Tesi Medicina 2015 Marco

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  • UNIVERSIT DEGLI STUDI DI PARMA Corso di Laurea Magistrale a Ciclo Unico in

    MEDICINA E CHIRURGIA

    EFFETTI DELLALIMENTAZIONE

    SULLINCIDENZA DELLE MALATTIE METABOLICHE E NEUROLOGICHE

    INFANTILI

    RELATORE: PROF. SALVATORE BETTUZZI

    LAUREANDO: MARCO MODONI

    ANNO ACCADEMICO: 2014/2015

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    INDICE

    1) PREFAZIONE

    a) I DISTURBI DELLALIMENTAZIONE INFANTILE

    2) CAPITOLO I

    a) LALIMENTAZIONE PRE PARTO

    3) CAPITOLO II

    a) SINTOMI DI SOSPETTO DI UNA MALATTIA METABOLICA

    b) Introduzione

    c) Esordio Acuto

    d) Esordio Acuto Neonatale

    e) Esordio Acuto Tardivo

    f) Iter Diagnostico

    4) CAPITOLO III

    a) SINTOMI DI SVILUPPO DI MALATTIE NEUROLOGICHE. PARALISI

    CELEBRALI

    b) Introduzione

    c) Eziologia

    d) Classificazione, sintomi e segni

    e) Diagnosi

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    f) Prognosi e terapia

    5) CONCLUSIONE

    a) LINEE GUIDA DI PROMOZIONE DELLA SALUTE NEL SOGGETTO

    CON DISABILIT PSICHIATRICA

    b) IL RUOLO DEGLIOPERATORI SANITARI NEL MANTENIMENTO

    DELLA SALUTE DEL PAZIENTE ISTITUZIONALIZZATO

    6) BIBLIOGRAFIA

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    PREFAZIONE

    I DISTURBI DELLALIMENTAZIONE INFANTILE

    Nei disturbi dellalimentazione rientra un gruppo piuttosto eterogeneo di quadri clinici per

    eziologia, sintomi ed esiti.

    I disturbi dellalimentazione possono riguardare le abilit (sviluppo oro-motorio, oro-

    sensoriale e oro-faringeo), i comportamenti alimentari (rifiuto selettivo o totale di cibo,

    vomito, ruminazione o merecismo, ingestione di sostanze non nutritive, paura alla vista del

    cibo, ecc.) o essere caratterizzati da sintomi pi vaghi e aspecifici (coliche dei primi 3 mesi di

    vita).

    Un disturbo alimentare pu essere secondario ad un disturbo post-traumatico da stress, un

    disturbo delladattamento, un disturbo della regolazione, dansia e dellumore.

    Disordini alimentari si possono evidenziare gi in epoca neonatale in bambini in cui appaia

    difficoltoso stabilire modalit regolari di alimentazione. Gi nel secondo semestre di vita

    alcuni bambini, mentre si alimentano, presentano irritabilit, lamentosit, atteggiamenti

    oppositivi e di rifiuto verso il cibo, che sembra non destare in loro alcun interesse. Questi

    bambini possono rifiutarsi di aprire la bocca, inarcare la schiena, allontanare il piatto o

    rovesciarlo, presentare conati di vomito o addirittura vomito.

    Tutto ci pu essere riferibile ad espressioni di rabbia e a tendenza verso modalit interattive

    conflittuali e controllanti.

    Lirregolarit alimentare che insorge nel primo anno di vita pu causare rallentamento

    della crescita psicofisica in assenza di condizioni mediche o organiche che lo spieghino.

    Disturbi che tendano a persistere rappresentano un fattore di rischio per lo sviluppo di disturbi

    evolutivi della crescita, di problemi comportamentali e disturbi di personalit.

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    Da ci deriva limportanza della prevenzione, della diagnosi precoce e di un trattamento

    adeguato e tempestivo. Pi tardi si possono manifestare i pi noti disturbi alimentari

    psicogeni (DAP) o disturbi della condotta alimentare (DCA): lanoressia e la bulimia

    nervosa.

  • 6

    CAPITOLO I

    LALIMENTAZIONE PRE-PARTO

    Lalimentazione durante la gravidanza un aspetto che non va trascurato, la cura e la

    consapevolezza con cui la futura madre sceglie i cibi di cui nutrirsi fondamentale.

    Gli alimenti che vanno a finire nella sua tavola, non solo incidono sulla sua forma fisica e

    sulla sua salute, ma influenzano anche quella del bambino. E consigliabile seguire una dieta

    bilanciata gi a partire dal tentativo di concepimento. Durante la gestazione lalimentazione

    svolge un ruolo importantissimo; andiamo a vedere quali sono i cibi da mettere nel piatto e

    quali invece sono da evitare quando si aspetta un bambino.

    La frutta e la verdura rappresentano un alimento fondamentale nella dieta della futura

    mamma, si raccomanda di consumare quotidianamente almeno cinque porzioni di vegetali.

    Tra la frutta si consigliano gli agrumi, i kiwi, le fragole e i frutti di bosco, sono preziose fonti

    di vitamina C. Gli ortaggi da preferire sono quelli a foglia verde come lattuga, spinaci, cavoli

    e insalate che sono ricchi di acido folico.

    La frutta secca e i semi oleosi (come i semi di zucca, di girasole o di lino) forniscono acidi

    grassi essenziali e sali minerali, un consumo eccessivo per pu risultare dannoso dato il loro

    elevato valore energetico. E quindi buona norma consumarli regolarmente ma senza eccessi,

    ad esempio mangiando un paio di noci durante lo spuntino oppure aggiungendone poche

    sminuzzate nello yogurt, nella macedonia o nellinsalata. Per gli stessi motivi si raccomanda

    di integrare la dieta quotidiana con quantit appropriate di olio extravergine doliva o di semi

    di girasole. Tra i grassi vanno evitati lo strutto, il lardo, la margarina, le salse a base di

    maionese, la panna e il burro (eventualmente pu essere consumato occasionalmente a crudo).

  • 7

    I cereali e i legumi rappresentano unaltra importante parte dellalimentazione quotidiana di

    una donna in dolce attesa. Via libera dunque a riso, pasta, zuppe e insalate di legumi, polenta

    e patate, purch si cerchi di variare il pi possibile. Le proteine svolgono unazione molto

    importante per la salute della futura mamma, ma non tutti gli alimenti proteici sono indicati in

    gravidanza. Le uova sono un cibo ottimo dal punto di vista nutrizionale, a patto di

    consumarne non pi di 2-3 alla settimana e che siano cucinate in modo leggero, ad esempio in

    camicia, alla coque o sode; no a frittate, uova fritte e simili. La carne un buon alimento e

    fornisce ferro e proteine in quantit; meglio scegliere tagli e tipologie magre, scartare le

    parti di grasso visibile e cucinare le carni con pochi grassi, ad esempio utilizzando una griglia

    o il cartoccio. I salumi e gli insaccati vanno accuratamente evitati perch sono ricchi di sale, a

    volte i conservanti e talvolta possono essere veicoli di toxoplasmosi, no dunque a salami,

    salsicce, wurstel e mortadelle; una volta alla settimana concesso il consumo di bresaola o

    prosciutto magro. Il pesce, ricco di omega 3 e altre sostanze benefiche per lorganismo

    andrebbe portato in tavola almeno tre volte alla settimana, scegliendo alimenti freschi ed

    evitando prodotti conservati come tonno in scatola e acciughe in barattolo.

    Tra i tipi pi raccomandati troviamo salmone, pesce spada, sgombro, nasello, sogliola e orata

    che vanno alternati e cucinati con pochi grassi. I molluschi e i crostacei andrebbero consumati

    con moderazione, saltuariamente ci si pu concedere un piatto di polpo o di calamari a patto

    che siano cucinati bene e che la provenienza e la freschezza siano certi. I latticini sono

    importanti, il latte e lo yogurt vanno consumati ogni giorno e si consigliano anche i formaggi

    freschi, quelli stagionati sono da evitare. Come regole alimentari generali per le future

    mamme ricordiamo luso ridotto del sale; meglio sostituirlo con aromi freschi ed erbe

    aromatiche.

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    I grassi e gli zuccheri vanno consumati con molta moderazione. Tra gli alimenti che una

    donna in attesa dovrebbe poi assolutamente evitare (perch possibili veicoli di pericolose

    malattie ed intossicazioni) troviamo i pesci e le carni crude, proposte ad esempio sotto forma

    di carpaccio, sushi e tartare. Attenzione anche agli insaccati e alle uova crude, che possono

    nascondersi in salse come la maionese, in dolci al cucchiaio, gelati e in creme utilizzate per

    la farcitura di torte e di pasticcini. Si raccomanda inoltre di consumare moltissima acqua,

    anche sotto forma di tisane, e spremute fresche. Evitate th, caff e bevande industriali.

    Consigli pratici

    Sar bene sfatare prima di tutto il mito secondo cui la gestante deve mangiare per due. Essa

    dovr piuttosto badare a due cose importanti:

    1) la qualit del cibo, che dovr essere privo di conservanti, provenire possibilmente da

    culture biologiche ed essere integrale

    2) raggiungere giornalmente un totale di circa 2000/2500 calorie.

    In gravidanza, lapporto calorico non dovr essere inferiore a 1600 calorie giornaliere, per

    non provocare un rallentamento nella crescita del bambino. Ci va osservato scrupolosamente

    specialmente durante lultimo trimestre. Quando subentrer lallattamento, sar necessario

    integrare lalimentazione con ulteriori 200 calorie sotto forma di latte, yogurt e frutta di

    stagione. Bisogna dunque specificare che lalimentazione sia molto importante e siignificativa

    nellet prenatale e indispensabile per apporto calorico e di nutrienti dellinfante.

    Va tenuto presente che la dieta pi adatta per una donna in gravidanza deve iniziare molto

    prima del concepimento, per continuare anche durante lallattamento. Si getteranno cos le

    basi per la salute futura del bambino.

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    La gestante deve quindi sapere che cosa si deve o non si deve mangiare nei nove mesi della

    gravidanza. Ci importante, in quanto una cattiva alimentazione pu influire negativamente

    sia sulla salute della mamma che su quella del bambino. Le regole da osservare sono semplici.

    Non sar necessario modificare le proprie abitudini alimentari; ma sar importante seguire

    una dieta il pi possibile varia ed equilibrata.

    La dieta potr includere: pasta, cereali, carne, pesce, pollame, verdura, latticini e frutta. Se

    assunti in quantit ragionevole, questi alimenti forniranno il giusto apporto di proteine,

    vitamine, carboidrati, lipidi (grassi) e sali minerali necessari per assicurare il benessere di

    mamma e bambino. La dieta non dovr essere monotona per non togliere il piacere del pasto,

    ma non dovr nemmeno essere ricca di cibi elaborati, come i fritti e intingoli difficili da

    digerire.

    Per quanto riguarda laumento del peso in gravidanza, una donna in buone condizioni di

    salute, con un peso che rientra nella norma, dovrebbe ritrovarsi alla fine della gravidanza con

    9/12 Kg. in pi, cos distribuiti: 1 Kg. al mese per i primi tre mesi e 1/1,5 Kg. al mese per il

    resto del tempo.

    Diverso il discorso se gi in partenza vi un soprappeso. In questo caso sar meglio seguire

    i consigli del medico.

    Naturalmente sar necessario osservare lapporto di proteine, grassi, carboidrati, vitamine, sali

    minerali, ferro, magnesio e calcio nella giusta proporzione.

    Tutto questo riguarda il benessere fisico, che deve essere osservato per offrire al bambino in

    formazione le sostanze e gli elementi necessari pi puri affinch cresca sano di corpo. Ma

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    oltre tutto questo dobbiamo occuparci anche della mente. Si dice sempre sano di corpo e di

    mente. Allora, che cosa si deve fare ?

    Gli scienziati hanno dedicato molto tempo alla nutrizione e hanno scoperto che il cibo, cos

    come ci viene presentato dalla natura, contiene elementi magici, capaci di mantenere o di

    ristabilire la salute non solo fisica ma anche psichica. Non si pu negare che il problema

    cibo non sia alla base di tutto. Un tale atteggiamento nei confronti del cibo non altro che

    un istinto che gli uomini hanno in comune con gli animali. Purtroppo, per, gli uomini non

    hanno ancora compreso limportanza spirituale del cibo e di come assumerlo; infatti, essi lo

    ingeriscono in modo meccanico, pensando ad altro, chiacchierando o a volte persino

    litigando. Un pasto consumato in un tale stato danimo non pu che provocare pesantezza e

    sonnolenza.

    Ma allora, come bisogna mangiare ? La maniera ideale sarebbe: prima di mettersi a tavola,

    calmare la mente e poi mangiare in silenzio. Quando si preso il primo boccone, masticarlo a

    lungo con consapevolezza, fino a renderlo liquido. Non dimenticare che il momento pi

    importante di ogni azione linizio, perch d il segnale per la messa in moto di determinate

    energie. Quindi, se si inizia in uno stato armonioso, anche il seguito avverr armoniosamente.

    E bene mangiare lentamente e masticare a lungo non solo per facilitare lopera dello

    stomaco, ma anche perch la bocca, che la prima a ricevere il cibo, un laboratorio

    importante in quanto compie la funzione pi elevata, pi sottile, si pu dire quasi spirituale.

    Su un piano pi elevato, la bocca non elabora e trasforma solo la parte materiale del cibo

    lamido in zucchero,ecc.- ma preleva le particelle eteriche, cio le energie pi sottili e potenti,

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    quelle che ci danno forza, che ci danno vita, quelle che vanno ad alimentare immediatamente

    il sistema nervoso.

    Sono le sostanze eteriche che danno vita a tutto. Le piante, la terra, lacqua, laria, tutto le

    contiene ed grazie a tali particelle che tutto vegeta e vive, persino i sassi. E, se le assorbe la

    mamma, le riceve anche il bambino.

    Per chi non ha mai approfondito questo campo, sappia che la funzione biologica avviene

    comunque, per molto pi efficace se accompagnata dalla nostra consapevolezza e dalla

    nostra gratitudine. Noi non ringraziamo mai Madre Natura che pensa a tutto per il nostro

    bene. Proviamo a farlo ora, proprio mangiando. Ringraziare, ringraziare sempre per tutto

    quanto la Natura ci offre per tenerci in vita e in salute. Ringraziare per le sostanze solide e per

    quelle sottili contenute nel cibo, ringraziare per la variet di forme, di colori, di sapori e di

    profumi, ringraziare sempre. Ne beneficer anche il bambino che imparer cos ad amare la

    Natura.

    Perch si necessitano di assumere le vitamine prenatali?

    Tecnicamente, non necessario assumere le vitamine prenatali se state gi seguendo un

    regime alimentare sano ed equilibrato. Tuttavia, esistono alcune sostanze nutritive per le quali

    pi difficile soddisfarne il fabbisogno, pur seguendo la migliore dieta possibile. "Anche per

    una donna che segue una dieta "perfetta", quasi impossibile assumere alcuni dei nutrienti

    nelle quantit necessarie durante la gravidanza, come ferro e acido folico", spiega Bridget

    Swinney, MS, RD, autrice de "Eating Expectantly". Per le donne che non consumano una

    quantit sufficiente di verdure, le vitamine prenatali rappresentano una sorta di "polizza

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    assicurativa", poich forniscono loro le sostanze nutritive che possono essere carenti

    all'interno del regime alimentare, prosegue Swinney, che anche portavoce della Texas

    Dietetic Association.

    Durante la gravidanza, necessitate di maggiori quantit di ferro per nutrire il vostro bambino e

    per far fronte all'aumento del volume sanguigno che si verifica nel corso della gestazione. Il

    ferro un componente essenziale dell'emoglobina, la sostanza che trasporta l'ossigeno nel

    sangue. Se la vostra dieta non include una quantit sufficiente di alimenti ricchi di ferro (come

    carne rossa, tuorli d'uovo e verdure a foglia di colore verde scuro), il vostro corpo lo attinger

    dalle riserve presenti nel midollo osseo, ma possibile che tali riserve non siano sufficienti

    per soddisfare sia il vostro fabbisogno che quello del futuro nascituro.

    "Molte donne iniziano la gravidanza presentando scarsi o del tutto inesistenti livelli di tali

    riserve", afferma Roy Pitkin, MD, professore emerito di ostetricia e ginecologia presso la

    UCLA. "Nel momento in cui le donne in gestazione non riescono a soddisfare il fabbisogno di

    ferro tramite un'adeguata alimentazione, aumenta il rischio di insorgenza di anemia". Il ferro

    particolarmente importante durante l'ultimo trimestre di gravidanza, quando le necessit del

    bambino sono maggiori", prosegue Pitkin, che ha anche presieduto la National Academy of

    Sciences' Committee on Nutritional Status During Pregnancy and Lactation.

    L'acido folico l'altra vitamina essenziale per le donne in gravidanza. Esso assolutamente

    cruciale per la divisione cellulare e per la prevenzione dei difetti di nascita del tubo neurale,

    come la spina bifida e l'anencefalia. Il punto focale che per aiutare la crescita del bambino,

    la futura mamma necessita di assumere acido folico almeno un mese prima, preferibilmente

    ancora prima, di rimanere incinta e per l'intera durata della gestazione. E' per questo motivo

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    che gli esperti raccomandano a tutte le donne in et fertile di assumere quotidianamente un

    multivitaminico contenente almeno 400 microgrammi di acido folico, poich la gravidanza

    non sempre programmata a priori.

    Assumere un multivitaminico anche prima di rimanere incinte un buon modo per preparare

    il vostro corpo a nutrire il bambino. "Un integratore multivitaminico-minerale (con il 100%

    circa del valore giornaliero) rappresenta una buona integrazione ad una dieta sana per

    preparare il corpo alla gravidanza", afferma Swinney. "Lo stesso vale anche per i futuri pap,

    poich la qualit dello sperma dipende anche da una buona alimentazione".

    Perch non posso semplicemente assumere un multivitaminico durante la gravidanza?

    Potete anche assumere un multivitaminico durante la gestazione, ma cos facendo potreste poi

    essere carenti di alcuni dei nutrienti necessari in quantit maggiori nel corso di questi nove

    mesi. "Una vitamina prenatale contiene la quantit di nutrienti che pi si avvicina alla

    soddisfazione del fabbisogno delle esigenze nutrizionali di una donna in gestazione", afferma

    Swinney. "Alcune vitamine prenatali contengono anche sostanze che i normali

    multivitaminici non presentano, come l'acido grasso omega 3 DHA e la colina,

    particolarmente importanti per lo sviluppo cerebrale del feto".

    Bisogna assumere le vitamine prenatali su prescrizione?

    E' possibile acquistare sia le vitamine prenatali da banco in farmacia oppure quelle prescritte

    dal ginecologo. Qual' la differenza? Anzitutto, il prezzo. Le vitamine prenatali su

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    prescrizione sono generalmente pi costose, ma forniscono un apporto vitaminico e minerale

    supplementare. "Le vitamine prenatali contengono tendenzialmente pi vitamine e minerali

    oppure una quantit maggiore di determinati nutrienti rispetto alle vitamine prenatali da

    banco", afferma Swinney. Le vitamine e gli integratori prenatali su prescrizione possono

    contenere quantit maggiori di acido folico (1.000 microgrammi invece dei 400 microgrammi

    presenti nelle versioni da banco) e ferro, ma anche nutrienti aggiunti come iodio, colina,

    magnesio e rame.

    L'altra differenza di stampo puramente psicologico, afferma Pitkin. "Se un medico dice: 'E'

    importante che Lei assuma questo. Glielo prescrivo', la paziente accetter perch consapevole

    del fatto che si tratta di qualcosa di importante". In altre parole, la probabilit che assumiate

    effettivamente le vitamine maggiore se esse sono parte integrante di una cura prenatale

    prescritta dal medico.

    A cosa devo fare attenzione nella scelta delle vitamine e degli integratori?

    Non noterete molta differenza confrontando le etichette delle diverse vitamine prenatali.

    "Sono pi o meno tutte uguali. E' una formula piuttosto standard", afferma Pitkin.

    Ecco alcune delle vitamine, dei minerali e relative quantit che troverete nelle vitamine

    prenatali. Forniremo anche una breve spiegazione del perch il vostro bambino ne ha bisogno:

    Nutriente: Calcio

    Quantit: 250 mg

    Perch si ha bisogno? Il calcio contribuisce a costruire denti e ossa forti

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    Nutriente: Colina

    Quantit: 450 mg

    Perch si ha bisogno? La colina sviluppa la zona del cervello deputata alla memoria e

    all'apprendimento

    Nutriente: DHA

    Quantit: 200 mg

    Perch si ha bisogno? L'acido grasso omega 3 DHA promuove lo sviluppo cerebrale

    Nutriente: Acido folico

    Quantit: 600 mcg

    Perch si ha bisogno? L'acido folico consente la divisione cellulare e previene i difetti di

    nascita del tubo neurale

    Nutriente: Iodio

    Quantit: 250 mcg

    Perch si ha bisogno? Lo iodio importante per un adeguato sviluppo cerebrale

    Nutriente: Ferro

    Quantit: 27-60 mg

    Perch si ha bisogno? Il ferro contribuisce alla produzione di nuove cellule del sangue per

    soddisfare l'esigenza di aumentato volume sanguigno che si verifica durante la gravidanza

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    Nutriente: Vitamina D

    Quantit: 600 UI o pi

    Perch si ha bisogno? La vitamina D contribuisce a costruire denti e ossa forti e viene

    impiegata per la produzione degli ormoni

    Quanto sono sicure le vitamine prenatali?

    In generale, le vitamine prenatali sono molto sicure. Molte delle vitamine presenti in esse, tra

    cui la vitamina C e le vitamine del gruppo B, sono idrosolubili, ci significa che il vostro

    corpo eliminer in modo naturale eventuali quantit extra che avete assunto. Ci a cui bene

    prestare attenzione di non superare la dose giornaliera raccomandata per le donne in

    gestazione per quanto concerne le vitamine liposolubili: vitamine A, D, E e K. Questo perch

    il corpo le immagazzina, quindi pu accadere di assumerne una quantit maggiore del

    necessario.

    Esagerare non mai una buona idea, anche quando si tratta di cose benefiche. Quindi bene

    evitare di assumere in modo smodato vitamine e integratori e consumare anche barrette

    nutrizionali, poich potreste assumere dosi eccessive di determinati nutrienti. Informate il

    vostro medico di tutte le vitamine e gli integratori che state assumendo, affinch lui o lei

    possa aiutarvi a gestire al meglio la situazione.

    Le vitamine prenatali possono causare alcuni effetti collaterali minori, come stitichezza e

    nausea, problemi che comunque possono presentarsi in concomitanza con la gravidanza

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    stessa. I primi tre mesi di gravidanza, quando il fabbisogno di acido folico maggiore,

    rappresentano anche il periodo pi critico. Infatti, l'idea di ingoiare una pillola quando la

    nausea mattutina fa capolino pu creare problemi allo stomaco. "Se la nausea pi intensa al

    mattino quando vi svegliate, non assumete subito la pillola appena sveglie. Assumetela invece

    prima di andare a dormire o durante i pasti", consiglia Pitkin. Potete anche provare le

    vitamine prenatali liquide o masticabili, se vi risulta pi semplice assumerle in questo modo.

    Se la stitichezza dovesse costituire un problema, aggiungete fibre alimentari alla vostra dieta

    consumando pi frutta, verdura e cereali integrali.

    Perch le sole vitamine prenatali non sono sufficienti?

    Solo perch state assumendo una vitamina prenatale tutti i giorni, ci non significa che il

    regime alimentare pu essere trascurato. Le vitamine prenatali non devono essere in alcun

    modo considerate un sostituto di tre pasti sani. Esse non contengono le calorie delle proteine e

    nemmeno tutti i nutrienti di cui voi e il vostro bambino necessitate.

    "Anche le migliori vitamine prenatali non contengono ogni singolo nutriente presente negli

    alimenti", afferma Swinney. "Esistono centinaia di antiossidanti presenti negli alimenti che le

    vitamine prenatali non contengono. Inoltre, queste ultime non contengono molto calcio,

    quindi il consumo di alimenti ricchi di calcio come latte e yogurt d'obbligo". Mangiate una

    variet di frutta, verdura, cereali integrali, latticini e proteine per assicurare a voi e al vostro

    bambino tutto ci di cui avete bisogno, poi potete pensare all'assunzione di un integratore

    prenatale come un bonus nutrizionale extra.

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    Subito dopo il parto lorganismo concentra tutte le sue forze sullallattamento, e quindi

    normale chiedersi quale tipo di alimentazione deve seguire chi vuole allattare. Gli ospedali

    spesso ignorano questo aspetto, e quindi le puerpere si vedono arrivare cibi poco adatti alla

    nuova situazione.

    Lalimentazione dopo il parto deve essere di facile digeribilit, di alto valore nutritivo e

    costituita da alimenti che non facciano passare nel latte sostanze nocive che lo rendano di

    sapore sgradevole, perch in questo caso il lattante potrebbe rifiutare il seno e per favorire la

    digestione, evitate di mangiare dopo le nove di sera.

    La madre che allatta ha bisogno di sostituire i liquidi che perde nutrendo il bambino, ma dove

    stare attenta a non esagerare assumendo troppo latte a sua volta, prima di tutto perch non

    vero che latte fa latte, come dice un detto popolare, e poi perch il latte bevuto dalla

    mamma pu provocare coliche al neonato.

    Le mamme in fase di allattamento dovrebbero sempre evitare di mangiare troppe proteine,

    specie quelle del latte e delle uova, e in ogni caso assumetele tramite carne bianchi e

    formaggi. Le neomamme, come del resto i loro piccoli, sono soggette a gas intestinali, per

    attutire questi effetti, aggiungete cumino ai formaggi, al pane e alle verdure, oppure prendete

    a fine pasto una tisana costituita da semi di cumino, di anice e di finocchio in parti uguali;

    viceversa laglio, la cipolla, il cavolo, i crostacei, la cacciagione sono controindicati.

    Dato che gli ospedali in genere propongono unalimentazione carente di fattori nutritivi, ecco

    alcuni suggerimenti circa le integrazione da portare con s: lievito di birra, frutta di stagione,

    meglio se biologica, una scatola di cereali integrali per combattere la stitichezza, i rimedi

    omeopatici da prendere allinizio del travaglio e subito dopo il parto per evitare

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    complicazioni, e una tisana galattogena a base di galega, unerba che ha la propriet di

    stimolare la secrezione lattea.

    Una corretta alimentazione durante il periodo dellallattamento consente di preparare

    lorganismo della mamma a fornire il miglior alimento possibile al neonato, oltre a mantenere

    una buona condizione fisica e mentale essenziale per affrontare i primi mesi della nuova vita.

    Dopo il parto molto probabile che il peso della mamma sia superiore di almeno 3-4 Kg al

    peso precedente alla gravidanza: questa condizione non deve rappresentare un problema e non

    deve indurre a voler seguire diete dimagranti durante questo delicato periodo. Allattare un

    impegno faticoso ed energicamente dispendioso per lorganismo femminile ed al momento

    pi che sufficiente per smaltire i chili in eccesso: si calcolato infatti che, in media, una

    donna che allatta produce 700-800 ml di latte al giorno che corrispondono a un costo

    energetico di circa 500 calorie, in parte prodotte dalla scorta di grassi, in parte dalla dieta

    adottata.

    Alimenti da evitare

    Lalcol, oltre a non possedere alcuna propriet di stimolazione della secrezione, pu passare

    nel latte materno e quindi il consumo devessere tassativamente limitato o, meglio, evitato del

    tutto.

    Fumare diminuisce la produzione di latte e lo impoverisce della preziosa vitamina C

    contenuta: inoltre fortemente dannoso per il neonato il fumo passivo.

    La caffeina viene secreta nel latte materno, causando iperattivit e difficolt di riposo: si

    raccomanda quindi di limitarne lassunzione diminuendo la quantit di caff, the, bibite come

    Coca-Cola o drink energetici (Red Bull, )

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    Molti farmaci possono essere secreti nel latte: chiedere sempre al proprio medico prima di

    assumere qualsiasi farmaco.

    Sono rischiosi perch veicolo di batteri o potenzialmente allergenici: selvaggina, cacciagione,

    carni conservate, insaccati, mitili, molluschi, polpa di granchio, pesche, fragole

    Anche se alcuni alimenti potrebbero conferire un cattivo gusto al latte (cavoli, cavolfiori,

    broccoli, cardi,asparagi, verza, cicoria, rape, radicchio, carciofi, pomodori acerbi, patate

    inverdite, funghi, aglio crudo, cipolla cruda, porro, erba cipollina, camerbert, cheddar,

    gorgonzola, pecorino, brie, provola affumicata, roquefort, strutto,lardo, panna, maionese,

    insalata russa, dado da brodo, ketchup, noce moscata, curry, peperoncino) se sono cibi che

    avete sempre consumato anche in gravidanza non c alcun motivo di evitarli. Il feto durante i

    9 mesi di gestazione assaggia letteralmente TUTTI i sapori dellalimentazione della mamma

    attraverso lingestione del liquido amniotico e non c alcun motivo di escluderli durante

    lallattamento.

    Mangiare il pesce durante la gravidanza e lallattamento

    I frutti di mare (pesce e crostacei) possono far parte della dieta sana delle mamme e avere dei

    vantaggi per il bambino, sia durante la gravidanza sia durante lallattamento: fanno molto

    bene alla salute ed i loro benefici sono di molto superiori alle preoccupazioni dovute alla

    presenza di sostanze chimiche.

    Frutti di mare: i grassi sani

  • 21

    Il valore nutritivo dei frutti di mare particolarmente importante per le gestanti e per le

    mamme che allattano al seno.Contengono sostanze nutritive salutari, come gli acidi grassi

    omega-3, fondamentali per la salute della mamma e del bambino. stato dimostrato che gli

    omega-3 contenuti nei frutti di mare contribuiscono allo sviluppo del sistema nervoso del feto

    e del bambino.

    Tra i frutti di mare pi ricchi di omega-3 ricordiamo:

    il salmone,

    laringa,

    le cozze,

    la trota,

    le sardine,

    il merluzzo dAlaska.

    Il mercurio

    Pesci e frutti di mare possono contenere sostanze chimiche pericolose, come ad esempio il

    mercurio. A seconda del tipo di pesce o crostacei, la concentrazione di mercurio varia.

    Tra i frutti di mare meno ricchi di mercurio ricordiamo:

    il salmone,

    la passera di mare,

    il tilapia,

    la trota,

    il merluzzo,

    il pesce gatto.

  • 22

    invece sconsigliabile consumare frutti di mare ricchi di mercurio come:

    lo squalo,

    il pesce spada,

    lo sgombro.

    Il tonno bianco contiene pi mercurio rispetto agli altri tipi di tonno: cercate di consumarne

    meno di 170 grammi alla settimana.

    Il mercurio pu essere dannoso per il sistema nervoso del feto o del bambino. Scegliete frutti

    di mare poveri di mercurio per ottenere tutti i benefici dei frutti di mare senza rischi per la

    salute.

    Frutti di mare nelle acque locali

    Oltre al mercurio, il pesce pu contenere altre sostanze chimiche pericolose, e questo discorso

    vale soprattutto per il pesce pescato nelle acque locali. Chiedete consiglio alle autorit

    sanitarie locali per sapere se il pesce pescato nei laghi, nei fiumi e sulle coste della vostra

    zona sicuro. Le autorit sanitarie possono consigliarvi di limitare il consumo o di non

    consumare alcuni tipi di pesce pescati in certi luoghi. In assenza di divieti o consigli, potete

    mangiare tranquillamente una volta a settimana il pesce delle acque locali (al massimo 170

    grammi di pesce).

    Come scegliere i frutti di mare

    Per consumare pesce e crostacei in tutta sicurezza, orientatevi sui tipi pi ricchi di omega-3 e

    poveri di mercurio, come il salmone, laringa, le sardine, il merluzzo dAlaska e la trota.

  • 23

    Alcool ed alcolici

    Lalcol passa attraverso il latte nellorganismo del bambino, quindi meglio non farne uso

    abituale quando si allatta al seno; importante inoltre essere a conoscenza che:

    Non vero che le mamme che bevono birra producono pi latte.

    Il consumo di alcolici di qualsiasi genere pu far diminuire la quantit di latte consumata dal

    bambino.

    Lalcol pu far cambiare il gusto del latte, e molti bambini potrebbero non gradire.

    Se volete a tutti i costi bere un bicchiere, fatelo subito dopo aver allattato o tirato il latte.

    Meglio subito dopo le poppate che non prima; prima di allattare nuovamente lasciate passare

    due ore per ogni bicchiere che avete bevuto, in questo modo il vostro organismo avr tutto il

    tempo necessario per smaltire lalcol prima della poppata, quindi ne arriver di meno al

    bambino.

    Per bicchiere intendiamo lequivalente di: 350 ml di birra, 120 ml di vino o 30 ml di

    superalcolici.

    Lesposizione ripetuta del bambino allalcol per lunghi periodi attraverso il latte materno

    desta molte preoccupazioni tra gli addetti ai lavori, quindi siate prudenti e bevete con

    moderazione. Il consumo ripetuto di alcol pu anche far diminuire la produzione di latte.

  • 24

    Linee guida

    La carne devessere consumata ben cotta.

    Lavare accuratamente frutta e verdura.

    Per non depauperare la quantit di vitamine naturalmente presenti in frutta e verdura preferire

    una cottura al vapore o nel forno a microonde.

    Non saltare mai i pasti e preferire diversi piccoli spuntini durante la giornata a pochi pasti

    troppo abbondanti.

    Assumere molta, molta acqua e liquidi in genere come succhi, spremute e brodi.

    Conclusione

    Lalimentazione deve fondamentalmente rispecchiare quindi un normale regime alimentare

    equilibrato, ricco di verdura e frutta, ma in cui siano presenti tutti i nutrienti nelle giuste

    proporzioni (pasta, pane, carne, ): particolare risalto viene dato al consumo di pesce che, in

    quanto ricco di DHA, risulta particolarmente utile nello sviluppo del sistema nervoso del

    neonato.

    Molto importante sarebbe il consumo di latte e latticini, anche se in realt sono sospettati di

    essere causa di colichine; in questo caso il consiglio migliore valutare con il proprio pediatra

    come procedere per evitare sofferenze al neonato ed eccessive perdite di calcio alla mamma.

  • 25

    CAPITOLO II

    I SINTOMI DI SOSPETTO DI UNA MALATTIA

    METABOLICA

    Introduzione

    Esordio Acuto

    Esordio Acuto Neonatale

    Esordio Acuto Tardivo

    Iter Diagnostico

    Diagnosi

    INTRODUZIONE

    Gli errori congeniti del metabolismo (ECM) sono difetti geneticamente determinati di una

    proteina-enzima; pi raramente la proteina pu avere una funzione di trasporto, di attivazione

    di un enzima, di protezione, strutturale. I meccanismi patogenetici possono essere pertanto

    diversi e peraltro non ancora completamente noti per alcune forme, ad esempio accumulo di

    materiali a monte del difetto, produzione di prodotti collaterali tossici, difetto del prodotto a

    valle del blocco enzimatico.

  • 26

    Attualmente sono conosciuti circa 400 ECM ma il numero degli enzimi presenti

    nellorganismo umano stimato intorno a 10.000 ed ipotizzabile che le patologie da ECM

    ancora da individuare siano numerose. E inoltre ipotizzabile che alcuni difetti metabolici, ad

    esempio correlati alla sintesi di DNA e RNA, siano incompatibili con la vita e possano essere

    responsabili dellalta frequenza di aborti spontanei specie in comunit ad elevata endogamia

    con segregazione di difetti in omozigosi.

    Nuovi difetti metabolici vengono "continuamente" descritti; molto recente per esempio la

    descrizione del difetto di timidina fosforilasi, enzima importante nella regolazione della

    disponibilit di timidina per la sintesi del DNA e quindi particolarmente importante per la

    sintesi del DNA mitocondriale, che presenta alta velocit di replicazione. Tale difetto

    enzimatico responsabile della sindrome MNGIE, caratterizzata da dismotilit intestinale con

    disturbi gastroenterici pseudoostruttivi, leucodistrofia e neuropatia periferica.

    Nuovi gruppi di ECM vengono anche descritti ad esempio di pochi mesi fa (settembre 99)

    la segnalazione di un difetto nella sintesi di cisteinil-leucotrieni. La presenza di importanti

    manifestazioni neurologiche in due bambini un aspetto interessante di un errore di un

    metabolismo (leucotrieni-acido arachidonico) conosciuto implicato nei fenomeni

    immunologici ma non nel metabolismo cerebrale.

    La reale incidenza degli ECM, nonostante i progressi nelle conoscenze e nelle tecnologie,

    ancora certamente sottostimata in quanto sono considerate patologie rare e pertanto spesso

    non sospettate; questo risulta evidente dai lunghi iter diagnostici di alcuni pazienti e

    dallanamnesi familiare che spesso positiva per soggetti con sintomatologie analoghe ma

    senza una corretta diagnosi. Gli ECM sono singolarmente rari, ma se considerati nel loro

    insieme hanno unincidenza relativamente alta e attualmente si ritiene che circa 1 neonato

    ogni 200 ne sia affetto.

  • 27

    Per la maggior parte di essi lereditariet di tipo autosomico recessivo; pi raramente la

    trasmissione X-legata ad esempio il difetto di ornitina carbamil transferasi (OCT), ed ancora

    pi rare sono le forme ad ereditariet autosomica dominante. Una altra modalit di

    trasmissione quella matrilineare che interessa le malattie da difetto del DNA mitocondriale,

    essendo i mitocondri di origine esclusivamente materna.

    La conoscenza del tipo di trasmissione di ogni malattia estremamente utile per indirizzare

    correttamente gli accertamenti e pertanto lo studio accurato dellanamnesi familiare

    rappresenta una tappa fondamentale nelliter diagnostico di un sospetto ECM. E importante

    allanamnesi familiare il rilievo di consanguineit dei genitori, morti inspiegate, malattie

    neurologiche non ben definite o ritardi dello sviluppo psicomotorio di vario grado.

    Lanamnesi di decessi numerosi in epoca neonatale o infantile in soggetti maschi pu

    suggerire un difetto X-legato: ad esempio OCT oppure la Sindrome di Barth, patologia

    recentemente descritta caratterizzata da cardiomiopatia, neutropenia ciclica, elevata

    escrezione di acido 3-metilglutaconico ed exitus solitamente intorno al primo anno di vita.

    Peraltro la negativit dellanamnesi familiare non deve far escludere un ECM perch la

    frequente ereditariet autosomica recessiva e la scarsa natalit fanno apparire tali casi

    sporadici.

    E importante una diagnosi precoce e questa si attua in :

    1) PAZIENTI PRESINTOMATICI > screening neonatale. Per la fenilchetonuria disponibile

    su tutto il territorio nazionale. Di recente impiego una nuova e costosa apparecchiatura, la

    tandem mass spettrometria (MS/MS) consente la diagnosi su spot di circa 25 ECM. E

    attualmente disponibile in pochi centri italiani.

  • 28

    2) PAZIENTI SINTOMATICI > sospetto clinico precoce di ECM.

    Il pediatra ha un ruolo chiave: sospettare precocemente un ECM e indirizzare ai Centri con

    specifica competenza per una diagnosi precisa di difetto.

    Sulla base della loro presentazione clinica e dellepoca di esordio gli ECM possono essere

    schematicamente suddivisi in quelli ad esordio acuto, neonatale o tardivo, e in quelli a

    decorso cronico. Sia le forme ad esordio acuto neonatale che tardivo possono avere poi

    manifestazioni acute intermittenti.

    In un soggetto con un quadro clinico suggestivo, eventualmente supportato da una anamnesi

    familiare e personale, liter diagnostico deve essere intrapreso il pi presto possibile,

    soprattutto per i casi ad esordio acuto, nei quali la prognosi tanto migliore quanto pi

    precoce sono la diagnosi e linizio della terapia specifica, ovviamente quando disponibile. A

    causa dellimportanza del consiglio genetico alla famiglia, la eventualit di una diagnosi di

    ECM deve essere attentamente valutata, anche per quelle forme a decorso cronico progressivo

    a prognosi sfavorevole. Infatti, per molti di essi disponibile la diagnosi prenatale che pu

    essere eseguita mediante studi biochimici e/o enzimatici e/o molecolari su liquido amniotico o

    amniociti o villi coriali.

  • 29

    ESORDIO ACUTO

    I tempi per la diagnosi possono essere molto brevi e, in caso di exitus, se i materiali biologici

    adeguati non sono disponibili, lo studio anatomopatologico non riesce in genere a dare

    informazioni specifiche; viceversa un corretto iter diagnostico e una tempestiva e adeguata

    terapia possono consentire una migliore prognosi quoad vitam e quoad valetudinem nel

    soggetto affetto e un consiglio genetico-diagnosi prenatale nella famiglia a rischio.

    La sintomatologia in parte aspecifica e confondibile con patologie pi frequenti quali ad

    esempio encefalite, sepsi, malattie dellapparato gastro-intestinale, epatopatia di sospetta

    origine infettiva, ma alcuni segni clinici o clinico-anamnestici specie in associazione con

    alcuni dati di laboratorio, se adeguatamente interpretati, possono indirizzare genericamente

    verso gli ECM, o essere suggestivi di uno specifico difetto.

    Per un orientamento diagnostico importante una precisa anamnesi alimentare:

    Abitudini alimentari quali ad esempio rifiuto di cibi proteici (deficit ciclo dellurea) o frutta e

    dolci (intolleranza ereditaria al fruttosio) del paziente e/o di familiari

    Relazione temporale ingestione alimento o pasto-sintomatologia

    Relazione sintomatologia distanza dal pasto (ad esempio ipoglicemia dopo digiuno breve >

    Glicogenosi I o prolungato > Glicogenosi III, deficit gluconeogenesi).

    Spesso la sintomatologia acuta insorge successivamente a modificazioni dietetiche: inizio

    dellallattamento (galattosio > galattosemia), svezzamento (maggior apporto proteico > deficit

    ciclo urea e organicoacidurie, maggior apporto di leucina > Sindrome ipoglicemia-

    iperammoniemia), aumento del tempo di digiuno ipoglicemia in deficit gluconeogenesi e

  • 30

    glicogenosi, introduzione di frutta e saccarosio intolleranza ereditaria al fruttosio, deficit di

    fruttosio 1-6 difosfatasi.

    Le infezioni, specie se febbrili o con interessamento gastrointestinale, rappresentano spesso

    levento scatenante lesordio acuto in quanto determinano digiuno e/o catabolismo proteico

    endogeno.

    Le manifestazioni cliniche hanno caratteristiche diverse in casi di esordio acuto neonatale o in

    epoche successive (acuto tardivo-intermittente).

    ESORDIO ACUTO NEONATALE

    Il neonato ha un repertorio limitato di risposte e pertanto diverse patologie (ad es. malattie

    infettive, malattie primitive del sistema nervoso, malattie gastrointestinali ecc.) possono

    manifestarsi con gli stessi sintomi (sintomatologia aspecifica): rifiuto dell'alimentazione,

    vomito, scarso accrescimento, letargia, ipotonia, disidratazione. La presenza di vomito

    ripetuto associato a distensione addominale pu indirizzare verso un problema di tipo

    chirurgico quale stenosi ipertrofica del piloro o ostruzione intestinale. Se la diagnosi di ECM

    stata omessa in un neonato venuto ad exitus, la causa del decesso viene spesso attribuita a

    sepsi, che peraltro rappresenta una frequente evenienza in alcuni difetti metabolici (ad es.

    sepsi da E. Coli nella galattosemia, nella Sindrome di Barth e nella glicogenosi IB). La

    sintomatologia acuta pu essere secondaria ad un difetto di produzione d'energia (difetti della

    gluconeogenesi, malattie mitocondriali, malattie perossisomali, deficit della b-ossidazione) o

    ad accumulo di sostanze tossiche (organico acidurie, deficit ciclo dell'urea, aminoacidopatie).

  • 31

    Alcuni segni-sintomi (sintomatologia specifica) vanno accuratamente ricercati e possono

    permettere di distinguere fra un quadro da deficit energetico ed un quadro da intossicazione.

    QUADRO DA INTOSSICAZIONE: La sintomatologia, non presente alla nascita, inizia a

    manifestarsi dopo un periodo di benessere, variabile da qualche ora a qualche giorno

    (intervallo libero). Lepoca di comparsa della sintomatologia legata non solo

    allintroduzione dellalimentazione (proteine alimentari) ma anche al catabolismo endogeno

    neonatale (quindi anche un ritardo nellinizio dellalimentazione pu essere favorente). Un

    ruolo importante nella diagnosi spetta in questi pazienti non solo al pediatra neonatologo ma

    anche, soprattutto oggi con la precoce dimissione dal punto nascita, al pediatra di base in

    quanto il neonato viene dimesso dalla nursery apparentemente sano e presenta la

    sintomatologia a domicilio. E importante la valutazione clinica. In questo gruppo di patologie

    sono solitamente presenti all'esordio: rifiuto dell'alimentazione, alterazione dello stato di

    coscienza con sopore, perdita dei riflessi arcaici, crisi di apnea, bradicardia, ipotermia. Il

    neonato appare ipotonico, ma un esame clinico pi attento consente di evidenziare ipotonia

    assiale con ipertono agli arti oppure, in risposta a stimolazioni, fluttuazioni del tono

    muscolare con opistotono, ipertono del tronco e/o degli arti o movimenti anomali a tipo

    pedalamento, elevazione degli arti o boxing; questi movimenti possono essere confusi con

    crisi convulsive che viceversa sono solitamente pi tardive. Possono essere presenti anche

    movimenti oculari anomali ed epatomegalia.

    Un odore particolare delle urine e di alcune secrezioni corporee pu essere utile ai fini

    diagnostici.

    QUADRO DA DEFICIT ENERGETICO: I segni clinici, a volte gi presenti alla nascita,

    indicano che il difetto metabolico pu interferire anche con lo sviluppo intrauterino (es.

    dismorfismi cranio-faciali nelle m.perossisomiali, malformazioni cerebrali quali difetti di

  • 32

    girazione e agenesia del corpo calloso nelle m.perossisomiali, iperglicinemia non chetotica e

    difetto di fumarasi); l'intervallo libero spesso assente. I sintomi pi frequenti sono grave

    ipotonia (di origine neurologica e/o muscolare) e convulsioni precoci, spesso miocloniche;

    pu essere presente cardiomiopatia. Le alterazioni dello stato di coscienza (letargia e coma)

    raramente sono sintomi iniziali.

    ESORDIO ACUTO TARDIVO

    Le manifestazioni cliniche acute possono essere tardive con esordio non solo nelle et

    pediatriche successive, ma anche nell'adolescenza o nell'et adulta. Le manifestazioni cliniche

    acute o acute-intermittenti possono essere diverse e tra loro variamente combinate:

    Episodi Reye-like

    Coma o alterazioni dello stato di coscienza

    Turbe comportamentali-sintomi psichiatrici

    Modificazioni del tono muscolare

    Alterazioni neurologiche (stroke, atassia, epilessia, disturbi del movimento)

    Vomito

    Ipoglicemia

    Epatopatia

    SIDS (Sudden infant death syndrome)

  • 33

    Mioglobinuria

    Cardiopatia (insufficienza cardiaca acuta, aritmia)

    Possono essere associate altre manifestazioni: ritardo mentale e/o convulsioni, infezioni

    ricorrenti (specie da candida), deficit di accrescimento, odori peculiari, tubulopatia,

    alterazioni ematologiche (anemia megaloblastica, leucopenia, piastrinopenia), alterazioni

    della coagulazione, quadri malformativi cerebrali (agenesia del corpo calloso, turbe della

    girazione) o di altri organi (cisti renali), alterazioni cutanee (alopecia, fotosensibilit, rashes

    cutanei, lesioni vescico-bollose).

    Lesordio acuto tardivo, oltre che in malattie gi conosciute per questo tipo di manifestazioni,

    stato riportato anche in malattie note per landamento cronico progressivo, come ad esempio

    nella sindrome di Leigh, della quale recentemente stata descritta una presentazione acuta

    fulminante. Possono essere responsabili di manifestazioni acute tardive alcune porfirie ed in

    particolare la Porfiria Acuta Intermittente con crisi di dolori addominali, disturbi psichici e

    polineuropatia scatenati a volte dalla somministrazione di barbiturici, o la malattia di Hartnup

    con sintomi psichiatrici ed atassia. Altri ECM possono manifestarsi nellinfanzia con episodi

    acuti di atassia a volte associati a letargia e vomito. Tali episodi si presentano spesso in

    concomitanza di episodi febbrili o assunzione di particolari alimenti (ad esempio difetti ciclo

    urea, organicoacidurie, malattie mitocondriali, ecc.).

    Una sintomatologia ricorrente fortemente suggestiva di ECM. Le manifestazioni

    intermittenti possono evolvere rapidamente verso la risoluzione spontanea, o viceversa verso

    lexitus nonostante la tempestiva istituzione di terapia intensiva di supporto; le crisi atassiche

    peraltro possono durare anche qualche settimana. Gli episodi acuti possono essere ricorrenti

    con apparente benessere nei periodi intercorrenti e la diagnosi pu essere difficoltosa se gli

    adeguati accertamenti non vengono eseguiti nella fase acuta. A volte da una anamnesi

  • 34

    accurata emerge che nel periodo neonatale si sono verificate manifestazioni acute non

    correttamente diagnosticate. Alcuni eventi possono precipitare l'episodio acuto e in caso di

    episodi acuti-ricorrenti la presenza di uno stesso evento precipitante pu indirizzare la

    diagnosi.

    ITER DIAGNOSTICO

    L'approccio diagnostico degli ECM ad esordio acuto si basa oltre che su una attenta

    valutazione clinico-anamnestica su esami di laboratorio e strumentali. Le indagini di

    laboratorio necessarie per un inquadramento diagnostico sono spesso disponibili nella

    maggior parte delle strutture ospedaliere (indagini di primo livello), ma alcune indagini di

    secondo livello sono effettuabili solo in laboratori specializzati.

    DECORSO CRONICO

    Le problematiche degli ECM con manifestazioni croniche sono diverse rispetto a quelli con

    esordio acuto:

    non exitus in tempi brevi,

    decorso pi o meno lentamente progressivo,

    i segni clinici possono essere inizialmente sfumati.

  • 35

    E comunque importante una diagnosi precoce anche se non in termini di ore o giorni, per la

    possibilit, in alcuni casi, di una specifica terapia (ad es. dieta, vitamine, neurotrasmettitori,

    enzimatica) e quindi di minori danni e miglior prognosi quoad vitam e quoad valitudinem.

    Quando una specifica terapia non disponibile comunque importante una diagnosi precoce

    per un corretto consiglio genetico e diagnosi prenatale, onde evitare la nascita di altri soggetti

    affetti.

    Gli ECM possono essere responsabili di quadri clinici diversi con interessamento dei pi vari

    organi ed apparati (Tabella 3).

    Talvolta le manifestazioni extraneurologiche precedono, in alcuni casi anche di anni, la

    sintomatologia neurologica, ad esempio l'insufficienza surrenalica nella X-

    adrenoleucodistrofia e peraltro pu anche rimanere l'unica manifestazione (M. di Addison

    isolata). Anche le manifestazioni di dismotilit intestinale (diarrea, scarso accrescimento,

    quadro simile da malassorbimento) possono precedere di anni la neuropatia periferica e il

    quadro di leucodistrofia nella S. di MNGIE. L'epatosplenomegalia pu precedere le

    manifestazioni neurologiche in alcuni casi di M. di Niemann-Pick e di M. di Gaucher. D'altra

    parte segni extraneurologici possono essere l'unica manifestazione di ECM, tanti gli esempi:

    La calcolosi renale nella cistinuria,

    L'epatomegalia associata a scarso accrescimento in glicogenosi, mentre pu mancare la

    sintomatologia da ipoglicemia,

    Lussazione del cristallino associato a fenotipo marfanoide nella omocistinuria,

    Miopatia fino ad un quadro tipo distrofia muscolare in glicogenosi tipo II e III, difetti della -

    ossidazione e malattie mitocondriali,

  • 36

    Manifestazioni ossee dolorose a tipo "crisi ossee" possono essere il sintomo d'esordio di M. di

    Gaucher tipo I (ricercare la splenomegalia, possono essere presenti segni di necrosi ossea tipo

    Perthes o di artrite) o della M. di Fabry (ricercare gli angiocheratomi cutanei e i segni

    oculari);

    Febbre ricorrente associata o meno a iperIgD in mevalonicoaciduria (presente durante gli

    episodi febbrili).

    Talvolta unalterazione di esami di laboratorio di routine, eseguiti per motivi banali ad

    esempio scarso accrescimento o intervento chirurgico, possono essere spia di ECM, ad

    esempio lipertransaminasemia pu essere indicativa di epatopatia o, se associata ad elevata

    creatinkinasi, di miopatia che possono avere una causa genetico-metabolica.

    La maggior parte degli ECM responsabile di manifestazioni a carico del Sistema Nervoso e

    pi spesso una patologia genetico-metabolica viene sospettata quando sono presenti problemi

    neurologici.

    Le principali manifestazioni neurologiche croniche che possono essere osservate negli ECM

    sono:

    Ritardo psicomotorio

    Arresto-regressione psicomotoria

    Ritardo mentale

    Ipotonia

    Spasticit

    Disturbi motori

    Atassia

    Neuropatia

    Epilessia

  • 37

    Disturbi del movimento

    Emiplegia

    Disturbi del comportamento

    Elementi che devono far sospettare un ECM sono:

    Anamnesi familiare positiva per malattia neurologica progressiva,

    Arresto e regressione psicomotoria,

    Ritardo psicomotorio con grave ipotonia senza una causa definita,

    Manifestazioni neurologiche specifiche,

    Associate manifestazioni non neurologiche,

    neuroimmagini indicative (ad esempio leucodistrofia).

    Se lesordio nei primi mesi di vita, quando non sono state ancora raggiunte tappe importanti

    dello sviluppo, pu essere difficile mettere in evidenza un arresto o regressione psicomotoria.

    Il primo segno, pi che una perdita di funzioni gi acquisite, pu essere rappresentato da

    ritardo nelle acquisizioni. Nei primi 6 mesi di vita le manifestazioni neurologiche generiche

    sono rappresentate da uno scarso interesse allambiente, una incapacit a seguire la luce e gli

    oggetti, a rotolare, a mantenere la posizione seduta, uno scarso controllo della testa, un non

    corretto uso delle mani.

    Lanamnesi delle tappe di sviluppo pu essere anche non corretta, perch i genitori possono

    non essere precisi soprattutto se non hanno avuto esperienza di altri figli normali. La

    valutazione di foto o video pu consentire di evidenziare lepoca di esordio, la progressivit e

    le caratteristiche cliniche. Talvolta uninfezione o un trauma vengono riferiti dai genitori

    allesordio della regressione psicomotoria; in realt questi eventi rappresentano solo elementi

  • 38

    evidenziatori di una regressione latente ma possono essere confondenti ed allungare i tempi di

    diagnosi.

    Quando lesordio successivo al primo semestre di vita pi evidente larresto-regressione

    psicomotoria, specie se sono state acquisite tappe importanti dello sviluppo quali la stazione

    eretta o la deambulazione o alcuni elementi del linguaggio. Talvolta un ritardo pi o meno

    sfumato nelle acquisizioni gi presente e successivamente si ha un progressivo aumento

    delle difficolt motorie fino a perdita della deambulazione, se acquisita e della posizione

    seduta. Talvolta il coinvolgimento pu essere inizialmente solo motorio; altre volte vi un

    contemporaneo deterioramento motorio e mentale.

    Il quadro clinico pu essere confuso con una diplegia spastica non evolutiva da sofferenza pre

    o perinatale. Nella diagnosi differenziale devono essere considerati alcuni dati:

    Dati in favore di danno ipossico-ischemico

    Asfissia intrauterina

    Liquido amniotico tinto

    Parto distocico

    Prematurit

    Cause materne (ipertensione, preeclampsia,

    Tossiemia gravidica, diabete)

    Gemellarit

    Immediati segni di sofferenza alla nascita

    Reperti tipici dellecografia cerebrale

  • 39

    Dati in favore di ECM

    Gravidanza e parto regolari

    Parto a termine

    Intervallo libero

    Segni extraneurologici

    Anamnesi familiare

    Alterazioni biochimiche

    Decorso progressivo

    Le manifestazioni neurologiche conseguenti a ECM possono coinvolgere ad esempio sia il

    Sistema Nervoso Centrale (SNC) che il Sistema Nervoso Periferico (ad esempio nella

    leucodistrofia metacromatica) o possono coinvolgere ad esempio il cervelletto e/o il tronco

    cerebrale oppure i nuclei della base (il 25% dei casi di sindrome di Leigh inizia nel 2 anno di

    vita).

    In alcuni ECM preminente il coinvolgimento della sostanza grigia (ceroidolipofuscinosi,

    sialidosi, sfingolipidosi) con un arresto dello sviluppo intellettivo, deterioramento mentale e

    alterazioni comportamentali frequenti, spesso sono precoci le manifestazioni epilettiche e

    latassia.

    In alcune forme di ECM il decorso cos lentamente progressivo che il quadro clinico di

    ritardo psicomotorio appare fisso, "statico", non evolutivo; peraltro lassenza di danno

    perinatale o di altre ipotesi causali, lassociazione eventuale di segni extraneurologici,

    possono indirizzare gli accertamenti verso un ECM: ad esempio fenilchetonuria, tirosinemia

    oculo-cutanea, mucopolisaccaridosi, ecc. Ripetute valutazioni cliniche possono essere utili per

    distinguere una forma statica da una forma progressiva metabolica.

  • 40

    Nelle forme ad esordio pi tardivo, dal 3-4 anno di vita fino alladolescenza, inizialmente

    possono essere coinvolti alcuni sistemi neuronali ad esempio i tratti corticospinali, il

    cervelletto, i nuclei della base, i nervi periferici con sintomatologia correlata: a) paraplegia

    spastica progressiva (es: Malattia di Krabbe, Leucodistrofia metacromatica); b) emiplegia; c)

    atassia cerebellare; d) disturbi del movimento; e) epilessia; f) neuropatia progressiva; g)

    deterioramento cognitivo, modificazioni comportamentali.

    In alcuni ECM ad esordio tardivo la prima manifestazione che precede altre anche di molti

    mesi pu essere un deterioramento mentale con progressive difficolt scolastiche, alterazioni

    della personalit e del comportamento. I due pi frequenti pattern di comportamento sono

    caratterizzati da irritabilit, agitazione, azioni violente, impulsive e irrazionali o al contrario

    da uno stato di calma e indifferenza. importante che i neuropsichiatri siano allertati su una

    possibile causa genetico-metabolica, e ricerchino altri segni clinici, neurologici ed

    extraneurologici, e procedano ad indagini biochimiche-strumentali pi specifiche. La

    presenza di un contemporaneo deterioramento cognitivo con riduzione della memoria, errori

    di sintassi, scarso orientamento temporo-spaziale fino ad arrivare ad uno stato di demenza

    devono indirizzare ad una attenta valutazione clinica nella ricerca di segni neurologici

    (aumento o assenza dei riflessi osteotendinei, segni piramidali o extrapiramidali, difetto

    visivo, alterazione dei movimenti coniugati degli occhi) o extraneurologici (ad esempio

    alterazioni cutanee tipo melanodermia o pellagra-like, epatomegalia etc). Talvolta la

    manifestazione desordio di ECM pu essere un quadro francamente psichiatrico con una

    sindrome psicotica, depressione o allucinazioni. Lautismo raramente associato a ECM ma

    tratti autistici si possono trovare in alcuni pazienti affetti da fenilchetonuria (PKU), malattia di

    Sanfilippo, difetto di adenilsuccinatoliasi e nella ceroidolipofuscinosi precoce infantile; in

    questultima sono riportati anche movimenti tipo washing hands ed altre stereotipie.

    Leffettuazione dello screening neonatale per la PKU non deve far dimenticare questa

  • 41

    patologia e la possibilit di manifestazioni neurologiche di vario tipo (compresi quadri di

    diffusa alterazione della sostanza bianca) per diagnosi omessa a causa di screening neonatale

    falso-negativo o non eseguito.

    Latassia cerebellare pu essere la manifestazione principale in alcuni ECM, ma non mai un

    fenomeno isolato ed variabilmente associata ad atassia sensoriale, segni piramidali,

    polimioclono, epilessia, deterioramento mentale.

    Unemiplegia spastica progressiva pu essere la manifestazione iniziale, isolata anche per

    alcuni mesi, di forme ad esordio giovanile di leucodistrofia metacromatica e di malattia di

    Krabbe, di adrenoleucodistrofia X-linked (X-ALD) e di malattia di Leigh.

    Le manifestazioni epilettiche possono essere occasionalmente presenti in tutte le encefalopatie

    da ECM, e non raramente sono presenti nelle forme evolutive in fase avanzata, solo in alcuni

    ECM rappresentano una frequente o principale e costante manifestazione. Sono una precoce

    manifestazione in molti ECM con polioencefalopatia mentre sono di solito rare e tardive nelle

    leucodistrofie. Quando le convulsioni sono precoci e rappresentano la principale

    manifestazione di un ECM, i problemi di diagnosi differenziale con le pi comuni e frequenti

    encefalopatie acquisite e con lepilessia primaria sono rilevanti. In alcuni ECM con

    encefalopatia lentamente progressiva, convulsioni generalizzate rare ed isolate possono

    precedere anche di molti mesi altri segni clinici ed in questi casi quindi difficile ipotizzare

    una patologia genetico-metabolica specialmente se il pattern EEG in accordo con

    unepilessia generalizzata primaria. Viceversa pu aiutare la diagnosi un deterioramento

    cognitivo mal correlabile con le manifestazioni epilettiche o con lassunzione di farmaci. Le

    manifestazioni epilettiche negli ECM possono essere generalizzate di vario tipo, anche spasmi

    infantili, mentre estremamente rare sono le assenze tipiche come pure la sindrome di Lennox-

    Gastaut. Nessun tipo di convulsione specifico per un ECM ma una epilessia mioclonica

    (scosse miocloniche multiple interessanti tutte le parti del corpo associate a convulsioni

  • 42

    toniche, atoniche e assenze atipiche con ampie variazioni nel tempo), specialmente in un

    bambino di et inferiore ai 3 anni, deve indirizzare gli accertamenti anche verso una possibile

    causa genetico-metabolica. Analogamente non vi sono alterazioni EEG specifiche di ECM,

    tuttavia la presenza di un progressivo deterioramento dellattivit di fondo, eventualmente

    anche con perdita del pattern del sonno in un bambino con manifestazioni epilettiche deve

    suggerire unencefalopatia progressiva e un possibile ECM. In alcuni ECM le manifestazioni

    convulsive sono correlate a ipoglicemia (ad es. difetti della b-ossidazione mitocondriale,

    organicoacidurie e difetti del metabolismo dei carboidrati). Recentemente stato segnalato un

    ECM caratterizzato da convulsioni ipoglicemiche in soggetti con iperinsulinismo-

    iperammoniemia, causato da mutazione nel gene della glutammato deidrogenasi. La

    persistenza di ipoglicemia (achetotica) nelliperinsulinismo responsabile di danni cerebrali

    permanenti e secondariamente di frequenti manifestazioni epilettiche. Importante il

    riconoscimento e lintroduzione di una terapia precoce e adeguata (le forme di

    iperinsulinismo-iperammoniemia sono responsive a dieta e diazossido). I pazienti affetti da

    iperinsulinismo-iperammoniemia presentano nel 1 anno di vita manifestazioni convulsive

    dopo il pasto specie se proteico, spesso allo svezzamento, in quanto la leucina alimentare

    stimola il rilascio di insulina.

    I disturbi del movimento, cio movimenti anormali involontari quali corea, atetosi, distonia,

    mioclono non epilettico, tremori, tic, ballismo sono manifestazioni neurologiche frequenti in

    et pediatrica, solitamente associati ad alterazioni del tono muscolare e della postura (rigidit,

    ipocinesia, bradicinesia); talvolta diversi tipi di movimento involontario possone coesistere

    (es. corea ed atetosi). Cause frequentemente ritenute responsabili di disturbi del movimento

    sono la sofferenza neonatale ipossico-ischemica (paralisi cerebrale extrapiramidale) o le

    infezioni, ma deve essere anche considerata la possibilit di una eziologia genetica o genetico-

    metabolica. Molti ECM possono infatti determinare disturbi del movimento. Sono difetti

  • 43

    coinvolgenti i pi diversi metabolismi e pertanto diversi sono i meccanismi patogenetici

    dimostrati o ipotizzati come ad esempio: a) alterazione del contenuto in metalli dei nuclei

    della base (rame nella malattia di Wilson, ferro nella malattia di Hallevorden-Spatz); b)

    disturbi dell'omeostasi osmotica o dellequilibrio acido-base (organicoacidurie, deficit del

    ciclo dellurea); c) disturbi di neurotrasmettitori (difetti del metabolismo delle biopterine e del

    triptofano); d) distorsione della geometria neuronale (malattie d'accumulo lisosomiale).

    Nella malattia di Lesch-Nyhan, difetto X-linked del metabolismo delle purine, i sintomi

    extrapiramidali compaiono generalmente dopo il primo anno di vita mentre il ritardo

    psicomotorio gi evidente fin dai primi mesi; altre manifestazioni caratteristiche sono la

    tendenza all'automutilazione e la calcolosi renale secondaria all'iperuricemia, questultima

    pu essere il primo segno clinico rilevato e l'insufficienza renale spesso responsabile del

    decesso. Coreo-atetosi ad esordio nel 2-3anno di vita pu essere la prima importante

    manifestazione dell'Atassia-Teleangectasica o m. di Louis-Bar, altri segni clinici sono

    l'asinergia oculocefalica, teleangectasie congiuntivali, infezioni respiratorie ricorrenti, bassi

    livelli plasmatici di IgA.

    La malattia metabolica congenita pi comunemente conosciuta come responsabile di disturbi

    del movimento la malattia di Wilson, ma la sintomatologia neurologica raramente presente

    in et pediatrica manifestandosi solitamente nella seconda decade di vita mentre il

    coinvolgimento epatico pi precoce e spesso scoperto per un casuale riscontro di

    ipertransaminasemia. Le manifestazioni neurologiche mostrano due pattern maggiori, spesso

    dissociati: una rigidit parkinsoniana generalizzata con disartria, disfagia, facies amimica,

    spasmi dolorosi o invece tremori grossolani posturali e intenzionali. La dimostrazione

    dell'anello corneale di Kayser-Fleischer e la determinazione plasmatica di rame e

    ceruloplasmina, la cupruria (di base ed eventualmente dopo carico di penicillamina), il

    dosaggio del rame epatico consentono la diagnosi.

  • 44

    Le neuroimmagini hanno un ruolo importante nellindicare la presenza di una patologia

    genetico-metabolica. Il rilievo di leucodistrofia suggestivo di ECM. La RM, pi sensibile

    della TC, consente, mediante luso di appropriate sequenze, una precisa valutazione del

    processo di mielinizzazione permettendo talora di evidenziare, ad esempio nelle forme

    giovanili di leucodistrofia metatacromatica o di m. di Krabbe, quadri di leucodistrofia in

    presenza di sintomatologia invece modesta e aspecifica. Salvo qualche eccezione, le

    alterazioni della SB sono bilaterali e simmetriche, mostrando a volte quadri suggestivi che

    possono indirizzare verso la diagnosi. Spesso, in fase avanzata di malattia, le immagini RM

    perdono di specificit lasciando il posto a grave atrofia generalizzata.

    La presenza di manifestazioni a carico di altri organi o apparati importante per indirizzare la

    diagnosi verso alcuni gruppi di ECM o verso uno specifico ECM.

    Sono riportati di seguito alcuni esempi pi significativi.

    Cute e annessi. Cute e capelli chiari possono evocare PKU, viceversa nella X-ALD pu essere

    presente iperpigmentazione cutanea, espressione di insufficienza surrenalica. Lalterazione

    tipo pili torti specifica della malattia di Menkes, mentre capelli secchi con aspetto della

    tricoressi nodosa indicativo di argininsuccinicoaciduria. Nelle mucopolisaccaridosi e in altre

    malattie da accumulo lisosomiale sono presenti ipertricosi e sopracciglie folte. Anomala

    distribuzione del tessuto adiposo sottocutaneo presente nella sindrome CDG. Cute spessa,

    noduli cutanei, teleangectasie, angiocheratomi, ittiosi, lesioni eczematose, rash pellagra-

    simili, ipercheratosi palmo-plantare, fotosensibilit, malar flush sono altre manifestazioni di

    ristretti gruppi o specifici ECM. Ernie sono frequenti nelle malattie da accumulo lisosomiale.

  • 45

    Circonferenza cranica. La circonferenza cranica solitamente normale alla nascita e lECM

    pu essere causa di riduzione della velocit di crescita, come espressione di un danno

    progressivo cerebrale, con conseguente microcrania. Macrocefalia, espressione di un aumento

    del volume dellencefalo o di idrocefalo, pu essere presente gi alla nascita nella glutarico

    aciduria tipo I, nel periodo postnatale, pi o meno precocemente, in alcune leucodistrofie,

    nella gangliosidosi GM2 e GM1, nelle mucopolisaccaridosi. La presenza di leucodistrofia

    associata ad una eccessiva crescita della circonferenza cranica associata a leucodistrofia nel 1

    anno di vita pu essere fortemente indicativa di m. di Canavan o di Alexander o di altre

    leucodistrofie; le manifestazioni cliniche della Canavan e della Alexander associate alle

    neuroimmagini (ipodensit della SB diffusa nella prima, frontale nella seconda) possono

    indirizzare verso luna o laltra patologia.

    Facies. Lineamenti grossolani si fanno maggiormente evidenti nel tempo fino a configurare la

    facies a gargouille nella mucopolisaccaridosi I e II, mentre sono meno evidenti in altre

    mucopolisaccaridosi e glicoproteinosi. Altri particolari dismorfismi sono presenti nelle

    malattie perossisomiali, mitocondriali e nella sindrome di Lowe.

    Occhio. Alterazioni oculari sono presenti in oltre la met degli ECM. Sono espressione di

    alterazione del SN in quanto la retina e i nervi ottici sono parte del SNC: strabismo, nistagmo,

    movimenti oculari anomali, degenerazione pigmentaria della retina, macchia rosso-ciliegia

    ed altre degenerazioni maculari, atrofia ottica, paralisi oculare nucleare e sopranucleare.

    Alterazioni oculari extraneurologiche sono ad esempio la cataratta, la lussazione del

    cristallino, le opacit corneali, il glaucoma.

  • 46

    Fegato e milza. La presenza di epatosplenomegalia associata a manifestazioni neurologiche

    pu indirizzare specificatamente verso una malattia da accumulo lisosomiale (malattia di

    Niemann-Pick, malattia di Gaucher, gangliosidosi GM1 tipo 1, ecc). Lepatomegalia

    presente ad esempio in malattie perossisomiali (malattia di Zellweger, malattia di Refsum

    infantile ecc) e nella malattia di Wilson. Steatorrea ed epatopatia possono indirizzare verso la

    malattia di Refsum.

    Accrescimento staturo-ponderale. Scarso accrescimento associato a vomito, anoressia, diarrea

    e dismotilit intestinale sono presenti in numerosi ECM quali ad esempio: aminoacidopatie,

    difetti del ciclo dellurea, organicoacidurie, sindrome CDG, alcune malattie mitocondriali

    (Pearson e MNGIE). Questa sintomatologia gastro-intestinale pu portare a diagnosi errate di

    intolleranza alle proteine del latte, celiachia, allergie alimentari, stenosi ipertrofica del piloro.

    Una bassa statura pu non essere secondaria ai suddetti sintomi digestivi ma parte

    integrante del quadro clinico e associata (mucopolisaccaridosi, glicoproteinosi) o meno

    (malattia di Niemann-Pick, malattie mitocondriali) a disosostosi multipla. Il fenotipo

    marfanoide tipico dellomocistinuria.

    Scheletro. La presenza di disostosis multiplex segno di malattia lisosomiale; limitazioni

    articolari e gibbo dorsolombare possono essere altre manifestazioni. Calcificazioni patellari

    sono presenti nella S. di Zellweger, rizomelia presente in alcuni difetti perossisomiali.

    Alterazioni respiratorie. Turbe del respiro possono essere secondarie ad alterazioni

    dellequilibrio acido-base o ad iperammoniemia in organicoacidurie e difetti del ciclo

    dellurea; possono inoltre essere presenti nella sindrome di Leigh. Infiltrazione polmonare,

    tipo miliariforme si pu osservare nelle malattie di Niemann-Pick, di Gaucher e di Farber.

  • 47

    Apparato cardiovascolare. Alterazioni cardiache (ad esempio cardiomiopatia, alterazioni

    valvolari, alterazioni del ritmo cardiaco) e/o vascolari possono essere presenti in:

    mucopolisaccaridosi ed altre malattie da accumulo lisosomiale, malattie mitocondriali,

    malattia di Menkes, omocistinuria ed in altri ECM; pericardite e/o miocardiopatia nella

    sindrome CDG.

    Rene. Nefropatie, tubulopatie, insufficienza renale e calcolosi possono essere manifestazioni

    di vari ECM.

    Alterazioni uditive. In numerose malattie da accumulo lisosomiale (mucopolisaccaridosi,

    glicoproteinosi) presente un difetto uditivo neurosensoriale e trasmissivo. Unabnorme

    risposta (estensoria delle mani e degli arti seguita da mioclonie) agli stimoli uditivi acuti ed

    improvvisi costantemente presente nella malattia di Tay-Sachs e di Sandhoff, meno

    frequente nella malattia di Krabbe e nella gangliosidosi GM1.

    Malformazioni. Nellultimo decennio, diversamente da quanto ritenuto in passato, apparso

    evidente che alcuni ECM possono essere responsabili di difetti di sviluppo cerebrale e

    malformazioni somatiche. Esempio tipico la sindrome di Zellweger dove sono presenti

    dismorfismi faciali (fronte alta, epicanto, orecchio esterno malformato, micrognazia, pliche

    del collo abbondanti), difetti di migrazione neuronale, displasia cistica renale; in unaltra

    patologia perossisomiale presente rizomelia (Condrodisplasia puntata rizomelica).

    Malformazioni faciali, oculari, degli arti, genito-urinarie, cardiache etc, sono presenti in altri

    ECM ad esempio la glutarico aciduria tipo II, la sindrome di Smith-Lemli-Opitz. In

    questultima, da tempo conosciuta come sindrome genetica, stato recentemente identificato

  • 48

    come causa un difetto enzimatico nella conversione del 7-deidrocolesterolo a colesterolo;

    pertanto presente ipocolesterolemia mentre elevato il precursore a monte del difetto.

    I meccanismi teratogenetici in queste malattie non sono ancora perfettamente chiariti:

    tossicit diretta di metaboliti in elevate concentrazioni o anormali, o carenza di prodotti a

    valle del difetto enzimatico. Da non dimenticare in questo ambito la embrio-fetopatia da PKU

    materna. E frequente, e strettamente correlata ai livelli plasmatici di fenilalanina nei primi

    mesi di gravidanza, la fetopatia in figli di madre iperfenilalaninemica: basso peso alla nascita,

    microcefalia, dismorfismi simili alla sindrome feto-alcolica, palatoschisi, malformazioni

    cardiache, atresia esofagea, malformazioni ano-rettali e intestinali. E importante pertanto

    determinare sempre la fenilalaninemia materna in caso di microcrania o sindrome

    polimalformativa.

    DIAGNOSI

    Liter diagnostico negli ECM pu essere lungo e complesso, per esempio in presenza di

    manifestazioni aspecifiche o di ECM poco noti o nuovi, daltra parte in alcuni casi la

    presenza di specifici quadri RM e/o segni e sintomi specifici pu portare ad una indagine

    biochimica mirata (ad esempio determinazione di VLCFA plasmatici in X-

    adrenoleucodistrofia) e/o molecolare.

    In altri casi seppure la sintomatologia sia aspecifica, banali esami di routine possono

    indirizzare verso un ECM:

  • 49

    Chetonuria in un neonato deve essere sempre considerata anormale e segno di malattia

    metabolica;

    Ipoazotemia pu essere spia di un difetto del ciclo dell'urea;

    granulocitopenia e piastrinopenia possono essere presenti in organicoacidurie;

    Anemia megaloblastica pu indirizzare alla diagnosi di metilmalonico aciduria;

    Acidosi metabolica con elevato gap anionico e ph urinario < 5 pu indirizzare verso una

    organicoaciduria (comunque l'assenza di acidosi metabolica non deve fare escludere peraltro

    una organico aciduria n una acidosi lattica, in quest'ultima infatti il ph si mantiene normale

    fino a livelli di lattacidemia di 5 mmol/l, circa 2 volte e mezzo i valori normali);

    Alcalosi respiratoria spesso presente in caso di iperammoniemia;

    iponatremia con iperkaliemia verso la insufficienza surrenalica (adrenoleucodistrofia);

    Bassi livelli di colesterolo verso Smith-Lemli-Opitz ma anche verso patologia perossisomiale.

    I dati clinico-anamnestici, gli esami ematochimici ed urinari di base insieme alle indagini

    radiologiche, neuroradiologiche ed elettrofisiologiche orientano verso accertamenti pi

    complessi, talora eseguibili solo in laboratori specializzati: analisi degli aminoacidi plasmatici

    ed urinari, acidi organici ed acido orotico urinari, glicosfingolipidi, oligosaccaridi e

    mucopolisaccaridi urinari, VLCFA, determinazione dell'attivit enzimatiche, ecc.

    Importante la raccolta dei materiali idonei. In caso di esordio acuto-intermittente punto

    essenziale ai fini di una corretta e precoce diagnosi la necessit della raccolta dei campioni

    durante la fase acuta e prima dell'inizio della terapia.

    Nella maggior parte delle malattie neurometaboliche i test enzimatici sono eseguiti su plasma,

    leucociti o fibroblasti in coltura, talvolta sono necessari frammenti di muscolo o di fegato,

    oppure globuli rossi interi. Le macchie di sangue adsorbite su carta da filtro (come per il test

  • 50

    di Guthrie) possono essere indicate per alcuni test, come la determinazione dellattivit della

    diidropteridina reduttasi, e pratiche perch di facile spedizione a grande distanza. In alcune

    malattie, come nei difetti della catena respiratoria o di piruvato deidrogenasi, pu essere

    necessario eseguire il dosaggio enzimatico su pi tessuti (muscolo e fibroblasti in coltura) a

    causa della specificit di tessuto o della variabilit degli isoenzimi, fatto che pu complicare

    una eventuale diagnosi prenatale.

    Alcune alterazioni strumentali sono suggestive di ECM:

    ECOGRAFIA RENALE. Reni policistici sono presenti nella sindrome di Zellweger e

    glutarico aciduria tipo II. Recentemente sono stati riportati nel difetto di carnitina

    palmitoiltransferasi ad esordio acuto neonatale, associati a quadri malformativi del SNC.

    EEG. Tracciato di suppression burst frequente nella iperglicinemia non chetotica.

    ECG-ECOCARDIOGRAMMA. Disturbi del ritmo e/o cardiomiopatia possono essere

    presenti pi o meno precocemente, pi o meno acutamente in diverse patologie (ad esempio

    mitocondriali, difetti b-ossidazione, Sindrome di Barth).

    RX SCHELETRO. Calcificazioni patellari sono presenti nella malattia di Zellweger.

    Disostosi multipla o alterazioni pi sfumate simil-rachitiche (trama grossolana, doppio

    margine diafisario) sono caratteristiche nelle malattie da accumulo lisosomiale.

    VALUTAZIONE OCULISTICA. Cataratta, opacit corneali, alterazioni retiniche, glaucoma

    possono essere osservati in vari ECM. Mentre tali alterazioni da sole non rivestono specifico

    significato, in associazione con altri segni clinici, dati biochimici o strumentali possono essere

    molto utili ad indirizzare la diagnosi.

  • 51

    ECOGRAFIA e RM ENCEFALO. Alterazioni del corpo calloso (agenesia, ipoplasia) sono

    state riportate in numerosi ECM e possono essere ben evidenti allEcografia cerebrale.

    In caso di imminente pericolo di vita del paziente o di exitus improvviso da causa ignota

    importante prelevare e conservare la maggior quantit di materiali biologici necessari per

    poter arrivare ad una precisazione diagnostica e indispensabili per un consiglio genetico.

  • 52

    CAPITOLO III

    SINTOMI DI SVILUPPO DI MALATTIE NEUROLOGICHE

    PARALISI CEREBRALI

    Termine usato ampiamente per descrivere molti disordini motori caratterizzati da disturbi

    della motilit volontaria, risultanti da anomalie dello sviluppo prenatale o da lesioni del SNC

    in epoca perinatale o postnatale, che si verificano prima dei 5 anni.

    Sommario:

    Introduzione

    Eziologia

    Classificazione, sintomi e segni

    Diagnosi

    Prognosi e terapia

    Il termine paralisi cerebrale (PC) non una diagnosi, ma identifica i bambini con spasticit

    non progressiva, atassia o movimenti involontari. Lo 0,1-0,2% dei bambini ha una paralisi

    cerebrale; sono colpiti fino all'1% dei neonati prematuri o piccoli per l'et gestazionale.

  • 53

    Eziologia

    Spesso difficile stabilire una causa, ma rivestono un ruolo importante la prematurit, le

    patologie intrauterine, l'ittero neonatale, i traumi da parto e l'asfissia perinatale. Il trauma da

    parto e l'asfissia perinatale probabilmente causano 15% dei casi. La paraplegia spastica pi

    frequente nei prematuri, la tetraparesi spastica nell'asfissia perinatale; le forme atetosiche e

    distoniche sono pi frequenti dopo asfissia perinatale o ittero nucleare. Traumi del SNC o

    gravi malattie sistemiche della prima infanzia (p. es. meningiti, sepsi, disidratazione) possono

    causare paralisi cerebrale.

    Classificazione, sintomi e segni

    Le PC sono suddivise in quattro categorie principali: forme spastiche, atetosiche, atassiche e

    miste.

    Le sindromi spastiche si verificano in circa il 70% dei casi. La spasticit legata al

    coinvolgimento del motoneurone superiore e pu inficiare in modo grave la funzione motoria.

    La sindrome pu comportare emiplegia, paraplegia, tetraplegia o diplegia.

    Gli arti colpiti mostrano di solito un deficit di sviluppo e un aumento dei riflessi tendinei

    profondi, ipertono muscolare, diminuzione di forza e tendenza alle contratture. Sono

    caratteristiche un'andatura "a forbice" e una deambulazione sulle punte. Nei casi pi lievi le

    limitazioni funzionali possono essere evidenziate soltanto durante l'esecuzione di alcune

    attivit (p. es. la corsa). Frequentemente si associa alla tetraplegia un coinvolgimento cortico-

    bulbare con alterazione dei movimenti orali, linguali e palatali e conseguente disartria.

  • 54

    In circa il 20% dei casi si riscontrano delle sindromi atetosiche o discinetiche, derivanti da

    un danno dei gangli della base. I movimenti involontari, lenti e contorti possono colpire gli

    arti (forma atetosica) o le parti prossimali degli arti e il tronco (forma distonica); si possono

    avere anche movimenti distali bruschi e a scatto (forma coreica). I movimenti aumentano con

    la tensione emotiva e scompaiono durante il sonno. presente disartria spesso grave.

    Le sindromi atassiche si hanno in circa il 10% dei casi: esse sono dovute ad alterazione del

    cervelletto o delle sue connessioni. La diminuzione di forza, la perdita di coordinazione e il

    tremore intenzionale provocano instabilit, andatura a base allargata e difficolt nell'eseguire

    movimenti rapidi o fini.

    Le forme miste sono frequenti, costituite spesso da spasticit e atetosi; meno spesso c'

    atassia e atetosi.

    Disturbi associati: nel 25% dei pazienti si hanno crisi epilettiche, pi spesso negli spastici; si

    possono avere strabismo e altri deficit visivi. Nei casi di atetosi dovuti a ittero nucleare si

    hanno di solito sordit e paralisi dello sguardo verso l'alto. I bambini con emiplegia o

    paraplegia spastica hanno in genere un'intelligenza normale; la tetraplegia spastica e le forme

    miste sono solitamente associate a un ritardo mentale grave. Si osservano comunemente

    riduzione delle capacit di concentrazione e iperattivit.

    Diagnosi

    Le PC di rado possono essere diagnosticate con certezza durante la prima infanzia e le

    sindromi specifiche spesso non sono caratteristiche fino a 2 anni. I bambini ad alto rischio,

    inclusi quelli con evidenza di traumi da parto, asfissia, ittero, meningiti o con una storia

  • 55

    neonatale di crisi epilettiche, ipertonia, ipotonia o abolizione dei riflessi neonatali, devono

    essere seguiti con grande attenzione.

    Prima che si sviluppi la sindrome tipica, i bambini mostreranno un ritardo dello sviluppo

    motorio e spesso persistenza dei riflessi infantili, iper-reflessia e alterazione del tono

    muscolare. Quando la diagnosi o la causa non sono certe, possono essere utili la TAC o la

    RMN cerebrale.

    Le PC devono essere distinte dai disturbi neurologici ereditari e progressivi o da quelli che

    richiedono trattamenti chirurgici o altri specifici trattamenti neurologici. Le forme atassiche,

    poco frequenti, sono particolarmente difficili da diagnosticare; spesso alla fine si riscontra una

    malattia progressiva degenerativa cerebellare. La sindrome di Lesch-Nyhan pu essere

    indicata dalla presenza, in maschi, di atetosi, automutilazioni e iperuricemia. Anomalie

    cutanee od oculari possono suggerire la presenza della sclerosi tuberosa, di una

    neurofibromatosi, dell'atassia teleangectasica, della malattia di von Hippel-Lindau o della

    sindrome di Sturge-Weber. L'atrofia muscolare spinale infantile, le degenerazioni

    spinocerebellari e le distrofie muscolari generalmente non presentano segni di malattia

    cerebrale. L'adrenoleucodistrofia insorge nella seconda infanzia.

    I test di laboratorio sono utili per escludere disturbi biochimici che interessano il sistema

    motorio (p. es. la malattia di Tay-Sachs, la leucodistrofia metacromatica e le

    mucopolisaccaridosi). Altre malattie progressive (p. es. la distrofia neuroassonale infantile)

    non possono essere escluse con i presidi di laboratorio, ma devono essere diagnosticate per

    mezzo di criteri clinici o anatomo-patologici. I bambini con evidente ritardo mentale e

    alterazioni motorie simmetriche dovranno essere valutati per aminoacidopatie o altre

    anomalie metaboliche.

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    Prognosi e terapia

    L'obiettivo di far raggiungere ai pazienti la massima indipendenza nei limiti della loro

    disfunzione motoria e degli handicap associati; con trattamenti appropriati; molti pazienti,

    soprattutto quelli con emiplegia o paraplegia spastica, riescono a condurre una vita quasi

    normale. Quelli con emiplegia o paraplegia spastica e intelligenza normale hanno una buona

    prognosi per quanto riguarda l'indipendenza sociale. Potranno essere necessari la terapia

    fisica, l'ergoterapia, l'uso di sostegni, la chirurgia ortopedica e la logoterapia.

    Quando i deficit fisici