tiratore, l’IPSC chiarisce che loro sono unicamente ... uniti.pdf · misurazione della...

23
Gent.mo RM al fine di fugare ogni dubbio e mantenere un’unica linea di interpretazione, onde permettere che tutti i RO adottino le stesse procedure, si riporta il seguente testo esplicativo relativo alla misurazione della buffetteria e relativi porta caricatori. Procedura da adottare: In pratica, pur ammettendo che secondo il punto 10 delle Appendici al regolamento tutto l’equipaggiamento di un tiratore si debba trovare a distanza massima di 50mm dal busto del tiratore, l’IPSC chiarisce che loro sono unicamente interessati a misurare la distanza dei caricatori dal busto, se e quando questi si trovano nei porta caricatori o agganciati ai magneti. Cordialmente Marco G. N.B. La buffetteria in immagine risulta ampiamente entro i 50mm.

Transcript of tiratore, l’IPSC chiarisce che loro sono unicamente ... uniti.pdf · misurazione della...

Gent.mo RM al fine di fugare ogni dubbio e mantenere un’unica linea di interpretazione, onde permettere che tutti i RO adottino le stesse procedure, si riporta il seguente testo esplicativo relativo alla misurazione della buffetteria e relativi porta caricatori. Procedura da adottare: In pratica, pur ammettendo che secondo il punto 10 delle Appendici al regolamento tutto l’equipaggiamento di un tiratore si debba trovare a distanza massima di 50mm dal busto del tiratore, l’IPSC chiarisce che loro sono unicamente interessati a misurare la distanza dei caricatori dal busto, se e quando questi si trovano nei porta caricatori o agganciati ai magneti. Cordialmente Marco G.

N.B. La buffetteria in immagine risulta ampiamente entro i 50mm.

5.2.5 Qualora una Divisione specifichi una distanza massima alla quale l’arma e l’equipaggiamento si possono trovare dal corpo del tiratore, il Range Officer può verificare il rispetto delle regole misurando la distanza minima tra il busto del tiratore ed il centro della dimensione maggiore dell’impugnatura dell’arma e/o altra buffetteria per il porto del munizionamento. Cosa significa quanto evidenziato sopra? Significa che:

a) È soggetto a misurazione tutto l’equipaggiamento del tiratore, quindi pistola, caricatori, portacaricatori, eventuali magneti, in pratica tutto quello che il tiratore porta appeso al cinturone.

b) La misurazione deve avere come primo estremo di misura il busto del tiratore; il busto si estende dalle spalle ai glutei, non si ferma alla vita.

c) La misurazione deve avere come secondo estremo di misura la faccia (del componente l’equipaggiamento sotto verifica – es. caricatore, magnete, pistola, etc.) più vicina al busto del tiratore, altrimenti la norma non farebbe riferimento alla “distanza minima”.

d) La misurazione va fatta prendendo come punto di riferimento il centro della dimensione maggiore del componente l’equipaggiamento sotto verifica, quindi se si tratta della pistola si deve intendere il centro della lunghezza dell’impugnatura (misurato sulla faccia di questa più vicina al busto), se si tratta di un caricatore si deve intendere il centro della lunghezza di questo (sempre misurato sulla faccia più vicina al busto), se si tratta di un magnete o di un portacaricatore idem.

Va da se il fatto che se l’oggetto misurato ha il centro della dimensione maggiore a distanza inferiore a 5cm dal busto, e sporge poi con la faccia esterna ben oltre i 5cm non è da intendersi come in violazione della regola 5.2.5. Operativamente parlando, questo si traduce nella seguente procedura:

1. Individuare sull’equipaggiamento la faccia più vicina al busto del tiratore. 2. Individuare su questa faccia il centro della dimensione maggiore. 3. Misurare se da questo punto al busto del tiratore (in qualsiasi direzione) vi siano più o

meno di 5cm di spazio. Nel caso vi sia uno spazio pari o inferiore a 5cm, l’equipaggiamento rispetta i requisiti di divisione (e bada che il punto 10 delle Appendici D si applica a TUTTE le divisioni, Open inclusa), altrimenti non è conforme. Esempio pratico (vedi foto allegata):

i. Il centro della lunghezza della faccia interna del caricatore più interno è a meno di 5cm dal busto, quindi rispetta i requisiti del regolamento;

ii. Il centro della lunghezza della faccia interna del caricatore più esterno è a meno di 5cm dal busto, quindi rispetta i requisiti del regolamento;

iii. Il centro del diametro della faccia interna del magnete (secondo me, a giudicare dalla foto e dal posizionamento della dima) è a più di 5cm dal busto, per cui non rispecchia i requisiti di Divisione.

Se, nel caso iii di cui sopra, si dovesse verificare che la distanza fosse comunque inferiore ai 5cm, il magnete rispetterebbe i requisiti di divisione, ma un eventuale caricatore ad esso agganciato non li rispetterebbe, pertanto il magnete potrà essere utilizzato con caricatore agganciato solo dopo il segnale di avvio.

FEDERAZIONE ITALIANA TIRO DINAMICO SPORTIVO Inserita nell'osservatorio delle nuove discipline sportive C.O.N.I. dall'1 Febbraio 2008

25068 Sarezzo (BS) – Fraz. P.te Zanano Via Pintozzi, 11 Tel. 030/8911092 – Fax 030/8913070

E-mail: [email protected] http://www.fitds.it

COMUNICATO UFFICIALE

martedì 9 giugno 2009 Constatato che da più parti viene ancora messa in dubbio l’interpretazione regolamentare FITDS del 12 Maggio 2009 riguardo al punto 8.4.1., si desidera precisare che tale interpretazione è da ritenersi assolutamente in linea con quanto stabilito ed interpretato dall’IPSC stessa. A sostegno di quanto sopra specificato riportiamo la risposta ufficiale (tradotta in italiano) dell’IPSC al quesito specifico posto dagli scriventi: 1. Il tiro in bianco è definito nel Glossario come “Attivazione del grilletto e/o dell’azione di

un’arma che sia totalmente priva di munizioni.” L’unico altro punto del regolamento in cui viene contemplata l’espressione “tiro in bianco” è la regola 2.4.1.2, relativamente alle Safety Area.

2. Traguardare viene definito nel glossario come “Prendere di mira un bersaglio senza di fatto sparargli contro (vedere Sezione 8.7).” ma il tiro in bianco non vi viene menzionato. Questo indica che “tiro in bianco” e “traguardare” sono azioni mutuamente esclusive (ovvero, compiendo una non è possibile compiere contemporaneamente l’altra, sono da intendersi come azioni separate tra loro, n.d.t.).

3. La regola 10.5.9 impone la squalifica per “Non tenere il dito fuori della guardia del grilletto durante il caricamento, il ricaricamento o lo scaricamento dell’arma. eccetto quando specificamente permesso (vedi regole 8.1.2.4 ed 8.3.7.1)”.

4. Il “tiro in bianco” non è specificamente permesso dalla regola 8.3.1 (la procedura descritta per il caricamento in seguito al comando “Load And Make Ready”).

In risposta alla vostra domanda, è nostra conclusione che il tiro in bianco NON sia permesso durante la procedura di caricamento successiva al comando Load And Make Ready. A fronte di quanto sopra si ribadisce la validità di quanto già comunicato in data 12 maggio e prontamente applicato dal corpo arbitrale dell’A.I.R.O. sui campi di tiro; invitiamo pertanto tutti i tiratori ancora dubbiosi a riguardo ad uniformarsi a tale direttiva al fine di non incorrere nelle

sanzioni previste Cordiali saluti Riccardo Massantini Luca Zolla Regional Director IPSC ITALY Segretario Generale F.I.T.D.S.

25068 Sarezzo (BS) – Via Repubblica, 197

Tel. 030/8911092 – Fax 030/8913070 P.IVA: 01712400983 C.F.: 97108900156

E-mail: [email protected] http://www.fitds.it

A tutti i Presidenti delle A.S.D. affiliate FITDS A tutti i Tesserati FITDS

Loro Sedi Sarezzo, 10 febbraio 2015 Prot. EF/pz 27 /15 OGGETTO: Comunicato nr. 08 della Commissione Sportiva – Interpretazione utilizzo

caricatori “aftermarket” in Divisione Production.

Alla luce dei numerosi quesiti rappresentati dagli Agonisti che competono nella divisione Production, si fornisce interpretazione autentica della Commissione Sportiva Federale in base a specifica richiesta fatta al Regional Director Luca Zolla. Quesiti: a) Nell’arma prodotta dalla Ditta “A” è possibile utilizzare un caricatore prodotto dalla Ditta “B”,

pur essendo quest’ultima anch’essa produttrice di modelli di armi catalogati per Divisione Production, e pur essendo tale caricatore prodotto esplicitamente per un modello specifico di arma prodotto dalla Ditta “B” e catalogato per tale Divisione?

b) E’ possibile modificare un caricatore prodotto dal fabbricante originale dell’arma (catalogata per Divisione Production) apponendogli sotto il fondello un pad ammortizzante prodotto da altra ditta o realizzato artigianalmente?

Risposta:

Il regolamento IPSC, all’appendice D4, punto 16 sancisce che : 16. Parti originali e componenti, venduti dal costruttore originale dell’arma come equipaggiamento standard, o come optional per lo specifico modello di pistola contenuto nella lista approvata dall’IPSC, possono essere utilizzati come di seguito indicato. 16.2. I caricatori disponibili al tiratore durante il percorso di fuoco, non devono contenere più di 15 colpi allo start signal. L’apposizione di marchi identificativi o decalcomanie, limitatori interni di capacità, pad ammortizzanti o fori di riferimento che aggiungano o rimuovano quantità trascurabili di materiale dai caricatori, sono permessi.

25068 Sarezzo (BS) – Via Repubblica, 197

Tel. 030/8911092 – Fax 030/8913070 P.IVA: 01712400983 C.F.: 97108900156

E-mail: [email protected] http://www.fitds.it

Di seguito, al punto 17 recita: 17. Accessori aftermarket, altri componenti od accessori non originali sono specificamente vietati, ad eccezione di quanto segue: 17.1. Caricatori aftermarket sono permessi, subordinatamente al punto 16.2. Al Capitolo 12.5 – Glossario si definisce il termine “Aftermarket” come:

“Oggetto non prodotto dall’OFM, e/o riportante marchi identificativi di un diverso fabbricante di armi.”

Analizzato quanto sopra esposto, si evince che: 1) I caricatori prodotti da Ditta differente da quella del fabbricante originario dell’arma sono da

considerarsi “Aftermarket” e quindi ammessi. 2) I caricatori, siano essi prodotti dal fabbricante originario dell’arma o considerati “Aftermarket”,

sono assoggettati alla stessa normativa. 3) In virtù di quanto espresso al punto 16.2, l’apposizione di pad prodotti dal fabbricante

originario dell’arma, da altra ditta, o auto costruiti, è ammesso purché ciò non aggiunga quantità significative di peso al caricatore stesso.

Applicazioni pratiche di quanto sopra:

L’utilizzo di caricatori recanti il marchio Tanfoglio su pistole di marca CZ si deve ritenere ammissibile, così come si deve ritenere ammissibile l’apposizione sotto il fondello di un pad (o di un qualsiasi altro oggetto avente stessa funzione ammortizzante, come ad es. un pezzo di camera d’aria) che non aggiunga significativamente peso al caricatore stesso. Parimenti, l’apposizione di un pad in materiale pesante (es. bronzo), qualora non specificamente previsto dal costruttore originario dell’arma, è da ritenersi NON ammesso.

La presente interpretazione è stata inoltrata al Settore Arbitrale Federale (SAFRO) per l’applicazione nel corso delle manifestazioni sportive ufficiali FITDS.

Con la speranza di avere chiarito i dubbi che interessavano quanto in oggetto, colgo l’occasione per porgere cordiali saluti.

Il Consigliere Federale

Presidente la Commissione Sportiva Eugenio Fasulo

Sarezzo, 9 maggio 2013 Ai Sigg. R.O. – C.R.O. – R.M. E,per conoscenza Ai Sigg. Cordinatori SAFRO Alle Segreterie FITDS - SAFRO LORO SEDI OGGETTO: Interpretazione regola 8.7.1. A seguito di richiesta di interpretazione della regola in oggetto indicata, e qui di seguito espressa 8.7.1 Un tiratore non potrà mai traguardare i bersagli o scattare in bianco prima del segnale di avvio. La violazione di questa regola darà luogo ad un warning per la prima volta, successivamente (per ciascuna violazione durante la medesima competizione) verrà assegnata al tiratore una penalità per errore di procedura. Il tiratore potrà, puntando l’arma a terra, regolare le mire elettroniche. la Commissione Sportiva FITDS ha espresso il proprio parere in merito come di seguito riportato

• La norma in questione deve essere intesa alla lettera in modo che nessun tiratore, al momento del L.A.M.R., esegua un'estrazione (spesso utilizzando entrambe le mani), anche se la volata dell'arma viene puntata verso il terreno e non rivolta ad un bersaglio od al parapalle principale o secondario. Le pistole appartenenti alla divisione Open potranno accendere e verificare il red dot con la volata rivolta verso il basso, mentre per le altre divisioni si potrà estrarre l'arma dalla fondina esclusivamente per predisporla all'inizio dell'esercizio in base a quanto previsto dal brifing, senza simulare una vera e propria rapida estrazione simile a quella da effettuarsi al segnale di start.

Pertanto le S.V. sono pregate di voler applicare, con decorrenza immediata. la sopra enunciata regola così come

stabilito dalla Commissione Sportiva FITDS. Si raccomando ai sigg. R.M., in occasione della direzione arbitrale delle prossime gare, la puntuale applicazione di

quanto sopra.

Il Responsabile Cordinatori SAFRO

Nicola Rutigliano

25068 Sarezzo (BS) – Via Repubblica, 197

Tel. 030/8911092 – Fax 030/8913070 P.IVA: 01712400983 C.F.: 97108900156 E-mail: [email protected] http://www.fitds.it

Interpretazione delle regole 1.2.1.2 e 1.2.1.3 1.2.1.2 "Medium Courses" I "Medium Courses" non dovranno richiedere più di ventiquattro (24) colpi per essere completati. Il progetto e la costruzione dell’esercizio non dovrà richiedere ( dare l’opportunità) di sparare più di nove (9) colpi su bersagli che assegnano punti da una qualsiasi singola posizione di tiro o prospettiva, né dovrà permettere ai tiratori di ingaggiare tutti i bersagli di un esercizio da una singola posizione di tiro o prospettiva. 1.2.1.3 "Long Courses" I "Long Courses" non dovranno richiedere più di trentadue (32) colpi per essere completati. Il progetto dell’esercizio non dovrà richiedere ( dare l’opportunità) di sparare più di nove (9) colpi su bersagli che assegnano punti da una qualsiasi singola posizione di tiro o prospettiva, né dovrà permettere ai tiratori di ingaggiare tutti i bersagli di un esercizio da una singola posizione di tiro o prospettiva. Leggenda: Regolamento IPSC 2012; Regolamento IPSC ante 2012;

A seguito di alcuni chiarimenti richiesti e per una corretta interpretazione delle due regole sopra riportare, e al fine di evitare future scorrette applicazione delle stesse si espongono di seguito le sostanziali differenze tra il vecchio regolamento e quello attualmente in vigore.

Come si può notare nel vecchio regolamento, ante 2012, veniva tassativamente proibito la possibilità di poter sparare più di 9 colpi, su bersagli che assegnano punti, da una qualsiasi posizione….omissis…..

Nell’attuale regolamento invece tale proibizione è decaduta assumendo invece una connotazione totalmente opposta, cioè non bisogna richiedere al tiratore, pertanto dargli un obbligo, di sparare più di 9 colpi su bersagli che assegnano punti, da una qualsiasi posizione…..omissis……

In astratto, in quanto non realisticamente concepibile, un tiratore impegnato in un “medium courses” da 24 colpi potrebbe avere una postazione di tiro da dove potrebbe ingaggiare 11 carte posizionate a diverse distanze, 3 target a 5 mt.- 3 target a 15 mt- 3 target a 25 mt. – 2 target a 50 mt., l’importante e che vi siano altre postazioni di tiro lungo il percorso da dove siano visibili le carte man mano che si avanza, arrivando a ingaggiare le ultime due carte da una distanza di 10 metri. Di conseguenza viene lasciata al tiratore la scelta di poterle ingaggiare da quella prima posizione o procedere per tutto il percorso, naturalmente, così come previsto e enunciato, si dovrà obbligatoriamente termine l’esercizio, cioè ingaggiare l’ultima carta da una posizione diversa da quella iniziale.

Linee guida aggiuntive relative alla Classic Division

Al fine di chiarire le attuali regole provvisorie della Classic Division, eliminando quindi incertezze e altresì promuovendola il più possibile, si elencano di seguito una serie di particolari e/o accessori consentiti: 1. Bull Barrels / Coned Barrels;

Bull Barrels Coned Barrels 2. Shaped Slides (ad esempio Flat-Top, Tri-Top o simili);

Flat-Top Tri-Top 3. Squared o undercut trigger guards;

Squared trigger guards Undercut trigger guards

4. Bob-tailed backstraps

5. Finger grooves, machined o applicate (incluso wrap-around grips, inserts ecc.)

Machined Finger Grooves Wrap-Around Grips in legno Wrap-Around Grips in gomma

Insert

6. Thumb shields, purchè non venga utilizzato come thumb rest (appoggio per il police).

Traduzione e precisazioni a cura di Silvia Bussi e Paolo Zambai

25068 Sarezzo (BS) – Via Repubblica, 197

Tel. 030/8911092 – Fax 030/8913070

P.IVA: 01712400983 C.F.: 97108900156

E-mail: [email protected] http://www.fitds.it

A tutti i Presidenti delle A.S.D. affiliate FITDS

A tutti i Tesserati FITDS

Loro Sedi

Sarezzo, 17 marzo 2015

Prot. LZ/pz 45/15

OGGETTO: Comunicato del Regional Director – Chiarimento sull’applicazione della Regola

10.2.8.2.

In merito all’ambito di applicazione della regola in oggetto, è stato posto il seguente quesito:

Posto che le regole 10.2.8 e 10.2.8.2 stabiliscono che:

10.2.8 - Se un esercizio (o parte di esso) stabilisce l’uso della sola mano forte o debole, un tiratoreincorrerà in un errore di procedura ogni qual volta tocchi la pistola (o la afferri dal tavolo) con l’altramano dopo il segnale di partenza (o dopo il punto a partire dal quale sia stato stabilito l’uso di unasola mano). Fanno eccezione il disinserire la sicura manuale (senza afferrare la pistola), ricaricareo risolvere un inceppamento. Comunque, al tiratore verrà assegnata una penalità per errore diprocedura per ciascun colpo sparato qualora il tiratore utilizzi l’altra mano o braccio per:

10.2.8.2 - Aumentare la stabilità appoggiandosi al terreno, ad una barricata o altra strutturamentre vengono sparati i colpi.

Un tiratore che utilizzi l’altra mano o braccio per appoggiarsi al proprio corpo (ad es.

assumendo una posizione di tiro accucciata - “squat” - con l’altra mano appoggiata sul proprio

ginocchio o coscia) dovrà essere penalizzato secondo quanto previsto dalla Regola 10.2.8.2?

L’IPSC ha chiarito che l’intento della norma è quello di simulare l’incapacitamento del

braccio e della mano in questione, in tutte le sue funzioni, pertanto questi non possono essere usati

attivamente in alcun modo, ivi incluso fungere da supporto per il busto od altre parti del corpo. E’

tuttavia ammesso tenerli in posizione ravvicinata al corpo (es. al petto, alla cintura, etc.).

1

25068 Sarezzo (BS) – Via Repubblica, 197

Tel. 030/8911092 – Fax 030/8913070

P.IVA: 01712400983 C.F.: 97108900156

E-mail: [email protected] http://www.fitds.it

In ragione di questo chiarimento, la regola 10.2.8.2 è da intendersi con significato più ampio

di quello attualmente formulato, ovvero nel senso di:

10.2.8.2 - Aumentare la propria stabilità sul terreno, od appoggiarsi ad una barricata o altrastruttura, mentre vengono sparati i colpi.

Il regolamento FITDS/IPSC verrà emendato in tal senso in occasione della prossima

pubblicazione di aggiornamenti.

Il Regional Director

Luca Zolla

2

25068 Sarezzo (BS) – Via Repubblica, 197

Tel. 030/8911092 – Fax 030/8913070 P.IVA: 01712400983 C.F.: 97108900156

E-mail: [email protected] http://www.fitds.it

1

A tutti i Presidenti delle A.S.D. affiliate FITDS A tutti i Tesserati FITDS

Loro Sedi Sarezzo, 3 marzo 2015 Prot. LZ/pz 38/15 OGGETTO: Comunicato del Regional Director – Interpretazione Protocollo di Misurazione

della Canna in Divisione Production ed eccezione Grand Power X-Calibur.

Alla luce di un chiarimento fornito dall’IPSC in relazione al protocollo di misurazione della lunghezza della canna in Divisione Production, Appendice E4b, vi riporto quanto segue.

L’appendice in questione recita: Se il riferimento che indica i 127mm si trova al di sopra o al livello della fine della corona

del vivo di volata, l’arma rispetta il requisito relativo alla lunghezza di canna. L’IPSC ha chiarito che con il termine “fine della corona del vivo di volata” si debba

intendere il punto segnato dalla freccia verde nella figura riportata alla pagina seguente, e non (come da me erroneamente interpretato) il punto segnato dalla freccia rossa.

In buona sostanza, qualora sia presente una corona sul vivo di volata della canna, non si

tiene conto del recesso della medesima, ma si effettua la misurazione a livello della fine della canna. L’errata interpretazione da me data, in sede di corsi di aggiornamento per i Range Masters e

Range Officers area Nord, nasce dal fatto che da un punto di vista meccanico avevo fatto coincidere l’inizio della corona con la quota alla quale la fresa inizia a rimuovere materiale dalla volata per creare il recesso della corona (punto indicato dalla freccia verde), e la sua fine con la quota alla quale la fresa termina il suo lavoro (punto indicato dalla freccia rossa).

Mi scuso per eventuali disguidi ed errori che possono essere derivati dalla mia erronea

interpretazione e vi invito a prendere nota della correzione.

25068 Sarezzo (BS) – Via Repubblica, 197

Tel. 030/8911092 – Fax 030/8913070 P.IVA: 01712400983 C.F.: 97108900156

E-mail: [email protected] http://www.fitds.it

2

NO SI

25068 Sarezzo (BS) – Via Repubblica, 197

Tel. 030/8911092 – Fax 030/8913070 P.IVA: 01712400983 C.F.: 97108900156

E-mail: [email protected] http://www.fitds.it

3

A margine dell’interpretazione fornita dall’IPSC sul protocollo in oggetto, si evidenzia

anche l’eccezione ad esso costituita dalla pistola Grand Power modello X-Calibur, così come riportata nella specifica nota alla lista delle pistole approvate per la Divisione Production.

“Questo modello è stato originariamente approvato misurando la lunghezza della canna per

mezzo di un calibro, per cui questo modello rimane approvato anche qualora il protocollo che prevede l’utilizzo di una dima dovesse dare risultati differenti”.

Il Regional Director

Luca Zolla

25068 Sarezzo (BS) – Via Repubblica, 197

Tel. 030/8911092 – Fax 030/8913070 P.IVA: 01712400983 C.F.: 97108900156

E-mail: [email protected] http://www.fitds.it

4

25068 Sarezzo (BS) – Via Repubblica, 197

Tel. 030/8911092 – Fax 030/8913070 P.IVA: 01712400983 C.F.: 97108900156

E-mail: [email protected] http://www.fitds.it

1

A tutti i Presidenti delle A.S.D. affiliate FITDS A tutti i Tesserati FITDS

Loro Sedi Sarezzo, 9 marzo 2015 Prot. LZ/pz 42/15 OGGETTO: Comunicato del Regional Director – Chiarimento su Ricaricamento Obbligatorio,

Regole 1.1.5.2 e 1.2.2.2.

Durante il 2° Corso di aggiornamento R.O., svoltosi domenica 8 marzo presso il Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” dell’Acqua Acetosa di Roma, è stato posto il seguente quesito:

Le Regole 1.1.5.2 ed 1.2.2.2 specificano le modalità con cui debba essere eseguito un

ricaricamento obbligatorio:

1.1.5.2 Gli Short Course e gli esercizi di classificazione potranno specificare ricaricamenti obbligatori ed una posizione, locazione o postura stabilita. Qualora venga richiesto un ricaricamento obbligatorio, questo dovrà essere completato dopo che il tiratore abbia sparato al primo bersaglio, e prima che abbia sparato all’ultimo. Violazioni a questa norma daranno luogo ad una penalità per errore di procedura.

1.2.2.2 Shoot-Off E’ un evento condotto separatamente dal Match. I due tiratori qualificatisi per l’evento, ingaggiano simultaneamente due identiche ed adiacenti serie di bersagli in un processo ad eliminazione diretta in una o più riprese (Vedi Appendice A3). Ogni serie di bersagli non dovrà richiedere più di 12 colpi, e dovrà includere per ciascun tiratore un ricaricamento obbligatorio dopo che questi abbia sparato al primo bersaglio, e prima che abbia sparato all’ultimo. Violazioni a questa norma daranno luogo alla sconfitta automatica nella ripresa.

Il quesito posto è: Poiché l’ultimo bersaglio può essere sia metallico (IPSC Popper, nel caso di Shoot-Off)

che cartaceo (IPSC target o mini target, nel caso di Short Course) la norma è da intendersi come effettivamente formulata, o in termini di “prima che abbia sparato l’ultimo colpo”?

25068 Sarezzo (BS) – Via Repubblica, 197

Tel. 030/8911092 – Fax 030/8913070 P.IVA: 01712400983 C.F.: 97108900156

E-mail: [email protected] http://www.fitds.it

2

L’IPSC ha chiarito che la norma debba essere intesa nel senso letterale della sua

formulazione. Pertanto, nel caso (ad es.) di uno Short Course composto da 4 bersagli cartacei, su cui si

conteggino i migliori due colpi a segno, e nel cui briefing scritto sia specificato che debba essere obbligatoriamente eseguito un cambio di caricatore, un tiratore che spari due colpi su ciascuno dei primi 3 bersagli, poi ingaggi il quarto bersaglio con un colpo, esegua il cambio caricatore, ed ingaggi nuovamente con un colpo il quarto bersaglio, questi dovrà essere penalizzato con un errore di procedura ai sensi della regola 1.1.5.2.

Il Regional Director Luca Zolla

25068 Sarezzo (BS) – Via Repubblica, 197

Tel. 030/8911092 – Fax 030/8913070 P.IVA: 01712400983 C.F.: 97108900156

E-mail: [email protected] http://www.fitds.it

Al Presidente F.I.T.D.S Al Consiglio Direttivo F.I.T.D.S

Alla Commissione Sportiva F.I.T.D.S Al Consiglio Direttivo S.A.F.R.O.

A tutti i Presidenti delle A.S.D. affiliate FITDS A tutti i Tesserati FITDS

Loro Sedi Sarezzo, 10 marzo 2016 Prot. Lz/pz 29/16 OGGETTO: Aggiornamento 2016 per il Regolamento Handgun.

Desidero informarvi che, a seguito di quanto deliberato dall’Assemblea Generale dell’I.P.S.C. tenutasi ad Agna (PD) lo scorso 12 settembre, il Regolamento Handgun 2015 viene modificato come segue (parti introdotte nuove in blu sottolineato, parti cancellate in rosso barrato):

2.2.1.5 Se in un percorso di tiro è presente un passaggio chiaramente delimitato da fault lines, od

una shooting area chiaramente definita, qualsiasi tiratore, che utilizzi una scorciatoia appoggiando i piedi sul terreno al di fuori dell’area delimitata, riceverà una penalità per errore di procedura per ciascun colpo sparato dopo aver utilizzato la scorciatoia.

4.3.3.2 I piatti metallici non sono designati a valutare il Power Factor, e non sono soggetti a

calibrazione o verifiche di calibrazione. Pertanto, qualora un piatto metallico sia stato adeguatamente colpito (ovvero sia stato colpito dall’intero diametro del proiettile), ma non cada o si capovolga, il Range Officer potrà considerare il fatto come malfunzionamento dell’attrezzatura del campo di tiro, e potrà richiedere al tiratore di ripetere l’esercizio, dopo che il piatto difettoso sia stato riparato. I piatti metallici non riconoscono il Power Factor e non sono soggetti a calibrazione o verifica di calibrazione.

4.3.3.3 Piatti metallici che non cadano o si capovolgano quando colpiti, ma che cadano o si

capovolgano a seguito di un colpo successivo, non daranno luogo alla ripetizione dell’esercizio.

4.3.3.3 I piatti metallici non devono essere impiegati come unico tipo di bersaglio in nessun

esercizio. Deve essere incluso in ciascun esercizio almeno un bersaglio di carta o Popper che assegni punti (in aggiunta ad eventuali bersagli cartacei o metallici che assegnano penalità). (Era 4.3.3.4)

25068 Sarezzo (BS) – Via Repubblica, 197

Tel. 030/8911092 – Fax 030/8913070 P.IVA: 01712400983 C.F.: 97108900156

E-mail: [email protected] http://www.fitds.it

La modifica alla regola 4.3.3.2. è volta unicamente ad impedire l’utilizzo nelle competizioni di piatti che possono girarsi di taglio una volta colpiti.

In pratica, piatti che si possono girare di taglio quando colpiti, sono da considerarsi bersagli

non regolamentari, al pari dei piatti o dei poppers di dimensioni non regolamentari o dei metric targets per cui, nel caso se ne presenti uno durante l’esecuzione di una gara, si dovrà procedere alla sua sostituzione con un piatto regolamentare e a far ripetere l’esercizio modificato a tutti i tiratori che lo hanno eseguito con il piatto non regolamentare, oppure annullare l’esercizio.

Vista l’esiguità delle modifiche apportate al Regolamento Handgun 2015, non si ritiene

necessario produrre una nuova edizione del medesimo; pertanto il Regolamento applicabile per il 2016, a partire dalla data di pubblicazione del presente comunicato, è da intendersi composto da:

x Regolamento Handgun 2015, x Aggiornamento 2016 (costituito dal presente Comunicato).

Il Regional Director Luca Zolla

SETTORE ARBITRALE FEDERALE RANGE OFFICERS

RICORSO E RICHIESTA DI ARBITRATO

Il/la sottoscritto/a sottopone quando sotto indicato per l'Arbitrato, secondo quanto stabilito

dal Regolamento I.P.S.C. / F.I.T.D.S.

COGNOME E NOME:................................…................……………TIRATORE n°...............………

GARA ....................................................... LOCALITA’ ……….............................….......…....

ORA ........................................................ ESERCIZIO n. …….............................….......…....

NOMI DEI RANGE OFFICERS DELL'ESERCIZIO:

…………………………………………………………………………………………………………….……….

..............................…………………………………………………………………………………………

NOMI DEI TESTIMONI

..................................................................................................………………………

..........................................................................................................................

..........................................................................................................................

Descrizione precisa ma concisa, dell'accaduto da esaminare. Precisare ogni riferimento al Regolamento I.P.S.C./F.I.T.D.S. applicabile nella circostanza, citando la sezione e l'articolo.

......................................................................………..........................................................

......................................................................………..........................................................

......................................................................………..........................................................

......................................................................………..........................................................

......................................................................………..........................................................

......................................................................………..........................................................

......................................................................………..........................................................

Firma ..........................................….... Data ………/…………./…………………..

Ricorso presentato a:...........................………......................Ruolo …………………………………….

GARA ....................................................... LOCALITA’ ……….............................….......…....

ORA ........................................................ ESERCIZIO n. …….............................….......…....

Tassa riscossa da: ...................................... pari ad € …………………………………………………….

Esito della presentazione:

Accolta Respinta (Barrare con una X)

Commissione Arbitrale:

MODERATORE (ove previsto LIV. III o sup. scelto dal M.D.) ………………………………………………

1. PRESIDENTE .……………………………………………………….……………………………………..

2. MEMBRO ……………………………………………………………………………………………………..

3. MEMBRO ……………………………………………………………………………………………………..

Verbale della riunione della Commissione Arbitrale e motivazioni che hanno indotto la

decisione:

........................................................................................................................................

........................................................................................................................................

........................................................................................................................................

........................................................................................................................................

........................................................................................................................................

........................................................................................................................................

........................................................................................................................................

La Commissione Arbitrale Presidente ............................…….………......... Membro.............................…....…………………. Membro ...........................................…………. Moderatore.....................................…………….

Egr. xxxxxxxxxxxxxxxxxx = Propria Sede =

Oggetto: Quesito scatola dimensionale F.I.T.D.S./I.P.S.C. per “Standard Division”.

Gent.mo xxxxxxxxxxx,

sono a rispondere al Tuo quesito inerente l’oggetto, dopo anche essermi relazionato più volte con il nostro Regional Director Luca Zolla. Abbiamo verificato ciò che ci hai inviato ed analizzato attentamente la problematica che ci hai sottoposto, giungendo alla conclusione che segue:

Ì La scatola dimensionale utilizzata nelle competizioni ufficiali FITDS deve rispondere ai requisiti stabiliti nel regolamento della nostra Federazione Internazionale di riferimento (IPSC), pertanto le misure interne in esso stabilite corrispondono a 225 mm x 150 mm x 45 mm (con tolleranze costruttive di +1 mm, - 0 mm).

Ì Ciò premesso, l’interpretazione autentica della norma stabilisce che possano essere utilizzate scatole dimensionali che devono avere misure interne fissate, ma possono essere tollerate singole eccedenze nelle tre dimensioni pari ad un max di 1(uno) mm. Da precisare che tali sovrabbondanze sono previste al fine di tenere in conto un possibile errore meccanico relativo alla lavorazione dell’oggetto.

Ì La considerazione di “tolleranza” appena descritta, si applica alle dimensioni fissate per il contenitore stesso, poiché si è preferito normare lo strumento di misura piuttosto che le dimensioni effettive della pistola, per il cui controllo dimensionale si sarebbe prospettata la necessità di utilizzare strumenti di precisione difficilmente impiegabili sui campi di tiro.

Ì Infine si è proceduto altresì ad effettuare, presso officine di precisione, le misurazioni di tutte le scatole dimensionali in uso al Settore Arbitrale (SAFRO) ed utilizzate nelle competizioni FITDS; tutte sono risultanti eccedenti le misure stabilite e sopra riportate ma comunque rientranti nella tolleranza di 1 (uno) mm.

Alla luce di quanto appena esposto, ci sentiamo di poter ribadire che la tolleranza di 1 (uno) mm è parte materiale della realizzazione della scatola dimensionale ma NON dell’arma che dovrà essere collocata al suo interno. Per avere la certezza che la propria arma entri in qualsiasi scatola di verifica dimensionale, consigliamo pertanto tutti i tiratori di fare in modo che la propria pistola (approntata secondo la modalità prevista dalla procedura di verifica) sia leggermente al di sotto delle dimensioni minime previste per la scatola di verifica, altrimenti si vedranno esposti al rischio che la propria arma risulti a norma di requisiti divisionali o meno, a seconda della scatola utilizzata. Con la speranza di aver fugato ogni dubbio interpretativo al riguardo, Ti inviamo i nostri più cordiali saluti. Luca Zolla Eugenio Fasulo