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Legnaro, 25 Febbraio 2014

Evoluzione e controllo della flora infestante in agricoltura conservativa

con particolare riferimento alla sperimentazione in corso

Donato Loddo, Valentina Gasparini, Giuseppe Zanin

[email protected] DAFNAE - Università di Padova

Fare agricoltura conservativa (PSR mis 214/i azione 1 e 2): i problemi e le possibili soluzioni

Fare agricoltura conservativa: i problemi e le possibili soluzioni

AGRICOLTURA CONSERVATIVA

Adottata su ampie superfici a livello mondiale, oggetto di vari programmi di sostegno e diffusione in Europa per i molteplici benefici che si ritiene sia in grado di apportare

Veneto: PSR 2007-13 misura 214/i azione 1 e 2

2 Legnaro, 25 Febbraio 2014

Ambientali

Economici

Gestionali


Sistema basato su tre pilastri (FAO 2012)

• Disturbo minimo del suolo

• Copertura del suolo con residui colturali

• Rotazioni colturali

Differenza principale con metodo convenzionale è la MANCANZA del RIVOLTAMENTO DELLA FETTA





Il passaggio all’agricoltura conservativa richiede un cambiamento di molti aspetti tecnici della gestione agronomica delle colture

La gestione delle infestanti è particolarmente complessa in agricoltura conservativa, soprattutto nel periodo di transizione

(primi 3-4 anni)


Manca il controllo meccanico dovuto alle lavorazioni del suolo, maggiore dipendenza dall’uso di erbicidi chimici

Evoluzione flora infestante

CAMBIA LA GESTIONE AGRONOMICA

CAMBIANO LE CONDIZIONI AMBIENTALI

CAMBIA LA FLORA INFESTANTE PRESENTE

Le specie infestanti devono adattarsi alle condizioni ambientali dei campi coltivati caratterizzati da una serie di disturbi (lavorazioni del suolo, diserbi, raccolta) legati all’attività agricola



Riduzione lavorazioni suolo

Clements et al. (1996)

Accumulo semi in superficie



Accumulo semi infestanti in superficie


Profondità (cm) Dormienza Germinazione Mortalità

0-1,5 BASSA ALTA ALTA

1,5-5,0 BASSA ALTA MEDIA

5,0-12,5 MEDIA BASSA BASSA

12,5-25,0 ALTA MOLTO BASSA BASSA


La non lavorazione o la minima lavorazione del suolo determinano un ambiente più stabile e quindi l’elevata probabilità di successo riproduttivo favorisce specie con SEMI caratterizzati da:

BASSA PERSISTENZA

RIDOTTA DORMIENZA

AMPIO PERIODO DI GERMINAZIONE

Le graminacee e le composite sono le famiglie botaniche che più traggono vantaggio in agricoltura conservativa



Taraxacum officinale


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La non lavorazione del suolo facilita lo sviluppo e la sopravvivenza di apparati radicali profondi, estesi e degli organi vegetativi sotterranei

Specie biennali e perenni tendono a diffondersi nei terreni non lavorati lungo fossi, scoline e incolti


Cirsium arvense Lactuca serriola


Sperimentazione 2011-13

Collaborazione tra Veneto Agricoltura e DAFNAE – Università di Padova

Obiettivi • Studiare l’evoluzione della flora infestante nel passaggio da

agricoltura convenzionale a conservativa

• Evidenziare eventuali criticità relative al controllo delle infestanti nell’ambito della Misura 214/i azione 1



Misura 214/i azione 1 Prescrizioni relative al controllo delle infestanti

Impegni Frazionare e/o localizzare gli interventi di controllo delle infestanti sulla coltura principale.

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Limiti e condizioni Divieto di fertilizzazione, diserbo, utilizzo di agrofarmaci e asportazione delle colture di copertura (cover crops).

Al fine di devitalizzare la cover crop, sono ammessi esclusivamente principi attivi disseccanti totali (es Gliphosate, Glufosinate Ammonio e Glifosate Trimesio).



Rilievi floristici periodici condotti in alcune aziende di Veneto Agricoltura su terreni gestiti ad agricoltura conservativa (Misura 214/i azione 1)

Az. Diana – Bonisiolo (Tv) Az. Sasse Rami – Ceregnano (Ro)

Az. ValleVecchia – ValleVecchia (Ve)

Colture monitorate

Grano Colza Mais Soia

Cover Crops

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I rilievi hanno evidenziato nella fase di transizione una dinamica della flora infestante conforme alle attese, con cambiamento della composizione botanica e diffusione di specie tipiche dei campi non lavorati

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Sperimentazione 2011-13 (Risultati)


Evoluzione della Flora infestante

Specie infestanti più diffuse nei terreni ad agricoltura conservativa Aziende DIANA, SASSE RAMI e VALLEVECCHIA

Gruppo Biologico

Famiglia Botanica

Tipo banca semi

Specie principali Esempi

Terofite Composite 2 Sonchus oleraceus; Senecio vulgaris

Terofite Graminacee 1-2 Digitaria sp; Alopecurus sp.; Echinocloa sp.

Emicriptofite Composite 3 Picris hieracioides

Emicriptofite Composite 1 Taraxacum officinale

Geofite Composite 2 Cirsium arvense

Geofite Graminacee 2 Sorghum halepense

Geofite Convolvulacee 1 Convolvulus arvensis

1=Transitorio (persistenza nel suolo < 1 anno) ; 2= Persistenza breve periodo (1 anno < persistenza < 5 anni); 3= Persistenza di lungo periodo (persistenza non inferiore ai 5 anni)



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Sonchus oleraceus

Senecio vulgaris

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Taraxacum officinale

Cirsium arvense

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Sorghum halepense

Echinochloa crus-galli


RISCONTRATA PROGRESSIVA DIFFUSIONE DI SPECIE INFESTANTI PERENNI

Macchie persistenti all’interno dei campi

Margini dei campi, scoline e fossi

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Sperimentazione Veneto 2011-13


Difficile gestione con le strategie di controllo permesse, servono interventi mirati

Cirsium arvense

Perenne geofita, composita, a diffusione anemocora

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Equisetum arvense

Perenne geofita


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Sperimentazione 2011-13 (Risultati)


La densità delle infestazioni è risultata spesso elevata e tendenzialmente in aumento soprattutto nelle colture primaverili (Mais, Soia), causando una forte competizione con la coltura ed evidenti riduzioni di rese

Gestione della Flora infestante


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Sperimentazione 2011-13 (Cause?)


Difficoltà nel controllo chimico delle infestanti

Difficoltà nell’impianto e nello sviluppo delle colture

Il tutto complicato dagli andamenti climatici del triennio


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Difficoltà nell’ottenere un terreno privo di infestanti alla semina, a causa di

Scarsa efficacia del trattamento pre-semina con Gliphosate (Taglia e densità eccessiva delle infestanti presenti)

Emergenza di infestanti tra il trattamento erbicida e la semina (Ritardo della semina per motivi climatici)


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Sperimentazione Veneto 2011-13


Difficoltà nel controllare adeguatamente le infestanti durante il ciclo della coltura

Efficacia non soddisfacente dei trattamenti di post-emergenza (Momento di intervento non ottimale, Effetto schermo dei residui)

Scarsa competitività della coltura verso le infestanti (Bassa densità di impianto, Sviluppo stentato)


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Conclusioni e suggerimenti


PREVENIRE I PROBLEMI

EVITARE LA DISSEMINAZIONE DELLE INFESTANTI

All’interno delle colture

Durante i periodi di inter-coltura

All’interno delle cover crop PERMETTERE DISERBO?

Attenzione alle operazioni di raccolta


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PARTIRE BENE

CON TERRENO PRIVO DI INFESTANTI ALLA SEMINA

Evitare lo sviluppo incontrollato delle infestanti prima della semina

Garantire l’efficacia del trattamento disseccante di pre-semina (dosi e timing corretti)

Non aspettare troppo tra il trattamento disseccante e la semina

(attenzione a condizioni suolo)


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MANTENERE PULITO IL TERRENO

CONTROLLARE LA DIFFUSIONE DELLE INFESTANTI NELLA COLTURA

Colture competitive

Erbicidi pre-emergenza? (attenzione all’effetto schermo dei residui colturali)

NO LOCALIZZAZIONE

Erbicidi post-emergenza (meglio interventi più TARDIVI per emergenza continua)

NO FRAZIONAMENTO DOSI

EFFETTO SCHERMO DEI RESIDUI

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Dove il suolo è coperto da uno strato notevole di residui colturali il pre-emergenza non funziona correttamente!


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PROBLEMA PERENNI

NECESSARIA STRATEGIA SPECIFICA DI CONTROLLO

Interventi mirati e localizzati

Gestione scoline e bordi

Gestione all’interno dell’intera rotazione

• Inserire foto sorha stoppie grano

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Sorghum halepense in stoppie di grano Giugno 2012


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ATTENZIONE RESISTENZA!

Maggiore rischio di insorgenza di resistenza agli erbicidi in agricoltura conservativa dovuto a:

Assenza controllo meccanico

Assenza effetto diluizione delle lavorazioni

Minor numero di erbicidi disponibili


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Ridurre e controllare il rischio resistenza mediante:

Rotazione e miscele erbicidi

Utilizzo dosi adeguate

Rotazione colture

Metodi colturali di gestione


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Maggiori info:

Gruppo Italiano di lavoro

sulla Resistenza agli Erbicidi

http://gire.mlib.cnr.it/


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Conclusioni e suggerimenti finali


La gestione delle infestanti rappresenta uno dei maggiori problemi dell’agricoltura conservativa e una delle principali cause di perdite di resa soprattutto per le colture primaverili

Le misure per il supporto all’agricoltura conservativa dovrebbero considerare maggiormente questo aspetto e permettere una maggiore flessibilità nella gestione delle infestanti

Servono in sostanza 3-5 anni di gestione oculata delle malerbe perché la tecnica dell’agricoltura conservativa possa funzionare.

In questa fase bisogna:

Ridurre fortemente lo stock superficiale di semi di infestanti

Bonificare il terreno dalle specie perennanti, con particolare attenzione alle scoline e alle aree non coltivate





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Soprattutto nella fase di transizione, che rappresenta il momento più delicato per la buona riuscita di tale tecnica colturale, gli agricoltori dovrebbero poter disporre di un ventaglio più ampio e flessibile di soluzioni e di minori vincoli normativi

Esempio:

Possibilità di diserbare le cover crop

Diserbo di pre-emergenza NON localizzato

Diserbo di post-emergenza NON frazionato



GRAZIE PER L’ATTENZIONE

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