Topic inverno 2011-12

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NUMERO OTTO INVERNO 11|12 HANNO SCRITTO PER NOI GIOACCHINO BONSIGNORE CATERINA CAVINA ENRICO CISNETTO GIAN ARTURO FERRARI LUCA GOLDONI GIANNI MORIANI PAOLA PIGNATELLI VERA SLEPOJ CARLO ED ENRICO VANZINA ESSERE O BEN-ESSERE? TANTISSIME LE NOVITÀ PER CHI AMA COCCOLARSI VACANZE DI NATALE E NON SOLO È QUI LA FESTA E VA UN SACCO DI MODA POETRY IN MOTION IL TELEMARK TRA SPORT E POESIA A CACCIA DI ENERGIE ALTERNATIVE GREEN THINK SOCIAL CONDIVIDO QUINDI SONO ESSERE O BEN-ESSERE? TANTISSIME LE NOVITÀ PER CHI AMA COCCOLARSI VACANZE DI NATALE E NON SOLO È QUI LA FESTA E VA UN SACCO DI MODA POETRY IN MOTION IL TELEMARK TRA SPORT E POESIA A CACCIA DI ENERGIE ALTERNATIVE GREEN THINK SOCIAL CONDIVIDO QUINDI SONO

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Il magazie di Cortina, eventi, storie e molto altro.

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N U M E R O O T T OI N V E R N O 1 1 | 1 2

HANNO SCRITTO PER NOIGIOACCHINO BONSIGNORE

CATERINA CAVINAENRICO CISNETTO

GIAN ARTURO FERRARILUCA GOLDONI

GIANNI MORIANIPAOLA PIGNATELLI

VERA SLEPOJCARLO ED ENRICO VANZINA

ESSERE O BEN-ESSERE?TANTISSIME LE NOVITÀ

PER CHI AMA COCCOLARSI

VACANZE DI NATALEE NON SOLO

È QUILA FESTA

E VA UN SACCO DI MODA

POETRYIN MOTION

IL TELEMARK TRA SPORT

E POESIA

A CACCIA DI ENERGIE

ALTERNATIVEGREEN THINK

SOCIALCONDIVIDO

QUINDI SONO

ESSERE O BEN-ESSERE?TANTISSIME LE NOVITÀ

PER CHI AMA COCCOLARSI

VACANZE DI NATALEE NON SOLO

È QUILA FESTA

E VA UN SACCO DI MODA

POETRYIN MOTION

IL TELEMARK TRA SPORT

E POESIA

A CACCIA DI ENERGIE

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SOCIALCONDIVIDO

QUINDI SONO

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Foto diClaudio Accorsi, Milano.

Spedite alla redazione ([email protected])il vostro sguardo su Cortina. La migliore fotografia sarà pubblicata sul prossimo numero.

Send your view of Cortina to the editor ([email protected]) and the best one will be in the next issue.

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Editorialedi Stefano Illing

Perché essere ottimisti?Perché essere pessimisti?Il punto di Enrico Cisnetto«Per non perdere l’orgoglio della nostra italianità»

Il punto di Vera Slepoj«La leggerezza ha fatto il suo tempo. Bisogna iniziare a guardarsi dentro»

L’ospitedi Luca GoldoniIl racconto ironico e pungente su quanto sia difficile mandare la propria auto in vacanza

Col naso all’insùdi Antonella ZangaroSotto il segno dell’Acquario.Un esperto di astro-cartografia ha cercato nelle stelle le ragioni del successo di Cortina

AttualitàPRIMO PIANOCortina Atto terzo Il primo amore non si scorda mai e così Vacanze di Natale torna di casa in Ampezzo.Ecco la storia di un fenomeno cinematograficodi Carlo ed Enrico Vanzina Storie dal setIl diario segreto di un testimone di eccezione, alla scoperta dei tanti ciak da lui vissuti, sbirciati e mai più dimenticati di Massimo Spampani

FATTI&PERSONE«Cosa resterà di questi anni 80?»Torna il cinepanettone tra le Dolomiti, torna il decennio più glitterato del secolo e il cerchio si chiude a Cortina con i ricordi di chi l’ha vissuto di Chiara Caliceti

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VisioniNATURA E CULTURAEco del futuro, tra scienza e fantascienza. La fantasia di una scrittrice e l’esperienza di Sergio Focardi, inventore di E-cat, per un racconto tra realtà e fantasia della Cortina di domanidi Caterina Cavina

Moda e modiYOUR PERSONAL STYLE La moda diventa spettacoloCortina capitale dello shopping d’alta quota

LIFESTYLEEssere o ben-essere? La montagna scopre tutto il piacere del wellnessdi Paola Pignatelli

EVERGREENSpazio alle nuove leve: nasce la Golf Academy di Alessandra Segafreddo

Miti e riti ZOOMCarnet de VoyageIn viaggio, di corsa, su due o quattro ruote, al seguito del Giro d’Italia e del North Face Lavaredo Ultra Trail e della Coppa d’Oro delle Dolomiti

ALTRI MONDI Poetry in motionIl telemark: sport o poesia?di Enrico Maria Corno

Editorialby Stefano Illing

Perspectives by Enrico Cisnetto by Vera Slepoj

The guestby Luca Goldoni

Eyes to the skyby Antonella Zangaro

Current AffairsIN THE FOREGROUNDCortina – Third ActThe story behind a blockbusterby Carlo and Enrico Vanzina

Stories from the setThe secret diary of a witnessby Massimo Spampani

FACTS&PEOPLE«What will become of the 80’s?».by Chiara Caliceti

VisionsNATURE AND CULTUREBetween science and science fiction. by Caterina Cavina

Fashion and TrendsYOUR PERSONAL STYLECortina as the capital of mile-high shopping.

LIFESTYLETo be or to well-being?by Paola Pignatelli

EVERGREENThe rise of the Golf Academy by Alessandra Segafreddo

Myths and RitesZOOMCarnet de Voyage.

OTHER WORLDSPoetry in motionby Enrico Maria Corno

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RubricheLA VOSTRA COPERTINAdi Claudio Accorsi

L’ATTIMOdi Stefano Zardini

VETRINE Le novità dell’inverno 2001-2012di Emanuela Verna

PIANTIAMOLA Il fiore più prezioso del giardino? La betulla bianca, simbolo di rinascita ed eleganzadi Annette Gottmann

SALVA CON NOMEDa segnare in agenda: i top event dell’inverno

CLOSE UPCultura, sport, lifestyle: tutto il belo dell’estate all’ombra delle Tofane

COSA BOLLE IN PENTOLACuochi, fuochi e fiamme. L’alta cucina targata Cortina ha un nome. Anzi due: Eddy Calzà e Graziano PrestShow Cooking for ArtLa conquista romana di quattro fuori classe dei fornellidi Gioacchino Bonsignore

FOCUS INVERNO Novità in pista PREVIEW ESTATE Il trionfo dei sensi tra bike, hiking, sporting, family e romantic resortdi Angela Bolzicco

NOJELES D’AMPEZZOdi Ennio RossignoliPiccole storie e aneddoti che in pochi sanno, pochissimi ricordano, ma tutti vorrebbero conoscere

INFINEdi Gian Arturo FerrariLa recensione del romanzo vincitore del Premio Cortina d’Ampezzo

Cortina Top FriendsIl circuito distributivo di CORTINA.TOPic

Affinitità elettiveCOLOR SEPPIA«Sono un vecchio fanatico del Veneto»diceva Ernest Hemingway, cui Cortina dedica una stagione culturale di Gianni Moriani

OLTRECONFINEOre giapponesi.Delicati haiku, a firma del professor Giovanni Peternolli, ci trasportano nel Paese dei fiori di loto a cura di Lucia Portesi

Tempi moderniNEXTSquarEvolutionÈ rivoluzione in piazza. Tutte le novità della comunicazione – anche turistica – nell’era del web 2.0di Luca Conti

Una rete mondiale Basta un click per sostenere la candidatura di Cortina ai Mondiale di sci alpino 2017

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Elective AffinitiesTHE COLOUR SEPIA«I’m an old fan of the Veneto.»by Gianni Moriani

BEYOND THE BORDERJapanese hours. by Lucia Portesi

Modern TimesNEXTSquarEvolution. by Luca Conti

A worldwide webSupport for Cortina’s bid for the 2017 Ski World Cup is just one click away

FeaturesTHE OTHER COVER STORY

THE MOMENTby Stefano Zardini

SHOWCASESby Emanuela Verna

LET’S PLANT ITby Annette Gottmann

SAVE ASWhat’s on the agenda: winter’s top events

CLOSE UP

WHAT’S BREWINGShow Cooking for Art. by Gioacchino Bonsignore

PREVIEW WINTERFOCUS SUMMERby Angela Bolzicco

NOJELES FROM AMPEZZOby Ennio Rossignoli

FINALLYby Gian Arturo Ferrari

Cortina Top Friends

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Gian Arturo FerrariPresidente della giuria del Premio Corti-na d’Ampezzo, ha trascorso un’intera vita in mezzo ai libri. Prima direttore della sezione libri della casa editrice Rizzoli, dal 1997 al 2009 è stato alla guida della divisione del Gruppo Mondadori. Profes-sore di Storia della scienza e di Storia del pensiero scientifico presso l’Università di Pavia, è anche presidente del Centro per il libro e la promozione della lettura, istituito dal Consiglio dei Ministri. Per noi ha recensito a pagina 146 La vita accanto, volume vincitore della prima edizione del premio ampezzano.

Enrico CisnettoEditorialista economico, consulente politico-strategico, organizzatore di eventi cultura-li e docente, dal 2002, Enrico Cisnetto, insieme alla moglie Iole, è anche ideatore e curatore di Cortina InConTra, il famoso format dedicato all’attualità “in vacanza” che, visto il successo raccolto nel tempo, ha dato vita anche alla manifestazione gemella Roma InConTra. Gli abbiamo chiesto perché essere ottimisti, oggi, e perché non es-serlo. Ci risponde a pagina 16.

Gioacchino BonsignoreDa due anni è il volto di Gusto, la rubrica in coda all’edizione delle 13.00 del Tg5. Ideatore e conduttore di questo viag-gio alla scoperta dei piaceri del palato, svela i trucchi del mestiere dei migliori chef per dare un tocco in più alla cucina di tutti i giorni. Un’esperienza che ha voluto raccogliere in due volumi: Le migliori ricette di “Gusto” e, in occasione dei 150 anni di unità d’Italia, Gusto. Le 150 ricette d’Italia. È sua la cronaca dell’evento Cooking for Art a pagina 136.

Caterina CavinaBlogger, giornalista freelance — scrive, tra gli altri, per Vanity Fair — è anche e, soprattutto, scrittrice. Nata il giorno di Natale di alcuni anni fa (pochi) vicino Bologna, ha visto la collina solo brevemente nel suo destino: quasi subito si è infatti trasferita, insieme al suo cagnolino Pinky “nella Bassa”, a Medicina, paese dalle mille leggende e personaggi grotte-schi che hanno animato il suo primo libro Le ciccione lo fanno meglio e il suo secondo roman-zo La Merla. A pagina 38, la sua visione — fantascientifica o realistica chissà — della Corti-na del domani.

Luca Conti Non è un politico umbro, non traduce romanzi, non si intende di jazz, non ha scritto un libro sulla bicicletta e non ha una pagina su Wikipedia. Tutte le voci di Google che rimandano a questi contenuti non rimanda-no, però, alla sua persona. Nel 2002 apre il primo blog, Pan-demia.info, che lo rende famoso nella blogosfera nazionale e non solo. È consulente di social media marketing e, dal 2006, collaboratore de Il Sole 24 Ore e Nova 24, per cui ha gestito an-che il blog Social Media Corner. A pagina 106, ci spiega come cambia la comunicazione nella società allargata del 2.0.

Enrico Maria Corno42 anni, firma del giornalismo turistico e sportivo, collabora con riviste come Sci, Dove, Partiamo e Flair. Milanese di nascita e “dolomitico” per estrazione, annovera la pratica degli sport della neve tra i piaceri “carnali” della vita e aspetta l’inverno per potersi de-dicare, con relax, allo slow-ski e, con entusiasmo, allo sci “9 to 5”. Chi, meglio di lui, poteva raccontarci tutta la poesia del telemark? (pagina 90)

Luca GoldoniHa girato il mondo come inviato speciale — prima per Il Resto del Carlino, poi per il Corriere della Sera — ma, alla fine, si è accorto che il vero paese estero da sco-prire era il suo. Da qui sono nati i suoi fortunatissimi libri: circa una cinquantina, dal primo È gradito l’abito scuro all’ultimo Meglio mai che tardi. Ha vinto diversi premi letterari fra cui il Libro d’oro per aver raggiunto oltre tre milioni di copie. È opinionista de Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno e pubblica elzeviri sul Corriere della Sera. Penna pungente, la sua. Leggere per credere a pag. 20.

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Gianni MorianiGià docente all’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove ha ideato e diretto il master in Cultura del cibo, è attualmen-te alla Venice International University. È autore di nume-rose pubblicazioni, fra cui Il secolo dell’odio (Marsilio), L’aria rubata (Marsilio), La natura di San Francesco (Cafoscarina) e Palladio architetto della villa fattoria (Cierre). Da una ricerca sul senso dei luoghi veneti ha preso vita l’idea della mostra fotografica Il Veneto di He-mingway/Hemingway’s Veneto, tutta da sfogliare da pagina 94.

Vera SlepojPsicoterapeuta e scrittrice, vive e lavora tra Padova, Milano e Londra. È presidente della Federazione italiana psicolo-gi e dell’International Health Observatory. Già membro del Consiglio dell’agenzia per le onlus e del Comitato tv e minori istituito dal Ministero delle Comunicazioni, è stata asses-sore alla Cultura e alle Politiche sociali della provincia di Padova e ha fondato, con Sabino Acqua-viva, l’Istituto di psicosociologia politica. Tra le pubblicazioni, Legami di famiglia, Le ferite delle donne, L’età dell’incertez-za. È ideatrice e curatrice, con Francesco Chiamulera, del Premio Cortina d’Ampezzo e della rassegna Una Montagna di Libri. Le abbiamo chiesto perché essere ottimisti, oggi, e perché non esserlo. Ci risponde a pagina 18.

Antonella Zangaro Natali e dedizione al lavoro tipi-camente meneghini, Antonella Zangaro vive a Bologna dal 1984, ma continua a preferire il “risotto giallo” ai tortellini. Laureata in filosofia, è coordi-natrice del Tg dell’emittente Telecentro-Odeon e collabora con la redazione interni de Il Giornale, occupandosi di poli-tica e attualità. Ama cucinare soprattutto dolci, parlare di politica, bere il tè con le amiche e viaggiare per il mondo. Gran-de appassionata di astrologia, si sente in tutto e per tutto “figlia delle stelle”. Per questo, insieme a Claudio Cannistrà, direttore del bimestrale Sestile, è andata alla ricerca del segno zodiacale della Regina delle Dolomiti (pagina 22).

Carlo e Enrico VanzinaFratelli di nascita, colleghi per professione, sono il tandem inossidabile della commedia all’italiana. Figli del grande Steno, a lui debbono l’invo-lontaria memoria storica che permette loro di ricordare il cinema in maniera privilegiata. Per i due, riportare a galla i ricordi del passato, non è solo un piacere ma, addirittura, un obbligo. A pagina 24 ci raccon-tano la storia di un fenomeno cinematografico.

Giovanni Peternolli Professore dai natali tedeschi (1940) con laurea bolognese, vive in Italia ma ha trascorso più di dieci anni in Giappone. Nel suo curriculum, un premio della Society for the Study of Japonisme di Tokyo e della Ukiyo-e Society e la fondazione dell’International Society to Save Kyoto. Dal 1997 è docente di Storia dell’arte dell’Estremo Oriente presso la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Universi-tà di Bologna, dove ora insegna Storia dell’arte del Giappone. Nominato dal governo francese Membre du jury d’évaluation del Ministère de l’Enseigne-ment Supérieur et de la Recher-che, è stato anche insignito, dal governo giapponese, dell’onori-ficenza dell’Ordine del Sol Le-vante. Con acume e delicatezza ci svela il Paese dei fiori di loto a pagina 102.

Paola PignatelliInizia collaborando a Il Lavoro e Il Corriere Mercantile, per passare poi a Management e Investire. Ha lavorato per le redazioni di ItaliaOggi, Il Giornale e l’Unità, diventando caposervizio del mensile Quali-tà. Dopo un’esperienza a Class e un’altra a Come (Mondadori), ha scelto la libera professione, collaborando, nel frattempo, con D-Repubblica, Il Sole 24 Ore, Il Giorno, Corriere della Sera. Nel 2000 crea lo studio Verba Volant, che oggi realizza lavori di editing per Panorama, Panorama Travel, L’Automobi-le, HP Trasporti. Nel 2011 ha dato vita al portale di outdoor ActionMagazine.it, di cui oggi è direttore. Firma il servizio a pagina 69 sulle nuove frontiere del wellness d’alta quota.

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Cortina.toPic è un periodico di informazione di carattere culturale e di promozione turistica di Cortina d’ampezzo.Copyright: tutti i diritti sono riservati. nessuna parte della rivista può essere riprodotta in qualsiasi forma rielaborata con l’uso dei sistemi elettronici e diffusa senza l’autorizza-zione scritta dell’editore. Manoscritti e fotografie anche se pubblicati non vengono restituiti.Pubblicità inferiore al 45%. L’elaborazione dei testi, anche se curata con scrupolosa at-tenzione, non può comportare specifiche responsabilità per eventuali involontari errori o inesattezze.

Chiuso in redazione il 29 novembre 2011

registrazione al tribunale di Bellunon. 04/08 del 23 maggio 2008

Cortina d’ampezzo fa parte dell’associazione europea “Best of the alps” che riunisce le 12 località montane più famose ed esclusive di 5 nazioni alpine.

Direttore editorialeStefano Illing

Direttore responsabileChiara Caliceti

Supervisione creativaStefano Zardini

Coordinamento di redazione Lucia Portesi

[email protected]

Redazione centrale Cortina Turismo

Eleonora Alverà, Angela [email protected]

Hanno collaborato: Morena Arnoldo, Alessandro Broccolo, Cinzia Confortola, Paola Dandrea, Elisabetta De Luca,

Gianna di Lorenzo, Alex Luisotto, Marianne Moretti-Adimari, Maria Grazia Soravia, Gabriella Talamini

Omnia RelationsDaniela Patanè, Emanuela Verna

Hanno collaborato a questo numero:

testiGioacchino Bonsignore, Caterina Cavina, Enrico Cisnetto,

Luca Conti, Enrico Maria Corno, Gian Arturo Ferrari,Luca Goldoni, Annette Gottmann, Gianni Moriani,

Giovanni Peternolli, Paola Pignatelli, Ennio Rossignoli, Alessandra Segafreddo, Vera Slepoj, Massimo Spampani, Paolo Tassi, Antonella Zangaro, Carlo ed Enrico Vanzina

foto

Alex Abbasciano, Tommaso Albrizio, Elio Basso, Dino Colli, Riccardo D’Achille, Tullio Deorsola, Fabrizio Ferri,

Paolo Franco, Andrea Gaspari, Diego Gaspari Bandion, Filippo Manaresi, Adriano Mancini, Giuseppe Menardi,

Giacomo Pompanin, Marco Proli, A. Ritter, Vittoria Rusalen, Giovanni Scarpari, Massimo Sestini, Paolo Tassi,

Stefano Zardini

Archivio Agr Press, Archivio Aldo Coppola, Archivio Coppa del Mondo Cortina, Archivio Cortina-Dobbiaco Run,

Archivio Cortina Turismo, Archivio Dolomiti Superski, Archivio Festival e Accademia Dino Ciani, Archivio Filmauro,

Archivio Museo d’Arte Moderna “Mario Rimoldi” Regole d’Ampezzo, Archivio Rally Ronde Dolomiti; Archivio Rene’

Photo Collection, Archivio Zoomphotocortina by Toni, Archivio Witaly

Archivio storico Stefano Zardini

Ettore Sottsass, Fondazione Benetton Studi RicercheGraziano Arici Archives (Venice)

John F. Kennedy Presidential Library and Museum (Boston)

IllustrazioniDiego Gabriele, Federigo “Ghigo” Gabellieri,

Giorgio Franceschini

Progetto graficoKidstudio – Firenze

www.kidstudio.it – [email protected]

Art directionMarco Innocenti, Luca Parenti

TraduzioniHilary Wild

Comitato promotoreAndrea Franceschi

Sindaco del Comune di Cortina d’ampezzoHerbert Huber

assessore al turismo e allo sport del Comune di Cortina d’ampezzo

Giovanna Martinolliassessore alla Cultura del Comune di Cortina d’ampezzo

ascom Cortinaassociazione albergatori di Cortina d’ampezzoassociazione artigiani di Cortina d’ampezzo

associazione astronomicaCassa rurale e artigiana di Cortina e delle Dolomiti

Comitato Coppa del Mondo di sciConsorzio impianti a fune di Cortina

La Cooperativa di Cortina Gis Gestione impianti sportivi Cortina

regole d’ampezzoSci Club Cortina

Seam Servizi ampezzoSestieri d’ampezzo

Cortina TurismoProprietario ed editore

Sede socialeVia Marconi, 15/b – 32043, Cortina d’AmpezzoTel. +39 0436 866252 – fax +39 0436 867448

[email protected]

StampaGrafica Veneta Spa

Via Malcanton, 2 – 35010, Trebaseleghe (Padova)Tel. + 39 049 9319911 – fax +39 049 9385760

Pubblicitàlocale

Gianna di [email protected]

nazionaleFrancesca Barra, Caterina Paolini, Luca Semprini

[email protected]

Gestione distribuzione circuito nazionaleValentina Ferri

è press–partner di Cortina turismo.

Foto di copertina di Stefano Zardini

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a cura di Eleonora Alverà

CORTINA.TOPic

Uno sguardo su Cortina e, da Cor-tina, verso il resto del mondo. Un

semestrale capace, grazie al presti-gio delle firme coinvolte, di spaziare dall’attualità allo sport, dalla natura al lifestyle alla cultura con formula

moderna e accattivante.

CORTINA.TOP Living

Il magazine che racconta l’arte e le arti di Cortina. Un osservatorio sulle eccellenze dell’architettura e dell’artigianato, tra antichi mestie-

ri e innovative progettazioni.

CORTINAPOCKET

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CONSORZIO DOLOMITIvia Mezzaterra 8432100 BellunoTel. +39 0437 [email protected]

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CORTINA TURISMO via Marconi 15/B32043 Cortina d’Ampezzo BLTel. +39 0436 866252 Fax +39 0436 867448 [email protected] cortina.dolomiti.org

CORTINA.Pocket

Il vademecum per vivere al meglio la propria vacanza.

CORTINA.Top Events

Eventi? Presenti! Tutti gli appunta-menti della stagione.

CORTINA.wakeUp

Cosa fare e dove andare? A ogni giorno il suo daily.

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COrtinA nEtWOrK

Cortina si butta in rete e si converte al web.Da questo numero, il CORTINA.TOPic è sfogliabile anche su iPad mentre, grazie ai QR code, le nostre pagine diventano interattive e, con un semplice click, volti e storie prendono vita. È la magia dell’e-ra targata 2.0, su cui la Regina scommet-te mettendoci, davvero, la faccia. Dove? Su Facebook, Twitter e Foursqua-re. E grazie anche a un portale nuovo di zecca, Dolomiti.org, per cui la vacan-za diventa realmente a portata di mano.

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di Stefano Illing

Tradizione2.0

Cortina offers a sense of safety, most of all because of its stability, which brings continuity and durability. Cortina is tradition, the moun-tains don’t surprise; they respect and confirm our memories. However, the world in which we now live

encourages change: fast, sometimes compulsive. Information is all around us—whether we are on the slopes or at a refuge, we are always accessible through email, Web 2.0, WiFi, QRcode. Innovations, new technologies and modern applications convey our emotions, which do not change over time, retaining all the charm of a discovery that seems new every time.

What has changed, however, is that our desire to share these emotions has now become more intense. Wherever we are we can share or show and tell of our discoveries and the new wonders that we have found. If the landscape is a state of mind and mountains are a feeling, our emotions can be shared im-mediately. The mountain, born out of individual experience, becomes an experience to be shared, a common place of won-der. Cortina keeps pace with the times: it has updated its web-site, www.cortina.dolomiti.org, it is active in social networks where we share feelings with those who discover us for the first time, or as returning visitors. The mountain is tradition, but it can now be experienced with others, widening the area of our consciousness.

Cortina offre un senso di sicurezza soprattutto per la sua stabilità, perché garantisce continuità e du-rata. Cortina è tradizione, la montagna non fa sorprese, rispetta e conferma i nostri ricordi. Il mondo, invece, sembra oggi privilegiare il cambiamento, veloce, a volte

compulsivo. L’informazione ci avvolge, siamo sempre raggiungibili sulle piste o in rifugio, attraverso mail, web 2.0, WiFi, QRcode. In-novazioni, nuove tecnologie e moderne applicazioni destinate però, sempre e comunque, a trasportare emozioni, le nostre emozioni, che sono le stesse di un tempo e conservano tutto il fascino di una sco-perta che ogni volta sembra nuova.

Ciò che cambia, invece, è il nostro desiderio di condividere que-ste emozioni, diventato oggi molto più rapido. La nostra meraviglia, dovunque siamo, può essere raccontata, mostrata, partecipata. Se il paesaggio è uno stato d’a-nimo e le montagne sono un sentimento, la nostra emo-zione può essere subito con-divisa. La montagna, nata come esperienza individuale, diventa esperienza di gruppo, luogo di meraviglia collettiva. E Cortina non resta a guarda-re: ha aggiornato il suo sito, www.cortina.dolomiti.org, si racconta e condivide sui so-cial network le sensazioni di chi ci scopre, di nuovo o per la prima volta. La montagna resta tradizione, ma ora può essere vissuta insieme, am-pliando l’area della nostra co-scienza.

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L’EditOriALE

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di Enrico Cisnetto

L’italianità con orgoglio

Why are we Italian

PERCHé guARdARE Al FuTuRo Con oTTIMISMo? Intanto, perché siamo italiani e da almeno 60 anni a questa parte abbiamo saputo dare il meglio di noi nei momenti più difficili. Nel secondo

dopoguerra, ad esempio, siamo stati in grado di av-viare lo straordinario boom economico che ha fatto dell’Italia uno dei più importanti paesi industrializ-zati al mondo. Poi, con la pancia piena, ci siamo se-duti ad aspettare, colpevolmente convinti che tutto sarebbe rimasto così. Oggi ci troviamo di fronte a un’altra grandissima emergenza: rischiamo di cade-re in fondo a un burrone da cui emergere è estrema-mente difficile.

Eppure — se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno — sono parecchi i settori in cui l’Italia eccelle e da cui si potrebbe ripartire. Intanto, l’Italia stessa, un’incredibile risorsa di sviluppo, a patto che si inve-sta con intelligenza nel turismo; e poi ancora la moda o il settore agroalimentare. E se decidessimo di con-centrare i nostri sforzi sulla ricerca e sull’innovazione, avremmo ulteriori motivi di tranquillità per gli anni a venire. PERCHé guARdARE Al FuTuRo Con PESSIMISMo? Potrei rispondere ancora una volta: «perché siamo italiani». Fatto che può trasformasi in disvalore quando l’italianità si manifesta in una ridda di tentennamenti di lungo corso da parte dell’intera classe politica, che ha sostanzialmente paralizzato il nostro Paese, impedendogli di concepire riforme ora diventate imprescindibili. Ancora, perché guardare con ottimismo al futuro quando il nostro Paese viene bacchettato da più parti e, invece che correre ai ripari con la coda tra le gambe, si lascia coinvolgere in po-lemiche sterili tra i partiti piuttosto che compattarsi alla ricerca di una soluzione percorribile? Infine, per-

ché il pessimismo che si respira è stato — mai come quest’anno — palpabile anche a Cortina InConTra, dove la borghesia del fare ha dimostrato tutto il pro-prio malcontento e la propria preoccupazione. Ma, in conclusione, non è tanto importante essere ottimisti o pessimisti. Anzi, sarebbe meglio mettere da parte gli umori e le sensazioni e dedicarsi, una volta per tut-te, a uscire dalle secche in cui siamo impantanati da troppo tempo. O non ci sarà nemmeno da discutere su come guardare al futuro.

Can we look at the future in Italy with optimism? Yes, because we are Italian and give of our best in difficult times. Af-ter WW II, the economic boom enabled Italy to become a major industrial power

— but then we rested on our laurels. Now we face a fi-nancial abyss from which it will be difficult to recover. But it is not all bad; Italy excels in many areas, and there are good opportunities to invest wisely in tour-ism, fashion or the food industry. If Italy focused its efforts on research and innovation, the future would look bright. So why are Italians so pessimistic now? The muddled delaying tactics of politicians, that par-alyse and discredit our country, make vital reforms impossible. How can we be optimistic when our coun-try is publicly reprimanded, and politicians trade useless party political points rather than looking for viable solutions? Even at Cortina InConTra we saw this mood of pessimism amongst the middleclass. So rather than being optimistic or pessimistic, we must put aside emotions and focus on getting out of this longstanding mess.

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iL PUntO di

Cortina InConTra, dal 27 dicembre 2011 al 7 gennaio 2012

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di Vera Slepoj

Mettiamo fine alla leggerezza

A realistic sense of freedom

Il pessimismo declina la visione problematica e razionale della vita. È un pensiero ristretto, che tende a contabilizzare il rischio, la possibilità di incorrere nel pericolo, a volte cementificando l’individuo nella passività. C’è un momento utile,

però, anche per il pessimismo: quando il pensiero diven-ta necessario per non alterare la realtà. PERCHé guAR-dARE Al FuTuRo Con PESSIMISMo? Perché, so-prattutto in questo momento storico, la leggerezza ha fatto il suo tempo. Il pensiero positivo ha mistificato l’azione e ha dato all’individuo uno strumento ambiguo per guardare il mondo. Il pessimismo è importante per rendere ognuno di noi consapevole che i problemi van-no affrontati. L’Italia è un paese che culturalmente, a differenza di altri, ha un rifiuto talvolta infantile, o quasi vicino all’isteria, verso le forme di pensiero pessimisti-co: tendenza comune è quella di volere per forza trasfor-mare ogni situazione carica di dolore o di complessità in qualcosa di “esagerato” e transitorio.

Il pessimismo non fa sconti nemmeno alle sogget-tività ed evita la propensione a dare agli altri la re-sponsabilità dei propri problemi: bisogna essere un po’ pessimisti, quando ci si vuole veramente guardare dentro. L’ottimismo è, invece, una struttura psicolo-gica. Può essere incapacità di accettare la realtà, ma in ogni caso, è ben più sensato di altri atteggiamenti, se privo di superficialità. Nel pensare al futuro, l’ot-timismo è fondamentale, perché fa sì che dentro l’e-nergia stessa di un progetto si possano organizzare idee e creatività. Senza l’ottimismo non si avrebbero la leggerezza del rischio, la sicurezza del risultato, il desiderio di una pulsione. PERCHé guARdARE Al FuTuRo Con oTTIMISMo? Perché in quest’anno che verrà, sarà un requisito fondamentale, per con-sentirci di diversificare l’omologazione del pensiero in

“altro”. L’individuo utilizza l’ottimismo non solo per dare il meglio di sé, ma soprattutto perché, nei senti-menti, la visione evolutiva dei nostri comportamenti costruisce la possibilità di fare programmi alternativi alla vita stessa. L’ottimismo ci serve per rompere con la paura e con l’inclinazione a voler controllare, con il pregiudizio, i nostri e gli altrui accadimenti. L’ottimi-smo, infine, ci offre la possibilità di comprendere che la vita, pur nella sua complessità, è straordinaria pro-prio perché non la possiamo costruire fino in fondo come vorremmo, regalandoci, così, però, un grande senso di libertà.

Pessimism does not accept a rational view of life’s problems. But pessimism has its place, its use: when thought is needed to accept reality. Why are we pessimistic? Because, especially at this

historical moment, frivolity has had its day; it is im-portant to make everyone aware that problems must be faced. Italy is a country that culturally, unlike oth-ers, sometimes rejects pessimistic thoughts like a child might; we tend to want to reject every situation laden with pain or complexity. But looking inside us requires some pessimism. By contrast, optimism is a psycho-logical construct; it is paramount if we think of the future, because it gives energy to ideas and creativ-ity. Without optimism we don’t have the agility to take risks, to find safety in results, the desire of an urge to succeed. Optimism, gives us the opportunity to un-derstand that life, despite its complexity, is unique because we cannot build it up from the bottom as we would like, but rather gives us a great sense of freedom.

18Una montagna di Libri, dal 10 dicembre 2011 al 9 aprile 2012

iL PUntO di

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di Luca Goldoni

4x4?Una cabala

Ci autocelebriamo come i più estrosi guidatori d’Europa, ma spesso naufra-ghiamo nei centimetri di neve che insi-diano le nostre settimane bianche. Si salvano i guidatori vaccinati da decine

d’inverni polari, ma non gli imbranati delle generazio-ni recenti che comprano le catene, ma poi non sanno come e quando montarle. Ho visto intrepide fanciulle lavorare sulle gomme anteriori di auto munite di tra-zione posteriore, o viceversa. Basta una decina di simi-li campioni e intere vallate si paralizzano e, invece del profumo delle abetaie, esalano i fumi delle tangenziali. Poi ci sono i piloti, lassù in plancia, al timone degli in-crociatori chiamati suv, sorvegliati speciali dagli asses-sori al traffico perché inquinano e ingombrano il triplo di una citycar. Anche loro non fanno una gran figura sulla neve. Credono che 4x4 sia una cabala, l’antidoto contro neve e ghiaccio: non sospettano che anche un gippone può diventare un bob se, anziché sfiorare acce-leratore e freno a piuma d’oca, viene trattato a mazzate. Un ufficiale della Stradale mi raccontò che nelle valli alpine si fanno più “kristiania” sulle strade che sulle piste e che il vero problema delle stazioni invernali non sono le scuole di sci ma le scuole guida. Accade, in-somma, ciò che Quattroruote ha documentato qualche anno fa, provando una dozzina dei suv più blasonati in un severo test sulla neve d’alta quota.

Foto impietose mostrano gruppetti di volentero-

si che spingono i superbi mostri incapaci di superare lo stretto tornante o di ripartire in salita. Gli esperti spiegano che i suv sono penalizzati dalla loro mole e precisano che, con pneumatici da neve, è tutt’altra musica. Però, a questo punto, il profano riflette: uno investe un capitale in un mausoleo a trazione inte-grale, convinto di evitare la noia di montare catene da camion o di perder tempo e denaro per sostituire le gomme da 200 all’ora con quelle artigliate e poi si pianta come una banalissima giardinetta. Allora a che serve un 4x4? Ho telefonato ad alcuni gommisti che dicono: quattro pneumatici per super suv possono co-stare fino a 2.500 euro.

La psicologia degli italiani è insondabile: abban-donano le città con allarmi rossi da smog e si pre-sume che in montagna cerchino una boccata di os-sigeno. Nobile aspirazione, se lasciassero l’auto nel garage dell’albergo e raggiungessero le piste a bordo di ski-bus. Invece il distacco dal proprio mezzo è così straziante che arrivano agli impianti in macchina. La parcheggiano con allucinanti manovre a slalom e lo ski-bus non passa più. Valico bloccato, le marmitte fu-mano e i nostri eroi aspirano. Prendono il fuoristrada anche per andare in discoteca, che dista 300 metri, e lo posteggiano dove capita, meglio se intrepidamente impennato su un cumulo di neve, così le ragazze capi-scono che razza di manico è il pilota. I pochi temerari che vanno in montagna per scarpinare si avventurano in fila indiana, terrorizzati dai guidatori da rodeo che, fra l’altro, lasciano una scia puzzolente (più l’aria è ter-sa e più risalta il tanfo in cui viviamo sepolti in città, ormai senza accorgercene). Il sogno segreto di questi talebani del volante è di evitare il “pigia pigia” in fu-nivia come acciughe in barile e trovare un parcheggio panoramico. Ai piedi del Sassolungo o delle Tofane.

Suv che si piantano come fossero giardinette, fuoristrada

intrepidamente impennati su cumuli di neve e fanciulle

disperate alle prese con pneumatici e catene: ma davvero

abbandonare la propria auto in vacanza è così straziante? A quanto pare sì, stando alla

pungente cronaca di una delle penne più ironiche del

giornalismo nostrano.

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L’OSPitE

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di Antonella Zangaro

Sotto il segno dell’Acquario

Under the sign of Aquarius

Le notti stellate immerse nelle Dolomiti alimentano i sogni. Questo è il luogo ideale per osservare quelle piccole luci, rincorrendo il desi-derio di afferrarne il segreto in una dimensione di armonia universale. Tra coloro che cercano di

ricucire il filo che unisce l’eterno con le fugaci vicende umane, figurano gli studiosi di astro-cartografia. L’antica disciplina studia le mappe del pianeta Terra, mettendole a confronto con le energie e le emozioni dei suoi abitanti per cercare una spie-gazione a quel senso di appartenenza che li avvolge quando si trovano in determinati luoghi e non in altri. Inseguendo la ragione più profonda di questo mistero e le predisposizioni geografiche nascoste nell’anima, l’astro-cartografia prova a sciogliere anche il segreto del successo della Regina delle Dolomiti. Ad accompagnarci verso la scoperta della magia di Cortina d’Ampezzo è Claudio Cannistrà, grande studioso e direttore del bimestrale di astrologia Sestile. «Storicamente stretta tra il Leone di San Marco e l’Aquila asburgica, che è dello Scorpione, la città è sempre riuscita a mantenere intat-te la sua individualità e le sue caratteristiche». Inizia così il racconto di Cannistrà, che prosegue: «È solo dopo una lun-ga altalena di aspettative e di speranze che il 29 gennaio del 1923, Cortina venne definitivamente assegnata alla provincia di Belluno». Una storia nata sotto il segno dell’Acquario. An-cora più preciso, Cannistrà alza lo sguardo verso quella Ve-nere che dal Sagittario determina «il rapporto speciale che Cortina vive con il resto del mondo, quella magia che la rende tanto apprezzata e ne amplifica il successo della sua vocazione turistica». È una Regina, sì, ma la sua bellezza non è “leoni-na”, non è appariscente perché colpisce l’intimo e tende alla perfezione. Dominata dall’Urano dell’Acquario, è senz’altro una città estrosa, a tratti eccentrica, ma Saturno l’ammoni-sce a non strafare mai. «La Regina delle Dolomiti — si spinge oltre Cannistrà — custodisce in sé la bellezza e il fascino di una città tra il vecchio e il nuovo». Se Saturno si cela nelle sue montagne, Urano guarda al mondo con le Olimpiadi. Eppure ancora non basta. La riflessione, a questo punto, fa un balzo all’indietro e sfoglia le pagine di quel tempo mitologico nel

quale l’Acquario era il portatore dell’acqua, la sorgente di vita. «Cortina D’Ampezzo custodisce in sé la bellezza di Ganime-de, il coppiere degli Dei che versava l’ambrosia». Tra le sue vette, materia e spirito si fondono per restituire all’uomo la di-mensione divina. Il cielo, i prati e la neve illuminano l’alchimia dell’essere umano. Infine Cortina, come l’Acquario della fra-tellanza, tiene le braccia aperte all’accoglienza, consentendo di toccare la bellezza dell’infinito nei suoi panorami unici. Ai profani non resta che provare un’esplosione di energia vitale profonda e stupirsene. Agli scettici, invece, diciamo: «Perché, poi, non dovrebbe essere così?».

The starry nights, which immerse the Do-lomites, feed our dreams. Our thoughts race quickly up there, and those little lights seem to be closer. Some people observe the stars chasing the desire to grasp the secret of universal har-

mony in one dimension, others sew the thread that unites the eternal with fleeting human affairs. The secret of the success of the Queen of the Dolomites is explained by Claudio Can-nistrà, a great scholar and director of the bimonthly astrology magazine Sestile. «Cortina d’Ampezzo — Cannistrà begins — after a see-saw of expectations and hopes, was assigned to the province of Belluno on January 29, 1923». This history was made under the sign of Aquarius. To explain this fur-ther, Cannistrà looks towards Venus from which Sagittarius determines «The magic that makes Cortina such a famous tourist destination connects it to the outside world. Aquarius is the water carrier — explains Cannistrà — the beauty of Ganymede, cupbearer of the gods, who pours ambrosia. Cor-tina illuminates the alchemy of the human being, where mat-ter and spirit merge to restore a divine dimension to man». Finally, Cortina like the brotherhood of Aquarius, holds her arms open to welcome you, allowing you to touch the beauty of infinity in its unique scenery. And we can say to sceptics: «Why, then, should it not be so?».

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COL nASO ALL’inSù

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COrtinA,AttO tErZO

di Carlo ed Enrico Vanzina

Forse perché il primo amore non si scorda mai, o perché a volte vale la pena ripetersi quando a monte c’è un grande successo, quel che è certo è che le prossime Vacanze di Natale, tornano di casa in Ampezzo. L’occasione giusta per

ripercorrere la breve storia di un vero e proprio fenomeno cinematografico.

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utto inizia nel 1959, quando Camillo Mastrocinque gira una divertente commedia ambien-tata a Cortina. È il celeberrimo Vacanze d’inverno, con Alberto Sordi e Vittorio De Sica, scrit-to da Oreste Biancoli e Rodolfo

Sonego. Un film grazioso, spiritoso. Ancora oggi molto godibile. Anni dopo, era il 1983, noi due rea-lizziamo una commedia nostalgica di grande suc-cesso popolare. È Sapore di Mare, cronaca senti-mental-comica di una estate degli anni Sessanta, a Forte dei Marmi. La sera della prima a Roma, al Cinema Empire, è presente anche Aurelio De Lau-rentiis. Il film gli è piace moltissimo e, all’uscita, viene ad abbracciarci. Ci dice: «Il prossimo film lo facciamo insieme. Un Sapore di mare ambien-tato oggi, sulla neve, a Cortina». Insomma, è lui a proporci l’idea. Che ci piace subito perché cono-sciamo molto bene Cortina d’Ampezzo. Ma anche perché si lega in maniera precisa a quel Vacanze d’inverno, autentico archetipo della commedia ita-liana che tanto amiamo. Accettiamo. Così è nato Vacanze di Natale. Il film si rivela un altro grandis-simo successo. Se Sapore di Mare aveva fotografa-to l’Italia del passato, Vacanze di Natale fotografa il presente. E il pubblico si riconosce in quei per-sonaggi dell’Italia anni Ottanta che affrontano la vita con nuova energia. In un panorama un po’ ripetitivo della commedia nostrana, fiaccata dal grigiore degli anni Settanta, arrivano finalmente sullo schermo attori giovani, scanzonati, allegri, vitali. Le musiche sono in sintonia con il pubblico. Il dialogo è di grande attualità. Quando si dice un film molto azzeccato. Che poi, nel corso del tem-

po, ha avuto l’onore di diventare vero e proprio cult, grazie al consenso delle generazioni succes-sive. Si può dire, in un certo senso, che la grande saga dei film natalizi prodotti da Aurelio De Lau-rentiis cominci di fatto proprio con Vacanze di Na-tale. Alla realizzazione di una parte consistente di questa saga abbiamo partecipato anche noi. Con film di vario genere (instant, storico, fantasy). Ma tra questi, altre due volte abbiamo ripreso il tema della vacanze sulla neve: in Vacanze di Na-tale 95, scritto da noi per Neri Parenti, con ambientazione ad Aspen, e in Vacanze di Natale 2000, girato da Car-lo, di nuovo a Cortina. Nel ‘90 e nel ‘91, invece, fu En-rico Oldoini a scrivere e a girare i suoi Vacanze di Natale su nevi diverse… Non saremo certo noi a dare dei giudizi critici su questi film. Vogliamo solo aggiungere una nostra piccola ri-flessione. Vacanze di Natale, con il passare del tempo, ha assunto un significato che va aldilà dello specifico filmico. È un contenitore sociolo-gico che fa un po’ da specchio all’evoluzione della società italiana. Vedendo questi film si possono

TPer tutti gli estimatori del genere,

per appassionati e fan che vogliono rivivere luoghi cult ed emozioni da grande schermo, imperdibili

i pacchetti turisticiSet a tutto sport,

Sulle orme del lifestyle

Fans who want to live the emotions and the cult places of the movie

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footstepswww.cortina.dolomiti.org

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Era il 1983 quando Jerry Calà, Christian De Sica e Claudio Amendola arrivarono sulle nevi di Cortina per il primo Vacan-ze di Natale. Un’ambientazione spetta-colare per raccontare un fotogramma dell’Italia degli anni Ottanta. Un vero e proprio colpo di fulmine, visto che, nel 2000, i fratelli Vanzina tornano tra le Dolomiti d’Ampezzo per Vacanze di Na-tale 2000.

Quest’anno, Filmauro di Aurelio e Luigi De Laurentiis, insieme a Neri Pa-renti alla regia e Carlo ed Enrico Vanzina alla sceneggiatura, riportano nei luoghi da cui tutto era partito i loro spettatori, pronti come ogni anno a riempire le sale cinematografiche. Tra i mattatori di vizi e virtù all’italiana, non poteva mancare Christian De Sica (nei panni dell’indi-menticato Covelli), affiancato questa volta da Sabrina Ferilli, Ricky Memphis, Giuseppe Giacobazzi, Ivano Marescotti e dalla coppia comica Graci-Follesa. As-solutamente da segnare in agenda l’ap-puntamento del 16 dicembre 2011, data di uscita del film.

A volteritornano

in apertura, un fotogramma del nuovo Vacanze di natale a Cortina, con la coppia di protagonisti de Sica-Ferilli nei panni dei coniugi Covelli. nella pagina accanto, l’attore insieme al regista neri Parenti sul set del film. A sinistra, ricky Memphis e Valeria Graci durante le riprese.

Overleaf: a still from the new film Vacanze di natale a Cortina, (Christmas holidays in Cortina) with the stars de Sica and Ferilli appearing as Covelli spouses. Opposite: the actor with the director neri Parenti on the set of the film. On the left, ricky Memphis and Valeria Graci during shooting.

Classe ’79, dal 2006, insieme al padre Aurelio, è produttore esecutivo per Filmauro. È da sempre un appassionato frequentatore di Cortina ma queste (non) Vacanze di Natale per lui hanno avuto un signifi-cato diverso. Ha passato ben tre mesi all’ombra delle Tofane per seguire i lavori di troupe, attori, registi, scenografi, comparse e chi più ne ha più ne metta. Vivere la valle ampezzana d’autunno, e lavorando, è stata l’occasione per lui di scoprire una Cortina diversa.

Come ha vissuto e cosa l’ha colpita di più durante le riprese?Il silenzio della vallata che fuori stagione è veramente affascinante. E le moltissime persone che sono salite da paesi e città vicine per partecipare

al film come comparse. Un’adesione inaspettata.Il piatto che non scorderà.Adoro i casunziei all’ampezzana.Ha già pensato a quando tornare tra le nostre belle montagne?Certo, a Natale a sciare tra le Dolomiti di Cortina. E farmi finalmente le mie vacanze di Natale.Quali caratteristiche fanno di Cortina la località di montagna più rinomata d’Italia?Il paesaggio mozzafiato, i tramonti sulle rocce dolomitiche che diventano arancione fluorescente, la buonissima cucina.non si può lasciare Cortina senza...Fare un salto alla Pasticceria Lovat per una cioccolata calda.

Luigi De Laurentiis

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trarre informazioni preziose su come siamo e su come siamo cambiati, noi italiani. È un valore ag-giunto che non va sottovalutato. Per questo, liqui-dare tutto ciò con la scorciatoia giornalistica del cinepanettone ci sembra un po’ riduttivo. Anche se, a detta di tutti, addentare una volta l’anno una fetta di panettone fa bene all’umore.

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Katia Follesa È Wanda, moglie di Andrea e sorella di Brunella: entrambe titolari di una modesta edicola di Bergamo.

la tua Cortina è…?

Il paesaggio incantevole che ti lascia senza parole. Quando al mattino mi svegliavo e aprivo la finestra, venivo nutrita di autentica natura. Vivo a Milano, dove è tutto un bel po’ diverso. Cortina è rosa, come le guance della gente che ci vive. È ospitale, affabile e cordiale. Per strada in tanti mi salutavano e mi sorridevano. È una cosa che non capita spesso.

Sabrina FerilliÈ Elena, moglie del Covelli-De Sica, borghese capitolina, risoluta e a dir poco vivace.

la tua Cortina è…?

Il verde delle valli e il rosa delle vette: a volte sembra davvero di vivere in una favola. Queste montagne sono speciali: per me, le più belle al mondo. Approfitto dell’intervista per salutare tutti gli abitanti di Cortina, apparentemente un po’ chiusi, ma così gentili e generosi dopo il primo incontro. Grazie di cuore.

Ivano MarescottiÈ l’ingegner Brigatti, manager spregiudicato, trasformista, sempre in sella con tutti i governi degli ultimi decenni.

la tua Cortina è…?

Come l’America! La prima volta qui è come la prima volta a New York: si sta per ore con il naso all’insù a guardare la meraviglia delle vette.

Giuseppe Giacobazzi

È Andrea, marito di Wanda, vincitore di 250 mila euro al gioco dei pacchi in tv. Preso dall’euforia del denaro, prenota un soggiorno nell’albergo più chic di Cortina.

Tornerai?

Tornerò quando ci sarà neve ma, ‘stavolta, quella vera. Non vedo l’ora.

Dario BandieraÈ Lando, giovane siciliano appena assunto come autista grazie a una raccomandazione politica.

non si può lasciare Cortina senza...

Aver visitato il Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo e aver gustato le prelibatezze della cucina locale.

Carlo Vanzina Regista, produttore e sceneggiatore, è firma, insieme al fratello Enrico, di soggetto e sceneggiatura del ritorno ampezzano di queste Vacanze di Natale 2011.

Tornerai?

Certo: vengo a Cortina ogni anno, la frequento da sempre. Già mio padre aveva preso una casa in affitto dove noi salivamo ogni Natale, a febbraio o d’estate. Lavorare qui è facilissimo, anche per le piccole dimensioni. La gente è cordiale e ci accoglie ogni volta con grande calore.

Ricky MemphisÈ Massimo, marito di Brunella, in lotta con la coppia di cognati Andrea-Giacobazzi e Wanda-Follesa, neo-arricchiti in tv.

Il piatto che non scorderai.

Casunziei ampezzani: li ho visti in un momento in cui li avrei divorati e invece mi aspettava il solito cestino che danno agli attori sul set.

Christian De SicaÈ l’intramontabile Roberto Covelli, affermato avvocato romano, marito di Elena-Ferilli, in vacanza nel suo chalet con il proposito di diventare, finalmente, un marito fedele.

Il piatto che non scorderai.

La cucina ampezzana è tutta eccezionale, da qualsiasi angolo e piatto la si prenda. Unico problema: la linea! Bisogna stare attenti quando ci si ferma qui a lungo.

Valeria GraciÈ Brunella, moglie di Massimo e sorella di Wanda. (Dal palco di Zelig, salta al grande schermo una delle coppie regine della comicità in rosa).

non si può lasciare Cortina senza…

Passeggiare nei boschi. Respirare quell’aria pulita è un vero centro benessere quotidiano.

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di Massimo Spampani – Archivio storico foto Zardini

Tra le pagine del diario, ormai non più segreto, di un celebre giornalista ampezzano, sulle tracce dei tanti “ciak” dal lui vissuti in prima persona,

sbirciati, catturati e, senza dubbio,mai più dimenticati.

Cortina d’Ampezzo: buona la prima.

Faye dunaway (nella pagina seguente con Marcello Mastroianni) durante le

riprese di Amanti.

Faye dunaway (on the next page with Marcello Mastroianni) during the

filming of Amanti.

E come potrei dimenticare? Quegli occhi viola penetranti, quel ballo lento sulle note di Stranger in the night all’Hotel Miramonti, sulla pista del Tiger, la storica discote-

ca. Lei, Liz Taylor, stretta a Helmut Berger, in quella scena giovane gigolò appena reduce da un altro film di successo, Ludwig, di Luchino Visconti. Lei, bella e capricciosa, perennemen-te in ritardo sul set, con Richard Burton (non coinvolto nel cast di Mercoledì delle Ceneri, 1973) che l’aspettava sempre in camera, ben fornito di whisky e di gin. Eravamo sei coppie (facevo la comparsa), gomito a gomito con la diva. E poi a Dobbiaco, alla stazione. Dal treno (una vecchia vaporiera) scendeva Henry Fonda (nella parte dell’anziano marito) che arrivava a Cortina mentre lei lo aspettava: quanti ciak prima di quello giusto. Con la fila di vagoni por-tati avanti e indietro verso San Candido, mille volte, e tutti a scendere e salire ripetutamen-te. A proposito di treni, mi ricordo quando ero bambino, Frank Sinatra che, dall’Hotel Cristal-lo dove alloggiava, in elicottero si trasferiva a Calalzo, sui binari, per le riprese de Il colonnello Von Ryan, film del 1965, in cui era un colonnello statunitense alle prese con la direzione del fur-to di un treno da mano nazista (nel cast anche una giovane Raffaella Carrà). Ricordo Marcello Mastroianni — che tra l’altro fu “camerata” di

How could I forget? Those penetrating violet eyes, that slow dance to the tune of Stranger in the Night at the Hotel Miramonti on the floor

of the Tiger, the historic disco. Liz Taylor on the set, with Helmut Berger, a young gigolo just back from another suc-cessful film, Ludwig, directed by Luciano Visconti. She was beau-tiful and whimsical, always late on the set, with Richard Burton (who was not in the cast of Ash Wednesday, 1973) always wait-ing for her in the bedroom, well supplied with whiskey and gin. We were six couples, (I appeared as an extra), side by side with the star. And then at the train station in Dobbiaco, Henry Fonda, playing the part of an elderly husband, get-ting off the old steam train in Cortina while she was waiting for him: we had to do so many “takes” before it was right. The engine and carriages had to go back and forth to San Candido a thousand times, and everyone had to keep getting on and off. Speaking of trains, I remember when I was a child; Frank Sinatra (who was staying at the Hotel Cristallo) flew to Calalzo railway station by heli-copter so he could be on time to shoot the 1965 film Von Ryan’s Express. Sinatra, a colonel in the

Storie dal set

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mio padre Alfredo, all’Istituto geografico milita-re di Dobbiaco nel 1943, come topografo — che vicino alle malghe di Fedarola, sotto le Tofane dove scende la pista Tofanina, consuma un idillio amoroso con Faye Dunaway in Amanti, 1968. Alla regia, Vittorio De Sica: l’ho anche in mente alla macchina da presa sulla strada statale alle porte di Cortina. Un’altra comparsata l’ho fatta in Solo per i tuoi occhi. Una motocicletta sfondava la ve-trata della Stella d’Oro, storico albergo ampezza-no, oggi sede della Cassa Rurale in Corso Italia. Nei panni dell’agente 007 c’era allora Roger Mo-ore: era il 1981. Due anni dopo sarebbe toccato a Vacanze di Natale, film apripista della serie di pel-licole dei fratelli Vanzina destinate poi a compa-rire ogni anno sotto l’albero. Sono stato altre vol-te sul set a Cortina e dintorni, ma nella veste di giornalista. Ho seguito l’immensa produzione di Cliffhanger con Sylvester Stallone — soffre di ver-tigini, ma le sue controfigure sono perennemente appese alle pareti — dove le Dolomiti ampezza-ne hanno finito per essere le Montagne Rocciose del Colorado. E mi ha molto incuriosito L’Orso di Jean-Jaques Annaud, con il grizzly a Misurina, dove le stesse montagne hanno finto di essere la Colum-bia Britannica. Ho incontrato Ermanno Olmi alla regia e Paolo Villaggio, protagonista tra i boschi di Passo Tre Croci (dove c’è la pista di fondo) de Il segreto del Bosco Vecchio. Un ritorno della macchi-na da presa nei luoghi dove già, nel 1926, si girò Il gigante delle Dolomiti con Maciste. Un muto che l’ambientazione in mezzo alla neve bianca e ovatta-ta ha reso straordinario. Un album di volti celebri, insomma, vere e proprie icone dell’immaginario collettivo che ho avuto l’onore di poter sbirciare da una postazione privilegiata, per poi custodirne il ricordo nei cassetti della memoria che, di tanto in tanto, torno ad aprire.

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U.S. air force, led the es-cape from the train that was eventually liberated from the Nazis. The cast included the young Raf-faella Carrà. And then Marcello Mastroianni — who was one of my father Alfredo’s “comrades”, topographer at the mili-tary geographic institute of Dobbiaco in 1943. I remember him near the pastures at Fedarola, under the Tofane where the Tofanina ski run goes, and where he and Faye Dunaway had a romance on the set of the 1968 film A Place for Lovers. And then there’s the director, Vittorio De Sica, with his camera on the road at the outskirts of Cortina. I made another ap-pearance as an extra in For Your Eyes Only. A motorcycle smashed the window of the Stella d’Oro, a historic Cortina hotel, now the headquarters of the Cassa Rurale bank in Corso Italia. Roger Moore was agent 007 in this 1981 film. Two years later it was the turn of Vacanze di Natale (Christmas Holidays), the fore-runner of a series of films from the Van-zina brothers set in the Ampezzo valley. I was on set in Cortina and surroundings

many other times, but as a journalist. I followed the immense production of Cliffhanger with Syl-vester Stallone — despite

being afraid of heights, his stunts were always on rock faces — and the Ampezzo Dolomites became the Rocky Mountains of Colorado. I was intrigued by Jean-Jacques Annaud’s film L’Ours (The Bear) with the grizzly at Misurina — and this time the mountains became British Co-lumbia. I met Ermanno Olmi (director) and Paolo Villaggio (the star) of the film Il segreto del bosco vecchio (The Secret of the Old Forest) in the woods around Passo Tre Croci where the cross-country ski track runs. A step back in time to the place where in 1926 Il gigante delle Dol-omiti (The Giant from the Dolomites) starring Maciste was made. A silent film set in white snow that gives an extraor-dinary atmosphere. I am proud to have been a witness of a glorious past, today part of my memory.

A destra, la divina Elizabeth taylor che, a telecamere

spente, si stringe nella sua pelliccia.

On the right: the divine Elizabeth taylor,

off camera, comfortable in her fur.

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Cinema e commedia in breve tornano protagonisti, dal 20 al 24 marzo 2012, a Cortina, con cinque giorni di proiezioni, incontri e grandi ospiti: Cortinametraggio si conferma un appuntamento assoluta-mente da non perdere per tutti gli appas-sionati della settima arte. Già confermate le importanti partnership con il Centro sperimentale di cinematografia e, so-prattutto, con il Sindacato nazionale dei giornalisti cinematografici italiani che, per la seconda volta, si prepara a “decen-trare” tra le Dolomiti i prestigiosi Nastri d’Argento dedicati al cinema in breve. An-che nel 2012 sarà, infatti, la cerimonia di premiazione dei Nastri a chiudere, con il red carpet e il laboratorio di idee aperto ai cortisti, il festival di cinema d’alta quota più glamour d’Italia. Tra le novità, anche una nuova rassegna, Ciak Backstage: in proiezione quotidiana i backstage delle commedie nostrane quest’anno in sala.

Short films and comedy return to Cortina from 20 to 24 March 2012. Five days of screenings, meetings and special guests: cinema fans must be sure not to miss Cor-tinametraggio. The important partner-ship with the Experimental Centre of Cine-matography and National Union of Italian Film Journalists is already confirmed, and for the second time in the Dolomites, the Nastri d’Argento will be awarded to a short film. Once again in 2012, the awards ceremony, with the red carpet and labora-tory of ideas open to short film makers, will close this most glamorous Italian high altitude film festival. New features include a new show, Ciak Backstage: daily projec-tions from backstage of the comedies that will be shown in 2012 in Italy.

A marzoè di scenail corto

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www.cortinametraggio.it

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ia della Spiga, Hotel Cristallo di Cortina, due ore, 54 minuti e 27 se-condi. Alboreto is nothing» (Vacanze di Natale, 1983). Per tanti, soprattut-to per la generazione che oggi ha tra i 40 e 50 anni, questa più che una cita-zione rappresenta un vero e proprio

tuffo al cuore. Ed ecco che a Cortina la nostalgia si trasforma in attesa. Che, grazie al nuovo cinepanetto-ne, ci riporta dritti agli anni dei paninari che «vestiva-no piumino Moncler, cintura El Charro, Ray-Ban neri e Timberland (o più precisamente, Timber) da bosca-iolo. E delle sfitinzie o squinzie, da grippare fuori dai locali per un sabato sera al cinema o in due: avevano dei fuseaux fluorescenti, capigliatura riccia monu-mentale (ma allora non si usava il casco) e maglioni con spalle imbottite» (Diario Paninaro). Vacanze di Natale, 1983 — Vacanze di Natale, 2011. Tutto torna, sembra proprio essere il leit motiv di fondo. Il cinepa-nettone dei De Laurentiis riporta Cortina sul grande schermo, lungo Corso Italia i Moncler camminano da soli (a dire il vero ormai da un po’), i Ray-Ban sono risorti alla stra-grande, Timberland e El Charro han-no comunque ricominciato la loro scalata. Guai a rim-piangere gli yuppie e i loro vezzi. Non sono proprio più i tempi. Ma quello che è divertente indagare è l’at-titudine innata di Cortina a essere, sempre, un palco-scenico privilegiato di fenomeni di costume. Tempo fa, Francesco Rigatelli ha scritto su La Stampa: «Lo

«V

«COSA rEStErà di qUESti Anni ‘80?»

di Chiara Caliceti

Un bel pezzo del decennio più glitterato del secolo è immortalato nel primo Vacanze di Natale. Un vero cult, a

maggior ragione adesso, che i cinepanettoni vengono anche premiati a Venezia e si riaffacciano tra le Dolomiti; dove, non a caso, sono di nuovo in voga Ray-Ban e Moncler.Tutto torna e il cerchio si chiude, su quel palcoscenico

privilegiato che da sempre è Cortina.

stile di Cortina è una ricetta nota come i ravioli ca-sunziei: natura, cultura, eleganza e sport». Verissimo, soprattutto se a dirlo è un osservatore attento come lui. Che ha subito colto la capacità della Regina del-le Dolomiti di essere contenitore trasversale. Come poi emerge pensando ai film che qui sono stati girati, agli attori che, anche grazie a queste montagne, sono diventati vere e proprie icone. Gli anni ‘50 e ‘60 di Brigitte Bardot, Ingrid Bergman con la figlia Isabel-la. Quando Alberto Sordi veniva d’estate con Michele Morgan, Eleonora Rossi Drago e Jean Seberg a im-parare la parte per Vacanze d’inverno. Quando Clau-dia Cardinale si faceva immortalare “divissima”, sulla terrazza dell’Hotel Cristallo mentre girava La Pantera Rosa. Gli anni di Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Clark Gable ed Henry Fonda. Poi fu la volta di Ro-ger Moore in Solo per i tuoi occhi, e de Gli amanti di Vittorio De Sica, protagonisti Marcello Mastroianni e FayeDunaway. Senza dimenticare Mercoledì delle ce-neri di Larry Peerce con l’incantevole Liz Taylor. An-cora si parla delle sue bizzarrie al Tiger. Che nessuno si stupisca, dunque, se quegli anni ’80 sono stati e tornano a essere un fenomeno di costume. Il cerchio quasi si chiude e il mitico cinepanettone del 1983 è stato addirittura premiato dalla Mostra del cinema di Venezia come emblema della comicità made in Italy. In attesa di nuova linfa e nuove mode: quelle che Cor-tina e questo nuovo Vacanze di Natale si apprestano a lanciare.

fatti & persone

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MAssiMo Benetton44 anni, imprenditore, Treviso

di getto. Anni ’80-oggi. Cosa è cambiato?Le persone: sono sempre più esigenti. A volte cercano di far credere che potrebbero ac-contentarsi di poco e che vorrebbero tornare indietro nel tempo, poi, però, non sanno fare a meno di cellulari e iPad.

E cosa è cambiato a Cortina?Non molto, in realtà. È sempre un luogo di grandi potenzialità turistiche, ma dovrebbe sviluppare meglio l’offerta dedicata anche a chi non fa sport.

Eri appena adolescente. Con quale significato quegli anni sono rimasti nel tuo immaginario?Ci si divertiva tantissimo con poco: scivolava-mo dai prati con i sacchetti dell’immondizia o col cartone sotto il sedere. Ed eravamo molto indipendenti, cosa che oggi, tra traffico e di-vieti, i ragazzini non sono più.

ALessiA toMBA35 anni, founder della Link To Be, Bologna

di getto. Anni ‘80-oggi. Cosa è cambiato?Erano tempi dal sapore elegantemente genui-no e familiare, un modo di essere e vivere sen-za ostentazione. Oggi il “progresso-regresso” ci bombarda di immagini, stili, icone di bellez-za e di successo che, ahimé, non hanno nulla a che vedere con le atmosfere di quei tempi.

E cosa è cambiato a Cortina? Una volta i bambini si divertivano con poco e in modo creativo. Il pomeriggio andavo con gli amici alla Cooperativa solo per giocare sulle scale mobili o facevamo scivoloni nei parcheggi ghiacciati. Spero che anche mio figlio Gianal-berto, di tre anni e mezzo, possa un giorno rita-gliarsi un angolo di ricordi ed emozioni come è successo a me.

Eri appena ragazzina. Con quale significato quegli anni sono rimasti nel tuo immaginario?Ho vissuto a Cortina gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza. Ricordo le “vasche” in Corso Italia, quando ci appostavamo per assistere alle cadute dei passanti sul ghiaccio, o quando ci buttavamo sulla neve dalla seggiovia. Pia-cevoli follie, alle quali ogni tanto dedico un sospiro di nostalgia.

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fatti & persone

GiAnGuiDo RivA37 anni, imprenditore e presidente dei Giovani imprenditori di Bologna

di getto. Anni ’80-oggi. Cosa è cambiato?L’euro; i folli primi anni ‘90 tra politica, ter-rorismo e svalutazioni monetarie; internet e le comunicazioni in generale. Sono stati anni d’intensità unica, in cui è cambiato tutto e più volte. Hanno segnato la differenza nella gestione del tempo: siamo persone molto più consapevoli del mondo, magari un po’ diso-rientati, ma consci di dover fare il possibile per riparare ai tanti errori del passato.

E cosa è cambiato a Cortina?La spensieratezza. Si arrivava in montagna e si continuava, agevolati dal contesto meravi-glioso, a vivere felicemente. Ora, forse, si ar-riva ricercando un’oasi di pace e protezione da un mondo più aspro e aggressivo.

Eri appena ragazzino. Con quale significato quegli anni sono rimasti nel tuo immaginario?Da bambini eravamo più liberi. Ci lasciavano scoprire quel fantastico parco giochi naturale che è Cortina, conoscere coetanei di altre città, crescere in tranquillità sulle montagne più belle del mondo.

ALessAnDRo RADiCe40 anni, architetto, Milano

di getto. Anni ’80-oggi. Cosa è cambiato?La spensieratezza e la voglia di divertirsi: tutto sembrava più facile.

E cosa è cambiato a Cortina?Cortina è sempre uguale! Qualche discoteca è cambiata, qualche seggiovia migliorata, ma la poesia e i profumi che si respirano lassù sono sempre gli stessi.

Eri appena ragazzino. Con quale significato quegli anni sono rimasti nel tuo immaginario?C’era un boom economico che appariva nel look di tutte le cose, dall’abbigliamento esageratamente griffato alle automobili agli orologi. In quegli anni i film dei Vanzina erano davvero un’icona. La voglia di appari-re e di essere si riassumeva nel desiderio di assomigliare ai grandi manager o industria-li dell’epoca.

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L’ECOdEL FUtUrO

di Caterina Cavina – illustrazioni di Federigo “Ghigo” Gabellieri

Una Regina resta tale anche se perde il suo scettro. Cortina manterrà il suo stile anche se non ci sarà più neve? Quando i sandali infradito avranno sostituito

gli scarponi, qualcuno ricorderà con nostalgia il manto bianco delle montagne? Un’avvincente

congettura fantascientifica o un’inquietante ipotesi del domani? Ce lo rivelano il racconto romanzato di una scrittrice e l’intervista a uno scienziato alla

ricerca di nuove forme energia.

natUra&cUltUra

L’ECOdEL FUtUrO

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arfalle esotiche fendono l’aria tersa, ma non più fred-da, di quella che era la Regi-na delle Dolomiti. Si rifugiano in mille battiti d’ali colorate nella Basilica dai muri dorati dei Santi Filippo e Giacomo.

Un sottile velo d’acqua cristallina colora ancora di più il rosa delle Tofane, rendendole iridescenti. Sulle piste non c’è più neve: tutto è coperto da un prato color verde acceso, dove si continua a sciare con particolari scarponi antigravità, indossando abiti leggeri, muovendo le racchette come ali e se-guendo, grazie a programmi inseriti nei calzari, le piste rese celebri dalle lontanissime Olimpiadi del 1956. Siamo nel 3265. Le Tofane, il Cristal-lo, i carmini calcari della Croda Rossa, le Cinque Torri, il Lagazuoi e la Croda da Lago sono ancora tutti là (ma il laghetto Federa è un campo da golf), immutati nei millenni, perplessi di fronte al ghiac-cio, alle nevi e al battito dei denti che scompaiono, anno dopo anno. Il Faloria è sempre la “casa del Sole”, ma di un sole giocherellone che scioglie le punte gelate della corona della Regina. Nei boschi maestosi, gli abeti sono ancora più verdi e mille fiori mai visti, dai petali fosforescenti e carnosi, forse antichissimi o del futuro chissà, spuntano a far concorrenza alle stelle alpine ormai sparite. Gli stambecchi se ne sono andati al Nord, dove c’è ancora, per poco, un po’ di fresco. Gli ampez-zani sono diversi. Girano in infradito, invece che scarponi, qualcuno tenta di mantenere le tradizio-ni di un tempo, portando la pelliccia, ma di un ritrovato sintetico leggero, che protegge dal caldo e filtra i raggi ultravioletti. Le strenne natalizie, i babbi Natale sono cullati dal fresco vento dei condizionatori. È la Cortina del disgelo. Sulle ter-razze dell’Hotel Cristallo s’indicono lussuose gare di gavettoni, dove a ogni esplosione di palloncini, rigonfi di profumi, scoppiano scintille di brillanti. Gli impianti di risalita mostrano i mille colori dei giardini dolomitici. Le stufe sono porta-ghiaccio: più nulla di caldo viene servito nei bar, solo coc-ktail pieni di ombrellini e frutta esotica, ora rac-colta sul posto. Del resto, il mare non è più così

lontano. Ma i nostalgici non abbandonano gli sci: dentro allo Stadio del Ghiaccio, tra-sformato in un enorme scher-mo tridimen-sionale, senza muovere un passo si può scegliere una delle antiche piste ampez-zane, rivivere l’ebbrezza del freddo, della neve, sentire di nuovo l’odore dei pini e non il dolciastro aroma di gelati che si sciol-gono troppo in fretta. Il Trampolino Italia è fermo al suo posto, ma ora serve a lanciarsi con coraggio in una delle tante piscine naturali che si forma-no ai suoi piedi. I fuochi d’artificio continuano a brillare nel cielo notturno, ma non sono più ri-flessi dal candore fosforescente del manto inne-vato. Qualcuno guarda i vecchi video, di quando a Cortina faceva freddo, collage della Dolce Vita di un tempo, quando tutto era in bianco e nero, le signore prendevano tè caldissimi e raffreddo-ri, e si chiede come mai, presi dalla frenesia del quotidiano, si sia arrivati a un caldo così innatu-rale. Qualcosa si poteva fare, in effetti, visto che scienziati e studiosi avevano previsto tutto o qua-si? Lo scaldarsi della terra e l’alzarsi delle acque. Una profezia vera e silenziosa come un fiocco di neve. Qualcuno forse penserà che una soluzione c’era, ma non venne perseguita, e tutti ricorderan-no una frase di un antico poeta, Goethe, di casa tra queste cime: «Voglio vedere chi mi supererà nell’arte di amare». Amiamo la natura, il ghiaccio, il freddo, e Cortina.

F È la Cortina del disgelo.Sulle terrazze dell’Hotel Cristallo

s’indicono lussuose gare di gavettoni, dove a ogni esplosione di palloncini, rigonfi di profumi, scoppiano scintille di brillanti.

Gli impianti di risalita mostrano i mille colori dei giardini dolomitici. Le stufe sono porta-ghiaccio: più nulla di caldo viene servito nei bar, solo cocktail pieni di ombrellini e frutta esotica,

ora raccolta sul posto.

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Partire per le ferie e mandare l’automo-bile in vacanza? Da oggi, finalmente, un desiderio che diventa realtà, grazie all’impegno del Dolomiti NordicSki, il comprensorio di sci di fondo più gran-de d’Europa. Con la card Dolomiti Nor-dicSkiMobile si potrà accedere a tutte le piste di fondo, muovendosi, sempli-cemente, in autobus e treno. Un’oppor-tunità unica per spostarsi da Cortina verso l’Alto Adige e il Comelico e in Ostirol fino a Silian, assaporando tutta “la sostenibile leggerezza dell’essere”… in vacanza. La card consiste in un ab-bonamento settimanale al costo di 29 euro per una singola valle o di 34 euro per l’intero carosello sciistico.

You’re going on vacation, can you also send the car on vacation? Now your wish has come true, thanks to the efforts of Dolomiti NordicSki, the largest cross-country ski area in Europe. The Dolo-miti NordicSkiMobile card gives you access to all cross-country ski trails, get-ting around easily by bus and train. It’s a unique opportunity to move from Cor-tina to the South Tyrol, then to Comeli-co and Ostirol up to Silian, enjoying the whole “bearable lightness of being” on vacation.The card consists of a weekly ticket costing 29 euros per single valley or 34 euros for the entire ski area.

Una verdesettimanabianca

www.dolomitinordicski.com

A tu per tu con il professor Sergio Focardi

del dipartimento di Fisica nucleare dell’università degli studi di Bologna

Un mondo dove la pro-duzione di energia elet-trica sia quasi a costo zero. Dove i reattori nucleari non produca-

no scorie radioattive. Dove non sia ne-cessaria una rete elettrica e vi sia una ridotta emissione di Co2 e altri inqui-nanti. Un mondo dove il ghiaccio non si scioglie e i reattori nucleari non esplo-dono. Un sogno? Forse non più. Grazie alla cosiddetta fusione fredda: l’energia “buona”, diversa dalla fissione e dalla fusione nucleare. Miraggio di molti ri-cercatori dopo il clamore provocato nel 1989 dagli esperimenti di Martin Flei-schmann e Stanley Pons dell’Università di Salt Lake City nello Utah. Da allora gli esperimenti si sono susseguiti sem-pre più frequenti e una risposta sembra arrivare anche dal dipartimento di Fisi-ca nucleare dell’Università degli studi di Bologna, grazie al progetto E-Cat. Il ca-talizzatore di energia a nichel e idrogeno i cui studi iniziarono nel 1989, quando il biofisico Francesco Piantelli, dell’Uni-versità di Siena, analizzò dei campioni di materiale organico scoprendo che pro-ducevano calore. Alla ricerca si affiancò subito Sergio Focardi, fisico dell’Univer-sità di Bologna. I due crearono un team di studiosi ai quali si aggiunse Roberto Habel dell’Infn di Cagliari. Dopo circa tre anni di lavoro, fu costruito un reatto-re nucleare nichel-idrogeno presentato ufficialmente all’Università di Siena. Il catalizzatore avrebbe riprodotto la re-azione nucleare a bassa energia messa a punto da Fleischmann e Pons. Negli anni, gli studi sull’E-Cat come il nome dato al “reattore” si sono susseguiti, i ri-cercatori sono cambiati, tanto che oggi a Focardi si è aggiunto una figura ester-na dall’ambito accademico, l’ingegnere Andrea Rossi.

A world where electric-ity is produced at almost zero cost; where nuclear reactors do not produce radioactive waste; where

there is no need for power supply and there is a reduced emission of CO2 and other pollutants. A world where the ice does not melt and nuclear reactors do not explode. A dream? Maybe not anymore, thanks to the so-called cold fusion: “good” energy, different from nuclear fission fuels. A mirage for many researchers af-ter the stir caused by the experiments of Martin Fleischmann and Stanley Pons of the University of Utah Salt Lake City in 1989. Since then experiments have been made even more frequently and now thee seems to be an answer, the E-Cat project, from the Department of Nuclear Physics at the University of Bologna. Studies into the nickel and hydrogen catalyst energy began in 1989, when biophysicist Franc-esco Piantelli, of the University of Siena, analyzed samples of organic material and found that they produce heat. Sergio Fo-cardi, a physicist at the University of Bo-logna, soon joined him. They out together a team including Roberto Habel of the National Institute of Nuclear Physics of Cagliari. After about three years of work, a nuclear reactor was built using nickel-hydrogen that was officially un-veiled at the University of Siena. The catalyst would replicate the low-energy nuclear reaction developed by Fleischmann and Pons. Over the years, studies on the E-Cat as the “reactor” became known, were carried out by other researchers, and to-day Focardi is joined by the engineer An-drea Rossi.

Professor Focardi, how exactly does the E-Cat work? «The individual gen-erators produce energy through a cold

L’energia “buona” è freddae, forse, italiana

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natUra&cUltUra

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Professor Focardi, come funziona, nel dettaglio, E-Cat? «Si tratta di singoli generatori che producono energia mediante processi di fusione nucleare fred-da, cioè a bassa temperatura. Il singolo generatore utilizza una miscela di nichel e idrogeno, portata alla temperatura di funzionamento e riscaldata con una resistenza percorsa da una corrente elettrica. Supera-to il valore di soglia della temperatura, hanno inizio processi di fusione nucleare nei quali il nucleo dell’i-drogeno penetra nel nucleo del nichel trasforman-dolo in un nucleo di rame. Questi processi liberano energia termica che scalda il contenuto della capsula e riscaldano il sistema, contribuendo a nuovi processi di fusione nucleare».

In pratica, unendo i due elementi si produce calo-re e quindi energia, esatto? «Proprio così».

Ma si tratta quindi della fusione fredda sognata dagli scienziati di ogni dove? «La denominazione di questi processi ha origini lontane nel tempo. Quando, nel 1989, Fleischmann e Pons annunciarono di aver ottenuto reazioni nucleari in un processo di realizza-to a bassa temperatura in una cella elettrolitica, dato che le reazioni nucleari si verificano normalmente nelle stelle (per l’elevata temperatura richiesta) fu coniato il nomignolo di fusione fredda. In realtà il termine più corretto sarebbe low energy nuclear reac-tions, (Lener)».

Come per ogni scoperta, la comunità scientifica sta studiando l’E-Cat; persino il premio Nobel Anto-nino Zichichi ha dedicato un anno di sperimentazioni al reattore a nichel-idrogeno. Non definendo tuttavia ancora convincenti i risultati ottenuti. Due impor-tanti dimostrazioni si sono tenute il 19 e il 28 aprile 2011 a Bologna con la partecipazione di osservatori e stampa internazionale. Persino il canale pubblico italiano Rai News ha seguito altri test avvenuti il 5 maggio. Il 6 ottobre ci sono stati altri test, di fronte a un misterioso compratore americano (il brevetto è ancora stato invenduto).

Insomma, la ricerca per la conquista della fusio-ne fredda alla bolognese continua a muovere i suoi passi. E speriamo che, una volta arrivati al risultato definitivo, tutto il mondo possa davvero beneficiarne.

nuclear fusion process, at low temperature. Each single generator uses a mixture of nickel and hydrogen, heated to working temperature with a resistor crossed by an electric current. The nuclear fusion process in which the nucleus of the hydrogen enters the nucleus of the nickel turning it into a copper core begins once the threshold temperature is exceeded. These processes release energy that heats the contents of the capsule thus heating the system, contributing to new processes of nuclear fu-sion».

In practice, combining the two elements produces heat and therefore energy, right? «That’s right».

But this is just the dream of cold fusion scientists everywhere? «The denomination of these processes be-gan a long time ago. In 1989 Fleischmann and Pons announced they had achieved nuclear reactions in a process carried out at low temperature in an electrolytic cell. Since nuclear reactions usually occur in stars (for the high temperature required) the name cold fusion was coined. The correct term would be low energy nuclear reactions, (Lener)».

As with any discovery, the scientific community is studying the E-Cat. Nobel Prize winner Antonino Zichi-chi has devoted a year of tests to nickel-hydrogen reac-tor. The results are not yet definitive, more convincing results are needed. Two major demonstrations were held on 19 and 28 April 2011 in Bologna with the participa-tion of observers and international press. Even the Ital-ian public broadcaster RAI News has followed other tests that took place on 5 May. On 6 October, there were other tests, in front of a mysterious American buyer (the patent has not yet been sold).

In short, the search for the conquest of cold fusion in Bologna continues apace. And we hope that, once we get there, the whole world will really benefit from it.

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ncontro Max nell’estate del 2011, in cima alla difficile ferrata Sci Club 18, in zona Faloria, nel pieno di una delle sue avventure a contatto diretto con la montagna: aveva spe-dito la mountain bike con la funivia e si preparava a pedalare attraverso

i boschi, poi giù, fino a Cortina. Max è consiglie-re esecutivo del gruppo Safilo, azienda leader nel settore dell’occhiale di alta gamma. La ditta ha sede a Padova, ma possiede salde radici dolomi-tiche: è nata e cresciuta, negli anni, a Pieve di Ca-dore, proprio come Massimiliano.

In the summer of 2011 I met Max at the top of the difficult Ski Club 18 via ferrata on Faloria. He was in the midst of one of his adventures in direct contact with the moun-

tains: he had sent his mountain bike up in the cable car and was getting ready to race across the woods and down to Cortina. Max is the execu-tive director of the Safilo Group, a leading high-end eyewear company based in Padua, but with strong roots in the Dolomites: it was born and grew up in Pieve di Cadore, just like Max.

I

VEdUtEdi MOntAGnA

di Paolo Tassi

Occhi puntati — è proprio il caso di dire — su Massimiliano Tabacchi. Un giovane

eclettico, che si muove con agilità tra freeride, sci-alpinismo, scalate e bicicletta,

senza mai perdere di vista il primo grande amore: le Dolomiti.

vertical iMportant people

Mountain views

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la famiglia Tabacchi e le dolomiti: quasi una parentela…«Affettivamente ed effettiva-mente sì. Oltre al lavoro del-le aziende situate in Cadore, quello che mi lega a queste montagne è la mia infanzia. Ho vissuto a Pieve fino al 1979. La mia vita era splen-dida. Mattina sui banchi di scuola, pomeriggio sulle pi-ste da sci con tanti aspiranti campioni: un periodo che spesso rimpiango».

The Tabacchi family and the dolomites, almost a kinship...«Yes, with affection and in ef-fect. In addition to the work of companies located in Cadore, my childhood experiences bind me to these mountains. I lived in Pieve until 1979. My life was wonderful. Mornings at school, afternoons on the ski slopes with many aspiring champions: I often look back with nostalgia to that time».

Il gioco del “se fosse”. Se Cortina fosse un paio di occhiali?«Sarebbe il modello più ele-gante esposto in vetrina. Le Dolomiti, le crode in partico-lare, emanano un’attrazione forte, quasi una fascinazio-ne. Sono montagne eleganti, al cospetto delle quali si sente l’esigenza di essere davvero “all’altezza”».

A game of “if”. What if Cor-tina was a pair of glasses?«It would be the most elegant model on show in the shop window. The Dolomites, the crags in particular, radiate a strong attraction, almost a fascination. They are elegant mountains; the sight of them makes one feel the need to be “on a high”».

Buona parte del Museo dell’occhiale di Padova è de-dicata ai testimonial sporti-vi: altro legame affettivo?«Gli atleti sono i migliori tester dei nostri prodotti. Siamo orgogliosi di aver avuto tra i nostri partner campioni come gli austriaci Franz Klammer e Hermann Maier. Insieme al gruppo degli Scoiattoli, nel 2004, abbiamo potuto “vedere” la cima del K2 e siamo fedeli compagni delle guide alpine nel loro straordinario lavoro quotidiano».

A large part of the Padua Museum of Eyewear is dedi-cated to sports testimonials: another emotional bond?«Athletes are the best testers of our products. We are proud to have had partners like the Austrians Franz Klam-mer and Hermann Maier. Together with the Scoiattoli climbing group in 2004, we were able to “see” the summit of K2 and are faithful com-panions of mountain guides in their daily work».

occhi sempre ben aperti in montagna?«Se le cime ti attraggono, devi conoscerle molto da vicino, pericoli inclusi. Per superarli mi affido a una gui-da alpina molto particolare: “il Baki” (Walter Bachmann, guide alpine di Cortina), che ha accompagnato mia mo-glie Valentina e me in molte escursioni. Abbiamo condi-viso tantissime avventure verticali. Direi che Walter mi abbia insegnato la lealtà e il rispetto necessari per vivere la montagna anche nel suo lato più selvaggio».

Eyes still wide open in the mountains?«If the peaks attract you, you must know them very well, in-cluding the dangers. To over come them, I entrust myself to a very special mountain guide “Baki” (Walter Bach-mann, mountain guide of Cortina), who accompanied my wife Valentina and me on many excursions. We have shared many vertical adven-tures. Walter has taught me the trust and respect neces-sary to enjoy the mountains even at their most savage».

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aolo

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marinottiVeste una donna sofisticata e

minimalista. Elegantissima. dries Van noten, Band of Outsiders, Massimo

Alba, rick Owens.

marinotti Sophisticated and minimalist clothing for women. Very elegant. dries Van noten, Band of Outsiders, Massimo

Alba, rick Owens.

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servizio fotografico di Stefano Zardini

YoUr personal stYle

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aratteristico come lo skyline del Cristallo o la ricet-ta dei casunziei, l’eleganza e lo stile sono il marchio di fabbri-ca di Cortina. Basti dire che tra Corso Italia e le strade del centro si trovano oltre 40 bla-

sonate boutique, per un totale di 300 tra le firme più importanti di prêt-à-porter, haute couture, e sportswear. Una concentrazione più unica che rara per una località di montagna, che non a caso si è guadagnata l’appellativo di Regina delle Dolomiti, una meta turistica ideale per quella che oggi usano chiamare shopping experience. Insomma, chi sce-glie un soggiorno a Cortina lo fa anche per il suo essere vetrina d’eccellenza dell’Italian way of life. Ed ecco gli ingredienti di CORTINA YOUR PER-SONAL LIFESTYLE, il marchio di qualità di una serie di appuntamenti che valorizzano la moda per farne spettacolo e intrattenimento, invadendo le strade, entrando nei locali, andando incontro alle persone in luoghi e momenti anche inattesi. Il pri-mo di questi eventi-guerrilla si è svolto lo scorso agosto: il servizio fotografico che proponiamo in queste pagine ne immortala i momenti salienti. Ed è stato solo l’antipasto della proposta dell’inverno: il Long Fashion Weekend del Ponte di Sant’Am-brogio.

The streets become a stage and the clothes take the spotlight. The unmistakable Cortina style breaks loose from the shops and becomes a surprise party to everyone’s taste. As distinctive as the Cristallo’s skyline or the casunziei recipe, el-

egance and style are Cortina’s trademarks. Suffice it to say that 40 renowned boutiques are scattered be-tween Corso Italia and the downtown streets, repre-senting more than 300 among the most important prêt-à-porter, haute couture, and sportswear stylists. This cluster is unique for a place in the mountains, which not by chance earned the nickname of Queen of the Dolomites, an ideal destination for what we now call shopping experience. In fact, those who chose to visit Cortina also do it based on its status as an excel-lent showcase for the Italian Way of Life. These are the ingredients for CORTINA YOUR PERSONAL LIFESTYLE, the quality seal of a series of events that valorise fashion, turning it into spectacle and enter-tainment, invading the streets, infiltrating the venues, meeting people in unexpected places at unexpected times. The first one of those guerrilla events took place last August: the photos we chose for these pages capture its most salient moments. And it was simply an appetiser for the winter event: the Long Fashion Weekend during the St. Ambrose holiday.

C T

Le strade diventano set e gli abiti sono star. L’inconfondibile stile di Cortina esce dalle vetrine

e si trasforma in una festa a sorpresa.Per tutti i gusti.

PrOntiPEr Un FAShiOn

WEEKEnd?

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YoUr personal stYle

bredoraffinato negozio interamente rivestito in legno. Atmosfera

“chiccosissima”, oggetti particolari, gioielli e accessori. tra i marchi:

Alberta Ferretti, Philosophy, Moschino, Givenchy, Jean Paul

Gaultier, Kenzo, Giuseppe Zanotti e roberta di Camerino.

bredo A refined shop, completely furnished

in wood. Ultra chic atmosphere with special things, jewelry and accessories. Among the brands:

Alberta Ferretti, Philosophy, Moschino, Givenchy, Jean Paul

Gaultier, Kenzo, Giuseppe Zanotti and roberta di Camerino.

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fassina donnaPer le donne che marciano al passo con i tempi, una selezione di grandi

nomi della moda da Maliparmi, a Scervino Street a dondup.

fassina donna For women who march in step with

the times, a selection of big names in fashion from Maliparmi to Scervino

Street to dondup.

50

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YoUr personal stYle

olympia sportnel cuore di Cortina, offre il top delle

firme dedicate all’outdoor. tra le proposte, la migliore collezione di

tecnica Group. Completano l’offerta Vuarnet, Zero rh+, dainese e

Mountain Force.

olympia sport in the heart of Cortina, offers top

brands of outdoor clothing. Among the brands on offer the best of

technica, Vuarnet, Zero rh +, dainese and Mountain Force.

Profumeria ThyllySuccede che il tempo trasformi un’antica drogheria di

montagna in un raffinato scrigno di profumi e segreti di bellezza. Stiamo parlando di thylly, regno della bellezza di cui è sovrana Manuela Antonelli, della famiglia proprietaria della profumeria dal 1926, quando i locali di Corso italia 54

ospitavano un piccolo negozio, “succursale” di una farmacia di Bolzano. tutti i make-up di queste immagini sono opera di Manuela, in passato truccatrice per Christian dior: una vera

artista quando i suoi pennelli si intingono di ciprie e ombretti.

Thylly Perfumerytime may turn an old drugstore in the mountains into a sophisticated chest of scents and beauty secrets. We are

talking about thylly, beauty reign whose queen is Manuela Antonelli, from the family that owns the store since 1926.

Back then, the rooms on Corso italia 54 were hosting a small, local branch of a pharmacy in Bolzano. All the make-ups

shown in these pictures were done by Manuela, who used to be a make-up artist for Christian dior: a true painter when her

brushes are dipped in face powder and lipstick.

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bartorelli gioiellerieUna splendida boutique nel cuore del centro ampezzano. Gioielli

unici di produzione propria e prestigiosi marchi del lusso mondiale per appassionati e collezionisti.

bartorelli gioiellerie A beautiful boutique in the heart of Cortina. Unique jewels made by Bartorelli and prestigious luxury brands for enthusiasts and

collectors alike.

trifoglio boutiqueSpecializzato nel vestire donne di charme, propone i marchi Lenzi

e Orciani in abbinamento all’originale collezione di maglieria di produzione propria.

trifoglio boutique Specialised in dressing charming women, this shop offers the

Orciani and Lenzi brands as well as their own original collection of knitwear production.

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top classL’ideale per donne sportive che

vestono con modernità e raffinatezza. Un vorticoso giro di grandi griffe

quello che valorizza la boutique: Liu Jo, desigual, Scervino, Guess, Giorgio

Armani.

top class Perfect for sporty women who like to dress with style and sophistication. Big names in the boutique: Liu Jo,

desigual, Scervino, Guess, Giorgio Armani.

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YoUr personal stYle

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k2 sport cortina Punto di riferimento per chi scia e

arrampica, che qui trova tutti marchi “da novanta”: Patagonia, hell is for heroes e Arc’teryx. Un perfetto mix

tra abbigliamento tecnico e aggressiva eleganza.

k2 sport cortina the place for skiers and climbers to shop and find all the top lines; Patagonia, hell is for heroes and

Arc’teryx. A perfect mix of technical clothing and edgy style.

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quota 1224 sportÈ qui che la “donna tecnica” trova il

suo abbigliamento ideale tra comfort e sicurezza. All’interno, articoli tra i

più avanzati tecnologicamente e delle migliori marche: Garmont, Montura,

Black diamond e Uvex.

quota 1224 sport the “technical woman” can find her clothing for comfort and safety here,

among the most technologically advanced products and top brands: Garmont, Montura, Black diamond and Uvex.

and camicie Arredo “sostenibile”, realizzato

interamente in legno di recupero, per questo locale che espone camicie classiche e fashion ma, soprattutto,

la limited edition con il logo dello scoiattolo simbolo di Cortina.

 

and camicie “Sustainably” furnished entirely with reclaimed wood, this shop shows off classic and fashion shirts, but, also,

the limited edition with the logo of the squirrel symbol of Cortina.

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YoUr personal stYle

verni gioielliVetrine di design, ognuna dedicata a un grande nome dell’orologeria e

della gioielleria internazionale. Uno su tutti, Chopard, marchio capace di fare breccia nel cuore di donne giovani e

mature e di uomini grintosi, sportivi e ma sempre di gran classe.

verni gioielli design showcases, each dedicated to a big name in the world of international

watches and jewellery. Above all, Chopard, a brand that can break the heart of young and mature women. and edgy, but always sporting and

classy men.

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guerrilla event backstage

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nella pagina accanto: alcuni momenti di backstage

dell’evento guerrilla dello scorso agosto. Sotto, lo sguardo incuriosito dei

passanti, fotografi e modelle si sono messi al lavoro per

le strade di Cortina. quartier generale dell’evento, la scenografica terrazza

dell’hotel Ancora.

ciak, Motore, azione

Un po’ passerella, un po’ set cine-matografico, CORTINA YOUR PERSONAL LIFESTYLE è stato l’evento-guerrilla che ha trasfor-mato le vie del centro tra flash e

ciak. Protagoniste le esclusive proposte moda delle scintillanti boutique ampezzane.

Chi era a Cortina lo scorso 18 agosto ha avuto probabilmente l’impressione di ritrovarsi sul set di un film. I turisti, che si godevano il relax dell’e-state tra i monti, si sono ritrovati circondati da macchine fotografiche, da presa, tecnici e model-le. L’occasione è stata CORTINA YOUR PERSO-NAL LIFESTYLE, un evento a cura del Consor-zio Cortina Turismo, in collaborazione con Cna Federmoda. Sotto la regia di Roberto Corbelli, Cortina ha espresso il suo spirito glamour in una vera e propria produzione foto-cinematografica, tutta incentrata sulle proposte dei più raffinati negozi ampezzani: abbigliamento sportivo o ul-tra-chic di importanti griffe, ma anche accessori, gioielleria e occhiali. Quartier generale di que-sta guerrilla, la scenografica Terrazza dell’Hotel Ancora, punto focale di un vorticoso viavai, che ha invaso il centro incuriosito del paese, tra-sformandolo in un grande set open-air. Qui i visitatori, oltre ad assistere alla sfilata, hanno potuto rendersi conto della complessa attivi-tà del backstage (hair-dressing, make-up, sartoria) richiesta per creare un video o un servizio fo-tografico di moda. Un piccolo regalo per gli ospiti di Cor-tina, che hanno avuto un altro piacevole assaggio dell’anima fashion della Regina delle Dolomiti, da ormai un secolo vetrina d’eccellenza del made in Italy.

Whoever was in Cortina last 18 August probably had the feel-ing of waking up on a movie set. Tourists who were enjoy-ing the summer relaxing in

the mountains found themselves surrounded by the flash of cameras, photographers and models. The occasion was Cortina your personal life-style, an event organized by the Cortina Tour-ism Consortium, in collaboration with CNA Federmoda. Under the direction of Roberto Corbelli, the glamourous Cortina spirit was expressed through a real photo-film production, focused on the sportswear and ultra-chic brands, including accessories, jewellery and sunglasses from the finest fashion shops Ampezzo. This headquarters of this guerrilla op-eration was on the scenic terrace of the Hotel Ancora, which became the focal point of hustle and bustle and invaded the centre of the area, transforming it into an

open-air big set. In addition to looking at the parade, visitors saw backstage activities of

the production (hair-dressing, make-up, tailoring) that were needed to create

a video or a fashion shoot. It was a small gift for the guests of Cortina, who had another glimpse of the soul of the fashion queen of the Dolo-mites, who has been a showcase of

excellence of the Italian Way of Life for almost a century.

Quando la moda dà spettacolo

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All’ombra delle Tofane l’inverno 2011-2012 parte di slancio con una grande festa “diffusa” all’insegna della moda, del tu-rismo e dello stile made in Cortina. Per ac-cogliere al meglio i suoi ospiti in occasione del lungo Ponte di Sant’Ambrogio, che quest’anno comincia mercoledì 7 per arrivare a domenica 11 dicembre, la Regi-na delle Nevi si prepara ad ospitare in un solo weekend la bellezza di 100 pro-poste, tra happening, aperitivi e tante sorprese. Protagoniste assolute le grandi firme del prêt-à-porter, sportswear, gioiel-lerie e gallerie d’arte. È attorno a queste sfavillanti vetrine vestite a festa che si snoderà la festa. O, meglio, le feste. Per chi non l’ha mai fatta sarà un’occasione imperdibile per visitare la Cooperativa di Cortina in trasferta alpina, luogo simbo-lo dello shopping cortinese. Cortina e le sue attività hanno infatti compreso l’im-portanza di fare sistema e questo evento lo dimostra. Ogni negozio si è sintonizza-to sulle emozioni dei propri clienti, così è nato un programma che non potrà fare a meno di accontentare i gusti di tutti.

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YOUR PERSONAL STYLE

L’inaugurazione è prevista per gio-vedì 8 dicembre: luci e colori, mu-sica (in filodiffusione per tutti e tre i giorni, con una speciale selezione curata da White Milano in collabo-

razione con Bit Sugar Agency), per il lancio di una straordinaria iniziativa benefica a favore di Baby nel Cuore che vede impegnati in prima linea nella realizzazione di specialissimi alberi di Natale oltre 30 designer tra grandi marchi e promettenti stili-sti selezionati da Cna Federmoda (Angela De Na-tale, Benedetta Bruzziches, Blauer, Crem, Chiara, Chiara Boni, Ermanno Daelli, Ermanno Scervino, Fulvia Santi, Giorgio Fedon 1919, Hell Is For He-roes, Il Gufo, La Perla, Luciano Barachini, Man-fredi, Mazzonetto, Mirco Giovannini, Moon Boot, Moschino, Patagonia, Pellicceria Antonello, Pin Up Stars, Queen, Regina, Salmoiraghi&Viganò, Sandra Verni, Silvio Betterelli, Simone Marulli, Stefanel, Undercover, Vittorio Martini, White Mi-lano, Woolrich).

Il Long Fashion Weekend promuoverà, infatti, un gesto di solidarietà a favore della onlus fondata da Simonetta Tugnoli Frabboni, che si occupa da anni di aiutare a distanza i piccoli in difficoltà. Un’asso-ciazione legata a doppia mandata a www.eforpeople.

Parola d’ordine shopping experience,

a fin di benecom, il grande portale della moda a sostegno della solidarietà. Ogni albero sarà speciale, un oggetto unico capace di rispecchiare l’estro e la creatività di ciascun designer. E tutti assieme concorreranno a rendere ancora più sfavillante l’atmosfera di Corso Italia in festa: gli alberi saranno in esposizione nel cuore dello “struscio”, in vendita tramite un’asta silenziosa il cui ricavato sarà interamente devoluto a Baby nel Cuore. Tutti potranno divertirsi a fare i propri rilanci e sabato 10 dicembre, con una festa in Conchiglia alle 19.00, saranno svelati i nomi dei fortunati che portaranno a casa un regalo speciale.

Alle 19.00, appuntamento all’Hotel de La Poste con il White Cocktail. Sarà l’occasione per ritro-varsi tutti insieme ad aprire ufficialmente il tem-porary Corner Baby nel Cuore allestito all’interno dell’hotel.

Dalle 21.30 la festa prosegue al Cristallo Hotel spa & Golf con un grande ritorno al passato. Il rito di ri-trovarsi con gli amici a ripassare le battute di quel film mito che fu il primo Vacanze di Natale. E quest’anno sarà possibile farlo tutti assieme al Monkey (proiezio-ne e cena su prenotazione: +39 0436 881111).

giovedì 8

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La festa si concentrerà nel tardo pomeriggio. Oltre 50 saranno le boutique che osserveranno un orario prolungato (fino alle 22.00) e, dalle 17.00 in avanti, sarà tutto un inseguimento di eventi.

ALtex: Morbide carezze e cocktail prolungato dalle 18.30 alle 22.00.

AMPezzAn CAsA: Aria di natale. Decora-zioni, addobbi natalizi e tante idee.

AnD CAMiCe: limited Edition. Tra un pa-sticcino e un bicchierino, la presentazione delle camicie in tiratura limitata.

BRuneLLo CuCineLLi: Waiting for. Apertura prolungata in attesa del grande evento del 10 dicembre da Marinotti 147.

BARtoReLLi: Casa Vhernier. Speciale espo-sizione della collezione della manifattura orafa Vhernier. Ogni pezzo è unico, nella forma e nel contenuto. Straordinari artigiani sanno trasforma-re il passaggio tra l’oro rosa e l’oro bianco in una nuance quasi impercettibile. Cocktail, dalle 18.00.

Blauer: USA style. Apertura prolungata fino alle 22.00 e rinfresco.

BoRBonese: Tra borse e pellicce. Presenta-zione della top line di borse e pellicce. Brindisi a partire dalle 18.00.

BotteGA D’ARte sHoWRooM zAn-DeGiACoMo: Quando l’arredamento si fa arte. Aperitivo da gustare nel caldo e accogliente spazio dello showroom.

BotteGA LA suite: nel paese delle meravi-glie. Un luogo che trasforma il vino in esperienza, per imparare a degustare il “nettare degli dei”.

BReDo: Fashion victim. Dj e uno speciale even-to HPC organizzato in collaborazione con White Milano. Dalle 18.00.

CentRo BoARDeRLine: Snow style + Happy Hour. Tra segni, disegni e colori snowbo-ard style.

CentRo ottiCo iGoR GHeDinA: World preview. In anteprima mondiale le nuove masche-re da sci Carl Zeiss. E per i primi 100 clienti (del 9 dicembre) uno speciale sconto del 25%.

CentRo teCniCo: Apple pie. APPLE I-PHONE 4S e IPAD 2 si presentano. In mostra i nuovi prodotti Apple e altri tablet e smartphone Android (Samsung e Motorola). Punto ufficiale “Vote for Cortina 2017”.

CHAnteCLeR: Precious. Apertura prolunga-ta fino alle 22.00. Giovedì 8 dicembre, aperitivo Chantecler alle ore 12.00 all’Hotel de la Poste (solo su invito).

Due&Due: Cin Cin. Un brindisi al nuovo negozio.

eRMAnno DAeLLi: dolce natale. Musiche natalizie, fiaccole accese, cioccola calda e dolci tipici ampezzani. Il passaggio è d’obbligo.

Queen: little party per presentare un negozio-novità della stagione. Cocktail per i clienti e apertura fino alle 22.00.

FARMACiA sAn GioRGio: Art Beauty. Aperitivo tra arte e bellezza: presentazione dell’o-pera artistica di Luigi Pellanda e Patrizia Barbiero e speciali massaggi “pre party” e “manager relax” offerti dalla farmacia.

FAssinA e LiBReRiA soviLLA: Music gallery. Atmosfera di festa in galleria.

FRAnz KRALeR: Mr and Mrs Furs. In occa-sione dell’evento sarà presentata per la prima volta la Christmas Capsule Collection, parka militari in edizione limitata foderati con pellicce pregiate, effetto check o pitone. Nel piazzale antistante, si esibirà il quartetto dell’ensemble d’archi Le Stagio-ni della Filarmonica del Veneto che eseguirà temi dalle celebri sinfonie di Gershwin e Bernstein e arie del repertorio classico dal Barocco al Roman-ticismo.

GALLeRiA Contini: due chiacchiere con il Maestro. Incontro con l’artista Enrico Ghinato.

GeoRGe HoGG: Special opening. Apertura prolungata fino alle 22.00

GiPsy: Murano da luisa. Esposizione di sculture e vasi in vetro della galleria Signoretti di Murano.

GuCCi: non solo Bollicine. Ma anche ciocco-latini griffati per brindare alla nuova collezione Cruise.

GueRResCo: Style. Evento firmato Cesare Paciotti, con cocktail e gadget per tutti i presenti.

venerdì 9

Fare festaè di moda

Alle 17.30 la presentazione di una delle eccellenze sportive di Cortina – la squadra di Hockey HAFRo Cortina – in Conchiglia: musica con luca noale dj e aperitivo “leone” al bar la Suite in Piazza Venezia. E, a seguire, un evento in ogni boutique.

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piccolo pensiero dedicato a tutti i clienti.

PRoFuMeRiA tHyLLy: Make-up. Manuela Antonelli, per anni truccatrice per Christian Dior, offre una seduta di make-up alle clienti (si consiglia la prenotazione: + 39 0436 2270).

Ritz sADDLeR: only one time. Sconto del 10% alle prime 100 clienti della giornata.

RoBADoLze: Temptation. Degustazione dei dolci e preliba-ti prodotti del negozio. Una vera tentazione.

sAnDRA veRni: Vintage victim. Musica con dj in galleria e apertura prolungata fino alle 22.00.

sisLey: Special opening. Apertura prolungata fino alle 22.00

snoWseRviCe: Vedere per credere. Lo ski-man svelerà i segreti della perfetta preparazione degli sci. A seguire aperitivo.

sottosoPRA CoRtinA: giornata del feltro. E degustazione dei vini del Castello di Roncade.

teCniCA GRouP - oLyMPiA sPoRt: Moon Boot special show. Un marchio, uno stile di vita. Apertura prolungata fino alle 22.00.

toP CLAss: opening. Apertura prolungata fino alle 22.00.

tRiFoGLio: Brindisi ai suoi primi 35 anni. Alle 18.00 la boutique, punto di riferimento e tappa obbligata per lo shopping lungo la via dello “struscio”, brinda con amici e clienti affezionati: prosecco Battistella, Bibanesi e speciali accessori firmati Trifoglio per tutti.

uCB: Special opening. Apertura prolungata fino alle 22.00

veRni AntiQuARiAto e GioieLLi: Aperitivo d’antan. Piccolo rinfresco e apertura prolungata fino alle 22.00.

veRni GioieLLi: Sparkling cocktail. E lucci-canti sorprese.

veRonesi: Special gift. Drink a partire dalle ore 18.00 e omaggio firmato Giulio Veronesi a tutti i clienti.

WooLRiCH: WIP… lavori in corso. Apertura prolungata fino alle 22.00.

zooM Foto: Picture of you. Apertura prolun-gata fino alle 22.00.

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YOUR PERSONAL STYLE

Guess: Special opening. Apertura prolungata fino alle 22.00.

iKonos ARt GALLeRy: Elegantly wasted. Stefano Zardini e Puni Menardi accompagneran-no gli ospiti della galleria attraverso le immagini del Principe Hubertus von Hohenlohe.

KoBe sPoRt: SPoRT Time. Apertura prolun-gata fino alle 22.00.

LA BotteGA Di AMeLie: Soffici luci. Pre-sentazione del nuovo must per l’arredo degli in-terni, la particolare linea di candele con pelliccia.

LA MoDeRnissiMA: Top Secret. Una nuova crema solare e un infallibile burro cacao, da ac-quistare direttamente… in cartoleria. Protezione garantita in alta quota.

LA RuotA: Merry Christmas. Tavola imban-dita, preziosi ornamenti e candele accese. Il tutto, naturalmente, in vetrina.

L’ACCessoRio FALieRo sARti: Spicy night. Degustazione di praline speziate e presen-tazione di un flash della nuova collezione. Faliero Sarti, in collaborazione con l’artista Carlo Fei, ha creato delle sciarpe che riproducono simboli scaramantici e della fortuna, per chi ama sfidare la sorte.

Le noiR: una cascata di stelle. Massimo Giorgetti, stilista emergente di Msgm, realizzerà all’interno della boutique delle speciali magliette il cui ricavato verrà destinato a Baby nel Cuore. Allestimenti e colpi di scena garantiti. Si consiglia di fare molta attenzione alle vetrine. Evento orga-nizzato in collaborazione con White Milano.

LonDon sHoP: london time. Apertura pro-lungata fino alle 22.00.

LuCA 1959 ALtA GioieLLeRiA: Per-le Rare. Piccolo rinfresco tra diamanti, pietre preziose e perle di rara bellezza. Dalle 19.00 alle 22.00.

MAKoLA: decoration. Speciali vetrine addob-bate e luci accese fino all’una di notte.

MARinotti 123: Waiting for. Apertura prolungata in attesa del grande evento del 10 dicembre da Marinotti 147.

MARinotti 147: Waiting for. Apertura prolungata in attesa del grande evento del 10 dicembre.

MoRonA: delizie per il palato. Degustazione di grappe, dalla classica bianca a quelle aromati-che o alla frutta. Dalle 18.00 alle 21.00.

oReFiCeRiA De zAnnA: Quando l’oro luccica. Stuzzichini e salatini per tutti.

PRoFuMeRiA viA xxix MAGGio: Christmas gift. Apertura fino alle 22.00 e un

Anche le caratteristiche casette di natale disseminate lungo il Corso, prolungheranno per l’occasione l’orario di apertura fino alle 22.00.

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Cortina punta tutto sugli hotel di Class, le strut-ture più stellate della Regina delle Dolomiti: il Cristallo Hotel spa & Golf, il Grand Hotel savoia & spa, il Miramonti Park Hotel, il victoria Park Hotel e lo sporting Hotel villa Blu protagonisti della mostra Class 25 – option of luxury, progetto innovativo e originale che, dopo il debutto in Trien-nale a Milano, fa tappa a Cortina per poi ripartire destinazione mondo. Le dieci strutture avranno nelle loro hall i video dei progetti più indicativi dell’architetto Italo Rota, accompagnati da un rac-conto della storia delle trasformazioni nel mondo della moda, del design, del turismo e del costume attraverso 250 marchi d’eccellenza. Un progetto che mette a fuoco le evoluzioni dell’universo-lusso, di cui Cortina è Regina da oltre un secolo.

www.class25.com

CRistALLo HoteL sPA & GoLF: After-noon Tea con proiezione del film Vacanze di Natale 2000. Tè e pasticcini con vista sulle Tofane, e visita alla mostra sui 110 anni dell’hotel.

FRAnCesCHi PARK HoteL: A ritmo folk. Note e melodie folk accompagnano l’ora dell’aperiti-vo.

HoteL AMBRA: Moma Boma Events. Presen-tazione del primo prototipo della borsa CORTINA YOUR PERSONAL LIFESTYLE, ogni pezzo è unico e sostenibile. Fashion boutique hotel offre pacchetti di shopping theraphy.

HoteL AnCoRA: Fashion time. Aperitivo e speciali degustazioni presso il bar dell’albergo.

HoteL CoRneLio: Croccante natale. Dopo una giornata sugli sci, appuntamento all’Hotel Cor-nelio per gustare lo speciale croccantino preparato dallo chef.

HoteL FALoRiA: lo chalet del benessere. Il 9 e 10 dicembre il Park Hotel Faloria apre le porte del centro wellness. Ingresso gratuito dalle 10.00 alle 16.00 in una vera oasi di benessere: welcome drink, accesso alla piscina riscaldata con idromas-saggi, bagno turco con aromaterapia, sauna finlan-dese, percorso Kneipp e aree relax con tisaneria e frutta fresca. Armonia, tranquillità, profumi, luci morbide e sobrietà per immergersi nel più comple-to e profondo relax.

sPoRt HoteL PoCoL: Mari e monti. Aperitivo con prodotti tipici, prosciutti e formaggi locali e tutti sapori del mare con tonno e bottarga trapanese di altissima qualità.

sabato 10

Chiusura del weekend all’insegna della cultura: l’Hotel de La Poste celebra di là dal fiume, tra gli alberi e le cime ampezzane: il grande ritorno di Ernest Hemingway: un’esposizione promossa nell’ambito degli eventi del cinquantesimo anno dalla sua scomparsa, che celebra la preziosa “af-finità elettiva” che ha legato il grande romanziere statunitense alla valle d’Ampezzo. Una mostra foto-grafica – che rimarrà allestita nei saloni dell’alber-go prediletto di Hemingway per tutta la stagione invernale – degli scatti dell’amico Ettore Sottsass. La presentazione è in programma alle 12.00 alla presenza del curatore, il professor Gianni Moriani, autore del volume In Venice and in the Veneto with Ernest Hemingway.

domenica 11

SPECIAl PRoJECT: dalle 18.00 alle 22.00 Marinotti 147, nuovo punto vendita del gruppo Marinotti, organizza un particolare evento. da nY a Cortina, denim & Supply Ralph lauren si “mettono in vetrina”. Presentazione della collezione invernale, dj Set e buffet.

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YOUR PERSONAL STYLE

L’appetito verrà “strusciando” nei giorni di festa. Consigliamo di far tappa da: Mokarabia, Bar toto, Bar Dolomiti, Garage bar, Bar caffè sport, LP 26, Bar la terrazza, La suite, Haker. Numerosi i ristoranti che osserve-ranno un orario prolungato di aper-tura per dare la possibilità di vivere in tutta serenità la festa in centro e andare a cena dopo le 22.00: Ri-storante Al Camin, Ariston, Col Drusciè, il ponte, socrepes e son zuogo. E per chiudere le serate in bellezza balli al vip e a Lago Ghe-dina, la novità night dance della sta-gione: il suggestivo ristorante che si affaccia sul lago, da questa stagione amplia la sua offerta con musica dal vivo e discomusic. Special guest, Andrea Fontana il figlio del grande Jimmy Fontana.

Movida in salsa ampezzana

Il long fashion weekend del Ponte di Sant’Ambrogio è promosso e coordinato da Cortina Turismo, il consorzio di promo-ziona turistica di Cortina d’Ampezzo, in collaborazione con Cna Federmoda, White e Bit Sugar. Media Partner: gruppo Qn Il Resto del Carlino, Il giorno, la nazione e gruppo Class.

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di Emanuela Verna

Quandoanche un Trifoglio porta fortuna

Fu durante una gita a Cortina che Rita Salve-stroni, milanese, viso da intellettuale e laurea in Lingue nel cassetto, notò un piccolissimo negozio foderato di legno chiaro con un car-

tello dov’era scritto: affittasi. Ne fu colpita; quel posto minuto e curatissimo le faceva quasi tenerezza. Co-minciò così a fantasticare, insieme a suo marito Fran-co, su cosa si potesse vendere in quel piccolo scrigno. Lui propose articoli ricamati, che per Rita erano solo dei passatempi. «Io ero scettica – racconta –, mi pare-va che il genere non fosse in sintonia con i tempi; nato in montagna, fu sempre lui a suggerire maglie diverse da quelle sportive e dai soliti golf contro il freddo. Le nostre sarebbero dovute essere “calde ma belle, ele-gantissime e piene di fantasia”, disse. Cominciai così ad allenarmi con i ferri che, fino a quel momento, non avevo mai preso in mano». Sembra l’incipit di una fa-vola, che diventa realtà quando, nel 1976, Rita inizia a vendere le sue creazioni: 50 capi solo durante la prima settimana, di cui uno acquistato da Elizabeth Halaby, regina di Giordania. Nasceva così quello che sarebbe diventato un marchio riconosciuto, immediatamente associato a soffici pullover con le trecce, prodotti con filati di qualità, senza l’utilizzo di materiali sintetici e, nel caso di alcune linee, tinti con colori naturali. L’attività prosegue ora con il contributo fondamentale del figlio, Francesco Chiamulera. Golf e cardigan che ripropongono l’intima e avvolgente atmosfera di mon-tagna, senza trascurare stile e tendenze; da abbinare

alle cinture e alle borse di Orciani, ai jeans di Heavy Project, alle sciarpe a alle pashmine di Claudio Cu-tuli, agli abiti in lana cotta di Fabrizio Lenzi, tutti presenti in negozio. I golf firmati Trifoglio sono nel guardaroba di Virna Lisi, in quello di Isabella Bossi Fedrigotti, come in quello di Maria Giovanna Elmi e di Marina Ripa di Meana. Come scriveva lo Specchio economico: «Chi ha acquistato questi capi li considera come un’opera d’arte sottratta alla con-correnza durante un’asta pubblica». Chi ha detto che solo i quadrifogli portano fortuna?

DoloMitiwhat’s

Up?Notizie dai piani alti

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Corso Italia, 193

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VEtrinE

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RITZ SAddlERNasceva 50 anni fa, nel 1961, questo prestigio-so marchio, simbolo dello stile internazionale della moda sartoriale per il mercato dell’ab-bigliamento di lusso. Dopo mezzo secolo di attività, oggi la famiglia Faccioli guarda con soddisfazione il percorso che ha portato i suoi clienti ad amare e affezionarsi alle collezioni del prêt-à-porter donna, uomo e bambino, af-fiancate da un’esclusiva gamma di accessori di cuoio ispirata ai capolavori dei mastri-sellai, che mantengono inalterata nel tempo la sofisti-cata immagine creata in tanti anni.

Founded 50 years ago, in 1961, this prestigious brand is a symbol of the international style of tailored clothes for the luxury clothing market. After half a century, the Faccioli family looks back with satisfaction at the path that led their customers to love and become attached to the collections of prêt-à-porter for women, men and children, as well as an exclusive range of leather accessories inspired by the masterpieces of master-saddlers, that maintain the sophisticated image created over many years.

la Cooperativa di Cortina Cuore pulsante dello shopping lungo Corso Italia, da oltre un secolo sapiente mix di tradizione e moderni-tà, da quest’anno si rinnova grazie a due allestimenti pensati per lui e per lei. Corner tutto al maschile, Brooks Brothers è stato scelto come firma simbolo di eleganza: sin dal 1818, un brand capace di vestire l’uomo con raffinatezza classica e, allo stesso tempo, aggiornata nello stile. È pensato, invece, per la donna contemporanea, dinamica e dalla forte personalità, lo spazio seventy, marchio storico della Cooperativa, che si arricchisce di una sua “vetrina” dedicata, in cui provare e acquistare giacche, piumini, pantaloni e camicie, presenti in una delicata gamma di colori che sfumano dal grigio perla all’antracite.

Over 100 years old, the Cooperativa di Cortina is at the heart of shopping along Corso Italia. In skillful mix of tradition and modernity, two new sections opened this year. For him: Brooks Brothers, a signature brand of el-egance since 1818, allows today’s man to dress in a style that is both classic and updated. For her: Seventy, since years available in the store, now has its own, dedicated “showcase”. Here modern, dynamic women can try on and buy wool jackets, down jackets, trousers and shirts, all presented in a palette of greys that range from an-thracite to pearl.

www.coopcortina.it

Via XXIX maggio, 1

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Hotel Ambra Cortina Piccola ed elegante bomboniera a pochi passi dal Campanile, l’affascinante 4 stelle ampezzano si tra-sforma in fashion boutique hotel: dopo il grande successo dell’evento La suite delle vanità, andato in scena lo scorso 3 dicembre, tante le novità in serbo per shopping addicted e fashion victim d’alta quota. A suggellare il legame tra Cortina e il mondo della moda, l’hotel offre pacchetti shopping therapy per rilassarsi tra alcune delle boutique più famose e ricer-cate d’Italia, servizio di personal shopper e particola-re scontistica in alcuni dei migliori negozi del centro e non solo.

A small jewel, just a short walk from the bell tower, this charming four-star Cortina hotel is now a fashionable boutique hotel. A very successful event was launched last December, La suite delle vanità, (the Vanity Suite), new ideas for high altitude shopping and fashion victims were revealed. The hotel offers Shopping Therapy packages so you can relax between visits to some of the most sought after boutiques in Italy. The package also includes per-sonal shoppers and special discounts in some of the best shops in Cortina and beyond.

www.hotelambracortina.com

Ristorante lago ghedinaColonna sonora natalizia per questo splendi-do chalet di montagna. Per tutto il periodo delle feste e nei week end, Andrea Fontana, figlio d’arte di Jimmy Fontana, intratterrà gli ospiti con musica dal vivo e disco-music nel dopocena. Il locale è immerso nel bianco del bosco invernale, a soli tre chilometri dal cuore di Cortina, e affaccia direttamente su uno dei laghi alpini più incantevoli delle Dolomiti, che dona a questo luogo un tocco quasi fiabesco. L’attenta cura riposta nell’of-ferta enogastronomica si accompagna a una ricercata carta dei vini e alla possibilità di pernottare in una delle cinque camere inte-ramante arredate in legno.

This splendid mountain chalet will have a Christmas soundtrack this year. Over the holi-day period and at weekends, Andrea Fontana, son of Jimmy Fontana, will entertain guests with both live and disco music until after din-ner. Only three kilometres from the centre of Cortina, the restaurant can be found in a white winter forest, overlooking one of the most beau-tiful alpine lakes of the Dolomites — a fairytale location. Care is lavished on the food, which can be accompanied by sophisticated wines. It is also possible to stay overnight in one of five rooms decorated entirely in wood.

www.ristorantelagoghedina.it

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grand Hotel SavoiaIl prestigioso 5 stelle continua a coccolare i suoi ospiti più piccini sia nella Barbie suite — grande novità del 2011 — sia all’interno dell’area kindergarten, uno spazio pensato a misura di bambino, dove diver-tirsi con tutte le novità messe a disposizione da Mattel (Barbie, Hot Wheels, Fisher Price, Polly Pocket e Monster High). Esperti educato-ri offrono la possibilità di partecipare ad attività didattiche e ricrea-tive per favorire lo sviluppo di creatività e fantasia. Per i bambini da uno a tre anni è necessaria la presenza dei genitori.

If the Barbie Suite was the hit of last season, this five star hotel continues to pamper its small guests this winter with a kindergarten area. Children will have the opportunity to have fun developing their creativity and im-agination, playing with new Mattel items. For children aged one to three, parents presence required.

Savoia PalaceResidenza turistica alberghieraUn’accoglienza da re quella che attende gli ospiti della nuova residen-za turistica alberghiera Savoia Palace. A due passi dalla “via dello struscio” più celebre delle Alpi, la struttura è composta da 45 unità abitative tutte dotate di balcone, attrezzate con cucina, soggiorno e zona notte, accuratamente rifinite e arredate in tipico stile ampezza-no. A disposizione anche un centro benessere d’avanguardia.

A royal welcome awaits the guests of the Savoia Palace tourist hotel residence. A stone’s throw from the most famous car free street in the Alps, there are 45 units each with a balcony, all equipped with kitchen, living and sleeping areas, carefully decorated and furnished in typical local style. There is also an avant-garde spa.

Cristallo Hotel Spa&golf Il gioiello della Regina si fa letteralmente in tre, per rendere sempre più quotata la sua offerta gastronomica grazie ai ri-storanti allestiti all’interno dell’hotel e aperti anche al pubblico. Si parte dalla veranda del Cristallo che propone un particolare “viaggio in Italia” in vet-ta alle prelibatezze del Bel Paese: una fusione dei più gustosi sapori delle di-verse tradizioni regionali. Meraviglia di occhi e palato, il Gazebo è, invece, un singolare “palcoscenico vetrato”, in cui deliziarsi grazie alle raffinatezze della cucina gourmet. Non poteva mancare, infine, uno spazio votato interamente alla gastronomica del luogo, la stube 1872, dove assaggiare tutta la genuinità dell’atmosfera di montagna, tra profumi tipici e vini del territorio.

The jewel of the Queen has now become three. Three restaurants, all open to the public, raise the gastronomic delights on offer to new heights. First of all La Veranda del Cristallo offers a special “trip to Italy”, a fusion of the tastiest flavours of different regional traditions. Il Gazebo, a wonder for both eyes and palate, is an unusual “glass stage” where you can enjoy gourmet delicacies. Finally, the Stube 1872 where you can sample the authentic atmosphere of the mountains through typical flavours and wines of the area.

www.cristallo.it www.savoiapalacecortina.com

www.grandhotelsavoiacortina.it

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di Paola Pignatelli

Da quando la montagna ha scoperto il relax, spa e centri wellness sono

i protagonisti d’eccellenza dell’offerta d’alta quota. Ecco tutte le novità

della stagione al via.

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ESSErEO BEn-ESSErE?

na volta funzionava così: si sceglieva un hotel vicino alle piste, ci si presentava agli impianti la mattina di buon’ora e si sciava fino a quando le ombre comincia-vano ad allungarsi. Unica

concessione: uno spuntino in rifugio e magari mezz’ora di sole sulla terrazza. Che poi era sem-pre affollata e allora si ricorreva al seggiolino in nylon da montare sugli sci conficcati nella neve. La comodità era un’altra cosa, ma si aveva co-munque l’impressione di rilassarsi. E, una volta tornati in albergo, doccia calda. Poi, poco a poco, le cose hanno iniziato a girare in altro modo. E

proprio le Dolomiti sono state capofila della nuo-va tendenza. Sciare? Va bene, ma siamo anche qui per riposarci. Del resto, queste montagne sono a un passo dall’Austria, dove sport e benessere sono sempre andati a braccetto: bagni caldi, sau-ne e massaggi fanno parte di una tradizione radi-cata nel tempo. Poi, al loro arrivo, i turisti tede-schi iniziavano a chiedere: «Dov’è la spa?». Così gli hotel hanno cominciato ad adeguarsi. Si sono via via attrezzati con Jacuzzi, idromassaggi, docce cromatiche, percorsi Kneipp. Il piacere di conce-dersi un po’ di coccole è andato di pari passo con la scoperta dello slow-ski. Basta tour de force sulle piste, come tanti coatti dello slalom. Altrimenti che vacanza è? In albergo non si torna più quando

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e used to choose a hotel close to the slopes, ski early and long until the end of the day, maybe just stop-ping for a quick snack whilst bask-ing in the sun. Not so comfortable as today, but still convenient. And then back to the hotel for a hot shower.

But gradually things have changed, and now the Dolomites are leading the way in skiing with well-being. Cortina is close to Austria where sport and well-being have gone hand in hand for years, a deep rooted tradition. So many tourists coming to Cortina had begun to ask «Where is the spa?» Gradually hotels offered Jacuzzi, hydromassage, colour showers, Kneipp therapies. Pleasures of relaxation began to go hand in hand with more relaxed skiing, slow-skiing, even taking advantage of half day passes ad trying the hay bath or pine scrub. The historic Hotel Bellevue, where Hemingway stayed, has a brand new wellness area this year. Another new arrival is the Rosapetra Spa Resort, a full service spa using new technologies to treat the body, mind and senses. And let’s not forget the finnish sauna at Rifugio Croda del Lago, or the hot tub at the Rifugio Scottiatoli — but don’t forget to take off your bathing suit!

WBeingor well-being?

fa buio, ma magari ci si passa anche una mezza giornata per godersi la piscina e provare il bagno nel fieno o il peeling al pino mugo. Cortina, da oltre un secolo madre di tendenze, segna natural-mente il passo. Lo storico Hotel Bellevue, dove hanno soggiornato tra gli altri Ernest Hemingway e re Faruk, quest’anno ha ampliato la sua offerta grazie a un’area wellness nuova di zecca. Con tan-to di pareti rivestite in sale del Tibet, per ionizzare l’ambiente. Tra le novità della stagione, anche l’a-pertura del Rosapetra Spa Resort, dove le nuove tecnologie sono al completo servizio del benesse-re. Inteso a 360 gradi: corpo, mente e sensi. Come non citare poi la caratteristica sauna finlandese a botte del Rifugio Croda da Lago, dove le tensioni si sciolgono come per incanto. Niente sauna, ma un suggestivo bagno caldo si può godere in un’al-tra botte: quella collocata fuori dal rifugio Scoiat-toli. Da provare. Ma non siate “i soliti italiani”: il costume da bagno si lascia a casa.

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www.rosapetracortina.it

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Ha aperto i battenti lo scorso 2 di-cembre 2011, ma è già destinato a diventare meta irrinunciabile per tutti i turisti d’Ampezzo. Un mix di essenzialità ed eleganza architetto-

nica, con vista sulle imponenti cime delle Dolomiti, distingue il nuovo complesso Rosapetra Spa Resort. Un 4 stelle dove rigenerare la propria essenza, per un soggiorno alla ricerca della bellezza più autentica e vitale. Legno di abete, impianti eco-sostenibili, com-plementi raffinati, atmosfere e volumi puri: ogni ca-mera — quasi tutte sono dotate di terrazza — propo-ne un ambiente intimo e ricercato, a cui si aggiunge il fascino dei panorami che circondano l’hotel. Lon-tana da mode e tendenze, Rosapetra ha progettato un centro interamente dedicato al recupero di ogni percezione di benessere. Quattro le parole-chiave alla base della filosofia della spa: purificare, stimo-lare, rilassarsi e dilettarsi, ciascuno secondo i propri ritmi. L’area wellness è anche dotata di piscina che guarda verso le montagne, differenti tipi di saune, un’area massaggi con trattamenti a brevetto Herbal Touch e una sala fitness Technogym.

This new 4 star hotel and spa open from December 2011, is now a sought after destination in the majestic Dolomites. Architectural elegance and simplicity, eco-friendly systems, and a refined atmosphere. The spa is dedicated to the recovery of a sense of well-being. Central to its philosophy: purify, stimulate, relax and enjoy. Dif-ferent types of sauna and a massage area use patented Herbal Touch treatments. The swimming pool in the wellness area faces the mountains. The fitness room has Technogym equipment.

Rosapetra Spa Resort

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Cortina, una beauty farm naturale, un mon-do di forme e colori inviolati dove immer-gersi completamente, dimenticando i ritmi frenetici e il trantran quotidiano della città. Quasi tutti gli alberghi, dalle 3 alle 5 stelle, sono provvisti di sauna e alcuni offrono ai propri clienti veri e propri centri wellness. Uno dei più completi è la Cristallo ultimate spa del Cristallo Hotel spa & Golf: dedicata alla cura della persona a 360 gradi, è dotata di trattamenti a marchio transvital. All’Ho-tel Regina, il programma benessere segue una visione olistica, tra impacchi a base di estratti naturali, cioccolato e fango termale. Il Centro benessere Country Club è, invece, l’unico a disporre di un percorso Kneipp: cinque tappe in cui si alternano temperatu-re calde e fredde, per sentirsi davvero al top. La spa del Park Hotel Faloria mette, invece, a disposizione la grande piscina climatizza-ta e il bagno turco. Splendido lo spettacolo delle Tofane che si può ammirare dalla sala idromassaggio dell’Hotel Des Alpes. Sauna e vari trattamenti si possono trovare anche negli Hotel Argentina, Barisetti, Franceschi, Piccolo Pocol, victoria, villa Blu.

Cortina is a natural beauty farm, an unspoilt world of shapes and colours in which you can immerse yourself fully and forget the frenetic pace and daily grind of life in the city. Almost all of the three-to-five star hotels have saunas, and some offer their guests proper wellness centres. One of the best equipped centres de-voted to treatment of body and mind is the Cristallo Ultimate Spa, with treatments by Transvital, at the Hotel Cristallo. At the Hotel Regina the wellbeing programme is based on a holistic view. The Country Club wellbeing centre is the only one which offers a Kneipp Cure: 5 stages, alternating cold and hot tem-peratures to make you feel at your best. The spa of the Park Hotel Faloria has at the dis-posal of its guests a large air-conditioned swimming pool and a Turkish bath. You can enjoy a splendid view over the Tofane from the hydro massage room of the Hotel Des Alpes. Sauna and various treatments can be found at the following hotels: Aquila, Argen-tina, Barisetti, Franceschi, Piccolo Pocol, Victoria and Villa Blu.

La Regina ti fa bella

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www.bellevuecortina.com

Nel cuore di Cortina d’Ampezzo, a pochi passi dalla zona pedonale e vicinissimo agli impianti di ri-salita, questo storico 4 stelle ha appena ultimato la creazione del-

la nuova area benessere con strutture e proposte assolutamente d’avanguardia. La spa è dotata di sauna finlandese, bagno turco, bagno mediterra-neo, doccia emozionale rivitalizzante, tisaneria e zona relax con pareti di sale del Tibet che io-nizzano l’ambiente. Il centro, oltre a una grande varietà di massaggi e trattamenti, mette a dispo-sizione percorsi personalizzati, appositamente studiati dal personale medico, che permettono di raggiungere benefici psico-fisici e ritrovare l’ar-monia tra corpo e mente. Tra le proposte: Purify, per riappropriarsi del proprio equilibrio, Excite per recuperare il vigore, Relax per sciogliere lo stress e Fun per dare sfogo alla fantasia.

In the heart of Cortina, this historic 4-star hotel now has a new wellness area; Finnish sauna, Turkish bath, Mediterranean bath, revitalizing shower, herbal tea and relaxation area with walls of Tibetan salt to ionize the atmosphere. There is a range of massages and treat-ments and personalized regimes under medical super-vision leading to psychological and physical benefits. The treatments: Purify to regain equilibrium, Excite to recover strength, Relax to dissolve stress and Fun to give rein to the imagination.

Hotel Bellevue

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www.cristallo.it

Che l’eleganza e il prestigio si addicano da sempre al marchio Aldo Coppola non è una novità. Stesse qualità che contraddistinguono la proposta, raf-finatissima e all’avanguardia, della

Cristallo Ultimate Spa, la beauty farm di eccellenza del Cristallo Hotel Spa & Golf. Una filosofia condivi-sa, quindi, quella che ha portato alla creazione di un nuovo progetto: l’atelier Aldo Coppola By. Pronto a inaugurare il 27 dicembre 2011, l’atelier sarà un am-biente innovativo, luminoso e confortevole, gestito da un team interamente formato sulla filosofia della bellezza Aldo Coppola e sarà aperto al pubblico, non solo agli ospiti dell’hotel.

All’interno, servizi high-class, tra i quali l’esclu-sivo Hair Therapy Spa, un trattamento hair care studiato con formule uniche per ogni esigenza, com-posto da una miscelazione di erbe e oli essenziali rivitalizzanti. Il tempo e la cura dedicati alla clien-tela, assicurano esperienze uniche e una particolare considerazione riservata alla salute dei capelli con i trattamenti e i prodotti firmati Aldo Coppola. Una preziosa occasione in più di benessere e di attenzio-ne per proprio corpo, nell’abbraccio dell’unico 5 stel-le Lusso delle Dolomiti.

It is not news that the prestigious Aldo Coppola brand represents elegance. But it is news that a new studio Aldo Coppola By opens on 27 December 2011 at the Cristallo Hotel Spa & Golf within the Cristallo Ul-timate Spa, a beauty farm centre of refined excellence, sharing the same reputation and philosophy that sets them both apart from other spas and beauty lines. The new studio has an innovative environment, bright and comfortable; and will be managed by a team thoroughly trained in the philosophy of beauty of the Aldo Coppola products. It will be open to the public, not only for hotel guests.

Treatments available, all of the highest class, in-clude the exclusive Hair Therapy Spa, a hair care treat-ment designed to meet every need and using unique formulas consisting of a mixture of herbs and revitaliz-ing essential oils. The time and care devoted to custom-ers provide unique experiences and special considera-tion is given to the health of hair using treatments and products signed by Coppola. A wonderful opportunity to take care of our bodies, in the embrace of the only 5 star Luxury Hotel in the Dolomites.

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AtelierAldo Coppola By– Cristallo

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Un luogo già magico di suo, come è lo spazio circostante il Lago Fede-ra, si impreziosisce grazie a un’e-sperienza di benessere capace di trasformarsi in vera e propria

emozione. Nella sauna finlandese a botte, fatta allestire dai proprietari del rifugio a poca distan-za dallo specchio d’acqua, si potrà godere del profumo della legna che arde in un miracolo di rilassamento e disintossicazione, per coccolare il proprio corpo ammirando l’imponenza delle vet-te Croda da Lago, Croda Rossa, Pomagagnon, Cristallo, Sorapis e Becco di Mezzodì.

In a magical place near Lake Federa experience a real Finnish sauna. Enjoy the scent of burning wood as you relax and detoxify, pampering your body whilst admiring the majestic peaks of Croda da Lago, Croda Rossa, Pomagagnon, Cristallo, Sorapis and Becco di Mezzodì.

Rifugio Croda da Lago

Per sentirsi coccolati come in un caldo abbraccio, anche se immersi nella neve delle Dolomiti, imperdi-bile la proposta del Rifugio Scoiat-toli. A pochi passi dall’ingresso di

questo ristoro d’alta quota, è stata collocata una vasca circolare di legno d’abete della capienza di sei persone. Gli ospiti possono immerger-si nell’acqua costantemente riscaldata grazie a una stufa a legna e restare all’aria aperta, go-dendo di una quinta scenografica mozzafiato: le Cinque Torri che si stagliano con maestosità alle spalle. Il tutto sorseggiando champagne, alla luce del giorno o al chiaro di luna.

Don’t miss being pampered in a six person hot tub made of spruce whilst enjoying the breathtaking back-drop of the Cinque Torri, sipping champagne in day-light or moonlight.

Rifugio Scoiattoli

(2.255 metri) (2.046 metri)

in esclusiva per Cortina d’Ampezzo e in vendita

presso tutti i rifugi delle regina, due nuovi prodotti: crema solare e burro cacao della linea Studa-fuc, nella lingua locale, letteralmente,

spegni-fuoco, pompiere.Assoluta garanzia di protezione dal sole e

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LA CLASSE dEL GOLF

di Alessandra Segafreddo

Ha solo un anno, ma manda già i suoi ragazzi a scuola. Il Cortina Golf, in attesa di raddoppiare

le nove buche portandole a quota 18, progetta un’accademia per giovani amanti del green,

piccoli campioni di domani.

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scuola anche in estate? Perché no, se i banchi sono green e s’impara a suon di swing. Questa la filosofia della Golf Academy, pro-getto che ha preso il via la scorsa estate al Cortina

Golf. Un modo divertente per imparare i rudimen-ti e affinare la pratica di uno sport sempre più di moda, vissuto in un ambiente, come quello dei circoli, molto giovane e dinamico, che offre anche numerose occasioni di viaggio e socialità.

A distanza di un solo anno dall’inaugurazione del campo a nove buche di Fraina, si susseguono le iniziative nel club presieduto da Giorgio Carrie-ro per promuovere questa disciplina anche nella valle ampezzana.

La Golf Academy, sotto la guida del respon-sabile del settore giovanile, Luca Piccolomini, ha visto il contributo didattico di Massimo Scarpa, Nicola Maestroni, Piero Sabellico e Gianluca Pie-

trobono. Una trentina di ragazzi, da luglio a set-tembre, grazie al contributo economico dell’ammi-nistrazione comunale, hanno imparato a giocare a golf divertendosi. Il tutto, sotto la guida di grandi campioni. Ma le ambizioni non si fermano qui: quando saranno realizzate le altre nove buche, per arrivare a un totale di 18, la Golf Academy diver-rà una vera e propria scuola aperta tutto l’anno e affiliata alla Federazione italiana golf, esattamente come il campo da gioco. Durante la stagione inver-nale, saranno posizionati in campo alcuni simula-tori, che tramite una telecamera riprenderanno i giocatori e su un maxi schermo indicheranno gli errori nei tiri e le possibilità di migliorarsi. A con-ferma del prestigio crescente del Cortina Golf e di tutti i progetti collaterali, una testimonial d’ec-cezione: la campionessa italiana Giulia Sergas che, forte della sua passione, della sua simpatia e dell’amore per Cortina, riesce a promuovere al meglio una disciplina e attraverso questa anche una località, soprattutto tra i giovani.

A nella foto sopra, Giulia Sergas, testimonial della Golf Academy, sul green del Cortina Golf. La grande campionessa italiana è stata anche madrina di Audi in City Golf: nella foto accanto, un lancio durante l’evento lungo Corso italia, davanti al palazzo delle regole d’Ampezzo.

Pictured above, Giulia Sergas, testimonial for the Golf Academy on the green of Cortina Golf. the great italian champion was also the godmother of Audi in City Golf: at the side, a shot during the event along Corso italia in front of the regole d’Ampezzo.

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Instancabile, la campionessa Giulia Sergas è stata anche madrina di Audi in City Golf 2011, riuscitis-simo mix di sport e spettacolo che per il secondo anno ha visto atleti, appassionati e volti del jet set nazionale darsi filo da torcere su un particolarissi-mo green di 18 buche diffuse per tutta la città. È così che il Trampolino Italia, lo Stadio del Ghiaccio, la pista da bob e tanti altri luoghi del centro si sono trasformati in location sui generis di una gara che davvero non ha eguali. Da segnare in agenda l’ap-puntamento del 13 e 14 luglio 2012.

Giulia Sergas was godmother to Audi 2011 City Golf, a successful mix of sports and shows that for the 2nd year has seen athletes, fans and famous faces at the event chance an awkward last swing on a special 18-hole putting green throughout the town. The Olym-pic ski jump, the Ice Stadium, the bobsleigh track and many other places are part of the competition that has no equal. The date: July 13 and 14, 2012.

Sport in the city

www.sports-more.it

School in summertime? Why not, if the desks are green and you learn to play golf. This is the idea of the Golf Acad-emy, launched last summer at Cortina Golf. A fun way to learn the basics, refine your skill at an increasingly fash-ionable sport that also offers many opportunities to travel

and socialize. A year after the inauguration of the 9 hole Fraina, the Cortina Golf club, chaired by Giorgio Carriero, has taken initiatives to promote golf in the Ampezzo valley. The Golf Academy, led by the head of the youth section, Luca Piccolomini, also includes Massimo Scarpa, Nicola Maestroni, Piero Sabellico and Gianluca Pietrobono. From July to September, about 30 kids, funded by the local council, have learned to play golf while having fun. All this, under the guid-ance of some golf champions. But the ambitions do not stop there: when course is eventually 18 holes, the Golf Academy will be open all year and affiliated with the Italian Golf Federation, just like the golf course. During the winter season, simulators will be installed and a camera will project the players’ shots onto a big screen so they can see where they can improve their game. To confirm the growing prestige of Cortina Golf and all side projects, the Italian champion Giulia Sergas, with all her passion and love for Cortina, gives a great testimony to the growing prestige of Cortina Golf, especially amongst young people.

Golf class

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a cura di Daniela Patanè e Lucia Portesi

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CArnEtdE VOyAGE

hi l’ha detto che le sovrane debbano limitarsi a stare composte sul trono? La Regina delle Do-lomiti, al contrario, rivela spirito sportivo e grin-ta da fuoriclasse. Ospitando eventi di risonanza internazionale che eleggono le sue montagne a location di gare e competizioni e il centro del pa-ese, con il blasonato Corso Italia, a spettacolare

passerella. Così è da più di 60 anni per la Coppa d’Oro, di scena tra le curve mozzafiato delle Dolomiti e il corso ampezzano, lungo cui sfilano le splendide auto d’epoca in occasione dell’immancabile con-corso di eleganza. Così sarà, il prossimo maggio, per il Giro d’Italia che, dopo oltre 50 anni, torna a fare tappa a Cortina, e così accadrà, di nuovo, a giugno, in occasione di una manifestazione in prima assoluta in Ampezzo, The North Face Lavaredo Ultra Trail. Sulla scia di questi eventi, tra Cortina e le vette che la cingono come a farle da corona, abbiamo deciso di accompagnarvi in un viaggio particolare, decidete voi se di corsa, in bici o in auto. Per seguirci basta voltare pagina…

hy should the sovereign be limited to simply sitting composed on her throne? Not if she is the Queen of the Dolomites who has a sporting spirit and determination to be a champion. She hosts international events that are world famous, set in her mountains, races and competitions and in the centre of the city, the noble Corso Italia, a

spectacular pedestrian street. The Coppa d’Oro has taken place here for more than 60 years, a splendid parade of vintage cars that race round the breathtaking curves of the Dolomites and through the most famous street in Cortina. And in May next year the Giro d’Italia returns to Cortina after 50 years. And then in June another premiere for Cortina, the North Face Lavaredo Ultra Trail. In the wake of these events, that take place between Cortina and the peaks that surround her like a crown, we decided to take you on a special journey, especially if you decide to run, bike or drive, just turn the page to follow...

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Cortina torna a tingersi di rosa, ma questa volta i colori delle vette non c’entrano. Dopo 57 anni, i campioni del ciclismo in gara per il Giro d’italia 2012 taglieranno il traguardo della diciassettesima tappa proprio in Corso Italia. Degna meta di un percorso che promet-te di essere uno dei più avvincenti dell’intero tragitto nazionale: 187 chilometri, tra Falzes e Cortina, in cui si concentreranno quasi tut-te le salite più dure. Dopo aver conquistato Passo Valparola, Passo Duran, Forcella Stau-lanza e Passo Giau, la carovana rosa arriverà a Cortina il 23 maggio. Numerosi gli eventi collaterali organizzati per festeggiare il ritor-no della corsa in Ampezzo. Uno su tutti, l’ini-ziativa che ha coinvolto i sette comuni che si affacciano sulla Lunga Via delle Dolomiti. Il percorso di 37 chilometri che unisce la stazio-ne di Calalzo e Cortina d’Ampezzo, costeg-giando la vecchia linea ferroviaria dismessa nel 1964. Un itinerario dal grande fascino storico e paesaggistico, dove poter osservare le peculiarità dei paesi della valle, le vecchie stazioni ferroviarie, le chiese, i musei e i la-boratori artigiani. In occasione dell’arrivo del Giro d’Italia la Lunga Via sarà vestita a festa per mostrare a tutto il Paese l’unicità del suo valore. Piede sul pedale, preparatevi a seguir-ci in questo itinerario “a ruota libera”.

Ruote Panoramiche

Albergo alpino Passo Giau

È proprio nel cuore delle Dolomiti, a 2.236 metri di altitudine e a 16 chilome-tri da Cortina, che si trova questo albergo d’alta quota. Alla location unica, da cui ammirare le Tofane, la Cro-da Rossa, il Pomagagnon, il Cristallo e la Croda da Lago, si aggiunge il comfort delle nove stanze da letto arredate in legno e l’ampio ristorante interno. Punto di partenza di numerose escursioni, è conosciuto da tutti gli ap-passionati delle due e delle quattro ruote. È perfetto an-che per gli amanti dello sci, che a breve distanza posso-no accedere agli impianti di risalita della zona Cinque Torri-Lagazuoi.

www.passogiau.it

Panoramic wheelsCortina turns pink, not only from the colour of the peaks. After 57 years, cycling cham-pions competing in the Giro d’Italia 2012 will cross the finish line right in Cortina, in Corso Italia. It is fitting that this stage promises to be one of the most exciting in the Giro d’Italia: 187 km, from Falzes to Cortina, which will include almost all of the toughest ascents. After con-quering Passo Valparola, Pas-so Duran, Forcella Staulanza, and Passo Giau the pink cara-van will arrive in Cortina on

23 May. Numerous side events have been organized to celebrate the return of the race to the Ampezzo valley. One stands out; the initiative that involved seven municipalities bordering the Lunga Via delle Dolomiti. This 37 km route links the resort of Cortina d’Ampezzo and Calalzo along the old railway line that was decommissioned in 1964. The route is fascinating for both its history and the scenery; the peculiarities of the countryside and the valleys, the old railway stations along the route, church-es, museums and artisan workshops can all be seen. And when the Giro d’Italia arrives in the Lunga Via delle Dolomiti, every-where will be dressed in its Sunday best to show off to its unique value to the whole of Italy.

Passo Giau

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Cortina centro

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Snow Service

È l’ideale per chi, galvaniz-zato dall’emozione del Giro, vuole emulare i campioni in gara. Da Snow Service potrà noleggiare tutta l’attrezza-tura necessaria, oltre alle ultime novità nel panorama delle due ruote. All’interno, c’è anche un fornito corner per la vendita di accessori, berretti, guanti, occhiali per completare al meglio l’equi-paggiamento.

www.snowservice.it

Bar Dolomiti

Il modo migliore per con-cludere un faticoso e soddi-sfacente tour a tutto sport: sosta in uno dei locali più antichi della zona. Il Bar Dolomiti è un ritrovo storico che vanta una tradizione di oltre 100 anni. Una piccola bomboniera in pieno centro, recentemente ristrutturata e trasformata in una taverna in perfetto stile viennese, dove godere dell’atmosfera e dei sapori tipici, accanto a una calda stube ampezzana.

3Dolomiti e Montagna Veneta

Grazie a questo progetto innovativo, pensato dal Con-sorzio Dolomiti, gli appassio-nati delle due ruote potranno godersi le tappe bellunesi del Giro d’Italia direttamente da casa e, grazie alla tecno-logia tridimensionale, avere la possibilità di emozionarsi proprio come se fossero a pochi metri di distanza dai campioni del cuore. Con un semplice click, sarà possibile scaricare gli itinerari in 3D, con tutti i punti d’interesse e di ristoro, le relative offerte e schede informative detta-gliate. Per vivere la monta-gna in tre dimensioni.

www.3dolomiti.it

Bike Resorttutto l’anno

Cortina si conferma regina delle due ruote in tutte le stagioni. D’estate, grazie al progetto Bike Resort: 700 chilometri di percorsi segna-lati, 18 bike-hotel con servizi specifici, 56 bike-rifugi e 20 istruttori, insomma, un vero paradiso per famiglie e spor-tivi. E, durante l’inverno, grazie alla pratica del k-trak per cui, con un particolare kit, la bici si trasforma in snow, per salire e scendere lungo i pendii innevati.

www.cortinabike.dolomiti.org

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Passo Tre Croci

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Al grido di Nel cuore delle Dolomiti, con le Do-lomiti nel cuore, trailer da tutti i paesi si sfide-ranno per la sesta edizione del the north Face Lavaredo ultra trail, per la prima volta in as-soluto di base in Ampezzo. Ferve già l’attesa per la notte del 29 giugno 2012 quando, alle ore 22.00, Corso Italia si illuminerà di centi-naia di lampade che guideranno gli atleti nei loro primi chilometri di corsa. Uno spettacolo suggestivo ed emozionante anche per curiosi e spettatori: il via in notturna è una particolari-tà che distingue questa gara. Gli impavidi do-vranno affrontare un percorso di 120 chilome-tri con un dislivello di circa 6.000 metri per toccare i luoghi e le cime più famose che cingo-no la Regina delle Dolomiti: una competizione impegnativa nella quale i corridori metteran-no quella passione e quell’entusiasmo necessa-ri per affrontare ogni grande avventura. Sarà sempre Corso Italia ad accogliere gli atleti che torneranno a tagliare il traguardo dopo 12 ore (tempo messo a disposizione dei campioni in gara), o 32 ore più tardi, per i semplici appas-sionati. Un onore per Cortina, quello di poter ospitare un evento strettamente legato ai prin-cipi etici dello sport: divieto assoluto di lascia-re nell’ambiente tracce del proprio passaggio, conoscenza della montagna, rispetto per l’am-biente e per l’avversario. Perche aspettare al-lora? I luoghi più affascinanti delle Dolomiti sono proprio qui, a portata di… piede.

Tre Cime, un’unica sfida

Ristorante Son Zuogo

Tappa ideale per fare il pie-no di energia. Ha da poco cambiato gestione questo ristorante situato in una zona tranquilla e panoramica, a pochi chilometri dal centro di Cortina. È la classica meta per chi cerca una cucina casalinga ma curata, da gu-stare in un caldo ambiente di montagna o sulla sceno-grafica terrazza vista Tofane. La località Passo Tre Croci è punto di partenza di molte escursioni e d’inverno è fa-cilmente raggiungibile dalle piste del Cristallo.

Three peaks, one dreamThe cry In the heart of the Dolomites, with the Dolo-mites in the heart, will be on the lips of trail runners from all over the world when they compete in the sixth The North Face Lavaredo Ultra Trail, for the first time ever based firmly in the Ampezzo valley. Eve-ryone is waiting with fervent anticipation for the night of 29 June when, at 10pm, Corso Italia will be lit by hundreds of lamps to light the first few kilometers of the race. It will be a wonderful and exciting sight for curious and spectators. The brave runners will face a journey of 120 kilometres with a vertical drop of 6,000

meters that will visit the most famous places and peaks that sur-round the Queen of the Dolomites: a challenging competition in which runners bring the passion and enthusiasm necessary for any great adventure. Corso Italia will also welcome the champion runners as they cross the finish line after 12 hours, as well as amateurs some 32 hours later. It is an honour for Cortina to host this event that is closely linked to the ethical principles of sport: a ban on leaving traces of their passage through the mountains as well as respect for the environment and their opponents.

www.ultratrail.it

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Area CrodaRossa d’Ampezzo

Area Lagazuoi-Cinque Torri

Vallata di MondevalCorso Italia

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Rifugio Ra Stua

È uno “stop” quasi obbligato per i veri cultori della mon-tagna. Questa malga sorge nel cuore del Parco Naturale delle Dolomiti d’Ampezzo, a 1.695 metri di quota, ed è una sorta di “piccolo mondo antico”. Da poco ristruttu-rata, conserva però tutto il sapore della tradizione d’alta quota. Assolutamente da provare, i piatti caratteristici della cucina ampezzana, i dolci su tutti. D’estate è il luogo ideale per passeggiate o escursioni in mountain bike, d’inverno si può rag-giungere il rifugio anche in motoslitta e pernottare in una delle stanze a disposi-zione.

www.malgarastua.it

Museo della Grande Guerra

Sul Lagazuoi, le Cinque Tor-ri e il Sasso di Stria, è stata scritta una parte importan-te della storia della Prima Guerra Mondiale. Quei luo-ghi, in passato scenario dei tragici combattimenti tra italiani e austriaci, oggi sono il più esteso museo all’aperto del primo conflitto mondia-le. Raggiungibili a piedi, in mountain bike o sugli sci, i siti accuratamente restaurati si lasciano esplorare tra un sentiero e l’altro, alla scoper-ta delle tracce della storia che ancora oggi conservano.

www.cortinamuseoguerra.it

Uomo di Mondeval

Imperdibile per tutti gli ap-passionati storia, anzi, prei-sotria, Mondeval è una valle delle Dolomiti bellunesi, ricca di prati, sorgenti e di blocchi calcarei. Deve la sua fama al ritrovamento, avve-nuto nel 1987, dell’“uomo di Mondeval”, lo scheletro in-tatto di un cacciatore dell’età della pietra risalente a circa 7.000 anni fa.

Mokarabia Coffee Bar

Dulcis in fundo, è proprio il caso di dire, tappa al Mo-karabia, lungo Corso Italia, meta prediletta di tutti i golo-si. Conosciuta fino a qualche anno fa come Bar Embassy, è una delle pasticcerie più famose di Cortina. Arredato con un design che si discosta da quello classico di mon-tagna, regala a Corso Italia un’aria più cittadina. Qui si può provare l’ottimo caffè della torrefazione bolognese, accompagnato a dolci tipici della tradizione tedesca e austriaca: strudel, krapfen, linzer e torta Sacher.

www.mokarabia.it

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Cortina centro

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Difficile immaginare conclusione più azzeccata ed emozionante. Ad accompagnare l’equipaggio vincitore della Coppa d’oro delle Dolomiti 2011 – Giovanni Moceri e Maurizio Colpani – è stato il brano Vincerò cantato da Andrea Bocelli, mentre a premiare i due piloti ci ha pensato Guido Schit-tone, volto noto della Formula 1. E così è calato il sipario anche sulla 64esima edizione di questa gara che, anche grazie ai luoghi splendidi che le fanno da cornice, ha fatto la storia dell’automo-bilismo d’epoca. La Coppa d’Oro è uno dei tesori delle Dolomiti e, di Cortina in modo particolare, perché proprio qui, ogni anno, tutto ha inizio e tutto si conclude. Quando, nel 1947 Ferruccio Gidoni, presidente dell’Automobile club di Bellu-no, ebbe l’idea della prima Coppa Internazionale delle Dolomiti, le automobili dovevano sfrecciare su complicati percorsi di montagna con i moto-ri a piena potenza. Oggi la Coppa, trasformata da gara di velocità in competizione di regolarità classica, è diventata una delle più ambite rievoca-zioni internazionali, mai stanca di entusiasmare pubblico e piloti. “Corre” ancora sulle stesse stra-de, nel cuore di montagne e tra i valichi che ne furono teatro a metà del secolo scorso (come il Passo Tre Croci, il Falzarego e il Giau), ma ora permette agli equipaggi di godere delle meravi-glie offerte dal panorama mozzafiato. L’edizione 2012 è in cartellone dal 30 agosto al 2 settem-bre. E la Regina delle Dolomiti inizierà presto a preparasi per accogliere al meglio la suggestiva carovana che, partita dal centro, tornerà pro-prio all’ombra del campanile per il tradizionale concorso di eleganza. Accendete i motori, cal-zate guanti e occhiali. Siete pronti a seguirci in questo itinerario dal sapore d’altri tempi?

Cortina gold The race has written the history of an era, thanks to the wonderful places where it takes place: the Coppa d’Oro is one of the treasures of the Dolomites and particularly Cortina because every year, everything begins and everything ends here. In 1947 when Ferruccio Gidoni, president of the Automobile Club of Belluno, had the idea of the first Coppa Internazionale delle Dolomiti (the International Cup of the Dolomites), cars were speeding on com-plicated mountain routes with engines at full power. Today the Coppa has became a classic regularity race, rather than a speed race, and is one of the most sought-after international commemorations, never fail-ing to excite the public and drivers. Run-ning still on the same roads in the heart of the mountains and among the passes that were the stage in the middle of last century

(such as Passo Tre Croci, Falzarego and Giau), but now the teams enjoy the wonders of breathtaking views. The 2012 competition on the bill from 30 Au-gust to 2 September. And the Queen of the Dolomites will soon begin to pre-pare the best welcome for this parade which will start from the centre, and will return under the shadow of the bell tower for the traditional competition of elegance. Start your engines and get ready to join us on this journey.

www.coppadorodelledolomiti.eu

Sottosopra Cortina

Avete fatto un check comple-to del vostro abbigliamento per partire alla volta delle Dolomiti sulle tracce della Coppa d’Oro? Nessun pro-blema se, all’ultimo, doveste accorgervi di aver dimen-ticato qualche “accessorio necessario” per rivivere l’at-mosfera della celebre gara. Potrete, infatti, recarvi da Sottosopra. Nella centralis-sima boutique popolata di ricercati oggetti, articoli per la casa e da regalo, trovere-te tutto ciò che vi occorre: cappelli, foulard, occhiali da aviatore, ogni cosa, per giun-ta personalizzabile.

www.sottosopracortina.com

Coppa d’Oro

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Passo Giau

Passo Falzarego

Area Cristallo

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Kite4freedom

È il luogo ideale per andare a caccia del vento giusto. Pas-so Giau è diventato ormai da qualche anno la mecca degli intrepidi dell’aquilone. Non a caso è qui che l’asso-ciazione Kite4freedom ha messo le sue basi per lezioni, eventi e appuntamenti. Uno su tutti il Cortina Snowkite Contest che vede snowkiter provenienti da ogni Paese contendersi la corona di “Re del Passo Giau”.

www.kite4freedom.it

Rifugio Col Gallina

Una piccola sosta anche a “dimensione di bambino”. Questo rifugio, a 2.055 metri di quota, è davvero l’ideale per l’accoglienza e l’intrat-tenimento dei più piccoli. In estate, grazie al grande prato perfettamente curato, completo di sdraio e parco giochi, dotato di altalene, scivoli e giochi colorati. In inverno è vicinissimo alle piste dell’area Cinque Torri-Lagazuoi. Il gestore, Campi, è un infaticabile organizza-tore di attività dedicate ad animare i soggiorni in tutte le stagioni: feste, passeggia-te con le racchette da neve nei boschi, escursioni in mountain bike.

Rifugio Son Forca

Chiusura gourmand, per il nostro percorso, a quota 2.235 metri. Il rifugio, appena sotto le vie ferrate del Cristallo, è raggiungibile in auto ma an-che a piedi, in mountain bike o in seggiovia. Grazie alla professionalità della famiglia Siorpaes, da oltre 50 anni alla guida di questo ristorante d’alta quota, la cucina propo-ne, in inverno, un servizio di self-service con diversi piatti all’italiana e tradizionali, tra cui lo stinco di maiale, mol-to apprezzato dagli sciatori. D’estate, invece, si possono scegliere alla carta varie spe-cialità, tra cui tagliatelle con salsiccia e funghi, canederli di speck o formaggio e gli im-mancabili casunziei rossi.

www.dolomiti.org

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di Stefano ZardiniL’Attimo

A ogni risalita in funivia mi assale una sottile sensazione di onnipotenza. L’idea di vincere la forza di gravità e raggiungere la cima di una parete senza alcuna fatica, senza il frusciare del vento e al riparo dal freddo sembra avere una componente magica a cui non riesco ad abituarmi. Magia che mi abbandona osservando da lontano quella scatoletta di alluminio, con le cui corde giocano tanti piccoli uomini desiderosi di staccarsi dal suolo e avere l’illusone di vincere la montagna. Ma bastano un colpo di vento, una impercettibile incertezza nella trazione della fune e il cuore rimette tutto in ordine: la montagna grande e forte e noi, piccoli uomini, sempre pronti a giocare.

Every time i go up in a cable car, a subtle feeling of omnipotence comes over me. i cannot get used to the magical idea that i can overcome the force of gravity and reach the top of a rock face without any effort, away from the rustle of the wind and protected from the cold. this magic that leaves me looking from afar at that little aluminium box, whose cables many little men like to play with, willing to leave the ground, under the illusion that they can overcome the mountain. But all it takes is a gust of wind, an imperceptible uncertainty on the cable and the heart puts everything in order: the mountains are big and strong, and we, little men, are always ready to play.

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POEtryin MOtiOn

di Enrico Maria Corno — con la collaborazione di Paolo Tassi

Nella natura incantata delle Dolomiti,si riscopre l’essenza autentica dello sci.

Eleganza dei gesti, ritmi lenti, cadenzati e l’amore per il silenzio “pieno” della montagna:

il telemarker è uno sportivo che custodisce l’animo del poeta.

altri MonDi

roviamo a inserirci sul-la scia dei tanti riferimenti e citazioni a questa canzone che fu di Johnny Tillotson e poi di Tommy Vee e che ha fatto la storia della musica degli anni Sessanta, perché

l’accostamento tra il telemark, Cortina e la poesia ci sembra in effetti piuttosto azzeccato. Non è for-se poesia in movimento, curvare su neve fresca, con un gesto che si fa elegante anche senza dover per forza indossare pantaloni alla zuava, giacche di lana cotta e curiosi cappelli di feltro? E non aggiunge maggior senso lirico sciare nel silenzio “pieno” dei suggestivi luoghi dolomitici, magari scendendo dalla Tofana al mattino presto e adoc-chiando, verso l’orizzonte, le vette del Faloria o del Cristallo? Curva a destra, curva a sinistra, lenta-mente, senza fretta, prendendo il ritmo della scia-ta come si prende il ritmo della metrica dei ver-si, ascoltando l’impronta delle lamine sulla neve, cercando la traiettoria meno battuta. Una piega di qui, una scodata di là: praticare la discesa secon-

do lo stile del telemark è come sciare in rima. A Cortina, forse, ancora di più. Accadeva lo stesso nella metà dell’Ottocento in Norvegia, dove il te-lemark è nato tra i primi temerari dello sci. Oggi, questa disciplina, che a volte somiglia a una dan-za antica, distingue lo sciatore che ama celebrare la propria diversità: un po’ più bravo, un po’ più originale, un po’ più autentico e meno sofisticato di quanto appaia, grande amante della montagna in inverno. Difficile per questo immaginare un po-sto migliore di Cortina: qui è nato lo sci italiano al di là dell’appuntamento olimpico del 1956. Qui si è fatta la storia dello sci nel nostro Paese, anche attraverso il telemark, che oggi riscopre nuovo vi-gore grazie a un numero sempre maggiore di ap-passionati. Armonia e disinvoltura nei movimenti, efficacia nei gesti tecnici, precisione nelle traietto-rie di curva e grande senso del gruppo, in cui tutti i telemarker si riconoscono, salutandosi su ogni pista del mondo. Non li avete ancora visti? Fate attenzione durante le prossime vacanze invernali: sarà difficile non scorgerli e quasi impossibile non restarne ammaliati.

P

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Tito Bertoni

Medico oculista e fotografo amatoriale di Brunico.

1// Mi ero stancato dell’at-trezzatura pesante e di alcune difficoltà di movimento: con il telemark l’attrezzatura è legge-ra e molto più versatile.

2// Vengo a Cortina, oltre che per piacere, anche per lavoro: è facile, quindi, che d’inverno ci scappi una sciata.

3// Generalmente vado in pista, perché per il fuori pista bisogna attrezzarsi meglio e avere un compagno per ragioni di sicurezza. È necessario stu-diare il percorso e le condizioni meteo, altrimenti può essere pericoloso. Ma se qualcuno viene con me, affronto il fuori pista più che volentieri.

4// Ovunque, purché ci sia una pista, o la possibilità di praticare il fuori pista.

5// Non sono un appassiona-to di locali, ma dopo un pome-riggio di sci e prima di tornare a casa, mi fermo sempre vo-lentieri per una birra in com-pagnia.

domande

emember this song by Johnny Tillotson and then Tommy Vee that made mu-sic history in the Sixties? The combination of tele-mark, Cortina and the poem seems to be just right. Tele-

mark is poetry in motion; carving through the fresh snow, looking elegant irrespective of whether one is wearing breeches, boiled wool jackets, and curious felt hats. Is this not lyrical skiing in the “full” silence of beautiful places in the Dolomites, perhaps on Tofane in the early morning looking towards the horizon, the peaks of Faloria or Cristallo? Turn right, turn left, slowly, without tension, following the rhythm of the skis as one follows the metric rhythm of the verses, lis-tening to the sound of the edges on the snow, looking for the path less traveled. A fold here, a tail there: the practice of telemark skiing in descent is like a rhythm

— even more so in Cortina. And it was like this in the mid-nineteenth century in Norway, where telemark was born amongst the first dare-devils of skiing. Today, this discipline, which at times resembles an ancient dance, marks out the skier who likes to celebrate his difference: a little smarter, more original, a little more authentic and less sophisticated than it appears, a great lover of the mountain in winter. It is hard to imagine a better place than Cortina where Italian skiing was born be-yond the 1956 Winter Olympics. The history of Italian skiing is here; including telemark, and now takes new strength thanks to a growing number of enthusiasts. Harmony and ease in movement, signs of technical ef-ficiency, precision in the trajectory of the curve and a great sense of solidarity amongst those who recognise telemark, meeting all over the world. You’ve still not seen them? Pay attention during the coming winter vacation and it will be hard not to see them and almost impossible not to be charmed.

RPoetry in motion

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altri MonDi

Pietro Caliceti

Avvocato, partner e co-fonda-tore di Negri Clementi studio legale associato di Milano.

1// Ho sperimentato di tutto sulla neve, ma quando ho conosciuto il telemark mi ha subito catturato l’idea di uno stile diverso. A conquistarmi è stata la filosofia della discesa: un sentimento di fiducia verso la montagna, come bisogna buttarsi e lasciarsi abbracciare dalla natura.

2// Ho sempre frequentato Cortina: per il telemark è un posto ideale. Una delle escursioni più spettacolari è quella al Bus di Tofana, un vero e proprio buco nella roccia. Una volta arrivati in cima, la discesa sull’altro versante è qualcosa di magico.

3// Per natura questa disci-plina si pratica in fuori pista, ma anche la pista riesce a dare le sue emozioni.

4// Le piste della zona Falo-ria sono davvero perfette per immergersi in questo “mondo antico”.

5// Ammetto di essere un po’ un orso: mi piace stare in casa, con la mia famiglia. Ma spesso ci concediamo un aperitivo all’Enoteca Cortina, ormai una tradizione nei nostri soggiorni ampezzani.

Stefano Gaspari

Bancario. Fino a qualche tempo fa, anche maestro di sci e tele-mark di Cortina d’Ampezzo.

1// Perché dopo molti anni di sci e di gare, mi sono accorto che tutto stava diventando troppo veloce. Il telemark, al contrario, valorizza la bellezza del movimento; più che alla velocità si guarda allo stile.

2// Perché vivo qui, perché ci sono molti posti dove trovare neve fresca e perché abbiamo spazi fantastici su cui praticare il fuori pista.

3// Il fuori pista è sicura-mente la massima espressione del telemark; si può risalire con le pelli e arrivare fino alla vetta con un unico paio di sci. Questa è la ragione per cui, quando si prova il telemark, spesso si prosegue oltre, verso lo sci-alpinismo.

4// Nelle aree fuori pista del-le zone Faloria e Cinque Torri, dove ci sono percorsi non troppo difficili e si può sciare anche con dieci centimetri di neve. È bello anche sulle Tofa-ne quando c’è neve alta.

5// Chiudo la giornata di sci la sempre in qualche rifugio: da Charlie a Pian de ra Bigon-tina, al Rifugio Scoiattoli o al Lagazuoi, ma ciò che conta davvero sono le persone che animano e danno senso alla serata.

Alessia Mariani

Architetto e mamma di cinque figli di Roma.

1// Dopo aver praticato a lungo il freestyle, ho seguito l’esempio di alcuni compagni di sci e ho provato il telemark, iniziando 18 anni fa proprio a Cortina.

2// Perché qui ho una casa, amo molto Cortina, ci vado da sempre.

3// A vera goduria è il fuoripi-sta. È più divertente. Ma qual-che volta l’ho praticato anche in pista, soprattutto quando i miei figli erano piccoli.

4// L’area Cinque Torri: secondo me una delle migliori per questa disciplina.

5// Mi piaceva molto la pa-sticceria Embassy, l’attuale Mokarabia in Corso Italia. Lì prendevo il mio dolce preferi-to: gelato con i lamponi, anche d’inverno.

Francesco Ponzellini

Amministratore delegato di Editrice Compositori di Bologna.

1// Perché lo amo talmente tanto che lo sogno anche di notte! A differenza dello sci tra-dizionale, è un’esperienza che riesce a metterti in contatto con ogni tipo di natura e pendio.

2// Una questione di affetto; è a Cortina che ho imparato 15 anni fa i primi movimenti di questo sport, grazie a un corso tenuto da un grande esperto, il norvegese Morten Ass.

3// Preferisco le sorprese del fuori pista ma, per motivi di tempo o per maggiore quanti-tà di neve, mi diverto anche a scendere in pista.

4// Ogni pendio ha il suo per-ché, il suo fascino. Quello che mi attira di più delle Dolomi-ti ampezzane è la difficoltà di alcuni percorsi come Creste Bianche, Sci 18 o Bus di Tofa-na: è il brivido della sfida che si aggrappa all’emozione impaga-bile di luoghi unici al mondo.

5// Adoro una birra con gli amici con cui ho sciato nel bar più vicino alla pista.

1// Perché il telemark? 2// Perché il telemark a Cortina? 3// in pista o fuori pista?4// un consiglio: dove ti piace praticare questo sport?

5// e per chiudere in bellezza la giornata?

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«SOnO Un VECChiO FAnAtiCO

dEL VEnEtO»a cura di Gianni Moriani

Terra di santi, poeti e marinai, il nostro Paese ha un’indole fascinosa e ammaliatrice.

Neanche Ernest Hemingway è riuscito a sfuggirle, tornando “di là dal fiume e tra gli alberi ampezzani” tre volte dal 1923 agli anni Cinquanta

e custodendo stralci di Cortina e del Veneto nei suoi scritti, oltre che nel suo cuore.

color seppia

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ra il 1923 quando Ernest Hemingway e la prima moglie, Hadley Richardson, in atte-sa di un bambino, fecero un viaggio in Italia. Il 10 marzo raggiunsero Cortina, dove lo scrittore restò fino al 30, per-

ché il Toronto Daily Star, per cui scriveva, lo volle nella zona della Ruhr, per seguire l’esplodere delle tensioni territoriali con la Francia.

1923: Hemingway scopre Cortina, ispirazione del racconto out of season

Fu così che lasciò all’Hotel Bellevue la mo-glie da sola, che nel frattempo divenne amica dell’affascinante pianista Renata

Borgatti: omosessuale dichiarata, che nel 1918 si stabilì a Capri (“paradiso gay” tra il 1920-30), ed ebbe una breve, appassionata e tempestosa rela-zione con Mimì Franchetti (figlia del veneziano barone Franchetti), una delle più celebri bellezze dell’epoca. La Bor-gatti conobbe, nel 1919, la quaranta-cinquenne pittrice Romaine Brooks, che divenne sua amante e dipinse l’intenso ritratto di Renata Borgatti al piano. E proprio a Cortina, fu la Borgatti a far incontrare per la prima volta Ernest con Dora, futura madre di Adriana Ivancich, di cui egli poi s’innamorerà. È sempre insieme a Renata che, con gli sci ricoperti di pelli di foca, Hemingway affrontò la memorabile e faticosa salita verso il Passo Giau. Quando, a metà aprile, il romanziere fece ritorno a Cortina, la neve se ne stava andando, così iniziò a dedicarsi alle escur-sioni e alla pesca; un’esperienza che gli ispirerà il malinconico racconto Out of Season, indicato da Carlos Baker come: «Una specie di porta aperta sui migliori scritti della sua carriera». Un viaggio, questo primo effettuato nella valle d’Ampezzo da Ernest — già allora dotato di un fiuto straordinario quando si trattava di scoprire posti incantevoli e

E

in apertura, è il 1948: l’anno in cui Ernest hemingway e Fernanda Pivano si conoscono. nella foto sono immortalati in un interno ampezzano. Sopra, nello stesso anno, hemingway è all’hotel Concordia, intento a scrivere con la sua macchina portatile.

Overleaf: 1948, the year in which Ernest hemingway and Fernanda Pivano meet. they are pictured in an Ampezzo interior.Above, in the same year, hemingway at the hotel Concordia, using his portable typewriter.

Le foto che corredano questo articolo sono tratte dalla mostra il Veneto di hemingway/hemingway’s Veneto, fino al 15 dicembre 2011 alla Casa italiana Zerilli-Marimò della new york University di new york. L’esposizione, curata da Gianni Moriani, rosella Mamoli Zorzi e Graziano Arici Catalogo Antigaedizioni, è un progetto della Venice international University.

Hemingway già allora era dotato di un fiuto straordinario quando si trattava di scoprire

posti incantevoli e ancora ignoti alle masse.

Even then, Hemingway had an uncanny instinct to discover wonderful, uncharted places.

© Graziano Arici Archives, Venice

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ancora ignoti alle masse —, che gli fece conoscere da vicino Cortina e le sue Dolomiti, montagne che lo stesso Le Corbusier definì: «La più bella archi-tettura naturale al mondo»; non a caso, dal 2009, fanno parte del Patromonio Naturale dell’Umanità UNESCO.

1948-49: il ritorno. Al Concordia, al Poste, poi a Villa Aprile, iniziano a prendere vita i luoghi e i volti di Di là dal fiume e tra gli alberi

Nel settembre del 1948, Hemingway lasciò Cuba alla volta dell’Italia, per rivedere i luo-ghi della guerra. Con la sua Buick si spo-

stò da Stresa a Cortina, dove allacciò amicizia con Federico Kechler, che lo inviterà a caccia nelle sue residenze friulane e gli insegnerà la difficile tecnica di pescare la trota con la mosca asciutta nel lago di Anterselva, in val Pusteria. Ernest ritrovava così gli sport che, ancora adolescente, aveva praticato col padre. A Cortina aprirono per lui l’Hotel Concordia (normalmente chiuso in quella stagione) e presero il via le famose grandi tavolate patriarcali. Durante il suo soggiorno, verso sera si faceva vedere al bar dell’Hotel de la Poste, frequentando, nello stesso periodo, anche il caffè La Genzianella.

A Torino all’inizio di ottobre, Fernanda Piva-no, intenta a tradurre Addio alle armi, ricevette da lui una cartolina: «Sono a Cortina, vorrei veder-vi». Incredula, la cestinò, commentando: «Ma guarda che stronzi. Che scherzo mi hanno fatto». Dopo una settimana, Hemingway si fece nuova-mente vivo: «Se non volete venire a Cortina, ven-go io a Torino, ma devo parlarvi». In stato di tran-ce, Fernanda corse di primo mattino alla stazione di Torino. Alle dieci di sera del 10 ottobre era a Cortina sulla porta dell’albergo Concordia. Appe-na vide Hemingway seduto a tavola, rimase, come lei stessa scrive: «Inebetita dall’emozione (…). Le prime parole che mi ha detto sono state “Tell me about the nazi”». Amante com’era delle Dolomiti, Ernest il 12 ottobre fece in auto un lungo tour sui passi circostanti Cortina.

Il 30 ottobre, sempre in compagnia dell’inse-parabile Buick, Ernest assieme a Mary e Fernanda scese a Venezia. Qui scoprì la Locanda Cipriani dove potè alternare la caccia alla scrittura. E pro-prio una battuta di caccia alle anatre — invitato da Nanuk Franchetti nella Valle San Gaetano in quel di Caorle — creerà l’occasione di far incontrare Ernest con la poco più che adolescente Adriana Ivancich.

color seppia

hemingway a Villa Aprile, in località doneà: lo scrittore la affittò nella prima metà di dicembre 1948 e qui invitò Fernanda Pivano a trascorrere qualche settimana durante le vacanze di natale dello stesso anno. La dedica nella foto è alla famiglia Aprile.

hemingway at the Villa Aprile, in doneà which he had rented in the first half of december 1948. he invited had invited Fernanda Pivano to spend a few weeks here during the Christmas holidays of 1948.the inscription on the photo is to the Aprile family.

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Essendo la sua vita quasi un’eterna vacan-za, finita la caccia, era arrivato il momento dello sci: nella prima metà di dicembre, Mary affittò a Cortina, in località Doneà, Villa Aprile. Qui, con il Valpolicella sul tavolo, riempiva fogli su fogli bat-tendo i tasti della minuscola macchina da scrivere Corona. A Ernest piaceva anche andare a man-giare in una casa contadina nella vicina Salieto, dove gli preparavano il baccalà alla veneta. Vicino a Villa Aprile abitava Rachele Padovan — Ernest si divertiva a sciare con Mina, la piccola nipote di quest’ultima — che così racconta: «Mina avrà avu-to quattro, cinque anni, era molto piccola e andava spesso a sciare con Hemingway sui campetti die-tro casa; erano due sciatori principianti, ma pare si divertissero un mondo insieme». Un continuo rincorrersi di iniziative, di attività in ogni luogo, finalizzate a catturare quella sempre sfuggente “festa mobile”, che per lui era la felicità.

Il 24 dicembre, Pivano raggiunse nuovamen-te Hemingway a Cortina, a Villa Aprile, dove lo scrittore aveva iniziato ad abbozzare il suo nuovo romanzo: Di là dal fiume e tra gli alberi.

Di questo secondo soggiorno cortinese, Fer-nanda scriverà: «Il 28 dicembre eravamo stati al

Cristallino, il 30 al Pocol, splendente di sole, di bel-lezza e di profumi, il 31 al Poste e, per mezzanotte, al Cristallino (o forse al Savoy, non ricordo)». Il 3 gennaio 1949 c’era stata una sfila-ta al Savoy. Il 4 erano saliti al Faloria e, tornati a casa, Hemingway fece la famosa affermazione, a proposito dello slang che sosteneva di non usare, poiché tutte le sue parole «si potevano trovare in Shakespeare». Il 5 andarono a Pocol con Al-berto e Virginia Mondadori,

e poi a cena al Poste con Toninelli, allora grande amico di Alberto. Il 6 gennaio, Pivano ritornò a Milano, annotando: «Era finito un periodo magi-co, indimenticato, chiuso nel mio ricordo come un gioiello in uno scrigno prezioso».

1950: l’ultimo viaggio nelle terre del Veneto e l’amore con Adriana Ivancich

In Veneto Ernest ritornò presto: nel gennaio del 1950 era già a Venezia, dove alloggiò per circa un mese al Gritti. Salì poi di nuovo a Cor-

tina, soggiornando all’Hotel de la Poste per due settimane, per fare poi ritorno a Venezia; risalì an-cora in Ampezzo e nuovamente scese a Venezia, ma questa volta Mary non lo seguì, perché si era fratturata la caviglia sinistra, incidente che la co-strinse all’ingessatura fino a metà marzo.

Rimasto solo al Gritti, Hemingway ebbe modo di incontrare liberamente l’amata Adriana, di cui finì per innamorarsi perdutamente. Vide anche Fernanda, chiamata apposta per farle leggere la prima stesura del nuovo romanzo, Di là dal fiume e tra gli alberi, che tanto prese nella sua ispirazione da questi luoghi mai dimenticati.

Per saperne di più

R. Aldrich and G. Wotherspoon, Who’s Who in Gay and Lesbian History. From Antiquity to the Mid-Twentieth Century, Routledge, London, 2001

G. Cipriani, L’angolo dell’Harry’s Bar, Rizzoli, Milano, 1978

R. Mamoli Zorzi, G. Moriani, A Venezia e nel Veneto con Ernest Hemingway, Supernova, Venezia, 2011

G. Moriani (a cura di), Il Veneto di Hemingway, Antigaedizioni, Crocetta del Montello, 2011

F. Pivano, Diari 1917-1973, Bompiani, Milano, 2008

F. Wolcan, Ritratto di Rachele. Intervista a Rachele Padovan, Grafica Sanvitese, San Vito di Cadore, 1999

in questa pagina, una cena all’hotel de la Poste. Accanto a destra,12 ottobre 1948, Ernest e Fernanda a passeggio per le strade di Cortina.

On this page, a dinner at the hotel de la Poste.On the right, 12 October 1948, Ernest and Fernanda walk in the streets of Cortina.

© Graziano Arici Archives, Venice

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rnest Hemingway and his first wife, Hadley Richardson (who was pregnant) travelled to Italy in 1923. They stayed in Cortina from 10th March until the 30th, when the Toronto Daily Star asked him to go to the Ruhr

to report on the tensions developing with France.

In 1923: Hemingway discovers Cortina, inspi-ration of out of season

His wife, left alone at the Hotel Bellevue, became a friend of the fascinating pianist Renata Borgatti. Openly gay, she lived on Capri, a “gay paradise” in the 1920’s. She had a short, passionate and stormy affair with Mimí Franchetti, one of the most cel-ebrated beauties of the era. In 1919 Borgatti met the 45 year old painter Romaine Brooks, who became her lover and painted the portrait Renata Borgatti at the piano. Borgatti introduced Ernest to Dora in Cortina. Dora was the future mother of Adriana Ivancich with whom Ernest would fall in love. Hem-ingway and Renata made the memorable and ex-hausting climb up to Passo Giau on skis with seal-skins. He returned to Cortina in mid-April when the snow was melting, to hike and fish. This inspired the melancholy tale Out of Season, of which Car-los Baker said, «A kind of open door on the best writing of his career». In his first journey in the Ampezzo valley, he found the most beautiful, undis-covered places in the Dolomites, which Le Corbusier called «the most beautiful natural architecture in the world», not coincidentally: since 2009 a UN-ESCO natural heritage site.

1948-49: He stays at the Concordia and de la

Poste hotels, then at Villa Aprile and begins writ-ing Across the River and into the trees.

Hemingway left Cuba in September 1948 to visit the war sites in Italy.

He drove his Buick from Stresa to Cortina, where he struck up friendship with Federico Kechler, who invited him to hunt in Friuli, and would later teach him the difficult technique of dry-fly trout

E«I’m an old Veneto’s fanatic»

“Amarcord” Un amore ricambiato, quello tra Ernest Hemingway e Cor-tina; nell’anniversario della morte del grande romanziere americano la Regina delle Dolomiti lo celebrerà con iniziative, mostre e presen-tazioni. Innanzitutto Hemingway sarà ambasciatore di Cortina in pa-tria, perché la Casa Italiana della New York University ospita, fino al 15 dicembre, la mostra itinerante Il Veneto di Hemingway, promossa dalla Venice International University e dalla Regione Veneto mentre alcuni scatti raffiguranti il romanziere nei numerosi soggiorni sulle Do-lomiti saranno esposti a Cortina dove, l’11 dicembre, Gianni Moriani, curatore dell’esposizione newyorkese, presenterà il volume Il Veneto di Hemingway. Per ripercorrere gli itinerari cari a “Papa”, sia le auto storiche della Coppa d’Oro che gli appassionati del Cortina Car Club affronteranno tappe e percorsi a tema tra Venezia e i Monti Pallidi. Ma Hemingway era anche una buona forchetta e apprezzava moltissimo la cucina locale. Per questo, l’Accademia della cucina di Cortina ha rea-lizzato un menù composto dai suoi piatti preferiti che proporrà come degustazione a tutte le accademie d’Italia.

The 50th anniversary of the death of the great American novelist Ernest Hemingway will be celebrated in many ways this winter. A travelling exhibi-tion Hemingway’s Veneto (sponsored by Venice International University and the Veneto Region) is being hosted at the Casa Italiana at New York University until 15 December. On 11 December, the book Hemingway’s Veneto by Gianni Moriani, curator of the New York exhibition, will be presented in Cortina, where there will also be a photographic retrospective dedicated to Hemingway. We can retrace the steps of “Papa” along the Coppa d’Oro classic car races and thanks to the members of the Cortina Car Club that tackle stages and themed routes between Venice and the Monti Pallidi. Last, but not least, the Cortina culinary Academy will create a Hemingway Menu, which will be shared with all culinary academies in Italy.

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fishing. Ernest re-dis-covered the pleasures of hunting and fishing, learnt from his father a teenager. The Hotel Concordia in Cortina, normally closed out of season, was opened for Ernest, and he began holding his famous pa-triarchal tables. In the evenings he propped up the bar of the Hotel De la Poste, as well as the café La Genzianella.

In early October while in Turin, Fernan-da Pivano busy trans-lating A Farewell to Arms, received a post-card from Hemingway: «I’m in Cortina and I want to see you». Incredulous, she threw it away, saying: «What a shit! What kind of joke is that?». After a week, Hemingway wrote again: «If you don’t want to come to Cor-tina, then I’ll come to Turin; I need to speak with you». Fer-nanda ran to get the early morning train, and by 10 pm on 10th October she was in Cortina at the Concordia. She saw Hemingway sitting at the table, and as she wrote: «dazed with emotion (...). The first words he said were “Tell me about the Nazis”». Always in love with the Dolomites, Ernest made a long tour by car through the passes around Cortina.

On 30th October Ernest drove down to Venice in the Buick with Mary and Fernanda. He discovered the Locanda Cipriani, which would become another place to hunt and write. Nanuk Franchetti invited him to go duck hunting in the valley of San Gaetano, near Caorle, where he met the teenage Adriana Ivancich.

Hemingway’s life was like an endless holiday; after the hunting season, it was time to ski. In mid December, Mary rented the Villa Aprile at Doneà, in Cortina. Valpolicella by his side, he bashed the keys of his Corona typewriter and filled reams of paper. Ernest liked to eat Venetian style salt cod at a farmhouse in nearby Salieto. Rachele Padovan lived near the Villa Aprile — Ernest enjoyed skiing with Mina, her grandchild. She said «Mina was 4 or 5 years old and often skied with Hemingway on the pistes behind the house, both beginners, having a lot of fun together».

Hemingway was always “on the go”, aiming to capture that ever-elusive “moveable feast” — happiness.

Pivano met Hem-ingway again on 24th December at the Villa Aprile where he had begun his new novel: Across the River and Into the Trees.

Fernanda writes of this second stay in Cortina: «On 28th De-cember we were at the Cristallino, on the 30th at Pocol “shining sun, beauty and fragrance,” on the 31st at midnight at the Hotel de la Poste and the Cristallino (or perhaps the Savoy I can’t remember)». On 3rd January 1949, a parade at the Savoy; on the 4th, up to Faloria.

On returning home, Hemingway made the famous statement that he didn’t use slang; all his words «could be found in Shakespeare». On the 5th to Pocol, with Alberto and Vir-ginia Mondadori, then to dinner at the Hotel de la Poste with Toninelli, a close friend of Alberto. On the 6th, Pivano returned to Milan, noting: «It was the end of a magical pe-riod, unforgettable, locked in my memory like a jewel in a treasure chest».

1950: the last journey in Veneto and his love with Adri-

ana Ivancich

In January 1950 Ernest returned to Venice, staying for about a month at the Gritti. Back in Cortina he stayed at the Hotel de la Poste for 2 weeks, then back to Venice. Mary did not follow him as she had broken her left ankle skiing leaving her in a plaster cast until mid March.

Left alone at the Gritti, Hemingway was easily able to meet his beloved, Adriana. He also saw Fernanda and asked her to read the first draft of his new novel, Across the River and into the Trees, the inspiration for which he had taken from these unforgettable places.

1948, hemingway con, alla sua sinistra, Adriana ivancich

1948, hemingway with Adriana ivancich on his left.

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a cura di Lucia Portesi

Lo haiku è un tradizionale componimento giapponese. Pochi versi, scene veloci e intense per

raccontare un’emozione, una qualità. Abbiamo cercato di parafrasare questa antica forma poetica,

per condensare il racconto di una cultura.Le suggestioni appartengono a Giovanni Peternolli,

docente universitario di Storia dell’arte del Giappone.

oltreconfine

OrEgiapponesi

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morality

I had a small apartment in Ja-pan. After a work-er had assembled a bookshelf he said: «Is all the furni-ture fixed to the wall? Earthquakes can be dangerous.» I had not thought of this. Without a question, the worker stayed and fixed everything; and then he left.

beauty

Only Italian and Japanese shops are set up with care and taste. The windows in Rome and Tokyo

are far better than in Paris and New York. Creativ-ity and consideration to detail unite us: a sense of beauty, simplicity and harmony.

Non sono capace di raccontare il Giappone.

Posso solo raccontare il mio Giappone, un luogo in cui da subito mi sono sentito a casa. In tanti, da sempre, mi dicono: «Giovanni, in una delle tue vite

precedenti, tu vivevi qui».

il senso morale

Agli inizi, quando ero in Giappo-ne e lavoravo all’università, ave-vo un piccolo appartamento in affitto. Chiamai un operaio per montare una libreria. Finito il suo lavoro, mi disse: «Ha fissato al muro anche gli altri mobili della casa? Qui può essere pericoloso a causa dei terremoti». Da italiano, non avevo ovviamente pensato all’evenienza di ancorare metà dell’arredo alle pareti. Senza che chiedessi nulla, l’operaio restò. Con zelo e premura, fissò quello che doveva dov’era più opportu-no e, solo dopo, se ne andò.

il bello

Solo in Italia e in Giappone ho visto negozi allestiti con tanta premura e buongusto. Le vetri-ne più scintillanti non le trovi a Parigi e New York, ma a Roma e Tokyo. Da nessun’altra par-te vedi la stessa creatività, la stessa considerazione per ogni minimo dettaglio. Le modalità di presentazione sono molto di-verse: l’Italia è più “giocosa”, il Giappone più silente, ma la cura è esattamente la stessa. È que-sto che ci accomuna: il senso del bello. Un bello fatto di semplici-tà e armonia.

The haiku is a traditional

short Japanese poem, telling of emotions.

This story of a cultureuses the

same idea — an idea of Giovanni

Peternolli, professor of East Asian

Art at the University of

Bologna.

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La nobiltà

Frequentavo spesso una mensa popolare in Giappone, un posto pieno di studenti, nulla di troppo costoso. Lì, tutte le cucine sono a vista: bisogna poter guardare quello che accade tra i fornelli. Nella mia mensa lavorava uno chef: lo osservavo, ogni giorno, sbucciare dei daikon con una meticolosità che noi useremmo solo in sala operatoria. Regge-va, fermo in mano, il coltello e lentamente, accuratamente, fa-ceva roteare il tubero. La buccia restava così una lunga spirale ininterrotta. Un giorno, a cau-sa di chissà quale distrazione, la buccia si ruppe. Vidi sul volto di quell’uomo una decisa, solo per me strana, espressione di disap-punto. Aveva fallito.

L’onestà

Ero in città con degli amici ita-liani. Prendemmo un taxi diretti a un ristorante. Arrivati davanti all’ingresso, ci accorgemmo che tutto era spento. Iniziammo a discutere tra di noi e, solo dopo, chiedemmo consiglio al tassista. Quasi non ci eravamo accorti che, appena arrivati, il tassametro era stato immediatamente spento. Il tempo, almeno quello che costa, non scorreva più.

honesty

We took a taxi to a restaurant, but it was closed. We began to discuss what to do and then turned to the driver. We had not noticed he turned the meter off when we arrived. Time which had a price stopped to flow.

La correttezza

Vivevo da qualche tempo a Kyo-to, città che conosco molto bene. Salii anche quella volta in taxi ma, indicata la destinazione, mi accorsi che l’autista aveva im-boccato una strada che io non riconoscevo: “Sta allungando il percorso. Fa il furbo”, pensai. Ar-rivammo; prima che io scendes-si, l’uomo si era già voltato e mi diceva: «Mi scusi, ho sbagliato la via. Ecco parte dei suoi soldi; sa-remmo dovuti arrivare prima».

correctness

One day in Kyoto I took a taxi, but noticed the driver had taken a road I did not know: «Clever, he is taking a longer route» I thought. Before I said anything, the driver turned and said: «Excuse me, I took the wrong way. Have some money back».

104Per conoscere, da lontano, una terra a noi vicina: Ore Giapponesi, Fosco Maraini / L’impero dei segni, Roland Barthes

nobility

At an inexpensive, popular cafeteria in Japan, I watched the chef meticu-lously peel the dai-kon every day. With a knife in one hand, he peel edit, leaving an unbro-ken spiral of skin. One day, he was distracted; the skin broke. He looked disappointed. He had failed.

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Le Dolomiti, patrimonio di roccia e di storia, rappresentano un’attrazione fortissima per il popolo del Sol Levan-te. Che sale fin quassù, affascinato dalla bellezza quasi spirituale di questi luoghi, ma anche dalla buona cucina, dalle tradizioni culturali e dalla elevata qualità dei servizi. Motivo che ha spin-to Cortina, negli ultimi anni, a inve-stire grande energia in questa fetta di mercato turistico. Attraverso relazioni intessute con i principali tour operator e, soprattutto, grazie a un progetto de-dicato a questa terra che, oltre alla par-tecipazione a fiere ed eventi, ha por-tato alla realizzazione di una guida in lingua, all’istituzione di un info-point e all’organizzazione di tour concepiti sulle esigenze del pubblico nipponico. Un popolo che ama viaggiare nei mesi estivi, consentendo quindi un prolun-gamento della stagione turistica, ma senza tralasciare l’inverno, e che dà modo, a Cortina stessa, di investire sulle proprie risorse naturalistiche e culturali.

The Dolomites, with its historical her-itage and rocks, has a very strong at-traction for the people of the land of Rising Sun. They come up here, fasci-nated by the almost spiritual beauty of these places, and also by the good food, cultural traditions and high quality service. For this reason, Cortina has invested much energy in this section of the tourist market in recent years. Re-lationships have been built up with ma-jor tour operators, participated in fairs and events, focused on the creation of a Japanese language guide, an infor-mation point and organizing tours de-signed specifically for Japanese clients. They are people who love to travel dur-ing the summer months, thus allowing an extension of that tourist season, but without neglecting the winter season ei-ther, and thus Cortina also invests in natural and cultural resources.

Fiocchi di neve e fiori di loto

www.cortina.dolomiti.org

La semplicità

In Giappone una carota è una carota, un fungo è un fungo. Amano la naturalezza di quello che mangiano. Non crede che in Italia sia così? Noi non sia-mo francesi: non aggiungiamo troppe salse e sughi a quello che mangiamo; dritti all’osso, andia-mo anche noi per sottrazione. D’altronde la caprese cos’è? Po-modoro tagliato e fette di moz-zarella. Nonostante continuiamo a considerarli “i tedeschi d’O-riente”, i giapponesi sono mol-to più vicini di quanto si pensi. Condividiamo sensibilità simili. Per questo, chi arriva in Italia difficilmente se ne va e gli italia-ni che visitano il Giappone vo-lentieri restano o, molto presto, ritornano.

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oltreconfine

H o sempre pensato che,se si potessero prendere

i migliori pregi del carattere italiano e di quello giapponese,

ne verrebbe fuori un essere ideale. Ma so, purtroppo, che questo è

impossibile.

The best qualities of the Italian

character and the Japanese

would make a perfect being.

Unfortunately, this is

impossible.

simplicity

The Japanese love natural food, like Italian. We think the Japanese are “the Germans of the East”; they

are more like us, sensitive. Those who come to Italy rarely leave and Italians visiting Japan remain there or return as soon as possible.

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di Luca Conti

È rivoluzione in piazza. Gli amici virtuali invadono l’intimità di casa, spazio e cyberspazio si contaminano, mentre la nostra identità si espande e nei caffè le chiacchiere si fanno, ma solo davanti a un pc. È il futuro-presente della nostra comunicazione,

rigorosamente geo-localizzata.

social

SqUArEVOLUtiOn

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social network sono come l’aria: li respiriamo, senza neanche render-cene conto. È così per alcuni milio-ni di persone, grazie alla possibilità di collegarsi a internet in mobilità e condividere, in tempo reale, pensie-ri, foto e video che popolano ormai

la nostra quotidianità. Un cambiamento sociale rivoluzionario, con conseguenze nel modo di rela-zionarci, informarci e lavorare. Facebook, Twitter, YouTube, Linkedin, insieme a tutto l’universo dei blog, sono diventati una estensione della nostra identità, del nostro modo di esprimerci, comuni-care, entrare in contatto con amici, colleghi, clien-ti o perfetti sconosciuti, con i quali condividiamo passioni e interessi. Non si chiede più il numero di cellulare ai nuovo amici incontrati in vacanza o durante una festa, ma ci si scambiano gli indirizzo dei propri profili Facebook o Linkedin, a secon-da del contesto in cui avviene il contatto. Un uni-verso di relazioni che si arricchisce giorno dopo giorno, abbattendo le barriere dello spazio e del tempo. L’effetto finale è che la voglia di incontrar-si di persona cresce, smentendo chi pensava che internet avrebbe finito per isolarci, ognuno da-vanti al proprio computer. Il mondo dell’informa-zione, dell’intrattenimento e quello del turismo sono alcune delle industrie che per prime stanno toccando con mano gli effetti della rivoluzione di-gitale e di quella del web sociale. Se le copie dei quotidiani venduti scendono, la fame di notizie sale, ma cambia supporto, grazie alla diffusione di smartphone e tablet sempre più economici. La tv si commenta insieme ai propri amici, dovun-que essi siano, grazie al secondo schermo inte-rattivo di un telefono o di un computer. I viaggi si organizzano on-line, scegliendo l’itinerario più conveniente e soddisfacente, grazie alla saggezza delle folle, raccolta in comunità come Tripadvi-sor, dove poter condividere la propria esperienza in strutture turistiche e alberghiere. Cosa atten-derci dal futuro? Una convergenza più spinta tra mondo virtuale e realtà e la diffusione di massa dei servizi basati sulla geo-localizzazione. A quel

punto tutte le informazioni e tutte le esperienze troveranno un corrispettivo fisico: un luogo in cui ancorarsi e offrirsi alla fruizione pubblica, mentre la realtà si arricchirà e si stratificherà secondo tag. Basterà avere uno smartphone per vedere ciò che contiene un oggetto o un monumento, le emozio-ni che ha suscitato in chi è passato di là prima di noi o la storia della sua costruzione. Oggi la punta di diamante è Foursquare, ma l’offerta è destinata a salire, a beneficio di tutti noi navigatori.

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Cortina si scopre social e chiama a raccolta tutti i suoi fan per conquistare i Mondiali di sci alpino 2017.

Riposti manifesti e volantini in soffitta, il comitato promotore per la candidatura di Corti-na d’Ampezzo ai Mondiali di sci alpino del 2017 guarda dritto verso il futuro. Per rafforzare il va-lore dell’immagine di Cortina come unica can-

didata italiana a ospitare un evento mondiale, è stata studiata un’innovativa campagna di social media marketing. Attraverso l’apposito sito, si potrà partecipare direttamente al progetto I vote for Cortina 2017: un grande social game che consente a tutti, con un semplice click, di votare a sostegno del sogno ampezzano (vote.cortina2017.it). Ma le sorprese targate 2.0 non finiscono qui, perché il comitato ha lanciato anche un concorso fotografico. Chiunque voglia sostenere la candidatura della Re-gina delle Dolomiti, potrà caricare immagini di Cortina all’in-terno del sito: l’autore dello scatto più votata dagli stessi “in-ternauti” sarà premiato con un soggiorno durante il Mondiale. Un’iniziativa progettata per coinvolgere il maggior numero di appassionati possibile a prendere parte attiva e diretta a un de-siderio che, si spera, possa trasformarsi in realtà.

E in attesa del 2017? Il comitato ha organizzato uno spe-ciale count-down aspettando il tradizionale appuntamento del-la Coppa del Mondo di sci femminile.

Le danze si aprono il 10 dicembre, con dj set al Bar la Ter-razza; il 17 dicembre, in occasione della European Cup Snow-boardcross, Faloria dj set al rifugio omonimo; il 23 dicembre la musica si trasferisce al Rifugio El Faral, mentre il 30 dicembre sarà la volta de Il molo dj set e il 7 gennaio le vacanze continue-ranno al Rifugio Pomedes con dj set e fiaccolata. Una carrellata di eventi che vedrà il suo apice il 14 gennaio 2012, primo giorno di Coppa, con una sorpresa organizzata direttamente in pista: Top of the Dolomites Dj Festival, con la speciale partecipazio-ne dei Crookers.

The organizing committee for Cortina’s bid to host the 2017 World Alpine Ski races is looking forward and has embraced the internet, consigning posters and flyers to the attic. An innovative social media marketing campaign has been launched to

burnish the image of Cortina as the only Italian candidate to host a world event. You can directly participate in the project I vote for Cortina 2017 through the dedicated website: a great social game that allows everyone to vote in support of the Ampezzo dream with one click (vote.cortina2017.it). But there’s more to the 2.0 campaign. The committee has launched a photo con-test. Anyone who wants to support the candidature of the Queen of the Dolomites can upload images of Cortina to the site. The photographer of the most popular internet shot will be rewarded with a stay during the World Championships. The initiative is designed to involve as many fans as possible to take an active interest and hopefully make reality come true.

And whilst waiting for 2017? The committee has organized special countdown events in anticipation of the traditional round of Women’s World Cup ski races.

Starting on 10 December with dancing, with DJ sets at Bar la Terrazza, on 17 December at the European Cup Snowboardcross competition a DJ set at Rifugio Faloria. On 23 December the music scene moves to Rifugio El Faral and on 30 December it’s the turn of Il Molo to host the DJ set. On 7 January the vacation action moves to Rifugio Pomedes with music and a torchlight procession. Events reach their peak on 14 January, the first day of the competition with a surprise organized on the piste: Top of the Dolomites DJ Festival, with the special participation of the Crookers.

Una rete mondiale

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ocial networks are like air: we breathe them. Millions of peo-ple connect and share thoughts, photos and video in real time, changing the way we live. Fa-cebook, Twitter, YouTube and LinkedIn are now an extension

of our identity, the way we express ourselves and communicate with friends, colleagues and clients. As soon as we met someone new, we don’t ask for their mobile phone number, we exchange our Facebook or LinkedIn address; our universe of relationships is enriched. The Internet and social networks allow us to connect with people in different ways. The net ef-fect is that our desire to meet in person grows, which defies the notion that the Internet would ultimately isolate us, each in front of his own computer. The worlds of information, entertainment and tourism now experience the effects of the digital revolution and social web. Despite falling newspaper sales, our hunger for news grows; we consume in a different way thanks to smartphones and tablets. Trips are organised, routes and hotels chosen, thanks to Trip Advisor, a virtual exchange of tourist information. In the future? A greater convergence between virtual and real worlds, mass distribution of services based on geolocation; information and experiences allow-ing us to use public information to enrich and ana-lyse our experiences. Foursquare is the new leader; more will follow, benefiting all surfers.

SSquarEvolution

Non si chiede più il numero di cellulare ai nuovi amici incontrati in vacanza o

durante una festa, ma ci si scambiano gli indirizzo dei propri profili Facebook o Linkedin. Un universo di relazioni che si arricchisce

giorno dopo giorno

La comunicazione turistica si fa sempre più so-cial, interattiva e tecnologica? E la Regina non resta a guardare: ha aperto il proprio profilo sui

principali social network, su Facebook, dove la seguono 5.700 fan, su Twitter e all’interno di uno degli ultimi ar-rivati, Foursquare. L’obiettivo futuro è quello di passare da una semplice presenza a un utilizzo pieno e dinami-co di queste piattaforme comunicative che permetta di ottenere feedback immediati. Social, ma non solo. Per-ché, per una località come Cortina, sono fondamentali il confronto e il dialogo tra tradizione e innovazione. Ecco quindi che le pagine della nostra rivista, che ora reggete in mano, possono essere “sfogliate” on-line direttamen-te dal sito www.cortina.dolomiti.org e sono disponibili anche per iPad. Ma Cortina è anche You Tube, QRCo-de, senza dimenticare le tante potenzialità che il nuovo portale offre all’utente finale. Una su tutte, il destination management system, grazie al quale organizzare e pre-notare la vacanza a proprio piacimento, valutando pro-poste e offerte, comodamente seduti nel salotto di casa.

A portatadi click

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È il nuovo progetto di comunicazione multimediale di Dolomi-ti Superski, dove “beep” sta per il tipico segnale della convalida dello skipass presso gli impianti di risalita. Si tratta di una piat-taforma di social loyalty location-based, ideata per accompagnare e stimolare le attività off-line e on-line di sciatori e non, di tutto il comprensorio. Ecco quindi nascere un nuovo modo di sciare: il “social skiing”. Con SkiBeep, l’esperienza geo-localizzata degli utenti è condivisa con gli amici su Facebook e Twitter e viene an-che premiata. Alla base di questo “gioco sociale” c’è, da un lato, la sezione del sito che funge da interfaccia per gestire il proprio profilo con punteggi totalizzati, badge raggiunti e bonus a dispo-sizione. Dall’altro, un’applicazione per iPhone, iPad e Android, per svolgere le attività utili al conseguimento dei punti e condivi-dere il nuovo modo di divertirsi sugli sci in tempo reale con tutti i propri contatti.

Dolomiti SkiBeep — the new multimedia communication project of Dolomiti Superski includes in its name the customary “beep” signal that you hear when you validate your ski pass at the ski lifts. It is a social loyalty location-based platform, designed to accom-pany and stimulate the activities of both skiers and non-skiers, off-line and on-line, throughout the whole Dolomiti Superski area. In other words, a new way of skiing: “social skiing.” With Skibeep, the geo-localized user experience is shared with friends on Face-book and Twitter and prizes can also be won. The basis of this “social game” is twofold. Firstly, the section of the site that acts as an interface to manage your own profile and total your scores, badges won and bonuses earned. Secondly, apps are available for your iPhone, iPad, or Android; so you can carry out useful tasks to earn points and in real time share the fun you are having on skis with all your contacts.

Dolomiti SkiBeep: e lo sci diventa social

www.dolomitisuperski.com/skibeep

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social

Is communication for tourists becoming more so-cial, interactive and technological? Yes, and the Queen of the Dolomites has not been left behind:

she has 5,700 followers on Facebook, she tweets on Twitter and is also on Foursquare, one of the new-est social networks. The future goal is to move from a simple presence to using these communications platforms dynamically to benefit from immediate feedback. Although these are social networks, they are also critical for a place like Cortina that wants to promote dialogue between tradition and innovation. And so, this magazine that you can browse as a pa-per-based product is also available to browse on-line directly from our site www.cortina.dolomiti.org and of course on your iPad. Cortina is also YouTube, and uses QRCode. And we must not forget that the new portal has great potential for users. It’s a one-stop destination management system; through which you can plan and book the vacation you want, all from the comfort of your own home.

Withone click

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di Annette Gottmann

Appartenente alla famiglia delle Betulaceae, la betulla bianca è una pianta che viene dal freddo: è, infatti, la regina delle foreste della Russia, della Finlandia e della Lapponia, benché viva in quasi tutti paesi d’Europa.Tra i primi alberi a emettere le foglie in primavera, la betulla fu venerata, per questo, come pianta della rinascita. Dall’aspetto delicato ed elegante, è capace di raggiungere una notevole altezza; le sue foglie, di un verde tenero in estate, diventano dorate in autunno, per poi lasciare, in inverno, un tronco nudo, liscio, bianco e slanciato. A Cortina si scorgono spesso betulle solitarie, nei giardini o nei boschi in cui crescono vicino ad altre piante. Raggruppamenti interessanti si trovano in prossimità del Ponte Alto (1.800 metri) e sopra la vecchia stazione di Fiames (1.400 metri).

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BetUlapenDUla

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113www.officinadellepiante.com

The silver birch, a member of the betulaceae family, a cold climate tree,

known as the queen of the forests in Russia, Finland and Lapland, is also

found in most European countries.It is one of the first trees to turn green

in spring; this is the reason why it was worshiped as a symbol of rebirth. A delicate, elegant tree, that can

grow to a considerable height: its soft green summer leaves turn golden

in autumn and fall in the winter, leaving a naked, smooth, white,

slender trunk. Silver birch trees can be seen in the gardens and the woods

near Cortina, near Ponte Alto (1,800 metres) and above the old

station at Fiames (1,400 metres).

Arts and craftsDa lungo tempo l’uomo è abituato a utilizzare diverse parti della betulla. Il legno bianco, elastico e resistente è spesso destinato a lavori di falegnameria e, fino agli ini-zi degli anni Sessanta, i rami prelevati durante l’inverno servivano per fabbricare sco-pe impiegate nei cortili e nel-le stalle. La corteccia della betulla viene anche adopera-ta nell’arte floreale al pari dei rami sottili e flessibili che, raccolti in primavera prima che l’albero germogli, porta-no in casa il fresco profumo della natura che si risveglia. Si lasciano, inoltre, facilmen-te intrecciare e messi in ac-qua germogliano con grande velocità.

Man has used different parts of the silver birch tree for many different purposes over a long time. The white wood, which bends and resists, is often used in carpentry, and until the early sixties, the branches were cut during the winter and used to make brooms to sweep yards and stables. The bark of the birch is also used in floral art. Its thin flexible branches are col-lected in spring before the tree buds, and brought into the home to give us the fresh scent of nature awakening. And if you keep the branches you can easily weave them, or put them in water where they quickly sprout new shoots.

green wellnessOgni donna dovrebbe sapere che i bagni e gli impacchi di decotto di betulla sono mol-to utili nel trattamento della cellulite. Le giovani foglie primaverili, fresche o secche, raccolte nelle ore calde di mezzogiorno, sono ideali per favorire la diuresi e combat-tere infiammazioni del corpo interne ed esterne. Di questa pianta sono note le virtù del-le gemme che attivano il si-stema immunitario.

All women should know that using a decoction of birch in a bath or compress is a very effective treatment for cellu-lite. The young spring leaves, fresh or dried, collected dur-ing the heat of midday, are ideal as a diuretic and to fight inflammation in the body ei-ther internal or external. The buds of the silver birch are well known for their capacity to activate the immune system.

Infuso di foglia (o di gemma)Porre dai 10 ai 50 gram-mi di foglie sminuzzate in un litro di acqua bol-lente. Quando la tem-peratura del recipiente sarà scesa a 40 gradi, aggiungere un grammo di bicarbonato di sodio affinché la soluzione del principio attivo nell’ac-qua sia resa più facile. Il composto deve essere lasciato in infusione per 30 minuti. Se ne con-sigliano due, tre tazze durante la giornata.

Infusion of silver birch leaves (or buds)Place 10 to 50 grams of chopped leaves in a quart of boiling water. When the temperature has dropped to 40 degrees Celsius, add a gram of baking soda to the solution so that the ac-tive ingredient in water becomes more effective. Leave the mixture to in-fuse for 30 minutes. The recommended dose: two to three cups during the day.

Kitchen ConfidentialLe tenere foglie di betulla, raccolte appena spuntate e che contengono grandi quan-tità di vitamina C, sono mol-to gustose se aggiunte alle insalate. La linfa ricca di zuc-cheri, invece, nei Paesi del Nord, viene fatta fermenta-re per essere utilizzata nella produzione di aceto e bevan-de alcoliche.

Freshly collected, tender birch leaves contain large amounts of vitamin C, and are very tasty when added to salads. The sap is rich in sugars, and, in northern countries, is fer-mented to be used in the pro-duction of vinegar and alco-holic beverages.

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Ikonos Art galleryPer gli appassionati di fotografia, due le mostre inver-nali in programma negli spazi della Ikonos Art Gallery. Fino al 31 gennaio 2012, Hubertus Von Hohenlohe esporrà Elegantly wasted, in cui oggetti di rifiuto tor-nano in vita, trasformati in articoli pop e très chic. Dal 4 febbraio al 22 aprile 2012, sarà invece la volta del fotoreporter ampezzano Stefano Zardini che, attra-verso M.I.N.E., Multiple infringing nature expression, trasformerà lo scatto integro in dettaglio; moltiplicato, accoppiato, ruotato, esso creerà così un nuovo origi-nale generato da se stesso con diverso significato e nuova forza espressiva. Il 17 marzo, dalle ore 18:00, è in programma il cocktail con l’autore. Aperto ogni giorno dalle ore 11.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 20.00.

Until 31 January, Hubertus Von Hohenlohe photographic exhibition Elegantly Wasted: rejected objects that have been returned to life, transformed into très chic articles. From 4 February to 22 April, the photojournalist Stefano Zardini, shows M.I.N.E., Multiple infringing expression nature, objects transformed into new forms and shapes. Cocktails with the artist on 17 march at 18.00. Open daily from 11.00 to 13.00 and from 17.00 to 20.00.

www.stefanozardini.com

Museo d’Arte Moderna Mario RimoldiUn’intera stagione pensata per guardare, discutere e imparare. Dal 7 dicembre 2011 al 15 aprile 2012 sarà possibile visitare la mostra Cortina e il Novecento: i capolavori della collezione Mario Rimoldi, una selezione “del meglio” conservato nel museo ampezzano, con un ampio focus dedicato alla ritrattistica maschile. Il 28 dicembre 2011 e il 4 e 5 gennaio 2012, toccherà ad Arte d’inverno, la rassegna organizzata dal museo in colla-borazione con la storica Libreria Sovilla. Un viaggio culturale in compagnia dei grandi nomi del panorama contemporaneo che discuteranno di arte, architettura e collezionismo. Il museo organizza, inoltre, in col-laborazione con il Museo Paleontologico e il Museo Etnografico, giornate didattiche dedicate ai bambini in cui l’arte, la scienza e l’etnografia saranno raccontate attraverso le favole, la musica e il teatro.

7 December to 15 April Cortina e il Novecento: i capo-lavori della collezione Mario Rimoldi, (Cortina and the twentieth century: masterpieces of the Mario Ri-moldi collection). 28 December and 4, 5 January Arte d’inverno, (Winter Art) organized by the Sovilla book shop. In collaboration with the Paleontological museum and the Ethnographic museum, events for children to learn about art, science and ethnography through sto-ries, music and theatre.

www.regole.it/musei/ita/rimoldi

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Buon nataleLe buone tradizioni non muoiono mai: anche quest’anno, dal primo dicembre, la facciata del Pa-lazzo Storico dell’ex Municipio torna a illuminarsi con il Calendario d’Avvento, magico conto alla rove-scia in attesa del Natale. Dal 3 al 31 dicembre 2011, ci sarà un motivo in più per passeggiare lungo Cor-so Italia: curiosare tra i prodotti tipici dell’artigiana-to e dell’enogastronomia esposti nelle 20 casette in legno del tradizionale Mercatino. Ma il Natale am-pezzano si vive anche a suon di musica: ecco allora che il 25 dicembre, Corso Italia si animerà con le note del Corpo Musicale in costume d’epoca, men-tre il 28, nella Basilica Minore, si terrà il tradiziona-le Concerto di Natale, in attesa dell’appuntamento del 1 gennaio 2012 all’Alexander Girardi Hall con il concerto di benvenuto al nuovo anno.

From 1 December the facade of the Palazzo Storico dell’ex Municipio (the old Town Hall) is lit up as an Ad-vent Calendar. From 3 to 31 December Corso Italia hosts a Christmas market of local handicrafts and food. Cor-tina is alive with the sound of music on 25 December as the Corpo Musicale (Town Band) parade in traditional costume along Corso Italia. On 28 December the parish church hosts a traditional Christmas concert, and on 1 January, the New Year is welcomed by a concert in the Alexander Girardi Hall.

www.cortina.dolomiti.org

Associazione Astronomica Cortina Dal 23 dicembre al 13 gennaio e dal 2 marzo al 6 aprile, il venerdì tra le Dolomiti si fa “stellare”, gra-zie alle iniziative organizzate dall’associazione di astrofili ampezzani. In programma, lezioni al Plane-tario Nicolò Cusano e visite all’Osservatorio astro-nomico del Col Drusciè. Giovedì 5 gennaio, e poi tutti i venerdì dal 20 gennaio al 24 febbraio 2012, alle stelle si aggiungono anche i piaceri del palato durante le serate “astro-gastronomiche” di A cena sotto le stelle.

On Fridays from 23 December to 13 January and 2 March to 6 April, the starry sky above Cortina is yours with lectures and visits to the Nicolò Cusano Planetar-ium and the Astronomical Observatory of Col Drusciè. Dinner under the stars on 5 January, and every Friday from 20 January to 24 February.

www.cortinastelle.it

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Carnevale Tra musica, sport, cabaret, maschere, co-stumi e specialità gastronomiche, un ricco programma per vivere intensamente la festa più colorata dell’anno. Tanti gli ap-puntamenti dal 16 al 21 febbraio 2012, che culmineranno domenica 19 con la storica Corsa dei Sestieri: una staffetta su sci di fondo in cui si sfidano, in costume tradi-zionale, le sei contrade di Cortina.

Music, sports, comedy, masks, costumes and cuisine — an intensely colourful fiesta — from 16 to 21 February, culminating on Sunday 19th with the historic Corsa dei Sestieri: a cross country relay race wearing traditional costume.

Arte ghiaccio, Festival Internazionale delle sculture in neve Dal 19 al 22 gennaio 2012, sfida all’ul-timo scalpello lungo Corso Italia. C’è già grande attesa per gli artisti che arriveranno pronti trasformare gigan-teschi blocchi di ghiaccio in vere e proprie sculture.

From 19 to 22 January artists will trans-form giant blocks of ice into sculptures.

Fis world snow dayExplore, enjoy, experience: questo il claim con cui, il 22 gennaio 2012, le principali località invernali organizzeranno eventi de-dicati a bambini, ragazzi e famiglie. La Regina delle Dolomiti non poteva mancare a questo appuntamento collettivo e, per l’occasione, organizza, in collaborazione con le forze dell’ordine, percorsi e attività sul tema della sicurezza in montagna.

Explore, enjoy, experience: events and activities on 22 January for families to learn about safety in the mountains.

www.world-snow-day.com

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European Cup Snowboardcross 16-18 dicembre 2011, appuntamento dedi-cato a tutti gli amanti della “buona tavo-la”: non un evento gastronomico, ma due gare che vedranno snowboarder di altis-simo livello darsi filo da torcere tra curve paraboliche, gobbe e salti in un mix unico di tecnica, spettacolo e adrenalina.

16 to 18 December two competitions; top-level snowboarders in a unique mix of technique, entertainment and adrenaline.

www.snowboardclubcortina.com

Tour de SkiTutti in pista il 5 e 6 gennaio 2012 per il Fis Tour de Ski, la Coppa del mondo di sci nordico che, per il terzo anno, fa tappa sulle nevi ampezzane.

On 5 and 6 January the FIS Tour de Ski, the Nordic skiing World Cup, passes through Cor-tina for the third year running.

www.fis-ski.com

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Cortina Snowkite Contest Perché aspettare marzo? La quinta edizione dell’evento internazionale più frizzante della stagione anticipa i salti e le accelerazioni dei fuoriclasse dell’aquilone al mese di gennaio: dal 26 al 29, un’occasione per ammirare evoluzioni disegnate tra neve e aria.

The 5th international event of exciting jumps and speed, on the snow and in the air, from 26-29 January.

www.kite4freedom.it

Coppa del Mondo di sci alpino femminile Donne mondiali: la spettacolare pista Olympia delle Tofane torna a ospitare, il 14 e 15 gennaio 2012, le gare di Coppa in rosa più attese dell’inverno.

The spectacular Olympia piste on Tofane again welcomes world-class women skiers on 14 and 15 January.

www.cortinaclassic.com

28esimo Campionato italiano di sci alpino e nordico dei Vigili del FuocoA neanche due anni dal primo raduno nazionale dei Vigili del Fuoco gli uomini in divisa tornano a Cortina, dal 19 al 21 gennaio 2012.

The firemen come to race on skis from 19 to 21 January for the 28th italian champion-ship cross-country skiing firefighters.

www.vvfcortina2012.altervista.org

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granfondo dobbiaco-Cortina Il tracciato dell’antica Ferrovia delle Dolomiti, che collega Cortina a Dobbiaco, riprende vita, il 5 feb-braio 2012, grazie all’attesissimo appuntamento con la Granfondo, perfetto mix di sport, storia natura.

The Granfondo Dobbiaco-Cortina, a historic cross-country ski race along the old railway track from Dobbiaco to Cortina is on 5 February.

www.dobbiacocortina.org

Cortina Winter Polo Audi gold CupUn campo da gioco unico per fascino, il lago ghiacciato di Mi-surina, tra le pendici del monte Sorapis e le Tre Cime di Lavaredo, sarà di nuovo teatro di uno degli appuntamenti più attesi del ca-lendario internazionale del polo su neve, in calendario dal 19 al 25 febbraio 2012.

The frozen lake of Misurina hosts one of the most important interna-tional snow polo events, from 19 to 25 February.

www.pologoldcup.org

Freeride Challenge Punta neraboulder competition 6 e 7 aprile 2012: tornano le emo-zioni adrenaliniche del fuori pista, quest’anno, per la prima volta in as-soluto, combinata di freeride e boul-dering, per una sfida senza limiti.

On 6 and 7 April off-piste adrenaline, including for the first time a combina-tion of freeride and bouldering.

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CULTURA d’ALTURA

CoRTInA inCAnTAArrivano ormai anche dalla Corea del Sud per partecipare alla rassegna di cori ampezzana, che riparte con la quarta edizione a inizio luglio 2012. www.cortinaincanta.it

FESTIVAl E ACCAdEMIA dIno CIAnI Un festival nelle corde persino di Uto Ughi che, in un crescendo di musica e spettacolo, ha chiuso in bellezza la manifestazione pronta a riprendere il la con tanti appuntamenti durante la stagione invernale.Da non perdere, il 3 gennaio 2012, il recital del direttore artistico Jeffrey Swann al Grand Hotel Savoia.www.festivaldinociani.com

FESTA dEllE BAndE E 150 AnnI dEl CoRPo MuSICAlE Grandi numeri, quelli dell’estate musicale ampezzana: se 150 sono stati gli anni festeggiati dal corpo musicale d’Ampezzo, più di 25 erano i complessi presenti alla tradizionale Festa de ra Bandes che nell’estate del 2011 che ha compiuto ben 30 anni. Per tutti gli appassionati l’appuntamento è fissato, come da tradizione, per l’ultima settimana di agosto 2012. www.corpomusicalecortina.it

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PREMIo CoRTInA d’AMPEZZoFestival culturale ancora giovane, ma sempre più quotato, Una Montagna di libri, già alla terza edizione, è riuscito nell’impresa di riportare tra le Dolomiti la grande tradizione dei premi letterari. Ed è stato subito successo. In programma tanti appuntamenti invernali aspettando il Premio Cortina d’Ampezzo 2012, in cartellone il prossimo agosto. www.premiocortina.it

CoRTInA InConTra Dieci anni di successi, quelli compiuti dal più famoso salotto di incontri ampezzano, dieci anni di volti celebri, di dibattiti, dieci anni di attualità in vacanza tra le Dolomiti. Per questa edizione del tutto speciale, Enrico e Iole Cisnetto, patron della manifestazione, hanno deciso di festeggiare insieme a Margherita Hack, Maurizio Belpietro, Giampiero Mughini, Fausto Bertinotti, Giovanni Alemanno e Luigi De Magistris, solo per dirne alcuni dei protagonisti di questa impegnativa ma meravigliosa avventura, senza eguali nel panorama culturale italiano. Appuntamento invernale, 27 dicembre-7 gennaio, Audi Palace.www.cortinaincontra.it

CoRTInAinCRodA Una edizione in rosa — Dacia Maraini ne è stata l’opinionista ufficiale — quella che, grazie a immagini e grandi personaggi, ha raccontato per il terzo anno il fascino senza tempo della cultura di montagna. Tutti pronti a sganciare il moschettone il prossimo luglio 2012. www.cortinaincroda.org

MuSEo ETnogRAFICodEllE REgolE d’AMPEZZoCambia volto uno dei luoghi cardine della cultura tradizionale ampezzana. Sede rinnovata a firma del famoso architetto ampezzano Silvio Bernardi per il nuovo allestimento creato riportando in vita un’antica segheria. www.regole.it

SIMPoSIo dI SCulTuRE In lEgno È una delle rassegne artistiche più longeve delle Dolomiti e da oltre 30 anni segna la fine dell’estate all’ombra delle Tofane tra profumi di cirmolo e suoni di scalpelli. Per gli appassionati di sculture in legno imperdibile l’appuntamento del prossimo settembre 2012.

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SPORTTIME

CoRTInA SHoW JuMPIng21 nazioni e 290 cavalli si sono battuti all’ultimo ostacolo nella meravigliosa scenografia di Fiames, per uno Show Jumping tutto rinnovato. Se ad accaparrarsi la vittoria del Gran Premio Città di Cortina per le gare nazionali è stato Andrea Messersì in sella al suo A.S. Ilissa, il gradino più alto del podio delle gare internazionali si è tinto di rosa. A guadagnarlo, in una splendida giornata di sole di inizio luglio, un’amazzone italiana, Lucia Vizzini con il suo Lismeen Lancer, unico doppio zero di tutta la gara. E, per festeggiare insieme a tutta Cortina, trasferta in Conchiglia tra musica, aperitivi e tanto divertimento. www.cortinahorseshowjumping.it

CoRTInA SEVEnPiù di 2.000 gli spettatori assiepati anche quest’anno all’anfiteatro dolomitico ai piedi del Trampolino Olimpico per acclamare le Fiamme Oro, la squadra vincente del torneo di rugby a sette più quotato d’Italia. Arrivederci al prossimo luglio 2012.www.cortinaseven.com

RITIRo VIolA«Qui a Cortina stiamo bene, è tut-to perfetto». Le parole di Alberto Gilardino in conferenza stampa in-sieme agli altri viola (in foto Romu-lo, Neto, Jovetic, Nastasic) giunti in forze tra le Dolomiti. Allenamenti un po’ più bagnati del solito, ma anche tante occasioni di incontro con i tifosi e la popolazione, oltre al saluto ufficiale all’ombra del campanile, dove proprio l’ad della Fiorentina, Sandro Mencucci, ha dichiarato: «Anche la Fiorentina tifa Cortina 2017». www.acffiorentina.it

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CoRTInA-doBBIACo Run Nuovo record per la gara podistica che corre lungo il percorso della vecchia ferrovia delle Dolomiti che quest’anno ha raggiunto i 4.000 partecipanti. Tutto lascia sperare che il prossimo 3 giugno saranno ancora di più.www.cortina-dobbiacorun.it

RAllY RondE dEllE doloMITIAnche per la sesta edizione adrenalina pura e grande impatto scenografico per una spettacolare gara di velocità che torna tra le curve mozzafiato delle Dolomiti a ottobre 2012.www.rallydolomiti.com

RAllYE dES AlPESCortina è stata l’unica tappa italiana di questa prestigiosa gara automobilistica che, nella prossima edizione, festeggerà 80 anni di storia.www.rallyedesalpes.com

TRoFEo CITTà dI CoRTInA Si avvicina alle nozze d’oro l’unione tra il curling e Cortina. La 46esima edizione del trofeo estivo ha visto 60 squadre sfidarsi all’ultima stone sul ghiaccio bollente dello stadio ampezzano. Prossimo appuntamento: dal 22 al 24 giugno 2012.www.curlingcortina.it

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110 AnnI CRISTAllo HoTEl SPA & golFUna data che passerà agli annali della valle d’Ampezzo, quella del 27 agosto 2011, serata di gran galà e festeggiamenti per un compleanno davvero speciale: quello dell’hotel più blasonato delle Dolomiti di proprietà della famiglia Gualandi di Bologna. Atmosfere da favola, volti del jet set nazionale — c’erano, tra gli altri, Luca Cordero di Montezemolo, Cristina e Arturo Ferruzzi, Fabiana Balestra, figlia del noto stilista e Silvia Evangelisti, direttore di Arte Fiera — giochi d’acqua, di fuoco e di luce, per un menù luculliano, accompagnato dalla colonna sonora di un secolo di Dolce Vita.www.cristallo.it

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1 La famiglia Gualandi al gran completo. da sinistra Antonio rapparini, marito di Paola, al centro in azzurro. quindi: Andrea con la moglie Cinzia e il figlio Giacomo, Silvia con Jacopo e ultimo a destra Michele.

2 Fabiana Balestra.3 Michele Gualandi con Luca Cordero

di Montezemolo e due piccoli appassionati ferraristi.

4 La dichiarazione (di amicizia) in musica di Omar Pedrini a Paola Gualandi.

5 Paolo Patergnani, Pierluigi Visci, Giancarlo Mazzuca, Paolo Borgomanero, Filippo Berselli, Gabriele Canè.

6 Edilberto Mandelli con Cristina Ferruzzi.

7 Michele Gualandi con la fidanzata Cristiana Caliceti.

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CoRTInA AudI Polo SuMMER PARTY Un affascinante color seppia. Un fermo immagine sui prati di Maga Peziè de Parù che, per il terzo anno, hanno ospitato l’e-vento gourmand più chic delle Dolomiti, organizzato dal Polo Gold Cup Circuit presieduto da Maurizio Zuliani, in collabora-zione con Cortina Car Club e Cortina Turismo. Selezionatissi-mi corner gastronomici, volti noti dello spettacolo della cultura e dell’imprenditoria, lo charme delle auto d’epoca e il fascino di abiti vintage e tradizionali si sono uniti per dare vita a un pic-nic d’antan entrato a pieno titolo negli eventi top dell’estate d’Ampezzo. Non resta che aspettare agosto 2012 per la prossi-ma, gustosissima edizione.

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in senso orario: Claudio Giorgiutti e Alvise Zuliani, nicoletta rossi Gallignani, vincitrice del Premio Eleganza per il suo stile ampezzan-chic, Gherardo e Gottardo Manaigo, proprietari dell’hotel de La Poste. Accanto, Giancarlo Giacomello e consorte a bordo della Jaguar Xk 150, l’auto più bella della giornata. qui sopra, novella Valle, Fabrizio rindi, presidente Julius Baer e Giu-seppe tartaglione, presidente Volkswagen Group italia.

Buon CoMPlEAnno ClAudIoÈ stata proprio un’estate di grandi anniversari, quella all’ombra delle Dolomiti: ha compiuto 60 anni Claudio Zanettin, raffinato antiquario proprietario della Galleria La Ruota e protagonista nell’estate della vita culturale ampezzana grazie alle due mostre: Kitsch tra arte e ornamento, curata da Graziella Folchini Grassetto e Nudi con l’anima dell’artista Renato Missaglia. www.claudiozanettin.com

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SPECIAL

glAMoRouS nIgHTS Bartorelli Gioiellerie e Audemars Piguet si “trasferiscono”, negli spazi del Bilbò, il club ampezzano per eccellenza, conside-rato il salotto dei vip d’alta quota. I brand personalizzeranno in esclusiva il locale, rendendo le serate invernali cortinesi più scintillanti che mai. Durante tutta la sta-gione saranno organizzati eventi esclusivi per presentare le novità dell’alta orologe-ria della manifattura Audemars Piguet e le preziose creazioni Bartorelli Maison.www.bartorelli.it

dAllE duE AllE CInQuE ToRRICortina meeting resort. Non è un caso che pure l’European Society of Human Reproduction and Embryology e dell’A-merican Society for Reproductive Me-dicine abbiano scelto Cortina tra tante location montane europee per il loro convegno congiunto, in programma l’1 e 2 marzo 2012. A far scoprire la Regina delle Dolomiti è stato Luca Gianaroli, membro del comitato scientifico del con-gresso, direttore scientifico della Società italiana Studi di medicina della Ripro-duzione e habituée, insieme al fratello Diego, di questa località. Proprio l’affetto che li lega a questi luoghi ha spinto Luca e Diego, rispettivamente presidente e direttore di Sismer, uno dei centri leader in Italia nel campo della procreazione medicalmente assistita, a traslocare l’e-vento, in prima assoluta, dalle due torri bolognesi alle Cinque Torri ampezzane.

ElEgAnZA FATTA A MAnoVeneto, terra di grandi artigiani. Un sottile fil rouge, fatto di raffinatezza ed eccellenza manuale, unisce la Regina delle Dolomiti alla maison di pellicceria Roberto Antonello. Una casa di moda nata nel 1923 a Castelfranco Veneto, che condivide con la tradizione artigianale ampezzana la ricerca della perfezione, le lavorazioni fatte rigorosamente su mi-sura e la passione tramandata di padre in figlio.www.pelliccerieantonello.it

QuEEn’S CARTutto ebbe inizio quattro anni fa, quando Gian Marco Gamberini uscì della concessionaria Dakar di Ravenna per dirigersi, a bordo di una Panda Cross arancione fluo, verso Cortina. Facendo di quel modello, che aveva perso-nalizzato in onore della movida ampezzana (di cui è sempre stato appassionato frequentatore), un must. E infatti, fu subito moda — diventata vera e propria tradizio-ne del Sant’Ambrogio all’ombra delle Tofane —, quella di dedica-re a Cortina un modello di auto delle concessionarie di famiglia con una personalizzazione ogni volta diversa. A ogni inizio sta-gione, Paco — come lo chiamano gli amici — arriva quindi con una creatura nuova di zecca. Dopo la Cortina Love Fiat e la splendida Fiat 2010 con interni in loden e portiere in legno, quest’anno sarà la volta di una Evoque Dinamic in versione camouflage. Proprio quel modello specialissimo cui Gianmarco e suo padre Giuliano hanno dedicato l’evento d’inau-gurazione del loro nuovo salone a Ravenna: un grande successo, c’era da aspettarselo, consacrato da oltre 400 ospiti, nemmeno a dirlo, appassionati frequentatori della Regina delle Dolomiti.

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25 cl di stilosa energia7 dicembre 2011: una opening night all’insegna del glamour, quella che ha visto protagoni-sta il nuovo Tonino Lamborghini Energy Drink, già destinato a prolungare le notti ampez-zane all’insegna del divertimento vissuto con stile. Questa bevanda, a partire dal Ponte di Sant’Ambrogio, sarà un’esclusiva del Cashmere Club, che quest’anno approda in Galleria D’Arte Hausammann su Largo Posta. La location, una volta appartenente alla storica di-scoteca Blu Room, è stata radicalmente ristrutturata e letteralmente ricoperta di cashmere, per allinearsi allo stile del circuito di locali C Club presenti nelle località più “in” d’Italia (Jet Set e Circle a Roma, Country a Portorotondo, Celeste a Capri). Un abbinamento non casuale: Tonino Lamborghini è, infatti, un brand dalla notorietà internazionale, che ha fatto dell’esclusività e della ricerca della qualità i suoi punti di forza. Anche la nuova lattina rispecchia questa vision: l’eleganza, la classe, la forza del “toro che carica” incontrano la po-tenza dell’energy drink, creato per vivere con intensità ogni istante della giornata.www.lamborghini-energydrink.com

dreamworld«È stato l’avverarsi di un sogno, partecipare attivamente all’organizzazione del matrimonio di Vanessa e Alberto. Un evento indimenticabile in uno scenario da favola»: così Donata Bianconi parla dell’allestimento curato per il matrimonio del secolo, quello tra Vanessa Zoppas e Alberto Moretti, allo Stadio Olimpico del Ghiaccio. A firmare il sofisticato menù della serata, proprio Donata insieme al marito Walter, “lo chef dei vip”, che così racconta: «È stata anche occasione per noi di fare ritorno a Cortina, da dove tutto era partito». Proprio qui, infatti, i coniugi Bianconi portarono al successo il ristorante che fu volano della nuova attività, adesso di base a Ravenna e arrivata già alla sua seconda generazione, grazie al coinvolgimento della figlia Carolina. Un progetto innovativo, che concepisce il catering come servizio di lusso, non più cornice ma protagonista di eventi, feste e celebrazioni. Un ristorante itinerante che fa dell’esperienza — maturata proprio tra le Dolomiti —, dell’attenzione ai prodotti e della creatività nelle proposte i suoi plus. Basti solo citare alcune delle leccornie che gli invitati hanno potuto degustare tra un passo di danza e un flash: tartare di astice e pan brioche, gnocchetti soffiati alla parigina con fonduta al tartufo, tortine al frangipane. E, se chi ben comincia è a metà dell’opera, difficile immaginare inaugurazione migliore per vivere, per sempre, felici e contenti. www.dovevuoi-catering.it

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QuAlITà E STIlEAncora sotto i riflettori, la GranCabrio Sport è stata anche grande protagonista — insieme alla nuova Ferrari 458 Spider — dell’inau-gurazione della nuova sede della Motor, la concessionaria ufficiale di Ferrari e Maserati per l’Emilia Romagna, di cui è proprietario Andrea Trombini, tra i soci fondatori del Cortina Car Club, il cir-colo di appassionati di auto d’epoca in alta quota. Special guest della serata, un altro grande frequentatore della valle ampezzana, il presidente Ferrari, Luca Cordero di Montezemolo.

È TEMPo dI VInTAgESe la colazione è da Tiffany, l’aperitivo, a Cortina, è da Verni. Bollicine e intrat-tenimento saranno infatti la cornice a tutte le serate della mostra che, dal 24 dicembre 2011 al 10 gennaio 2012, offrirà agli appassionati del vintage la possibilità di visitare una galleria di ricercati orologi di secondo polso, dagli anni Trenta agli anni Sessanta, con qualche esemplare dei nostri giorni. Alberto e sua moglie Sandra cureranno anche la tradizionale esposizione na-talizia che ogni anno mette in mostra i migliori articoli di jewellery. www.albertoverni.it

PASSIonE d’EPoCAEra il 1948 quando i partecipanti alla Coppa d’Oro delle Dolomiti furono stregati dalle prestazio-ni dell’auto vincitrice di quella seconda edizione: una Maserati A6GCS monofaro. Un binomio proseguito con successo nel tempo e che ha visto il Tridente presenziare con ben quattro equi-paggi all’appuntamento del 2011. Oggi, la casa modenese torna a proporre uno dei suoi modelli storici in versione potenziata e moderna. La GranCabrio Sport, pensata sullo stile della pluripre-miata cabriolet, è stata presenta-ta quest’anno in anteprima mon-diale al Salone dell’automobile di Ginevra; con ben dieci cavalli di potenza in più, non trascura la salvaguardia dell’ambiente e prevede una sensibile riduzione nei consumi e nelle emissioni di anidride carbonica. Lo stile è marcatamente dinamico, gra-zie al caratteristico frontale e ai numerosi dettagli innovativi. Design grintoso e raffinato, la nuova arrivata rappresenta in pieno l’esaltazione della guida sportiva en plein air. Debutta su questo modello il nuovo colore di carrozzeria Rosso Trionfale, un classico ispirato ai successi delle Maserati da corsa negli anni Cin-quanta, studiato per valorizzare e sottolineare il carattere volitivo dell’auto, conservandone tuttavia l’eleganza e la linea affusolata. www.maserati.it

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Cuochi,fuochi e fiamme. La parola ai grandi protagonisti della gastronomia ampezzana

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A cura di Lucia Portesiservizio fotografico di Giacomo Pompanin

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48 anni, chef e proprietario, in-sieme alla moglie Wolly, di Baita Piè Tofana, locale dall’atmosfera magica, popolata di gnomi e folletti.

Figlio d’arte o di passione? Figlio d’arte — fu mio nonno a creare questo luogo — che poi si è tra-sformata in passione, la passione di una vita.

In cucina toglietemi tutto ma non… Mia moglie Wolly — in re-altà si chiama Adriana —: senza di lei che, come il capitano di una nave, gestisce la sala, non potrei dedicarmi appieno ai miei fornelli; e poi l’at-trezzatura della mia cucina. Lì dentro io, il mio secondo chef e i nostri aiuto-cuoco sem-briamo più una compagnia di pirati: attacchia-mo carni e pesci a suon di fruste, mestoli e cucchiai.

Chilometro zero o il “giro del mondo” in 80 e più piatti? Mi ispiro alle innovazioni della cucina contemporanea, ma sono anche un “vecchio oste” di montagna: cerco sempre di trasportare ricerca e sperimentazione nel sol-co della tradizione locale.

Indovina chi viene a cena? l’ospite ideale. Cu-cino solo a suon di musica. La colonna sonora che preferisco per accompagnare i miei piatti? Il blues. Sarebbe stato un onore aggiungere un posto a tavola per B.B. King.

da leccarsi i baffi: il vostro piatto forte? Scaloppa di fegato grasso d’oca con ananas caramellato e arance: sempre richiestissimo, in tutte le stagioni.

Eddy Calzà, 48, chef and own-er, with his wife Wolly, Baita Piè Tofana, a warm, friendly restau-rant.

Son of art or passion? Son of art. My grandfather created this place, which became a lifetime passion. Take away everything in the

kitchen but... Wolly my wife (her real name is Adriana) who manages the front of house, so I can devote myself to cooking. And all the equip-ment in my kitchen.

natural local products or around the world in 80 or more dishes? The innovations of contem-porary cuisine inspire me, but I am also an “old innkeeper” of the mountain: a creative person inside the body of a conservative, striving to be innovative using local traditions.

guess Who’s Coming to dinner? The ideal guest. I cook to music, the blues. It would be an honour to add a seat at the table for BB King. Mouth-wateringly good: your best dish? Esca-lope of foie gras with caramelized pineapple and oranges, a favourite in all seasons.

Scamone arrostoScamone di agnello arro-sto, con carciofi saltati e patate croccanti. Le patate vengono tagliate come fos-sero spaghetti e, successi-vamente, fritte. Il piatto è accompagnato da sciroppo di Cabernet-Sauvignon Inama delle locali terre ve-nete, ideale anche da sor-seggiare in abbinamento.

roast rump Roast rump of lamb with sauté artichokes and crispy fried potatoes, and syrup of local Cabernet Sauvignon Inama.

Baita Piè Tofana

Eddy Calzà

134www.baitapietofana.it tel. +39 0436 4258

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successione: mousse ai tre cioccolati, tortino caldo dal cuore morbido, gelato al cioccolato fondente, palet al rum, crème brûlée al ciocco-lato e spuma tiepida alla gianduia.

Graziano Prest, 44, owner and chef of the Michelin starred Tivoli Restaurant in Cortina, with views across the Ampezzo valley. Son of art or passion? The start was following in the footsteps of my oldest brother, but the bolt from the blue came during a fantastic experi-ence at the restaurant Dolada in Pieve d’Alpago with Enzo De Pra. Take away everything in the kitchen but... High quality Italian extra virgin olive oil, el-egant and light. natural products or around the world in 80 or more dishes? Raw materials of this area, but also Adriatic fish, French foie gras and Piedmontese meat: all high quality products used in modern cuisine. guess Who’s Coming to dinner? The ideal guest. Enzo De Pra and Renzo Dal Farra, own-er and chef of Locanda San Lorenzo in Puos d’Alpago: experienced chefs, always models for my cooking. Mouth-wateringly good: your best dish? The chocolate carousel: three chocolate mousse, warm cake with a soft heart, dark chocolate ice cream, rum biscuit, crème brûlée and a warm hazelnut chocolate mousse.

44 anni, proprietario e chef del Ristorante Tivoli Cortina (stellato Michelin). Delizia di oc-chi e palato, dalla sua terrazza si può ammirare l’intera valle d’Ampezzo.

Figlio d’arte o di passione? Ho iniziato a “met-tere le mani in pasta” seguendo le orme del mio fratello più grande. Il colpo di fulmine è arrivato durante un’esperienza particolarmen-te significativa al Ristorante Dolada di Pieve d’Alpago, grazie al maestro Enzo De Pra.

In cucina toglietemi tutto ma non… La grande qualità dell’olio extravergine di oliva italiano che, nelle sue diverse origini e peculiarità, per-mette di accompagnare con eleganza e legge-rezza quasi ogni preparazione.

Chilometro zero o il “giro del mondo” in 80 e più piatti? Tengo in grande considerazione materie prime di eccellenza del territorio ma, allo stesso tempo, utilizzo il pesce dell’Adriati-co, il foie gras francese o la carne piemontese: tutti prodotti di sicura qualità alla base di una moderna cucina di ricerca.

Indovina chi viene a cena? l’ospite ideale. Ol-tre a Enzo De Pra, mio primo maestro, Renzo Dal Farra, proprietario e chef della Locanda San Lorenzo di Puos d’Alpago: cuochi di gran-de esperienza e umanità, da sempre punti di riferimento per la mia cucina.

da leccarsi i baffi: il vostro piatto forte? Il ca-rosello ai cioccolati: impossibile resistere. In

Uovo fritto in crosta di polenta Uovo impanato con farina di polenta di mais e fritto quanto basta per mantene-re il tuorlo liquido all’inter-no e croccante all’esterno. È insaporito da una leg-gera fonduta al taleggio e funghi porcini rosolati al rosmarino; davvero insu-perabile se accompagnato da tartufo fianco.

Egg fried in a polenta crustEgg breaded with corn meal and fried until the yolk inside is liquid, but crispy outside, with a light taleggio cheese fondant and mushrooms sautéed with rosemary; unbeatable with truffle.

Ristorante Tivoli

Graziano Prest

135www.ristorantetivoli.it tel. +39 0436 866400

COSA BOLLE in PEntOLA

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show cooking

4 art Quando si dice «l’unione fa la forza». Una squadra di fuoriclasse dei fornelli

ha calzato cappello e coltelli ed è partita alla volta della conquista di

Roma. Come? A suon di ricette e prelibatezze

gastronomiche, per raccontare, attraverso un

piatto, una cucinae una località.

Metti un giorno d’autunno quattro selezionati chef, un presentatore d’eccezione, suggestive immagi-ni di Cortina e l’attenta organiz-

zazione di un evento che da show si è in breve trasformato in successo. Cooking for Art, ker-messe gastronomica organizzata lo scorso ot-tobre a Roma, ha avuto uno dei suoi momenti clou nell’esibizione dei quattro partecipanti ampezzani. Una squadra di fuoriclasse giunta in forze per dare un assaggio di Cortina e della sua cultura, non solo gastronomica, subito ap-prezzatissima dal pubblico presente nel Palaz-zo delle Esposizioni. eddy Calzà (Baita Pie’ tofana), Lina Franchini Melon (il Meloncino Al Camineto), Alessandro Menardi (Baita Fraina) e Graziano Prest (Ristorante tivoli) si sono esibiti in un vero e proprio show coo-king. 40 minuti di lavoro, fianco a fianco, per raccontare, attraverso un piatto, una cucina e una destinazione.

Presentatore d’eccezione, ad accompagna-re il frenetico ma scrupoloso lavoro dei cuo-chi, è stato Giocchino Bonsignore (è suo il racconto in presa diretta qui accanto, in alto), noto volto televisivo di Mediaset, responsabile della rubrica Gusto del Tg5.

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United we stand, divided we fall. A team of champion chefs put their hats on, seized their knives and went off to

conquer Rome. How did they do this? By their recipes.A gastronomic fair, Cooking for Art, was held in Rome on 22 and 23 October 2011. One of the highlights was the performance of the four chefs from Ampezzo — a great representation of the wonderful sights of Cortina. Thanks to careful organization, the show had a suc-cessful conclusion as our team of cham-pions came out in force to give a taste of Cortina, its culture and gastronomy in front of the audience at the Palais des Expositions. Eddy Calzà (Baita Pie’ Tofana), Lina Franchini Melon (Il Meloncino Al Camineto), Alessandro Me-nardi (Baita Fraina) and Graziano Prest (Tivoli Restaurant) worked side by side in a real show of cooking. 40 minutes work to describe, through a dish, both the cuisine and destination.

Giocchino Bonsignore, presenter of the Tg5 programme Gusto (Taste), who saw the hectic, and painstaking, work of the chefs, tells his story (left/right).

The choice of dishes was vital to demonstrate the tradition and terri-tory, but in a modern, updated man-ner using new combinations and un-expected flavours. Alessandro Menardi and Lina Franchini Melon prepared blueberry ravioli stuffed with venison and chestnut cream, followed by cured pork knuckle cooked in barley from the Val Belluna (de-hulled by stone) with red radicchio from Treviso cooked in apple vinegar, served over horseradish and watercress sauce. Graziano Prest and Eddy Calzà cooked cream of po-tato soup with stewed frogs and a wild herb mousse, and a tartare of venison with juniper pickled cabbage and a pine flavoured sorbet.

The Cortina chefs at Cooking for Art reminded us of both flavours and images, as well as sport and other major events. One for all in support of the bid to host the Alpine Skiing World Championship in 2017. The icing on the cake of the show was without doubt the world premier preview of the des-sert “Cortina 2017”: a gourmet treat made by master chocolatier Massimo Alverà, dedicated to Cortina’s bid.

Ghiotte vacanze romanedi Gioacchino Bonsignore

Due splendide giornate di sole. Una Roma bellissima, come solo le sue magnifiche “ottobrate” la sanno rendere. E poi il Palazzo delle Esposizioni, che ospita un risto-rante che non è solo un ristorante, ma uno spazio pieno di luce e di atmosfera. Se a tutto ciò aggiungete una pattuglia di ampezzani sbarcati nella capitale con la loro cultura e una sapienza culinaria unica al mondo, avrete un cocktail senza pari. E così è stato. Facile e divertente mixare gli ingredienti attraverso cui Roma ha voluto rendere omaggio a Cortina.

Gli chef ampezzani sono arrivati carichi di materie prime e di sapere e hanno stupito la platea che li aspettava curiosa. Applausi a scena aperta per uno show dove la cucina in diretta con tutti i suoi segreti si è fusa alle storie che ognuno di questi cuochi ha portato con sé. Perché i loro racconti non stati da meno delle loro ricette. Del resto Cortina convive da sempre con due anime. Una scintillante e internazionale, l’altra intima e discreta. Dunque storie di montagna, con erbe selvatiche e selvaggina, umili patate e frutti di bosco. Piatti perfetti per tutti, dal pretenzioso vip al semplice viandante in cerca di emozioni vere. Una carrellata indimenticabile accolta dai sorrisi di chi ha avuto il privilegio di partecipare a queste due serate. Sullo sfondo, le immagini delle montagne e il sogno che veniva presentato al pubblico. I Mondiali di sci del 2017, una candidatura che ha il sapore di una sfida, che si può e si deve vincere, per regalare al mondo, ancora una volta, dopo le mitiche Olimpiadi, il brivido del grande sport e quell’antica sapienza che abbiamo ritrovato nei piatti della gastronomica locale.

Particolare riscontro ha avu-to la scelta dei piatti presentati: legati alla tradizione e al territo-rio, ma rivisti e rielaborati, per proporre inaspettati abbina-menti e nuovi sapori. Alessan-dro Menardi e Lina Franchini Melon hanno preparato ravioli di pasta al mirtillo ripieni di sel-vaggina con crema di castagne e, a seguire, stinchetto di ma-ialino salmistrato cotto nell’or-zo del bellunese, decorticato a pietra con radicchio di Treviso scottato all’aceto di mele, servi-to su salsa al kren e crescione. Vellutata di patate di montagna con guazzetto di rane e spuma alle erbe spontanee e una tarta-re di cervo con cavolo cappuccio marinato al ginepro e sorbetto di pino mugo è stato invece il menù proposto la domenica da Graziano Prest ed Eddy Calzà.

I partecipanti a Cooking for Art ricorderanno Cortina per i sapori, le immagini ma anche per lo sport e i grandi eventi. Uno su tutti la candidatura ai Mondiali di sci alpino del 2017. Per il dulcis in fundo di entrambi gli spettacoli, degustazione in anteprima assoluta del dolce “Cortina 2017”: una chicca ga-stronomica realizzata dal mastro cioccolatiere Massimo Alverà e dedicata al progetto di candidatura ampezzano.

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a cura di Angela Bolzicco

novità in pista

FALOriAWelcome to…Un bel “più uno” per la ski-area Faloria che, per la sta-gione 2012-2013, ha in serbo una grande novità: una pi-sta di 27.400 metri quadra-ti di superficie complessiva. Si chiamerà Scoiattolo, in omaggio al gruppo di arram-picatori ampezzani. L’acces-so sarà fornito dalla seggio-via di Pian de Ra Bigontina. Il tracciato, con una larghez-za media di 32 metri e una pendenza media del 27% — con massima del 52% —, si snoderà per 856 metri, con 225 metri di dislivello.

Welcome to...An exciting development in the Faloria ski area for the 2012-2013 season, an op-portunity for downhill ski fa-natics: a new piste covering 27,400 square metres total area. It will be called Scoiatto-lo in honour of the mountain climbing group. Access will be provided by the chairlift at Pian de Ra Bigontina. The piste, with an average width of 32 meters and an average slope of 27% - with a maxi-mum of 52% - will wind down for 856 meters with a 225 me-ters of change altitude.www.cortinacube.it

LAGAZUOiMai così vicini Ultima arrivata nell’area Lagazuoi-Cinque Torri, la seggiovia biposto Alpe Potor-Nuvolau ha aperto i cancelli nell’autunno 2011: un impian-to capace di trasportare 1.200 persone a una velocità di 2,8 metri al secondo. L’arrivo si trova accanto al Rifugio Ave-rau, alla partenza della pista diretta verso la seggiovia Giau e l’Averau Troi. Una soluzione perfetta per il collegamento tra le Cinque Torri e il Passo Falzarego e tra le Cinque Tor-ri e il Giau: per godere delle fantastiche viste sulle monta-gne più famose delle Dolomiti senza più alcun disagio.

Never so closeThe latest addition to the Laga-zuoi-Cinque Torri ski area is the two-seater Alpe Potor-Nuvolau chairlift, in operation from late 2011. The new chairlift will car-ry 1.200 people, per hour, at a speed of 2.8 meters per second, and will arrive next to the Av-erau Refuge, at the start of the piste that takes skiers directly to the Giau lift and Averau Troi. A perfect solution for connecting between the Cinque Torri and Falzarego ski areas as well as between Cinque Torri and Giau.www.lagazuoi5torri.dolomiti.org

tOFAnESnow? now!Situato all’interno del com-prensorio delle Tofane, sulla pista San Zan in località So-crepes, il Cortina Snowpark ha inaugurato nel gennaio 2010. Lungo 500 metri, è servito da una seggiovia quadriposto e diviso in due aree di diversa difficoltà: una easy line, dedi-cata ai più piccoli, e una media line. Un paradiso nuovo di zec-ca per veri acrobati della neve.

Snow? Now!The Cortina Snow Park, lo-cated in the Tofane ski area, on the San Zan piste at So-crepes, opened in January 2010. 500 metres long, it is served by a four-seater chair-lift and divided into two areas of different levels: an easy line, suitable for children, and an average line. A brand new par-adise for real snow acrobats.

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FOCUS

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SKi & BiKEPer gli amanti della neve che non vogliono rinunciare all’emozione di un’estate in alta quota, Cortina ha in serbo un’offerta speciale. Pre-sentando la ricevuta di pagamento dello skipass invernale 2011/2012, si avrà diritto a una riduzione del 20% sull’acquisto di un bike pass per la prossima stagione estiva. Sci o bike? Perché scegliere?

For snow lovers who do not want to miss the excitement of a summer in the mountains, Cortina has reserved a special offer. If you show the receipt for your winter ski pass, for 2011/2012, you will be entitled to a reduction of 20% on a bike pass for next summer season. Skiing or biking? Why do you have to choose?

FAMiLy rESOrtil calore dell’accoglienzaThe warmth of welcome

in PriMA ASSOLUtA

gravity Zone demo Tour Dedicato a tutti gli amanti del freeride e del gravity: il 30 giugno e il 1 luglio 2012, il tour alla scoperta delle località e dei bike park più belli d’Italia tira il freno e fa sosta sotto le Tofane. www.gravityzonedemotour.com

Campionati italiani di downhillAdrenalinica competizione “a ruota libera” in località Col Drusciè. 21 — 22 luglio 2012www.gravitalia.it

WoRld PREMIERE

gravity Zone demo TourFor all lovers of freeride and gravity: 30 June and 1 July, 2012 the discovery tour of the bike park and the most beautiful areas in Italy takes a break under the Tofane.www.gravityzonedemotour.com

Italian downhill championships Adrenaline racing. “Freewheeling” in the Col Drusciè area.21 to 22 July 2012www.gravitalia.it

BiKE rESOrtil profumo del boscoThe scent of the forest

hiKinG rESOrtil fruscio delle foglieThe rustling of the leaves

rOMAntiC rESOrtL’enrosadira delle DolomitiThe rosy glow of the dolomites

SPOrtinG rESOrtil sapore della conquistaThe taste of conquest

Sono come tu mi vuoiCortina Summer 2012

Enjoy as you likeSummer 2012 Cortina

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PIEVE DI CADORE (BL)SISMER – Ospedale Civile, Dott. Carlo Cetera

DOBERDO’ DEL LAGO (GO)SISMER – Ambulatorio Dott. Marco Gergolet

MARIANO DEL FRIULI (GO)TENUTA LUISA****www.tenutaluisa.com

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PEDEMONTE (VE)VILLA DEL QUAR*****e RISTORANTE ARQUADE**Michelin www.hotelvilladelquar.it

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FIRENZESISMER – Centro DemetraSISMER – Medical Service

GRAND HOTEL VILLA MEDICI*****LCATENA SINA HOTELSwww.villamedicihotel.com

J.K.PLACE FIRENZE****www.jkplace.com

PALAZZO VECCHIETTI Dimore d’epocawww.palazzovecchietti.it

GRASSINA (FI)GOLF CLUB UGOLINOwww.golfugolino.it

CERBAIA IN VAL DI PESA (FI)RISTORANTE LA TENDA ROSSAwww.latendarossa.it

PORTO ERCOLE (GR)GOLF CLUB ARGENTARIOwww.argentariohotelsparesort.com

PANICALE (PG)GOLF CLUB LAMBORGHINIwww.lamborghinionline.it

PERUGIAHOTEL BRUFANI PALACE*****LCATENA SINA HOTELSwww.brufanipalace.com

TORGIANO (PG)MUSEO DEL VINOMUSEO DELL’OLIO E DELL’OLIVOwww.lungarotti.it

SUTRI (VT)GOLF CLUB LE QUERCEwww.golflequerce.it

JESI (AN)SISMER – Villa Serena

FERMOSISMER – Istituto Palmatea

ROMASISMER – Artemisia

BEAUTYANDTHECITY SPA WELLNESSEXEDRA BOSCOLO HOTEL ROMA*****Lwww.exedra.boscolohotels.com

CONCESSIONARIA INFINITI ROMAwww.infiniti.it

GOLF CLUB PARCO DE’ MEDICIwww.golfparcodemedici.com

HOTEL ART****www.hotelart.it

HOTEL BERNINI BRISTOL*****LCATENA SINA HOTELSwww.berninibristol.com

CASTEL GANDOLFO (ROMA)RISTORANTE PAGNANELLI 1882www.pagnanelli.it

AVELLINO (NA)SISMER – Azienda Ospedaliera Moscati, Dip. Fisiopatologia della riproduzione

ISCHIA (NA)CATENA GRUPPO LEOHOTELSIL MORESCO*****www.ilmoresco.it

GRAND HOTEL EXCELSIOR TERME*****www.excelsiorischia.it

HOTEL CONTINENTAL TERME****www.continentalterme.it

L’ALBERGO DELLA REGINA ISABELLA *****L RESORT & HEALT SPAwww.reginaisabella.it

SORRENTO (NA)GRAND HOTEL EXCELSIOR VITTORIA*****www.exvitt.it

AMALFI (NA)RISTORANTE LA CARAVELLAwww.ristorantelacaravella.it

ANACAPRI (NA)CAPRI PALACE HOTEL & SPA*****Le RISTORANTE GOURMET L’OLIVO**Michelinwww.capripalace.com

CAPRI (NA)J.K. PLACE CAPRI*****www.jkcapri.com

SALERNO (NA)SISMER – Mediterraneo Medicina della riproduzioneSISMER – C.M.R. Centro Medicina della riproduzione

SANTA MARGHERITA DI PULA (CA)IS MOLAS GOLF CLUBwww.ismolas.it

POLTU QUATU (COSTA SMERALDA)JASPE HOTEL MANOR & LIVINGwww.poltuquatu.com

ORTIGIA (SR)HOTEL DES ETRANGERS ET MIRAMARE*****AMT HOTELS HISTORICAL & LUXURY SICILY COLLECTIONwww.desetrangers.it

BARISISMER – Dottor Filippo Boscia

TARANTORELAIS HISTO’ SAN PIETRO SUL MAR PICCOLOwww.relaishisto.it

NARDO’ (LE)SISMER - Tecnomed

CUTROFIANO (LE)SANGIORGIO RESORT & SPA*****www.sangiorgioresort.it

TAORMINASAN DOMENICO PALACE HOTEL*****e RISTORANTE PRINCIPE CERAMIAMT HOTELS HISTORICAL & LUXURY SICILY COLLECTIONwww.hotelsandomenicotaormina.it

PALERMOSISMER – Clinica CandelaSISMER – Centro Andros

GRAND HOTEL ET DES PALMES****AMT HOTELS HISTORICAL & LUXURY SICILY COLLECTIONwww.hotel-despalmes.it

CATANIAGRAND HOTEL EXCELSIOR*****AMT HOTELS HISTORICAL & LUXURY SICILY COLLECTIONwww.hotelexcelsiorcatania.com

Il 2011 è stato l’anno della crescita oltre confine per il circuito distributivo del CORTINA.TOPic. Se salgono a 10 le località europee in cui sarà possibile trovare il magazine, è in costante aumento anche la distribuzione su territorio nazionale: sempre più ricco, quindi, il prestigioso elenco dei Top Friends della rivista, consultabile, con il dettaglio sempre aggiornato delle location, eventi e manifestazioni di cui la collana editoriale è media partner, alla pagina del sito ufficiale www.cortina.dolomiti.org.

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AUSTRIALIENZGrandhotel Lienz *****www.grandhotel-lienz.com

SLOVENIAPORTOROSEHotel Marko****www.hotel-marko.com

Terme Krka, Novo MestoTalaso Strunjan Terme Dolenjske TopliceHotel Grad OtocecHotel KrkaTerme Šmarješke Toplicewww.terme-krka.si

CORSICAPort de Cavallowww.portodicavallo.it

FRANCIAPARIGIPersing Hallwww.pershinghall.com

Port de Saint-Tropezwww.port-de-saint-tropez.com

SPAGNAFORMENTERAChezz Gerdi, Es PujolsChiringuito, informale e naturalewww.chezzgerdi.com

Es Ram ResortViviendas a due passi dal marewww.equinoxe.itwww.esramresort.com

IBIZABlu MarlinBeach clubwww.bluemarlinibiza.com

FRIULI VENEZIA GIULIAMarina Punta Farowww.marinapuntafaro.it

LIGURIAMarina di Portofinowww.marinadiportofino.com

Marina Chiavariwww.marina-chiavari.it

Porto Lottiwww.portolotti.com

Marina degli Aregaiwww.marinadegliaregai.it

EMILIA ROMAGNAMarina di Riminiwww.marinadirimini.it

Porto Verdewww.portoverde.net

MARCHELa Marina Doricawww.marinadorica.it

Porto di Giulianovawww.circolo-migliori.it

ABRUZZOMarina di Pescarawww.marinape.com

SARDEGNAAsinara Marinawww.asinaramarina.com

Maddalena Porto Massimowww.portomassimo.it

Marina di Porto Rotondowww.marinadiportorotondo.it

Marina di Olbiawww.moys.it

Yacht Club Costa Smeraldawww.yccs.it

Marina Aquatica – Porto di Algherowww.aquaticasardegna.it

CAMPANIAPorto di Amalfiwww.portoamalfi.it

Porto Marina Chiaiolellawww.procidayachting.it

Porto di Acciaroliwww.acciaroli.com/portodiacciaroli.php

Marina di Casamicciolawww.marinadicasamicciola.it

Cala degli Aragonesiwww.caladegliaragonesi.it

Ischia Risorsa Mare www.marinaischia.it

Marina di Stabiawww.marinadistabia.it

Porto Turistico di Capriwww.portoturisticodicapri.com

BASILICATAPorto Turistico di Marateawww.marateaporto.it

PUGLIACircolo della Vela di Bariwww.cvbari.it

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in volo con CORTINA.TOPic

ESPERIA Aviation ServiceCORTINA.TOPic è rivista di bordo con Esperia Avia-tion Service. Specializzata nel settore della business aviation, Esperia gestisce l’eliporto di Cortina d’Am-pezzo e ha base operativa a Roma e Milano. Alla base di Roma Urbe e sulle tratte in partenza da e per Corti-na, i passeggeri potranno sfogliare in volo il magazine ufficiale di Cortina d’Ampezzo.www.esperia-aviation.it

ALL’INTERNO DI SPAZIO ITALIA IL CONCETTO DI INTRATTENIMENTO ALL’AEROPORTO DI MONACOFrutto della collaborazione tra Air Dolomiti Munich Ai-rport International ed Eurotrade, Spazio Italia è l’esclu-sivo progetto che reinterpreta i momenti di transito in aeroporto per renderli più piacevoli e interessanti. Un “sa-lone d’attesa” interattivo situato tra i 12 gate riservati alle Compagnie del gruppo Lufthansa Regional, che coniuga la risposta alle esigenze di relax dei passeggeri con l’op-portunità di scoprire la qualità dei prodotti made in Italy in un’area dedicata all’italianità in tutte le sue declinazioni.www.airdolomiti.it

MEDIA PARTY II° edizione Venerdì 21 e sabato 22 ottobre, al Foro Pio Corsi e al PalaSantero di Nizza Monferrato, si è tenuta la secon-da edizione del Media Party – Festival del territorio, organizzato da Mediaeventi. Tema di questa serata: follia delle emozioni, arte e musica. Tra i volti noti partecipanti, la voce di Radio Monte Carlo Maurizio di Maggio, speaker dell’evento, il campione del mondo dei sommelier Luca Gardini e Omar Pedrini con l’inedito video La Follia, realizzato in collaborazione con Renato Missaglia. Gli oltre 1.500 partecipanti hanno potuto vi-sitare anche lo stand di CORTINA.TOPic.

The Media Party – Festival del territorio organized by Mediaeventi took place on Friday and Saturday, 21 and 22 October at Foro Pio Corsi and PalaSantero in Nizza Monferrato. The theme was: the folly of emotions, art and music. Notable participants, the voice of Radio Monte Carlo, Maurizio di Maggio was there, together with world champion sommelier Luca Gardini, and Omar Pedrini with his new video made in collaboration with Renato Missaglia, La Follia (The Folly).More than 1,500 guests were able to visit the stand of CORTINA.TOPic.

VIP LOUNGE DEGLI AEROPORTI DI VENEZIA E TREVISOIl sistema aeroportuale Venezia-Treviso, gestito dal gruppo SAVE, rappresenta un punto di forza impre-scindibile per tutto il Nord-Est che da sempre asse-conda le forti esigenze di mobilità di un territorio particolarmente vivace, sempre attento a cogliere le opportunità offerte dai nuovi mercati e interessato al tempo stesso a far conoscere al mondo le sue ricchezze culturali e ambientali.www.veniceairport.it www.trevisoairport.it

AEROPORTO GALILEO GALILEI DI PISAIn costante aumento del traffico passeggeri dal 1997, l’aeroporto è gestito da S.a.t., che si occupa non solo gli scali, ma anche della programmazione e del finan-ziamento dello sviluppo globale dell’aeroporto. Grande attenzione è riservata alle infrastrutture e ai servizi per i passeggeri e allo sviluppo sia dell’area Business Avia-tion che dell’area di Business Non Aviation, attraverso un’offerta innovativa e di alto livello qualitativo.www.pisa-airport.com

LE NOVITà DI QUESTO NUMERODa quest’anno CORTINA.TOPic sarà distribuito nelle sale d’aspetto e nelle camere private delle più pre-stigiose cliniche italiane.

Starting with this edition, COR-TINA.TOPic will be distributed in waiting rooms and private rooms of the most prestigious Italian clinics.

SISMERMedicina della riproduzionewww.sismer.it

Istituto Palmatea (FM)Poliambulatorio Futura (FE)Villa Serena (Jesi – AN)Ambulatorio Dottor Marco Gergolet (Doberdò del Lago – GO)Euganea Medica (Albignasedo – PD)Ospedale Civile - Dr. Carlo Cetera (Pieve di Cadore – BL)Poliambulatorio Ars Medica (RA)Poliambulatorio Pegaso (Riccione – RN)Poliambulatorio Salute+Cultura (TV)Dottor Filippo Boscia (BA)Azienda Ospedaliera Moscati – Dipartimento di Fisiopatologia della Riproduzione (AV)Istituto Clinico Humanitas (Rozzano – MI)Clinica Candela (PA)Centro Andros (PA)Mediterraneo Medicina della Riproduzione (SA)C.M.R. Centro Medicina della Riproduzione (SA)Artemisia (Roma)Tecnomed (Nardò – LE)Centro Demetra (FI)Medical Service (FI)C.M.R. (TO)Centro Artes (TO)Ente Ospedaliero Ospedali Galliera S.S.D. Fisiopatologia preconcezionale e prenatale (GE)

POLIAMBULATORIO SANPIETRO (MI)www.poliambulatoriosanpietro.it

CLINICA DENTISTICA DI COMO (Ponte Chiasso – CO)www.dentistacomo.com

CASA DI CURA LE BETULLE (Appiano Gentile – CO)www.casadicuralebetulle.it

POLIAMBULATORI ASTORIAPoliambulatorio Astoria Meraville (Bologna)Poliambulatorio Astoria Mezzolara (Mezzolara di Budrio – BO)www.poliambulatorioastoria.it

STUDIO ODONTOIATRICO BOGGIANO CORSETTI (Pietrasanta – LU)www.boggianocorsetti.it

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COrtinA tOP FriEndS

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di Ennio Rossignoli

Si va da RacheleStavano tutti intorno al tavolone della cucina, men-tre Rachele spignattava per il pranzo che lei decide-va: ogni giorno i Villaggio, gli Albertazzi, i Comisso si alternavano nel rito intellettual-culinario celebrato in quella casa ampezzana di Campo. E lei, Rachele, impasto di ruvida spontaneità contadina e raffinatez-ze letterarie, officiava con l’eterna sigaretta tra le dita e la sulfurea battuta sulle labbra. Per anni un popolo di scelti amici ha frequentato il suo regno, nel quale si mangiavano casunziei e cultura, quella che allora si chiudeva discreta nei salotti e che poi è salita sui pal-chi della propaganda più rumorosa. Oggi Rachele non c’è più, ma nei suoi antichi commensali è rimasto il ricordo nostalgico di un irripetibile privilegio.

Rachele’sGuests around the big table in the kitchen, Rachele busy cooking lunch in her own way: select groups of friends came to her home in Cortina to celebrate an intellectual, culinary rite. Rachele, a mixture of rough peasant spon-taneity and literary refinement, always in charge, with a cigarette and a joke on her lips. For years she held court, and now she has gone, but memories remain of a unique privilege.

Scandalo al sole d’AmpezzoNon se lo ricorda quasi più nessuno, ma c’è stato: era-no gli anni in cui l’Italia dondolava al ritmo del twist, arrivato anche nei night della Conca, come il famoso Cristallino. E fu proprio qui, nel tempio degli happy few, che entrò lo strip casalingo di una ragazzona che, danzando, si spogliava non oltre le pudiche misure di qualche francobollo: uno spettacolo, oggi incapace di turbare anche un seminarista, ma che allora richiese il placet del parroco, del commissario e di qualche infiltrato non proprio amante dell’arte. L’azzardo era grande, ma infine passò: lei ballò, un’estate soltanto, ma cominciò così quella che sarebbe stata la Cortina da bere e da filmare nei panettoni dei fratelli Vanzina.

Scandal in the Ampezzo sunPractically no-one remembers the years when Italy swayed to the twist, even in Cortina in such famous plac-es as the Cristallino, one could see a dancing strip show that today would not embarrass a priest, but needed his approval and that of the police commissioner. It was a gamble that paid off for Cortina.

IntermezzoCi sono momenti in cui chi cammina per le vie di Cor-tina sente solo il rumore dei propri passi e incontra le facce dell’abitudine, che le abbuffate alto-stagionali sembravano avere inghiottito: è il segnale della fine di un tempo fortunato e, insieme, l’avvertimento di una riappropriazione del paese, che ritrova le misure e le atmosfere della quotidianità. Le montagne cessano al-lora di costituire un’icona turistica e tornano a essere i «maestri muti» del vecchio poeta, testimoni naturali di una bellezza sovrana, di cui la gente d’Ampezzo ha sempre fatto la compagna di un destino. Poi, a tratti, il fragore della vacanza rompe i silenzi: è il suono del benessere e di una identità confusa dalle sue pretese. Fino alla prossima pausa.

InterludeSometimes the only sound you hear in the streets of Cortina is your footsteps — high season is over, a sig-nal of the end of the holidays, and a warning that the countryside returns to everyday life. The mountains cease to be a tourist icon and once again witness the natural beauty that is always the companion of the Ampezzo people. The silence of the break between holi-days is a good sound.

City lightTra le mille luci di Cortina, ce n’è una che non si spegne mai, neanche quando sul paese calano le saracinesche del turismo sospeso. Perché dai Sovilla la vita continua. È il luogo dei libri, dove le idee sono letteratura e si am-mucchiano senza posa: il pensiero non ha stagioni, né così l’informazione, sicché formano l’arredo di una li-breria che non è solo un negozio in cui vendere cultura, ma lo spazio in cui promuoverne i valori e le occasioni. Piccole mostre preziose, raccolte di edizioni antiche, in-contri con gli intellettuali che amano questi luoghi e ol-trepassano quell’antro della “galassia Gutenberg” da cui, inevitabilmente, passiamo tutti.

City lightAmong the bright lights of Cortina, one never goes out, Sovilla — a place of books, literature, and where ideas are constantly appearing. A bookshop is not just a shop that sells books, but a space where cultural values and oppor-tunities are promoted. Small exhibitions and meetings with intellectuals who love this place from which we will all inevitably pass to the “Gutenberg galaxy.”

Pochi sanno, pochissimi ricordano,ci piace farvi sapere che…

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nOJELES d’AnPEZO

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di Gian Arturo Ferrari

Trilogia classica, approccio metafisico e redenzione finale per il testo a firma Mariapia Veladiano, vincitrice del Premio Cortina d’Ampezzo. A trasportarci nelle profondità di questo esordio fulminante, l’illustre presidente di giuria della prima edizione del premio ampezzano.

L’originalità de La vita accanto — esordio di maggior ri-lievo del 2012 — sta tutta nell’idea estrema e assoluta che domina la narrazione: rappresentare la bruttezza come condizione esistenziale. Un’idea che incarna l’acme della negatività per la mentalità corrente. Una cultura come la nostra, incardinata non sull’assolutezza ma sulla fisicità dei valori estetici, non può tollerare il brutto, ancora meno l’essere brutti. Questa è invece precisamente la scelta di Mariapia Veladiano: collocarsi con intransigenza nel polo della negatività e da lì guardare il mondo. Se l’idea di brut-tezza totale è, infatti, metafisica, il vissuto della bruttezza, invece, appartiene alla maggior parte dell’umanità: da qui l’universalità del romanzo che, attraverso la bruttissima Rebecca, parla anche di tutti noi, bruttini e bruttine. L’au-trice accentua, come in una provetta sperimentale, l’effetto del suo disturbante tema, facendo condurre la narrazione dalla brutta assoluta e racchiudendola quasi tutta negli anni precedenti l’adolescenza. Ma ciò che trasforma un’idea iniziale di romanzo così sagomata in un racconto pieno di svolte è la pluralità di dimensioni con le quali la prota-gonista interagisce. Gli altri personaggi, innanzitutto: il padre e la madre, entrambi bruciati dalla tragedia della sua nascita, chi la rifiuta e vorrebbe cancellarla, ma poi anche chi la ama, su tutti la meravigliosa Lucilla, compagna di scuola e amica della vita, uno dei più bei personaggi della narrativa italiana contemporanea. E poi ancora la città: una Vicenza di acque, di misteri e di riti, circondata da un contado arcaico, da culture antiche e profonde. Infine l’arte, che sarà il destino di Rebecca, la bellezza nella sua forma di conquista umana, che redime dalla bruttezza fisica. Ed è proprio l’idea di redenzione, del suo attuarsi attraverso l’intelligenza e, soprattutto, la bontà umana, a essere il vero motore narrativo di questo romanzo semplice e profondo. Partiti da una negatività pura, insieme alla piccola Rebecca (e in compagnia delle nostre “Lucille”), cerchiamo di non farci annichilire dalla sventura, troviamo intorno a noi chi ci ascolta, riuscendo a rendere compiutamente umano, nel senso più proprio del termine, il nostro mondo.

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il volume è in vendita presso la Cooperativa di Cortina, la Libreria Sovilla e La Modernissima.

Mariapia Veladiano presenterà La vita

accanto a Cortina, il 27 dicembre 2011, all’interno

della rassegna Una Montagna di Libri, Palazzodelle Poste.

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inFinE

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