Timeto's Dream per evento finale a Patti #ASOC1516

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La Strada a scorrimento veloce Patti-Taormina Presentazione Finale #ASOC1516 Patti 28 Maggio 2016 - Aula Magna IIS “Borghese-Faranda” di Patti Presentazione al proprio territorio di riferimento da parte del gruppo “Timeto’s Dream” dell’ indagine sulla strada a scorrimento veloce Patti-Taormina svolta nell’ambito dell’edizione 2015-2016, la terza, del progetto “A Scuola di OpenCoesione” (ASOC)

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La Strada a scorrimento veloce Patti-TaorminaPresentazione Finale #ASOC1516

Patti 28 Maggio 2016 - Aula Magna IIS “Borghese-Faranda” di Patti

Presentazione al proprio territorio di riferimento da parte del gruppo “Timeto’s Dream” dell’indagine sulla strada a scorrimento veloce Patti-Taormina svolta nell’ambito dell’edizione 2015-2016, la terza, del progetto “A Scuola di OpenCoesione” (ASOC)

Timeto’s DreamIstituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Ferdinando Borghese” IV^ A e IV^ B CAT

Le classi che hanno partecipato al progetto Timeto’s Dream sono le due quarte del corso CAT (costruzioni, ambiente e territorio) dell’Istituto “Ferdinando Borghese” di Patti.

L’opera da cui siamo partiti per svolgere la nostra ricerca è un viadotto sul torrente Timeto, ultimato alla fine del 2011, la cui realizzazione è costata circa 3,5 milioni di euro, che è parte della strada a scorrimento veloce Patti-Taormina, i cui lavori sono stati avviati molti anni fa e mai completati. Limitare la nostra ricerca semplicemente al viadotto sarebbe stato ingiustificato e riduttivo e così abbiamo deciso di ampliare la nostra indagine all’infrastruttura di cui è parte.

La superstrada dei “Due Mari” è una delle opere su cui si incentrano numerose aspettative, soprattutto da parte dei centri collinari della Valle del Timeto. L’opera completa dovrebbe essere lunga circa 60 Km e collegare direttamente Patti a Taormina, unendo le sponde del Mar Tirreno con quelle dello Jonio, e riducendo così di circa 40 Km il percorso attuale lungo 100 Km.

Le aspettative sono appunto la riduzione dei tempi di percorrenza tra i centri collinari della Valle del Timeto e la costa tirrenica, tra Patti e Taormina e con l’aeroporto di Catania; con tutto quel che consegue in termini di accessibilità alle aree interne provinciali (Nebrodi e Peloritani) e alla loro valorizzazione e promozione (considerando anche che l’infrastruttura collegherebbe i due importanti poli turistici di Taormina e delle Eolie).

Dalle notizie ricavate, l’idea della superstrada Patti-Taormina risale all’inizio degli anni Ottanta (formalizzata inizialmente come strada intercomunale Patti-San Piero Patti).

Da notizie ricavate durante la presentazione (fonte sen. Francesco Cimino), l’idea della Patti-Taormina sembra essere addirittura antecedente.

ma solo alla fine del 2016 dovrebbe essere fruibile pienamente nel tratto realizzato di circa 7 Km per via della costruzione, avviata proprio in questi giorni, di una breve bretella di collegamento con la Strada Provinciale 122 all’altezza della frazione di Colla Maffone nel comune di Librizzi; in tal modo i centri collinari potranno fruire di una via di collegamento con la costa tirrenica alternativa e più veloce rispetto alla vecchia SP122 e saranno finalizzati gli investimenti effettuati per la realizzazione di questo pur breve tratto dell’opera.

La Patti-Taormina è un’opera suddivisa in cinque lotti: il primo, il secondo e il terzo, relativi al tratto che va dai pressi dello svincolo autostradale di Patti sull’autostrada A20 Messina-Palermo fino al Comune di San Piero Patti (circa 10 Km),

il quarto lotto relativo al tratto tra San Piero Patti e Francavilla di Sicilia (circa 30 Km.)

e il quinto lotto relativo al tratto che va da Francavilla di Sicilia a Taormina (circa 20 Km.).

Nello svolgimento della nostra indagine varie sono state le difficoltà incontrate; inizialmente ci siamo imbattuti in un errore di classificazione su OpenCoesione dove il viadotto da cui siamo partiti è classificato nel tema Ambiente piuttosto che nel tema Trasporti;

siamo giunti a questa conclusione, guidati dal buon senso, per aver trovato che la Patti-Taormina viene prevista in un importante documento del 2001, l’Accordo di Programma Quadro per le infrastrutture Stradali,

(l’itinerario Patti-Taormina, appare alla 14^ pag. del documento scaricabile dalla slide precedente)

PO FESR SICILIA 2007/2013Programma Operativo Regionale

le cui opere vengono accolte nell’asse “Reti e Collegamenti per la mobilità” della programmazione comunitaria.

I documenti che maggiormente hanno contribuito alla ricostruzione della storia amministrativa dell’opera ci sono stati forniti dal Comune di Librizzi (in formato cartaceo, successivamente digitalizzati) e in minor misura, più che altro come sintesi di notizie, dalla ex Provincia Regionale di Messina. Nessuna informazione o documento siamo riusciti invece ad ottenere dai funzionari dell’Assessorato Regionale alle Infrastrutture, nonostante una formale richiesta di accesso agli atti esplicitamente richiestaci per collaborare. Quindi una parte dei documenti di origine regionale o anche extra-regionale sono stati reperiti autonomamente attraverso ricerche tutt’altro che agevoli sui siti internet (spesso abbandonati) delle PA essenzialmente regionali o ministeriali.

Timeline Spreadsheet

Una volta raccolti e analizzati notizie e documenti, li abbiamo elencati e ordinati in ordine di tempo all’interno di uno spreadsheet

Sitografia

Relativamente alle notizie giornalistiche più importanti, è stato anche utilizzato uno spreadsheet che le raccogliesse in una sitografia. Le origini remote dell’opera hanno impedito di trovare su internet le notizie e i documenti antecedenti il 2010.

Anche relativamente a dati e opendata da analizzare il lavoro non è stato semplice. La domanda principale a cui volevamo tentare di dare risposta riguardava ovviamente i costi sostenuti o da sostenere per la realizzazione dell’opera. Sul sito della ex Provincia Regionale di Messina (oggi Città Metropolitana di Messina) abbiamo trovato alcuni piani triennali delle opere pubbliche (del periodo che va dal 2009 al 2014) contenenti non tutte ma solo alcune voci di costo riguardanti la nostra opera. I documenti erano in formato pdf e per di più non indicizzato (pdf immagine) per cui ci siamo serviti dello strumento Tabula per estrarre le informazioni ivi contenute in forma tabellare e selezionare ed aggregare successivamente quelle di nostro interesse. Il risultato è uno spreadsheet contenente, come detto, solo alcuni dei costi relativi alla nostra opera. Abbiamo la conferma che il viadotto sul Timeto (parte del 1° lotto) è costato 3,5 Mln. di € e che i costi stimati per la realizzazione del terzo e quarto lotto sono rispettivamente 44,7 e 375,7 Mln. di €; per quanto riguarda invece le spese complessive per la realizzazione del primo e di buona parte del secondo lotto, mancano certamente diverse voci (quelle ad esempio relative alla realizzazione di tutto il primo lotto a eccezione del viadotto sul Timeto e non sappiamo se altre ne manchino relativamente al secondo lotto), quelle trovate ammontano a 17,2 Mln. € e quindi ci sembra ragionevole pensare che siano stati spesi almeno 20 Mln. €. per i 7 Km realizzati finora. Del quinto lotto invece non è stato trovato nulla. Non è quindi semplice farsi un’idea del costo complessivo dell’intera opera che sommando gli elementi trovati o stimati arriva a sfiorare un costo di circa 450 Mln. di € e che, aggiungendoci quelli sconosciuti dell’ultimo lotto (Francavilla-Taormina) di circa 20 Km, supererebbe a nostro avviso i 500 Mln. di €.

Se quindi con la nostra timeline abbiamo cercato di ricostruire nel modo più dettagliato possibile la storia della Patti-Taormina, con un po’ di amara ironia abbiamo realizzato un’infografica semplice, immediata, ed efficace che sintetizzasse i dati salienti della nostra opera dando al contempo un’idea delle difficoltà che stanno accompagnando la sua incerta realizzazione. Considerando che dall'inizio dei lavori sono trascorsi circa 30 anni e realizzati 7 Km di strada al costo probabilmente sottostimato di 19 Mln di €, otteniamo un costo per Km realizzato di 2,7 Mln di €. Se i costi ipotizzati non dovessero cambiare, il 3° e il 4° lotto avranno un costo al Km di 12,7 Mln di € (33 Km al costo complessivo di 420,4 Mln €). I tempi di realizzazione, lasciano presupporre invece che, per realizzare i circa 3 Km mancanti del 2° lotto più quelli del 3° lotto, occorreranno 13 anni, mentre 227 anni (sic!) saranno necessari per giungere fino a Taormina.

Ad eccezione dei dati riguardanti i pagamenti per la realizzazione del viadotto sul Timeto (ricavati dal sito di OpenCoesione), non abbiamo trovato altri dataset riguardanti la nostra Patti-Taormina.

Alcuni dataset opendata trovati ci hanno permesso tuttavia di fare alcune analisi e ricavarci alcuni grafici che danno un’idea della situazione delle infrastrutture stradali ed autostradali in Sicilia. Un primo dataset è stato trovato in un sito del Ministero dello Sviluppo Economico.

Il dataset trovato conteneva dati espressi in termini percentuali relativamente alle regioni e alle classiche macroaree.

Abbiamo integrato il dataset con i dati relativi all’estensione delle stesse aree e in questo modo ottenuto nuovi dati in termini assoluti (Km.) per confrontarli.

Le informazioni ricavate e sintetizzate nel grafico ottenuto evidenziano come nel decennio 2001-2011 l’Italia abbia registrato un incremento della sua rete stradale di circa 1400 Km all’anno mentre la nostra regione, nello stesso periodo, abbia invece registrato un decremento di circa 36 Km all'anno; quindi una riduzione dell’estensione della sua rete stradale in dieci anni di circa 360 Km. Ma non è l’unica regione a subirne, vediamo infatti un decremento anche in altre regioni, come Veneto, Abruzzo, Piemonte, ecc.

Da un dataset molto corposo ricavato dal sito di OpenCoesione (Archivio Unico Indicatori Regionali), estrapolando i dati di interesse, sono stati ricavati invece altri due grafici, in cui è stato possibile porre a confronto dati percentuali che danno idea della densità infrastrutturale delle varie aree poste a confronto.

Relativamente alla rete stradale primaria e secondaria, con un po’ di stupore ci siamo resi conto che la Sicilia presenta, sempre nel periodo 2001-2011, la maggiore densità stradale (Km di strade ogni 100Kmq), mentre l’area Nord registra quella più bassa tra le aree poste a confronto.

Relativamente invece all’infrastrutturazione autostradale, registriamo, sempre nello stesso periodo, la maggiore densità autostradale (Km di autostrade ogni 100Kmq) al Nord con la Sicilia che segue davanti alle altre aree comparate.

Per sottolineare che risultati di questo tipo non possono portare a facili conclusioni circa la qualità infrastrutturale, c’è da dire che se anche la Sicilia evidenzia valori di densità autostradale superiori a quelli medi nazionali, la qualità delle nostre autostrade lascia molto a desiderare come la cronaca puntualmente registra; basti pensare ad esempio al crollo del viadotto Imera, sulla A19 Palermo-Catania, alla frana nei pressi di Santa Teresa di Riva sulla A18 Messina-Catania, alla chiusura, già da diversi anni per ristrutturazione, delle gallerie sulla A20 Messina-Palermo nei pressi di Capo d’Orlando e Tindari o alla crisi strutturale sempre sulla A20 del viadotto Ritiro nei pressi di Messina (per la ricostruzione del quale sono stati impegnati ben 66 Mln. di €, e i cui lavori, consegnati all’impresa lo scorso 29 Aprile, richiederanno ancora alcuni anni di disagi all’utenza).

L’occasione di avere a che fare con gli opendata, seppur con un numero molto limitato di dataset, e la contemporanea disponibilità del nuovo framework JKAN per la realizzazione di semplici portali opendata ci ha indotti a realizzare un nostro portale opendata a scopo dimostrativo, eventualmente da ampliare nel tempo.

Il portale è stato realizzato aprendo un account su Github ed effettuando inizialmente il fork e la successiva personalizzazione del codice JKAN del portale opendata Gente di Prato.

Infine la nostra partecipazione all’Open Data Day 2016 di Palermo, organizzato il 5 Marzo scorso dal locale centro Europe Direct, oltre a permetterci di presentare alcune slide con i primi risultati della nostra ricerca

nell’apposita mappa predisposta per censire gli eventi ODD16 nel mondo.

l’ultimo tratto della Patti-Taormina su OpenStreetMap prima della nostra rilevazioneGPS

l’ultimo tratto della Patti-Taormina su OpenStreetMapdopo della nostra rilevazione GPS

La Patti-Taormina su OpenStreetMap

La fase di esplorazione è stata condotta organizzando una visita di monitoraggio lungo il tratto di 7 Km della Patti-Taormina per prendere visione di quanto è stato realizzato e, allo stesso tempo, per effettuare una rilevazione GPS del tracciato al fine di poterlo comparare con quello già registrato in OpenStreetMap, aggiornarlo ed integrarlo nelle parti mancanti.

Per la rilevazione GPS è stato utilizzato uno smartphone con sistemas operativo Android e l’app OSMTracker.

Nelle foto vediamo il nostro compagno Enrico Minolfi durante la fase di rilevazione GPS del tracciato e l’applicazione OSMTracker usata per la rilevazione

successivamente il tracciato rilevato è stato caricato in JOSM, uno strumento di editing di OpenStreetMap, e grazie alle osservazioni effettuate durante il sopralluogo, le parti risultanti ancora in corso d’opera sono state aggiornate al loro attuale stato di opere completate, come nel caso del viadotto sul torrente Librizzi e della parte iniziale del 2° lotto, mentre è stata aggiunta la parte di tracciato mancante fino alla fine della parte percorribile sotto monte Spinello.

Grazie all’utilizzo di uMap abbiamo realizzato, sempre in opendata, una mappa che mettesse in evidenza il tracciato finora realizzato (quello in colore rosso) dell’opera monitorata

Sempre durante la visita di monitoraggio sono state scattate foto ed effettuate riprese del tratto di strada realizzato (anche delle varie attività, agricole, turistiche e produttive che insistono lungo il tracciato) che successivamente sono state utilizzate per la realizzazione del nostro video comprendente anche le interviste ad alcuni abitanti dei centri collinari della Valle del Timeto.

In quest’immagine, una delle persone intervistate

Durante il sopralluogo abbiamo avuto anche modo di osservare l’impalcato del viadotto sul torrente Timeto

e notare come l’appoggio sulla spalla é provvisto di ammortizzatori antisismici

mentre più in là si nota una palificata, parzialmente inclinata sotto la spinta del terreno argilloso, che è stata consolidata con dei tiranti per ancorarla alla collina e assicurarne così la stabilità.

Infine, l’innesto della bretella (costo di 550.000 € finanziato con il decreto Sblocca Italia) i cui lavori sono iniziati nel mese di Aprile, e che entro la fine dell’anno consentiranno la piena fruizione del tratto realizzato, collegandolo con la SP122 all’altezza di Colla Maffone nel Comune di Librizzi.

Qui termina il tratto realizzato finora (28/05/2016) della strada a scorrimento veloce Patti-Taormina

La fase di esplorazione si conclude con la compilazione del report per Monithon in cui vengono sintetizzate le informazioni raccolte, le considerazioni scaturenti dalla nostra indagine e alcune proposte per il completamento dell’opera.

La ricerca, si è rivelata molto complessa e allo stesso tempo stimolante per l’attinenza al nostro programma di studi, ha rivelato la complessità delle problematiche connesse alla realizzazione di una grande infrastruttura e che altri dati, come cartografie e notizie più accurate, servirebbero per comprendere appieno le criticità incontrate e la possibile evoluzione dell'opera.

Un Osservatorio Permanente sulla Patti-Taormina

per continuare il monitoraggio civico

estendendolo al contributo di altri soggetti?

L’intento del gruppo, dei docenti e del rappresentante di OpenPatti che lo hanno seguito sarebbe quello di diffondere alle comunità locali interessate i risultati della nostra indagine cercando di sollevare interesse e attenzione verso il tema e tentare così di coinvolgere ulteriori soggetti per dare vita successivamente ad un osservatorio permanente sulle vicende riguardanti la realizzazione dell’opera; una tale iniziativa rappresenterebbe la continuazione dell’attività da noi avviata estendendola al contributo degli altri soggetti interessati.

Data la previsione dell’opera all’interno di documenti programmatici di un certo rilievo, come è appunto l’APQ per le infrastrutture stradali del 2001, o quali sono i piani triennali regionali e provinciali delle opere pubbliche, in cui la Patti-Taormina viene classificata tra le cosiddette dorsali regionali nord-sud, considerate a loro volta elementi di primaria importanza della cosiddetta viabilità secondaria (cui è affidata l’importante funzione di raccordo con quella primaria e di accesso alle aree interne),

stupisce la mancanza di aderenza della politica alle indicazioni contenute in tali documenti. La faticosa e lenta realizzazione, in oltre trenta anni, di quei pochi chilometri di strada rappresenta in modo evidente la totale mancanza di strategia e di capacità di programmazione nella classe politica locale e regionale.

● La Patti-Taormina raggiungerà San-Piero Patti? E se si, in quanto tempo?

● Giungerà mai a Taormina? E se si, tra quanti anni?

● Il ricorso ai fondi della programmazione comunitaria 2014-2020 potrebbe

costituire la soluzione per il completamento dell’opera?

Rimane da capire se, una volta completati i lavori della bretella di collegamento alla SP122, si riuscirà a completare e in quanto tempo ciò che manca ancora del secondo lotto e a realizzare il terzo per giungere a San Piero Patti. E se davvero vi è ancora la volontà di completare l’opera nella sua interezza, fino a Taormina e, ancora una volta, in quanto tempo o se questa ipotesi sia totalmente decaduta.

Una soluzione potrebbe essere una rinnovata attenzione della politica e delle comunità locali e una maggiore efficienza nell’utilizzo delle risorse della programmazione comunitaria 2014-2020 per portare rapidamente a compimento un’opera che rischia di diventare il fallimento di un sogno a lungo inseguito.

Strumenti utilizzati

- Google Drive e Libre Office (documenti di

testo, spreadsheet, presentazioni)

- Timeline Js (timeline)

- Tabula (estrazione dati tabellari da documenti

pdf)

- Piktochart (infografiche)

- JKAN (framework per portali opendata)

- Github (repository, sito web)

- OSMTracker (rilevazione GPS)

- JOSM (editor di OpenStreetMap)

- uMap (creazione mappe)

Canali di comunicazione utilizzati

- Telegram (comunicazioni interne)

- ASOC Blog

- Facebook

- Twitter

- Instagram

- YouTube

- Slideshare

Per finire, abbiamo pensato di elencare in questa slide i principali strumenti utilizzati nel corso della nostra indagine e i canali interni ed esterni per comunicare.

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