Testo unico (Pordenone più Facile)

76
TESTO UNICO Composizione di dati, informazioni, riflessioni propedeutiche alla redazione del nuovo Piano Regolatore Generale Comunale luglio 2013 Inquadramento generale Indicatori di sintesi Estensione territoriale Densità demografica Uso reale del suolo Evoluzione urbana Pericolosità idraulica Acque superficiali Verde tutelato Suolo urbanizzato Grafo stradale Rete ciclabile Scenari di riferimento Approfondimenti Biodiversità habitat naturaliformi lungo i corsi d’acqua morfologia fluviale e vegetazione ripariale Radiazioni non ionizzanti telefonia mobile elettrodotti Il futuro non per caso Tracce comuni per un piano Sostenibile, Mobile, Accogliente, Resiliente, Trasparente esiti del percorso partecipativo “Pordenone più facile” Lezioni di piano Le riflessioni che hanno accompagnato i piani regolatori di Pordenone Approfondimenti I piani attuativi di iniziativa pubblica e privata Le potenzialità edificatorie residenziali non ancora attuate alla data di luglio 2013 Il recupero urbano L’edilizia economica popolare Servizi Stima speditiva del grado di accessibilità

description

Composizione di dati, informazioni, riflessioni propedeutiche alla redazione del nuovo Piano Regolatore Generale Comunale

Transcript of Testo unico (Pordenone più Facile)

  • 1. Inquadramento generale Scenari di riferimentoIndicatori di sintesi Estensione territoriale Densit demografica Uso reale del suolo Evoluzione urbana Pericolosit idraulicaApprofondimentiAcque superficiali Verde tutelato Suolo urbanizzato Grafo stradale Rete ciclabileBiodiversit habitat naturaliformi lungo i corsi dacqua morfologia fluviale e vegetazione riparialeTESTO UNICO Composizione di dati, informazioni, riflessioni propedeutiche alla redazione del nuovo Piano Regolatore Generale Comunaleluglio 2013Radiazioni non ionizzanti telefonia mobile elettrodottiLezioni di piano Le riflessioni che hanno accompagnato i piani regolatori di PordenoneApprofondimenti I piani attuativi di iniziativa pubblica e privataLe potenzialit edificatorie residenziali non ancora attuate alla data di luglio 2013Il recupero urbano Ledilizia economica popolareIl futuro non per caso Tracce comuni per un piano Sostenibile, Mobile, Accogliente, Resiliente, Trasparente esiti del percorso partecipativo Pordenone pi facileServizi Stima speditiva del grado di accessibilit

2. Premessa Il Testo Unico rappresenta un orienatmento alla lettura dei documenti pi significativi (relazioni, ricerche, studi, analisi quali-quantitative) raccolti e/o elaborati dal Comune di Pordenone nel corso degli anni. La selezione stata effettuata sulla base dei temi emersi nel percorso Pordenone pi facile: ne sono un esempio gli indicatori dedicati al consumo di suolo, la biodiversit e laccessibilit ai servizi, cos come la descrizione dellevoluzione delle scelte urbanistiche, delle potenzialit edificatorie, delle attenzioni al recupero. Tutti i documenti sono raccolti in formato digitale e organizzati in cinque cartelle (dvd allegato): parte SOCIO-ECONOMICA parte PIANIFICAZIONE URBANISTICA parte AMBIENTALE ALTRI SETTORI TAVOLE Il presente TESTO UNICO inoltre accompagnato da un elenco dettagliato di tutta la documentazione disponibile, integrato da una check list di siti di riferimento dove apporofondire alcune delle tematiche pi rilevanti per la pianificazione del territorio (es. sicurezza idraulica).Inquadramento generale Scenari di riferimentoIndicatori di sintesi Sintesi tratta dallo Studio socio economico territoriale condotto dalla Tolomeo studi e ricerche, comparato con le analisi elaborate per i Piani di Zona (Ambito distretturale urbano 6.5)Estensione territoriale Densit demografica Uso reale del suolo Evoluzione urbana Pericolosit idraulicaTabelle selezionate dal Rapporto sullo stato dellambiente 2009 redatto da Monia Guarino, aggiornato con dati dellOsservatorio Politiche Abitative Provincia di Pordenone e Osservatorio nazionale consumi di suoloLezioni di piano Le riflessioni che hanno accompagnato i piani regolatori di PordenoneI documenti che pi di altri offrono una visione dinsieme del territorio pordenonese sono: Bialncio sociale e ambientale (Comune di Pordenone) Studio socio economico territoriale (Tolomeo Studi e Ricerche) Piani di zona (Ambito distrettuale urbano 6.5) Relazione tecnica Variante n77 (Comune di Pordenone) Rapporto ambientale Variante n77 (Ecoteam studio associato) Condizioni di smaltimento delle piene (ing. Elpidio Caroni) Qualit ambientale degli ambiti ripariali (Ecoteam studio associato)A cura diAcque superficiali Verde tutelato Suolo urbanizzato Grafo stradale Rete ciclabileServiziElaborazioni realizzate sulla base del Rapporto ambientale e Relazione tecnica della Variante generale n77, aggiornato con elaborazioni dedicate alle infrastrutture stradali e tratti ciclabili.Analisi e rappresentazione cartografica realizzata da lUnit Operativa Complessa Pianificazione - Urbanistica e SIT del Comune di Pordenone.Stima speditiva del grado di accessibilitBiodiversit habitat naturaliformi lungo i corsi dacqua morfologia fluviale e vegetazione ripariale Radiazioni non ionizzanti telefonia mobile elettrodottiTabelle selezionate dal Rapporto sullo stato dellambiente 2009 redatto da Monia Guarino, integrato sulla base di analisi condotte da Ecoteam Studio associato, dal Dipartimento di scienze geografiche e storiche dellUniversit degli studi di Trieste, da ARPA Servizo Sistemi ambientali (Dipartimento provinciale di Udine). La selezione circoscritta alle due componenti considerate pi rappresentative delle specificit ambientali di Pordenone. Per il quadro completo delle criticit ambientali (in primis aria) si rimanda alla lettura del Rapporto ambientale della Variante generale n77, al Rapporto sullo stato dellambiente 2009, al Piano di Azione Comunale.Approfondimenti I piani attuativi di iniziativa pubblica e privataLe potenzialit edificatorie residenziali non ancora attuate alla data di luglio 2013Il recupero urbano Ledilizia economica popolareAnalisi ed elaborazione realizzata dallUnit Operativa Complessa Pianificazione - Urbanistica e SIT del Comune di Pordenone inerente levoluzione dei contenuti progettuali (criteri, dati dimensionali, obiettivi strategici) di Piani e Varianti generali susseguitesi nel 1955, 1969, 1986 e 2000. La rappresentazione giunge al 2011 con la Variante n77 (PRGC vigente): Ridefinizione dei vincoli urbanistici e della zoonizzazione in conseguenza della verifica dello stato di attuazione del Piano regolatore generale Comunale .Comune di Pordenone Settore V - Assetto territorialeIl futuro non per casoSupervisione Antonio Zofrea, Marco Toneguzzi.Tracce comuni per un piano Sostenibile, Mobile, Accogliente, Resiliente, TrasparenteRevisione, co-redazione testi, cartografia Cristiana Aloisi, Fabiana Castellan, Patrizia Cigalotto, Laura Falomo, Alessandro Moras, Manuela Romano, Sergio Sist.esiti del percorso partecipativo Pordenone pi facileComposizione di dati, informazioni, riflessioni Organizzazione dei contenuti grafici Co-redazione testi e sintesi Impaginazione ed editing Monia GuarinoApprofondimentiRappresentazione di sintesi - generale (questioni chiave, principi e valori, indicazioni e criteri) e tematiche (sostenibile, mobile, accogliente, resiliente, trasparente; saperi, situazioni, attenzioni) - dei contributi emersi in occasione delle diverse attivit partecipative del percorso Pordenone pi facile. Per un approfondimento dei diversi punti di vista dei partecipanti si rimanda alla lettura delle pagine web dedicate (curate da Sergio Maistrello): http://www.comune.pordenone.it/it/comunichiamo/pordenone-piu-facile/materialiRedazione dei testi ed elaborazioni cartografiche realizzate dallUnit Operativa Complessa Pianificazione - Urbanistica e SIT del Comune di Pordenone inerente gli ambiti interessati da piani attuativi comunali (PAC, Zone C con criterio perequativo, Zone I e B di Riqualificazione urbana, Piani di recupero). In particolare, per le situazioni interessate da interventi di recupero (PdR e B/RU) e per le aree destinate a interventi di edilizia economica popolare sono descritte con apposite schede la cronologia dei fatti, levoluzione delle scelte, il grado di attuazione e la situazione attuale (analisi qualitativa e quantitativa). 3. Inquadramento generale Scenari di riferimentoIndicatori di sintesi Estensione territoriale Densit demografica Uso reale del suolo Evoluzione urbana Pericolosit idraulicaAcque superficiali Verde tutelato Suolo urbanizzato Grado stradale Rete ciclabileServizi Stima speditiva del grado di accessibilit 4. Scenari di riferimento Inquadramento del territorio rispetto ad indicatori demografici ed economiciLemergenza di una visione di sistema Scenario 0 effettivoPordenone ed il suo sistema territoriale hanno oggi circa 50 mila addetti e 130 mila abitanti.Il sistema territoriale pordenonese formato dai comuni di: Pordenone Porcia Fontanafredda Roveredo in Piano San Quirino Cordenons Zoppola Fiume Veneto.Mercato del lavoroIl sistema territoriale pordenonese ha oggi circa 50 mila addetti e 130 mila abitanti: di cui circa 23 mila addetti e circa 50 mila abitanti nel solo capoluogo.Il sistema pordenonese rilevante a livello regionale, ma il capoluogo ha un ridotto peso in termini di popolazione e di addetti rispetto al sistema ed alla provincia.Pordenone una citt di giovane affermazione e di dimensioni ridotte in termini assoluti e relativi rispetto al sistema territoriale. Ci rende ulteriormente complesso lespressione e lazione di un ruolo di leadership sul territorio.Negli ultimi 50 anni, il trend di crescita della popolazione del sistema di Pordenone il pi elevato nel Nordest. Il capoluogo cresciuto 2-3 volte pi degli altri capoluoghi del Nordest. Loccupazione provinciale ha risentito degli effetti della crisi economica, anche se i principali indicatori macroeconomici segnalano livelli migliori rispetto al resto della regione o alle altre province con vocazione industriale.Tra il 2008 e il 2010 si osservato un calo delloccupazione che ha accomunato tutti i principali settori.La ripresa tra il 2010 e il 2011 stata trainata dallindustria, mentre solo il settore del commercio e della ristorazione hanno visto una consistente riduzione delloccupazione.Oggi il sistema territoriale pordenonese presenta un rapporto addetti su popolazione tra i pi elevati nel Nordest, con Pordenone primo tra i capoluoghi.Scenario 1 esplorativoVi la necessit - che si manifesta come sempre pi stringente - di agire a livello sovracomunale ai fini della pianificazione del territorio e dei servizi alla popolazione.In assenza di flussi migratori, Pordenone destinata a veder diminuire la propria popolazione di circa l1% nei prossimi 5 anni e del 2% nei prossimi 10 anni. Il sistema territoriale pordenonese, invece, rimarrebbe praticamente invariato da qui al 2017, per poi perdere l1% entro il 2022.Tale necessit riguarda trasversalmente tutti gli ambiti di seguito affrontati. CriticitFormare capitale umano che favorisca processi di riposizionamento delle imprese.Perdita di risorse umane specializzate (e quindi con formazione e conoscenza specifiche) nel sistema produttivo.I mega-trend di riferimento sono: aumento delle tecnologie informatiche e digitali, incremento dei movimenti di merci e persone su scala globale, crescita dei paesi emergenti. probabile che linformatica, le telecomunicazioni, i servizi alla persona, la farmaceutica vedano sensibili aumenti.Servizi ad alta intensit di conoscenza, logistica, informazione, connettivit sono ambiti su cui puntare per incrementare produttivit, rapidit, flessibilit ed accrescere il valore aggiunto intrinseco del prodotto con maggiori componenti innovative e di design, da proporre in mercati non ancora esplorati.Settori maturi come legno-arredo, elettrodomestici, autotrasporti, vedranno aumentare il grado di competizioneIncentivare la flessibilit organizzativa del lavoro con i contratti di secondo livello.Il comune di Pordenone si caratterizza per una vocazione terziaria. Landamento positivo di imprese e addetti dellultimo ventennio sconta per differenze settoriali: lindustria ha intrapreso un percorso di concentrazione e specializzazione; mentre i servizi hanno segnato quasi sempre un andamento positivo, tranne nel periodo di crisi.Dal bilancio complessivo del 2012 ci si attende un calo delloccupazione, principalmente nei comparti edilizia ed industria, in virt della stretta creditizia e del calo degli ordini e della produzione industriale.Assumendo invece uno scenario di tipo tendenziale, Pordenone dovrebbe veder crescere la propria popolazione del 2% nei prossimi 5 anni e del 4% nei prossimi 10 anni. Il sistema, invece, dovrebbe aumentare del 4% da oggi al 2017 e tra il 7% e l8% da qui al 2022.OpportunitLa debole ripresa dello scorso anno ha migliorato temporaneamente la situazione del mercato del lavoro. Infatti nel 2012 luso degli ammortizzatori sociali stato ampio. Ci richiede di mantenere un attento monitoraggio e suggerisce prudenza nelle valutazioni.Il livello del tasso di occupazione nel 2011 tornato al massimo del 2008, mentre sceso leggermente il tasso di disoccupazione rimanendo per su valori elevati.Il sistema pordenonese mostra una vocazione manifatturiera, pur nellambito di una costante riduzione degli addetti nellindustria e di un incremento nei servizi, senza fenomeni di deindustrializzazione, ma bens di focalizzazione.Il sistema pordenonese un sistema molto fluido: c una forte immigrazione dallesterno del sistema verso la citt di Pordenone, (dallestero, dal resto della provincia e dal resto dItalia) ed al contempo un importante flusso di trasferimenti in particolare di giovani - da Pordenone verso gli altri comuni del sistema.Pordenone condivide con gli altri comuni del sistema delle difficolt nel dialogo intercomunale in relazione alle attivit di pianificazione territoriale.La provincia di Pordenone fa parte del Club dei 15, le province pi industrializzate dItalia. Allinterno di questo gruppo tra le prime in termini di incidenza dellexport.Lincidenza della popolazione straniera molto elevata: nel sistema dell11,5%, a Pordenone di oltre il 16%.Struttura produttivaPrudenzialmente ci si pu attendere una sostanziale invarianza della popolazione complessiva della citt di Pordenone ed una crescita contenuta del sistema nel suo complesso. 5. Edilizia abitativa, riqualificazione, sostenibilit urbana Scenario 0 effettivoScenario 1 esplorativoOpportunitCommercio e spazi urbaniSecondo i dati dellOsservatorio Politiche Abitative della Provincia di Pordenone, oggi nel pordenonese il patrimonio abitativo con pi di 30 anni quello prevalente. Lurbanizzato nel pordenonese cresciuto molto negli ultimi 50 anni e la crescita delle abitazioni stata nel tempo superiore a quella delle famiglie. Oggi il patrimonio abitativo inutilizzato rilevante ed in particolare nellultimo decennio sono state costruite abitazioni in eccesso rispetto alle esigenze della domanda. Lincidenza degli alloggi pubblici ATER sul totale limitata e pari a circa il 2,5% a livello provinciale.Il social housing pu giocare un ruolo importante in prospettiva futura, anche in funzione delle mutate disponibilit economiche della domanda, quale vettore per realizzare processi di riqualificazione urbana. Lofferta di patrimonio abitativo disponibile andr valutata ad una scala sovracomunale.Oggi la programmazione degli insediamenti commerciali strettamente legata ad una prospettiva di sviluppo urbano e riqualificazione del territorio. Lo sviluppo della mobilit negli ultimi decenni ha determinato lo spostamento dei principali luoghi di acquisto dal centro alla periferia. Le principali polarit commerciali di Pordenone sono posizionate al di fuori del centro storico, in particolare lungo la SS 13 Pontebbana, che si configura come un rilevante asse commerciale.Oggi il centro storico di Pordenone ha un bacino dutenza che definito in unottica di area urbana/metropolitana ed in tal senso svolge un ruolo attrattore. Riuscire ad integrare i modelli della grande distribuzione allinterno dei centri storici attraverso interventi di disegno della viabilit e della mobilit urbana ed inserendoli opportunamente anche in unottica di recupero di volumetrie in disuso. Questo determina effetti di ulteriore rafforzamento della capacit attrattiva del centro storico, a vantaggio anche del commercio tradizionale. La programmazione delle grandi superfici commerciali richiede una pianificazione in unottica di area urbana/metropolitana e quindi necessariamente sovracomunale. Le opportunit di sviluppo futuro del commercio tradizionale si legano al recupero della dimensione urbana del periurbano: la programmazione di un sistema di viabilit e mobilit ed un processo di disegno urbano possono risultare funzionali a mettere in relazione la residenza con la funzione commerciale di vicinato. Riconoscere le conurbazioni come spazio urbano e favorire le opportunit che ne derivano per il commercio di vicinato ed anche per la qualit della residenza.In riferimento agli spostamenti sistematici per lavoro, Pordenone un comune attrattore: i flussi di lavoratori che attira sono superiori a quelli in uscita. Sono soprattutto i comuni della cintura nord di Pordenone a generare molti spostamenti verso il capoluogo, ma in generale il bacino dutenza di Pordenone sembra pi ampio dei confini del sistema territoriale. Allinterno del sistema coesistono comuni a caratterizzazione residenziale e altri con un profilo produttivo: ci determina una elevata interdipendenza funzionale tra i punti del sistema ed un elevato grado di mobilit interna. Il servizio di trasporto pubblico urbano si basa essenzialmente sulle linee di autobus che hanno come origine/destinazione la stazione centrale di Pordenone e la cui utenza prevalente rappresentata da studentiViabilit stradale Aree industrialiLa viabilit del sistema urbano di Pordenone non si sviluppa in una logica di anello esterno alla conurbazione pi stretta, ma si basa sulla SS 13 Pontebbana secante rispetto alleffettivo sviluppo della conurbazione estesa. Il completamento della connessione A28-A27 ha a tutti gli effetti banalizzato la distanza di Pordenone con larea veneta rispetto alla situazione precedente. Permane una sorta di collo di bottiglia nella direzione est per quanto riguarda le reti lunghe di tipo autostradale, in quanto i flussi di mobilit sono costretti a piegare a sud verso la A4 per completare lattraversamento est-ovest del nord ItaliaVa affrontato il nodo della viabilit di attraversamento (in particolare per il traffico pesante) con un sistema di tipo anulare disegnato a scala urbana/metropolitana sulla base di quelli che sono gli effettivi margini del sistema territoriale. Lassetto delle reti lunghe nel Nordest - in via di definizione con la realizzazione della Superstrada Pedemontana Veneta - fa emergere una articolazione alta del Corridoio V che insiste sulla direttrice Pordenone - Tarvisio, lungo lasse della ipotizzata Cimpello - Sequals - Gemona. Lipotesi di una direttrice alta lungo la fascia pedemontana rafforzerebbe il posizionamento del sistema pordenonese, risolvendo il disegno a cul-de-sac della A28.La domanda di fabbricati per attivit produttive prosegue anche oggi, ma ha caratteristiche diverse rispetto al passato e richiede: elevata accessibilit, localizzazione presso i grandi assi viari; maggiori dimensioni, lotti pi grandi; maggiore dotazione di servizi alle imprese ed alle persone.Uno degli esiti di decenni di forte sviluppo economico stata la realizzazione di molte aree industriali. Pur se in modo meno marcato rispetto ad altri contesti, la programmazione delle aree industriali avvenuta a scala prevalentemente comunale anche nel pordenonese. Da ci deriva la frammentazione del sistema, la non sempre adeguata collocazione delle aree industriali rispetto allassetto viario e la difficolt delle stesse a garantire alle imprese insediate adeguati servizi complementari. La crisi degli ultimi anni, i cambiamenti del sistema economico-produttivo ed il nuovo contesto competitivo globale hanno determinato linutilizzo di volumetrie non appetibili per il mercato in relazione alla perdita di valore strategico delle aree in cui sono collocate (aree troppo piccole, non ampliabili, decentrate, posizionate allinterno di contesti urbani).La domanda sar caratterizzata dallaumento del numero di famiglie, di dimensioni sempre pi ridotte e con un numero crescente di anziani (con una quota rilevante di anziani che vivono soli). Al tempo stesso, la domanda sar caratterizzata anche da un numero crescente di nuclei familiari di recente immigrazione.CriticitMobilitLaccelerazione della vetust del patrimonio abitativo per effetto dei nuovi standard di valutazione degli immobili (ad es. la certificazione energetica).I grandi centri commerciali sono in grado di attrarre flussi di mobilit su scala regionale o quantomeno provinciale con conseguenze in termini di viabilit su tutto il sistema territoriale. Emergono strutture commerciali lungo i perimetri esterni delle aree urbane come risultante del disegno infrastrutturale e di un sistema di mobilit di attraversamento delle aree urbane. La saldatura non governata tra nuclei urbani da luogo alla formazione di una citt di fatto, tuttavia non rilevata (come nel caso della conurbazione Porcia-Pordenone-Cordenons) e, di conseguenza, non governata come tale. Ci comporta, ad esempio lassenza di un disegno funzionale alla localizzazione di commercio di vicinato e di servizi alla popolazione nelle aree di saldatura, le quali seppur interne alla conurbazione allargata, continuano ad essere percepite e pensate come periferiche.. Le tendenze generali indicano, ovunque nel mondo, lo spostamento di produzione, terziario, istituzioni e residenza in periferia. Si tratta di nuove polarit che attraggono e generano spostamenti. Il sistema della mobilit urbana va allora pensato anche tenendo presente il potenziale attrattivo di queste strutture. Il ruolo attrattivo di Pordenone e del suo centro storico, anche nellottica di un rilancio delle attivit commerciali in esso insediate, suggerisce di affrontare il nodo dellintegrazione tra lattestazione del trasporto pubblico urbano ed il sistema dei parcheggi esterni al centro della citt.La progettazione di aree produttive, logistiche e terziarie deve tenere conto del quadro infrastrutturale che si sta componendo, identificando, nel disegno territoriale in fieri, i punti nodali in cui si stanno generando nuovi differenziali competitivi.Gli spazi liberati dalle mutate esigenze dei settori e delle aziende non sempre sono ancora funzionali o compatibili con le nuove funzioni produttive. Da qui la necessit/opportunit di attivare processi di riutilizzo dei vuoti urbani attraverso rinnovamento edilizio e ridestinazione funzionale dei volumi o delle superfici, anche attraverso demolizioni. 6. Giovani e domanda distruzione Scenario 0 effettivoNel sistema territoriale ci sono oggi circa 3.800 bambini sotto i 2 anni, circa 3.700 tra i 3 e i 5 anni, circa 5.800 tra i 6 e i 10 anni, circa 3.200 tra gli 11 e i 13 anni, circa 5.400 tra i 14 e i 18 anni. Di questi, a Pordenone ce ne sono circa 1.500 sotto i 2 anni, circa 1.400 tra i 3 e i 5 anni, circa 2.000 tra i 6 e i 10 anni, circa 1.200 tra gli 11 e i 13 anni, circa 2.200 tra i 14 e i 18 anni. Le scuole superiori del comune di Pordenone ospitano complessivamente oltre 7 mila studenti. Pi della met degli studenti proviene dal sistema pordenonese (quasi 3.900), di questi oltre 1.600 vengono dal capoluogo. Quasi 3 mila studenti provengono da altri comuni della provincia esterni al sistema territoriale. Poco meno di 300 studenti vengono da fuori provincia.Anziani e domanda socio-assistenziale e sanitariaStranieri e domanda dintegrazione sociale Nel sistema territoriale oggi ci sono oltre 27 mila persone con 65 anni e pi, di cui circa 11.800 nel solo capoluogo.In particolare, nel sistema sono presenti circa 14.600 persone nella classe 65-74 anni, circa 8.800 nella classe 75-84 anni, circa 3.800 nella classe 85-99 anni e 40 anziani con 100 anni ed oltre. A Pordenone ci sono circa 6.000 persone nella classe 65-74 anni, circa 4.000 nella classe 75-84 anni, circa 1.800 nella classe 85-99 anni ed una ventina di anziani con 100 anni ed oltreLincidenza degli stranieri nelle classi det fino ai 50 anni nel comune di Pordenone sempre superiore al 20%, con punte del 35% nella classe da 0 a 2 anni e del 30% nella classe da 19 a 34 anni.Tra le tipologie familiari si segnala il rilevante numero di famiglie unipersonali. In particolare si registra un elevato numero di persone sole over 60 (in maggioranza donne): sono circa 9.800 a livello di sistema, di cui circa 4.200 nel solo comune di Pordenone.Scenario 1 esplorativoLa popolazione di 6-10 anni, che rappresenta lutenza potenziale della scuola primaria, prevista in crescita nei prossimi 5 anni: nel sistema aumenter di oltre 500 unit da qui al 2017, mentre a Pordenone ci saranno quasi 400 bambini in pi. La popolazione di 11-13 anni, che rappresenta lutenza potenziale della scuola secondaria di I grado, prevista in crescita nei prossimi 10 anni: nel sistema, entro il 2022, aumenter di circa 370 unit, mentre a Pordenone laumento sar approssimativamente di 270 ragazzi.La popolazione di 14-18 anni prevista in crescita nei prossimi 10 anni: nello specifico, lutenza potenziale delle scuole superiori aumenter di quasi 700 unit a livello di sistema da qui al 2022, nel comune di Pordenone laumento sar di poco meno di 200 ragazzi. La popolazione over 65 prevista in crescita continua nei prossimi 20 anni: nel sistema da oggi al 2032 ci saranno quasi 12 mila persone in pi, a Pordenone laumento sar di circa 3.800 anziani. Ci si traduce in una stima di quasi 900 potenziali utenti in pi nei prossimi 20 anni per quanto riguarda i presidi socio-as- sistenziali e sanitari nel sistema. Circa 300 di questi risiederanno a Pordenone.Nel sistema territoriale la popolazione straniera cresciuta molto negli ultimi anni ed ha trainato laumento complessivo della popolazione. Pordenone la citt del Nordest con la pi alta quota di popolazione straniera residente (16,3%). Nel sistema lincidenza dell11,5%. Nel sistema il 22,5% dei bambini da 0 a 2 anni straniero, a Pordenone il 35%. La quota di stranieri nella classe 3-5 anni del 18% nel sistema e del 26,5% nel capoluogo. Nella classe 6-10 anni gli stranieri sono il 14% nel sistema ed il 21,5% a Pordenone. Tra gli 11 e i 13 anni gli stranieri sono il 13% nel sistema ed il 20% nel capoluogo. Nella classe 14-18 anni il 14% dei residenti nel sistema straniero, mentre nel capoluogo si sale al 21%. Tra i 19 e i 34 anni gli stranieri sono il 21% nel sistema ed il 30% a Pordenone. Nella classe 35-49 anni la quota di stranieri del 14% nel sistema e del 20,5% nel capoluogo. Oltre questa soglia la percentuale di stranieri si riduce di molto e diventa pressoch insignificante oltre i 65 anni. Per quanto riguarda la provenienza degli stranieri residenti a Pordenone, oltre la met viene dai tre Paesi pi rappresentati: Romania, Ghana e Albania. Lapplicazione delle proiezioni demografiche evidenzia una riduzione della popolazione in et lavorativa (15-64 anni) del sistema pordenonese nei prossimi anni. Unipotesi di arresto della fase di congiuntura si accompagna ad un incremento della domanda di lavoro e di conseguenza non si pu pensare nellipotesi di ripresa - ad una riduzione della componente migratoria.In particolare, la crescita della classe 65-74 anni sar contenuta a qualche centinaio di unit nei prossimi 10 anni nel sistema e sar praticamente nulla a Pordenone, ma seguir unimpennata nei successivi dieci anni. Per la classe 75-84 anni, invece, la crescita sar consistente fin dai prossimi 5 anni, con quasi 2 mila persone in pi nel sistema, di cui quasi 600 nel solo capoluogo. Per i grandi anziani, la classe 85-99 anni crescer di circa 1.700 unit a livello di sistema e di quasi 700 a Pordenone nei prossimi 10 anni, per poi mostrare un incremento record nei 10 anni successivi.OpportunitVa valutata una possibile revisione del patrimonio scolastico nellambito del sistema urbano complessivo.Va valutata una possibile revisione delle strutture di accoglienza e cura degli anziani nellambito del sistema urbano complessivo.CriticitLaumento generalizzato dei fattori di domanda, nello specifico relativamente ad ognuna delle classi det che rappresentano lutenza potenziale delle diverse tipologie di scuole.Laumento generalizzato dei fattori di domanda, nello specifico relativamente agli utenti potenziali dei presidi socio-assistenziali e sanitari.Favorire lintegrazione sviluppando sinergie tra gli ambiti dazione della mediazione culturale, della formazione in et adulta, delle politiche sociali e di quelle residenziali. 7. Indicatori di sintesi SUOLO CONDIZIONE - Estensione territoriale e densit demografica descrizionemisurafonte200320042005200620072008200951.461 1.346 22.88551.404 1.345 22.936note201051.723 1, 352 23.308ComuneEstensione territoriale complessiva Popolazione Densit demografica Famigliekmq Ufficio Statistica51.08851.04450.9261.3341.3351.3321.3211.33021.108Comuneab/kmq n38,23 50.519 50.85122.17522.04422.23522.622Circoscrizione Rorai CapucciniEstensione territoriale Densit demograficakmq ab/kmqEstensione territoriale Densit demograficakmq ab/kmq4,9ComuneUfficio Statistica1.8411.8431.8291.7831.7941.8341.8321, 835Circoscrizione Nord - Estensione territoriale Ufficio Statistica24 m sul livello del mare5,6Comune1.2231.2281.2321.2371.2361.2411.2281, 223kmq ab/kmq62 m sul livello del mareUfficio Statisticakmq ab/kmqUfficio Statistica(% sul totale abitanti)2,3Comune4.8464.8484.8234.8024.8344.7884, 7731.5241.5421.5591, 5741.6334.7701.6801.6731, 6915725755786,7Comune1.5321.5311.5301.517Circoscrizione Borgomeduna - Estensione territorialeEstensione territoriale Densit demograficakmq ab/kmqEstensione territoriale Densit demograficakmq ab/kmq3ComuneUfficio Statistica1.6471.6541.6431.6082000 - 4,6% 2001 - 6% 2002 - 7% 2003 - 8,6% 2004 - 9,8% 2005 - 10,9% 2006 - 12,3% 2007 - 13,5% 2008 - 14,9 % 2009 - 15,5% 2010 - 16,27%590Circoscrizione Torre - Estensione territorialeEstensione territoriale Densit demograficaVillaggio del Fanciullo (max) Popolazione stranieraCircoscrizione Centro - Estensione territorialeEstensione territoriale Densit demograficaPosizione geografica Piazza San Marco Latitudine NORD 45 57' Longitudine EST 12 41' Altimetria Piazza San MarcoCircoscrizione Sud - Estensione territoriale 15,73ComuneUfficio Statistica5605585605672010 Indice di dipendenza giovanile 19,43% anziana 35,04% totale 54,47%Per ogni giovane o anziano residente (persone non attive) ci sono 1,83 persone in et tra i 15-64 anni (persone attive)2010 ndicatori demograficitasso di natalit 9,29; tasso di mortalit 10,03 saldo migratorio 357 8. SUOLO CONSUMO/USO - Uso reale del suolo (superifici per tipologia di utilizzo e percentuale rispetto all'estensione territoriale complessiva) descrizione Insediamenti storici o di pregio ambientale (zone omogenee A)Archeologia industriale, centro storico, storico ambientale, ville e chiese votiveInsiediamenti residenziali (zone omogenee B)Zone residenziali di completamento o ristrutturazione ad attuazione diretta eNuovi insediamenti residenziali (zone omogenee C) Zone residenziali di espsansione ad attuazione indirettaAttivit/insediamenti industriali e artigianali (zone omogenee D)Zone di interesse regionale, ad attuazione indiretta, esistente, di completamentoAttivit/aree agricole (zone omogenee E)Zone di interesse agricolo, agricolo e paesaggistico; zone agricole specialiAttivit/insediamenti commerciali (zone H)Attrezzature commerciali (nteresse regionale, attuazione indiretta), zone produttive di complet., attrezzature/servizi extracommerciali, grandi strutture di venditaAttivit/insediamenti per settore terziario (zone I,P)Insiediamenti direzionali, attrezzature fieristiche ed espositive, rierca e servizi al poduttivo, impianti ricettiviVerde privato (zone I,P) Attrezzature/aree per verde e sport (zone R)Verde: di connettivo, di arredo, di quartiere, per la residenza; parco urbano; sport e sport privato; impianti sportivi, spettacoli all'aperto; difesa del territorio dalle acque Verde attrezzato Aree con giochi, campi polivalenti, piste ciclabili. Parchi urbani Ville, giardini e parchi di pregio Verde storico Ville, giardini e parchi di interesse storico e artistico Verde di arredo urbano Zone alberate, rotonde, aree di sosta Verde speciale Orti botanici, vivai, giardini zoologici, cimiteri Verde speciale Giardini scolastici Verde speciale Cimiteri urbani Aree Protette e riserve naturaliVerde comunale totale Parco fluviale (zone PF) Istituti d'istruzione e universitScuole (asili nido, materne, elementari, medie inferiori e superiori); istituti professionali, universitServizi e attrezzature collettiveAttrezzature per assistenza (anziani, maternit, infanzia, et evolutiva, disabili); servizi e attrezzature sanitarie; servizi e attrezzature per cultura, culto, vita associativaServizi tecnologiciAutorottamazione, depositi di enti pubblici, depuratore fognale, lavorazione/deposito inerti, discariche, impanti per nettezza urbana, smaltimento rifiuti, trasporto pubblicoParcheggiParcheggi, parcheggi di interscambio, aree per terminal autocorriereZone di interesse generaleAttrezzature per ferrovia, emergenza, protezione civile; salvaguardia dell'acquedottoAutostrade, strade e percorsi carrabili AltroMultiservizi, piani di utilizzo, aree di servizio in ambito ex PIPmisura kmq % kmq % kmq % kmq % kmq % kmq %fonte20032004200520062007200820092009note0,22 0,67,18 18,80,66 1,72,40 6,310,57 27,6Comune1,77Ufficio Urbanistica4,6kmq0,29%0,8kmq % kmq0,04%8,50,13,25 456.000463.846519.66201.082.6871.082.6871.086.0901.086.0901.126.91517.80017.800117.636117.636117.636131.769243.000243.000244.100108.101249.349251.230276.015409.600635.800637.650158.180144.822146.822134.76070.10070.10064.10072.09572.87779.85715.30015.30015.30015.30016.52417.18417.1845.407.1275.407.1275.407.1275.407.1275.407.1275.407.1275.407.1271.211.800mq kmq % kmq410.05670.100Servizio idrico, aree verdi e parchi410.05617.800Comune483.4000mq456.0001.438.0002.535.7377.363.1877.503.6997.562.812 4,777.693.28912,50,29%0,8kmq0,71%1,9kmq0,79% kmq % kmq % kmqElenco parchi con superfici > 5.000 mq Parco del Seminario 233.688 mq Parco San Valentino 61.138 mq Parco Galvani 28.000 mq 522.507 Parco dei Laghetti Rorai 26.930 mq 1.126.915 Parco Cimolai 23.276 mq Parco Valdevit - Querini 17.800 mq Parco Sacro Cuore 12.492 mq 131.769 Parco di Lago Cervignano 11.913 mq 276.015 Giardino IV novembre 11.500 mq Parco San carlo 8.700 mq 134.760 Parco delle Terme Romane 7.000 mq Parco John lennon 5.020 mq 80.857 Aree verdi con superfici > 5.000 mq in via o tra le vie: 17.184 Nuova di C.-Volt de Querini 12.483 mq Mestre-Nuova di Corva 12.188 mq 5.407.127 Brigata Lupi di Toscana 11.788 mq 7.697.134 Casarsa 9.450 mqComuneUfficio Urbanistica2,10,39 10,96 2,52,85%7,5kmq1,06%2,8Rete stradale (2010) strade statali 5,8 km strade provinciali 3,7 km strade comunali 231,2 km strade vicinali 15,0 km autostrade 3,6 km TOT 259,29 km di cui: 83,6 km con linee di autobus 27,1 Km con tratti ciclabiliRete ciclabile (2010)26.951 m di cui 14.936 m in sede protetta 9. SUOLO CONSUMO/USO - Evoluzione urbana nei Comuni di Pordenone, Cordenons, Porcia, Roveredo in Piano, San Quirino e Fonatanafredda (analisi foto satellitari) descrizionemisurafonte_1985199220012005variazione2005 - 1985Acqua (classe 1) Corpi idrici; acque marittime e continentaliettari567,247352,845352,845446,107< 121, 14Vegetazione alta e alberi ripariali (classe 2) Zone boscate; zone umideettari3.4112.068,471.774,10982,822< 2.428,178ettari3.287,071.789,612.051,532.268,56 1.058,78Urbano (classe 7) Zone urbanizzate di tipo residenzialeettari3.698,393.646,785.471,328.535,10> 4.836,71Somma classi 6 e 7ettari4.721,656.542,108.814,4410.617,14> 5.895,5Totale (somma delle sette classi)ettari36.072,26La perdita di vegetazione (variazione della classe 2) e incremento del costruito (variazioni delle classi 6 e 7) hanno seguito entrambe le linee di crescita Nord-Est e Nord-Ovest dell'agglomerato urbano di Pordenone e dintorni. La perdita di vegetazione segue idealmente lo sviluppo urbano ed sensibile, fra il 2001 e 2005, lungo il corso del Noncello. L'incremento del costruito si sviluppa riempiendo progressivamente le zone interstiziali fra le varie aree costruite, seguendo in parte le direttrici Nord-Est e NordOvest della perdita di vegetazione. 10. SUOLO ESPOZIONE/RISCHIO - Superfici comunali (suddivise per uso del suolo) interessate da aree a pericolosit idraulica descrizionemisurafonte20012008349,54266,14642,3568997,999826,1..note26,1P1 - Aree a moderata pericolosit Territori agricoliettariTerritori boscati e ambienti semi naturaliettariTerritori urbanizzatiettariSuperficie P1 totalePercentuale P1 sul territorio comunaleettariAutorit di Bacino dei fiumi dell'Alto AdriaticoProgetto di Piano per l'assetto idrogeologico del fiume Livenza%P2 - Aree a media pericolosit Territori agricoliettari154,8178Territori boscati e ambienti semi naturaliettari8,215Territori urbanizzatiettari167,4141330,4334%8,68,7Territori agricoliettari00Territori boscati e ambienti semi naturaliettari30,7ettari135,60166,3174,30,400000000%00Territori agricoliettari698,6773Territori boscati e ambienti semi naturaliettari98,614Territori urbanizzatiettari121,2124918,49112423,824132260635923.915nd49ndP2 - Aree a media pericolosit Si tratta di aree nelle quali sono possibili danni minori agli edifici, alle infrastrutture e al patrimonio ambientale, ma che non pregiudicano l'incolumit delle persone, l'agibilit degli edifici e la funzionalit delle attivit economiche.17Territori urbanizzatiP1 - Aree a moderata pericolosit Si tratta di aree nelle quali i danni sociali, economici e al patrimonio ambientale sono marginaliSuperficie P2 totalePercentuale P2 sul territorio comunaleettariAutorit di Bacino dei fiumi dell'Alto AdriaticoProgetto di Piano per l'assetto idrogeologico del fiume LivenzaP3 - Aree a elevata pericolositSuperficie P3 totalePercentuale P3 sul territorio comunaleettariAutorit di Bacino dei fiumi dell'Alto AdriaticoProgetto di Piano per l'assetto idrogeologico del fiume Livenza%P4 - Aree a pericolosit molto elevata Territori agricoliettariTerritori boscati e ambienti semi naturaliettariTerritori urbanizzatiettariSuperficie P4 totalePercentuale P4 sul territorio comunaleettariAutorit di Bacino dei fiumi dell'Alto AdriaticoProgetto di Piano per l'assetto idrogeologico del fiume LivenzaP3 - Aree a elevata pericolosit Si tratta di aree nelle quali sono possibili problemi per lincolumit delle persone, danni funzionali agli edifici ed alle infrastrutture con conseguente inagibilit degli stessi, la interruzione della funzionalit delle attivit socioeconomiche e danni rilevanti al patrimonio ambientale.F - Aree a elevata pericolositSuperficie F totalePercentuale F sul territorio comunale Superficie comunale in area pericolosa (P1, P2, P3, P4, F)ettariAutorit di Bacino dei fiumi dell'Alto AdriaticoProgetto di Piano per l'assetto idrogeologico del fiume Livenza% ettariPercentuale rispetto al territorio comunale%Popolazione in area pericolosa (P1, P2, P3, P4, F)nPercentuale rispetto al territorio comunale%Autorit di Bacino dei fiumi dell'Alto AdriaticoProgetto di Piano per l'assetto idrogeologico del fiume LivenzaP4 - Aree a pericolosit molto elevata Si tratta di aree nelle quali sono possibili la perdita di vite umane e lesioni gravi alle persone, danni gravi agli edifici e alle infrastrutture con conseguente inagibilit degli stessi, la interruzione di funzionalit delle attivit socioeconomiche e danni rilevaneit al patrimonio ambientale. 11. SUOLO CONSUMO/USO -Trasformazioni d'uso in Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia descrizione Suolo urbanizzato (in aumento nel periodo considerato)m2equivalenza Suolo agricolo (in diminuzione nel periodo considerato)FRIULI VENEZIA GIULIA 1980-200080.964 in pi5.776 in pi14 citt come Bologna2 citt come Udine103.00082.0008.000ettariequivalenza Suolo urbanizzato ogni giornoEMILIA ROMAGNA 1976-200322.954 in pifonteLOMBARDIA 1999-20054,7 citt come BresciamisuraOsservatorio nazionale consumi di suolo Rapporto 20096 volte piazza del Duomo Milano 12 volte piazza Maggiore Bologna3 volte piazza Unit Trieste26.728 in menoequivalenza197.576 in meno6.482 in meno5,4 citt come Bresciaettari33 citt come Bologna2,2 citt come Udine43,945,268,559,635,434,512,513,64,88,58,18,9Occupazione del territorio(rispetto al totale e negli estremi dell'intervallo temporale considerato)superficie agricola%superficie urbanizzata%Osservatorio nazionale consumi di suolo Rapporto 2009Velocit di trasformazione procapite superficie agricola (in diminuzione)m2/abitanti*annosuperficie urbanizzata (in aumento)m2/abitanti*annoOsservatorio nazionale consumi di suolo Rapporto 20094,718.32,847.52,5CONSUMO/USO -Trasformazioni d'uso nelle Province friulane (1980-2000) descrizionemisurafonteGORIZIATRIESTEUDINEPORDENONECoefficiente di copertura urbanizzata al 1980%12,9326,38,9Coefficiente di copertura urbanizzata al 2000%14,332,96,89,9692189,42.733,202.162,300,10,030,40,3m2/abitanti*anno2,50,42,63,8Coefficiente di copertura agricola al 1980%45,49,333,440Coefficiente di copertura agricola al 2000%44,29,132,738,9-567,6-50,5-321,3-2.545,70-0,1-0,01-0,5-0,3m2/abitanti*anno-2,1-0,1-3,2-4,5Coefficiente di copertura naturale al 1980%22,358,458,150,6Coefficiente di copertura naturale al 2000%22,457,958,250,733,1-105554,12990-0,010,100,1-0,20,50,5noteVariazione delle superfici urbanizzate Velocit di variazione delle superfici urbanizzateVariazione delle superfici agricole Velocit di variazione delle superfici agricoleVariazione delle superfici naturali Velocit di variazione delle superfici naturaliettari ettari/giornoettari ettari/giornoettari ettari/giorno m2/abitanti*annoOsservatorio nazionale consumi di suolo Rapporto 2009Osservatorio nazionale consumi di suolo Rapporto 2009Osservatorio nazionale consumi di suolo Rapporto 2009Osservatorio Politiche Abitative Provincia di PordenoneDal 2011 al 2009 sono stati costruiti nel territorio provinciale 4,62 mc/ha - anno 1.052.686 mc/annoPer consumo di suolo si intende: le trasformazioni da uno stato all'altro e le trasformazioni da uno stato meno artificiale e meno permanente ad uno stato artificiale e permanente. Per il Comune di Pordenone l'analisi dei cambiamenti d'uso del suolo negli ultimi vent'anni si basata sul confronto delle rilevazioni fatte dal sistema Corine Land Cover nel 1990 e nel 2000.COPERTURA RISPETTO AL TERRITORIO Aree industriali o commerciali da 6% a 5% Seminativi in aree non irrigue da 33% a 42% Tessuto urbano discuntinuo da 35% a 34% Aree prevalentemente occupate da colture agrarie da 5% a 3% Sistemi colturali e particellari complessi da 21% a 15% Il rapporto tra aree antropizzate e aree agricole o naturali si mantenuto sostanzialmente costante, ma all'interno del sistema dellc olture si assistito ad un progressivo impoverimento e una sostituzione con "seminativi in aree non irrigue". (Fonte: Ecoteam) Osservatorio sulle Politiche Abitative Provincia di Pordenone Dati riferiti all Comune di Pordenone 2001 abitazioni 24.380, volumetria 7.261.339 2009 abitazioni 27.118, volumetria 7.997.600 variazione 2001-2009: abitazioni + 9,75% volumetria + 10,14% 12. Acque superficialiFontane LavatoiFiumi Noncello MedunaRii Rogge Rughi CanaliCorsi dacqua iscritti nel registro delle acque pubbliche (fascia di rispetto m 150 dalle sponde) Fiume Meduna N.44 Fiume Noncello N.50 Rio Mai N.52 Roggia Burida N.53 Roggia Remengola N.54 Roggia Cavallin N.55 Roggia Codafora N.56 Roggia dei Molini N.57 Roggia Vallona N.58 Laghi (fascia rispetto m 300 dalle sponde): Lago Burida N.1a Lago San Valentino N.1b Lago Cotonificio Veneziano N.2a Lago a nord di via Bellasio N.2b Laghetti Tomadini n.3I beni appena elencati ono soggetti a vincolo paesaggistico ai sensi della parte Terza del D.Lgs 42/04. La cartografia consultabile presso ilsito: http://www.comune.pordenone.it/it/servizi-online/prgc-online/index_html/cartografie-tematicheQUARTIERE SUD Rio Boal Rio Becus Rio Bovolat Rogo Noncello Rugo dei Cucchi Rugo di Valle QUARTIERE BORGOMEDUNA Canale Noncello Canale Amman QUARTIERE CENTRO Roggia Codafora Roggia del Molini QUARTIERE RORAI -CAPPUCCINI Rio Pedron Rio Cavallin Rio Mai Roggia delle Remengoli Roggia Burida QUARTIERE TORRE Roggia Vallona Roggia Pescheria Roggia Confalonieri Roggia del Pontuz Roggia delle Strighe QUARTIERE NORD Canale BrentellaLaghiQUARTIERE CENTRO Laghetto Querini Laghetto Galvani Laghetto San Giorgio Laghetti del Maglio QUARTIERE RORAI -CAPPUCCINI Laghetti Rorai Grande Lago Conceria Presot Lago della Burida QUARTIERE TORRE Laghetti del Maglio Laghetti Tomadini Laghetto San Carlo Laghetto San ValentinoQUARTIERE SUD Via Cadel vicino civ. n14 Via Vallenoncello vicino civ. n 42/f Via Valle incrocio via Brugnera Via Valle vicino civ. n44 Piazza valle vicino civ. n23 Via San leonardo incrocio via Pramarot Via Segaluzza vicino civ. n20 Via Chiesa di Vellenoncello Via San Gregorio Bassa Via Vecchia di Corva -vicino civ. 18 Via Svevo -I.A.C.P. (cortile interno) Via Dogana -piazzale della Chiesa Via Amalteo -fra civ. 15 e 17 Via Villanova di Sotto -vicino Villa Cattaneo Via Villanova -vicino civ. 41 Via Villanova -vicino civ. 17 Via Villanova -vicino Chiesa Via Villanova -incrocio Via Goldoni -vicino civ. 53 QUARTIERE BORGOMEDUNA Via Meduna -vicino civ. 4 Via Meduna -vicino civ. 38 Via Udine -vicino Scuole Elementari Via S. Giuliano -incrocio Via Amman Via S. Giuliano -vicino Chiesa Santissima Via Mantegna -vicino civ. 50 Vicolo S. Giuliano QUARTIERE CENTRO Vicolo Del Lavatoio Piazza Della Motta Piazza Risorgimento Piazza Pescheria Piazzale Ellero -Monumento Via Del Molino Parco Querini Parco Galvani Piazza S. Marco Via Gorizia Piazza del Cristo QUARTIERE RORAI CAPUCCINI Via Maggiore -vicino Mingot Via Bottecchia -I.A.C.P.-Destra Via Noncello -I.A.C.P. Vicolo Vivuola -vicino civ. 8 Via Maggiore -vicino civ. 6 QUARTIERE TORRE Via Zara -interrato a fianco Scuole Elementari Via Francesco Baracca -vicino civ. 36 Via Sabotino -incrocio Via Monte Grappa Via Monte Grappa -allinterno civ. 3 Via Somalia -vicino civ. 6 Via General Cantore -vicino Scuole Vecchie Centro Studi -Giardinetti Via Mameli -Monumento Via Mameli 13. Verde tutelato 14. Suolo urbanizzato 15. Grafo stradale 16. Rete ciclabile 17. ServiziStima speditiva del grado di accessibilitTavola generale dei serviziPer ogni servizio comunale stata individuata sul territorio unarea circolare (con raggio 500 m) che identifica lipotetico accesso pedonale nel tempo di 5-8 minuti (per una pi accurata analisi, dovr essere valutata la presenza di barriere territoriali). Il numero di residenti che ricadono nelle aree circolari suddiviso per fascia det (dati 2012).FASCE D'ETA 0-6 7-1213-1819-3031-4546-6566-oltre TUTTINIDI8876686951721323940333086143296562MATERNE23141670175143687986999679363602116695ELEMENTARI23031683174242947867978577283540216458MEDIE11287968542174394349854024179048302SUPERIORI93963471417703209414234541486270372202155216373971738192137430333861543529862162223555821038712795100674621421465SPORT254918521933476188671102086403962218073CULTURA COMUNALE (biblioteche, teatro borgomeduna)160311261161292655546763543724570PARCHI (attrezzati e superiori a mq. 10000) VERDE ATTREZZATO (no parchi)n famiglie11608 CULTURA SOVRACCOMUNALE (teatro, musei, casa della musica, casa dello studente, villa galvani)1101ASSISTENZA (presidi, consultorio, guardia medica, distretto, centro accoglienza - no ospedali e no case di riposo)1379742804204637744640397817085 80839901037254846495882505221537 9947 18. asili nidoscuole materne 19. scuole elementariscuole medie 20. scuole superiorisport 21. Verde attrezzatoparchi 22. cultura comunalecultura sovracomunale 23. assistenza 24. Approfondimenti Biodiversit habitat naturaliformi lungo i corsi dacqua Morfologia fluviale e vegetazione ripariale Radiazioni non ionizzanti telefonia mobile elettrodotti 25. BIODIVERSITA' CONDIZIONE - Habitat naturaliformi lungo i corsi d'acqua del territorio comunale (2008) descrizionemisurafonteNoncello urbanoLaghetti cittadiniRorai BuridaNoncello inferioreMeduna superioreMeduna inferioreHabitat naturaliformi = 484,43 ha, 33, 79% Colture intensive erbaceee a pieno campo = 606,53 ha, 42,32 % Colture intensive - vigneti = 2,03 ha, 0,14% Colture estensive - vivai = 32,44 ha, 2,26% Colture estensive - pioppeti = 40,45 ha, 2,82 % Vegetaz. ruderale (cave, aree industriali, infrastr.) = 54,5 ha, 3,8% Edificati e pertinenze = 212, 96 ha, 14,86%Superificie territoriale complessivaTratto urbano del Noncello (dalla vecchia tintoria di Torre alla confluenza del rio Mai; suoi affluenti in sx idrografica), Laghetti cittadini (Laghetti San Valentino, San Carlo, Roggia Vallona, Laghetti Tomadini e suoi immissari), Laghetti Rorai Burida (Rio MaiPedron, laghetti Rorai, lago della Burida e isuoi immissari), tratto inferiore del Noncello (dal rio Mai alla confluenza con il Meduna), tratto superiore del Meduna (dal ponte SS13 alla A28 e suoi affluenti), tratto inferiore del Meduna (Dalla A28 alla confluenza con il Noncello e suoi affluenti)ettariECOTEAM Studio AssociatoTOTALE ettari (ha) e %1433,33Ambienti lentici (acque ferme)ettari0,623,6111,3501,02016,59 ha, 1,16%Ambienti lotici (acque correnti)ettari14,651,030,6416,888,1117,4358,74 ha, 4,1%Siepi e boschette semplificateettari24,3911,039,6919,2814,0225,14103,55 ha, 7,22%Arbusteti dominati dal pioppoettari1,95000001,95 ha, 0,14%Formazione erbacee degli arginiettari3,7800006,7510,53 ha, 0,73%Arrenateretiettari0,1400001,411,55 ha, 0,11%Fragmitetiettari0,230,170,50000,9 ha, 0,06%Saliceto riaparialiettari1,20002,8104,01 ha, 0,28%Salici - populetoettari51,31,576,226,4620,058,33113,91 ha, 7,95%Saliceto dei suoli inondatiettari3,391,790,460005,64 ha, 0,39%Colture foraggereettari24,490,20,276,735,274,0641,02 ha, 2,86%Impianti di latifoglieettari7,8400,410,671,082,0712,07 ha, 0,84%Sodaglie a rovoettari2,760,2600,77003,79 ha, 0,26%Arbusteti ad amorfaettari0002,612,9848,1153,7 ha, 3,75%Parchi - alberi autoctoniettari3,849,530,6300014 ha, 0,98%Parchi - alberi esoticiettari6,553,820,12000,8611,35 ha, 0,79%Parchi - tappeti erbosiettari13,789,657,320,370031,12 ha, 2,17%ettari160,9142,6637,5973,7755,34114,16%33,218,817,7615,2311,4223,57La superficie occupata da habitat nei diversi sistemi complessivamente 484,43 ettari corrispondente al 33,79% delle superificie complessiva9.462.512.214.343.256.71Habitat naturaliformi Superficie complessiva per sistema Habitat naturaliformi Superficie media Habitat naturaliformi Ricchezza specifica nei diversi sistemiettarinECOTEAM Studio AssociatoECOTEAM Studio Associato161111889La ricchezza specifica indica il numero di habitat. Complessivamente sono presenti 17 habitat naturaliformi 26. BIODIVERSITA' QUALITA' - Morfologia fluviale originaria e vegetazione ripariale (2008) descrizionemisuraNoncello urbanoLaghetti cittadiniRorai BuridaNoncello inferioreMeduna superioreMeduna inferioreNOfonteNONONONONOSISISISISINOnoteMorfogologia fluviale originariaArticolataSI/NORiconoscibileSI/NOAlterataSI/NONOSINOSINOSIPresenteSI/NOSISISISISISICaratteristicaSI/NOSINONONONONODiversificataSI/NOSINOSINOSINOECOTEAM Studio AssociatoVegetazione riparialeECOTEAM Studio AssociatoTratto urbano del Noncello: aspetti geomorfologici fluviali ben riconoscibili, vegetazione ripariale presente ed articolata, presenza di aree con caratteristico mosaico vegetazionale degli ambienti umidi. Laghetti Rorai-Burida e tratto superiore del Meduna: morfologia fluviale riconoscibile, paesaggio vegetale diversificato con presenza sia di elementi naturali coerenti che esotici. Laghetti cittadini e tratto inferiore del Noncello: morfologia originale riconoscibile ma alterata, formazioni semplificate dal punto di vista strutturale. Tratto inferiore del Meduna: morfologia caratteristica assente, vegetazione semplificata dal punto di vista floristico e strutturale 27. RADIAZIONI CONDIZIONE/ESPOSIZIONE - Radiazioni non ionizzanti generate da antenne di telefonia mobile (2008) Circoscriz. Rorai-Capp.Circoscriz. NordCircoscriz. CentroCircoscriz. TorreCircoscriz. BormedunaCircoscriz. Sudtotalen98121161258n3 2 1 32 4 1 13 3 3 34 3 2 21 3 1 12 4 3 315 19 11 1322121210Insiediamenti residenziali (zone omogenee B)20673220Attivit/insediamenti industriali e artigianali (zone omogenee D)0100034Attivit/insediamenti commerciali (zone H)01021590200013Attrezzature collettive e servizi, verde pubblico, parcheggi...33220010Zone per servizi tecnologici/acquedotto4100218Attivit/insediamenti per settore terziario (zone I,P)0040004Localizzazioni incompatibili (asili nido, scuole, attrezzature per assistenza alla maternit, all'infanzia ed et evolutiva, agli anziani, ai disabili, ospedali e altre strutture adibite a degenza)0000000Localizzazioni controindicate (aree: con presenza di edilizia estensiva di limtata altezza, a rilevante interesse ambientale; posizionamento di impianti visibili entro i centri storici, nel contesto di edifici e luoghi di importanza storico culturale)100100283965233Vincolo paesaggistico o storico-momumentale0220015Localizzazioni neutre03141918descrizione Telefonia mobile Distribuzione territoriale degli impianti fissi esistentimisuraTIM VODAFONE WIND H3GTelefonia mobileDistribuzione territoriale DVBH richiesti in co-siting con impianti fissi esistentifonteComune di Pordenone Ufficio Tutela e Sostenibilit ambientalenTelefonia mobile Destinazione urbanistica dei siti impianti fissi esistenti Zone residenziali di completamento o ristrutturazioneZone di interesse regionale, ad attuazione indiretta, esistente, di completamentoAttrezzature commerciali, zone produttive di complet., grandi strutture di venditaAttivit/aree agricole (zone omogenee E)Zone di interesse agricolo, agricolo e paesaggistico; zone specialinComune di Pordenone Ufficio Tutela e Sostenibilit ambientaleInsiediamenti direzionali, attrezzature fieristiche, rierca, impianti ricettiviTelefonia mobile Localizzazione per aree impianti fissi esistentiLocalizzazioni preferenziali (aree: in condivisione con impianti per telefonia esistenti o in previsione, di propriet comunale, con serv. tecnologici esistenti, non urbanizzate, attreversate da arterie di tarsporto o linee elettriche, con edilizia alta)nComune di Pordenone Ufficio Tutela e Sostenibilit ambientaleSuperamento del limite di esposizione Estensione delle aree interessateSuperamento del valore di attenzione Estensione delle aree interessateLivello di inquinamento (LI) inferiore ai limiti normativi Estensione delle aree interessateKmq(% rispetto il territorio comunale)0 Universit degli studi di Trieste Dipartimento di scienze geografiche e storiche0 L.I = 2-2,8 V/metro 30,93 (81%)L.I = 1-2 V/metro 6,88 (18%)L.I = < 1 V/metro 0,19 (0,5%)Nel caso di esposizione a impianti che generano campie elettrici, magnetici ed elettromagnetici con frequenza compresa tra 0,1 MHz e 300 GHz non deve essere superato il limite di esposizione di 20 volt/metro dove non si soggiorni per pi di quattro ore al giorno ed un valore di attenzione di 6 volt/metro per tutti i luoghi sensibili e abitati pi di quattro ore al giorno 28. RADIAZIONI CONDIZIONE/ESPOSIZIONE - Radiazioni non ionizzanti generate da linee a Media Tensione MT, Alta Tensione AT e Altissima Tensione AAT (2008) descrizione Linee Alta e Altissima Tensione TensioneLinee Alta e Altissima Tensione Proprietario/gestoreMisure di campo elettrico effettuateMonitoraggio presso le linee elettriche di AT e AATMisure di induzione magnetica effettuatemisurafonteLinea 21.361 Cordign. - UdineLinea 23.672 PN - PrataLinea 23.748 Porcia-vil.RinaldikVARPA380132132_Dipartimento provinciale di Udine Servizio Sistemi AmbientaliTERNATERNA132TERNATERNAnMonitoraggio presso le linee elettriche di AT e AATnSuperamento dei limiti di esposizionenSuperamento dei valori di attenzioneLinea 23.749 Doppia Linea Procia-Prata 23.762-23.749132TERNACasarsa FS Sacile FS132RFIFissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualit per la protezione della popolazione dalle esposizioni ai campi elettrici e magnetici alla frequenza di rete (50 Hz) generati dagli elettrodotti:Limiti di esposizione9nnotecampo elettrico E max 5.000 V/m induzione magnetica B max 100 microT11ARPADipartimento provinciale di Udine Servizio Sistemi Ambientali0Nel caso di aree gioco per l'infanzia, ambienti abitativi, ambienti scolastici e luoghi adibiti a permanenze non inferiori a 4 ore:0Misure di campo elettrico effettuaten26Misure di induzione magnetica effettuatenValore di attenzioneinduzuione magnetica B max 10 microT26Monitoraggio presso civili abitazioni prossime alle linee elettriche (AAT, AT, MT)Monitoraggio presso civili abitazioni prossime alle linee elettriche (AAT, AT, MT)ARPANel caso di progettazione di nuovi elettrodotti in corrispondenza di aree gioco per l'infanzia, ambienti abitativi, ambienti scolastici e luoghi adibiti a permanenze non inferiori a 4 ore; progettazione di nuovi insediamenti e delle nuove aree di cui sopra in prossimit di linee ed installazioni elettriche gi presenti nel territorio:0Superamento dei limiti di esposizionenSuperamento dei valori di attenzione (mediana nelle 24h)n0Superamento dell'obiettivo di qualit (mediana nelle 24h)n0Dipartimento provinciale di Udine Servizio Sistemi Ambientali15Linee Alta e Altissima Tensione Fasce di rispetto (Dpa)Linee Media Tensione Fasce di rispetto (Dpa)mmARPADipartimento provinciale di Udine Servizio Sistemi AmbientaliARPADipartimento provinciale di Udine Servizio Sistemi Ambientali46simmetrica rispetto al centro della linealato 2 condut.14 lato 1 condut.Tratto aereo in conduttore nudo in semplice terna con tipo di sostegno prevalente a traliccio Dpa 9 fascia simmetrica13lato 2 condut.12 lato 1 condut.Obiettivo di qualit induzione magnetica B max 3 microT15lato 2 condut.14 lato 1 condut.Tratto aereo in conduttore nudo in semplice terna con tipo di sostegno prevalente a stelo Dpa 7/8 lato 1 condut/lato 2 condut1422simmetrica rispetto al centro della linealato 2 condut.13 lato 1 condut.Tratto in cavo interrato Dpa 2 fascia simmetricaLa fascia di rispetto lo spazio circostante un elettrodotto che comprende tutti i punti, al di sopra e al di sotto del livello del suolo, caratterizzati da un'induzione magnetica di intensit maggiore o uguale all'obiettivo di qualit. All'interno delle fasce di rispetto non consentita alcuna destinazione di edifici ad uso residenziale, scoalstico, sanitario, che comporti cio una permanenza maggiore di quattro ore. 29. Lezioni di piano Le riflessioni che hanno accompagnato i piani regolatori di Pordenone 30. 19551969Piano regolatore generalePortus Naonis IVariante al PRGC del 1955redatto dallArch. Domenico Filippone e dallIng. Aldo Della Rocca (Roma)redatto dallArch. Ezio Cerutti (Milano)vincitori del bando di concorso del 1934Criteri progettuali Mantenimento della disposizione stellare della citt. Diradamento edilizio per motivi igienici nei settori eccessivamente addensatesi nel corso dei secoli. Necessit della conservazione dei settori verdi dellagglomerato urbano (conservazione del sistema di rogge elemento caratteristico della citt).Dati dimensionali Abitanti insediati allanno 1937 pari a circa 25.000. Abitanti teorici pari a circa 37.000 (incremento 12.000): tale incremento era reso possibile dal completamento dellanello anulare (Pontebbana) che avrebbe consentito la sistemazione delle reti stradali suburbane favorendo lutilizzo e la valorizzazione di quei terreni che, compresi tra le loro maglie, erano stati fino ad allorainservibili allincremento edilizio cittadino.Obiettivi strategici Creare nuove zone per la fabbricazione. Risoluzione dei problemi causati dallinsufficiente rete viaria, attraverso la realizzazione di una nuova e ordinata viabilit intorno alle cinque strade radiali che si dipartivano dal centro verso Udine, Treviso, Cordenons e Aviano. Riprogettazione delle tre parti di citt ritenute pi significative, ovvero la sistemazione della piazza S. Giorgio, la sistemazione della Piazza Cavour e la creazione di unarteria parallela al corso Vittorio Emanuele che, lambendo il retro del Duomo, avrebbe dato maggior risalto allo stesso.Periodo storicoIl Piano Filippone - Della Rocca entr in vigore solamente nel 1955, cio molti anni dopo la sua elaborazione. Nel tempo intercorso tra la stesura e lapprovazione, era profondamente mutata la struttura della citt (II^ guerra mondiale), tanto da rendere inservibile il Piano stesso. La citt aveva oltrepassato in ogni sua parte i vincoli e le direttive del piano, tanto da suggerire una nuova elaborazione.Piano Ceruttivariante approvata con DPGR 11/ URB del 29.1.1969Criteri progettuali Adeguare la previsione del piano alle esigenze immediate e soddisfare le necessit di un ragionevole periodo futuro. Porre rimedio ad uno sviluppo caratterizzato da mancanza di ordine programmato, con costruzioni in zone dove la configurazione fisica del terreno lo permetteva, arrestandosi solamente dove incontrava difficolt di ordine artificiale. Cerutti cos riassumeva: I problemi che la realt di Pordenone prospetta sono di natura veramente singolare. Pi che previsioni in estensione utile pensare alla riorganizzazione ed alla integrazione della vasta zona gi parzialmente interessata, e compromessa, dalla frammentaria edificazione estratto di relazione verbale tenuta dal Cerutti in data 1 settembre 1960Dati dimensionali I dati ricavati dalle indagini indicano densit territoriali irrisorie derivate sia dal tipo edilizio pi comune, la casetta unifamiliare, sia dalla frammentariet delle iniziative che germinano spontaneamente guidati prevalentemente da interessi casuali. articolo de Il Polpolo, estratto delledizione datata 20 maggio 1955Se ne ricava unimmagine di disordine edilizio con irrazionale ubicazione degli edifici e carenza dei servizi pubblici in rapporto alla dilatazione della zona edificata. Lorientamento del piano, in conseguenza, segue il criterio di saturazione delle zone investite da insediamenti polverizzati incrementando considerevolmente la densit edilizia.Obiettivi strategici Delimitazione dei settori che davano luogo al formarsi di quartieri inserendo in essi le indispensabili strutture di uso collettivo. Riequilibrio della densit edilizia con particolare riguardo alla limitazione delle altezze nel centro storico per salvaguardare valori artistici ed ambientali dallassalto gi in atto della speculazione edilizia. Si garantiva cos lattenuazione del pericolo di drastici interventi di trasformazione. Destinazione di aree ad edifici ed impianti di carattere sociale inerenti la vita della citt. Riorganizzazione della rete viaria in relazione alle ristrutturazioni interne. Ricollocazione dellattivit industriale per consentire un elastico adeguamento alle future necessit delle attivit aziendali.Periodo storicoIl Piano Cerutti stato assoggettato a 70 varianti che sono state adottate nel periodo di maggiore crescita urbana (da 36.925 abitanti nel 1963 ai 51.369 abitanti nel 1981). A partire dal 1977, in osservanza al Piano Urbanistco Regionale Generale (PURG), le varianti allo strumento urbanistico generale comunale (PRGC) hanno lo scopo di ridimensionare lattivit edilizia nellarea centrale e di ridurre gli indici. Il PRGC esaurisce quindi la sua funzione di contenimento dellespansione in quanto prerogativa riconosciuta al PURG, strumento urbanistico sovraordinato. 31. 19862000Piano ZuccatoVariante n38Variante di adeguamento redatto dallArch. Arnaldo Zuccato (Udine) variante approvata con DPGR 0191/Pres del 28/05/1986Criteri progettuali Adeguare le previsioni al Piano Urbanistico Regionale Generale (bozza del 1982). Articolare le previsioni in modo pi composito. Migliorare il tessuto urbano per meglio corrispondere al miglioramento qualitativo della citt. Lobiettivo quello di rendere possibile anche in urbanistica e in citt, e sia pure in modo sommesso e per questioni limitate, i metodi delle scienze cos come sono configurati da Galileo ad oggi (stratto della relazione tecnica).Dati dimensionali Abitanti insediati allanno 1979 pari a circa 54.000 Capacit insediativa teorica pari a circa 75.000, corrispondenti a un incremento del 40% in dieci anni sulla consistenza di allora (il Piano Urbanistico Regionale imponeva che i Piani Regolatori Generali fossero dimensionati - per le aree residenziali di espansione - su un arco di previsione decennale). Calcolo degli standards effettuati per 97.000 abitanti.Obiettivi strategici Viabilit e trasporti: riassetto SS13, connessione con la con la viabilit nazionale, integrazione della circolazione cittadina con le arterie extraurbane, creazione dellisola pedonale in Centro Storico, creazione di percorsi ciclo-pedonali differenziati da quelli veicolari, integrazione dei mezzi su gomma con la stazione ferroviaria, trasferimento dellattrezzatura per interscambio merci. Produttivo e commerciale a scala comprensoriale: conferma delle zone industriali e commerciali di interesse regionale, potenziamento delle strutture esistenti (Fiera), nuove possibilit di insediamento per il commercio specializzato. Residenza: crescita quantitativa della citt privilegiando il recupero, diffusione di centralit oltre larea centrale, individuazione di zone di espansione (Torre Nord), rinuncia alle zone specializzate a destinazione unicamente terziaria. Ambiente e servizi: ricucitura del sistema urbano Noncello-rogge-laghetti, ampliamento di alcune strutture, utilizzo di grandi contenitori per cultura e listruzione, miglioramento dellaccessibilit dei servizi (parcheggi), utilizzo degli interstizi rilevati per realizzare cortili e parcheggi.NotePer la prima volta si prevede il dimensionamento degli standard urbanistici in rapporto al numero di abitanti insediabili In relazione ai dati dimensionali, il Piano Zuccato ha comportato lindividuazione di una quantit di aree preordinate allesproprio notevole: tale scelta da considerarsi da un lato eccessiva, ma dallaltro ha garantito la possibilit - nel decennio successivo - di utilizzare la grande disponibilit di aree per una pi ponderata attuazione dei programmi delle opere pubbliche da parte delle Amministrazioni Comunali che si sono poi succedute negli anni.Variante al PRGC vigente conseguente alla decadenza dei vincoli urbanistici variante approvata con D.C.C. n. 73 del settembre 1999 variante resa esecutiva con pubblicazione sul BUR n. 13 del 29.03.2000Criteri progettuali La variante stata redatta dopo lentrata in vigore della L.R. 52/91 Norme regionali in materia di Pianificazione Territoriale ed Urbanistica e dopo circa dieci anni dallapprovazione del P.R.G. allora vigente (variante generale Piano Zuccato). Ridefinire e concertare le previsioni della citt dei servizi. Rileggere levoluzione del sistema insediativo e della mobilit. Verificare la dinamica di crescita della citt. Valutare lattualit degli obiettivi di piano. Sono stati ritenuti elementi confermati del P.R.G. vigente: la struttura residenziale e la struttura produttiva - terziaria prefigurate dal Piano Regolatore dopo ladozione della Variante specifica n 33; il Piano urbano dei parcheggi, il Connettivo urbano e il Programma delle piste ciclabili.Dati dimensionali Il decreto regionale 0126/95 revisione degli standard urbanistici imponeva per le categorie di servizi di valenza comunale un dimensionamento minimo che si tradotto in un rapporto di m2 di servizio per abitante. Il tetto degli abitanti insediabili diventava quindi lelemento cardine del dimensionamento delle aree per servizi e quindi della Variante stessa. Il calcolo della capacit insediativa teorica, che doveva essere valutato su un arco di tempo di dieci anni, venne costruito sulla base di motivazioni tecniche e verifiche sui dati disponibili ed era strettamente correlato alle zone residenziali come previste dal P.R.G.. Gli esiti dello studio socio-economico redatto in occasione della variante hanno indicato una capacit insediativa teorica di 75.000 abitanti. Dato di molto inferiore rispetto ai 97.000 abitanti indicati dal Piano Regolatore precedente.Obiettivi strategici Verifica della struttura del territorio in relazione a: le previsioni del Piano Urbanistico Regionale modificate dai piani regionali della viabilit e dei trasporti; il piano provinciale della viabilit in vigore a quella data; le previsioni dei piani regolatori aggiornati dei Comuni limitrofi rispetto alle strutture di valenza comprensoriale; il disegno di struttura del piano regolatore allora vigente considerando gli elementi strutturali esistenti e a quelli di progetto; lidoneit della maglia dei servizi di supporto alla struttura residenziale complessiva e di quartiere. 32. 2011Variante al PRGC vigenteVariante n77redatto dallArch. Marco Di Fusco (Pordenone) variante approvata con D.C.C. n.20 del febbraio 2011 variante resa esecutiva con pubblicazione sul BUR n. 11 del 16.03.2011Criteri progettuali Ridefinizione dei vincoli urbanistici e della zonizzazione in conseguenza della verifica dello stato di attuazione del Piano Regolatore Generale Comunale. In conformit a quanto previsto Decreto Regionale sugli standard n.0126/Pres. del 20.04.1995 Revisione degli standard urbanistici regionali la presente Variante ha verificato, oltre alla capacit insediativa teorica, i servizi e le attrezzature collettive e le aree urbanizzate ed edificate. Sono state quindi verificate le aree per le quali necessitava la reiterazione del vincolo preordinato allesproprio, che si cercato di ridurre il pi possibile, utilizzando anche criteri perequativi. Aggiornamento e verifica della cartografia: ridisegno zonizzazione su base CTR (Carta Tecnica Regionale) del 2006 ed individuazione propriet pubbliche. Ridefinizione dei vincoli ambientali in riferimento al Decreto Legislativo n42/2004 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Ridefinizione dei vincoli storico/artistici in riferimento al Decreto Legislativo n42/2004 Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio. Aggiornamento del sistema infrastrutturale: inserimento Bretella Sud e Gronda Nord; previsione di nuove rotatorie su Via Montereale, Viale Treviso, Via Nuova di Corva e SS13 Pontebbana. Individuazione di adeguati percorsi ciclo/pedonali di connessione tra i servizi collettivi, le aree verdi ed i Comuni limitrofi. Verifica del sistema ambientale e previsione di tutela degli ambiti naturalistici esistenti lungo i fiumi Meduna e Noncello. Ridefinizione delle zone agricole in riferimento agli aspetti paesaggistici. Verifica della capacit insediativa teorica (61.000 ab.) e dimensionamento del Piano per 65.000 abitanti. Ridefinizione delle aree destinate ai servizi ed alle attrezzature collettive in riferimento alle opere attuate ed ai programmi dellAmministrazione Comunale. Ridefinizione dei vincoli procedimentali relativi ai Piani Attuativi Comunali (P.R. P.A.C. - zone C1 zone B/RU zone I/RU. Rettifica della perimetrazione delle zone A, B, C, D, ed H in conformit ai disposti della L. R. 5/2007. Individuazione di nuove zone C1 residenziali di espansione con criteri perequativi in conformit allart. 63 della L.R. 5/2007. Individuazione di nuove zone D2-D3 industriali e artigianali in conformit allart. 63 della L.R. 5/2007. Ridefinizione delle Norme Tecniche di Attuazione in riferimento alle modifiche apportate con la presente variante.Dati dimensionali Abitanti insediati allanno 2010 pari a circa 51.723 Capacit insediativa teorica 61.000 abitanti. Calcolo degli standard effettuati per 65.000 abitanti. Servizi e attrezzature collettive (Standard minimi definiti da D.P.G.R. 0126/PRES del 20 aprile 1995) Verde, sport, spettacoli allaperto: 24 m/ab (standard minimo: 15 m/ab) Culto, vita associativa, cultura: 6 m/ab (standard minimo: 3 m/ab) Assistenza e sanit: 3,4 m/ab (standard minimo: 3 m/ab) Istruzione: 4,4 m/ab (standard minimo: 3,5 m/ab) Parcheggi: 7,4 m/ab (standard minimo: 3,5 m/ab) TOTALE: 45,2 m/ab (standard minimo: 28 m/ab)Obiettivi strategici Previsioni per quartiereCircoscrizione 1 Rorai Cappuccini (oggi Circoscrizione Rorai Cappuccini) Individuazione di due aree di espansione con criteri perequativi (via Misurina e via Dardago). Riqualificazione nodi viari sulla Strada Statale 13 mediante introduzione di rotatorie (via Castelfranco Veneto e via Planton). Ampliamento della scuola materna di Via Cappuccini. Individuazione dellambito per la nuova scuola elementare (allinterno del PAC n. 6 di Via Cappuccini). Riorganizzazione dei percorsi ciclo/pedonali. Circoscrizione 2 Nord (oggi Circoscrizione Rorai Cappuccini) Eliminazione del vincolo preordinato allesproprio relativo al nuovo stadio di calcio di via Roveredo. Reiterazione del vincolo per il nuovo carcere circondariale. Riqualificazione nodi viari sulla Strada Statale 13 mediante introduzione di rotatorie (vial DAviano, via Montereale, vial Turco, via S. Daniele e via Maestra Vecchia). Individuazione di unarea di espansione con criteri perequativi, finalizzata alla realizzazione della Casa dei Risvegli (vial Turco). Riconoscimento di una nuova area per la realizzazione di una nuova struttura assistenziale (a nord della Cadoro). Individuazione di due ambiti finalizzati alla realizzazione di residenze per anziani (via Poffabro e via del Traverso). Riconoscimento delle attivit in essere per le aree militari. Riorganizzazione dei percorsi ciclo/pedonali. Circoscrizione 3 Centro (oggi Circoscrizione Centro) Individuazione di nuove zone B0. Individuazione ambito per la nuova scuola materna in via Spilimbergo (in sostituzione a quella di via Selvatico). Eliminazione del Piano di Recupero n3 di San Carlo e introduzione di B/RU per le parti non ancora attuate. Riorganizzazione dei percorsi ciclo/pedonali. Circoscrizione 4 Torre (oggi Circoscrizione Torre) Riqualificazione nodi viari sulla SS 13 mediante introduzione di rotatorie (Via Interna, viale Libert, via Revedole). Individuazione di 11 aree di espansione con criteri perequativi, (Via Ferraris, Via Volta; Vial Grande, Via Stradelle, Via Aquileia; Viale Libert e Via delle Acque). Riorganizzazione dei percorsi ciclo/pedonali. Circoscrizione 5 Borgomeduna (oggi Circoscrizione Sud) Individuazione di 2 aree di espansione con criteri perequativi, (Via Prasecco e Via Giorgione) finalizzate allindividuazione di una nuova scuola elementare. Potenziamento del polo Universitario. Riorganizzazione dei percorsi ciclo/pedonali. Circoscrizione 6 Sud (oggi Circorscrizione Sud) Riqualificazione nodi viari sulla Strada Provinciale Opitergina e sulla Strada Regionale 251 mediante introduzione di rotatorie (via L. Zanussi, via della Mula, via Bar delle Foie, via delle Crede, Via Segaluzza). Introduzione del progetto viario della Bretella Sud. Introduzione del collegamento viario tra via Lino Zanussi e Bretella sud con nuovo disegno del nodo autostradale. Individuazione della nuova zona D2-produttiva, in via Levade. Individuazione di due aree di espansione con criteri perequativi (via Villanova e via Buozzi). Individuazione di un nuovo ambito per la realizzazione di una residenza per anziani (via Deledda). Individuazione di un nuovo polo sportivo a sud della A28, compresa unarea consistente di parcheggio. Riorganizzazione delle connessioni viarie in riferimento al PAC 7 posto a sud della piscina comunale. Nuova classificazione delle aree agricole, con particolare attenzione al riconoscimento di unarea di tutela fluviale e di una zona agricola con specifica normativa finalizzata al mantenimento delle caratteristiche di tipo ambientale. Riorganizzazione dei percorsi ciclo/pedonali. 33. Il piano regolatore vigenteIl Piano regolatore vigente rappresentato dalla Variante n77 (approvata con DCC 20/2012): Ridefinizione dei vincoli urbanistici e della zonizzazione in conseguenza della verifica dello stato di attuazione del Piano Regolatore Generale Comunale. Con essa, lipotesi sulla capacit insediativa sul territorio scende a 61.000 abitanti, mentre gli standard sono stati dimensionati per 65.000 abitanti. Verifica dello standard complessivo per serviziLa plurifunzionalit dei servizi e delle attrezzature alla base della loro efficienza ed efficacia, cos come anche richiamato dal Decreto Regionale sugli standard n.0126/Pres. del 20.04.1995. Il Decreto considera uno standard complessivo dei servizi pari a m2 28,00 per abitante: per una citt di 65.000 significa m2 1.820.000 di servizi. Il progetto di variante soddisfa ampiamente tale standard: le superfici complessivamente zonizzate, destinate a servizi, sono pari a m2 2.914.272 (m2 45,2 per abitante).Decreto Regionale n.0126/Pres. del 20.04.1995 m2 390.569 Attrezzature per di cui la viabilit e i m2 227.500 a standard trasporti (m 3.50/abitante)Variante n 77 dimensionamento m2 467.126 di cui: m2 143.194 nellarea urbana centrale allargata m2 323.932 nellarea esternaobiettivi Attrezzature per il culto, la vita associativa e la culturam 3.00/abitante m2 195.000m2 390.735 Attrezzature per listruzionem 3.50/abitante m2 227.500m2 258.822 Attrezzature per lassistenza e la sanitm 3.00/abitante m2 195.000m2 229.796 Attrezzature per il verde, lo sport e gli spettacoli allapertom15/abitante m2 975.000Attrezzature per servizi e impianti tecnologicinessun limitem2 1.570.793 m2 726.177-Riconoscimento strutture esistenti in area centrale Previsione nuove strutture in area centrale Nessuna localizzazione dei parcheggi su strada Riconoscimentosuperfici gi esistenti in area esternaPRGC pre-vigenteVincolisoggetti a reiterazione % della sup.compl. zonizzataVariante n 77Variazione31%Riconoscimento strutture esistenti e asili privati Valutazione di eventuali carenze nei singoli quartieri Localizzazione nuove aree con criteri perequativi11%m2 655.091m2 623.255- m2 31.836m2 2.417.259m2 2.414.142- m2 3.117m2 15.165.767m2 15.283.595+ m2 117.828Zona Omogenea Hm2 1.775.708m2 1.769.933- m2 5.775zone di espansione residenziale0Riconoscimento aree esistenti, parchi urbani, aree a verde di quartiere Aree per verde di connettivo Valutazione di eventuali carenze nei singoli quartieri Localizzazione di nuove aree con criteri perequativi- m2 11.257 - m2 156.98211%Riconoscimento strutture esistenti e strutture a gestione religiosa Previsione di nuove case per anziani dislocate nel territorio Valutazione di eventuali carenze nei singoli quartieri Localizzazione di nuove aree con criteri perequativim2 409.397 m2 7.004.396zone di valore ambientale zone di valore paesaggistisc zone di interesse agricoloRiconoscimento strutture esistenti Zonizzazione autonoma per il Culto Zonizzazione autonoma per le Parrocchie; Zonizzazione autonoma per le Caserme Conferma localizzazioni per Sedi Istituzionali Valutazione di eventuali carenze nei singoli quartierim2 420.654 m2 7.161.378Zona Omogenea D Zona Omogenea E13%Zona Omogenea A Zona Omogenea B Zona Omogenea C-VERIFICA DEL PATRIMONIO COMUNALE Situazione patrimoniale al 2001 m 2.256.895 Situazione patrimoniale al 2010 m 2.930.417 Superficie in aumentom 673.522 34. Approfondimenti I piani attuativi di iniziativa pubblica e privata Le potenzialit edificatorie non ancora attuate alla data di luglio 2013 Il recupero urbano Ledilizia economica popolare 35. I piani attuativiIl P.R.G.C. individua ambiti per attuare i quali richiesta lapprovazione di uno strumento urbanistico particolareggiato denominato Piano Attuativo Comunale (P.A.C.). Tale modalit si applica obbligatoriamente nelle zone ed aree del territorio comunale perimetrate nello strumento urbanistico generale ed consentito anche nelle zone omogenee residenziali B ad attuazione diretta qualora la superficie del lotto sia superiore a 2000 m.Piani Attuativi Comunali (P.A.C.)Strumenti urbanistici per lattuazione di ambiti perimetrati dal P.R.G.C. 36. Zone C con criterio perequativo (C1)Zone B di Riqualificazione Urbana (B/RU)Sono P.A.C. , di iniziativa privata, finalizzati allattuazione di zone residenziali di nuovo impianto previa cessione allAmministrazione Comunale delle aree per la realizzazione di servizi pubblici anchesse comprese allinterno degli ambiti perimetrati dal P.R.G.C.Sono P.A.C., di iniziativa privata e/o pubblica, finalizzati alla Riqualificazione Urbana di zone residenziali B comprendenti parti del territorio totalmente o parzialmente edificate.Zone I di Riqualificazione Urbana (I/RU)Sono P.A.C, di iniziativa privata e/o pubblica, finalizzati alla riqualificazione urbana di parti del territorio, totalmente o parzialmente edificate, destinate agli insediamenti di carattere direzionale IPiani di Recupero (P. di R.)Sono P.A.C. di iniziativa pubblica e/o privata e sono finalizzati al recupero del patrimonio edilizio esistente che interessano parti del territorio gi urbanizzato. 37. Le potenzialit edificatorie residenzialiTipoRif.UbicazioneMetri cubiTipoRif.UbicazioneMetri cubiPac15viale Martelli Amman98.428B/Ru39via Ungaresca5.161Pac72via G. Ferraris56.520B/Ru4via F.lli Bandiera5.156C14via Ferraris39.000Pac8via Falcade5.042Pac5viale Grigoletti24.990B/Ru41via Vallona5.000Pac60vial dAviano22.725C111via delle Acque5.000Pac35via Pirandello21.419B/Ru33via Dogana Vecchia4.960Pac73via Peruzza20.059Pac33Via delle Acque4.930C19via Aquileia20.000B/Ru7via F.lli bandiera4.792Pac56via Udine18.643C17vial Grande4.700Pac32via delle Grazie16.107B/Ru23via Mestre4.522B/Ru10via Caboto13.509C112via Prasecco4.500B/Ru17via Fontanazze12.505B/Ru15via delle Caserme4.419B/Ru5viale Dante12.072Pac63vial Turco4.406Pac78via Maestra Vecchia12.042B/Ru6viale Dante4.308Un Piano regolatore e le sue varianti producono effetti che durano diversi anni, a volte per decenni. Questa circostanza ha sedimentato la convinzione che uno dei pilastri teorici del Piano sia che tutte le cubature residue (non ancora realizzate), ma previste dallo stesso, costituiscano di fatto diritti acquisiti.C15via Ferraris12.000B/Ru26via Cappuccini4.306Pac70vial Turco11.000C18via Ancillotto4.000Pac18via Montereale10.875Pac20via Montereale3.974B/Ru18viale M. Grigoletti10.845Pac26via A. Volta3.886Anche nel caso in cui le previsioni urbanistiche vengano superate da un nuovo Piano, parrebbe scontato che tali diritti siano garantiti dalla legge e possano essere legittimamente esercitati dai loro titolari.B/Ru2viale Martelli10.760B/Ru21via Canaletto3.868B/Ru27via Dogana10.615Pac66via G. Ferraris3.848B/Ru16viale M. Grigoletti10.595Pac62vial Grande3.716B/Ru13viale M. Grigoletti10.260B/Ru31via Misurina3.635Pac21via Vallenoncello10.116Pac23via G. Ferraris3.582B/Ru37via F. Martelli9.500B/Ru35via della Colonna3.540B/Ru14viale M. Grigoletti9.455Pac64vial Turco3.504B/Ru46via Valle9.236B/Ru45via della Colonna3.500B/Ru20via Canaletto8.769C110via D. Chiesa3.500B/Ru24via Mestre8.631B/Ru22via Chioggia3.442Pac54via Levade8.497C113via Giorgione3.400B/Ru32via San Giuliano7.968Pac9via Falcade3.388B/Ru3via F.lli Bandiera7.852Pac30via A. Volta3.230B/Ru8viale Martelli7.312B/Ru40via Vallona3.205Pac59via Castelfranco Veneto7.147Pac24via Castelfranco Veneto2.687C114via Villanova7.000C16via Peruzza2.500C115via Buozzi7.000B/Ru9ex Bagni Pubblici2.440Pac65via G. Ferraris6.893B/Ru42via Mazzini2.400C13vial Turco6.500B/Ru36via Dardago2.282B/Ru19via Navarons5.900C12via Dardago2.000B/Ru44largo San Giorgio5.900Pac22via Vajont1.813Pac58via Castelfranco Veneto5.806Pac67via G. Ferraris1.725Pac75via Pranovo5.763B/Ru43via Marsure1.700Pac68via Pralongo5.500Pac25via Pirandello5.443B/Ru25via Candiani5.430C11via Misurina5.300B/Ru28via Vallenoncello5.170non ancora attuate alla data di luglio 2013Di fronte alla profonda crisi degli investimenti immobiliari e allemergere di sensibilit ostili alla cementificazione di suolo vergine, dunque necessario tenere presente che le decisioni assunte nei passati decenni dalle precedenti amministrazioni comunali, giustificate da congiunture storiche completamente diverse rispetto a quelle odierne, hanno conseguenze che non possono essere ignorate. Tuttavia noto che le leggi urbanistiche in vigore non contengono alcun riferimento di questo tipo e che attraverso una rigorosa motivazione si possono cancellare previsioni giudicate superate o anacronistiche. Certo che questa motivazione deve essere coerente.Con lultima variante generale al Piano regolatore (la numero 77 del 2011) gi stata invertita la tendenza in modo significativo: le superfici edificabili sono infatti state compresse per complessivi 1,1 milioni di metri quadrati, passando da 8,7 a 7,6 milioni in totale. Secondo i calcoli dellAmministrazione comunale, tuttavia, sul territorio comunale permangono potenzialit edificatorie residenziali per volumi pari a 1,9 milioni di metri cubi. Si tratta peraltro di potenzialit edificatorie per le quali i titolari continuano a pagare lImu. Da qui parte necessariamente ogni ragionamento riguardante il nuovo Piano regolatore: quando si parla di cubi zero, bene tenere in considerazione questi numeri, che soltanto a fronte di validi e giustificati motivi, come sopra richiamati, potranno essere ridimensionati. Queste cubature sono frazionate in decine di aree cittadine. Le pi consistenti riguardano Piani di attuazione comunale di iniziativa privata. La tabella che segue riporta, in ordine decrescente, gli interventi residenziali pi importanti che potrebbero essere sviluppati in futuro. 38. Il recupero urbanoAmbito Rorai Grande Piano di Recupero n1Ambito TorrePiano di Recupero n4Ambito Corso Garibaldi Piano di Recupero n6Ambito Corso Vittorio Emanuele II Piano di Recupero n12Ambito Largo San Giorgio Piano di Recupero n14Ambito Borgomeduna Piano di Recupero n21Ambito Largo San Giovanni Piano di Recupero n31Ambito via CabotoPiano di Recupero n32Ambito via FontanePiano Attuativo Comunale n1Ambito via PraseccoZona B di Riqualificazione urbana B/RU n38Ambito San Carlo 39. Ambito Rorai Grande Atti decisionaliDescrizione Condizioni inizialiPIANO DI RECUPERO n1Approvato con D.C.C. n.368 del 24.11.1980Sindaco in carica G. Rossi Assessore di riferimento A. SebastianoRUP e/o progettista arch. Zuccato ufficio Urbanistica VAR. n1 generale di adeguamento al PURGApprovata con D.C.C.n.412 del 27.07.1984Sindaco in carica A. Cardin Assessore di riferimento A. SebastianoRUP e/o progettista arch. Zuccato ufficio UrbanisticaScopo dellinterventoElementi determinanti sistemazione viabilit, infrastrutture, sottoservizi, riorganizzazione soste, parcheggi realizzazione nuovo tratto viario lungo la ferroviaVAR. n2 puntualeApprovata con D.C.C.n.102 del 01.06.1987Sindaco in carica A. Cardin Assessore di riferimento A.SebastianoRUP e/o progettista ufficio UrbanisticaVAR. n3 puntualeApprovata con D.C.C.n.417 del 09.12.1991Sindaco in carica A. Cardin Assessore di riferimento R. BombenRUP e/o progettista ufficio UrbanisticaPIANO DI RECUPERO n1Approvato con D.G.C. n.52 del 05.06.2000Sindaco in carica A. Pasini Assessore di riferimento C. RossetRUP e/o progettista arch. AlzettaApprovato con D.G.C. n.21 del 22.03.2010Sindaco in carica S. Bolzonello RUP e/o progettista Assessore di riferimento arch. Alzetta M. ToffoloApprovata con D.G.C.n. 287 del 27.09.2010Sindaco in carica S. Bolzonello RUP e/o progettista Assessore di riferimento ufficio Urbanistica M. ToffoloDati dimensionaliPrimo attoUltimo attoStato di fattoSuperficie territoriale zona Bm 86.625m 23.782-Volume esistente-m3 64.673-Volume confermato-m3 63.558-Volume di progettom3 86.043m3 70.624-Area risanata90%--Elementi determinanti: riqualificazione area verde, zona lavatoio pubblico e roggia riqualificazione zona edificabileRevocato nel 2006PIANO DI RECUPERO n1 Elementi determinanti: riqualificazione area verde recupero edifici storiciRiperimetrazione: ambito ridotto con la Variante al PRGC n70 del 2005.VAR. n1 puntuale22Esiti Interventi determinanti realizzati Attuazione del percorso ciclo-pedonale che collega larea scolastica e i laghetti di Rorai con le aree a nord di viale GrigolettiInterventi importanti non Sistemazione/riqualificazione/nuova edificazione dellarea localizzata tra via realizzati Abba, via Maggiore e la linea ferroviaria. Realizzazione dei parcheggi pubblici. Modifiche al perimetroTra aree escluse ed aree incluse la riduzione corrisponde al 70%% di attuazione (stima)90% rispetto al P. di R. del 1980/2000; 0 % rispetto al P. di R. del 2010Vicinanza con i laghetti di Rorai. Connessione con il comune di Porcia. Collegamenti ciclabili verso nord e verso ovest.Valorizzazione ed al mantenimento del patrimonio edilizio esistente. Organizzazione della viabilit veicolare, ciclabile e pedonale per consentire una migliore fruizione dei servizi. Dotazione di parcheggi a servizio della residenza e delle attrezzature.Evoluzione delle scelteCon il Piano di Recupero del 2000 assumono particolare importanza i percorsi ciclabili/pedonali, previsti dal P.R.G.C., per la connessione dei servizi/strutture pubbliche allinterno della citt. I percorsi previsti collegano: verso sud, attraverso i laghetti di Rorai, il comune di Porcia; allinterno del Piano i plessi scolastici, la chiesa e loratorio con le strutture sportive; verso nord, attraverso il verde realizzato in attuazione del Piano ed il vecchio tracciato della ferrovia, il verde realizzato in attuazione del progetto del Connettivo e gli impianti sportivi. Dal 1991 al 2005 la parte del piano attuata, rispetto alle previsioni, corrisponde al 90% circa (interventi edilizi, sistemazione verde pubblico, percorso ciclabile di collegamento tra i laghetti di Rorai verso il tracciato della vecchia ferrovia) comprese le opere di urbanizzazione interessate dalle trasformazioni, in ragione della quale il perimetro stato variato; non comprende pi le parti attuate, ma aggiunge larea incolta destinata dal P.R.G.C. a verde di quartiere R/VQ (m2 8.580), localizzata tra via Abba, via Maggiore ed il tracciato della ferrovia. Con la riperimetrazione dellarea di Piano, gli elementi significativi del nuovo ambito sono individuati nel verde di quartiere sopra richiamato, nella sistemazione dellarea della roggia e nel completamento dei percorsi pedonali. La superficie destinata a verde stata suddivisa e compresa in tre unit minime dintervento con lattuazione delle quali, oltre agli interventi edilizi, si realizzerebbe la sistemazione e la cessione dellarea pubblica.Situazione attualeRispetto al Piano approvato nel 1980 lorganizzazione della viabilit veicolare, ciclabile e pedonale della parte centrale del Piano risultata di difficile attuazione considerate le dimensioni esistenti degli spazi destinati alla transitabilit. Le opere realizzate riguardano gli interventi edilizi principalmente lungo via Maggiore, la sistemazione del verde pubblico in via Vivuola e dellarea del lavatoio e la realizzazione del percorso ciclabile che collega larea scolastica con larea sud del Piano (laghetti di Rorai) e con il vecchio tracciato della ferrovia attraverso le aree verdi. Recentemente stato riorganizzato lincrocio di fronte alla chiesa. Linterven