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Camera dei Deputati Atti Parlamentari — 517 - LEGISLATURA XXI 2 a SESSIONE DISCUSSIONI TORNATA DEL 15 APRILE 1 9 0 2 XY1. TORNATA DI MARTEDÌ 15 APRILE 1902 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE BIANCHERI. ì K i> l C K. Comunicazioni del Governo e della Presi- denza : PRESIDENTE .Pag. 51S-37 ZANARDELLI ( presidente del Consiglio) . . . 518 Dimissioni dei deputati FEDERICI e PAVIA. 519-20 FRACASSI 519 MIRABELLI 519-20 PRESIDENTE 519 SPAGNOLETTI 521 DISEGNI DI LEGGE E DOCUMENTI ( PRESENTAZIONE) : DECIME (COCCO-ORTU) 530 DECIME DI GIRGENTI (ID.) 530 LIBRO VERDE (PRINETTI) 521 SISTEMAZIONE DEGLI ISTITUTI SCIENTIFICI DELL'UNI- VERSITÀ DI NAPOLI ( DISCUSSIONE) - 531 CORTESE (SOTTO-SEGRETARIO DI STATO) . . . . 532 MONTEMARTINI 531 RAMPOLDI (RELATORE) 532 Domanda di autorizzazione a procedere contro i deputati DE FELICE-GIUFFRIDA e BISSOLATI {Annunzio) 518-19 Interrogazioni : Spese di lite: LOLLINI 522-23 MAZZIOTTI ( sotto-segretario di Stato). . . 521-23 Apprendisti distributori nelle biblioteche uni- versitarie: CORTESE ( sotto-segretario di Stato) . . . . 523 RAMPOLDI 524 SORGENTI DEL SERCHIO : BATTELLI 529-30 LUPORINI 528-29 MATTEUCCI 526 MAURICI 525 ZANARDELLI ( PRESIDENTE DEL CONSIGLIO) . . . 524 CONSOLE INGLESE IN NAPOLI: DE BERNARDIS 541 PRINETTI ( MINISTRO ) 511 QUESTIONI DELLA TRIPOLITANIA : BRANCA 544 PRINETTI ( MINISTRO) 543 Osservazioni e proposte: Mozione relativa agli approdi a Terranova Pausania : NICCOLINI (, sotto-segretario di Stato) . . . . 531 PALA 531 INTERPELLANZE, LISEGNI E PROPOSTE DI LEGGE : CARCANO ( MINISTRO ) 536 COCCO-ORTU ( MINISTRO ) 536 DE GAGLIA 537 DE MARINIS 542 DE MARTINO 541-43 GIOLITTI ( MINISTRO) 537 GIANOLIO 536 LUZZATTI 531 MIRABELLI 543 PRESIDENTE . 542-43 • PRINETII {ministro). . _ 541-42-43 42 Proposta di legge ( Discussione) . . . . Pag 532 Lotteria per la Cassa Nazionale di previ- denza e per la Società Dante Alighieri: CARCANO {MINISTRO) 534 GUICCIARDINI {RELATORE) 533 LUZZATTI 532 PANTANO 533 La seduta comincia alle ore 14.10. Stelluti-Scala, segretario, dà lettura del pro- cesso verbale della seduta del 23 marzo che viene approvato. Petizioni. Presidente. Si dia lettura del sunto delle petizioni. .Stelluti-Scala, segretario, legge: 5926. I prefetti di Alessandria, di Pe- rugia e di Odine ed il presidente della Ca- mera di commercio di Venezia trasmettono -rispettivamente una petizione delle rappre- sentanze dei commercianti ed esercenti di quelle città e provincie, con le quali, nel- l'interesse di questi ultimi, si uniscono alla petizione n. 5923 contro gli abusi e i privi- legi delle Cooperative di consumo. 5927. Betti Enrica, vedova Medici, chiede l'intervento delle Autorità per poter esigere un credito ipotecario di lire 10,000 che, a suo parere, ingiustamente le viene conte- stato. 5928. Della Corna Eutimo ed altri 186 elettori del comune di Soresina, Maffaroni Francesco ed altri 35 elettori del comune di Cappella Cautone, Milanesi Andrea ed altri 59 elettori del comune di Barzaniga, Rugarli Francesco ed altri 60 elettori del comune di Annicco, Oremascoli Secondo ed altri 143 elettori del comune di Castelleone, Mola Giuseppe ed altri 53 elettori del co- mune di Genivolta, Pezzani Cesare ed altri 156 elettori del comune di Soncino, Bonetti Andrea ed altri 63 elettori del comune di Trigolo, Bacca Alessandro ed altri 53 elet-

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Camera dei Deputati Atti Parlamentari — 517 -LEGISLATURA XXI — 2 a SESSIONE — DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

X Y 1 .

TORNATA DI MARTEDÌ 15 APRILE 1902

PRESIDENZA DEL P R E S I D E N T E B I A N C H E R I .

ì K i> l C K. Comunicazioni del Governo e della P res i -

denza : P R E S I D E N T E . P a g . 5 1 S - 3 7 Z A N A R D E L L I (presidente del Consiglio) . . . 5 1 8

Dimissioni dei deputati F E D E R I C I e P A V I A . 5 1 9 - 2 0 F R A C A S S I 5 1 9 M I R A B E L L I 5 1 9 - 2 0 P R E S I D E N T E 5 1 9 S P A G N O L E T T I 5 2 1

D I S E G N I DI LEGGE E DOCUMENTI (PRESENTAZIONE) : DECIME (COCCO-ORTU) 5 3 0 DECIME DI GIRGENTI (ID.) 5 3 0 LIBRO VERDE (PRINETTI) 521 SISTEMAZIONE DEGLI ISTITUTI SCIENTIFICI DELL'UNI-

VERSITÀ DI NAPOLI (DISCUSSIONE) - 5 3 1 CORTESE (SOTTO-SEGRETARIO DI STATO) . . . . 5 3 2 M O N T E M A R T I N I 5 3 1 RAMPOLDI (RELATORE) 5 3 2

Domanda di autorizzazione a procedere contro i deputati D E F E L I C E - G I U F F R I D A e B I S S O L A T I {Annunzio) 5 1 8 - 1 9 Interrogazioni :

Spese di lite: L O L L I N I 5 2 2 - 2 3 M A Z Z I O T T I (sotto-segretario di Stato). . . 5 2 1 - 2 3

Apprendisti distributori nelle biblioteche uni-versitarie: C O R T E S E (sotto-segretario di Stato) . . . . 5 2 3 R A M P O L D I 5 2 4

SORGENTI DEL SERCHIO : B A T T E L L I 5 2 9 - 3 0 L U P O R I N I 5 2 8 - 2 9 M A T T E U C C I 5 2 6 M A U R I C I 5 2 5 ZANARDELLI (PRESIDENTE DEL CONSIGLIO) . . . 5 2 4

CONSOLE INGLESE IN NAPOLI: D E B E R N A R D I S 5 4 1 P R I N E T T I ( M I N I S T R O ) 5 1 1

QUESTIONI DELLA TRIPOLITANIA : B R A N C A 5 4 4 PRINETTI (MINISTRO) 5 4 3

Osservazioni e proposte: Mozione relativa agli approdi a Terranova Pausania : N I C C O L I N I (,sotto-segretario di Stato) . . . . 5 3 1 P A L A 5 3 1

INTERPELLANZE, LISEGNI E PROPOSTE DI LEGGE : C A R C A N O ( M I N I S T R O ) 5 3 6 C O C C O - O R T U ( M I N I S T R O ) 5 3 6 D E G A G L I A 5 3 7 D E M A R I N I S 5 4 2 D E M A R T I N O 5 4 1 - 4 3 GIOLITTI (MINISTRO) 5 3 7 G I A N O L I O 5 3 6 L U Z Z A T T I 5 3 1 M I R A B E L L I 5 4 3 P R E S I D E N T E . 5 4 2 - 4 3

• P R I N E T I I {ministro). . _ 5 4 1 - 4 2 - 4 3 42

Proposta di legge (Discussione). . . . Pag 532 Lotteria per la Cassa Nazionale di previ-

denza e per la Società Dante Alighieri: CARCANO {MINISTRO) 5 3 4 GUICCIARDINI {RELATORE) 5 3 3 L U Z Z A T T I 5 3 2 P A N T A N O 5 3 3

La seduta comincia alle ore 14.10. Stelluti-Scala, segretario, dà le t tu ra del pro-

cesso verbale della seduta del 23 marzo che viene approvato.

Petizioni.

Presidente. Si dia l e t tu ra del sunto delle pet iz ioni .

.Stelluti-Scala, segretario, legge: 5926. I p re fe t t i di Alessandria , di Pe-

rug ia e di Odine ed il pres idente della Ca-mera di commercio di Venezia t rasmet tono -r ispet t ivamente una pet iz ione delle r a p p r e -sentanze dei commerciant i ed esercenti di quelle c i t tà e provincie , con le quali , nel-l ' in teresse di quest i u l t imi , si uniscono al la petizione n. 5923 contro g l i abusi e i pr ivi-legi delle Cooperat ive di consumo.

5927. Bet t i Enr ica , vedova Medici, chiede l ' in te rvento delle Autor i t à per poter esigere un credito ipotecario di l i re 10,000 che, a suo parere, i ng ius t amen te le v iene conte-stato.

5928. Della Corna Eu t imo ed a l t r i 186 elet tori del comune di Soresina, Maffaroni Francesco ed a l t r i 35 elet tori del comune di Cappel la Cautone, Milanesi Andrea ed a l t r i 59 elet tori del comune di Barzan iga , R u g a r l i Francesco ed a l t r i 60 elet tori del comune di Annicco, Oremascoli Secondo ed a l t r i 143 elet tori del comune di Castelleone, Mola Giuseppe ed a l t r i 53 elet tor i del co-mune di Genivol ta , Pezzani Cesare ed a l t r i 156 elet tori del comune di Soncino, Bone t t i Andrea ed a l t r i 63 elet tori del comune di Trigolo, Bacca Alessandro ed al t r i 53 elet-

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Atti Parlamentari - 518 - Camera dei Deputati LEGISLATURA XXI — 2 a SESSIONE — DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

tori del comune di Romanengo, Adami Gi-nesio ed altr i 51 elettori del comune di Castelvisconti, Valcarenghi Emilio ed altr i 20 elettori del comune di Azzanello, Depetri Pietro ed al t r i 21 elettori del comune di Fornigara, Bococchi Carlo ed altr i 30 elet-tori del comune di San Bassano, Tagliabue Emilio ed al tr i 363 elettori del comune di Pizzighettone pregano la Camera di acco-gliere la manifestazione dei sent imenti del Collegio di Soresina, respingendo le dimis-sioni presentate dall 'onorevole Pavia.

Omaggi.

Presidente. Si dia quindi let tura degli omaggi pervenuti alla Camera.

Steiluti-Seala, segretario, legge: Dal procuratore generale del Re alla

Corte di cassazione di Torino — Inaugura-zione dell 'anno giudiziario 1902, una copia;

Dalla Deputazione provinciale di Tre-viso — Att i di quel Consiglio provinciale per l 'anno 1900, una copia;

Dalla Camera di commercio ed ar t i di Siracusa — Relazione sommaria del movi-mento statistico e condizioni industr ial i e commerciali della provincia di Siracusa, una copia ;

Dal signor Pasquale Vil lari senatore del Regno — La scuola di scienze sociali e le facoltà giuridiche, una copia;

Dalla Deputazione provinciale di Ascoli Piceno — Atti di quel Consiglio provin-ciale per l 'anno 1901, una copia;

Dalla Deputazione provinciale di Padova — Att i di quel Consiglio provinciale per l 'anno 1901, una copia;

Dal Municipio di Padova — Att i di quel Consiglio comunale per l 'anno 1901 (fasci-coli 2), una copia;

Dal Ministero del l ' interno — Relazione della Commissione per lo studio sulla ridu-zione delle spese nei bilanci comunali e provinciali , copie 2 ;

Dal R. Is t i tuto tecnico superiore di Mi-lano — Programma per l 'anno 1901-902, co-pie 2;

Dal Banco di Napoli — Relazione sulla gestione del 1901, una copia;

Dalla Deputazione provinciale di Reggio Emil ia — Att i di quel Consiglio provin-ciale per la sessione ordinaria 1900, e ses-sioni s t raordinarie 1900-901, una copia;

Dal Ministero dell ' interno — Relazione al Consiglio superiore di sanità sui casi di peste bubbonica a Napoli, copie 500 ;

Dalla R. Universi tà degli studi di Pisa — Annuario di quella R. Universi tà per l 'anno accademico 1901-902, una copia;

Dal signor ingegnere Mario A.zari — Sua conferenza sul mezzo d 'aumentare il patr imonio dello Stato, tenuta in Roma il 13 aprile 1902 nel salone degli autori ed ar t is t i drammatici e lirici i tal iani , una copia.

Congedi. Presidente. Hanno chiesto congedo, per

motivi di famigl ia : l 'onorevole Mariotti di giorni 3; per motivi di salute, gli onore-voli: Colajanni di giorni 60, Medici di 60, Rubin i di 6, Marsengo-Bastia di 20, Valli Eugenio di 8 e Morando Giacomo di 5.

{Sono conceduti). Comunicazioni del Governo.

Presidente. Ha facoltà di parlare l'onore-vole presidente del Consiglio

Zanardelli, presidente del Consiglio. M i o n o r o di annunziare alla Camera che Sua Maestà il Re, con decreto in data del 26 marzo ul-timo, ha nominato ministro segretario di Stato per i lavori pubblici l 'onorevole avvo-cato Niccola Balenzano, senatore del Regno.

Presidente. Come la Camera ha udito, l'ono-revole presidente del Consiglio comunica che Sua Maestà il Re, con decreto del 26 marzo, cioè quando la Camera si era già prorogata, ha nominato ministro dei lavori pubblici l 'onorevole senatore Niccola Balen-zano.

Comunicazioni delia Presidenza. Presidente. D a l m i n i s t r o d e l l ' i n t e r n o è p e r -

venuta copia del Regio Decreto di rimozione di un sindaco durante il primo tr imestre del-l 'anno corrente, e dalla Corte dei conti la comunicazione che nessuna registrazione con riserva fu fa t ta durante la seconda quindi-cina del mese di marzo.

Saranno s tampate e dis t r ibui te agli ono-revoli deputati .

Dojìsande di autorizzazione a procedere. Presidente. I l ministro di grazia e giusti-

zia comunica le seguenti domande di auto-rizzazione a procedere :

R o m a , addì 25 m a r z o 1902. A S. E. il presidente della Camera dei deputati

Roma. I l procuratore del Re presso il t r ibunale

di Roma chiede, con l 'uni ta istanza, ai ter-

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A'tr farLame.nh'jr — - 5 1 9 — Camera dei Depurati

LEGISLATURA XXI — 2 a SESSIONE — DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

mini dell 'articolo 45 dello Statuto, l 'autoriz-zazione a procedere contro l 'onorevole Giu-seppe De Felice-Giuffrida, imputato dei reat i di ingiurie e diffamazione, a mezzo della stampa, a querela del signore Cosimo Sgroi, di Catania, corrispondente del Corriere di Napoli.

Trasmetto all 'Eccellenza Vostra la do-manda suddetta, con gli atti relativi, per la deliberazione di cotesta onorevole Assem-blea.

Il ministro C O C C O - O R T U .

Roma, addì 25 marzo 1902.

A S. E. il Presidente della Camera dei Deputati Roma.

Coli 'uni ta istanza il procuratore del i te presso il t r ibunale di Roma chiede, in con-formità all 'articolo 45 dello Statuto, l 'auto-rizzazione a procedere contro l'onorevole Leonida Bissolati, imputato di diffamazione, a querela di certo Andrea Lezziroli.

Trasmetto all ' E. V. tale domanda, con gli at t i assunti, per la deliberazione di co-testa onorevole Assemblea.

Il Ministro COCCO-ORTU.

Roma, addi 25 marzo 1902.

A. S. E. il presidente della Camera dei deputati Roma.

A seguito della r iapertura della Camera dei deputati , il procuratore generale presso la Corte d'appello di Roma ha inviato nuo-vamente a questo Ministero gli at t i del pro-cesso contro l'onorevole Giuseppe De Felice Giuffrida, che erano allegati alla domanda già fat ta per ottenere, ai termini dell 'arti-colo 45 dello Statuto, l 'autorizzazione a pro-cedere a carico dello stesso deputato, ap-pellante della sentenza pronunziata dal t r i -bunale di questa città che lo condannava a mesi 13 di reclusione e lire 1100 di multa per diffamazioni ed ingiurie in danno del-l'onorevole senatore Codronchi.

Con richiamo alla mia lettera del 4 di-cembre 1901, n. 21057, trasmetto nuova-mente alla Eccellenza Vostra gli a t t i sud-detti, per la deliberazione di cotesta onore-vole Assemblea.

Il ministro C O C C O - O R T U .

Queste domande saranno stampate e di-stribuite.

Dimiss ion i dei deputati Feder ic i e Pavia da deputati .

Presidente. Alla Presidenza della Camera é pervenuta la seguente lettera dell'onore-vole Federici, il quale aveva annunciato già per telegramma le sue dimissioni, confer-mate con questa lettera che leggo :

Onorevole signor presidente,

Le confermo le dimissioni trasmessele dalla carica di deputato. Le ragioni che mi determinarono a tale atto sono di natura così delicata, politica e morale da non am-mettere per me altra risoluzione.

Col maggior ossequio Milano 12 apri le 1902.

Dev.mo B. Federici.

Invito dunque la Camera a deliberare intorno alle dimissioni presentate dall'ono-revole Federici . *

Mirabelli. Chiedo di parlare. Presidente Debbo avvertire la Camera che,

oltre quelle dell'onorevole Federici sono pure state presentate le dimissioni da de-putato per parte dell 'onorevole Pavia. La Camera dovrà pronunciarsi successivamente sull una e sull 'altra domanda. Intanto ha facoltà di parlare l'onorevole Mirabelli sulle dimissioni dell'onorevole Federici.

Mirabelli. Io prego la Camera di non ac-cettare le dimissioni del collega Federici .

Queste dimissioni attestano sempre più la nobiltà del suo spirito e debbono essere per tutt i , per noi e per gli elettori suoi, un nuovo documento, cui meglio si r i tèmpra la stima e la benevolenza comune.

Al di sopra dei part i t i , la integri tà della vita, la cultura, l ' ingegno e la fede nel proprio ideale sono decoro di ogni Assem-blea. Ed io confido, anzi tengo per fermo che la Camera nostra, per isquisito senso di affettuoso riguardo verso il collega delica-tissimo, vorrà, respingendo le dimissioni, richiamarlo alla osservanza del dovere, che tu t t i noi abbiamo di combattere, anche qui, le battaglie civili della giustizia e della libertà. {Bene a, sinistra).

Fracassi. Chiedo di parlare. Presidente. Ne ha facol tà . Fracassi. Non è piacevole, onorevoli col-

leghi, prendere a parlare in una discus-sione come questa; ma io ho domandato di farlo perchè mi sembra che da un certo

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Atti tarla a tenia ri — 520 — • Camera, (tei • /teputut,*

L E G I S L A T U R A X X I 2 a S E S S I O N E D I S C U S S I O N I — TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

tempo vi sia nella Camera nostra la ten-denza verso un sistema che come deputato non posso a meno di disapprovare.

La tendenza è questa : pare quasi ohe si voglia introdurre una giurisdizione pri-vilegiata per i deputati , all ' infuori e in più delle giurisdizioni ordinarie alle quali tu t t i i cit tadini possono ricorrere. Qualche mese fa un nostro collega invocò dalla Ca-mera la costituzione di un giurì a propo-sito di sue divergenze con certi giornali ; più tardi un altro deputato, dopo sentenze di tr ibunali , credette di rivolgersi alla Ca-mera per un supplemento di giudizio; oggi un altro caso si presenta, quello di due no-stri onorevoli colleghi che, per fat t i loro, domandano le dimissioni: di questi colleghi dico subito che io non conosco 1' onorevole Federici, ed all'onorevole Pavia sono legato da quei legami di buona colleganza e di cortesia che egli pei modi gentil issimi ha con tu t t i i colleghi.

Ebbene in questo caso, un tr ibunale ha giudicato in un modo sopra una causa che i ijostri colleghi hanno creduto di inten-tare, un altro giudice in appello ha deciso in modo differente. Dopo questo i due col-leghi credono di presentare le loro dimis-sioni alla Camera. Francamente io ritengo che la Camera nulla abbia a vedere in tut to questo : l 'affare r iguarda soltanto i nostri colleghi ed in caso i loro elettori: che cosa può far la Camera? Essa è un corpo poli-tico e legislativo, fa delle leggi, giudica la politica del Governo, vota contro questa politica... (Viva ilarità).

Voci. In favore no ? Fracassi. ... o l 'approva. Io ho, per esem-

pio, sempre votato a favore di questo Go-verno e spero di potergl i votare in favore per lungo tempo ancora. Ma il giorno in cui non approvassi la sua politica, voterei contro con quella stessa l ibertà di apprez-zamento con la quale ho votato in favore. Ma per tornare al caso che ci occupa, a me sembra che la Camera non debba assoluta-mente ingerirsene, e ciò appunto in omag-gio a quei principi l iberali che sono da tu t t i proclamati , specialmente proclamati poi da coloro che fanno parte di questi set-tori del la Camera ai quali mi onoro di ap-par tenere . Quindi non confondiamoci; qui si t ra t ta di una questione di apprezzamento personale , per cui i nostri colleghi hanno creduto di presentare le loro dimissioni da deputato ; gli elettori, che già hanno votato

in loro favore e che dividono i loro ideali , li r imanderanno alla Camera.

La Giunta delie elezioni esaminerà se le elezioni sono val ide; la Camera le con-validerà e sarà lieta di salutarli nuova-mente eletti della Nazione. {Bene!)

Mirabelli. Chiedo di parlare. Presidente. Ne ha facoltà. Mirabelli. Io insisto sulla mia proposta ©

mi rincresce che il colLega Fracassi abbia dimenticata un'antica e cortesissima con-suetudine della Camera.

La Camera, quando si sono presentate delle dimissioni, sulla proposta di un de-putato, le ha quasi sempre respinte, o me» glio non ha preso atto delle dimissioni stesse.

Non mi aspettavo, quindi, veder solle-vata una questione, la quale è semplice-mente fuori di luogo. Io m'inspirai , facendo questa proposta, non solo alla stima ed alla benevolenza verso il collega Federici, ma ad un'antichissima e correttissima consue-tudine della Camera.

Presidente. Metterò dunque ai voti la pro-posta dell'onorevole Mirabelli, perchè piac-cia alla Camera di non accettare le dimis-sioni dell'onorevole Federici .

Zanardeili, presidente del Consiglio. I l Go-verno dichiara di astenersi.

Presidente. Coloro che approvano la pro-posta dell'onorevole Mirabelli sono pregati di alzarsi.

(La Camera approva). In seguito all 'approvazione della pro-

posta dell 'onorevole Mirabelli le dimissioni dell'onorevole Federici non sono accettate.

E pervenuta alla Presidenza la seguente lettera dell 'onorevole Pavia :

« 14 aprile 1902.

« A Sua Eccellenza il cav. Biancheri, presidente della Camera dei Deputati .

« Eoma.

« Di fronte ad una pubblicazione in cui erano narrat i fat t i r iguardanti la mia per-sona, in una forma che a me parve lesiva dell'onore, mi rivolsi alla Magistratura.

« I l Tribunale r i tenne offesa la mia ri-putazione e non veridiche quelle asserzioni, di cui, accordando ampia facoltà di prova, mi ero querelato. La Corte di appello, nel modificare questa sentenza, limitò il suo giudizio alla materiale esclusione della dif-famazione ritenendo che negli articoli incri-minati , cui solo doveva restringersi Tesarne

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Atti Parlamentan — 521 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA XXI — 2 a SESSIONE — DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

del magistrato, non era s tata lesa nè in ordine giuridico, nè in ordine morale la mia r i spet tabi l i tà .

« Per dissipare il dubbio sollevatosi su un atto della mia vita, avevo scelto la sola via che la legge offre a chi, sentendosi in-censurabile, vuole intera la luce.

« Malaugura tamente non raggiuns i tu t to 10 scopo, perchè la sentenza della Corte, per la l imitazione impostas i nella causa, non potè esaminare e ret t i f icare tu t te le al t re inesattezze sostenute dagl i avversar i nella vivaci tà del dibat t i to , che io avevo provocato per minuziosa confutazione di ogni asserto.

« Ora, se la certezza di essermi in ogni evento inspira to alla p iù scrupolosa corret-tezza può bastare al l 'a l ta t r anqu i l l i t à della mia coscienza, i l pensiero che alcuno dei miei colleghi ed elettori , cui devo la mo-desta posizione che occupo nel la v i ta pub-blica, possa, nel la confusione creatami at-torno, avermi, fosse pur di poco, scemato la s t ima personale fino ad oggi dimostratami, mi consiglia a presentare le mie dimissioni da deputato.

« P regando l 'È. V. di voler ciò comu-nicare alla Camera, con profondo ossequio mi professo

« Devotissimo (Firmato) « ANGELO PAVIA » .

Spagnoletti. Chiedo di par lare . Presidente. N e h a f a c o l t à . Spagnoletti. Associandomi alle parole che

11 collega Mirabell i ha detto perchè sieno respinte le dimissioni dell 'onorevole Fede-rici; io fo formale proposta perchè non siano accettate quelle del collega Pavia .

Presidente. L'onorevole Spagnole t t i pro-pone che piaccia alla Camera di non accet-ta re le dimissioni presenta te dall 'onorevole Pavia .

Metto a par t i to questa proposta. {La Camera approva). La Camera, avendo approvato la proposta

dell 'onorevole Spagnole t t i non accetta le dimissioni presenta te dall 'onorevole Pavia .

Presentazione di un Libro Verde. Presidente. Ha facoltà di par la re l 'onore-

vole minis t ro degli affari esteri . Prinetti, ministro degli affari esteri. Mi onoro

di presentare alla Camera il Libro Verde in-torno a l l ' incidente tsor to a Berna t ra il mi-

nistro i ta l iano comm. Si lvestrel l i ed il Con-siglio federale svizzero.

Presidente. Do atto all 'onorevole minis t ro degli affari esteri della presentazione di questo documento che sarà s tampato e di-s t r ibui to agl i onorevoli deputa t i .

Interrogazioni. Presidente. L 'ordine del giorno reca le in-

• terrogazioni . La pr ima è quella dell 'onorevole Lol-

l ini ai minis t r i di grazia e giust izia e delle finanze « per sapere quali disposizioni in-tendano di adottare per impedire che a danno dei l i t igan t i si prosegua dalle cancellerie g iudiz iar ie nel sistema di aumentare ille-galmente e in modo gravosissimo le spese di lite, scrivendo in ogni l inea delle sen-tenze e degli a l t r i a t t i un numero di sil-labe minore di quello prescr i t to come mi-nimo dall 'art icolo pr imo della legge 10 apr i le 1892, n. 191. »

Ha facoltà di r ispondere l 'onorevole sotto-segretario di Stato per le finanze.

Wlazziotti, sotto-segretario di Stato per le fi-nanze. Rispondo a questa interrogazione an-che per par te del mio collega di grazia e giu-stizia. L'onorevole Lol l ini sa che la legge del 10 apri le 1892 nell 'ar t icolo primo di-spone che ogni l inea di scr i t tura in carta da bollo non possa contenere meno di 14 nè più di 28 sillabe, e la contravvenzione a questa norma è pun i ta g ius ta il capoverso dell 'ar-ticolo stesso con l ' ammenda di l i re 25. Questa disposizione stabil isce il l imite massimo e il minimo nella scr i t turazione di ciascuna l inea ; ma vi è poi nel regolamento 9 feb-braio 1896 sui provent i di cancelleria una disposizione la quale dispone in questi pre-cisi t e rmini : « I cancell ieri devono invig i la re perchè nella scr i t turazione non sia s tudia-tamente segui ta l ' ab i tudine di a t teners i al la misura minima di 14 o al la misura mass ima di 28 sillabe, dovendo di regola gl i a t t i es-sere scr i t t i con una media di 18 sil labe per l inea. » Questa disposizione regolamentare non ha però, come quella della legge, una sansione penale, di modo che l ' amminis t ra -zione non può in via contravvenzionale pro-cedere contro quell i che non l 'osservano.

I n ogni modo, poiché l 'abuso al quale si r iferisce la interrogazione dell 'onorevole Lol l in i sta in fat to , specialmente per g l i or iginal i delle sentenze, l ' amminis t raz ione finanziaria non ha omesso di provvedere in quei l imi t i che le erano consenti t i . Con u n a

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Atti ¡'ar lamentar i — 522 — Cam,era dei Deputati LEGISLATURA XXI 2 a SESSIONE DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

circolare del 12 gennaio 1902 ne -n solo ha r ichiamato l 'attenzione del Ministero di gra-zia e giustizia per la debita vigilanza sul personale di cancelleria; ma ha fat to di più : ha ricordato ai r icevitori del registro ed agli ispettori demanial i l 'obbligo che hanno essi allorquando verificano le produzioni giudiziarie, di esaminare se gli at t i sieno scrit t i in conformità delle disposizioni della legge e del regolamento.

Posso assicurare l 'onorevole Lollini che per effetto di questa circolare, come anche delle istruzioni anteriori, già sono state elevate, in osservanza al precetto della legge, numerose contravvenzioni. Quindi, nei li-miti della legge, l 'Amministrazione ha fatto quello che doveva. Resta soltanto la inos-servanza delle disposizioni regolamentari , e poiché per essa, come ho detto, non è san-cita nessuna ammenda, non vi è altro che l 'azione in via disciplinare da par te del Ministero di grazia e giustizia sopra il per-sonale dipendente, così di ciò quel Dicastero è stato ufficialmente pregato.

Credo che questi chiar imenti e queste disposizioni del Ministero possano sodisfare il desiderio dell'onorevole Lollini.

Presidente. L'onorevole Loll ini ha facoltà di dichiarare se sia o no sodisfatto.

Lollini. Io ho voluto r ichiamare l 'atten-zione della Camera, e degli onorevoli mi-nis t r i di grazia e giust iz ia e delle finanze, sopra una questione in apparenza piccola, ma che invece, considerata nella sua realtà, è assai grave, sopratutto perchè è 1' indice di tu t to un sistema della finanza i taliana, che ha lo scopo di spremere dai contri-buent i quanto più è possibile di tasse, an-dando spesso anche al di là della legge, e contro la legge.

L'onorevole sotto-segretario di Stato mi ha risposto in modo che io non posso di-chiarare del tut to sodisfacente. Prendo atto della buona volontà di cui ha dimostrato di voler dar prova, ma non posso non deplo-rare che l'onorevole sotto-segretario di Stato abbia mostrato di noti aver compreso, che io non mi doleva tanto della non avvenuta applicazione del regolamento, il quale pre-scrive che non debbano attenersi i cancel-lieri, per quanto r iguarda il numero delle sillabe degli at t i giudiziari , al minimo, come non debbono attenersi al massimo della ci-f ra dalla legge stabili ta, ma debbono tenersi intorno ad una media di 18 sillabe per ogni linea, mentre invece io deplorava sopra-

tut to che si vada persino al disotto di quel minimo di 14 sillabe stabil i to dalla legge, e per l ' inosservanza del quale è comminata un 'ammenda.

Mazziotti, sottosegretario di Stato per le finanze. Che si applica.

Lollini. Io credo che possa essere legit-t imo desiderio di tu t t i e mio di sapere quante contravvenzioni sono state elevate per la inosservanza della disposizione rela-t iva al minimo delle sillabe, in confronto di quelle che sono state elevate a carico di procuratori e funzionar i per eccesso sul mas-simo. Sarebbe un confronto utilissimo, per avere un criterio delle ispirazioni che la finanza i ta l iana dà ai suoi dipendenti in questa delicata materia.

Io credo, onorevole sotto-segretario di Stato, che la circolare del 12 gennaio di cui Ella ha parlato, sia la manifestazione dei suoi buoni intendimenti e propositi , ma sia inefficace a r iparare ai male, perchè il male sta nel meccanismo stesso del servizio. Avete gli scrivani che scrivono ad un soldo alla pagina, quat t ro soldi per ogni foglio di carta, ed hanno naturalmente interesse ad al largare la scri t tura il più possibile, in modo da coprire un numero di fogli tale che loro consenta di arrivare a guadagnare alla fine della g iornata una lira e mezza o due. Avete i cancell ieri i quali ricevono di di-r i t to una lira per ogni foglio di copiatura, ed hanno l ' ident ico scopo dei copisti e quindi chiudono gli occhi quando non pure inco-raggino i copist i medesimi ad eccedere a danno dei contr ibuent i .

Bisogna assolutamente troncare alla ra-dice questo che è un male deplorevolissimo sotto un duplice aspetto. E male dal punto di vista degli stessi interessi della finanza, perchè i contr ibuent i , che sanno quali sono i metodi che si usano nelle cancellerie giu-diziarie, l i t igano il meno possibile, i pro-curatori e gli avvocati si mettono d'accordo per fare meno notificazioni di sentenze che sia possibile, ed in definitiva, invece di avere un vantaggio, la finanza ha un danno materiale. E male poi anche dal punto di vista morale, perchè voi comprendete, ono-revole sotto-segretario di Stato, come que-sto sistema usato dagli s t rumenti di cui si serve la finanza...

Mazziotti, sótto-segretario di Stato per le fi-nanze. I cancell ieri non sono strumenti della finanza.

Lollini. ...per estorcere dai contr ibuenti

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Atti tariti..w.nla, - 523 - Camera dei Ì>e^u,tati LEGISLATURA XXI — 2 * SESSIONE — DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

più di tassa di ciò ohe sia dovuto è un ' im-moralità clie non può e non deve essere in nessuna maniera tol lerata .

10 quindi prego l 'onorevole sotto-segre-tar io di Stato per le finanze, e insieme con lui l 'onorevole sotto-segretario per la grazia e giustizia, la cui parola avrei amato anche di sent ire su questo argomento, di voler s tudiare la questione più profondamente per togl iere le cause del male, perchè g iungere col r imedio alla radice del s is tema è il solo modo per evi tare che gl i inconvenient i pos-sano r ipeters i in avvenire .

Mazziotti, sotto-segretario di Stato per le fi-nanze. Chiedo di parlare.

Presidente. Ne ha facoltà. Mazziotti, sotto-segretario di Stato per le fi-

nanze. L'onorevole Lol l in i è entra to in ar-gomenti i qual i evidentemente eccedono i l imit i della interrogazione sua.

11 veni r qui a par lare , nel la sede at tuale, del modo come è re t r ibui to il personale dei commessi di cancelleria, discutendo special-mente col sotto-segretario di Stato delle fi-nanze, è assolutamente fuor i di luogo. Non è questo il momento di esaminare se e con quali cr i ter i questo personale debba venire re t r ibui to del suo lavoro ; quello che è certo è che l 'amministrazione, adempiendo scru-polosamente alla legge, eleva le contrav-venzioni le qual i sono molto numerose, e ciò sta a dimostrare che le is t ruzioni sono osservate.

L'onorevole Lol l ini poi ha fa t t a una que-stione di interessi dei cont r ibuent i sotto il punto di vis ta morale. Niente di tu t to que-sto. Certo noi non possiamo prescrivere che tu t t i i c i t tad in i abbiano a scrivere diciotto si l labe per r iga perchè questo non è asso-lu tamente possibi le; chi ha un carat tere largo non può assolutamente manteners i nel l imite delle diciotto sil labe.

Del resto sappiamo che cosa avviene per pra t ica ; gli or iginal i delle sentenze sono scri t t i molto la rgamente e ciò non tanto per un punto di vis ta fiscale quanto per-chè interessa alle cancellerie ed alla giu-stizia che quest i a t t i sieno scri t t i con ni-t ida call igrafìa in modo che possano essere faci lmente let t i . Per le copie invece avviene il contrario ; i l p iù delle volte a premura degli stessi avvocati e dei procurator i si scrive molto s t ret to p e r modo che quel pic-colo guadagno che l 'erario può avere nel la scri t turazione degli or iginal i va perduto nella scr i t turazione del le copie.

Vede quindi l 'onorevole Loll ini , come non sia una questione di finanza e molto meno di moral i tà . Del resto l 'Amminis t ra-zione eleva le contravvenzioni e applica le ammende così come sono comminate dalla legge e con ciò crede di aver sodisfatto a i suoi doveri.

Lollini. Chiedo di par lare . {Rumori). Presidente. Debbo avver t i re gli onorevoli

colleghi che nello svolgimento delle inter-rogazioni si a t tengano s t re t tamente ai l imi t i assegnat i dal regolamento. Mi permetto poi di fare osservare al Governo che le rispo-ste alle interrogazioni siano fa t t e in modo da non dar luogo a discussioni : senza di che i lavori del Par lamento non possono procedere. {Benissimo! Bravo!).

Lollini. Onorevole Presidente , mi vuol per-met tere di par la re per fa t to personale?

Presidente. Non c'è fa t to personale. Lollini. Ci sarebbe. {Oh! Rumori!). Presidente. Accenni il suo fa t to personale. Lollini. I l fa t to personale sarebbe questo

che l 'onorevole sotto-segretario di Stato avrebbe t ravisa to il mio pensiero. {Ooh! — Rumori!).

Presidente. F a r à un 'a l t ra interrogazione. Lollini. Per deferenza all 'onorevole pre-

sidente non insisto. Presidente. Viene quindi l ' in ter rogazione

degli onorevoli Rampold i e Montemart ini , al minis t ro dell ' is t ruzione pubblica, « per sapere in qual modo in tenda provvedere alle precarie condizioni degli apprendis t i d is t r ibutor i nelle Biblioteche univers i tar ie ».

Ha facoltà di r ispondere l 'onorevole sot-to-segretario di Stato per la pubbl ica is t ru-zione.

Cortese, sotto-segretario di Stato per la pub-blica istruzione. I l regolamento per le Bibl io-teche stabil isce che gli apprendis t i servano gra tu i tamente lo Stato. Ora quest i appren-disti , per loro sfor tuna, non possono essere assunt i in servizio r imunerat ivo, se non quando si fanno delle vacanze nei post i delle Biblioteche ; e queste vacanze non si fanno che in ragione di t re o quat t ro al-l ' anno al massimo.

Nel 1899 le condizioni del bilancio con-sentirono di dare a questi apprendis t i u n a retr ibuzione di l ire 50 mensili . Presente-mente non potrei promet tere a l t re t tan to . Posso però assicurare l 'onorevole Rampold i che al Ministero si sta s tudiando un orga-nico per gl i impiegat i delle Biblioteche, dal quale t ra r ranno benefici anche gl i appren-

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Atti rar Lamenta ri —- 524 Camera dei Deputati L E G I S L A T U R A X X I — 2 a S E S S I O N E D I S C U S S I O N I TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

disti , dei quali non si faranno in avvenire più nomine.

Presidente. L 'onorevole Rampoldi ha fa-coltà di dichiarare se sia o no sodisfatto.

Rampoldi. Anche a nome del collega Mon-temart ini , r ingrazio l 'onorevole sotto-segre-tario di Stato per la pubblica istruzione della risposta cortese e prendo atto della promessa da lui fat tami, che di questi ap-prendist i gra tu i t i nelle Biblioteche gover-nat ive non se ne nomineranno più, almeno fino a che non se ne manifest i la conve-nienza, perchè il loro numero è anche ora ec-cedente al bisogno.

Trovo ancor io opportuno, che per alcuni di questi apprendist i , che prestano servizio da parecchi anni e che non hanno ancora alcun assegno, si provveda in modo da dar loro le ¿>Q lire mensili , come fu stabilito, or non è molto, per tre o quattro dei più anziani di quegli impiegati .

Ma io credo, nondimeno, onorevole sotto-segretario di Stato, che non si potrà prov-vedere in modo equo e stabile, se non si procederà ad una r iforma dell 'organico per le Biblioteche.

L 'onorevole Baccelli aveva, qualche anno fa, stabilito di r iformare il. servizio, di-minuendo, da una parte., qualche vice-bi-bliotecario dell 'ul t ima categoria, la quarta, aumentando dall 'al tra, il numero dei distri-butori. Ed io credo che a questo modo sol-tanto si potrà provvedere realmente; poiché, giudicando colle stesse parole dell 'onorevole sotto-segretario di Stato, io osservo che, se voi oggi avete più di 33 distr ibutori gra-tui t i , dei quali soltanto 3 all 'anno possono essere promossi, evidentemente non ci vor-ranno meno di anni dieci, pr ima che tu t t i codesti giovani apprendist i , dei quali al-cuni servono gra tui tamente da 3 o 4 anni, possano occupare il loro posto stabile.

Insisto perciò, anche a nome del collega Montemartini , perchè codesta r i forma neces-saria venga a t tuata al più presto possibile per il migliore servizio delle Biblioteche e per la stessa responsabili tà dei capi-ufficio, ora diminuit i nella loro autorità, e non cer-tamente per colpa loro.

Presidente. Vengono ora le seguenti in-terrogazioni, che per la connessione del-l 'argomento saranno svolte contemporanea-mente :

Maurigi, al presidente del Consiglio e ministro ad interim dei lavori pubblici « sugli in tendimenti del Governo in ordine a ten-

tate deviazioni di alcune sorgenti del Ser-chio e di quelle di Grotte e del Lombricese in provincia di Lucca. »

Matteucci, ai minis t r i delle finanze e dei lavori pubblici, « per sapere perchè, mentre la Intendenza di finanza di Lucca, con pa-rere motivato dell'ufficio tecnico, sostenne le ragioni dello Stato sulle acque influenti del Serchio, il Ministero se ne disinteressò, e per conoscere quali sieno i precisi inten-dimenti del Governo di fronte alle legit-t ime agitazioni degli industr ia l i e dei con-tadini , a cui benefizio da tempo immemo-rabile si convergono quelle acque ».

Luporini, al presidente del Consiglio, mi-nistro ad interini dei lavori pubblici, «. per ottenere da lui formali e categoriche di-chiarazioni atte a calmare le agitazioni che da più mesi t ravagl iano tu t ta la popolazione lucchese per il t imore che le acque del Ser-chio sieno loro tolte o notevolmente dimi-nuite. »

Battelli, ed altri , ai ministr i delle finanze e dei lavori pubblici « per sapere se, in presenza delle agitazioni verificatesi nella provincia di Lucca, si credano autorizzati a derogare alle norme del dir i t to vigente per ciò che r iguarda la derivazione della sorgente della Chiesaccia, acquistata per provvedere alle necessità igieniche d'im-portant i Comuni della provincia di Pisa. »

Ha facoltà di rispondere l 'onorevole pre-sidente del Consiglio.

Zanardelli, presidente del Consiglio, Sebbene creda che queste interrogazioni sieno state rivolte al presidente del Consiglio più per-chè era ministro ad interim, dei lavori pub-blici che non nella qual i tà di presidente del Consiglio, e sebbene in questa qual i tà non toccherebbe più a me di rispondere, pure risponderò personalmente, tanto più che ho ricevuto delle Commissioni alle quali già feci dichiarazioni private che ho pia-cere di confermare innanzi alla Camera.

La prima di queste interrogazioni è quella dell 'onorevole Maurigi, il quale parla delle sorgenti di Grotte e del Lombricese. Ora, per dire il vero, a me non consta che ri-guardo a queste sorgenti di Grotte e del Lombricese sian state fa t te domande di de-rivazione.

La questione vent i la ta sempre ed a cui si r iferirono le pratiche fa t te presso di me da alcune Commissioni, concerne la sorgente della Chiesaccia e la sorgente dei Gan-gheri .

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¿avi tarla mèntori _ _ _ _ 525 — Camera dei Deputati

L E G I S L A T U R A X X I — 2 a S E S S I O N E —• D I S C U S S I O N I - - TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

Quanto alla prima, e cioè alla sorgente della Chiesaecia, essa fu acquistata dalla Dit ta Marsaglia allo scopo di fornire di acqua potabile la città di Pisa ed altri Co-muni di quella Provincia. Quanto alla sor-gente dei Gangheri, alla sua volta è stata acquistata dalla cit tà di Firenze per lo stesso uso di acqua potabile per quella città.

Ora, essendo tanto la sorgente della Chio-sacela quanto" J.a sorgente dei Gangheri af-fluenti del Serchio, alla notizia di quelle eventuali deviazioni, sorse una viva e lunga agitazione nelle popolazioni della provincia di Lucca, le quali ravvisano nel patrio fiume la loro vita, la loro ricchezza, la loro fera-cità, e temono perciò un grave danno ai propri interessi, sia, quanto all 'agricoltura, per l ' irrigazione, sia quanto al l ' industria a cui quelle acque servono per forza motrice.

E le agitazioni si estesero eziandio alla provincia di Massa perchè una sorgente, mi pare, va ad alimentare un corso d'acqua che si chiama la Turrita...

Maurigi. Turri ta di Gallicano. Zanardelli, presidente del Consiglio. ...la quale

sorgente pure affluisce nel Serchio. Ora, come accennavo, vennero da me diverse Commis-sioni : quelle lucchesi, mostrando una trepi-dazione grandissima per la lesione dei pro-pri interessi agricoli ed industr ial i ; quelle di Pisa, reclamando quello che ritengono un proprio diritto, di avere, cioè, la acquistata sorgente per le necessità igieniche della città.

La sorta questione involge indagini di fat to ed indagini di diritto.

Indagini di fat to per esaminare se la derivazione della Chiesaccia e quella dei Gangheri possa recare colla sottrazione delle r ispett ive acque i temuti danni all ' indu-stria e all 'agricoltura lucchese per depau-peramento delle acque del Serchio.

Indagini di dirit to per esaminare e de-cidere se le acque in discorso siano pub-bliche o private, e private in tal guisa che il padrone delle sorgenti possa disporne an-che fuori del suo fondo.

Ora il Ministero dei lavori pubblici fece esaminare l 'una e l 'altra questione dal l ' in-gegnere capo del Genio civile di Parma, uomo assai competente e posto al l ' infuori dell 'ambiente in cui lottavano gli interessi in questione; il quale in un ! ampia re-lazione concluse opinando che la devia-zione delle sorgenti anzidette non potesse produrre un notevole danno, una notevole

diminuzione nelle acque del Serchio, men-tre ri teneva pure che la lieve diminuzione potesse essere facilmente tolta con modifi-cazioni alle opere di taluna delle at tual i prese d'acqua.

E questa opinione fu poi confermata dal Consiglio superiore dei lavori pubblici ed accettata dal ministro delle finanze.

Riguardo alla natura giuridica delle ac-que, l ' ingegnere anzidetto inclinava a rite-nerle di ragione pubblica, mentre furono di parere contrario l 'Avvocatura erariale di Firenze e il Consiglio superiore dei lavori pubblici alla cai opinione deferì quindi il Ministero delle finanze.

In seguito a ciò, avendo l ' Impresa Mar-saglia, acquirente della sorgente della Chie-saccia, chiesta la dichiarazione di pubblica util i tà, il Consiglio di Stato r i tenne che questa domanda di espropriazione fosse ille-gale, perchè r iguardava un 'opera incom-pleta.

Tale è lo stato della questione. Presen-temente non pende alcuna istanza dinanzi ai Ministero. Se questa istanza verrà pre-sentata sia dalla ditta Marsaglia per la sorgente della Chiesaccia, sia dal comune di Firenze per la sorgente dei Gangheri, i l procedimento di dichiarazione di pubblica ut i l i tà dovrà essere iniziato ab ovo; ed al-lora tu t t i gli interessati potranno far va-lere ampiamente le loro ragioni, ed io do la più piena assicurazione, per me e per il mio collega, il ministro dei lavori pubblici, che saranno esaminate con la massima cura e diligenza le r ispett ive ragioni, poiché il Ministero tiene moltissimo a che questi gra-vissimi ed essenzialissimi interessi non solo non siano leggermente sacrificati, ma non possano essere nemmeno per ùn momento dimenticati o posti in non cale.

Presidente. L'onorevole Maurigi ha facoltà di dichiarare se sia o no sodisfatto della ri-sposta dell'onorevole presidente del Con-siglio.

Wlaurigi. Anche per le recentissime am-monizioni molto opportunamente fat te dal presidente, io non impiegherò nella mia ri-sposta più dei cinque minuti che il regola-mento accorda. Ed uno di questi cinque minuti lo impiegherò per r ingraziare parti-colarmente l'onorevole presidente del Consi-glio di essere venuto in persona a rispondere; ciò che era nei miei voti, perchè la sua pa-rola autorevole, e che rappresenta tutto il pensiero del Governo, produrrà un effetto

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Atti Parlamentari — 526 — Carnata dei Deputati LEGISLATURA XXI — 2 a SESSIONE — DISCUSSIONI TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

maggiore e p iù salutare f r a le popolazioni, ohe si sono commosse per questa questione e le quali in qualche maniera t roveranno un affidamento nelle parole pronunzia te dal presidente del Consiglio.

Io mi l imiterò solamente a dire ohe ho citato le sorgenti di Grotte e del Lom-bricese perchè queste sorgenti, se non in tut to, in pa r te sono state acquistate dal la d i t ta Marsaglia, che ha acquistato le altre, evidentemente allo stesso scopo, e perchè soprat tut to hanno formato oggetto di un co-mizio speciale che ebbe luogo a Camajore e che mandò le sue risoluzioni anche tele-graficamente ai membri del Governo. Dico questo come pubblico, perchè non ho l 'abi-tud ine di assistere, specie in qual i tà di de-putato , a pubbl ic i comizi.

TJna voce alVestrema sinistra. Male ! Wlaurigi. Male per voi e bene per noi. E

un modo di vedere differente senza del quale saremmo sempre d'accordo! (Si ride).

Quanto poi alla questione di mer i to dirò pochissime parole. Ci t roviamo innanzi a circostanze speciali perchè la Lucchesia, quan tunque sia s tata un piccolo Stato, pure ebbe un' esistenza autonoma per var i se-coli, ed a questa esistenza coordinò tu t to il suo svi luppo economico e indus t r ia le ; e quindi queste acque, che non potevano in nessun caso essere adoperate fuor i dei confini Lucchesi, furono impiegate sia in quel la meravigl iosa cul tura agricola che tu t t i ammirano in quelle vall i , sia ad usi indus t r ia l i in s tabi l iment i che danno una quan t i t à non dispregevole di produzione nazionale ad ai quali sono addet te migl ia ia di operai che potrebbero restare disoccu-pa t i una par te dell 'anno, se queste acque venissero a mancare. Io non entrerò nel la questione di diri t to, la quale del resto il pres idente del Consiglio, da quel sommo giur is ta che tu t t i in lui riconosciamo, ha saputo benissimo delineare, esponendo, pur senza pronunciars i sul merito, i var i dubbi che possono sorgere sulla qual i tà non pri-va ta di queste acque e soprat tu t to circa l ' impiego di esse non più sul terreno d'ac-quisto ma in locali tà lontane da quel le dove sono s tate da secoli ut i l izzate. Mi li-miterò solo a r ivolgere una viva raccoman-dazione ed al l ' i l lustre presidente del Consi-glio ed agl i a l t r i minis t r i interessat i . Trat-tas i per la Lucchesia non solo di importan-t iss imi interessi economici ma anche di una grave questione di igiene perchè le acque

in quel paese sono scarsissime, essendo state quasi tu t te uti l izzate, ed ogni sottra-zione ul ter iore potendo essere motivo di inconvenient i non lievi. Si t r a t t a di un possesso secolare al quale si r ia t tacca in questo momento un 'a l ta questione di ordine pubblico.

L a , grav i tà del problema è ta le che, se non giustificherebbe, spiegherebbe almeno agitazioni che potrebbero determinare con-seguenze p iù gravi , conseguenze che il Go-verno, sia con leggi speciali, sia con espe-dient i amminis t ra t iv i , sia suggerendo una data l inea d'azione ai g randi enti moral i interessat i , deve con ogni cura scongiurare.

Non aggiungo altro. (Bene!) Presidente. Ha facoltà di par la re l'ono-

revole Matteucei per dichiarare se sia o no sodisfatto.

IVIatteucci. Mentre anch'io r ingrazio l 'ono-revole presidente del Consiglio di avere in-ter loquito in questa grave questione colla sua autorevole parola, dico però f rancamente che non posso dichiararmi completamente sodisfatto della sua r isposta perchè l 'avrei voluta più categorica in ordine alle domande da me fa t te .

Mi duole che questa questione ci divida da cari amici e ci ponga in contrasto con ci t tà consorelle con cui abbiamo relazioni di s impat ia e di amiciz ia ; ma di f ron te ad un di r i t to violato di così v i ta le importanza come quello presente, non poteva essere a meno che la controversia avesse eco nel Par lamento .

La derivazione di una notevole quant i t à di acqua sorgiva da un impor tante influente del fiume Serchio costituisce una ta le mi-naccia per gli interessi agricoli ed indu-s t r ia l i della provincia di Lucca, che essa non poteva non r imanerne scossa; t an to che un 'agi taz ione insoli ta e imponente si è ve-rificata; e tu t t i i Lucchesi, tanto della ci t tà quanto del contado, sono insort i in un grande comizio, che si tenne il 7 gennaio in Lucca, appena si ebbe notizia del pericolo che queste acque potessero essere distolte dalla lo.ro destinazione. Questa agi tazione non è fitti-zia, ma ha base nel sent imento del dir i t to alla propr ia esistenza.

Si è veduto quindi sorgere nel la ci t tà di Lucca un Comitato composto di ogni classe di c i t tadin i d 'ogni par t i to , ove figu-rano tu t te le p iù ragguardevol i persone del paese, il quale Comitato, in unione ad al tro Comitato popolare, ha intrapreso a difendere

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Atti Parlamentari 527 —- Camera dei Deputati LEGISLATURA XXI — 2 a SESSIONE — DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

vir i lmente questo vi tale interesse del po-polo lucchese.

Ho detto che io non ero completamente sodisfatto perchè avevo richiamato l 'atten-zione del Governo sopra una circostanza specialissima, ed era questa, che non l'in-gegnere Pelleri , ma l ' ingegnere tecnico di Finanza, il cavaliere Orlando, un dipendente quindi del ministro delle finanze, aveva stu-diato la questione e con una memoria elabo-ratissima, che produsse, aveva dimostrato che la polla della Ohiesaccia, che verrebbe espropriata nell ' interesse della di t ta Marsa-glia, è acqua pubblica, demaniale ; e lo ha dimostrato con argomenti non solo di fatto, ma anche giuridici. Ora, domando io, di f ronte a questa circostanza importantissima, che un vostro dipendente ha dichiarato que-ste acque demaniali , voi, ministro delle fi-nanze, non dovrete difenderle? Perchè il ministro delle finanze se ne è disinteressato dicendo che l ' ingegnere Pelleri ha dichia-rato che queste acque sono pr ivate e che quindi egli non può far nul la? Su questo punto essenziale io attendevo una categorica risposta.

Aggiungerò un fat to interessante ed è questo: sappia il Governo che le acque delle Turr i te sono important i influenti che si scaricano nel Serchio. Ora le acque di questo sono tu t te raccolte mediante una diga, la diga dell'opificio, una volta Bale-strieri , e sono tu t te incanalate in canali demaniali e servono a 60 o 70 opifìcii ove vivono migliaia di operai e, nella par te bassa della pianura, sono destinate ad i rr igare le terre di t an t i poveri contadini, che ri-traggono da quelle la loro sussistenza, me-diante il doppio raccolto del granturco, cosìdetto sessantino, che è quello che ali-menta le famigl ie dei coloni lucchesi; le quali al t r imenti , se sparisse loro quel rac-colto, si troverebbero costrette a morir di fame. Ora, per util izzare queste acque, gli industr ia l i e i contadini debbono pagare una tassa, il iutificio del Ponte a Moriano paga al Governo 12,000 lire, come canone di concessione di queste acque.

È quindi dovere imprescindibile del Go-verno, poiché i suoi dipendenti , studiata la questione, hanno dichiarato che le acque sono pubbliche, poiché per 1' uso di queste acque percepisce un canone, è dovere, ri-peto, imprescindibile del Governo di stu-diare seriamente la questione e di difendere, come già ci aveva promesso l 'egregio mini-

stro Carcano, quando venimmo in Commis-sione a fargl i presenti i d i r i t t i del popolo lucchese, queste sorgenti che sono patrimo-nio dello Stato.

Presidente. Onorevole Matteucci, non entri nel merito della questione.

Matteucci. Non entro nel merito e ag-giungo una parola sola in risposta agli amici miei e specialmente all 'amico Bian-chi, che ha firmato l ' interrogazione, con la quale si meraviglia che si debba derogare ad un articolo del Codice di f ronte ad una agitazione popolare.

Sa benissimo l 'amico mio Bianchi, le-gale provetto, che l 'articolo 540 trova de-roghe e l imitazioni nella legge stessa di f ronte ai d i r i t t i acquisit i e di fronte alle leggi sulle concessioni di derivazioni di acque. Questi dir i t t i noi vant iamo per di-r i t to comune, per diri t to s ta tutar io e per prescrizione, quindi la questione muta spe-cie, non si t ra t ta di derogare a nessuna legge, ma si t ra t ta di far semplicemente giustizia.

Presidente. Onorevole Matteucci, sono già passaci i cinque minuti .

Matteucci. Finisco col raccomandare al Go-verno che si occupi di questa seria que-stione; se ne occupi: perchè l 'agitazione non è una di quelle agitazioni che si possa domare colla forza, ma è un'agitazione vera, che discende dalla cosoienza di un diri t to, in un paese il quale è laborioso, è industre, e che da quelle acque ha vi ta e incre-mento.

Rammenterò che nel 17 giugno 1899 presentai un' interrogazione al ministro delle finanze, chiedendo che fossero .migliorati i canali demaniali : perchè le acque di questi si disperdevano e non servivano ad i r r igare tut to il terri torio lucchese. Se adunque si sono mossi lamenti , quando quelle acque non erano sufficienti a fecondare tut to il territorio irr igabile della pianura lucchese, vuol dire che, diminuite, sia pure d 'una pic-cola parte, con la domandata concessione, verranno necessariamente a mancare ai bi-sogni agricoli e i contadini si t roveranno alla fame.

Questa è la morale della favola. Chiun-que venga sul luogo, se ne persuaderà : per-chè la pianura lucchese è tu t ta a coltura in tens iva; la proprietà è scarsa e frazionata e i nostri contadini sono costretti ad espa-tr iare nell ' inverno e debbono spesso andare a cercare in America il pane per le loro

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Atti Parlamentari — 528 Camera dei Deputati

LEGISLATURA XXI — 2 a SESSIONE — DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

famigl ie . Ora se toglieste loro quelle acque non avrebbero assolutamente da vivere, e dovrebbe aumentare, di gran lunga, l 'emi-grazione.

Presidente. Ha facoltà di par la re l 'ono-revole Lupor ini , per dichiarare se sia, o no, sodisfatto della r isposta r icevuta.

Luporini. Ancor io debbo r ingraz iare l'ono-revole pres idente del Consiglio d 'aver vo-luto egli stesso r ispondere alla nostra in-terrogazione; ma il presidente del Consi-glio capirà agevolmente come io, malgrado il mio vivissimo desiderio contrario, non possa non dichiararmi insodisfat t issimo. E impossibile che noi possiamo essere sodi-s fa t t i d 'una risposta di quel genere. Noi non chiediamo niente ; chiediamo soltanto che non ci sia tolto quel lo che è nostro. Noi non chiediamo niente a nessuno ; chiediamo che non ci venga rapi to non g ià quello che è superfluo, ma quello che non è nemmeno sufficiente per il nostro sostentamento. E che non sia sufficiente, lo dimostra la larga emigrazione della nostra Provincia . Io non citerò lunghe , s ta t is t iche ; accennerò solo a quella del 1897, perchè non ne ho di più recenti . La provincia di Lucca, che aveva una popolazione calcolata in 291 mila abi-tant i , in quell 'epoca, dava al l 'emigrazione 6380 persone. Si faccia il calcolo, e si vedrà che, se si dovesse s tabi l i re la proporzione con tu t to il resto d ' I ta l ia , l 'emigrazione ita-l iana, che è già larghiss ima, dovrebbe rad-doppiare. Ne creda la Camera che, come da ta luno si viene escogitando, il numero dei nostr i emigran t i si componga soltanto di piccoli figurinai. I n quest i 6380 abi tant i , dei figurinai ce ne saranno 20 o 25 ; il re-sto sono agricoltori che partono con le mo-gli e coi figli, a famigl ie intere. E sapete voi perchè ? Perchè non trovano il modo di vivere sul piccolo terr i tor io lucchese. Quel terr i tor io è t roppo r i s t re t to : e d i fa t t i se la popolazione di Lucca rappresenta un cente-simo del l ' I ta l ia , il suo terr i tor io rappresenta appena una metà di quello che le spette-rebbe in proporzione del numero degli abi-tant i . E vero che fa miracoli di a t t iv i tà e di solerzia, sia nel l ' industr ia , sia nel l 'agri-coltura, lavorando giorno e notte, ma non bastano quest i miracoli per suppl i re a una deficienza così r i levante di terr i tor io .

Ora tu t t a quanta l 'economia del Luc-chese, che è tan to l imi ta ta da dare luogo a così la rga emigrazione, si impernia nelle acque del Serchio, le qual i costituiscono a

così dire la spina dorsale, i l midollo sp i -nale della nostra economia ; giacche le a c q u e del Serchio a l imentano f ra 60 e 70 opifìci indust r ia l i , e per mezzo della i r r igazione dànno poi luogo a quella agricol tura che forma la meravigl ia di tu t t i quell i che ca-pi tano f ra noi. Ma non sono nemmeno suf-ficienti, di guisa che tu t t i g l i anni , in oc-casione delle i rr igazioni , accadono continua-mente f ra noi risse non poche e del i t t i , per d isputars i appunto il possesso di quel le acque.

Ora, di f ronte ad uno stato di cose di questo genere, è egli escogitabile che le po-polazioni nostre non si commuovano al pe-ricolo che le acque del Serchio vengano no-tevolmente d iminui te ? Ci dicono nelle sfere ufficiali : Cercate di calmarle, cercate di pa-cificare. Noi facciamo di tu t to per ge t t a re dell 'acqua sul fuoco; ma è possibile calmare gli animi una volta che il dito r imane nella p iaga e la minaccia è continua e non ab-biamo nessuno affidamento che questo pe-ricolo sarà scongiurato?

Io dunque vi avverto, il giorno che si sapesse che si sono r ipresi i lavori, voi do-vreste (e badate che non dico ciò in aria di mi-naccia, ma come accertamento di fa t to ; nè dico che tu t to questo avrebbe la mia ap-provazione, essendo anzi lontano dal l 'animo mio ra f fe rmare che sia ben fatto), voi do-vreste apparecchiarvi a mandare colà molta forza, perchè la commozione degli animi si convert i rebbe in gravi t umul t i e in danni r i levant iss imi .

D 'a l t ra par te Lucca ha anche ragione di dolersi, Lucca cui si è tolto tu t to ! Aveva una Univers i tà e le si è to l t a ; aveva uno studio dove si abi l i tavano i notai e i far-macisti , e le si è tol to; aveva un Collegio-convitto autonomo, mantenuto con un pa-tr imonio suo proprio, e che è avvenuto ? si è mandato un commissario per fare una inchiesta amminis t ra t iva , e, col pretesto

.del l ' inchiesta, i l Collegio-convitto, che era esclusivamente Lucchese, che aveva un nome suo proprio, fu converti to in Convitto nazio-nale. Lucca aveva quat t ro preture, e ciascuna di esse, noti bene il ministro, era così popo-losa che si sarebbero potute r i spe t ta re tu t te anche portando il numero tota le delle pre-ture a meno di 1,200, come voleva la legge; ebbene, se ne sono abolite soltanto 270 su 1,800, ma le quat t ro pre ture di Lucca sono state r idot te a due !

E potrei cont inuare a enumerare una:.

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Atti Parlamentari — 529 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA XXI 2 a SESSIONE DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

lunga serie di ingiustizie commesse a danno di Luoea, ma andrei troppo per le lunghe e dovrei oltrepassare il tempo assegnatomi. A Lucca si promette una strada ferrata e non le si dà; si promette la bonifica di Bientina e la bonifica di Bientina « di là da venire, e Lucca tace e, ripiegandosi su se stessa, senza lamenti, cerca di trovare i mezzi per supplire ai danni che le ven-gono dall 'azione governativa, e studia spe-cialmente di supplirvi con la migliore uti-lizzazione delle acque del proprio fiume.

Oggi anche le acque del Serchio le si vogliono rapire! E dunque impossibile che Lucca, profondamente offesa nei suoi senti-menti e nella sua dignità, non meno che nei suoi più vitali interessi, non reagisca fieramente. Si direbbe che Lucca sia la Ce-nerentola d'Italia, Eppure la sua storia ha pagine splendide nella storia gloriosissima dei nostri Comuni del medio e\o.

Io spero, dunque, che a Lucca sarà resa giustizia evitando che accadano delle cose che sarebbero da tu t t i noi deplorate.

Non ho altro da dire. Presidente. Ha facoltà di parlare l'onore-

vole Battelli . Battelli. Io ringrazio veramente col cuore

e non a fior di labbra, il presidente del Consiglio di quello che ha detto, perchè le sue parole ci dànno affidamento che si stu-dierà con attenzione e con sollecitudine la cosa.

Noi di Pisa sappiamo di chiedere cosa giustissima, e non abbiamo nessun dubbio sopra l 'esito finale; come non può averlo la Camera, la quale deve essere meravigl iata , a quel modo che è meravigliato il paese fuori di qui, di veder sollevare certe que-stioni medioevali, che allontanano il risa-namento igienico di Pisa...

Luporini. Chiedo di parlare per fatto per-sonale.

Battelli. E ciò è facile a dimostrare, ono-revole Luporini, con dati di fatto, e non con parole sonanti. Quando si pensa che la Chiesaccia non è che una sorgente di circa 120 litri, dei quali soltanto 90 sono chiesti da Pisa, e che tal sorgente è posta alla di-stanza di circa 13 chilometri dal Serchio, e che perciò di questi 90 li tri non possono arrivare al fiume nell 'estate (e me ne ap-pello ai tecnici) che 40 o 50, domando io che influenza possa avere la derivazione che è necessaria pel nostro acquedotto sopra le irrigazioni e le industrie al imentate dal

Serchio! Domando io come per questo le campagne di Lucca potranno cadere in quello squallore che con fosche parole ci è stato presagito dall'onorevole Matteucci, o come si mancherebbe con questo di r iguardo alle benemerenze che Lucca ha presso la Nazione, come l'onorevole Luporini ha la-mentato !

Eh via, lasciamo da parte le esagera-zioni, e ragioniamo posit ivaménte !

Pisa è una città che da 10 anni ha gran-demente aumentato la sua popolazione e al di fuori delle mura si è circondata di sob-borghi operai i quali mancano di acqua po-tabile, e sono costretti a bere l 'acqua dei pozzi, spesso inquinata dalle sostanze in-fett ive di cui è impregnato il sottosuolo, poiché in quella località la falda acquea si trova ad una profondità di poco più di un metro e mezzo. È lecito lasciare quella po-polazione di 35 mila abi tant i in condizioni così insalubri, solo per non togliere al Ser-chio 40 o 50 l i t r i sui 9000 che costituiscono la sua portata?

Del resto poi, se si volesse fare una questione di diritto, che molto meglio di me potrebbe trat tare il collega Bianchi, potrei dimostrare che quella sorgente è pri-vata. Ma lasciando questo, io vi porterò un altro argomento. La provincia di Pisa spende per le arginature del Serchio, senza avere mai usato delle sue acque, più di quello che non spenda la provincia di Lucca. Ed ora che domanda solo 90 l i tr i di questa acqua per il suo risanamento, gli si vo-gliono contrastare come se chiedesse ai suoi vicini un sacrifìcio enorme.

Presidente. Ma, onorevole Battell i , siamo in tema di interrogazioni; non entriamo nel merito.

Battelli. Ho finito, signor presidente. Non ho che da r ingraziare di nuovo

l'onorevole presidente del Consiglio per la sua conclusione, e sono certo che i consessi che dovranno decidere della questione si atterranno strettamente alle ragioni di fatto. Soltanto prego che le pratiche procedano con sollecitudine, perchè mentre da una parte si fa di tut to per r imandare la questione da Erode a Pilato, intanto a Pisa si beve acqua inquinata e si muore di tifo.

Presidente. Onorevole Luporini , accenni al suo fatto personale.

Luporini. Mi pare che il fat to personale sia evidente. Ha detto il contradittore che le mie idee erano idee da medio evo.

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Atti Parla ineritati — 580 — Camera dei Deputati L E G I S L A T U R A X X I — 2 a S E S S I O N E D I S C U S S I O N I — TOBNATÀ BEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

Battelli. Non le sue idee, le teorie ohe sostiene.

Luporini. E lo stesso. Ora, appunto per dimostrare le idee l iberali , le idee moderne del preopinante, dirò... {Rumori).

Presidente. Non faccia questioni personali , par l i alla Camera.

Luporini. ...dirò che, in quanto alla Chie-saccia, che si afferma avere una por ta ta di soli 40 li tri , l 'ha invece di 160...

Battelli. Chiedo di par lare . Luporini. Ma questo poco importa.. . Battelli. Ve ne chiediamo 90! Luporini. Quello che io volevo dire si è

che la Chiesaccia è una sorgente che nasceva nel letto della Turr i te , proprio nel mezzo...

Battelli. Non è così. Luporini. proprio nel mezzo dell ' alveo

aveva la sua sorgente. Ora che cosa è ac-caduto? Un ingordo speculatore mandò colà i suoi ingegneri , i quali avendo acquistato un piccolo terreno laterale a det ta sorgente» cominciarono a fare dei lavori nel letto della Turr i te , d 'onde deviarono codesta sor-gente t raspor tandola sulla propr ie tà pri-va ta ; e a questo effetto costruirono un ca-nale murato di 70 metri , e così parendo loro di aver provato che è acqua che nasce in propr ie tà pr ivata , la r idanno poi più in basso alla Turr i te . Ora questo è un fa t to che non viola solamente la legge sui lavori pubblici , ma è contemplato anche dall ' ar-ticolo 422 del Codice penale come reato. (In-terruzioni).

Presidente. Onorevole Luporini , questo non ha a che far nu l la col suo fa t to perso-nale !

Luporini. Un momento. Ebbene, io non ho mai par la to di Pisa, di una ci t tà rispetta-bi le come Pisa, e mi duole s inceramente di non poter fare cosa gradi ta a due ci t tà così i l lus t r i come sono Pisa e Firenze. (Interruzione del deputato Merci)... Io intendo di a l ludere a quei ta l i che nientemeno si fanno complici di coloro che avrebbero violato la legge sui lavori pubbl ici ed il Codice penale...

Battelli. Chiedo di par lare per fa t to per-sonale.

Presidente. Onorevole Luporini , le tolgo la facoltà di parlare.

Luporini. ...e secondo i quali non sareb-bero idee o s is temi da medio evo, ma idee o sistemi moderni , i l fars i complici di de-l inquent i !

Presidente. Onorevole Luporini , non sol-

levi questioni che non hanno ohe vedere col suo fat to personale !

Battelli. Onorevole Presidente , ho chiesto di par lare per fa t to personale.

Presidente. Par l i . Battelli. Non solo respingo con forza ciò

che l 'onorevole Lupor in i ha detto a mio ri-guardo e a r iguardo della ci t tà che mi onoro di rappresentare , ma soggiungerò che è con-t ra r ia al vero la sua affermazione che la sorgente della Chiesaccia sia s i tua ta nel letto del fiume. Essa invece scaturisce da una roccia esterna al torrente, nel quale si hanno soltanto alcuni zampil l i , cost i tui t i da fughe della sorgente pr incipale . Ciò r isul ta dalle indagin i del l ' i l lus t re geologo Cana-vari, e ciò venne confermato dagli scassi...

Presidente Venga al suo fa t to personale. Battelli. Debbo esporre le ragioni che di-

mostrano che nessuno h a : rasentato il Co-dice penale.

Luporini. Io non ho accennato a Lei. Battelli Quella sorgente dunque è di ra-

gion pr ivata ; almeno ciò dobbiamo r i tenere fino a che non vengano por ta t i fa t t i che dis t ruggano i r i sul ta t i delle indagin i accu-rate del professore Canavari . (Risa ironiche del deputato Luporini).

E inut i le che El la r ida, onorevole Lu-porini , poiché le sue risa non dimostrano altro che Ella non comprende nul la di queste cose !

Luporini. Ma io comprendo che... Battelli. Da ul t imo io debbo ret t if icare

ancora un 'a l t ra affermazione dell 'onorveole Luporini , secondo cui egli asseriva che noi vogliamo derivare dalla Chiesaccia 160 l i t r i ; invece noi ne abbiamo chiesti soltanto 90 e di questi ci accontentiamo. (Commenti).

Presidente. Sta bene, sta bene ; la Camera non può giudicare di queste quest ioni tec-niche.

Le interrogazioni sono per oggi esau-ri te, essendo già trascorsi i quaran ta minuti-

Presentazione di disegni di legge. Presidente. Ha facoltà di par la re l'onore-

vole ministro di grazia e giust iz ia per pre-sentare alcuni disegni di legge.

Cocco Ortu, ministro di grazia e giustizia. Mi onoro di r ipresentare al la Camera il disegno di legge per le decime ed al t re prestazioni fondiarie , e quello per sistemazione delle de-cime dovute ag l i ent i ecclesiastici della cat-tedrale di Girgent i . Prego la Camera di voler deferire l 'esame di quest i disegni di legge

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Atti Harlamentari — 531 — Camera dei J}faurati

LEGISLATURA XXI 2a SESSIONE DISCUSSIONI — TOKNATA DEL 15 APRILE 1902

alle stesse Commissioni che li studiarono durante la passata Sessione.

Presidente. Dò atto all 'onorevole minis t ro di grazia e giustizia della presentazione di questi due disegni di legge : e se la Camera non si oppone, s ' i n tenderà approvata la proposta di demandarl i all 'esame delle Com-missioni stesse che ne riferirono nella pas-sata Sessione.

(La proposta è approvata).

llozione dell'onorevole Pala. Presidente. L 'ordine del giorno reca lo svol-

gimento della mozione presentata dall 'ono-revole Pala e da molti a l t r i deputa t i :

« La Camera, r i tenuto che gli at tuali approdi dei vapori postali a Golfo Aranci ?

mentre non garantiscono la rapidi tà , sicu-rezza e puntual i tà delle comunicazioni po-stali della Sardegna col Continente, sono essenzialmente dannosi agli interessi eco-nomici dell ' isola, invi ta il Governo a prov-vedere perchè gli approdi postali e com-merciali facciano capo al porto di Terra-nova Pausania. »

Pala. Chiedo di parlare. Presidente. N e h a f aco l t à . Pala. L'onorevole ministro dei lavori pub-

blici mi ha, giorni sono, pregato di differire di un mese al massimo lo svolgimento di questa mozione, avendo egli necessità di fare intorno alla medesima qualche indagine. 10 naturalmente non potevo avere alcuna obbiezione in contrario, ed ho consentito; ma poiché non posso sin da ora sapere se questo termine massimo di un mese richie-sto dall 'onorevole ministro sarà necessario tut to od in parte soltanto, così pregherei l 'onorevole sotto-segretario di Stato pei la-vori pubblici, onorevole Niccolini, di voler dichiarare che, quando il Governo avrà ulti-mati i suoi studi e sempre nel termine di un mese, il ministro vorrà egli stesso pro-vocare lo svolgimento della mozione oggi r imandata .

Niccolini; sotto-segretario di Stato pei lavori pubblici. Io confermo quanto l'onorevole Pala ha dichiarato. E verissimo che l'onorevole ministro dei lavori pubblici ha domandato 11 differimento di questa mozione ad un mese: ma ciò non toglie che, appena siano perve-nute le notizie richieste dall 'amministra-zione dei lavori pubblici , si possa anche prima discuterne innanzi alla Camera. Ag-giungerò anzi che è stato inviato immedia-tamente un commissario sopra luogo per

avere al più presto i maggiori schiarimenti: e posso assicurare l 'onorevole Pala che, ap-pena la relazione sarà pronta, noi chiede-remo che lo svolgimento di questa mozione avvenga subito.

Pala. Non oltre un mese. Presidente. Se il Governo dichiarerà di

essere pronto. Pala. I l ministro si riserva, entro questo

termine di un mese, di proporre che la mia mozione si possa discutere.

Presidente. Ed Ella prenda atto della di-chiarazione.

Discussione del disegno di legge per una spesa straordinaria nella Università di Napoli. Presidente. L'ordine del giorno reca la

discussione del disegno di legge : per una Spesa straordinaria di lire 61,000 per l 'ar-redamento degli is t i tut i scientifici nella Re-gia Universi tà di Napoli.

Si dia le t tura dell 'articolo unico di legge. Del Balzo Girolamo, segretario, legge:

Articolo unico.

E approvata la spesa s t raordinar ia di lire 61,000 per l 'arredamento degli I s t i tu t i di fisiologia, patologia generale, materia medica, neuropatologia, oculistica, medicina legale, igiene e medicina operatoria della Regia Universi tà di Napoli.

La somma di lire 61,000 sarà stanziata nel capitolo della parte straordinaria del bilancio dell ' istruzione pubblica per l 'eser-cizio 1901-902, con la denominazione: «Spese per l ' ampliamento, la sistemazione e l 'ar-redamento della Universi tà di Napoli e degli I s t i tu t i dipendenti . »

Montemartini. Chiedo di parlare. Presidente. N e ha f aco l t à . Montemartini. Mi sono inscrit to a par lare

non per entrare in merito del disegno di legge intorno a cui credo vi sarà l 'unani-mità della Camera, ma perchè desidero che non passi senza rilievo da parte dei nostri colleghi una raccomandazione che è conte-nuta nel l 'ul t ima parte della relazione e che concerne il r ipr is t ino delle dotazioni dei nostri is t i tut i scientifici. Poiché la nostra produzione scientifica supera di gran lunga qualunque altra produzione del Paese, e poiché essa ci offre vantaggi e onori supe-riori a quelli di tu t te le altre produzioni, io ho creduto opportuno provocare l'affida-mento che a questa produzione saranno devolute ancora quelle forze che le furono

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Aiti Parlamentan — 582 — Camera dei Deputati LEGISLATURA XXI — 2 a SESSIONE — DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

distolte in un momento di depressione mo-rale del nostro Paese.

Rampoldi, relatore. Chiedo di parlare. Presidente. Ne ha facoltà. Rampoldi, relatore. In nome della Commis-

sione tengo a r ipetere ciò che ho già scritto nella relazione; cioè che la Commissione è unanime nel credere giusto che il Mini-stero dell ' istruzione pubblica reintegri le dotazioni per i gabinet t i scientifici univer-s i tar i .

Mi unisco, pertanto, all 'onorevole Mon-temart ini nel r innovare all 'onorevole mi-nistro dell ' istruzione pubblica viva racco-mandazione perchè di accordo col ministro del tesoro egli voglia accogliere il voto formulato dalla Commissione; voto che r i-sponde anche ad un ordine del giorno che già, nella seduta del 5 giugno dell 'anno passato, discutendosi il bilancio della pub-blica istruzione, era stato formulato dall'ono-revole Battel l i ed aveva trovato così largo consenso, che per pochi voti soltanto non potè essere approvato.

Presidente. L'onorevole sotto-segretario di Stato per la pubblica istruzione ha facoltà di parlare.

Cortese, sotto-segretario di Stato dell'istruzione pubblica. Agli onorevoli Rampoldi e Mon-temart ini , a nome dsl ministro dell ' istru-zione pubblica, dichiaro che accetto le loro raccomandazioni.

Presidente. Questo disegno di legge sarà votato a scrutinio segreto in altra seduta. Discussione della proposta di l e g g e : Lotteria a

favore della Cassa Nazionale per gli operai. Presidente. L'ordine del giorno reca la di-

scussione del disegno di legge per un Pre-stito-Lotteria a favore della Cassa Na-zionale per la vecchiaia e la inval idi tà degli operai e della Società Dante Ali-ghieri .

Onorevole ministro, accetta il disegno della Commissione?

Carcano, ministro delle finanze. Sissignore. Presidente. Si dia let tura dei disegno di

legge. Del Balzo, segretario, legge: (Vedi Stampato

n. 77-A, riproduzione del 292-A). Presidente. La Commissione propone, d'ac-

cordo col Governo, due modificazioni : la pr ima di qualche entità, l 'a l t ra solo di forma. All 'articolo primo propone si dica : « alla condizione che gli u t i l i spettino (in luogo di tre quarti) per sette decimi alla

Cassa di previdenza, e per t re decimi alla Società Dante Alighieri . »

Ha facoltà di parlare l 'onorevole Luz-zatt i Luigi .

Luzzatti Luigi. Io plaudo alla nobilissima iniziativa e darò il mio suffragio a questo disegno di legge. Credo ancora insufficiente la dotazione occorrente alla Cassa Nazionale per la vecchiaia al fine di rispondere ai suoi altissimi in tent i : e di ciò nè l'onore-vole amico mio Guicciardini nè io ci siamo mai illusi quando abbiamo presentato il disegno di legge che la governa.

La pr ima dotazione ci circa 20 milioni che si sarebbe formata in un periodo rela-t ivamente breve è parsa sempre a noi in-sufficiente, e tale sicuramente è parsa anche all'onorevole Carcano che, relatore di quel disegno di legge, tanto ha contribuito alla sua vit toria nella Camera. Io credo che, dovendo crescere il numero degli assicurati, quando toccheranno il milione, il che sarà ancora meno di ciò che si può sperare e desiderare per una tale isti tuzione che deve arruolare poco a poco tu t t i i lavoratori, cre-scendo il numero degli assicurati bisognerà fin da ora pensare a provvedere ai mezzi.

Io raccomando al Governo il pensiero che bo espresso nel comizio di Conegliano: cioè, che tut to ciò che cade in prescrizione a favore del tesoro italiano, sia a t t r ibui to alla Cassa della vecchiaia.

Io fu i frainteso quando mi si a t t r ibuì di volere ascrivere alla Cassa della vecchiaia l 'appannaggio che la legge delle guaren-t igie assicura alla Santa Sede e che la Santa Sede non riscuote.

Io dissi : di 5 in 5 anni anche quell 'ap-pannaggio quale rendita, insieme a tu t te le altre rendite dello Stato in somiglianti condizioni si prescrive a benefìcio del te-soro. Allora, allora soltanto, questo benefì-cio dovrebbe assegnarsi alla Cassa della vecchiaia. Così si dice, nella mia proposta, che non considera l 'una o l 'al tra rendita pre-scritta, ma tu t te quante. In luogo di essere incassate dal tesoro, dovrebbero essere at-t r ibui te alla Cassa Nazionale per la vec-chiaia.

Io raccomando al Governo di studiare questa proposta sulla quale ri torneremo a momento più opportuno.

Avrei voluto in questa occasione pre-sentare un articolo aggiuntivo, per compiere il mandato che, insieme a molti deputat i di ogni parte di questa Camera abbiamo avuto

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Atti Parlamentari Camera elei Deputati — 533 —

LEGISLATURA X X I — 2 a SESSIONE t — DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

dalle associazioni della stampa italiana. La stampa italiana aspira a costituire anch'essa una Cassa Nazionale di assicurazioni per gli scrittori di giornali, con lo stesso metodo con cui funziona la Cassa Nazionale per i vecchi operai, ed eravamo già d'accordo, tanto col ministro che con la Commissione, intorno al criterio di questo articolo aggiun-tivo, Ma l'onorevole Carcano e l'onorevole Guicciardini mi hanno persuaso (e non sono facile a persuadermi) con ottime ragioni che hanno fatto impressione sulla mia coscienza di professore di diritto costituzionale, che questo argomento sarebbe stato opportuno di farlo rinascere soltanto sotto forma del disegno di legge, che ho già presentato. E quindi mi restringo a raccomandarne il concetto al Ministero e alla Camera e a pregare anche il ministro di stabilire al più presto, domani possibilmente essendo già stato ammesso alla lettura negli Uffici, il giorno in cui possa farne lo svolgimento anche a nome di molti colleghi di ogni parte della Camera.

Presidente. Ha facoltà di parlare l'onore-vole Guicciardini, relatore.

Guicciardini, relatore. Ringrazio l'onorevole Luzzatti per l'appoggio che ha dato a questo disegno di legge; il suo appoggio è un au-gurio felice per il buon esito della conces-sione che il Parlamento si accinge a fare alla Società Dante Alighieri, ed alla Cassa Na-zionale di previdenza per gli operai.

Io poi con tutto il cuore mi unisco alla esortazione che l'onorevole Luzzatti ha ri-volta al ministro delle finanze: all'esorta-zione cioè che voglia favorire il disegno di legge che l'onorevole Luzzatti, a nome suo e di altri nostri colleghi, valendosi dell' inizia-tiva parlamentare, ha presentato alla Camera per la concessione di un prestito simile a quello che oggi si tratta di deliberare, a favore di altre due benemerite associazioni del nostro Paese.

Dovrei adesso dar conto di due emenda-menti che la Commissione propone, ma me ne posso risparmiare la cura poiché il nostro presidente ha già detto in che cosa consi-stano. I l primo concerne l'articolo 1 ed ha per iscopo di modificare il reparto degli utili fra le due istituzioni che si vogliono aiutare; l'altro si riferisce all'articolo 4 ed è di mera forma, tendendo a chiarire meglio il pensiero che è concretato nell'articolo stesso. Poiché il presidente ha già dato lettura di questi due emendamenti, io mi limito a di-

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chiarare che essi sono presentati dalla Com-missione di pieno accordo colJ'onorevole mi-nistro delle finanze.

Dopo di ciò non ho da fare altro che pre-gare la Camera di voler dare il voto favo-revole a questo disegno di legge, il quale ha lo scopo nobilissimo di dare mezzi più efficaci a due istituzioni che il Parlamento più di una volta ha riconosciuto essere un grande interesse nazionale.

Presidente. Ha facoltà di parlare l'onore-vole Pantano.

Pantano. Io mi associo alle esortazioni dell'onorevole Luzzatti, perchè la Cassa di previdenza nazionale sia rinsanguata di mezzi in modo che possa raggiungere le finalità per cui fu creata. Parliamoci chiari. La Cassa nazionale di previdenza non ri-sponde ancora al suo compito. Se le mie informazioni sono esatte, essa ha appena raggiunto 50 mila assicurati. E quindi un congegno che non ha ancora un'adeguata ripercussione nel paese; eppure è forse la istituzione migliore e più geniale che siasi affacciata legislativamente in Italia in fatto di provvedimenti d'indole sociale.

Quali che possano essere i vari motivi che ne hanno paralizzato lo sviluppo, il motivo principale è senza dubbio la defi-cienza dei mezzi i quali occorrono, e in larga copia, prima ancora che, come dice l'onorevole Luzzatti, si arrivi al milione di assicurati.

Luzzatti. Ho detto che per arrivare al milione bisogna preparare i mezzi.

Pantano. Va bene, e allora siamo piena-mente d'accordo. Per potere spingere gli operai ad accedere alla Cassa nazionale di previdenza, bisogna far sì che il concorso dello Stato si avvicini, non dirò a quello che fa la Germania con ben altra larghezza di mezzi, ma a tale misura che l'assicura-zione alla Cassa sia allettatrice per le classi proletarie.

Certo la proposta dell'onorevole Luzzatti, intesa a far rifluire nella Cassa tutte le somme iscritte in bilancio che si prescri-vono in beneficio del tesoro, è pratica ed ottima; ma non basta. Io vorrei chiedere all'onorevole ministro delle finanze, ed an-che all'onorevole ministro di agricoltura, industria e commercio (benché non sia pre-sente) se non credono venuta l'ora di ap-plicare una disposizione della legge consen-tita dalla Camera all'ultimo momento della discussione, su proposta dell'onorevole Cocco-

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Atti Parlamentari — 531 — Camera dei Deputati

L E G I S L A T U R A X X I — 2 a S E S S I O N E — D I S C U S S I O N I TORNATA DEL 15 APRILE 1902

Ortu al lora minis t ro di agr icol tura , indu-str ia © commercio, in v i r tù della quale la Cassa è autorizzata a fare operazioni di as-sicurazioni diverse.

Quella disposizione preludia ad un pro-blema che presto o t a rd i deve veni re in-nanzi al Par lamento i ta l iano : i l p roblema delle assicurazioni. Dal momento che il le-gislatore è entrato nel pensiero di affidare operazioni di assicurazione anche ad un grande is t i tuto di Stato, perchè non descri-vere tu t t a in tera la parabola intesa a sot-t ra r re allo s f ru t tamento delle Società pr iva te questo grande servizio sociale ? Cominciando ad a t tuare poco a poco quella disposizione, si potrebbe affrontare questa t rasformazione gradualmente, senza turbare d 'un t ra t to gl i interessi delle Società assicuratr ici , ciò che era il fine ul t imo a cui mirava la proposta dell 'onorevole Cooco-Ortu sostenuta a l lora anche dall 'onorevole Carcano, allora re la tore di quella legge.

Concludo dunque con l ' inv i ta re il mini-stro delle finanze e quello del l 'agr icol tura , indust r ia e commercio a s tudiare se non sia venuto il tempo di fare un passo decisivo in questo senso : e in ogni caso a provve-dere r icorrendo ad a l t r i cespi t i perchè la Cassa Nazionale di previdenza sia messa in condizione di funzionare degnamente ; giacche, piut tosto che lasciarla vivere così anemica di f ronte alla concorrenza delle Società pr ivate , sarebbe meglio sopprimerla.

Carcano, ministro delle finanze. Chiedo d i parlare.

Presidente. Ne ha facoltà. Carcano, ministro delle finanze. A me è g ra to

il r ipetere che volentier i dò il mio consenso a questa proposta di legge come è s tata for-mula ta dalla Commissione e con gl i emenda-ment i dei qual i ha dato testé ragione l'ono-revole relatore.

Io poi v ivamente r ingrazio l 'onorevole Luzzat t i e l 'onorevole Pantano del l 'appoggio che hanno dato a questa proposta, e più an-cora a quella is t i tuzione che ben mer i ta t u t t a l 'assidua sollecitudine alla Cassa naz iona le di previdenza per la vecchiaia degli operai .

L'onorevole Luzza t t i sa che non è meno vivo in me l 'affetto per quella is t i tuzione : egli ha benevolmente r icordato che fu i il relatore del pr imo progetto, presenta to da lui insieme all 'onorevole Guicciardini . Posso io r icordare che, quando fu i minis t ro di agri-coltura, indus t r ia e commercio, mi affret ta i a presentare un altro disegno di legge che

ha aggiunto risorse ed ha migl iorato le di-sposizioni che regolano questa is t i tuzione.

Quindi mi pare di non aver bisogno d i assicurare gl i onorevoli colleghi Luzzat t i e Pantano e la Camera che da par te mia non mancherà certo la p iù benevola a t ten-zione per tu t to quanto può favorire lo svi-luppo di questa is t i tuzione della Cassa Na-zionale di previdenza.

Non entro nel meri to delle proposte che furono messe avan t i dagl i onorevoli colle-ghi, poiché uscirei dal la mia competenza ; potrò comunicarle ai miei colleghi del te-soro e del l 'agr icol tura e commercio, ma non credo di dovere oggi pregiudicare le accen-nate questioni .

Soltanto uuo schiar imento mi sento in dovere di dare all 'onorevole Pantano. Eg l i ha espresso (chi ama teme) t imori forse esagerati , r i spet to a l l ' andamento della Cassa Nazionale di previdenza. Dico forse esage-ra t i per dire che sono un po' pess imis t i : è vero che non è stato rapido lo svi luppo di questa ist i tuzione, ma forse non per man-canza di mezzi, piut tosto per quella lentezza che suole accompagnare i p r imi passi delle is t i tuzioni nuove.

La p ropaganda però che si va facendo per far conoscere alle popolazioni lavora-tr ic i i van tagg i ed i benefici della Cassa Nazionale, ha già prodotto un discreto ri-sultato.

L 'anno scorso, quando noi par lavamo in quest 'Aula di questa . Cassa, dicevamo che gli. operai i scr i t t i erano circa 14,000, mentre ora sono circa 60,000 ; e per tu t t i è corri-sposto il contr ibuto annuo da par te dello Stato nella non lieve misura di 10 lire. Noi dobbiamo fare in modo che questo contri-buto abbia ad essere assicurato anche in avvenire a favore degli inscri t t i , e dobbiamo augurarc i che il numero degli inscr i t t i abbia a crescere rapidamente .

Quanto al l 'a l t ro voto accennato dall 'ono-revole Pantano, ho il piacere di dire che almeno in par te è g ià sodisfatto. L'onore-vole Pantano ricordò che l 'onorevole Cocco-Or tu, allora minis t ro di agricoltura e com-mercio, nella discussione della legge che isti-tu ì la Cassa Nazionale di previdenza, aveva proposto una disposizione agg iun t iva per dare alla Cassa facoltà di fare anche i l servizio di assicurazione. Ora di questa fa-coltà il Consiglio amminis t ra t ivo della Cassa si è già valso ed ha compilato, con molta cura, un regolamento che credo sia ora di-

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Atti Parlamentan — 535 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA XXI — 2® SESSIONE — DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

nanzi al Consiglio di Stato per l 'esame. (Benissimo !)

Con questa buona notizia eredo di aver detto abbastanza per fare scomparire i dubbi che furono espressi dagl i onorevoli Luzzat t i e Pantano intorno a questa is t i tuzione che mer i ta davvero, e cer tamente avrà sempre il favore e le solleci tudini del Governo e del Par lamento .

Mi resta infine a r ingraz ia re l 'onorevole Luzzat t i par t icolarmente di non avere in-sisti to nella pr ima idea di proporre un ar-ticolo aggiunt ivo, nel disegno di legge che stiamo discutendo, a favore di un altro pre-stito. Io non ho ohe a confermare pubblica-mente qui quanto in pr ivato ebbi già a d i re all 'onorevole Luzza t t i : credo che sarebbe meno regolare, con la nostra procedura par-lamentare, di improvvisare un 'a l t ra discus-sione intorno ad un 'a l t ra proposta che rende-rebbe meno faci le e meno pronta l 'approva-zione di quella bene elaborata e matura ora in esame. Io sono però agli ordini della Ca-mera e dell 'onorevole Luzzat t i quanto alla determinazione del giorno per lo svolgi-mento della proposta di legge a cui egli ha fa t to cenno. Si discuta pure anche do-mani, ed io r ipeterò quello che dico fino da ora : cioè, che non mi oppongo alla presa in considerazione della proposta dell 'onore-vole Luzzat t i .

Presidente. Nessun altro chiedendo di par-lare nel la discussione generale, dichiaro chiusa la discussione generale e passeremo alla discussione degli art icoli .

Art . 1.

Al la Cassa Nazionale di p rev idenza per la vecchiaia e l ' i n v a l i d i t à degli operai ed alla Società Dante Alighieri, è data conces-sione di fare un presti to-lotteria e a l l ' uopo facoltà di emettere 500,000 obbligazioni da vent i l ire ciascuna al portatore , con esen-zione dalle tasse di bollo e di circolazione, alla condizione che gl i u t i l i spet t ino per sette decimi al la Cassa Nazionale di previ-denza e per t re decimi al la Società Dante Alighieri.

L'emissione delle obbligazioni dovrà fars i nel t e rmine di t re anni dalla pubblicazione di questa legge; il r imborso delle obbliga-zioni, combinato coi premi del prest i to, se-guirà nei c inquanta anni immedia tamente successivi, mediante estrazioni semestral i .

Art . 2.

I l piano dell 'operazione del prestito, delle garanzie e delle estrazioni con cui dovrà essere provveduto al pagamento dei premi e al r imborso delle obbligazioni, dovrà es-sere approvato con Regio Decreto promosso dai minis t r i delle finanze e del tesoro.

Art . 3.

I l collocamento delle obbligazioni sarà fa t to per mezzo di I s t i tu t i di credito o di r isparmio che si obblighino a versarne alla Cassa deposit i e pres t i t i il prezzo inte-grale diminui to soltanto delle spese di prov-* vigione.

La delegazione agli I s t i tu t i medesimi o a un gruppo di I s t i tu t i consorziati a questo scopo e la determinazione delle spese di provvigione dovranno essere approvate dal minis t ro del tesoro.

Art . 4.

Le obbligazioni da emetters i saranno di-vise in serie.

Dopo la pr ima serie, nessun 'a l t ra potrà essere emessa fino a che in conto di quella precedente non sia stato versato nella Cassa deposit i e pres t i t i la somma sufficiente a guarent i re la corrisponsione, a suo tempo, dei r imborsi e dei premi.

Art . 5.

I l r imborso delle obbligazioni e il pa-gamento dei p remi saranno guaren t i t i dal prezzo delle obbligazioni finche questo r i -mane presso gl i I s t i tu t i incar icat i di ven-derle e poi dal deposito presso la Cassa de-posit i e pres t i t i della somma occorrente per il r imborso delle obbligazioni e il servizio dei premi. Questa somma r imar rà vincolata a favore dei por ta tor i delle obbligazioni fino al la totale est inzione del prest i to.

Ar t . 6.

Le convenzioni che occorreranno per l 'esecuzione della presente legge saranno sottoposte alla tassa fìssa di registro di l i ra una.

(Sono approvati senza discussione). I n a l t ra seduta si procederà alla vota?

zione a scrutinio segreto di questo disegno di legge.

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Atti Parlamentari 536 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA XXI — 2 * SESSIONE — DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

Sull'ordine del giorno. Presidente. L'onorevole Luzzatt i ha chiesto

di parlare. Luzzatti. I l ministro delle finanze ha di-

chiarato di consentire che io possa svolgere anche domani il disegno di legge da me pre-sentato, e che gli Uffici hanno ammesso alla let tura. Pregherei l 'onorevole presidente, poiché è presente il ministro delle finanze, di volere stabilire appunto per domani, al principio della seduta, lo svolgimento di questo disegno di legge.

Presidente. Onorevole ministro delle fi-nanze, consente alla domanda dell'onorevole Luzzatt i ?

Carcano, ministro delle finanze. Consento. Presidente. Se la Camera non si oppone,

r imarrà così stabilito. {La Camera approva).

Disegno di legge per gl'infortuni sul lavoro. Presidente. L'ordine del giorno reca: « Mo-

dificazioni alla legge 17 marzo 1898, n. 80, per gli infor tuni degli operai sul lavoro. »

Gianolio. Domando di parlare. Presidente. P a r l i . Gianolio. I l Ministero, esaminando il dise-

gno di legge quale era stato preparato dalla Commissione, sarebbe venuto nella determi-nazione di fare alcune proposte di emen-damenti .

Siamo in linea di massima d'accordo, ci metteremo d'accordo in tu t to ; ma siamo giunt i solamente stamani ed abbiamo biso-gno di intenderci. Quindi a nome nostro, e anche per r iguardo a colleghi che vorreb-bero parlare e che non si aspettavano ve-nisse subito oggi in discussione questo di-segno di legge, pregherei l 'onorevole pre-sidente di volerlo r imandare a domani dopo lo svolgimento della mozione Luzzatti .

Presidente. L'onorevole Gianolio propone di r imandare a domani questa discussione. Domando al Governo se acconsenta a questo differimento.

Cocco-Orkl, ministro di grazia e giustizia. I l Governo acconsente.

Presidente. Avverto la Camera che furono presentat i diversi emendamenti, a cui ha accennato il relatore, e che stasera saranno distribuit i .

Così r imane inteso che questo disegno d i legge resta iscritto nell 'ordine del giorno della seduta di domani dopo lo svolgimento del la proposta dell'onorevole Luzzatt i .

Sull'ordine del giorno. Presidente. L'ordine del giorno reca la

discussione del disegno di legge: « Ordina-mento del servizio degli uscieri giudiziari e Cassa di previdenza per le pensioni degli uscieri. »

Cocco-Ortu, ministro di grazia e giustizia. An-che i due disegni di legge che sono segnati ai numeri 6 e 7 dell 'ordine del giorno non si potrebbero discutere oggi per due ragioni di convenienza: anzitutto, mancano i rela-tori; poi, siccome sono due disegni di legge che porteranno qualche giorno di discus-sione, non mi pare sarebbe opportuno in-terromperli e cominciare domani un 'al t ra discussione.

Si potrebbe invece discutere l 'altro di-segno di legge che viene dopo e che pro-babilmente non provocherà discussione.

Quindi pregherei la Camera di mante-nere i due disegni di legge di cui ho par-lato a loro posto, dopo quello degli infortuni sul lavoro.

Presidente. L'onorevole ministro propone che i due disegni di legge : l 'uno relativo all 'ordinamento del servizio degli uscieri giudiziari, e l 'altro alle disposizioni sulla procedura dei piccoli fall imenti , siano dif-ferit i .

Se la Camera non si oppone così r imarrà stabilito.

Cocco-Ortu, ministro di grazia e giustizia. Dopo quello degli infortuni sul lavoro.

Presidente. Sta bene; r imarranno al loro posto dopo quello per gli infor tuni sul la-voro.

Sicché nell 'ordine del giorno di domani r imarrà anzitutto la mozione dell'onorevole Luzzatti, poi il disegno di legge per modi-ficazioni alla legge per gli infortuni degli operai sul lavoro, poi l 'altro per l 'ordina-mento del servizio degli uscieri giudiziari , e quello per le disposizioni relat ive alla procedura dei piccoli fal l imenti .

Verrebbe ora il disegno di legge : « Ap-provazione del contratto 30 ottobre 1900 relativo alla permuta del fabbricato dema-niale detto San Gervasio in Bologna, con le ragioni di comproprietà di quel Municipio sopra un'area già appartenente ai f ratel l i Zappoli. »

Presidente. I l relatore è presente ? {Non è presente).

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Atti Parlamentari — 537 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA XXI 2 a SESSIONE DISCUSSIONI TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

Non essendo present i i diversi re la tor i , la discussione dei disegni di legge inscr i t t i nel l 'ordine del giorno sarà r imandata .

Maurigi. Io ci sono!

Comunicazioni della Presidenza. Presidente. L'onorevole Mazza ha presen-

tato una proposta di legge di sua iniziat iva. Sarà s tampata e t rasmessa agli Uffici perchè ne ammet tano la le t tura .

L'onorevole Socci ha presentato due pro-poste di legge di sua iniziat iva. Anche que-ste saranno s tampate e trasmesse agli Uffici perchè ne ammet tano la le t tura .

Osservazioni e proposte sull'ordine dei lavori parlamentari.

De Gagiia. Domando di par lare . Presidente. Par l i pure. De Gagiia. Domando alla Camera che sia

inscri t to nel l 'ordine del giorno di domani lo svolgimento di una proposta di legge di mia in iz ia t iva per modificazione degli arti-coli 295 e 296 della legge comunale e pro-vinciale.

Presidente. Onorevole minis t ro del l ' interno consente ?

Giolitti, ministro dell'inferno. Sì, signore. Presidente. Allora lo svolgimento della

proposta di legge degli onorevoli De Gagi ia e Mei sarà inscri t to nel l 'ordine del giorno della seduta di domani, subito dopo quello della proposta di legge dell 'onorevole Luz-zatt i .

Interrogazioni e interpellanze. Presidente. Prego l 'onorevole segretario

di dar le t tura delle interrogazioni perve-nu te alla Presidenza.

Del Balzo Girolamo, segretario legge :

« I I sottoscri t to chiede d ' in terrogare l 'onorevole ministro del l ' interno sul con-tegno del l 'autor i tà di pubbl ica sicurezza a Varzo e Iselle.

« Montemart ini . »

« Il sottoscrit to chiede d ' in ter rogare gli onorevoli minis t r i del l ' in terno e del l ' i s t ru-zione pubblica per sapere se e quali studi abbiano compiut i per estendere la educa-zione dei sordo-muti, in osservanza alle molte promesse date al Par lamento .

« Rampoldi . »

« I l sottoscrit to chiede d ' i n t e r roga re l 'onorevole minis t ro del l ' interno sui motivi

che determinano il r i tardo del provvedi-mento minis ter ia le da emanarsi sul r icorso gerarchico degli impiegat i del comune di Reggio Calabria.

« Tripepi . »

« Il sottoscrit to chiede d ' i n t e r roga re l 'onorevole minis t ro delle poste e dei tele-grafi sui motivi del deplorevole r i tardo per l ' impianto delle Collettorie postal i nei co-muni di Centrache, Cenadi ed Olivadi in provincia di Catanzaro.

« Stagliano. »

« I l sottoscritto chiede d' in terrogare l 'onorevole minis t ro della guer ra : a) se st ia in fatto, e per quali motivi , che il Tribu-nale supremo di guerra e mar ina dinieghi la l ibera disponibi l i tà della rendi ta vincolata per il matr imonio dell ' ufficiale del Regio esercito quando lo s t ipendio lordo dell'uffi-ciale stesso e l 'età sua di 40 anni compiut i gli accorderebbero tale l ibera disponibi l i tà , a norma degli art icoli 2 e 6 della legge 24 dicembre 1896, n. 554; b) se nel l ' a f fermat iva , non trovi necessario presentare un disegno di legge che dichiari i t e rmini e la por ta ta dei due ci tat i articoli .

« Arconat i . »

« I l sottoscritto chiede d ' i n t e r roga re l 'onorevole ministro della guerra se sia vera uria dimostrazione di r ich iamat i che si af-ferma avvenuta in Piacenza.

« Lucifero. »

« I l sottoscritto chiede d ' in terrogare gl i onorevoli minis t r i del l ' interno e della guerra per sapere qual i provvediment i siano s ta t i adot ta t i contro il br igadiere dei carabinier i di Ceregnano, il quale recentemente t ra t -tenne per una int iera notte nella caserma, con le manet te ai polsi, il segretario del la Lega contadini di Villadore, Antonio An-dreotti , arrestato per preteso deli t to contro la l iber tà del lavoro, r i tenuto poi insussis tente dalla Camera di Consiglio del t r ibuna le di Rovigo.

« Loll ini . »

« I l sottoscritto chiede d ' in te r rogare l 'onorevole ministro delia guerra sulle di-mostrazioni an t imi l i ta r i seguite in parecchi presidi del Regno per opera dei r ichiamat i sotto le armi della classe 1873, e sui prov-vediment i a t t i a prevenire il r ipeters i di s imil i manifestazioni che a t ten tano ai prin-cipi della discipl ina e della subordinazione nell 'esercito. « Mei. »

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Atti Parlamentari — 538 — Camera dei Deputati

" " L E G I S L A T U R A X X I 2 a S E S S I O N E D I S C U S S I O N I TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

« I l sottoscritto chiede d ' in ter rogare l 'onorevole minis tro delle finanze per sa-pere se creda nell ' interesse del l 'enologia nazionale di prorogare il termine fissato da l la l egge 29 dicembre 1901 per l 'abbuono del 30 per cento su l la t a s sa di d i s t i l laz ione dei v in i almeno a tutto il set tembre 1902.

« Pini . »

« I sottoscritt i chiedono d ' interrogare il pres idente del Consig l io ed il minis tro del la guerra per sapere qual i sono le vere e non pa les i rag ioni per cui non si congedano tosto i r ichiamat i del la c lasse 1878, quando nessuna minaccia dal l 'esterno e nessun g r a v e turbamento della quiete in I t a l i a possono sp iegare un provvedimento che p r i v a del-l 'aiuto e del lavoro molte f a m i g l i e del po< polo e pesa non l ievemente sul le finanze i ta l iane.

« Taroni , De Andreis . »

« I l sottoscritto chiede d' interrogare l 'onorevole ministro della guerra per sapere quanto siano vere le notizie pubbl icate da ta luni g iornal i su dimostrazioni avvenute in var ie città d ' I ta l i a per parte di soldati r ichiamat i in servizio del la c las se 1878.

« Monti-Guarnieri . »

« Il sottoscritto chiede d' interrogare l 'onorevole ministro della guerra per sapere per qual i rag ioni non abbia ancora prov-veduto a l la s i s temazione dei lavorant i scrit-tura l i d 'ar t ig l ier ia e genio.

« Monti-Guarnieri . »

« I l sottoscritto chiede d' interrogare l 'onorevole ministro d 'agr icol tura , industr ia e commercio sui criteri che furono segu i t i nel concedere i due at testat i di p r iva t iva industr ia le portanti i numeri 58004 e 58347 re la t iv i ad un preteso specia le s i s tema di protezione dei fabbr icat i contro l ' invas ione delle zanzare.

« De Seta . »

« I l sottoscritto chiede d' interrogare l 'onorevole ministro dei lavori pubbl ic i per sapere se s ia vero che si vogl iono fare mag-giori concessioni d 'acqua del fiume Ticino allo sbocco del L a g o Maggiore , con g rave danno dei concessionari inferiori e special-mente degl i agricoltori del la provincia di Pav ia .

« Montemartini . »

« I sottoscritti chiedono d ' in ter rogare l 'onorevole ministro dei lavori pubbl ic i per

conoscere le rag ioni per le qua l i non si è provveduto a l l a soppress ione del la inqual i -ficabile sopra ta s sa ferroviar ia pei va l ichi ap-pennini , e, se un disegno di l egge è neces-sario, perchè, dopo le formal i d ichiaraz ioni del Governo, si t a rda ancora a presentarlo .

« De Martino, Arlotta . »

« I l sottoscritto chiede d' interrogare l 'onorevole ministro dei lavori pubbl ic i in-torno a l l ' andamento dei lavori nel porto e stazioni ferroviar ie di Genova di fronte al-l 'u l t ima l egge votata dal Par lamento nel-l 'agosto del 1897, e circa il portato deg l i e scog i ta t i emanant i da una Commiss ione ch'ebbesi di recente ad occupare del tema.

« Cavagnar i . »

« I l sottoscritto chiede d' interrogare l 'onorevole ministro dell ' interno per sapere in base a qual i criteri il prefetto di Trevi so minaccia provvedimenti contro conduttori di pubbl ic i esercizi perchè non impediscono ai frequentatori di far p ropaganda delle loro idee polit iche nei re la t iv i locali .

« Carat t i . »

« I l sottoscritto chiede d ' i n t e r r o g a r e l 'onorevole ministro dei lavor i pubbl ic i per s a p e r e : 1°) se è a sua cognizione che molt i progett i e lavori di bonifiche, per la defi-cienza del personale deg l i ingegner i ed as-s istenti del Genio civile, r i m a n g a n o arre-trati , e i re la t iv i fondi g i acc iano inoperosi al Ministero del tesoro; 2°) se e come intenda r imediare a questa "deficienza che torna p iù specia lmente a danno del l ' I ta l ia media , in-feriore e insulare dove più urgent i sono le bonifiche.

« Celli , »

« I l sottoscritto chiede d' interrogare l 'onorevole ministro dei lavori pubbl ic i per sapere se e come, nel la imminente revis ione es t iva degl i orari, intenda provvedere con una p iù razionale distr ibuzione dei treni su l la l inea F i renze-Faenza a megl io armo-nizzare g l i interessi genera l i del transi to con g l i interess i locali , in g u i s a che lo stesso trattamento che g i à ottennero g l i ab i tant i del versante toscano s ia fatto, come giust i-zia vuole, ag l i ab i tant i del versante roma-gnolo.

« Caldes i . »

« i l sottoscritto chiede d ' interrogare l'ono-revole pres idente del Consig l io e l'onore-vole ministro dei lavori pubbl ic i per sapere

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Atti Parlamentari — 539 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA XXI — 2 a SESSIONE — DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

se intendano, con la urgente solleci tudine che l 'argomento richiede, presentare proposte di legge pe r : 1° Eaddoppia re almeno il li-mi te a t tuale di valore delle opere da con-cedersi obbl igator iamente in esecuzione alle Società cooperative; 2° F a r obbligo anche alle Provincie, ai Comuni, alle Opere pie e a t u t t i gl i En t i morali della concessione dei loro valori , nei l imi t i almeno del suddetto valore alle Società cooperative.

« Sichel. »

« I l sottoscri t to chiede d' in te r rogare gli onorevoli minis t r i del tesoro e de l l ' in te rno per conoscere se intendano proporre prov-vediment i per t roncare le molte ingius te l i t i che, in dipendenza di una erronea ap-plicazione della legge di pubbl ica sicurezza e di quella delle is t i tuzioni di beneficenza, i l Demanio va provocando contro le Opere pie per pretesi r imborsi di spese per rico-vero di inabi l i al lavoro; e per sapere se approvino il contegno di qualche In tendenza di finanza, quale ad esempio quella di Reggio Emil ia , che pretende l ' immedia to pagamento del le suddet te spese, nonostante la pendenza del giudizio, in cui le Opere pie si prefiggono di dimostrare l 'assoluta mancanza di fondi e di mezzi per i chiesti r imborsi .

« Sichel. »

« I l sottoscrit to chiede d' in ter rogare l 'onorevole minis t ro di grazia e g ius t iz ia per conoscere se sia oltre compat ib i le in Ca tan ia la presenza del procuratore del Re cavalier Secchi, cooperatore in falso d'atto pubblico commesso per p r iva to interesse quando il fa t to è a conoscenza della cit ta-dinanza per le r ivelazioni della s tampa lo-cale.

« De Fel ice-Giuffr ida. »

« I l sottoscri t to chiede d ' i n t e r r o g a r e l 'onorevole minis t ro della guerra per cono-scere il suo pensiero intorno ag l i a t t i di ind isc ip l ina verificatisi in t a lune ci t tà t ra i r ich iamat i della classe di leva 1878 del xegio Eserci to.

« Sant ini . »

« I l sottoscritto chiede d ' in terrogare l 'ono-revole minis t ro del l ' in terno circa l ' a rb i t r io recentemente commesso dal l ' autor i tà poli-t ica in Chianciano (Valdichiana) ordinando l 'espulsione da quel paese del signor Omero Schiassi , r appresen tan te del la Federazione nazionale delle Leghe dei contadini .

« Yarazzani . »

« Il sottoscri t to chiede d ' in terrogare l 'ono-revole min i s t ro del l ' interno sulle ragioni che indussero il sindaco di Paul lo (circon-dario di Lodi) a proibire una conferenza indet ta in que l paese per il giorno 13 cor-rente apri le .

« Yarazzani . »

« I l sot toscri t to chiede d ' in terrogare l'ono-revole minis t ro dei lavori pubbl ic i per sa-pere se i n t e n d a subito presentare il disegno di legge che apposi ta Commissione avea preparato, d'accordo col suo predecessore, per met tere la l egge 11 dicembre 1878 — sulla bonificazione del l 'Agro romano — in armonia coi nuovi pr inc ip i i scientifici e con la v igente legge 22 marzo 1900 sulle bonifi-cazioni delle paludi e dei t e r ren i paludosi .

« Celli. >

« I l sottoscri t to chiede d ' in terrogare l'ono-revole minis t ro degli affari esteri circa la ro t tura dei r appor t i col Governo Svizzero e circa la possibi l i tà di r iprender l i .

« Engel . »

« I l sot toscr i t to chiede d ' in te r rogare l 'onorevole minis t ro del l ' interno sui f a t t i di Pe r fngas del 30 e 31 marzo scorso.

« Pala. »

« I l sot toscr i t to chiede d ' in te r rogare l 'onorevole minis t ro di agricoltura, indus t r ia e commercio, per sapere se e quando vorrà presentare il proget to di legge sui demani del Mezzogiorno.

« Lacava. »

« I l sot toscr i t to chiede d ' i n t e r r o g a r e l 'onorevole minis t ro degli atiari esteri per sapere qual i siano le relazioni t ra l ' I t a l ia e l ' Impero Ottomano, mentre nel la opinione pubblica i t a l i ana si a g i t a r l a quist ione di Tripoli .

« Branca. »

« I l sottoscrit to chiede d ' in terrogare l'ono-revole minis t ro delle finanze se in tenda di presentare u n disegno di legge diret to a r i formare l ' ammin i s t r az ione del demanio, abolendo la retr ibuzione ad aggio e collo-cando in p i an ta i commessi-gerenti.

« Morpurgo. »

« I l sot toscri t to chiede d ' in ter rogare l'ono-revole min is t ro degli affari esteri per sa-pere se eg l i crede sia lecito ad un rappre-sentante consolare di un Governo amico rac-cogliere e d ivulgare in un l ibro a scopo di lucro a danno della cit tà, nel la quale eser-

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Atti Parlamentari — 540 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA XXI — 2 a SESSIONE — DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

cita le sue funzioni , servendosi del presti-gio dell'ufficio, per denigrare il paese che 10 ospita, con cortesia tradizionale.

« De Bernardis . »

« I sottoscri t t i chiedono d ' i n t e r r o g a r e 11 minis t ro dei lavori pubbl ic i per sapere se non creda conveniente, per sodisfare le aspirazioni ed i g ius t i desideri delle po-polazioni interessate, disporre che venga subito aper ta all 'esercizio la l inea fe r ra ta Avezzano-Balsorano già costruita ed ul t i -mata.

« Cerri, De Amicis, Rosell i . »

« I l sottoscritto chiede d ' in ter rogare l'ono-revole minis t ro degli esteri per sapere se è informato delle cause che hanno determi-nato la inqu ie tan te misura della emigra-zione, e se crede e come provvedere.

« Montagna. »

Presidente. Queste interrogazioni saranno inscr i t te nel l 'ordine del giorno.

Si dia ora le t tura delle interpel lanze per-venute alla Presidenza.

Del Balzo Girolamo, segretario, legge:

« I l sottoscrit to chiede d ' i n t e r p e l l a r e l 'onorevole minis t ro degli affari esteri sulle present i relazioni dell ' I ta l ia con le a l t re potenze europee circa il Mediterraneo e in par t icolar modo sui proposi t i del Governo circa la Tr ipol i tania .

« De Marinis. »

« I l sottoscritto chiede d ' i n t e r p e l l a r e l 'onorevole minis t ro delle finanze sulla gra-viss ima crisi vinicola che t ravagl ia le pro-vinole del Piemonte, e sulla, necessità di u rgen t i provvediment i che valgano ad atte-nuarne i danni .

« Villa. »

« I l sottoscrit to chiede d ' in terpel lare gl i onorevoli minis t r i della guerra e di g raz ia e giust iz ia sul trasloco del tenente dei ca-rabin ier i Santucci da Bologna a Paola e ciò nei rappor t i con le anomalie che si sono verificate nello svolgimento del processo Palizzolo al la Corte d'assise di Bologna.

« Alfonso Marescalchi. »

« I l sottoscrit to chiede d' in terpel lare l 'onorevole minis t ro delle finanze per sapere se in tenda presentare subito il promesso proget to di legge sull 'alcool indust r ia le .

« Scalini. »

« I l sottoscrit to chiede d' in te rpe l la re l 'onorevole minis t ro dei lavori pubbl ici per sapere se e quando in tenda provvedere al migl ioramento delle sorti degl i impiega t i dell ' Ispet torato ferroviario.

« Monti-Guarnieri . »

« I l sottoscritto chiede d ' i n t e r p e l l a r e g l i onorevoli minis t r i del l ' in terno e della guer ra intorno alle necessità di aumentare la t r uppa di guarnig ione nella ci t tà e provincia di Catania.

« Majorana. »

« I l sottoscritto chiede d ' in terpel lare gli onorevoli minis t r i di grazia e giust izia, dell ' interno e della guerra sul contegno delle autor i tà giudiziar ie e di pubbl ica si-curezza nel processo Palizzolo e special-mente sul trasloco del tenente dei carabi-nier i Santucci da Bologna a Paola all ' in-domani della deposizione da lui resa d inanzi alla Corte d 'assise.

« Comani in i . »

« I l sottoscritto chiede d ' in terpel lare g l i onorevoli minis t r i di grazia e giust izia e della guerra intorno ad alcuni fa t t i di re-cente avvenut i , che si collegano al processo Palizzolo davant i alle Assise di Bologna^

« Panzacchi . »

« I l sottoscrit to chiede d' in terpe l la re l 'onorevole minis t ro delle finanze in ordine alla r i t a rda ta applicazione del nuovo ca-tasto nelle Provincie del compart imento modenese.

« Cottafavi. »

« I l sottoscrit to chiede d ' in terpel lare il presidente del Consiglio ed il minis t ro d e -gli affari esteri su l 'azione del Governo — nelle alleanze poli t iche e nelle spedizioni mi l i ta r i — r ispet to al pr incipio costituzio-nale racchiuso nell 'art icolo 5 dello S ta tu to .

« Mirabelli . »

« I l sottoscritto chiede d ' i n t e rpe l l a r e l 'onorevole minis t ro degli affari esteri per sapere se, dopo il t ra t ta to del 1899, l ' I n -ghi l terra , di cui recentemente furono con-fermate le eccellenti relazioni con noi, ha avuto occasione di dare al nostro Governo, per le f ront iere oriental i della Tripolitania,. ident iche assicurazioni a quelle della Fran-cia per le f ront iere occidentali .

« De Martino. »

« I l sot toscri t to chiede d ' in terpel lare gl i onorevoli min is t r i deg l i affari esteri e della.

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At.tr Parlamentari — 541 — Cavi,era dei Deputali

LEGISLATURA XXI —- 2® SESSIONE DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 5 APHILE 1 9 0 2

guerra per averne dichiarazioni rassicu-ran t i contro le voci di p repa ra t iv i per una spedizione mil i tare in Tr ipol i tania , aggra-vate dalla permanenza sotto le armi della classe 1878, malgrado che siano venute meno le ragioni della medesima.

« Loll ini . »

« I l sottoscritto chiede d ' in te rpe l la re il minis t ro degli affari esteri sul l 'equi l ibr io del Mediterraneo.

« Luzzat t i Luigi . »

Presidente. Prego gl i onorevoli minis t r i interessat i di dichiarare in a l t ra seduta se e quando intendano r ispondere a queste inter-pellanze.

Prinetti, ministro degli affari esteri. Chiedo di par lare .

Presidente, Par l i pure. Prinetti, ministro degli affari esteri. F r a le in-

terrogazioni ve ne è una de l l 'onorevole De Bernardis r iguardan te uno spiacevole inci-dente avvenuto a Napoli. Chiedo al la Ca-mera che mi autorizzi a r ispondere subito.

Voci. Par l i , par l i . Prinetti, ministro degli affari esteri. Credo

che a quest 'ora l ' incidente di cui si occupa l ' in ter rogazione dell 'onorevole De Bernar -dis possa considerarsi chiuso. Si t r a t t a di un volume la cui compilazione r imonta a quindic i anni or sono e non è nemmeno dimo-strato,, poiché anzi l 'autore stesso lo met te in dubbio, t ra t tandos i di un volume alla cui compilazione parecchi hanno collaborato, che le f ras i incr iminate siano state scri t te dal console inglese. Ad ogni modo il console inglese a Napoli ha espresso così v ivamente e così cordialmente il suo d isp iacere per questa pubblicazione ed egli ha espresso così pubbl icamente sen t iment i di s impat ia e devozione alla ci t tà in cui egl i , da lungo tempo, rappresenta l ' Impero Bri tannico, che mi pare che, a quest 'ora, siano diss ipat i i rancori che questa pubbl icaz ione aveva fa t to nascere.

Spero che l 'onorevole De Bernardis ri-conoscerà con me che, a quest 'ora, l ' in ter ro-gazione, mossa, quando venne presenta ta , da un giust iss imo sentimento, ha perduto la sua ragione di a t tua l i tà .

Presidente. L ' interrogazione che l 'onorevole De Bernardis ha r ivolto all 'onorevole mini-stro degli affari esteri, è del seguente te-nore:

« I l sottoscritto chiede d ' in terrogare l'ono-revole minis t ro degli affari esteri per sa-

pere se egli creda sia lecito ad un rappre-sentante consolare di un Groverno amico rac-cogliere e d ivulgare in un l ibro a scopo di lucro a danno della cit tà, nella quale eser-cita le sue funzioni , servendosi del pres t ig io dell'ufficio, per denigrare il paese che lo ospita, con cortesia t radizionale. »

L'onorevole De Bernardis ha facoltà di dichiarare se sia, o no, sodisfat to della ri-sposta avuta dall 'onorevole minis t ro degl i affari esteri .

De Bernardis. Mi dichiaro sodisfatto di ciò che ha detto l 'onorevole minis t ro degli affari esteri: tan to più che mi sembra che per ciò che è avvenuto a Napoli, da par te di tu t t e le classi di quella c i t tadinanza, il tenore delle interrogazioni presentate e le parole stesse del minis t ro suonino ammonimento ad impedire che in avvenire si r i n n o v i n e s imil i fa t t i .

Presidente. E così esaur i ta la interroga-zione dell 'onorevole De Bernardis .

Prinetti, ministro degli affari esteri. Chiedo di par lare .

Presidente. Pa r l i pure. Prinetti, ministro degli affari esteri. Ed ora?

poiché sono state presentate, in un discreto numero, interrogazioni ed in terpel lanze r i -sguardant i un punto della nostra pol i t ica estera, molto delicato, dichiaro esplici ta-mente alla Camera (Segni di attenzione) che, in quanto r i sguarda le interrogazioni , sono pronto a r ispondere a tu t te ; ma, in quanto r i sguarda le interpel lanze, non le posso ac-cettare ; basta r if let tere a l l 'a rgomento al quale le interpel lanze si riferiscono, per comprendere di qual na tu ra es t remamente del icata potrebbe essere la discussione a cui esse darebbero luogo; basta r if let tere che tu t t e queste interpel lanze menzionano una regione che appar t iene ad uno Stato col quale siamo legat i da eccellenti rappor t i po-li t ici .

Per conseguenza, mentre mi dichiaro pronto a r ispondere alle interrogazioni , ed a fornire quelle assicurazioni che valgano a fa r cessare una polemica ormai t roppo lunga, io, nello stesso tempo, prego gli in te rpe l lan t i di volere o convert ire le loro in terpel lanze in interrogazioni , oppure di r imandar le al la discussione del bi lancio degli esteri; discus-sione in cui t u t t a la poli t ica generale pot rà essere esaminata , ed in cui potrò esporre i l mio pensiero r iguardo alla poli t ica estera del nostro paese. E così, all 'onorevole De Mar-tino, che ha presentato pr ima, sotto forma

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Atti Parlamentari — 542 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA X X I 2 a SESSIONE DISCUSSIONI TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

di interrogazione, una domanda r i sguardante u n a questione molto precisa, ed oggi ha presenta to la stessa domanda sotto forma d ' in terpe l lanza , debbo dire che, se egli man-t i ene la sua domanda sotto forma d ' interro-gazione, sono pronto a r i spondergl i anche sub i to ; se la mant iene sotto forma d ' inter-pe l lanza , lo prego invece, di r imandar la al b i lancio degli esteri. {Commenti).

Presidente. L'onorevole ministro degli af-f a r i esteri d ichiara che le in terpel lanze le qua l i si r iferiscono al l 'equi l ibr io del Medi-terraneo.. . (è vero, onorevole ministro?)

Prinetti, ministro degli affari esteri. Sì. Presidente. ...non può accettarle. Però, egli

è pronto a r ispondere alle interrogazioni re la t ive allo stesso argomento. E evidente •che g l i in terpel lant i , quando r inunziassero alle loro interpel lanze, avrebbero il d i r i t to di par la re nel la occasione in cui si discuterà i l bilancio degl i esteri.

Ora pregherei gli onorevoli in te rpe l lan t i di voler dichiarare se consentano nel la proposta dell 'onorevole minis t ro degli affari «steri , r i servandosi di par lare nella discus-s ione del bi lancio degl i esteri, qualora essi s' inscr ivano nel la discussione medesima, poiché i l regolamento non consente che le in terpel lanze siano r imandate alla discussione dei bi lanci .

De Marinis Io chiederei che le in terpel lanze fossero inscr i t te nell 'ordine del giorno pr ima della discussione del bilancio degli affari esteri .

Presidente. Ma io devo di nuovo avver t i re che il regolamento non ammette che le in-te rpe l lanze siano r imandate alla discussione dei bi lanci .

De Marinis. Prego il presidente e la Ca-mera di consentire che le in terpel lanze di pol i t ica estera, r iguardan t i specialmente la Tr ipo l i t an ia , sieno svolte il giorno prece-dente al la discussione del bilancio degli af-fa r i esteri e vi sono precedenti par lamentar i favorevol i alla mia proposta.

Presidente. Occorre che la Camera stabi-lisca che una de terminata seduta sia dedi-cata alle interpel lanze, a l t r iment i esse si svolgono soltanto il lunedì.

De Marinis. Mi pare che il minis t ro degli affari esteri non si opponga che queste in-terpel lanze si svolgano immedia tamente p r ima del bi lancio degli esteri.

Prinetti, ministro degli affari esteri. E quello •che avevo proposto.

De Marinis. Siamo d'accordo. Presidente. R imandiamo per ora lo svol-

gimento delle in terpel lanze e quando sarà presenta ta la relazione del bi lancio del Mi-nistero degli affari esteri potrà fars i la pro-posta che la Camera dedichi loro una seduta .speciale.

De Marinis. Potrebbero dunque r imanere inscr i t te nel l 'ordine del giorno, salvo a de-l iberare in proposito quando sarà presenta ta la re laz ione sul bilancio degli esteri .

Prinetti, ministro degli affari esteri. Domando di par lare .

Presidente. Pa r l i pure Prinetti, ministro degli affari esteri. Non

ho difficoltà da opporre a nessuna delle com-binazioni che sono state proposte; ho una sola difficoltà ed è che si faccia una di-scussione il cui oggetto sia la Tr ipol i tan ia ; perchè la Camera comprenderà fac i lmente qual i rag ioni di ordine diplomatico lo vie-t ino.

Presidente. A questo provvede il regola-mento.

Prinetti, ministro degli affari esteri. Dunque consento che queste in terpel lanze r iman-gano nel l 'ordine del giorno, ma con questa intesa che si dovranno svolgere subito p r ima della discussione del bi lancio degli esteri, in modo da fondersi con la discussione ge-nera le di esso.

Presidente. Questa sarà la proposta da farsi a suo tempo. La Camera ha del iberato che di regola le in terpel lanze si svolgano il lunedì , ma nul la toglie che per una in-terpel lanza si possa s tabi l i re una seduta speciale, ed a te rmine del regolamento, dato lo svolgimento di una interpel lanza, tu t t e le al t re che hanno di mira lo stesso argo-mento, devono svolgersi contemporanea-mente.

Prinetti, ministro degli affari esteri. Domando di par lare .

Presidente. Par l i pure. Prinetti, ministro degli affari esteri. Quanto

alle in terpel lanze siamo dunque d'accordo; quanto alle interrogazioni, poiché per que-ste una discussione non può sorgere e la mia parola potrà valere a dissipare molte polemiche e molti dubbi che in quest i giorni hanno fa t to il giro della s tampa e della pubblica opinione, sono agl i or-dini dei s ignori in ter rogant i per r ispon-dere anche subito se vogliono, come pure all 'onorevole De Mart ino se mantenga la sua interrogazione e non la t ras formi in in ter -

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Atti Parlamentari — 543 — •Camera dei Deputati

LEGISLATURA XXI — 2 a SESSIONE — DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

pel lanza ; e credo anzi ohe qualcuno degli f i l t r i in te rpe l lan t i potrebbe convert i re la •sua in terpe l lanza in interrogazione, e così ^risponderei a tu t t i insieme.

Presidente. L'onorevole Mirabell i ha chie-sto di parlare.

Mirabelli. L 'argomento di molte interro-gazioni delle qual i abbiamo udito la let-tura , è comune alle interpel lanze, cioè la Tr ipo l i t an ia . Ora non capisco perchè l'ono-revole minis t ro abbia detto di accettare le in ter rogazioni e non le interpel lanze. (Com-menti — Interruzioni).

Ma se è questione di delicatezza inter-nazionale, tan to vale r ispondere ad una in-te r rogaz ione quanto ad una interpel lanza. (Interruzioni).

Presidente. Onorevole De Martino, El la mant iene la sua in terpel lanza?

De Martino, l o presentai una domanda d ' in te r rogaz ione pr ima delle vacanze pa-squali r igua rdan te un aspetto speciale della poli t ica internazionale nel Mediterraneo, ne l la speranza che l 'onorevole minis t ro degli es ter i avrebbe colto l 'occasione per rispon-dere subito. Oggi che siamo alla vigi l ia di una p iù ampia discussione sulla nostra po-l i t ica estera e poiché la mia interrogazione, muta ta in* interpel lanza, si collega ad altis-sime questioni che interessano tu t ta la po-l i t ica generale del Paese, credo più oppor-tuno di mantener la come interpel lanza.

Quindi mi associo al la proposta fa t ta dal l ' onorevole De Marinis, accettata dal Governo, che le interpel lanze siano svolte nel giorno che sarà stabil i to dalla Camera.

Prinetti, ministro degli affari esteri. Chiedo di par lare .

Presidente. Par l i pure. Prinetti, ministro degli affari esteri. Mi pare

che sia bene mettere in chiaro le cose. — L'onorevole De Marinis ha proposto ed

i l Governo ha consentito che per ora le in-terpel lanze r imangano nell 'ordine del giorno sa lvo a proporre al la Camera che vengano svolte immedia tamente pr ima della discus-sione del bilancio.

De Marinis. D'accordo. Prinetti, ministro degli affari esteri. I n quanto

a l l 'onorevole De Martino debbo r ispondere ad un'osservazione che egli mi ha r ivol ta . P resen tando la sua interrogazione, egli dice, credeva che gl i avrei risposto immediata-mente. Ma io debbo fargl i osservare che la sua interrogazione fu presenta ta due o t re .giorni p r ima che la Camera prendesse le sue

vacanze ed in quei giorni la Camera era ta lmente affollata di lavoro (l 'onorevole De Martino ricorda in qual i condizioni si svol-sero le ul t ime sedute) che a me mancò ma-ter ia lmente il tempo di potergl i r ispondere.

Ma non credano l 'onorevole De Mart ino e la Camera che allora io mi trovassi, per fare questa r isposta, in condizioni diverse da quelle in cui mi trovo ora.

Presidente. Dunque r imane inteso che le in terpel lanze saranno inscr i t te nel l 'ordine del giorno, che pot ranno essere svolte in una seduta precedente la discussione del bi lancio degl i esteri, secondo sarà proposto e deli-berato dal la Camera. Ma è evidente che, f a t t a una vol ta la discussione, questa non potrà r innovars i a proposito del bilancio per-chè l 'onorevole minis t ro molto g ius tamente osserva che sarebbe poco opportuno rinno-vare la discussione.

Ora vi è anche sullo stesso argomento un ' in ter rogazione dell 'onorevole Branca. Do-mando all 'onorevole Branca se mantenga la sua domanda come interrogazione.

Branca. Sì. Prinetti, ministro degli affari esteri. I n quanto

alle interrogazioni ho già detto che sono agl i ordini della Camera e mi pare che non siano r imaste se non quelle degl i onore-voli Lol l ini e Branca.. .

' De Marinis. L'onorevole Lol l in i l ' h a con-ver t i ta in interpel lanza.

Prinetti, ministro degli affari esteri. Allora non resta che quella dell 'onorevole Branca ed io sono agl i ordini della Camera per r i -spondere quando essa lo desidera.

Presidente. Onorevole minis t ro degli esteri in tende r isponder subito a questa in terro-gazione ?

Prinetti, ministro degli affari esteri. Vorrei conoscerne pr ima il testo.

Presidente. Leggerò allora l ' in terrogazione dell 'onorevole Branca al ministro degl i affari es ter i : « Per sapere qual i siano le relazioni t ra l ' I ta l ia e l ' Impero Ottomano, mentre nel-l 'opinione pubblica i ta l iana si agi ta la que-st ione di Tripol i . >

Prinetti, ministro degli affari esteri. La mia r isposta è molto semplice: le nostre rela-zioni con l ' Impero Ottomano sono perfet ta-mente buone, perchè quanto si agi ta nel la opinione pubbl ica non trova fondamento in nessun proposito del Governo. I l concetto del Governo su questa questione è molto chiaro, almeno il concetto del minis t ro de-gli affari esteri. I l supporre, l ' a t t r ibu i re a l

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Atti fnrlarnentan — 544 — Camere dei Deputati

LEGISLATURA XXI — 2 a SESSIONE — DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

ministro degli affari esteri l ' intenzione, oggi in un 'Europa completamente pacifica, sotto un cielo completamente sereno, di far par-tire una squadra (come si è continuato a dire per parecchi giorni), di far part ire da un porto del Regno una squadra per una spedizione violenta sopra una regione clie appart iene ad uno Sta to col quale siamo in eccellenti rapport i , mi pare che sia recare offesa al ministro degli affari esteri stesso e supporlo capace di un atto che non troverebbe nessuna giustificazione nel di-ri t to pubblico internazionale. Nelle condi-zioni presenti non è punto nelle intenzioni del Governo la spedizione che dai giornali gli è stata attribuita. E posso aggiungere all'onorevole Branca, che noi non abbiamo nessun desiderio che queste condizioni ab-biano a mutare.

Anzi posso dire áncora di più, che in quanto può dipendere dall 'opera della po-litica nostra noi daremo tutto il nostro con-corso onde queste condizioni non abbiano a mutare e onde la pace e lo staiu quo nel Mediterraneo abbiano ad essere completa-mente mantenut i .

Le discussioni e polemiche non mai finite dalla stampa di questi ul t imi tempi ci hanno at tr ibuito intenzioni che, come già dissi, non sono punto nell 'animo del Governo italiano. In ogni modo non mi sembra si debba muo-vere censura al Governo italiano, se egli sente, e non da oggi solamente ; il dovere di evitare che, in date evenienze le quali non da noi dipendono e che possono nascere al l ' infuori della nostra volontà e contro la nostra volontà, abbiano a verificarsi le man-canze di previdenza che altra volta si sono verificate e lamentate.

Presidente. Ha facoltà di parlare l'onore-vole Branca per dichiarare se sia o no so-disfatto della risposta avuta dal ministro degli esteri.

Branca. Prendo atto delle dichiarazioni dell'onorevole ministro degli esteri e me ne compiaccio. Se ho presentato la mia inter-rogazione è perchè da tu t t i gli organi della stampa che più sostengono la politica del Governo, non dirò che hanno connessione con la polit ica del Governo, si era messa in giro la voce della prossima spedizione.

Mal. La Tribuna l 'ha smentita. Branca. No, niente affatto, onorevole Mei ;

la Tribuna ha fatto una campagna in questo senso, vi sono persino dichiarazioni r iferi te a nome dell 'ammiraglio Oandiani che diceva

che bisognava sbrigarsi p3r an i a r e a Tri-poli, al tr imenti sarebbe stata occupata dalla Germania. Ne possono valere tardive retti-ficazioni. Ora ciò che ha detto l'onorevole mi-nistro degli esteri risponde così alia verità dei fatt i , è così conforme al dirit to pubblico europeo che a me era sembrata e sembra sempre una pura illusione, un commercio di bugie, tut to quello che era stato scritto negli organi i quali più sono accreditati per la loro attinenza col Governo. Perciò, ripeto, prendo atto e mi compiaccio della risposta dell'onorevole ministro degli esteri e non aggiungo altro. {Commenti).

Presidente. Sta bene, così è esaurita que-sta interrogazione.

La seduta è tolta alle 16.50.

Ordine del giorno per la seduta di domani :

1. Interrogazioni. 2 Votazione a scrutinio segreto sui di»

segni di legge : Spesa straordinaria di lire 61,000 per

l 'arredamento degli ist i tuti scientifici della R. Universi tà di Napoli (9).

Prestito-lotteria a favore della Cassa Nazionale per la vecchiaia e la inval idi tà degli operai e della Società Dante Al i -ghieri (77).

3. Svolgimento delle seguenti proposte di legge : del deputato Luzzatti Luigi ed altri

per prestito a favore della Cassa Nazionale di assicurazione per la vecchiaia degli scrit-tori di giornali e della Cassa dell 'Opera Pia di San Giuseppe.

del deputato De Gaglia e Mei per mo-dificazioni agli articoli 295 e 296 della legge comunale e provinciale.

Discussione dei disegni di legge :

4. Modificazioni alla legge 17 marzo 1898, n. 80, sugli infortuni degli operai sul la-voro. (61)

5. Ordinamento del servizio degli uscieri giudiziari e Cassa di previdenza per le pen-sioni degli uscieri. (45)

6. Disposizioni sul concordato preventivo e sulla procedura dei piccoli fal l imenti . (46)

7. Approvazione del contratto 30 ottobre 1900, riflettente la permuta del fabbricato demaniale detto San Gervasio in Bologna, con le ragioni di comproprietà di quel Mu-nicipio sopra un'area già appartenente ai fratel l i Zappoli. (75)

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Atti Parlamentari — 545 — Camera dei Deputati

LEGISLATURA X X I — 2 a SESSIONE — DISCUSSIONI — TORNATA DEL 1 5 APRILE 1 9 0 2

8. Aggiunte agli art icoli 56 e 93 della legge comunale e provinciale 4 maggio 1898 re l a t ive all 'epoca delle elezioni comunali in alcuni Comuni (67).

9. Aumento della dotazione della Ca-mera dei Deputa t i (52).

10. Autorizzazione della spesa straordi-nar ia di 5 mil ioni per *a r iparazione di danni recat i dalle piene del 1901 alle opere idraul iche di 2a categoria e per le sistema-zioni di det te opere, rese u rgen t i dalle piene medesime. (4) {Urgenza).

11. Autorizzazione di acquisto di un pa-lazzo io Wash ing ton per la residenza della Regia Ambascia ta d ' I ta l ia (59).

12. Disposizioni per la leva 1882. (66). 13. Riord inamento del personale conso-

lare di p r ima categoria. (54).

P R O F . A V Y . L U I G I R A V A N I

Direttore dell'Ufficio di Revisione

Roma, 1902 — Tip. della Camera dei Deputati

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