To BIM or Not to BIM -...

111
To BIM or Not to BIM

Transcript of To BIM or Not to BIM -...

To BIMor Not to BIM

Chi Siamo

AXD STUDIO

● Fondato nel 2010

● Studio oggi guidato da Sara Lapointe, socio-fondatore ed architetto

● AXD Studio può contare sul prezioso contributo dei suoi collaboratori storici l’arch. Alberto Peruzzotti, l’arch. Elena Confalonieri e l’ing. Angela Forte

● Al gruppo consolidato, di recente si sono aggiunte due BIM Specialist

● Specializzati in progettazione architettonica nei settori transport e retail

● Dal 2015 ci occupiamo anche di progettazione BIM

MATTEO GOBBI, BIM Manager & Arch.

● Ha frequentato il primo Master in BIM Management del Politecnico di Milano

● Oggi cura la progettazione BIM MEP dello studio Ariatta Ingegneria dei Sistemi srl oltre ad affiancare AXD nella progettazione BIM Architettonica

Chi Siamo

AXD STUDIO ED IL BIM

● Abbiamo avuto modo di partecipare a commesse internazionali come il progetto degli interni di due stazioni della Metropolitana di Doha (Red Line South)

● Metodologia BIM è diventata uno standard di studio

● Crediamo nelle potenzialità del BIM

● In corso: progettazione architettonica aeroportuale e introduzione BIM in ambito retail

To Bim orNot To Bim

That is the question

htt

p:/

/ww

w.t

alk

film

soci

ety.

com

/art

icle

s/h

ave

-tim

e-w

ill-t

rave

l-b

est-

pic

ture

-win

ner

s-w

e-m

igh

t-h

ave

-mis

sed

1.Cosa è / non è il BIM

Cosa NON è il BiM

1. BIM non è un prodotto né una singola tecnologia

2. BIM non è un software specifico

3. BIM non è 3D

4. BIM non è una bacchetta magica

Cosa NON è il BiM

1. BIM non è un prodotto né una singola tecnologia• Non è uno strumento diverso per progettare.

1. BIM non è un software specifico• Progettare in BIM non significa imparare un software ma imparare una nuova

metodologia di progetto.

• Il software è l’interfaccia con la quale scrivere, leggere e modificare il database delle

informazioni che descrivono il progetto.

Cosa NON è il BiM

3. BIM non è 3D• Le informazioni di natura geometrica rappresentano solo una parte delle informazioni

raccolte nel database di un modello BIM.

• Possiamo avere N dimensioni a seconda delle informazioni che vengono inserite nel

modello.

4. BIM Non è una bacchetta magica• Non risolve i conflitti e le interferenze. Li evidenzia.• Non consente in automatico di ottenere computi e i disegni che avremmo prodotto

altrimenti con metodologie “classiche”.• Non elimina la progettazione intesa come ricerca di soluzioni architettoniche.

Cosa è il BiM

BIM

E’ difficile avere il quadro completo potendo contare

su una sola prospettiva

BIM viene definito in molti modi a seconda della propria professione.

htt

ps:

//b

uild

ing

info

rma

tio

nm

an

ag

emen

t.w

ord

pre

ss.c

om

/cat

ego

ry/b

im/d

efin

itio

n-b

im

Cosa è il BiM

BIM = Building Information Modeling

Il Building Information Modeling (BIM) è una metodologia progettuale che si

avvale di modelli multidimensionali digitali che rappresentano il progetto

o le sue parti.

Le informazioni possono essere di natura geometrica, la localizzazione

geografica, le proprietà dei materiali e degli elementi tecnici, le fasi di

realizzazione, i costi e le operazioni di manutenzione ecc.

Cosa è il BiM

BIM = Building Information Modeling

“[...] Il BIM può essere definito come una metodologia di modellazione e una serie di processi che vengono

associati allo scopo di produrre, comunicare e analizzare modelli di edifici. I modelli di edifici sono

caratterizzati da:

• componenti per l’edilizia, che sono raffigurati con rappresentazioni digitali (oggetti) dotate di

elementi grafici di calcolo e di attributi dei dati che li associano ad applicazioni software, nonché di

norme parametriche che permettono loro di essere manipolati in modo intelligente;

• componenti che includono dati descrittivi del comportamento, in base alle esigenze dei processi di

lavorazione e di analisi (per esempio per l’analisi energetica, correlata alle specifiche e di takeoff);

• dati coerenti e non ridondanti in modo tale che le modifiche ai dati dei componenti siano

rappresentate in tutte le viste del componente e degli assiemi di cui fa parte;

• dati coordinati in modo tale che tutte le viste di un modello siano rappresentate in modo coerente.

C. Eastman, P. Teicholz, R. Sacks, K. Liston (2011) il BIM guida completa al building information modeling per

committenti, architetti, ingegneri, gestori immobiliari e imprese, Editore Ulrico Hoepli Milano

Cosa è il BiM

Boeing 777 - Primo velivolo progetto paperless

htt

ps:

//so

bch

ak.

wo

rdp

ress

.co

m/2

009/

09/1

8/cu

taw

ay-

bo

ein

g-7

37-8

00

Cosa è il BiM

• 1969: Boeing 747 - circa 75000 disegni (le

migliaia di ingegneri che lavoravano

manualmente su questi progetti non potevano

controllare tutte le tavole in formato cartaceo)

• 1994: Boeing 777 - primo velivolo progettato

paperless

• 2009: La progettazione del Boeing anticipa il

concetto di supply chain management, alla

base della gestione di un progetto in BIM (Boeing

787 viene prodotto in 5 continenti)

• La modellazione digitale dell’aeroplano

permette un uso cospicuo di dati

• L’industria “tradizionale” delle costruzioni,

spesso, fa un pessimo uso dei dati

Aeroplano vs Modello di un edificio

htt

p:/

/avi

ati

on

wee

k.co

m/b

log

/bo

ein

g-7

77-u

nve

ilin

g-d

esig

n-c

lass

ic-1

990

Ad oggi, vediamo i vantaggi soprattutto in fase di progettazione e costruzione…

I Vantaggi del BIM

1. Anticipazione delle soluzioni alla fase progettuale

2. Creazione degli elaborati 2D dal modello

3. Visualizzazione 3D e virtualizzazione

4. Migliore coordinamento interdisciplinare: clash detection & code

checking

5. Riduzione dei re-work in cantiere

6. Rapidità nei conteggi e nell’estrazione di dati computazionali

7. Supporto durante la fase di cantiere

8. Creazione del modello + strumenti per controllo del progetto

9. Maggiore flessibilità nella gestione dei cambiamenti

10. Valutazione delle alternative progettuali

I Vantaggi del BIM

1. Anticipazione delle soluzioni alla fase progettuale:• Il modello BIM dell’edificio costituisce il prototipo virtuale dell’edificio. Per

qualunque prodotto / manufatto esiste la fase di prototipazione. Per gli edifici in

realtà no, ma il BIM colma questa lacuna. Utilizzando un modello BIM è possibile

visualizzare un edificio completo in tutte le sue parti prima dell’avvio del cantiere;

• Con il BIM si costruisce due volte: un modello virtuale, prototipo del futuro

edificio e la costruzione vera e propria in fase di cantiere.

2. Creazione degli elaborati 2D:• Non c’è più la necessità di spostare un oggetto es. un serramento in pianta, poi in

prospetto, poi sulla sezione interna, poi su altri disegni specialistici.

3. Visualizzazione 3D e virtualizzazione• Dal modello è possibile ricavare viste di interni ed esterni per comunicare in modo

chiaro a clienti e fornitori precisi aspetti del progetto;

• La virtualizzazione del progetto consente di fare verifiche specifiche come studio

delle ombre, simulazioni fasi di cantiere, etc.

I Vantaggi del BIM

4. Migliore coordinamento interdisciplinare - clash detection & code

checking:• Attraverso il modello “unico” (che unico in senso stretto non è) è possibile

controllare tutte le interferenze, le cosiddette clash, che siano esse spaziali o

temporali, più o meno gravi;

• Code Checking: E’ possibile chiedere al software di controllare che il modello

risponda a delle prescrizioni tecniche ed alle normative vigenti. Es. Verifica

automatica dei R.A.I.

I Vantaggi del BIM

BIM - CLASH DETECTION (verifica interferenze)

htt

p:/

/ww

w.s

hel

ido

n.it

/?p

=515

0

I Vantaggi del BIM

5. Riduzione dei re-work in cantiere:Limitando i problemi di interferenze e di clash al modello virtuale, prima di arrivare in

cantiere si riducono di conseguenza il numero e l’entità delle lavorazioni, dei rework da

eseguire nel cantiere “fisico”.

6. Rapidità nei conteggi e nell’estrazione di dati computazionali:• Velocità nell’estrazione delle quantità;

• maggior controllo del computo metrico.

7. Supporto durante la fase di cantiere:• Raccoglie e gestisce le informazioni del progetto associate;

• Consente di produrre aggiornamenti delle Time Schedule;

• Può consentire la verifica delle interferenze durante la cantierizzazione;

• Chiarisce l’installazione di elementi prefabbricati e degli impianti grazie al 3D;

• Uso delle nuvole di punti.

I Vantaggi del BIM

8. Creazione del modello + strumenti per controllo del progetto: Es. Modello + Abachi quantitativi a supporto del CME.

9. Maggiore flessibilità nella gestione dei cambiamentiRispetto alla metodologia tradizionale, intervenendo sul modello è possibile:

• Effettuare cambiamenti su progetti anche complessi in poco tempo;

• Aggiornare un numero di elaborati molto consistente in poco tempo.

10. Valutazione delle alternative progettuali:Attraverso la modellazione è possibile valutare diverse soluzioni e proposte preliminari

con calcoli in tempo reale di parametri che orientano la scelta del committente.

Alcuni esempi di applicazione:

• Impatto economico al variare di una superficie commerciale;

• Verifica volumetria;

• Verifica illuminazione naturale,

• Verifica superficie impronta al suolo;

• Valutazione fattibilità progettuale e relativo impatto economico.

I Vantaggi del BIM

Ma

cle

am

y C

urv

e

htt

p:/

/ww

w.j

lca

mp

an

ho

lo.c

om

.br/

serv

ico

s

Quindi il BIM è solo vantaggi?

Purtroppo NO!

Svantaggi rilevati

1. Tempi di formazione

2. Costi formazione

3. Costi Hardware

4. Costi Software

5. Incompatibilità con i partners

6. Problemi Legali

Svantaggi rilevati

1. Tempi di formazione:Per sfruttare tutte le potenzialità degli strumenti BIM è necessaria una adeguata formazione di tutte le

risorse coinvolte nel processo, sia per quanto riguarda l’utilizzo dei software di modellazione, sia sulla

gestione delle informazioni, lo scambio dati e su come è organizzata tutta la commessa. La formazione

non può essere sottovalutata in termini di tempo.

2. Costi formazione:Il processo di formazione può avvenire con appositi corsi o in modo autodidatta o può essere allargata al

team di progetto mettendo a frutto la redditività di un operatore BIM appena formato. In ogni caso la

formazione ha un costo che deve essere preso in considerazione.

3. Costi Hardware:Il passaggio a software BIM richiede:

• Potenti workstation, server opportunamente dimensionato/CDE (common data environment) in

cui allocare i documenti di progetto con capacità molto superiori a quanto avveniva in passato;

• Schermi, necessariamente più grandi e in alcuni casi più numerosi;

• Messa al sicuro di tutti i dati relativi al progetto, che devono essere oggetto di backup più

frequenti e rapidi per non perdere mole di lavoro notevole.

Svantaggi rilevati

4. Costi Software:• Le licenze degli strumenti sono decisamente un investimento più costoso dei software di

progettazione CAD;

• Le licenze trovano la loro massima efficacia solo se il software viene spinto alle sue massime

potenzialità.

5. Incompatibilità con i partners:Il BIM non è usato universalmente nel mondo delle costruzioni.

• C’è sempre la possibilità che uno dei partner o subcontractor possa non essere in grado di aprire i

modelli e di lavorare in BIM e quindi ci sia la necessità di un lavoro supplementare per

condividere documenti e informazioni;

• IFC è un formato universale e neutrale ed aperto (non proprietario) definito da Building SMART

(non controllato da un singolo fornitore), che dovrebbe permettere la piena interoperabilità tra i

vari operatori. Nel passaggio ad un formato interoperabile, in alcuni casi, si rischia di perdere

parte delle informazioni: per essere usato correttamente, necessità know-how.

6. Problemi Legali:Non c’è ancora una vasta casistica di riferimento su controversie / problemi legali legati al mondo BIM, ma si

possono intravvedere una serie di questioni:

Di chi è il modello? A chi rimane? Problemi di “sicurezza” dei dati? Quanto vengono condivisi i dati e in che modo,

soprattutto in uno scenario cloud based? Chi ospita il modello?

Svantaggi

COSTIVISIBILI

COSTI NASCOSTI

Software+ Hardware

Metodi

Processi

Strategie

Cultura

Investimenti

INVESTIMENTIVISIBILI

INVESTIMENTINASCOSTI

Software+ Hardware

Metodi

Processi

Strategie

Cultura

2.BIM fundamentals

Bim Fundamentals : il database

htt

ps:

//w

ww

.jw

tin

tell

igen

ce.c

om

/201

3/10

/fro

m-m

-co

mm

erce

-to

-dis

trib

uti

on

-ret

ail-

rein

ven

ts-i

tsel

f

1. Il databaseTutte le informazioni sono raccolte in modelli interconnessi tra loro

(modelli federati) da cui vengono “richiamate” a seconda delle

necessità. Gli oggetti hanno informazioni e quantità (dati).

Il Database è “parametrico”.

Il Database si può interrogare.

Il Database può essere letto da più software.

Siamo abituati a pensare ad un database come a tabelle

righe/colonne. I modelli BIM invece sono “tabelle” di dati collocate in

uno spazio 3D a forma di edificio.

Es: dati su stratigrafia muri, materiali, prestazioni, finiture

Bim Fundamentals: il database

Bim Fundamentals: il database

htt

ps:

//w

ww

.yo

utu

be.

com

/wa

tch

?v=q

095G

mQ

ilqU

htt

p:/

/med

ia.m

od

db

.co

m/c

ach

e/im

ag

es/m

emb

ers/

1/17

2/17

1022

/th

um

b_

620x

2000

/Ma

trix

_C

orr

ido

r.jp

g

BIM: tabelle di dati collocate in uno spazio 3D a forma di edificio

Bim Fundamentals: il database

BIM: tabelle di dati collocate in uno spazio 3D a forma di edificio

SPAZIALE FUNZIONALE

OGGETTO

EDIFICIO,PIANO,

LIVELLO

SISTEMA,SOTTOSISTEMA,

FAMIGLIA

RELAZIONE RELAZIONE

“paramètrico agg. [der. di parametro] (pl. m. -ci).

1. Relativo a uno o più parametri.

In partic.: a. In matematica, sono dette equazioni p. le equazioni che definiscono un

luogo (curva, superficie, ecc.), non assegnando legami diretti tra le coordinate dei

suoi punti, bensì esprimendo tali coordinate in funzione di una o più variabili

indipendenti (parametri), l’eliminazione dei quali porta a una o più relazioni dirette tra

le coordinate dei punti del luogo (per es., alla sua equazione cartesiana, se si usano

coordinate cartesiane). [...]

2. In elettronica, sono detti parametrici i dispositivi il cui funzionamento dipende da

un parametro che può essere variato dall’esterno: amplificatore p., amplificatore a

basso livello di rumore per microonde o radiofrequenze.”

Bim Fundamentals: informazioni parametriche

da Enciclopedia Treccani

Es: a più oggetti “muro” viene applicata lo stesso parametro “stratigrafia”

DATI

RELAZIONI

SPAZIO MULTIDIMENSIONALE

SPAZIALI

FUNZIONALI

Universo di

n dimensioni

Bim Fundamentals

htt

p:/

/key

wo

rdsu

gg

est.

org

/ga

ller

y/11

9287

3.h

tml

Bim Fundamentals: multidimensionalità

htt

ps:

//b

imin

dia

.file

s.w

ord

pre

ss.c

om

/201

4/01

/bim

_4d

-7d

.jp

g

Bim Fundamentals: multidimensionalità

2. Modello MultidimensionaleI dati sono alla base della gestione organizzata.

Dal 2D / 3D esclusivamente geometrico, si passa al 4D (tempo), 5D (costi), 6D

(Sustainibility), 7D (Facility Management).

La natura del BIM in termini di risparmio dei costi va nella direzione del Facility

Management: solo una minima parte del costo di un edificio (10-20%) nell’arco di

tempo della sua vita è rappresentato dal costo di costruzione. Il resto è

rappresentato dalla gestione.

Un modello gestionale digitalizzato è alla base di una gestione moderna ed

efficiente.

Es: gestione edificio complesso (ospedale) di nuova costruzione

Bim Fundamentals: Costi e Ciclo di vita di un edificio

Gestione / Uso

€ €

€ €

€ €

Costruzione DemolizioneProgettazione

€ €

• MISURE:

Dim. mm 200 (diametro) mm x 1080 mm x h 540 mm

• POTENZA LAMPADA: 10 W

• T DI COLORE: 3000 K

• MARCA E MODELLO:

Lampada Artemide - Tolomeo Mini

• PREZZO: 220 €

• FINITURA: Alluminio

Bim Fundamentals: Oggetti BIM

htt

ps:

//w

ww

.lo

veth

esig

n.c

om

/it/

art

emid

e/la

mp

ad

a-d

a-t

avo

lo-t

olo

meo

-mic

ro-l

ed

C. Eastman, P. Teicholz, R. Sacks, K. Liston (2011) il BIM guida completa al building information modeling per

committenti, architetti, ingegneri, gestori immobiliari e imprese, Editore Ulrico Hoepli Milano

Bim Fundamentals: definizione oggetti parametrici

Oggetti BIM Parametrici

• “Sono costituiti da definizioni geometriche, dati e regole associate

• La geometria è integrata in modo non ridondante e non consente la presenza di

incoerenze.

• Le regole parametriche per gli oggetti modificano automaticamente le geometrie

associate quando vengono inserite in un modello di edificio o quando si apportano

modifiche per gli oggetti associati. [...]

• Le regole degli oggetti sono in grado di identificare quando una particolare modifica

compromette la fattibilità dell’oggetto in termini di dimensioni, producibilità e così via.

• Gli oggetti hanno la capacità di collegare o ricevere, trasmettere o esportare insieme

di attributi[...].”

L

Bim Fundamentals: le relazioni

=H+ H

L

h

l

h

l

Universo di

n dimensioni

Bim Fundamentals: le relazioni

htt

p:/

/no

sha

pen

osh

ad

e.tu

mb

lr.c

om

/po

st/3

0158

8392

92

Installation view of the 2004 solo exhibition Gordon Matta-Clark: Bingo at David Zwirner, New York

Nel BIM Gli oggetti mantengonoil sistema delle relazioni

Bim Fundamentals: le relazioni

PERCHÈ È IMPORTANTE LA

RELAZIONE TRA GLI ELEMENTI?

VELOCITÀ DI AGGIORNAMENTO

DEI DATI E COERENZA DEGLI STESSI

“...Mi fai questo progetto con il BIM?”

Bim Fundamentals: misurare le informazioni

htt

p:/

/ww

w.s

ilvio

cicc

hi.c

om

/piz

zach

ef/c

ors

i

4. LOD (Level of Development)

I LOD rappresentano i “livelli di progressione analitica dei modelli informativi”.

Esprime il grado di accuratezza / affidabilità delle informazioni contenute in un Modello.

Mentre nell’evoluzione naturale di un progetto, l’evoluzione degli attributi della

rappresentazione di un progetto è chiara, nel caso della progettazione BIM non è così scontato

il grado di precisione e affidabilità delle informazioni di un oggetto.

Un modello geometrico potrebbe non necessitare ulteriori approfondimenti nel corso di un

progetto, mentre invece ad un certo punto, dimensioni, caratteristiche, marche e modello

devono essere esplicitamente definite in modo affidabile.

Es: nella metodologia tradizionale è più facile capire quali informazioni

sono attendibili

Bim Fundamentals: LOD

LOD in pillole

• LOD (Level of Detail) viene inventato da Vicosoftware (una softwarehouse specializzata insoftware per i computi) come misura per esprimere l’affidabilità di un costo

• AIA (American Institute of Architects) “adotta” il concetto e cerca di applicarlo comestandard a tutti gli usi in ambito BIM e lo “trasforma” in Level of Development (sempre LOD)

• Il nuovo LOD (Level of Development) rappresenta però il grado di affidabilità delleinformazioni, al contrario di Level of Detail che esprime la “quantità” delle informazioni

• UNI 11337 articola e riscrive il LOD nel contesto normativo italiano

Bim Fundamentals: LOD

Bim Fundamentals

LODGeometria

Dati 3D

Informazioni Non

Grafiche

• LOD 100 = c’è una lampada

• LOD 200 = c’è una lampada

Dim. mm 200 (diametro) mm x 1080 mm x h 540 mm

• LOD 300 = c’è una lampada

Dim. mm 200 (diametro) mm x 1080 mm x h 540 mm

P=10 W, T colore 3000 K

• LOD 400 = c’è una lampada

Dim. mm 200 (diametro) mm x 1080 mm x h 540 mm

P=10 W, T colore 3000 K

Lampada Artemide - Tolomeo Mini

• LOD 500 = c’è una lampada

Dim. mm 200 (diametro) mm x 1080 mm x h 540 mm

P=10 W, T colore 3000 K

Lampada Artemide - Tolomeo Mini

Viene specificato fornitore e data di acquisto

Bim Fundamentals: LOD

LOD - Standard US - AIA (American Institute of Architects)

htt

ps:

//w

ww

.lo

veth

esig

n.c

om

/it/

art

emid

e/la

mp

ad

a-d

a-t

avo

lo-t

olo

meo

-mic

ro-l

ed

Standard UK : Norma PAS 1192

Bim Fundamentals: LOD

Da www.designingbuildings.co.uk_BIM_glossary_of_terms e AEC (UK) BIM Technology Protocol

LOD* = Level of model Detail LOI = Level of model Information

LOD (Level of Definition) = LOD + LOI

LODLOD LOI

LOD: altri sistemi di codifica

• CIC (Penn state) - Computer Integrated Construction

Research Program

"Information Level of Detail" - AKA "Info"

A - Dimensioni e posizione accurati, inclusi materiali e parametri

dell’oggetto

B - Dimensioni e posizioni Generali, incluso il numero

C - Dimensioni schematiche e posizione indicativa

• USACE M3 - Minimum Modeling Matrix

"Grade"

A - 3D + informazioni sulle funzioni (facility data)

B - 2D + informazioni sulle funzioni (facility data)

C - 2D, parte di un insieme o descrizione testuale

Bim Fundamentals: LOD

htt

p:/

/bim

.psu

.ed

u e

htt

p:/

/ww

w.f

rf.u

sace

.arm

y.m

il/p

ics/

cast

le08

.pn

g

Norma UNI 11337 - parte 4

"Evoluzione e sviluppo informativo di modelli, elaborati ed oggetti"

La norma UNI 11337, fa una distinzione tra Livello delle informazioni grafiche (LOG)

e di attributi (LOI) che devono essere contenuti nella progettazione BIM oriented.

Questi due concetti che confluiscono nel LOD secondo una codificazione a lettere

(A,B,C...G).

Inoltre viene data la possibilità al committente di definire nel capitolo

Informativo eventuali classi intermedie di LOD da indicare con i numeri

(es. LOD E.01, LOD E.02).

Bim Fundamentals: UNI 11337

LODLOG LOI

Bim Fundamentals: UNI 11337

LOD A

Rappresentazione simbolica in 2D o anche 3D se necessario.Non esprime vincoli di geometria.Le caratteristiche qualitative e quantitative sono puramente indicative.

LOD B

Rappresentazione geometrica generica o la geometria di ingombro.Le caratteristiche qualitative e quantitative sono approssimate.

LOD C

Rappresentazione geometrica definita.Le caratteristiche qualitative e quantitative sono definite in via generica.Sono applicabili a tutte le entità similari.

LOD D

Rappresentazione geometrica dettagliata.Le caratteristiche qualitative e quantitative sono specifiche di una pluralità di prodotti similari.Vengono inserite informazioni utili al montaggio ed alla manutenzione.

htt

p:/

/ww

w.in

gen

io-w

eb.it

/Art

ico

lo/5

024/

I_LO

D_

nel

la_

UN

I_11

337:

2017

.htm

l

Bim Fundamentals: UNI 11337

LOD E

Rappresentazione geometrica specifica.Le caratteristiche qualitative e quantitative sono specifiche di un singolo sistema.Sono presenti informazioni relative a fabbricazione, assemblaggio e installazione (oltre a quanto utile per la manutenzione).

LOD F

Rappresentazione geometrica specifica di quanto eseguito (verifica sul luogo).Le caratteristiche qualitative e quantitative sono quelle specifiche del prodotto posato.Sono presenti informazioni relative a fabbricazione, assemblaggio e installazione (oltre a quanto utile per la manutenzione) valide per tutto il ciclo vitale dell’opera.

LOD G

Rappresentazione storicizzata specifica dello specifico oggetto (verificata sul luogo).Le caratteristiche qualitative e quantitative sono quelle specifiche del prodotto posato ed aggiornate rispetto ad un precedente stato di fatto.Sono presenti informazioni relative a gestione, manutenzione e/o riparazione/sostituzione valide per tutto il ciclo vitale dell’opera.Viene inoltre registrato il livello di degrado dell’oggetto.

htt

p:/

/ww

w.in

gen

io-w

eb.it

/Art

ico

lo/5

024/

I_LO

D_

nel

la_

UN

I_11

337:

2017

.htm

l

Ho capito i LOD!!!

● Fase Concettuale = LOD 200● Fase Autorizzativa = LOD 300● Fase Tecnologica = LOD 400● Fase Costruttiva = LOD 500

E’ GIUSTO?

😉

NON Esattamente...

LOD Istruzioni per l’uso

Ai Lod non corrisponde automaticamente

una fase determinata del progetto. La

definizione dei LOD prevede la messa a punto

di uno standard flessibile che viene declinato

in base ad ogni commessa.

Un approccio strutturato prevede

l’individuazione del LOD più opportuno per

ogni fase attraverso una matrice riassuntiva

in cui a sistema compare la suddivisione delle

componenti di un progetto (e di conseguenza

viene riassunta la suddivisione del modello

attraverso un sistema di classificazione), le

relative fasi / milestones progettuali e il

LOD richiesto in base all’utilizzo del modello.

LOD

Bim Fundamentals: definire i LOD

http://w

ww.ikea.com/m

s/en_US/customer_service/assembly/A/A50086572.pdf

Bim Fundamentals: definire i LOD

Categoria +

Elementi ModelloCodifica Uniclass

SD

Fase Concettuale

DD

Fase Autorizzativa

CD

Fase Tecnologica

LOD RESP. NOTE LOD RESP. NOTE LOD RESP. NOTE

Strutture

Fondazioni continue 200 AF 250 AF 350 AF

Plinti 200 AF 250 AF 350 AF

Strutture in Acciaio 250 AF 250 AF 300 AF

Partizioni verticali

Pareti perimetrali 200 MM 250 MM 300 MM

Divisori Interni 200 GP 250 GP 300 GP

Facciata Ventilata 250 EC 250 EC 350 EC

Partizioni orizzontali

Solette 200 EC 250 EC 300 EC

Bim Fundamentals: Uno strumento sistemico

SECONDO STUDIO CRESME 2016IL COSTO DELL’ERRORE

NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONIPESA 30-40% DEL COSTO DI COSTRUZIONE.

COL BIM SI PUÒ SCENDERE AL 5-10%.IN ITALIA, SAREBBERO 33.000.000.000 €/ANNO

Bim Fundamentals: Uno strumento sistemico

OK, MA CHI DOVREBBE

“FARE” IL BIM?

TUTTI.IL BIM HA SENSO SE TUTTI GLI ATTORI USANO

STRUMENTI DIGITALI E SI ORIENTANO SUI DATI.

Bim Fundamentals: Uno strumento sistemico

IL PRIMO PAESE A RAGIONARE IN MODO STRUTTURATO SUL BIM

COME STRUMENTO SISTEMICO

È STATO IL REGNO UNITO (E ORA RACCOGLIE I FRUTTI).

LÌ, SI È UTILIZZATO LO STRUMENTO NORMATIVO (PAS 1192) PER

RENDERE OBBLIGATORIO (MANDATORY)

L’USO DEL BIM NEGLI APPALTI PUBBLICI

E FORTEMENTE CONSIGLIATO NELLE OPERE PRIVATE.

3.Situazione del BIM a livellonormativo

Qual è la situazione del BIM in Italia a livello Normativo?

Bim Fundamentals: Il BIM in Italia

1. Il Nuovo Codice degli Appalti Pubblici

dlgs n° 50 del 18 aprile 2016, + decreto dlgs n. 56 del 19 aprile 2017 “Disposizione integrative

e correttive al decreto lgls 18 aprile 2016, n. 50”

dlgs n° 50 del 18 aprile 2016 definisce all’art. 23 comma 13:

“Le stazioni appaltanti possono richiedere per le nuove opere nonché per interventi di recupero,

riqualificazione o varianti, prioritariamente per i lavori complessi, l’uso dei metodi e

strumenti elettronici specifici di cui al comma 1, lettera h) [...]”

Bim Fundamentals: Il BIM in Italia

2. Commissione per la Digitalizzazione Appalti PubbliciLa Commissione prevista all’art. 23, comma 13 del Codice degli Appalti (D.lgs. 50/2016),

istituita con decreto n. 242 del 15 luglio 2016 dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti,

Graziano Delrio, ha il compito di individuare:

• Modalità di inserimento di tali metodi e strumenti;

• Tempi di progressiva introduzione dell’obbligatorietà;

• Tipologia di opere da affidare;

• Riferimenti agli standards

• Elementi relativi all’Interoperabilità

• Elementi relativi alla qualificazione delle S.A

Bim Fundamentals: le relazioni

19 Giugno 2017il Ministero per le

Infrastrutture e i Trasporti ha avviato la consultazione pubblica online

per il testo del D.Lgs. che prevede

l’introduzione del “BIM” negli appalti pubblici.

http://commenta.formez.it/ch/CodiceAppalti/

Bim Fundamentals: Il BIM in Italia

Codice appalti: modellazione nelle opere pubbliche

Introduzione:Le stazioni appaltanti possono richiedere per le nuove opere nonché per interventi di

recupero, riqualificazione o varianti, prioritariamente per i lavori complessi, l'uso dei

metodi e strumenti elettronici specifici quali quelli di modellazione per l’edilizia e le

infrastrutture

progressiva introduzione dell'obbligatorietàtrasparenza e tracciabilità

Articolo 1: Finalità

Definisce le modalità e i tempi di progressiva introduzione, da parte delle stazioni

appaltanti, delle amministrazioni concedenti e degli operatori economici,

dell'obbligatorietà dei metodi e strumenti elettronici specifici, quali quelli di modellazione

per l’edilizia e le infrastrutture.

Bim Fundamentals: Il BIM in Italia

Articolo 2: Definizioni

Lavori complessi

Lavori caratterizzati da elevato contenuto tecnologico o da una significativa

interconnessione degli aspetti architettonici, strutturali e tecnologici

Ambiente di condivisione dei dati

Un ecosistema digitale in cui i dati strutturati principalmente attraverso il

modello informativo sono, qualora possibile, prodotti, raccolti e condivisi in

base a criteri contrattuali, a principi giuridici sulla tutela della proprietà

intellettuale e a dispositivi di protezione della sicurezza dei dati.

Bim Fundamentals: Il BIM in Italia

Articolo 3: Adempimenti preliminari delle stazioni Appaltanti

Pone una serie di vincoli cogenti alla adozione della modellazione e della gestione

informativa da parte delle stazioni appaltanti e delle amministrazioni concedenti

che si riassumono

• nella definizione di un programma formativo del proprio personale

• un piano di acquisizione o di manutenzione degli strumenti hardware e software di gestione digitale dei processi decisionali e informativi

• un atto organizzativo che espliciti il processo di controllo e gestione, il gestore del dato e la gestione dei conflitti

Bim Fundamentals: Il BIM in Italia

Articolo 4: Interoperabilità

Regola le condizioni di produzione e di fruizione dei modelli informativi. Interoperabilità e

formati aperti non proprietari.

Le informazioni prodotte e condivise tra tutti i partecipanti al progetto.

I flussi informativi che riguardano la stazione appaltante e il relativo procedimento si svolgono

all'interno di un ambiente di condivisione dei dati

Articolo 5: Utilizzo facoltativo dei metodi e strumenti elettronici di

modellazione per l’edilizia e le infrastrutture

Le stazioni appaltanti, purché abbiano adempiuto agli obblighi di cui all’articolo 3, possono

richiedere l’uso dei metodi e degli strumenti di cui all’articolo 23, comma 1, lettera h), del

codice dei contratti pubblici per le nuove opere nonché per interventi di recupero,

riqualificazioni o varianti, prioritariamente per i lavori complessi.

Bim Fundamentals: Il BIM in Italia

Articolo 6: Tempi di introduzione obbligatoria dei metodi e strumenti

a) per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o

superiore a 100 milioni di euro, a decorrere dal 1° gennaio 2019;

b) per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o

superiore a 50 milioni di a decorrere dal 1° gennaio 2020;

c) per i lavori complessi relativi a opere di importo a base di gara pari o

superiore a 15 milioni di euro a decorrere dal 1° gennaio 2021;

Bim Fundamentals: Il BIM in Italia

Articolo 6: Tempi di introduzione obbligatoria dei metodi e strumenti...

d) per le opere di importo a base di gara pari o superiore alla soglia di cui

all’articolo 35* del codice dei contratti pubblici, a decorrere dal 1°

gennaio 2022; (contratti sotto soglia di rilevanza comunitaria)

e) per le opere di importo a base di gara pari o superiore a 1 milione di euro, a

decorrere dal 1° gennaio 2023;

f) per le nuove opere di importo a base di gara inferiore a 1 milione di euro, a

decorrere dal 1° gennaio 2025.

Bim Fundamentals: Il BIM in Italia

Articolo 7: Capitolato

Il capitolato contiene:

I requisiti informativi strategici generali e specifici

Gli elementi utili alla individuazione dei requisiti di produzione, di gestione e di

trasmissione dei contenuti informativi,

Il capitolato è comunicato anche ai subappaltatori e ai subfornitori

La documentazione di gara è resa disponibile tra le parti, su supporto informatico per mezzo di formati digitali coerenti con la natura del contenuto

In via transitoria la prevalenza contrattuale su supporto cartaceo in stretta coerenza, per quanto possibile, con il modello informativo elettronico

Bim Fundamentals: Il BIM in Italia

Articolo 8: Commissione di monitoraggio

Contempla l'istituzione di una commissione di monitoraggio, evidenzia la opportunità di

tenere sotto osservazione le dinamiche evolutive della digitalizzazione

Articolo 9: Entrata in Vigore

Prevede, inoltre, la facoltà delle stazioni appaltanti di utilizzare i metodi e gli strumenti

elettronici specifici alle varianti riguardanti progetti di opere relativi a bandi di gara

pubblicati prima dell’entrata in vigore del presente decreto.

Ricapitoliamo le parole chiave fondamentali del BIM

htt

p:/

/ww

w.w

ebm

ast

er-r

om

a.c

om

/wp

-co

nte

nt/

up

loa

ds/

2012

/02/

cru

ci.g

if

DATABASE

DATI x RELAZIONI

MULTIDIMENSIONALITA’

OGGETTI PARAMETRICI

LOD (Level of Development)

4.Come viene impostata una commessa BIM

UNA COMMESSA BIM ÈCOLLABORAZIONECOSTANTE | CONTINUA | CONCORDATA | STRUTTURATA

Come si approccia un modello

OCCORRE CAPIRE:

SPECIFICITÀ DEL PROGETTO

(NUOVO, ESISTENTE, DIMENSIONI,

TIPOLOGIA, FUNZIONE, ECC)

OBIETTIVI

PRECISI STABILITI

IN PARTENZADAL CLIENTE / CON IL

CLIENTE

Come si approccia un modello

BIM

CLIENTE

ARCHITETTO

INGEGNERE

Come si approccia un modello

AMBITO OSPEDALIEROUn ospedale in ampliamento avrà bisogno di una precisa e complessa pianificazione sui tempi, per non interrompere il servizio durante i lavori

AMBITO RESIDENZIALEIl progetto di un Residenziale avrà bisogno di gestire la personalizzazione alloggi e gli aspetti legati al marketing

DUE ESEMPI:

Così come ogni processo edilizio, ogni

modello è unico ed ha le sue specificità.

BIM USESLa definizione dei BIM USES è il prerequisito per indirizzare

tutta l’attività di modellazione nella strada corretta. I BIM

USES sono diversi e possono essere molto specifici a seconda

della commessa.

Come può essere utile questo modello?

BIM

Use

s w

ith

in t

he

BIM

Pro

ject

Ex

ecu

tio

n P

lan

CIC

-P

en

n S

tate

Un

ive

rsit

y

25+BIM USES

Bim Fundamentals: BIM uses

htt

p:/

/ww

w.r

m-p

lus.

com

/blo

g/3

-tas

ks-f

or-

bim

-su

cces

s/

Un modello BIM è come un foglio bianco.

Come strutturiamo il modello?

BIM

CLIENTE

ARCHITETTO

INGEGNERE?

Il Modello Federato

Co

urt

esy

of:

htt

p:/

/ww

w.r

m-p

lus.

com

/blo

g/3

-tas

ks-f

or-

bim

-su

cces

s/

Un gruppo organizzato è un gruppo produttivo

Come organizziamo il gruppo?

BIM

CLIENTE

ARCHITETTO

INGEGNERE

Occorre dare “ritmo” alla

produzione e allo scambio di modelli

• Definizione di un “manuale di produzione e uso”

dei modelli

• Fare in modo che tutti trovino l’informazione

giusta, al momento giusto.

• Creazione e Gestione di un ambiente di

Condivisione Dati (ACDAT/CDE)

Gestione modelli/scambio dati

Common Data Environment

Il Common Data Environment secondo la PAS1192:2

Per centrare l’obiettivo serve un processo di pianificazione condiviso.

Come ci strutturiamo?

CLIENTE

CI/EIR

oGI/BEP pre-contract

INCARICO

pGI/BEP post-contract

CONCORRENTE 1

CONCORRENTE 1

CONCORRENTE 1

AGGIUDICATARIO

EIR, BEP, regole del gioco a partire dalla fase di offerta

Employers Information Requirements / Capitolato Informativo

Documento contrattuale all’interno del quale il committente definisce le

esigenze e i requisiti informativi che dovranno essere soddisfatti dagli

affidatari del progetto. Il CI Corrisponde essenzialmente all’ EIR.

(Rif. UNI 11337-5)

• Usi del BIM

• Richieste di tipo metodologico

• Richieste di tipo organizzativo (formazione, competenze, ecc)

• Richieste di strutturazione del lavoro (tempi, scadenze, ecc)

• Richieste di tipo informatico

CI/EIR

EIR, BEP, regole del gioco a partire dalla fase di offerta

Offerta per la Gestione Informativa / BIM Execution Plan

Documento nel quale il concorrente all’affidamento, esprime e specifica la

propria modalità di gestione informativa del processo, in risposta alle

esigenze e ai requisiti formulati dal Committente nel Capitolato Informativo,

precedentemente citato.

L’oGI corrisponde essenzialmente al BIM Execution Plan pre-conctract award

(BEP pre-conctract award)” (Rif. UNI 11337-5)

• Risponde a tutte le richieste dell’EIR in termini generici

• Non è un’offerta in senso economico, ma è una dichiarazione

metodologica

• Non sempre è necessario nell’assegnazione diretta di incarichi

privati

oGI/BEPpre contratto

EIR, BEP, regole del gioco a partire dalla fase di offerta

Piano per la Gestione Informativa / Bim Execution Plan

Documento all’interno del quale l’affidatario (vincitore della gara di

affidamento) esplicita il piano operativo definitivo per la gestione

informativa del processo.

Il pGI equivale essenzialmente al BIM Execution Plan. (Rif. UNI 11337-5)

• Documento contrattuale

• Documento in continua evoluzione (concordata con il cliente)

• Manuale di lettura e di uso del modello BIM

• Definisce le modalità e i tempi di scambio di informazioni (Modelli,

elaborati, documenti, liste materiali, specifiche, etc.)

• Definisce l’infrastruttura informatica

pGI/BEP

Chi conduce questo processo?

BIM MANAGER

UNA NUOVA PROFESSIONE NATA PER GUIDARE LA TRANSIZIONE DIGITALE

Il BIM manager

L’esperienza ci dimostra che il BIM, per essere implementato in maniera

efficace, necessita di figure professionali di carattere gestionale.

Troppo forte è infatti il rischio di “perdersi nel BIM” senza orientamento, e

produrre un modello sostanzialmente inutile.

È la figura guida dell’intero processo informativo, orientata alla definizione e

diffusione delle regole informative del processo secondo gli standard e gli

obiettivi stabiliti in partenza.

Il BIM manager

E’ anche il responsabile dell’ “ingegneria del

modello”, deve progettare il sistema affinché

produca valore:

• Attraverso una migliore consapevolezza

da parte di tutti gli attori, in tutte le fasi

• Eliminando ricopiature e doppie

lavorazioni

• Moltiplicando gli output

Quali sono le attività del BIM manager?

Stabiliscele regole per la raccolta di dati, l’uso di librerie interne ed esterne

ElaboraLa documentazione di riferimento (EIR/BEP)

Scegliei software e le tecnologie digitali da utilizzare

Definiscegli Standard di Riferimento, i contenuti informativi ed i livelli di dettaglio

InterpretaIl contesto in cui si svolge la progettazione BIM

Gestiscei flussi informativi

Si coordinacon il Project Manager

ProgettaIl Database condiviso

Coordinai Bim Specialist e gli altri Tecnici Bim

Si relazionacon altri Bim Manager coinvolti nella commessa

Gestiscele interferenze e le incoerenze

Risolvele problematiche di condivisione

SovrintendeChe la produzione e l’estrazione di informazioni avvenga secondo gli Standard e le procedure concordate

Verificadel corretto coordinamento tra elementi condivisi

5.Caso studio

DOHA METRO Bim Consulting Service

Contesto

• DOVE: Doha, Qatar. Nuova ReteMetropolitana

• CHI: Qatar Railway - Committente, QDVC- General Contractor, ARCADIS - Front ofHouse Designer, AXD Studio -Consulente esterno progettazione BIMper conto di ARCADIS

• COSA: Consulenza per la ProgettazioneEsecutiva con Metodologia BIM dellefiniture interne di 2 stazioni dellametropolitana. (Red Line SouthUnderground)

htt

ps:

//w

ww

.qr.

com

.qa

/En

glis

h/P

roje

cts/

Pag

es/D

oh

aM

etro

.asp

x

DOHA METRO Bim Consulting Service

CRITICITÀ RISCONTRATE• Tempistiche Strette

• Complessità progettuale

• Design ambizioso

• Molteplicità di operatori coinvolti da tutti i continenti

• Coordinamento Progettuale in ambito Internazionale

IL RUOLO E IL CONTRIBUTO DI AXD STUDIO• Passaggio da LOD 200 a LOD 300 con Ottimizzazione rispetto al modello precedente

• Risoluzione di Nodi progettuali grazie al Know How dello studio

• Coordinamento con tutti gli operatori del progetto

• Creazione di Abachi Coordinati

• Aggiornamento in seguito a Varianti Progettuali

• Corretta Applicazione del Branding Manual

• Risoluzione Modellazione Complessa

6.Conclusioni

Il Bim ormai è l’Elefante nella stanza:È impossibile ignorarlo,

a meno di non farlo di proposito

htt

ps:

//sh

ou

tou

tjm

u.c

om

/201

4/11

/11/

is-b

an

ksy-

a-w

om

an

Banksy_Elephant In The Room

Graziedell’attenzione

per ulteriori informazioni:[email protected]