[TRENTO - 1] TRENTINO AA FC/TRENTO/01 22/01/11 … · L’editoriale di Simone Casalini (Corriere...

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TRENTO — Rinnovo totale di tut- to il management — direttore e vice compresi — e Casa Girelli in immi- nente vendita, ma con una cessione vincolata e che non avverrà prima del 2014. Questi i due punti decisivi emersi dall’assemblea generale del- la Cantina La Vis. Il commissario Marco Zanoni e la società di consu- lenza strategica Axteria ha illustrato il bilancio chiuso al 30 giugno 2010 con 9 milioni di euro di perdita e un liquidato ai soci di 50,73 euro al quintale. «Il prossimo esercizio sarà in pareggio», ha detto Zanoni. A PAGINA 9 Negri Depaoli: volevano acquisire una ditta. Le intercettazioni L’ex sindaco si difende. Interrogato a lungo «Ignoravo l’estorsione» BANDITO SANGUINARIO L’attività costerà 700.000 euro Dai 15 ai 17 anni BULLISMO AFFITTI: 13 MILIONI L’ANNO Prima del film su Vallanzasca Niente proteste e poco pubblico La Vis, azzerato il management MEMORIA E RADICI E UROPEE S ILENZIO DESOLANTE O S ORDITÀ ALTRUI? I MIEI DUBBI NEL P AESE DEL BUNGA Dalla Provincia sgravi Irap e incentivi Dellai e commercialisti contro il fisco I PRECARI S TABILI Teenager rapinatori In quattro nei guai Spa pubbliche Commissione guidata da Collini «L’ateneo non è una vostra dépendance». Affondo di Boato Assemblea della cantina commissariata. Casa Girelli in vendita Fra le molte e orribili responsabilità della Shoah, ve n’è una che, per parecchi di noi, è ancora pressoché sconosciuta, nonostante l’indagine storica si sia fatta via via più approfondita e attenta. Per più di mille anni, gli ebrei hanno abitato e fecondato l’Europa — in special modo quella centrale e orientale — creando una civiltà che ha saputo donare molto di sé. CONTINUA A PAGINA 13 La riflessione L’editoriale di Simone Casalini (Corriere del Trentino di ieri) riguardo le sorti dell’ateneo non può lasciarci indifferenti. Per quanto riguarda il sindacato confederale trentino voglio felicemente sottolineare che si sbaglia l’opinionista a considerarci tra i possibili disinteressati. CONTINUA A PAGINA 8 L’intervento Mentre anche a Trento si sta organizzando un sit-in silenzioso per la fine della settimana prossima al fine di esprimere pubblicamente il disagio provato da molti cittadini e cittadine in questi giorni difficili, sento con urgenza la necessità di condividere alcuni interrogativi suscitati dagli avvenimenti che hanno travolto una delle più alte cariche della Repubblica. CONTINUA A PAGINA 8 Il commento Lavoro giovanile Un piano di aiuti di UGO MORELLI Altolà del rettore al governatore A PAGINA 7 di RENZO FRACALOSSI di LORENZO POMINI di DONATA BORGONOVO RE A PAGINA 5 A PAGINA 4 Bassi: autonomia sancita dalla Costituzione. Il leader verde: un errore voler interferire TRENTO — Si difende su tut- ta la linea l’ex sindaco di Terla- go, Agostino Depaoli, arrestato con l’accusa di tentata estorsio- ne in concorso. Il politico ieri ha parlato per oltre due ore da- vanti al gip Francesco Forlenza. «L’estorsione? Io non c’entro, Michelini l’ho aiutato solo nel mio ruolo di consulente». Gli incontri — spiega — erano in- vece per l’acquisizione di quote di una società. «La pistola e le minacce? Non sapevo nulla». Chiesta la scarcerazione. A PAGINA 5 Roat di MARTA ROMAGNOLI Consiglio comunale, rischio paralisi A PAGINA 6 Giovannini TRENTO — La Provincia lancia un piano straordinario con- tro la disoccupazione giovanile: sgravi fiscali (a partire dal- l’Irap) e incentivi per avviare attività, ma anche borse di stu- dio. «È la priorità per il 2011», dice il governatore Lorenzo Del- lai, che si scaglia anche contro il fisco: «Sistema barbaro». A PAGINA 2 Papayannidis di A. PAPAYANNIDIS Al cinema N el mio lavoro di do- cente, avendo a che fare tutti i giorni con giovani che hanno da venti a trent’anni, sto racco- gliendo testimonianze, dati e materiali per una ricerca sulla precarietà dei progetti di vita nonché sulla mancanza o estre- ma provvisorietà del lavoro. Non ci sono differenze tra Tren- to, Bergamo e Venezia, in questi dati. A cambiare solo in parte so- no le condizioni di contesto e il potere di sostegno delle fami- glie (non è poco, ovviamente, rendendo la vita più o meno dif- ficile). In Trentino, per quanto ri- guarda il contesto e il sostegno familiare, le cose vanno meglio. Laddove la differenza non si ve- de è nella percezione di sé — delle proprie possibilità e della propria progettualità di vita — da parte dei giovani. Il sentimen- to dominante è quello della pre- carietà, di una precarietà che as- sume un carattere permanente, stabile, senza prospettive, senza via d’uscita. Per usare un ossimoro, che com’è noto è quella forma lin- guistica in cui la prima parola è il contrario della seconda, si trat- ta di una precarietà stabile. Men- tre nell’ossimoro, però, preca- rio è il contrario di stabile, non è così nella vita delle giovani ge- nerazioni. In quel caso la preca- rietà sta divenendo stabile: così è percepita e vissuta. La condi- zione di precarietà stabile predi- spone a una disponibilità senza condizioni, ad affidarsi a qualsi- asi segnale, da chiunque venga, che si proponga almeno in par- te come un’opportunità. La parola «aspettativa» non ha cittadinanza nel linguaggio di questi giovani; anzi, a pronun- ciarla si avverte un’ansia partico- lare. Si percepisce che, preventi- vamente, le ragazze e i ragazzi non la usano: se ne difendono per paura di illudersi. D’altra parte, chi ha relazioni con loro e un minimo di responsabilità, si guarda bene dal formulare la benché minima proposta che in- viti a un progetto o a un investi- mento, per paura di generare il- lusioni e successive delusioni. Nell’esperienza trentina, in parti- colare, emergono alcuni spazi di progettualità e prospettive quando si parla di utilizzare i so- stegni familiari per andare al- l’estero a studiare o a cercare un inserimento professionale. Il basso livello di innovazione nel sistema economico locale non domanda professionalità di un certo livello: le opportuni- tà sono, perciò, molto limitate. È chiaro cosa significhi tutto questo per la vivibilità attuale e per il futuro di una società che accetta tale stato di cose. Signifi- ca, tra l’altro, depauperamento delle risorse più rilevanti; parte- cipazione a senso unico al pro- cesso di internazionalizzazione della società e dell’economia (si cedono potenzialità e professio- nalità rilevanti ma non se ne at- traggono); crisi di socialità non- ché partecipazione attiva alla vi- ta pubblica e alla politica (la so- cietà rischia di smettere di esse- re un progetto e un’invenzione). Se governare è definire e agi- re priorità, la precarietà stabile pare insomma sia un’autentica priorità. © RIPRODUZIONE RISERVATA Piazza Dante TRENTO — Altolà del rettore Davide Bassi al presidente Lorenzo Dellai. «L’università di Tren- to non è mai stata e non sarà la dépendance della Provincia, la sua autonomia è sancita dalla Costi- tuzione». Da sempre favorevole alla nuova dele- ga, Bassi ricorda che «mai e poi mai il ministero si sognerebbe di indicare in quali campi deve es- sere portata avanti la ricerca». Martedì Dellai s’in- contrerà con il senato accademico, nei giorni suc- cessivi si confronterà con il Pd. A difesa dell’auto- nomia dell’ateneo interviene anche Marco Boato. A PAGINA 3 Scarpetta SABATO 22 GENNAIO 2011 ANNO IX - N. 18 REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via delle Missioni Africane, 17 - 38121 Trento - Tel 0461 - 211311 - Fax 0461 - 211309 E-mail: [email protected] Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente

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TRENTO — Rinnovo totale di tut-to il management — direttore e vicecompresi — e Casa Girelli in immi-nente vendita, ma con una cessionevincolata e che non avverrà primadel 2014. Questi i due punti decisiviemersi dall’assemblea generale del-la Cantina La Vis. Il commissarioMarco Zanoni e la società di consu-lenza strategica Axteria ha illustratoil bilancio chiuso al 30 giugno 2010con 9 milioni di euro di perdita e unliquidato ai soci di 50,73 euro alquintale. «Il prossimo esercizio saràin pareggio», ha detto Zanoni.

A PAGINA 9 Negri

Depaoli: volevano acquisire una ditta. Le intercettazioni

L’ex sindaco si difende. Interrogato a lungo«Ignoravo l’estorsione»

BANDITO SANGUINARIO

L’attività costerà 700.000 euro

Dai 15 ai 17 anniBULLISMO

AFFITTI: 13 MILIONI L’ANNO

Prima del filmsu VallanzascaNiente protestee poco pubblico

La Vis, azzerato il management

MEMORIAE RADICIEUROPEE

SILENZIO DESOLANTEO SORDITÀ ALTRUI?

I MIEI DUBBINEL PAESEDEL BUNGA

Dalla Provincia sgravi Irap e incentiviDellai e commercialisti contro il fisco

I PRECARI STABILI

TeenagerrapinatoriIn quattronei guai

Spa pubblicheCommissioneguidatada Collini

«L’ateneo non è una vostra dépendance». Affondo di Boato

Assemblea della cantina commissariata. Casa Girelli in vendita

Fra le molte e orribiliresponsabilità della Shoah, ven’è una che, per parecchi dinoi, è ancora pressochésconosciuta, nonostantel’indagine storica si sia fatta viavia più approfondita e attenta.Per più di mille anni, gli ebreihanno abitato e fecondatol’Europa — in special modoquella centrale e orientale —creando una civiltà che hasaputo donare molto di sé.

CONTINUA A PAGINA 13

La riflessione

L’editoriale di Simone Casalini (Corriere delTrentino di ieri) riguardo le sorti dell’ateneo nonpuò lasciarci indifferenti. Per quanto riguarda ilsindacato confederale trentino voglio felicementesottolineare che si sbaglia l’opinionistaa considerarci tra i possibili disinteressati.

CONTINUA A PAGINA 8

L’intervento

Mentre anche a Trento si staorganizzando un sit-insilenzioso per la fine dellasettimana prossima al fine diesprimere pubblicamente ildisagio provato da molticittadini e cittadine in questigiorni difficili, sento conurgenza la necessità dicondividere alcuni interrogativisuscitati dagli avvenimenti chehanno travolto una delle piùalte cariche della Repubblica.

CONTINUA A PAGINA 8

Il commento

Lavoro giovanileUn piano di aiuti

di UGO MORELLI

Altolà del rettore al governatore

A PAGINA 7

di RENZO FRACALOSSI

di LORENZO POMINI

di DONATA BORGONOVO RE

A PAGINA 5

A PAGINA 4

Bassi: autonomia sancita dalla Costituzione. Il leader verde: un errore voler interferire

TRENTO — Si difende su tut-ta la linea l’ex sindaco di Terla-go, Agostino Depaoli, arrestatocon l’accusa di tentata estorsio-ne in concorso. Il politico ieriha parlato per oltre due ore da-vanti al gip Francesco Forlenza.«L’estorsione? Io non c’entro,Michelini l’ho aiutato solo nelmio ruolo di consulente». Gliincontri — spiega — erano in-vece per l’acquisizione di quotedi una società. «La pistola e leminacce? Non sapevo nulla».Chiesta la scarcerazione.

A PAGINA 5 Roat

di MARTA ROMAGNOLI

Consiglio comunale, rischio paralisiA PAGINA 6 Giovannini

TRENTO — La Provincia lancia un piano straordinario con-tro la disoccupazione giovanile: sgravi fiscali (a partire dal-l’Irap) e incentivi per avviare attività, ma anche borse di stu-dio. «È la priorità per il 2011», dice il governatore Lorenzo Del-lai, che si scaglia anche contro il fisco: «Sistema barbaro».

A PAGINA 2 Papayannidis

di A. PAPAYANNIDIS

Al cinema

N el mio lavoro di do-cente, avendo a chefare tutti i giorni congiovani che hanno

da venti a trent’anni, sto racco-gliendo testimonianze, dati emateriali per una ricerca sullaprecarietà dei progetti di vitanonché sulla mancanza o estre-ma provvisorietà del lavoro.Non ci sono differenze tra Tren-to, Bergamo e Venezia, in questidati. A cambiare solo in parte so-no le condizioni di contesto e ilpotere di sostegno delle fami-glie (non è poco, ovviamente,rendendo la vita più o meno dif-ficile).

In Trentino, per quanto ri-guarda il contesto e il sostegnofamiliare, le cose vanno meglio.Laddove la differenza non si ve-de è nella percezione di sé —delle proprie possibilità e dellapropria progettualità di vita —da parte dei giovani. Il sentimen-to dominante è quello della pre-carietà, di una precarietà che as-sume un carattere permanente,stabile, senza prospettive, senzavia d’uscita.

Per usare un ossimoro, checom’è noto è quella forma lin-guistica in cui la prima parola èil contrario della seconda, si trat-ta di una precarietà stabile. Men-tre nell’ossimoro, però, preca-rio è il contrario di stabile, nonè così nella vita delle giovani ge-nerazioni. In quel caso la preca-rietà sta divenendo stabile: cosìè percepita e vissuta. La condi-zione di precarietà stabile predi-spone a una disponibilità senzacondizioni, ad affidarsi a qualsi-asi segnale, da chiunque venga,che si proponga almeno in par-te come un’opportunità.

La parola «aspettativa» nonha cittadinanza nel linguaggiodi questi giovani; anzi, a pronun-ciarla si avverte un’ansia partico-lare. Si percepisce che, preventi-vamente, le ragazze e i ragazzinon la usano: se ne difendonoper paura di illudersi. D’altraparte, chi ha relazioni con loro eun minimo di responsabilità, siguarda bene dal formulare labenché minima proposta che in-viti a un progetto o a un investi-mento, per paura di generare il-lusioni e successive delusioni.Nell’esperienza trentina, in parti-colare, emergono alcuni spazidi progettualità e prospettivequando si parla di utilizzare i so-stegni familiari per andare al-l’estero a studiare o a cercare uninserimento professionale.

Il basso livello di innovazionenel sistema economico localenon domanda professionalitàdi un certo livello: le opportuni-tà sono, perciò, molto limitate.È chiaro cosa significhi tuttoquesto per la vivibilità attuale eper il futuro di una società cheaccetta tale stato di cose. Signifi-ca, tra l’altro, depauperamentodelle risorse più rilevanti; parte-cipazione a senso unico al pro-cesso di internazionalizzazionedella società e dell’economia (sicedono potenzialità e professio-nalità rilevanti ma non se ne at-traggono); crisi di socialità non-ché partecipazione attiva alla vi-ta pubblica e alla politica (la so-cietà rischia di smettere di esse-re un progetto e un’invenzione).

Se governare è definire e agi-re priorità, la precarietà stabilepare insomma sia un’autenticapriorità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Piazza Dante

TRENTO — Altolà del rettore Davide Bassi alpresidente Lorenzo Dellai. «L’università di Tren-to non è mai stata e non sarà la dépendance dellaProvincia, la sua autonomia è sancita dalla Costi-tuzione». Da sempre favorevole alla nuova dele-ga, Bassi ricorda che «mai e poi mai il ministerosi sognerebbe di indicare in quali campi deve es-sere portata avanti la ricerca». Martedì Dellai s’in-contrerà con il senato accademico, nei giorni suc-cessivi si confronterà con il Pd. A difesa dell’auto-nomia dell’ateneo interviene anche Marco Boato.

A PAGINA 3 Scarpetta

SABATO 22 GENNAIO 2011 ANNO IX - N. 18 REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE: Via delle Missioni Africane, 17 - 38121 Trento - Tel 0461 - 211311 - Fax 0461 - 211309 E-mail: [email protected] Distribuito con il Corriere della Sera - Non vendibile separatamente