TRA LE ACQUE E LE LETTERE - rotaryclubputignano.it · durante la serata, che la città di Milano...
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ROTARY CLUB PUTIGNANO DISTRETTO 2120 PUGLIA e BASILICATA DEL ROTARY INTERNATIONAL
IGIENE E SANITA’ NELL’OPERA DI ACHILLE SCLAVO,
PIONIERE DELLA DEPURAZIONE DELLE ACQUE
“TRA LE ACQUE E LE LETTERE”
Noci 04 ottobre 2012
Interessantissimo incontro organizzato dal Rotary il 4 ottobre nel Chiostro delle Clarisse di Noci, in
collaborazione con il Centro Culturale “Giuseppe Albenese” di Noci. Dopo le introduzioni ed i saluti del
presidente del Centro culturale, del Presidente del Rotary Donato Ritella e del Sindaco di Noci Piero Liuzzi, il
primo relatore, il dott. Giorgio ASSENNATO, direttore generale dell’ARPA Puglia, ha informato i numerosi
presenti dell’igiene e della sanità nell’opera di un pioniere della depurazione delle acque, il prof. Achille
Sclavo, docente di igiene nella Reale Università di Siena nei primi decenni del novecento, inviato nel 1909
dal governo in Puglia per stroncare l’epidemia di colera, nella cui terra egli fece una esperienza umana e
scientifica che lo segnò profondamente. Nei giorni 17 e 18 dicembre 2011 Achille Slavo, nella sala consiliare
del Comune di Bari, tenne due memorabili conferenze “Sul problema della fognatura in Puglia con speciale
riguardo alla depurazione biologica delle acque di fogna”: conferenze così piene di passione civile, di
contenuto scientifico ancora attuale, di capacità di rendere chiari concetti tecnici complessi che l’ARPA e
l’”ACQUEDOTTO PUGLIESE” hanno voluto raccogliere in un libro, in occasione dei cento anni dell’evento e
dei 150 anni della nascita dello stesso Sclavo. Oggi l’Acquedotto Pugliese gestisce una rete fognaria di oltre
dieci mila chilometri ed un parco di depuratori per il trattamento delle acque reflue tra i più completi e
ricchi per tecnologia d’Italia. Impianti all’avanguardia che restituiscono all’ambiente acque chiare e senza
odori, nel pieno rispetto delle molto restrittive normative italiane ed europee. E’ stato ricordato infatti
durante la serata, che la città di Milano nel 2001 inaugurava il primo depuratore dei suoi liquami, quando
in Puglia il ciclo integrato delle acque, che comprende soprattutto anche la depurazione, era questione di
ordinaria gestione con esperienza pluridecennale. Giorgio Assennato ha sintetizzato le due relazioni di
Sclavo, partendo dalla previsione dello studioso senese che nel 1914 sarebbe stato inaugurato l’acquedotto
pugliese con la necessità che quell’impresa grandiosa di distribuzione delle acque del Sele, fonte
inestimabile di salute per i Pugliesi, perché potesse maturare tutti i suoi frutti, le acque, dopo aver
soddisfatto ai vari compiti, venissero poi smaltite convenientemente e correttamente. Sclavo illustrò ai
Baresi i vari metodi antichi di smaltimento delle acque luride e dei bisogni umani, dalla raccolta in casa e
consegna ai carri-botte, alla costruzione di pozzi di raccolta, a perdere o stagni, fino alla canalizzazione per
allontanarle dalle case e dai centri urbani e raccoglierle in luoghi dove sfruttare l’attività di quegli esseri
straordinariamente piccoli, svelati al mondo per opera di Pasteur e conosciuti con il nome di germi, microbi,
microrganismi. Ovviamente si è trattato anche dello sversamento in mare o nei fiumi, con tutte le
precauzioni del caso e con tutti i trattamenti necessari.
Successivamente Fabiano AMATI, assessore alle infrastrutture della Regione Puglia e Graziana BRESCIA,
scrittrice, hanno tenuto una relazione, il primo sullo stato attuale del trattamento delle acque reflue in
Puglia e sulla distribuzione territoriale dei depuratori, la seconda sul libro “Nel segno dell’acqua” edito nel
2011 e scritto insieme all’ass. Amati.
A conclusione, tutti a cena presso la Masseria Abbate di Noci.
Pietro Gonnella