TOSCANAL’ARTE DEL GUSTO, IL GUSTO DELL’ARTE

Turismo, cultura, enogastronomia e territorio

EVENTO CONCLUSIVO PER L’ANNO DEL CIBO ITALIANO IN TOSCANA

9,30 - Registrazione dei partecipanti10,00 - Saluti

Alberto Tirelli, Assessore al commercio, turismo, giustizia paliesca, attività produttive del Comune di SienaRiccardo Breda, Presidente Unioncamere ToscanaMarco Remaschi, Assessore all’agricoltura della Regione Toscana

10,45 - Introduzione - L’Anno del Cibo Italiano in Toscana: risultati e prospettiveStefano Ciuoffo, Assessore alle attività produttive, al credito, al turismo e al commercio della Regione Toscana

Apertura dei lavoriModera: Fiammetta Fadda, contributing editor de La Cucina Italiana

Il quadro di riferimento: concetti guida e dati11,00 - L’Anno del Cibo Italiano - Mauro Rosati, Direttore Generale della Fondazione Qualivita11,15 - Turismo enogastronomico: le tendenze nazionali e internazionali - Roberta Garibaldi, Università degli Studi Bergamo

Lectio Magistralis11,30 - L’Arte del gusto e del vivere in Toscana - Philippe Daverio, storico dell’arte

L’esperienza toscana tra Turismo, cultura, enogastronomia e territorio: casi di studio12,30 - Il Giardino di Daniel Spoerri e il ristorante Non solo Eat Art - Roberto Rossi, proprietario del ristorante Il Silene, gestore dei servizi all’interno del parco e chef di Vetrina Toscana12,40 - Il Museo e il Giardino di Villa Bardini e La Leggenda dei Frati - Filippo Saporito, chef di Vetrina Toscana12,50 - L’influenza del territorio sulla cucina nella terra dei Medici - Cristian Borchi, chef di Vetrina Toscana

13,00 - L’arte del gusto di Vetrina Toscana pranzo a cura degli chef di Vetrina Toscana

15,00 - La Comunicazione enogastronomica dallo story telling al menu: l’arte di sapersi raccontareCoordina: Maurizio Masini, Direttore del Master in Comunicazione d’Impresa dell’università di SienaIntervengono: Paolo Chiappini, Direttore di Fondazione Sistema Toscana; Aldo Fiordelli, Le Guide de L’Espresso; Giulia Scarpaleggia, autrice del blog Julskitchen

16,00 - Il turismo e l’enogastronomia: buone pratiche del “Bel Paese” a confrontoCoordina: Alessandro Tortelli, Centro Studi Turistici di FirenzeIntervengono: Raffaela Stradiotto, DMO Piemonte; rappresentante Regione Sicilia; Sil-via Burzagli, Regione Toscana; Marta Javarone, Toscana Promozione Turistica

Santa Maria della Scala - Piazza Duomo 1 - SienaLunedì 3 dicembre 2018

TOSCANA, L’ARTE DEL GUSTO IL GUSTO DELL’ARTE

Turismo, cultura, enogastronomia e territorio

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tel: 055 570627mail: artex@artex.firenze.it

2018annodel ciboitaliano

Evento conclusivo per l’Anno del Cibo Italiano

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Santa Maria della ScalaPiazza Duomo 1 - SienaLunedì 3 dicembre 2018

Ore 10.00

grazie alla collaborazione Di

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2018annodel ciboitaliano

L’ARTE DEL GUSTOIL GUSTO DELL’ARTE

Viaggio tra gastronomia e territorio in Toscana

grazie alla collaborazione Di

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Santa Maria della ScalaPiazza Duomo 1 - SienaLunedì 3 dicembre 2018

Ore 10.00

Evento conclusivo per l’Anno del Cibo Italiano

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L’ARTE DEL GUSTOIL GUSTO DELL’ARTE

Viaggio tra gastronomia e territorio in Toscana

Santa Maria della ScalaPiazza Duomo 1 - Siena

Lunedì 3 dicembre 2018Ore 10.00

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TOSCANA, L’ARTE DEL GUSTO IL GUSTO DELL’ARTE

Arte, cultura, enogastrononomia e territorio

Santa Maria della ScalaPiazza Duomo 1 - Siena

Lunedì 3 dicembre 2018Ore 10.00

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TOSCANA ovvero dell’ARTE DEL VIVERE

(o del VIVERE AD ARTE)

TOSCANA ovvero DELL’ARTE DEL VIVERE (o del VIVERE AD ARTE)

Arte, cultura, enogastrononomia e territorioSiena, Santa Maria della Scala

3 Dicembre 2018.

OBIETTIVO Il 2018 è stato dedicato alla celebrazione di uno dei grandi tesori nazionali italiani, vale a dire la tradizione in cucina ed il cibo tipico delle varie zone dell’Italia.“Un’occasione unica per la valorizzazione dei prodotti che rendono unica e di-versa la nostra terra, regione per regione, e che sono invidiati in tutto il mondo.Non solo: il 2018 sarà un anno che avrà come filo conduttore il tema del cibo, ma collegandosi ad altri punti di forza del nostro Paese, come l’arte, il pa-esaggio, la cultura. Quest’anno, quindi, diventa al contempo un anno di pro-mozione turistica e un’occasione per portare le bellezze e la bontà del cibo italiano in tutto il mondo, per rendere giustizia all’immenso patrimonio cultu-rale e artistico italiano che contraddistingue il nostro Paese”. Questi sono le parole e gli obiettivi espressi nel portale ufficiale dedicato all’Anno del Cibo Italiano.E questi sono anche gli obiettivi dell’evento promosso dalla Regione Toscana in collaborazione con Toscana Promozione Turistica e Unioncamere Toscana a chiusura della programmazione 2018.A questi si aggiunge in Toscana un obiettivo ulteriore: dare visibilità al progetto Vetrina Toscana e alle sue azioni di promozione delle eccellenze agroalimenta-ri e culinarie della nostra Regione.

EVENTOL’evento si comporrà di due sessioni: una sessione plenaria, destinata ad un’audien-ce più ampia, e una sessione a tavoli di lavoro / workshop dedicati all’approfondi-mento di tematiche tecniche in un’ottica di aggiornamento professionale e di valo-rizzazione dei ristoratori partecipanti.Sessione plenaria.Sarà dedicata ad affrontare il tema fulcro dell’evento, ovvero le sinergie possi-bili – e dovute – tra arte, cultura, territorio, enogastronomia e turismo.L’ipotesi di programma è la seguente:

Apertura: Vetrina Toscana tra economia e identità. Presentazio-ne dei risultati sul turismo enogastronomico in Toscana, raccolti dal Centro Studi. Possibile relatore: Roberta Garibaldi, esperta del settore, che partendo dai dati nazionali, che vedono la comunque la Toscana al primo posto, può inquadrare quantitativamente il fe-nomeno del turismo enogastronomico in Toscana, rapportandolo alle altre risorse del territorio e al sistema della ristorazione.

Intervento centrale dedicato alle sinergie possibili fra cibo, arte, cultura e turismo. L’obiettivo è quello di avere una lectio magistra-lis di uno specialista del mondo dell’arte e della cultura, che sia però in grado di spaziare in altri settori, con particolare riferimento all’enogastronomia, dando quindi una chiave di lettura più ampia e completa delle potenzialità offerte dal territorio toscano inteso in tutte le sue componenti. Il relatore individuato è Philippe Da-verio, critico d’arte e divulgatore, che ha sempre avuto una certa attenzione al tema del cibo e della convivialità (come dimostravano alcune puntate delle sue trasmissioni, in cui poteva creare itinerari in luoghi – e borghi – storici e artistici in cui fondeva con maestria i temi artistici e culturali con le tradizioni enogastronomiche locali)Case history dedicato alla presentazione di alcuni casi di studio rappresentativi di temi significativi nel contesto del rapporto tra arte, cultura, territorio ed enogastronomia. I temi selezionati sono così sintetizzabili: 1. dimensione territoriale della cultura, con particolare riferi-

mento ai parchi di arte contemporanea che rappresentano un tratto distintivo del patrimonio artistico della Toscana, da valorizzare. Il caso di studio è quello de Il Giardino di Daniel Spoerri, il cui curatore – Roberto Rossi - è anche il titolare del ristorante del parco – Il Silene - che ha saputo coniugare e va-lorizzare la stretta sinergia tra arte contemporanea, territorio, turismo ed enogastronomia;

2. integrazione e reciproca valorizzazione tra musei e ristoran-ti. il tema dei ristoranti dei musei e/o dei luoghi di cultura sta crescendo notevolmente, in Italia e all’estero. Sempre più musei, Fondazioni, etc. completano, quasi necessariamente, la loro offerta grazie all’interazione e all’integrazione con ristoran-ti e ristoratori di alto livello qualitativo, che trovano nel luogo culturale un quadro perfetto per la loro attività. Il caso di studio selezionato è Filippo Saporito con il ristorante La leggenda dei Frati a Villa Bardini, esempio di scambio virtuoso1.

3. cultura e prodotti del territorio in borghi e/o centri minori. In questo caso si parla più della valorizzazione di peculiarità territoriali – enogastronomiche e culturali – anche in assenza di grandi attrattori e/o emergenze artistiche. I temi potenzialmen-te interessanti sono: il marrone di Caprese DOP e la terra di Michelangelo; oppure Il lardo di colonnata che si produce con il marmo delle cave di Fantiscritti (le cave da cui Michelangelo prese il marmo per la Pietà); oppure gli Etruschi e Volterra; op-pure il Mugello con i riferimenti a Giotto.

Pranzo con degustazione Il momento del pranzo diventa elemento integrante del programma della gior-nata perché è anche lo spazio – fisico e temporale – dedicato ai ristoratori, soprattutto locali, e ai produttori.Diventa, sotto certi aspetti, la concretizzazione di alcuni dei temi trattati duran-te la sessione plenaria: per questo motivo occorre costruirlo con attenzione, sia come menu che come presentazione e allestimento.Possiamo individuare dei temi, oltre alla territorialità, quali, ad esempio, la ri-proposizione di ricette storiche e/o collegabili ad aneddoti della storia o del-la storia dell’arte dal peposo alla Fornacina, che la leggenda narra sia nato proprio quando veniva cucinato nei forni in cui si cuocevano i mattoni per la realizzazione del Duomo di Firenze, al panforte, all’acquacotta citata anche nel volume di Cardini, etc.Potrebbe essere interessante suggerire a ristoratori e produttori un tema di questo genere, sia attraverso ricette della tradizione, sia attraverso un’inter-pretazione e una creatività personale; ciò potrebbe successivamente dare ori-gine a menu storici e/o culturali, da riproporre nei ristoranti aderenti alla rete. Tavoli di lavoro La sessione conclusiva è dedicata principalmente a produttori e ristoratori della rete, ma vede anche il coinvolgimento del mondo del turismo (e della comunicazione). L’obiettivo è dare loro alcuni strumenti che possano “portarsi a casa” per aiutarli nel lavoro quotidiano2. Tre le cassette degli attrezzi ipotiz-zate:

• Cassetta per gli attrezzi: story telling. Prodotti di eccellenza, saper fare, esperienza, territorio: abbiamo un patrimonio unico. Cosa ci manca? Bisogna saperlo raccontare...

• Cassetta per gli attrezzi: food cost. Come si compone un menù e come lo si propone.

• Cassetta per gli attrezzi: tecnica turistica. Non più turisti per caso. Come avere rapporti con il mondo del turismo?

PUBBLICO DI RIFERIMENTOIl pubblico di riferimento dell’evento è articolato in funzione delle varie fasi di svolgimento dell’evento stesso.Per la sessione plenaria, l’evento è dedicato a:stampa, generalista e dei settori di riferimento (cultura; enogastronomia; viaggi e turismo; etc.);enti e amministrazioni pubbliche locali;operatori professionali (associazioni di categoria, consorzi, etc.);aderenti alla rete di Vetrina Toscana;stakeholder dei settori: ristorazione, alimentazione, formazione, turismo, cultura.