TRATTAMENTO DELLE USTIONI -...
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TRATTAMENTO DELLE USTIONI
TRATTAMENTO DELLE FERITE
La gestione delle ferite da ustione estesa inizialmente
non è importante, contrariamente agli aspetti della
terapia intensiva medica. L’unica emergenza
chirurgica non discutibile sono le escarotomie di
decompressione. Queste sono indicate in tutte le
ustioni a tutto spessore circonferenziali e che
costringono il tronco e le estremità, comprese le dita, ed
indipendentemente dalla validità del polso.
INCISIONI ESCAROTOMICHE
TRATTAMENTO DELLE FERITE
• Le indicazioni alle incisioni di decompressione si basano
essenzialmente sull’esame obiettivo. L’esame doppler
dei flussi arterovenosi è spesso di difficile interpretazione
su tegumenti ustionati ed edematosi.
• Anche se in linea di principio non è necessaria alcuna
anestesia, in quanto l’escarotomia si effettua per
definizione su cute ustionata, le escarotomie vengono
di solito eseguite sotto sedazione.
Le incisioni devono essere parallele all’asse
maggiore dell’arto, del collo o del tronco, per
interrompere la briglia cutanea.
La liberazione degli assi vascolari può essere
completata mediante incisioni trasversali praticate a
livello delle pieghe di flessione del gomito e del
ginocchio. L’escarotomia deve raggiungere la fascia
superficialis
Ustioni circolari del torace
Diminuzione della
ventilazione con
< della capacità vitale del 20%,
> della pCO2
< della PO2
< espansione torace
ESCAROTOMIA
TRATTAMENTO CHIRURGICO
Le indicazioni chirurgiche vengono poste in funzione
della profondità, della superficie e della localizzazione
delle ustioni, oltre che in base alle condizioni cliniche
generali del paziente.
TRATTAMENTO CON RESEZIONE
CHIRURGICA PRECOCE
L’escissione precoce delle escare rappresenta un tipo di trattamento ideale nelle ustioni profonde. Per escissione precoce si intende un intervento realizzato negli otto giorni successivi all’ustione, mentre l’escarectomia è definita immediata quando è praticata entro la 24^ ora. Le tecniche di esecuzione sono rappresentate essenzialmente dall’escissione tangenziale e dall’escissione per avulsione e sono di norma seguite, anche se non sempre, da una copertura immediata con innesto.
TRATTAMENTO CON RESEZIONE
CHIRURGICA PRECOCE
• Escissione tangenziale: prevede la resezione in strati
progressivi dei tessuti ustionati con dermatomo fino a
raggiungere un piano sano e trapiantabile.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
L’escarectomia-innesto precoce può avere
indicazioni sia di salvataggio sia funzionali.
a) Escarectomia-innesto di salvataggio
L’escarectomia precoce permette di ridurre la flogosi,
l’iperpiressia, l’immunodepressione e l’infezione. La
copertura cutanea immediata riduce le perdite proteico-
caloriche e blocca la porta di ingresso ai batteri.
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
L’escarectomia precoce ridurrebbe quindi il tasso di mortalità permettendo la sopravvivenza degli ustionati più gravi, le sue indicazioni dipendono da vari fattori:
• la profondità delle ustioni: soltanto le ustioni di terzo grado devono essere asportate, e non quelle di secondo grado profondo, per non aggravare inutilmente le condizioni generali del paziente;
• la superficie di cute ustionata: ogni seduta operatoria può comportare l’escissione del 20-40% TBSA, permettendo la completa asportazione di ustioni estese, interessanti dall’80 al 90% del rivestimento cutaneo, nell’arco di 2 settimane, con tre o quattro interventi;
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
• la localizzazione delle lesioni: lo stesso scopo salvavita di questa chirurgia esclude i rischi inutili, interessando esclusivamente le regioni “nobili” nella pianificazione del sito di innesto, cioè la parte anteriore del tronco, quindi gli arti. Le lesioni del dorso non vengono asportate o innestate se non in caso di accertata ustione di terzo grado, poiché in tale sede le ustioni intermedie evolvono il più delle volte favorevolmente grazie allo spessore del derma. In questi casi esse sono operate immediatamente per non compromettere con la posizione operatoria in decubito prono i futuri innesti a livello ventrale, e per ridurre l’allettamento sui dispositivi antidecubito indispensabili alla cicatrizzazione dorsale.
CONTROINDICAZIONI
Le controindicazioni all’escarectomia-innesto di
salvataggio si sono considerevolmente ridotte grazie ai
progressi compiuti dalla rianimazione perioperatoria:
• condizioni generali precarie: rappresentano l’unica
controindicazione assoluta. Per avere dei vantaggi
dall’intervento precoce, l’ustionato deve essere
stabilizzato sul piano emodinamico e respiratorio;
CONTROINDICAZIONI
• l’età nei pazienti anziani: non rappresenta più una
controindicazione, al contrario può addirittura migliorare
le possibilità di sopravvivenza evitando una
ospedalizzazione prolungata;
• la sepsi: la sovrainfezione delle ustioni non è più una
controindicazione all’ escarectomia se eseguita sotto
copertura antibiotica adeguata. In questi casi il trapianto
viene differito facendo seguire l’exeresi chirurgica da un
sostituto cutaneo temporaneo.
ESCARECTOMIA-INNESTO PRECOCE
A SCOPO FUNZIONALE
L’obiettivo principale è evitare l’eccessivo sviluppo di
tessuto di granulazione a livello delle zone funzionali:
• pieghe di flessione degli arti, viso, collo, mani e in
misura minore piedi e perineo: Tale intervento
consente inoltre anche il trattamento rieducativi precoce
delle zone ustionate.
ESCARECTOMIA-INNESTO PRECOCE
A SCOPO FUNZIONALE
• A livello delle mani: l’intervento precoce viene preso in
considerazione se la cicatrizzazione pilotata rischia di
prolungarsi per più di 20 giorni, è quindi lecito per ustioni
di terzo grado e di secondo grado profondo;
• A livello del collo e delle pliche flessorie:
l’escarectomia-innesto precoce permette di evitare lo
sviluppo di aderenze cicatriziali dovute alla posizione
antalgica in flessione, alla tendenza alla retrazione in
caso di cicatrizzazione pilotata e al ritardo nella
riabilitazione.
In conclusione la terapia infusionale moderna negli
ustionati è orientata sulla reidratazione con cristalloidi
nelle prime ore dall’ustione, riservando la terapia con
plasma, soprattutto albumina, in fasi successive.
In genere infondiamo plasma nelle trasfusioni ematiche
con emazie concentrate pre e post-chirurgiche.
CONCLUSIONI
GRAZIE