Trattamento di supporto delle infezioni delle prime vie ... · PDF fileuso corretto degli...

download Trattamento di supporto delle infezioni delle prime vie ... · PDF fileuso corretto degli antibiotici | trattamento di supporto delle infezioni delle prime vie respiratorie nel bambino

If you can't read please download the document

Transcript of Trattamento di supporto delle infezioni delle prime vie ... · PDF fileuso corretto degli...

  • 7

    AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | BIF XV N.5 2008 | INSERTO

    I punti chiaveLe infezioni delle vie respiratorie superiori sonocondizioni cliniche che si risolvonospontaneamente entro pochi giorni, causate inmassima parte da virus. Luso di farmaci antipiretici o antinfiammatori peril trattamento della febbre e della sintomatologiagenerale appropriato in queste forme. Lefficacia di decongestionanti nasali in etpediatrica rimane non provata e questi farmacipossono provocare effetti collaterali anche gravi.Luso di farmaci per via inalatoria non supportato da prove di efficacia nel bambino. Luso di sedativi della tosse, seppure ampiamenteutilizzati, non supportato da studi clinici inpediatria. Gli studi disponibili non dimostranovantaggi di questi farmaci rispetto al placebo epossono esporre ad effetti collaterali anche gravi. Luso dei mucolitici e degli espettoranti non trovagiustificazione nei rari studi disponibili, che nonforniscono prove di efficacia in pediatria.Luso degli antistaminici non supportato daprove di efficacia e pu essere associato ad effetticollaterali.Luso della omeopatia, della fitoterapia e dellavitamina C non supportato da studi cliniciadeguati di efficacia e sicurezza in pediatria.

    GeneralitLe infezioni delle prime vie respiratorie sono preva-

    lentemente ad eziologia virale ed includono il raffred-dore comune, linfluenza, la laringite, la faringite, lasinusite, la tonsillite ed il croup. Le infezioni delle primevie aeree rappresentano la causa pi frequente di con-sultazione del pediatra e colpiscono soprattutto i bam-bini di et inferiore a 2 anni e quelli che frequentano lecomunit infantili. Si stima che in media un bimbo neiprimi anni di vita abbia pi di 4 episodi di infezionedelle prime vie aeree1.

    Esiste una chiara stagionalit nella circolazione deivirus che sono pi frequentemente responsabili di infe-zioni delle prime vie aeree; in particolare durante lin-

    verno il virus respiratorio sinciziale, i virus influenzali ei parainfluenzali, gli adenovirus, rinovirus e coronavirussono i pi frequenti agenti eziologici. Pi raramentequeste infezioni sono sostenute da batteri come lo Strep-tococcus pneumoniae. Le manifestazioni cliniche di questeinfezioni includono sistematicamente congestione e se-crezione nasale, starnuti, mal di gola, tosse, malesseregenerale e febbre. La trasmissione di queste infezioni av-viene per via respiratoria attraverso le goccioline di salivaoppure per la contaminazione di superfici e conseguentecontatto con le mani. Occasionalmente queste infezionipossono essere seguite da complicazioni batterichecome lotite media, la sinusite e la polmonite. Talvolta leinfezioni delle prime vie aeree possono essere seguite dacomplicanze anchesse virali come la bronchiolite, lapolmonite o il croup. Le infezioni respiratorie sostenuteda virus sono autolimitanti e, sebbene le complicazionisiano unevenienza rara, data lelevata frequenza, il loroimpatto notevole sulle prescrizioni farmaceutiche e sulconsumo di farmaci da banco. Nonostante queste infe-zioni procurino sintomi solo per alcuni giorni, e diffi-cilmente oltre una settimana, la presenza dei tipicifastidiosi segni clinici causa di sistematiche richieste econsumo di farmaci per il loro trattamento.

    La gestione delle infezioni respiratorie delle primevie aeree dovrebbe comprendere i seguenti punti3: 1. una buona comunicazione con i genitori per antici-

    pare la tipologia e la durata dei sintomi e rassicurarlisul fatto che questo tipo di infezioni sono nella mag-gior parte dei casi clinicamente modeste e guarisconospontaneamente;

    2. un adeguato apporto di liquidi; 3. luso oculato di farmaci di supporto per il controllo

    della febbre e degli altri sintomi;4. evitare lesposizione al fumo passivo.

    Molti farmaci, alcuni dei quali ottenibili senza ri-cetta medica, vengono comunemente utilizzati per iltrattamento dei sintomi delle infezioni delle vie aereesuperiori. Recentemente alcuni di questi farmaci sonostati messi al centro dellattenzione per effetti collate-rali anche gravi in bambini che li avevano assunti4,5.Alcuni preparati associano parte dei farmaci disponi-

    Trattamento di supporto delle infezioni delle prime vie respiratorie nel bambino

    BOLLETTINO DINFORMAZIONE SUI FARMACI | USO CORRETTO DEGLI ANTIBIOTICI |

  • USO CORRETTO DEGLI ANTIBIOTICI | TRATTAMENTO DI SUPPORTO DELLE INFEZIONI DELLE PRIME VIE RESPIRATORIE NEL BAMBINO8

    AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | BIF XV N.5 2008 | INSERTO

    bili per il trattamento dei sintomi delle infezioni delleprime vie aeree con altri farmaci che rendono poten-zialmente maggiore il rischio di effetti collaterali. Inol-tre, paradossalmente, le prove a favore dellefficacia diquesti trattamenti per la risoluzione dei sintomi nelleaffezioni respiratorie sono scarse e, per alcuni di essi,sono semplicemente estrapolate da studi effettuatinella popolazione adulta. Queste osservazioni do-vrebbero essere sempre considerate nel processo deci-sionale per la gestione terapeutica.

    Antipiretici e antinfiammatoriI farmaci da banco come paracetamolo, ibuprofene

    ed acido acetilsalicilico (ASA) sono i farmaci pi uti-lizzati nel trattamento sintomatico delle infezioni delleprime vie respiratorie. Nonostante il diffuso utilizzo,c poca letteratura per questo specifico uso, sia negliadulti che nei bambini. I dati sono quindi estrapolatida studi sulla febbre o sul dolore. Gli autori di una re-cente revisione sistematica6 hanno analizzato la lette-ratura per puntualizzare i dati disponibili in termini diefficacia e di sicurezza.

    Il paracetamolo largamente utilizzato per leffettoantipiretico e antidolorifico. Le dosi raccomandatesono illustrate nella tabella I.

    Per quanto riguarda la sicurezza, in una revisione su40 anni duso del paracetamolo nei bambini7, gli au-tori concludono che questa molecola rimane la primascelta tra i farmaci da banco per lanalgesia e lantipi-resi e che quando utilizzata nelle dosi raccomandate hapochi effetti collaterali essendo sostanzialmente bentollerata.

    Gli effetti collaterali (epato e nefro tossicit) sonodovuti al sovradosaggio. La dose epatotossica di 150mg/kg o 75mg/kg nei bambini con rischio aumentatodi sviluppare danno epatico (patologie epatiche, mal-nutrizione, terapia con induttori enzimatici carba-mazepina, fenobarbital, fenitoina, rifampicina

    infezione da HIV, patologie metaboliche). Sullefficacia dellibuprofene, da qualche anno lar-

    gamente utilizzato come antipiretico in pediatria, sonodisponibili prevalentemente studi clinici comparativicon il paracetamolo piuttosto che contro placebo.Molti di questi studi hanno mostrato una equivalenzadi efficacia tra le due molecole, soprattutto comeazione antipiretica8,9.

    In uno studio clinico randomizzato in doppio ciecocondotto su bambini con et compresa tra 2 e 12 anni,una singola dose (10 mg/kg) di ibuprofene si dimo-strata efficace e superiore al placebo sia per il trattamentodella faringodinia che della febbre associata ad infezionedelle prime vie respiratorie10. Anche per libuprofene idati sulla sicurezza sono rassicuranti. Due revisioni siste-matiche analizzano lefficacia ma anche la sicurezza delparacetamolo e dellibuprofene, con dati positivi per en-trambe. Un ampio trial clinico randomizzato condottosu 27.065 bambini febbrili con et inferiore a 2 anni hastudiato la sicurezza di: paracetamolo 12 mg/kg, ibupro-fene 5 mg/kg e ibuprofene 10 mg/kg. Gli autori conclu-dono che con questi farmaci il rischio di seri effetticollaterali basso11,12.

    Poich libuprofene appartiene alla categoria dei far-maci antinfiammatori non steroidei (FANS), non va som-ministrato nei pazienti con ulcera peptica attiva o conanamnesi positiva o con reazioni di ipersensibilit aiFANS. Tuttavia tra gli antinfiammatori viene consideratoil pi sicuro in termini di effetti gastrointestinali. La let-teratura non indica alcun rischio di danno intestinale osanguinamento per luso di breve durata alle dosi utiliz-zate come antipiretico13-15.

    Sebbene vi siano dei vecchi studi sullefficacia del-lASA nei bambini, per il rischio di sindrome di ReyelASA controindicato nei bambini con et inferiore ai12 anni. La sindrome di Reye una patologia rara ma arischio di morte ed tipicamente associata alluso di ASAin caso di infezioni virali, soprattutto influenza e vari-cella16-19.

    Tabella I. Posologia del paracetamolo.

    Via Nascita-1 mese Note > 2 mesi Note

    Orale 10-15 mg/kg Pu essere ripetuta 15 mg/kg Dose massima nelle 24 h:ogni 4-6 ore 60 mg/kg < 3mesi dose massima 80 mg/kg > 6 mesi nelle 24 ore 60 mg/kg 4 g negli adulti

    Rettale 20 mg/kg Massimo 4 dosi 20 mg/kg Dose massima nelle 24 h:nelle 24 h 90 mg/kg

    4 g negli adulti

  • USO CORRETTO DEGLI ANTIBIOTICI | TRATTAMENTO DI SUPPORTO DELLE INFEZIONI DELLE PRIME VIE RESPIRATORIE NEL BAMBINO 9

    AGENZIA ITALIANA DEL FARMACO | BIF XV N.5 2008 | INSERTO

    Decongestionanti nasali La congestione nasale il sintomo che pi frequen-

    temente viene riferito in corso di infezioni delle alte vieaeree. I decongestionanti nasali sono rappresentati dauna vasta gamma di principi attivi disponibili singo-larmente o in associazione, sia sotto forma di prepara-zioni per uso topico sia sistemico. Si tratta prin-cipalmente di due categorie di sostanze: derivati dellecatecolamine (amine simpaticomimetiche quali efedrina,fenilefrina, fenilpropanolamina, tuaminoeptano, p-os-sifenilpropilamina iodidrato) e derivati imidazolinici(benzilimidazoline come ossimetazolina, xilometazo-lina; naftimidazoline come nafazolina, tetrizolina, tra-mazolina, clonazolina). Questi farmaci hanno varieindicazioni autorizzate (per esempio rinite, faringiteacuta e catarrale, otite catarrale, processi infiammatorinasali e paranasali, rinite allergica, sinusite acuta, ecc.),ma sono prescritti, o pi spesso autosomministrati, peral