Gli alunni della Scuola Primaria di Cairoli e Calderà presentano:

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L’Italia è una Repubblica

Gli organi dello stato Il presidente della Repubblica

Regioni ed enti locali

La Costituzione

Il Comune

La nostra lista e il nostro programma

L’Inno e i simboli nazionali

Il nostro Comune

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Tutti noi viviamo nello Stato italiano. L’Italia è una Repubblica Democratica; i cittadini italiani eleggono i propri rappresentanti affinchè prendano decisioni e governino l’Italia, attraverso le leggi. La legge fondamentale del nostro paese è la Costituzione, essa è il documento che raccoglie i principi fondamentali che regolano la vita della Repubblica e l’organizzazione dello Stato.

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I CITTADINI ITALIANI

Deputati Senatori

Parlamento Presidente

della Repubblica

ConsiglioSuperiore

della Magistratura

Capo del Governo

Ministri

eleggono

formano il

presiede il

nomina il

sceglie i

elegge il

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Quello che segue è il testo completo del poema originale scritto da Goffredo Mameli, tuttavia l'inno italiano, così come eseguito in ogni occasione ufficiale, è composto dalla prima strofa e dal coro, ripetuti due volte, e termina con un "Sì" deciso. Il resto del poema richiama episodi rilevanti della lotta per l'unificazione dell'Italia..

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Il tricolore italiano quale bandiera nazionale nasce a Reggio Emilia il 7 gennaio 1797, quando il Parlamento della Repubblica Cispadana, su proposta del deputato Giuseppe Compagnoni, decreta "che si renda universale lo Stendardo o Bandiera Cispadana di Tre Colori Verde, Bianco, e Rosso, e che questi tre Colori si usino anche nella Coccarda Cispadana, la quale debba portarsi da tutti". Ma perché proprio questi tre colori? Nell'Italia del 1796, attraversata dalle vittoriose armate napoleoniche, le numerose repubbliche di ispirazione giacobina che avevano soppiantato gli antichi Stati assoluti adottarono quasi tutte, con varianti di colore, bandiere caratterizzate da tre fasce di uguali dimensioni, chiaramente ispirate al modello francese del 1790. E anche i reparti militari "italiani", costituiti all'epoca per affiancare l'esercito di Bonaparte, ebbero stendardi che riproponevano la medesima foggia. In particolare, i vessilli reggimentali della Legione Lombarda presentavano, appunto, i colori bianco, rosso e verde, fortemente radicati nel patrimonio collettivo di quella regione: il bianco e il rosso, infatti, comparivano nell'antichissimo stemma comunale di Milano (croce rossa su campo bianco), mentre verdi erano, fin dal 1782, le uniformi della Guardia civica milanese. Gli stessi colori, poi, furono adottati anche negli stendardi della Legione Italiana, che raccoglieva i soldati delle terre dell'Emilia e della Romagna, e fu probabilmente questo il motivo che spinse la Repubblica Cispadana a confermarli nella propria bandiera.

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La ruota dentata ricorda che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro

L’ulivo rappresenta la volontà di pace dell’Italia

La stella è stata utilizzata per indicare l’Italia sin dal 1500

La quercia rappresenta la forza e la dignità del popolo italiano

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La Costituzione Italiana è entrata in vigore il 1° gennaio del 1948. E’ stata elaborata dopo la fine della Seconda guerra mondiale da un’Assemblea Costituente, formata dai rappresentanti dei diversi partiti che avevano partecipato alla Resistenza.Si compone di 139 articoli che:– definiscono i principi fondamentali dello Stato;– sanciscono i diritti e i doveri dei cittadini;– disciplinano l’ordinamento della Repubblica.

De Nicola firma la Costituzione

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Gli organi dello Stato

PARLAMENTO GOVERNO MAGISTRATURA

fa le leggi fa applicare le leggi punisce chi non rispetta le leggi

POTERELEGISLATIVO

POTEREESECUTIVO

POTEREGIUDIZIARIO

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PARLAMENTO

CAMERAdei deputati

(630 deputati)

SENATO(315 senatori)

CITTADINIche abbiano

compiuto 18 anni

CITTADINIche abbiano

compiuto 25 anni

FARE LE LEGGIPalazzo Madama a Roma, sede del SenatoMontecitorio a Roma,

sede del Parlamento

Parlamento

formato da

eletti dai eletti dai

ha il potere di

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GOVERNO

PRESIDENTEdel Consiglio

MINISTRI

PRESIDENTEdella Repubblica

PRESIDENTEdella Repubblica su proposta del

Presidente del Consiglio

FAR FUNZIONARE LO STATO APPLICANDO LE LEGGI

formato da

nominato dal nominati dal

ha il potere di

Palazzo Chigi a Roma, sede del Governo

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MAGISTRATURA

formata da

GIUDICI(o magistrati)

Per diventare magistrati occorre vincere un concorso pubblico

FAR RISPETTARE LE LEGGIe punire chi non le rispetta

ha il potere di

Simboli del potere giudiziario

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Il Presidente della Repubblica viene eletto dal Parlamento e dura in carica 7 anni. Egli rappresenta lo Stato, controlla che venga osservata la Costituzione, garantisce il funzionamento degli organi dello Stato. Può diventare Presidente della Repubblica ogni cittadino che abbia compiuto il 50° anno di età.

Giorgio Napolitano Il Quirinale a Roma, sede del Presidente della Repubblica

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Per garantire un buon governo e una buona amministrazione, la Repubblica italiana è suddivisa in 20 Regioni, suddivise in Province. Ogni Provincia, a sua volta, è suddivisa in Comuni (in Italia ce ne sono circa 8100).

STATO REGIONE PROVINCIA COMUNE

Italia Sicilia Messina Barcellona P. G.

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La Regione si occupa di

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La Provincia si occupa di

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Il Comune si occupa di

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Il Comune è costituito da un territorio più o meno vasto, delimitato da un confine, dentro il quale risiede un certo numero di persone.

In questo territorio ci sono: abitazioni, uffici, negozi, centri commerciali, fabbriche, strade, piazze, chiese, scuole, parchi, terreni coltivati, terreni incolti, boschi, fiumi e/o laghi, frazioni e borgate, abitazioni rurali sparse.

Per organizzare e far funzionare al meglio la vita di un paese o di una città e i servizi che la rendono migliore, occorrono alcune persone che decidano cosa fare, come fare, quando, con chi e per chi.

Non tutti i cittadini possono farlo, ma occorre che alcuni siano incaricati di AMMINISTRARE per nome e per conto di tutti gli altri.

Per questo motivo, ogni cinque anni, tutti i cittadini maggiorenni vanno a votare per eleggere un nuovo CONSIGLIO COMUNALE.

Vengono presentate delle liste di candidati ed ogni cittadino sceglie con il voto quello che preferisce.

I candidati che ricevono più voti sono eletti CONSIGLIERI COMUNALI.

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I CITTADINI MAGGIORENNI

IL CONSIGLIO COMUNALE IL SINDACO GLI ASSESSORI

LA GIUNTA COMUNALE

eleggono

sceglie

con il Sindaco formano

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Il Sindaco è il primo cittadino, viene eletto dai cittadini ogni cinque anni ed è a capo del Comune.Il Sindaco:nomina gli assessori (che collaborano con lui per amministrare settori come l’istruzione, i lavori pubblici, la gestione dei servizi sociali…);convoca e presiede le riunioni della GIUNTA e del CONSIGLIO;celebra matrimoni civili;provvede a che siano tenuti l’anagrafe, le liste elettorali, i registri di Stato civile ecc..

Candeloro Nania, il nostro Sindaco

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Il Sindaco e la giunta preparano gli ordini del giorno (gli argomenti da discutere e le decisioni da prendere) per le riunioni del Consiglio Comunale.

Il Consiglio Comunale delibera (decide) a maggioranza su ogni punto dell’ordine del giorno.

Il Consiglio Comunale approva i regolamenti comunali, il bilancio e le più importanti decisioni amministrative.

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• Amoroso Antonietta• Accetta Giuseppe• Benvegna Giuseppe• Bucolo Emanuele• Calderone Santi• Genovese Paolo Nicola• Lizio Rosario Pio• Marzullo Nicola• Scolaro Domenico• Sottile Antonino

La GIUNTA COMUNALE è formata dagli ASSESSORI nominati dal Sindaco, che assegna ad ognuno un incarico (servizi sociali, sanità, pubblica istruzione, viabilità, edilizia, ecc.).

La GIUNTA COMUNALE prepara le delibere da sottoporre alla discussione e alla votazione del CONSIGLIO COMUNALE e, se approvate, le fa eseguire.

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L’Amministrazione Comunale ha sede in un edificio, il Municipio. Il Municipio di Barcellona Pozzo di Gotto è situato sul ponte Longano, luogo della simbolica divisione della città tra Barcellona e Pozzo di Gotto.

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Barcellona e Pozzo di Gotto furono originariamente due distinti comuni. Anticamente, il primo costituiva un casale della città di Castroreale, mentre il secondo era alle dipendenze della vicina Milazzo.

Affrancatisi entrambi, Pozzo di Gotto divenne città libera con contratto vicereale del 22 maggio 1639: ebbe il suo stemma che rappresentava l'aquila reale ad ali spiegate sull'orifizio di un pozzo; l'immagine del pozzo evocava la memoria di quello fatto costruire dal nobile messinese Nicolò Goto, attorno a cui nacque il primitivo villaggio.

Barcellona fu elevata a Comune nel 1815 per deliberazione del Parlamento siciliano, ma ebbe la designazione definitiva dei suoi territori solo nel febbraio 1823.

I due comuni limitrofi, divisi solo dal torrente Longano, ma congiunti già per posizione ed interessi sociali ed economici, si unirono in unica città, per unanime consenso dei rispettivi collegi decurionali, nel 1835 con un Real Decreto.

Anche lo stemma fu unico e fu costituito da uno scudo spaccato: la parte superiore, partita, presenta, a sinistra, un'aquila svolazzante che esce dal pozzo , insegna di Pozzo di Gotto, a destra, un dio fluviale, personificazione del Longano, già stemma di Barcellona; nella parte inferiore due mani che si stringono stanno a simboleggiare la fratellanza dei due comuni unificati.

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Le mani che si stringono simboleggiano la fratellanza dei due comuni unificati

L’aquila svolazzante che esce dal pozzo rappresenta l’insegna di Pozzo di Gotto

Il dio fluviale, personificazione del Longano, stemma di Barcellona

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1. ALIQUÒ ANGELO

2. ARAGONA FABIO

3. BUCCA SIMONE

4. FUGAZZOTTO YLENIA

5. GIUNTA SALVATORE

6. LO MONACO VANESSA

7. MAIO GIANLUCA

8. SIGNORINO MELANIA

9. TORRE IVAN

10. VELLA MARTINA

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Il nostro programma

Il nostro programmaPER LA CITTÀ

Curare la manutenzione delle strade;

Dotare la città dei raccoglitori per la raccolta differenziata;

Pulire periodicamente la spiaggia;

Creare nuovi spazi verdi;

Convertire la vecchia stazione ferroviaria in centro ricreativo per i bambini;

Creare una convenzione con il Corpo dei Vigili Urbani per promuovere l’educazione stradale nelle scuole.

PER I BAMBINI

Realizzare delle strutture sportive per i bambini;

Ristrutturare i parchi della città attrezzandoli con giochi per bambini;

Tinteggiare e rifinire le facciate degli edifici pubblici.

PER LE SCUOLE

Dotare le scuole di attrezzature sportive;

Curare annualmente la manutenzione dei plessi scolastici;

Realizzare zone verdi;

Dotare le classi di un arredamento adeguato all’età degli alunni.