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Bedogna, responsabile dei sistemi informativi di Conad Centro Nord, ha spiegato che l’adozione del voice picking ha reso possibile ottenere un aumento di produttività del 10% circa, con una riduzione de- gli errori di prelievo. Bedogna ha posto l’accento sulla facilità di P remere i tasti di un terminale portatile, impugnare una penna: sono operazioni pra- ticamente impossibili da compiere se si indossano pesanti guantoni da cella frigorifera, quelli indispen- sabili per lavorare a venticinque gradi sotto zero. Accade così che gli operatori siano talvolta costretti a togliersi i guanti, un’operazione certo poco piacevole a quelle tem- perature. Ecco perché il “voice pi- cking” - la tecnologia che permette agli operatori di interagire con il sistema informativo per mezzo di microfono e cuffia - si presta in modo ideale alla logistica del freddo, rendendo possibile ottenere aumenti significativi della produtti- vità. Alcune importanti esperienze in questo settore sono state pre- sentate nel corso di un convegno organizzato recentemente da GEP Informatica, tenutosi a Correggio nella nuova sede dell’azienda. Sodele: produttività +20% Una delle realtà che hanno recen- temente adottato il voice picking per la logistica del freddo è Sodele, azienda di Sant’Ilario d’Enza (Reg- gio Emilia) che svolge attività di magazzinaggio per conto terzi e di- spone di diecimila posti pallet a -25 gradi (oltre ad aree di stoccaggio per altre temperature). Come ha spiegato Gilberto Tosi, titolare della società, passando al voice picking Sodele ha aumentato del 20% la produttività degli operatori che lavorano nel magazzino a -25 gradi: il volume di lavoro gestito giornal- mente da ogni persona è salito da 650 a 830 colli, il che ha permesso di ridurre il numero degli addetti di quell’area aziendale da nove a sette (con la possibilità di destinare due persone ad altre mansioni). Tosi ha sottolineato che per Sodele il voice picking si inserisce nell’ambito di una filosofia aziendale che assegna da sempre grande importanza al benessere dei lavoratori: all’interno delle celle a -25 gradi, infatti, la so- cietà di Sant’Ilario impiega carrelli retrattili dotati di cabina riscaldata, al cui interno gli operatori possono indossare indumenti leggeri. L’ado- zione del voice picking da parte di Sodele è stata decisa nell’ambito di una ristrutturazione complessiva del magazzino a -25 gradi, fina- lizzata ad aumentarne la capienza. Per raggiungere una capacità di 10.000 posti pallet la società ha scelto di realizzare un magazzino compattabile. Conad Centro Nord: produttività +10% Conad Centro Nord, l’organiz- zazione di Conad che copre l’E- milia-Romagna e la Lombardia con 231 punti vendita, ha scelto recentemente di adottare il voice picking per il proprio magazzino surgelati di 3.750 metri quadri che sorge a Nocetolo (Reggio Emilia). La struttura ha una capienza di 2.100 posti pallet e conserva 650 referenze a -28 gradi. Giampietro A lato la nuova sede della GEP Infor- matica a Correggio (RE), una scuola del primo novecento completamente ristrutturata con uffici, sale studio e sale convegno. A lato Alberto Cirelli, direttore commerciale: “la logistica è una sintesi di efficacia, semplicità, operatività e concretezza” 44 MANAGEMENT Roberto Frazzoli Il voice picking si presta in modo ideale alla logistica del freddo perché evita agli operatori di togliere i guanti a -25 gradi. Le esperienze di alcune importanti aziende in un convegno organizzato da GEP Informatica NIENTE PIÙ gelida MANINA TRA VOICE PICKING E “SMART GLASS” Provate a usare un terminale a - 25 gradi Per Stefano Bianchi (foto), partner AB Coplan, l’errore capitale, nella proget- tazione di un magazzino, è affidarsi alle sensazioni e non ad uno studio accurato basato sui numeri, appli- cando un rigoroso metodo di analisi e di reingegnerizzazione dei processi Gilberto Tosi (foto), titolare della So- dele di Sant’Ilario d’Enza, ha illustrato i vantaggi dell’adozione del voice picking in un magazzino operativo a -25 gradi: “il primo elemento da con- siderare è il rispetto per i lavoratori” 044_Niente più gelida manina.indd 44 22/05/14 11.52

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Bedogna, responsabile dei sistemi informativi di Conad Centro Nord, ha spiegato che l’adozione del voice picking ha reso possibile ottenere un aumento di produttività del 10% circa, con una riduzione de-gli errori di prelievo. Bedogna ha posto l’accento sulla facilità di

Premere i tasti di un terminale portatile, impugnare una penna: sono operazioni pra-

ticamente impossibili da compiere se si indossano pesanti guantoni da cella frigorifera, quelli indispen-sabili per lavorare a venticinque gradi sotto zero. Accade così che gli operatori siano talvolta costretti a togliersi i guanti, un’operazione certo poco piacevole a quelle tem-perature. Ecco perché il “voice pi-cking” - la tecnologia che permette agli operatori di interagire con il sistema informativo per mezzo di microfono e cuffia - si presta in modo ideale alla logistica del freddo, rendendo possibile ottenere aumenti significativi della produtti-vità. Alcune importanti esperienze in questo settore sono state pre-sentate nel corso di un convegno organizzato recentemente da GEP Informatica, tenutosi a Correggio nella nuova sede dell’azienda.

Sodele: produttività +20%Una delle realtà che hanno recen-temente adottato il voice picking

per la logistica del freddo è Sodele, azienda di Sant’Ilario d’Enza (Reg-gio Emilia) che svolge attività di magazzinaggio per conto terzi e di-spone di diecimila posti pallet a -25

gradi (oltre ad aree di stoccaggio per altre temperature). Come ha spiegato Gilberto Tosi, titolare della società, passando al voice picking Sodele ha aumentato del 20% la produttività degli operatori che lavorano nel magazzino a -25 gradi: il volume di lavoro gestito giornal-mente da ogni persona è salito da 650 a 830 colli, il che ha permesso

di ridurre il numero degli addetti di quell’area aziendale da nove a sette (con la possibilità di destinare due persone ad altre mansioni). Tosi ha sottolineato che per Sodele il voice picking si inserisce nell’ambito di una filosofia aziendale che assegna da sempre grande importanza al benessere dei lavoratori: all’interno delle celle a -25 gradi, infatti, la so-cietà di Sant’Ilario impiega carrelli retrattili dotati di cabina riscaldata, al cui interno gli operatori possono indossare indumenti leggeri. L’ado-zione del voice picking da parte di Sodele è stata decisa nell’ambito di una ristrutturazione complessiva del magazzino a -25 gradi, fina-lizzata ad aumentarne la capienza. Per raggiungere una capacità di 10.000 posti pallet la società ha scelto di realizzare un magazzino compattabile.

Conad Centro Nord: produttività +10%Conad Centro Nord, l’organiz-zazione di Conad che copre l’E-milia-Romagna e la Lombardia

con 231 punti vendita, ha scelto recentemente di adottare il voice picking per il proprio magazzino surgelati di 3.750 metri quadri che sorge a Nocetolo (Reggio Emilia). La struttura ha una capienza di 2.100 posti pallet e conserva 650 referenze a -28 gradi. Giampietro

A lato la nuova sede della GEP Infor-matica a Correggio (RE), una scuola del primo novecento completamente ristrutturata con uffici, sale studio e sale convegno. A lato Alberto Cirelli, direttore commerciale: “la logistica è una sintesi di efficacia, semplicità, operatività e concretezza”

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Roberto Frazzoli

Il voice picking si presta in modo ideale alla logistica del freddo perché evita agli operatori di togliere i guanti a -25 gradi. Le esperienze di alcune importanti aziende in un convegno organizzato da GEP Informatica

NIENtE PIù gelida maNINa

tRa voICE PICkING E “SmaRt GLaSS”

Provate a usare

un terminale a

- 25 gradi

Per Stefano Bianchi (foto), partner AB Coplan, l’errore capitale, nella proget-tazione di un magazzino, è affidarsi alle sensazioni e non ad uno studio accurato basato sui numeri, appli-cando un rigoroso metodo di analisi e di reingegnerizzazione dei processi

Gilberto Tosi (foto), titolare della So-dele di Sant’Ilario d’Enza, ha illustrato i vantaggi dell’adozione del voice picking in un magazzino operativo a -25 gradi: “il primo elemento da con-siderare è il rispetto per i lavoratori”

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Il “voice picking” – la tecnologia che permette agli operatori di interagire con il sistema informativo per mezzo di mi-crofono e cuffia – si presta in modo ideale alla logistica del freddo, rendendo possibile ottenere significativi aumenti di produttività

integrazione della nuova tecno-logia: è stato mantenuto il WMS preesistente, il software è stato solo leggermente modificato. Nessuna modifica si è resa necessaria per la rete Wi-Fi poiché il traffico dati è rimasto invariato. L’ingresso della nuova tecnologia ha incontrato soltanto due piccoli inconvenienti, che sono stati subito risolti: è stato necessario adottare microfoni im-permeabili alla condensa dovuta al fiato, inoltre uno dei comandi vocali impartiti dagli operatori è stato cambiato (da “enter” ad “avanti”) per evitare le difficoltà di interpretazione della “erre moscia” tipica dell’accento parmigiano. Il software di riconoscimento del parlato si è dimostrato peraltro molto robusto, accettando senza difficoltà le pronunce degli ad-detti di ogni nazionalità. I risultati positivi ottenuti nel magazzino di Nocetolo hanno convinto Conad Centro Nord a estendere il voice picking a tutte le proprie piattafor-me logistiche: generi vari, bevande, salumi e latticini, carne, ortofrutta. Un ulteriore vantaggio derivante da questa scelta è la possibilità di unificare i terminali in uso in tutte le strutture, con conseguenti risparmi sui costi di manutenzione. Il modello di terminale prescelto da Conad è privo di display, una

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dotazione ritenuta superflua per il voice picking.

Progettare in modo scientificoIl voice picking è uno degli stru-menti a disposizione delle aziende che intendono migliorare le pre-stazioni dei propri magazzini e va quindi inserito in uno studio complessivo che consideri tutte le opzioni disponibili. L’intervento di Stefano Bianchi di AB Coplan, consulente di logistica, si è sof-fermato appunto sulla necessità

di progettare i nuovi magazzini seguendo principi rigorosi: tutte le soluzioni possibili devono essere confrontate senza preconcetti, sulla base di numeri, cioè di parametri misurabili. Le alternative sono innumerevoli: diversi livelli di automazione, diver-si sistemi di picking (può muoversi l’operatore oppure la merce), pre-parazione per ordine o per codice e molto altro ancora. La logistica del freddo rende ancora più stringente la necessità di un approccio rigo-roso, poiché le condizioni estreme impongono la massima razionalità:

ad esempio, occorre minimizzare i tempi di permanenza dell’operatore all’interno della cella frigorifera. Una spinta ulteriore verso una pro-gettazione accurata proviene anche dalle trasformazioni che hanno cambiato il ruolo della logistica, aumentandone l’importanza: oggi il magazzino è il luogo in cui le aziende personalizzano i prodotti e dove si concretizza il “livello di servizio”, ad esempio evitando errori e ritardi. Per questo motivo oggi il magaz-zino non è più “la Caienna” in cui collocare le persone meno valide ma, al contrario, un reparto che richiede personale diplomato e laureato. A fronte di tutto ciò, numerose aziende mostrano però di essere tuttora in ritardo anche rispetto a requisiti di base come la sicurezza e l’ordine: Bianchi ha infatti mostrato foto recenti di magazzini con scaffali pericolanti e con spazi ingombri di materiali alla rinfusa.

Integrazione con gli “occhiali intelligenti”Il convegno organizzato da GEP Informatica ha offerto anche l’an-

teprima di una tecnologia che potrà presto rappresentare un’in-teressante evoluzione del voice picking: l’integrazione con gli “smart glass”, dispositivi che si inforcano come gli occhiali e che consentono all’operatore di riceve-re informazioni guardando in un minuscolo display monoculare collocato a breve distanza dall’oc-chio. La soluzione illustrata – ba-sata sugli occhiali del produttore Vuzix, che comprendono anche una piccola telecamera HD - è stata sviluppata da Itworks (Anco-

na), partner di GEP per il settore voice picking. Come ha spiegato Maurizio Minossi di Itworks, lo smart glass prodotto da Vuzix è a tutti gli effetti uno smart phone con sistema operativo Android e può pertanto essere equipaggiato con tutto il software di voice pi-cking (riconoscimento del parlato e sintesi vocale). Dispositivi di questo tipo potranno ampliare ulteriormente le possibilità appli-cative del voice picking, permet-tendo agli operatori di avere sempre le mani libere in una gamma di situazioni particolari. Ad esempio, negli ambienti molto rumorosi l’operatore potrà ricevere informa-zioni tramite il display anziché via cuffia; inoltre la telecamera HD incorporata negli smart glass potrà essere utilizzata per leggere i codi-ci a barre dei prodotti a peso varia-bile, a seguito di un semplice co-mando vocale.

Il convegno è stato organizzato da GEP Informatica, società di Correggio (Reggio Emilia) specializzata nelle applicazioni IT che riguardano la logistica e i trasporti. Alberto Cirelli, direttore com-merciale dell’azienda, ha aperto l’incontro sottolineando che le competenze più importanti di GEP riguardano l’analisi dei flussi, una fase fondamentale che viene prima di ogni implementazione informatica. In molti anni d’attività l’azienda ha sviluppato soluzioni per moltissime aziende, tra cui le due realtà che hanno partecipato al convegno: Sodele e Conad Centro Nord. Le soluzioni di voice picking proposte da GEP si basano sul software vo-CE di ITworks. L’evento descritto nell’articolo – affiancato da un’area espositiva alla quale hanno partecipato anche Honeywell e Finlogic - è ser-vito a GEP anche per inaugurare la “Scuola Logistica”, la nuova sede dell’azienda ottenuta ristrutturando una scuola elementare dei primi del novecento. Oltre ad ospitare gli uffici di GEP (www.gepinformatica.it), l’edificio sarà utilizzato regolarmente per corsi e altri eventi formativi.

La Scuola Logistica

Giampietro Bedogna (foto), respon-sabile dei Sistemi Informativi Conad Centro Nord, ha posto l’accento sulla facilità di integrazione della nuova tecnologia voice picking presso il magazzino surgelati di Nocetolo

Maurizio Minossi di Itworks ha pre-sentato gli “smart glass”, dispositivi che si inforcano come un paio di occhiali e che consentono di ricevere informazioni guardando in un display monoculare posto a breve distanza dall’occhio

Il magazzino non è più la “Caienna” in cui collocare le persone meno valide ma, al contrario, un reparto che richiede personale formato. Anche l’adozione del voice picking richiede un’attenta analisi che consideri tutti i dati e tutte le opzioni disponibili

Dispositivi quali gli smart glass potranno ampliare ulteriormente le possibilità applicative del voice picking permettendo agli operatori di aver sempre le mani libere anche in situazioni particolari

Uno smart phone con sistema operativo

Android

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