TESTATA A CURA DEI DOCENTI DELLA SCUOLA FLAVIA … Valeria De Sousa, Camilla Tazzini, Maria Chiara...
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IL MIO GIORNALINO
n. 8 Maggio-Giugno 2019
TESTATA A CURA DEI DOCENTI DELLA SCUOLA
E PER QUESTO NUMERO DEGLI STUDENTI DELLA SCUOLA MEDIA “CALAMATTA”:
FLAVIA PETRONILLI, ELENA AIELLO E MAYCOL FEULA (2 C)
IN QUESTO NUMERO… PER DIRE NO AL BULLISMO. FINALMENTE URLO p. 2 L’UOMO E’ CIO’ CHE MANGIA p. 4 TUTTI PRONTI A PARTIRE PER IL MITICO VIAGGIO p. 11 PROGETTO ARCHEOLOGIA: UN VIAGGIO NEL TEMPO NEI LUOGHI STORICI DELLA NOSTRA CITTA’ p. 20 L’ASSOCIAZIONE “MARE NOSTRUM” ARRIVA A SCUOLA p. 22 PER FARE UN FRUTTO CI VUOLE IL SEME p. 23 PIANETI D’ARTISTA p. 26
ENGLISH AND FUN p. 27
MAIL-ART ECOCOMIX- SALVIAMO IL PIANETA p. 28 PREMIAZIONE III D AL CONCORSO LA CITTADINANZA DEL MARE p. 29
LA III D E IL VIAGGIO NELLA PREISTORIA p. 30
MOSTRA CONCLUSIVA DEL PROGETTO “ARCHEOLOGIA UN TUFFO NEL PASSATO” p. 32
ALBUM FOTOGRAFICO p. 35
E anche questo anno scolastico volge ormai al termine. Tante sono state le iniziative che abbiamo raccontato nei precedenti tre numeri e molte altre sono quelle che troverete in questa uscita. Un’iniziativa, che si è tenuta presso l’Aula consiliare “Pucci” il 29 aprile scorso, nella quale gli alunni e i docenti si sono confrontati con un tema complicato, che merita attenzione e riflessione: il bullismo. Abbiamo avuto il piacere di avere con noi l’autore di un libro pubblicato di recente, protagonista di una “storia di straordinaria ingiustizia”, che ci insegna anche quanto sia importante lottare per realizzare i propri sogni. Sono ancora gli alunni della scuola media i protagonisti di un progetto sull’alimentazione, di cui vi mostriamo gli originali lavori in questo numero. Tutti in campo gli alunni di ogni ordine e grado invece, insieme a genitori, ex alunni e docenti, per lo spettacolo “Il mitico viaggio” che è andato in scena al Teatro Traiano il 14 e il 15 maggio e che è frutto di un laboratorio a cui hanno contribuito con passione e professionalità alcuni insegnanti del nostro istituto. E il viaggio nel tempo continua, in questo numero, con i contributi di alcuni alunni della scuola elementare e media che hanno preso parte attivamente ad un interessante progetto sull’archeologia della nostra città. Vi portiamo anche a spasso in una galassia ispirata a Keith Aring e ancora tanto talento artistico per le studentesse della scuola media “Borlone” che hanno partecipato al concorso “Mail-art ecocomix- Salviamo il pianeta”. Ringraziamo le insegnanti della scuola elementare e dell’infanzia per la consueta collaborazione e volontà di condividere con noi i risultati di riflessioni e progetti che vi presentiamo in queste pagine. Ora è arrivato il momento di augurare agli alunni delle terze della scuola secondaria di dare il meglio di sé negli esami finali e di continuare il loro percorso scolastico brillantemente. Un augurio di buone vacanze a tutti i colleghi e ai collaboratori scolastici. Le Prof.sse Claudia Demichelis e Rosalia Saponara
PER DIRE NO AL BULLISMO “FINALMENTE URLO
Diversità, bullismo e caparbietà sono solo alcuni dei temi che emergono da questo libro, che narra in
presa diretta la vicenda di una famiglia che negli anni Novanta si trasferisce in Svizzera, in un paesino
apparentemente tranquillo e sereno, “stile Heidi”, come dice la mamma, Felicia Tuturro. Ma qui
l’integrazione è difficile: gli italiani sono e restano stranieri e come tali non entrano mai davvero a far
parte della comunità, anche se lavorano duro e mettono su un ristorante di successo. O forse proprio
per questo. Fatto sta che Luca un giorno, mentre gioca con il fratellino e il suo cane, viene aggredito,
spogliato e abbandonato nella neve. La mamma lo raccoglie in fin di vita, gli interventi tardano, Luca
entra in coma.
La mamma non si arrende, continua a credere e sperare che suo figlio sopravviverà. Neanche Luca non
si arrende, comincia a respirare da solo e alla fine esce dal coma, anche se resterà tetraplegico. «Mi
sono svegliato dal coma: questo è stato il primo schiaffo morale a chi non credeva nelle mie
possibilità», dice oggi.
Il giorno 29 aprile gli alunni della
scuola secondaria del nostro istituto
hanno partecipato ad una giornata
speciale presso l’Aula Consiliare
“Pucci”. L’incontro dal titolo Per dire
no al bullismo. Finalmente urlo è
stato promosso in collaborazione
con l’Associazione Volontari
Ospedalieri e con il patrocinio del
Comune di Civitavecchia.
Hanno dialogato con gli alunni: Luca
Mongelli, autore del libro Finalmente
urlo. Storia di una straordinaria
ingiustizia, e sua madre Felicia
Tuturro. Tra i nostri ospiti Carla
Messano (AVO Fiumicino) e Luca
Vispi (Presidente del Consiglio
d’Istituto). In sala anche la gradita e
attiva presenza di Alessandra Lecis,
Assessore all’Istruzione.
Inizia allora un lungo percorso di riabilitazione in Italia, presso l’ospedale Bambino Gesù. Ma inizia
anche una storia di profonda ingiustizia e di omertà: nessuno in quel paese sembra aver visto e sentito
nulla; nessuno testimonia in favore di Luca e della sua famiglia. L’unico colpevole individuato sarà
addirittura il cane di Luca, che verrà di conseguenza soppresso.
Un racconto di rabbia e ingiustizia, ma
anche di rinascita perché Luca oggi
studia Scienze della Comunicazione
all’Università di Bari, dopo essersi
diplomato al Liceo Classico. Luca
testimonia che si può ricominciare a
vivere perché c’è gente come la
mamma Felicia che non smette per un
istante di credere nelle potenzialità del
figlio.
Altissima in sala l’attenzione degli
alunni e forte l’appello della Vice
Preside Prof.ssa Maria Grazia Pizzino e
delle insegnanti che hanno coordinato
l’evento, Prof.sse Claudia Demichelis e
Francesca Firicano, a non abbassare
mai il livello di attenzione verso atti di
bullismo di cui si può essere non
necessariamente vittime, ma anche
spettatori: l’appello a denunciare
questi atti per contribuire al benessere
della loro comunità, che oggi per loro
coincide con la classe, con la scuola, ma
che presto sarà l’intera società.
L’UOMO È CIÒ CHE MANGIA
Si è concluso il Progetto di educazione alimentare destinato alle classi seconde della scuola secondaria
di I grado che, durante l’anno scolastico, hanno lavorato alla realizzazione di un compito di realtà
finalizzato alla creazione di un nuovo menù per la mensa scolastica che tiene conto di criteri
nutrizionali condivisi e compatibili con le esigenze di tutti gli studenti.
“L’alimentazione è uno dei più importanti fra i diversi fattori che concorrono ad assicurare la tutela della
salute e la qualità della vita. Negli ultimi decenni il nostro rapporto con il cibo si è profondamente
modificato, sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, portando talvolta a comportamenti poco
razionali e in alcuni casi persino dannosi. L’educazione alimentare ci offre gli strumenti per nutrirci
bene, ossia per scegliere i cibi più adatti alle nostre esigenze e al tipo di vita che conduciamo, coscienti
che un giusto comportamento alimentare comincia dall’infanzia e deve accompagnarci, diversificandosi
nel tempo, in ogni età della vita”. (Prof.ssa Angela Tagliani)
Lo svolgimento di questo compito ha permesso agli alunni di consolidare le nozioni scientifiche
sull’alimentazione e di imparare il lessico specifico.
Ecco i lavori realizzati dalla 2 A:
Il Progetto di educazione alimentare ha visto gli alunni cimentarsi anche con la lingua spagnola,
creando un cartellone con “Las reglas de oro” per un’alimentazione sana e non solo…
Nicholas Guida, Iacopo Izzo, Serena Sergi, Ilaria Fratarcangeli – Classe 2 A
“Studiare una lingua straniera significa anche conoscere la cultura del paese in cui la lingua è parlata. Il
cibo ricopre, indubbiamente, un importante ruolo identitario; è l’espressione della cultura di un popolo. Il
cibo presuppone un tipo di esperienza immediatamente percepibile, non ha bisogno di mediazioni per
essere compreso. Ciò consente di osservare come attraverso l’alimentazione avvenga lo scambio tra
individui culturalmente differenti”. (Prof.ssa Rosalia Saponara)
I lavori realizzati dai ragazzi hanno lo scopo di valorizzare le peculiarità alimentari della Spagna nel
contesto della qualità dei prodotti, conoscere le eccellenze gastronomiche come patrimonio da
salvaguardare e promuovere, scoprire il territorio nelle sue particolarità.
Cominciamo con delle informazioni generali sulla Spagna e sulla sua capitale, Madrid…
Daniele Alocchi, Roberta Roselli, Valeria Di Donato – Classe 2 C
Siete pronti adesso per assaggiare i piatti tipici spagnoli?
Dolce o salato: chocolate con churros y tortilla de patatas
Greta Belvederesi, Martina Burchi, Daniele Fusini, Thomas Forrest – Classe 2 C
Las tapas, gratuite in tutta la Spagna tranne nel Paese Basco, dove si chiamano pintxos
Elena Aiello, Daniela Serpe – Classe 2 C
Il piatto tipico spagnolo per eccellenza: la paella, originaria della Comunità Valenziana
Valeria De Sousa, Camilla Tazzini, Maria Chiara Carlini, Melissa Dell’anno
Una zuppa fredda andalusa: il gazpacho
Simone Giacomini, David Zamboni, Giordano De Paoli, Gabriele Quartieri – Classe 2 A
Una parte del
lavoro è stata
dedicata a un
piatto tipico
venezuelano, la
arepa, per
omaggiare la terra
della nostra nuova
compagna di
classe.
Classe 2 B
TUTTI PRONTI A PARTIRE PER IL MITICO VIAGGIO!
Il 10 maggio 2019 abbiamo fatto visita ai docenti che hanno curato la regia dello spettacolo durante le
prove e abbiamo chiesto di illustrarci contenuti e obiettivi di questo interessante progetto in alcune
brevi interviste che riportiamo di seguito.
Prof.ssa Maria Luca: Ogni anno il problema principale è trovare un testo che possa suscitare
l’interesse di tutti, visto che ci rivolgiamo ad un pubblico vasto ed eterogeneo per età. L’anno scorso
abbiamo scelto una tematica più impegnativa, portando in scena I Promessi Sposi, ma c’è stata una bella
risposta anche da parte dei piccoli, che ovviamente non avevano una conoscenza letteraria dell’opera.
Hanno compreso la vicenda e l’hanno visibilmente apprezzata partecipando con applausi e sorrisi.
Quest’anno abbiamo voluto spingerci più in là, un po’ come la figura letteraria di Ulisse: i più piccoli
non sono stati coinvolti solo come pubblico, ma hanno partecipato al cast; questo grazie all’aiuto
prezioso delle maestre, che hanno lavorato con i bambini sulla storia di Ulisse, che hanno curato la
produzione di lavori e disegni.
Questo è il primo anno in cui possiamo realmente parlare di un progetto di istituto, anche se abbiamo
coinvolto solo poche classi dell’infanzia. Saremo ottanta persone sul palco, tra bambini, ragazzi e
adulti. E’ stato un progetto molto impegnativo, iniziato a ottobre e terminato a maggio con tre incontri
pomeridiani settimana. Gli attori hanno dovuto imparare testi, canzoni e balletti.
Nel corso di questo anno scolastico, nei
pomeriggi di lunedì, mercoledì e venerdì, la
scuola è stata in fervore per la preparazione
di uno spettacolo teatrale andato in scena il
14 e il 15 maggio presso il Teatro Traiano di
Civitavecchia, intitolato Mitico viaggio e
liberamente ispirato al poema epico
L’Odissea: alunni frequentanti le classi di
ogni ordine, genitori, ex alunni e docenti…
tutti in scena per proporci una vivace
rivisitazione del più mitico dei viaggi.
Complimenti e tutti!!!
La cosa più soddisfacente è stata l’adesione degli ex alunni, vedere il bellissimo rapporto che questi
hanno instaurato con i più piccoli: durante il laboratorio gli hanno dato consigli, li hanno applauditi
per incoraggiarli. Ci auguriamo davvero che, al di là dello spettacolo, questo progetto riesca a
trasmettere anche questa ricchezza: le relazioni e i momenti di crescita per tutti che questa attività ha
voluto favorire e valorizzare.
Prof. Rossano Artino: Il valore di questo progetto è stato più nel viaggio che nell’approdo potrei dire.
Il viaggio è stata questa stessa esperienza di squadra che abbiamo condotto in questi mesi di
preparazione, nella quale siamo andati incontro, proprio come il protagonista del “mitico viaggio”, a
momenti di sconforto e di euforia, tutti utili a rendere l’esperienza più ricca. Ciò ha dato all’approdo, al
prodotto finale, un valore prezioso. Abbiamo cercato di rendere lo spettacolo armonico in ogni sua
parte, al di là della singola scena. L’obiettivo era quello di rendere la storia digeribile per tutti: poter
fare in modo che anche gli alunni della scuola dell’infanzia potessero seguire bene la vicenda e riuscire,
dall’altra parte, a renderla gradevole anche ai più grandi, che la conoscono già. In quest’ultimo
obiettivo, la musica è stato un canale importante. Molti brani musicali, che sono stati riadattati nei
testi, appartengono al repertorio che i più grandi conoscono bene e ciò può far affiorare anche nei
genitori e negli adulti, che saranno spettatori del serale, i ricordi del loro personale viaggio, della loro
vita.
Prof.ssa Sandra Lombi: E’ stato un vero e proprio lavoro d’équipe. I brani sono stati scelti insieme
agli altri colleghi. Spesso qualcuno di noi faceva proposte che all’inizio ci sembravano fuori luogo e
proprio da queste riflessioni è nato un confronto continuo. Sono state soprattutto le insegnanti di
lettere a curare i testi, a riadattarli alle musiche originali in modo che fossero aderenti al contesto. In
questo modo si è riusciti a rendere divertente uno dei libri più attuali di sempre. Nell’Odissea c’è tutto:
ideali, storia, passione, spirito di avventura, l’incognito.
Prof.ssa Francesca Firicano: Abbiamo voluto avvicinare i ragazzi ai capolavori della letteratura
italiana in questi anni, adattandoli ad una narrazione più vivace. Abbiamo coinvolto il maggior numero
possibile di alunni per favorire dinamiche di integrazione, anche e soprattutto al di fuori del gruppo
classe. La trasversalità del coinvolgimento è stata fondamentale nel nostro lavoro. Tutti acquisiscono
una sorta di autonomia all’interno del mega-gruppo: i più grandi “tutelano” e guidano spontaneamente
i più piccoli e insieme si affronta la sfida del palco, che è metafora del crescere, dell’imparare a
prendere parola e ad esprimere se stessi. Abbiamo notato che ragazzi che in classe sono solitamente
timidi e che manifestano evidenti difficoltà nel relazionarsi, dimostrano tutt’altra personalità nel
laboratorio teatrale; questo perché qui nessuno ti dà un brutto voto e c’è semmai un momento
condiviso di ilarità e di leggerezza. Studenti e docenti si scoprono reciprocamente sotto una veste
diversa, durante le prove pomeridiane. Ci mettiamo tutti in gioco.
Prof.ssa Sesta Cherubini: Il viaggio è una metafora della vita. La vita, proprio come un viaggio, è fatta
di incontri, ostacoli, cose belle e cose brutte, cose da superare. Il nostro augurio è che gli alunni trovino
la strada più giusta e più dritta possibile. Noi ce la stiamo mettendo tutta, anche per favorire un clima
di scambio e di confronto tra grandi e piccoli. Il cast coinvolge bambini di tre anni, ma anche ex alunni
e genitori. Anche noi docenti referenti per la regia abbiamo lavorato in un confronto serrato, senza
ruoli stabiliti, ma curando insieme ogni aspetto della rappresentazione: scenografie, coreografie, testo
delle canzoni, musiche.
Un contributo di fondamentale importanza è stato quello della Prof.ssa Marina Granella, nella
produzione delle scenografie:
Prof.ssa Marina Granella: Sono una scenografa e ho cercato di rappresentare i luoghi magici
dell’Odissea, così come erano nel mio immaginario, con colori che pensavo potessero essere adatti alla
storia e utilizzando tecniche diverse. Si va dai paesaggi incantati alle magie di Circe. Mi sono divertita
molto, anche se bisogna ammettere che è stato un lavoro molto faticoso. Si tratta di scenografie
imponenti, delle dimensioni di 4 metri per 5. Mi pare che sia stato fatto davvero un buon lavoro.
Importante, in questo lavoro di squadra, è stato anche il contributo di genitori e di ex alunni.
Manuel Feula (ex alunno): E’ il terzo anno che partecipo a questo laboratorio. Ora frequento il primo
anno del liceo scientifico, ma sono molto affezionato a questa scuola e ai docenti. Mi piace dimostrare
agli altri le mie potenzialità e, in quest’anno, la partecipazione al laboratorio ha avuto per me un valore
aggiunto: mi sono sentito in qualche modo responsabile di tutti i bambini più piccoli, ho ritenuto
opportuno dare loro un esempio. Quest’anno mi sono state assegnate due parti: quella di Eolo e quella
di Dioniso. Sono sicuro che quest’ultima risulterà molto divertente per il pubblico.
Francesco Costa (genitore): L’amore per i figli ti spinge a fare cose impossibili, è proprio vero! Ed
eccomi qua, a fare la parte di un lupo cattivo che sbaglia favola, che dovrebbe acchiappare una
Cappuccetto Rosso che non c’è e che quindi resta affamato a vita. Io faccio un mestiere molto
impegnativo, non ho molto tempo, ma sono riuscito a trovarne per far piacere ai miei figli e questa
attività ci ha uniti ancora di più. E’ stata un’altra occasione per stare insieme a loro e per riuscire a
dare vita a qualcosa insieme.
Nelle nostre interviste non poteva mancare il protagonista dello spettacolo, insieme ad un’altra alunna
che avrà un ruolo importante, quello di Calipso.
Maycol Feula (2 C scuola media “L. Calamatta”): Io interpreto il ruolo del protagonista e mi piace
molto, perché Ulisse personifica l’avventura. L’anno scorso, in epica, abbiamo affrontato i poemi
omerici e l’Odissea è stato il mio preferito. Sono rimasto scioccato oltre che estremamente felice
quando quest’anno mi è stata assegnata la parte del protagonista! Ulisse per me è un uomo che vuole
liberare la sua patria e per questo, caparbiamente e astutamente, è pronto ad affrontare un
pellegrinaggio di venti anni. E’ il secondo anno che partecipo al laboratorio di teatro. E’ stato
complicato imparare copione, balli, canzoni, ma sono stato molto contento di prendere parte al
progetto.
Elena Aiello (2 C scuola media “L. Calamatta”): Io interpreto la parte di Calipso. Mi piace fare teatro,
sto in compagnia, leghiamo, facciamo amicizia, ci divertiamo. Il teatro unisce persone che hanno la
stessa passione. Il teatro è come una squadra dove ognuno deve fare la sua parte. Se ognuno non mette
il suo contributo, non interpreta bene la sua scena, può sconvolgere l’intero spettacolo. Il teatro ci aiuta
a pensarci come una comunità in cui ognuno deve fare la sua parte per l’armonia di tutti.
Vi deliziamo adesso con degli scatti che immortalano i momenti salienti dello spettacolo…
PROGETTO ARCHEOLOGIA: UN VIAGGIO NEL TEMPO NEI LUOGHI STORICI
DELLA NOSTRA CITTÀ
Elena Aiello e Flavia Petronilli, alunne della 2 C della scuola media, si calano nelle vesti di reporters e ci
raccontano quanto appreso durante l’uscita didattica del 7 maggio che ha coinvolto le classi seconde
del plesso “Calamatta” guidate dalla dottoressa Roberta Galletta con cui hanno ripercorso una delle
zone storiche più importanti di Civitavecchia: la Fortezza Giulia, più conosciuta come Forte
Michelangelo.
Il porto di Civitavecchia, fondato dall’imperatore Traiano nel 108 d.C. come porto di Roma, ha
rappresentato per molti secoli il centro degli scambi e dei contatti tra i popoli dell’antico “Mare
Nostrum”. Qui avveniva il commercio dell’allume, un minerale prezioso per quei tempi.
Il Forte Michelangelo venne edificato per proteggere la città da possibili attacchi; oggi è la sede della
Capitaneria di porto. All’interno si può ammirare la torre principale, denominata il maschio, distrutta
durante i bombardamenti del 1943 e volutamente ristrutturata senza rivestimenti in marmo per
mostrare la cicatrice della guerra, che è anche il simbolo del desiderio dell’uomo di salvare la torre.
La fortezza ospita inoltre la cappella di Santa Fermina e la grotta dove sostò per un periodo.
Finita la visita, la dottoressa Galletta ci ha salutati con una frase: “Chi conosce, ama, chi ama, protegge”.
Amiamo e proteggiamo la nostra città!
L’ASSOCIAZIONE “MARE NOSTRUM” ARRIVA A SCUOLA
Ecco un contributo degli alunni della 5 C t.p. del plesso Don Milani che, con l’aiuto delle maestre
Daniela e Susanna, ci raccontano la loro partecipazione al 40° Palio Marinaro di Civitavecchia.
“Per prepararci a partecipare al 40° Palio Marinaro, le nostre maestre ci hanno diviso in quattro gruppi
ognuno dei quali ha costruito degli aquiloni con i colori dei quattro rioni storici di Civitavecchia: San
Liborio, Cisterna Faro, Centro storico, Campo dell’oro.
Così, il 13 aprile ci siamo ritrovati al Forte Michelangelo! Ognuno di noi portava al collo un fazzoletto
con i colori del proprio rione. Poi, guidati dal comandante della Guardia Costiera, siamo andati alla
marina dove abbiamo fatto volare i nostri aquiloni”.
PER FARE UN FRUTTO CI VUOLE IL SEME
Al via la prima edizione del progetto didattico “Biocoltiviamo” che è stato accolto con grande
entusiasmo dagli alunni delle classi prime della scuola media.
Conoscere i segreti della coltivazione biologica serve a costruire un futuro migliore perché abbiamo
tutti bisogno di vivere in un mondo salubre, di mangiare cibi sani e di respirare aria pura.
La civiltà nasce dal semplice gesto di scavare un buco nella terra e infilarci un minuscolo seme, così,
ripercorrendo un viaggio dal Neolitico a oggi, i nostri studenti hanno appreso la storia della
coltivazione e della concimazione.
“Coltivare è il gesto più antico ed è proprio partendo da questo gesto che gli alunni sono stati guidati alla
scoperta dei saperi e di quel rapporto che unisce l’uomo agli elementi della natura.
Il progetto ha spinto i ragazzi a riconoscere il legame tra la terra, fonte di nutrimento per l’uomo, e il
rispetto verso di essa, con lo scopo di renderli più consapevoli e sensibili nei confronti dell’ambiente che li
circonda”. (Prof.ssa Sonia Bove)
L’attività si è concretizzata, infine, in una parte laboratoriale che ha portato alla realizzazione di un
orto e creazioni artistiche con l’utilizzo di diversi materiali naturali.
Asciutti F., Cirillo I., Giannini E., Luzzitelli C, Mandaro N., Pazzaglia A.
Maccarini D, Reale A.
1A
Baldi Camilla, Baldi Matilde
Curzi Andrea, Curzi Simone, Mori Flavio
1B
Cappelletti S., Ligori V., Minervino G., Ponzo Yuri, Rasicci Danny, Sturiale Valerio
Olivetti N., Ricci V.
1C
1D
PIANETI D’ARTISTA
Riportiamo di seguito una breve intervista alla Prof.ssa Granella.
Prof.ssa Marina Granella: Il lavoro è stato realizzato con venti mattonelle. Ogni alunno ha realizzato
così una parte del complessivo sfondo con una campitura che ha visto l’uso di tempere e di uno
spazzolino da denti per la creazione delle stelle della galassia. Si è cercato di far comprendere ai
ragazzi la consistenza dei pianeti realizzandoli con diversi materiali: i pianeti gassosi sono stati
realizzati con palline di polistirolo; quelli più rocciosi con il DAS. La Terra è sezionata e da uno spicchio
riusciamo a intravedere il nucleo, il mantello e la crosta terrestre.
Nell’ambito della programmazione di scienze
svolta con la Prof.ssa Stefania Federici,
abbiamo voluto applicare le conoscenze
teoriche di astronomia alle tecniche artistiche
che abbiamo imparato. E così, riflettendoci
tutti insieme, è nata l’idea di affidare a delle
figure ispirate all’artista Keith Aring il compito
di sorreggere i pianeti. Il lavoro è stato reso
possibile grazie alla guida, alla professionalità
e alle grandi capacità della Prof.ssa Marina
Granella.
(Gli alunni della classe 3 B Scuola media “L.
Calamatta”)
MAIL ART ECOCOMIX – SALVIAMO IL PIANETA
Le ragazze che si sono classificate ai primi tre posti sono state: Martina Matricardi (3D), che con
tecnica mista – tempera, acquarello e uniposca- ha immaginato il mondo nel futuro, Elisa Dolce (2D)
che con il suo collage ha disegnato il mare prima - sommerso dalla plastica- e dopo – pulito con pesci e
conchiglie - e Sara Pontani (2D) che, utilizzando un colore naturale creato con i fondi del caffè, ha
disegnato e colorato un fumetto.
Il 30 maggio si è tenuta la premiazione del
concorso MAIL ART 2018-2019 organizzato
dal Liceo Artistico di Civitavecchia.
Quest’anno sono state coinvolti gli alunni del
comprensorio (Civitavecchia, Santa Marinella,
Tolfa e Allumiere) frequentanti la 2^ e 3^
media.
Il tema proposto era: ECOCOMIX ….”salva
l’ambiente” e poteva essere utilizzata
qualsiasi tecnica grafica ed espressione
artistica, creatività e fantasia … l’unico limite
era il formato del foglio!
Le insegnanti di arte e immagini, Anna
Biferali e Francesca Musolino, hanno
proposto questa attività durante le ore
scolastiche, ascoltando i progetti di lavoro
che ogni ragazzo/a aveva ideato e
sostenendoli nelle loro scelte. Molti di loro si
sono proiettati in questa nuova avventura
con la passione e la creatività che fa parte del
loro modo di essere.
La giuria era composta da quattro esperti di
arte insieme ad alcune classi del liceo
artistico che, seguendo specifiche linee guida
(corretto utilizzo delle tecnica grafica scelta,
tema scelto, composizione…), hanno stilato
una graduatoria assegnando ai primi tre
ragazzi di ogni scuola una targa
rappresentante la loro opera.
Tutti i ragazzi partecipanti sono stati bravissimi: è stato disposto un pannello, per ogni istituto, con
apposti tutti i lavori dei partecipanti!
PREMIAZIONE DELLA III D AL CONCORSO LA CITTADINANZA DEL MARE
La classe III D della Scuola Primaria “Don Milani” il giorno 11 aprile si è recata al Terminal Crociere per
la premiazione del Concorso “La Cittadinanza del Mare”, avvenuta da parte del Direttore Generale per
lo Studente, l’Integrazione e la Partecipazione Giovanna Boda.
La manifestazione, con nostra gioia, si è conclusa con un’esercitazione operativa di soccorso in mare
operata dalla Guardia Costiera, con l’intervento di motovedette, un elicottero AW139 e un
aerosoccorritore marittimo che ha proceduto al recupero del naufrago.
Come premio abbiamo ricevuto una mattinata di pesca, che sfrutteremo il 31 maggio, non vediamo
l’ora!
LA III D E IL VIAGGIO NELLA PREISTORIA
Mercoledì 22 maggio 2019 noi alunni della classe III D, con le maestre Nicoletta, Rosanna, Daniela,
Carla, nel teatro della scuola “Don Milani” abbiamo interpretato la recita intitolata “Indiana Jones e la
macchina del tempo”.
Dopo aver fatto le prove generali abbiamo impiegato parecchio tempo per trucco e parrucco, proprio
come dei veri attori!
Appena la maestra ha aperto il sipario molti di noi dall’emozione non ricordavano più le battute, ci
tremavano mani e gambe! Le maestre ci hanno tranquillizzato e poi ci siamo immedesimati nei
personaggi.
Che emozione, sembrava di ripercorrere tutta la preistoria, dalle origini dell’Universo fino all’uomo del
Paleolitico, con un salto nel Teatro dei Burattini dove c’erano il mitico Pinocchio, con il babbo Geppetto
che lo stava costruendo, dopo che il suo amico Mastro Ciliegia gli aveva regalato un pezzo di legno.
Successivamente ci siamo scatenati con “Occidentali’s karma”, per poi rasserenarci con il saggio di
flauto diretto dal nostro mitico maestro Alessandro! E con nostra sorpresa è arrivata anche la banda
Ponchielli che ci ha omaggiato suonando “Indiana Jones”. Siamo rimasti stupefatti, ci sono venuti i
brividi per quanto sono bravi!
Abbiamo concluso il tutto con un saluto nella lingua dei segni, dal momento che quest’anno abbiamo
studiato i vari tipi di comunicazione, partendo dall’uomo preistorico che all’inizio comunicava con i
gesti poiché non sapeva parlare, in quanto la laringe era posizionata in un luogo alto della gola che non
gli permetteva di articolare i suoni.
Questa recita è stata la più bella fino ad ora, vediamo il prossimo anno scolastico.
Intanto lunedì 5 replichiamo, questa volta non per i nostri genitori, ma per i nostri compagni delle
altre classi.
Abbiamo continuato a viaggiare nella preistoria, con la tessitura. Come dei veri tessitori abbiamo
intrecciato il filo nel telaio, creando l’ordito e la trama e realizzando dei simpatici braccialetti.
MOSTRA CONCLUSIVA DEL PROGETTO “ARCHEOLOGIA: UN TUFFO NEL
PASSATO”
Si è concluso positivamente con la manifestazione di maggio il Progetto d’Istituto “Archeologia: un
tuffo nel passato” a.s. 2018/19.
Dal 20 al 24 maggio è stato possibile visitare la bellissima mostra ospitata nella palestra della Scuola
Secondaria di Primo Grado “Luigi Calamatta”, con gli elaborati degli alunni delle diverse fasce d’età, dai
più piccoli della Scuola dell’Infanzia ai più grandi della Scuola Secondaria di Primo Grado.
Gli alunni si sono cimentati, grazie all’aiuto degli insegnanti, con diversi lavori veramente originali.
Il Progetto ha avuto come obiettivo principale la sensibilizzazione degli alunni al mondo
dell’archeologia e al rispetto dei Beni Culturali; fin dall’infanzia i bambini devono capire che il passato
è importante e il patrimonio antico va conservato, partendo da quello della nostra città.
I bambini della Scuola dell’Infanzia sono partiti dalla conoscenza del corpo umano, per passare
attraverso la propria storia alla scoperta della propria città, dell’ambiente circostante e dei principali
metodi tradizionali e moderni di coltivazione ed allevamento, con lo scopo di sensibilizzare le giovani
generazioni al rispetto dell’ambiente. Dopo la conoscenza dell’ambiente attuale, hanno fatto “un tuffo
nel passato” dalla comparsa dei primi esseri viventi nel mare, a quelli sulla terra: i dinosauri. I bambini
sono stati guidati poi alla scoperta degli animali che esistevano nell’età della pietra e quindi coevi
all’uomo, cercando di far notare loro analogie e differenze con gli animali attuali. Infine hanno svolto
un breve percorso alla scoperta dell’uomo preistorico, facendo confronti tra ieri e oggi.
Il Progetto ha inteso far conoscere agli alunni delle classi prime e seconde della Scuola Primaria la
nostra città di Civitavecchia, sensibilizzandoli al rispetto del mare, della spiaggia, dei beni culturali
della città e della segnaletica stradale.
Gli alunni delle classi terze sono stati guidati alla conoscenza delle figure dell’archeologo e
dell’antropologo ed alla preistoria del nostro territorio.
Le classi quarte hanno studiato popoli che hanno fatto dell’acqua una risorsa; il Progetto ha dato
l’opportunità di far notare agli alunni l’importanza del mare e dei fiumi e i cambiamenti che sono
avvenuti nel corso della storia. Tra tutti i popoli quello sicuramente che più ha affascinato è stato il
popolo Egizio, su cui gli alunni si sono soffermati.
Le classi quinte si sono concentrate sulla conoscenza del mondo etrusco e romano, di cui il nostro
territorio è ricco.
Le classi prime della Scuola Secondaria di Primo Grado hanno conosciuto il mondo medioevale che li
circonda.
Le classi seconde hanno compreso che fin dall’antichità il mare è stato una risorsa per l’uomo,
cominciarono così i primi traffici commerciali che tuttora proseguono.
Le classi terze si sono concentrate sulla storia dell’umanità nel tempo e nello spazio ed hanno scoperto
le radici della specie umana, riallacciando le fila della nostra storia tra genetica, popoli e lingue,
prendendo coscienza che in ambito scientifico le razze umane non esistono.
Il Progetto è stato svolto sottoforma laboratoriale ed ha coinvolto tutte le discipline, partendo dalla
storia, si è passati per la musica, la motoria e l’arte con le melodie, le danze, le incisioni, le pitture, i
papiri, i mosaici, tipiche di ogni popolazione studiata, per l’italiano con poesie, filastrocche lettura di
libri e rappresentazioni teatrali a tema, con la geografia con gli spazi geografici dei vari popoli, scienze
con la flora e la fauna tipiche dell’epoca studiata, l’evoluzione dell’uomo e la scoperta delle radici della
specie umana.
La mostra ha avuto un notevole afflusso ed insegnanti e alunni hanno ottenuto tanti complimenti.
La mostra si è alternata a spettacoli teatrali a tema delle varie classi.
Credo che con questo progetto gli alunni abbiano preso consapevolezza dei Beni Culturali della nostra
città e dell’importanza della ricostruzione storica. Spero che ciò li faccia diventare un domani cittadini
più responsabili alla conservazione delle bellezze archeologiche locali e non, perché è dal passato che
si parte per arrivare al futuro.
Referente del Progetto
Dott.ssa Nicoletta Romano
ALBUM FOTOGRAFICO
Vi proponiamo in queste pagine una carrellata di fotografie per documentare alcuni progetti di
istituto…
I nostri alunni a Milano per la finale dei Giochi matematici:
Cristian Marri e Sara Scocco 5 A “Don Milani” Patrizio Aleandri 4 B “Borlone”
Matteo Percussi 2 C “Calamatta”
Letizia Marconi della 3 B “Calamatta” disegna la locandina dello spettacolo teatrale “Mitico viaggio”:
Le classi terze dei plessi “Calamatta” e “Borlone” in visita alla centrale termoelettrica Torre Valdaliga
Nord:
Le classi prime del plesso “Calamatta” per il centro storico di Civitavecchia con il Progetto di storia
locale e del territorio:
L’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani” durante il saggio musicale di fine anno: