Tesina piante utili - Avventura Team · Diffusa in quasi tutto il mondo è considerata infestante....

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Avventura Team Scuola Nazionale AICS per la formazione degli istruttori di sopravvivenza PIANTE UTILI ALLA SOPRAVVIVENZA Gianluca Barco

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Avventura Team

Scuola Nazionale AICS per la formazione degli istruttori di sopravvivenza

PIANTE UTILI ALLA SOPRAVVIVENZA

Gianluca Barco

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INTRODUZIONE

Conoscere le proprietà delle piante più diffuse potrebbe rivelarsi un valido aiuto in caso di situazioni di emergenza. I nostri nonni non avrebbero sicuramente avuto bisogno di questo piccolo elaborato ma, ai giorni nostri, la comodità di trovare tutto pronto ci concede un certo lassismo culturale su tanti aspetti, non ultimo la conoscenza di ciò che la natura ci offre. Non basta però la sola conoscenza delle piante e delle loro proprietà: per ottenere la massima efficacia dalle erbe si devono conoscere i procedimenti per estrarne gli elementi positivi, come applicarli e se possono essere usati esternamente o internamente. Le diverse erbe e i diversi trattamenti richiedono metodi diversi. Le proprietà delle piante posso essere:

• decongestionante: diminuisce l'apporto sanguigno in una data parte del corpo; • astringente: limita la secrezione dei liquidi; • emolliente: risolve uno stato infiammatorio; • analgesica: attenua il dolore; • tonica: rafforza l'organismo in generale; • digestiva; • antinfiammatoria: attenua uno stato infiammatorio; • antielmintica: elimina svariati tipi di vermi o elminti parassiti; • antisettica: proprietà di impedire o rallentare lo sviluppo dei microbi; • antispasmodica: attenua gli spasmi muscolari, e rilassa anche il sistema nervoso; • colagoga: facilita la secrezione biliare verso l'intestino; • stimolante: rinvigorisce e attiva il sistema nervoso e vascolare; • stomachica: agevola la funzione digestiva; • febbrifuga: abbassa la temperatura corporea; • emmenagoga: regola il flusso mestruale; • vermifuga: elimina i vermi intestinali.

Per uso interno Infusi Si ottiene un infuso versando acqua bollente, o quasi, sulla pianta o su parti di essa. Attendere 5 minuti (di più per le piante più dure) prima di bere il preparato. È il metodo di preparazione della camomilla o del the. In chimica il processo si chiama “estrazione a caldo”. Viene sconsigliato quando la pianta cresce in condizioni di inquinamento perché procedendo con l'infuso si estraggono anche i veleni! Si possono ricavare anche degli infusi da fonti insolite come gli aghi di pino: ricco di vitamina C è più pratico che non masticare la corteccia. Decotti Bollite la pianta fino per quanto necessario in modo da ricavare l'essenza dell'erba. Vale la stessa precauzione per gli infusi (estrazione a caldo!). Più la pianta è costituita da tessuti resistenti più lunga deve essere la bollitura. I decotti in genere servono per la corteccia, i gambi, le radici e i semi. Il caffé preparato con la caffettiera è un infuso. Macerazioni Tagliuzzate o pestate la pianta e lasciatela in acqua per parecchie ore. Utilizzate il preparato entro 12 ore al massimo.

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Polveri Essiccate la pianta e poi pestatela. Attenzione che le polveri sono molto concentrate in quanto la pianta ha perso tutta l'acqua.

Per uso esterno Cataplasmi Tagliuzzate o pestate la pianta fino ad ottenere una poltiglia, poi fatela scaldare. Contrariamente a quanto si crede comunemente il cataplasma non deve essere molto caldo. Applicatelo sulla zona interessata e toglietelo dopo 5 minuti, poi scaldatelo e riapplicatelo. Impacchi Immergete un pezzo di stoffa o tessuto oppure una zolla di muschio adatto al caso in un decotto o un infuso concentrati e teneteli sulla zona lesa per una decina di minuti. Fasce medicamentose Si tratta semplicemente di impacchi ottenuti con miscele meno concentrate. Cambiate le prime fasciature su una ferita o una ulcerazione ogni 2 ore, poi aumentate gradualmente il periodo che intercorre tra un cambio e l'altro fino ad un massimo di 12 ore.

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BREVE ELENCO DELLE PIANTE UTILI

Borsa del pastore comune (Capsella bursa-pastoris)

Diffusa in quasi tutto il mondo è considerata infestante. In Italia è presente su tutto il territorio (scarseggia nella fascia alpina). È usata la parte aerea della pianta per fermare le emorragie. È anche buona da mangiare. Piantaggine (Plantago lanceolata)

Cresce ovunque: prati, campi, strade, fino in collina. Le foglie sono disponibili tutto l'anno e sono usate come radicchio, crude in insalata, oppure cotte come gli spinaci. Si usa per curare le distorsioni ma anche contro diarrea, disturbi gastrointestinali e mal di denti. Possiede doti fortemente cicatrizzanti: le foglie minutamente tritate poste a contatto con una ferita tramite bendaggio favoriscono una rapida guarigione della ferita stessa e bloccano le emorragie. È consigliato l'uso contro le congiuntiviti e le infiammazioni palpebrali.

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Ortica (Urtica dioica)

Diffusa in tutto il mondo, preferisce i luoghi umidi vicini alle zone abitate. È indicata in tutti i tipi di emorragie, è diuretica e, in alcune persone, attenua la reazione allergica ai molluschi ed ai crostacei. Sambuco (Sambucus)

Comunissimo lungo le siepi campestri, nei boschi e presso i casolari di campagna, nonché alla periferia delle città, dove rappresenta un relitto della vegetazione spontanea. Le grandi ombrelle bianche dei fiori possono essere utilizzate per fare una tisana che favorisce la sudorazione: questa è utile per abbassare la febbre o per eliminare un'infezione. Le bacche viola possono essere bollite per fare uno sciroppo contro la tosse. Tutte le parti della pianta sono tossiche per la presenza di cianuro e vari alcaloidi. Fanno eccezione i fiori e le bacche mature (ma non i semi al loro interno).

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Arnica (Arnica montana)

L'Arnica montana cresce nei climi freddi ad altitudini elevate. Predilige terreni sabbiosi, boschi di conifere e prati di montagna. Ha proprietà cicatrizzanti, antinfiammatorie, diuretiche, emollienti ed espettoranti. Un tempo questa pianta era utilizzata come veleno. Non sono noti antidoti. Assenzio maggiore (Artemisia absinthium)

L'Assenzio è un'erbaccia universale diffusa in tutta Europa. Le foglie e i fiori possono essere utilizzati per liberarvi dai vermi che si annidano nel vostro intestino. I germogli freschi sono adatti a respingere gli insetti (pulci e tarme) e topi, mentre un infuso della pianta fa allontanare le lumache dagli orti (i composti lattoni sesquiterpenici sono fortemente insetticidi).

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Consolida maggiore (Symphytum officinale)

Diffuso nei luoghi paludosi, nei fossi, nei canali e torbiere; ma anche nei prati umidi e margini dei boschi. Si può trovare dal piano fino a 1300 m s.l.m. È la miglior erba per aiutare le ossa rotte a risaldarsi. Contiene amido e zuccheri, soprattutto nelle radici, ed è ricca di mucillaggine (sostanza resinosa) e di tannino. È conosciuta dai contadini come “erba delle ossa”. L'azione chimica consiste nel ridurre il gonfiore nel punto di frattura e favorire il risaldarsi delle ossa. La radice può essere utilizzata per ingessature in quanto essiccando diventa rigida a causa della mucillaggine prestandosi bene allo scopo. Se cucinando vi avanza del grasso, mescolatelo ad una pari quantità di Consolida finemente tritata per lenire gli strappi muscolari. Quando usate il gambo o le foglie sulla pelle, bollitela per circa 15 minuti per ammorbidire la peluria appuntita che altrimenti darebbe fastidio. Non buttate il succo perché è ricco di vitamine e minerali e, freddo, lenisce le ustioni. Berlo inoltre mitiga la tosse ed è un buon sistema per reidratarvi se avete la dissenteria. Anche se le foglie hanno un buon sapore la tisana, come tutte le buone medicine, ha un sapore orribile! Taràssaco comune (Taraxacum officinale)

Cresce dovunque e lo si può trovare facilmente nei prati, negli incolti, lungo i sentieri e ai bordi delle strade. È un diuretico efficace, cioè fa orinare di più, e questo può aiutarvi ad eliminare le infezioni e a dissolvere gli ematomi. Mangiatene le foglie, anche se non hanno un sapore gradevole, in alternativa seccate o (ancora meglio) arrostite le foglie per fare un caffè.

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Digitale purpurea (Digitalis purpurea)

Cresce nei boschi e nei prati aridi dell'Europa centro-meridionale, spesso inselvatichita. La digitalina, un cardiotonico, è estratta da questa pianta. Applicata ad un taglio fermerà un'emorragia. Dovete solo prendere qualche foglia e ridurla in poltiglia. Schiacciate le foglie finché non perdono il liquido che contengono ed applicatelo alla ferita. Enula campana (nome scientifico Inula helenium)

Pianta alta e caratteristica, assomiglia un po' al girasole. Diffusa nei fossati, nei campi e persino ai bordi delle strade. Questa pianta ha proprietà balsamiche calmanti della tosse (bronchite acuta e cronica). Come uso esterno viene indicata valida per risolvere problemi della pelle come eczema oppure herpes (ma anche punture di insetti). Recentemente è stata dimostrata anche una certa attività antibatterica. Parti usate: soprattutto la radice dalla quale si ricavava conserve, estratti e acqua distillata. Periodo di raccolta: autunno o inizio primavera da piante adulte.

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Menta (menta piperita)

La pianta è originaria dell'Europa e la coltivazione è diffusa in tutto il mondo. Talvolta la si trova allo stato selvatico insieme alle sue specie di origine. È indicata come digestivo, contro le irritazioni cutanee e il raffreddore. Achillea millefoglie (Achillea millefolium)

Specie comune soprattutto nell'Italia settentrionale. Fiorisce in zone campestri incolte, nelle paludi e lungo i margini dei sentieri fino a 2200 metri s.l.m. È un emostatico eccezionale (impiegata già dall'esercito Romano). Usate le foglie e le corone come impiastro, o schiacciate le foglie ed applicate il succo al taglio. È anche un moderato antisettico. Può essere usata al posto della camomilla in quanto contiene azulene e nei disturbi digestivi. Non ne avete bisogno di molto: una manciata di foglie per litro d'acqua. Potete usare la pianta finemente tritata come medicamento per le ferite mescolando ad una pari quantità di grasso.

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Mirtillo nero (Vaccinium myrtillus)

La specie si trova in Eurasia e in America del Nord. In Italia il genere Vaccinium è rappresentato solo nel Nord e sui monti del Centro. Il mirtillo comune è la cura per la diarrea più gustosa disponibile per il sopravvissuto: i frutti essiccati hanno infatti proprietà astringenti. Muschio di sfagno (Sphagnum)

Lo sfagno è un genere di muschio a fibra lunga che cresce nelle torbiere e in zone paludose. Durante la I Guerra Mondiale, quando diminuirono le scorte di cotone per le bende, venne impiegato come medicazione coprente il muschio di sfagno sterilizzato e seccato. Si scoprì che conteneva antibiotico.

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Polmonaria (Pulmonaria officinalis)

È la specie forse più diffusa in Europa, chiamata "officinalis" da Carlo Linneo in quanto usata nelle farmacie dell'epoca nella cura della tosse e delle malattie del petto, forse per la sua dura pelosità (effetto espettorante). Il suo impiego locale cura le ferite. Prezzemolo (Petroselinum crispum)

È una pianta biennale, originaria delle zone mediterranee. Cresce spontaneamente nei boschi e nei prati delle zone a clima temperato. L'impacco di foglie pestate è usato per lenire punture di insetti, contusioni e mal di denti. Il prezzemolo ha proprietà diuretiche e sudorifere.

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Resina di pino

Questa e un utile antisettico che potete spalmare sui tagli. Può servire anche come otturazione temporanea per i denti. Salicaria (Lythrum salicaria)

È una specie presente e diffusa in tutta l'Europa che colonizza prevalentemente le zone nei pressi dei corsi d'acqua. Per via interna esplica azione astringente e antidiarroica. Per uso esterno, si applica su verruche ed eczemi ed e un buon cicatrizzante delle ferite.

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Tanaceto (Tanacetum vulgare)

In Italia è una pianta comune su tutto il territorio. Mangiatene le foglie e i fiori per liberarvi dai vermi. Tiglio (Tilia)

Il tiglio vegeta nelle zone fredde e umide ed è usato come pianta ornamentale nei giardini. Le proprietà curative sono nei fiori: è tranquillante, antispastico e contro l’insufficienza renale o epatica. Nell’uso esterno ha proprietà cicatrizzanti.

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Viola (Viola odorata)

Conosciuta come viola mammola, è una specie del genere viola, diffusa nelle regioni a clima temperato. Si impiega tutta la pianta. Ha poteri espettoranti e stimolanti, è attiva contro la tosse, l’angina e i problemi respiratori. Allevia inoltre il mal di testa, le forme nervose e l’insonnia. Si applica anche sulle ferite come cicatrizzante.

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SOMMARIO

INTRODUZIONE 2

Per uso interno 2 Per uso esterno 3

BREVE ELENCO DELLE PIANTE UTILI 4 Borsa del pastore comune 4 Piantaggine 4 Ortica 5 Sambuco 5 Arnica 6 Assenzio maggiore 6 Consolida maggiore 7 Tarassaco comune 7 Digitale purpurea 8 Enula campana 8 Menta 9 Achillea millefoglie 9 Mirtillo nero 10 Muschio di sfagno 10 Polmonaria 11 Prezzemolo 11 Resina di pino 12 Salicaria 12 Tanaceto 13 Tiglio 13 Viola 14