Ticonzero news n. 81

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Ticonzero news Sommario Scienza&Società La cià nel cinema di fantascienza, di Ghisi Grüer Comunicare scienza, di Luigi Campanella Gli ogge anchi misurano il tempo, male, di Roberto Vacca Il neutrino parla italiano, ma sta imparando il cinese, di Pietro Greco EPS—EconomiaPolicaSocietà Algoritmo Infosfera Dominio, di Luigi Agosni Recensioni e crica Rose Ausländer: il fiore che sboccia nella paro- la, di Giuseppe D'Acunto Un Montale per tue le occasioni, di Emiliano Ventura Fortunata / La ruota delle meraviglie / Victoria e Abdul / Napoli velata / Suburbicon, di Alessandra Baile Segnalazioni La scienza questa sconosciuta nei TG Rai, di Davide Mancino Fausto Pesarini, Il naturalista minimalista, 2017 Le Scienze news, Suoli sempre più aridi con il cambiamento del clima Immagini interne: microimmagini Notizie aperiodiche degli articoli pubblicati n. I n. 81 gennaio 2018 M. Agosnelli Energenze L. Agosni Note criche P. L. Albini Labirin di leura P.L. Albini Recensioni di saggi Autori Vari EconomiaPolicaSocietà Autori Vari Frodi&Favole Autori Vari Arcoli di Scienza&Società Autori Vari R/C recensioni e crica A. Baile A proposito di film G. Camarda Cronache di polica economica L. Campanella Comunicare scienza A. Castronuovo Meccanica della fantasia O. Cilona Democrazia&Impresa G. Corchia Cultura&Società A. M. Curci Il cielo indiviso E. DAlessio Altrove e Dintorni A. De Marco Bioculture G. Grüer Disegno e Immagine G. Iannarone Educazione alla legalità M. Maggi Tecnorischio&Ambiente P. Manzelli Scienza e Arte L. Michelini Civitas R. Nobili Filosofia scienfica S. Ombuen Urbania P. Pallono Figure F. Rufo Biopoliche R. Vacca Fuori dal coro E. Ventura Divagazioni F. Zucco Bioeca: Donne & Scienza Le rubriche aperiodiche ave di Ticonzero n. Codice ISSN 2420-8442

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Ticonzero news

I commenti posi-

tivi dei clienti

consentono di

dimostrare i suc-

cessi raggiunti e

di porre in risalto

Sommario

Scienza&Società La città nel cinema di fantascienza,

di Ghisi Grütter

Comunicare scienza, di Luigi Campanella

Gli oggetti antichi misurano il tempo, male,

di Roberto Vacca

Il neutrino parla italiano, ma sta imparando il

cinese, di Pietro Greco

EPS—EconomiaPoliticaSocietà

Algoritmo Infosfera Dominio, di Luigi Agostini

Recensioni e critica Rose Ausländer: il fiore che sboccia nella paro-

la, di Giuseppe D'Acunto Un Montale per tutte le occasioni, di Emiliano Ventura Fortunata / La ruota delle meraviglie / Victoria

e Abdul / Napoli velata / Suburbicon, di Alessandra Bailetti

Segnalazioni La scienza questa sconosciuta nei TG Rai,

di Davide Mancino

Fausto Pesarini, Il naturalista minimalista,

2017

Le Scienze news, Suoli sempre più aridi con il

cambiamento del clima

Immagini interne:

microimmagini

Notizie aperiodiche degli articoli pubblicati n. I n. 81 gennaio 2018

M. Agostinelli Energenze

L. Agostini Note critiche

P. L. Albini Labirinti di lettura

P.L. Albini Recensioni di saggi

Autori Vari EconomiaPoliticaSocietà

Autori Vari Frodi&Favole

Autori Vari Articoli di Scienza&Società

Autori Vari R/C recensioni e critica

A. Bailetti A proposito di film

G. Camarda Cronache di politica economica

L. Campanella Comunicare scienza

A. Castronuovo Meccanica della fantasia

O. Cilona Democrazia&Impresa

G. Corchia Cultura&Società

A. M. Curci Il cielo indiviso

E. D’Alessio Altrove e Dintorni

A. De Marco Bioculture

G. Grütter Disegno e Immagine

G. Iannarone Educazione alla legalità

M. Maggi Tecnorischio&Ambiente

P. Manzelli Scienza e Arte

L. Michelini Civitas

R. Nobili Filosofia scientifica

S. Ombuen Urbania

P. Pallottino Figure

F. Rufo Biopolitiche

R. Vacca Fuori dal coro

E. Ventura Divagazioni

F. Zucco Bioetica: Donne & Scienza

Le rubriche aperiodiche attive di Ticonzero

n. Codice ISSN 2420-8442

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Disegno e immagine di Ghisi Grütter

35. La città nel cinema di fantascienza

La città come referente

Molti critici hanno rilevato che l'ambiente urbano ha

svolto un ruolo specifico nell'universo ideologico di

tanti autori e la città, un ruolo di basilare importanza

sia nella letteratura sia nella cinematografia. Scrive-

va John Ruskin a proposito del Père Goriot nel 1885:

«Questa storia è tale che i suoi violenti contrasti e le

peculiarità del suo intreccio drammatico potevano

essere ambientate e concepite solo in una grande cit-

tà». A sua volta, la città va considerata metafora spa-

ziale del rapporto tra individuo e società per l'alter-

nanza di spazi pubblici e privati, per la distribuzione

territoriale delle classi sociali e per il proporre luoghi

-simbolo all'identificazione collettiva. Il cinema, co-

me la letteratura, contribuisce sia ad assolvere la fun-

zione di specchio del sociale, sia a creare mondi di-

versi mostrando i territori dell’utopia o della disto-

pia.

Le città del futuro: alcuni esempi

Le città immaginarie e le città reali sono soggetti

fondamentali della cinematografia che non sempre

riesce a tracciarne un confine: la città reale si carica

di forti connotazioni immaginarie e, a sua volta, la

città immaginaria si costruisce basandosi su elementi

presenti nella realtà urbana sensibile. In alcuni film,

come ad esempio in Edward mani di forbice del

1990 e in Big Fish del 2003 - entrambi di Tim Bur-

ton - il modello urbano proposto dal cinema assomi-

glia molto a quello immaginato da Frank Lloyd

Wright già negli anni '30. Wright per il suo progetto

urbano di Broadacre City aveva ipotizzato un acro di

terra (corrispondente allo iugero romano cioè

4046,72 mq) per ogni insediamento […] [continua]

Comunicare scienza di Luigi Campanella

44. Seta / Consumo di carne / Siccità e ACEA / Ri-

cerca e cancro

Anche in Italia è stata approvata una disciplina di

produzione per certificare la seta. La lavorazione

della seta è pratica molto antica, risalendo al sesto

millennio avanti Cristo. Questo tessuto viene pro-

dotto dal baco da seta, la larva di una farfalla che

crea un bozzolo di filamento lungo e resistente.

L’insetto rimane nel bozzolo il tempo necessario a

completare la metamorfosi in farfalla. Per la produ-

zione della seta quindi gli animali vengono sfruttati

ed uccisi: la lavorazione cela quindi una grande

crudeltà della quale spesso gli acquirenti sono igna-

ri.

Con l’arrivo dei cinesi sul mercato della seta ha

avuto origine il contrabbando dei bachi in Italia.

Oggi, dopo tanti anni, si continua ad investire nella

seta, in una nuova seta. Una delle start up più crea-

tive sul territorio italiano sta esplorando i differenti

aspetti e utilizzi chimici della fibroina, una proteina

prodotta dai bachi e dotata di straordinarie proprie-

tà meccaniche e rigenerative che la fanno definire

bioseta o biomateriali della seta. Il piano della start

up prevede lo sviluppo di protesi vascolari per by-

pass periferici, fino a raggiungere applicazioni di

drug delivery per il rilascio controllato di farmaci

con focus iniziale in oncologia. È una delle tenden-

ze delle start up di sviluppare aree prima meno

esplorate, soprattutto nell’ambito delle applicazioni

mediche: si tenga conto del fatto che i materiali di

origine biologica sono i più antichi utilizzati in am-

bito medico. Tornando […] [continua]

44.1 Seta

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Fuori dal coro di Roberto Vacca

21. Gli oggetti antichi misurano il tempo, male

Se apri un vecchio cassetto, puoi trovare vecchie

foto (il pro-zio – Gaetano -- o Alberto?), orologi

fuori uso (di chi?), lettere con firme illeggibili,

certificati. Di rado: un diario rivelatore o un docu-

mento datato di rilevanza affettiva – o anche stori-

ca. Tracce importanti del passato si trovano in ar-

chivi, scritti inediti e pubblicati, edifici antichi,

antiquariato, ruderi, opere d’arte. Datarle può es-

sere arduo e incerto. Autori classici hanno lasciato

testimonianze ottime: le leggi e fermi il tempo. Ti

sembra di sentire la voce di Plinio, di Giulio Cesa-

re, di Catullo.

Taluno ha pensato di creare capsule temporali con-

tenenti scritti e oggetti che descrivano il nostro

mondo ai posteri. L’idea non è recente. Il 31 di-

cembre 1900, W.C. Maybury, sindaco di Detroit

riempì un contenitore di foto, lettere di 56 promi-

nenti cittadini che descrivevano la loro vita e

avanzavano previsioni. La capsula fu aperta il

31/12/2000. Non fu una grande rivelazione: offrì

solo modeste curiosità.

La Westinghouse produsse un’altra capsula nel

1939 per la Fiera Mondiale di New York. Ci mise

oggetti d’uso comune, alimenti, semi, un micro-

scopio, un filmato di notizie, un dizionario, un

almanacco, un microfilm con il catalogo delle

merci offerte da Sears Roebuck. Il contenitore fu

sepolto 15 metri sotto terra nel sito della Fiera.

Nel 1965 gliene fu affiancato un altro analogo.

L’idea è che vengano aperti nel 6939.

Il 28 maggio 1940 l’Università di Oglethorpe

(Atlanta, Georgia) ha sigillato con porte d’acciaio

un’intera stanza – chiamata Cripta della Civiltà -

che dovrebbe essere aperta […] [continua]

Articoli di Autori Vari

84. Il neutrino parla italiano, ma sta imparando

il cinese, di Pietro Greco

Il neutrino parla italiano, ma sta imparando il

cinese. Volessimo riassumere in uno slogan il

racconto che Lucia Votano fa del suo oggetto

principale di studio, il neutrino appunto, nel nuo-

vo libro, La via della seta. La fisica da Enrico

Fermi alla Cina appena pubblicato con l’editore

Di Renzo (novembre 2017; pp. 127; € 12,50),

questo ci sembra il più calzante. Il fatto è che la

proposta editoriale della prima donna chiamata a

dirigere un grande centro di ricerca in fisica, il

Laboratorio Nazionale del Gran Sasso, non ri-

guarda solo i neutrini e neppure solo la fisica

delle alte energie, ma il modo con cui “una per-

sona cresciuta nel profondo Sud, una donna e

una scienziata” ha attraversato e sta ancora attra-

versando la terza transizione significativa nella

storia dell’economia umana, quella dalla società

e dall’economia classica alla società e all’econo-

mia della conoscenza. Non sappiamo se è stato

deciso a tavolino, ma certo i capitoli del libro

procedono con la stessa capacità di oscillazione

che hanno i neutrini che, viaggiando nello spa-

zio, passano da uno all’altro di tre diversi sapori.

I quattro sapori del viaggio di Lucia Votano

I sapori che si intrecciano nel viaggio di Lucia

Votano sono almeno quattro. Ma prima si seguir-

li è meglio chiarire chi è l’autrice: una signora

nata a Villa San Giovanni in Calabria appena

dopo la guerra e laureatasi in fisica a Roma nel

1971, ha lavorato come “sperimentale” ai Labo-

ratori Nazionali di Frascati, al CERN di Ginevra

e al DESY di Amburgo, oltre che ai Laboratori

Nazionali del Gran Sasso (il più grande laborato-

rio sotterraneo al mondo di fisica delle astropar-

ticelle) e che ora collabora […] [continua]

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Note critiche di Luigi Agostini

30. Algoritmo Infosfera Dominio La lotta dei lavoratori di Amazon di Piacenza rom-

pe un incantesimo e apre una nuova epoca.

Amazon è una delle sette sorelle del silicio, i

signori della Rete; cosi sono chiamate le nuove

multinazionali dell’informatica.

I signori del silicio stanno sostituendo le anti-

che sette sorelle del petrolio nel dominio del mon-

do.

La determinazione dei ritmi e delle modalità

di lavoro in Amazon, come in tante altre imprese,

è affidata ad un algoritmo: l’algoritmo ha assunto

anche il ruolo del vecchio Capo cottimo.

Ma l’algoritmo si configura-a differenza del

Capo cottimo- come una presenza oggettiva, uni-

voca, neutra. Una potenza astratta, immateriale,

cioè il massimo della potenza: una potenza appa-

rentemente assoluta, la potenza del razionale.

Lo sciopero dei lavoratori di Amazon non è

quindi uno sciopero tra i tanti, ma assurge al livel-

lo di un atto di ribellione, di un segno che, anche

nel nuovo Eden del capitalismo informazionale –

mito costruito e sostenuto da una formidabile cam-

pagna ideologica, senza badare a spese -, il rappor-

to tra Capitale e Lavoro non ha niente di oggetti-

vo, resta un rapporto di forza, la cui dialettica con-

flittuale non può essere spenta.

La vertenza di Amazon è testimonianza che

le forme cambiano, ma la sostanza resta e ha la

testa dura. Su Repubblica del 9 dicembre si annun-

cia che il divorzio in una giovane coppia si può

gestire con un’app. A Modena, attraverso la piatta-

forma digitale, con l’assenso del giudice, i genitori

di due figli, non essendosi accordati per la separa-

zione consensuale, gestiranno ogni rapporto […]

[continua]

R/C Recensioni e critica di Autori Vari

28. Rose Ausländer: il fiore che sboccia nella pa-

rola, di Giuseppe D'Acunto

1. Rose, nonostante tutto

Una delle liriche più celebri della Ausländer suo-

na così:

Mi sono trasformata in me stessa di attimo in

attimo // andata in frantumi / sul cammino della

parola // Lingua Madre / mi compone // mosaico

umano.

Qui, si parla della poesia come di quella po-

tenza, sovrana dell’attimo, che dà modo a cia-

scuno di divenire ciò che già è, come un cammi-

no, all’insegna della parola più fidata, lungo il

quale si vanno componendo, nel profilo di una

figura compiuta, tutti quei tasselli che, altrimen-

ti, resterebbero scoordinati e dispersi. E la parola

a tal punto funge da principio architettonico, ri-

spetto alla nostra vita, che essa è pari ad una

«sfera» entro la quale possiamo entrare: da cui

effonde una «luce color d’aria», sprizzano

«stelle d’acqua», nonché sboccia un’esile efflo-

rescenza che al minimo soffio si sgretola nella

sua «trama sottile [feingesponnen]».

Lo spazio nativo della parola, il «foglio bian-

co», è paragonato anche ad un «bosco fitto d’uc-

celli» e il momento recettivo che precede la

composizione ad una fase in cui il poeta, aguz-

zando le orecchie, «guard[a] con gli / occhi di

civetta della notte», nonché respira, nella speran-

za che «anche domani [in Zukunft] / rose si

schiuderanno»:

E rose tuttavia [Dennoch Rosen] / colme d’esta-

te […] / […] le morte rose / dopo la notte

[continua]

Page 5: Ticonzero news n. 81

Divagazioni di Emiliano Ventura

11. Un Montale per tutte le occasioni

Un poeta malgrado Eugenio Montale, in una intervista del 1975 a Giorgio Zampa,1 curatore del testo

Sulla poesia2 che raccoglie articoli e interviste, consegna alcune affermazioni importanti; una è la famosa

metafora dell’aver scritto un solo libro, prima si è dedicato al recto poi al verso, dichiarazione che ricorda

molto quella heideggariana secondo cui «ogni pensatore pensa un unico pensiero».

Si riferisce naturalmente alla sua non enorme produzione; nello stesso anno nel discorso tenuto per il No-

bel a Stoccolma farà un bilancio delle sue cose scritte: «sei volumi, innumerevoli traduzioni e saggi criti-

ci. Hanno detto che è una produzione scarsa».

Questo è stato uno dei modi in cui il poeta è stato visto e giudicato, ha scritto poco, come se la quantità

avesse in sé il valore della qualità. È uno dei clichè che lo ha accompagnato insieme all’essere il poeta

del ‘negativo’ e del ‘miracolo’, il poeta della vita al cinque per cento’, tutti veri ma tutti allo stesso tempo

molto limitanti.

Più avanti, scorgiamo altre definizioni che segnano un carattere e una vita, scopriamo che un suo profes-

sore, il professor Mannucci: «diceva che avrei potuto scrivere sulla «Domenica del Corriere» ma non più

su, però», in questo annuncio di un piccolo fallimento si trova al contrario la realizzazione di una persona

nella poesia. [continua]

A proposito di film di Alessandra Bailetti

52. Fortunata / La ruota delle meraviglie / Victoria e Abdul / Napoli velata / Suburbicon

Il film si apre inquadrando i piedi e le gambe di Fortunata. Lei si muove velocemente in casa nel prepa-

rare, raccogliere e rassettare prima di uscire con la figlia di otto anni. Entrambe trascinano un trolley,

quello professionale di Fortunata, che inizia la giornata come parrucchiera a domicilio, quello della bim-

ba che va a scuola.

Fortunata è una giovane donna coraggiosa che ama la vita e corre sempre per sbarcare il lunario e

raggiungere il sogno di un negozio tutto suo. Ha un ex marito con la pistola, perché fa la guardia giurata,

la minaccia continuamente di toglierle la figlia e con questo ricatto la umilia e la violenta quando vuole. I

soldi mancano sempre, ma Fortunata sprizza scintille e energia, ha un gruppo di amiche come lei che non

vogliono rinunciare a essere libere, a scegliere, a ridere, fare sesso e divertirsi. Una rosa di personaggi

(alcuni improbabili) ruotano intorno a lei: Chicano un ragazzo gay e tossicomane che la adora, Lotte la

madre di lui, una ex attrice straniera malata di Alzheimer e infine Patrizio, lo psicoterapeuta assegnato

dal servizio pubblico per il sostegno della bambina. [continua]

Page 6: Ticonzero news n. 81

Segnalazioni

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Editor e publisher: PierLuigi Albini

La scienza questa sconosciuta nei TG Rai

di Davide Mancino

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Fausto Pesarini,

Il naturalista minimalista

Ed. Belvedere, 2017

Suoli sempre più aridi con il cambiamento del clima

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