The role of Rugby, South Africa's fight against Racism

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RUGBY : Lo sport che ha fatto una Nazione 1 RUGBY: LO SPORT CHE HA FATTO UNA NAZIONE TRABUCCO MARCO 5° GS ESAME DI STATO 2011 / 2012

Transcript of The role of Rugby, South Africa's fight against Racism

RUGBY : Lo sport che ha fatto una Nazione

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RUGBY: LO SPORT CHE HA FATTO UNA NAZIONE

TRABUCCO MARCO

5° GS

ESAME DI STATO 2011 / 2012

RUGBY : Lo sport che ha fatto una Nazione

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“….io vi dico che dovremmo ripristinare gli Springboks,reintegrare il loro nome, il loro emblema e i loro colori immediatamente e vi dico perché, a Robben Island nella prigione tutti i miei carcererei erano afrikaner per 27 anni io gli ho studiati. Ho imparato la loro lingua, letto i loro libri, la loro

poesia. Occorreva che conoscessi il mio nemico per poter prevalere su di lui e infatti abbiamo prevalso. Non è così? Tutti quanti noi abbiamo vinto non sono più i nostri nemici oggi gli afrikaner

essi sono fratelli sud africani concittadini in democrazia, e a loro stanno a cuore Springboks e rugby. Se glieli portiamo via noi li perderemo daremo prova di essere esattamente come loro

temessimo che fossimo. Noi dobbiamo essere migliori. Dobbiamo sorprenderli con la comprensione,con la moderazione e con la generosità. Io conosco tutte le cose che ci hanno negato

ma questo non è il momento di consumare meschine vende tette è il momento di costruire questa nazione usando ogni singolo mattone a nostra disposizione, anche se quel mattone è avvolto in

colori verde e oro, voi mi avete eletto vostra guida lasciatemi guidare..”

( Nelson Mandela)

Parole forti, quelle che accompagnano Mandela in uno dei primi discorsi pubblici. Parole di un leader maturo, che attraverso i ventisette anni di prigione non si è piegato alle tirannie dei bianchi afrikaner ma, che è pronto a perdonare per il bene della Nazione.

La volontà di superare il regime di segregazione razziale imposto dall’apartheid prevale sul desiderio di vendetta. Egli stesso riconosce l’importanza di uno sport, il rugby espressione dell’orgoglio dei bianchi e uno dei principali simboli di divisione del Paese. Mandela decide di servirsi del rugby come uno strumento, inusuale, in grado di avvicinare un paese che si trova finalmente riavvicinato con il sogno della Coppa del Mondo.

Il sogno di Mandela va ben oltre il risultato sportivo, ma è proprio da questo che inizia la riunificazione del Paese. Un caso? Un calcolo politico? Molto di più, un calcolo umano per rendere finalmente realtà il sogno della Nazione Arcobaleno.

Trabucco Marco

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Il trionfo della democrazia

Il regime dell’apartheid

 

Clint Eastwood

William Ernest Henley

Alla scoperta del vero

Sud Africa

Invictus - Film

Invictus - Poem

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Il regime dell’apartheid Origini dell’Apartheid Il 31 maggio1910 fu fondata l'Unione Sudafricana formata da ex possedimenti inglesi e da ex repubbliche boere (Colonia del Capo, Natal, Stato Libero dell'Orange e Transvaal). Nel 1931, con l'approvazione dello Statuto di Westminster da parte del parlamento inglese, il Sudafrica ottenne piena indipendenza. Durante la seconda guerra mondiale un gruppo di intellettuali afrikaner influenzati dal nazismo completò la teorizzazione del progetto dell'apartheid. La filosofia dell'apartheid affermava di voler dare ai vari gruppi razziali la possibilità di condurre il proprio sviluppo sociale in armonia con le proprie tradizioni. Più tardi venne creata un'organizzazione segreta per promuovere gli interessi degli afrikaner. Dopo la fine della guerra, nel 1948, il National Party vinse le elezioni con il premier Malan, instaurando il regime di segregazione razziale noto come apartheid (Lingua afrikaans, letteralmente "separazione"). La politica dei primi ministri dell'NP che si susseguirono(Daniel François Malan dal 1948-1954, Johannes Gerhardus Strijdom dal 1954 al 1958 e Hendrik F. Verwoerd dal 1958-1966), era infatti basata sull'idea che le diverse etnie del Sudafrica non potessero convivere.

Istituzione dell'apartheid

Le principali leggi che costituivano il sistema erano:

• proibizione dei matrimoni interrazziali; • legge secondo la quale avere rapporti sessuali con una

persona di razza diversa diventava un fatto penalmente perseguibile;

• legge che imponeva ai cittadini di essere registrati in base alle loro caratteristiche razziali classificavano i cittadini in tre principali gruppi razziali : bianco, bantu (neri africani) e coloured (persone con discendenza mista).

• legge che permetteva di bandire ogni opposizione che venisse etichettata dal governo come "comunista" (usata per mettere fuorilegge nel 1960 l'African National Congress (ANC), di stampo socialista, di cui faceva parte altresì Nelson Mandela);

• legge che proibiva alle persone di diverse razze di entrare in alcune aree urbane/ strutture pubbliche(fontane, marciapiedi..);

• legge che prevedeva una serie di provvedimenti tutti tesi a rendere più difficile per i neri l'accesso all'istruzione;

• legge che sanciva la discriminazione razziale in ambito lavorativo; • legge che istituiva i bantustan, ghetti per la popolazione nera, nominalmente indipendenti

ma in realtà sottoposti al controllo del governo sudafricano; • legge che privava della cittadinanza sudafricana e dei diritti a essa connessi gli abitanti dei

bantustan.

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• Il Group Areas Act (legge sulle aree per i gruppi) sanciva la separazione: dette diverse aree residenziali tra bianchi e neri,

• il Separate Amenities Act (legge sulle strutture sociali separate) giustificava appunto la creazione di spiagge, autobus, bagni, locali pubblici, scuole separate;

La politica di segregazione razziale continuò ad essere alimentata e nel 1956 essa venne estesa a tutti i cittadini di colore compresi gli asiatici. Nel '58 uno dei teorici dell'apartheid, "H. Verwoerd, faceva ancora di più: la politica di segregazione razziale doveva diventare politica per la negazione di tutti i diritti civili e di cittadinanza per i neri. L’obiettivo era di relegare 1'87% della popolazione non bianca del Sud Africa in "riserve" isolate e poco visibili e di utilizzare i neri come forza – lavoro che, secondo la propaganda erano destinate a diventare stati autonomi con forme proprie di governo. In realtà questi territori non avevano ne infrastrutture ne attività produttive e non erano quindi nelle condizioni di fornire il mantenimento alla popolazione nera.

Opposizione all’Apartheid

L'irrigidimento della politica di apartheid portò alla condanna da parte dell'ONU (1962), che invitò i paesi membri a rompere le relazioni diplomatiche con il Sudafrica e a boicottarlo economicamente. All'opposizione rimasero il Progressive party di sinistra, e l'African National Congress, che raggruppava la popolazione nera. Gli esponenti d'entrambi i partiti e chiunque manifestava la propria opposizione alle leggi dell'apartheid fu perseguito penalmente. Il governo inasprì la propria politica di repressione fino a trasformare il Sudafrica in uno stato di polizia. Dopo gli scioperi contro I'apartheid che culminarono nel massacro di Sharpeville nel marzo del 1960, il governo mise al bando tutte le organizzazioni politiche nere compreso I' ANC dove Nelson Mandela fu arrestato nel 1963 per cospirazione contro il governo e condannato all’ergastolo. Tuttavia le dimostrazioni, gli scontri violenti, gli scioperi e i boicottaggi che si susseguirono sempre più frequenti negli anni Sessanta e Settanta da parte degli oppositori dell'apartheid, il fallimento della politica dei bantustan e la condanna internazionale che aveva isolato il Sudafrica, costrinsero il governo ad allentare le restrizioni, ad esempio quelle che riguardavano il contatto quotidiano tra membri delle diverse componenti etniche.Nel 1961 il Sudafrica uscì dal Commonwealth britannico e si trasformò in Repubblica Sudafricana, trovandosi così sempre più isolato. Il potere legislativo spettava alla Camera dei Rappresentanti, eletti dai cinque milioni di bianchi di origine europea (25%).

I conflitti interni si fecero sempre più aspri, nel 1976 esplose la violenza a Soweto, dove un gruppo di studenti in marcia fu massacrato dalla polizia nazionale, e nell’anno successivo venne ucciso anche Steve Biko leader del movimento “ Black Consciousness”. Mentre verso al metà degli anni ’80 si scatenò la violenza anche tra le diverse etnie di neri, spinti da motivi politici,economici e appunto etnici. Le pressioni internazionali continuarono anche nel mondo dello sport; infatti a causa dell'apartheid il Sudafrica fu escluso fino agli anni ottanta dalle partecipazioni alle Olimpiadi.

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Fine dell'apartheid - Il trionfo della democrazia

Il 4 luglio 1989 avvenne il primo, storico incontro tra Botha e Mandela. Il capo del governo sudafricano era sorridente e cordiale ma quel sorriso nascondeva l'imbarazzo di un leader costretto a venire a patti con il nemico. L'incontro, segretissimo, durò poco più di mezz'ora e non portò a concreti risultati ma servì per rompere il ghiaccio. Da lì in avanti si susseguirono vari incontri. Nello stesso anno venne eletto presidente Frederick De Klerk.

Nel 1990, finalmente, dopo 350 anni di dominio dei bianchi, il nuovo presidente De Klerk non poteva che cedere alle pressioni mondiali (e alla necessità di dare nuova credibilità sul piano economico e della finanza internazionale al Paese) : abolì tutte le leggi di segregazione razziale e liberò Mandela dal carcere facendone così il simbolo della nuova Africa.

La liberazione di Nelson Mandela nel 1990, dopo 27 anni di prigionia, e la sua successiva elezione a capo dello Stato, decretarono la fine dell'apartheid.

Le elezioni del 1994 hanno determinato la schiacciante vittoria dell'ANC, con il 62,65% dei voti, il quale ha istituito finalmente la democrazia e continua a governare ininterrottamente il paese, prima con Nelson Mandela, poi con Thabo Mbeki e successivamente con Kgalema Motlanthe e Jacob Zuma. Il Sud Africa post – apartheid o la Nazione arcobaleno come è stata definita da Mandela stesso ha portato a 11 il numero degli idiomi ufficiali ed ha abbattuto l’arsenale sudafricano.

Nonostante le pesanti ferite del passato e gli enormi problemi che incombono per il futuro, la situazione in Sudafrica è oggi molto più ottimista e rilassata di quanto fosse alcuni anni fa. La comunità internazionale ha accolto benevolmente il nuovo Sudafrica e la volontà di formare una nazione in cui non esistano discriminazioni razziali. Sarà necessario un certo tempo prima che la maggioranza nera riesca a sentire un beneficio economico dalla propria nuova condizione, ma la struttura politica sembra sufficientemente forte da tenere compatto questo paese di grandi diversità. Ci sono grosse aspettative nei confronti del nuovo Sudafrica.

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Invictus - Film

Trama: Titolo originale : Invictus. Regia : Clint Eastwood. Interpreti Morgan Freeman ( Mandela),Matt Damon ( François Pienaar),Tony Kgoroe, Patrick Mofokeng, Matt Stern, Julian Lewis Jones, Scott Eastwood, Adjoa Andoh, Marguerite Wheatley, Leleti Khumalo, Dan Robbertse. Fotografia: Tom Stern. Produzione: Clint Eastwood, Robert Lorenz, Lori McCreary, Mace Neufeld. Casa di Distribuzione: Warner Bros. Picture. Durata: 133’. Genere: Drammatico, biografico, sportivo. La storia del film è ambientata in Sudafrica, nel periodo direttamente successivo alla caduta del regime di segregazione razziale imposto dall’apartheid e che vide poi l’affermarsi di Nelson Mandela( Morgan Freeman) come nuovo presidente della Nazione arcobaleno. Nonostante le critiche e lo scetticismo diffuso tra la popolazione bianca, il nuovo leader s’impose l’obbiettivo di riappacificare la popolazione del paese, ancora divisa dall’odio fra i neri e i bianchi afrikaners. L’obbiettivo era essenziale quanto complicato, simbolo della spaccatura del Paese era proprio la nazionale di rugby degli Springboks, orgoglio degli afrikaner e detestata dai neri, una squadra composta da un unico giocatore nero, che stava attraversando un periodo di una serie di sconfitte schiaccianti. Il genio di Madiba, come veniva chiamato Mandela dai propri collaboratori, fu quello di utilizzare la squadra come nuovo simbolo del Sud Africa, di fratellanza e di impegno comune, dopo la riammissione della squadra stessa in ambito internazionale. L’occasione dei Campionati del Mondo del 1995 di rugby, ospitati proprio dal Sud Africa offrono a Mandela un’occasione unica. Il nuovo presidente inizia ad interessarsi delle sorti della squadra, sperando che un’eventuale vittoria possa contribuire a creare un nuovo orgoglio nazionale eliminando o per lo meno attenuando le differenze tra bianchi e neri. Il suo punto di riferimento per riuscire nell'operazione di riunire la Nazione intorno alla squadra è il capitano degli Springboks stesso, François Pienaar( Matt Damon). L’inizio dei rapporti e la frequentazione con il capitano iniziano ad avere effetti diretti sulla squadra e permettono di catalizzare l’attenzione sullo spirito del rugby. L’ammissione alla finale risulta essere una delle prime conquiste che viene riconosciuta e incoraggiata da tutto il popolo, restano solo gli All Blaks di fronte al sogno di Mandela.

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Riflessione critica : “Distanza e ascensione sono i due poli opposti entro i quali si materializza il percorso sportivo di una nazione lacerata alla ricerca di un’identità possibile. Eastwood non plasma soltanto il volto serenamente ostinato e le movenze incassate di Mandela, complice un empatico Morgan Freeman, non edifica il suo lavoro sul carismatico imperio già stabilito dalla Storia, ma opera una rielaborazione prospettica del cammino della Coppa del Mondo di una squadra che senza l’arguzia politica di Mandela avrebbe smesso di esistere definitivamente, dopo essere stata esclusa dalle competizioni ufficiali dal 1977, anno in cui il Commonwealth dichiarò il “ Gleaneagles Agreementt” la diffida a confrontarsi sportivamente con il sud Africa come sanzione internazionale per il regime dell’Apartheid”. In Invictus, Eastwood, continua la sua ricerca nel profondo degli elementi che possono conciliare gli opposti e trova in Mandela (e in un mimetico Morgan Freeman) una sorta di supporto storico alla sua ricerca. Ciò che Eastwood racconta non è frutto della fantasia di uno sceneggiatore ma trae origine dai fatti narrati nel libro di John Carlin "Playing the Enemy: Nelson Mandela and the Game That Made a Nation". Eastwood ne trae un film assolutamente classico sia per quanto riguarda lo stile visivo sia per quanto attiene ai due generi consolidati (biografia e sport) a cui fa riferimento. Si sente in lui e in Freeman la profonda ammirazione per Mandela con la consapevolezza del rischio dell'agiografia. Che viene sfiorato ma poi in definitiva evitato nel momento in cui si mostra come il desiderio di superare il devastante clima dell'apartheid parta dal cuore ma sia filtrato da uno sguardo razionalmente strategico. Mandela non è spinto dal sentimentalismo. I versi di "Invictus" imparati in prigione hanno rafforzato la tempra di un uomo che sa come raggiungere l'obiettivo rischiando in proprio ma sostenendo il rischio con una strategia ben definita. Lui che non sa granché di rugby non solo si tiene a fianco una sorta di trainer ma impara a memoria volti e nomi dei giocatori. Ha la fortuna di trovare in Pienaar un uomo che non dimentica di essere diventato un segno di divisione ma che non teme di mutare atteggiamento, ma che lotta anch’esso per la riunificazione. La rudezza sul campo non è disgiunta dall'intuito e il modo in cui Eastwood ci mostra una partita di cui gli annali hanno già fissato l'esito sottolinea questa empatia. Due uomini, due squadre (gli Springboks e il ristretto staff presidenziale) e due 'popoli' che compiono un primo, importante passo per iniziare a divenire una Nazione nel pieno e moderno senso del termine. Sottolineando l’importanza e il ruolo di uno sport, il rugby, capace di avvicinare una popolazione che storicamente viveva divisa da molto tempo.

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Invictus - Poem

William Ernest Henley (1849 – 1903) William Ernest Henley was born in Gloucester in a large family of other five siblings, his father was a bookseller while his mother was descended from a poet. At the age of 12 years old, he suffered from tuberculosis that resulted in the amputation of his left leg. His teachers of the Crypt Grammar School described him as a jovial, astoundingly clever boy with a laugh that rolled like music, with an unimaginable fire of vitality and who swept one off one’s feet. After the school he managed to pass the examination of Oxford local Schools but he moved to London where he tried to establish himself as a journalist. However his career was constantly interrupted by illness and by recovery in hospital. In 1873 he refused to a second amputation and passed three years in hospital where he managed to get a relatively active life for other 30 years. In 1878 got married with Hannah Boyle with whom he got two children. He continued his production becoming a notable critic of his works, until 1903 when he died. Works William Henley’s production is not so large, because his work was continually interrupted by illnesses. Despite everything the author got a notable critics and some of his works became the inspiration of great leaders of the ‘90s. In particular these are his operas:

• Plays of William E. Henley and R.L. Stevenson (1884) o Deacon Brodie o Beau Austin o Admiral Guinea o Robert Macaire

• A Book of Verses (1888) • Views and Reviews. Essays in appreciation: Literature (1890) • Lyra Heroica. A Book of Verse for Boys (1891) • The Song of the Sword and Other Verses (1892), • Poems (raccolta, 1897) • Hawthorn and Lavender with Other Verses (1901)

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Invictus The most famous and best remembered work is “Invictus”, he wrote it in 1875 probably as a demonstration of his resilience of another amputation. The poem itself became the inspiration of Nelson Mandela who used to recite it during the period in Robben island’s prison. The title comes from Latin and means unconquered symbolizing the possibility of reaching the success despite all the tragedies and difficulties of life. Text Translation

Out of the night that covers me, Black as the pit from pole to pole, I thank whatever gods may be For my unconquerable soul.

In the fell clutch of circumstance I have not winced nor cried aloud. Under the bludgeonings of chance My head is bloody, but unbowed.

Beyond this place of wrath and tears Looms but the Horror of the shade, And yet the menace of the years Finds and shall find me unafraid.

It matters not how strait the gate, How charged with punishments the scroll, I am the master of my fate: I am the captain of my soul.

Dal profondo della notte che mi avvolge, Nera come il pozzo senza fondo che va da un polo all'altro, Ringrazio qualunque dio possa esistere Per la mia anima indomabile. Nella stretta morsa delle circostanze Non mi sono tirato indietro né ho gridato Sotto i colpi avversi della sorte Il mio capo sanguina, ma non si china. Oltre questo luogo di rabbia e lacrime Incombe solo l'orrore dell'ombra Eppure, la minaccia degli anni Mi trova, e mi troverà, senza paura. Non importa quanto sia stretta la porta, Quanto piena di castighi la vita, Io sono il padrone del mio destino: Io sono il capitano della mia anima.

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Analysis Out of the night that covers me, Black as the pit from pole to pole, I thank whatever gods may be For my unconquerable soul. The first stanza depicts the speaker at night, in reflection. The poles referenced in the second line, the North and South poles, frame the entire world in a darkness, which is like that of a pit but not simply a hole: a place of incarceration; death; Hell. Finally, the speaker refers to "whatever gods may be", which may be taken as paganism, or even some bewilderment on the nature, rather than the identity, of the divine (i.e. "what are gods; not who?"). In the fell clutch of circumstance I have not winced nor cried aloud. Under the bludgeonings of chance My head is bloody, but unbowed. Circumstance is personified in the second stanza, described by the adjective "fell" which means "cruel," as a predator. Again, the speaker is described in a state of arrest. Bludgeoning has the definition of being beaten or forced down that support the theme of captivity. "Chance," like "circumstance," is rendered as a powerful, oppressive force and yet the speaker refuses to bow his head or to be ruled by it. Beyond this place of wrath and tears Looms but the Horror of the shade, And yet the menace of the years Finds and shall find me unafraid. In the third stanza, the speaker refers to death as "shade," beyond a place of wrath and tears, a description which belittles it in contrast to "wrath" and the pit imagery of the first stanza. Again here death is personified, the active subject, which finds the speaker, , his unalterable resolve to be unafraid of "Horror." It matters not how strait the gate, How charged with punishments the scroll, I am the master of my fate: I am the captain of my soul. This last stanza concludes the speaker's reflection, continuing the themes already established, abstracting a declaration. Again, here we have references to punishment and constriction. "Strait" in the first line of the stanza means "narrow," and the image of a gate implies captivity or impasse, but yet these two words also imply the possibility of passing; the entrance to Heaven is often described as a narrow gate. The scroll of punishments is likely a reference to the divine penalties or trials assigned to the poet by God.

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Alla scoperta del vero SUD AFRICA

Il viaggio che Vi proponiamo rappresenta un’unica opportunità per coniugare le attrazioni turistiche con l’Essenza del Paese, la cultura. La Repubblica Sud Africana ha affrontato un lungo periodo di transizione dove si tentava di “conciliare le aspirazioni dei neri con le paure dei bianchi”, il risultato è sotto gli occhi di tutti. La Nazione arcobaleno, uno dei simboli più puri della democrazia moderna. Il viaggio è per necessità, e convenienza itinerante. Sarebbe infatti impossibile cercare di scoprire il Paese con un’unica tappa. La scelta delle mete è stata studiata attentamente affinché esse potessero essere idonee a soddisfare il desiderio di approfondimento e conoscenza della cultura con quello turistico. Per quanto riguarda il mezzo di trasporto è stata prevista una combinazione tra aereo, per le immense distanze che separano i luoghi, e un’autovettura. Riteniamo che l’autovettura sia uno degli strumenti attraverso i quali sia possibile immergersi realmente nel Paese, le strade a strapiombo sulle scogliere, le foreste lussureggianti da attraversare fino ai villaggi costieri della Garden Route. Le strutture ricettive invece sono di elevatissima qualità, offrono i servizi e gli standard qualitativi migliori del Paese, a rappresentare che il Sud Africa non è assolutamente un Paese arretrato. Per meglio illustrare le peculiarità delle strutture ricettive si è ritenuto opportuno allegare una brreve descrizione per ciascuno. I servizi d’agenzia sono stati organizzati da un nostro corrispondente, nelle località che offrissero la possibilità di visite o escursioni particolarmente interessanti.

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Itinerario Sintetico:

Cape Town / Hermanus / Oudtshoorn / Knysna / Addo Elephant Park / Port Elizabeth/ Johannesburg / Pretoria

Operativo voli:

Data Itinerario Volo Partenza Arrivo

----- VENEZIA – DUBAI EK 136 15.45 23.35

----- DUBAI – CAPE TOWN EK 772 03.50 11.40

----- PORT ELIZABETH – JOHANNESBURG

SA 420 15.25 17.05

----- PRETORIA – DUBAI EK 766 22.20 08.20

DUBAI – VENEZIA EK 135 09.50 14.05

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Itinerario Analitico:

1° GIORNO – VENEZIA / CAPE TOWN Partenza da Venezia per Cape Town con voli di linea, via Dubai. Pasti e pernottamento a bordo.

2° GIORNO – CAPE TOWN Arrivo a Cape Town, accoglienza in aeroporto di nostro assistente in lingua italiana e presa in consegna dell’auto a noleggio. Sistemazione in hotel, pernottamento. AFRICAN ELITE PROPERTIES ( standard room ) – pernottamento e prima colazione

3° GIORNO – CAPE TOWN Giornata a disposizione per la visita individuale della città con la possibilità di prenotare escursioni facoltative. La città di Cape Town giace tra l’Oceano Indiano e la sua famosa Montagna della Tavola, venerata con riverenza quasi spirituale dal mix di razze e culture rappresentato dai suoi abitanti. L’area centrale di Cape Town è relativamente piccola se paragonata alla espansione dei sobborghi che si estendono intorno al centro e puo’ essere visitata anche senza l’ausilio delle quattro ruote. La visita a piedi potrà cominciare con il Castle of Good Hope che propone tour guidati ad ogni ora. Costruito nel 1600 per scopi difensivi, presenta l’insolita forma a pentagono. A ovest del castello ecco la Grand Parade, risalente anch’essa al 1600 e teatro di innumerevoli parate militari e politiche del passato dove Nelson Mandela, dal balcone della City Hall tenne il suo primo discorso alla folla esultante dopo la sua liberazione. Nei pressi della Grand Parade ecco il Parlamento, la visita è gratuita, è necessario esibire il passaporto. Gli adiacenti Company’s Gardens risalgono al 1652 e furono progettati da una compagnia di navigazione olandese quale tappa lungo la rotta delle spezie verso l’ India, al fine di assicurare ai propri marinai frutta e vegetali. Merita una sosta la pittoresca Greenmarket Square, che risale a 300 anni fa attorniata da bellissimi edifici Art Deco dove si trova la Old Town House , da cui balcone fu letta pubblicamente nel 1834 la dichiarazione della abolizione della schiavitù. Qui si potrà indugiare in uno dei numerosi caffè all’aperto o bighellonare tra i negozietti che vendono articoli e souvenir provenienti da tutta l’Africa.Da Greenmarket Square è facilmente raggiungibile il variopinto quartiere di Bo Kaap, punto di riferimento dell’Islam di Cape Town dove un piccolo museo illustrerà la storia della sua gente, le sue tradizioni, le usanze, le cerimonie e le pratiche di vita quotidiana. Estensione di Bo Kaap è il quartiere modaiolo di De Waterkant, le cui antiche case storiche costruite originariamente dagli schiavi e dai nativi sono state trasformate in boutique, coffe-shop, bar, gallerie d’arte e ristoranti. Da non perdere la visita del famoso Victoria and Alfred Waterfront una delle maggiori attrazioni turistiche del Sud Africa. Prende il nome dalla regina Vittoria e dal suo secondo figlio Alfred, che nel 1860 pose la prima pietra nel porto. Situato nel bel mezzo dell’antico porto, tuttora funzionante, è un complesso di negozi, ristoranti, bar, pub, mercati dell’artigianato, musei, cinema, teatri e luoghi di spettacolo all’aperto, ricavati dai vecchi edifici e magazzini portuali. Per godere di un panorama mozzafiato sulla città si potrà salire in funivia ( se le condizioni meteorologiche lo permettono ) sulla sommità della Table Mountain dove i sentieri segnalati condurranno ai vari punti panoramici. I più atletici potranno anche salire a piedi attraverso percorsi più o meno difficoltosi. AFRICAN ELITE PROPERTIES ( standard room ) – pernottamento e prima colazione

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4° GIORNO – CAPE TOWN Giornata a disposizione per attività individuali con la possibilità di prenotare escursioni facoltative. Consigliamo l’escursione nella Penisola del Capo. Si parte da Cape Town verso sud lungo un percorso spettacolare di 15 km parallelo alla costa fino ad arrivare al pittoresco villaggio di Llanduno, adagiato sotto il precipizio di un'altura chiamata Little Lion's Head, che protegge la “Sunset Rocks” una spiaggia nascosta che invita alla contemplazione del tramonto. Piu' estesa ma altrettanto attraente è la vicina Hout Bay, villaggio di pescatori famoso per la pesca dei gamberi che si potranno degustare nei numerosi ristoranti, bistrò e taverne del pittoresco porticciolo ( Mariner's Wharf). Da Hout Bay vengono organizzate escursioni in barca alla vicina Duiker Island dove, nella stagione estiva una miriade di uccelli e piu' di 4.000 foche stazionano sulle coste rocciose dell'isola.Continuando verso sud per 10 km si percorrerà una delle strade piu' panoramiche del paese: la Chapman's Peak Drive, che corre parallela lungo la costa, a strapiombo sul mare, regalando panorami mozzafiato. Si arriverà alla piatta laguna di Noordhoek lambita dalla spiaggia di Long Beach dove vengono organizzate passeggiate a cavallo. Attraversando la Cape Peninsula da ovest a est si giungerà nella cittadina di Fish Hoek, nella False Bay. Da qui fino alla Cape of Good Hope Nature Reserve la costa è costellata per 30 km da bellissime spiagge e attraenti centri abitati. La riserva, ricca di fynbos e piante endemiche, si estende per quasi 8.000 ettari e in primavera si trasforma in un tappeto di fiori multicolori. Oltre alla bellissima flora, la riserva ospita anche numerose specie di vita animale: le zebre di montagna, volpi, antilopi, caracal e una particolare varietà di babbuini unici al mondo per la particolarità di nutrirsi esclusivamente con cibo proveniente dal mare che essi si procurano sulla spiaggia durante la bassa marea o negli scogli. Nella riserva sono presenti diversi sentieri da percorrere a piedi o in mountain bike.Il punto piu' spettacolare della Cape Peninsula è rappresentato da Cape Point, un'impressionante altura rocciosa che si innalza per 300 metri sulle turbolente acque dell'oceano dove nuotano tonni, snoek ( tipici pesci di grossa taglia dall'aspetto non troppo rassicurante che popolano le acque temperate di questo tratto di costa sudafricana ) delfini, foche e occasionalmente anche le balene. Una vista mozzafiato si godrà dalla base del vecchio faro ( 1857) da dove la vista si perde nel lontano orizzonte dell'oceano.Merita una visita la colonia dei particolari pinguini , specie protetta in via di estinzione, che affollano la Boulder's Beach.Da non perdere infine la visita dei Kirstenbosch Gardens, che si estendono per 530 ettari sul versante meridionale della Table Mountain, Fondati nel 1913 al fine di preservare il ricco patrimonio floreale del Sud Africa rappresentano oggi uno dei giardini botanici piu' famosi al mondo. Raggiungono il loro massimo splendore in primavera ( settembre e ottobre) durante la fioritura delle protee ma rappresentano un'attrazione imperdibile durante tutto il corso dell'anno. AFRICAN ELITE PROPERTIES ( standard room ) – pernottamento e prima colazione

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5° GIORNO – CAPE TOWN Giornata a disposizione per attività individuali con la possibilità di prenotare escursioni facoltative. Consigliamo la visita di Robben Island, proclamata dall’Unesco patrimonio dell’umanità, considerata luogo sacro, assolutamente da non perdere. Utilizzata come luogo di detenzione, ha ospitato alcuni famosi prigionieri politici, primo fra tutti Nelson Mandela. L’escursione comprende sia il tour dell’isola di 45 minuti, nonché la visita della prigione. Si potranno osservare alcuni manufatti realizzati da ex detenuti: il tutto risulterà molto commovente, ma vale la pena di fare questa coinvolgente esperienza. AFRICAN ELITE PROPERTIES ( standard room ) – pernottamento e prima colazione

6° GIORNO – CAPE TOWN / HERMANUS Partenza per la zona costiera di Hermanus, antico villaggio di pescatori diventato rinomata località turistica famosa per essere un superbo punto di osservazione delle balene, durante l’inverno australe (da giugno a novembre). Il centro città, circondato da colline rocciose, è piacevole, tranquillamente visitabile a piedi e ben fornito di negozi e ristoranti.Il vecchio porto, proclamato monumento nazionale, è abbarbicato alle scogliere davanti al centro città e rappresenta il punto focale delle attività turistiche. Ci sono alcune bellissime spiagge, soprattutto a ovest del centro. Nei dintorni di Hermanus è anche possibile fare belle passeggiate e visitare la Fernkloof Nature Reserve, riserva naturale situata nelle colline dietro la cittadina, dotata di 50 km di sentieri che attraversano un’area protetta ricca di protee e fynbos. Giornata da dedicare all’osservazione delle balene. Tra giugno e novembre le balene australi vengono a riprodursi nella baia di Hermanus, dando luogo ad uno spettacolo naturale entusiasmante. A volte nella baia ci sono anche 70 balene contemporaneamente e a volte viene avvistata anche la megattera. Si potrà effettuare una escursione in barca per osservare le balene a distanza ravvicinata. AUBERGE BURGUNDY ( standard room ) – pernottamento e prima colazione

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7° GIORNO – HERMANUS / OUDTSHOORN Partenza per Oudtshoorn, situata nella regione del Klein Karoo, a 55 km dalla città costiera di George. E’ inserita in un paesaggio caratterizzato da ampi spazi e fertili vallate racchiuse da due catene montuose: Swartberg a nord e Outeniqua a sud. E’ famosa per il clima particolarmente favorevole, con estati calde e secche e inverni miti e soleggiati. E’ conosciuta anche come “Capitale Mondiale delle Piume”, a causa dell’ intensiva attivita’ di allevamento degli struzzi. Si potrà pranzare in una tipica fattoria deve vengono allevati questi animali.Da non perdere la visita delle famose Cango Caves, situate a 30 km da Oudtshoorn, scoperte dai Khoi e dai San molti secoli fa. Costituiscono una delle maggiori attrazioni del paese per le loro surreali formazioni di stalattiti e stalagmiti, originate dai depositi di carbonato di calcio e dalla natura carsica del suolo che 650 anni fa era sommerso dal mare. QUEENS HOTEL ( superior room ) – pernottamento e prima colazione

8° GIORNO – OUDTSHOORN Giornata dedicata alle escursioni nella regione. Merita senz’altro una visita Prince Albert, affascinante località che giace ai piedi dello Swartberg Pass, il valico più spettacolare di tutto il Sud Africa. Rappresenta un delizioso villaggio del Karoo e benché sia situata in una regione piuttosto arida, beneficia dell’acqua proveniente dalle Swartberg Mountains che le conferisce l’aspetto di una piccola oasi. Il villaggio è una piccola gemma con bellissimi edifici in stile cape dutch e vittoriano, tredici dei quali sono stati classificati monumenti nazionali. Assolutamente da non perdere l’ascesa allo Swartberg Pass che con i suoi 24 km di lunghezza e quasi 1600 metri di dislivello offre incredibili panorami dello spoglio Karoo da un lato e del verdeggiante Little Karoo dall’altro. La strada scende in sinuosi tornanti e si immerge in un ambiente fantastico dal punto di vista geologico e panoramico.. Rientro ad Oudtshoorn per il pernottamento. QUEENS HOTEL ( superior room ) – pernottamento e prima colazione

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9° GIORNO – OUDTSHOORN / KNYSNA Partenza per la Garden Route, itinerario che abbraccia uno splendido tratto di verde litorale le cui attrattive principali sono costituite dalle magnifiche spiagge, e dalle foreste indigene ricche di fiori selvatici. Arrivo a Knysna, situata nella meravigliosa fascia costiera in cui si susseguono laghi, montagne, spiagge dorate, rupi e fitte foreste. Knysna puo’ vantare un mare favoloso abbinato a vedute montane altrettanto belle. Sistemazione in hotel, pernottamento. KNYSNA ( chalet ) – pernottamento e prima colazione

10° GIORNO – KNYSNA Giornata da dedicare alla visita di Knysna e dei suoi dintorni. Ricca di gallerie d’arte e artigianato, è situata sulla riva dell’omonima laguna protetta dai monti Outeniqua, che comunica con il mare attraverso uno stretto passaggio delimitato da due alti promontori verdeggianti: “The Heads”. Si potrà effettuare un giro in battello sulla tranquilla laguna, uno dei migliori punti del Sudafrica per la pratica della vela, del nuoto e della pesca. Si potrà pranzare in un ristorante caratteristico della baia a base di ostriche, che vengono coltivate nella laguna omonima. KNYSNA ( chalet ) – pernottamento e prima colazione

11° GIORNO – KNYSNA / ADDO ELEPHANT PARK Partenza per l’ Addo Elephant Park con sosta per la visita del magnifico parco di Tsitsikamma, che protegge 100 chilometri di costa, compresa la striscia di terra che si estende in mare per 5 chilometri. La vegetazione varia da foreste di sempreverdi a felci, gigli, orchidee e fynbos marini, compresa la protea. Interessante anche la fauna che popola il parco, composta dalla lontra senza artigli del Capo oltre a babbuini, scimmie, piccole antilopi e da numerose specie di uccelli. Possibilità di effettuare interessanti escursioni quali il “canopy treetop tour”, emozionante avventura per ammirare l’ineguagliabile bellezza della foresta indigena dall’alto! Volteggiando dolcemente lungo un percorso che si snoda attraverso dieci piattaforme dislocate tra i rami degli alberi, a 30 metri di altezza, sostenuti in estrema sicurezza da possenti cavi di acciaio. Continuazione per l’ Addo Elephant National Park, con i suoi 492,000 ettari di superficie, rappresenta la terza area di conservazione per estensione in Sud Africa. Sistemazione in hotel e possibilità di effettuare una escursione individuale all’interno del parco, con la propria auto. ELEPHANT HOUSE ( colonial room ) – pernottamento e prima colazione

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12° GIORNO – ADDO ELEPHANT PARK Giornata da dedicare alle escursioni individuali nel parco, con la possibilità di prenotare safari con ranger. L’espansione del parco rappresenta uno dei piu’ ambiziosi progetti di conservazione e l’Addo è diventato una delle attrazioni maggiori dell’ Eastern Cape se non addirittura di tutto il Sud Africa. Il parco comprende 5 riserve private confinanti e si estende dall’ Oceano Indiano fino alla regione del Little Karoo, incorporando cinque differenti habitat naturali.Con la re-introduzione del leone avvenuta nel 2003, ora e’ possibile avvistare nel parco i “big seven” (elefante, rinoceronte, leone, bufalo, leopardo, oltre alla balena sulla costa e al grande squalo bianco) in un’area dove la malaria e’ assente. ELEPHANT HOUSE ( colonial room ) – pernottamento e prima colazione

13° GIORNO – ADDO ELEPHANT PARK / PORT ELIZABETH Partenza per Port Elizabeth, capitale dell’Eastern Cape, città di mare, nota per il suo importante porto e per le lunghe spiagge dorate. L’Ocenarium, il Parco dei Serpenti ed i panoramici sentieri nella natura ne fanno una meta ideale per tutta la famiglia. Le case vittoriane su Donkin Street testimoniano il passato coloniale britannico della città. Sistemazione in hotel, pernottamento. IBHAYI GUEST LODGE ( luxury suite) – pernottamento e prima colazione

14° GIORNO – PORT ELIZABETH / JOHANNESBURG Rilascio dell’auto a noleggio in aeroporto in tempo utile e imbarco sul volo per Johannesburg, accoglienza in aeroporto dal nostro assistente in lingua italiana e trasferimento in albergo con l’auto a noleggio. Pranzo in albergo e visita nel pomeriggio di Soweto, la più grande township del Paese, ebbe un ruolo fondamentale nella lotta all’Apartheid : visitarla è assolutamente necessario per poter capire la realtà sudafricana. Con l’apertura delle miniere d’oro nei pressi di Jo’burg nel 1886, molti lavoratori neri confluirono nell’area. L’afflusso divenne incontrollato durante la II° Guerra Mondiale, quando sorse un enorme agglomerato di capanne e cartone che presero il nome di township. Il 16 giugno 1976 la popolazione di Soweto insorse per protestare contro l’operato del governo. L’eco della rivolta fu talmente forte che numerose istituzioni internazionali, tra cui le Nazioni Unite, agirono contro il regime dell’apartheid. Centro delle attività antigovernative divenne la Regina Mundi, la chiesa cattolica più grande del Sud Africa situata nel cuore della township. Rientro in albergo, cena e pernottamento. INTERCONTINENTAL SANDTON TOWERS ( deluxe room ) – mezza pensione

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15° GIORNO - JOHANNESBURG Giornata da dedicare alla visita della città Johannesburg è la più popolosa città del Sudafrica e vero cuore industriale e finanziario del Paese. Capoluogo della provincia di Gauteng, con la vicina Pretoria forma un’unica vastissima metropoli. I suoi abitanti la chiamano Jo'burg, Jozi, eGoli (la città dell'oro). Le zone da visitare sono senz’altro quelle centrali, primo fra tutti Newton Precinct, il vecchio del mercato, oggi vero centro della vita culturale in città. Si trovano qui il Museum Africa, dedicato alla storia ed alla cultura sudafricana, la Bus Factory (centro dell’artigianato e design), il Market Theatre, un Museo della Scienza e della Tecnologia e tanti spazi per mostre, concerti ed altri eventi. Subito fuori dal centro meritano una visita due bellissimi quartieri residenziali molto esclusivi: Parktown, che ospita il polmone verde della città, lo Zoo Lake, e Houghton, tra le cui eleganti ville vi è anche quella di Nelson Mandela. Molto amato dai turisti, il quartiere di Melville offre le atmosfere giuste per chi voglia godersi in relax la visita della città, con i suoi numerosi locali con musica dal vivo, ristoranti e caffè all’aperto. Infine non potete mancare una visita all’ Apartheid Museum, inaugurato nel 2001 permette di capire la vera storia dell’Apartheid dalla nascita alla definitiva caduta. La Constitution Hill ideale per consocere la transizione del Paese fino alla democrazia. Oggi è il nuovo simbolo politico e architettonico della città sinonimo della libertà duramente conquistata.Rientro, cena e pernottamento in albergo. INTERCONTINENTAL SANDTON TOWERS ( deluxe room ) – mezza pensione

16° GIORNO - JOHANNESBURG / PRETORIA Partenza per Pretoria, capitale amministrativa del Paese che non poteva mancare in questo viaggio alla Scoperta della storia sudafricana, qui avrete la possibilità di visitare il Voortrekkers Monument, costruito nel 1949 dopo la definitiva vittoria del National Party è l’imponente espressione di apologia dei Voortrekkers, i coloni di origine olandese che da Cape Town raggiunsero Pretoria per sfuggire al dominio britannico. Il monumento mostra le scene delle battaglie contro gli Zulu, realizzato con marmi pregiati provenienti dall’Italia è uno dei simboli dell’intera nazione. Nel pomeriggio sarà possibile scegliere tra un ampio numero di escursioni opzionali, tra cui la visita del Union Buildings ufficio del Presidente e, cuore politico del Sud Africa. Ritorno in albergo cena e pernottamento. ILLIRYA HOUSE (suite ) - mezza pensione

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17° GIORNO - PRETORIA/ DUBAI/ VENEZIA Trasferimento dall’albergo all’aeroporto e ritorno in Italia con scalo a Dubai.

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Quota per persona in camera doppia : euro 4.500 prezzo netto

Da aggiungere:

Tasse aeroportuali quantificabili al momento dell’emissione dei biglietti aerei ( in data odierna ammontano a Euro 95 )

La quota comprende:

∇ Voli di linea in classe economica ∇ Accoglienza in arrivo a Cape Town di nostro assistente in lingua italiana ∇ Sistemazione in camere doppie negli hotels e lodge indicati (o similari) ∇ Trattamento pasti come da programma ∇ Noleggio auto Europcar – cat B (Toyota Yaris o similare) come da programma, a

chilometraggio illimitato. Include Classic Max Insurance (Collision Damage Waiver (CDW), Theft Loss Waiver (TLW), Personal Accident Insurance (PAI), VAT 14%, Carbon emissions tax, tourism levy, airport surcharge, additional driver, contract fees, NAVIGATORE)

∇ Polizza assicurativa annullamento viaggio / medico-bagaglio, a copertura dell’importo sopra indicato

∇ Guida specializzata sulla destinazione (Ed. Polaris) ∇ Set da viaggio

La quota non comprende:

∇ Le tasse aereoportuali ∇ Le bevande, e i pasti ove non menzionati ∇ Le mance ∇ Gli extra di carattere personale ∇ Rental car deposit, da pagare in loco, R 6000 ∇ One way drop off fees, circa 500 rand

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È bene sapere che…………..

∇ Questo itinerario tocca aeree malaria-free. Nessuna vaccinazione o profilassi è pertanto richiesta o consigliata.

∇ I cittadini italiani in possesso di passaporto valido, non hanno bisogno di alcun visto per l’ingresso in Sud Africa. Per i cittadini di altre nazionalità Vi preghiamo di voler richiedere informazioni all’ambasciata competente.

∇ Il passaporto deve essere valido almeno tre mesi dalla data di scadenza ed avere due pagine bianche consecutive (una a destra e una a sinistra).

∇ E’ indispensabile essere in possesso di patente internazionale e avere con sè una carta di credito, per noleggiare l’auto.

∇ Tutti i servizi indicati nel programma sono su richiesta impegnativa.

∇ La quota di partecipazione è stata calcolata in base al cambio odierno del rand sudafricano (1 euro = 9,60 rand). Eventuali variazioni nel corso dei cambi determineranno un aggiornamento della quota di partecipazione (fino a 21 gg prima della partenza).

Rinunce

Se un partecipante al viaggio dovesse rinunciare, avrà diritto al rimborso della somma versata al netto del diritto di prenotazione (se previsto) e delle penalità elencate sui nostri cataloghi, oltre agli oneri e spese da sostenersi per l'annullamento dei servizi, quantificati forfettariamente in euro 50,00 per persona e della quota assicurativa.

Alcune strutture, menzionate o meno nei nostri cataloghi, utilizzate per la realizzazione dei nostri preventivi si riservano il diritto di applicare penalità diverse da quelle elencate da regolamento.

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Le Vostre Sistemazioni :

È il complesso residenziale più importante del gruppo African Elite: splendida proprietà situata nel cuore del Waterfront vanta il bellissimo profilo della Table Mountain sullo sfondo. La struttura dispone di 25 lussuosi appartamenti arredati in stile moderno contemporaneo che offrono tutti i servizi di un hotel ma con lo spazio, la libertà e la flessibilità della propria casa. I bellissimi appartamenti sono dotati di ogni comfort, della moderna tecnologia, di spazio e di luce, alcuni con vista sulla vibrante passeggiata marina e dispongono di camera da letto, cucina interamente equipaggiata, lavatrice, TV satellitare con lettore DVD, aria condizionata, cassaforte, servizio di sicurezza 24 ore su 24.

Deliziosa Guest House dall’impronta tipicamente provenzale, decorata con muri d’ocra e persiane indaco riflette l’atmosfera marittima del luogo: Hermanus è la località balneare per eccellenza del Western Cape, la più antica. Sorge in posizione strategica antistante la baia – celebre per l’avvistamento dei cetacei – ed è in pieno centro cittadino, ma al contempo lontana dal traffico, nei pressi della galleria d’arte contemporanea e della fornitissima libreria – un vero e proprio must! - . Le abitazioni sono estremamente spaziose, con letti in ferro battuto e legno massiccio, sono luminose ed accoglienti, mentre le sale da bagno sono moderne e dotate di tutti i comfort. La prima colazione è servita nel ristorante omonimo dirimpetto alla guest house da cui ci si può deliziare di ampie panoramiche su tutta la baia.

CAPE TOWN:

AFRICAN ELITE

PROPERTIES  

WATERFRONT  

HERMANUS:AUBE

RGE E

BURGUNDY

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Splendido edificio in stile coloniale, ricco di fascino e tradizione, a testimonianza di un’ era ormai passata. Il Queen’s Hotel è situato in prossimità di una moltitudine di ristoranti e coffee shop. Le 40 camere sono arredate con gusto e dotate di aria condizionata a controllo individuale, tv satellite, radio-sveglia e telefono. L’ hotel dispone di una vasta gamma di servizi: un rinomato ristorante specializzato in deliziosi piatti a base di ostriche, parrucchiere, coffee-shop, salone di bellezza, enoteca e pasticceria.

Situato in una splendida cornice naturale vicino alla famosa laguna di Knysna, all’interno di una tenuta privata ricca di querce, noccioli ed alberi secolari, dispone di 15 lussuosi chalets e di 49 bellissime camere, tutte decorate e arredate con gusto, dotate dei più moderni comfort e di un patio privato. Questo elegante palazzo signorile costituisce il punto centrale della struttura ed è arredato con mobili di produzione locale, pavimenti in legno dai colori caldi e tetti intarsiati. Il rinomato ristorante offre deliziosi piatti preparati con ingredienti freschi e genuini, accompagnati da una generosa lista di eccellenti vini.

KNYSNA:KNY

SNA

HOLLOW

OUTSHOORN:

QUEEN’S HOTEL

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Lodge esclusivo, confinante con l’ Addo Elephant National Park, dispone di otto spaziose camere, finemente decorate, tutte dotate di veranda privata che si affaccia sul curato giardino interno.Dalla tipica impronta coloniale, curatissimo nei dettagli, offre un’ atmosfera molto romantica, in una splendida cornice naturale. Lo chef prepara con cura pranzi leggeri a bordo piscina e deliziose cene a lume di candela.Guide qualificate conducono gli ospiti all’interno dell’Addo, dove si potranno effettuare eccellenti safari a bordo di Land Cruiser scoperte, cosi’ come tour culturali, storici e botanici nella soleggiata Sundays River Valley. Altre opportunità offerte dal lodge comprendono emozionanti safari a cavallo, sorvoli in elicottero dell’area e delle magnifiche spiagge della costa, escursioni giornaliere nelle numerose riserve private della zona

Ibhayi è una graziosa guest house nel cuore di Port Elizabeth. Varcata la soglia di ingresso, si entra in un ambiente tranquillo e riservato, dove sentirsi coccolati come a casa. Le giornate trascorrono fra relax a bordo piscina, escursioni nei dintorni e alle vicine spiagge. Le camere sono poche, arredate con gusto e biancheria raffinata, complete di angolo cottura. Spiccano le tonalità chiare, dal bianco dei tessuti al beige, fino alle calde gradazioni del marrone, capaci di creare un’atmosfera rilassante. Le pareti sono decorate con disegni e motivi afro che evocano gli animali e la natura.

PORT

ELIZABETH:IBH

AYI GUEST

LODGE

ADDO ELEPHANT

NATIONAL PARK:

ELEPHANT HOUSE

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Lussuoso hotel, classificato come uno dei più confortevoli alberghi dell’emisfero australe, offre un servizio inappuntabile in un’atmosfera vibrante ed esclusiva, nel centro dello scintillante quartiere di Sandton. Tutte le 564 camere, spaziose ed eleganti, arredate con estremo gusto, offrono tutti i più moderni comfort. A disposizione degli ospiti vi sono un negozio, un bar, piscina all’aperto, un salone di bellezza e 4 ristoranti con cucina giapponese, africana, portoghese e italiana. L’impianto esterno è attrezzato con una. L’hotel mette inoltre a disposizione sedie a sdraio, sauna, bagni di vapore e servizio massaggi. I più sportivi avranno la possibilità di giocare a tennis, golf e squash, o di mantenersi in forma nel fitness center.

Magnifica residenza coloniale immersa in un rigoglioso giardino all’ inglese, è definita “paradiso nascosto” per via del suo imponente cancello in ferro battuto che garantisce massima privacy agli ospiti, tra cui si annoverano capi di stato e teste coronate. La casa in sé stessa rappresenta un reperto artistico di rara bellezza, a cominciare dagli antichi arazzi del diciassettesimo secolo provenienti da più parti del mondo. Dispone di 6 sontuose suites, arredate con lampadari di cristallo e fastoso mobilio. Il numero esiguo di ospiti è garanzia di un servizio inappuntabile e personalizzato, nonché di una cura capillare nei dettagli, per un soggiorno davvero indimenticabile. Molti i “tocchi inconfondibili” che rendono ancora più magica l’esperienza di un soggiorno all’Illyria House, tra cui raffinati concerti pre-cena, durante i quali gli ospiti potranno degustare raffinati vini sudafricani ed assaggiare ostriche e altre prelibatezze.

 JOHANNESBURG:

INTERCONTINENTAL

SANDTON TOWERS

PRETORIA:

ILLYRIA

HOUSE

 

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Bibliografia Copertina Foto di Trey Ratcliff Il regime dell’ apartheid www.wikipedia.it Invictus – il film Cineforum 493 – speciale Invictus - Anton Giulio Mancino; Fabrizio Tassi; Gianpiero Frasca; Alessandra Mallamo www. Warnerhomevideo.it/invictus.htm William Ernst Henley www.en.wikipedia.William_Ernest Henley www.en.wikipedia/ Invictus_(poesia) Alla scoperta del Vero Sud Africa Giacomo Baron e Lucillo Maurizio, Discipline Turistiche aziendali vol 3, 2009 Il Viaggio Journeys & Voyages , Africa Australe, itinerari d’autore Il mondo dal cielo - Dove Tv – Sky www. Tripadvisor.it www.ilviaggio.biz Materiale fotografico Foto di Trey Ratcliff, Trabucco Marco, Ico Inanc, Elisa lavizzari