#tree4climate - icprimomontesarchio.gov.it · Le emissioni di gas serra provengono anche dalla...

24

Transcript of #tree4climate - icprimomontesarchio.gov.it · Le emissioni di gas serra provengono anche dalla...

3

Nei giorni 20 – 21 – 22 Novembre 2015 torna La Festa dell’Albero per promuovere l’importanza del verde e del ruolo di parchi urbani, aree boscate e alberi per contrastare le emissioni di CO2, prevenire il rischio idrogeologico e la perdita di biodiversità. Tema principale dell’edizione 2015 è il clima e i suoi cambia-menti che provocano sempre più spesso grandi catastrofi con terribili conseguenze per l’ambiente, le specie animali e l’uomo: dai profughi ambientali delle isole di Tuvalu e Kiribati, fino agli orsi e ai pinguini del polo; e non ultimo tutti quei cittadini e le terre italiane colpiti dalle devastanti alluvioni oggetto di cronaca degli ultimi tempi. Simbolo della lotta ai mutamenti climatici e strumento di difesa del territorio e delle specie che lo abitano è proprio l’albero, oggetto del concorso fotografico “Albero ti voglio bene”, dedicato a tutte le scuole che aderiranno alla Festa dell’Albero e che premierà le immagini più significa-tive dedicate ad un simbolico gesto d’affetto verso i nostri amici verdi: un abbraccio alla vecchia quercia che è a rischio abbattimento, un simbolo del parco o la messa a dimora di nuove piantine come gesto di tutela del territorio. Attraverso la partecipazione all’iniziativa, l’albero da voi piantato diventerà un vero strumento didattico. Lo spazio verde potrà essere utilizzato come laboratorio, con lo scopo di esplorare tutte le funzioni dell’albero, da quella ambientale a quella più sociale, legata soprattutto al benessere delle generazioni più giovani.

Obiettivi:

- conoscere il fenomeno dei mutamenti climatici;

- conoscere il contributo degli alberi e dei boschi nella lotta ai mutamenti climatici;

- favorire percorsi di cittadinanza attiva per essere protagonisti del cambiamento;

- educare alla cura e alla tutela del patrimonio boschivo e delle aree verdi.

Vettor

e di

segn

ato

da F

reep

ik

#tree4climate

3

Caro diario...Caro diario,oggi ti raccontiamo quello che abbiamo deciso di fareper prenderci cura del Pianeta…

Questo diario sarà lo strumento per raccontare l’esperienza di una classe che decide di fare un’azione concreta per l’ambiente: piantare un nuovo albero.L’azione deve essere il pretesto per porsi tante nuove domande e per renderci conto che ognuno di noi ha delle responsabilità.

Piantare un albero è un investimento sul futuro, una presenza che, se curata, ci accompagnerà anche nella nostra vita di adulti.

Cosa sono i cambiamenti climatici? Cosa possiamo fare noi? Il diario proverà a spiegarlo proprio nell’anno che ci sta portando verso la COP21 di Parigi e indicherà alcuni accorgimenti per poter seguire un regime di vita più ecosostenibile.

Da dove si parte?Guardiamo con i nostri occhi, pensiamo con la nostra testa e… agiamo! Il diario ci aiuterà passo passo lungo un percorso che inizierà con la piantumazione dell’albero. Proprio così! L’albero è un punto di inizio e non di arrivo.

Vi invitiamo a scattare foto e girare video della vostra Festa dell’Albero mentre siete intenti a prendervi cura dei nostri amici verdi e se lo desiderate potrete far circolare queste testimonianze sui social network utilizzando

#tree4climate

Vettor

e di

segn

ato

da F

reep

ik

4 5

La nostra classe

Autoscatto

incollate qui la vostra foto!Ve

ttor

e di

segn

ato

da F

reep

ik

4 5

Il clima cambia...ma stiamo attenti!

La nostra madre Terra non è stata sempre così come la conosciamo oggi. Nei miliardi di anni che sono trascorsi continui cambiamenti l’hanno mutata e il clima non è sempre stato lo stesso.

Lo sapevate che...

Il clima del MondoDal 30 Novembre all’11 Dicembre 2015 si terrà a Parigi la XXI Conferenza della Parti sui cambiamenti climatici. L’obiettivo è quello di concludere, per la prima volta, un accordo con tutti gli Stati del mondo contro il riscaldamento globale. Le parti

coinvolte si impegneranno a ridurre le emissioni di gas serra per mantenere il cambiamento climatico all’interno della soglia di 2°C (rispetto all’era preindustriale) a partire dal 2020. Il clima non ci aspetta ed è un affare di tutti.Il 29 Novembre 2015 Legambiente, insieme alla Coalizione Clima, organizzerà delle marce sul clima in diverse città d’Italia… perché il Clima è il nostro Pallino!

400 anni di ghiaccioSe il medioevo è stato super caldo tra il 1450-1850 il mondo ha conosciuto una piccola era glaciale. Le popolazioni del nord Europa vennero dimezzate perché non avevano più cibo. Il freddo impediva la crescita degli ortaggi. A Londra si poteva pattinare sul Tamigi perché era una distesa di ghiaccio.

Ma come ci procuriamo questa energia?L’energia che serve per soddisfare tutti i nostri bisogni viene, per la maggior parte, da un enorme quantità di combustibili fossili che si trovano sottoterra e in fondo al mare.

La Terra si regola da séUno dei fenomeni naturali che permette di mantenere le condizioni favorevoli per la vita sulla Terra, è l’effetto serra. I raggi solari che colpiscono la Terra vengono in parte assorbiti, riscaldandola, e in parte riflessi nell’atmosfera. L’atmosfera è come una coperta fatta di gas che avvolge il nostro pianeta. Alcuni gas che la compongono sono detti gas serra (ad esempio l’anidride carbonica CO2) perché, come accade in una serra, sono capaci di trattenere il calore proveniente dal sole. Questo fenomeno permette di mantenere la temperatura media della Terra intorno ai 15°C; pensate che senza effetto serra la temperatura media sarebbe di -18°C.

Il clima cambia lentamenteGiorno dopo giorno per secoli e secoli, avvengono dei micro cambiamenti che un singolo uomo non può percepire nell’arco della sua vita. Questo è quello che accade naturalmente. La Terra cambia e si evolve perché è viva. A volte però ci sono degli eventi che sconvolgono il suo equilibrio di cambiamento costante.

Medioevo caldoNel 980 d.C. la Groenlandia era piena di foreste e prati rigogliosi. In quel periodo il clima caldo aveva permesso la colonizzazione di quella che oggi è una terra ricoperta di ghiaccio. Sempre nello stesso periodo in quella che oggi è la grigia Inghilterra cresceva buonissima uva per fare delizioso vino. Questo tipo di coltivazione ora è tipica delle terre continentali più a sud, come ad esempio l’Italia.

150 anni per cambiare le nostre viteLe invenzioni e le scoperte che sono state fatte in questo secolo e mezzo hanno rivoluzionato il nostro modo di vivere la vita.Automobili, aerei, cellulari, computer, tablet, televisori, condizionatori sono alcuni esempi di oggetti di uso quotidiano che per funzionare correttamente hanno bisogno di energia.

Cambiamenti

climatici

6 7

Il clima cambia...

Bruciando carbone, petrolio, gas metano otteniamo sì l’energia che ci è necessaria, ma emettiamo CO2 e altri gas serra che alterano la composizione dell’atmosfera.

Le emissioni di gas serra provengono anche dalla produzione industriale, dall’agricoltura, dall’allevamento, dai trasporti e dalla gestione dei rifiuti. L’aumento della concentrazione di questi gas nell’atmosfera intensifica l’effetto serra, intrappolando calore in eccesso che non riesce più a disperdersi. Questa catena di eventi è la principale responsabile del riscaldamento globale. Il comitato intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC) afferma che la temperatura media globale potrebbe aumentare, rispetto all’era preindustriale, fino a 3.7 - 4.8°C entro il 2100.

• Spegni la luce se esci da una stanzaUna luce inutile se spenta riduce le emissioni e ci fa risparmiare sulla bolletta

• Pianta un albero e cura gli spazi verdi della tua scuola o del tuo quartiereGli alberi sono depuratori naturali: producono ossigeno e intrappolano anidride carbonica

• Fai la raccolta differenziataRiciclare una lattina significa risparmiare il 90% dell’energia per farne una nuova! Ricordati di riciclare anche i rifiuti organici: bucce di banana e scarti del tuo pranzo possono diventare compost

• Lava i denti con il rubinetto chiusoDal rubinetto escono 10 litri al minuto, se per lavarti i denti impieghi 3 minuti, vengono buttati 30 litri d’acqua. Con la stessa acqua potresti riempire un piccolo acquario con 4 pesci

• Vai in bicicletta, a piedi o con i mezzi pubblici Ogni litro di benzina risparmiato ci permette di evitare il rilascio di più di 2,5 Kg di CO2 nell’aria

Caos climaticoIl riscaldamento globale è un fenomeno complesso che provoca numerosi e differenti effetti. Se la temperatura supererà la soglia di +2°C circa il 20-30% delle specie viventi (animali e vegetali) è destinato all’estinzione e i danni legati alla salute e all’economia saranno incalcolabili. Un aumento della temperatura significa che i ghiacciai dei poli continueranno a ritirarsi, provocando un innalzamento della temperatura delle acque oceaniche e del livello del mare ma anche meno spazio per la vita degli animali polari (ad esempio l’orso polare). Lo scenario diventa ancora peggiore se pensiamo che alcune aree della Terra potrebbero andare incontro a fenomeni metereologici estremi, come alluvioni o inondazioni; altre zone, invece, potrebbero diventare deserti.

Io sto con il climaIl nostro contributo è fondamentale per contrastare il cambiamento climatico, ogni giorno nelle nostre case e nelle nostre scuole possiamo fare tanto per limitare le emissioni dei gas serra senza troppa fatica. Ecco qualche esempio...

Vettor

e di

segn

ato

da F

reep

ik

6 7

CO2 in scatolaL’effetto serra visto da vicino

L’esperimento!

Spiegazione:La temperatura interna del contenitore 1 sarà maggiore di quella registrata nel contenitore 2, ora vediamo il perché!Nel contenitore 1 osserviamo che, quando abbiamo aggiunto il bicarbonato, si è prodotto un effetto simile ad un vulcano perché al suo interno avviene una reazione chimica che produce anidride carbonica (CO2). La presenza di questo gas intrappola una quantità maggiore di calore proveniente dall’esposizione al Sole. Nel contenitore 2 non si è prodotta CO2 e l’effetto di riscaldamento sarà minore.Questa è una vera e propria simulazione di quello che avviene nella nostra atmosfera con l’effetto serra, nel nostro contenitore 1 abbiamo ricreato questo fenomeno!

Materiale necessario: - 2 contenitori di vetro uguali con tappo- 2 termometri da ambiente- aceto- bicarbonato

Procedimento: 1) prendi i due contenitori di vetro (di uguale forma e dimensioni) e inserisci in ognuno un termometro da ambiente.2) nel contenitore 1 metti dell’aceto (ne bastano circa tre dita) e 1-2 cucchiaini di bicarbonato e chiudere subito il tappo. Per le quantità regolatevi in base alle dimensioni dei contenitori. Nel contenitore 2 metti la stessa quantità di aceto che hai precedentemente versato nel contenitore 1 e chiudi il tappo.3) a questo punto metti tutti e due i contenitori al sole e lasciaceli per almeno un’ora.4) verifica le temperature interne dei contenitori, annotando il valore riportato dal termometro.

Quale contenitore è più caldo al suo interno?

8 9

Il nostro amico verde

La deforestazione

L’albero è un essere vivente completo le cui diverse funzioni lo rendono fonda-mentale per la vita sul Pianeta: senza le specie vegetali l’ossigeno non avrebbe mai raggiunto nell’atmosfera le proporzioni ideali per lo sviluppo della vita ani-male. Ha, inoltre, un ruolo importante nelle manifestazioni meteorologiche, nella prevenzione del dissesto idrogeologico, nella produzione di materiali utili alle al-tre specie, nel miglioramento del clima e per mantenere la biodiversità degli eco-sistemi. Alcuni biologi ritengono, infatti, che l’estinzione anche di una sola specie vegetale possa condurre all’estinzione di una trentina di specie animali. Le con-seguenze si ripercuoterebbero sulla catena alimentare con danni alla biodiversità.

La deforestazione è la conversione di una foresta a un’altra forma d’uso del territorio (ad esempio per fini agricoli o edilizi) o la massiccia riduzione del numero di alberi in una determinata area boschiva (ad esempio per ottenere carta e legname). In molti Paesi poveri, purtroppo, il legno delle foreste è una delle poche ricchezze a dispo-sizione per sviluppare l’economia. E spesso si assiste ad un’opera di deforestazione indiscriminata che arreca grossi danni all’ambiente e all’umanità. L’abbattimento di intere foreste ha come conseguenze:• la perdita di biodiversità. In una vecchia quercia possono vivere insieme un milio-ne di piante e animali di 400 specie diverse, moltiplicate questo numero per migliaia di alberi e otterrete un piccolo mondo fatto di esseri viventi che potrebbe essere interamente distrutto;• effetti negativi sul suolo. Le foreste avvolgono il suolo come una verde coperta che lo protegge dall’azione dei venti e delle forti piogge. Una volta eliminata la co-perta il suolo rimane indifeso e diminuisce anche la sua fertilità; • aumento della quantità di anidride carbonica nell’atmosfera. Grazie al processo della fotosintesi, la foresta produce ossigeno e al tempo stesso assorbe anidride carbonica, limitandone la presenza nell’atmosfera;• ripercussioni sul ciclo dell’acqua e, in alcune zone, pericolo di desertificazione;• effetti sociali negativi per le comunità indigene che vivono dei prodotti degli eco-sistemi forestali.

La distruzione delle foreste assume una grande importanza a causa degli effetti che ha sul clima della Terra. Bruciare o tagliare gli alberi, lasciandoli sul posto a marcire, causa il rilascio di anidride carbonica dovuto alla combustione e ai processi di de-composizione. Inoltre, il suolo libero dalla copertura vegetale riflette maggiormente le radiazioni provenienti dal Sole, intensificando ulteriormente l’effetto serra.

In definitiva si calcola che la deforestazione incida tra il 20 e il 25% sull’aumento dell’anidride carbonica nell’atmosfera.

Vettor

e di

segn

ato

da F

reep

ik

8 9

Funzione idrogeologicaL’acqua piovana cadendo al suolo distacca particelle di terreno che poi tra-scina a valle. Il fenomeno può assumere dimensioni catastrofiche in relazione all’intensità della pioggia. La presenza di boschi limita l’erosione perché le foglie e i rami frenano la velocità di caduta delle piogge e perché le radici trattengono il terreno.

La presenza di foreste rende il terreno più spugnoso permettendo all’acqua di infiltrarsi, migliorando l’assorbimento del suolo e alimentando le falde acquifere più profonde. Lo scorrimento superficiale viene quindi ridotto e rallentato, diminuendo così il rischio di alluvioni.

La presenza di piccoli boschi e foreste limita l’insorgenza di smottamenti superficiali; frena la discesa delle valanghe e la caduta dei massi, costituen-do un’importante protezione per i centri abitati e le strade che si trovano a valle.

Il disboscamento di aree sempre più vaste è disastroso perché espone il ter-ritorio rendendolo più fragile dal punto di vista idrogeologico.

Le funzioni

dell’albero

10 11

la funzione idrogeologica

10 11

Funzione ecologicaLa vegetazione svolge un’importante funzione diretta di mitigazione e compensa-zione degli effetti dovuti all’inquinamento atmosferico.

... influenza le condizioni climatiche (microclima)La presenza di alberi e cespugli mitiga le condizioni estreme della temperatura, fre-na la forza del vento, limita l’evaporazione dell’acqua trattenendo l’umidità. Queste modificazioni climatiche influenzano in parte anche gli ambienti vicini ai boschi e as-sumono maggior importanza proporzionalmente alla grandezza dell’area boschiva.

... migliora la qualità dell’ariaLa vegetazione svolge un ruolo di filtro biologico assorbendo gli inquinanti gassosi attraverso le foglie e i metalli pesanti attraverso le radici. La loro presenza diventa, quindi, fondamentale per mitigare gli effetti dell’inquinamento e per combattere l’ef-fetto serra. Un solo albero può compensare la produzione di 700 Kg di CO2, pari a quella emessa per produrre, per un anno, un quotidiano con inserto settimanale.

... è utile per la difesa dall’inquinamento acusticoLa vegetazione ci difende dall’inquinamento acustico. Si stima che la riduzione del rumore determinata da una barriera di alberi e arbusti di larghezza pari a 30 metri e di altezza minima di 15 metri, può arrivare a 6-8 decibel. Ciò corrispon-de a una sensazione di diminuzione del rumore dal 30 al 40%.

... influenza la biosfera (biodiversità)Il bosco attiva la vita microbica nel terreno e la sua fertilità. È un grande produttore di sostanza organica che, decomponendosi, si trasforma in humus e fertilizza il suolo, permettendo lo sviluppo di specie via via più esigenti. Nelle zone di pianura apporta benefici alle colture ospitando animali predatori di insetti nocivi. Garan-tisce l’aumento della diversità biologica tra le specie animali e vegetali che solo nel bosco trovano il loro habitat.

Le funzioni

dell’albero

12 13

la funzione ecologicaI boschi svolgono un’importante funzione puri-ficatrice: producono ossigeno e immagazzinano anidride carbonica (CO2). Basta pensare che un solo albero può compensare la produzione di 700 Kg di CO2, pari a quella emessa per produrre, per un anno, un quotidiano con inserto settimanale.

12 13

Come riconoscere il tuo albero?Se sei un nuovo esploratore della natura la cosa migliore da fare per riconoscere gli alberi che ti stanno intorno è memorizzare le sue caratteristiche macroscopiche come: corteccia, foglie e frutti.

La corteccia: quella del platano è maculata, come un leopardo. Nella betulla si stacca a fogli, come carta. Rugosa nella quercia. Ma può essere anche liscia, lucida o di un colore brillante. La corteccia è la “pelle” dell’albero, avvolge e protegge la pianta. Il suo spessore e la sua struttura possono presentare grandi diversità in base alla specie e alla varietà, talvolta anche in base all’età e al luogo in cui la pianta è cresciuta. Le diverse caratteristiche della corteccia sono un segnale di adattamento degli alberi; per esempio la corteccia della quercia da sughero (Quercus suber) rappresenta una forma di risposta ad ambienti aridi.

Le foglie: sono un laboratorio chimico super efficiente dove avvengono i processi indispensabili alla vita vegetale. Quasi tutte le foglie sono verdi. Possono essere allungate, simili a un nastro, come nel grano. Simili ad aghi, come gli abeti, oppu-re a forma di cuore, come i ciclamini; altre ancora sono ovali, come quelle del fag-gio, altre lanceolate come nel salice o composte perché formate da tante piccole foglioline semplici raccolte insieme lungo un asse verde, come quelle del trifoglio. Alcune hanno i margini lisci (per esempio, la magnolia), altre li hanno dentellati come la lama di una sega (per esempio, l’olmo e il faggio), altre li hanno provvisti di spine o con lobi più o meno arrotondati (per esempio, l’agrifoglio), alcune dai bordi lobati (per esempio, le querce).

I frutti: sono il prodotto ultimo dell’albero, possono assumere le forme più svariate, i colori sgargianti e sono di natura differente. Ad esempio ci sono i frutti carnosi (ciliegie, uva, pesche, prugne, albicocche), i frutti secchi (ghiande, castagne, nocciole), acheni e cariossidi (frutti piccolissimi che vengono scambiati per semi) e frutti secchi deiscenti (es. fagioli, lenticchie, fave o ceci).

Vettor

e di

segn

ato

da F

reep

ik

14 15

La cura dell’area verde

Trapiantare, seminare o mettere a dimora una piantaè un atto di responsabilità che ci coinvolge per molto tempo; per questo deve essere impostato, preparato e studiato bene.

Le piante, infatti, soprattutto nei primi anni della loro vita, sono molto delicate e la loro sopravvivenza dipende sia dall’accuratezza e perizia con cui abbiamo scelto il luogo dove le abbiamo messa a dimora, sia dalle cure che siamo in grado di garantire.Le cure più scontate sono quelle relative all’annaffiatura primaverile ed estiva: non dovrà essere né scarsa né abbondante, ma adeguata alla specie che stiamo coltivando, evitando ristagni che possono essere causa di muffe e marciumi; si innaffierà di sera o al mattino presto, facendo attenzione a non bagnare le foglie; importante è anche la natura del terreno, per esempio uno di tipo sabbioso disperde acqua più facilmente di uno argilloso.Altrettanto importante sarà la pulitura dalle piante infestanti: ciclicamente, specialmente in primavera, dovremo provvedere alla zappatura intorno alla pianta. Dobbiamo tenere pulito almeno per un raggio di 100 cm dalla pianta e provvedere alla rincalzatura della stessa ammucchiando un po’ di terra fine alla sua base. Tale azione limita le erbacce e nel periodo più caldo limita l’evapotraspirazione. Nei periodi più caldi possiamo realizzare attorno alla pianta una pacciamatura che ha il compito di limitare la crescita delle erbacce e conservare un po’ di umidità, la pacciamatura può essere fatta con paglia, fieno o erbacce tagliate, segatura di varie essenze.

Le aree verdi hanno anche un benefico effetto sociale, perché favoriscono le relazioni umane, l’incontro, il dialogo tramite il gioco, lo sport, la ricreazione. In un parco, ad esempio, si possono incontrare persone di età diverse: bambini, ragazzi, nonni, genitori che possono trascorrere serenamente qualche ora insieme passeggiando e giocando, scambiandosi reciprocamente esperienze.

Se abbiamo seminato, la tecnica di cura è simile per non dire uguale, con l’accortezza di non zappare il luogo preciso di semina e irrorare l’acqua in un raggio di 10-15 cm dal punto di semina.

Vettor

e di

segn

ato

da F

reep

ik

14 15

Conosciamo la nostra area verdeQuando abbiamo fatto la piantumazione? ...................................................................................................

In quest’area ci sono altre piante? si no

Sono arbusti (cespugli) o alberi? .....................................................................

Quanti alberi? .......................................................................................................................

Quanti cespugli? ................................................................................................................

Gli alberi sono tutti uguali? si no

Quanti tipi differenti riusciamo a riconoscere? .........................................................................................

Sono differenti per:

forma specie colore

altro .........................................................................................................................................................................................

La nostra area verde si chiama ...............................................................................................

È vicino o lontano dalla scuola? .............................................................................................

Ai confini della nostra area verde cosa c’è a Nord, a Sud, a Est e a Ovest?

...................................................................................................................................................................................................................

.................................................................................................................................................................................................................

Che forma ha quest’area? ..........................................................................................................................................

Quanto è grande? È più grande o più piccola:

- della nostra classe: più piccola ipiù grande uguale

- di un campo da calcio: più piccola ipiù grande uguale

- della palestra: più piccola ipiù grande uguale

16 17

Disegniamo qui la nostra area verde!

Ora tocca a te!

16 17

Identikit dell’albero

Curiosità...

Il nostro albero

FORMA:………………………………………………………………………………………

ALTEZZA:……………………………………………………………………………………

CIRCONFERENZA: ……………………………………………………………………..… A che distanza si trova l’albero più vicino?...................................................

Come si chiama la nostra pianta? Indicate il nome tradizionale e quello botanico

.........................................................................................................................................

.........................................................................................................................................

Perchè si chiama così? ....................................................................................................

.........................................................................................................................................

.........................................................................................................................................

è un albero o un arbusto? ...........................................................................

Quando sarà grande, quanto potrà essere alto? ...........................................................

Che forma avrà? .............................................................................................................

A che famiglia appartiene? .............................................................................................

Farà frutti? ............................................ Farà fiori? ............................................

Avrà i rami corti o lunghi? ............................................

Le foglie sono semplici o composte? ............................................................................

Com’è il margine della foglia? ......................................................................................

Che forma hanno? ........................................................................................

Ha sempre le foglie? ........................... Quando le perde? .......................................

Come misuriamo l’altezza dell’albero?

Volgi le spalle all’albero che vuoi misurare, poi piegati e guar-dalo attraverso le gambe, tenendo le caviglie con le mani. Avanza, o indietreggia, finché non vedi tutto l’albero. Misura la distanza fra te e la base dell’albero. L’altezza dell’albero è la metà di questa distanza. Per ottenere dei buoni risultati, però, devi fare prima diverse prove, misurando un oggetto del quale conosci l’altezza, in maniera da determinare esattamente la posizione che devi assumere: mani sulle cavi-glie, o un po’ più in alto o più in basso, gambe tese o ginocchia leggermente flesse.

18 19

Raccontiamo la storiadel nostro albero

Il percorso è ormai a buon punto: ci stiamo prendendo cura della nostra area verde. Ma perché abbiamo deciso di piantare un albero? Perché abbiamo scelto questa determinata area? Come immaginiamo il futuro del nostro albero?Mettiamo nero su bianco il racconto di questa nostra esperienza ripercorrendo le emozioni che l’hanno accompagnata fin dall’inizio:

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

..............................................................................................................................................

18 19

Foto finale!

Ora tocca a te!

20 21

E tu, che albero sei?Se ti fanno un complimento:a. arrossiscib. sei felicec. pensi che sia scontato

Preferisci giocare:a. al chiusob. all’apertoc. con i videogiochi

La scuola è per te:a. un impegnob. un piacerec. un luogo in cui stare con gli amici

Un amico è:a. una parte essenziale della tua vitab. una persona con cui giocarec. chi divide la merenda con me

Viaggiare è:a. conoscere nuovi postib. conoscere nuovi usi e costumic. conoscere nuove persone

Cosa vorresti fare da grande:a. il naturalistab. l’insegnantec. il/la divo/a di Hollywood

Gusto Pizza preferito:a. capricciosab. margheritac. diavola

SOLU

ZIONI

L’Ac

ero

- M

ente

Ape

rta

(pre

vale

nza

di a

)Se

sei

Ace

ro s

ei r

icco

di im

mag

inaz

ione

ed

orig

inal

ità.

Anc

he s

e se

i tim

ido

e rise

rvat

o am

i le

avv

entu

re. Hai

una

buo

na m

emor

ia e

d un

’inte

llige

nza

velo

ce, in

fatti

impa

ri r

apid

amen

te. Sp

esso

la

tua

vita

am

oros

a è

com

plic

ata.

Sei

un

dife

nsor

e de

lla g

iust

izia

. Am

i l’i

ndip

ende

nza

ma

trov

i ne

lla fam

iglia

il ce

ntro

del

la t

ua v

ita.

Gli

anim

ali so

no la

tua

pass

ione

.

L’Oliv

o - Sa

ggez

za (pr

eval

enza

di b)

Am

i il

sole

e i t

uoi se

ntim

enti s

ono

tene

ri. La

tua

alle

gria

è t

rasc

inan

te e

sei

car

atte

rizz

ato

da u

n sa

no e

quili

brio

. Odi

la

viol

enza

e l’a

ggre

ssiv

ità

e ha

i un

buo

n se

nso

dell’

umor

ism

o. L

a tu

a se

nsib

ilità

ed

empa

tia

ti p

erm

ette

di ev

itar

e ge

losi

e es

trem

e in

am

ore.

Am

i le

gger

e e

scrive

re.

Que

rcia

- S

olid

o (p

reva

lenz

a di

c)

Sei fo

rte

di fi

sico

e ten

ace

di tes

ta. Il

tuo

tale

nto

num

ero

uno

è l’a

dattab

ilità

per

ché

pren

di p

ositiv

amen

te c

iò c

he la

vita

li of

fre.

Ottim

ista

di na

tura

, od

i la

sol

itu-

dine

. Se

i em

patico

e p

er q

uest

o un

buo

n co

mpa

gno

di vi

ta. Il

tuo

dife

tto?

Sei

un

po’ i

rritab

ile. Hai

un

ottim

o se

nso

prat

ico.

TEST!

20 21

legambiente scuola e formazione

Classe per l’ambiente

È l’associazione professionale di Legambiente che rivolge al mondo della scuola numerose proposte di lavoro il cui punto di forza è la connessione tra apprendimen-ti disciplinari, costruzione di competenze trasversali e formazione alla cittadinanza attiva. Offre ai suoi soci occasioni di dibattito politico e culturale, consulenza per la realizzazione di progetti educativi nazionali e internazionali, materiali didattici e informativi. Oltre ai progetti educativi e alle numerose iniziative sul territorio rivolte ai ragazzi e agli adulti, l’associazione propone, attraverso la sua rete dei Centri di Educazione Ambientale, gemellaggi con le scuole dei Piccoli Comuni italiani grazie al progetto La scuola adotta un comune e numerose proposte di turismo educativo che sono opportunità di incontro e volontariato nelle quali confrontarsi con i coetanei e con realtà diverse.Legambiente Scuola e Formazione è inoltre ente qualificato a svolgere formazione per il personale scolastico.

LEGAMBIENTE SCUOLA E FORMAZIONETel 06.86268350 • Fax 06.86268351scuola.formazione@legambiente.itwww.legambientescuolaformazione.it

Le iniziative e le piantumazioni effettuate da centinaia di scuole su tutto il territorio nazionale in occasione della Festa dell’Albero, hanno rappre-sentato un coinvolgente inizio di un percorso di educazione ambientale. Il contributo che le classi, attraverso questo impegno, hanno dato nel-la riduzione dell’effetto serra può essere accresciuto e rinforzato attra-

verso l’adesione a Classe per l’Ambiente, uno strumento educativo che stimola la cittadinanza attiva, rendendo subito riconoscibile

il rapporto esistente fra stili di vita individuali e la cura dell’ambiente.

Tutte le info su

www.legambientescuolaformazione.it

22

22

Legambiente è nata nel 1980, erede dei primi nuclei ecologisti e del movi-

mento antinucleare che si sviluppò in Italia e in tutto il mondo occidentale

nella seconda metà degli anni ’70. Tratto distintivo dell’associazione è stato

sempre l’ambientalismo scientifico, la scelta, cioè, di fondare ogni iniziati-

va per la difesa dell’ambiente su una solida base di dati scientifici, che ci

hanno permesso di accompagnare le nostre battaglie con l’indicazione di

alternative concrete, realistiche, praticabili. Questo, assieme all’attenzione

costante per i temi dell’educazione e della formazione dei cittadini, ha ga-

rantito il profondo radicamento di Legambiente nella società, fino a farne

l’organizzazione ambientalista con la diffusione più capillare sul territorio:

oltre115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che

partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani

che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato in Italia e all’este-

ro, oltre 60 aree naturali gestite direttamente o in collaborazione con altre

realtà locali.

In tanti, insieme con lo stesso obiettivo: costruire un mondo migliore.

E se dopo più 30 anni siamo ancora qui, è grazie anche a chi ci ha sostenu-

to e accompagnato lungo una strada non sempre facile, a volte faticosa.

Se anche tu vuoi condividere questo cammino, unisciti a noi,

iscriviti a Legambiente!

Per aderire chiamaci al numero 06.86268316,

manda una mail a [email protected]

o contatta il circolo Legambiente più vicino.

Legambiente Onlus

Via Salaria 403, 00199 Roma

tel 06.862681 fax 06.86218474

[email protected]

Chi è Legambiente