Terzo Rapporto sul Turismo Religioso - Piergiorgio Greco...

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Terzo Rapporto sul Turismo Religioso 2011-2012

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INTRODUZIONE

Giunge alla terza edizione il Rapporto sul Turismo Religioso in Abruzzo, realizzato da Culto e

Cultura in Abruzzo e Infiera, in collaborazione con Innovatur Polo d'Innovazione Turismo. Si tratta

di un lavoro articolato e approfondito, che permette di avere una fotografia ancora più completa

su un fenomeno, quello del turismo religioso e culturale, che vede l'Abruzzo sempre più

protagonista a livello nazionale.

Tutto questo grazie allo sforzo di un gruppo di lavoro appositamente costituito, che ha raccolto

dati statistici, registrato numeri, condotto analisi ed indagini, definito le dinamiche e i contorni di

questa tipologia di turismo. Il Rapporto, per il modo con cui affronta le questioni complesse e per

le molte indicazioni che da esso si possono trarre, si pone anche come strumento di supporto

didattico per studenti e facoltà universitarie, per istituzioni e associazioni, per quanto interessati al

turismo religioso-culturale, alla sua conservazione e al suo uso consapevole.

Prima di entrare nel merito, si ritiene importante rimarcare il ruolo di questo terzo Rapporto:

- ridefinire il sistema dei valori territoriali, privilegiando le eccellenze, tra cui il patrimonio

culturale religioso;

- aggredire le “debolezze” strutturali del territorio;

- analizzare un processo innovativo funzionale alle esigenze di un mercato in costante

evoluzione.

Vogliamo perciò partire e avvalorare tre necessità:

- aumentare il know-how degli attori locali per contribuire alla valorizzazione del territorio;

- attivare la funzione del marketing territoriale, analizzando i punti di forza e le criticità del

sistema locale;

- individuare pacchetti mirati da proporre e offrire sul mercato.

È interessante far notare che tale output si caratterizza per non pochi elementi di innovatività, alla

luce della mancanza di altri strumenti di genere in Abruzzo capaci di analizzare un turismo in forte

crescita come quello religioso-culturale. In particolare:

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- in linea con le esigenze sempre più diffuse, questo studio sarà reso fruibile mediante

strumenti innovativi come la app per smartphone e tablet ed e-book, per facilitare la

diffusione presso un pubblico sempre più ampio;

- l'analisi di dati provenienti dai questionari somministrati a 39 tra strutture ricettive e tour

operator;

- la possibilità di confrontare i dati con quelli del precedente Rapporto e di aggiungere

qualche nuovo elemento di riflessione.

Si ringrazia quanti hanno reso possibile questo studio con l'indispensabile collaborazione, i preziosi

suggerimenti, e una capacità di analisi che nasce da una grande passione per la nostra terra,

l'Abruzzo, con le sue ricchezze e la sua storia millenaria, oggi ancora di più a disposizione di un

turismo colto ed esigente.

Lanciano, 4 novembre 2013.

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CCAAPPIITTOOLLOO 11

IILL TTUURRIISSMMOO RREELLIIGGIIOOSSOO––CCUULLTTUURRAALLEE

UUnnoo ssgguuaarrddoo dd''iinnssiieemmee

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1. LO SCENARIO NAZIONALE

Il turismo religioso rientra nelle categorie dei turismi “resistenti”: quelli, cioè, che non risentono

delle difficoltà dei mercati ma sono addirittura in ascesa. Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio

di trivago.it, motore europeo di ricerca prezzi di hotel, in uno studio dedicato al turismo religioso

del marzo 2013, ha rilevato un trend in crescita verso la ricerca di mete più rinomate della fede.

La motivazione religiosa, che rappresenta la principale ragione di scelta del soggiorno (71,9%) è

unita al desiderio di partecipare ad eventi di natura spirituale (37%): il richiamo delle

testimonianze culturali, spesso connesse agli interessi religiosi, emerge anche come attrattiva e

motivazione di scelta, e infatti il 42,4% dei turisti sceglie le località italiane anche per la ricchezza

del patrimonio artistico e monumentale, esprimendo il desiderio di conoscere nuovi luoghi (26,3%)

oltre che gli usi e costumi della popolazione locale (21,1%).

Destinazioni come Assisi e San Giovanni Rotondo in Italia o come Lourdes e Santiago di

Compostela all’estero, stanno registrando un trend molto positivo, arrivando mediamente ad un

aumento delle ricerche turistiche stimato attorno al 70% in più rispetto allo stesso periodo del

2012. “Oltre ad un aumento generalizzato in tutte le mete più importanti del turismo religioso in

Italia ed Europa - si legge nello studio -, il dato più significativo l’ha registrato Assisi che con la

proclamazione del nuovo Papa, ha visto un raddoppio delle ricerche alberghiere stimato intorno al

122% in più rispetto ai dati dello stesso periodo dell’anno scorso. L’aumento medio per tutte le

mete di pellegrinaggio è stato del 70%”.

Passiamo perciò da un turismo di destinazione ad un turismo di motivazione, e possiamo dire che

si tratta di un cambiamento epocale del turismo, dove non sono più i responsabili del prodotto

turistico a imporre al turista cosa e come fare, ma il prodotto turistico viene costruito secondo le

esigenze del turista consumatore e secondo i valori delle destinazioni. Il turismo religioso colma

delle proprie valenze gli altri turismi, fino ad arrivare ad un turismo esperienziale. Il pellegrino è

colui che viaggia mettendo al primo posto delle motivazioni il credo religioso.

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Secondo la ricerca dell'Isnart, l'Istituto nazionale ricerche turistiche di Unioncamere, in Italia il

turismo religioso pesa l’1,5% sul totale dei flussi turistici, di cui il 2% sulla domanda internazionale

e l’1,1% sulla clientela italiana, per un totale di 5,6 milioni di presenze turistiche (3,3 milioni di

presenze straniere e 2,3 milioni di presenze legate al mercato italiano). Il turismo religioso, infatti,

è maggiormente legato alla clientela straniera che ne costituisce circa il 60% con origine per il

45,3% dall’Europa e per il 14,9% dai Paesi Extraeuropei.

2. L’IDENTIKIT DEL TURISTA RELIGIOSO

Le tradizioni e la cultura religiosa del nostro Paese, la presenza di santuari importanti

rappresentano dei punti di forza quali richiamo di flussi turistici motivati da interessi religiosi,

come dimostra uno studio dell'Osservatorio nazionale del turismo di Unioncamere.

Adulto ma non senior, il 44,4% dei turisti che raggiunge le nostre località per motivazioni religiose

utilizza il circuito dell’intermediazione, tour operator e agenzie di viaggio, con qualche differenza

Estero 60%

Italia 40%

paese provenienza

45,3

14,9

di cui estero

Europa

Paesi Extraeuropei

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tra i mercati: gli italiani si affidano a questi canali nel 22,3% dei casi mentre è più diffuso il ricorso

da parte della clientela straniera, con il 59% dei turisti.

Differenziato il gruppo di vacanza: viaggiano in compagnia del proprio partner (32,7%), il 20% fa

parte di un tour organizzato o è accompagnato da un gruppo di amici (19,7%), il 13,3% sceglie di

muoversi in famiglia, pochi sono i turisti che viaggiano da soli (9,8%).

3,6

18,2

22

19,4

8

28,8

età (in %)

18-20

21-30

31-40

41-50

51-60

oltre 60

55,2

44,8

sesso (%)

maschio

femmina

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Nonostante non si tratti di un turista high-spender il pellegrino viaggia principalmente in bassa

stagione e, come buona parte della domanda di turismo sociale, contribuisce alla

destagionalizzazione delle destinazioni.

In Italia i turisti motivati da convinzioni religiose spendono mediamente 51 euro pro-capite al

giorno, una spesa che risulta complessivamente più alta per i turisti italiani (59 euro) rispetto agli

stranieri che spendono 46 euro al giorno.

32,7

20

19,7

13,3

9,8 4,5

la compagnia del soggiorno (%)

con il partner

gruppo organizzato

amici

famiglia

solo

amici e famiglia

71,9

42,4

37

26,3

21,1

17,9

15,2

11,7

11,3 9,2

6,7 5,2 4,4 0

motivazione principale del soggiorno (possibili più risposte, % calcolata sul totale dei turisti)

religiosa

ricchezza patr.artist.monum.

eventi religiosi

vedere un posto mai visto

conoscere usi e costumi

bellezze naturali

interessi enograstronomici

possibilità di essere ospitati

posto ideale per riposo

decisione altrui

prezzi convenienti

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Il turista religioso spende mediamente: euro 58,82 al giorno (spesa media Italiana) e euro 45,80 al

giorno (spesa media stranieri).

Anche a partire dalle diverse strategie di scelta relative ai mercati-obiettivo Ue, e da alcuni

elementi quali: lo studio della domanda turistica dei Paesi europei, i mezzi di collegamento con

l’Abruzzo, la diffusione della religione cattolica, la stragrande maggioranza del turismo religioso

proviene da paesi quali l’Italia, la Spagna, la Germania, la Polonia.

58,82

45,8

spedia media giornaliera (€)

italiano

straniero

Italia, Spagna, Germania, Polonia

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CCAAPPIITTOOLLOO 22

IILL TTUURRIISSMMOO RREELLIIGGIIOOSSOO IINN AABBRRUUZZZZOO

UUnn''aannaalliissii ssuull ccaammppoo

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1. INTRODUZIONE

L’Abruzzo è già destinazione religiosa. Mete con buoni tratti di "autenticità ed unicità" (religiose,

culturali, naturali, tradizioni, eno-gastronomia), disponibilità di un patrimonio attrattivo ampio e

diversificato, crescente interesse, nella domanda turistica, della componente relativa

all’artigianato artistico e alle produzioni tipiche, clima gradevole per una destagionalizzare dei

flussi turistici. Tutto questo permette di soddisfare la domanda turistica su diversi livelli, e di

incrementare i flussi da paesi nei quali l’Abruzzo vanta una buona immagine turistica (es. Polonia,

Germania, Francia, ecc.).

Le tradizioni e la cultura religiosa in Italia e la presenza di santuari importanti punti di riferimento

per itinerari spirituali oltreconfine, rappresentano dei punti di forza quali richiamo di flussi turistici

motivati da interessi religiosi. L’Abruzzo è stato una delle prime regioni italiane a sperimentare

l'impatto della cristianizzazione e del

monachesimo benedettino subito dopo. Molti

sono i centri d’interesse storico-artistico

religioso e culturale. Oltre ad importanti città

ove sono presenti diversi monumenti e opere,

tra cui citiamo L’Aquila, con la Basilica di Santa

Maria di Collemaggio, con le spoglie di Papa

Celestino V, antichi borghi quali Santo Stefano di

Sessanio, Rocca Calascio, Scanno, non mancano

i Castelli (Pacentro), gli Eremi (San Giovanni, San Bartolomeo), i Santuari come quello del Volto

Santo di Manoppello, S. Gabriele dell’Addolorata. O anche i conventi, come quello della Madonna

del Carmine, e le Abbazie come quella di San Liberatore a Majella. Tra i tanti citiamo il Cammino

dell’Apostolo Tommaso, un cammino davvero innovativo, per le sue caratteristiche, un totale di

400 km percorribili, di cui km 140 a piedi.

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2. DATI EMPIRICI

Partendo dalla somministrazione di questionari a 39 operatori del settore, di cui:

- 25 Strutture Ricettive (di seguito SR);

- 14 Operatore Turistici (di seguito TO) e agenzie di viaggio (di seguito ADV)

(rispetto ad un numero in Italia pari a 291 tour operator per turismo religioso culturale);

Di cui:

- Italiani 38

- Esteri 1

abbiamo ricostruito, secondo una tendenza statistica, le abitudini del turista religioso, ben

sapendo che tale analisi può essere sicuramente soggetta a ulteriore studio. Di seguito, prima di

riportarne una sintesi più significativa, si elencano le domande dei questionari (nella colonna di

destra vengono distinte quelle somministrate solo agli operatori di settore e agenzie di viaggio).

DOMANDE PER SR+TO+ADV DOMANDE SOLO TO E ADV

Potrebbe ordinare da 1 a 7 i sotto-elencati attrattori

più rappresentativi del “Turismo culturale-

religioso”? (1= più rappr. 7 = meno rappr.)

Il turista richiede specificatamente il prodotto

"Turismo culturale-religioso"?

Quale delle seguenti tipologie di strutture ricettive è

la più richiesta?

Qual è la spesa media giornaliera per tale tipologia?

Qual è il bacino di provenienza della Sua clientela?

Qual è il target? Qual è la permanenza media? Quali

sono le destinazioni abruzzesi più richieste?

Il turismo culturale-religioso è inserito nel suo

catalogo? Se no, ha intenzione di inserirlo?

Quali gli strumenti più usati per individuare

destinazioni e itinerari per tale tipologia turistica?

25

14

Questionari somministrati

SR

ADV E TO

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Analizzando le risposte alla prima domanda, in cui si chiede qual è l’attrattore più rappresentativo

del “Turismo culturale-religioso”, (possibili più risposte, percentuale calcolata sul totale delle

risposte) si rileva che tra le mete più significative e più rappresentative del turismo religioso

vengono evidenziati i santuari (38% delle preferenze assegnate come più significative) e le città

d’arte (25% delle preferenze assegnate come più significative):

Gli ultimi in classifica come attrattori meno significativi: i parchi letterari e gli eremi.

Alla domanda se il turista richiede specificatamente il prodotto "Turismo culturale-religioso", il

62% ha risposto sì, il 36% no, il 3% non ha dato risposta.

29%

44%

38%

43%

16%

25%

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

35%

40%

45%

50%

TO + ADV SR TOT.

santuari

citta' d'arte

62%

36%

3%

si

no

np

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Come anche trattato in precedenza, rispetto al bacino di utenza di provenienza del cliente, il 64%

ha risposto l’Italia (centro-nord), ma, come si evidenzia nel grafico di seguito, una non trascurabile

fetta di operatori e strutture ha evidenziato che anche il turismo estero (nord Europa) è degno di

rilevanza (23%).

Se guardiamo invece il cliente turista religioso dal punto di vista del target, notiamo che la fascia

più rilevante è over 45, e la maggior parte delle persone preferisce viaggiare in compagnia della

propria famiglia (possibili più risposte, percentuale calcolata sul totale delle risposte).

10 14

24

4

10 14

0

10

20

30

TO + ADV SR TOT.

si

no

np

64%

23%

13%

ITALIA

ESTERO

NP

9 4

1

14 16

5 4

25 25

9 5

39

0

10

20

30

40

50

ITALIA ESTERO NP TOT

TO + ADV

SR

tot.

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Per il 38% delle strutture intervistate (adv+to+sr) la permanenza media (in giorni) più usata dal

turista religioso è fino ai 3 giorni (38%), il 31% dice da 6 giorni in poi, il 23% dai 4 ai 5. Quindi si

preferisce un turismo di week end oppure se ci si muove, allora lo si fa in qualche giorno in più.

5%

41%

67%

44% 18-30

31-45

46-60

oltre 60

72%

51%

31%

15%

8% FAMIGLIE

COPPIE

SINGOLI

ALTRO (GRUPPI)

5 7

2 0

14

10

2

10

3

25

0

5

10

15

20

25

30

fino a 3 da 4 a 5 da 6 in poi np tot.

to+adv

sr

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Tra le destinazioni abruzzesi più richieste, il 35% delle preferenze indicate nei questionari

somministrati (to+adv+sr) va a Lanciano, seguono Sulmona e Manoppello con il 12% delle

preferenze.

Il 71% degli operatori dice che internet è lo strumento più usato per individuare destinazioni e

itinerari per il turista religioso, condiviso anche dalle strutture ricettive in una percentuale del

84%. Per il 57% degli operatori turistici sono invece le fiere, e per il 14% il passaparola. La pensano

in maniera diversa le strutture ricettive, secondo cui il passaparola svolge un ruolo molto più

importante per il 40% delle risposte, mentre le fiere solo il 28%.

36%

18%

13%

13% Lanciano

altro

Sulmona

Manoppello

71%

14%

57%

to+adv

internet

passaparola

fiere

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Passando alle domande somministrate soltanto agli operatori turistici e alle agenzia di viaggio,

notiamo che per il 100% dei questionari (14) la struttura più gettonata è il 3 stelle, seguita poi da

quella 4/5 stelle.

Per il 50% degli operatori la spesa media giornaliera più rappresentativa è tra i 50 e i 100 euro,

mentre il 57% degli operatori di settore ha inserito nel suo catalogo il tema del turismo culturale-

religioso. La restante parte o non ha un catalogo, o non ha inserito nel proprio tale aspetto.

84% 40%

28%

sr

internet

passaparola

fiere

0% 20% 40% 60% 80%

100% 120%

t.o.+adv

t.o.+adv

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17

21%

50%

14%

14%

minore o uguale di 50

tra 50 e 100

oltre 100

np

57% 21%

21%

no

np

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IILL TTUURRIISSMMOO RREELLIIGGIIOOSSOO IINN AABBRRUUZZZZOO

AAnnaalliissii ddeellll''aannddaammeennttoo

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Al fine di analizzare il movimento del turismo religioso nel corso degli anni 2011 e 2012, partiamo

dai dati statistici della Giunta regionale dell'Abruzzo Direzione sviluppo economico e del turismo

che rilevano il movimento dei clienti negli esercizi ricettivi di 305 paesi abruzzesi censiti. Per farlo,

è necessario prima analizzare i dati globali, e poi descrivere l’andamento statistico relativo al

movimento del turismo religioso in Abruzzo, individuando alcune località significative.

Distinguendo gli arrivi e le presenze italiane e straniere, nel corso dell’anno 2011 e 2011, in 305

paesi abruzzesi, nelle strutture ricettive, sia alberghiere che complementari, vediamo che sia le

presenze sia gli arrivi, nel corso dell’anno 2012 subiscono una leggera diminuzione:1.

Italiani

Stranieri

Totale

Esercizi Letto Arrivi Presenze Arrivi Presenze Arrivi Presenze

Anno 2011 2.382

111.803

1.385.624

6.414.208

195.347

1.009.566

1.580.971

7.423.774

Anno 2012 2.378 107.180 1.387.505 6.224.259 191.931 1.030.718 1.579.436 7.254.977

1 Arrivo: la persona che visita un luogo, non permane. L’arrivo diventa presenza quando la persona assicura almeno una presenza di

una notte.

Esercizi alberghieri: alberghi classificati in cinque categorie distinte per numero di stelle e residenze turistico-alberghiere con informazioni relative al numero di esercizi, camere, letti e bagni a livello di singolo comune (Istat). Esercizi complementari: campeggi, villaggi turistici, alloggi in affitto, alloggi agrituristici, ostelli per la gioventù, case per ferie, rifugi alpini, bed & breakfast, altri esercizi ricettivi (Istat).

1.385.624

6.414.208

195.347

1.009.566

1.580.971

7.423.774

1.387.505

6.224.259

191.931

1.030.718

1.579.436

7.254.977

-

1.000.000

2.000.000

3.000.000

4.000.000

5.000.000

6.000.000

7.000.000

8.000.000

arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze

italiani stranieri totale

2011

2012

Terzo Rapporto sul Turismo Religioso 2011-2012

20

Per analizzare il turismo prettamente religioso nel biennio 2011-2012, nelle località più

significative e rappresentative in Abruzzo, e al fine di permettere una comparazione con l’anno

2010, sono stati utilizzati i seguenti criteri:

1. parte dall’analisi dei dati Istat ufficiali; 2. per le località vocate al turismo religioso con almeno un valore assoluto fondante il Cammino dell'Apostolo Tommaso è stato considerato l’80% di presenze e arrivi registrati; 3. per il distretto attorno alla meta interessata è stato considerato il 30% di presenze e arrivi registrati; 4. per le località vocate al turismo balneare, ad alta densità di turisti, sono state scorporate le presenze e gli arrivi registrati nei mesi estivi (giu-set).

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LANCIANO-ORTONA

Considerate anche Fossacesia, Treglio,

Mozzagrogna, Rocca San Giovanni

Ricettivo alberghiero e complementare Letti

113 (2011) 4.430

110 (2012 4.150

24.411

61.031

5.129 13.357

29.540

74.388

29.999

98.367

6.180

22.261

36.179

120.628

27.086

92.333

5.213 15.760

32.299

108.093

-

20.000

40.000

60.000

80.000

100.000

120.000

140.000

arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze

italiani stranieri totale

2010

2011

2012

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CHIETI-BUCCHIANICO-MANOPPELLO

Considerate anche San Giovanni Teatino

Ricettivo alberghiero e complementare Letti

58 (2011) 1.886

68 (2012) 1.340

6.752

18.715

927 3.176 7.679

21.891 20.967

57.835

2.211 6.012

23.179

63.848

20.113

42.930

2.238 6.528

22.351

49.458

-

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

70.000

arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze

italiani stranieri totale

2010

2011

2012

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VASTO-MONTEODORISIO-CASALBORDINO

Ricettivo alberghiero e complementare Letti

98 (2011) 8.350

106 (2012) 8.315

6.769

37.109

865 3.615

7.544

40.724

13.929

36.058

2.363

7.175

16.292

43.233

12.575

24.681

1.884

4.595

14.459

29.276

-

5.000

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

40.000

45.000

50.000

arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze

italiani stranieri totale

2010

2011

2012

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SULMONA

Considerata anche Pratola Peligna

Ricettivo alberghiero e complementare Letti

42 (2011) 989

38 (2012) 914

21.298

46.253

4.650

14.038

25.948

60.291

14.200

42.846

3.332 12.721

17.532

55.568

13.709

35.934

3.549

16.863

17.258

52.797

-

10.000

20.000

30.000

40.000

50.000

60.000

70.000

arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze

italiani stranieri totale

2010

2011

2012

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25

ISOLA DEL GRAN SASSO - CAMPLI

Ricettivo alberghiero e complementare Letti

78 (2011) 1.546

78 (2012) 1.477

4.241

13.088

302 1.266

4.543

14.354

3.458

10.598

366

1.762

3.825

12.360

3.329

10.058

214 712 3.542

10.770

-

2.000

4.000

6.000

8.000

10.000

12.000

14.000

16.000

arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze

italiani stranieri totale

2010

2011

2012

Terzo Rapporto sul Turismo Religioso 2011-2012

26

ORSOGNA-GUARDIAGRELE

Ricettivo alberghiero e complementare Letti

15 (2011) 275

15 (2012) 275

2.566

6.686

542

1.964

3.108

8.650

1.888

5.457

395

1.339

2.283

6.796

1.930

5.098

330

994 2.259

6.092

-

1.000

2.000

3.000

4.000

5.000

6.000

7.000

8.000

9.000

10.000

arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze

italiani stranieri totale

2010

2011

2012

Terzo Rapporto sul Turismo Religioso 2011-2012

27

CONFRONTO DESTINAZIONE ABRUZZO

Considerazioni:

1. Rispetto all’anno 2010, il turismo religioso culturale fa registrare un andamento positivo

rispetto al 2011, ma non rispetto al 2012;

2. rispetto al 2011, il 2012 fa registrare una leggera flessione sia delle presenze sia degli arrivi,

da parte del turista italiano e del turista straniero, in linea con la media nazionale

3. il turismo religioso culturale nel suo complesso registra un andamento positivo e un trend

in crescita, nelle destinazioni prese in considerazione, rispetto al precedente rapporto;

4. 3. Si rende necessaria una divisione tra ospitalità alberghiera (1 solo pernottamento) e

quella complementare come b&b e agriturismi (almeno 3 pernottamenti). Il

complementare rappresenta il campo di analisi future.

66.037

182.882

12.415

37.416

78.362

220.298

84.441

251.162

14.848

51.271

99.290

302.433

78.741

211.034

13.428

45.451

92.168

256.485

-

50.000

100.000

150.000

200.000

250.000

300.000

350.000

arrivi presenze arrivi presenze arrivi presenze

italiani stranieri totale

2010

2011

2012

Terzo Rapporto sul Turismo Religioso 2011-2012

28

CCAAPPIITTOOLLOO 44

TTUURRIISSMMOO RREELLIIGGIIOOSSOO EEDD EESSCCUURRSSIIOONNIISSMMOO

Terzo Rapporto sul Turismo Religioso 2011-2012

29

Tra le dinamiche di sicuro interesse, da un punto di vista dell'analisi del turismo religioso, va

sicuramente considerata quella del cosiddetto "escursionismo". Si tratta del classico viaggio "in

giornata" che caratterizza in modo peculiare tantissime mete di turismo religioso, specie quelle

meno inserite in altri contesti culturali e turistici, favorito senz'altro dall'evoluzione dei messi di

trasporto, che permettono spostamenti di tale breve durata, ma anche dall'essenzialità della

motivazione all'origine del pellegrinaggio: godere di un'esperienza religiosa senza altre distrazioni

o interessi considerati "accessori". Un fenomeno probabilmente destinato a crescere anche in

virtù della ridotta capacità di spesa dovuta alla persistente crisi economica di questi anni.

Il fenomeno dell'escursionismo si presta comunque a significativi problemi di analisi, a partire dalla

difficoltà di registrazione delle presenze, non potendo contare sui tradizionali canali come gli hotel

nel calcolo dei flussi. Particolarmente preziose, quindi, risultano modalità come la consultazione

dei registri presenze presso santuari e luoghi di culto che, va detto, forniscono dati comunque

sottodimensionati, in virtù della reticenza o del disinteresse di molti turisti e pellegrini a lasciare la

propria firma. In questa sede si intende quindi rilevare il fenomeno, rinviando a successive indagini

una dinamica di sicuro interesse nell'economia dell'intero turismo religioso.

Sin da ora, a titolo meramente esemplificativo, si vuole riflettere sulla mera analisi del registro

presenze del santuario del Miracolo Eucaristico di Lanciano, preso come esempio pilota di questo

fenomeno. Ebbene, nel solo 2012 sono transitate presso la chiesa, lasciando la propria firma,

84.088 persone, di cui 49.390 italiani e 33.769 stranieri. Tra i nostri connazionali, solo 8.385 sono

abruzzesi, pari al 17%, meno dei 13.054 pellegrini pugliesi, che rappresentano il 26%. I mesi

privilegiati da questi flussi sono aprile e maggio, in cui sono transitati il 38% dei turisti nel

santuario, e settembre e ottobre, con il 24,1%.

Terzo Rapporto sul Turismo Religioso 2011-2012

30

49.390

33.769

929

84.088

italiani

esteri

misti

tot.

17%

26% 57%

abruzzesi

pugliesi

resto

Terzo Rapporto sul Turismo Religioso 2011-2012

31

CCOONNCCLLUUSSIIOONNII

Terzo Rapporto sul Turismo Religioso 2011-2012

32

Dallo studio emerge con chiarezza che l'Abruzzo è senz'altro divenuta regione capace di attrarre in

maniera convinta i flussi del turismo religioso, nazionale ed estero: parlano chiaro, al riguardo, sia

le cifre relative agli arrivi che alle presenze, specie nel paragone con la precedente edizione del

Rapporto. Certo, rimane ancora ampia la differenza tra chi sceglie l'Abruzzo solamente per una

gita in giornata e chi, invece, sceglie di fermarsi per più giorni, ma è comunque evidente che in un

modo o nell'altro quella che era solamente una terra di passaggio, sconosciuta ai più, è ora

diventata destinazione di rilievo.

Tra le motivazioni di questo incremento significativo, senz'altro può essere annotata la vicinanza

con regioni a forte valenza religiosa: dal Lazio, in particolare grazie a Roma centro della cristianità,

alla Puglia, meta di pellegrinaggi storicamente importanti, come San Giovanni Rotondo per Padre

Pio e Monte Sant'Angelo, con il suo santuario e il relativo culto micaelico.

Ma sicuramente, hanno inciso anche iniziative di valorizzazione intraprese da vari partner, non

ultima quella del Cammino dell'Apostolo Tommaso, che ha scelto canali promozionali di sicuro

successo, come la partecipazione convinta al Meeting di Rimini, con il suo pubblico attento e

motivato che rappresenta un target ottimale.

Si è pienamente coscienti che il presente Rapporto, come quelli precedenti, non intende avere la

caratteristica dell'esaustività dell'offerta analizzata ma, allo stesso tempo, si è altrettanto sicuri

nell'affermare che la fotografia realizzata ha un suo forte grado di realismo, poiché l'analisi si è

concentrata sulle destinazioni di turismo religioso più significative, comprendenti centri come

Lanciano, Manoppello e Isola del Gran Sasso, di per sé mete di pellegrinaggi sin da tempi antichi.

Quali strategie dovranno essere attuate per incrementare questi flussi? Mai come in questo

frangente storico appare evidente che il "fare rete" rimanga la sola strada praticabile, in

particolare nella promozione - che necessità di iniziative ancora più incisive, con il sostegno di

partner istituzionali ancora più convinto - e nella strutturazione dell'offerta, da un punto di vista

dell'accoglienza e della ricettività. Iniziative già esistenti potranno senz'altro coniugarsi con nuove,

ma sempre in un'ottica di prodotto unitario, che richiede il coinvolgimento convinto di operatori

Terzo Rapporto sul Turismo Religioso 2011-2012

33

dal basso, la semplificazione dei protagonisti impegnati nella promozione, e la strutturazione di

messaggi ancora più precisi. A tal riguardo, lo studio sul campo ha evidenziato che il turista

religioso tende a differenziarsi sempre più spesso dal "pellegrino con la bisaccia" di un tempo,

avendo una incrementata capacità di spesa, e puntando su strutture ricettive di medio livello:

tutte le strategie promozionali e comunicative non potranno non tenere in considerazione

l'evidenziarsi di tali novità.

Per quanto riguarda gli incrementi dei flussi sulle varie destinazioni, in una regione perennemente

alle prese con problemi di mobilità, uno sforzo ulteriore sarà richiesto dai partner pubblici, da cui

ci si aspetta non solo un coinvolgimento in termini di partecipazione nei vari strumenti

promozionali, ma anche nelle attività di progettazione infrastrutturale, per far sì che, in un sistema

come quello turistico, ogni ingranaggio funzioni al meglio nel suo ruolo, a vantaggio dell'utente

finale.

Con la certezza di aver contribuito a migliorare la conoscenza su questo tipo di turismo, si

annuncia sin da ora che l'obiettivo delle prossime versioni dello studio sarà anche quello di

migliorare la rappresentatività delle mete, e di rendere più sofisticati i sistemi di calcolo e analisi,

rendendo ancora più modello un Rapporto che in Abruzzo può comunque considerarsi unico.

Terzo Rapporto sul Turismo Religioso 2011-2012

34

Note alla lettura

Si ritiene utile ricordare che:

- nel flusso non è tenuto in considerazione quello determinato dagli ospitati nelle strutture

ricettive a seguito dell’evento sismico del 6/4/09;

- nella rilevazione dei dati al terzo capitolo non viene più preso in considerazione il

movimento inerente le case private date in affitto, in quanto la determinazione deriva da

una stima approssimativa e soggettiva (non supportata da metodologie statistiche)

effettuata dagli Enti turistici territoriali priva dei requisiti dell'attendibilità, dell'affidabilità e

dell'accuratezza necessari per considerazioni di tipo statistico

- per il rispetto del Decreto Lgs 322/1989 e successive modifiche e integrazioni, molti dati sui

flussi sono stati oscurati. In particolare l’art. 9 del decreto impone la tutela del segreto

statistico, in base al quale “i dati possono essere esternati o comunicati soltanto in forma

aggregata e seconda modalità che rendano non identificabili gli interessati (singola

struttura ricettiva) ad alcun soggetto esterno, pubblico o privato, né ad alcun ufficio della

Pubblica Amministrazione e possono essere utilizzati solo per scopi statistici”. Per tale

motivo non è possibile fornire il dettaglio mensile

- i dati inseriti nel quarto capitolo (2012) dal registro del Miracolo Eucaristico, le presenze

sono sottostimate in quanto si registrano solo i gruppi che richiedono di partecipare ad una

messa o prenotano la disponibilità di un frate per illustrare ai pellegrini il Miracolo,

pertanto non vengono conteggiati gli individuali e i gruppi che arrivano provvisti di guida

che arrivano senza chiamare.

Terzo Rapporto sul Turismo Religioso 2011-2012

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INDICE

Introduzione........................................................................................................... p. 1

Capitolo 1: Il turismo religioso-culturale................................................................. p. 3

Capitolo 2: Il turismo religioso in Abruzzo - Un'analisi sul campo............................ p. 9

Capitolo 3: Il turismo religioso in Abruzzo - Analisi dell'andamento....................... p. 18

Capitolo 4: Turismo religioso ed escursionismo..................................................... p. 28

Conclusioni........................................................................................................... p. 31

Nota alla lettura................................................................................................... p. 34