che solo ricorrendo a nuove forme mutualistiche di assicurazione, sarà possibile far fronte un po’ meglio ai costi sempre crescenti dell’assistenza.

«Mi rendo conto della delicatez-za del tema, specie in una situazione eco nomica non certo brillante come l’attuale - afferma Delai - ma pensare a medio termine e ai relativi bisogni di sostegno degli anziani non autosuffi-cienti impone di compiere uno sforzo particolare in sede locale, tanto più che la dimensione assicurativa territoriale rappresenta una strada già avviata a suo tempo in Trentino sul piano della previdenza e che forse potrebbe af-frontare esplicitamente anche la co-struzione di un solido pilastro di so-stegno nei confronti degli anziani non autonomi e delle loro famiglie».

In questa prospettiva «il sistema cooperativo ha un onere e un’oppor-

L’assistenza all’anziano richiede una strategia che combina coraggio e lungimiranza

Dal Rapporto emerge con chiarezza come il problema fondamentale sia quello di trasformare la consapevolezza delle esigenze degli anziani non autosufficienti in risposte concrete da parte dei soggetti cui fanno

capo le diverse politiche, i diversi servizi, le diverse competenze, le diverse risorse pubbliche e private, e le diverse rilevazioni dei dati statistici: superando necessariamente la frammentazione che oggi esiste e non certo solo a livello del Trentino (dove peraltro si sta anche battendo, positiva mente, la strada di una delle tante possibili convergenze e cioè quella tra servizi sanitari e servizi socioassistenziali).

Le implicazioni sul piano delle risorse pubbliche e private che risulteranno necessarie per sostenere l’aumento della domanda di servizi per anziani non autosufficienti, impongono inoltre di chiedersi se e come tali risorse potranno aff rontare tali oneri; un’altra domanda da porsi è se le famiglie potranno a loro volta svolgere le funzioni necessarie di caregiving (servizio di assistenza) così come fanno oggi, tenendo però conto che stanno aumentando i nuclei familiari di tipo monoparentale e quelli costituiti da una singola persona.

Fatte queste considerazioni, alla luce dei numerosi dati raccolti e delle proiezioni elaborate, il Rapporto propone di affrontare “con coraggio” la promozione di un’assistenza dell’anziano non autosufficiente sulla base di quattro modalità parallele, condizione minimale (anche se non pienamente sufficiente) per la quadratura del cerchio “bisogni/risorse” e cioè:• quello del sostegno da parte della famiglia dell’anziano che, sotto forme

diverse (economiche e/o di caregiving diretto), resterà comunque una risorsa centrale anche nel 2020 e nel 2030 (malgrado l’evoluzione della famiglia stessa verso forme più ridotte e quindi meno in grado di svolgere un ruolo attivo di cura nei confronti degli anziani non autosufficienti);

• quello del sostegno pubblico che peraltro soffrirà sempre di più di un restringimento delle risorse disponibili e quindi anche di fornitura di servizi assistenziali;

• quello di un sostegno da parte del volontariato (sia esso organizzato oppure spontaneo) che comunque rap-presenterà una modalità importante nell’ambito del-le risposte da dare agli anziani non autosufficienti;

• ed infine, quello di una forma assicurativo-mu-tualistica (oppure di un’apposita tassa di scopo) per la copertura del rischio della non autosuf-ficienza, che però deve coinvolgere in maniera obbligatoria e non solo volontaria i cittadini da diciotto anni in poi, dando vita a quella che po-trebbe essere definita come una vera e propria RCV – Responsabilità Civile Vecchiaia, inevita-bilmente estesa a tutti per poter usufruire di premi accettabili per tutti.

8 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

tunità» nell’affrontare il tema del neo-welfare, un ambito che non riguarda solo l’assistenza all’anziano. «Voi del movimento cooperativo - commenta Delai - senza volerlo siete diventati modernissimi. La cooperazione è nata mescolando mercato e solidarietà per far fronte all’impoverimento della po-polazione trentina sul finire del 1800». Ora - con le dovute proporzioni - siamo di fronte ad uno scenario analogo, nel quale ad impoverirsi è la classe media.

«Adesso come allora i ricchi non hanno problemi. Chi ha disponibilità

in Primo Piano

i COSTi DeLL’ASSiSTenzA, PuBBLiCA e FAMiLiARe

Nel libro sono esposti anche i risultati di un’indagine effettuata su un campione di più di cento anziani non autosufficienti e dei re lativi “care giver” (cioè

le persone che li assistono), con l’intento di realizzare un’analisi dei costi, tenendo conto anche delle esperienze avute dagli anziani assistiti a domicilio, della valutazione dei loro bisogni specifici, delle informazioni sul ruolo della badante, dell’interesse per eventuali servizi aggiuntivi.

I valori effettivi di costo emersi sono molto significativi e danno un’idea dell’impegno non solo delle risorse pub-bliche ma anche di quelle private familiari che vengono investite sulla non autosufficienza già oggi e lo saranno, ancora di più, in prospettiva.

Questi i dati principali:• il costo di un posto letto destinato ad anziani non au-

tosufficienti in RSA è oggi pari ad € 54.000, su base annua, di cui € 38.000 a carico delle ri sorse pubbliche

ed € 16.000 a carico delle famiglie;• un anziano assistito a domicilio costa mediamente

25.000 € an nui di cui 19.500 € a carico delle risorse pubbliche e 5.500 € a carico diretto della famiglia; ma tale importo risulta estremamente variabile in relazione al numero di servizi utilizzati: esso appare essere in media di 37.700 € annui complessivi nel caso di 5 servizi utilizzati (ma con una variabilità rilevata sul campo tra i 70.000 € e i 22.000 €) oppure, all’opposto, di 15.000 € annui complessivi (ma con una variabilità tra i 45.000 € e i 3.000 € annui, nel caso di un solo servizio fornito).A tali costi vanno a sommarsi gli eventuali ricoveri

ospe dalieri, oltre che le degenze per riabilitazione e/o per l’utilizzo del Pronto Soccorso, con una media com-plessiva di degenza degli anziani intervistati pari a circa 21 giorni (ovviamente con un costo variabile, a seconda delle prestazioni fornite dal Sistema Sanitario Pro vinciale).

Stima dell’andamento della spesa per la non autosufficienza, messa a confronto anche con i dati ottenuti sulla base della cost-analysis

2012 2020 2030

Spesa pubblica per RSA in Provincia di Trento (al netto del conto capi tale) 123,2 150,3 181,8

Spesa pubblica per RSA nel Comune di Trento (al netto del conto capi tale) 23,7 29,6 35,6

Costi sostenuti dal soggetto pubblico per RSA in Provincia di Trento (stima effettuata sulla base della cost-analysis) 163,8 199,8 240,8

Costi sostenuti dal soggetto pubblico per RSA nel Comune di Trento (stima effettuata sulla base della cost-analysis) 37,2 46,5 55,8

Fonte: stime Ermeneia – Studi & Strategie di Sistema, 2012

di denaro di certo ha pensato ad assi-curarsi la vecchiaia”, continua Delai. Ma se il vertice della piramide sociale non ha problemi è alla base e soprattutto alla fascia centrale (dell’ex ceto medio) che ci si deve rivolgere per sensibiliz-zarla ed educarla, per diffondere quella cultura mutualistica che può rappre-sentare la base per reperire le risorse per un nuovo welfare, che consenta di affrontare tutti quei bisogni di cui mai l’ente pubblico si occuperà, «sia per mancanza di risorse sia per inca-pacità di leggere i bisogni», conclude

Delai, aggiungendo un’ulteriore pro-vocazione.

«In Italia la persona matura trasferi-sce nelle tasche delle giovani genera-zioni che vivono fuori casa - vale a dire figli, generi, nuore, nipoti - 80 miliardi di euro all’anno, perché regala il telefoni-no, la sim, il computer, le vacanze, il cor-so di danza alla nipotina, aiuta a pagare l’affitto, la macchina, la casa e così via: forse è giunto il tempo che questi nonni anziché regalare solamente beni ma-teriali e generi voluttuari, comincino a pagare un’assicurazione ai loro nipoti».

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 9

“L’assistenza all’anziano non autosufficiente impone un radicale cambio di mentali-

tà: perché quello che si deve fare non è curare ma prendersi cura”. Sembra un gioco di parole ma la solennità con cui Renzo Dori esprime questo concet-to ne fa risaltare tutta la sua profondità. Renzo Dori è il presidente della Casa di riposo “Margherita Grazioli” di Povo, uno dei soggetti che ha collabo-rato alla ricerca su “Anziani & continuità assistenziale”.

La medicina ha fatto passi da gigan-te in molti settori, soprattutto per le patologie che si possono curare, tumori compresi. Nel caso dell’anziano, che va incontro ad un progressivo decadi-mento che si manifesta anche nell’in-capacità del fisico di rispondere alle malattie, il sistema sanitario è ancora in ritardo. Assistere un anziano signi-fica prendere atto della sua fragilità e, nel caso della non autosufficienza, della cronicità della malattia che lo ha colpito.

Quella dell’anziano è una situazione che non può sfociare in una guarigio-ne e la sua fragilità comporta che ad una patologia in corso se ne possano aggiungere altre.

“Questo richiede una rivoluzione nell’organizzazione dei servizi, che devono diventare sempre più fles-sibili, soprattutto per garantire assi-stenza anche al di fuori delle RSA, nelle

quali l’anziano dovrebbe arrivare solo quando il grado di assistenza conti-nuativa richiesto raggiunge livelli non più gestibili a domicilio”, spiega Dori.

E nelle RSA - realtà socio sanitarie che alla terapia sommano il prendersi cura - vanno potenziati tutti i servi-zi che contribuiscono a mantenere elevata la qualità di vita dell’ospi-te, coltivando il più a lungo possibile le sue capacità residue. Per fare tutto questo c’è bisogno di professionali-tà, competenza, nuove cooperative sociali ma anche di una rivoluzione “culturale” nella società, nella quale la solidarietà non deve essere solo un’e-spressione spontanea e sentimentale ma un fattore strutturale. “Un tempo le case di riposo si chiamavano IPAB, Istituto di Pubblica Assistenza e Bene-ficenza, un nome che ne riassumeva le caratteristiche e le funzioni: attraver-so il solidarismo di matrice cattolica si dava risposta a un problema - l’assi-stenza dell’anziano - allora marginale”. Marginale perché in passato la rete familiare era molto più solida e si prendeva cura dell’anziano.

Ora i parametri si sono ribaltati: la fascia di popo-lazione oltre gli 80 anni ha raggiunto alti livel-li percentuali (oltre 8,1% della popo-lazione trenti-na), la fami-

glia ha cambiato fisionomia (a Trento la media è di 2,3 persone a nucleo) ed è più disgregata, il prolungamento della vita porta con sé una maggio-re fragilità della persona. Inoltre, la società contemporanea è sempre più proiettata sull’appagamento immedia-to dei proprio bisogni, l’individualismo sembra predominare. “Ma una società può dirsi civile solo se sa farsi carico dei più deboli - afferma Dori - e questa è la sfida che tutti siamo chiamati ad affrontare”. Una sfida che - come di-mostra il volume “Anziani & continuità assistenziale” - non si può più rinviare.

m.t.

Serve una rivoluzione,culturale e nei servizi

in Primo Piano

Per garantire un’adeguata assistenza all’anziano, la solidarietà non deve essere solo un’espressione spontanea e sentimentale ma deve diventare un fattore strutturale della società

INTERVISTA A RENZO DORI, PRESIDENTE DELLA CASA DI RIPOSO “GRAZIOLI” DI POVO

10 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

assembleatradinoi

Gli analisti continuano a ripeterci che il 2013 sarà un altro anno difficile per la nostra economia. Ce ne accorge-remo tutti: il nostro reddito disponibile diminuirà, faremo meno consumi e do-vremo reagire di fronte a nuove chiusure e licenziamenti. Il termometro della Ca-mera di Commercio di Trento rileva “la persistenza dell’economia provinciale in una fase recessiva piuttosto marcata”. Il fatturato complessivo delle nostre impre-se diminuisce a fine anno del 4,7%, così come l’occupazione dell’1,1%. Meglio del resto d’Italia, certo, ma non è que-sto il punto. Questa crisi, più lunga di quanto pensassimo, sta avendo forti ripercussioni sul lavoro, ele-mento centrale della vita e della dignità di ciascuno di noi.

Dal nostro osservatorio in Cassa Ru-rale rileviamo certamente un aumento delle difficoltà di famiglie e soprattutto di imprese, ma ancor più notiamo una crescita della paura per il futuro. Quella paura che paralizza di fronte ai progetti importanti, come l’acquisto della prima casa, rimandato a tempi migliori, che spinge a proteggersi assicurando la casa, la vita e i prestiti.

Cosa può fare la nostra Cassa Rurale in questa situazione? Dobbiamo con-tinuare a fare il nostro mestiere con fiducia e responsabilità: garan-tire credito alle imprese e alle famiglie, aiutando le persone che stanno subendo gli effetti di questa crisi con maggiore sofferenza. Da tre anni a questa parta circa 90 clienti hanno chiesto di rinego-ziare i mutui o sospendere temporanea-mente il pagamento delle rate, a causa di problemi di lavoro o derivanti dalla crisi. Ciò significa 30 famiglie all’anno che in Cassa Rurale sono state accolte, ascoltate, comprese.

Abbiamo aderito anche quest’anno al credito solidale della Caritas, offrendo

piccoli prestiti anche a persone normal-mente considerate “non bancabili” ma che rischiavano, senza un sostegno eco-nomico, di cadere in una situazione di disagio ancora più grave. Per sostenerle abbiamo dimostrato ancora una volta che

le garanzie economiche e finanziarie non sono le uniche variabili che contano da noi quando si ha bisogno di aiuto.

Per continuare a finanziare le nostre imprese abbiamo sottoscritto una nuova convenzione con i Confidi e la Provincia, che ha messo a disposizione un fondo

di 10 milioni che agisce come moltiplicatore di risorse finanziarie a favore delle azien-de. Questo consente di liberare nuovo os-sigeno a vantaggio delle imprese trentine, dimostrando ancora una volta senso di responsabilità, atten-zione e radicamento al territorio. Abbia-mo creato ‘Diamociunfuturo’ per aiutare i giovani ad avviare nuove attività im-prenditoriali, sviluppando un proprio progetto e trasformandolo in impresa.

Su 100 euro che vengono depositati in Cassa Rurale, 95 vengono prestati ai nostri clienti. La massa dei crediti emes-si nel 2012 è rimasta sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente, no-nostante gli incagli e le sofferenze cre-scano. Rischiamo per il bene del nostro territorio e continueremo a farlo, perché la paura non ci deve paralizzare. Anche in questo siamo differenti: vale la pena di ricordare che le Casse Rurali si sono fatte carico dell’88% degli interventi della manovra anticrisi. Pagandone i costi ma garantendo effetti benefici alle imprese.

Nei giorni scorsi, uscendo di casa ho visto Trento coperta di neve e ho risco-perto una città operosa, che reagisce e non si abbatte, i cui abitanti collaborano e cooperano. Perché è nelle difficoltà che noi trentini riusciamo a dare il meglio di noi. Allora anche in que-sto momento di crisi ritroviamo la forza per reagire, per rimboccarci ancora una volta le maniche, senza soccombere alla paura. Cerchiamo dentro di noi l’energia per continuare a misurare il tempo con il termometro della fiducia e della speranza. Lo dob-biamo ai nostri figli.

Giorgio Fracalossi

Cosa C’è di nUoVo parola al presidente

il Credito Che alimenta fidUCia e speranza

Dal nostro osservatorio notiamo una crescita della paura per il futuro. Quella paura che paralizza di fronte

ai progetti importanti. Cosa può fare la nostra Cassa Rurale

in questa situazione? Dobbiamo continuare a fare il nostro mestiere

con fiducia e responsabilità: garantire credito alle imprese e alle famiglie,

aiutando le persone che stanno subendo gli effetti di questa crisi con

maggiore sofferenza.

La bancacustode della città.

w w w . c a s s a r u r a l e d i t r e n t o . i t

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 11

Cosa C’è di nUoVo

Ritorna il tradizionale ciclo di incontri con i soci, in prepa-razione all’assemblea che si svolgerà nel mese di maggio. Sono complessivamente tredici gli appuntamenti in

programma nelle zone dove opera la Cassa, a partire da lunedì 25 febbraio.

Come già negli anni scorsi, gli incontri serali saranno pre-ziosa opportunità di confronto e di dialogo tra soci, Consiglio di amministrazione e la direzione della Cassa, un’occasione per incontrarsi “da vicino” ed ascoltare e raccogliere, direttamente dai soci, suggerimenti ed indicazioni per migliorare il rapporto di servizio e di relazione che lega l’attività della Cassa Rurale alla sua base sociale.

Diversi sono i temi che verranno affrontati nel corso delle serate: da uno sguardo sull’attuale situazione economica, si proseguirà con un commento sull’andamento della Cassa e l’anticipazione dei principali risultati economici dell’e-sercizio appena concluso; non mancheranno poi spazi di appro-fondimento sui principali servizi dedicati alla base sociale, con la presentazione dei nuovi progetti messi in campo dalla Cassa. Ma si parlerà anche di giovani, con la presentazione di una nuova iniziativa dell’Associazione Giovani Soci della

dal 25 febbraio al 19 marzo, sono trediCi Gli appUntamenti sUl territorio aperti anChe ai Clienti e alle assoCiazioni operanti sUlla Città

DI NUOVO AL VIA UN’INIZIATIVA MOLTO APPREZZATA

la Cassa inContra i soCi

IL CALENDARIO DEI 13 INCONTRI PREASSEMBLEARI - Inizio di tutti gli incontri ore 20.30

Località Data SalaVIGO MEANO Lunedì 25 febbraio Sala della Scuola MaternaSOPRAMONTE Martedì 26 febbraio Sala pluriuso della Parrocchia - Piazza Don L. Pedrolli 3GARDOLO Mercoledì 27 febbraio Teatro di Gardolo – Via Soprassasso 1MARTIGNANO Venerdì 1 marzo Teatro Parrocchiale di Via alla FormighetaMEANO Lunedì 4 marzo Palestra Scuola ElementareTRENTO NORD Martedì 5 marzo Aula Magna – Scuola Elementare Via Solteri 22POVO Giovedì 7 marzo Sala “Luigi Stringa” - Fondazione Bruno Kessler - Via Sommarive 18VILLAZZANO Venerdì 8 marzo Sala Consorzio Valnigra in Via Valnigra 69MATTARELLO Lunedì 11 marzo Sala Polifunzionale di Via PoliSARDAGNA Mercoledì 13 marzo Sala Pluriuso dell’OratorioMONTEVACCINO Giovedì 14 marzo Sala del Centro SocialeCOGNOLA Lunedì 18 marzo Sala Circoscrizione Piazza dell’Argentario 2TRENTO SUD Martedì 19 marzo Sala Polifunzionale Oratorio Via S.Antonio 18

Cassa Rurale di Trento e delle attività della Fondazione Cassa Rurale di Trento.

Gli incontri si svolgeranno secondo il calendario, riportato nella tabella, con inizio ad ore 20.30.

Al termine degli incontri sarà organizzato come di consueto un piccolo rinfresco; inoltre a tutti i partecipanti sarà offerto un dolce presente. r.p.

12 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

tradinoi

Anche quest’anno la Cassa Rurale di Trento suggerisce ai suoi Soci e Clienti una proposta variegata di mete di viaggio molto interessanti, sia per la componente natu-

ralistica che per quella culturale.Per il 2013 si è pensato di qualificare particolarmente due

delle visite proposte, il Canada ed il Belgio, scegliendo due mete che si caratterizzano per la presenza di importanti comu-nità formate da trentini emigrati e da loro discendenti. Così, nei programmi di visita, grazie alla mediazione dell’Associazione “Trentini nel mondo onlus”, si prevede di inserire anche l’incontro con i rappresentanti dei Circoli trentini di Toronto e di Montreal, in Canada, e di Bruxelles, Charleroi e La Louviere, in Belgio.

L’estate sarà il periodo in cui si svolgerà il viaggio verso il Canada, il secondo paese al mondo per superficie, che si esten-de fra l’Oceano Atlantico ed il Pacifico, la nazione più ricca di laghi di qualsiasi altro paese, con un’offerta naturalistica senza pari - basti pensare alle Cascate del Niagara - ma anche con delle città affascinanti e suggestive, per architettura, vitalità e storia, quali Toronto, Montreal, Quebec City.

Sempre in estate è previsto il viaggio verso il Belgio, il paese che ospita le istituzioni dell’Unione Europea, che include e fa coesistere la cultura latina con quella tedesca: terra di pianure, alture boscose, canali e magnifiche città quali Bruxelles, Bruges e altre, come Charleroi, meta di molti emigranti che lavoravano nelle miniere, divenuta un luogo che racconta una struggente

in ViaGGio tra natUra,storia, CUltUra e sportil Canada e il belGio doVe inContrare le ComUnità di emiGrati trentini, new York per la maratona, e poi namibia e sardeGna e mete da Visitare in Uno o dUe Giorni

LE PROPOSTE PER IL 2013 RISERVATE A SOCI E CLIENTI

storia di umanità e sacrificio. Anche la Sardegna, la magnifica isola italiana, immersa nello smeraldo delle sue acque, splendente del verde della sua vegetazione, incontaminata nel suo ambiente e custode dei resti e delle vestigia della civiltà nuragica sarà una meta proposta per l’estate.

La sperimentata trasferta a novembre in occasione della maratona di New York City, l’evento sportivo più partecipato al mondo, nella magnifica città che “non dorme mai”, sarà nuova-mente organizzata per tutti coloro che vorranno cimentarsi nella più emblematica corsa e per gli accompagnatori che vorranno spendere qualche elettrizzante giornata nella Grande Mela.

C’è poi la proposta della Namibia, il paese africano di recente indipendenza, fatto di deserti, montagne, altipiani e pianure, con l’oceano atlantico come confine occidentale e i fiumi Zambesi, Okavango ed Orange. La patria della zebra di montagna, dei rinoceronti del deserto, degli imponenti baobab.

Anche quest’anno, ad arricchire la proposta di viaggi, ci saranno inoltre una serie di idee di viaggio culturale di un giorno per la tarda primavera, l’estate e per l’autunno.

Nei prossimi giorni sarà disponibile il catalogo completo di tale offerta, con dettagli di date, luoghi e costi, presso tutte le filiali, sul sito internet e nello spazio dedicato della nostra tele-visione a circuito chiuso presso le principali filiali della Cassa.

L’Ufficio Soci - Marketing e Comunicazione è a disposizione per ogni approfondimento. f.d.

Bruxelles, La Grande Place

Toronto

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 13

tradinoi

Come molti soci della Cassa rurale di Trento hanno avu-to modo di verificare personalmente negli anni scorsi, la Casa per ferie Mirandola, a Cesenatico, zona Ponente, offre la possibilità di passare le vacanze in un contesto protetto, curato e dotato di tutti i comfort. Le camere sono dotate di ampio bagno, TV, aria condizionata e frigo. La struttura è immersa nel verde e dispone di parco giochi per i più piccoli. La spiaggia è riservata e vi si accede in pochi minuti mediante una passerella di circa 200 metri, ombreggiata e accessibile solo ai soci

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• Uso della cassaforte in cameraNOVITA’ 2013!!! Attività di fitness o ginnastica dolce tenuta da professionisti in spiaggia per due volte in settimana a partire dal mese di giugno.

a Cesenatico la vacanzaè rilassante e familiarela “Casa per ferie mirandola” è Una strUttUra residenziale Che molti soCi della Cassa hanno Già freqUentato ed apprezzato neGli anni sCorsi

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14 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

tradinoi

Prosegue la raccolta delle richieste del premio di studio riservato agli studen-ti, Soci o figli di Soci, che si sono laureati o diplomati nell’anno scolastico o

accademico 2011-2012 con buoni risultati. Ricordiamo che il termine per la presentazione delle domande è fissato

al 28 febbraio 2013. Il modulo di richiesta è disponibile sul sito www.cassarurale-

ditrento.it o presso tutti i nostri sportelli.Il premio di studio consiste, ormai da alcuni anni, in un viaggio premio di alcuni giorni in una città

europea: la meta scelta per quest’anno sarà la Sicilia occidentale, terra ricca di storia, tradizioni e cultura. Il

viaggio si svolgerà dal 22 al 25 aprile 2013.Coloro che, per varie ragioni, non potranno partecipare al viaggio avranno la possibilità di optare per un premio alternativo, che consiste in un buono acquisto del valore di 500,00 euro da utilizzare presso la scuola di lingue

CLM BeLL.

PReMi Di STuDiO: C’è TeMPO FinO AL 28FeBBRAiO PeR PReSenTARe Le DOMAnDe

È stato come sempre una vera festa del-lo sport il “memorial” all’italiana

di calcio, intitolato a Gabriele Pasolli, giunto quest’anno alla ventesima edizione, che si è disputato nella palestra di Meano. Quattro erano le squadre in lizza: i “pulci-ni” dell’US Dolasiana (A e B nelle due foto sotto), dell’US Garibaldina e dell’US Gardolo. La classifica finale ha visto la vit-toria del’US Garibaldina che ha sconfitto

l’US Gardolo. Le due squadre della Dola-siana si sono “scontrate” fra di loro per il terzo e quarto posto, conquistato rispet-tivamente dalla squdra A e dalla B. Alla cerimonia di premiazione ha partecipato anche il vice presidente della Cassa rurale di Trento, Italo Stenico. La Cassa rurale è infatti sponsor ufficiale della Dolasiana e i piccoli calciatori giocano indossando magliette con il logo della Cassa.

terzo e quarto posto al “memorial pasolli”per le squadre di calcio dell’Us dolasiana “primi alla prima”

e telepass, ora è possibile l’acquisto on-line

“Primi alla prima” è la deno-minazione di un apprezzato

servizio che finora consentiva a chi ne faceva uso di prenotare - attra-verso il circuito delle Casse rurali - biglietti per assistere ad iniziative in programma sul territorio pro-vinciale: cultura, teatro, concerti, danza, eventi, cinema. Adesso è possibile addirittura acquistare il biglietto on-line, grazie all’attiva-zione (avvenuta pochi mesi fa) di un nuovo portale, frutto della col-laborazione tra l’ufficio marketing di Cassa centrale banca, Phoenix Informatica Bancaria e la società Attractive (tra i leader del settore).

Il nuovo portale www.pri-miallaprima.it consente con po-chi e semplici “clic” di selezionare il proprio posto per lo spettacolo di interesse direttamente sulla mappa virtuale del luogo che ospita l’even-to, pagare con carta di credito il biglietto e stampare il voucher ri-cevuto via e-mail. Contestualmente allo sviluppo del nuovo portale e alla modalità di acquisto on-line dei biglietti, è stato completato il restyling della comunicazione del servizio.

Con Autostrade per l’Italia è stato invece perfezionato un accor-do che consente di ac-quistare direttamente on-line l’apparato Te-lepass con consegna a casa: chi fosse in-teressato non dovrà quindi più recarsi presso la propria Cassa rurale o al “Punto Blu” dell’autostrada.

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 15

tradinoi

Era il primo giugno del 1960 quando Ame-deo Pontalti, di Villazzano, all’età di 24 anni, con un diploma di ragioniere

in tasca e diciotto mesi come sottotenente di complemento nell’artiglieria alle spalle, iniziò a lavorare come dipendente della Banca Na-zionale del Lavoro, che aveva sede in via San Pietro a Trento.

Tredici anni dopo fu promosso funziona-rio dell’ ufficio “Estero merci” e si occupò così di un settore allora molto delicato e altamen-te specializzato. “La normativa valutaria era complicatissima - ricorda Pontalti - trattavamo contratti internazionali e svolgevamo un ruolo di consulenza per le imprese che operavano con l’estero. C’era da saltare e da stare molto attenti, perché non era facile valutare un’operazione import-export solo sulla base di documenti”.

In quegli anni chi operava nell’ufficio “Estero merci” era tenuto in grande considerazione, sia dalla clientela che dai col-leghi: solo chi aveva maturato grande competenza e professiona-lità poteva infatti ricoprire quell’incarico. Fu tra l’altro proprio Amedeo Pontalti a tenere i corsi di formazione e preparazione dei dipendenti quando le Casse rurali cominciarono ad operare anche sull’estero. La sua esperienza con la Banca Nazionale del Lavoro si è conclusa nel 1985 quando iniziò a lavorare per il Confidi, come sostituto del direttore, fino al 1996, anno della pensione.

Ma anche al di fuori “dell’orario di lavoro” Amedeo Pontalti ha sempre avuto a che fare con il credito. Nel 1962 è infatti subentrato come socio della Cassa rurale di Villazzano al nonno materno Massimiliano Cagol, che di quella Cassa fu uno dei fondatori. Anche suo padre, Amedeo, è stato per molti anni membro del consiglio di amministrazione della Cassa rurale di Villazzano. E Amedeo - figlio - ha gestito i conti dei famigliari presso la Cassa rurale.

“Poi, quando abbiamo fatto dei lavori per ristrutturare la casa - ricorda Amedeo - sebbene io fossi dipendente della BNL e mio padre della Cassa di risparmio, per accendere il mutuo ci siamo rivolti alla Cassa rurale”. L’anno scorso, durante la Festa del

socio che si è svolta a Villazzano, il presidente della Cassa rurale di Trento, Giorgio Fracalossi, lo ha premiato per i suoi cinquant’anni di socio della Cassa.

Anche adesso che è in pensione continua ancora ad occuparsi di contabilità, quella del-la Croce Bianca, della quale è anche il vice presidente. “Sono entrato nella Croce Bianca nel 2000, pochi anni dopo la pensione, perché volevo fare invece qualcosa di utile”. Completato il corso come volontario sanitario, per anni è stato impegnato per quattro giorni alla settima-na nei turni di servizio che allora erano di otto ore: un’esperienza intensa ed appagante. “Ora

l’età - Amedeo è nato nel 1935 - non mi consente di sostenere quei ritmi ma continuo ad essere a disposizione, soprattutto per i cosiddetti viaggi programmati, quelli che prevedono trasporti di infermi da ospedale a ospedale”, precisa Pontalti.

Così gli rimane più tempo da trascorre con la moglie Bruna, con la quale ha avuto due figlie, Alessandra e Irene, e da dedicare ad uno “speciale incarico”: impiegare il piccolo capitale che uno zio materno ha lasciato perché fosse utilizzato per iniziative di solidarietà. m.t.

Amedeo Pontalti, al centro, durante la premiazione per i suoi cinquant’anni di Socio della Cassa Rurale di Trento. Alla sua destra Remo Nicolini, alla sua sinistra, Domenico Bazzanella anch’essi premiati per la stessa ricorrenza.

nato a Villazzano nel 1935, dopo la pensione si è impeGnato nel Volontariato: dal 2000 fa parte della CroCe bianCa, della qUale è anChe ViCe presidente

L’ANNO SCORSO È STATO PREMIATO PERCHÉ SOCIO DELLA CASSA DA 50 ANNI

amedeo pontalti, Una Vita dediCata al Credito

16 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

“Per soci e clienti non è stato un passaggio indolore”: quando sull’edificio in piazza Oveno

13 l’insegna della Cassa rurale di Trento ha sostituito quella della Cassa rurale di Sopramonte in seguito alla fusione de-cisa nel 2009, ci è voluto un po’ di tem-po prima che gli abitanti del sobborgo di Trento si abituassero alla novità e si rendessero conto che era cambiato il nome ma non l’anima della “loro” Cassa rurale. Per Fabrizio Armellini, direttore della filiale di Sopramonte della Cassa

rurale di Trento, quell’iniziale disorien-tamento rappresenta la dimostrazio-ne lampante di quanto fosse forte il legame fra soci, clienti e cassa rurale. Un legame che non si è per niente indebolito, perché anche se la “sede storica” è diventata uno “sportello” e i dipendenti sono diminuiti, l’accoglien-za, la competenza, la disponibilità sono rimaste le stesse e l’offerta di servizi e strumenti è addirittura aumentata. La “transizione” è stata certamente facili-tata dall’aver mantenuto nel ruolo di direttore di filiale Fabrizio Armellini, che già nel 2007 aveva assunto l’incarico di direttore dello sportello della Rurale di Sopramonte. La sua presenza ha garan-tito quella “continuità” che era stata promessa nel momento della fusione fra le due Casse rurali e che poi è stata confermata dai fatti.

Una situazione analoga si è verifi-cata anche a Sardagna, dove la Cassa rurale di Sopramonte aveva aperto una filiale in via Alto Sasso 25. Anche lì il cambio di insegna ha provocato un po’ di sconcerto: ma siccome una vol-ta varcata la soglia soci e clienti hanno continuato a incontrare Marco Costa - attuale direttore della filiale - che a

Sardagna ci lavorava già da dieci anni, i “traumi” del passaggio sono stati rapi-damente assorbiti. “Anzi - precisa Costa - adesso oltre all’apertura mattutina, su appuntamento ho la possibilità di essere in filiale anche di pomeriggio, prevalentemente per prestare consu-lenze: ed è un servizio che viene molto apprezzato”.

Dopo la fusione, a partire dal 2010, quando c’è necessità di sostituire il di-rettore, per garantire la continuità del servizio dalla filiale di Sopramonte sale a Sardagna Maria Cristina Pedrolli, che con la sua competenza e cordialità si è fatta voler bene fin da subito e ha contribuito a non far rimpiangere a soci e clienti la “vecchia” filiale.

Anche presso la filiale di Sopramon-te c’è un’altra persona, oltre al direttore, che ha facilitato il “passaggio” ed è Ta-tiana Menestrina che tra l’altro, come il direttore, a Sopramonte ci abita. “Io e Tatiana - ricorda Armellini - eravamo persone conosciute e delle quali ave-vano fiducia”. Fiducia che poi è stata estesa anche ai nuovi colleghi: Andrea Franceschi, che è anche il vice diret-tore, Paolo Fantoni e Maria Cristina Pedrolli.

A Sopramonte e Sardagnadue filiali ben “radicate”entrambe rappresentano Consolidati pUnti di riferimento per le ComUnità in CUi operano. disponibilità, stima e fidUCia sono da sempre alla base dei rapporti Con soCi e Clienti

C’È UN LEGAME MOLTO FORTE CON IL TERRITORIO

A sinistra il direttore della filiale di Sardagna Marco Costa con Maria Cristina Pedrolli, sull’altra pagina lo staff della filiale di Sopramonte (dal basso verso l’alto) Tatiana Menestrina, Maria Cristina Pedrolli, Andrea Franceschi (vicedirettore), Fabrizio Armellini (direttore) e Paolo Fantoni. Lo scorcio di Sopramonte è una fotografia di Luciano Imperadori

tradinoi

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 17

Sopramonte e Sardagna - una volta rispettivamente sede e sportello - dopo la fusione sono diventate “sorelle”, una somiglianza che si riflette anche nell’o-peratività: adesso, come nel passato, in entrambe le filiali predomina infatti il “retail”, cioè i rapporti con privati e famiglie, ma fra soci e clienti c’è an-che qualche artigiano e ci sono alcune piccole imprese.

Per Sopramonte c’è ancora spa-zio di crescita. Il forte sviluppo edilizio che si è avuto negli ultimi anni in paese, ha portato la popolazione residente a superare le 3.000 unità e non tutti i “nuovi abitanti” sono diventati soci o clienti. “Possiamo dire che al momento circa il 60% fa riferimento alla Cassa – afferma Armellini – e adesso che siamo a pieno regime con la nostra struttura operativa, possiamo cominciare a pen-sare di avviare iniziative di sviluppo sul territorio”.

in entrambe le località è molto forte la presenza delle associazioni, che hanno una lunga tradizione, anche di legame con la Cassa rurale.

“Nei confronti delle associazioni, ri-spetto al passato non è cambiato nulla - puntualizza Armellini - e la Cassa rurale di Trento le sostiene come avveniva prima.

In più, rispetto a prima, soci e clienti possono ora contare su prodotti nuovi e diversi, come anche su consulenze a livello finanziario o assicurativo. “Quel-la di consulenza - afferma Costa - è un’ attività nella quale bene si esprime quel rapporto di reciprocità, che viene indicato come fondamentale

nel credito cooperativo”. Quando una consulenza si conclude con la stipula di un contratto, “la soddisfazione è re-ciproca perché è contento sia il cliente sia chi ha fatto la proposta - prosegue Costa - nella consapevolezza di aver dato una risposta giusta ad un’esigenza sentita”.

Le due filiali non hanno “concorren-ti” bancari sul loro territorio: ma nono-stante questa posizione di “monopo-lio”, l’attenzione verso soci e clienti è sempre massima. In entrambe le realtà, disponibilità, stima e fiducia sono alla base dei rapporti interper-sonali. E non è raro che le richieste di informazioni e chiarimenti riguardino anche temi che esulano dal contesto ban-cario. “Qualche giorno fa un’anziana di Sardagna si è rivolta a me per sapere se era in regola con il pa-gamento del canone RAI ed è stato un piacere per me poterla aiutare ad ot-tenere una risposta al suo dubbio”, racconta Marco Costa.

“Quando la notizia era su tutti i giornali e telegior-nali - racconta Armellini - c’è sta-to chi ci ha chiesto: “ma siete an-che voi come il Monte dei Paschi di Siena?” C’è stato così modo di spiegare che invece noi siamo veramente una ban-ca differente, perché siamo ancorati al nostro territorio,

perché certi investimenti non li faccia-mo. In questi scandali c’è di positivo che aiutano a far comprendere meglio perché le Casse rurali si dichiarano e sono banche diverse”.

“Diverse” soprattutto per il loro forte radicamento sul territorio, che le portano ad essere veri custodi del risparmio e consolidati punti di riferi-mento per le comunità in cui operano:

una “diversità” della quale le filiali di Sopramonte e Sardagna rap-

presentano due s igni f icat iv i esempi.

m.t.

tradinoi

Sabato 9 marzo 2013 Vason Monte Bondone a partire dalle ore 19Informazioni presso le filiali

FeSTA DeL SOCiO“in QuOTA”

18 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

Anche nel 2013 “CLM BELL” propone soggiorni di studio estivi in Trentino, Irlanda e Germania, per imparare inglese e tedescocome GiÀ l’anno scorso, Per i fiGli dei soci sono Previste vantaGGiose condizioni con sconti fino a 900 euro sui costi di iscrizione

La Cassa Rurale di Trento rinnova migliorandole ulteriormente an-che per l’estate 2013 l’ interessan-

te serie di agevolazioni rivolte a scolari e studenti che nel corso delle vacanze estive intendano approfondire lo stu-dio della lingua inglese o tedesca nei soggiorni organizzati da CLM BELL.

Le due Sedi per i soggiorni in Trentino dei corsi sono la ormai col-laudata Casa di soggiorno AERAT di Candriai sul Monte Bondone, per co-loro che sono interessati alla lingua in-glese, mentre per lo studio della lingua tedesca i ragazzi soggiorneranno nel-

la casa natura Villa Santi a Montagne nello splendido Parco naturale Adamello Brenta.

Uno staff di docenti ma-dre l ingua o bilingue e con grande espe-rienza nell’inse-gnamento in età scolare, affianca-to da assistenti qualificati, se-

guirà costantemente il soggiorno degli ospiti, organizzando momenti di studio e altre varie attività culturali, ludiche e sportive. La proposta all’estero preve-de due soggiorni , uno in irlanda a Du-blino in collaborazione con Alpha Col-lege of English , da molti anni partner di CLM BELL , e uno in Germania a Bad Schussenried, in collaborazione con Humboldt – Institut, notissimo e quali-ficato istituto per l’insegnamento della lingua tedesca agli stranieri. Ai soggior-ni studio è abbinato un pacchetto di lezioni “lingua e cultura” a CLM BeLL nel mese di giugno. Per tutta la dura-ta dei soggiorni all’estero gli studenti saranno seguiti da assistenti CLM BELL. Le agevolazioni – di misura variabile

in base alla proposta scelta - sono ri-servate ai figli dei Soci “attivi”, dietro presentazione all’atto dell’iscrizione di una semplice dichiarazione rilasciata dall’Ufficio soci della Cassa. Per tutti i giovani atleti delle società sportive sponsorizzate dalla Cassa è previsto un ulteriore contributo di 100 euro. ulteriori sconti sono riconosciuti da CLM BELL per iscrizioni entro il 31 marzo e per fratelli e sorelle.

Per informazioni e iscrizioni:

Via Pozzo, 30 – Trento Tel. 0461 981733 [email protected]

“VOuCheR FORMATiVi”: COSA SOnO, A Chi SPeTTAnO, COMe Si RiChieDOnORitornati dopo quattro anni dalla precedente edizione, i buoni formativi si confermano uno strumento di accesso alla formazione molto gradito alla popolazione trentina , in quanto consentono di accedere a percorsi molto interessanti, con una piccola comparte-cipazione o gratuitamente. L’iniziativa, avviata nel 2012 prosegue per tutto il 2013. Proponiamo un breve vademecum per orientarsi.

COS’è un BuOnO FORMATiVOIl buono formativo è un documento erogato dalla Provincia auto-noma di Trento che consente di frequentare un percorso formativo – a domanda individuale - per il rafforzamento delle competenze linguistiche, informatiche o trasversali scegliendolo tra quelli pre-senti all’interno di quattro appositi cataloghi predisposti dall’Am-ministrazione provinciale:• INFORMATICA (informatica di base, automazione d’ufficio e

informatica applicata) - 302 percorsi; • LINGUE STRANIERE (inglese e tedesco a livello base, intermedio e

avanzato, a cui si aggiungono specifici percorsi di lingua e cultura araba e di lingua e cultura dei paesi dell’Est Europa) - 211 percorsi;

• LINGUA E CULTURA ITALIANA (percorsi di italiano come seconda lingua) - 27 percorsi;

• COMPETENZE TRASVERSALI E PER OPERATORI DI PUBBLICA SICUREZZA (competenze trasversali di base, intermedie, avan-zate e competenze professionali per gli operatori di pubblica sicurezza) - 95 percorsi.

A titolo di compartecipazione al costo del percorso è richiesto al partecipante il solo contributo fisso di 150 euro. Qualora il titolare del buono rientri in percorsi anticrisi, tale quota è sostenuta diret-tamente dall’Amministrazione.

Chi SOnO i DeSTinATARi Dei BuOni FORMATiViPossono richiedere i buoni formativi tutte le persone domiciliate in provincia di Trento, di età compresa tra i 18 e i 64 anni, che abbiano assolto l’obbligo scolastico o che siano state prosciolte dallo stesso, qualificabili come forze lavoro (persone occupate, disoccupate o inoccupate). Nel caso di occupati, la domanda formativa risponde esclusiva-mente ad una esigenza individuale del richiedente e le azioni

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 19

Anche nel 2013 “CLM BELL” propone soggiorni di studio estivi in Trentino, Irlanda e Germania, per imparare inglese e tedescocome GiÀ l’anno scorso, Per i fiGli dei soci sono Previste vantaGGiose condizioni con sconti fino a 900 euro sui costi di iscrizione

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GeRMAniA Humboldt-InstitutBad Schussenried Dal 18 al 31 agosto € 1.790,00 € 800,00 € 990,00

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Dal 28 luglio al 10 agostoDal 11 agosto al 24 agosto

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Dal 18 al 25 agostoDal 25 agosto al 1 settembre € 540,00 * € 250,00 € 290,00

Le quote di partecipazione sono già al netto del contributo concesso a tutti i partecipanti dalla Fondazione Cassa Rurale di Trento. *Oltre la disponibilità dei posti, la quota è soggetta a riconferma in base al costo del volo. ** Al quale può sommarsi anche altra scontistica.

“VOuCheR FORMATiVi”: COSA SOnO, A Chi SPeTTAnO, COMe Si RiChieDOnOformative devono essere seguite al di fuori dell’orario di lavoro o ricorrendo ai congedi formativi previsti dalla normativa vigente o dalle discipline contrattuali.Nella formazione delle graduatorie viene data precedenza a coloro che non hanno mai ottenuto un buono formativo in nessuna delle aree a catalogo e, a seguire, ai possessori di requisiti specifici stabiliti dalla normativa vigente.

COMe RiChieDeRe iL BuOnO FORMATiVOPer richiedere un buono formativo è necessario rivolgersi ad una delle sedi della Struttura Multifunzionale Territoriale – Ad Personam. Si può richiedere un solo buono formativo alla volta, in qualsiasi momento dell’anno, scegliendo un’area di interesse (lingue, infor-matica o competenze trasversali).

ASSeGnAziOne DeL BuOnOA cadenza indicativamente mensile, l’Amministrazione assegna i buoni formativi predisponendo apposite graduatorie per ciascu-na delle aree previste. Le richieste di buoni rimaste inevase sono

collocate nella graduatoria successiva. Le graduatorie sono rese pubbliche presso le diverse sedi della Struttura Multifunzionale Territoriale Ad Personam e sul sito internet www.fse.provincia.tn.it

uLTeRiORi inFORMAziOniPer informazioni sui buoni formativi è possibile contattare il Nu-mero Verde 800.163.870 della Struttura Multifunzionale Territoriale Ad Personam della Provincia Autonoma di Trento o visitare il sito http://www.fse.provincia.tn.it/. A Trento la sede di Ad Personam è in Via Pranzelores, 69 , orario dal lunedì al venerdì 09.00 – 18.00.

CLM BELL offre ai titolari dei buoni formativi corsi a catalogo per l’area LINGUE STRANIERE, con la possibilità di esame di certificazione linguistica di inglese Cambridge ESOL o di te-desco Goethe Institut.

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20 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

noi & i soldi

“Hard times in New York town”. Questo è il titolo di una delle prime canzoni di Bob Dylan, scritta nel 1962. Dopo cinquant’anni poco è cambiato: i tempi sono ancora duri, non solo nella Grande Mela, ma anche qui nei nostri paesi. “Ricordati: lamentarsi non serve a niente”. Questa invece era una frase che mio nonno mi ripeteva spesso. Ed anche questa è ancora attuale. Insomma, riassumendo: i tempi sono duri, ma lamentarsi non serve a niente! E, forti di questa convinzione, qui in Cassa Rurale di Trento, all’inizio di questo nuovo anno 2013 abbiamo iniziato a rimboccarci le maniche e a provare a fare qualcosa di concreto per rendere questi tempi meno duri. Con umiltà e nel nostro piccolo, senza voler risolvere tutti i problemi del mondo, ma provandoci. Ci sono due iniziative in particolare che stanno partendo che secondo me sono interessanti: il progetto “Previdenza e Assicurazione” ed il progetto “Diamociunfuturo” (sulla pagina a fianco anticipiamo per i nostri lettori una delle immagini che caratterizzeranno la campagna promozionale del progetto). Il primo è intergenerazionale: riguarda i giovani, che il futuro ce l’hanno tutto davanti, e i non più giovani, che il futuro in parte ce l’hanno alle spalle,

e che vogliono preservare quello che hanno costruito per i loro figli, i loro nipoti, una serena vecchiaia. Il secondo progetto invece riguarda la creazione di nuove imprese, e quindi l’aiuto ai giovani che hanno voglia e capacità di intraprendere a costruirsi le proprie prospettive di vita. Sono due progetti articolati su cui la vostra Cassa Rurale sta investendo. Non è questo il luogo

per approfondirli: andate in filiale, venite negli uffici, ve li spiegheremo. E vi inviteremo ad essere “sponsor” di queste iniziative, a farle decollare, ad aiutarci ad ottenere dei risultati concreti. Avanti insieme, anche se i tempi sono duri. Perché insieme si può!

Michele Sartori

l’analisi del direttore

due iniziative Per far fronteai “temPi duri” cHe viviamo

Più generazioni,Più imPresa.

Sei un giovane o sei stato un giovane di belle speranze e grandi idee?

www.cassaruraleditrento.it

DIAMOCIUNFUTURO! INVESTIAMO PARTE DEI NOSTRI INTERESSI NEGLI INTERESSI DEL NOSTRO TERRITORIO.

Sei un Socio, un Cliente, rappresenti un ente locale, un’istituzione, un’azienda, o sei semplicemente una persona aperta a nuove iniziative? C’è un progetto che permette di destinare una parte degli interessi maturati sul tuo conto deposito a un fondo di garanzia, chiamato DIAMOCIUNFUTURO, che sostiene giovani start-up d’impresa, per investire senza rischi nel futuro delle nuove generazioni e, quindi, dell’economia locale.

Sei un giovane con un valido progetto d’impresa in testa? Contattaci subito: riceverai un servizio di consulenza gratuita per accedere al finanziamento.

in collaborazione con:

22 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

La recente evoluzione degli sce-nari politico/economici del no-stro paese ha reso necessaria

una riformulazione del concetto di welfare inteso in tutti i suoi aspetti socialmente rilevanti come la sanità, le politiche giovanili e occupazionali e, in ultimo, le pensioni.

La riforma Monti/Fornero si è atti-vata in tal senso cercando di stabiliz-zare la situazione, attuando provve-dimenti già adottati in diversi paesi europei, come l’innalzamento dell’età pensionabile a 65 anni piuttosto che i requisiti contributivi minimi di 42 anni. Queste manovre, è bene sottolinearlo, servono a calmierare il disavanzo pre-videnziale presente nel nostro paese e a normalizzare pro futuro la situazione ma non modificano il trend negativo, che stima le pensioni pubbliche sem-pre più a ribasso, come dimostrano alcune previsioni che parlano di una proporzione pari al 50% dell’ultima busta paga per chi raggiungerà l’a-gognato traguardo pensionistico nel 2030.

Ciò premesso, risul-ta oggi fondamen-tale, oltre ad avere consapevolezza di ciò, adoperarsi nel migliore dei modi per creare un ser-batoio di reddito alternativo, volto a garantire la stabilità dell’equilibrio finanziario

la cassa rurale offre a soci e clienti una consulenza individuale sPecializzata

Previdenza complementare,meglio pensarci per tempoÈ fondamentale crearsi un serbatoio di reddito alternativo, Per Garantire stabilitÀ all’equilibrio finanziario famiGliare e Per soPPerire al calo delle risorse PubblicHe destinate alla Pensione

famigliare. L’ottica della previdenza complementare è proprio questa, sopperire al calo delle risorse pub-bliche con i mezzi a propria disposi-zione. La previdenza complementa-re è una forma di previdenza che si aggiunge a quella obbligatoria, ma non la sostituisce. È fondata su un sistema di finanziamento a capitalizza-zione che consiste nella creazione, per ogni iscritto, di un conto individuale cui affluiscono i versamenti contribu-tivi, investiti nel mercato finanziario.

Un valore aggiunto della creazione di questo capitale risiede nella dedu-cibilità fiscale delle somme accanto-nate sino ad un massimo di 5.164 euro all’anno, con conseguente risparmio fiscale che può arrivare sino al 43%. Il fondo pensione complementare potrà poi essere riscosso al momento del pensionamento attraverso una rendi-ta vitalizia, in soluzione unica oppure adottando formule miste (50% in ren-dita e 50% in capitale). L’erogazione avrà inoltre una tassazione agevolata.

Sono consentiti riscatti anticipati per l’acqui-sto e ristrutturazione della prima casa, per spese mediche e, in forma ridotta, senza specifica motivazio-ne. All’interno del fondo pensione integrativo si può far convogliare anche il proprio

TFR, pur senza portare tale somma all’interno della deducibilità fiscale so-pra citata, ma usufruendo unicamente di una minore tassazione a scadenza.

Ricordiamo inoltre che anche co-loro che sono già in pensione ed hanno un’età inferiore ai 64 anni possono sottoscrivere un prodot-to di previdenza complementare esclusivamente per sfruttarne i van-taggi fiscali di deducibilità. L’aspetto fondamentale è quello di riconsidera-re il concetto di risparmio integrando alla visione “materialistica” di esso un aspetto ed una finalità più compen-sativa e prudenziale simile a quella dei prodotti assicurativi. Risulta utile separare fin da subito le risorse ac-cantonate per obiettivi di breve oriz-zonte temporale da quelle destinate ad integrare il reddito futuro. Anche per questo, sono in molti in italia ad aver già sottoscritto i contratti di previdenza complementare anche per i figli minori, portando a casa il duplice beneficio di un risparmio fiscale immediato da un lato e la creazione di una buona base eco-nomica per il figlio dall’altro.

La Cassa Rurale di Trento, da sem-pre attenta ad attiva all’interno delle tematiche previdenziali, offre ai soci e ai clienti una consulenza individuale specializzata grazie ai suoi consulen-ti specificamente formati, presenti in tutte le filiali.

Federico AlbertelliServizio Bancassicurazione

noi & i soldi

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 23

noi & i soldi

Le modifiche della normativa sull’imposta di bollo sono entra-te in vigore il 1° gennaio 2012.

Ciò nonostante solamente con la pub-blicazione della circolare dell’Agenzia delle Entrate del 21 dicembre 2012, il quadro normativo ha assunto suffi-ciente chiarezza. Per questo motivo l’addebito dei bolli per l’intero anno 2012 è avvenuto nei primi giorni del 2013.

Con la nuova formulazione della normativa i depositi a risparmio sono trattati allo stesso modo dei conti cor-renti. Ciò vuol dire che sono soggetti annualmente all’imposta di bollo e non solamente all’apertura, come era pre-visto dalla vecchia normativa.

Non sono soggette ad imposta le ONLUS e i ‘conti di base’ destinati a fa-sce socialmente svantaggiate.

L’importo dell’imposta varia a se-conda della natura giuridica, persona fisica o soggetto diverso, del cliente intestatario del conto corrente o del libretto di risparmio.

Per ciascun rapporto intestato a persone fisiche l’imposta di bollo rimane pari a 34,20 euro annua-li. Viene inoltre introdotto un

una circolare dell’aGenzia delle entrate Ha fatto cHiarezza

ecco come si aPPlical’«imPosta di bollo»l’imPorto varia a seconda della natura Giuridica dell’intestatario. ora i dePositi a risParmio sono trattati allo stesso modo dei conti correnti

regime di esenzione qualora il va-lore medio di giacenza risulti non superiore ad euro 5.000. Inoltre l’im-posta non è dovuta per i conti correnti intestati a persone fisiche, qualora la giacenza media risulti negativa (ad esempio rapporti che utilizzano il fido).

Per i soggetti diversi dalla perso-ne fisiche viene, invece, incrementa-ta la misura del tributo a 100 euro annui, senza alcun tipo di esenzione.

Per i libretti di risparmio al portato-re, l’imposta deve essere determinata in considerazione del soggetto che

risulta possessore del libretto.Come si calcola la giacenza media?Per il calcolo della giacenza media

per l’esenzione del bollo di persone fisiche, sono considerati tutti i rap-porti di conto corrente e i libretti di risparmio identicamente intestati. Nel caso di rapporti intestati a ditta individuale il cumulo della giacenza viene fatto con i rapporti del titolare.

Nel calcolo della giacenza media sono ricompresi anche i libretti al portatore.

Non concorrono invece a formare il valore medio di giacenza ai fini dell’e-senzione i conti correnti che presen-tano una giacenza media negativa.

Francesco GiovanazziServizio Pianificazione Commerciale

24 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

di Rossana Gramegna

il Trentino è terra di associazio-nismo e volontariato. Quante sono le associazioni presenti sul

territorio e di cosa si occupano mag-giormente?

Trento è la provincia italiana  di gran lunga a più alta densità di volon-tariato in Italia; il censimento ISTAT del 2001 le ha quantificate in circa 5.000, di cui circa 1.000 iscritte all’albo e registro della Provincia Autonoma di Trento. Circa un’associazione ogni cento abi-tanti.

La dimensione di questa “galas-sia” di associazioni è principalmente medio/piccola; relativamente poche sono quelle di grande dimensione e strutturate. Questa caratteristica riflet-te la storia e la cultura della nostra terra (anche il numero dei comuni è elevato rispetto alla popolazione). Gli ambiti di attività più numerosi sono quello spor-tivo, quello culturale, quello sociale.

Attualmente, a grandi linee,

InTerVISTA A GIorGIo MASSIGnAnI (*)

Associazionismo, un mondoche deve imparare a “fare rete”il centro servizi Per il volontariato della Provincia di trento, con il sosteGno della fondazione cassa rurale di trento, Ha Promosso fra il 2012 e il 2013 corsi Gratuiti sulla ProGettazione sociale

quali sono i principali problemi che un’associazione si trova ad af-frontare?

I principali problemi che incontra-no le associazioni nella gestione del-la loro attività sono legati agli aspetti burocratici/legislativi ed anche fiscali. La legislazione italiana in materia è ar-ticolata e complessa e le associazioni sono costrette a muoversi come in un labirinto.

A volte si ha la sensazione che le associazioni siano fin troppe, soprattutto in alcuni ambiti. unire le forze, non sarebbe invece una risorsa, in tempi come gli attuali, in cui è cambiato anche il contesto economico?

È assolutamente vero. Ritengo che le associazioni in Trentino siano troppe e spesso sovrapposte; non potendo incidere sul loro numero e sulla conseguente frammentazione (si invaderebbe il terreno dell’identità) occorre spingerle a lavorare insieme su iniziative comuni (fare rete): a que-sto principio sono ispirati i bandi del CSV di sostegno economico ai progetti

delle associazioni.

è cambiato l’associazionismo negli anni? Se sì, come? C’è più at-tenzione per ambiti che magari un tempo non erano considerati?

Sì, è cambiato e sta cambiando. Dopo il boom degli anni 90, che ha costituito l’attuale struttura del volon-tariato socio/assistenziale sanitario, si sta verificando in questi anni un al-tro piccolo boom del volontariato in settori quali culturale, tempo libero, “wellbeing”, ambientale e integrazio-ne (immigrati). Molte di queste nuove associazioni sono costituite da giovani!

C’è un  ricambio generaziona-le? Come si rapportano i giovani al mondo dell’associazionismo ?  

Il ricambio generazionale stenta ad affermarsi nelle organizzazioni tradi-zionali, strutturate e consolidate (an-che se questa necessità è sempre più

Giorgio Massignani

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 25

avvertita); forse per una resistenza più o meno consapevole nella dirigenza di queste associazioni. Su questo tema il CSV sta investendo molte energie in ricerche che si tradurranno in iniziative concrete nel prossimo anno.

Mentre i giovani sono protagonisti nelle associazioni di nuova costituzio-ne nei settori citati a cui facevamo ri-ferimento prima.

Cosa fa e cosa può fare CSV per un’associazione all’inizio del suo percorso, in fase di avvio? e cosa invece per le associazioni che già operano sul territorio?

Il Centro fornisce consulenza giuri-dico/normativa per la costituzione di nuove associazioni (il tasso di nuove associazioni è elevato – una media di oltre dieci al mese! - e in buona parte costituite da giovani). Questa area sarà riorganizzata per fornire servizi anche oltre la fase di costituzione in modo integrato e innovativo rispetto agli altri servizi offerti dal CSV.

Inoltre il Centro offre, per le associa-zioni già operanti, un apprezzato ser-vizio di accompagnamento/assistenza sul piano della progettazione delle ini-ziative e le possibilità di finanziamento.

Infine sono molto apprezzati (e

DeL CSV DeLLA PROVinCiA Di TRenTO FAnnO PARTe 94 ASSOCiAziOni

I Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) sono stati creati dalla Legge Quadro sul Volontariato n. 266 del 1991, il cui art. 15 prevede che essi siano enti a disposizione delle

Organizzazioni di Volontariato, e da queste gestiti, con il fine di sostenerne e qualificarne l’attività.

I CSV erogano le proprie prestazioni sotto forma di servizi in favore delle Organizzazioni di Volontariato, iscritte e non iscritte nei Registri regionali, e ai singoli volontari. In particolare:• approntano strumenti e iniziative per la crescita della

cultura della solidarietà e la promozione di nuove ini-ziative e il rafforzamento di quelle esistenti;

• offrono consulenza e assistenza qualificata nonché strumenti per la progettazione, l’avvio e la realizzazione di specifiche attività;

• assumono iniziative di formazione e qualificazione dei volontari;

• offrono informazioni, notizie, documentazione e dati sulle attività di volontariato locale, nazionale e internazionale.

Nella sua azione quotidiana, il CSV si riconosce pienamente nella “Carta dei Valori del Volontariato” operando secondo i seguenti principi: trasparenza, democraticità e legame col territorio.Al CSV della provincia di Trento fanno capo 94 associazioni di volontariato.

Il presidente attualmente in carica è Giorgio Casagran-da, Paola Gottardi è la vice presidente.

La sede è in piazzetta Leonardo da Vinci 2 a Trento.Il sito internet è: www.volontariatotrentino.it

molto seguiti dai giovani) i nostri corsi di formazione sparsi sul territorio pro-vinciale intesi a fornire competenze su tematiche attuali (e spendibili anche in altri contesti professionali) quali la progettazione, la ricerca fondi e la co-municazione. E, a questo proposito, un particolare grazie alla Fondazione alla Cassa Rurale di Trento, nostro partner in queste iniziative di formazione.

Con il sostegno della Fondazione Cassa Rurale di Trento, il Centro Servizi Volontariato della Provincia di Trento ha promosso tra il 2012 e il 2013 corsi gratuiti sulla progettazione sociale, de-

stinati a tutte le Associazioni interessa-te. In particolare il corso cominciato nel mese di febbraio 2013 si è occupato di ideazione, gestione e rendicontazione di progetti, con l’obiettivo di fornire ai partecipanti validi strumenti per ope-rare in un campo, quello dell’associa-zionismo, che richiede ormai un’ade-guata preparazione.

(*) L’intervista è stata realizzata con Gior-gio Massignani nella sua veste di direttore del CSV della provincia di Trento, incarico che nel frattempo - prima dell’uscita di questo numero della rivista - ha lasciato per andare pensione: la nuova coodinatrice è Francesca Fiori.

il 5 per mille può essere destinato alla Fondazione Cassa Rurale di Trento

Nella dichiarazione dei redditi 2013 è possibile scegliere se destinare una quota, pari al 5 per mille dell’Irpef, ad un Ente con finalità di interesse sociale. Tra gli Enti che possono beneficiare di tale iniziativa rientra anche la Fondazione Cassa Rurale di Trento. Vale la pena ribadire che la scelta non aumenta le imposte da pagare, ma semplicemente assegna all’ente indicato una percentuale (il 5 per mille) di quanto comunque dovuto. Per destinare il 5 per mille alla Fondazione Cassa Rurale di Trento è sufficiente firmare nel riquadro presente nel modello di dichiarazione dei redditi indicando il codice fiscale 96081230227.Sostenere la Fondazione Cassa Rurale di Trento significa essere vicini ai bisogni della nostra comunità.

26 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

Giovani 2.0

Cosa è richiesto oggi ai giovani sul mondo del lavoro?Comune di Trento e Cassa Rurale di Trento sosten-

gono “Trento for job”, quattro iniziative volte a favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro. Infatti, i saperi tecnici dell’educazione tradizionale sono importanti, ma oggi insufficienti. L’ingresso nel mondo del lavoro richiede ai gio-vani di essere invece forti in quelle competenze trasversali, o soft skills, che si rivelano poi fondamentali in qualsiasi contesto professionale e ruolo, sia all’operaio, che al manager.

Quali sono? E come si fa a valorizzare quelle che ognuno di noi ha già?

Comunicazione, team working, ascolto, osservazione, capacità relazionali e anche e soprattutto una buona dose di “imprenditività”, ovvero la capacità in ogni situazione di fare affidamento su di sé, assumendosi dei rischi e puntando sulle proprie attitudini. Elementi che non si studiano a scuola ma che si apprendono sul campo e dalle esperienze fatte.

Ai giovani serve“imprenditività”comune di trento e cassa rurale di trento ProPonGono “trento for job”, una serie di iniziative formative Per miGliorare le comPetenze Personali e favorire l’inGresso nel mondo del lavoro

È IMPorTAnTe SAPer PunTAre SuLLe ProPrIe ATTITuDInI

Per chi è sufficientemente motivato, Comune di Trento e Cassa Rurale di Trento mettono a disposizione questo per-corso organico di orientamento al lavoro e all’imprenditività personale che include quattro momenti: Campus formativo residenziale, workshop di riflessione, seminari e un’iniziativa concreta.

Campus JobTrainer, tre giornate di formazione esperien-ziale full time in una suggestiva località del Trentino, durante le quali 48 candidati possono apprendere strumenti concreti per distinguersi valorizzando il proprio talento e le proprie passioni e conseguire maggiore motivazione e quelle capacità da subito richieste sul lavoro. Un modello formativo esclusivo che in Trentino ha già formato quasi 300 giovani.

Il Campus sarà preceduto dal Workshop “i Mestieri del Futuro”, serata aperta a tutti (famiglie, educatori, istituzioni, giovani) dedicata ai cambiamenti nel mondo del lavoro e ai fattori chiave per farsi trovare preparati.

Chi intende conoscere i passi che portano all’avvio di un’impresa o alla realizzazione di un’idea innovativa può partecipare ai Seminari “il futuro me lo gestisco io” a cura dei Giovani Soci della Cassa Rurale di Trento, che puntano a dare istruzioni concrete e precise su tipi di contratti e finan-ziamenti possibili, e approfondire il servizio “Diamociunfu-turo”, iniziativa per quei giovani che intendono sviluppare una propria idea imprenditoriale.

Il Comune e la Cassa Rurale di Trento sono scesi in campo per avvicinare e preparare i giovani al mondo del lavoro, ora tocca ai giovani allungare la mano e raccogliere questa sfida.

Sara Dalprà - Motylab Trento

TRENTO FOR JOB. GIOVANI E LAVORO:GLI STRUMENTI GIUSTI.

w w w . c a s s a r u r a l e d i t r e n t o . i t / g i o v a n i w w w . t r e n t o g i o v a n i . i t w w w . j o b - t r a i n e r . i t

WORKSHOP “I mestieri del futuro” 15 aprile 2013 //

Trento, Sala don Guetti - Via Vannetti 8

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Come sta cambiando il mondo del lavoro?

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tue passioni e sviluppare le capacità che ti sono

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CASSA rurALe DI TrenTo ■ 27

Giovani 2.0

Sulla scia del successo riscontrato lo scorso anno dal progetto formativo “il futuro me lo gestisco io”, torna anche nel 2013 l’approfondimento sulle tematiche del

mondo del lavoro promosso dall’Associazione Giovani Soci della Cassa Rurale di Trento.

Quest’anno il ciclo di incontri de “Il futuro me lo gestisco io” si presenta in una veste tutta nuova: sarà infatti inserito nell’ambito del più ampio progetto formativo “Trento for job” promosso dalla Cassa Rurale di Trento in collaborazione con le Politiche Giovanili del Comune di Trento e Job Trainer Trento, che trovate illustrato nella pagina precedente.

Il tema scelto per questa seconda edizione è l’autoim-prenditorialità giovanile, e l’obiettivo è quello di fornire ai partecipanti le informazioni di cui possono aver bisogno per creare o rafforzare la loro personale attività di impresa, privilegiando gli aspetti pratici del cosiddetto fare impresa.

Si parlerà degli aspetti costitutivi ed organizzativi dei diversi modelli societari, di piano industriale e delle agevo-lazioni finanziarie e/o tecniche a sostegno dell’autoimpren-ditorialità giovanile offerte sul territorio trentino. Il percorso sarà arricchito dalle testimonianze di giovani imprenditori che racconteranno la loro esperienza e condivideranno con i partecipanti consigli e suggerimenti per intraprendere questa peculiare esperienza lavorativa.

Il progetto si articolerà in quattro autonomi incontri serali, ciascuno della durata di circa due ore, che vedranno coin-volti ogni volta relatori diversi provenienti dall’Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento, Trentino Sviluppo e Scouting. Nella tabella a fianco è riportato il pro-

Anche i giovani possono“fare impresa”in un ciclo di quattro incontri serali intitolato “il futuro me lo Gestisco io” saranno aPProfonditi temi utili Per creare o Per rafforzare attivitÀ in ProPrio nel mondo del lavoro

un’InIZIATIVA APerTA A TuTTI GLI InTereSSATI

gramma degli incontri (le date sono indicative e potranno subire variazioni). Tutti gli incontri si svolgeranno a partire dalle ore 20.00 presso la sede dell’Associazione Giovani Soci della Cassa Rurale di Trento in via Belenzani, 25 a Trento.

Grazie al sostegno della Cassa Rurale di Trento e delle altre organizzazioni coinvolte, la partecipazione a “Il futuro me lo gestisco io” sarà completamente gratuita e aperta a tutta la cittadinanza. Passate parola!Aurora Agostini e Mattia Palazzo

21/5/2013: MODeLLi SOCieTARi. Primi passi per intraprendere un’attività autonoma

Relatori: Associazione Artigiani e Piccole Imprese della Provincia di Trento

28/5/2013: iniziATiVe A SOSTeGnO DeGLi ASPiRAnTi iMPRenDiTORi. Servizi di orientamento, informazione, formazio-ne, consulenza e assistenza per l’avvio dell’attività economica

Relatori: Trentivo Sviluppo Spa4/6/2013: BuSineSS PLAn. Quali azioni intrapren-

dere per raggiungere i propri obiettivi. Relatori: Scouting Spa11/6/2013: START uP D’iMPReSA. Testimonianze

di giovani neo-imprenditori trentini Relatori: Cassa Rurale di Trento

28 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

Giovani 2.0

In questo senso il progetto vuole dare corpo e visibilità al modo tipico di raccogliere risparmio e di erogare cre-dito di una Cassa Rurale e cioè mante-nere una stretta e diretta correlazione tra fonte e destinazione della ricchezza all’interno del proprio territorio di ri-ferimento.

Il nome e lo slogan del progetto sono: “Diamociunfuturo: destinando i nostri risparmi al sostegno dell’av-vio di attività economiche reali e lo-cali, diamo un futuro ai nostri giova-ni e alla nostra comunità!”

La Cassa crede in questo progetto ed ha già stanziato un plafond di ga-ranzia iniziale che consente di eroga-re fino ad un milione di euro di finan-ziamenti che corrispondono a venti progetti finanziati. Questo plafond iniziale sarà alimentato dagli inte-ressi delle partite di conto deposi-to dedicate al progetto, che per-metteranno di finanziare ulteriori richieste di finanziamento oltre ai 20 progetti iniziali. Al giova-ne richiedente non vengono ri-

Il progetto si articola con la propo-sta di sottoscrizione di una partita di conto deposito appositamente

emessa, i cui interessi andranno per metà al sottoscrittore e per metà ad alimentare uno speciale plafond di ga-ranzia, denominato Diamociunfuturo, che permetta di erogare, affiancando le garanzie di Confidi, un prestito di importo massimo di 50.000 € per le spese iniziali di start-up promosse da giovani di età non superiore ai 35 anni che avviano la loro attività nel comune di Trento o limitrofi.

“DIAMOCIUNFUTURO”,un progetto in cui crederela cassa rurale di trento, con questa iniziativa, cerca di sensibilizzare ed imPeGnare i ProPri soci, Gli enti locali, le istituzioni e le aziende al sosteGno di Giovani cHe intendono avviare nuove iniziative imPrenditoriali in un momento in cui la crisi e la diffusa sfiducia Penalizzano ProPrio cHi sta iniziando ad affacciarsi al mondo del lavoro

IL PreSTITo PuÒ ArrIVAre A 50.000 euro

4 ■ CASSA RURALE DI TRENTO

IN PRIMO PIANO

Con questo progetto, la Cassa rurale - che ha messo a disposizione 500.000 euro -

invita i risparmiatori ad investire rinunciando a parte dei propri interessi, per finanziare

l’avvio di attività da parte delle nuove generazioni. È un’iniziativa che rappresenta

anche un banco di prova del reale “attaccamento al territorio” di soci e clienti

IL NUOVO “PLAFOND DI GARANZIA” DISPONE DI UN MILIONE D’EURO

di Maurizio Tomasi

Quant’è veramente solidale il

“trentino” – inteso come abi-

tante della città capoluogo pro-

vinciale – del Terzo Millennio? Quanto

crede nelle capacità dei giovani e nelle

loro idee? A quanto del proprio torna-

conto è disposto a rinunciare, per dare

prospettive solide al contesto sociale

ed economico in cui vive? Le risposte a

queste domande non verranno da un’in-

dagine sociologica ma dall’andamento

di un progetto che è stato denominato

“Diamociunfuturo”, che la Cassa Rurale

di Trento ha varato con l’obiettivo di dare

una mano concreta all’imprenditoria

giovanile.

È un progetto che punta sull’aiuto “inter-

generazionale” e si richiama – adattan-

dolo alla realtà contemporanea – al più

profondo e originale spirito alla base del

credito cooperativo, che a suo tempo

era stato fondato per “vincolare” i rispar-

mi di chi viveva in una determinata area

affinché venissero messi a disposizione

di coloro che vivevano nella stessa area.

In estrema sintesi il progetto prevede

questo: viene creato un “plafond” per

finanziare – a tassi di mercato – l’avvio

di nuove attività da parte di giovani

sotto i 36 anni, con un

contributo che può

raggiungere i 50.000

euro per ogni singola

iniziativa. Ma vista la dif-

ficoltà – aggravata dalla crisi –

di reperire denaro nel sistema

interbancario, per alimentare

il plafond si chiederà a soci

e clienti della Cassa rurale

di Trento di sottoscrivere un

conto deposito, vincolato per un

periodo di sei o dodici mesi; al termine

del periodo, metà dell’importo deri-

vante dagli interessi maturati verrà

accreditato al sottoscrittore e l’altra

metà verrà conferito nel plafond di

“Diamociunfuturo”.

In altre parole, chi aderirà al pro-

getto sceglierà di avere per sé un

rendimento minore, nella consapevo-

lezza però di contribuire a creare le con-

dizioni per finanziare nuove attività im-

prenditoriali, dal cui sviluppo possono

derivare ricadute positive per l’intero

sistema socio-economico cittadino.

“Diamociunfuturo” è quindi

un progetto che – come

afferma nell’intervista

sulle pagine che seguono

Francesco Crepaz, che del

progetto è stato l’ideatore

– guarda al futuro non solo

dei giovani che diventano

imprenditori ma anche

a quello del territorio e

della stessa Cassa rura-

le; è un progetto che

rappresenta anche un

vero e proprio “ban-

co di prova” del re-

ale “attaccamento

al territorio”, che

la Cassa rurale ha

scelto come slo-

gan per rimarcare

la sua “diversità”

dagli altri istituti

di credito.

“Diamociunfuturo”,

trampolino per i giovani

imprenditori

Il progetto “Diamociunfuturo” era stato il tema trattato nella sezione “IN PRIMO PIANO” del precedente numero della rivista: qui a fianco la pagina di apertura del servizio. Nelle altre immagini, le copertine dei depliant con i quali si svolgerà la campagna di promozione del progetto.

Più generazioni,

Più imPresa.

Investiamo parte dei nostri interessi

negli interessi del nostro territorio.

Insieme, diamoci un futuro.

in collaborazione con:

www.cassaruraleditrento.it

www.cassaruraleditrento.it

Diamociun futuro

Investiamo parte dei nostri interessi

negli interessi del nostro territorio.

Insieme, diamoci un futuro.

in collaborazione con:

www.cassaruraleditrento.it

www.cassaruraleditrento.it

Diamociun futuro

Più generazioni,Più imPresa.

chieste ulteriori garanzie ipotecarie o di terzi oltre alla sua personale garanzia, mentre viene analizzata nel dettaglio la sostenibilità economico-finanziaria della proposta imprenditoriale con il supporto gratuito della società di con-sulenza Scouting Spa.

Francesco CrepazServizio Pianificazione Commerciale

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 29

● A chi si rivolgeIl servizio è riservato a i Soci attivi della Cassa e loro familiari (coniuge, figli, genitori), lavoratori dipendenti e pensionati. Il servizio è esteso anche a coloro che hanno un rapporto di collaborazione coordinata e continuativa con un sostituto di imposta. Sono esclusi dal servizio i lavoratori autonomi titolari di partita iva.

● Come aderirePer usufruire del servizio, i Soci interessati dovranno uti-lizzare il modulo di prenotazione pubblicato a pag. 34, consegnandolo compilato presso uno dei nostri sportelli o direttamente all’Ufficio Soci entro venerdì 8 marzo 2013. Il nostro ufficio Soci comunicherà in seguito giorno ed ora dell’appuntamento per gli iscritti al Caf Acli e una lettera di presentazione per gli iscritti ai Caf Cgil, Cisl, Uil e CIA.

Verrà inoltre inviato l’elenco della documentazione neces-saria per la corretta compilazione della dichiarazione.● Dove:Caf Acli a Trento Filiale CRT Piazza Fiera Filiale CRT Top Center a Povo Filiale CRT Piazza Manci a San Donà Filiale CRT in via per Cognola 63 a Villazzano Filiale CRT in via Villa 2 a Vigo Meano Filiale CRT in via Madonna dei Prati a Sopramonte Filiale CRT in Piazza OvenoCaf Cgil a Trento via Giusti 49 via Brennero 246 via Roma 35Caf Cisl a Trento via Verdi 10/1Caf uil a Trento via Matteotti 20/1Caf CiA srl. a Trento Via Maccani 199

sPeciale

la domanda va inviataentro venerdÌ 8 marzoi soci “attivi” Possono ricHiedere Per sé e Per i familiari l’assistenza nella comPilazione della dicHiarazione, utilizzando il modulo Pubblicato a PaGina 34

Per IL “SerVIZIo 730” IL ConTrIBuTo rIChIeSTo AL SoCIo È InVArIATo A 15 euro

È fissato per venerdì 8 marzo il ter-mine per la presentazione delle richieste al fine di ottenere il ser-

vizio di assistenza fiscale per la compi-lazione delle dichiarazioni dei redditi relativi all’anno 2012.

Il Consiglio di Amministrazione della Cassa ha infatti deliberato di rin-novare anche per quest’anno l’accor-do di collaborazione con alcuni Centri Assistenza Fiscale che, ormai da alcuni anni, ci assicurano un’ampia garanzia di professionalità, precisione e puntua-lità nella gestione di questo delicato servizio. Ai CAF che già collaborano con la Cassa da alcuni anni, si aggiunge quest’anno anche il CAF Agriverde CIA, che effettuerà il servizio presso la sede di Trento in Via Maccani n. 199.

Il servizio è riservato ai Soci “attivi”

della Cassa ed ai loro familiari (coniuge, genitori e figli del Socio), con esclusione dei titolari di partita iva e dei Soci di-versi dalle persone fisiche. Ricordiamo che per Socio “attivo” si intende colui che intrattiene un regolare rapporto di collaborazione con la Cassa (conto cor-rente con l’aggiunta di servizi collegati).

Non sono state introdotte partico-lari novità nella gestione del servizio, la cui organizzazione ricalca quanto fatto negli anni precedenti. Invariato rispetto allo scorso anno è anche il contributo spese richiesto al Socio, confermato in 15,00 euro per dichiarazione.

Il Socio dovrà effettuare la preno-tazione entro il termine stabilito, com-pilando il modulo pubblicato a pagina 34 di questo numero di “Trento Vive” o utilizzando la prenotazione on-line

PRenOTAziOne “On-Line”È possibile effettuare la

prenotazione del servizio direttamente on-line

all’indirizzo: www.cassaruraleditrento.it

> Soci > iniziative e servizi > assistenza fiscale

direttamente sul sito www.cassarura-leditrento.it. Al fine di agevolare i Soci nello svolgimento del servizio, viene offerta come di consueto la possibilità di scegliere l’appuntamento tra diver-se località sul territorio. Ricordiamo ai Soci e ai loro familiari che la massi-ma puntualità agli appuntamenti e la precisione nella presentazione della documentazione sono il sistema mi-gliore per apprezzare ulteriormente questo importante servizio proposto dalla Cassa Rurale.

ALTRe inFORMAziOniL’Ufficio Soci della Cassa

è a disposizione per ogni ulteriore comunicazione al riguardo

contattando i numeri 0461.206257-206287.

30 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

le PrinciPali novitÀdel modello 730/2013

DALL’IMu AI ConTrIBuTI SAnITArI oBBLIGATorI DI SoLIDArIeTÀ

• non sono dovute l’Irpef e le relative addizionali, perché sostituite dall’IMU, sul reddito dei fabbricati non locati, compresi quelli concessi in comodato d’uso gratuito;

• chi presta l’assistenza fiscale esporrà nel prospetto di liquidazione (sezione Altri dati) l’ammontare dei redditi fondiari non imponibili, in quanto già assoggettati ad IMU. Tale importo potrà assumere rilievo nell’ambito delle prestazioni previdenziali e assistenziali;

• per gli immobili esenti dall’IMU, anche se non locati o non affittati, continuano ad applicarsi, se dovute, l’Irpef e le relative addizionali. La presenza di una causa di esenzione dall’IMU va evidenziata nel quadro dei terreni e nel quadro dei fabbricati;

• il reddito dei fabbricati di interesse storico o artistico con-cessi in locazione è costituito dal maggiore importo tra la rendita catastale, rivalutata del 5 per cento e ridotta del 50 per cento, e il canone di locazione ridotto del 35 per cento. Nel quadro dei fabbricati la rendita catastale degli immobili di interesse storico o artistico va indicata nella misura ridotta del 50 per cento;

• sono imponibili ai fini Irpef per la parte eccedente 6.700 euro i redditi di lavoro dipendente prestato all’estero in zone di frontiera. Chi presta l’assistenza fiscale terrà con-to, per l’anno 2012, della sola parte di reddito eccedente 6.700 euro, mentre per il calcolo dell’acconto Irpef dovu-to per il 2013 verrà considerato l’intero ammontare del reddito percepito;•per le spese relative ad interventi di recupero del

patrimonio edilizio sostenute dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013 la detra-

le PrinciPali novitÀ contenute nella dicHiarazione dei redditi modello 730/2013 relativo ai redditi 2012 sono le seGuenti:

zione d’imposta è elevata dal 36 al 50 per cento, nel limite di spesa di 96.000 euro. La stessa detrazione è estesa agli interventi necessari alla ricostruzione o al ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza. Infine, da quest’anno, non è più prevista la possibilità, per i contri-buenti di età non inferiore a 75 e 80 anni, di ripartire la detrazione, rispettivamente, in 5 o 3 quote annuali. Tutti i contribuenti devono ripartire l’importo detraibile in 10 quote annuali;

• la detrazione del 55 per cento, relativa agli interventi fina-lizzati al risparmio energetico degli edifici, è prorogata al 30 giugno 2013 ed è estesa anche alle spese per interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria;

• è possibile destinare una quota pari all’otto per mille del gettito Irpef alla Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia ed Esarcato per l’Europa Meridionale o alla Chiesa apostolica in Italia;

• i contributi sanitari obbligatori per l’assistenza erogata nell’ambito del Servizio sanitario nazionale versati con il premio di assicurazione di responsabilità civile per i veicoli sono deducibili dal reddito complessivo solo per la parte che eccede 40 euro. Tale contributo, riportato sulle quietanze relative alle polizze auto o moto è pari al 10,50% del premio netto di polizza. Si tratta di un con-tributo obbligatorio per legge che serve per finanziare il Servizio Sanitario Nazionale per assistere le persone vittime di incidenti stradali.

Queste pagine sono a cura del CAF delle ACLI. Per eventuali informazioni o chia-rimenti è possibile telefonare al numero unico 199.199.730 del CAF delle ACLI capillarmente presente in tutta la pro-vincia.

Mod. N.

CODICE FISCALE DEL CONTRIBUENTE (obbligatorio)DATI DEL CONTRIBUENTE

BARRARE LA CASELLAC = ConiugeF1 = Primo figlioF = FiglioA = AltroD = Figlio disabile

PRIMO FIGLIO

CODICE FISCALE(Il codice del coniuge va indicato anche se

non fiscalmente a carico) MESI ACARICO

% DETRAZIONE 100%AFFIDAMENTO FIGLI

C

F1

F A D

D

1

2

3

MODELLO 730/2013 redditi 2012

dichiarazione semplificata dei contribuenti che si avvalgono dellʼassistenza fiscale

COGNOME e NOME o DENOMINAZIONEPROV.

C.A.P.

CODICE SEDE

INDIRIZZO CODICE FISCALE

(*) Barrare la casella se si tratta dello stesso terreno del rigo precedente

DichiaranteConiugedichiarante

Rappresentanteo tutore

PREFISSONUMERO GIORNO

ANNO

INDIRIZZO

C.A.P.

PROVINCIA (sigla)

PROVINCIA (sigla)

RESIDENZAANAGRAFICADa compilare solose variata dal1/1/2012 alla datadi presentazionedella dichiarazioneTELEFONO EPOSTA ELETTRONICADOMICILIO FISCALE

AL 01/01/2012

TELEFONO

MESE

NUMERO DI TELEFONO / FAX

CONTRIBUENTE

CODICE FISCALE DEL RAPPRESENTANTE O TUTORE

Gli importi devono essere indicati in unità di Euro

CONIUGE

N.ORD. REDDITODOMINICALE TITOLO

REDDITOAGRARIO POSSESSO

CANONE DI AFFITTOIN REGIME VINCOLISTICO CASIPARTICOLARI

GIORNI%

CONTINUAZIONE(*)

1

23

4

5 6

78

A1

A2

A4

A5

,00

A6

A7

A8

MO

DEL

LO G

RATU

ITO

Dichiarazione presentata per la prima volta

COMUNE

COMUNE

COMUNE

PROVINCIA (sigla)

DOMICILIO FISCALEAL 31/12/2012DOMICILIO FISCALE

AL 01/01/2013

genziantrate

COMUNE

Dichiarazione congiunta

TIPOLOGIA (Via, piazza, ecc.)

730 integrativo(vedere istruzioni) Situazioniparticolari

Soggetto fiscalmente a carico di altri

DATA DELLA VARIAZIONE

1

2

3

4

7

5

8

(barrare la relativa casella)

STATO CIVILECELIBE/NUBILE

VEDOVO/ASEPARATO/A

DIVORZIATO/ATUTELATO/A

MINORE

CONIUGATO/A

GIORNOMESE

ANNO

NUM. CIVICO

TIPOLOGIA (Via, piazza, ecc.)

INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA

FRAZIONE

MINOREDI 3 ANNI

FRAZIONE

COMUNE

NUM. CIVICO

PROVINCIA (sigla)

COGNOME (per le donne indicare il cognome da nubile)

NOME

SESSO (M o F)

DATA DI NASCITA

COMUNE (o Stato estero) DI NASCITA

PROVINCIA (sigla)

INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA

CELLULARE

FAMILIARI A CARICO

Numero figli residenti allʼestero a carico del contribuente

1

4

F A D4

F A D5

PERCENTUALEULTERIOREDETRAZIONEPER FAMIGLIECON ALMENO4 FIGLI

2

3

5

7

8

6

DATI DEL SOSTITUTO DʼIMPOSTA CHE EFFETTUERA IL CONGUAGLIO In caso di dichiarazione congiunta indicare i dati solo nel modello del dichiarante

ESENZIONEIMU

,00

,00

,00

,00

,00

,00

,00

,00

,00

,00

,00,00

,00,00

,00,00

,00,00

,00,00

,00,00

,00

9

QUADRO A REDDITI DEI TERRENI

A3

COLTIVATOREDIRETTOO IAP

10

sPeciale

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 31

ristrutturazioni edilizie,le detrazioni Possibili

Per InTerVenTI Su ABITAZIonI AD uSo reSIDenZIALe

a seconda del Periodo di effettuazione dei lavori, la Percentuale della detrazione di imPosta Può essere del 36% o del 50%

Per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 fino al 30 giugno 2013 relative agli interventi di recupero del patrimonio edilizio (da indicare quest’anno nel Modello

730/2013) spetta una detrazione dall’imposta lorda pari al 50%, fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore a € 96.000, per unità immobiliare.

Pertanto, la detrazione è pari al:• 36%, per le spese sostenute dal 1° gennaio 2012 al

25 giugno 2012, per un ammontare complessivo delle stesse non superiore a € 48.000;

• 50%, per le spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 30 giugno 2013, per un ammontare complessivo delle stes-se non superiore a € 96.000;

• 36%, per le spese sostenute dal 1° luglio 2013 in poi, per un ammontare complessivo delle stesse non superiore a € 48.000.

un eSeMPiO COnCReTO• Spese di ristrutturazione sostenute nel 2011: 30.000 euro;• Spese di ristrutturazione sostenute nel 2012, fino al 25 giu-

gno, in prosecuzione del medesimo intervento: 20.000 euro;• Spese di ristrutturazione sostenute nel 2012, dopo il 25 giu-

gno, in prosecuzione del medesimo intervento: 50.000 euro.

La detrazione spettante è:• del 36% sull’importo massimo di 48.000 euro per le spese

sostenute fino al 25 giugno 2012;• del 50% su altri 48.000 euro per le spese sostenute dopo

il 25 giugno.

il limite massimo pertanto per un lavoro di ristruttura-zione su un immobile residenziale è pari ad euro 96.000 (se le spese sono state sostenute dopo il 25 giugno 2012).

Tipologie di interventi ed immobili ammessi alla detrazione. Le spese sostenute dai contribuenti, che danno diritto alla detrazione, in linea ge-

nerale devono rientrare nell’ambito delle sotto riportate tipologie.

Nei condomini residenziali (abitativi), limitatamente alle parti comuni di cui all’articolo 1117, del codice civile:• le spese di manutenzione ordinaria;• le spese di manutenzione straordinaria;• le spese di restauro e di risanamento conservativo;• le spese di ristrutturazione edilizia.

Le abitazioni sulle quali possono essere realizzati gli interventi agevolabili devono essere ad uso residenziale, tuttavia possono anche essere diverse da quelle destinate ad abitazione principale, accatastate o in via di accatastamento. Eccezionalmente possono essere ricomprese anche quelle ad uso non abitativo, quando i titoli abilitativi delle competenti autorità ne autorizzino le ristrutturazioni con variazione delle destinazioni in quelle ad uso abitativo.

La documentazione da conservare ed esibire per ottenere la detrazione è la seguente:• abilitazioni tecnico/amministrative;• fatture o ricevute fiscali idonee a comprovare il sosteni-

mento della spesa di realizzazione degli interventi effet-tuati. Non è più necessario dal 2011 evidenziare il costo della relativa manodopera;

• bonifico bancario (ad esclusione degli importi per i quali non è previsto: diritti di segreteria, concessioni gover-native, imposte di bollo, oneri di urbanizzazione pagati in relazione alle pratiche amministrative necessarie per effettuare i lavori) dal quale risulti la causale del versa-mento, il codice fiscale del soggetto che versa e il codice fiscale o partita IVA del soggetto che riceve la somma; il bonifico postale è assimilato a quello bancario ed è quindi da considerarsi valido.

Da ricordare:La detrazione spetta anche per l’acquisto di immobili ristrutturati da imprese di costruzione o ristruttura-

zione o da cooperative.

sPeciale

32 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

non c’È solo l’imunella “leGGe di stabilitÀ”

un’oCChIATA ALLe noVITÀ Per Le PerSone FISIChe

sono aumentate le detrazioni Per i fiGli a carico e venGono rivalutati il reddito dominicale e quello aGrario

Dall’1 gennaio 2013 è in vigore la “Finanziaria 2013”, meglio nota come la “Legge di stabilità 2013”. Il testo normativo, nell’iter di approvazione, ha subito rilevanti

modifiche rispetto a quanto previsto dal disegno di legge originario in quanto nello stesso non sono più presenti le disposizioni relative:• alla rideterminazione delle aliquote IRPEF, con riduzione

di 1 punto percentuale di quelle relative ai primi due scaglioni di reddito;

• alla limitazione dell’esenzione IRPEF delle pensioni di guerra e relative indennità accessorie, degli assegni con-nessi alle pensioni privilegiate ordinarie esclusivamente ai titolari di reddito complessivo non superiore a € 15.000;

• alle limitazioni alla deducibilità e detraibilità di alcuni oneri contenuti nel Modello 730 e Modello Unico.

Di seguito le novità di maggior interesse per le persone fisiche.

iMuCon l’intento di assicurare la spettanza ai Comuni del

gettito, è soppressa la quota riservata allo Stato pari al 50% dell’importo calcolato applicando alla base imponibile di tutti gli immobili, ad eccezione dell’abitazione principale e delle relative pertinenze. Di conseguenza l’intero gettito spetta al Comune. Allo Stato è garantito il gettito dell’IMU derivante dagli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D.

RiVALuTAziOne TeRReni e PARTeCiPAziOni.È possibile rideterminare alla data del 1° gennaio 2013 il

costo di acquisto dei terreni edificabili e agricoli e delle par-tecipazioni non quotate in mercati regolamentati da parte di persone fisiche, società semplici, associazioni professionali ed enti non commerciali.

È fissato al 30 giugno 2013 il termine entro il quale prov-vedere alla redazione e all’asseverazione della perizia di stima ed al versamento dell’imposta sostitutiva pari al 2% per le partecipazioni non qualificate e al 4% per le partecipazioni qualificate e per i terreni.

DeTASSAziOne Dei PReMi PeR L’inCReMenTO DeLLA PRODuTTiViTà DeL LAVORO

È prorogata per il periodo dal 1° gennaio 2013 al 31 dicembre 2013 la detassazione dei premi per l’incremento della produttività del lavoro.

DeTRAziOni PeR FiGLi A CARiCODal 2013 è previsto che dall’imposta lorda si detraggono

€ 950 (contro i già € 800) per ciascun figlio, compresi i figli naturali riconosciuti, i figli adottivi e gli affidati o affiliati. La detrazione è aumentata a € 1.220 (contro i già € 900) per

sPeciale

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 33

ciascun figlio di età inferiore a 3 anni. Le predette detrazioni sono aumentate di un importo pari a € 400 (già € 220) per ogni figlio portatore di handicap.

RiVALuTAziOni ReDDiTi DOMiniCALe e AGRARiOÈ previsto che ai soli fini della determinazione delle im-

poste sui redditi, per il 2013, il 2014 e il 2015 il reddito do-minicale e il reddito agrario sono rivalutati:• del 15%;• del 5% per i terreni agricoli, nonché per quelli non col-

tivati, posseduti e condotti dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali iscritti nella previdenza agricola.Tale incremento si applica sull’importo risultante dalla ri-

valutazione già in essere (cioè sull’importo rivalutato dell’80% per il reddito dominicale e del 70% per il reddito agrario).

iVie e iVAFeSono state apportate importanti modifiche all’imposta

sul valore degli immobili situati all’estero (IVIE) e all’imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero (IVAFE).

Relativamente agli immobili è previsto che:• l’imposta decorre dal 2012 e non più dal 2011;• l’aliquota ridotta dello 0,4%, la detrazione di € 200

per l’abitazione principale e la maggiorazione di € 50 per ciascun figlio di età non superiore a 26 anni si appli-cano a tutti i soggetti e non solo ai soggetti che prestano lavoro all’estero per lo Stato italiano;

• per l’abitazione principale, e relative pertinenze, e per gli immobili non locati assoggettati all’imposta non si applica l’IRPEF sul reddito fondiario;

• è introdotta la modalità di versamento dell’imposta in acconto e a saldo (anziché in un’unica soluzione) con le medesime regole previste per l’IRPEF.

Relativamente alle attività finanziarie è previsto che:• l’imposta decorre dal 2012 e non più dal 2011;• l’imposta è stabilita nella misura fissa di € 34,20 per i c/c

e i libretti di risparmio ovunque detenuti e non solo per quelli detenuti in Stati UE e SEE;

• è introdotta la modalità di versamento dell’imposta in acconto e a saldo (anziché in un’unica soluzione) con le medesime regole previste per l’IRPEF.

i versamenti relativi all’iVie e all’iVAFe effettuati per l’anno 2011 si considerano eseguiti in acconto per l’anno 2012.

AnnuLLAMenTO SOMMe iSCRiTTe A RuOLODecorsi 6 mesi dal 1° gennaio 2013 i crediti di importo

fino a € 2.000, comprensivo di capitale interessi e sanzioni, iscritti in ruoli resi esecutivi fino al 31 dicembre 1999 sono automaticamente annullati.

ADDiziOnALe ReGiOnALe ALL’iRPeFÈ posticipata dal 2013 al 2014 la possibilità per le Regioni di:• stabilire aliquote dell’addizionale regione all’IRPEF dif-

ferenziate esclusivamente in relazione agli scaglioni di reddito corrispondenti a quelli stabiliti dalla legge statale;

• disporre, nell’ambito dell’addizionale regionale all’IRPEF, detrazioni in favore della famiglia, maggiorando le detra-zioni di cui all’art.12 del TUIR.

sPeciale

34 ■ CASSA rurALe DI TrenTo

modulo di Prenotazione servizio assistenza fiscale 2013riservata ai soci attivi* della cassa rurale di trento

Il SOCIO/A ...................................................................................................... Indirizzo ...........................................................................................................

Telefono ................................................................Telefono/cell......................................................Indirizzo e-mail ......................................................

PRenOTA

– la propria dichiarazione dei redditi o Mod.730/2013 SINGOLO o Mod.730/2013 CONGIUNTO o Mod. UNICO 2013

– la dichiarazione per i familiari sottoindicati: servizio riservato al coniuge (compilare questa sezione solo se non è richiesta dichiarazione congiunta con il socio), ai figli e genitori del Socio (indicare a fianco del nome il grado di parentela):

...........................................................................................................o Mod. 730/2013 o Mod. Unico/2013

...........................................................................................................o Mod. 730/2013 o Mod. Unico/2013

...........................................................................................................o Mod. 730/2013 o Mod. Unico/2013

Compilata da competenti consulenti dei vari CAF presso:

CAF ACLi (il servizio viene svolto presso le Filiali della Cassa Rurale di Trento di seguito indicate)o Filiale Cassa Rurale di Trento, Piazza Fierao Filiale Cassa Rurale di Trento, “Top Center”o Filiale Cassa Rurale di Trento, Povoo Filiale Cassa Rurale di Trento, S. Donào Filiale Cassa Rurale di Trento, Vigo Meanoo Filiale Cassa Rurale di Trento, Villazzanoo Filiale Cassa Rurale di Trento, Sopramonte

CAF CGiL o Ufficio CGIL - Via Giusti n. 49 - Trentoo Ufficio CGIL - Via Brennero n. 246 - Trentoo Ufficio CGIL - Via Roma n. 35 - Trento

CAF CiSL o Ufficio CISL - Via Verdi 10/1 - Trento

CAF uiL o Ufficio UIL - Via Matteotti 20/1 - Trento

CAF CiA S.r.l. o Ufficio Agriverde-CIA - Via Maccani 199 - Trento

Spazio riservato ad eventuali indicazioni per l’appuntamento, che saranno accettate compatibilmente con la disponibilità degli operatori.

……………………………………………………………………………………………………………………………………

Sarà richiesto contributo spese di € 15,00 a dichiarazione. Sono esclusi dal servizio i Soci titolari di partita IVA. Il modello Unico per il Caf Acli verrà compilato esclusivamente presso la Filiale di Piazza Fiera. Il presente modulo di prenotazione dovrà essere consegnato ad uno degli sportelli della CASSA RURALE DI TRENTO, o spedito all’Ufficio Soci – Via Belenzani, 6 - 38122 TRENTO entro e non oltre venerdì 8 marzo 2013.È possibile prenotare anche on-line all’indirizzo: www.cassaruraleditrento.it.

Con la firma apposta in calce alla presente, il sottoscritto dichiara di aver preso visione dell’informativa ai sensi dell’art.13 del D.Lgs.196/2003. Esprime il libero ed informato consenso al trattamento dei propri dati personali da parte della Cassa Rurale di Trento. Esprime inoltre il proprio consenso per la ricezione di comunicazioni di materiale informativo, di carattere sociale e di servizi offerti dalla Cassa, per il tramite di canali telefonici, Sms, Mms, posta elettronica ecc.

Trento ,……………………………………… Firma ……………………………………………………………* Socio Attivo è il Socio che intrattiene un regolare rapporto di collaborazione con la Cassa (conto corrente con servizi collegati).

✄✄

sPeciale

CASSA rurALe DI TrenTo ■ 35

le scadenze del modello 730/2013redditi 2012

SCADenzA … per il COnTRiBuenTe … per il CAF

entro il 28 febbraio 2013 Riceve dal sostituto d’imposta la certificazione dei redditi percepiti e ritenute subite Modello CUD 2013

entro venerdì 8 marzo 2013 Consegna alla Cassa Rurale di Trento del modulo di prenotazione del Servizio di Assistenza Fiscale per la compilazione del Modello 730/2013 - Modello Unico 2013

Marzo 2013 Inizio del Servizio di Assistenza Fiscale presso le Sedi della Cassa Rurale

entro il 31 maggio 2013 Presenta al Caf la dichiarazione Mod. 730 e la busta contenente il Mod. 730-1 per la scelta della destina-zione dell’otto e cinque per mille dell’Irpef

Rilascia ricevuta dell’avvenuta presentazione della dichiarazione e della busta da parte del contribuente.

entro il 17 giugno 2013 Riceve dal Caf copia della dichiarazione Mod. 730 e il prospetto di liquidazione Mod. 730-3.

Verifica la conformità dei dati esposti nella dichiarazione, effettua il calcolo delle impo-ste e consegna al contribuente copia della dichiarazione Mod. 730 e il prospetto di li-quidazione Mod. 730-3.

A partire dal mese di luglio 2013 (Per i pensionati a partire dal mese di agosto o di settembre 2013)

Riceve la retribuzione con i rimborsi o con le tratte-nute delle somme dovute. In caso di rateizzazione dei versamenti di saldo e degli eventuali acconti è trattenuta la prima rata. Le ulteriori rate, maggiorate dell’interesse dello 0,33 per cento mensile, saranno trattenute dalle retribuzioni nei mesi successivi.Se la retribuzione è insufficiente per il pagamento delle imposte (o degli importi rateizzati) la parte re-sidua, maggiorata dell’interesse nella misura dello 0,4 per cento mensile, sarà trattenuta dalle retribuzioni nei mesi successivi.

entro il 30 settembre 2013 Comunica al sostituto d’imposta di non voler effet-tuare il secondo o unico acconto dell’Irpef o di volerlo effettuare in misura inferiore rispetto a quello indicato nel Mod. 730-3.

entro il 25 ottobre 2013 Può presentare al CAF la dichiarazione 730 integrativa.

A novembre 2013 Riceve la retribuzione con le trattenute delle somme dovute a titolo di acconto per l’Irpef.Se la retribuzione è insufficiente per il pagamento delle imposte, la parte residua, maggiorata dell’inte-resse nella misura dello 0,4 per cento mensile, sarà trattenuta dalla retribuzione del mese di dicembre.

entro l’11 novembre 2013 Riceve dal Caf copia della dichiarazione Mod. 730 integrativo e il prospetto di liquidazione Mod. 730-3 integrativo.

Verifica la conformità dei dati esposti nella dichiarazione integrativa, effettua il calcolo delle imposte e consegna al contribuente copia della dichiarazione Mod. 730 integrativo e il prospetto di liquidazione Mod. 730-3 integrativo; comunica al sostituto il risultato finale della dichiarazione.

sPeciale

Dal 25 febbraio al 19 marzo la Cassa Rurale di Trento incontra i Soci

LUNEDÌ

25

febbraio————————————————

VIGO MEANOSala della

Scuola Materna

MARTEDÌ

2

6

febbraio————————————————

SOPRAMONTESala pluriuso

della Parrocchia Piazza Don L. Pedrolli 3

MERCOLEDÌ

2

7

febbraio————————————————

GARDOLOTeatro di Gardolo via Soprassasso 1

VENERDÌ

1

marzo————————————————

MARTIGNANOTeatro Parrocchiale

via alla Formigheta

LUNEDÌ

4

marzo————————————————

MEANOPalestra

Scuola Elementare

MARTEDÌ

5

marzo————————————————

TRENTO NORDAula Magna

Scuola Elementarevia Solteri 22

GIOVEDÌ

7

marzo————————————————

POVOSala “Luigi Stringa”

Fondazione Bruno KesslerFondazione Bruno Kessler

via Sommarive 18

VENERDÌ

8

marzo————————————————

VILLAZZANOSala Consorzio Valnigra

via Valnigra 69

LUNEDÌ

1

1

marzo————————————————

MATTARELLOSala Polifunzionale

via Poli

GIOVEDÌ

1

4

marzo————————————————

MONTEVACCINOMONTEVACCINOSala del Centro SocialeSala del Centro Sociale

MERCOLEDÌ

1

3

marzo————————————————

SARDAGNASala Pluriuso dell’Oratorio

MARTEDÌ

1

9

marzo————————————————

TRENTO SUDSala Polifunzionale

Oratoriovia S.Antonio 18

LUNEDÌ

18

marzo————————————————

COGNOLASala Circoscrizione

Piazza dell’Argentario 2

G L I I N C O N T R I A V R A N N O I N I Z I O A L L E O R E 2 0 . 3 0

Si rinnova l’operazione “ascolto Soci” con 13 incontri aperti anche ai Clienti e alle Associazioni operanti sulla città. Al termine di ogni incontro seguirà un piccolo rinfresco. I partecipanti riceveranno un dolce presente.