TETRA: L ’EVOLUZIONE IN TRENTINO · Agli utilizzatori il TETRA consente di: dimenticare come è...

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TETRA: LTETRA: L’’ EVOLUZIONEEVOLUZIONEIN TRENTINOIN TRENTINO

13 Settembre 201213 Settembre 2012

� standard per i sistemi radiomobili professionali (PMR) digitali emanato dall’ETSI (European Telecommunications Standards Institute);

� introduce una gerarchia nelle comunicazioni;

� rappresenta un miglioramento dei sistemi multiaccesso analogici:

• ottimizza l’impiego di frequenze(a parità di banda: 4 comunicazioni contro 1 di un vecchio canale analogico a 25 KHz e contro 2 di un classico canale a 12,5 KHz);

• ha innata la trasmissione dati (trasmette indistintamente voce e dati);

• consente di ricavare nel sistema delle “reti virtuali ” che permettono a diversi soggetti di comunicare come se avessero unapropria rete dedicata, ma che all’occorrenza consente anche di effettuare comunicazioni trasversali.

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Agli utilizzatori il TETRA consente di:

� dimenticare come è fatta la rete. Chiamare è semplice come comporre un numero di telefono;

� effettuare comunicazionisia individuali che di gruppo;

• effettuare chiamate di emergenza (a massima priorità);

• effettuare chiamate “in diretta” , senza impegnare la rete;

• se abilitati,chiamare un collega sul telefono dell’ufficio o un numero ditelefono della rete pubblica (sia fissa che cellulare) [in TETRANET ad oggi volutamente limitato perché richiede il doppio delle frequenze];

• avere maggiori garanzie di segretezzanelle comunicazioni (codifica digitale) [in TETRANET, autenticazione e cripto di livello TEA1);

• comunicare in duplex (parlo/ascolto contemporaneamente) [in TETRANET ad oggi volutamente limitato perché richiede il doppio delle frequenze];

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� Trasmissione stati: messaggi predefiniti trasmessi dalla centrale verso i radioterminali e viceversa (molto utile e dall’impiego già programmato per 115 e 118)

� Short Data Service (SDS): permette di inviare dai radioterminali alla centrale e viceversa messaggi di testosimili agli SMS;

� Localizzazione: ogni radio dispone di un proprio dispositivo GPS che rende disponibile localmente all’utente le coordinate. Se la radio è abilitata alla loro trasmissione:

• invia periodicamente, o al verificarsi di particolari condizioni, la propria posizione alla centrale;

• invia i dati di posizionamento su richiesta della centrale;

Sul sistema di centrale è possibile visualizzare la posizione dei radioterminali o fare un tracking del percorso effettuato (funzionalitàestremamente utile per ottimizzare i soccorsi ad esempio in caso di ricerca disperso)

� Trasmissione dati a pacchetto con protocollo IPed altro ancora (ad es. per trasmettere dati meteo, biomedici, ecc., che non richiedano “banda larga”). La max velocità lorda è di 28,8 kbit/s in modalità multislot.

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LA RISORSA CONDIVISA

� 4:1 TDMA (Time Division Multiple Access), ossia il canale in frequenza è condiviso e suddiviso nel tempo (in 4 slot);

� La spaziatura fra i canali radio è di 25 KHz;

� La modulazione digitale è di tipo π/4 DQPSK a 36 kbit/s;

� Le chiamate voce occupano 1 slot;

� Le chiamate dati possono utilizzare da 1 a 4 slot (da 7,2 a 28,8 Kbit/s lordi);

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� Il lavoro di standardizzazione dell’ETSI si è concentrato su:

• Fonia + dati (V+D)

• Direct Mode Operation (DMO)

• Specifiche di test

• TETRA Codec

• Interfaccia Aria (AI)

• Interfaccia Inter-Sistema (ISI)

• Interfaccia per Apparati Esterni (PEI)

� L’ETSI ha invece lasciato libertà sulle altre interfacce dell’infrastruttura quindi, scelto il costruttore, si ha di fatto finito con lo “sposarlo”

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AI PEI

DMO

ISI

Rete BZ TETRANET - TN

LA RETE OGGI

� N. 1 Controllore di Sistema a Trento

� N. 50 Stazioni Radio Base distribuite sull’intero territorio provinciale, tutte composte da MTS4 equipaggiate con 2 TSC, 2 portanti, 2 PSU, 3 ricevitori per migliorare il guadagno in RX attraverso la “diversity” di spazio e filtri a cavità autosintonizzanti

� N. 56 siti che compongono la dorsale della rete interconnessi tra loro tramite ponti radio nella bande 7, 13 e 18 GHz, a seconda della lunghezza del collegamento, e n. 1 sito collegato in TDMoverIP su fibra. Portata la f.o. anche nei 2 principali nodi di dorsale (Paganella e Finonchio) ai fini delle chiusure ad anello

� N. 6 posti Operatore di Dispaccio (per ora utilizzati prevalentemente dalla Polizia Locale di Trento)

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LA RETE OGGI

PAT+ASS VOL (esercizio)

VVF VOL+CP (semiesercizio)

118TEPOL LOCALI (esercizio)

CNSAS (semiesercizio)

CARAB+POL (esercizio)

NR RADIO 945 256 0 285 105 10

0

100

200

300

400

500

600

700

800

900

1000

NR RADIO IN ESERCIZIO NR RADIO IN ESERCIZIO NR RADIO IN ESERCIZIO NR RADIO IN ESERCIZIO

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LA RETE OGGI

LO SVILUPPO PREVISTO

� Per aumentare ulteriormente l’affidabilità del sistema si sta predisponendo la ridondanza dei sistemi centrali con le seguenti caratteristiche:

• Dislocazione geograficamente separata

• Interconnessione sulla dorsale in Fibra Ottica provinciale

• Dorsale in ponte radio con collegamenti chiusi ad anello (p.r./f.o.) e attestata sui due nodi

� Migrazione di TETRANET alla nuova piattaforma Motorola denominata Dimetra 8, che metterà a disposizione nuove funzionalità (Call out, SDS verso gruppi, control channel secondario, ecc.) e soprattutto permetterà l’utilizzo di MTS1.

� Ulteriori Stazioni Radio Base (MTS4 equipaggiate con 2 - 4 portanti, MTS2 e MTS1). In particolare l’utilizzo di MTS1 permetterà di coprire gallerie e valli strette contenendo notevolmente i costi.

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� Aggiunta di ulteriori posti Operatore di Dispaccio nella futura “Centrale Unica”;

� Dotazione di accessori specifici soprattutto per l’utilizzo in emergenza di VVF, CNSAS;

� Installazione radio veicolari sui mezzi operativi di VVF, 118, ecc;

� Viste le nuove funzionalità introdotte dal sistema, soprattutto in termini di comunicazioneINTERFORZE, ricerca e definizione di un protocollo di intervento e comunicazione condiviso da tutti i soggetti operanti su un medesimo evento;

� Ricerca inoltre di un modello di comunicazione per i singoli soggetti, da utilizzarsi nella quotidianità, considerato soprattutto che i modelli in essere con i sistemi analogici non sono del tutto replicabili con la nuova tecnologia.

� Last but not least…tanta… tanta formazione per gli utenti!

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LO SVILUPPO PREVISTO

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LO SVILUPPO PREVISTO

DISPOSITIVI A CORREDO

� Radioterminali portatili MTH800

� Radioterminali veicolari MTM800E (con frontale remoto o integrati)

� Radioterminali stazioni fisse

� Posto operatore MCC7500

� Cell extender in n. 2 gallerie stradali, n. 3 gallerie ferroviarie e n. 1 edificio rilevante

� Stazione carrellata, collegabile in rete e elitrasportabile, composta da:

� stazione Radio Base (MTS2 a 2 BR)

� palo telescopico da 10 m

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PECULIARITA’ SITUAZIONE ITALIANA

In fase di definizione delle norme di settore sono state prese delle decisioni che in qualche modo influenzano gli sviluppi di questi sistemi nel panorama nazionale, in particolare:

� Il range di frequenzeriservate per il “civile” (450-470 Mhz) èdiverso da quello riservato nella maggioranza degli altri paesi U.E./mondo (410-430 Mhz); questo implica ritardi nella disponibilità di prodotti omologati e minori possibilità di scelta.

� La scarsità di canali radiomessi a disposizione obbliga a riutilizzare più volte le medesime coppie di frequenze (canali radio). Questo richiede molta attenzione nella pianificazione dell’uso delle frequenze per evitare sovrapposizioni sia locali che interregionali (aree di confine).

� Per la medesima condizione anche nelle comunicazioni in diretta (DMO) vi sono delle limitazioni; in particolare risulta difficoltoso l’impiego di GATEWAY REPEATER, dispositivi che faciliterebbero l’estensione della copertura in zone di difficile accesso (valli strette, gallerie, ecc. ) durante gli interventi.

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E’ emerso chiaramente come TETRA possa rappresentare un fattore abilitante allo sviluppo di alcuni nuovi servizi che serviranno a far compiere un salto qualitativo al “Sistema Protezione Civile”:

� L’avvio della “Centrale unica per l’emergenza” in cui le varie organizzazioni coinvolte troveranno il fulcro del presidio (H24 - 365 gg/anno)

� La possibilità di realizzare nuovi applicativi (es. georeferenziazione dei radioterminali), che agevoleranno i compiti degli operatori

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SUPPORTO AD INIZIATIVE LOCALI