Testo Unico in materia di Società a Partecipazione ... · Dr. Rosario Poliso -Le società...

Testo Unico in materia di Società a Partecipazione Pubblica

D. Lgs. 19 agosto 2016, n. 175entrata in vigore: 23.9.2016

Dott. Rosario Poliso e Paolo Longoni

La proliferazione delle società pubbliche locali si deveessenzialmente all’art. 22 della Legge 8 giugno 1990, n. 142che prevedeva espressamente la possibilità di ricorrere almodello societario per la gestione dei servizi pubblici locali.

Dr. Rosario Poliso - Le società partecipate dagli Enti Locali - ODCEC Napoli

Corte dei conti: “Le partecipate cancro degli enti locali,

debiti per 34 miliardi”.

Duro atto d'accusa del procuratore regionale della CampaniaTommaso Cottone. In tutta Italia "cinquemila organismiprivati" a partecipazione pubblica caratterizzati da"assunzioni clientelari, consulenze inutili e sprechi". Sottoaccusa anche l'uso dei fondi europei.

Fonte: Il Fattoquotidiano 3 marzo 2013


Quali sono le reali dimensioni del problema

nel nostro Paese?

Analizziamo il contesto che ha portato alla riforma della normativa sulle società partecipate…..


Tra le unità a partecipazione pubblica, le imprese attive sono

6.859 e impiegano 848.707 addetti (96,2% degli addetti di tutte

le partecipate). Le imprese non attive che hanno presentato nel

2015 una dichiarazione contabile o fiscale, sono invece 1.092 (-

4% rispetto al 2014).

I settori con il maggior numero di imprese partecipate attive

sono le Attività professionali, scientifiche e tecniche (vi opera il

14,3% delle partecipate e il 3,2% degli addetti) e il settore del

Trasporto e magazzinaggio (rispettivamente 10,6% e 38,1%).


In media 124 addetti per impresa attiva


ANNO 2015

Forma giuridica Imprese Addetti Addetti Medi

Società per azioni 2.141 704.761 329

S.R.L. 2.943 74.009 25

Società Cooperative 365 34.377 97

Consorzio 1.281 22.690 18

Ente pubblico economico, aziende Speciale, ecc 138 12.870 93

Totale 6.859 848.707 124


ANNO 2014


“Resteranno soltanto le partecipate pubbliche che servono,mentre saranno eliminate quelle che sono state utilizzatefinora come un ammortizzatore sociale”

(MARIANNA MADIA).


#municipalizzate: sfoltire esemplificare da 8.000 a 1.000(tweet del Presidente delConsiglio Matteo Renzi, 18aprile 2014)


La Commissione europea, nel Country report 2016 reso aBruxelles a febbraio, ha rimarcato l’importanza, per la ripresaeconomica del nostro Paese, della riforma della pubblicaamministrazione “per rimediare alle cause all’originedell’inefficienza delle imprese a partecipazione pubblica e deiservizi pubblici locali”.


In questo contesto particolarmente critico vede la luce il nuovo

Testo unico delle partecipazioni pubbliche


Obiettivo del Testo Unico

Il Testo Unico rappresenta il momento attuativo degliarticoli 16 e 18 della Legge n. 124/2015 (c.d. Legge Madia),con cui il Parlamento ha delegato il Governo in materia diriorganizzazione delle Pubbliche Amministrazioni, con ilfine di perseguire obiettivi di trasparenza, certezza deldiritto, chiarezza delle regole, semplificazione normativa,tutela e promozione del fondamentale diritto dellaconcorrenza.


Riordino

Il legislatore ha predisposto un sistema di misure

finalizzate a dare efficienza alle imprese a

partecipazione pubblica e di evitare che si continui ad

ulizzare le società per ELUDERE I VINCOLI DI FINANZA

PUBBLICA……


Riordino In base a quanto evidenziato nell’apposita Relazione

Ministeriale, il D.Lgs. 175/16 risponde alle seguenti

esigenze:

� C’era necessità di:

Mettere ordine

Coordinare

Dare coerenza

Sistematicità

Tutelare concorrenza e mercato

Razionalizzare e ridurre la spesa pubblicaDr. Rosario Poliso - Le società partecipate dagli Enti Locali - ODCEC Napoli

Interventi� Precisazione ambito di applicazione;

� Costituzione di società;

� Individuazione dei tipi di società e limiti in cui è ammessa la partecipazione pubblica;

� Rafforzamento delle motivazioni e degli obblighi di dismissione delle partecipazioni non ammesse;

� Razionalizzazione delle disposizioni su costituzione ed acquisto dipartecipazioni nonché gestione ed organizzazione dellepartecipazioni;

� Requisiti specifici degli amministratori;

� Definizione delle responsabilità; (segue)


Interventi� Definizione delle disposizioni in materia di monitoraggio, controllo e

controversie

� Disposizioni specifiche in materia di crisi di impresa per le partecipate pubbliche

� Riordino delle disposizioni sugli affidamenti diretti di contratti pubblici per le società in house

� Disposizioni specifiche per le società a partecipazione mista pubblico – privata

� Disposizioni specifiche per la quotazione delle società a controllo pubblico in mercati regolamentati

� Razionalizzazione delle disposizioni in materia di personale delle partecipate

(segue)Dr. Rosario Poliso - Le società partecipate dagli Enti Locali - ODCEC Napoli

Interventi� Obblighi delle partecipate in materia di trasparenza,

pubblicità, e diffusione delle informazioni

� Disposizioni finanziarie per gli enti partecipanti

� Ricognizione periodica delle partecipate ed eventualeadozione di piani di razionalizzazione

� Revisione straordinaria delle partecipazioni detenute in sede di entrata in vigore del T.U.

� Disposizioni di coordinamento con la legislazione vigente


Decreto Correttivo D.Lgs.100/2017

A seguito della sentenza n. 251/2016 della Corte Costituzionale, chepur ha confermato che i decreti legislativi oggetto della pronunciarimangono comunque validi e in vigore, il Consiglio di Stato, conparere n. 83 del 17 gennaio 2017, ha indicato il percorso da seguireper la correzione dei decreti nella direzione indicata dalla Consulta,confermando la vigenza delle norme emanate.

In ragione di ciò è stato emanato dal Consiglio dei ministri, il 17febbraio 2017, un intervento integrativo e correttivo del testoentrato in vigore il 23 settembre 2016. Acquisita l’intesa dellaconferenza unificata e i pareri del Consiglio di Stato e dellecommissioni parlamentari, il decreto correttivo è stato emanatoin via definitiva dal Consiglio dei ministri il 9 giugno 2017.


Decreto Correttivo D.Lgs.100/2017

Le correzioni ed integrazioni si sono, quindi, rese necessariesia per rendere più coerente l’intero T.U., che per superare lecriticità che erano emerse in seguito alla sentenza dellaCorte Costituzionale n. 251/2016, con cui era statadichiarata l’illegittimità, fra l’altro, dell’art. 18 della Legge124/2015 (la c.d. “Legge delega Madia” di riforma della PA),norma in attuazione della quale è stato emanato il D.Lgs.175/2016.


Ambito di applicazione� Società ammesse:

È ammessa la partecipazione pubblica solo nelle:

Società a responsabilità limitatà

Società per azioni

Cooperative in forma di Srl o SpA

Consortili in forma di Srl o Spa


Ambito di applicazione� Generale rinvio alle norme del codice civile ed alle altre

norme del diritto privato

� Non si applicano soltanto se le deroghe sonoespressamente contenute nel Testo Unico


Ambito di applicazione

Il Testo Unico NON si applica, salvo ove espressamenteindicato, alle società a partecipazione pubblica quotate neimercati regolamentati oppure in quelle non quotate chehanno emesso al 31.12.2015 strumenti finanziari(obbligazioni) quotati nei mercati regolamentati.



� Clausola di salvaguardia:

Le Regioni a statuto speciale e le Provincie autonomeapplicano il Testo Unico compatibilmente con i relativistatuti e norme di attuazione.


Ambito di applicazione� Art. 4, comma, 1 Testo Unico: Principio di Legalità

fondamentale

AL FINE DI TUTELARE CONCORRENZA E MERCATO, LEPUBBLICHE AMMINISTRAZIONI NON POSSONOCOSTITUIRE SOCIETA’ O ACQUISIRE O MANTENEREPARTECIPAZIONI DIRETTE O INDIRETTE ANCHE DIMINORANZA AVENTI AD OGGETTO ATTIVITA’ NON

STRETTAMENTE NECESSARIE PER IL PERSEGUIMENTO

DELLE PROPRIE FINALITA’ ISTITUZIONALI

(vincolo di scopo pubblico).


Ambito di applicazione� Definizione di società (art. 2, comma 1, let. l).

Il decreto correttivo ha precisato la definizione di

società:

La definizione di “società” è stata ampliata attraversol’inclusione delle società consortili. Pertanto, con il termine“società” devono intendersi ai fini del T.U. gli organismi dicui ai Titoli V e VI, Capo I, del Libro V del Codice Civile, ancheaventi come oggetto sociale lo svolgimento di attivitàconsortili di cui all’art. 2615-ter del Codice Civile.


Ambito di applicazione� Art. 4, comma 2 Testo Unico: Sono ammesse solo le Società

detenute per lo svolgimento delle attività:

A) Produzione di un servizio di interesse generale;

A) Progettazione e realizzazione di un’opera pubblica sulla base di un accordo di programma.

continua….


Ambito di applicazioneC) Realizzazione e gestione di un’opera pubblica oppure

organizzazione e gestione di un servizio di interesse generaleattraverso forme di partenariato pubblico/ privato con unimprenditore selezionato con evidenza pubblica;

D) Autoproduzione di beni e servizi strumentali all’ente o agli enti pubblici partecipanti (ampliato con il decreto correttivo)

E) Servizi di committenza.

(vincolo di attività)


Ambito di applicazione� Art. 4, comma 2 Testo Unico: Sono ammesse solo le Società detenute per lo

svolgimento delle attività:

Il decreto correttivo ha ampliato le attività svolte dalle società partecipate:

Prima del decreto correttivo era previsto che le Amministrazioni pubblichepotevano costituire società e acquisire o mantenere partecipazioni in societàesclusivamente per lo svolgimento di determinate attività, fra cui quelle diautoproduzione di beni o servizi strumentali all'ente o agli enti pubblicipartecipanti, nel rispetto delle condizioni stabilite dalle direttive europee inmateria di contratti pubblici e della relativa disciplina nazionale di recepimento.Con il decreto correttivo a questa attività di autoproduzione di beni o servizistrumentali viene correttamente aggiunta anche quella di svolgimento difunzioni normalmente attribuite alle Amministrazioni pubbliche, rendendoquindi la previsione normativa più coerente con l’attività realmente svolta damigliaia di società strumentali.


Ambito di applicazione� Art. 4, comma 9bis

Il decreto correttivo introduce una novità:

Con l’introduzione all’art. 4 del nuovo comma 9-bis è stato previsto che, nelrispetto della disciplina europea, le Amministrazioni pubbliche possono acquisireo mantenere partecipazioni in società che producono servizi economici di interessegenerale a rete, di cui all'art. 3-bis del D.L. 138/2011, anche fuori dall'ambitoterritoriale della collettività di riferimento, purché l'affidamento dei servizi,in corso e nuovi, sia avvenuto e avvenga tramite procedure ad evidenzapubblica.

Questa disposizione consentirà in futuro agli enti territoriali di acquisire omantenere legittimamente una partecipazione in una società per gestire unservizio pubblico locale a rete in un’altra parte d’Italia, purché tale società abbiaacquisito il servizio partecipando ad una gara.

Non è tuttavia consentita la partecipazione a società strutturalmente inperdita; infatti, trova applicazione l’art. 20, comma 2, let. e) del T.U., con laconseguenza che se la società ha prodotto o produrrà un risultato negativo perquattro dei cinque esercizi precedenti, le relative partecipazioni dovranno esserealienate in attuazione del piano periodico di razionalizzazione.


Ambito di applicazione� Le società in house devono avere come oggetto sociale

esclusivo una o più delle attività di cui alle lettere a), b), d), e).

Ricordiamo che in house è la società sulla qualel’amministrazione pubblica esercita il controllo analogo (o loesercita congiuntamente alle altre amministrazioniproprietarie) e non vi sia partecipazione di capitali privati


Ambito di applicazione� Le società strumentali controllate dagli enti locali NON

possono costituire nuove società o acquisirepartecipazioni in società.

Le strumentali sono normalmente in house



� Al solo fine di ottimizzare e valorizzare l'utilizzo di beniimmobili facenti parte del proprio patrimonio, leamministrazioni pubbliche possono, altresì, anche in deroga alcomma 1, acquisire partecipazioni in società' aventi peroggetto sociale esclusivo la valorizzazione del patrimoniodelle amministrazioni stesse, tramite il conferimento dibeni immobili allo scopo di realizzare un investimentosecondo criteri propri di un qualsiasi operatore di mercato.

� Ammessa la partecipazione in società aventi oggetto sociale lagestione spazi fieristici e organizzazione di eventi fieristici

� Ammessa la partecipazione in società aventi oggetto sociale larealizzazione e gestione di impianti di trasporto a fune permobilità turistico sportiva in aree montane


Ambito di applicazione� Con DPCM singole società possono essere escluse

dall’applicazione del vincolo di scopo o di attività

� Il vincolo di scopo e di attività non si applica alle societàche hanno oggetto sociale esclusivo la gestione di fondieuropei per conto delle Regioni e dello Stato


Costituzione � Per la costituzione occorre la delibera:

- Decreto del Presidente del Consiglio per lo Stato

- Delibera della Giunta Regionale per la Regione

- Delibera del Consiglio per gli Enti Locali


Costituzione � La delibera deve contenere:

- La motivazione analitica della scelta operata (necessità della societàper il perseguimento delle finalità istituzionali; giustificazione dellascelta sul piano della convenienza economica; giustificazione dellascelta in considerazione delle destinazioni alternative possibili dellerisorse pubbliche; ragioni e finalità che giustificano laesternalizzazione del servizio; compatibilità della costituzione con iprincipi di efficacia ed efficienza; compatibilità della costituzionerispetto alla disciplina europea in materia di aiuti di stato)

principio dell’onere motivazionale

- Tutti gli elementi civilistici dell’atto costitutivo

- Deve essere pubblicata sul sito dell’amministrazione


Costituzione � Semplificazioni del procedimento di costituzione di

una società o di acquisto di partecipazioni (art. 5)

il decreto correttivo ha mitigato parte di questoprocedimento, stabilendo l’eliminazione dell’obbligo diindicare nella deliberazione la possibilità di destinazionealternativa delle risorse pubbliche impegnate.


Acquisto di partecipazioni� Stesso onere di motivazione previsto per la costituzione

principio dell’onere motivazionale

� L’atto di acquisto o di costituzione deve essere trasmesso:

Alla Corte dei Conti, a fini conoscitivi

All’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato


Alienazione di partecipazioni� Non è previsto onere motivazionale

� Delibera dello stesso organo previsto per la costituzione /acquisto

� Principio di trasparenza, pubblicità e non discriminazione

� Sono fatti salvi i diritti di prelazione dei soci se previsti in statuto


Obblighi di alienazione

Devono essere alienate o razionalizzate, fuse, soppresse,anche mediante messa in liquidazione o cessione lepartecipazioni detenute al 23.9.2016 che non sonoriconducibili al vincolo di scopo pubblico e al vincolo diattività o che non sono afferenti alla valorizzazione esclusivadel patrimonio immobiliare


Obblighi di alienazioneDevono altresì essere alienate le partecipazioni che ricadono in queste ipotesi:

a) non rientrano nelle categorie di cui alle lettere da a) ade) dell’art. 4

b) Che siano prive di dipendenti o abbiano un numero diamministratori superiore a quello dei dipendenti

c) Che svolgano attività similari o analoghe a quelle svolteda altre partecipate o enti pubblici strumentali


Obblighi di alienazioned) Che nel triennio precedente hanno avuto un fatturato medio non superiore a 1 milione di euro (MODIFICATO CON IL DECRETO CORRETTIVO v. slide successiva).

e) Diverse da quelle costituite per un servizio di interesse generale che hanno avuto una perdita per 4 esercizi su 5 precedenti

f) Per necessità di contenimento dei costi di funzionamento

g) Per necessità di aggregazione di società ad oggetto attività consentite


Obblighi di alienazione

Il decreto correttivo è intervenuto sul limite di fatturato di cui allaprecedente lettera d) prevedendo una entrata in vigore più morbida delparametro; in pratica, con l’introduzione all’art. 26 del comma 12-bis, il

limite del milione di euro di fatturato entrerà in vigore solo a partire

dal 2020 con riferimento al triennio 2017-2019, mentre per gli anni 2017,2018 e 2019 il limite di fatturato è stato fissato a € 500.000, da calcolarsisempre con riferimento al triennio precedente.


Revisione straordinaria delle partecipazioni

� Entro il 23 marzo 2017 (30 settembre) ogni amministrazioneeffettua la ricognizione di tutte le partecipazioni dirette ed indirette.

� Individua quelle da alienare o oggetto delle misure di razionalizzazione (fusione, liquidazione, cessione)

� La ricognizione è trasmessa alla Corte dei Conti e alla Struttura presso il MEF per il controllo e il monitoraggio delle Società a partecipazione pubblica.

Linee di indirizzo per la revisione straordinaria delle partecipazioni

di cui all’art. 24, D.lgs. n. 175/2016 – allegato modello.


Revisione straordinaria delle partecipazioni� La ricognizione è da effettuare per tutte le partecipazioni, anche se di minima

entità. Per gli Enti territoriali, il suddetto provvedimento di ricognizionecostituisce aggiornamento del piano operativo di razionalizzazione già adottato aisensi dell’art. 1, comma 612, l. n. 190/2014.

� È richiesto il parere dei revisori? (art. 239, comma 1, lett. b) tuel

Stante al tenore letterale della norma, occorre valutare se il “piano di ricognizione”implichi una diversa modalità di gestione dei servizi: in tale evenienza laobbligatorietà del parere non è in discussione. Tuttavia, ad avviso di chi scrive, se il“Piano” contempli esclusivamente la decisione di confermare le partecipazioni in esseresenza incidere sulle modalità di gestione (esempio reinternalizzaione), ciò nondetermina la necessità di acquisire il parere dell’organo di controllo.

Si ritiene, ancora, che il parere non debba esaurirsi in una mera “presa d’atto” delledecisioni gestionali prospettate, ma deve spingersi fino alla valutazione delladecisione in rapporto alle possibili alternative e ai riflessi sul bilancio anche in chiaveprospettica. Con riguardo ai servizi pubblici locali, ad esempio, occorre analizzare leragioni della convenienza economica dell'erogazione del servizio mediante la societàanziché in forme alternative (gestione diretta, azienda speciale, ecc.) e dellasostenibilità della scelta in termini di costo-opportunità per l'ente.



� LA MANCATA ADOZIONE DEL PIANO:

Gli enti pubblici che non adotteranno entro il 30 settembre il «pianostraordinario» di razionalizzazione delle partecipate si vedrannosospendere i diritti del socio, ma non sono previste sanzioniamministrative; queste ultime, fino a 500mila euro più l'eventuale dannoerariale contestato dalla Corte dei conti, potranno scattare solo per lamancata adozione dei «piani di razionalizzazione periodica», cioè gliaggiornamenti .annuali previsti dal 2018 in poi.

� Si veda la nota congiunta ANCI e UTILITALIA del 12/09/2017 prot. N.81/VSG/SD/ avente ad oggetto “Chiarimenti in merito alleconseguenze derivanti dalla mancata adozione dei piani di revisionestraordinaria delle partecipazioni entro il 30 settembre 2017”



Le partecipazioni che ricadono nelle condizioni cheobbligano all’alienazione devono essere cedute entro il23.3.2018.


Società in house� Le in house ricevono affidamenti diretti di contratti

pubblici dalle amministrazioni che esercitano su di loro ilcontrollo analogo.

� Non è ammessa la partecipazione di soci privati, salvo se prevista da norme di legge


Società in house� Possono svolgere le attività di cui alle lettere a), b), d), e)

dell’art. 4 (possono dunque cumulare servizi pubblici locali e servizi strumentali)

� Gli statuti devono prevedere che oltre l’80% del fatturatoderivi dalle attività affidate dall’Ente/Enti soci; sonoconsentite altre attività solo se permettono di conseguireeconomie di scala o recuperi di efficienza


Società in house

Le in house sono tenute all’acquisto di beni, servizi e lavorisecondo la disciplina in materia di contratti pubblici di cui alD. Lgs. 50/2016


Società miste pubblico -private

� Costituite per lo svolgimento delle attività di cui alla lettera c) dell’art. 4.

� Il socio privato deve essere selezionato secondo le regoledella gara a “doppio oggetto” (art. 5, comma 9, D. Lgs.50/2016)

� La quota del socio privato deve essere superiore al 30% ela durata della sua partecipazione non può esseresuperiore alla durata dell’appalto o concessione


Società miste pubblico -private

Alle miste pubblico – private per la realizzazione di opere olavori NON destinati ad essere collocati sul mercato inregime di concorrenza, per la realizzazione dell’operapubblica o la gestione del servizio NON si applicano ledisposizioni del D. Lgs. 50/2016 se:

� Il socio privato è stato selezionato ad evidenza pubblica ed ha i requisiti previsti dal D. Lgs.50/2016

� La Società provvede in via diretta alla realizzazionedell’opera o servizio in misura superiore al 70%


Disposizioni in materia di personale

Si applicano le disposizioni del codice civile e le altre normepreviste dall’ordinamento in materia di lavoro subordinato,fatte salve le esclusioni espressamente previste nel T.U.



� Le società adottano specifici provvedimenti che dettano criterie modalità per il reclutamento di personale nel rispetto deiprincipi di trasparenza, pubblicità e imparzialità nonché deiprincipi di cui all’art. 35 del D. Lgs. 165/2001

� I contratti di lavoro stipulati in assenza dei provvedimenti di cui sopra sono nulli

� In caso di reinternalizzazione di funzioni le amministrazionicontrollanti hanno specifico divieto di nuove assunzioni primadell’integrale riassorbimento del personale transitato alledipendenze della Società interessata alla esternalizzazione



Gli indirizzi in merito alla gestione del personale (art. 19,comma 5)

� L’art. 19, comma 5 stabilisce che le Amministrazioni pubbliche socie dellesocietà in controllo pubblico sono tenute a fissare, con propriprovvedimenti, obiettivi specifici, annuali e pluriennali, sul complessodelle spese di funzionamento, ivi comprese quelle per il personale, ancheattraverso il contenimento degli oneri contrattuali e delle assunzioni dipersonale e tenuto conto: (i) di quanto stabilito in materia di mobilità deilavoratori dichiarati in esubero (art. 25); (ii) delle eventuali disposizioniche stabiliscono, a loro carico, divieti o limitazioni alle assunzioni dipersonale.

Il decreto correttivo ha aggiunto che la fissazione dei suddettiobiettivi debba avvenire anche “tenendo conto del settore in cui ciascunsoggetto opera”. Si tratta di una puntualizzazione importante che consentiràverosimilmente alle Amministrazioni pubbliche di fissare obiettivi dicontenimento delle spese di funzionamento e del personale tenendo contodelle specificità delle società controllate e dei contesti in cui le stessesvolgono la propria attività.



Gli indirizzi in merito alla gestione del personale (art.19, comma 5)

Quindi, tenuto conto che nel D.Lgs. 175/2016 non è stato ripropostol’obbligo per le società di attenersi al principio di riduzione dei costidel personale, che era previsto nella legislazione previgente, in talunicasi potremmo anche assistere ad un incremento delle spese dipersonale per motivate esigenze, così come sostenuto, fra l’altro,dalla Corte dei Conti – Sez. reg. controllo Toscana nella deliberazionen. 1/2015.


Disposizioni in materia di personaleRiassorbimento del personale (art. 19, comma 8)

Il comma 8 dell’art. 19 del T.U. prevede che in caso di reinternalizzazione di funzioni eservizi in precedenza esternalizzati ad una società in controllo pubblico, leAmministrazioni pubbliche devono, prima di poter effettuare nuove assunzioni,riassorbire i dipendenti già a tempo indeterminato che erano transitati alla societàal momento dell’esternalizzazione, mediante l'utilizzo delle procedure di mobilitàpreviste all’art. 30 del D.Lgs. 165/2001.

Il decreto correttivo ha aggiunto che la spesa per il riassorbimento del suddettopersonale non rileva nell'ambito delle facoltà assunzionali disponibili e, per gli entiterritoriali, anche del parametro del contenimento delle spese di personale conriferimento al valore medio del triennio precedente (art. 1, comma 557-quater,della L. 296/2006). Per usufruire di tale possibilità è tuttavia necessario che vengafornita dimostrazione, certificata dal parere dell'organo di revisione economico-finanziaria, che le esternalizzazioni sono state effettuate secondo specifiche modalità(trasferimento delle funzioni e del relativo personale, riduzione dotazione organica,riduzione fondi per contrattazione integrativa, corrispondente riduzione della spesaper il personale).


Disposizioni in materia di personaleMobilità del personale fra società partecipate (art. 19, comma 9)

Mentre nella versione originaria del D.Lgs. 175/2016, all’art. 19, comma9 era stato previsto che le disposizioni relative alla mobilità delpersonale fra società partecipate (art. 1, commi da 565 a 568 della L.147/2013) potevano continuare ad essere applicate alle sole procedurein corso alla data del 23 settembre 2016, con il decreto correttivo èstato più correttamente previsto che tali procedure di mobilità potrannoessere ancora utilizzate fino alla data di pubblicazione del decreto concui verranno stabilite le modalità di trasmissione degli elenchi degliesuberi di personale e, comunque, non oltre il 31 dicembre 2017.



� Entro il 23.3.2017 le società a controllo pubblico effettuanouna ricognizione del personale ed individuano eventualieccedenze

� Le eccedenze vanno segnalate alla Regione che provvederà aformare un elenco dei lavoratori dichiarati eccedenti.

� Le società a controllo pubblico potranno assumere a tempoindeterminato solo attingendo dalle liste detenute dallaRegione

� I rapporti stipulati in violazione sono nulli, salvo che siaindisponibile un profilo infungibile a specifiche competenzenegli elenchi.



Mobilità del personale fra società partecipate (art. 19,comma 9)

Nella versione originaria del D.Lgs. 175/2016, all’art. 19, comma 9era stato, quindi, previsto che le disposizioni relative alla mobilitàdel personale fra società partecipate (art. 1, commi da 565 a 568della L. 147/2013) potevano continuare ad essere applicate allesole procedure in corso alla data del 23 settembre 2016. Con ildecreto correttivo è stato più correttamente previsto che taliprocedure di mobilità potranno essere ancora utilizzate fino alladata di pubblicazione del decreto con cui verranno stabilite lemodalità di trasmissione degli elenchi degli esuberi di personale e,comunque, non oltre il 31 dicembre 2017.


Disposizioni su governo e controllo

� L’esercizio dei diritti del socio spetta:

- Al Ministero dell’Economia (Stato)

- All’organismo individuato dalla disciplina regionale (Regione)

- Al Sindaco (Comuni)



� Un DPCM individuerà i requisiti specifici di onorabilità,professionalità, autonomia degli organi amministrativi edi controllo.

� Restano ferme le norme già vigenti in materia diincompatibilità ed inconferibilità di cui al D.Lgs. 39/2013ed alla Delibera ANAC n. 833 del 3 agosto 2016



� L’organo amministrativo deve essere di norma un amministratore unico

� Un successivo DPCM individuerà i criteri secondo i quali l’assemblea potrà deliberare un organo collegiale

� Gli amministratori non possono essere dipendenti delle amministrazioni pubbliche vigilanti o controllanti

� Sono vietati organi diversi da quelli previsti dalle norme generali in materia di società

� Occorre adeguarsi entro il 31/07/2017



� Nella scelta degli amministratori è fatto obbligo dirispettare l’equilibrio di genere almeno in misura di 1/3

� Con decreto del MEF da emanarsi entro il 23.10.2016saranno stabiliti i compensi massimi erogabili agli organiamministrativi e di controllo, ai dirigenti ed ai dipendenti.

� Le società a partecipazione pubblica di maggioranzatitolari di affidamenti diretti che abbiano avuto perditenei 3 esercizi precedenti devono procedere alla riduzionedel 30% del compenso degli amministratori salvo che ilrisultato non sia coerente con un piano di risanamentopreventivamente approvato dall’Ente



� Non è consentito nominare nelle partecipazioni indiretteamministratori della controllante, salvo adeguatamotivazione (professionalità o direzione ecoordinamento)

� Nelle società in house si applica la disciplina della prorogatio ex D.L. 293/94



Limiti alla composizione dell’organo amministrativo (art. 11).

Rappresenta una delle novità più rilevanti del decreto correttivo. Con lasostituzione integrale del comma 3 dell’art. 11 del T.U. viene oggi data lapossibilità alle singole società in controllo pubblico di verificareautonomamente se adottare un organo amministrativo collegiale al posto diquello monocratico. Quindi, fermo restando che nelle società in controllopubblico l’organo amministrativo è costituito, di norma, dall’AmministratoreUnico, l'assemblea ha comunque la possibilità di disporre che la società siaamministrata da un consiglio di amministrazione composto da tre o cinquemembri, ovvero che sia adottato uno dei sistemi alternativi di amministrazione econtrollo previsti dal Codice Civile.

La delibera assembleare dovrà essere adeguatamente motivata con riguardo aspecifiche ragioni di adeguatezza organizzativa e tenendo conto delle esigenze dicontenimento dei costi della società e dovrà essere trasmessa alla sezioneregionale di controllo della Corte dei Conti e alla struttura di monitoraggio,indirizzo e coordinamento del MEF.

Si raccomanda prudenza nella scelta, anche tenuto conto del fatto che,soprattutto nelle società “in house”, l’organo amministrativo è un mero esecutoredegli indirizzi espressi dai soci; pertanto, la scelta di un consiglio di amministrazioneal posto dell’Amministratore Unico è spesso difficile da motivare.



� In deroga al codice civile:

Nelle S.r.l. a controllo pubblico è sempre previsto l’organo di controllo

Nelle S.p.A. a controllo pubblico la revisione legale non può essere affidata al Collegio Sindacale

Adeguamento entro il 31.12.2016



� Disposizioni in materia di responsabilità:

Si applica la disciplina ordinaria delle società di capitali

� Per le società in house amministratori e dipendenti sono soggetti alla giurisdizione della Corte dei Conti


Definizione di danno erariale� Art. 12 T.U.:

Il danno, patrimoniale o non patrimoniale, subito dagli entipartecipanti, ivi compreso il danno conseguente allacondotta dei rappresentanti degli enti pubblici partecipantiche, nell’esercizio dei propri diritti di socio, abbiano, condolo o colpa grave, pregiudicato il valore dellapartecipazione


Controllo giudiziario� Deroga al codice civile:

Ciascuna Amministrazione Pubblica partecipante in una Società, anche S.r.l. può presentare denuncia al Tribunale per gravi irregolarità

(in deroga all’art. 2409 c.c. che prevede il minimo del 10% del capitale sociale e per le sole Società per azioni)


Gravi irregolarità: definizioni� Mancato conseguimento del fatturato superiore

all’80% nello svolgimento dei compiti affidati dall’Ente socio per le in house

� Assunzioni in violazione delle regole di reclutamentoobbligatorio dalle liste di eccedenza regionale

� Mancata adozione di provvedimenti adeguati in caso crisi aziendale


Crisi d’impresa

Le società a partecipazione pubblica sono assoggettatealle disposizioni sul fallimento, sul concordatopreventivo e, ove ricorrano i presupposti, a quelle inmateria di amministrazione straordinaria delle grandiimprese insolventi.


Crisi d’impresa� Le pubbliche amministrazioni partecipanti non possono

effettuare aumenti di capitale, trasferimenti, aperture dicredito, rilasciare garanzie a partecipate che abbianoregistrato perdite per tre esercizi consecutivi.

� Ammessi trasferimenti straordinari alle società secompresi in piano di risanamento che preveda ilraggiungimento dell’equilibrio finanziario in tre anni. Ilpiano deve essere approvato dall’Autorità presso il MEF ecomunicato alla Corte dei Conti


Crisi d’impresa� Società in perdita strutturale (art. 14)

Con riferimento alle società in perdita per almeno tre eserciziconsecutivi, l’art. 14, comma 5 del T.U. vieta alle Amministrazionipubbliche di effettuare una serie di operazioni; fra queste erainizialmente previsto il divieto di “effettuare” aumenti di capitale. Ildecreto correttivo ha sostituito il verbo “effettuare” con “sottoscrivere”aumenti di capitale. La modifica, apparentemente poco significativa,serve invero ad evitare comportamenti poco virtuosi: nelle societàstrutturalmente in perdita, infatti, la formulazione precedente dellanorma poteva consentire di porre in essere operazioni di copertura diperdite mediante l’abbattimento del capitale sociale e la successivaricostituzione dello stesso mediante sottoscrizione da parte delleAmministrazioni pubbliche socie, senza poi che venisse effettuato ilnecessario versamento del capitale sottoscritto (che era vietato dalcomma 5 citato). In questo modo, una società strutturalmente in perditapoteva apparire risanata dall’intervento dei soci, senza tuttavia chevenisse dotata delle risorse finanziarie necessarie. Con il decretocorrettivo, il divieto di ricapitalizzazione per le Amministrazioni vieneanticipato alla fase di sottoscrizione dell’aumento di capitale, eliminandoogni possibilità di comportamenti “border line”.


Norme finanziarie – T.U.E.L.� Gli Enti partecipanti:

Devono accantonare in un fondo vincolato un importo pari al risultato negativo non ripianato conseguito dalla partecipata (in misura proporzionale alla quota posseduta)

Per il primo triennio 2015/2017 il criterio è progressivo, parametrato al risultato medio conseguito dalla partecipata nel triennio 2100/2013


Testo Unico in materia di Società a Partecipazione ... · Dr. Rosario Poliso -Le società...

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