TITOLO: Le competenze per i futuri cittadini · PIANO DI MIGLIORAMENTO DELL’ISTITUTO ISTITUTO...
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PIANO DI MIGLIORAMENTO DELL’ISTITUTO
ISTITUTO COMPRENSIVO “Carlo Alberto dalla Chiesa”
di Roma
TITOLO: Le competenze per i futuri cittadini
RESPONSABILE DEL PIANO: Dirigente scolastico Prof.ssa Teresa Luongo
Composizione del gruppo che segue la progettazione del PDM:
Nome Cognome Ruolo nell’organizzazione scolastica Ruolo nel team di miglioramento
Duilia Troiani Docente FS POF Gruppo lavoro P O F e curricolo,
Maria Rosaria Mauro Docente collaboratore-vicario Gruppo lavoro RAV e INVALSI
Luciana Corinti Docente Referente INVALSI,Gruppo lavoro RAV e curricolo
Pierluigi Fabbri Docente FS valutazione e curricolo Gruppo lavoro RAV, curricolo, ref . INVALSI formativi Teresa Luongo Dirigente Scolastico Gruppo RAV, coordinamento Piano di
Miglioramento e POF Triennale
Rosaria Riccio Docente Col laboratore secondar ia 1°grado grado
Gruppo
Donatella Di Girolamo Docente responsabi le succ.1°grado 1àsecond.1°grado
Ref Continuità Medie
Maria Vitale Docente Ref. D’Antona
Maria Bianca Maria Bianca
Docente Ref. Ferrari
Giusi Rubinacci e Stefano Raffi Docenti Ref. Europa per Gruppo lavoro curricolo, Ref. Org.vo
Marina Piucci Docente Ref. Raimondi
Paola Bragaglia Docente Ref. Infanzia Europa
Roberta Paglialunga Docente Ref. Infanzia Arcobaleno
Stefania Bassi Docente Animatore digitale e formatrice
Anna Stracquadaini Docente medie ref. Inclusione Progetto Inclusione
Patrizia Lillo Docente medie ref. Orientamento Ricerca esiti formativi
Cristina Brilla Docente Infanzia Ref. Continuità Infanzia
Giuseppina Aiello Docente sostegno FS Ferrari Gruppo lavoro integrazione/inclusione e disagio
Nunzia Barbato Docente sostegno FS D’Antona Gruppo lavoro integrazione/inclusione e disagio
Vita Pierro Docente sostegno FS Europa Gruppo lavoro integrazione/inclusione e disagio
Francesca Sauchelli Docente sostegno FS Raimondi Gruppo lavoro integrazione/inclusione e disagio
Giovanna Tricinella Docente s os teg no FS Secondar ia 1° g rado
Gruppo lavoro integrazione/inclusione e disagio
Maria Grazia Masullo DSGA Responsabile contabilità
Sabrina Barba, Elisabetta Papale, Tania Alessandri dr
Docenti Primaria e media Gruppo promozione att iv ità di arr icchimento O.F. , iniziat ive format ive
PRIMA SEZIONE SCENARIO DI RIFERIMENTO: Il contesto socio-culturale in cui l’Istituto Comprensivo Carlo Alberto dalla Chiesa di Roma è inserito è esplicitato nel POF e nel RAV
IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Descrizione dei processi che hanno portato
alla scelta degli obiettivi di miglioramento
Il TdM (Team di Miglioramento) procede a
raccogliere e ad aggregare le aree da
migliorare espresse nel RAV , nelle riunioni di
staff e nelle riflessioni delle Funzioni
strumentali.
Per procedere alla scelta delle azioni viene
valutata anche la fattibilità in termini di
economicità di risorse sia umane sia finanziarie,
di autonomia di realizzazione da parte della
scuola e di tempi di realizzazione.
Il TdM insieme al DS individua le azioni di
miglioramento elencate in ordine di priorità Per ciascuna iniziativa vengono pianificati gli obiettivi generali, gli indicatori, le
responsabilità, i risultati attesi in termini di
output e out come e modalità di attuazione, di
monitoraggio e di verifica.
La stesura di ogni azione segue il ciclo PDCA.
Il PdM viene integrato nella pianificazione
complessiva dell’Istituto e, in quanto tale,
inserito nel POF.
Priorità individuate/piste di miglioramento
Utilizzo del modello di curricolo per la progettazione e valutazione in un’ottica unitaria
Declinazione delle competenze di cittadinanza
La valutazione degli alunni è limitata al
percorso svolto all’interno dell’Istituto, è
necessaria una raccolta sistematica degli esiti
formativi dei percorsi scolastici successivi, (Referente Orientamento e Continuità ).
Punti di forza della scuola/risorse
• L’Istituto può contare su un significativo numero di
docenti in possesso di alte competenze
relative all’innovazione didattico-metodologica,
disciplinare disponibili al confronto e a promuovere consapevolezza sulla propria prassi
organizzativa e educativa didattica
• L’Istituto con efficienti gruppi di lavoro ha già
elaborato modello di curricolo per competenze e
redatto rubrica condivisa per assegnazione voto di
comportamento e valutazione degli apprendimenti
• Il lavoro di gruppo è diffuso, come metodologia
privilegiata di intervento
Sono state individuate figure referenti per la
Continuità, l’Orientamento e Inclusione
Risultati dell’auto valutazione RAV • I curricoli elaborati per competenze devono essere
integrati con una declinazione specifica delle
competenze di cittadinanza(sociali)
• Diffusione della progettazione didattica strutturata in
Unità di Apprendimento
Non esiste ancora una procedura sistematica di
rilevazione del successo formativo dei nostri
alunni nei percorsi scolastici successivi,
rilevazione importante anche ai fini della
valutazione dei percorsi di orientamento attuati
ogni anno.
• I dati molto positivi sugli esiti degli studenti
evidenziano una lieve variabilità tra le prestazioni
delle prove di matematica;
• L’Istituto, tramite Commissioni di lavoro e
Funzioni Strumentali, mantiene elevata
l’attenzione e la discussione sul curricolo, le
U.d.A , le competenze e valutazione.
• Rispetto all’ampliamento dell’offerta formativa vi
è una progettazione unitaria sul tema forte
della Continuità e una parte di interventi peculiari
che caratterizzano i plessi.
• Esiste una regolare attività di programmazione
per dipartimenti, che si occupa di concordare
contenuti e metodologie rispetto agli obiettivi
indicati nel curricolo; individuare/rivedere prove
di accertamento in ingresso e in uscita;
analizzare i risultati delle prove Invalsi;
strutturare prove comuni per gli esami di
licenza; aggiornare i processi di valutazione
• Per la valutazione delle prove orientativamente
condivise per classi parallele si dispone di una
griglia valutativa relativa agli esiti
• La scuola realizza azioni di
orientamento :coinvolgimento in progetti, attività, laboratori finalizzate a far emergere le inclinazioni individuali che coinvolgono più classi. Propone attività mirate a far conoscere l'offerta formativa presente sul territorio. Gli studenti ricevono un supporto individuale nella scelta dell'indirizzo della scuola superiore. Le attività di orientamento scolastico sono diffuse e prevedono percorsi di informazione, per alunni e genitori e colloqui dei docenti con gli allievi.
Linea strategica del Piano LA STRATEGIA del Piano di Miglioramento è il coinvolgimento nei processi di miglioramento di tutti i docenti stimolati a rivedere la propria professionalità attraverso il confronto con i modelli di insegnamento e con i materiali elaborati dalle commissioni e dai gruppi di lavoro attivati, in un processo di formazione attiva e continua; collaborazione e condivisione riflessiva con le famiglie dei percorsi di apprendimento attivati
e sull’importanza di sostenere i loro figli nel conseguimento di competenze per la vita.
La realizzazione del Piano di Miglioramento è resa possibile dalla valorizzazione e dal coinvolgimento
dei docenti esperti nell’utilizzo e diffusione di metodologie innovative, partendo dalle buone pratiche già esistenti. Dopo un’analisi incentrata sull’esistenza e sullo stato delle condizioni interne che possano favorire l’attuazione del Piano, si è considerato che la permanenza stabi le nell’Istituto di docenti “…disponibili alla ricerca e all’innovazione educativa…”, con preparazione di alto livello costituisce il
fattore fondamentale per la realizzazione del PDM.
La strategia innovativa consiste nelle metodologie da adottare in modo esteso nelle classi e che non
corrispondono alle sole lezioni frontali, pur necessarie, ma a lavori di gruppi cooperativi con la creazione
di ambienti di apprendimento sempre più inclusivi.
Gli elementi di forza di questa innovazione didattica sono la valorizzazione delle buone pratiche e delle
competenze professionali già presenti nell’Istituto e la sensibilizzazione di tutto il personale.
Le ”Indicazioni” suggeriscono che la scuola si doti di un proprio curricolo che risponda ai bisogni rilevati direttamente dall’analisi del contesto educativo. Suggeriscono altresì di lavorare secondo una visione
che superi la dimensione locale e temporale, sviluppando competenze per il cittadino capace di vivere
nell’Europa del futuro (Competenze chiave e di cittadinanza). Perché ciò avvenga, è necessario
prevedere un mutamento (didattica per competenze) e una continua diversificazione (didattica
personalizzata) delle proposte formative. Da qui l’evidente nesso fra le azioni individuate volte a collocare tendenzialmente l’istituto in un’area di eccellenza.
Obiettivi di processo strategici Gli obiettivi di processo individuati come strategici appartengono al mandato istituzionale della scuola e sono:
1) valorizzare le differenze nell’ottica dell’inclusione;
2) garantire a tutti gli alunni il raggiungimento delle competenze “chiave”europee, non solo di tipo
cognitivo ma anche sociale e relazionale “competenze di cittadinanza”;
3) orientare efficacemente gli alunni per divenire cittadini capaci e consapevoli;
4) incrementare e valorizzare le competenze professionali del personale;
5) favorire la motivazione e la soddisfazione del personale; Le azioni scelte nel Piano di Miglioramento rispondono ai nostri obiettivi strategici e soddisfano
pienamente le finalità dell’organizzazione: migliorare la qualità e l’efficacia del servizio di istruzione e
formazione.
Obiettivi strategici del Piano
Il Piano si muove sostanzialmente nell’ottica di migliorare l’efficacia
dell’attività didattica, G li obiettivi principali risultano i seguenti:
coinvolgere il personale;
consolidare e diffondere le buone pratiche al fine di migliorare l’azione
educativa ed i risultati delle performance degli alunni;
utilizzare metodologie innovative;
creare una governance per l’organizzazione delle attività connesse al POF, che produca effetti sulle Strategie dell’Istituto.
I processi chiave in cui gli obiettivi sono inseriti riguardano quindi la DIDATTICA – la CONTINUITA’ – l’ORIENTAMENTO
Obiettivi Indicatori
Diffusione della progettazione per UDA
Declinazione delle competenze di cittadinanza e valutazione
Diffusione della cultura dell’inclusione
Numero di U.d.A. progettate e
realizzate
Materiali prodotti, condivisi e
utilizzati
Rilevazioni su indicatori da
progetto presentato
Incrementare la formazione dei docenti per
sostenere i Processi
N. doc. partecipanti;
N. h formazione x doc.
Incrementare la rilevazione dei risultati degli
alunni ottenuti a distanza di 2 anni dal
superamento dell’esame di licenza (RISULTATI A DISTANZA)
Numero (%) di situazioni
rilevate
ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO
Pertanto le aree da migliorare e le relative azioni di miglioramento risultano essere:
Area da migliorare rispetto agli esiti Necessità di miglioramento Grado di priorità
Risultati prove standardizzate nazionali di
matematica
Riduzione della lieve variabilità tra le prestazioni
prove matematica
1
Area da migliorare rispetto al Curricolo Necessità di miglioramento Grado di priorità
Condivisione della progettazione per competenze
e declinazione e valutazione di quelle di
cittadinanza
Individuazione degli strumenti per valutare le
competenze in particolare di cittadinanza e
eliminazione delle difformità interpretative del voto
di comportamento
Realizzazione di ambienti di apprendimento sempre
più inclusivi
.
1
Area da migliorare rispetto all’Orientamento Necessità di miglioramento Grado di priorità
I dati relativi ai risultati formativi degli ex
alunni sono ancora poco sistematici.
Incrementare la rilevazione dei risultati degli
alunni ottenuti a distanza di 2 anni dal
superamento dell’esame di licenza, sia per
verificare l’efficacia delle azioni di orientamento
sia per monitorare il successo formativo dei nostri
alunni. La rilevazione risulterebbe anche un feedback oggettivo sull’efficacia della metodologia e degli
strumenti attivati dai docenti.
1
Nello specifico dunque i progetti sono identificati come:
1 . P r o g e t t o : i n t e r v e n t i s p e c i f i c i p e r r i s u l t a t i p i ù o m o g e n e i n e l l e p r o v e
s t a n d a r d i z z a t e d i m a t e m a t i c a
2 . C o m p l e t a m e n t o d e l c u r r i c o l o d i i s t i t u t o c o n d e c l i n a z i o n e d e l l e c o m p e t e n z e d i c i t t a d i n a n z a e l o r o v a l u t a z i o n e
3 . r a c c o g l i e r e , r i e l a b o r a r e e d i f f o n d e r e e s i t i f o r m a t i v i e x a l l i e v i
SECONDA SEZIONE Da compilare per ciascun progetto
Indicazioni del progetto Titolo del progetto
1. i n t e r v e n t i s p e c i f i c i p e r r i s u l t a t i p i ù o m o g e n e i n e l l e p r o v e s t a n d a r d i z z a t e d i m a t e m a t i c a
Responsabile del progetto Tutti I docenti di disciplina Media e ref. invalsi
Data di inizio e fine Novembre 2015 - Giugno 2016
La pianificazione (PLAN) Relazione tra la linea strategica del
Piano e il Progetto
Sicuramente è indispensabile un cambiamento delle modalità di progettazione e di attuazione
dell’intervento didattico da parte dei docenti nell’area logico matematica reso possibile utilizzando i
risultati della ricerca educativa nella didattica e incrementando la diffusione dell’innovazione
metodologica nell’Istituto. La Ricerca e Formazione può ragionevolmente migliorare i risultati degli
apprendimenti degli alunni (obiettivi dell’Istituto e di ciascuna scuola), con un passaggio dalle
conoscenze alle competenze, necessarie per tutto l’arco della vita. Poiché la difformità è lieve si decide
che la progettazione di attività mirate all’interno dell’orario scolastico possa essere utile e sufficiente.
Pianificazione Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
Diffondere la conoscenza da parte di tutti i docenti delle Indicazioni
Nazionali 2012 e della struttura dei curricola verticali per l’area logico-
matematica, diffusione delle buone pratiche da parte dei docenti
esperti
Invio di materiali: SI / No
Nr. incontri con esperti e nr. docenti partecipanti agli incontri
Individuare docenti interni esperti che supportano i team nr di docenti individuati come esperti che partecipano al Percorso; di aree disciplinari di intervento, matematica, scienze
Progettare attività/progetti e proporre percorsi di formazione docenti Attività/iniziative nr Percorsi di formazione
predisporre strumenti per monitorare l’acquisizione /consolidamento degli
apprendimenti
Nr. di schede di monitoraggio compilate;
;
Risorse umane necessarie Tutti i docenti area disciplinare in particolare delle classi interessate alla somministrazione prove standardizzate nazionali
Destinatari del progetto (diretti e
indiretti) Tutti gli alunni e i docenti , Dirigente
Scolastico, i genitori o famiglie degli studenti.
La realizzazione (DO) Descrizione delle principali fasi di attuazione
- Identificazione dei docenti esperti, acquisizione delle disponibilità degli stessi
- Individuazione, in sede di riunione congiunta degli obiettivi e delle metodologie di lavoro da seguire
Descrizione delle attività per la
diffusione del progetto
- Presentazione del Progetto di attività mirate nei Consigli di classe/Interclasse, nei Dipartimenti disciplinari
e nel Collegio Docenti
Il monitoraggio e i risultati (Check) Descrizione delle azioni di
monitoraggio - Raccolta finale del materiale prodotto ( rilevazioni effettuate attraverso prove) per un riesame
complessivo delle attività realizzate
Il riesame e il miglioramento (Act) Modalità di revisione delle azioni Il TdM, a conclusione del Progetto ed entro la fine di giugno o in occasione della restituzione dei dati prove
Invalsi, effettuerà le seguenti azioni per la revisione del Progetto stesso, ai fini del miglioramento:
1) Valutazione della coerenza e integrazione tra tutti gli interventi messi in campo 2) Valutazione dei risultati ottenuti , indicando le possibili cause dell’eventuale non
raggiungimento degli obiettivi;
Criteri di miglioramento Il Miglioramento sarà attuato seguendo gli stessi criteri già stabiliti in precedenza: - Scelta delle azioni anche in relazione alla fattibilità delle stesse, in termini di economicità di risorse
sia umane sia finanziarie, di autonomia di realizzazione da parte della scuola e di tempi di
realizzazione.
Descrizione delle attività di diffusione
dei risultati I risultati verranno diffusi internamente tra tutto il personale docente
1) In sede di Assemblea dei genitori degli alunni a cura dei docenti di ciascuna classe;
.
Note sulle possibilità di
implementazione del progetto
Prosecuzione e all’ampliamento d e l l e i n i z i a t i v e
SECONDA SEZIONE Da compilare per ciascun progetto
Indicazioni del progetto Titolo del progetto
2 . C o m p l e t a r e i l C u r r i c o l o d i i s t i t u t o c o n d e c l i n a z i o n e d e l l e
c o m p e t e n z e d i c i t t a d i n a n z a e l o r o v a l u t a z i o n e i n u n ’ o t t i c a d i
i m p l e m e n t a z i o n e d e l l ’ i n c l u s i o n e
Responsabile del progetto Tutto il gruppo Curricolo e Valutazione, ref. Invalsi, Inclusione
Data di inizio e fine Settembre 2015 – Settembre 2016
La pianificazione (PLAN) Relazione tra la linea strategica del Piano e il Progetto
Nell’Istituto sono presenti in numero significativo docenti con un’alta formazione sulle tematiche della
Didattica multimediale, Didattica per competenze, Didattica speciale, Orientamento, Progettazione e
continuità educativa. Insegnare richiede alte competenze disciplinari e metodologiche specifiche, ma
anche la capacità di diversificare la didattica in risposta alla composizione del gruppo di apprendimento in
cui si opera. Questo gruppo docente, supportato dalla Dirigenza, già negli scorsi anni si è fatto promotore di
un processo di innovazione metodologico-didattica che ha avviato sia la costruzione di un modello di curricolo
d’istituto sia processi di progressiva consapevolezza della necessità di rinnovare la didattica attingendo dalla
ricerca e da quanto indicato nelle Indicazioni. Il modello di curricolo è quello suggerito ed elaborato dalla
Dott.ssa Da RE dopo corso di formazione, i temi dell’innovazione didattica hanno riguardato la didattica attiva
e il cooperative learning.
Una necessità rilevata ècostituita dal declinare, valutare i diversi aspetti delle competenze di cittadinanza
considerate fondamentali per formare cittadini del futuro.In tale ambito socio-relazionale vengono ad inserirsi
anche i processi di inclusione, intendendo il creare ambienti di apprendimento che accolgano, sviluppino e
potenzino le capacità individuali e sociali di lavorare insieme, essere squadra. Tutti i docenti dovranno
condividere il modello di progettazione curricolare e organizzare le attività di insegnamento/apprendimento
mediante la costruzione di Unità di Apprendimento con attenzione particolare alle competenze sociali.
Pianificazione Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
Individuare i docenti coordinati dalla FS che costituiscono il gruppo
di lavoro
Nr di docenti disponibili a svolgere attività
Condividere i materiali Nr. materiali condivisi utilizzabili dai docenti
Diffondere l’utilizzo dei modelli UdA e dei materiali prodotti
(competenze di cittadinanza) tra i docenti, attraverso modalità di
formazione/autoformazione dei docenti gestiti dal docente FS in
qualità di esperto (v. risorse umane)
Realizzazione di esperienze di formazione in gruppi
Realizzare esperienze sperimentali “pilota” con classi campione in cui
testare la metodologia acquisita, i protocolli e i materiali prodotti
Nr. esperienze realizzate con le classi
Elaborare la raccolta della documentazione delle esperienze realizzate
e riflessione sulle diverse tipologie di materiali prodotti e raccolti
Raccolta della documentazione delle esperienze
Risorse umane necessarie Docenti gruppo curr icolo e valutazione
Ref. Inclusione
Destinatari del progetto (diretti e
indiretti)
Docenti dell’Istituto, alunni delle scuole dell’Istituto
La realizzazione (DO) Descrizione delle principali fasi di
attuazione
- Individuazione dei docenti esperti “formatori”, tra i Docenti incaricati di FS afferenti al Curricolo e
Valutazione, Inclusione, Integrazione e altri docenti dell’Istituto ,
- Individuazione degli obiettivi e delle metodologie di lavoro da seguire;
- Individuazione e condivisione dei prodotti da realizzare, per la successiva diffusione nei gruppi
”allargati” agli altri docenti da ( competenze declinate, rubriche di valutazione, modelli UDA ;
- Predisposizione dei materiali; - Presentazione dei materiali e conduzione delle attività nei diversi gruppi e commissioni di riferimento,
secondo le modalità di lavoro apprese, coinvolgendo i docenti partecipanti in attività di “formazione in
situazione”.
- Raccolta delle osservazioni e delle proposte dei partecipanti per la prosecuzione delle attività e la
diffusione nell’Istituto.
Descrizione delle attività per la
diffusione del progetto
- Presentazione del Progetto, da parte del Dirigente Scolastico, ai docenti incaricati di FS
- Presentazione in Collegio Docenti dei percorsi di formazione/autoformazione progettati dalle FS
coinvolte - Una volta definite le modalità di lavoro, presentazione delle stesse a tutti i docenti tramite mail
personali, - Diffusione periodica dei risultati delle attività del gruppo di lavoro, a tutti i docenti dell’Istituto,
attraverso mail - Invio dei prodotti finali a tutti i docenti e presentazione, a cura dei docenti esperti (FS), in sede di
Collegio dei Docenti, delle attività svolte con la pianificazione delle attività future.
Il monitoraggio e i risultati (Check) Descrizione delle azioni di
monitoraggio 1. compilazione di report per la verifica dei risultati dei singoli incontri tra insegnanti FS e rispettivi gruppi
di lavoro/formazione. 2. verifica sullo stato di avanzamento per gradi (step) nella realizzazione degli strumenti, con eventuali
richieste di informazioni/integrazioni ai docenti FS.
3. Raccolta finale della documentazione e del materiale prodotto per un riesame complessivo del
Progetto.
Target 1. Completamento curricolo con declinazione delle competenze trasversali 2. Modello U.d.A.
Note sul monitoraggio
Il riesame e il miglioramento (Act) Modalità di revisione delle azioni
Il Team di Miglioramento, a conclusione del Progetto, entro la fine di s e t t em bre 2016 , effettuerà le seguenti azioni per la revisione del Progetto:
1. Valutazione dei risultati ottenuti rispetto al target, indicando le possibili cause dell’eventuale mancato o parziale
non raggiungimento degli obiettivi; 2. Valutazione delle modalità di lavoro dei gruppi e delle commissioni, in rapporto ad efficienza ed efficacia
(rispetto dei tempi, presenza costante dei docenti, esame accurato del materiale proposto, partecipazione
attiva dei docenti attraverso interventi e proposte). 3. Valutazione delle modalità di lavoro dei docenti FS incaricati (coerenza della
metodologia adottata con le scelte operate; utilizzo adeguato e pertinente dei materiali; adozione di un
linguaggio chiaro e comprensibile; coinvolgimento attivo degli altri docenti, con richieste di feedback utilizzati
poi nella formazione; ascolto delle istanze e delle proposte; supporto nella sperimentazione delle metodologie
e dei materiali)
4. Valutazione delle azioni di monitoraggio (strumenti utilizzati, tempi di attuazione e di restituzione delle
osservazioni ai docenti FS, efficacia delle comunicazioni.) 5. Valutazione delle modalità utilizzate per comunicare le varie fasi del Progetto e dell’efficacia della
comunicazione (conoscenza del progetto da parte dei docenti coinvolti, n. di osservazioni/proposte inviate in
itinere e nelle riunioni finali).
6. Valutazione della ricaduta delle attività di formazione nella didattica (n. sperimentazioni attivate).
Tutte le valutazioni operate saranno riportate in un verbale diffuso tra tutti i docenti e discusso in sede di Collegio
Docenti.
Nel caso in cui il monitoraggio mettesse in luce degli scostamenti sensibili rispetto a quanto pianificato, si procederà con azioni correttive o di modifica del Piano stesso.
In particolare, se gli scostamenti riguarderanno: - mancato rispetto dei tempi: saranno previste riunioni aggiuntive
- difficoltà impreviste: anche in questo caso saranno necessarie riunioni aggiuntive, con l’eventuale presenza del
DS.
Criteri di miglioramento Il Miglioramento sarà attuato seguendo gli stessi criteri già stabiliti in precedenza:
- Scelta delle azioni anche in relazione alla fattibilità delle stesse, in termini di economicità di risorse sia umane
sia finanziarie, di autonomia di realizzazione da parte della scuola e di tempi di realizzazione.
Descrizione delle attività di diffusione dei risultati
La diffusione dei risultati verrà realizzata secondo due modalità, una diretta, con la presentazione e la promozione degli strumenti realizzati nei gruppi di lavoro (commissioni) e non (interclasse, Consigli di classe)
Note sulle possibilità di
implementazione del progetto
Il Progetto, valutato, riesaminato e sottoposto ad azioni di miglioramento, verrà necessar iamente portato avanti
negli anni successivi potenziando sempre più le iniziative di formazione e sperimentazione , con lo scopo di
arrivare alla definizione di procedure e protocolli consolidati e diffusi nella didattica quotidiana.
SECONDA SEZIONE Da compilare per ciascun progetto
Indicazioni del progetto Titolo del progetto
3. RACCOGLIERE, RIELABORARE E DIFFONDERE GLI ESITI FORMATIVI DEGLI EX-ALLIEVI.
Responsabile del progetto Ref. Orientamento e responsabili Medie
Data di inizio e fine Gennaio 2016 –Settembre 2016
La pianificazione (PLAN) Relazione tra la linea strategica del
Piano e il Progetto
Il problema da risolvere è capire in quale misura le attività di orientamento attuate dall’Istituto nell’arco
del triennio della scuola secondaria, permettano ai docenti delle classe terze di esprimere un Consiglio di
Orientamento efficace a garantire il successo formativo degli alunni e la piena partecipazione degli stessi
al proprio progetto di vita. L’Istituto, nei contatti informali con gli Istituti superiori del territorio, ha un
percepito molto positivo, manca una raccolta e sistematizzazione dei dati per documentare la validità del
lavoro svolto.
I docenti hanno come compito principale quello di sviluppare al meglio le potenzialità socio-cognitive
dell’alunno, attraverso percorsi disciplinari ed educativi che approdano alla certificazione di livelli di
competenza. Hanno altresì il compito di stimolare i ragazzi ad incrementare le competenze possedute e
di orientarli ad investirle al meglio. E' fondamentale indagare per capire, soprattutto nei casi di
insuccesso formativo, e nelle situazioni in cui i ragazzi modificano la scelta iniziale in corso d’anno, se i
docenti non abbiano dato giusta dimensione alle competenze realmente acquisite dall’alunno o se,
invece, non sia stata indicata la corretta modalità con cui spenderle.
Misurare gli esiti formativi di tutti gli ex-alunni e rielaborarli, mettendo in relazione il consiglio di
orientamento espresso dai docenti, la scelta della scuola operata dal ragazzo e i risultati conseguiti a
distanza di due anni, potrebbe permettere un’analisi delle cause con conseguente identificazione del
miglioramento necessario.
La soluzione è vantaggiosa sotto tutti i profili. 1) l’Istituto deve investire esclusivamente del tempo per raccogliere, organizzare e diffondere
i risultati, ma non deve affrontare alcun altro tipo di impegno aggiuntivo. Infatti, i docenti svolgono il
attività di “Orientamento” all’interno delle ore curricolari, m ed ia nt e p ro pos te d i a t t i v i t à ,
os s erv az io ne e v a lut az io ne de l l e r is pos te deg l i a l l iev i , p artecipando alle iniziative
del territorio, colloquiando con gli allievi per l’individuazione degli ambiti di interesse. La stesura
del Consiglio orientativo fa prte del lavoro ordinario e così pure la consegna e la spiegazione alle
famiglie. Considerate tutte le attività svolte per l’orientamento, connesse alla propria professione, è
evidente quanto possa essere vantaggioso per i docenti la restituzione dei risultati dell’azione di
orientamento svolta.
2) Il beneficio per gli studenti è immediato: le considerazioni che derivano dall’esame dei risultati
degli esiti formativi, messi in relazione alla conformità della scelta con il consiglio d’orientamento
saranno prontamente impiegate nel percorso di orientamento in atto, per correggere gli interventi
dei docenti o costituire un elemento di informazione aggiuntivo per alunni e famiglie.
3) Gli esiti formativi positivi costituiscono, senza dubbio, un indicatore di performance importante per
un Istituto scolastico, che potrebbe avvalersene anche in chiave di auto-valorizzazione.
Pianificazione Obiettivi operativi Indicatori di valutazione
Individuare una procedura per la raccolta sistematica dei risultati formativi degli alunni nei percorsi scolastici successivi
Creazione di un data base per la tabulazione degli esiti formativi
Monitorare gli esiti formativi degli ex-alunni del l’Istituto, a distanza di
due anni dalla conclusione del primo ciclo di istruzione (Licenza)
Raccolta annuale degli esiti formativi
Stabilire, se esiste, un nesso tra esito formativo e conformità tra
iscrizione e consiglio di orientamento
query di analisi dei nessi tra esiti formativi/ conformità iscrizione al
consiglio espresso/ consiglio orientativo , ;
di ex alunni promossi al primo anno della scuola successiva;
% di scostamento rispetto al Consiglio Orientativo(nr. alunni che non hanno seguito il Consiglio/nr. totale licenziati);
% di ex alunni che hanno seguito il Consiglio orientativo e sono stati promossi nel primo anno della scuola successiva (sul totale degli alunni
che hanno seguito il Consiglio Orientativo).
Diffondere presso i docenti e i portatori di interesse i i risultati relativi agli
esiti formativi degli ex-alunni.
Invio dei risultati ai docenti coinvolti, attraverso tabelle di sintesi.
Utilizzare i risultati delle indagini periodiche sugli esiti per valutare il
Processo chiave Orientamento Esistenza di riflessioni/revisioni del Processo a cura del Referenti per l’Orientamento
Risorse umane necessarie REF Orientamento: Marina Morello
REF Continuità Medie e Responsabili Scuola Secondaria di primo grado
Destinatari del progetto (diretti e
indiretti) Docenti dell’Istituto, con particolare riferimento alle Secondarie di 1° grado; Dirigente
Scolastico; alunni; famiglie; Scuole Secondarie di 2°grado.
La realizzazione (DO) Descrizione delle principali fasi di
attuazione 1. Identificazione del REf che provvederà alla raccolta e alla valutazione dei risultati;
2. Individuazione degli obiettivi e delle metodologie di lavoro;
3. Raccolta dei Consigli Orientativi predisposti negli ultimi 2 anni scolastici;
4. Raccolta dei risultati degli ex- alunni, nel triennio, nei percorsi scolastici successivi, attraverso
l’accesso al SIDI .
5. Confronto tra i risultati degli esiti formativi e i Consigli Orientativi predisposti; analisi dei dati;
6. Predisposizione di tabelle con i dati riportati, corredate dalle riflessioni del Gruppo di lavoro.
Descrizione delle attività per la
diffusione del progetto
- Presentazione del Progetto nei Dipartimenti disciplinari e nel Collegio dei Docenti;
- Diffusione dei risultati delle attività a tutti i docenti dell’Istituto,
- Invio delle tabelle contenenti i dati raccolti e le ipotesi interpretative
- Esame della documentazione in sede di Collegio della documentazione, anche con l’utilizzo di una
presentazione in powerpoint; - Pubblicazione della documentazione sul sito web dell’istituto.
Il monitoraggio e i risultati (Check) Descrizione delle azioni di monitoraggio
- Predisposizione di verbali che documentino le attività svolte, successivamente inviati al DS;
- Controllo dello stato dei lavori a cura dell’ins.te , anche tramite colloqui e interviste; - Raccolta finale del materiale prodotto (verbali, rilevazioni e analisi effettuate, dati raccolti e
commentati).
Target - raccolta di dati riferiti almeno all’85% della popolazione scolastica;
- coincidenza del Consiglio Orientativo con positivi risultati degli alunni nell’anno successivo del 90%.
Note sul monitoraggio
Il riesame e il miglioramento (Act) Modalità di revisione delle azioni La revisione di tale azioni avverrà a conclusione del monitoraggio. Saranno quindi valutati:
- i risultati ottenuti rispetto al target, indicando le possibili cause dell’eventuale mancato o parziale
raggiungimento degli obiettivi; - le modalità di lavoro , in rapporto ad efficienza ed efficacia (rispetto dei tempi; rispetto degli obiettivi e
delle metodologie di lavoro concordate; utilizzo delle osservazioni e delle proposte inviate dai docenti
nelle ipotesi interpretative dei risultati; predisposizione di tabelle riassuntive dei risultati chiare e di
facile lettura);
- le azioni di monitoraggio (strumenti utilizzati, tempi di attuazione e di restituzione dei feedback al
gruppo di lavoro, efficacia delle comunicazioni);
- le modalità di diffusione del Progetto (grado di conoscenza del Progetto stesso e dei risultati
dell’azione da parte di tutti i docenti, nr. di osservazioni e proposte inviate in itinere e nelle riunioni
finali),
- l’utilizzo dei dati raccolti, durante le riunioni dei Dipartimenti disciplinari, per una riflessione
approfondita e per un’eventuale modifica dei percorsi di orientamento.
Criteri di miglioramento Il Miglioramento sarà attuato seguendo gli stessi criteri già stabiliti in precedenza: 1) Scelta delle azioni anche in relazione alla fattibilità delle stesse, in termini di economicità di
risorse sia umane sia finanziarie, di autonomia di realizzazione da parte della scuola e di tempi di
realizzazione.
Descrizione delle attività di diffusione
dei risultati I risultati verranno diffusi internamente, tra tutto il personale docente, con le modalità più sopra già
riportate. Saranno inoltre diffusi:
1) In sede di Consiglio di Istituto, a cura del Dirigente Scolastico, in una riunione con o.d.g. dedicato;
2) In sede di Assemblea dei genitori degli alunni, ad ottobre prossimo, a cura dei docenti di ciascuna
classe;
3) In sede di Consigli di classe e di Interclasse, all’inizio dell’anno scolastico;
.
Note sulle possibilità di
implementazione del progetto Oltre alla prosecuzione, il Progetto può trovare un’implementazione: - Nel coinvolgimento diretto degli alunni, che potranno fornire personalmente le informazioni all’Istituto
sui propri esiti formativi successivi (non solo dati riferiti alle promozioni/non promozioni ma anche alle
difficoltà incontrate, alle competenze da sviluppare maggiormente, ecc);