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MARKETING TERRITORIALE Anzi due. Perché si tratta di Trento e Bolzano, le province autonome capaci di trasmettere quel mix tra spirito alpino e calore mediterraneo che le contraddistingue attraverso strategie di promozione del territorio a 360°, un marchio rappresentativo e un’efficace comunicazione online Eliana Sambrotta TRENTINO E ALTO ADIGE-SÜDTIROL: CASI DI SUCCESSO Quando un territorio diventa brand

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MARKETING TERRITORIALE

Anzi due. Perché si tratta di Trento e Bolzano, le provinceautonome capaci di trasmettere quel mix tra spirito alpinoe calore mediterraneo che le contraddistingue attraversostrategie di promozione del territorio a 360°, un marchiorappresentativo e un’efficace comunicazione online

Eliana Sambrotta

TRENTINO E ALTO ADIGE-SÜDTIROL: CASI DI SUCCESSO

Quando un territoriodiventa brand

E pensare che una volta, mi-gliaia e migliaia di anni fa,erano cumuli di conchiglie e

coralli. Ora sono alte, altissime, eimponenti, bianche e affascinanti.Sono patrimonio mondiale del-l’Unesco non per niente! Parliamodi Dolomiti, parliamo di Trentino-Alto Adige, parliamo di una terrache ha saputo far sua la chiave delsuccesso della promozione di unterritorio inequiparabile e meravi-glioso come quello che si estendedalla Val Gardena alla Marmolada,da Merano agli uliveti del Garda,dall’Alta Badia alle Pale di San Mar-tino, assaggiando canederli allospeck e sorseggiando Gewürztrami-ner, tra architetture fiabesche, qua-li sono i romantici chalet sudtirole-si che addolciscono quel po’ di rigo-re austriaco con un tocco di caloro-sa italianità.

Innovazione e tradizioneIl Trentino-Alto Adige può tran-quillamente essere considerato unodei più lampanti casi di successo dimarketing territoriale degli ultimianni. Armi vincenti un ottimo con-nubio di amministrazioni provin-ciali e regionale virtuose e un patri-monio naturalistico impareggiabi-le, ma è giusto ricordare che il fattodi essere una regione a statuto spe-ciale non è trascurabile, in quantogarantisce autonomia economica elegislativa non indifferente. Comunque la linea perseguita ne-gli anni, “innovazione + tradizio-ne”, ha sfruttato in modo efficacetutte le risorse territoriali rivelan-dosi vincente su tutti i fronti,creando opportunità e un’offerta a360 gradi che ormai si slega dallastagionalità o dagli sport inverna-li, combinandosi con natura, laghi,benessere, cultura, sport minori,agriturismo ed enogastronomia. Eventi quali i Mondiali di mountainbike, di sci nordico, di arrampicata,il Giro d’Italia, lo sviluppo di part-nership con team quali Juventus, FcBayern, la Nazionale italiana di scie di pattinaggio velocità, Usa Skiteam, Trentino volley, ma anche ilFestival dell’economia o il Trento

festival dedicato al cinema dellamontagna, il Merano wine festivalo l’International mountain summitnon sono che esempi della rivaluta-zione dell’offerta.Oltre a una consolidata fetta di vi-sitatori che raggiungono le loromete preferite anche più volteall’anno e che provengono da unraggio di 400-500 km di distanza,diventa sempre più marcata la per-centuale di turisti anche stranieriche si lasciano affascinare dalle zo-ne. Molti i nordeuropei, inglesi,olandesi, russi, a parte natural-mente i vicini austriaci e tedeschi.A questo proposito è fondamenta-le il ruolo dei portali www.visit-trentino.it e www.suedtirol.info,in diverse lingue e molto

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UNA REGIONE ALL’OPERAIL TRENTINO-ALTO ADIGE IN CIFRE

13.607 km2 superficie

339 comuni

1.022.000 abitanti

75 abitanti per km2 densità

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

16.062 milioni di euro Pil 2008

31 mila euro Pil 2008 per abitante

230 mila occupati 2009

3,3% tasso di disoccupazione 2009

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO

13.764 milioni di euro Pil 2008

34 mila euro Pil 2008 per abitante

193 mila occupati 2009

5,7% tasso di disoccupazione 2009

La forza lavoro di entrambe le province si concentrain turismo, commercio, alberghi e pubblici esercizi,trasporti e comunicazioni. Basti pensare che la sola industria turistica altoatesi-na nel 2008 ha prodotto 4.641 milioni di euro (17,2%della sua produzione totale) con un valore aggiuntodel 17,9%, cioè 2.427 milioni di euro. Il fatturato tu-ristico in Alto Adige si aggira sui 1.674 milioni di eu-ro, rappresentando l’11% del Pil della provincia.

Fonti: Istat, Pat servizio statistica, Osservatorio del mercato del lavoro Pro-vincia autonoma di Bolzano.

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ben strutturati, e le misure per fa-vorire l’arrivo e il trasferimento da-gli aeroporti low-cost come quellidi Bergamo e Treviso. Di queste terre si amano sponta-neità e affidabilità, un’ospitalitàfamiliare che un po’ ovunque met-te il forestiero al centro dell’atten-zione, lo coccola e lo accoglie co-me fosse in casa propria. Una ca-ratteristica innata di queste gentiche sono ben consapevoli di quan-to il turismo sia basilare per la lo-ro economia. Scontato? No, chi èabituato a girare un minimo sa be-ne quali altre zone d’Italia avreb-bero bisogno di un intero ciclo dilezioni in materia di ospitalità ecordialità!

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Due province speciali

Il Trentino-Alto Adige è una delle cinque regioni italia-ne a statuto speciale, dalla riforma del 2001 il potereesecutivo e legislativo è diventato indipendente e se-parato nelle due provincie autonome a statuto spe-ciale, le uniche in Italia. Il presidente della regione sialterna tra quello della provincia di Trento e quello diBolzano. In pratica il consiglio regionale è l’unione diquello provinciale trentino e altoatesino. Di fatto leprovince contano più della regione stessa e il ruolo diTrento capoluogo regionale si può definire puramen-te formale. Dallo Stato italiano le due province autonome sonoconsiderate come regioni: il governo intrattiene rap-porti separati con entrambe e dati i limitati poteri del-la regione essa può essere considerata una confede-razione delle due province autonome. Lo statuto speciale garantisce un’ampia autonomia,soprattutto finanziaria. Il Trentino-Alto Adige trattieneil 90% dei tributi riscossi nel territorio regionale cosìcome la Valle d’Aosta. Il Friuli-Venezia Giulia ne trat-tiene per sé il 60%, la Sardegna il 70%, la Sicilia ad-dirittura il 100%. L’autonomia vige anche in materia di poteri legislati-vi e amministrativi, come per i settori scuola, sanità,infrastrutture che devono autogestirsi con le proprierisorse. Ciò fa sì per esempio che una regione come ilTrentino-Alto Adige possa disporre di un budget paria quello di una regione ordinaria come il Veneto checonta quasi il quintuplo degli abitanti.

Quali crede che siano i punti di maggior forza e debo-lezza del territorio?

Il Trentino offre una qualità della vita davvero alta,per servizi pubblici e privati, per qualità delle relazio-ni tra persone e tra istituzioni, per qualità ambienta-le, per stimoli e proposte culturali, per partecipazio-ne sociale ai diversi aspetti della vita di comunità.Tutto questo va coltivato con spirito di responsabilitàe uno sguardo rivolto al mondo, alle sue dinamiche,alle sue opportunità.

Quali sono le vostre strategie di promozione del terri-torio? Qualche esempio recente di operazioni di marke-ting territoriale vincente?

La nostra convinzione è che la forza di attrazione diuna destinazione/regione, in chiave turistica e nonsolo, sia rappresentata dal territorio (paesaggio, am-biente, bellezza, strutture e infrastrutture, mobilitàinterna ecc.) e dalla popolazione che lo abita (modidi vivere, mestieri, cultura, cibo e gastronomia, sto-ria ecc.). Tutto questo può rappresentare una grandeforza o un limite incredibile, e lo è sia per l’eventua-le incapacità di esprimere una propria distintività, siaper il voler forzare una certa distintività in modo ar-tificiale e quasi folkloristico in senso negativo. Quindi la nostra strategia di marketing valorizza in-nanzitutto il Trentino per quello che è, che sa espri-mere e che ti fa vivere, tanto che il nuovo payoff del-la nostra campagna di comunicazione è (Trentino)Esperienze vere, dando grande valenza a entrambi ivocaboli. È una campagna che parla ai trentini e ainon trentini, avvalendosi di storie/emozioni raccon-tate da chi le ha vissute davvero e poi reinterpretateda fotografi internazionali di reportage.Tutto questo si svilupperà attraverso campagnestampa, web, mostre fotografiche in Italia e in Euro-pa. Contemporaneamente siamo impegnati in un im-

Maurizio RossiniDirettore marketing di Trentino Spa,società di marketing territoriale del Trentino, associato Manageritalia

Marketing attraverso“esperienze vere”

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portante progetto di valorizzazione delle pratichesportive in Trentino, sia attraverso la cura e la strut-turazione nel territorio (impianti sportivi e servizi)sia attraverso l’organizzazione di eventi a valenza lo-cale, nazionale e internazionale tra cui i Mondiali dimountain bike, di sci nordico, di arrampicata, gare diCoppa del mondo in molte discipline e lo sviluppo dipartnership con grandi player internazionali quali Ju-ventus, Fc Bayern, Nazionale italiana di sci e di pat-tinaggio velocità, Usa Ski Team, Trentino volley, Gi-ro d’Italia ecc.

Come avete rivalutato le cosiddette stagioni morte?Un territorio deve porsi l’obiettivo di risultare at-traente/interessante nei dodici mesi dell’anno, e lopuò essere. Ancora oggi la maggior parte degli ospi-ti del Trentino proviene dalle regioni vicine (entro unraggio di circa 400/500 km) e lo frequenta in più oc-casioni dell’anno. Certamente la presenza di comu-nità “vive” nei dodici mesi, di una proposta culturalericca e ben distribuita nel corso dell’anno e diun’ospitalità attenta, senza snaturare cultura e pro-pri modi di vivere, sono un presupposto indispensa-bile per tendere all’obiettivo.

Quali sinergie avete intrecciato tra i vostri punti forti,soprattutto fra turismo e prodotti del territorio?

L’agricoltura e i suoi prodotti sono uno degli aspetti checaratterizzano un territorio, ancor più un territorio dimontagna. Per questo rappresenta contemporanea-mente un comparto economico molto rilevante, una

componente fondamentale della vita di alta montagnae del paesaggio complessivo e un tratto distintivo del-la nostra offerta turistica. Per tutte queste ragioni il le-game turismo-prodotti è “naturalmente” forte, anchese sempre da coltivare con cura.

Come sviluppate la comunicazione? Che ruolo rivesteil web marketing?

Il portale www.visittrentino.it è ormai il più impor-tante strumento di informazione e promozione delnostro turismo. Gia oggi oltre 6 milioni di persone lofrequentano annualmente per organizzare la propriavacanza e/o raccogliere informazioni e stimoli per vi-vere esperienze sul nostro territorio. Sempre più il portale è interconnesso con i tanti“mondi” in rete (social network e non solo) per ga-rantire la migliore distribuzione di informazioni, sug-gestioni e proposte-vacanza possibile. Ancor più inconsiderazione dello sviluppo Internet su telefoninie supporti mobile.

Qual è il rapporto con le istituzioni?Il rapporto tra istituzioni e tra privato e istituzioni èmolto buono sia a livello provinciale sia a livello dellesingole vallate e paesi, con una forte partecipazione deisingoli e una consapevolezza diffusa che la responsa-bilità della gestione e pianificazione del territorio/pae-saggio e del governo delle comunità, inteso come“prendersi cura” della comunità, è innanzitutto nostro,e che da questo ne conseguirà anche la qualità della vi-ta delle future generazioni.

La campagna di co-municazione Espe-rienze vere si avva-le di storie raccon-tate da chi le ha vis-sute personalmen-te e reinterpretateda fotografi eccel-lenti.

I TESORI DI BOLZANOTra i prodotti tipici dell’Alto Adige, racchiusi sotto il marchio Qualità Alto Adige, lefragole, la grappa, il latte e i latticini, le mele, il miele, il pane, le piante officinalie aromatiche, lo speck, il succo di mela, le verdure e i vini.

Qualche curiosità

�� L’Alto Adige è il territorio con la più grande coltivazione di mele di tutta Europa:qui vengono raccolte circa un milione di tonnellate di mele all’anno, ossia il 10%del raccolto europeo. Ogni contadino possiede in media 1,2 ettari.

�� Il 98% dei vini altoatesini sono certificati doc. Vengono prodotti approssi-mativamente metà vini rossi e metà bianchi. I tre vitigni autoctoni dell’AltoAdige sono il Vernatsch, il Lagrein e il Gewürztraminer. Dai circa 5.000 et-tari coltivati, si sviluppano circa 20 diverse specie. In Alto Adige cresce il vi-tigno più settentrionale d’Italia e qui vengono prodotti anche i migliori vinibianchi nazionali.

�� 75.000 mucche da latte sono suddivise nei 12.000 masi, spesso a conduzio-ne familiare, per una media di circa 6,25 mucche per ogni allevatore.

permanenza media del turista nellelocalità trentine è stata di 5,3 giorninell’inverno e 7,8 giorni in estate(fonti: Astat - Istituto provinciale distatistica Bolzano - e Servizio stati-stica Provincia autonoma di Trento). Gli esercizi ricettivi della regione al2007 sono 12.947 (alberghi, cam-peggi, alloggi privati, agriturismi ealtro) per un totale di 375.026 postiletto (fonte: rapporto Astat 2009 Ti-rolo, Alto Adige, Trentino).

L’importanza dei marchiLa farfallina trentina e i colori viva-ci di Alto Adige/Südtirol svolgonoun ruolo fondamentale per renderericonoscibile agli occhi del visitato-re tutta un’area geografica legando-la ai suoi prodotti, alle aziende di ri-

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Il turismo volaQuest’offerta turistica integrata,frutto di una pianificazione e uncoordinamento nel medio-lungoperiodo dell’intero sistema di risor-se del territorio, ha permesso di re-gistrare un continuo incrementodelle visite nell’ultimo decennio,che non si è fermato nemmeno difronte alla recente crisi. Nella Provincia autonoma di Bol-zano tra novembre e dicembre2009 sono stati registrati aumentidel 3,1% negli arrivi e del 2,8% nel-le presenze rispetto allo stesso pe-riodo dell’anno precedente. L’esta-te sudtirolese 2009 invece ha su-perato per la prima volta i 17 mi-lioni di presenze, segnando un+5,3% negli arrivi e un +3,3% nel-le presenze rispetto al 2008. In to-tale nel 2009 per la prima volta so-no stati rilevati 5,5 milioni di turi-sti, che hanno soggiornato per piùdi 28 milioni di notti. Buoni risultati anche a Trento. Lastagione invernale 2008/2009 ha in-fatti segnato un totale di arrivi in tut-ta la provincia pari a 2.132.483, in-crementando del 4,5% sulla stagioneprecedente. La stagione estiva 2009invece ha segnato 2.173.341 arrivi,pari a un +5% sull’estate 2008. La

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Primi della classe per…

�� Energia elettrica: l’Alto Adige produce quasi il doppio dell’energia elettricache consuma. Una gran parte è il frutto dell’energia idrica delle cascate.

�� Formazione: la Libera Università di Bolzano è la prima università trilingued’Europa (lezioni tenute in italiano, tedesco e inglese).

��Sci: il Dolomiti Superski è il più grande circuito sciistico al mondo e vanta ben1.200 km di piste.

�� Formato mini: la più piccola città delle Alpi è Glorenza che conta circa 880 abi-tanti, tutti abbracciati dalle antiche cinta murarie ancora perfettamente intatte.

�� Formato maxi: il più grande alpeggio d’Europa è l’Alpe di Siusi, che si svi-luppa su un territorio di 52 km2, l’equivalente di 8.000 campi da calcio.

�� Tempo libero: 20.000 km di sentieri per passeggiate ed escursioni, 600 kmdi piste ciclabili, 400 castelli e residenze storiche, 80 musei.

�� Trasporti: la più antica funicolare per il trasporto di persone al mondo fu inau-gurata nel 1908 per portare turisti e locali da Bolzano al Colle, montagna al-le porte della città.

ferimento, a tradizione e cultura ga-rantendo un’elevata e certificataqualità. Ma la strategia si lavora amonte: un brand territoriale infattiper essere efficace deve essere in-nanzitutto riconosciuto come valo-re e opportunità dagli operatori eco-nomici del sistema. Solo in questomodo può funzionare anche versol’esterno e lasciare un segno nellamemoria del consumatore che si fi-delizza alla località, ma anche alprodotto d’esportazione che even-tualmente potrà cercare e ricono-scere una volta tornato a casa.

La farfallaIl marchio unico del Trentino èfrutto di un programma di marke-ting territoriale che nasce nel 2002

insieme a Trentino Spa, la societàche prende il posto dell’Azienda dipromozione turistica del Trentinoagendo da coordinamento con tut-ti gli altri soggetti che operano nelsettore (società costituita al 60%da Provincia autonoma di Trentoe al 40% dalla Camera di commer-cio, www.trentinospa.info) e chesi occupa dell’immagine turistica eterritoriale in senso ampio. Ge-stione del marchio, promozione epubblicità, valorizzazione dellespecificità, attività di marketingsui diversi mercati, relazioni ester-ne e rapporti con la stampa, ricer-ca e analisi dei singoli mercati, at-tività editoriali di supporto, colla-borazione con gli operatori di pro-mozione turistica locale e suppor-

to alla commercializzazione nel tu-rismo, nello sport, nella cultura,nell’artigianato e nelle produzionidi qualità.Il marchio unico territoriale rappre-senta l’offerta dell’intera provinciaindipendentemente dal settore diappartenenza, così ne accresce il va-lore e permette al territorio di pro-muoversi attraverso un’immaginespecifica, sinonimo di qualità e ga-ranzia di tutta un’offerta di prodot-ti e servizi. Trentino Spa, che gestisce il mar-chio, stabilisce a quali soggetti eoperatori concederne l’uso in base acriteri rigorosi in quanto questo gligarantisce di beneficiare del legamecol territorio e di rappresentarlo. Illogo scelto è la farfalla, simbolo del-la verde farfalla di terra a cui la for-ma della provincia trentina assomi-glia. Dopo la primissima versione,nel 2002 si è assistito a un restylingche ha proposto un logo moderno,semplice, bello, declinato in quattrocolori corrispondenti ad altrettantecategorie (turismo, agro-alimenta-re, industria e artigianato, cultura eformazione). Un logo che però na-scondeva un problema di scarsa vi-sibilità: la scritta “Trentino” occu-pava solo un terzo dell’intera su-perficie del logo. La versione 2009 risolve innanzi-tutto questo problema aumentandole dimensioni della scritta,

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La versione 2009 del marchio Trentino,quello a colori, accresce del 300% la visi-bilità del precedente, pur mantenendo lalinea che lo ha reso riconoscibile negli an-ni. Immancabile resta la farfalla che ricor-da la forma della provincia.

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mantenendo lo stesso carattere pernon stravolgere la riconoscibilitàconquistata negli anni. Si introdu-cono i colori tipici delle valli e del-le rocce del territorio e la farfallacambia posizione ma resta immu-tata. Questa rivisitazione si pensapossa aumentare del 300% la visi-bilità del marchio.

Il marchio ombrelloDal 2004 anche la provincia di Bol-zano si fregia del nuovo marchioombrello Alto Adige-Südtirol e diun nuovo marchio di qualità. Il pa-norama di marchi specifici eramolto vasto e ormai si sentiva lanecessità di unire le forze per po-ter sfruttare ogni potenziale siner-gico e aumentare visibilità e inci-sività commerciale. Per questo è nato il “marchio om-brello” sotto al quale possono por-si tutti i marchi preesistenti senzatuttavia rinunciare alla propriaidentità. In questo modo non si èvoluto uniformare l’offerta mapiuttosto trasmettere questo mes-saggio unico: l’Alto Adige è unasimbiosi di contrasti tra elementialpini e mediterranei, spontaneitàe affidabilità, natura e cul-

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Il marchio ombrello nasce nel 2004 percomprendere tutti i marchi esistenti nel-la provincia e identificarli sotto un unicologo vitale, simpatico e cordiale che ri-chiama il panorama montuoso e i suoicolori tipici.

Quali crede che siano i punti di maggior forza e de-bolezza del territorio?

Il punto di forza dell’Alto Adige sta nella conservazio-ne del paesaggio e nelle aziende a conduzione familia-re. L’Alto Adige si distingue per lo stile di vita che tra-smette: la simbiosi di contrasti tra elementi alpini emediterranei, tra spontaneità e affidabilità, natura ecultura. La raggiungibilità è sicuramente un punto de-bole, sul quale dobbiamo lavorare anche in futuro. Giàda anni per esempio favoriamo l’accesso tramite i tran-sfer dagli aeroporti low-cost, come Bergamo o Treviso.Di conseguenza anche in Gran Bretagna, Belgio o Po-lonia siamo ora in grado di promuovere l’Alto Adige.

Quali sono le vostre strategie e strumenti di promozionedel territorio?

Comunichiamo puntualmente secondo il mercato letematiche e gli aspetti dell’Alto Adige che si addico-no. Ad esempio in Svizzera non comunichiamo tantol’aspetto alpino, quanto quello mediterraneo, sottoli-neando agli ospiti svizzeri che, nonostante siamo inItalia, possono esprimersi comunque in lingua tede-sca. Gli strumenti che utilizziamo sono prevalente-mente gli spot televisivi sui mercati principali (qualiItalia e Germania), cooperazioni con la stampa, fiere,internet e pubbliredazionali.

In generale come vengono rivalutate le cosiddette sta-gioni morte?

Negli ultimi anni abbiamo abbandonato la comuni-cazione stagionale e intrapreso la comunicazione pertutto l’anno. Le “stagioni morte” vengono colmategrazie ai periodi di vacanze differenti nei vari merca-ti. Inoltre, gli eventi come il Merano Wine Festival ol’Ims (International Mountain Summit) che si tengo-no a novembre aiutano ad attirare ospiti nei periodipiù tranquilli.

Reinhold MarsonerPresidente Alto Adige marketinge direttore di Fiera Bolzano Spa,associato Manageritalia

Turismo e agricoltura:binomio vincente

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Quali sinergie avete intrecciato tra i vostri punti forti? Una delle sinergie più importanti è sicuramente quellatra l’agricoltura e il turismo. Infatti stiamo collaboran-do in armonia e siamo riusciti a sviluppare progetti con-creti. Tra l’altro è nata la categoria per agriturismo (uni-ti sotto il marchio Gallo Rosso) o lo sviluppo di prodottialimentari tipici dell’Alto Adige, che si sono uniti sot-to il marchio Qualità Alto Adige, sinonimo di prove-nienza altoatesina e garante di qualità controllata de-gli alimenti e dei prodotti agricoli.

Come è organizzata Fiera Bolzano? Quali sono gli even-ti di maggior richiamo?

Fiera Bolzano è una realtà fieristica piuttosto piccolacon un padiglione di 25.000 mq e 27 dipendenti. Lamaggior parte di loro lavora nell’ufficio commercialeche, diviso in 5 team diversi, organizza le nostre fiere;naturalmente abbiamo anche un ufficio amministra-zione, tecnico e comunicazione. In media, organizzia-mo 15 manifestazioni proprie l’anno, concentrandocisulle tematiche per le quali l’Alto Adige può vantarsi diuna certa competenza, ovvero la melicoltura, l’ediliziasostenibile, gli sport invernali, la protezione civile, leenergie rinnovabili, il turismo ecc. La fiera con il mag-gior successo in questo momento è sicuramente Kli-mahouse, fiera internazionale specializzata per l’effi-cienza energetica e la sostenibilità in edilizia, che in po-chi anni è diventata la fiera leader del settore in Italia.Dal 2008 organizziamo anche un’edizione di Kli-mahouse “itinerante” che finora ha avuto luogo a Ro-ma e a Bastia Umbra in provincia di Perugia.

Come sviluppate la comunicazione? Che ruolo rivesteil web marketing?

La comunicazione riveste un ruolo fondamentale per lanostra attività, è il terminale di tutto il nostro lavoro siaa livello commerciale sia amministrativo, è lo strumen-to per finalizzare i nostri sforzi. I piani di comunicazio-ne per le singole manifestazioni sono sviluppati inter-namente per raggiungere il target di riferimento. Per al-cune manifestazioni specializzate ci avvaliamo dell’au-silio di agenzie di pubbliche relazioni ad hoc sia per lacomunicazione in Italia sia all’estero. Il web marketingriveste un ruolo sempre più importante, basti pensareche nel 2000 non sviluppavamo nessuna attività sulweb, nel 2005 abbiamo iniziato timidamente con i pri-mi banner e adesso le redazioni online hanno lo stessopeso di quelle della carta stampata. Il 10% circa del no-stro budget è destinato alla comunicazione sul web egrazie al suo effetto virale raccogliamo una rassegnastampa per il 30% online. Abbiamo iniziato a muovercinel web 2.0 per creare comunità che tutto l’anno parli-no di noi e delle nostre manifestazioni e, a breve, saràattivo il nostro nuovo sito web completo di contenutimultimediali come video e collegamenti ai socialnetwork di Fiera Bolzano.

Qual è il rapporto con le istituzioni?Il rapporto di Fiera Bolzano con le varie istituzioni è al-quanto fruttifero, soprattutto perché le manifestazioniin programma sono legate a settori economici d’eccel-lenza del territorio. Fiera Bolzano ha bisogno quindi del-la collaborazione con chi rappresenta il know-how.

Klimahouse, fiera internazionale bolzanina specializzata per l’efficienza energetica e la sostenibilità in edilizia.

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I TESORI DI TRENTOIl Trentino introduce il visitatore alsuo mondo di tradizioni enogastro-nomiche attraverso iniziative comela Strada del vino e dei sapori ol’Osteria tipica trentina. Tra i vini doc testimonial del territo-rio il Nosiola, il Müller Thurgau, ilMarzemino, il Teroldego rotaliano eil Vin Santo trentino. Anche le grap-pe e gli spumanti arricchiscono l’of-ferta enologica del territorio. Tra gli alimenti invece si va natu-ralmente dalle mele (Golden deli-cious o Renetta canada) ai piccolifrutti di montagna, dai formaggi

(come la Spressa, il Ca-solèt, il Puzzone di

Moena, il Vezzena)ai salumi (la Luca-nica trentina, laMortandela della Val di Non, la Carne salada del Trenti-

no), ma anche l’Olio del Garda, trote e salmerini non sonoda dimenticare, perché Trentino è anche lago e non solo

monti. Poi farina, pane e ortaggi tipici.

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tura. Il logo ha voluto rispecchiarequesti valori. Quindi è stato pen-sato utilizzando un carattere pro-nunciato e autentico, unico e in-confondibile, attraverso un’imma-gine da un lato spigolosa e dall’al-tro aperta e armoniosa; i tratti sfal-sati e cromaticamente differenzia-ti della Ü nella scritta Südtirol op-pure il puntino sulla i della scrittaAlto Adige, dall’effetto vitale, sim-patico e cordiale. Il panorama dell’Alto Adige è in-vece la sintesi tra il panorama sti-lizzato delle Dolomiti e delle tona-lità cariche e vivaci, un elementofortemente identificativo della va-rietà e dei contrasti del territorio. Il marchio di qualità, conforme almarchio di tutela nato nel 1976,garantisce tracciabilità, produzio-ne e lavorazione della materia pri-ma in Alto Adige e alta qualità deiprodotti agroalimentari e dei lorocontrolli.

Bontà d’alta quotaUn aspetto che si sta rilevandosempre più importante per la pro-mozione di un territorio e che vie-ne sempre più considerato dai vi-sitatori è l’offerta di prodotti tipi-ci e in particolar modo di quellienogastronomici. C’è una certafetta di turisti che ormai non si ac-contenta più di fermarsi a man-giare, ma vuole andare oltre, allascoperta dei sapori e delle tradi-zioni locali più genuine. Questo le-ga evidentemente il prodotto allacultura e alla realtà agricola eagroindustriale del territorio. Ri-sulta fondamentale in quest’otticacreare un ottimo rapporto di si-nergie tra turismo e prodotti loca-li. Naturalmente bisogna garanti-re innanzitutto l’elevato contenu-to qualitativo, poi fare sistema col-legando l’offerta enogastronomicaal turismo studiandola in modo ta-le che la riconoscibilità del pro-dotto sia immediata e garanten-done la presenza in punti venditao contesti di visibilità conformi inmodo che il richiamo sia netto. Co-sì se ne accresce anche il valore. Il Trentino e l’Alto Adige hanno sa-

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puto confluire la tipicità dei propriprodotti e l’identità culturale in of-ferte accattivanti per il turista eno-gastronomico, ma anche per attrar-re e iniziare a questo mondo un di-verso tipo di visitatore.

Le Strade del vino e dei sapori delTrentino sono un buon esempio dicome orientare nell’ampio panora-ma turistico la promozione enoga-stronomica. Ogni strada crea unarete di operatori di vari settori che

viaggiano sulla stessa linea, inol-tre crea un contesto per il visita-tore in cui muoversi che magariinizialmente è catalizzato al per-corso per la presenza di un pro-dotto tipico di grande richiamo mache in questo modo fa da volanoper tutta una serie di altri prodot-ti di cui si dirama la conoscenza odi zone visitabili altrimenti nonconsiderate. Insomma, crea un sistema che daun prodotto “testimonial” comeun vino doc popolare in tutto ilmondo porta beneficio fino allatrattoria agrituristica altrimentiun po’ fuori mano. Per contro la Strada del vino del-l’Alto Adige è stata giudicata la mi-gliore d’Italia al Roma Wine Festi-val 2009, manifestazione a cuihanno partecipato circa 140 Stra-de del vino d’Italia. Il primo postole è stato assegnato proprio perchéha saputo collegare territorio, vi-no, turismo e cultura.

Dolomiti onlineRuolo fondamentale per la promo-zione del territorio nell’era delweb 2.0 lo detiene il portale uffi-ciale, che deve rivolgersi a

Turista, quanto spendi?La spesa media dell’ospite altoatesino in inverno è di140 euro al giorno pro capite, suddivisa in alloggio(57 euro), gastronomia (27 euro), acquisto di beni (26euro), trasporto interno (16 euro), spese per servizi(8 euro), extra (6 euro).

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chi si appresta ad arrivare, a chi,ancora in una fase precedente, po-trebbe scegliere quella meta, maanche agli autoctoni: deve essereinterattivo e fungere da traino ver-so altri siti o “mondi” in rete (daiblog ai social network, al mobile).Un punto fondamentale è che lacomunicazione online deve esserecoerente e coordinata con le altreazioni di marketing off-line, peresempio non ha senso segnalare inun contesto o in un cartaceo il ri-mando al sito se poi questo non dànessuna informazione aggiuntivao più aggiornata. Inoltre non deveessere concepito, come ancora ac-cade, in maniera istituzionale, cioècome se fosse un invito a visitarela destinazione, ma in modo piùattivo e interattivo perché moltopiù spesso l’utente che naviga hagià deciso per quella meta ed è al-la ricerca di informazioni di servi-zio sulla fruizione del territorio,prima ma anche durante e dopo lavacanza. Per questi e vari altriaspetti i portali di Trentino e AltoAdige sono stati considerati degliottimi esempi di portali di desti-nazione.

Nicola PiazzaAmministratore delegato Würth Italia con sede a Bolzano, associato Manageritalia

Quali crede che siano i punti di maggior forza e de-bolezza del territorio?

Tra i punti di forza il territorio stesso, che ci per-mette di poter vivere e lavorare in un ambiente po-sitivo con un’alta qualità della vita e un paesaggioprivilegiato. Per quanto riguarda i vantaggi com-merciali, per noi significa anche abbinare il mar-chio Würth, sinonimo di qualità e alto servizio, almarchio Alto Adige che rispecchia le stesse carat-teristiche, creando una sinergia ottimale. Un altrovantaggio è la possibilità di avere persone natural-mente bilingue e che in genere ne conoscono an-che una terza; inoltre la cultura del lavoro è moltoelevata nella nostra provincia e questo fa sì che an-

La Libera Università di Bolzano (qui la sede di Bressanone) è l’unica università in Europa che tiene lezioni in tre lingue.

Cultura del lavoro e importanza della formazione

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che l’intensità lavorativa, la morale e l’attaccamentoall’azienda siano a livelli molto alti. Per quanto ri-guarda le debolezze, nel caso delle imprese ovvia-mente la logistica, perché siamo all’estremo nordd’Italia e dobbiamo commercializzare in tutto il pae-se. Il che implica costi molto elevati, anche se noi ab-biamo un centro di distribuzione a Roma quindi è unproblema abbastanza relativo. L’altro svantaggio è ilcosto elevato dei terreni che si riflette sul costo ele-vato di eventuali capannoni, strutture produttive ocommerciali.

Quali sono le vostre strategie e strumenti di promozionedel territorio?

Noi non promuoviamo direttamente il territorio, mapossiamo creare delle sinergie importanti per esempioattraverso promozioni ai clienti. Abbiniamo a deter-minati ordini dei prodotti tipici sudtirolesi come lospeck con tagliere e coltello, promozioni sempre piut-tosto attraenti per la clientela italiana. Oppure orga-nizziamo delle “Feste del cliente” presso la nostra sedea cui associamo visite alla scoperta del territorio, peresempio a Merano durante i mercatini natalizi. Così ilcliente associa il nostro marchio alla provincia e i no-stri standard qualitativi alti nel suo inconscio coniuga-no azienda altoatesina di elevata qualità a territorio im-portante.

Ci sono differenze nello sviluppo e nella gestione di unagrande azienda di montagna e una invece ubicata nellegrandi aree industriali?

Ci sono vantaggi e svantaggi, anche se noi essendoun’azienda che principalmente commercializza e nonproduce non risentiamo così tanto della lontananza dapoli industriali, inoltre i nostri fornitori sono soprat-tutto al Nord. Come già detto lo svantaggio sta nelladifficoltà di trovare spazi e costruire, essendo il terre-no montuoso ed essendo previsti importanti vincoliambientali. Gran parte del territorio è riservata all’agri-coltura, è difficile ottenere autorizzazioni, costruire epoi i costi sono molto più elevati. Di conseguenza an-che il costo della vita e poi del lavoro si alzano.

In che misura avete risentito della crisi?Avendo clienti in tutta Italia ne abbiamo risentito co-me gli altri perché la nostra clientela altoatesina è so-lo una piccola fetta. Direi che abbiamo avuto un im-patto medio, con una contrattura del fatturato attor-no al 10%, proprio per il fatto che il contesto localeincide molto poco sui proventi totali. Comunque ilprimo bimestre dovrebbe chiudere con una crescitaintorno al 4%, si cominciano a vedere piccoli segnalidi positività. È una buona notizia perché noi dipen-diamo dagli artigiani quindi se noi cresciamo signifi-ca che qualcosa si sta muovendo.

Cosa ci dice dell’importanza della formazione e delruolo dell’Università di Bolzano per i vostri giovani?

L’Università di Bolzano è la prima e unica in Europache fa lezione in tre lingue. Prima gli studenti tende-vano a spostarsi a Trento, Verona, Milano ecc. se dimadrelingua italiana, a Innsbruck se di madrelinguatedesca. Quindi c’era il rischio che le risorse si di-sperdessero e che tendessero a non rientrare. Ora as-sistiamo al fenomeno inverso, prima completamen-te assente: addirittura studenti fuori sede che scel-gono di studiare a Bolzano e poi si fermano alla ri-cerca dello sviluppo professionale. Per una multina-zionale come la nostra la conoscenza delle lingue èfondamentale per poter aspirare a dei ruoli impor-tanti e per poter comprendere al meglio la nostra or-ganizzazione. Parlarne fluentemente tre e magari co-noscerne una quarta è veramente un valore aggiuntoe prezioso e questa università ci dà la possibilità diavere un bacino di risorse molto importante.

Würth si schiera dalla parte dell’ambiente. In che modo?Noi non abbiamo grande impatto ambientale: nonproducendo non abbiamo scorie. Però il nostro mo-do di danneggiare l’ambiente è attraverso le auto-vetture perché utilizziamo una rete di 2.500 ven-ditori che percorrono circa 40.000 km all’annoognuno. Il nostro contributo è stato quello di fareun piano di sostituzione di tutte le autovetture conaltrettante ad alimentazione alternativa (metano egpl). Questo va fatto naturalmente a ragion vedu-ta perché la rete di distributori di metano non è an-cora così capillare e quindi si può attuare solo coni venditori che si spostano nelle province ben ser-vite. Il vantaggio di questa scelta è ovviamente im-portante per la salvaguardia dell’ambiente, ma an-che nell’ottica dell’utilizzatore che può circolare an-che in caso di stop del traffico nelle grandi città oin caso di ecopass e se utilizza l’auto privatamenteha un risparmio sul carburante. E infine è un van-taggio aziendale appunto sempre in termini di co-sti del carburante che sono inferiori.

La sede Würth (azienda di riferimentomondiale nella distribuzione di viteria,

minuteria metallica e plastica, utensileria)alle porte di Bolzano.

La ricerca La consumer experiencenei portali turistici delle regioniitaliane pubblicata lo scorso di-cembre a cura del Centro interdi-sciplinare turismo, territorio e am-biente dell’Università Sapienza diRoma ha analizzato vari portali intermini di visibilità online, archi-tettura informativa, contenuti,servizi, web 2.0, multimedialità,interazione con la PA e qualitàdell’offerta e ne ha stilato una clas-sifica degli esempi più virtuosi. Il portale del Trentino insieme aquello della Puglia, seguito da quel-lo di Alto Adige-Südtirol risultanoi migliori. Le rilevazioni si sonoconcentrate tra settembre 2008 eottobre 2009 e nello specifico èemersa la capacità di Puglia e Tren-tino di mantenere il ruolo di lea-dership nella promozione online eil significativo miglioramento del-la consumer experience del porta-le di Alto Adige-Südtirol.

L’esempio di VisittrentinoIl portale www.visittrentino.it èstato completamente rinnovato neicontenuti e nella grafica proprio perl’inizio della stagione invernale2009. È stato promosso in anticiposu Facebook, anche in ottica difeedback in anteprima. Le principa-li novità si riscontrano oltre che nei

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contenuti e nelle immagini, nellesei versioni in lingua straniera sem-pre più ricche: tedesco, inglese,olandese, polacco, ceco e russo.L’home page offre già una selezio-ne di vacanze per temi, integratada brochure, offerte (sempre ag-giornate, ottimo veicolo per glioperatori del territorio), video,mappe di Google e Google Earth.La più recente innovazione riguar-da la nuova applicazione Ski Tren-tino per I-Phone che permette agliutenti di accedere a servizi e infor-mazioni sulle aree sciistiche delTrentino: meteo, webcam, mappedelle ski area e bollettini piste. Ilsito è visitato da circa sei milionidi utenti ogni anno.Altro strumento è la newsletterche comunica mensilmente pro-poste di vacanza e che recente-mente ha intensificato le edizioni.Oltre a quelle generaliste, redattein tre lingue e tematizzate in basealla stagione (carnevale e san va-lentino, Pasqua, ponti di primave-ra, avvio della stagione, prima ne-ve, ponte dell’Immacolata ecc.),sono state realizzate molte new-sletter dedicate ai singoli progetti-prodotto, come Starbene nella na-tura, Trekking delle leggende, Pri-mi passi sulla neve. Attualmentegli iscritti al servizio di newslettersono 91.119 per l’edizione italia-na, 19.762 per quella tedesca e14.549 per quella inglese. �

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