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11° febbraio giovedì 14 febbraio 2008 ore 20.30 venerdì 15 febbraio 2008 ore 21.00 JUANJO MENA direttore NANCY GUSTAFSON soprano AGUSTÍN PRUNELL-FRIEND tenore CHRISTOPHER ROBERTSON baritono Coro Filarmonico «Ruggero Maghini» CLAUDIO CHIAVAZZA maestro del coro Coro di voci bianche «I Piccoli Musici» MARIO MORA maestro del coro Benjamin Britten Auditorium Rai Arturo Toscanini Torino Concerti 2007 - 2008

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11°feb

braio

giovedì 14 febbraio 2008 ore 20.30venerdì 15 febbraio 2008 ore 21.00

JUANJO MENA direttoreNANCY GUSTAFSON sopranoAGUSTÍN PRUNELL-FRIEND tenoreCHRISTOPHER ROBERTSON baritono

Coro Filarmonico «Ruggero Maghini»CLAUDIO CHIAVAZZA maestro del coroCoro di voci bianche «I Piccoli Musici»MARIO MORA maestro del coro

Benjamin Britten

Auditorium Rai Arturo ToscaniniTorinoConcerti 2007 - 2008

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testi e redazione Paolo Cairoli - Andrea Malvano

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giovedì 14 febbraio 2008 ore 20.30 turno rossovenerdì 15 febbraio 2008 ore 21.00 turno blu

JUANJO MENA direttoreNANCY GUSTAFSON sopranoAGUSTÍN PRUNELL-FRIEND tenoreCHRISTOPHER ROBERTSON baritono

Coro Filarmonico «Ruggero Maghini» di TorinoCLAUDIO CHIAVAZZA maestro del coroCoro di voci bianche «I Piccoli Musici»MARIO MORA maestro del coro

Benjamin Britten (1913-1976)War Requiem op. 66per soli, coro misto, coro di voci bianche, orchestra e orchestra dacamera, su testi tratti dalla Missa pro defunctis e dalle poesie diWilfred OwenI. Requiem aeternamII. Dies iraeIII. OffertoriumIV. SanctusV. Agnus DeiVI. Libera me

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Benjamin Britten War Requiem op. 66

Britten, Owen e la guerraIl 15 novembre 1940, quando Britten aveva ventisette anni e si trovavanegli Stati Uniti, la città inglese di Coventry, nei pressi di Birmingham,fu quasi interamente distrutta da un bombardamento tedesco.L’episodio divenne talmente emblematico della rovinosa violenza dellaSeconda guerra mondiale, che nacque un neologismo: “coventrizzare”,utilizzato per indicare la distruzione totale di un luogo. Solo ventidueanni dopo, nel maggio del 1962, la città poteva celebrare la suadefinitiva rinascita, con la cerimonia di consacrazione della ricostruitacattedrale di St. Michael. Per l’occasione venne commissionata aBritten un’opera sinfonico-corale che godette di fama e fortuna rare:il War Requiem. Il lavoro è organizzato su tre piani distinti, che talvolta si intersecano:la grande orchestra con il coro e la voce di soprano, che intonano il testolatino liturgico della Missa pro defunctis, e rappresentano la tradizione;le voci maschili di tenore e baritono, che rappresentano due soldati, unoinglese e uno tedesco, sono accompagnate da un’orchestra da camera:il loro canto si basa su poesie di Wilfred Owen; il coro di bambini,accompagnato dall’organo, è simbolo di purezza e innocenza.Sul frontespizio della partitura campeggiano le parole di Owen:

My subject is War, and the pity of War. Io parlo di guerra, e della pietà della guerra.The Poetry is in the pity. La poesia è nella pietà.All a poet can do is to warn. Un poeta può solo allertare.

Il poeta inglese morì nel 1918 a venticinque anni, sul campo di battagliadella Prima guerra mondiale, a una settimana dall’armistizio; le suePoesie furono pubblicate postume nel 1920. Il War Requiem è invecededicato da Britten alla memoria di quattro militari di marina deceduti:Roger Burney, sottotenente della Royal Naval Volunteer Riserve, PiersDunkerley, Capitano dei Royal Marines, David Gill, marinaio della RoyalNavy, furono uccisi durante la Seconda guerra mondiale; MichaelHalliday, tenente della Royal New Zeland Naval Volunteer Reserve, morìsuicida diversi anni dopo.

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Un’opera per la paceL’opera si presenta musicalmente come un flusso continuo di emotività,che passa dal sacro al profano, creando forti contrasti tra la dimensioneremota e atemporale della liturgia e il presente crudo e violento dei testipoetici di Owen. L’alternanza di lingue è disposta in modo da far sì chel’inglese delle voci maschili funga da commento al latino del soprano edel coro. Le voci bianche spesso intervengono ad accostare econtemperare i due mondi opposti. La personalità specificamente teatrale di Britten, che proprio con operecome Peter Grimes, Billy Budd e The Turn of the Screw aveva ottenuto isuoi più grandi successi, traspare con netta evidenza anche nel WarRequiem, tanto che il paragone più frequentemente utilizzato è quellocon la Messa da Requiem di Verdi, opera sacra e teatrale al tempostesso. Ma la sostanza drammatica del War Requiem non è un aspettosuperficiale; risponde piuttosto a un’esigenza profonda del suo autore,che è quella di conciliare la spettacolarità di un organico orchestrale ecorale grandioso, con il bisogno di riflettere la dimensione più raccoltadella musica da camera. Integrazione peraltro perfettamente riuscita,grazie anche alla scelta di giustapporre testi liturgici e poesienovecentesche, in una simbiosi perfetta, nella quale le due fontitraggono forza le une dalle altre: spesso si stenta a riconoscere unordine di importanza tra esse.Il vero centro dell’opera è comunque il messaggio fortemente pacifista,condiviso con altri lavori di Britten come l’opera Owen Wingrave. Lasuddivisione in sei numeri distinti (Requiem, Dies Irae, Offertorio,Sanctus, Agnus Dei, Libera me) pone a metà dell’arcata creatival’Offertorio, costruito sul contrasto tra le voci bianche e il crudo dialogotra tenore e baritono. Questi evocano la vicenda biblica di Abramo eIsacco, modificandola con la contravvenzione all’assoluzione divina dalsacrificio e l’uccisione del figlio da parte del padre. La grazia nonprovoca gratitudine ma una volontà omicida che non segue nessuncomandamento divino. È una brutale determinazione alla morte chemuove la mano dell’uomo, e lo conduce all’uccisione di «metà dei figlid’Europa».Ma lo stesso uomo che ha causato quei terribili massacri, ha saputoesprimere le più intense condanne alla guerra in ambito artistico, nellasperanza di esorcizzarne il ritorno. Britten in particolare, unendo la vocedi un poeta morto nel 1918, e l’occasione di celebrare la ricostruzione diuna chiesa distrutta nel 1940, ha raccolto i drammi di entrambe le guerreche hanno devastato il XX secolo, in una sintesi che, come sostiene

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Giorgio Pestelli, suona «come una delle condanne più dure deltradimento colossale che l’uomo moderno ha fatto a se stesso» (Gliimmortali, Torino, Einaudi 2004, p. 54).

Esecuzioni di riferimentoLa prima esecuzione del War Requiem diBritten avvenne il 30 maggio 1962 nellaCattedrale di Coventry; solisti erano ilsoprano Heather Harper, il tenore PeterPears e il baritono Dietrich Fischer-Dieskau; l’orchestra la City of BirminghamSymphony Orchestra, con il MelosEnsemble e il Coventry Festival Chorus. Lacompagine più numerosa fu diretta daMeredith Davies, mentre l’orchestra dacamera fu guidata dallo stesso Britten. La prima italiana fu data poco più di unanno dopo: il 28 settembre 1963 a Perugia, in occasione della XVIII SagraUmbra, sotto la direzione del compositore.Esiste in commercio, distribuita dalla DECCA, un’edizione che vedeimpegnati quasi tutti gli interpreti della prima assoluta, e che può essereconsiderata quella di riferimento. Le voci sono quelle di Peter Pears,Dietrich Fischer-Dieskau e Galina Visnevskaja (in luogo della Harper),l’Orchestra è la London Symphony, la formazione cameristica il MelosEnsemble, il coro il Bach Choir, mentre le voci bianche sono quelledell’Highgate School Choir. Il direttore naturalmente è Benjamin Britten.

Durata 1h 25’ circaUltima esecuzione Rai a Torino: 21 aprile 2000, Mstislav Rostropovic , OlgaGuriakova, William Kendall, Martin Gantner, Coro del Teatro Regio di Torino, Coro divoci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio di Torino.

Il concerto di giovedì 14 febbraio è trasmesso in collegamento diretto suRadio 3

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Coventry, Cattedrale di St. Michael, 30 maggio 1962. Prova della prima esecuzione delWar Requiem. Al centro, sotto al podio, Britten parla con il direttore d'orchestraMeredith Davies.

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BENJAMIN BRITTENWar Requiem op. 66

«My subject is War, and the pity of War.The Poetry is in the pity.All a poet can do is to warn».

Wilfred Owen

Words from the Missa pro Defunctis and the poems of Wilfred Owen

I. REQUIEM ÆTERNAMCHORUSRequiem aeternam dona eis Domine,et lux perpetua luceat eis.

BOYS’ CHOIRTe decet hymnus, Deus in Sion;et tibi reddetur votum in Jerusalem;exaudi orationem meam,ad te omnis caro veniet.

TENOR SOLOWhat passing-bells for these who die as cattle?Only the monstrous anger of the guns.Only the stuttering rifles’ rapid rattleCan patter out their hasty orisons.No mockeries for them from prayers or bells,Nor any voice of mourning save the choirs, The shrill, demented choirs of wailing shells;And bugles calling for them from sad shires.What candles may be held to speed them all?Not in the hands of boys, but in their eyesShall shine the holy glimmers of good-byes.The pallor of girls’ brows shall be their pall;Their flowers the tenderness of silent minds,And each slow dusk a drawing-down of blinds.

CHORUSKyrie eleison,Christe eleison,Kyrie eleison.

II. DIES IRÆ CHORUSDies irae dies illa,

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BENJAMIN BRITTENRequiem di guerra op. 66

«Io parlo di guerra, e della pietà della guerra.La poesia è nella pietà.Un poeta può solo allertare».

Wilfred Owen

Testi tratti dalla Missa pro defunctis e dalle poesie di Wilfred Owen

I. IL RIPOSO ETERNOCOROIl riposo eterno dona ad essi, Signore:per essi splenda luce perpetua.

CORO DI RAGAZZIA te, Dio, si leva l’inno in Sion;a te si renderà l’offerta in Gerusalemme;esaudisci la mia preghiera:presso te verrà ogni creatura di carne.

TENOREQuali campane a morto per costoro che muoiono come bestie?Solo la furia orrenda dei cannoni,Solo il rapido balbettio crepitante dei fuciliPossono biascicare in fretta le preghiere.Per essi non orazioni o campane irridenti,Non voci di cordoglio. Solo i cori,I folli cori striduli di granate gementiE un richiamo di trombe da terre di dolore.Quali candele per l’ultimo saluto?Non in mano ai ragazzi, cui negli occhiBrillerà il santo lume fioco degli addii,Loro sudario sarà il pallore in fronte alle ragazze,Sarà un fiore la tenerezza di cuori silenziosi;Ogni lento crepuscolo sarà un calare di tende alle finestre.

COROSignore, abbi pietà!Cristo, abbi pietà!Signore, abbi pietà!

II. GIORNO D’IRA COROGiorno d’ira, quel giorno,

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Solvet saeclum in favilla,Teste David cum Sibylla.Quantus tremor est futurus,Quando Judex est venturus,Cuncta stricte discussurus!Tuba mirum spargens sonumPer sepulchra regionumCoget omnes ante thronum.Mors stupebit et natura,Cum resurget creatura,Judicanti responsura.

BARITONE SOLOBugles sang, saddening the evening air,And bugles answered, sorrowful to hear.Voices of boys were by the river-side.Sleep mothered them; and left the twilight sad.The shadow of the morrow weighed on men.Voices of old despondency resigned,Bowed by the shadow of the morrow, slept.

SOPRANO SOLO AND CHORUSLiber scriptus proferetur,In quo totum continetur,Unde mundus judicetur.Judex ergo cum sedebit,Quidquid latet, apparebit:Nil inultum remanebit.Quid sum miser tunc dicturus?Quem patronum rogaturus,Cum vix justus sit securus?Rex tremendae majestatis,Qui salvandos salvas gratis,Salva me, fons pietatis.

TENOR AND BARITONE SOLOSOut there, we’ve walked quite friendly up to Death;Sat down and eaten with him, cool and bland, –Pardoned his spilling mess-tins in our hand.We’ve sniffed the green thick odour of his breath, –Our eyes wept, but our courage didn’t writhe.He’s spat at us with bullets and he’s coughedShrapnel. We chorussed when he sang aloft;We whistled while he shaved us with his scythe.Oh, Death was never enemy of ours!We laughed at him, we leagued with him, old chum.No soldier’s paid to kick against his powers.

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ridurrà in cenere il mondo:testimoni David e la Sibilla.Quanto tremito vi sarà,quando verrà il Giudiceche, severo, tutto esaminerà!La tromba, diffondendo mirabile suonofra i sepolcri d’ogni paese,sospingerà tutti innanzi al Trono.Taceranno morte e naturaquando la creatura risorgeràper rispondere al Giudice.

BARITONOLe trombe hanno suonato, rattristando l’aria della sera,Hanno risposto le trombe, con suono doloroso.Sulla riva del fiume si udivano voci di ragazzi.Il sonno li copriva lasciando triste il crepuscolo.Sugli uomini pesava l’ombra del domani.Voci del vecchio sconforto tacevano,Piegate dall’ombra del domani, dormivano.

SOPRANO E COROSarà rivelato il librodove tutto sta scrittoperché sia giudicata la terra.E quando si siederà il Giudice,ci svelerà ogni nascosta cosa:nulla resterà invendicato.Misero, allora che cosa dirò?Chi invocherò a difendermise solo il giusto sarà senza timore?Re di sovrana maestà,che per tua grazia salvi chi dev’esser salvo,salvami, fonte di pietà.

TENORE E BARITONO Da buoni amici siamo andati là, verso la morte,Ci siamo seduti a tavola con lei, fredda e cortese, Scusandola per averci versato la gavetta sulle mani;Abbiamo annusato lo stesso odore verde del suo alito –Gli occhi ci lacrimavano ma non mancava il coraggio.Ci ha coperto di sputi di proiettili e ha vomitatoShrapnel. Ci siamo uniti in coro al suo alto canto,Fischiettando quando ci ha mietuti con la falce.Oh, la morte non ci è stata mai nemica!Ne abbiamo riso, ce la siamo fatta alleata, la vecchia amica.Non si paga un soldato perché combatta il suo potere.

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We laughed, knowing that better men would come,And greater wars; when each proud fighter bragsHe wars on Death – for Life; not men – for flags.

CHORUSRecordare Jesu pie,Quod sum causa tuae viae:Ne me perdas illa die.Quaerens me, sedisti lassus:Redemisti crucem passus:Tantus labor non sit cassus.Ingemisco, tamquam reus:Culpa rubet vultus meus:Supplicanti parce Deus.Qui Mariam absolvisti,Et latronem exaudisti,Mihi quoque spem dedisti.Inter oves locum praesta,Et ab haedis me sequestra,Statuens in parte dextra.Confutatis maledictis,Flammis acribus addictis,Voca me cum benedictis.Oro supplex et acclinis,Cor contritum quasi cinis:Gere curam mei finis.

BARITONE SOLOBe slowly lifted up, thou long black arm,Great gun towering toward Heaven, about to curse;Reach at that arrogance which needs thy harm.And beat it down before its sins grow worse;But when thy spell be cast complete and whole,May God curse thee, and cut thee from our soul!

CHORUS AND SOPRANO SOLODies irae, dies illa,Solvet saeclum in favilla,Teste David cum Sibylla.Quantus tremor est futurus,Quando Judex est venturus,Cuncta stricte discussurus!Lacrimosa dies illa,Qua resurget ex favilla,Judicandus homo reus,Huic ergo parce Deus.

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Ridevamo, sapendo che sarebbero venuti uomini miglioriE più nobili guerre, quando si è orgogliosi di combattereLa morte per la vita, non degli uomini per una bandiera.

CORORicordati, Gesù pietoso,che sono io la causa del tuo cammino:non perdermi in quel giorno.Cercandomi, stanco sedesti:soffrendo in croce m’hai redento:non sia vana tanta sofferenza.Gemo come un colpevole:per la colpa arrossisce il mio volto:Dio, abbi pietà di chi ti supplica.Tu che assolvesti la Maddalena,ed esaudisti l’assassino,anche a me hai dato speranza.Assicurami un posto fra le pecore,e separami dai caproni,mettimi alla tua destra.Costretti al silenzio i maledetti,aggiudicati alle fiamme ardenti,chiamami fra i benedetti.Supplice, a capo chino, ti prego,contrito il cuore come cenere:proteggi la mia fine.

BARITONOLèvati adagio, lungo braccio nero,Grande cannone puntato contro il Cielo per bestemmia;Colpisci l’arroganza che ha bisogno della tua punizione,Distruggila prima che le sue colpe si aggravino;Ma quando il tuo incantesimo sarà esaurito,Dio ti maledica e ti strappi dall’anima nostra!

CORO E SOPRANOGiorno d’ira, quel giorno,ridurrà in cenere il mondo:testimoni David e la Sibilla.Quanto tremito vi sarà,quando verrà il Giudiceche, severo, tutto esaminerà!Pieno di lacrime, quel giorno,quando l’uomo peccatore dalla ceneresorgerà per essere giudicato:perdonalo allora, Signore!

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TENOR SOLOMove him into the sun –Gently its touch awoke him once,At home, whispering of fields unsown.Always it woke him, even in France,Until this morning and this snow.If anything might rouse him nowThe kind old sun will know.Think how it wakes the seeds, –Woke, once, the clays of a cold star.Are limbs, so dear-achieved, are sides,Full-nerved–still warm–too hard to stir?Was it for this the clay grew tall?–O what made fatuous sunbeams toilTo break earth’s sleep at all?

CHORUSPie Jesu Domine, dona eis requiem.Amen.

III. OFFERTORIUMBOYS’ CHOIRDomine Jesu Christe, Rex gloriae,libera animas omnius fideliumdefunctorum de poenis inferni, et de profondo lacu:libera eas de ore leonis,ne absorbeat eas tartarus,ne cadant in obscurum.

CHORUSSed signifer sanctus Michaelrepraesentet eas in lucem sanctam:quam olim Abrahae promisisti,et semini ejus.

BARITONE AND TENOR SOLOSSo Abram rose, and clave the wood, and went,And took the fire with him, and a knife.And as they sojourned both of them together,Isaac the first-born spake and said, My Father,Behold the preparations, fire and iron,But where the lamb for this burnt-offering?The Abram bound the youth with belts and straps,And builded parapets and trenches there,And stretched forth the knife to slay his son.When lo! an angel called him out of heaven,Saying, Lay not thy hand upon the lad,

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TENORESpostatelo al sole –Con tocco lieve un tempo lo destavaNella sua patria, mormorando di campi inseminati.Lo ha sempre risvegliato, anche in Francia,Fino a questo mattino e a questa neve.Se qualcosa ora potesse ridestarloIl caro vecchio sole lo saprebbe.Pensa a come desta le sementi –A come un tempo risvegliò l’argilla di una fredda stella.Le membra ottenute a caro prezzo, i fianchiVigorosi – ancora caldi – è dunque così duro rianimarli?Forse per questo è cresciuta l’argilla?Perché il fatuo sole ha faticatoA disperdere coi raggi il sonno della terra?

COROGesù Signore pietoso, dona a loro il riposo.Così sia.

III. OFFERTORIO CORO DI RAGAZZIGesù Cristo Signore, Re di gloria,libera le anime di tutti i fedeli defuntidalle pene d’inferno e dallo stagno profondo:liberale dalla fauce del leone:non le divori il Tartaro,non piombino nella tenebra.

COROMa san Michele col suo vessillole riconduca nella santa luce,che un tempo promettesti ad Abramoe alla sua discendenza.

BARITONO E TENOREAllora Abramo si alzò, spaccò la legna e se ne andòPrendendo con sé il fuoco e un coltello.E mentre erano insieme,Isacco, il primogenito, parlò e disse: Padre mio,Ecco che tutto è pronto, il fuoco e il ferro,Ma dov’è l’agnello da immolare?Allora Abramo con cinghie e corregge legò il giovaneE fece parapetti e scavò fossiE brandì il coltello per uccidere il figlio.Quand’ecco, un angelo lo chiamò dal cieloDicendo: Non calare la mano sul ragazzo.

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Neither do anything to him. Behold,A ram, caught in a thicket by its horns;Offer the Ram of Pride instead of him.But the old man would not so, but slew his son, –And half the seed of Europe, one by one.

BOYS’ CHOIRHostias et preces tibi Domine laudis offerimus:tu suscipe pro animabus illis,quarum hodie memoriam facimus:fac eas, Domine,de morte transire ad vitam.

IV. SANCTUSSOPRANO SOLO AND CHORUSSanctus, sanctus, sanctusDominus Deus Sabaoth.Pleni sunt coeli et terra gloria tua,Hosanna in excelsis.Benedictus qui venit in nomine Domini.Hosanna in excelsis.

BARITONE SOLOAfter the blast of lightning from the East,The flourish of loud clouds, the Chariot Throne;After the drums of Time have rolled and ceased,And by the bronze west long retreat is blown,Shall life renew these bodies? Of a truthAll death will He annul, all tears assuage? –Fill the void veins of Life again with youth,And wash, with an immortal water, Age?When I do ask white Age he saith not so:«My head hangs weighed with snow».And when I hearken to the Earth, she saith:«My fiery heart shrinks, aching. It is death.Mine ancient scars shall not be glorified,Nor my titanic tears, the sea, be dried».

V. AGNUS DEITENOR SOLOOne ever hangs where shelled roads part.In this war He too lost a limb,But His disciples hide apart;And now the Soldiers bear with Him.

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Non fargli nulla. EccoUn ariete impigliato con le corna in un cespuglio;Offri l’Ariete dell’Orgoglio in vece sua.Ma il vecchio non lo fece, e uccise il figlioE metà dei figli d’Europa, a uno a uno.

CORO DI RAGAZZIA te, Signore, offriamo sacrifici e preghiere in tua lode:accettali in favore di quelle animeche oggi noi ricordiamo:fa’, o Signore,che passino dalla morte alla vita.

IV. SANTOSOPRANO E COROTre volte santoil Signore Dio delle schiere celesti.Cieli e terra son pieni della tua gloria.Gloria negli altissimi cieli.Benedetto chi viene nel nome del Signore.Gloria negli altissimi cieli.

BARITONODopo il balenare del lampo da oriente,La squillante fanfara delle nuvole, il Trono del Carro,Dopo il rullo e il silenzio dei tamburi del Tempo,Quando a lungo gli ottoni d’occidente avranno suonato la ritirata,La vita rianimerà questi corpi? DavveroEgli sconfiggerà la morte, asciugherà tutte le lacrime?Di giovinezza ancora colmerà le vene vuote della vitaE laverà con acqua eterna la vecchiaia?Quando interrogo la canuta Vecchiaia, questa non dice:«Pende il mio capo, pesante per la neve».E quando ascolto la terra, questa dice:«Il mio cuore ardente ha uno spasimo, e soffre. È la morte».Alle mie antiche cicatrici non sarà resa gloria,Non sarà prosciugato il mare delle mie lacrime di titano.

V. AGNELLO DI DIOTENOREUn crocifisso c’è sempre agli incroci colpiti dalle bombe.In questa guerra anch’Egli ha perso un arto,Ma i Suoi discepoli stanno nascostiE ora sono i soldati a soffrire con Lui.

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CHORUSAgnus Dei, qui tollis peccata mundi,dona eis requiem.

TENOR SOLONear Golgotha strolls many a priest,And in their faces there is prideThat they were flesh-marked by the BeastBy whom the gentle Christ’s denied.

CHORUSAgnus Dei, qui tollis peccata mundi,dona eis requiem.

TENOR SOLOThe scribes on all the people shoveAnd bawl allegiance to the state,But they who love the greater loveLay down their life; they do not hate.

CHORUSAgnus Dei, qui tollis peccata mundi,dona eis requiem sempiternam.Dona nobis pacem.

VI. LIBERA MECHORUS AND SOPRANO SOLOLibera me, Domine, de morte aeterna,in die illa tremenda:Quando coeli movendi sunt et terra:Dum veneris judicare saeculum per ignem.Tremens factus sum ego, et timeo,dum discussio venerit, atque ventura ira.Quando coeli movendi sunt et terra.Dies illa, dies irae, calamitatis et miseriae,dies magna et amara valde.Libera me, Domine, etc.

TENOR SOLOIt seemed that out of battle I escapedDown some profound dull tunnel, long since scoopedThrough granites which titanic wars had groined.Yet also there encumbered sleepers groaned,Too fast in thought or death to be bestirred.Then, as I probed them, one sprang up, and staredWith piteous recognition in fixed eyes,Lifting distressful hands as if to bless.

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COROAgnello di Dio che togli i peccati del mondo,dona loro il riposo

TENORENella zona del Golgota girano molti preti,Sui loro volti l’orgoglio perché nella carneRecano il marchio di Satana la BestiaChe ha rinnegato il dolce Cristo.

COROAgnello di Dio che togli i peccati del mondo,dona loro il riposo

TENOREGli scribi incitano la follaE proclamano a gran voce fedeltà allo stato,Ma chi ama di un amore più grandeNon odia, ma rinuncia alla sua vita.

COROAgnello di Dio che togli i peccati del mondo,dona loro il riposo eterno.Dona a noi la pace.

VI. LIBERAMICORO E SOPRANOLiberami, Signore, dalla morte eterna,in quel terribile giorno:quando cieli e terra si scuoteranno:quando verrai a giudicare con le fiamme il mondo.Sarà tutto tremante e atterrito,quando vi sarà il giudizio, e l’ira seguirà,quando cieli e terra si scuoteranno.Quel giorno, giorno d’ira, sventura e miseria,giorno grande e molto amaro.Liberami, Signore, ecc.

TENOREMi sembrava di essere sfuggito alla battagliaPer un’oscura, profonda galleria scavata da tempoIn rocce di granito segnate da guerre di titani.Ma anche lì corpi oppressi gemevano nel sonno,Troppo presi in pensieri, o morti, per essere riscossi.Poi quando li toccai uno balzò in piedi, mi fissòCon occhi immobili e accettò la mia pietàLevando le mani miserande come a benedire.

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And no guns thumped, or down the flues made moan.«Strange friend», I said, «here is no cause to mourn».

BARITONE SOLO«None», said the other, «save the undone years,The hopelessness. Whatever hope is yours,Was my life also; I went hunting wildAfter the wildest beauty in the world.For by my glee might many men have laughed,And of my weeping something had been left,Which must die now. I mean the truth untold,The pity of war, the pity war distilled.Now men will go content with what we spoiled.Or, discontent, boil bloody, and be spilled.They will be swift with swiftness of the tigress,None will break ranks, though nations trek from progress.Miss we the march of this retreating worldInto vain citadels that are not walled.Then, when much blood had clogged their chariot-wheelsI would go up and wash them from sweet wells,Even from wells we sunk too deep for war,Even the sweetest wells that ever were.I am the enemy you killed, my friend.I knew you in this dark; for so you frownedYesterday through me as you jabbed and killed.I parried; but my hands were loath and cold».

TENOR AND BARITONE SOLOS«Let us sleep now…»

BOYS’ CHOIR, CHORUS AND SOPRANO SOLOIn paradisum deducant te Angeli:in tuo adventu suscipiant te Martyres,et perducant te in civitatem sanctam Jerusalem.Chorus Angelorum te suscipiat,et cum Lazaro quondam paupere aeternam habeas requiem.Requiem aeternam dona eis, Domine;et lux perpetua luceat eis.Requiescant in pace.Amen.

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Non tuonavano i cannoni né gemevano lungo le condotte.«Ignoto amico», dissi, «qui non c’è motivo di pianto».

BARITONO«Non c’è ragione» fece lui «se non per gli anni buttati,Perché non c’è speranza. Quale che sia la tua speranza,Lo è stata anche la mia vita; folle ho rincorsoLa più folle bellezza del mondo.Forse la mia allegria ha indotto molti al risoE del mio pianto qualcosa è rimastoChe adesso deve morire. La verità taciuta, intendo,La pietà della guerra, la pietà che la guerra ha distillato.Ora la gente si contenterà di quanto abbiamo rovinato,Ma se è scontenta, il sangue che ribolle sarà sparso.Rapido come è rapida la tigre, nessuno uscirà dai ranghiAnche se le nazioni rinunciano al progresso.Non marceremo con un mondo in ritirataVerso vane cittadelle senza mura. Quando poiMolto sangue avrà bloccato le ruote di quei carriIo salirò a lavarle con l’acqua pura delle fonti,Anche delle fonti quasi prosciugate per la guerra,Delle fonti più pure mai esistite.Io sono il nemico che tu hai ucciso, amico mio.In questo buio ti ho riconosciuto perché anche ieriMi squadravi così accigliato, mentre mi colpivi e mi uccidevi.Mi sono difeso, ma le mani erano fredde e riluttanti».

TENORE E BARITONO«Ora dormiamo…»

CORO DI RAGAZZI, CORO E SOPRANOGli Angeli ti accompagnino in paradiso:al tuo arrivo ti accolgano i Martiri,e ti conducano nella Santa Gerusalemme.Ti riceva il coro degli Angeli,insieme con Lazzaro, povero un tempo,goda tu il riposo eterno.Il riposo eterno dona ad essi, Signore,per essi splenda la luce perpetua.Riposino in pace.Così sia.

Traduzioni dall’inglese di Cesare Dapino.

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Juanjo Mena

È nato nel 1965 a Vitoria-Gasteiz (nellaprovincia basca di Álava). Dopo averintrapreso gli studi di armonia ecomposizione sotto la guida di CarmeloBernaola presso la Scuola Superiore diMusica della città natale, si è trasferito aMadrid, per studiare direzione d’orchestracon García Asensio. Si è quindi perfezionatoin Germania con Sergiu Celibidache.Fin dagli esordi della sua carrierainternazionale ha diretto le più importantiorchestre spagnole: Orchestra Nazionale diSpagna, Orchestra Sinfonica della Radio

Televisione Spagnola, Orchestra Sinfonica di Barcellona e Nazionaledella Catalonia, le orchestre di Madrid, Granada, Valencia, Málaga eSiviglia. È ospite abituale delle orchestre sinfoniche di Brasov, Bacau, Bucarest,della Georgia e della Radio di Berlino, collaborando con solisti quali AldoCiccolini, Rudolf Buchbinder, Mischa Maisky, Viktoria Mullova, ChristianZimmermann. Dal 2002 dirige regolarmente l’Orchestra SinfonicaNazionale della Rai. Dal 1999 è Direttore principale e Direttore artistico dell’OrchestraSinfonica di Bilbao, con la quale ha registrato per Naxos un’integraledelle opere sinfoniche di autori della Regione Basca. La Radio Nazionaledi Spagna, per la quale ha realizzato numerose registrazioni, gli hatributato il premio «Ojo Crítico». Recentemente è stato nominato Primo direttore ospite del Teatro «CarloFelice» di Genova, dove nel maggio 2008 dirigerà Evgenij Onegin diCajkovskij.

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Nancy Gustafson

Nata negli Stati Uniti, ha cantato allaMetropolitan Opera, alla San FranciscoOpera, alla Lyric Opera di Chicago e, inEuropa, a Vienna, Monaco di Baviera, alTeatro alla Scala di Milano, al CoventGarden di Londra, ad Amburgo, Genova,Roma, Torino, Berlino e all’Opéra Bastilledi Parigi. Nota per le sue interpretazioni delle operedi Janácek, è stata protagonista diun’acclamata edizione di Jenufa sotto ladirezione di Sir Simon Rattle al CoventGarden e allo Châtelet di Parigi. Tra idirettori con cui ha collaborato siannoverano: Leonard Slatkin, Sir Colin Davis, Christian Thielemann,Christoph von Dohnanyi, Zubin Mehta, Kent Nagano, Marcello Viotti.Ha inciso Das Rheingold con la Cleveland Orchestra (Decca), la Secondasinfonia di Mahler con la Israel Philharmonic Orchestra (Teldec) e unaregistrazione dal vivo dell’Hérodiade alla Staatsoper di Vienna conPlacido Domingo. Ha partecipato alla prima esecuzione assoluta di Nicholas e Alexandradi Deborah Drattell a Los Angeles e al Covent Garden di Londra, a unanuova produzione di Fidelio a Bonn e Berlino sotto la direzione di GünterKrämer e a una nuova produzione di Fledermaus a Tokyo. Nel 2001 è stata insignita del titolo di Kammersängerin della Staatsoperdi Vienna. Nella stagione corrente canterà al Teatro alla Scala in 1984 di LorinMaazel.

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Agustin Prunell-Friend

Nato a Tenerife, ha studiato alla GuildhallSchool di Londra. Dopo il debutto, avvenuto aMadrid nel 1996 in Cenerentola, ha ricevutoinviti da enti prestigiosi quali: Teatro Real diMadrid, Teatro La Fenice di Venezia, Royal OperaHouse Covent Garden di Londra, Teatrodell’Opera di Roma e Opera New Zealand. Hacollaborato con la Los Angeles PhilharmonicOrchestra, la Dresdner Philharmonie, la BergenPhilharmonic, l’Orchestra Sinfonica Nazionaledella Rai, la Rundfunkorchester Berlin, laNacional de España, con direttori quali Rafael

Frühbeck de Burgos, Sir Neville Marriner, Gunter Herbig, Alberto Zedda,Esa Pekka-Salonen, Enrique Batiz, Juanjo Mena, Andrea Marcon. In ambito concertistico si è esibito alla Wigmore Hall, alla Royal FestivalHall, alla Laieszalle Hamburg, all’Accademia di S. Cecilia di Roma,all’Auditorio Nacional di Madrid e al Palau de la Musica di Barcellona. Tra i recenti e futuri impegni si annoverano il galà di apertura della LosAngeles Philharmonic sotto la direzione di Esa Pekka-Salonen, ilRetablo de Maese Pedro con Charles Dutoit e la San FranciscoSymphony, il Requiem di Mozart con Sir Neville Marriner, l’Orfeo diMonteverdi con William Christie e Les Arts Florissants in una nuovaproduzione firmata da Pier Luigi Pizzi per il Teatro Real di Madrid e perla Salle Pleyel di Parigi. Ha inciso per Naxos, Mondo Musica, Kicco Classics e RTVE.

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Christopher Robertson

È stato invitato dalle più illustri istituzionioperistiche: Metropolitan Opera di New York,Teatro alla Scala di Milano, San Francisco Opera,Deutsche Oper Berlin, Royal Opera HouseCovent Garden di Londra. In Europa ha cantato alla English NationalOpera, alla Staatsoper di Monaco di Baviera, allaFlemish Opera, al Maggio Musicale Fiorentino,a Francoforte, Montpellier, Bordeaux, SanSebastian, Valencia, Bilbao, Madrid. Recentemente è stato Germont (La Traviata) eil Conte d’Almaviva (Le Nozze di Figaro) aTokyo, il Sacerdote (Samson et Dalila) alla Opera Pacific, Rigoletto allaColorado Opera, Fotis (La Passione greca di Martinu) al Teatro Lirico diCagliari. In ambito sinfonico ha cantato in L’enfance du Christ di Berliozal Teatro San Carlo di Napoli, nel Cristo sul Monte degli Ulivi con laBerkeley Symphony, nei Carmina Burana con la Baltimore Symphony. Tra i direttori con cui ha collaborato si annoverano: Neeme Järvi,Riccardo Muti, Lorin Maazel, James Levine, Yuri Temirkanov, Jeffrey Tate,Kent Nagano, Leonard Slatkin, Jesus Lopez-Cobos, Antonio Pappano,James Conlon, David Zinman, Charles Dutoit, Michel Plasson, Bertrandde Billy, Ivor Bolton, Jan Latham Koenig e Carlo Rizzi.

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Coro Filarmonico «Ruggero Maghini»

Il Coro Filarmonico «Ruggero Maghini» è una formazione coraleprofessionale a organico variabile, con un repertorio che spaziadall’oratorio barocco alla musica vocale contemporanea; intitolato a unadelle figure più significative della civiltà musicale e corale di Torino, si èformato in seguito a una prima collaborazione con l’Orchestra SinfonicaNazionale della Rai realizzata nel giugno 1995.Costituito da cantanti selezionati attraverso specifiche audizioni e dacoristi provenienti da alcuni gruppi piemontesi più volte premiati inconcorsi nazionali e internazionali, il coro ha affiancato l’Orchestra dellaRai in numerose produzioni, con musiche di Busoni, Prokof’ev, Liszt (EineFaust Symphonie), Ravel (Daphnis et Chloé), Grieg (Peer Gynt), Strauss(Der Rosenkavalier), Händel (Israel in Egypt), Brahms (Nänie, Cantodelle Parche, Canto del destino, Ein deutsches Requiem), Mendelssohn(Sogno di una notte di mezza estate), Berlioz (Enfance du Christ), Bach(Messa in si minore, Passione secondo Giovanni, Magnificat),Szimanowsky (Stabat Mater), Schumann (Das Paradies und die Peri),Haydn (Die Sieben letzten Worte), Beethoven (Missa solemnis, NonaSinfonia), Verdi (Te Deum), Rossini (Stabat Mater), Orff (CarminaBurana), Mozart (Messa in do minore KV 427, Regina coeli KV 108, Aveverum KV 618, Meistermusik KV 477); nel gennaio 2006 ha preso parteall’esecuzione della Seconda sinfonia di Mahler, in occasione del concertoinaugurale del restaurato Auditorium Rai di Torino.Il coro ha inoltre collaborato con l’Orchestra Giovanile Italiana di Fiesole(Stravinskij), lo Xenia Ensemble (Pärt, Bertotto), l’Orchestra Barocca diGenova (Händel), l’Accademia del Santo Spirito di Torino (Vivaldi) el’Academia Montis Regalis (Vivaldi). Recentemente, a fianco del CoroFilarmonico, è sorta l’Accademia «Ruggero Maghini» finalizzata alla

formazione musicale, allatecnica vocale di artisti delcoro e alla realizzazione diprogetti di promozione edivulgazione del cantocorale. Collaborano con ilcoro il pianista Valter Prottoe l’organista MaurizioFornero; il «Coro Maghini» èdiretto da Claudio Chiavazzafin dalla fondazione.

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Claudio Chiavazza

Ha svolto gli studi musicali e si è diplomato inClarinetto, Musica corale e direzione di coropresso il Conservatorio di Torino dove èattualmente docente. Dopo gli studi svolti conSergio Pasteris, si è perfezionato in direzionecorale e musicologia con Adone Zecchi, FoscoCorti, Giovanni Acciai, Andrea von Ramm, PieroDamilano e successivamente con Peter Erdei,presso l’Istituto Kodály di Kecskemét(Ungheria). Alterna all’insegnamento l’attivitàconcertistica in veste di direttore artisticodell’ensemble.Gli Affetti Musicali, con cui ha realizzato diversi progetti di ricerca eprime incisioni di musiche inedite di Fergusio, Albini, SigismondoD’India, Durante e Scarlatti per le case discografiche Opus 111,Stradivarius e Sarx Record. Come direttore di coro ha tenuto oltre 400concerti in Italia, Ungheria, Francia, Svizzera, Grecia, Repubblica Ceca,Ex Yugoslavia, affrontando un repertorio corale che spazia dal cantogregoriano alla polifonia vocale contemporanea; recentemente, inqualità di direttore del Coro Filarmonico «Ruggero Maghini» di Torinoha collaborato più volte con l’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai econ direttori quali Rafael Frühbeck De Burgos, Yuri Ahronovitch, KirillPetrenko, Gerd Albrecht, Kristian Jarvi, Serge Baudo, Simon Preston,Jeffrey Tate, Juanjo Mena, Gianandrea Noseda, Alessandro De Marchi,Helmuth Rilling, Cristopher Hogwood, Robert King.

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Coro «I Piccoli Musici»

Diretto fin dalla fondazione da Mario Mora, si è costituito nel 1986 aCasazza (Bergamo), come espressione della scuola di musica omonima.Nella sua intensa attività artistica è stato invitato a tenere concertinell’ambito di importanti festival corali internazionali: Festival Europeende Chorales d’Enfants, Festival des Choeurs Laureats e Festivald’Ambronay in Francia; Festival Europeo di Basilea, di Montreux,Festival di Legnano, di Aquileia, di Cagliari, Festival Internazionale diMusiche Polifoniche «Voci d’Europa» di Porto Torres, RassegnaInternazionale di Loreto.Ha ricevuto riconoscimenti in concorsi nazionali e internazionali: VittorioVeneto, Arezzo, Riva del Garda, Quartiano, Malcesine sul Garda. Ha partecipato a concerti trasmessi dalla Rai, Mediaset, TV Svizzera: Natalein Vaticano, Un Papa di nome Giovanni, Note di Natale, Natale nel Duomodi Milano, Christmas Time, Concerto di Natale dalla Basilica San Francescodi Assisi. Collabora costantemente nell’allestimento di opere liriche con imaggiori teatri lombardi. Ha collaborato con: Ensemble Elyma nellaVictoria Hall di Ginevra, Ensemble Delitiae Musicae di Verona e collaboracostantemente con l’Orchestra Stabile di Bergamo, l’ Orchestra e CoroSinfonico «G. Verdi» di Milano e dal 2007 con l’Orchestra SinfonicaNazionale della Rai. Per l’ONU ha cantato a Ginevra alla presenza dei rappresentanti di 186Nazioni in occasione del 10° Anniversario della Convenzione sui diritti deifanciulli e a Milano in occasione della Giornata Nazionale della Pace.Sue interpretazioni sono state incise su compact disc editi da Fondazione«Guido d’Arezzo», Federazione Cori del Trentino, Europa Cantat, Sony,Larus, Decca. Ha inciso opere di Mendelssohn e Britten e una raccolta dicanti e melodie internazionali, dal titolo Around the World per le EdizioniCarrara di Bergamo, i Vespri di Natale di Willaert e una raccolta di cantinatalizi per la Stradivarius di Milano, giudicato dalla rivista francese

«Repertoire» il miglior disco diNatale dell’anno 2000, per laFeniarco una raccolta di canti perbambini e ragazzi dal titolo Giro, GiroCanto 3.Il Coro «I Piccoli Musici» èAmbasciatore Culturale dell’Europaper la Federazione dei Coridell’Unione.

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Mario Mora

Ha studiato pianoforte, organo e musica corale. È fondatore (1986) edirettore artistico della Scuola di Musica e del Coro «I Piccoli Musici»,con il quale svolge un’intensa attività artistica con concerti e incisioni.Ha tenuto corsi, convegni e atelier nazionali e internazionali inerenti lavocalità infantile, rivolti a cori di bambini, direttori e insegnanti: LevicoTerme, Macerata, Genova, Arezzo, Malcesine, Jesolo, Loreto, Salerno,Lugano, Riva del Garda, Brescia, Bergamo. È stato premiato quale miglior direttore al 29° Concorso Nazionale Coraledi Vittorio Veneto, al 5° Concorso Corale Internazionale di Riva del Gardae al 29° Concorso Corale Nazionale di Quartino.È stato più volte membro di giuria in concorsi nazionali e internazionali efa parte della Commissione artistica del Concorso Nazionale di VittorioVeneto e della Federazione dei Cori del Trentino.È docente in qualità diMaestro e Direttore delCoro di Voci Bianche dellaScuola Diocesana di Musica«S. Cecilia di Brescia».Nel 2001 è stato nominatoda Papa Giovanni Paolo IICavaliere dell’ordine di SanSilvestro Papa per l’attivitàeducativa e musicale svoltain favore dei ragazzi.

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PARTECIPANO AL 11° CONCERTOViolini primi*Alessandro Milani (di spalla), °Mihai Ilie, °Giuseppe Lercara,°Marco Lamberti, Antonio Bassi, Irene Cardo, Claudio Cavalli, Patricia Greer,Valerio Iaccio, Elfrida Kani, Kazimierz Kwiecien,Pio Pani, Fulvia Petruzzelli, Rossella Rossi,Ilie Stefan, Lynn Westerberg.

Violini secondi*Roberto Righetti, °Enrichetta Martellono,°Bianca Fassino,Maria Dolores Cattaneo, Jeffrey Fabisiak, Rodolfo Girelli, Alessandro Mancuso, Maret Masurat, Antonello Molteni, Vincenzo Prota,Francesco Sanna, Isabella Tarchetti, Lorenzo Gugole, Alice Iegri.

Viole*Luca Ranieri, °Geri Brown,°Maria Antonietta Alves Dos Anjos,Antonina Antonova, Massimo De Franceschi, Rossana Dindo, Federico Fabbris, Alberto Giolo,Maurizio Ravasio, Luciano Scaglia,Matilde Scarponi, Nicole Fischer.

Violoncelli*Pierpaolo Toso, °Wolfango Frezzato,°Giuseppe Ghisalberti, °Ermanno Franco, Giacomo Berutti, Gianni Boeretto, Pietro Di Somma, Carlo Pezzati, Stefano Pezzi, Fabio Storino.

Contrabbassi*Cesare Maghenzani, °Silvio Albesiano,°Gabriele Carpani, Giorgio Curtoni, Luigi Defonte, Maurizio Pasculli,Paolo Ricci, Virgilio Sarro.

Flauti*Marco Jorino, Fiorella Andriani.

OttavinoCarlo Bosticco

Oboi*Francesco Pomarico, Sandro Mastrangeli.

Corno ingleseFranco Tangari

Clarinetti*Cesare Coggi, Graziano Mancini.

Clarinetto piccoloFranco Da Ronco

Clarinetto bassoDaniele Titti

Fagotti*Cristian Crevena, Annamaria Barbaglia.

ControfagottoBruno Giudice

Corni*Corrado Saglietti, Valerio Maini, Marco Panella, Emilio Mencoboni,Giuseppe Merlo, Bruno Tornato.

Trombe*Marco Braito, Ercole Ceretta,Daniele Greco D’Alceo, Roberto Rivellini.

Tromboni*Joseph Burnam, Antonello Mazzucco.

Trombone bassoGianfranco Marchesi

TubaFabio Pagani

Timpani*Claudio Romano

PercussioniMaurizio Bianchini, Carmelo Gullotto,Alberto Occhiena, Luca Bleu, Claudio Scolari.

Pianoforte*Fulvio Raduano

Harmonium*Luca Benedicti

Orchestra da camera

Violini *Roberto Ranfaldi, *Paolo Giolo

Viola *Simone Briatore

Violoncello *Massimo Macrì

Contrabbasso *Augusto Salentini

Flauto e ottavino *Alberto Barletta

Oboe e Corno inglese *Teresa Vicentini

Clarinetto *Enrico Maria Baroni

Fagotto *Elvio Di Martino

Corno *Stefano Aprile

Timpani e percussioni *Stefano Cantarelli

Arpa *Francesca Tirale

* prime parti ° concertini

Alessandro Milani suona un violinoFrancesco Gobetti del 1711, appartenente allaFondazione Pro Canale di Milano.

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CORO FILARMONICO«RUGGERO MAGHINI» DI TORINO

SopraniMaria Agricola, Otilia Bulgariu,Maria Grazia Calcagno, Barbara Crisponi,Laura Dalfino, Stefania Delsanto,Federica Doniselli, Elisa Folino,Antonina Fontana, Alessandra Foti,Stefania Gariglio, Roberta Giua, Dan-I Kuo,Olga Ileana Jimenez, Lea Lamarca,Carolina Mattioda, Augusta Maggioni,Maria Teresa Nesci, Daniela Pilotto,Paola Roggero, Maria Russo,Francesca Sartore.

ContraltiMariacarla Baldi, Elisa Barberis, Anna Bessi,Elisa Brizzolari, Fabiola Capenti,Paola Cialdella, Fernanda D’Ercole,Sara Gianola, Silvia Giuliani, Naoko Ito,Loretta Liberato, Luisa Martini,Cinzia Meneghel, Claudia Molino,Irina Neretina, Monica Ninghetto,Susanna Pretelli, Christine Streubühr,Monica Tonietto, Daniela Vigani,Chizuko Yoshida, Silvia Zanardi.

TenoriLeonardo Andreotti, Alessandro Baudino,Marco Bonino, Pasquale Bottalico,Gianfranco Cerreto, Luca Cervoni,Luca Della casa, Pasquale Ferraro, Janos Gal,Massimo Lombardi, Corrado Margutti, Fabrizio Nasali, Phillip Peterson,Carlos Pibernat, Marco Pollone, Dario Prola,Michele Ravera, Mats Goran Santesson,Antonino Scarbaci, Loris Striglia,Marcello Trabucco.

BassiRiccardo Bertalmio, Franco Biglino,Stefano Busellato, Diego Causin,Antonio Della Santa, Iyad Dwaier,Luciano Fava, Alberto Gallo, Tolunay Gumus,Biagio La Torre, Ermanno Lo Gatto,Christian Lovato, Marco Manzardo,Marco Milanesio, Andrea Nicolotti,Nicolas Oyarzun, Marco Petracchi,Marco Piretta, Dario Previato,Carlo Provenzano, Alfredo Stefanelli.

CORO DI VOCI BIANCHE«I PICCOLI MUSICI»

Marzia Allieri, Monica Allieri, Sara Ambrosini, Stefania Bassani, Raffaella Belotti, Giulia Bernardi, Arianna Bettoni, Anna Boffelli, Charlotte Borra, Sara Cantamesse, Chiara Colombi, Valentina Corna, Bruna Del Bello, Claudia Del Bello, Letizia Del Bello, Michela Facchi, Francesca Facchinetti, Silvia Freti, Paolo Gardoni, Chiara Ghidelli, Elisa Giuidici, Elisabetta Lazzaroni, Giorgia Lodetti, Marta Lodetti, Debora Longa, Francesca Longa, Patrizia Lucchini, Monica Marsetti, Laura Meli, Martina Mora, Alessia Pasinetti, Andreachiara Semeraro, Giorgia Semeraro, Gloria Suardi.

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Concerti fuori sedeCuenca (Spagna) - Teatro AuditorioSemana de Musica Religiosagiovedì 20 marzo 2008 ore 21

JUANJO MENA direttoreNANCY GUSTAFSON sopranoAGUSTÍN PRUNELL-FRIEND tenoreCHRISTOPHER ROBERTSON baritono

Coro Filarmonico «Ruggero Maghini»CLAUDIO CHIAVAZZA maestro del coroCoro di voci bianche «I Piccoli Musici»MARIO MORA maestro del coro

Benjamin BrittenWar Requiem op. 66per soli, coro orchestra e orchestrada camera,voci bianche e organo

12°giovedì 21 febbraio 2008 ore 20.30venerdì 22 febbraio 2008 ore 21.00

MARC ALBRECHT direttore

Gustav MahlerSinfonia n. 6 in la minore

ABBONAMENTI E BIGLIETTERIACarnet 8 concerti a scelta,

fra i due turni e in tutti i settoridella sala fino ad esaurimento dei

posti disponibili: adulti ¤ 192,00giovani dal 1978 ¤ 38

Biglietto per singolo concertoPoltrona numerata ¤ 30,00

(in ogni ordine di posti)Ingresso ¤ 20,00 (balconata,

galleria e coro, posti non numerati)Giovani dal 1978 ¤ 9,00

(posti non numerati)Cambio turno ¤ 8,00

(con presentazione della tesserafino ad esaurimento posti)

La vendita dei Carnet proseguiràfino all’11 aprile 2008, dal martedì al

venerdì con orario 10.00 - 18.00,nella biglietteria dell’Auditorium Rai

di piazza Rossaro - Torinotel 011/810.4653 e 810.4961

fax 011/888.300.

La vendita dei biglietti per tutti i concerti della Stagione - solo

poltrone numerate - si effettuerà neglistessi orari a partire dal 9 ottobre 2007.

La biglietteria dell’Auditorium Raisarà aperta un’ora prima dell’inizio diogni concerto. [email protected]

www.orchestrasinfonica.rai.it