Tile Italia 2/2016

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PIASTRELLE DI CERAMICA - PARQUET - MATERIALI PER LA POSA - ARREDOBAGNO - FINITURE D’INTERNO Contiene I.P. ISSN 1120 - 7884 Speciale Parquet Report Progetto Fuoco 2016 Social: cerca “MaterialiCasa” - www.MaterialiCasa.com

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In questo numero: Speciale Parquet - Report Progetto Fuoco 2016

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PIASTRELLE DI CERAMICA - PARQUET - MATERIALI PER LA POSA - ARREDOBAGNO - FINITURE D’INTERNO

Contiene I.P.ISSN 1120 - 7884

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Segreteria: [email protected] grafico: Sara Falsetti

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TILE EDIZIONI• Paola Giacomini• Elisa Verzelloni Tel. +39 059 512 103 Fax +39 059 512 157 [email protected] [email protected]

• Alberto Tolomelli +39 335 594 8681 [email protected]

• Marco Calliari +39 347 492 1000 [email protected]

FOTOLITO:Vaccari Zincografica SrlVia E. Salgari, 61 - 41126 Modena

STAMPA E CONFEZIONE:Faenza Printing Industries SpA Via Vittime Civili di Guerra 3548018 Faenza (RA)

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68 72 76In copertina: LISTONE GIORDANO “Biscuit” by Patricia Urquiola - www.listonegiordano.com

9 - Editoriale

Da Verona a Milano con nuovo

entusiasmo

Fotonotizia

10 - Lapitec® e Maistri al Salone del Mobile

12 - Ceramiche Keope in Svezia

14 - TileNews

Speciale PARQUET ➙32 - Pavimenti di legno, 2015 in ripresa

35 - Intervista a Ballardini, CEO

Original Parquet SpA

38 - I Progetti

44 - Galleria dei prodotti

Posa&Tecnica

64 - Schlüter-WorkBox: ad Iserlhon la

formazione del futuro

Cantiere del mese

68 - Krion by Porcelanosa veste

il Centro Borgo, Bologna

72 - Gres Marazzi per l’Etruria Resort di

Montepulciano (SI)

76 - Il “nido” di Cucinella a Guastalla

80 - Il complesso “Teatro 1” di Udine

Progetto FUOCO 2016

84 - Un successo la 10a edizione di

Progetto Fuoco

86 - “Il cambiamento è nell’aria”

89 - Passeggiando tra gli stand…

37 - Elenco inserzionisti

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Sommario

TILE ITALIA 2/2016

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magazine

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Da Verona a Milano con nuovo entusiasmo

A Milano si è appena conclusa la 55a edizione del Salone del Mobile: 330.000 gli operatori attesi cui vanno aggiunti i 30.000 visitatori non professionali che si sono riversati a Rho durante il weekend; 2.400 gli espositori il 30% dei quali provenienti da paesi esteri. Numeri da record che, come auspicato da Roberto Snaidero, presidente di Federlegnoarredo, hanno accompagnato un’edi-zione del Salone “che vede finalmente la ripresa anche sul mer-cato italiano”. In effetti il settore dell’arredamento di interni ha chiuso il 2015 con un fatturato di quasi 25 miliardi di euro, +3,6% sul 2014: un risultato dovuto all’ottimo incremento dell’export (+6% sul 2014), ma anche al +1% registrato sul mercato interno.Anche i FuoriSalone sembrano ritrovare nuovo “smalto” ed entusiasmo, come peraltro testimoniato dalla diretta social realizzata da TILE ITALIA tramite il proprio portale MaterialiCa-sa.CoM e sui principali canali social: faCebook.CoM/MaterialiCasa

twitter.CoM/MaterialiCasa

pinterest.CoM/MaterialiCasa

Abbiamo dedicato particolare attenzione, e ne riportiamo un ricco Reportage, anche alla 10a edizione di Progetto Fuoco, svoltosi a Verona dal 24 al 28 febbraio scorso. Con 754 aziende espositrici (+15% sul 2014) provenienti da 38 nazioni ed oltre 3.000 articoli esposti - 250 dei quali funzionan-ti, grazie all’impianto di aspirazione fumi presente nei padiglioni

della fiera veronese - l’appuntamento biennale si è riconferma-to punto di riferimento per il settore. Una crescita costante, che ha accompagnato Progetto Fuoco anche in questi anni di crisi economica in cui abbiamo assistito alla contrazione di tante altre manifestazioni. Una crescita giu-stificata dalla riscoperta di un uso più “facile” ed “economico” dell’energia da biomassa - seria alternativa agli idrocarburi nel riscaldamento domestico e non solo - che, grazie alle tecnolo-gie più innovative, ha riacquistato importanti spazi di mercato. Spazi, peraltro, occupati con successo dalle tante sale mostra di finiture d’interni i cui gestori hanno saputo cogliere la nuova tendenza.

Particolarmente ricco anche il tradizionale Speciale Parquet, che pubblichiamo dalla pag. 32. Peraltro il 2015, secondo i dati forniti dal Gruppo Pavimenti di Legno di Federlegnoarredo, ha finalmente confermato una ripresa quantitativa della Produzio-ne nazionale (+4,2%) destinata ad ulteriormente rafforzarsi nel-le stime fornite per il corrente anno.Confermata anche la crescita delle Esportazioni che, dopo il +11,6% segnato nel 2014, chiudono il 2015 al +4,3%. Un incremento delle vendite estere che dimostra come la do-manda di made in Italy, caratterizzato dalla qualità del prodotto e dalla ricerca sul design, continui ad essere premiata dal mer-cato.

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Editoriale

di Chiara Bruzzichelli

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FOTOnotizia

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LAPITEC® E MAISTRI AL SALONE DEL MOBILE

Continua lo stretto rapporto fra Lapitec® e il mon-do delle cucine. Al Salone del Mobile, svoltosi dal 12 al 17 aprile, la pietra sinterizzata a tutta massa è stata protagonista all’interno dello stand Maistri Cucine. La sinergia fra le due aziende, iniziata nel 2014, è oggi ancora più forte. A Milano, infatti, sono sta-ti presentati quattro allestimenti inediti per la cuci-na Giza, il modello che utilizza il Lapitec® in tutte le

sue potenzialità. La novità del 2016 è il nuovo co-lore Moca: una nuance che mancava nella palette delle lastre in pietra sinterizzata Lapitec® e che esprime toni caldi e mediterranei. Sono invece state quattro le finiture pensate per i diversi allestimenti della cucina Maistri: • Lithos è una superficie finemente rugosa, che

regala tonalità tenui e naturali. • Dune è una finitura morbida al tatto, con un ef-

fetto ottico simile all’ardesia, che sa donare -vi-brazioni cromatiche da scoprire a ogni riflesso di luce.

• Vesuvio è una finitura più strutturata, che esprime la sua vitalità attraverso un’estetica si-mile al granito fiammato.

• Satin, infine, ha una superficie vellutata, con un’impercettibile rugosità e una naturale ele-ganza.

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CERAMICHE KEOPE IN SVEZIA

La collezione Moov, prodotta da Ceramiche Ke-ope, è stata scelta per rivestire, a Stoccolma, un’esclusiva residenza dal mood urban style. Moov reinterpreta, infatti, la poetica delle superfi-ci in cemento, un materiale industriale caratteriz-zato da naturali irregolarità, declinandola in una proposta di pavimenti e rivestimenti in gres por-cellanato di alta qualità e grande resistenza, per un interior styling che esprime modernità ed ele-ganza. La colorazione scelta per rivestire questo appartamento di Stoccolma è stata Moov Grey -

nel formato cm 60x60 - una cromia che valorizza il total white degli arredi e la luminosità degli am-bienti, conferendo allo spazio abitativo continuità cromatica e un’atmosfera rilassante.

La collezione Moov, per garantire la massima personalizzazione e libertà progettuale, è disponi-bile in ben 10 formati e 2 finiture di superficie, in una palette cromatica di nuances che comprende colori chiari come Ivory e Beige, e toni intensi quali Anthracite e Moka, oltre al Grey.

A completamento della gamma, anche listelli e decori in tutti i colori della collezione: Decoro Up 6.4x60 e 9.7x60; Mosaico 30x30 e Strips 33x60.

La serie Moov è contrassegnata dal logo Gre-enThinking, il simbolo del concreto impegno di Ceramiche Keope nei confronti della natura, e dal marchio Made In Italy, garanzia di valori quali sti-le, design, innovazione e qualità del prodotto, ma soprattutto rispetto per l’ambiente e per le perso-ne.

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TileNews

TileNews: il filo diretto con le aziende

EDILIZIA, INVESTIMENTI AGEVOLATI IN FORTE CRESCITA

I dati elaborati dal CRESME, su fonte Agenzia Entrate e Ministero dell’Eco-nomia, rilevano che nel mese di gen-naio 2016 sono stati registrati investi-menti, legati alle detrazioni fiscali del 50% - lavori di ristrutturazione edilizia - e del 65% - interventi di riqualificazio-ne energetica -, per un valore com-plessivo di circa 4,7 miliardi di euro: +97% rispetto al gennaio 2015 quando gli investimenti legati ai bonus fiscali erano stati pari a 2,4 miliardi. Un indice di fortissima crescita, se-condo soltanto a quello del gennaio 2014, in cui gli investimenti agevolati avevano raggunto i 5,5 miliardi. I dati sembrano quindi confortare la lenta ma progressiva ripresa del set-tore edilizio, confermando l’importan-za degli incentivi fiscali e la necessità di renderli strutturali, ampliando e semplificando i relativi ambiti applicati-vi. Anche Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente alla Ca-mera, ha affermato che gli incentivi fi-scali dovrebbero rappresentare “il perno per una politica più articolata di crescita e riconversione del settore edilizio e di contenimento dei consumi energetici”.

NEL 2015 RIPARTITO IL MERCATO IMMOBILIARE

L’Agenzia delle Entrate ha diffuso i da-ti dell’Osservatorio del mercato immo-biliare, relativi al quarto trimestre 2015 e relativa sintesi annua.

Confermata una significativa inversio-ne di tendenza: in particolare è il mer-cato residenziale ad aver registrato nel quarto trimestre 2015 una crescita del 9,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il confronto an-no su anno evidenzia, a sua volta, un aumento del 6,5% nel numero com-plessivo di compravendite residenziali, che hanno raggiunto quota 444.636 (nel 2006 le vendite residenziali rag-giungevano le 869.300 transazioni). Nei capoluoghi le compravendite, nell’ultimo trimestre 2015, hanno fatto segnare un rialzo del 10,9% rispetto al-lo stesso periodo del 2014. Su base annua, le compravendite residenziali ri-sultano essere in aumento in tutte le principali metropoli italiane (+6%) e nei comuni delle rispettive province (+7,3%).

IN CRESCITA I CONSUMI DELLE FAMIGLIE ITALIANE

A fine 2015 i consumi privati sono cre-sciuti del +1,3% tendenziale: l’aumento massimo dal terzo trimestre 2010, quando era stato rilevato un +1,6%. Bene anche gli investimenti totali: +1,6%, il dato più elevato dal secondo trimestre 2007. A correre soprattutto gli acquisti di ser-vizi mentre, gli ultimi mesi 2015, hanno visto leggermente in frenata quelli rela-tivi ai beni durevoli, per i quali, però, si prevede un buon 2016 in quanto torna a crescere in maniera significativa la ri-chiesta di prestiti da parte delle fami-glie. A febbraio le domande hanno se-gnato +11% rispetto al febbraio 2015, dopo il già molto positivo dato di gen-

naio (+11,7% sullo stesso mese dell’anno precedente). In base ai dati aggiornati al 29 febbraio ed elaborati da Eurisc (il sistema di infor-mazioni creditizie di Crif, che fotografano il trend delle domande di prestiti) emer-ge il deciso spostamento del baricentro delle richieste verso il credito legato all’acquisto di beni come, per esempio, elettrodomestici, auto, mobili, elettronica di consumo.

INDUSTRIA: PRODUZIONE +1,9% A GENNAIO

Positivi i dati sulla produzione industriale nel mese di gennaio 2016: l’Istat ha regi-strato una crescita dell’1,9% rispetto al mese precedente e del 3,9% rispetto al gennaio 2015. Si tratta, corretti i dati per gli effetti di calendario, dei risultati miglio-ri dall’agosto 2011. Bene tutti i comparti, a partire dai beni strumentali (+5,7% sul mese, +9,5% sull’anno). Seguono i beni intermedi (+2,5% sul mese, +2,3% sull’anno), l’e-nergia (+1,8% sul mese, +2,8% sull’anno) e i beni di consumo (+0,5% sul mese, +1,2% sull’anno).I settori che hanno registrato i maggiori aumenti tendenziali sono stati quelli della fabbricazione di mezzi di trasporto (+10,9%), della produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farma-ceutici (+10,3%) e della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, al-tri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (+7,9%).I maggiori decrementi, invece, sono sta-ti registrati nei comparti dell’attività estrattiva (-3,9%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-1,6%) e

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DALLA BCE MUTUI PIÙ FACILI PER IMPRESE E FAMIGLIE

Grazie all’abbassamento dei tassi di interesse ai minimi storici e all’ampliamento del Quantative Ea-sing - la politica monetaria espansi-va non convenzionale con cui la Bce acquista sul mercato titoli di Stato, e adesso anche di aziende, di fatto creando moneta - sono at-tese una serie di conseguenze fa-vorevoli al rafforzamento della ri-presa. Infatti dovrebbero essere garantite condizioni di finanziamen-to più favorevoli per le imprese e le famiglie, oltre ad una ripresa degli impieghi delle banche. Queste, specie le italiane, beneficeranno del programma Tltro 2 a tasso ne-gativo che permetterà loro di rinno-vare i finanziamenti ottenuti nel Tl-tro 1 e ricevere, se aumenteranno i prestiti, un tasso fino allo 0,4% dalla stessa banca centrale.La maggiore liquidità immessa sul mercato si tradurrà in migliori pre-stiti alle famiglie che, ottenendo tassi più convenienti, dovrebbero aumentare gli investimenti soprat-tutto in beni immobili e in beni dure-voli. Le imprese dovrebbero a loro volta trarre beneficio dalla nuova facilita-zione di accesso al credito, spro-nando nuovi programmi di investi-mento. Inoltre, un ulteriore indebo-limento del cambio euro dollaro,

conseguenza della politica mo-netaria ultra-espansiva, si tradu-ce in nuovo sostegno alle espor-tazioni.

CERVED, NEL 2015 SOCIETÀ PROTESTATE AI LIVELLI PRE-CRISI

Secondo gli indicatori monitorati da Cerved - specializzato nel va-lutare la solvibilità delle imprese -, nel 2015 il numero di società pro-testate è stato di 28.000 unità, -19% rispetto al 2014, un dato al di sotto dei livelli 2007. Cerved ri-leva inoltre che l’anno appena concluso ha registrato tempi me-di di liquidazione delle fatture mai così bassi dal 2012: le attese dei fornitori per il pagamento delle loro fatture si sono attestate in media sui 76 giorni, 5 in meno ri-spetto al 2012. Permane, peraltro, una situazio-ne di fragilità in alcuni settori, co-me distribuzione e produzione dei beni di largo consumo, e si accentua ulteriormente il divario tra Nord e Sud.“Dopo i cali registrati nel numero di chiusure aziendali e liquidazioni volontarie, le rilevazioni su prote-sti e tempi di pagamento confer-mano che il 2015 è stato un anno positivo per le imprese italiane”, spiega in una nota Gianandrea De Bernardis, AD di Cerved, ri-cordando che le aziende più fra-gili sono uscite dal mercato e i fornitori sono diventati più cauti nel concedere credito.

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SCHLÜTER-SYSTEMS PLURIPREMIATA ALL’IBS 2016

Ad inizio anno, in occasione dell’Interna-tional Builders Show 2016 di Las Vegas, Schlüter-Systems si è aggiudicata tre im-portanti premi nelle categorie: Most Pre-ferred Brand of Waterproofing Membra-nes (categoria impermeabilizzazione), Most preferred Brand of Crack Isolation Products (categoria separazione) e, infi-ne, Most Preferred Brand of Electric Ra-diant Heat (categoria riscaldamento elettrico radiante).I premi CLEARselect sono stati conse-gnati da Clear Seas Reseach alle azien-de che hanno raggiunto il più elevato li-vello di preferenza e soddisfazione tra i professionisti interpellati. I vincitori sono stati infatti selezionati sulla base dei risul-tati di un sondaggio rivolto a professioni-sti del settore, ai quali è stato chiesto di indicare, per ogni categoria di prodotto, il brand preferito.“Questi premi significano davvero molto per noi - ha dichiarato Marco Ludwig, presidente e CEO di Schlüter-Systems Nord America -. Abbiamo sempre lavo-rato molto duramente per progettare soluzioni e sistemi innovativi ed efficienti e, al tempo stesso, semplici da installare, e siamo soddisfatti nel vedere come i posatori abbiano indicato il marchio Schlüter-Systems come il loro preferito”.

PAINI: UNA NUOVA LINEA PRODUTTIVA

Rubinetterie Paini sfiora un fatturato di 100 milioni di euro per i soli rubinetti. Un risultato in gran parte generato dai volu-mi produttivi legati alle commesse Ikea e lievitati ad oltre 200.000 pezzi/anno. Il colosso svedese sta ormai concentran-do su Paini tutta quella fornitura di rubi-netti che, in precedenza, gravitava in gran parte sulla Cina. Una evoluzione che ha imposto all’azienda di Pogno (Novara) un nuovo importante investi-mento: 5 milioni di euro al fine di realizza-re una linea di assemblaggio aggiuntiva da 4.000 mq. Il nuovo impianto ha com-

portato l’assunzione di 40 persone; negli ultimi tre anni Paini ha inserito in struttura complessivamente 100 nuovi addetti. Ol-tre a Ikea, a fare da traino è stato il com-parto export nel suo complesso (l’80% dei ricavi del gruppo), con una forte cre-scita che ha riguardato in particolare l’Europa, ma anche nuove aree quali l’I-ran dove, a embargo finito, si attende un significativo sviluppo della domanda in-terna.

COVESTRO PRESENTA PASQUICK™

Pasquick ™ è una rivoluzionaria tecnolo-gia di rivestimento in resina di Covestro*, adatta per applicazioni sia all’interno sia

all’esterno. L’utilizzo di Pasquick ™ consente di ridur-re il numero di strati necessari alla prote-zione delle pavimentazioni, garantendo comunque una eccellente lavorabilità. Il fatto che Pasquick ™ consenta di ridur-re il numero di strati necessari alla prote-zione della superficie garantisce un ri-sparmio sia di tempo sia di denaro: “Eli-minare uno dei passaggi di ricopertura della superficie consente di risparmiare tempi e costi” spiega Contardo Pafumi, capo marketing del segmento Adesivi, Rivestimenti e Specialità di Covestro.I trattamenti protettivi per pavimenti in resina, peraltro, offrono numerosi altri vantaggi: oltre ad essere durevoli e resi-stenti alle sollecitazioni meccaniche, so-no flessibili, resistenti agli agenti chimici, alla temperatura e ai raggi UV, sono privi di solventi e soddisfano le direttive sul contenuto VOC nelle pitture e vernici e, non ultimo, presentano capacità di sal-datura delle crepe.Pasquick® è quindi un positivo esempio di sviluppo di un prodotto - eseguito dal-la Business Unit Covestro Adesivi, Rive-stimenti e Specialità - finalizzato alla sod-disfazione di specifiche esigenze del cliente. Un progetto, referenza dell’utilizzo di Pa-squick ™, è quello dell’Ave Maria Univer-sity di Naples in Florida, USA (nelle foto). Al momento della sua realizzazione, nel 2007, fu deciso di proteggere il pavimen-to in cemento - per una superficie totale di 6.500 metri quadrati - con uno strato permanente anti-graffio di Pasquick™. Ciò ha permesso al pavimento di preser-vare inalterata la sua naturale finitura luci-da, di facile manutenzione, e di prevenire il degrado della superficie derivante dal forte transito e calpestio.* Dal 1 settembre 2015, Covestro, ex Ba-yer MaterialScience, è una società indi-pendente.

TileNews

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ECCO IL MANIFESTO CERSAIE 2016

L’immagine scelta come “manifesto” del-la 34a edizione di Cersaie è stata svilup-pata da Silvia Spitaleri (Laboratorio di Di-segno Industriale della Scuola Politecnica dell’Università di Palermo) ed ha come protagonista una piccola “torre” compo-sta da classiche piastrelle in ceramica, cariche di smalto, ponendo il focus dell’attenzione sulla materia.L’immagine, sia per la composizione gra-fica sia per la soluzione visiva, mette in lu-ce in modo puntuale la matericità del prodotto in rela-zione al proces-so indu-s t r i a l e , e v i d e n -z i a n d o -ne il ruo-lo della c e r a m i -c a n e l l ’ a r -chitettu-ra.

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ASSOBAGNO E ANGAISA, INSIEME PER LA FORMAZIONE

Il percorso formativo itinerante Bagno Accademia, ideato da Assobagno di Fe-derlegnoArredo in collaborazione con ANGAISA, nel mese di febbraio ha rag-giunto Roma dove ha concluso una serie di giornate formative poi destinate a ripe-tersi in altre città d’Italia. Obiettivo dichiarato dell’iniziativa con-giunta Assobagno/ANGAISA è la costru-zione di un linguaggio, comune a produ-zione e distribuzione, in grado di rafforza-re i rapporti di filiera e giungere in modo più costruttivo al consumatore finale, motivandolo all’acquisto consapevole di prodotti Made in Italy. La formazione, pertanto, è ufficialmente riconosciuta quale “volano” fondamentale per accre-scere la competitività delle aziende italia-ne sul mercato e massimizzare le vendi-te.Nelle sei giornate romane, suddivise tra corsi con docenze in aula e laboratori pratici, sono intervenuti, per Assobagno, Matteo Baldioli di Bemis, Andrea Pisano di Ceramica Cielo, Giulio Florio di Cerami-ca Galassia, Paolo Pastorino di Deltaca-lor, Gloria Riva di Duka, Luca Desiato di Inda, Gerardo Iamunno di Gran Tour Ba-gno, Danilo Rossi di Scavolini, Simone Bianchini di Stilhaus Arredobagno e Fran-co Colamedici di Xilon. Per ANGAISA hanno partecipato Domenico De Falco di Antonio Falanga, Giacomo Miccoli di Ba-rili, Giacinto Callipo di Callipo, Damiano Colnago di Ciesse, Andrea Spanu di Ma-ra Ceramiche, Elisa Paoletti e Alfredo Di-spensa di Odorisio, Sara Simoneschi di Semar, Monica Greggio e Ruggero Mez-zalira di S.A.R.P. e Matteo Pifferi di Vallati.

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FRANKE È NUOVO AZIONISTA DI DURAVIT

Lo scorso 29 marzo il gruppo Franke, marchio leader nella produzione di solu-zioni ed impianti per cucine appartenen-te al gruppo Artemis Group, ha acquisito il 25% di Duravit, primaria azienda pro-duttrice di bagni di design e sistemi well-ness con sede in Germania, a Hornberg. La partecipazione pone le basi per la co-struzione di una collaborazione strategi-ca nel settore bagni e cucine: Franke e Duravit possiedono gamme comple-mentari di prodotti, hanno entrambe di-mensioni internazionali, possiedono marchi forti e pongono la massima at-tenzione ad innovazione, design ed alta qualità.Franke ha acquisito la quota di minoran-za per vent’anni detenuta da Roca Cor-poración Empresarial SA e che la aveva posta in vendita al 31 dicembre 2015.Per il presidente di Duravit, Frank Richter (foto a sinistra), gli effetti positivi della collaborazione con Franke sono evidenti: “Vediamo molti vantaggi per entrambe le parti. Insieme possiamo realizzare ulte-riori potenziali di crescita sia nazionale che internazionale nel settore bagno e cucina, ma anche nelle esposizioni e nei grandi progetti.” Alexander Zschokke, CEO del Gruppo Franke (foto a destra), ha affermato: “Collaborare con Duravit è una tappa fondamentale dello sviluppo strategico del Gruppo Franke. Entrambe le aziende possiedono competenze stra-ordinarie, più di 100 anni di esperienza e un alto livello di competenza nel design. Per Franke, Duravit non è solo un partner forte per lo sviluppo, anche le nostre cul-ture d’impresa coincidono: l’imprendito-rialità è una priorità assoluta per entram-be le aziende. Insieme fisseremo nuovi standard nei settori bagno e cucina e go-dremo di un forte impulso alla crescita.“

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SANITRIT: NOVITA’ A MCE

Sanitrit ha presentato in occasione di MCE 2016 importanti novità per creare nuovi WC, bagni completi o cucine at-trezzate dove prima non era possibile, grazie ad un’ampia gamma di trituratori, pompe per acque chiare, nere o acide e stazioni di sollevamento. “Sanidesign” è la soluzione che, nella re-alizzazione di un nuovo bagno, coniuga funzionalità ed estetica. Sanidesign, in-fatti, racchiude un prodotto “tecnico” - il trituratore - all’interno di una struttura au-toportante che “nasconde” al suo inter-no sia il trituratore (normalmente installa-to dietro il wc) sia la cassetta di risciac-quo.Progettato con una particolare cura nella forma e nelle finiture, Sanidesign è dispo-nibile con due differenti profondità: 26 o 16 cm, a seconda che venga collocato al suo interno un trituratore classico della gamma Sanitrit (a scelta tra Sanitrit, Sani-top, Saniplus, Saniaccess 1, Saniaccess 2 e Saniaccess 3) o di spessore ridotto (Sanislim). In base al tipo di trituratore in-stallato, Sanidesign permette di collega-re anche più utenze fino a gestire un ba-gno completo. Sanidesign può essere esclusivamente abbinato con WC a terra ed è disponibile nelle finiture: bianco lucido e acciaio sati-nato, ma, per offrire il massimo della per-sonalizzazione, è anche disponibile in versione neutra, da piastrellare o da di-pingere.

PISCINE CASTIGLIONE PER LE OLIMPIADI 2016

Ancora una volta il Made in Italy colpisce nel segno. In occasione della 31a edizio-ne dei Giochi Olimpici in programma a Rio de Janeiro dal 5 al 21 agosto 2016, Myrtha Pools, brand del gruppo Piscine Castiglione forte nella progettazione del-la piscina prefabbricata e già coinvolto in Campionati Europei e Mondiali, fornirà 17 vasche che, per la prima volta nella storia

dei Giochi Olimpici, saranno smontate e ricollocate in altre località brasiliane al termine della manifestazione sportiva. Fiore all’occhiello di Myrtha Pools è pro-prio Myrtha®, tecnologia esclusiva e bre-vettata che consiste in un sistema mo-dulare basato sull’utilizzo di pannelli in acciaio inox.Tra quelle destinate al Parque dos Atle-tas, saranno quindi tre le piscine da 25 metri, utilizzate per la fase di allenamen-to, seguite da una piscina da 50 metri, in cui si terranno tutte le gare di nuoto, e una dedicata al riscaldamento degli atle-ti, nell’Estadio Olimpico de Desportos Aquaticos. Saranno inoltre realizzate una serie di altre vasche, tra cui una da 50 metri, per le fasi di riscaldamento del nuoto sincronizzato nel Centro Aquatico Maria Lenk. L’importante partnership ri-sulta, per Piscine Castiglione, il quarto appuntamento con i Giochi Olimpici, do-po Atlanta (1996), Pechino (2008) e Lon-dra (2012) e rafforza, nello specifico, la presenza dell’azienda in Brasile, dove Myrtha Pools ha già realizzato e sta ulti-mando svariati progetti, come il Centro de Formação Olímpica do Nordeste di Fortaleza, il Pinheiros Clube e il Centro Paraolimpico Brasileiro a San Paolo, at-tualmente il più grande al mondo e cen-tro di eccellenza in America Latina per lo sport paraolimpico.

AL VIA LA VII EDIZIONE DI “TRATTATI DA RE”

Fila Surface Care Solutions ha ufficial-mente aperto le iscrizioni per l’edizione 2016 di “Trattàti da Re”, il concorso na-

zionale, riservato ai Trattatori, che premia i migliori interventi di ripristino/manuten-zione di pavimenti e rivestimenti - in pie-tra naturale, cotto, marmo, legno - realiz-zati con i sistemi di trattamento Fila. Giunto alla VII edizione, il Concorso “Trat-tàti da Re” si rivolge ai più vari interventi di trattamento di superfici sia in interno sia in esterno, eseguiti in edifici pubblici o privati, e in qualsiasi tipologia di contesto: da palazzi storici, ville e castelli, a proget-ti di edilizia residenziale di recente co-struzione, fino ad aree urbane, a centri commerciali e importanti snodi di traffico quali aeroporti, metropolitane, stazioni.Una giuria selezionata, composta da esperti del settore, da associazioni di ca-tegoria e da firme dell’editoria, valuterà i progetti pervenuti e nominerà il vincitore.Negli anni, il concorso ha visto protagoni-ste, tra le altre, realizzazioni che spaziano da interventi su edifici di interesse stori-co-artistico come il recupero della Reg-gia di Venaria Reale (Torino), i trattamen-ti svolti all’interno della Cappella barocca di San Severo (Napoli), della Palazzina di Caccia di Stupinigi o del Teatro Petruz-zelli di Bari, a progetti in contesti più mo-derni come il Palafuksas nel cuore di Por-ta Palazzo a Torino o l’intervento che ha ridato splendore alla pavimentazione in mosaico di Piazza Candiani a Mestre.Tempo fino al 30 giugno 2016 per inviare i progetti. Per ricevere maggiori info e vi-sionare il bando di concorso, consultate il sito www.filasolutions.com.

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ALBERTO CRISTINA TRA I “NUMERI 1”

Alberto Cristina, Presidente e AD di Cri-stina Rubinetterie SpA (nella foto), è uno dei 100 imprenditori che con la loro attivi-tà hanno contribuito in modo rilevante a qualificare il Made in Italy. Lo ha stabilito la selezione effettuata da Class Editori, con il patrocinio del Ministero per lo Svi-luppo Economico, e che comprende, ac-canto ai leader delle più grandi imprese italiane, anche i titolari ed i manager delle medie e piccole imprese, anch’essi “Nu-meri 1” nei rispettivi settori. A questi ultimi appartiene anche Alberto Cristina, alla guida di un’azienda fondata nel 1949 e cresciuta fino ad essere rico-nosciuta tra le protagoniste del settore, grazie alla capacità di anticipare le ten-denze del design e di proporre soluzioni innovative attente all’ambiente. L’apparato produttivo di Cristina Rubinet-teria, tecnologicamente avanzato, si av-vale di due stabilimenti a Gozzano, uno a Gargallo ed un altro a Fontaneto d’Ago-gna (No), per un totale di 35.000 mq di superficie coperta e 250 dipendenti. La crescita dell’azienda ha visto espan-dersi il mercato e l’export supera ormai il 60% del fatturato: attualmente Cristina

distribuisce in 70 Paesi, principalmente in Europa (Francia, Svizzera, Spagna, Re-gno Unito, Germania, Olanda, Austria), ma mostra grande attenzione al Nord Africa, all’Estremo Oriente, all’Oceania ed all’America.

MOSTRA CONVEGNO EXPOCOMFORT, CHIUSA LA 40a EDIZIONE

Si è chiusa venerdì 18 marzo, con risulta-ti positivi, la 40a edizione di Mostra Con-vegno Expocomfort: oltre 2.100 gli espo-sitori, il 40% dei quali esteri, ed oltre 155.000 i visitatori provenienti da tutto il mondo, +5,5% sulla precedente edizio-ne.Internazionalità che si è tradotta in una maggiore presenza europea, con una crescita a due cifre per Cipro, Islanda, Lettonia, Moldavia, Repubblica Ceca, Serbia, Ucraina. Numero più alto di visitatori rispetto alla scorsa edizione anche dall’Asia, con au-mento delle presenze da Armenia, Geor-gia, Iran, Kuwait, Libano, Pakistan. Inte-ressante l’incremento di espositori dal Sud-Est Asiatico, con Indonesia, Malesia e Thailandia, che segue il lancio nello scorso anno di MCE Asia e che, a set-tembre, tornerà a Singapore per la se-conda edizione. Si conferma nel tempo la partecipazione dalle Americhe, con incrementi in parti-colare da Cile, Colombia, Martinica. Una finestra internazionale che offre op-portunità di incontro e di business per un settore, l’idrotermosanitario, ancora in crescita. Lo confermano i dati del secon-do rapporto CRESME, presentato all’e-vento di inaugurazione: nel 2015 l’instal-lazione degli impianti in Italia ha prodotto un valore di quasi 46 miliardi di euro, col-locando il nostro Paese al terzo posto in Europa. Di questi, quasi 19 miliardi vengono dall’i-drotermosanitario, con un incremento ri-spetto al 2014 del 2,2% (dati Anima) e un +1,4% previsto per il 2016.

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PECCHIOLI AL SALONE DEL MOBILE E A COVERINGS

Pecchioli Ceramica Firenze, a pochi mesi dalla sua ripartenza - avvenuta grazie al-la sua acquisizione da parte di Petracer’s Holding, appartenente al Gruppo Kora-mic - dopo il successo riscontrato a Cer-saie 2015, partecipa a due degli eventi fieristici di settore più importanti a livello internazionale: il Salone del Mobile, la più accreditata vetrina internazionale della creatività e della progettualità del siste-ma dell’abitare, e il Coverings di Chicago, la fiera americana più nota per il settore dei pavimenti e rivestimenti in ceramica e che riunisce espositori provenienti da ol-tre 40 paesi del mondo.La storica azienda fiorentina di Borgo San Lorenzo ha colto queste due impor-tanti occasioni per presentare ai profes-sionisti la collezione “I Coralli”, una vera e propria interpretazione artistica della pie-tra lavica in diversi formati e finiture, per meglio soddisfare i sempre più alti stan-dard qualitativi richiesti da progettisti e designers. Le pregevoli qualità estetiche di questo nuovo prodotto si sposano a prestazioni tecniche elevate: notevole resistenza agli sbalzi termici, alle mac-chie e all’usura. Proprio la sua versatilità ne rende possibile l’utilizzo in svariate ap-plicazioni, aprendo nuovi orizzonti nell’ar-chitettura e nell’arredamento di design di interni ed esterni.Pecchioli , in entrambe le occasioni, non ha mancato di proporre le innovative la-stre M.A.XXI - formato 3.000x1.000 cm -, un nuovo concetto di superficie architet-tonica che unisce l’artigianalità di un pro-dotto, le cui origini risalgono alla fine del XIX secolo, a elevate performance pro-

gettuali di nuova generazione. Il Salone del Mobile, inoltre, ha visto esposta in anteprima la versione M.A.XXI interamente decorata a mano dal Mae-stro Vieri Chini, designer storico dell’a-zienda nonché discendente della fami-glia fondatrice di Pecchioli Ceramica Fi-renze.

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RUBINETTERIE STELLA PER PRATI PALAI

Non si tratta di un semplice hotel e nem-meno di un agriturismo, ma di un luogo speciale dove godere di architettura e paesaggio, confort e tradizione, lago e campagna. Frutto della ristrutturazione di un antico casale, Prati Palai è situato sulle colline di Bardolino, a meno di due chilometri dal centro del paese e dalle sponde del lago di Garda: immerso nella quiete di venti ettari di prati e boschi, si trova a soli die-ci minuti dall’auto dall’autostrada del Brennero ed a trenta chilometri dal cen-tro di Verona.Estremamente curato nei dettagli, Prati Palai ha scelto per le sue sale da bagno la Serie Roma di Rubinetterie Stella che garantisce, come l’intera struttura, con-fort e affidabilità.

DAMAST PER GLI ARCHITETTI

Damast, attiva nella produzione di docce e relativa componentistica, conferma la sua grande attenzione ai progettisti e agli addetti ai lavori, offrendo un supporto al-la formazione degli architetti e, allo stes-so tempo, presentando ai tecnici le sue innovative proposte legate al mondo del-la doccia. Nell’ambito delle manifestazio-ni poste in calendario da Infoprogetto nel 2016 - all’interno della rassegna itineran-te di workshop formativi organizzata da Action Group - , l’azienda novarese ha fatto tappa a Vicenza martedì 19 aprile, durante il workshop dal titolo “Le sfide dell’edilizia del futuro. Riqualificazione, tecnologia, innovazioni, smart building,

materiali e sostenibilità”, tutte tematiche in sintonia con i valori del brand. Nell’otti-ca di una sempre più accentuata e co-struttiva presenza al fianco dei progetti-sti, Damast ha partecipato all’evento con un corner informativo, presentando i suoi prodotti, tutti in sintonia con il pay-off “I love doccia” che ne supporta la comuni-cazione e ne riassume la filosofia.

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GRAZIANO VERDI LASCIA KORAMIC GROUP

Graziano Verdi, lo scorso 2 aprile, ha co-municato di avere rassegnato le dimis-sioni da Presidente e Amministratore De-legato di Koramic Chemicals&Ceramics e Petracer’s Holding.Graziano Verdi, all’interno del Gruppo multinazionale belga aveva, tra l’altro, perfezionato le acquisizioni della parigina Toscane et Tradition e della storica mani-fattura ceramica fiorentina Pecchioli Ce-ramica, inserendole all’interno della hol-ding Petracer’s Ceramics. A seguito delle dimissioni, Verdi ha ora passato la gestione dell’azienda Petra-cer’s al fondatore Angelo Marchesi, ma rimane azionista di Petracer’s Holding, controllante sia di Petracer’s Ceramics che di Pecchioli.Verdi ringrazia Christian Dumolin, Presi-dente di Koramic Chemicals&Ceramics, per la straordinaria opportunità offertagli in questi anni di ampio mandato in una delle principali multinazionali europee e si appresta ora ad affrontare nuove sfide.

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LAMINAM ACQUISISCE LA MAGGIORANZA DI “LAMINAM RUS”

Lo scorso 10 marzo è stato siglato pres-so l’Ambasciata Italiana di Mosca, alla presenza del Governatore dell’Oblast di Kaluga Anatoly Dmitriovich Artamanov, del presidente Laminam Franco Stefani, dell’amministratore delegato Laminam Alberto Selmi e dell’imprenditore Ismail Timirovich Akhmetov, l’accordo che ha reso Laminam proprietaria della quota di maggioranza della società Laminam Rus e dello stabilimento produttivo di Balaba-novo, poco distante da Mosca.Il cambio di assetto societario conferma il trend di crescita e di internazionalizzazio-ne di Laminam, azienda italiana specializ-zata nella produzione di lastre ceramiche di grande formato e minimo spessore che vanta una distribuzione estesa a tut-ti i continenti.Lo stabilimento produttivo di Balabanovo si trova nell’Oblast di Kaluga, importante area industriale nel cuore della Russia Centrale Europea, a circa 100 km da Mo-sca alla quale è collegata da strade e fer-rovia. Laminam acquisisce così una pre-senza diretta in Russia e una posizione strategica; un modo per essere più vicini all’utente finale abbattendo le barriere lo-gistiche e rendendo la distribuzione più efficace e puntuale.L’acquisizione dello stabilimento di Bala-banovo, destinato a produrre lastre 1000x3000mm, con spessore 3 e 5mm,

e a servire sia il mercato russo sia altri mercati, va di pari passo con quella al-trettanto recente dello stabilimento di 45.000 mq a Borgotaro (PR), destinato invece alle nuove linee produttive di la-stre ceramiche nel formato 1620x3240x12mm, frutto di un investi-mento impiantistico del valore di oltre 30 milioni di euro. Due nuovi siti produttivi in pochi mesi, quindi, che si aggiungono al-lo stabilimento principale Laminam in Ita-lia, a Fiorano Modenese, triplicandone la capacità produttiva.

Da sinistra, Franco Stefani - presidente Laminam, Alberto Selmi -amministratore delegato Laminam, e l’imprenditore Ismail Timirovich Akhmetov

EFFEBIQUATTRO A CIRO’ MARINA

Effebiquattro, primo produttore di porte da interno in Italia, ha inaugurato lo show-room monomarca Bricoerre a Cirò Mari-na, in provincia di Crotone. Bricoerre è uno spazio espositivo che ospita ben settantadue porte, suddivise tra tre stili diversi - Classico, Moderno, Essenziale - che coniugano raffinatezza, design e tecnologia e garantiscono la straordina-ria qualità di Effebiquattro. Bricoerre è il primo partner Premium con il quale Effebiquattro inizia a promuovere il nuovo “programma di partnership” che prevede la valorizzazione di punti vendita qualificati per garantire al cliente finale non solo un prodotto di eccellenza, ma anche competenza e un servizio di asso-luta qualità. “In un momento in cui il mercato è in grande fermento - afferma Mario Barza-ghi, amministratore delegato di Effebi-quattro -, vogliamo creare una rete di partner certificati e fidelizzati, con i quali proporre la nostra filosofia che va oltre la creazione del prodotto. Infatti, chi sceglie una porta Effebiquattro deve sapere che è stata realizzata da persone che con-servano la stessa passione dei primi anni di attività, ma affinano una sempre mag-giore sensibilità all’ambiente”.Effebiquattro, fondata nel 1975 a Sere-gno, nel cuore della Brianza, si è svilup-pata fino ad essere internazionalmente conosciuta. Oggi a Seregno si produco-no più di 250.000 porte in oltre 500 mo-delli suddivisi tra i marchi Dilà, che distin-gue la produzione in legno da sempre core business dell’azienda, e Contract, marchio attivo nella produzione di porte in melaminico destinate a progetti spe-ciali e alla grande distribuzione. L’azienda è presente in USA, Russia, Grecia, Sviz-zera, Ghana, Uganda, Algeria, Israele, Ci-na, Francia e Turchia. Tra le eccellenze, la fornitura di circa

1.200 porte Dilà by Effebiquattro per il rin-novato Teatro alla Scala e di oltre 1.100 porte per il Bosco Verticale di Milano.

BELLOSTA RUBINETTERIE E VIDAS

Maurizio Bellosta, CEO di Bellosta Rubi-netterie e Ferruccio De Bortoli, Presiden-te di Vidas, hanno presentato l’iniziativa “L’acqua è Vidas, gocce di solidarietà”, inaugurata a Milano il 10 aprile con il pa-trocinio del Comune. Vidas è un’associazione, fondata nel 1982, che offre assistenza sociosanitaria completa e gratuita ai malati terminali e il nuovo progetto “L’acqua è Vidas, gocce di solidarietà” è finalizzato alla raccolta di fondi per la realizzazione a Milano della “Casa Sollievo Bimbi”, una struttura in cui i bambini possano essere seguiti, sia in day hospital sia nel reparto degenza, con sei mini appartamenti per l’ospitalità del minore e di un familiare. Bellosta Rubinetterie ha deciso di sup-portare il progetto attraverso la donazio-ne di 1 euro per ogni foto o selfie scatta-to presso una delle 36 installazioni a for-ma di goccia dislocate in 36 punti nevral-gici di Milano, a partire dal 10 aprile e fino al 5 maggio. Le immagini sono postate sulla pagina Facebook di Bellosta Rubi-netterie con #bellostapervidas. L’installa-zione principale è stata quella in Largo Treves, aperta dal 12 al 17 aprile contem-poraneamente allo svolgersi de iSaloni e dove, oltre a diverse strutture a forma di goccia, era anche presente un “salvada-naio” per raccogliere donazione.

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“MUNGO POINT”, LA RIVOLUZIONE ARANCIONE DEL FISSAGGIO

Mungo, primaria azienda svizzera attiva nello sviluppo e produzione di tecnologie e prodotti di alta qualità per il fissaggio, la sigillatura e l’isolamento termo-acustico, dal 2003 è presente sul mercato italiano lavorando fianco a fianco con il mondo della rivendita di materiali edili e di ferra-menta professionale. Fondata nel 1968 da Arnold Schefer, Mungo possiede oggi oltre 50 filiali nel mondo e specifici stabili-menti produttivi, un avanzato Centro di Ricerche, un laboratorio chimico e dispo-ne delle più avanzate tecnologie di pro-duzione e di controllo qualità.Nel 2003, dall’accordo tra Arnold Sche-fer e la famiglia Morassutti è nata Mungo Italia, con sede a Padova e l’azienda, sot-to la guida di Mauro Leoni (nella foto) e grazie ad un team di tecnici con compro-vata esperienza e know how, si è presto imposta sul mercato italiano. «Il nostro approccio al mercato e ai clien-ti - spiega Leoni - passa attraverso il ri-venditore professionale con cui costruia-mo partnership personalizzate volte a in-crementare il sell out, creando nuove op-portunità di crescita e di presidio nel suo mercato di riferimento». Mungo ha infatti scelto di seguire la strada della specializ-zazione professionale in un settore, quel-lo del fissaggio, dove ancora oggi spes-so non si passa attraverso il canale della rivendita edile: «Si tratta almeno del 50% del valore di mercato che continua ad essere gestito da aziende che si rivolgo-no direttamente agli utenti finali e che Mungo, invece, cerca di intercettare in-sieme al comparto della distribuzione. Lo facciamo offrendo soluzione e progetti, non solo prodotti, in grado di soddisfare anche le applicazioni più estreme; con una gamma altamente professionale tra

le più complete sul mercato e in linea con tutte le normative e le certificazioni inter-nazionali necessarie».Con questo concetto Mungo Italia pro-muove il progetto “Mungo Point”, volto a creare realtà di rivendita in grado di di-ventare Centri di Competenza del fissag-gio e aperto a tutti quei rivenditori che abbiano voglia di specializzarsi in questo settore e diventare ambasciatori della fi-losofia “arancione” della mangusta - marchio Mungo - declinata su qualità, competenza tecnica e soluzioni applica-tive innovative.

OLIMPIA SPLENDID FESTEGGIA IL 60° DI ATTIVITÀ A MCE

Olimpia Splendid, azienda con sede a Cellatica (BS), ha festeggiato in occasio-ne di MCE il 60o anniversario di attività, proponendo novità di prodotto frutto dei costanti investimenti in ricerca e svilup-po. Tra le novità più apprezzate l’innova-tivo e silenziosissimo Unico® Air, ulteriore evoluzione della gamma di condizionato-ri senza unità esterna UNICO®, con il sot-tilissimo (appena 16 cm di spessore), raf-finato e silenzioso (27 dB) Unico® Air In-verter, disponibile anche in versione a in-casso. Senza modificare l’ingombro ultra-slim, Olimpia Splendid è riuscita a integrare sotto l’elegante chassis di Unico® Air le prestazioni e il risparmio energetico della tecnologia Inverter. Con la versione a in-casso, inoltre, Unico® Air Inverter diventa il primo condizionatore sul mercato a sal-vaguardare l’integrità degli interni non meno di quella delle facciate esterne. MCE è stata anche l’ottima occasione per presentare Unico® Cloud: un innova-tivo sistema che consente il controllo della macchina tramite App installata su smartphone o tablet. Sarà possibile, quindi, visualizzare da remoto le condi-

zioni di temperatura dell’ambiente e de-cidere se attivare il climatizzatore e con quale modalità. “Il 60° anniversario dell’a-zienda, che cade quest’anno, ha costitu-ito l’occasione per celebrare la nostra storia di qualità e innovazione, portando a MCE le nostre migliori proposte tecno-logiche Made in Italy, ponendo in partico-lare l’accento su soluzioni d’avanguardia pronte a rispondere a ogni tipo di esigen-za di comfort abitativo e di risparmio energetico” ha dichiarato Marco Sacco-ne (nella foto), Marketing Director & Sub-sidiaries Manager .

REFIN STUDIO, A MILANO, CAMBIA LOCATION

Da Foro Buonaparte a via Melone: lo spazio Refin Studio, presente dal 2009 nel capoluogo lombardo e dedicato al mondo del progetto, si sposta in una nuova location situata in una posizione più centrale nel quartiere di Brera, cuore pulsante del design a Milano.Il nuovo spazio è stato progettato dall’ar-chitetto Simone Testi, con il quale Refin ha già collaborato per la realizzazione della sede aziendale e di altri progetti espositivi. Sarà più ampio e funzionale del precedente, seppur rimanendo fede-le alla mission dell’azienda. La volontà è quella di proporre un luogo dove il pro-dotto ceramico incontri il progetto: un’a-rea pensata non solo come sala espositi-va, ma come punto di incontro per gli ar-chitetti, dove sarà anche sviluppata un’attività di informazione e formazione rivolta al mondo della progettazione e dell’edilizia.

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PREVISIONI CONFCOMMERCIO: +1,6% IL PIL 2016 Il responsabile dell’Ufficio Studi di Confcommercio, Mariano Bella, in occa-sione della presentazione del “Rapporto

sulle economie territoriali” svoltasi in apertura della tradizionale due giorni che la Confederazione tiene a Cernobbio, ha dichiarata che Confcommercio, per il 2016, preve-de una crescita del Pil nazionale del +1,6%. Una crescita sostenuta dai consumi (+1,4%) e dagli investimenti (+1,6%), grazie a prospettive di breve perio-do che restano favorevoli, anche se sono crescenti i rischi al ribasso della previsione. Una crescita affatto “eccezionale”, quindi, tanto più che, anche proiet-tandosi al 2017, la situazione non appare cambiare (Pil a +1,6%, con-sumi a +1,7%, investimenti a +3,7%). Tra i motivi che rendono l’Italia par-ticolarmente lenta nel cogliere le opportunità favorevoli del contesto economico internazionale e nell’ap-profittare delle riforme approvate, Mariano Bella indica i gravi difetti strutturali che continuano a gravare sul Paese: deficit di legalità e di ac-cessibilità logistica, eccessi di cari-co fiscale e di burocrazia, scarsa qualità del capitale umano.

INDA PROMUOVE LA MOSTRA “ANDY WARHOL E L’ITALIAN POP”

Da tempo impegnato in progetti dedicati allo sviluppo culturale e sociale del terri-torio, Inda, notissimo brand del settore arredobagno dal 2013 entrato a far parte del Gruppo Samo Industries, ha deciso di sponsorizzare la mostra dedicata al pop-contemporaneo, titolata “Andy Warhol e l’Italian Pop” visitabile, presso il Castello Visconteo del Comune di Pagazzano, da sabato 19 marzo al 2 maggio prossimo. L’esposizione, ospitata negli spazi re-

centemente restaurati del Castello, loca-tion suggestiva e protagonista del patri-monio culturale del territorio bergama-sco, raccoglie una trentina di capolavori originali appartenenti ad Andy Warhol ed altrettante opere, tra dipinti, sculture e grafiche, di artisti italiani emergenti. Vittorio Sgarbi, nella veste di critico d’ar-te, è ospite d’onore dell’evento, curato dalla Fondazione Mazzoleni e patrocina-to dagli enti comunali e regionali oltre che dadiverse realtà imprenditoriali tra cui, appunto, Inda. “Innovazione, sviluppo locale e salva-guardia del territorio sono i valori su cui si basa la filosofia del Gruppo Samo Indu-stries, che sostiene da sempre la promo-zione di iniziative in tale direzione - ha commentato l’AD di Inda, Denis Ventura-to -, e ogni anno ci impegnamo in pro-getti per rafforzare il valore dei marchi e del territorio”.

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TileNews

GRAND PRIX 2015…ECCO I NOMI!

La Giuria Internazionale riunitasi lo scor-so 11 Marzo presso il Creative Centre Casalgrande Padana ha selezionato, do-po un’intensa e dibattuta sessione di la-vori, i progetti finalisti candidati al Grand Prix 2012-2015.Presieduta da Franco Manfredini (Presi-dente di Casalgrande Padana) e compo-sta da Alfonso Acocella (architetto e do-cente della Facoltà di Architettura di Fer-rara), Riccardo Blumer (architetto e do-cente dell’Accademia di Architettura di Mendrisio), Giuseppe Cappochin (archi-tetto e presidente dell’Ordine degli Ar-chitetti di Padova), Christophe Le Gac (architetto e giornalista), Domenico Po-destà (architetto designato dal Consiglio Nazionale degli architetti di Roma), Se-bastian Redecke (architetto e direttore della rivista Bauwelt) e Matteo Vercelloni (architetto, giornalista e critico d’Archi-tettura), la giura ha decretato, tra le oltre 150 candidature, i nomi dei finalisti della 10a edizione, valutando le opere che meglio hanno interpretato il tema del materiale ceramico quale protagonista del progetto.Quattordici i progettisti selezionati: Stu-dio Kunyho Epitèsziroda kft, Architetto Zoltan Kun (Budapest, Ungheria) per il Mercato Klauzal; Studio Stelmach i Part-nerzy, Architetto Boleslaw Stelmach (Lu-blin, Polonia) per la Zamkowe Tarasy Gal-lery; Studio Paragon Architects, Architet-ti Anthony Orelowitz, Vivien Yun,Amir Livneh (Johannesburg , Sud Africa) per 115 Wall Street; Studio Peia Associati, Ar-chitetto Giampiero Peia (Milano, Italia) per lo Sky Lounge Bar_Kempinsky Resi-dence and suites; Studio SBG Architetti, Architetto Giulio Barazzetta (Milano, Ita-lia) per la Chiesa di vetro di Baranzate; Studio Tatinvestgrazhdanproject NPF Kazan, Architetto Airat Sibaev (Kazan, Russia) per la Stazione fluviale Medrese; Studio JM Architecture, Architetto Jaco-po Mascheroni (Milano, Italia) per Monte-bar Villa; Studio Arquitectura Rafael Freyre, Architetto Rafael Freyre (Lima ,

Perù) per Casa Azpitia; Architetto Alain Demarquette (Cambrai, Francia) per Ai-mant si passion; Studio 5+1 AA, Architetti Gianluca Peluffo e Alfonso Femia (Geno-va, Italia) per IULM Knowledge Transfer Centre, Life il nuovo quartiere Regolo e Docks di Marsiglia; Studio Labics Archi-tetti Francesco Isidori e Maria Claudia Clemente (Roma , Italia) per il MAST; Stu-dio Drigo Ing. Roberto (Fossalta di Porto-gruaro Venezia, Italia) per BID_ON Fashion Shoes Store; Studio Cliostraat Architetto Alessandra Raso (Torino, Italia) per il Nuovo Stadio del Nuoto di Cuneo.I progetti finalisti verranno valutati nelle quattro categorie tipologiche previste dal Premio (Centri Commerciali, Edilizia pub-blica e dei servizi, edilizia industriale, Edi-lizia residenziale, Rivestimenti di facciata, pavimentazioni esterne, Piscine) ed i vin-citori di ciascuna categoria saranno an-nunciati il prossimo 27 maggio in occa-sione della 15a Biennale d’Architettura di Venezia di cui Casalgrande Padana è so-stenitrice ufficiale.

THE.ARTCERAM VINCE IL RED DOT DESIGN AWARD 2016

Il lavabo sospeso TT prodotto da Art Ce-ram e disegnato da Meneghello Paolelli Associati vince il Red Dot Design Award 2016. “The.Art Ceram e Meneghello Paolelli Associati commentano i designer - è un binomio basato sull’empatia, sulla condi-visione dei valori e la passione per il de-sign di prodotto. Ricevere di nuovo il Red Dot Design Award, questo con Art Ce-ram è per noi il terzo, è un onore e la mi-gliore dimostrazione di quando il team sia affiatato”.Il lavabo sospeso TT riprende la caratteri-stica forma della trave a doppia T utilizza-ta nella costruzione degli edifici. Un ri-chiamo formale che crea un lavabo che sfrutta le pareti parallele per accessoria-re il pezzo di vari elementi: porta salviet-te, tavoletta di appoggio che si può spo-stare sui bordi del lavabo, gancio fronta-le. Il lavabo è in Livingtec®, cm 90x40.

MAPEI PARTNER DI “PIERO DELLA FRANCESCA. INDAGINE SU UN MITO”

Mapei ha aderito come partner alla mo-stra “Piero della Francesca. Indagine su un mito”, in svolgimento a Forlì, presso i Musei di San Domenico, dal 13 febbraio al 26 giugno. L’ennesimo esempio di quanto resti sempre stretto il rapporto tra il Gruppo milanese e l’arte e la cultura in genere. Un legame che da sempre coinvolge preferibilmente Mapei in pro-getti e manifestazioni dedicate all’arte e al sostegno sociale. In tal senso anche la mostra “Piero della Francesca. Indagine su un mito”, oltre ad offrire un’importan-te indagine storico-artistica sulla figura di Piero della Francesca, contribuisce a so-stenere i progetti della Fabbrica del Sor-riso, promossa da Mediafriends Onlus in favore della ricerca, prevenzione e cura dei tumori infantili. Da rilevare, inoltre, che la costante attività di ricerca svolta da Mapei nei vari campi di applicazione per l’edilizia, si traduce in concreto so-stegno ai grandi luoghi storici e artistici della cultura italiana. Numerosi gli edifici restaurati con il contributo di Mapei, tra gli altri ricordiamo: il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro Petruzzelli di Bari, il Tea-tro San Carlo di Napoli, il Museo Archeo-logico di Palermo “Antonio Salinas”, la Peggy Guggenheim Collection di Vene-zia. Tra gli interventi di recupero realizza-ti da Mapei, anche la Fontana delle 99 Cannelle a L’Aquila e la Villa del Balbianel-lo sul lago di Como, beni, questi ultimi, sotto tutela del FAI, di cui Mapei è Cor-porate Golden Donor.

28 - Tile Italia 2/2016

Page 31: Tile Italia 2/2016

ADVE

RTIS

INGTileNews

FIEMME 3000 SBARCA IN CINA

Parte da Shanghai il processo di interna-zionalizzazione di Fiemme 3000 con l’i-naugurazione, lo scorso 24 febbraio, del primo monomarca, rivolto alla fascia alta del mercato cinese. Si tratta di uno spazio di 100 mq, proget-tato dai designer Yinghua Bao e Liu Hao, nello Huangpu District, in Jumen Road nel complesso The Bridge 8 Phase 3, ex area industriale dove si è sviluppata una comunità internazionale di designer, arti-sti e creativi.“Ricordo ancora quando, circa dieci anni fa, più persone cercavano di convincer-mi dei vantaggi di esternalizzare la pro-duzione in Cina - commenta Marco Feli-cetti, titolare ed AD di Fiemme 3000 -. Rifiutai e dissi ai miei collaboratori: quan-do saremo pronti andremo in Cina per esportare i nostri prodotti “made in Tren-tino”, non per trasferirvi la nostra filiera produttiva. Con grande soddisfazione possiamo dire che quel giorno è arriva-to”. Luca De Mauro, export manager dell’a-zienda ha quindi aggiunto: “Si tratta di un grande traguardo per la nostra azienda, ma anche di un punto di partenza impor-tante. Abbiamo infatti in programma altre quattro aperture nei prossimi due anni. Prima tappa sarà New York, dove siamo in fase di produzione degli allestimenti, ma ci stiamo già muovendo anche verso altri mercati”.Lo showroom appartiene alla Padovaer Woodware Co. Ltd., azienda nata dalla volontà del titolare Mr. Shao d’importare un solo marchio di pavimenti e rivesti-menti in legno di alta gamma e BIOcom-patibili, esattamente come quelli di Fiem-me 3000. L’intento è quello di rivolgersi a un mer-cato di alta fascia, che in Cina si sta rapi-damente sviluppando in parallelo con la crescente sensibilità verso le tematiche green, la riduzione dell’inquinamento e la ricerca di un benessere sempre più na-turale. Oggi Fiemme 3000 è presente con distributori in Svizzera, New York, Londra e in Russia.

LAMINAM WORLD ATLAS @ BIENNALE ARCHITETTURA VENEZIA

Laminam, specialista nella produzione di superfici ceramiche di grande formato e minimo spessore per gli esterni e gli in-terni, testimonia il forte legame con il mondo dell’architettura attraverso la par-tecipazione, in qualità di “Sostenitore”, alla 15a Mostra Internazionale di Architet-tura La Biennale di Venezia. Laminam sarà anche in laguna il 26 mag-gio, nei giorni del vernissage, per presen-tare il World Atlas Book - un volume a ti-ratura limitata dedicato agli scatti più emozionanti catturati dal fotografo fio-rentino Andrea Garuti delle principali rea-lizzazioni in Laminam nel mondo, edifici pubblici e privati dal centro di Tokyo alla Camera dei deputati in Messico, dalla Scuola di Mosca al Fluxmans Building in Sud Africa, da Panmure Station in Nuova Zelanda al Bloor East di Toronto. Un re-portage fotografico che intreccia archi-tettura, realtà e racconto di viaggio, per-correndo tutte le strade nel rispetto di popoli e culture. Il libro sarà svelato in occasione della ta-vola rotonda promossa da Laminam “Il Pianeta in Superficie” in programma il po-meriggio del 26 maggio presso la Biblio-teca della Biennale nello storico Padiglio-ne Centrale ai Giardini. Moderata dall’autore e regista Raffaello Fusaro, la tavola rotonda ospiterà voci autorevoli del mondo dell’architettura contemporanea, quali l’italiano Gianluca Peluffo 5+1AA, l’indiana Anupama Kun-doo, il cinese Zhang Ke, il brasiliano Hum-berto Campana, con la presenza straor-dinaria di Giuliana Bruno, professore or-dinario alla Harvard University, diparti-mento di Visual and Environmental Stu-dies.

Page 32: Tile Italia 2/2016

ACIMAC RESEARCH DEPARTMENTFINANCIAL STATEMENT A N A L Y S I S

ACIMACVia Fossa Buracchione 8441126 Baggiovara (MO)

ITALYT. +39 059 510 336

[email protected]

WORLD SANITARYWARE MANUFACTURERS

PRODUTTORI MONDIALI DI SANITARI

ANALISI DI BILANCIO DEI PRODUTTORI MONDIALI DI:

A. PRODUTTORI MONDIALI DI PIASTRELLE290 AZIENDE DA 39 PAESI (2012-2014)

B. MACCHINARI PER L’INDUSTRIA CERAMICA E DEL LATERIZIO + COLORIFICI213 AZIENDE DA 12 PAESI (2012-2014)

C. PRODUTTORI MONDIALI DI LATERIZI 205 AZIENDE DA 21 PAESI (2011-2013)

D. PRODUTTORI MONDIALI DI SANITARI 99 AZIENDE DA 37 PAESI (2011-2013)

ACIMAC RESEARCH DEPARTMENT

ACIMACVia Fossa Buracchione 8441126 Baggiovara (MO)

ITALYT. +39 059 510 336

[email protected]

WORLD HEAVY CLAY MANUFACTURERS

PRODUTTORI MONDIALI DI LATERIZI

FINANCIAL STATEMENT A N A L Y S I S

L’azienda ha valori in crescita o in contrazione?

L’azienda ha una struttura finanziaria equilibrata?

ANALISI DI BILANCIO: PRINCIPALI CONTENUTI

ACIMAC RESEARCH DEPARTMENT

ACIMACVia Fossa Buracchione 8441126 Baggiovara (MO)

ITALYT. +39 059 510 336

[email protected]

WORLD CERAMIC AND HEAVY CLAY MACHINERY MANUFACTURERS AND COLOR & GLAZE MANUFACTURERS

PRODUTTORI MONDIALI DI MACCHINARI PER L'INDUSTRIA CERAMICA E DEL LATERIZIO E COLORIFICI

FINANCIAL STATEMENT A N A L Y S I S

2nd EDITIONyear 2015

In italiano e inglese

ACIMAC/MECS

Via Fossa Buracchione 84

41126 Baggiovara (MO) ITALY

T. +39 059 510 [email protected]

FINANCIAL STATEMENT ANALYSIS

WORLD CERAMIC TILE MANUFACTURERS

ACIMAC/MECS - Machinery Economic Studies

2nd EDITIONyear 2016

MECSMachinery Economic Studies

2a EDIZIONE

ANALISI DI BILANCIO

3 anni di dati: 2012-2014

Struttura dell’attivo e del passivo

Stato patrimoniale

Conto economico

Indici di liquidità e struttura finanziaria

INFO:CENTRO STUDI

ACIMACLuca Baraldi

[email protected]. 059 510336

A B

C

D

MECSMachinery Economic Studies

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PRODUZIONE E CONSUMO MONDIALE DI PIASTRELLE CERAMICHE

• Dati di produzione, consumo, export e import di piastrelle per macroaree e singoli paesi

• Serie storiche 2005-2014 • 76 Paesi censiti

L’azienda è solida?

ANALISI DI BILANCIO: PRINCIPALI CONTENUTI

3a EDIZIONE

anno 2015

PRODUZIONE E CONSUMO MONDIALE DI PIASTRELLE CERAMICHE

In inglese

Indici di redditività, struttura, operativi, per dipendente

L’azienda performa meglio o peggio dei suoi competitors?

Confronto dei valori aziendali con i valori medi nazionali e internazionali di redditività

Rating di stabilità finanziaria e rischio default

Analisi cluster: confornto dei valori aziendali con quelli delle aziende dal comportamento economico simile

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Massimo Gasperini

Pavimenti di legno,

Il parquet

32 - Tile Italia 2/2016

2015 in ripresa

Riportiamo i dati quantitativi (espressi in migliaia di mq) su Produzione e Con-sumo di parquet in Italia - consunti-vi del 2015 e previsionali per il 2016 - ela-borati dal Gruppo Produttori Pavimenti di Legno di FederlegnoArredo per FEP, la Fédération Européene de l’industrie du Parquet.Dati che, per il 2015, confermano final-mente una ripresa quantitativa della Pro-duzione nazionale (+4,2%) destinata ad ulteriormente rafforzarsi nelle stime for-nite per il corrente anno.Confermata anche la crescita delle Esportazioni che, dopo il +11,6% segnato nel 2014, chiudono il 2015 con un nuovo

TAB. 1 - PRODUZIONE DI PARQUET IN ITALIA (1.000 metri quadrati)

Tipologia 2015 2016*

Mosaico n.d. n.d.

Parquet tradizionale (14/22 mm) 100.000 120.000

Multistratodi cui:2 strati3 strati (2 o 3 liste)3 strati (lista unica)

2.140.000

70%5%

25%

2.350.000

70%5%

25%

*Stime - Fonte: FederlegnoArredo, gruppo produttori pavimenti in legno

IL PARQUET IN ITALIA (1.000 metri quadrati)

PAESE 2011 2012 2013 2014 2015 2016*

A - Produzione nazionale 3.876.000 3.296.000 2.950.000 2.150.000 2.240.000 2.470.000

B - Importazioni 7.446.000 6.329.000 6.012.000 5.567.000 5.410.000 5.370.000

C - Esportazioni 1.722.000 1.465.000 1.202.000 1.342.000 1.400.000 1.440.000

D - Consumo interno (A+B)-C 9.600.000 8.160.000 7.760.000 6.375.000 6.250.000 6.400.000

*Stime - Fonte: FederlegnoArredo, gruppo produttori pavimenti in legno

Page 35: Tile Italia 2/2016

Pavimenti di legno,

Il parquet

dato positivo: +4,3%.Nel 2015, comunque, il Consumo inter-no di parquet ha registrato un’ulterio-re flessione che ha sfiorato il -2%, anche se le stime 2016, elaborate dal Gruppo Produttori Pavimenti di Legno di Federle-gnoArredo, sono per la prima volta - do-po svariati anni - ottimiste e prevedono per il corrente anno una positiva inversio-ne di tendenza anche per quanto riguar-da la domanda interna.

Massimo Gasperini, titolare di CP Par-quet e alla guida del Gruppo Pavimenti di Legno per il triennio 2014-2016, pre-sentando i dati ha così commentato: “Il 2015 è stato senz’altro un anno duro per l’industria italiana del parquet, anche se qualche segnale positivo - lo dicono i nu-meri - c’è stato. Segnale che mi fa pen-sare che possiamo sostenere un miglior 2016. Sono ottimista per natura e sono convinto che i presupposti per crescere ci siano.Sono fermamente convinto che le due leve su cui puntare in questo momen-to siano il made in Italy e la “produzio-ne sostenibile”: dobbiamo tornare a cre-are posti di lavoro sul territorio e a spin-

Tile Italia 2/2016 - 33

TAB. 2 - IMPORTAZIONI DI PARQUET IN ITALIA (1.000 metri quadrati)

Tipologia 2015 2016*

Mosaico n.d. n.d.

Parquet tradizionale (14/22 mm) 1.250.000 1.110.000

Multistrato 4.160.000 4.260.000

*Stime - Fonte: FederlegnoArredo, gruppo produttori pavimenti in legno

TAB. 3 - ESPORTAZIONI DI PARQUET IN ITALIA (1.000 metri quadrati)

Tipologia 2015 2016*

Mosaico n.d. n.d.

Parquet tradizionale (14/22 mm) 150.000 130.000

Multistrato 1.250.000 1.310.000

*Stime - Fonte: FederlegnoArredo, gruppo produttori pavimenti in legno

gere presso il consumatore e i decision makers gli innumerevoli pregi del nostro prodotto, primo tra tutti il fatto di prove-nire da una materia prima, il legno, soste-nibile e rinnovabile, un prodotto in grado di farci ritrovare l’armonia con l’ambiante

che ci circonda”.

Certamente, rileva la FEP, l’aumento dei prezzi della materia prima legno (a causa di oggettive difficoltà di reperimento sul mercato) non aiuta il prodotto “naturale”

Page 36: Tile Italia 2/2016

Il parquet

34 - Tile Italia 2/2016

Consigliere Incaricato Massimo Gasperini - CP PARQUET SRL

Vice-Consigliere Incaricato Franco Capicchioni - ALI SPA Renato Del Bello - TIMBY PARQUETS SRL

Consiglio Tecnico Renza Altoè - PARCHETTIFICIO GARBELOTTO SRL Giorgio Bolzan - BOLZAN SRL Marco Bruno - BRUNO SRL Franco Capicchioni - ALI SPA Renato Del Bello - TIMBY PARQUETS SRL Massimo Gasperini - CP PARQUET SRL Andrea Margaritelli - MARGARITELLI SPA Lorenzo Onofri - STILE PAVIMENTI LEGNO SPA Andrea Signoretti - GAZZOTTI SPA

a competere con pavimentazioni “alter-native” che fanno del prezzo la loro for-za, ma la crescita delle Esportazioni ita-liane dimostra che la domanda di qualità del prodotto e di ricerca sul design non ha confini e continua ad essere premia-ta dal mercato.

Anche la FEP, anticipando in occasione del Domotex di Hannover le prime stime 2015, dipingeva un quadro più ottimista, segnalando una stabilizzazione del-le vendite di parquet in tutta Euro-pa, con una tendenza al rialzo negli ultimi mesi dell’anno.

Gruppo Pavimenti di Legno ORGANI DIRETTIVI

Secondo queste anticipazioni si stima che il mercato europeo abbia registra-to nel 2015 una lieve crescita dello 0,5%, pur trattandosi di una previsione ancora soggetta a possibili variazioni. I dati completi saranno resi pubblici, co-me di consueto, all’Assemblea annua-le FEP - giunta alla 60° edizione - in pro-gramma il prossimo 16 e 17 giugno a Thun, in Svizzera.Come indica il trend degli ultimi anni, i ri-sultati mostrano alcune variazioni da Pa-ese a Paese, ma per la prima volta anche i mercati dell’Europa meridionale sem-brano riprendere slancio.I risultati migliori si confermerebbero in Svezia e Ungheria, con una solida cresci-ta, ma anche Paesi Bassi, Belgio, Polo-nia e - in minor misura - Francia registre-rebbero un buon andamento. Germania, Austria e Svizzera rimangono stabili ad un buon livello di consumo. ❞

TAB. 4 - CONSUMO DI PARQUET IN ITALIA (1.000 metri quadrati)

Tipologia 2015 2016*

Mosaico n.d. n.d.

Parquet tradizionale (14/22 mm) 1.200.000 1.100.000

Multistratodi cui:2 strati3 strati (2 o 3 liste)3 strati (lista unica)

5.050.000

60%5%

35%

5.300.000

60%5%

35%

TOTALE CONSUMO 6.250.000 6.400.000

*Stime - Fonte: FederlegnoArredo, gruppo produttori pavimenti in legno

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Il parquet

Intervista a Ballardini, Original Parquet Spa

Roberto Ballardini

Tile Italia: - Come si è chiuso il 2015 per Original Parquet? -Roberto Ballardini: “Direi che aver avuto il coraggio di riappropiarci integral-mente del Made in Italy ci ha premiato in maniera addirittura inaspettata: Original Parquet ha chiuso il 2015 con un fattura-to in crescita di oltre il 15%”.Tile Italia: - Un ottimo risultato che va ben oltre i dati, seppure finalmente posi-tivi, riportati dalla Federezione Europea del Parquet e relativi al mercato europeo 2015…-R. Ballardini: “Sì un ottimo risultato, che peraltro conferma proprio quella ripresa dei mercati europei rilevata anche da FEP, perchè è proprio su questi mercati che Original Parquet ha ottenuto i miglio-ri risultati, a cominciare da Svizzera, Francia, Germania, Spagna, Inghilterra e Irlanda. Oltre a questo, però, nel 2015 abbiamo anche iniziato a raccogliere i frutti di un lavoro avviato negli anni pre-cedenti nei paesi dell’est europeo, Rus-sia compresa. Risultati che, certo, avreb-bero potuto essere molto più ricchi se la situazione economica in quel grande pa-ese non avesse subito il tracollo che tut-ti conosciamo. Ma è stato per noi positi-vo anche il fatturato ottenuto sui merca-ti arabi, con in testa Arabia Saudita, Ku-wait, Libano e un po’ tutta la fascia nord

africana. Nel complesso il fatturato este-ro 2015 di Original Parquet è praticamen-te raddoppiato sull’anno precedente.”Tile Italia: - E il mercato italiano? -R. Ballardini: “Anche in Italia abbiamo chiuso in territorio positivo: +3,5% sul 2014. Un risultato peraltro frutto di una severa selezione dei Punti Vendita e di un sistema di vendita sottoposto alle regole di Coface - una delle maggiori agenzie di assicurazione sul credito -. Devo ricono-scere che è proprio grazie alle direttive Coface se, nel 2015, abbiamo registrato insolvenze inferiori all’1% sul fatturato. Una metodologia di vendita certamente inusuale per il mondo dei pavimenti e dei rivestimenti, ma che, se da un lato ti co-stringe a contrarre il parco dei clienti, dall’altro ti induce ad impegnarti operati-vamente in maniera molto più attenta e stringente con i clienti attivi e solventi.” Tile Italia: - Un attimo, andiamo per ordi-ne. Cosa intendeva dire all’inizio, quando ha sostenuto che i risultati positivi che sta ottenendo Original Parquet sono dovuti ad “un riappropriarsi del Made in Italy”? -R. Ballardini: “Significa che, come scri-veva Roberto Gervaso anni fa, spesse volte “l’ambizione fa guardare troppo avanti e troppo poco indietro”. Tradu-cendo: già nel 2014 mi ero convinto della necessità di riportare la maggior parte

della produzione in Italia, all’interno dell’a-zienda, rinunciando il più possibile alle esternalizzazioni. Perché è solo così, controllando da vicino e con costanza l’intero ciclo produttivo, che possiamo garantire alla nostra creatività di espri-mersi pienamente, giocando al meglio la carta vincente del Made in Italy. I miei clienti più fidelizzati possono confermare che molto spesso i nostri meeting li fac-ciamo in produzione, controllando la qualità dei prodotti selezionati.”Tile Italia: - Come vi siete mossi? -R. Ballardini: “In totale abbiamo pro-grammato investimenti in macchinari e tecnologie di lavorazione - tutti esclusi-vamente italiani - per circa 1 milione di euro. Il tutto senza l’utilizzo del credito delle Banche, oggi pressoché irreperibi-le. Ad oggi abbiamo istallato 1 nuova pressa di ultimissima generazione, dedicata alla costruzione del sandwich (pavimento prefinito), completamente automatica, in grado di garantire il prodotto anche con posa su sottofondi riscaldati ed 1 mac-china profilatrice, per realizzare l’incastro maschio e femmina su nostro specifico engineering idoneo anche per posa flot-tante. Inoltre abbiamo acquistato una nuova troncatrice/profilatrice elettronica in linea per la realizzazione di pavimenti a

Stand Original Parquet a Cersaie 2015

Tile Italia 2/2016 - 35

Page 38: Tile Italia 2/2016

36 - Tile Italia 2/2016

Il parquet

stionale della merce e della sua movi-mentazione.”Tile Italia: - Un impegno a 360°… -R. Ballardini: “Ripeto: vogliamo riporta-re la gran parte delle fasi produttive all’in-terno dello stabilimento, per controllarle direttamente. Naturalmente abbiamo an-che avviato il percorso di formazione e ri-organizzazione per l’ottenimento della

disegno.Naturalmente all’interno dello stabilimen-to abbiamo anche messo a norma il si-stema di aspirazione, mentre sono state allestite camere di stabilizzazione dei sandwich 2-3 strati necessari alla produ-zione di prefinito.E’ poi recente l’assunzione di un inge-gnere cui è stato affidato il Laboratorio

per il Controllo Qualità, destinato a con-trollare il prodotto nelle varie fasi di lavo-razione. Abbiamo anche istallato un Taber Test, per testare la resistenza all’abrasione delle varie finiture di superficie e riorga-nizzato il magazzino, procedendo, an-che in questo caso, all’assunzione di un tecnico responsabile del controllo ge-

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Il parquet

ci richieste di alcuni mercati esteri.”Tile Italia: - Quali le prossime mosse? -R. Ballardini: “Dobbiamo dare nuovo in-put allo studio del prodotto, sia come for-mato sia come decoro e finitura di super-ficie. Di fatto stiamo lavorando a grandi novità, ma non voglio anticipare ancora nulla… Quando saremo pronti vi faremo sapere.” ❞

certificazione ISO 9001. Il fine è quello di sviluppare prodotti di alta gamma, imme-diatamente identificabili come apparte-nenti al miglior Made in Itay. Una scelta, un impegno e uno sforzo che peraltro ci ha già ripagato nel 2015.”Tile Italia: - La tendenza positiva del mercato si è confermata anche nel primo trimestre 2016? -

R. Ballardini: “Gennaio e febbraio sono stati caratterizzati da un nuovo rallenta-mento del mercato interno, valutabile nell’ordine del 15% ma, come da mia pre-visione, marzo ha subito mostrato una decisa ripresa che ci ha permesso di re-gistrare, a fine mese, un ottimo +5% complessivo sul trimestre. Ovviamente tutto ciò è stato possibile grazie alle viva-

Alberani Parketti 57

Assoposa 27

Bardini 18

Buzon 15

Centro Studi Acimac 30-31

Cercol 4

Cersaie 95

Covestro 23

CVR 53

Dural 29

Fassa 17

Impertek 45

Kährs 1

Mapei II Cop.

Materialicasa.com 62-63

Opera 61

Original Parquet 2-3

Porcelanosa 25

Progress Profiles III Cop.

Raimondi 21

Rondine Group 8

Schlüter-Systems Italia IV Cop.

Seychelles 22-85

Tecnargilla 96

Elenco Inserzionisti

Tile Italia 2/2016 - 37

Page 40: Tile Italia 2/2016

Parquet

Situata nel cuore di Midtown Manhattan, la MuseuM Tower sorse nel 1984 come parte del progetto di ampliamento del MoMA - Museum of Modern Art di New York.La torre si eleva per 52 piani, di cui 6 destinati al Museo, ed ospita 240 appartamenti alto di gamma.Gli alti soffitti, le finestre a tut-ta altezza, delle quali alcune ad angolo, e l’ampiezza degli ambienti rendono gli apparta-menti particolarmente lumino-si, con vedute spettacolari sul-la città e i suoi grattacieli, e da alcune finestre è possibile go-dere della vista del sottostante giardino di sculture del MoMA.

Il recente intervento di ristrut-turazione di un appartamento della Museum Tower, firmata da Asdrubal Franco e Andres Azpurua (Domoarchitecture + OnSite), ha reso protagoni-ste le vedute dell’esterno che arricchiscono gli ampi spazi li-ving. Come colore dominan-te negli interni è stato scelto il bianco, negli arredi, nei soffitti e nelle pareti in cui si aprono le ampie finestre, che appaiono quasi incorniciate come gran-di quadri.

I progettisti hanno quindi se-lezionato per il pavimento Slide* - nella versione Rive-stimento a Pavimento e fini-tura Naturplus 2 - disegna-to da Daniele Lago per Listo-ne Giordano ed appartenen-te alla collezione Natural Ge-nius, la cui originale composi-zione geometrica si ispira alle proporzioni del “numero au-reo”.I moduli trapezoidali di Slide con finitura in essenza rove-re sono virtualmente compo-nibili secondo infiniti model-li di posa e offrono nell’insie-me una sensazione di casua-lità nel disegno del pavimen-to, arricchendone l’impatto visivo e formale e sovverten-do l’immagine classica dellapavimentazione in parquet. La tonalità del Testa di Mo-ro, adatta ad armonizzarsi con il bianco prevalente de-gli interni, evidenzia il disegno geometrico della pavimenta-zione, creando un effetto di-namico di linee, angoli e sfu-mature cromatiche che valo-rizza ulteriormente l’apparta-mento, rendendolo coeren-te con l’ambiente circostan-te dedicato all’arte e design moderno.

Listone GiordanoAPPARTAMENTO PRIVATO NELLA MUSEUM TOWER, NEW YORK

progetti

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Listone Giordano

*Slide - collezione Natural Genius, Design Daniele LagoSlide è un pavimento modulare composto da forme geometriche trapezoidali, dimensionate sui principi matematici alla base della generazione dei cristalli in natura, in modo da rendere possibili sorpren-denti configurazioni.Slide si suddivide in due versioni: 1. versione Rivestimento a

Pavimento, composto da 3 moduli trapezoidali con spessore totale di 13 mm e spessore di strato nobile di 1 mm di tranciato di legno di rovere. Montato su supporto in multistrato controbi-lanciato, è indicato per posa a colla.

2. versione Pavimento in Legno,

composto da 2 moduli trapezoida-li con spessore totale di 12,5 mm e spessore di strato nobile di 3,5 mm di tranciato di legno di rovere. Montato su supporto in multistrato di betulla, è indicato per posa a colla.

Slide è disponibile in due finiture - entrambe adottanti la tecnologia antibatterica Crystalcare:1. NATURPLUS 2 a base di resine

acriliche ad essiccazione UV, con residuo secco 100% (assenza di solventi), utili per ottenere una elevata resistenza all’abrasione (oltre 10.000 giri nel test Taber eseguito con mola CS10 e abrasione fino a legno), elasticità del film vernice e suo ancoraggio

al legno, trasparenza. Prima dell’applicazione delle finitura la superficie del legno è sottoposta a trattamento di spazzolatura per rimuovere le parti più tenere e mettere in evidenza i pori e la struttura della materia. La riflettenza è di circa 7 gloss.

In questa tipologia di finitura Slide - sia nella versione Rivestimento a Pavimento sia in quella Pavimento in Legno - è disponibile nelle colorazioni: Biancospino, Montblanc, Tortora e Testa di Moro.

2. OLEONATURE a base di oli naturali essiccati all’aria. Alcuni di questi oli contengono pigmenti di colore.

Prima dell’oleatura la superficie

del legno è sottoposta a trattamento di spazzolatura per rimuovere le parti più tenere e mettere in evidenza i pori e la struttura della materia.

Uno speciale trattamento finale di protezione, applicato in ultima mano, consente a questa finitura naturale - rispetto alle normali finiture ad olio - una più agevole manutenzione e una buona resistenza alla penetrazione dei liquidi comunemente usati in ambito domestico.

In questa tipologia di finitura Slide è disponibile solo nella versione Pavimento in Legno, nelle colorazioni Biancospino, Montblanc, Tortora e Testa di Moro.

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Kährs

Area-8 è un luogo metropolitano dove ca-sa di produzione, agenzia di comunicazio-ne, cinema, teatro e caffè si fondono in un apparente stile shabby chic.Inaugurato nell’agosto 2014 nella città dei Sassi, capitale europea della cultura 2019, Area-8 è un hub della poliedricità: di giorno accoglie professionisti che macinano pro-getti di comunicazione visiva per clienti na-zionali e internazionali e, dal tramonto fino all’alba, si trasforma in bar, teatro, cinema, ballroom, tra cocktail dalle formule origina-li e stuzzichini molto glocal.“È un’ode all’incertezza - dice Mikae-la Bandini, ideatrice e curatrice dello spa-zio dai mille volti -. Area-8 prende il nome dall’area del cervello responsabile della ge-

stione del pensiero complesso, individuato dal medico tedesco Brodmann all’inizio del secolo”.

Area-8, 550 metri quadrati di spazi anti-chi prestati alla modernità, è stato arreda-to con estrema cura, rincorrendo le diverse destinazioni d’uso di spazi aperti, grotte ed angoli più recessi.

La pavimentazione è stata realizzata con la collezione “Da Capo Collection”, finitura di superficie Indossati, dimensione della plan-cia mm 1900x190 per mm15 di spessore.La Da Capo Collection si declina in 9 diffe-renti tonalità di colore, dal chiaro allo scuro, ma tutte accumunate in un aspetto rustico.

“AREA-8”, NELLA CITTÀ DEI SASSI

progetti

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Kährs

La collezione Da Capo è il risultato di un lungo lavoro manuale applicato ad ogni tavola, compresi i trattamenti di raschia-tura e oliatura.

Scheda tecnica:

· Numero di strati: 3· Spessore: 15 mm· Strato di usura: 3,5 mm· Incastro: Woodloc®

· Posa in opera: posa flottante su una su-perficie piana e stabile, come calce-struzzo, pannello truciolare o legno.

Il pavimento può anche essere incollato.· Può essere levigato: 2-4 volte· Garanzia: 30 anni

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Per la pavimentazione di questo attico, rea-lizzato in una amena località balneare, sono stati scelte due collezioni Garbelotto in gra-do di rispondere a specifiche esigenze: per gli interni un parquet prefinito a 2 strati; per gli esterni un decking in teak ideale per re-sistere alle sollecitazioni atmosferiche e al-la salinità dell’aria.

Le pavimentazioni interne sono state rea-lizzate con la serie i Master Floor Big Old, modello “San Giorgio”: pavimento prefinito 2 strati, con colle viniliche e vernici a base acqua e pertanto adatto alla bioedilizia, na-to da uno studio sempre attento alla qualità e alla tradizione, che intende portare novità e design all’interno delle abitazioni.

Su richiesta le tavole Master Floor Big Old sono inoltre certificabili [email protected] tratta di parquet in rovere, scelta rustica, con spessore di 15mm, larghezza 170-200 mm e lunghezza che varia da 800 a 2500 mm, bisellato sui 4 lati, spazzolato. La finitura “San Giorgio” fa parte delle fini-ture della serie “I Masselli”, create per im-

UN ATTICO AL MARE

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Garbelotto progetti

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preziosire qualsiasi tipo di ambiente e sono state battezzate con nomi di luoghi di Ve-nezia, in omaggio alla città lagunare cono-sciuta in tutto il mondo come città d’arte e della bellezza.

Per pavimentare l’ampio terrazzo esterno si è invece scelto di utilizzare Decking in

teak. Ideale per bordi piscine, terrazze, camminamenti, balconi, patii, logge e rive-stimenti esterni. Decking, fornito in listoni tradizionali dispo-nibili anche nelle specie legnose Ipè, Mas-saranduba e Termo Frassino, in questo caso è stato posato a correre, mediante fissaggio con viti su magatelli della stessa

specie legnosa. Le viti sono poi state coperte con un “tappo” in teak per far scomparire la te-sta in metallo. Dimensioni delle tavole in Teak: spess. 19/21 x largh.120 x lungh.900/2500 mm. Le tavole sono disponibili con o senza zi-grinatura antiscivolo e fresatura per clips.

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Garbelotto

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Cercol

F.30 MONOPARQUET è un adesivo monocompo-nente poliuretanico igroin-durente, esente da solventi e ammine libere, per la posa di parquet massiccio e pre-finito anche su massetti ri-scaldanti. F.30 MONOPARQUET, pre-senta un’ottima lavorabilità, elevata resa, eccellente te-nuta della riga e può essere utilizzato anche da posatori

allergici a prodotti epossidici ed epossipoliuretanici. Nel rispetto per l’ambiente e per la salute degli utilizzatori e dei fruitori finali, il prodotto è caratterizzato da una bas-sissima emissione di sostan-ze organiche volatili (Certifi-cato GEV classe EC1R Plus). La confezione richiudibile del prodotto, in sacchetti di allu-minio, permette di riutilizzar-lo più volte.

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L’ESSENZIALE È INVISIBILE AGLI OCCHI

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“Non è questa l’unica novità - continua Ciambottini -. Tarkett ha infatti intrapreso da alcuni anni un percorso di valorizzazione delle proprie gamme che l’ha portata a cre-scere in maniera importante sul mercato internazionale in generale e italiano in par-ticolare, percorso che continua oggi con il lancio di tre nuove collezioni di pavimenti in legno - Noble, Prestige, Vintage - che pro-pongono soluzioni in linea con le necessità dei consumatori più esigenti: selezioni na-turali del legno, finiture naturali, trattamenti esclusivi della superficie e pose a disegno. Tutte le novità presentate sono trattate con la finitura ad oli e cere naturali Proteco Har-dwax Oil che garantisce una superficie bel-la e resistente. Gli oli di lino e soia penetra-no in profondità, garantendo un’elevata re-sistenza, mentre la cera rimane in superfi-cie creando uno strato protettivo.”

Con una collezione di pavimenti in legno completamente rinnovata, Tarkett si pro-pone al mercato con un nuovo approccio incentrato sul design. Danilo Ciambottini, dal 2010 Marketing Manager Italia della multinazionale france-se, dichiara: “Numerosi studi sostenuti ne-gli ultimi anni hanno dimostrato come la variabile di scelta principale nella selezio-ne di un pavimento in legno sia il design. Partendo da questo presupposto abbiamo deciso di riorganizzare le nostre gamme. Di conseguenza, con l’obiettivo di anda-re incontro alle esigenze del mercato e dei consumatori, ci presentiamo oggi al mer-cato con un approccio molto più diretto, con collezioni distinte in base al design e non in base a differenze tecniche tra i pro-dotti che spesso non interessano il consu-matore”.

Tarkett“Grazie all’ulteriore evoluzione delle colle-zioni di pavimenti in legno - conclude Da-nilo Ciambottini -, Tarkett riconferma il pro-prio primato quale “all in one supplier”: un’azienda leader mondiale nel settore pavimenti in grado di offrire agli interlocu-tori del mercato una gamma completa di prodotti modulari - pavimenti in legno, la-minati e LVT -, realizzati nei propri stabili-menti nel rispetto delle più rigorose nor-mative ambientali, con prezzi competitivi e strumenti dedicati alle specificità del mer-cato”.

Il Gruppo Tarkett distribuisce i suoi pro-dotti in oltre 100 Paesi nel mondo, pos-siede 34 siti produttivi e dispone di circa 12.000 collaboratori. Nel 2015 ha realizza-to un fatturato complessivo di 2,7 miliar-di di euro.

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Tarkett

1. La collezione Noble Tarkett si ispira ai più classici e preziosi pavimenti in legno del Seicento francese. Quel disegno, così legato alla tradizione, è oggi arricchito da una nuova tecnica di spazzolatura della superficie che ne esalta l’effetto di luce nei cambi di direzione della posa.

Scheda tecnica: · Plancia con tecnologia 3 strati con elementi di

differenti dimensioni · Dimensioni: 192x2028x14 mm · Finitura oli e cere naturali Proteco Hardwax Oil · Disponibile in 4 colori

· Classificato secondo EN 14342:2005+A1 2008

2. La gamma Prestige propone plance di Rovere di grandi dimensioni che sembrano usurate dal tempo e dagli agenti atmosferici. Il naturale aspetto del pavimento rende l’ambiente elegante e sofisticato.

Scheda tecnica: Plancia con tecnologia 3 strati Dimensioni: 190x2000/2200x14 mm Finitura oli e cere naturali Proteco Hardwax Oil Disponibile in 3 colori Classificato secondo EN 14342:2005+A1 2008

3. La nuova collezione Vintage è caratterizzata da segni visibili della lavorazione del legno come seghettature e dentellature. Vintage rappresen-ta la perfetta combinazione tra l’eleganza di un pavimento in legno vissuto e i vantaggi offerti dalle tecniche di produzione più moderne.

Scheda tecnica: · Plancia con tecnologia 3 strati · Dimensioni: mm 190x2000/2200x14 e

162x2000x14 · Finitura oli e cere naturali Proteco Hardwax Oil · Disponibile in 8 colori · Classificato secondo EN 14342:2005+A1 2008

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Realizzare un battiscopa che sia per-fettamente compatibile con l’essen-za e la tonalità del parquet posato è tutt’altro che semplice. Peraltro nell’arredamento d’inter-ni non bisogna tralasciare alcun det-taglio, la cui scelta può determina-re fortemente la percezione dell’am-biente, a maggior ragione quando si tratta di “finire” pavimentazioni di pre-gio.E qui entrano in gioco gli articoli di Progress Profiles, primaria azienda

Progress Profiles

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veneta attiva nel settore dei profili tec-nici e decorativi di finitura e nei sistemi di posa, che offre centinaia di soluzioni per valorizzare al meglio qualsiasi pavi-mento in legno, creando contrasti cro-matici eleganti oppure ottenendo una perfetta cromia in coordinato tra batti-scopa e parquet.Progress Profiles mette a disposizione ben 16 diverse linee di battiscopa e numerose finiture, in grado di soddi-sfare le esigenze di ogni spazio garan-tendo al tempo stesso la massima liber-

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Progress Profiles

tà di personalizzazione. Tra le ultime novità, studiate per i pavi-menti flottanti in legno laminato, ci sono:- BATTISCOPA 7016 (foto 1-2) in pvc

espanso (altezza 70mm x spessore 16mm), che viene posato per incollag-gio (silicone acettico-acrilico-mastice) oppure, utilizzando lo specifico suppor-to, con viti, tasselli o chiodi;

- BATTISCOPA 7011 in pvc espanso (altezza 70mm x spessore 11mm) da posare esclusivamente a colla.

Entrambi questi battiscopa sono dispo-

nibili in ben 30 diverse nuance di legno. Grazie a quest’ampia gamma di co-lori qualsiasi pavimentazione può tro-vare il giusto abbinamento: dal mo-gano al wenge, dal rovere al ciliegio, dal faggio all’acero con le loro infini-te striature. Sempre in sintonia con le ultime ten-denze, il nuovo BATTISCOPA in pvc è resistente, economico, facile da po-sare e, soprattutto, realizzato con materiali di prima scelta e atossici.

Soluzioni innovative e 30 differenti finiture

di legno per valorizzare ogni

pavimento

Oltre ai battiscopa, Progress Profiles offre diverse linee di profili LVT, specifici per pavimento in legno e laminato, tut-te disponibili nelle nuove finiture: SOL 40 P, ZERO CURVE (foto 3-4), TER-MINAL PIN (foto 5-6). Queste gamme di profili sono prodot-te in alluminio e rivestite con pellicola in pvc molto resistente al calpestio e all’u-sura, sono di altissima qualità tecnico-estetica e in grado di soddisfare ogni esigenza funzionale abitativa degli spa-zi quotidiani anche per i bassi spessori.

6 www.progressprofiles.coM

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vo dell’omonima azienda famosa per le sue carte da parati.Dall’incontro di queste due eccellen-ze italiane è nato “Undici”, un model-lo di sperimentazione lignea dove il par-quet, materia viva per antonomasia, vie-ne inciso con una tecnica laser innovati-

Una novità assoluta, che si è imposta tra i protagonisti della Milano Design Week, nata dalla collaborazione tra Li-stone Giordano, punto di riferimen-to mondiale nel settore delle pavimen-tazioni in legno di alta gamma, e Inkio-stro Bianco Lab, il laboratorio creati-

Listone Giordano

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ParquetParquet

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Listone Giordano

va ideata da Inkiostro Bianco Lab.Intagli indelebili, incavature che entra-no nella materia per estrarne una nuo-va essenza, il legno diventa una scultura, a bassorilievo, distesa a pavimento, che trova nella cura del dettaglio il marchio di fabbrica dell’azienda umbra.

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Impertek

Impertek è da oltre trent’an-ni attiva nella produzione di specifici supporti per le pavimentazioni soprae-levate. Tra queste uno dei punti di forza è certamen-te rappresentato dalle pa-vimentazioni esterne in de-cking, da realizzare con sup-porti progettati ad hoc e te-stine intercambiabili, compa-tibili con ogni tipo di essenza di legno e formato dei listoni.

- I supporti ad altezza rego-labile sono particolarmente indicati per pavimentazioni autoportanti per terrazze, bordi piscina, passaggi pe-donali su coperture e giar-dini pensili.

In grado di aggirare qualsia-si ostacolo (impianti preesi-stenti, variazioni di penden-za), garantiscono una per-fetta planarità ed alleggeri-mento della pavimentazio-

ne finale, semplicità e velo-cità di posa, aumento dell’i-solamento termico e ridu-zione della trasmissione dei rumori.

- La posa della pavimenta-zione diventa estremamen-te semplice, anche su pa-vimentazioni preesistenti senza demolirle, su qualsi-asi tipo di impermeabilizza-zione senza danneggiarla, sull’isolante termico in caso

di tetti rovesci o su solette in cemento.

La qualità dei materiali impie-gati, i test di tenuta meccani-ca e resistenza, garantisco-no una lunga durata dei sup-porti Impertek anche a tem-perature proibitive. La po-sa infatti può tranquillamen-te avvenire con un range da -40 a +75 °C.

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Domani Collection by Kährs è un par-quet prefinito 3 strati, con strato nobile in Acero canadese e aggancio a secco WoodLoc2G per posa flottante o incol-lata. Tema centrale nello sviluppo della Doma-ni Collection - formato di mm 1900x190 e spessore di mm 15 - è stato quello di

preservare la sensazione naturale del le-gno, arricchendola di dolcezza tramite l’uso combinato di olio opaco e cera in-durente, una spazzolatura delicata e una leggera piallatura manuale. Il trattamento di superficie è ad olio na-turale. In tutto Domani Collection si compone di

Kährs

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Kährs

sette finiture, ognuna con un proprio uni-co stile ed un carattere dinamico, con co-lori che spaziano dal bianco - grigio con ombre naturali a toni carichi e più scuri.

Nelle foto le versioni Acero Canadese Nebbia (1) e Acero Canadese Bru-ma (2).

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Mapei

Ultrabond Eco P909 2 K Plus è indicato per l’incollag-gio di pavimenti in legno, mas-sicci o prefiniti multistrato, di qualsiasi formato e specie le-gnosa. La posa può avvenire su massetti cementizi, mas-setti realizzati con Mapecem, Mapecem Pronto, Topcem, Topcem Pronto e prodotti si-milari, pavimenti esistenti in ceramica, marmo, marmet-te, pavimentazioni esistenti in legno incollato e massetti in

anidride. E’ inoltre idoneo per sottofondi riscaldanti.Prima di procedere alla posa è necessario controllare at-tentamente il sottofondo per verificarne le condizioni e ren-derlo idoneo per la posa della pavimentazione.

Caratteristiche tecniche:

Ultrabond Eco P909 2 K Plus è un adesivo bicom-ponente senz’acqua e senza

solventi e a bassissima emis-sione di sostanze organiche volatili (EMICODE EC1 R PLIS). Conforme alla EN 14293 nella categoria “hard”

Miscelazione dell’adesivo

I due componenti di Ultra-bond Eco P909 2 K Plus - componente A, polimero poliuretanico, e componen-te B, indurente liquido - sono confezionati in contenitori in

rapporto predosato. Ogni tipo di modifica dei rap-porti di miscelazione tra com-ponenti compromette la cor-retta reticolazione del prodot-to. Il tempo di presa dipende dalla temperatura ambientale: in estate il prodotto indurisce velocemente mentre, in inver-no, si allungano i tempi. A temperature inferiori a +10°C la reazione diviene troppo len-ta e non è consigliabile la posa del parquet.

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Parquet

Liberi di immaginare.

Il claim Ali Parquets, proposto con la colla-borazione dello studio Magazino, è pensa-to per sovvertire le regole, essere contro-tendenza vintage, cool, evergreen. In un momento in cui la maggior parte della produzione di pavimentazioni lignee con-

tinua a proporre i grandi formati, ALI Par-quets rilancia il piccolo formato, proponen-do ai progettisti di sperimentarsi nell’arre-damento dello spazio che, peraltro, e pro-prio grazie ai formati ridotti, risulterà visiva-mente più ampio.

Gli anni Sessanta sono la fonte da cui han-

Ali Parquets

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Ali Parquets

no tratto ispirazione Elisabetta Bartolucci e Michela Sanchi, architetti dello Studio Co-Design, ideatori di questa linea di parquet denominata “Optical Wood”. Anni Sessanta caratterizzati da voglia di li-bertà e aria di cambiamento, dalla com-parsa della mi-nigonna, dai micropois e dall’optical art ed è proprio quest’ultima,

ovviamente, la vera ispiratrice della colle-zione: la superficie proposta dallo Studio Co-Design giunge all’illusione ottica perfet-ta, ottenendo la profondità tridimensionale attraverso l’impiego congiunto di specie le-gnose con differenti cromatismi e finiture. Con “Optical Wood” il progettista torna ad essere protagonista degli spazi, deter-

minando l’effetto finale che si intende rag-giungere anche negli ambienti più piccoli. ALI Parquets, da sempre attenta alle ten-denze, non ha mai rinunciato alla propria identità, continuando a garantire la massi-ma qualità: è oggi l’unica azienda produttri-ce di pavimentazioni in legno 100% massel-lo, 100% sostenibile e 100% naturale.

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Parquet

Fila

Parquet sporco, opacizzato e consumato? Niente paura. FilaSolutions è in grado di far riacquistare splendore al-le superfici in legno con po-che e semplici mosse: dal-la pulizia, alla rigenerazione e alla protezione della finitura.

Pulizia: - per procedere corretta-

mente ad una delicata puli-zia dell’intera superficie del parquet va utilizzato FILA-Cleaner, indicato sia per finiture di superficie verni-

ciate sia oliate. FILACleaner - peraltro ideale per la puli-zia di qualunque tipologia di pavimento -, è biodegrada-bile, rispettoso del materia-le e dell’ambiente.

- Nel caso in cui la superfi-cie da pulire rappresenti in-vece una piccola parte del pavimento, magari perché si rende necessario toglie-re un alone o una macchia, è possibile utilizzare FILA-Parquet Net, un deter-gente spray specifico per il legno che non aggredisce le finiture, lasciando intatta

la loro naturale lucentezza. Non richiede risciacquo.

Rigenerazione e Protezio-ne delle finiture ad olio:- Per ravvivare un parquet

trattato ad olio che abbia perso lucentezza, si consi-glia l’uso di FILAParquet Nature. Olio rigeneran-te di manutenzione pronto all’uso e facilissimo da ap-plicare, in grado di recupe-rare la lucentezza del par-quet trattato ad olio, crean-do un piacevole effetto sa-tinato e rigenerando la pro-

tezione antisporco.

Rigenerazione e Prote-zione del parquet verni-ciato:- Nel caso invece di un par-

quet verniciato, consuma-to e usurato, Fila ha mes-so a punto FILAParquet Wax. Una speciale cera li-quida, facile da applicare, che protegge la superficie dallo sporco e dalla polve-re, ripristinandone la prote-zione originaria ed offrendo un’ottima resistenza all’u-sura e al traffico.

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www.MaterialiCasa.com

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“Crediamo nella formazione professio-nale come elemento fondamentale per la divulgazione, anche pratica, della no-stra conoscenza tecnica, delle nostre soluzioni e dei nostri standard di posa. I sistemi Schlüter-Systems non devono essere semplicemente venduti, prima di tutto devono essere compresi”.In queste parole Werner Schlüter, maestro posatore nonché fondatore della multinazionale tedesca Schlüter - Systems, condensa le motivazioni che stanno alla base della grande attenzione che il suo gruppo dedica, da sempre, al-la formazione professionale e che ha ora portato all’inaugurazione, ad Iserlohn, dello Schlüter-WorkBox, il nuovo Centro di Formazione Professionale Internazio-nale Schlüter-Systems. Innovazione, qualità dei materiali e for-mazione professionale restano infatti, in-discutibilmente, le colonne portanti del successo del marchio Schlüter-Systems nel mondo. Tuttavia la capacità ricettiva dello storico centro formativo della casa madre di Iserlohn era divenuta del tutto insufficiente, rendendo indispensabile la creazione di una nuova grande struttura dedicata alla formazione. Peraltro, proprio allo scopo di fornire for-mazione continua, tutte le filiali del Grup-po vantano ampie strutture dedicate ai corsi sull’utilizzo corretto dei sistemi Schlüter; corsi rivolti non soltanto ai po-satori, bensì anche ad architetti, proget-tisti e rivenditori di ceramica e arredoba-gno.

Concepito per rispondere a specifiche ri-chieste di alta efficienza energetica, so-stenibilità ambientale e confort abitativo, Schlüter-WorkBox è il frutto di un attento lavoro di ristrutturazione e risanamento di un anonimo edificio risalente agli anni Ottanta. Ma il nome “WorkBox”, così particolare per un edificio, come è nato? E’ stato scelto tra le numerose proposte raccolte tra i dipendenti Schlüter in Germania. Un nome composto di due parole: “Work” per dare enfasi al lavoro che vie-

ne svolto non solo in modo teorico ma anche pratico dai partecipanti ai corsi, e “Box”, a sottolineare l’originale forma squadrata, a scatola, dell’edificio.

Lo Schlüter-WorkBox è generato da una filosofia progettuale e costruttiva all’a-vanguardia, fatto per proiettare nel futu-ro un marchio nato dall’ormai storico profilo Schlüter®-SCHIENE (progettato per proteggere i bordi delle piastrelle in fase di posa di rivestimenti), ma avveniri-stico al momento del lancio. Il centro di formazione tedesco, rinnova-to in una struttura prestigiosa, assume ora la veste di Centro di Formazione Internazionale del gruppo Schlüter - Systems.

Una struttura eco-efficiente

Lo Schlüter-WorkBox, con una superficie totale coperta di 1.100 mq, dispone di 5 aule didattiche dotate delle migliori tec-nologie (tra cui pareti mobili per soddi-sfare la necessità di disporre di un’unica grande sala in grado di ospitare fino a 500 persone) ed un’ampia zona di lavo-ro, attrezzata, dedicata ai gruppi in for-mazione per eseguire le loro prove prati-che.

Il piano terra, dedicato all’accoglienza, è caratterizzato da un’esposizione creati-va, quasi futuristica, dei diversi sistemi Schlüter-Systems, mentre una grande parete video interattiva intrattiene i visita-

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Schlüter-WorkBox: ad Iserlhon la formazione del futuro

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tori, accenti di luce a led donano stile e per-sonalità agli ambienti ed alla imponente sca-linata che porta al piano superiore. Tanti dettagli trapezoidali e numerosi parti-colari in arancione richiamano ovunque la Corporate Identity del Gruppo. Il progetto ha previsto l’utilizzo di una molti-tudine di elementi eco-efficienti, grazie ai quali l’edificio ha ottenuto la massima qualifi-ca - Platino - dalla GNB tedesca, paragona-bile agli standard Leed internazionali. Scen-dendo un po’ più nel dettaglio possiamo dire che:• ad una grande “parete verde”, situata nel-

la hall, è stato affidato il compito di “bio-fil-trare l’aria”: le piante, infatti, oltre ad ossi-genare l’aria, aumentano il livello di umidi-tà in interno, attutiscono i rumori e gene-rano un effetto positivo sull’umore e il be-nessere degli abitanti;

• per evitare sprechi di risorse naturali è

stato previsto un sistema di recupero dell’acqua piovana ed uno speciale siste-ma di ricircolo dell’aria;

• per il riscaldamento si è ricorsi all’installa-zione del sistema brevettato di climatizza-zione a pavimento Schlüter®-BEKOTEC-THERM che, grazie al basso spessore e alle basse temperature di mandata ne-cessarie per portare a regime l’impianto, garantisce una reazione alle variazioni ter-miche 4 volte più veloce rispetto a sistemi tradizionali di riscaldamento a pavimento;

• infine anche il vasto impiego di ceramica, utilizzata per rivestire superfici orizzontali e verticali, è stata una scelta volta al rispetto dell’ambiente e del benessere abitativo. Le piastrelle in ceramica, infatti, non trat-tengono polvere, sono facili da pulire e non producono sostanze nocive (Voc), tutti elementi che concorrono a migliorare il benessere e la salubrità degli interni.

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L’uso della ceramica

L’intera struttura è rivestita in ceramica e la facciata esterna è stata realizzata con lastre 75x100 Iris FMG in classica tonalità grigia. Ad arricchire l’esterno anche l’opera d’arte, firmata Christoph Dahlhausen, realizzata con grandi la-stre in plexiglas disposte in modo da formare i trapezi che contraddistinguo-no il logo Schlüter.La zona dell’ingresso è invece caratte-rizzata da un grande arco di colore arancione. Un elemento architettonico

Crediamo nella formazione professionale Come elemento fondamentale per la divulgazione, anChe pratiCa, della nostra ConosCenza teCniCa. i nostri sistemi devono essere prima di tutto Compresi

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che contraddistingue tutte le strutture di nuova costruzione del Gruppo: dalla sede di Montreal alla filiale americana di Reno, dalla nuova sede spagnola a quella francese ed inglese.Grandi lastre Laminam 1x3m sono sta-te utilizzate nelle applicazioni più tradi-zionali, quali pavimenti e rivestimenti, ma sono anche state installate a soffit-to: un vero “azzardo tecnico-stilistico” reso possibile da un innovativo sistema di posa - firmato Schlüter-Systems - non ancora ufficializzato sul mercato perché, nel rispetto della tradizione aziendale: i nuovi sistemi si collaudano in casa propria, prima di commercializ-zarli.In linea con le nuove tendenze, anche molti elementi d’arredo, quali banconi e mobili contenitivi, sono stati realizzati utilizzando lastre Laminam a basso spessore rifinite con i nuovi profili tono tu tono della gamma Schlüter®-TRENDLINE.Sul terrazzo al primo piano, invece, per realizzare pavimenti ed arredi sono state scelte le doghe in “legno cerami-co” di Atlas Concorde.“Abbiamo fatto volentieri ampio ricorso

alla ceramica italiana per la realizzazio-ne del nostro progetto - sottolinea Wer-ner -. La ceramica Made in Italy è da sempre sinonimo di eccellenza di stile e di innovazione tecnologica; è stato quindi un piacere poterla abbinare qui, a casa nostra, con i nostri sistemi di po-sa”.

Spazio ai sistemi-design firmati Schlüter-Systems

Infine, quale miglior occasione della re-alizzazione dei bagni del nuovo Schlüter-WorkBox per mettere in mo-stra i sistemi Schlüter-Systems dalla forte connotazione di design? Accenti di luce colorata ad evidenziare specchi e nicchie (grazie all’installazio-ne dei profili con luce a led Schlüter®-LIPROTEC), lavandini dal look minimal ed estremamente contemporaneo do-tati di scarichi lineari con griglia a scom-parsa Schlüter®-KERDI-LINE-D, per non parlare dell’installazione a soffitto (puramente creativa) dei pannelli sa-gomati Schlüter-BEKOTEC dal colore bianco.

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Krion by Porcelanosa veste il Centro Borgo, Bologna

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Unendo architettura, arte, design grafico e comunicazione tramite un’accentuata simbiosi creativa, il centro commerciale “Centro Borgo” di Bologna ha completa-mente rinnovato la propria immagine tor-nando a nuova vita. L’edificio commerciale, punto nevralgico dello shopping bolognese, è stato re-centemente sottoposto ad un interven-to di completa ristrutturazione della fac-ciata, svolta sotto la direzione dell’archi-tetto Paolo Avellini dello studio di archi-tettura INRES, che ha realizzato il pro-getto in collaborazione con AREA 17 Ar-chitettura.La ristrutturazione dell’edificio, comple-tata nel maggio 2015, si è articolata su alte prospettive di cambiamento facen-

do ricorso a un linguaggio dinamico e innovativo.L’iconica rivisitazione delle tre torri d’in-gresso le ha trasformate in un rosso in-treccio metallico che si smaterializza verso il cielo, enfatizzandone l’essenza, sia simbolica sia di forte richiamo com-merciale.Da queste nuove facciate, dai perimetri discontinui e smaterializzati, la galleria dei negozi che conduce al grande iper-mercato si trasforma in un vero e proprio percorso urbano, dove interno ed ester-no perdono le proprie tradizionali conno-tazioni spaziali. Per procedere con il restyling della fac-ciata, l’architetto Paolo Avellini ha riposto la sua fiducia nei materiali e prodotti di

PORCELANOSA Grupo realizzando così un’imponente facciata ventilata di 1.600 mq in KRION® Solid Surface*, installata con i sistemi costruttivi Butech. Le pareti dell’edificio forniscono una rilet-tura contemporanea delle antiche mura cittadine, parzialmente rivestite da piante rampicanti. Proteggono inoltre le forme morbide delle nuove piazze interne, che si animano grazie a pilastri e si trasforma-no in “alberi” densi di colore, radicati nel disegno di posa della pavimentazione.Utilizzando il colore 1100 Snow White di KRION® Solid Surface, il minerale com-patto di ultima generazione, fresato e re-troilluminato, l’architetto ha giocato con la luce ottenendo una struttura cosmo-polita e moderna. ❞

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* KRION® è una superfice solida (Solid Sur-face) di nuova generazione sviluppata da Systempool, azienda del Gruppo Porcela-nosa. È un materiale piacevole al tatto e simile alla pietra naturale. È composto per due terzi da minerali naturali e da una pic-cola percentuale di resine ad alta resisten-za. Tale composizione conferisce al KRION® alcune peculiarità: assenza di pori, proprietà antibatteriche, durezza, resi-stenza, durevolezza, manutenzione e ri-parazione ridotte, facilità di pulizia.Può essere lavorato come il legno, dato che le lastre possono essere tagliate, uni-te o sottoposte a termoformatura per ot-tenere pezzi ricurvi. Solid Surface è altresì utilizzabile nel sistema produttivo, median-te iniezione, per dar vita a design e pro-getti differenti, irrealizzabili con altri mate-riali. La sua superficie calda e gradevole al tat-to è in grado di resistere all’attacco di acidi concentrati; è resistente a tutti i tipi di macchie e non si altera con l’uso di so-stanze chimiche, compresi i solventi.Per la mancanza di pori e la comprovata resistenza alle condizioni meteorologiche avverse, è usato anche come materiale per esterno. Con esso è possibile realizza-re spettacolari rivestimenti per edifici co-me la facciata dell’edificio Bershka in via Preciados a Madrid.Inoltre, la sua resistenza al calore e le sue proprietà ignifughe permettono a questo Solid Surface di rimanere in contatto con qualsiasi fonte di calore senza subire alcun danno.Il suo utilizzo in cucina è approvato dalla normativa UNE-EN ISO 1186. È un materia-le ipoallergenico e antibatterico, proprietà che assume senza alcun tipo di additivi, ri-spetto ad altri materiali che ottengono questi vantaggi grazie alla miscela di bioci-

di ai quali i batteri possono diventare im-muni con il passare del tempo, ma non le superfici realizzate in KRION® Solid Surfa-ce. Per questo motivo, è anche un materiale adatto ad essere utilizzato in strutture me-diche, consigliato sia negli ambulatori che nelle camere degli ospedali, in infermerie e sale operatorie, dove le condizioni igeni-che devono essere estreme.KRION® offre un’ampia gamma di possibi-lità di finiture: 85 colori, tra cui il bianco più puro.È possibile creare forme complesse di tut-ti i tipi senza alcuna difficoltà. La sua facile maneggevolezza e duttilità permettono ai designer di immaginare infinite possibilità con cui dar forma alle loro idee. Elementi rotondi, quadrati, a spirale o infiniti senza traccia di unione. Qualsiasi struttura imma-ginabile può essere realizzata.Allo stesso modo il suo stato rimane inva-riato con il passare del tempo. In caso di rottura, la riparazione può essere eseguita in loco on un semplice kit che restituisce al pezzo il suo stato originale senza notare alcuna giuntura.KRION® Solid Surface può essere tagliato, ampliando le sue possibilità. Con esso è possibile realizzare forme decorative o geometriche con le quali rivestire uno spogliatoio, la testiera di un letto o la hall di un hotel…Grazie alle sue caratteristiche, questo ma-teriale può essere retroilluminato, permet-tendo che la luce passi secondo la scelta del designer, creando atmosfere sugge-stive e forme spettacolari.Inoltre, KRION® è un materiale realizzato secondo criteri ecologici senza emissione di composti volatili. È conforme alle linee guida ambientali riguardo i criteri di durabi-lità ed è riciclabile al 100%.

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Siamo a Montepulciano, in provincia di Siena, una cittadina completamente fortifi-cata eretta lungo una stretta cresta di cal-care che, con i suoi 605 metri slm, divide la Val di Chiana dalla Val d’Orcia. Un luogo antico che, come dimostra un’ampia cisterna per la raccolta delle ac-que rinvenuta nella parte più alta del pae-se - sede del più antico insediamento -, ri-sale ad epoca etrusca e… merita di essere visitato. Merita di essere visitato non solo per la bellezza della cittadina perfettamente conservata nella sua versione rinascimen-tale, non solo per la fama del Vino Nobile prodotto negli ordinati vigneti che adorna-no i dolci declivi circostanti o per la traspa-renza e purezza dell’aria, ma anche per-ché Montepulciano si trova al centro di una serie di località a loro volta uniche per fascino e suggestione. Spostandosi di pochi chilometri verso

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Gres Marazzi per l’Etruria Resort di Montepulciano

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Progetto architettonico:Studio Architetto Pizzinelli RiccardoAssistente Arch. Sonia Forzoni

ovest (c’è chi lo fa in bicicletta) inoltrando-si nella magnifica Val d’Orcia e poi appros-simandosi ai primi pendii del Monte Amiata si incontrano Pienza, San Quirico e Mon-talcino, senza dimenticare Sant’Antimo e poi ci si imbatte in Bagni Vignoni e Bagni di San Filippo. Invece sull’altro versante, scendendo verso la Val di Chiana e poi av-vicinandosi al Lago Trasimeno e al confine con l’Umbria, troviamo Cortona, Castiglion

del Lago, Passignano sul Trasimeno e Chiusi. Un concentrato di storia, arte e natura, meta di turisti-visitatori provenienti da ogni parte del mondo.

E proprio qui a Montepulciano, poco fuori le mura - con una breve passeggiata si ar-riva alla porta di Santa Agnese, la più bas-sa del paese -, da una signorile residenza

di campagna è stato ricavato l’Etruria Re-sort & Natural SPA, un hotel di charme che ha preservato l’edificio centrale della villa ottocentesca ed il suo giardino segreto.Adiacenti alle strutture originarie ottocen-tesche sono poi stati realizzati il centro be-nessere “La Perla Spa”, le piscine, la pale-stra, il ristorante “La Corte di Bacco” e le Residenze immerse nel parco circostante che preserva alberi secolari.

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Un’atmosfera accogliente che mescola tradizione e contemporaneità anche nella combinazione dei materiali utilizzati per ri-vestire e pavimentare i diversi ambienti della struttura.Le ceramiche, fornite da Marazzi, accol-gono il visitatore già dalla hall al piano terra dove il bianco delle lastre in gres porcella-nato Stone ColleCtIon* riflette la luce del-le grandi vetrate illuminando l’ambiente reception e l’adiacente area bar.Proseguendo il chiarore di queste sale la-scia spazio ad un’atmosfera avvolgente dove pareti in pietra e pavimenti realizzati con la serie evolUtIonStone** in finitura bocciardata, fanno da cornice alla rilas-sante area wellness.

*Stone Collection by Marazzi: moderna ed essenziale la collezione è declinata in quattro colori -Ivory, White, Antracite e Green - e presenta una grande versatilità di formati. Collezione dai contenuti green, Stone Collection si completa con una vasta gamma di mosaici disponibili in tutti i colori. Realizzata in gres porcellanato, può essere utilizzata a pavimento e a rivestimento in ambienti sia residenziali sia commerciali.Formati: cm 60x120 - 30x120 - 60x60 - 30x60 - 7.5x60Spessore: mm 10,5

**Evolution Stone by Marazzi è l’espressione originale di cinque interpretazioni di pregiate pietre naturali: Pietra di Brera, Malaga, Quarzite, Luserna e Serena che sono ottenute da un innovativo processo industriale eco-accorto. Realizzata in gres porcellanato a doppio caricamento, può essere impiegata in ambienti interni ed esterni, residenziali o commerciali ad alto traffico. Le diverse strutture superficiali consentono la posa con soluzione di continuità tra in e outdoor.Formati: cm 60x120 - 60x60 - 30x60Spessore: mm 10,5

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A giugno si concluderà il primo anno sco-lastico del nuovo “Nido d’Infanzia” di Gua-stalla, firmato dallo studio MCA - Mario Cucinella Architects. La nuova Scuola dell’Infanzia, inaugurata il 19 settembre 2015, ha sostituito le due strutture comunali - Pollicino e Rondine - che erano rimaste seriamente danneg-giate nel terremoto del maggio 2012.

In questo primo anno scolastico i bambini

hanno eletto a “casa propria” un progetto in cui tutti gli elementi architettonici - dalla forma degli interni alla loro organizzazione, dalla scelta dei materiali alle percezioni sensoriali legate alla luce, ai colori, alle so-norità e alle suggestioni tattili - erano stati concepiti, all’interno dello Studio MCA, te-nendo conto degli aspetti pedagogici le-gati alle esigenze e all’evoluzione dell’ap-prendimento nella fascia di età dai 3 mesi ai 3 anni.

L’altro filo conduttore che aveva guidato il momento “creativo” della progettualità era stato quello della sostenibilità del pro-getto, sia nella fase di realizzazione sia in quella di uso.Peraltro il lotto che il Comune di Guastalla aveva messo a disposizione dei progetti-sti partecipanti alla gara per l’assegnazio-ne dell’importante commessa, era ricco di numerosi alberi ad alto e medio fusto e l’indicazione dell’Amministrazione era

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Il “nido” di Cucinella a Guastalla

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proprio stata quella di realizzare una strut-tura “verde e rispettosa del verde” in aper-to dialogo con l’ambiente circostante.

Il progetto, firmato da Mario Cucinella, si era concretizzato in un “modello” basato sulla semplicità di una struttura in legno, curvilinea e sinuosa all’interno, quasi a ri-cordare la forma di una balena, e dotata di ampie vetrate a consentire l’interazione tra le aree chiuse e gli spazi esterni. Una struttura su un unico livello composta dalla moltiplicazione di 50 portali in legno lamel-lare intervallati da ampie vetrate.Il nuovo “nido” - nel significato primo della parola, quale rifugio per uccellini - si pone-va da subito quale protagonista di una più ampia comunità, costituita dal “bosco” cir-costante: uno spazio caldo, accogliente e nello stesso tempo leggero e aperto ver-so l’esterno, quasi uno stimolo alla sco-perta e al rispetto dell’ambiente circostan-te. Anche le zone di connessione tra le au-le e i laboratori apparivano progettati per essere vissuti con curiosità e piacere: lun-go i percorsi si trovano slarghi, aree di gio-co e di relazione, nicchie dove sostare, elementi trasparenti per guardare verso l’esterno o sbirciare le attività degli altri bambini.

La struttura ha previsto l’uso di materiali

naturali a basso impatto ambientale: telai in legno per la struttura portante, un mate-riale elastico in grado di resistere a scosse di terremoto, ma anche ideale per mante-nere l’isolamento termico dell’edificio. L’e-levata coibentazione, la distribuzione otti-male di superfici trasparenti, il ricorso a si-stemi all’avanguardia per il recupero dell’acqua piovana e l’inserimento in co-pertura di un impianto fotovoltaico, hanno consentito di ridurre al minimo il consumo di acqua ed elettricità per soddisfare i fab-bisogni energetici dell’edificio.

Nel rispetto della filosofia green, che com-prende anche l’attenzione ai costi di co-struzione e gestione, la realizzazione di questo progetto all’avanguardia è costata meno di 1.650 euro/mq. La struttura, 1.400 mq capaci di ospitare fino ai 120 bambini tra i 3 mesi e i 3 anni, ha ottenuto la Classe energetica A - secondo quanto previsto dal Piano Energetico Re-gionale e la DGR 1366/11 -. Inoltre il 40,5% della domanda energetica è soddisfatta da energia rinnovabile derivante da foto-voltaico e solare termico in copertura, mentre il 57% della domanda idrica (ri-spetto al fabbisogno standard stimato in 3125 l/giorno) proviene dal recupero delle acque piovane e dall’uso di rubinetteria a basso consumo.

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Comune: Guastalla RETipologia: asilo nidoProgetto: Mario Cucinella ArchitectsCommittente: Comune di GuastallaTeam di progetto: Mario Cucinella, Marco dell’Agli (responsabile di progetto), Alberto Casarotto, Irene Sapenza, Alberto Bruno, Yuri Costantini (modello)Consulenza paesaggistica: Marilena BaggioRendering: Cristian Chierici - CC79Strutture: Geoequipe Studio Tecnico AssociatoProgetto elettrico e meccanico: Area Engineering srlAcustica: Ing. Enrico ManziImpresa: Scisciani e Frascarelli Impresa Edile (capogruppo)Strutture in legno: Rubner Holzbau SpA (mandante)Impianti: Saitec Company srl (mandante)Porte e finestre: Promo SpA (mandante)Costo: 1.650,00 €/mqArea: 1.400 mqCompletamento: 2015

GUASTALLA, UN PO’ DI STORIAGuastalla ha nobili origini, come testimoniato dai recenti ritrovamenti archeologici risalenti al periodo etrusco. Del resto il fiume Po ha sempre rappresentato un’ampia via di comunicazione, ideale per i commerci. Non stupisce quindi la presenza etrusca in questi territori né le tracce di una successiva centuriazione romana.Nel periodo longobardo Guastalla assolve poi la funzione di “posto di guardia” ed è nell’864 d.C., nell’atto in cui l’imperatore Ludovico II dona Guastalla alla moglie, che appare per la prima volta il nome della città. Attorno all’anno mille, con i Canossa, il nucleo abitativo

assume sempre maggiore importan-za, grazie alle ricche ed ampie

zone coltivate lungo Po.

L’importanza di Guastalla

continua poi a crescere tanto che,

in epoca Medioevale,

ospita ben due Concili: nel 1095 con Urbano II, il papa delle crociate e, nel 1106, con Pasquale II. La vera costruzione architettonica della città ha però inizio con l’avvento dei conti Torelli - 1406 - fino a che, nel 1539, la città suscita l’attenzione di Ferrante Gonzaga, maresciallo di campo dell’Impe-ratore di Spagna Carlo V, che l’acquista con l’intento di farne un possedimento degno della sua casata. Ed è proprio sotto la dinastia dei Gonzaga che Guastalla raggiunge il massimo splendore: architetti di grande fama, quali il Giunti e il Volterra, magnifici artisti quali il Guercino e i Campi, sommi poeti come il Tasso e il Guarini, sono chiamati ad abbellire, cantare e fortificare con imponenti mura a stella quella che diviene una delle città fortificate più importanti nell’Italia del Nord. La connotazione guerriera di Guastalla ne segna peraltro la rovina: nel 1689 è conquistata dagli spagnoli che ne distruggono buona parte delle fortificazioni. Dopo quella data, la città si avvia ad una lenta decadenza: ai Gonzaga subentrano prima i Borbone di Parma e, successivamente, Napoleone e Maria Luigia che la relegano a mera terra di confine del ducato parmense.

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Si è completata nel 2014 la realizzazione del complesso residenziale “Teatro1”, re-alizzato ad Udine e progettato dallo stu-dio Archest srl.Le scelte progettuali degli architetti Anna-maria Coccolo, Arch. Gaetano De Napoli

si sono basate su principi di eco-sosteni-bilità e salvaguardia ambientale, preve-dendo l’utilizzo di energie rinnovabili e scegliendo materiali di origine naturale, biocompatibili e con LCA a ridotta intensità energetica. L’obiettivo del risparmio ener-

getico è stato perseguito adottando tec-nologie costruttive ed impiantistiche alta-mente efficienti, che ne hanno permesso la certificazione in classe energetica Ca-saClima A+. Tra queste, per la realizzazio-ne delle pareti di tamponamento esterno

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Il complesso “Teatro 1” di Udine

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è stato utilizzato Porotherm Bio Plan 25 di Wienerberger.

L’edificio si sviluppa su 7 piani fuori terra: 6 a destinazione residenziale (per un totale di 32 appartamenti) e il piano terra ad atti-vità commerciali, mentre 2 livelli interrati svolgono funzione di autorimessa. La forma architettonica dell’edificio è ca-ratterizzata da una volumetria compatta per i primi tre livelli, uno slittamento del quarto piano, per concludere con un an-damento variegato dei piani alti dove sono ubicati gli appartamenti di maggiore pre-gio dotati di terrazze e giardini. Il progetto si declina in un articolato equili-brio dei volumi, giocato fra rigorose geo-metrie superficiali e variazioni inaspettate nelle profondità di facciata e nell’orienta-mento di esposizione delle pareti. La progettazione dell’edificio, per soddi-sfare i requisiti della classe CasaClima A+, ha tenuto conto dei locali aspetti climatici,

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dell’irraggiamento solare del sito e dell’e-sposizione alla luce naturale dell’edificio, puntando su una forte integrazione degli aspetti ambientali, costruttivi e impiantisti-ci, al contempo coniugando i principi della sostenibilità, del risparmio energetico e della funzionalità interna.

L’involucro esterno

Per la realizzazione dell’involucro esterno sono state scelte soluzioni costruttive al-tamente performanti, sia dal punto di vista strutturale che di isolamento termico ed acustico e salubrità. Nel dettaglio, per i tamponamenti delle pa-reti esterne, e nell’ottica di privilegiare il più possibile una tecnologia di posa “a sec-co”, sono stati utilizzati i blocchi porizzati Porotherm Bio Plan 25 di Wienerberger. I laterizi Porotherm Bio Plan si contraddi-stinguono infatti per le facce di appoggio superiori e inferiori “rettificate”, cioè per-fettamente planari e parallele. Grazie a questa caratteristica è possibile realizzare murature con giunti orizzontali estrema-mente sottili: per realizzare il giunto è suf-ficiente stendere sul corso della muratura, con l’apposito rullo, un solo millimetro di malta speciale Porotherm Bio Plan, oppu-re si può applicare la malta direttamente sul blocco, per immersione. I sistemi rettificati Porotherm Bio Plan so-no soluzioni biocompatibili prodotte con

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impasti di argille naturali. Le microcavità sono generate dalla combustione di farine di legno totalmente prive di additivi chimici e il processo produttivo non è inquinante. Lo Studio d’ingegneria Suraci, consulente per la progettazione strutturale, ha inoltre posto una particolare attenzione al tema dell’antisismica: “I laterizi Wienerberger con spessore 25 cm assemblati a colla - hanno spiegato gli ingegneri - sono parti-colarmente indicati per realizzare tampo-namenti antisismici, perché in grado di conferire alle pareti la resistenza sismica fuori piano prescritta dalle NTC 2008. Inol-tre, sono stati disposti cordoli verticali ad interasse massimo di 350 cm e armature orizzontali ogni 2 corsi posti entro fresatu-re eseguite a pié d’opera. La resistenza della parete alle forze sismiche fuori piano è stata accertata con prova di carico, ga-rantendo ottimali prestazioni.”

Il pacchetto completo utilizzato per realiz-zare le pareti esterne è quindi composto, partendo dal lato interno, da: 1. controparete di cartongesso e isola-

mento; 2. blocco porizzato rasato dal lato interno; 3. isolamento esterno da 16 cm in lana mi-

nerale; 4. rivestimento. Questa stratigrafia ha consentito - unita-mente agli altri accorgimenti progettuali e impiantistici - di ottenere un fabbisogno energetico pari a soli 27 kWh/mq anno, dunque classificata come “casa da 3 litri”.

Ubicazione: Udine (Italia)Progettista: ARCHEST srl - Arch. Annamaria Coccolo, Arch. Gaetano De Napoli Realizzazione: 2012 - 2014 Committente: Rizzani De Eccher spa Tipo di intervento: Nuovo complesso a prevalente destinazione residenziale (36 appartamenti + 465 mq attività commerciali) Dimensioni: 3.570 mq Superficie Utile, 2.748 mq Superficie lotto complessiva, 7 piani fuori terra + 2 piani interrati Impresa realizzatrice: Rizzani de Eccher S.p.A. Classe energetica: A+ Casaclima Consulenti:

Progettazione strutturale: Studio Suraci Progettazione impiantistica: Studio Penta Verifiche acustiche: Studio di acustica D'Ambrosio Landscape: D’andreis

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Boulevard

Sono stati oltre 70.000 i visitatori, 14.000 dei quali stranieri (20% del to-tale), che hanno partecipato alla 10a edizione di Progetto Fuoco, la mo-stra internazionale dedicata alla pro-duzione di calore ed energia da bio-massa svoltasi a Verona dal 24 al 28 febbraio scorso. Con la presenza di 754 aziende espositrici (+15% sul 2014) in rappre-sentanza di 38 nazioni, e con oltre 3.000 articoli esposti - 250 dei qua-li funzionanti, grazie all’impianto di aspirazione fumi presente nei padi-glioni della fiera veronese - l’appun-tamento biennale si è riconfermato punto di riferimento per il settore. La manifestazione, organizzata da Piemmeti SpA controllata del gruppo Veronafiere, ha occupato 7 padiglio-ni per oltre 105.000 metri quadrati espositivi dedicati a quanto di meglio possa offrire il settore. Soddisfatti gli espositori presenti al-la manifestazione, soprattutto per la qualità degli incontri b2b. Affari in crescita anche grazie alla presenza degli operatori stranieri (14.500 con-tro i 9.500 della scorsa edizione, con un incremento pari al 53%) e con un aumento esponenziale di operato-ri provenienti dal mezzogiorno e dal-le isole per quanto riguarda il merca-to italiano.“Un segnale importante - commen-ta Raul Barbieri, direttore di Piemme-ti SpA - che evidenzia come il riscal-damento a legna stia ormai entran-do a far parte della cultura comu-ne. E questo grazie anche a Proget-to Fuoco e alla sua capacità di pun-tare i riflettori su elementi come il de-sign, la sostenibilità, il risparmio. Ar-gomenti sensibili che siamo riusciti a portare all’attenzione anche dei più importanti media nazionali, senza di-menticare l’indispensabile collabora-zione con quelli locali”.

A corredare l’evento fieristico, si so-no susseguiti convegni e semina-ri di approfondimento sulle principa-li questioni, condensati in un percor-so che ha toccato tutti i temi fonda-mentali della filiera.

Ad aggiudicarsi la vincita del concor-so riservato ad architetti e designer “Il caminetto, la stufa e lo spazio at-torno” indetto da Progetto Fuoco, sono stati Stefano Lucchini e Adol-fo Butturini, selezionati dalla giuria tra 157 lavori. Scopo del concorso era valorizzare nuove idee su specifici spazi e oggetti che considerassero il caminetto o la stufa come centro di aggregazione in ambito domestico.

Una crescita costante, quella che ha accompagnato Progetto Fuoco, an-che in questi anni di crisi economica che hanno causato la contrazione di tante altre manifestazioni. Una crescita giustificata dalla risco-perta di un uso più “facile” ed “eco-nomico” dell’energia da biomassa - seria alternativa agli idrocarburi nel riscaldamento domestico e non so-lo - che, grazie alle tecnologie più in-novative, ha riacquistato importan-ti spazi di mercato. La prima edizio-ne di Progetto Fuoco, svoltasi nel 1999, aveva visto la presenza di 135 espositori, distribuiti in 2 padiglio-ni, per un totale di 15.000 visitatori. Già nel 2002, quando la manifesta-zione scelse la biennalità, le aziende espositrici erano ormai 308 ed i visi-tatori raddoppiati. Nel 2004, quando la manifestazione diviene internazio-nale, gli espositori salgono a 369 e il pubblico raggiuge le 35.000 presen-ze. Da allora è un susseguirsi di nu-meri in crescita, fino ai 754 espositori del 2016 e ai 70.000 visitatori (il 20% dei quali stranieri).

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Un successo la 10a edizione di Progetto Fuoco

Progetto Fuoco

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“IL CAMBIAMENTO È NELL’ARIA”

Quello che ha caratterizzato la 10a edizione di Progetto Fuoco è stata la felice riscoperta dell’u-so plurimo della vecchia cucina “economica”, in grado di generare contemporaneamente tepore per l’ambiente, calore per il piano cottura e il forno e per generare una riserva d’acqua calda sempre pronta all’uso.

Il tutto prodotto con il costo della stessa fiamma, utile per soddisfare contemporaneamente tutte le funzioni…. Non per niente negli anni Cinquanta la “stufa economica” non mancava in nessuna casa. Certo quelle di oggi sono anche belle e possono essere collocate a pieno titolo all’interno del soggiorno anziché in cucina.

Abbiamo visto cucine modernissime, restyling delle antiche cucine economiche, progetti futuristici e coloratissimi…. Passeggiando tra gli stand abbiamo anche assaggiato quanto veniva cotto ed offerto ai visitatori all’interno dei padiglioni… Sì, perchè anche Progetto Fuoco - e a pieno titolo - quest’anno è stata felicemente stregata dalla mania gourmet.

Tipologie “plurime”

➜• Scaldarsi con i noccioli delle palme. Que-

sta l’ultima novità, arrivata da un’azienda di Chiasso produttrice di questa nuova tipologia di combustibile, tratto dagli scarti derivati dalla produzione di olio di palma. Massi-miliano Tonso, titolare dell’azienda produttrice, dichiara che: “questi noccioli possono bruciare

in qualsiasi stufa policombustibile, costano meno del pellet e non producono residui tossi-ci. I noccioli triturati non generano inquinanti e hanno un potere calorifico di 4.800 chilocalorie, pari a quello del pellet”.

• Progetto Fuoco è peraltro sempre stata la

prima vetrina di presentazione di vari sistemi a biomassa adatti a produrre energia alternativa ai combustibili fossili: con la legna, con i pellet, ma anche, bruciandole in apposite stufe, con sansa, gusci di nocciole, mais.

Varietà di combustibili

➜Innovazioni tecnologiche• il brevetto di un inventore di Bressanone (BZ)

che ha ideato la prima “Termo-cucina a fiamma inversa” che consuma metà legna rispetto a una normale termo-cucina;

• l’unica stufa al mondo (vicentina) alimentata (con tiraggio naturale) a pellet o a legna o

a pellet e legna insieme, con procedimento regolabile con un solo pulsante e senza altre operazioni;

• il primo pulitore a secco (senz’acqua né detersivi) per i vetri dei caminetti (prodotto

tedesco non ancora commercializzato in Italia); • le app che permettono la regolazione a distan-

za, tramite smartphone, di stufe, caminetti o termo-cucine.

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Progetto Fuoco

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ANFUS E LE SCADENZE PREVISTE DALLE NUOVE DIRETTIVE EUROPEE

“Il cambiamento è nell’aria” è molto più di uno slogan per gli spazzacamini e i fumisti dell’an-FUs che, nel loro convegno, hanno riproposto con forza il tema della manutenzione delle canne fumarie, fondamentale per contenere l’emissione di polveri sottili da combustione di biomasse. “Per rendere sicuro un impianto esistente - ha ricordato Giovanni Paoletti, presidente dell’As-sociazione Nazionale Fumisti Spazzacamini - non è indispensabile demolirlo e rifarlo, ma spesso sono necessari piccoli interventi”. In quest’ottica Sandro Bani, direttore tecnico del Centro Studi Scuola Fuspa, ha ricordato l’ini-ziativa attuata nel piccolo Comune di Bolentina e in altre località del Trentino e della Lombardia dove, in accordo con le amministrazioni locali, gli associati hanno realizzato gratuitamente le pulizie delle canne fumarie aumentando di molto la qualità dell’aria.Sandro Bani ha quindi riassunto i presupposti fondamentali per avere aria pulita: gli impianti devono funzionare bene, bisogna saperli gestire, vanno usati combustibili a km 0, il camino va dimensionato correttamente ed è indispensabile una costante manutenzione.

Denis De Marchi, coordinatore tecnico di Unicalor, ha quindi riassunto le ormai imminenti novità cui i produttori sono chiamati a dare risposta nel rispetto del Programma Europeo per il miglioramento dell’efficienza degli impianti e la riduzione delle emissioni in atmosfera di polveri sottili: • dal 1 aprile 2017 scatta l’istituzione, per le

caldaie a biomassa, dell’etichetta indicante le classi di efficienza energetica da A++ a G; mentre dal 26 settembre 2019 sarà la volta delle classi da A+++ a D.

L’etichetta comprenderà inoltre: nome, marchio, modello, funzione di riscaldamento, potenza termica nominale e tipologia di caldaia.

• Dal 1 gennaio 2018 scatta poi l’obbligatorietà dell’etichettatura energetica per stufe e caminetti, indicante la potenza termica diretta e indiretta.

• Da 1 gennaio 2022 i limiti di emissione diventeranno ancora più rigorosi, con l’uscita dal mercato degli apparecchi a legna con rendimenti inferiori al 75%, di quelli a pellet dai rendimenti più bassi dell’88% e dei caminetti dalle rese inferiori al 30%. Nuovi

to Termico recentemente approvato precisa che anche stufe a legna e termo-camini rientrano nei contributi per la sostituzione con apparecchi più performanti: contributi da richiedere al GSE.

limiti inevitabilmente destinati a comportare un miglioramento delle tecnologie o una riduzione della potenza utile del focolare.

In vista di questa “rivoluzione” il nuovo Con-

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ASSOCOSMA➜Nata nel 1996, è un’associazione nazionale di artigiani costruttori di stufe, fumisti, spazzacamini ed altre categorie operanti su apparecchi ed impianti di riscaldamento a biomassa e opere di evacuazione fumi.assocosMa si impegna a favore dell’ambiente per migliorare sia la qualità degli impianti, sia il sistema di combustione riducendo le emissioni inquinanti. Uno specifico codice deontologico vincola gli associati di Assocosma a tutelare la specificità della categoria.Per questo motivo Assocosma valorizza l’identità

professionale dei propri associati attraverso un percorso formativo continuo di qualità. Assocosma indirizza le proprie iniziative verso obiettivi di capacità e competenza tecnica, creando opportunità di ricerca e sinergie per uno sviluppo tecnologico che porti alla concreta specializzazione ed innovazione del settore.ASSOCOSMA DOCET: è la scuola di Assoco-sma, punto di riferimento per la formazione base e avanzata che fornisce agli iscritti conoscenza e competenza tecnico-normativa e tutte quelle informazioni oggi indispensabili per svolgere con

professionalità la propria attività.Assocosma Docet, testimonia l’impegno che ogni associato dimostra partecipando al percorso formativo tramite l’assegnazione di “crediti formativi” che accompagnano e testimoniano il livello di qualifica professionale raggiunto.

ANFUS - ASSOCIAZIONE NAZIONALE FUMISTI SPAZZACAMINI

➜Costituita nel 1992, è l’Associazione Nazionale che raccoglie e rappresenta le categorie dei fumisti posatori e/o costruttori di caminetti, termo-camini, stufe, forni e barbecue, gli spazzacamini manutentori e verificatori di impianti fumari e le aziende del settore. L’ANFUS coordina l’attività dei propri comitati tecnici e scientifici, organizza convegni e meeting, divulgando esperienze e conoscenze tecniche nell’ambito della progettazione e installazione,

pulizia e manutenzione.L’ANFUS ha dato un volto “istituzionale” alle professioni del Tecnico Fumista e del Maestro Spazzacamino fondando un’organizzazione ba-sata sulla crescita professionale degli installatori e manutentori del settore legno e pellet. ANFUS è oggi il punto di riferimento tecnico per i professionisti del settore e al suo interno trovano spazio tanto i piccoli artigiani, le piccole e medie imprese di distribuzione ed assistenza,

costruzione di caminetti artigianali e posa in opera con copertura regionale, quanto i grandi gruppi produttori di camini, stufe, termo-camini, canne fumarie ed accessori per fumisteria con interessi commerciali nel mercato nazionale ed internazionale.

Le Associazioni

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Passeggiando fra gli stand...

DE MANINCOR, Trento“Domina”, declinazione al femminile della linea Domino 6. Una cucina a legna con forno che non nasconde le proprie tradizionali linee ma le esalta grazie ad un design raffinato e all’utilizzo di materiali e tecnologie di ultimissima generazione.Dati tecnici:cm 60x60x86potenza nominale 7.5 kwrendimento > 75%

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ALFALIVING, AnagniDuetto è il primo forno da esterno a legna “a doppia cottura”, una rivoluzione nel settore: fiamma viva sotto e temperature più tenue sopra. Due forni in uno, ideali per chi organizza pranzi con cibi che richiedono differenti tipolo-gie di cottura.

Duettino, dalle forme compatte, risponde alle esigenze di chi vuole il doppio forno in casa.

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UGO CADEL, TrevisoCountry appartiene alla linea Cucine Classiche. Affascinante nelle raffinatezza delle sue linee minimali ha fianchi che possono essere colorati in bianco, grigio, rosso, beige o realizzati in inox spazzolato. Gli inserti in maiolica sono a loro volta disponibili in bianco, beige, terracotta, cuoio, rosso oppure possono essere realizzati in acciaio inox spazzolato o in pietra naturale Serpentino. Country, dati tecnici:cm 90,5x85,5x60 (senza corrimano)potenza nominale 7,6 kwrendimento > 71%

DOVRE, Weelde - BelgioVIntage: elegante, user-friendly, interessante reinterpretazione di linee retro. Una stufa, disponibile a legna ma anche a gas, prodotta in 3 differenti taglie: 50-35-30. Colori disponibili: antracite, crema chiaro, verde oliva, nero lucido, bianco, grigio chiaro.Vintage50, dati tecnici:cm 69x69x50 potenza nominale 9,0 kwrendimento 84,2%

MONTEGRAPPA, Vicenza Atollo è una stufa a pellet di avanzata tecnologia che, grazie a recenti studi condotti in collaborazione con accreditati laboratori di certificazione e ricerca, si caratterizza per l’efficienza ed il risparmio energetico. Questa stufa può essere impiegata ad integrazione del tradizionale impianto di riscaldamento, in abbina-mento al solare termico, o come fonte autonoma di calore; è versatile in quanto può essere integrata con termostato esterno. Riscalda la casa e l’acqua sanitaria (con uno specifico kit) in modo efficiente, ecologico e conveniente. Per garantire rendimenti elevati e combustioni ottimali questa serie dispone di due applicazioni tecnologiche importanti: Automatic Power System e Kit Controllo Combustione.Il corpo stufa a pellet AQ per riscaldare l’acqua è disponibile in tre colorazioni e in sei livelli di potenza: 12,5 - 15,5 - 18,5 - 20,5 - 26,5 - 31,5 kW.

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PERTINGER, Bolzano (Varna) A sinistra: “Termo-cucina a fiamma inversa” rivoluziona totalmente il sistema di com-bustione tradizionale in quanto utilizza la legna bruciata non per irradiare la caldaia interna bensì per generare una gassificazione in una seconda camera di combustione posta nella parte inferiore. Questa a contatto con l’ossigeno, iniettato per tiraggio naturale, dà vita ad una fiam-ma rovesciata dalle altissime temperature che, mediante un apposito registro, potrà cedere il calore all’acqua della caldaia o all’ambiente tramite la piastra di cottura. La termo-cucina ha così la capacità di poter essere utilizzata anche nelle stagioni meno fredde. Le tecnologia della fiamma inversa garantisce un rendimento superiore al 90% ed emissioni bassissime quindi, oltre a rispettare l’ambiente, riduce notevolmente il consumo di legna. Su richiesta è disponibile con kit idraulico RTP o RTPs per un montaggio rapido e sicuro.A destra: “Cucina su misura” composta da zona cottura a legna, lavaggio, cottura a indu-zione, lavastoviglie e penisola pranzo. Completamente in acciaio inox con piano superiore e fianchi in acciaio naturale pieno 8 mm.

➜LINEA VZ, Venezia Grilly, brand di Linea VZ, è caratterizzato da un bruciatore a pellet realizzato in lamiera zincata verniciata a polveri, dotato di piastra in ghisa 60x40. Funzionamento a pellet, non necessita di corrente elettrica. Si può smontare in pochi attimi ed è comodamente trasportabile. Rapida e facile accensione. Non produce fumi, pochis-simo residuo di cenere smaltibile sull’umido.Massima sicurezza no gas.

TRANQUILLI FORNI, AnconaSilver è la nuova linea di forni a legna a fuoco indiretto, realizzata in due misure (piano cottura di cm 45x60 o cm 45x80), in versione sia da esterno sia da incas-so, personalizzabile scegliendo tra 5 tonalità di colore. Tutti i forni Silver hanno tre piani cottura, sono dotati di ventilazione e luce inter-na. Nella versione da esterno è compreso il carrello dotato di ruote e dei manici a scomparsa per un comodo spostamento. La verniciatura realizzata a liquido poliuretanico da carrozzeria garantisce lunga durata nel tempo.

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Progetto Fuoco

PACIFIC ENERGY, CanadaAlderlea T4 si appropria del tradizionale fascino della ghisa che avvolge e nasconde un efficiente focolare in acciaio e relativo fornello cuoci vivande. La tecnologia Cast Iron Over Steel fa distinguere la Alderlea T4 per un focolare in acciaio “galleggiante” e quindi libero di espandersi e contrarsi seguendo le temperature, mentre l’involucro in ghisa garantisce la diffusione radiante del calore. Ideale anche per camere e spazi ad uso occasionale che necessitino di riscaldamento in tempi brevi.Alderlea T4, dati tecnici:cm 63x63x45 potenza nominale 11kw

ROCAL, Barcellona - SpagnaVertex è una camino a camera chiusa dal design particolare: lunghez-za del lato a parete cm 933, profondità al vertice del triangolo cm 50, altezza della camera di combustione cm 45.Vertex è dotato di cassetto raccogli cenere e di canna fumaria di cm 18 di diametro.Vertex, dati tecnici:cm 933x50x45 potenza nominale 10 kw

MCZ GROUPNel living domina una dama di gran classe, la stufa in pietra ollare Berg, novità 2016 per il marchio Arco. Completamente ermetica, si accende in meno di tre minuti ed ha un cassetto cenere particolarmente ampio, che si può svuotare solo una volta la settimana. Nell’allestimen-to di MCZ Group a Verona, il rigore estetico di questa stufa è stato accostato al gusto ludico delle madie Toshi di Casamania.

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Progetto Fuoco

MORSØ, ScandinaviaImportatore esclusivo per l’Italia: Fire Factory srl, MIMorsø 2B Classic: un mito intramontabi-le. Una stufa radiante ideale sia per case moderne sia per case di campagna. All’i-nizio degli anni 30, lo scultore Constantin Sørensen, creò questa stufa con impressi i famosi temi che identificano i prodotti Morsø, lo scoiattolo e le foglie di quercia. La caratteristica che contraddistingue questo modello è la profonda camera di combustione, in grado di accogliere ciocchi di legna lunghi fino a 45 cm. La Morsø 2B Classic è stata sottoposta a un completo aggiornamento della tecnologia di combustione, che è pienamente confor-me alle più severe normative in materia ambientale. 2B Classic, dati tecnici:Marchio EN/DIN 15a B-VGPotenza nominale 8 kWPotenza sviluppata 6-10 kWSuperficie riscaldata 90-150 mq*Emissioni di particolato 27 mg/m3Peso fumi g/s 7,2* NOTA: i valori di superficie riscaldata sono calcolati per stanze alte m. 2,40 e con isolamento termico secondo normative vigenti.

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LA STUFA BERGAMASCA, Torre de’ Roveri BGGrazie al labirinto interno, le emissioni delle stufe ad accumulo a marchio La Stufa Bergamasca sono al di sotto dei limiti richiesti dall’Europa. Raggiungendo una resa elevata (88,88) si utilizza tutta l’energia della legna, producendo poche emissioni.

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SPEETA, Randan - FranciaSpeetBox by Starck, presentata in anteprima al Progetto Fuoco, è un vero “programma” di personalizzazione costruito attorno ad una stufa. Philippe Starck parla infatti di “riscaldamen-to d’arredo” sviluppato attorno ad una cucina a legna a tenuta stagna, dotata di focolare in acciaio con una potenza nominale di 5,5 kw. La stufa a legna, che può funzionare con o senza elettricità, è dotata di un sistema elettronico di accensione a distanza mentre una specifica App permette di programmare e controllare a distanza la temperatura dell’ambiente, la diffusione d’aria calda, la potenza e la velocità della combustione nonché l’analisi della temperatura dei fumi della stufa. SpeetBox by Starck si compone, oltre che del cubo focolare e del sottostante cubo raccolta ce-

neri, di altri 2 moduli cubici - sempre costruiti nel formato di cm 50x50 - che, associati liberamente alla stufa secondo le più personali esigenze di spazio e di uso, apportano funziona-lità specifiche e complementari:- moduli contenitore e/o portalegna- moduli di accumolo calore: riempiti di ciottoli i vari moduli immagazzina-no il calore prodotto dalla com-bustione della legna rilasciandolo nell’arco delle 24 ore.

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