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Tor Vergata
M. Salerno 1Fasori
Grandezze sinusoidali
Funzioni di tipo sinusoidale
f(t) = F cos (f(t) = F cos ( t + t + ) )p.es. tensioni,
correnti, potenze
f(t)
t
F
Ampiezza
l ‘ampiezza ha le stesse dimensioni della grandezza considerata (p.es. Volt, Ampère, ecc.)
F
- F
variazione di ampiezzaf(t)
t
t + Fase (o argomento)
fase in radianti (più raramente in gradi)
Pulsazione
pulsazione in radianti al secondo (rad/s)
t = 2 f t = 2 t / T
= 2 f = 2 / T
f : frequenza Hertz (Hz)
KHz, MHz, GHz
T : periodo
variazione di frequenzaf(t)
t
Fase (iniziale)
in radianti (rad); raramente in gradi è la fase t + per t = 0
variazione di fase
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M. Salerno 2Fasori
Numeri Complessi (introduzione)
Nella analisi dei circuiti elettrici Nella analisi dei circuiti elettrici (e in gran parte dell’ingegneria) le grandezze sinusoidali(e in gran parte dell’ingegneria) le grandezze sinusoidalisono trattate con l’algebra dei numeri complessi sono trattate con l’algebra dei numeri complessi
Nozioni necessarie:Nozioni necessarie:rappresentazione di numeri complessi come vettorirappresentazione di numeri complessi come vettorirappresentazione cartesianarappresentazione cartesianaalgebra elementare (quattro operazioni)algebra elementare (quattro operazioni)rappresentazione polarerappresentazione polareformula di Euleroformula di Eulero
Nell’analisi dei circuiti, il termine vettore è usato spesso come sinonimo di numero complesso. Ciò non è vero in altri campi della scienza e della tecnica
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Im
Re
piano complesso
Numeri Complessi (piano complesso)
Unità immaginaria j = -1 ; jUnità immaginaria j = -1 ; j22 = - 1 = - 1
Numero complesso (forma cartesiana) Numero complesso (forma cartesiana) ZZ = a + j b = a + j b
Notazione : Notazione : a = Re[ a = Re[ ZZ ] ; Re[ . ] parte reale ] ; Re[ . ] parte realeb = Im[ b = Im[ ZZ ] ; Im[ . ] parte immaginaria ] ; Im[ . ] parte immaginaria
Z
a
b
Z = a+jb
Numero coniugato : Z* = a - jb
Z*
-b
Risulta : Z + Z* = a+jb + a-jb = 2a = 2 Re[ Z ]
Notazione : Z (senza sottolineatura) = | Z |
modulo di Z (lunghezza del vettore)
| Z | = a2+b2
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M. Salerno 4Fasori
Numeri Complessi (algebra)
Somma : (a + j b) + (c + j d) = (a+c) + j (b+d) Somma : (a + j b) + (c + j d) = (a+c) + j (b+d)
Sottrazione : (a + j b) - (c + j d) = (a-c) + j (b-d) Sottrazione : (a + j b) - (c + j d) = (a-c) + j (b-d)
Prodotto : (a + j b) (c + j d) = (ac - bd) + j (ad + bc) Prodotto : (a + j b) (c + j d) = (ac - bd) + j (ad + bc)
Norma : Norma : ZZ ZZ* = (a + jb) (a - jb) = a* = (a + jb) (a - jb) = a22 + b + b22 = | = | ZZ | |22 = Z = Z22
Divisione : (a + j b) / (c + j d) = (a+jb)(c-jd)/(cDivisione : (a + j b) / (c + j d) = (a+jb)(c-jd)/(c22+d+d22) )
Im
Re
Somma Z1 = -1 + j Z1
Z2 = 1 -2 j
Z2
Zs = Z1 + Z2 = - j
Per sommare due o più vettori si disegnano in successione. Il vettore somma è il vettore congiungente l’origine del primo con il vertice dell’ultimo
Im
Re
Z1
Z2 Zs
Im
Re
Somma algebricaIm
Re
Z1
Z2
Z3
Z1 – Z2 + Z3
Zs
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Numeri Complessi (forma polare)
Numero complesso (forma polare) Numero complesso (forma polare) ZZ = = ( cos ( cos + j sin + j sin ) )
CartesianaCartesianaZZ = a + j b = a + j b
Cartesiana Polare Cartesiana Polare
a = a = cos cos
b = b = sin sin
Cartesiana Polare Cartesiana Polare
= | = | ZZ | = a | = a22 + b + b22
atg ( b / a ) per a > 0 atg ( b / a ) per a > 0 atg ( b / a ) + atg ( b / a ) + per a < 0 per a < 0 = =
Im
Re
Im
Re
Z1 = 1 + j
1
1/4
2 = 2
= atg (1) = /4
modulomodulo fase (argomento) fase (argomento)
Im
Re
Im
Re
Z1 = - 1 - j
-1
-1
2
/4 = 2
= atg (1) + = = /4 +
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Numeri Complessi (formula di Eulero)
Esponenziale Esponenziale Definizione dell’espressione Definizione dell’espressione e e jj
Nel campo dei numeri reali Nel campo dei numeri reali
e = lim (1 + 1 / m ) e = lim (1 + 1 / m ) mm mm ee base dei logaritmi naturali base dei logaritmi naturali
Calcolo di eb ( b reale) e b = lim (1 + 1 / m ) mb m
Ponendo m b = n ( m = n/b ) : e b = lim (1 + b / n ) n n
Questa espressione è utilizzata per definire Questa espressione è utilizzata per definire e e jj
e e jj = lim ( 1 + j = lim ( 1 + j / n ) / n ) nnn
Proprietà dell’espressione Proprietà dell’espressione lim ( 1+ j lim ( 1+ j / n ) / n ) nn
nn
Si ponga, ad esempio, Si ponga, ad esempio, = 1,2= 1,2 e si determinie si determini
( 1 + j 1,2 / n ) ( 1 + j 1,2 / n ) kk
con con k = 0, 1, 2, …, nk = 0, 1, 2, …, ne e n = 1000n = 1000
Im
Re1
I numeri calcolati si dispongonocon ottima approssimazione su un arco di cerchio di raggio 1. La lunghezza dell’arco è pari a1,2 (cioè il valore di ). Pertanto l’angolo è pari a (in radianti)
Il numero
(1 + j 1,2 / n ) n
con n = 1000 corrisponde all’estremo dell’arco
Si dimostra :Si dimostra :
Im
Re1
1
Modulo: | Modulo: | e e j j | = | = lim | 1+ j lim | 1+ j / n | / n | n n = 1= 1 nn
Argomento Arg [ Argomento Arg [ e e j j ] = ] = = = lim lim Arg [ Arg [ (1+ j (1+ j / n ) / n ) n n ] ] = = nn
In forma In forma polarepolare
e e j j = = cos cos + j sin + j sin
Formula di EuleroFormula di Eulero
Numero complesso (forma polare)Numero complesso (forma polare)
ZZ = = ( cos ( cos + j sin + j sin ) )
espressione trigonometrica = = e e j j
espr. esponenziale
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Fasori
Dalla formula di Eulero Dalla formula di Eulero e e jj = cos = cos + j sin + j sin e e -j-j = cos = cos - j sin - j sin cos cos = (e = (e jj+ e + e -j-j)/2)/2
cos cos = = Re [ Re [ e e jj]]Espressione del coseno Espressione del coseno
I numeri ej e e-j sono complessi coniugati
Le due espressioni di cos sono assolutamente equivalenti
La seconda espressione di cos si può ottenere dalla prima (la semisomma di due numeri complessi coniugati è sempre pari alla parte reale di uno dei due)oppure sommando membro a membro le espressioni di e j e di e - j
f(t) = F cos (f(t) = F cos ( t + t + ) ) = F = F Re [Re [e e j(j( t + t + ) )]] = =tenendo conto che F è reale = = Re [Re [ F e F e jj e e jj t t ]] = =
FF = F e = F e jj
fasore= = Re [Re [ FF e e jj t t ]] = =
F* = F e -j = [ = [ FF e e jj t t + + FF** e e -j-j t t ] ]1122
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Fasori
Rappresentazione di funzioni sinusoidali con fasori Rappresentazione di funzioni sinusoidali con fasori
f(t) = F cos (f(t) = F cos ( t + t + ) )funzione
FF = F e = F e jj
fasore
L’ampiezza L’ampiezza FF della funzione corrisponde della funzione corrisponde all’ampiezza all’ampiezza FF (modulo) del fasore (modulo) del fasore
La fase (iniziale) La fase (iniziale) della funzione corrisponde della funzione corrisponde alla fase alla fase del fasore del fasore
La pulsazione La pulsazione della funzione non è rappresentata dal fasore della funzione non è rappresentata dal fasore
Si possono rappresentare più funzioni con i fasori, ciascuna con la propria Si possono rappresentare più funzioni con i fasori, ciascuna con la propria ampiezza e la propria fase. La pulsazione deve però essere nota e uguale per ampiezza e la propria fase. La pulsazione deve però essere nota e uguale per tutte le funzioni (funzioni isofrequenziali)tutte le funzioni (funzioni isofrequenziali)
= 2 = 2 f f assegnata Vi è una corrispondenza biunivoca fra funzioni e fasori
Analisi dei circuiti con il metodo dei fasori
Ipotesi Tutte le funzioni relative a tensioni e correnti del circuito sono sinusoidali (con ampiezze e fasi diverse)
Tutte le pulsazioni (frequenze) sono uguali
Metodo Trasformare tutte le funzioni note in fasori
Risolvere il circuito considerando solo fasori(il calcolo è più semplice di quello effettuato direttamente nel tempo)
Trasformare i fasori d’interesse nelle funzioni corrispondenti
Notazione La lettera “F” ha vari significati:
f (minuscolo) è la funzione del tempo f(t)F (maiuscolo) è l’ampiezza (modulo)F (maiuscolo e sottolineato) è il fasore
( ovviamente risulta F = | F | )
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Trasformazione:
Fasori (trasformazioni)
funzione sinusoidale in fasore funzione sinusoidale in fasore f(t) = F cos (f(t) = F cos ( t + t + ) )1. Esprimere la funzione in forma standard
FF = F e = F e jj 2. Identificare il fasore con ampiezza e fase
Esempio
f(t) = 4 cos ( t + )
F = 4 e j
F = 4 (cos + j sin )
F = 2 2 + j 2 2
Im
Re
4
Esempio Im
Re
f(t) = 3 sin 5 t = 3 cos ( 5 t – / 2 )
F = 3 e - j 3
= - 3 j
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Fasori (trasformazioni)
Trasformazione: fasore in funzione sinusoidale fasore in funzione sinusoidale
f(t) = F cos (f(t) = F cos ( t + t + ) )2. Identificare la funzione sinusoidale
FF = F e = F e jj 1. Esprimere il fasore in forma polare
Esempio Im
Re
F = -1 + j
-1
j2 3 / 4
2= e j 3 / 4
f (t) = cos ( t + 3 / 4 )2
Poiché non è stato assegnato, non può essergli attribuito alcun valore
Trasformazione: fasore in funzione sinusoidale fasore in funzione sinusoidale Metodo alternativo
f (t) = f (t) = Re [Re [FF e e jj t t ]] Applicare l’espressione diretta
Esempio Im
Re
j
-1
F = -1 + j
f (t) = Re [ (-1 + j ) e j t ] = = Re [ (-1 + j ) (cos t + j sin t ) ] =
basta calcolare i termini della parte reale del prodotto
= - cos t - sin t
Esempio Im
Re
j
-1
da F = -1 + j si è ottenuto
f (t) = cos ( t + 3 / 4 ) 1° metodo2
f (t) = - cos t - sin t 2° metodo
le due espressioni sono equivalentie si possono ricavare l’una dall’altracon il calcolo trigonometrico
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Im
Re
Si consideri un fasore F
F
Fasori (metodo grafico)
Trasformazione grafica di fasori in funzioni Trasformazione grafica di fasori in funzioni
f (t) = f (t) = Re [Re [FF e e jj t t ]] 1. RR = = FF e e jj t t
2. f (t) = f (t) = Re [ Re [ RR ]]
vettore rotanteIl vettore rotante R = F e jt
ha le seguenti proprietà :
c) il suo argomento cresce con il tempo
a) | R | =| F | ( poiché |e jt | =1 )b) è funzione del tempo ( F non lo è)
R descrive un cerchio con velocitàangolare f ( f giri al secondo)
In un insieme di grandezze isofrequenziali tutti i vettori rotanti girano alla stessa velocità mantenendo le reciproche differenze di fase
Il fasore F è pari alvettore rotante R per t = 0
La funzione sinusoidale è data dalla parte reale di R (la proiezione di R sull’asse reale)
f(t)
t
Im
Re
F
F
-F
Re [F ]
per t = 0, f(t) è decrescente
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IpotesiIpotesi v(t), i(t) sinusoidaliv(t), i(t) sinusoidali
Bipoli in regime permanente
+
v(t)
i(t)
v(t) = V cos (v(t) = V cos ( t + t + ) )
i(t) = I cos (i(t) = I cos ( t + t + ))
Si dice che il bipolo è in regime permanente
Fasori di tensione e corrente:
VV = V e = V e jj II = I e = I e jj
= = Re[ Re[ VV e e jj t t ]]
= = Re[ Re[ II e e jj t t ]]
Il bipolo indicato si dice nel dominio del tempo
bipolo nel dominio del tempo
Indicando i fasori invece delle grandezze nel tempo si ottieneIl bipolo nel dominio dei fasori
+
V
I
bipolo nel dominio dei fasori
Il bipolo nel dominio dei fasori è utilizzato solo a scopi di calcolo
Nel bipolo reale le grandezze elettriche sono sempre funzioni reali del tempo
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Potenza in regime permanente
+
V
I
bipolo nel dominio dei fasori
Potenza (entrante)Potenza (entrante) p(t) = v(t) i(t)p(t) = v(t) i(t)In regime permanente
p(t) =p(t) = Re[ Re[ VV e e jj t t ] Re[ ] Re[ II e e jj t t ] =] =
((VV e e jj t t + + VV* e * e -j-j t t ) ( ) ( II e e jj t t + + II* e * e –j–j t t ) =) =1144
((VV II e e j2j2 t t + + VV* * II* e * e –j2–j2 t t + + VV II** + + VV** II ) = ) =1144
1122 = Re [ = Re [ VV II e e j2j2 t t ]] + Re [ + Re [ VV II** ]]11
22
L’andamento nel tempo della potenza in regime permanente consta di due
termini: il primo dipende dal tempo ed è di tipo sinusoidale con pulsazione 2,il secondo è un termine costante
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Potenza attiva + V
I
1122p(t)p(t) = Re [ = Re [ VV II e e j2j2 t t ]] + Re [ + Re [ VV II** ]]11
22
In contrapposizione p(t) è detta potenza istantanea
PPaa = Re [ = Re [ VV II** ]]1122
Si definisce potenza attiva
PPaa = Re [ = Re [ VV II** ]]1122 = Re [= Re [V e V e jj I e I e -j-j ]]11
22 = = V I cos (V I cos ( – – ))1122
Definiti i valori efficaci VVeffeff = V = V 1122
IIeffeff = I = I 1122
detto == – – si ha PPaa = = VVeffeff I Ieffeff cos cos
I valori efficaci sono molto usati in campo tecnico. Essi permettono di eliminareil fattore 1 / 2 in tutte le espressioni della potenza in regime permanente.P. es., i valori di tensione di 127 V e 220 V , utilizzati nella distribuzione di energia elettrica, sono valori efficaci .
Con i valori efficaci si hav(t) = Veff cos ( t + )2
i(t) = Ieff cos ( t + )2
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t
p(t) Andamento potenza istantanea p(t) = ½ Re[V I e j2t ] + Pa
Potenza attiva + V
I
PPaa = Re [ = Re [ VV II** ] ] = V= Veffeff I Ieffeff cos cos 1122
Im
Re
V
I
Pa
/2/2 Potenza attiva in funzione di
Pa() = Pa(- ) funzione pari
potenza attiva in Watt (W)
La misura della potenza attiva, come valore medio della potenza istantanea, richiede particolari cautele per valori di frequenza f molto bassi. In questi casi il periodo T = 1/f risulta elevato, rendendo difficile la misura (o la determinazione) del valore medio. P. es., per f = 0.1 Hz , risulta T = 10 s . In questo caso la media deve essere effettuata su un intervallo pari a un multiplo esatto di 5 s , oppure su un intervallo molto maggiore di 10 s.
Pa
L’oscillazione ha periodo T/2 poiché la frequenza è doppia di quella di v(t) e i(t)
T/2 L’ampiezza dell’oscillazione è pari a½VI = veff ieff > | Pa |
Andamento potenza istantanea p(t)
La potenza attiva Pa è pari al
valore medio di p(t)
La media deve essere fatta su unintervallo pari a k T/2 (k intero) oppure La media deve essere fatta su unintervallo molto maggiore di T
Per f = 0 , le grandezze elettriche tensione e corrente, sono costanti. In questo caso si dice che il regime di funzionamento è in corrente continua
(c.c.) ed è erroneo considerare la potenza attiva. Infatti, in questo caso si ha = 0 , V = V (reale) , I = I (reale)
p(t) = Re [ V I e j2 t ] + Re [ V I* ]12
12 = Re [ V I ] + Re [ V I ]1
212 = V I
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Potenza complessae reattiva
+ V
I
PPaa = Re [ = Re [ VV II** ]]1122
QQ = Im [ = Im [ PPcc ] ]
= Re [ = Re [ PP cc ]]
potenza complessaPPcc = = VV II** 1122ove si è posto
La potenza complessa è una grandezza vettoriale PPcc = = PPaa + j Q + j Q
Q = Im [ Q = Im [ VV II** ]]1122
potenza reattiva
Q = Im [ V I* ]12 = Im [ V e j I e - j ]1
2 = V I sin ( – )12
Q = V I sin 12 = Veff Ieff sin
Q Q = Im [ = Im [ VV II** ] ] = V= Veffeff I Ieffeff sin sin 1122
Potenza reattiva in funzione di
t = 2 f t = 2 t / T
Q
/2/2
Q() = - Q(- ) funzione dispari
potenza reattiva volt-ampère reattivi (VAR)
Potenza apparente PPappapp = = V IV I1122 = = VVeffeff I Ieffeff
La potenza apparente è utilizzata per caratterizzare quei dispositivi in cui interessano i moduli di tensione e corrente, ma non la loro differenza di fase
potenza apparente volt-ampère (VA)
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v(t) = R i(t)v(t) = R i(t)
Resistore + R
v(t) = R i(t)v(t) = R i(t)v(t) = R i(t)Nel dominio del tempo
In regime permanente
Re[ Re[ VV e e jj t t ]] = R= R Re[ Re[ II e e jj t t ]]
= Re[ = Re[ R R II e e jj t t ]]
essendo R reale
Nel dominio dei fasori VV = R = R II
V = R I
VV =R =R II
V e V e jj = R I e = R I e jj
V = R I V = R I = =
V = R I V = R I = =
In un resistore, il modulo della tensione è pari al modulo della corrente moltiplicato per R
In un resistore, la fase della tensione è uguale alla fase della corrente
Im
Re
V
I
Il vettore della tensione V e il vettore della corrente I sono in fase
Se si considerano i vettori rotanti associati a V e I , anche questi rimangono in fase per ogni t , essendo la frequenza la stessa
t
v(t), i(t)
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Resistore (potenza) + R
V = R I
Potenza attiva
potenza attiva in Watt (W)
1122PPaa = Re [ = Re [ VV II** ] ] = = Re [ Re [ RR II II** ] =] = 11
22
= = RR I I 2 2 = R I= R Ieffeff 221122 = = GG VVeffeff 22
= 0 = 0 cos cos = 1= 1
Potenza reattiva
Si ricordi che I I* = | I |2 = I 2
1122QQ = Im [ = Im [ VV II** ] ] = = Im [ Im [ RR II II** ] = 0] = 0 11
22
Si ricordi che I I* è reale
Si ricordi che = e quindi = – = 0
t
p(t)Andamento della
potenza istantanea p(t) su un resistore
Pa
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v(t) = L d i(t) / d tv(t) = L d i(t) / d t
Induttore +v(t) = L d i(t) / d t
L
v(t) = L d i(t) / d tv(t) = L d i(t) / d tNel dominio del tempo
In regime permanente
Re[ Re[ VV e e jj t t ] = ] = LL Re[ Re[ II e e jj t t ] =] =d d d td t
= Re[= Re[LL II e e jj t t ]]d d d td t
L è reale e I è costante
= Re[ = Re[ j j L L II e e jj t t ]]
VV = j = j L L II
Nel dominio dei fasori
VV = j = j L L II
V = j L I
j L impedenza
VV = j = j L L IIV e V e jj = j = j L I e L I e jj
j = e j
V e V e jj = = L I e L I e j (j ( + +/2)/2)
V = V = L I ; L I ; = = + + / 2 / 2
V = V = L I L I = =
L reattanza
In un induttore, il fasore della tensione V è pari al fasore della corrente I moltiplicato per l’impedenza dell’induttore j L
In un induttore, il modulo della tensione V è pari al modulo della corrente I moltiplicato per la reattanza dell’induttore L
In un induttore, la fase della tensione è pari alla fase della corrente più
Im
Re
V I
In un induttore, il fasore della corrente I è in ritardo di fase di /2 (90°) rispetto al fasore della tensione V
Considerando i vettori rotanti associati ai fasori di tensione e di corrente, tali vettori conservano la stessa differenza di fase al passare del tempo
In un punto di osservazione, si vede passare il vettore rotante di V e dopo 90° quello di I
t
v(t), i(t)v i
Tor Vergata
M. Salerno 20Fasori
Induttore (potenza) + L
V = j L I
Potenza reattiva
potenza reattiva in Volt-Ampère reattivi (VAR)
1122
QQ = Im [ = Im [ VV II** ] ] = = Im [ Im [ jjLL II II** ] =] = 1122
= = LL I I 2 2 = = L IL Ieffeff 221122
= = /2 /2 cos cos = 0= 0
Potenza attiva 1122PPaa = Re [ = Re [ VV II** ] ] = = Re [ Re [ jjLL II II** ] = 0] = 0 11
22
>> 0 0
La potenza reattiva assorbita da un induttore non è mai negativa
Andamento della potenza istantanea p(t) su un induttore t
p(t)
Pa = 0
Tor Vergata
M. Salerno 21Fasori
i(t) = C d v(t) / d ti(t) = C d v(t) / d t
Condensatorei(t) = C d v(t) / d t
C+i(t) = C d v(t) / d ti(t) = C d v(t) / d tNel dominio del tempo
In regime permanente
Re[ Re[ II e e jj t t ] = ] = CC Re[ Re[ VV e e jj t t ] =] =d d d td t
C è reale e V è costante
= Re[= Re[CC VV e e jj t t ]]d d d td t
= Re[ = Re[ jj C C VV e e jj t t ]]
II = j = j C C VV
Nel dominio dei fasori
II = j = j C C VV
I = j C V
j C ammettenza
II = j = j C C VVI e I e jj = j = j C V e C V e jj
I = I = C V ; C V ; = = + + / 2 / 2
I e I e jj = = C V e C V e j (j ( + +/2)/2)
j = e j
I = I = C V C V = =
C suscettanza
In un condensatore, il fasore della corrente I è pari al fasore della tensione V moltiplicato per l’ammettenza del condensatore j C
In un condensatore, il modulo della corrente I è pari al modulo della tensione V moltiplicato per la suscettanza del condensatore C
Im
ReIn un condensatore, la fase della corrente è pari alla fase della tensione più
V
I
In un condensatore, il fasore della corrente I è in anticipo di fase di /2 (90°) rispetto al fasore della tensione V
Considerando i vettori rotanti associati ai fasori di tensione e di corrente, tali vettori conservano la stessa differenza di fase al passare del tempo
In un punto di osservazione, si vede passare il vettore rotante di I e dopo 90° quello di V
t
v(t), i(t)
vi
Tor Vergata
M. Salerno 22Fasori
Condensatore: potenza C
I = j C V
+
Potenza reattiva
potenza reattiva in Volt-Ampère reattivi (VAR)
= - = - CC V V 2 2 = - = - C VC Veffeff 221122
= - = - /2 /2 cos cos = =
00
Potenza attiva 1122PPaa = Re [ = Re [ VV II** ] ] = = Re [- Re [- jjCC VV VV** ] = 0] = 0 11
22
1122
QQ = Im [ = Im [ VV II** ] ] = = Im [- Im [- jjCC VV VV** ] =] = 1122
Si ricordi che I* = - j C V*
<< 0 0
La potenza reattiva assorbita da un condensatore non è mai positiva
Andamento della potenza istantanea p(t)
su un condensatore t
p(t)
Pa = 0
Tor Vergata
M. Salerno 23Fasori
Impedenza
Ammettenza
Reattanza
Suscettanza
Induttore Condensatore
Im [ I / V ]
Im [ V / I ]
Y = I / V
Z = V / I
definizione
Dualità in regime permanenteLe formule in regime permanente degli induttori e dei
condensatori si possono ricavare in base al principio di
dualità, eccetto quelle relative alla potenza reattiva ( Q = ½ Im
[V I*] non è invariante rispetto allo scambio di V e I )
Esempio: V = j L I è duale rispetto a I = j C V
j L
j C
L
C
1 / j C
1 / j L- 1 / L
- 1 / C
A frequenza f = / 2 = 0 , le tensioni e le correnti sono costanti e si dice che il regime di funzionamento è in corrente continua (c.c.).
In alcune applicazioni, si considera il caso di una frequenza molto elevata, che si può indicare come regime di frequenza infinita f = / 2 =
I regimi in corrente continua (c.c.) e di frequenza infinita sono duali.
Equivalenze corr. cont. = 0 freq. infinita =
Z = j L corto circuito circuito aperto
Z = 1 / j Ccircuito aperto corto circuito
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Induttore reale
RS
L RP
I
V
+VL
+ ILIR
Im
ReIL
VL
IRI
RS I
V
Induttore idealeper RS
RP
0
Si assegni un valore arbitrario a IL IR = VL / RP
I = IL + IR V = VL + RS I
Si definisce fattore di merito dell’induttore
QL = tg per l’induttore ideale
VL = j L IL
La scelta di un valore arbitrario per IL non è una limitazione.
Im
Re
VL
IV
IL
Il nuovo diagramma differisce dal precedente per un fattore di scala e una rotazione. I rapporti fra le ampiezze e le differenze delle fasi sono rimaste invariate (in particolare l’angolo
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Condensatore reale
C R
Condensatore idealeper R
Si assegni un valore arbitrario a V
V
+ Im
ReV
IC = j C V
IC IC
IR = V / R
IRIR
I
I = IC + IR
I
Si definisce fattore di merito del condensatore
QC = tg per il condensatore ideale
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Connessioni elementari
+V
IIn regime permanente si ha
V = Z I Z impedenza
I = Y V Y ammettenzaY =1 / Z
L’impedenza è un numero complesso che, moltiplicato per il fasore della
corrente, permette di ottenere il fasore della tensione
L’ammettenza è un numero complesso che, moltiplicato per il fasore della
tensione, permette di ottenere il fasore della corrente
Questo è un vantaggio del metodo dei fasori. Nel dominio del tempo non esistono operatori moltiplicativi che permettono di passare da v(t) a i(t), o
viceversa, eccetto che per bipoli senza memoria.
Connessioni elementari
Serie
Z1 Z2+
V1
+V2
I
V1 = Z1 I ; V2 = Z2 I
V1 + V2 = (Z1 + Z2 ) I
Z = Z1 + Z2
Z = Z1 + Z2
Parallelo Y1
Y2+V
I1
I2I1 = Y1 V ; I2 = Y2 V
I1 + I2 = (Y1 + Y2 ) V
Y = Y1 + Y2
Y = Y1 + Y2
Y = Y1 + Y2
1/Z = 1/ Z1 + 1/ Z2
Z = Z1 Z2 / (Z1+ Z2 ) Z = Z1 Z2 / (Z1+ Z2 )
Z = Z1 + Z2
1/Y = 1/ Y1 + 1/ Y2
Y = Y1 Y2 / (Y1+ Y2 ) Y = Y1 Y2 / (Y1+ Y2 )
impedenza in Ohm () ammettenza in Mho ()
Esempio
RSL RP
A
B
C ZCB = j L RP / (j L + RP )
ZAB = ZCB + RS =
= j L RP / (j L + RP ) + RS
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Potenza reattiva in funzione di Z
Potenza (impedenza, ammettenza)
+Z
I
V
QQ = Im [ = Im [ VV II** ]]1122VV = = ZZ II
Potenza attiva in funzione di Z
QQ = Im [ = Im [ ZZ II II** ] ] = = 11221122 = = Im [ Im [ ZZ ]] I I2 2 = = Im [ Im [ ZZ ]] I Ieffeff 22
PPaa = Re [ = Re [ VV II** ]]1122VV = = ZZ II
PPaa = Re [ = Re [ ZZ II II** ] ] = = 11221122 = = Re [ Re [ ZZ ]] I I2 2 = = Re [ Re [ ZZ ]] I Ieffeff 22
Y
Potenza attiva in funzione di Y
II = = YY VV PPaa = Re [ = Re [ VV II** ]]1122
PPaa = Re [ = Re [ YY* * VV VV** ] ] = = 11221122 = = Re [ Re [ YY ]] V V 2 2 = = Re [ Re [ YY ]] V Veffeff 22
Si ricordi che
I* = Y* V*
Re[Y*] = Re[Y ]
Im[Y*] = -Im[Y]
Potenza reattiva in funzione di Y
II = = YY VV QQ = Im [ = Im [ VV II** ]]1122
QQ = Im [ = Im [YY* * VV VV** ] ] = = 1122
1122
= - = - Im [ Im [ YY ]] V V 2 2 = - = - Im [ Im [ YY ]] V Veffeff 22
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RifasamentoImpianti di distribuzione dell’energia elettrica
Vg
+Rg
Carico
ACarico
BCarico
C
Rg tiene conto della resistenza interna del generatore reale e di quella della linea di alimentazione.
I carichi sono generalmente schematizzabili con un resistore in serie a un induttore parassita
CaricoL
RIm
Re
IV
+
I VR
VLV
Pa = Veff Ieff cos
Q = Veff Ieff sin
cos
La potenza utile erogata ai morsetti AB è la potenza attiva. Occorre fare in modo che VAB e I siano il più possibile in fase (cos = 1, al generatore). Ciò si ottiene con il rifasamento dei carichi.
V AB
B
A I
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Rifasamento
Vg
+Rg
L
R
C +V R
Si assegni un valore arbitrario alla tensione V R
Im
Re
correnteIm
Re
tensione
V R
I
I = V R / R
V L+
V L = jL I
V L
+V C
V C = V R + V L
V C
I C
I C = jC V C
I
I C
Ig
I g = I + I C I g
V Rg+
V Rg = Rg I g
V Rg
V g = V Rg + V C
V g
V g e I g non sono parallele
cos < 1 : il circuito non è rifasato
Si determini la capacità C in modo da rifasare il circuito
Se V C // I g allora anche V g // I g
Im
Re
correnteIm
Re
tensione
V R
V LV C
I
ortogonale a V C
direzione di
I C
I C
I g
Risulta V C // I g
V Rg
V g
; V g // I g
Si è ottenuto cos = 1 Il circuito è rifasato
Direzione di I g :
Direzione di I C : direzione di
V C
parallela a V C
Il rifasamento rende
minimo il modulo Ig
I
Ig
minimo
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Im
ReI V R
V L
V C
Rifasamento
Vg
+Rg
Ig
V Rg+
L
R
CII C
+V C
+V R
V L+
Calcolo della capacità C
Metodo grafico
I C
Si considerino solo i moduli delle grandezze
I C = C V
C C = I C / (V C )
I = IC R2 + L2 /L
VC = VR2 + VL
2 ; VL = L I
I /IC = VC /VL
VC = I R2 + L2
= I R2 + L2 / LI VC = IC (R2 +L2) /L C = L / (R2 + L2)
A
B
Per il calcolo di C sono state usate solo grandezze del bipolo a destra dei morsetti AB
Calcolo della capacità C
Metodo analitico
Si consideri il bipolo visto dai morsetti AB
L
R
C
A
B
ZAB Il bipolo è rifasato quando l’impedenza ZAB (o l’ammettenza YAB ) è puramente reale
: si calcoli YAB = 1 / ZAB
YAB = j C + 1 / (R + jL) = j C + (R - jL) / (R2 + L2)
Im [YAB ] = C - L / (R2 + L2) = 0 per C = L / (R2 + L2)
In questo caso si ha YAB= R / (R2 + L2) ; ZAB= (R2 + L2) / R
Il bipolo rifasato è equivalente a un resistore Re = (R2 + L2) / R