TERREMOTO 2016 - CENTRO ITALIA I FARMACISTI NAPOLETANI … · 2018. 4. 18. · Trapianto capelli...

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Anno IV Numero 935 Giovedì 01 Settembre 2016, S. Egidio AVVISO Ordine 1. ORDINE:iniziative terremoto 2. ORDINE: Batch 3. Ordine: Spille da giacca 4. Ordine: assistenza legale gratuita Notizie in Rilievo Scienza e Salute 5. Lo sai che liquirizia, banane, spinaci interferiscono con certi farmaci? 6. Pillola, occhio alla circolazione 7. Trapianto capelli, ecco perchè sempre più persone lo evitano Prevenzione e Salute 8. Incontinenza urinaria, 5 consigli per un'igiene corretta 9. TOXOPLASMOSI, come Evitarla senza rinunciare al Gatto Meteo Napoli Venerdì 29 Luglio Variabile Minima: 21°C Massima: 29°C Umidità: Mattina = 67% Pomeriggio =54 % TERREMOTO 2016 - CENTRO ITALIA I FARMACISTI NAPOLETANI A SOSTEGNO DELLE POPOLAZIONI COLPITE L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, in collaborazione con Federfarma Napoli, ha aperto uno specifico conto corrente bancario e denominato “ Fondo Terremoto Centro Italia 2016finalizzato a sostenere le attività di solidarietà. Per facilitare e garantire l'efficacia della catena di aiuto e supporto alle popolazioni colpite dal terremoto da parte della categoria, lOrdine dei Farmacisti di Napoli e Federfarma Napoli hanno «unito le forze e condiviso iniziative congiunte» finalizzate a sostenere le attività di solidarietà. I Colleghi che intendono partecipare a tale iniziativa potranno versare il proprio contributo sul Conto Corrente Bancario aperto presso la Banca di Credito Popolare Gruppo Bancario di Credito Popolare, Via San Giacomo, 16 -80133 Napoli Codice IBAN: IT79 Z051 4203 4191 1857 1146 687 BCPTITNN Banca di Credito Popolare Gruppo Bancario di Credito Popolare SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi….…….. ‘A femmena pe’ l’ommo addiventa pazza, l’ommo p’ ‘a femmena addiventa fesso. DONAZIONE FARMACI: Attraverso il Progetto Un Farmaco per Tuttiuna parte dei farmaci raccolti sono stati utilizzati da alcuni Enti assistenziali che hanno prestato soccorso nelle zone colpite dal sisma.

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Anno IV – Numero 935 Giovedì 01 Settembre 2016, S. Egidio

AVVISO Ordine

1. ORDINE:iniziative

terremoto

2. ORDINE: Batch

3. Ordine: Spille da giacca

4. Ordine: assistenza legale

gratuita

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 5. Lo sai che liquirizia,

banane, spinaci

interferiscono con certi

farmaci?

6. Pillola, occhio alla

circolazione

7. Trapianto capelli, ecco

perchè sempre più

persone lo evitano

Prevenzione e Salute

8. Incontinenza urinaria,

5 consigli per un'igiene

corretta

9. TOXOPLASMOSI,

come Evitarla senza

rinunciare al Gatto

Meteo Napoli

Venerdì 29 Luglio

Variabile

Minima: 21°C Massima: 29°C Umidità: Mattina = 67%

Pomeriggio =54 %

TERREMOTO 2016 - CENTRO ITALIA

I FARMACISTI NAPOLETANI A SOSTEGNO DELLE POPOLAZIONI COLPITE

L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli, in collaborazione con Federfarma Napoli, ha aperto uno specifico conto corrente bancario e denominato “ Fondo Terremoto Centro Italia 2016” finalizzato a sostenere le attività di solidarietà. Per facilitare e garantire l'efficacia della catena di aiuto e supporto alle popolazioni colpite dal terremoto da parte della categoria, l’Ordine dei Farmacisti di Napoli e Federfarma Napoli hanno «unito le forze e condiviso iniziative congiunte» finalizzate a sostenere le attività di solidarietà.

I Colleghi che intendono partecipare a tale iniziativa potranno versare il proprio contributo sul Conto Corrente Bancario aperto presso la

Banca di Credito Popolare – Gruppo Bancario di Credito Popolare, Via San Giacomo, 16 -80133 Napoli

Codice IBAN: IT79 Z051 4203 4191 1857 1146 687 BCPTITNN

Banca di Credito Popolare – Gruppo Bancario di Credito Popolare

SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it

E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli

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Proverbio di oggi….…….. ‘A femmena pe’ l’ommo addiventa pazza,

l’ommo p’ ‘a femmena addiventa fesso.

DONAZIONE FARMACI: Attraverso il Progetto

“Un Farmaco per Tutti” una parte dei farmaci raccolti sono stati utilizzati da alcuni Enti assistenziali che hanno prestato soccorso nelle zone colpite dal sisma.

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PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 935

PREVENZIONE E SALUTE

INCONTINENZA URINARIA, 5 CONSIGLI PER UN'IGIENE CORRETTA

Al bando vergogna e ossessioni: ecco le regole che aiutano a gestire il problema

L’incontinenza urinaria è considerata un problema preoccupante dal 30% degli italiani. A confermare il forte carico psico-emotivo associato al problema è la ricerca Doxa-TENA “Il tempo che mi cambia: cosa mi fa la differenza”, secondo cui alla comparsa delle prime perdite gli italiani desiderano soprattutto ritrovare il controllo e tornare a sentirsi padroni di loro stessi, non doversi vergognare di fronte agli altri e riacquistare la propria vita sociale e intima. Ai problemi psico-emotivo si sommano quelli pratici. L’uso di prodotti intimi che mascherino cattivi odori può risultare aggressivo

per la pelle; il problema è ancora maggiore se la pulizia diventa quasi un’ossessione e il

numero di detersioni quotidiane di moltiplica esponenzialmente. Il risultato sono irritazioni e infiammazioni che non fanno altro se non

peggiorare ulteriormente la situazione. UNA CORRETTA IGIENE INTIMA aiuta invece ad affrontare l’incontinenza urinaria senza imbarazzi. Ecco i 5 consigli per gestire la situazione di Debora Marchioni, specialista in urologia di Bologna.

1. LAVARSI SÌ, MA SENZA ESAGERARE. La detersione riduce al minimo il ristagno dell’urina su

cute e mucose, ma se è eccessiva può favorire le irritazioni aggredendo lo strato protettivo delle mucose ed esponendo ai potenziali allergeni presenti nei prodotti per l’igiene.

Il consiglio è di lavarsi nel momento in cui ci si sente umidi senza però trasformare la pulizia in un’ossessione. Dopo la detersione è possibile applicare prodotti che ricreino lo scudo protettivo delle mucose e in grado di esercitare, eventualmente, un'azione antisettica.

2. SCEGLIERE IL DETERGENTE GIUSTO, prestando attenzione alla qualità del prodotto e al

bilanciamento acido/basico. Meglio scegliere detergenti che riducano al minimo il rischio di allergie e con pH neutro. Infatti i prodotti acidi irritano le mucose fragili, mentre quelli basici aumentano il rischio di proliferazione di batteri nella vescica.

3. FARE ATTENZIONE AI RIMEDI ALTERNATIVI. A volte i prodotti proposti non offrono una vera

protezione assorbente: si tratta di scampoli o bende di cotone che possono promuovere la macerazione delle mucose. Altre

volte si acquistano assorbenti troppo sottili, troppo grandi o inadeguati al momento della giornata in cui viene utilizzato, altre ancora si usano prodotti pensati per il ciclo mestruale, le cui perdite hanno caratteristiche ben diverse rispetto a quelle associate all’incontinenza urinaria.

Fortunatamente esistono soluzioni prodotte con polimeri superassorbenti e traspiranti che garantendo un’assorbenza rapida riducono il contatto di pelle e mucose con i liquidi.

4. CAMBIARSI PIÙ SPESSO, regolando la frequenza dei cambi in base all’entità dell’incontinenza e alle attività svolte. Il cambio dovrebbe coincidere, se possibile, con la detersione.

5. ADATTARE LA PROTEZIONE ALLA SITUAZIONE. I prodotti assorbenti per l’incontinenza non

sono tutti uguali. Ne esistono, ad esempio, di forme diverse che si adattano a diversi tipi di abbigliamento e soluzioni più avvolgenti che possono essere utili nel caso in cui potrebbe essere difficile trovare un bagno per cambiarsi. (Salute, Il Sole 24ore)

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PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 935

SCIENZA E SALUTE LO SAI CHE LIQUIRIZIA, BANANE, SPINACI INTERFERISCONO CON CERTI FARMACI?

Banane, verdure a foglia verde come spinaci e lattuga, arance e liquirizia sono cibi sani che possono interferire con alcuni farmaci anti-ipertensivi, contro la pressione alta, come per esempio gli ACE-inibitori o i glicosidi cardioattivi (digitale).

Infatti anche se un’alimentazione ricca di frutta e verdura è sempre raccomandabile, coloro che soffrono di pressione alta e assumono questi farmaci dovrebbero limitare l’uso di spinaci, banane e arance. Le interazioni cibo-farmaci, oltre ad essere molteplici, possono essere anche molto complesse; tentare di conoscere meglio ciò che accade quando gli alimenti e i farmaci vengono a contatto diretto può essere utile – spiega la dott.ssa M. Fazio, resp. Servizio Farmacia di Humanitas. Particolare prudenza va posta nell’utilizzo congiunto di liquirizia perché contiene una sostanza chiamata glicirrizina, spesso utilizzata come rimedio naturale per proteggere la mucosa gastrica, che interferisce con i farmaci contro la pressione alta. Un gruppo di ricercatori del Sahlgrenska University Hospital di Goteborg, in Svezia ha scoperto che anche piccole quantità di liquirizia consumate quotidianamente possono aumentare la pressione sanguigna. Lo stesso vale per gli alimenti ricchi di potassio come banane, arance,spinaci e tutte le verdure a foglia verde, la cui assunzione va limitata se si assumono farmaci come gli ACE-inibitori. Questi farmaci, infatti, possono aumentare la quantità di potassio nell’organismo che può essere dannoso e causare un’alterazione del battito cardiaco e palpitazioni. Evitare di consumare grandi quantità di alimenti ricchi di potassio e sostituti del sale che contengono potassio quando si assumono questi farmaci è desiderabile, oltre a controllare i livelli di potassio nel sangue, soprattutto d’estate quando si suda molto. (Salute, Humanitas)

PILLOLA, OCCHIO ALLA CIRCOLAZIONE

L’uso della pillola anticoncezionale in alcuni specifici casi può avere influssi sulla salute, in particolare su quella del sistema cardiovascolare, come sottolineato dal dr M. Setti, Resp. dell’Unità Operativa di Chirurgia Vascolare di Humanitas Gavazzeni. Dal punto di vista cardiovascolare, qual è l’effetto della pillola? «Può provocare l’insorgenza di un cosiddetto stato trombofilico, che si presenta quando il sangue ha una tendenza alla coagulazione eccessiva. È l’esatto contrario dell’emofilia, stato in cui il sangue non coagula per niente».

Che cosa si deve fare per evitare problemi circolatori? «È molto importante che chi decide di iniziare a prendere la pillola prima si confronti con il proprio medico di base e anche con il proprio ginecologo. Ci sono alcuni esami che possono tranquillizzare sull’uso della pillola, che devono essere fatti all’inizio ma anche durante l’uso – tramite il ginecologo o anche il medico di base – per vedere se il grado di coagulazione è rimasto invariato o se invece si è modificato nel tempo».

Come verificare che l’uso della pillola non sia dannoso? «È sufficiente fare uno screening

dell’emostasi. Con esami specifici, mirati a verificare lo stato della coagulazione il ginecologo può verificare che tutto sia a posto, può consigliare di passare a un altro tipo di anticoncezionale o può addirittura, nei casi più gravi, disporne la sospensione». (Salute, Humanitas)

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PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 935

SCIENZA E SALUTE

TRAPIANTO CAPELLI, ECCO PERCHÈ SEMPRE PIÙ PERSONE LO VOGLIONO EVITARE

Trapianto capelli non cura la perdita dei capelli, per chi soffre di calvizie la tendenza degli ultimi anni, visti anche i benefici riscontrati, è a favore di Protocolli non invasivi di Medicina Rigenerativa che puntano ad affrontare il problema in modo completo.

Il trapianto di capelli non è una cura, lo sanno molto bene

le persone

che dopo

un trapianto di capelli vedendosi nuovamente diradati

o con risultati non completi, ripetono l’intervento una

seconda, terza volta o più.

“In alcuni casi - spiega il Dott. Mauro Conti Direttore

scientifico di HairClinic Italia, centro internazionale

specializzato in Medicina Rigenerativa nella cura alla

calvizie - incontriamo pazienti con 5/6 interventi già eseguiti e con risultati finali abbastanza

approssimativi, la cosa deve far ragionare e che sono ancora alla ricerca di una soluzione completa.

Il trapianto di capelli di capelli è la soluzione ideale solo se eseguito su una vera condizione di salute e

solo dopo aver curato la calvizie personale alla base.

Se trapianto di capelli è inteso come una cura della calvizie non potrà mai fornire un risultato definitivo

e di buon valore estetico nel medio / lungo periodo.

Anche se la maggior parte dei capelli innestati non cadranno più, ci penserà l’evoluzione della

patologia e i vari effetti deleteri post trapianto di capelli, come lo shock loss, a ripresentare il conto al

paziente, che si ritrova a perdere complessivamente i buoni risultati estetici ottenuti.

Ma ottenere una soluzione completa si può solo se si agisce in modo completo.”

Un altro aspetto negativo è l’effetto estetico del solo trapianto di capelli fine a se stesso.

La maggior parte dei pazienti lamenta dopo breve tempo una bassa densità di capelli nella zona da

trattare e un effetto estetico non sempre naturale.

Questa situazione è dovuta al differente spessore dei capelli nell’area trattata, di fatto un capello

prelevato dalla zona donatrice (nuca) è molto più spesso di un capello nella zona diradata.

Questo effetto spesso / sottile nella stessa zona è assolutamente innaturale e anti estetico.

La condizione che impedisce di creare un alta densità è sempre in relazione ai capelli sottili, piccoli,

danneggiati, presenti della zona da trattare, se il chirurgo eseguisse innesti ultra ravvicinati si

aumenterebbe il rischio di schok loss con la conseguente perdita di qui capelli sottili e fragili.

(salute, Tgcom24)

Trapianto capelli, perché non cura la calvizie?

TRAPIANTO CAPELLI, il risultato estetico NON È SEMPRE CERTO, perché?

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PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 935

PREVENZIONE E SALUTE TOXOPLASMOSI, come Evitarla senza rinunciare al Gatto

L’infezione di origine parassitaria mette a rischio le donne in gravidanza poiché può essere trasmessa al feto tramite le feci dell’animale. ma esistono accorgimenti per evitarla

Le preoccupazioni, per chi ha dei gatti in casa, scattano nelle prime settimane di gravidanza. L’animale può rimanere in casa o è il momento di metterlo alla porta? È questa la domanda che si pongono quasi tutte le donne in dolce attesa, preoccupate dalla possibilità di contrarre dall’animale la toxoplasmosi: un’infezione di origine parassitaria (Toxoplasma Gondii il nome del patogeno che ne è responsabile) trasmissibile al feto, che come conseguenza potrebbe registrare un alterato sviluppo del sistema nervoso centrale. Ma è davvero impossibile continuare a far convivere una donna incinta con un gatto?

TOXOPLASMOSI: QUALE PREVENZIONE? : «Il problema è conosciuto, ma va ridimensionato».

«Il gatto, sul piano epidemiologico, è fondamentale per il mantenimento del ciclo vitale della toxoplasmosi. Ma l’animale che vive in un ambiente domestico, che si alimenta soltanto con croccantini o cibi cotti, ha un rischio molto basso di espellere il parassita con le feci. Ben diversa può invece essere la situazione se si entra a contatto con un gatto selvatico». O comunque con un animale che, pur vivendo in casa, ha la possibilità di muoversi in un giardino. A dare il là alla trasmissione del patogeno sono quasi sempre i felini giovani. Se si è a contatto con loro, è sufficiente una pulizia adeguata della lettiera, che nel caso di una famiglia che aspetta un bambino non deve essere assolta dalla donna incinta. È bene sapere che la forma del parassita espulsa dal gatto è resistente e può sopravvivere nel suolo anche per più di un anno. Più che il contatto diretto con l’animale, a porre a rischio la gestante è il contatto con il terreno e con ortaggi su di esso coltivati. Ecco perché la prevenzione della toxoplasmosi chiama in causa anche la dieta.

INDICAZIONI PER LA TAVOLA : Tra le principali fonti di infezione per la donna ci sono gli ortaggi, la frutta fresca (che deve essere lavata sotto l’acqua corrente), le verdure poco cotte e la carne. Anche polli, ovini e suini possono infettarsi per contatto diretto con un suolo contaminato. Motivo per cui occorre fare attenzione anche alla carne e consumarla sempre ben cotta. Come documentato da uno studio pubblicato sul «British Medical Journal», dal 30 al 63% dei casi di infezione sono dovuti all’assunzione di prodotti di origine animale non preparati a dovere. È quindi necessario evitare di assaggiare la carne mentre la si prepara e lavarsi molto bene le mani sotto acqua corrente dopo averla toccata. Spesso le donne incinte accantonano, per l’intera durata della gravidanza, insalata, fragole, wurstel, speck, prosciutto crudo, bresaola, salame e pesto non congelato. Nessun problema, ma è bene anche sapere che i prodotti di origine vegetale possono essere consumati: purché ben lavati. Così come le carni indicate, se cotte in maniera corretta. Gli strumenti con cui si maneggiano gli alimenti devono essere igienizzati in modo adeguato.

PREVENZIONE E TRATTAMENTO : Tutte le donne, se inconsapevoli di una precedente

infezione, effettuano il test per la toxoplasmosi nelle prime otto settimane di gravidanza. In caso di positività - ovvero di precedente esposizione al patogeno - la donna viene infatti considerata protetta, per la presenza di anticorpi diretti contro il Toxoplasma Gondii. In caso contrario, alla gestante si richiedono altri due controlli nel corso della gravidanza, a venti e a trentasei settimane, per escludere la possibilità di essersi infettata in corso d’opera. Di fronte a una positività, alla donna viene somministrato un trattamento antibiotico mirato. Se l’infezione è confermata, il nascituro, anche se apparentemente sano, dovrà comunque essere seguito per tutto il primo anno di vita, al fine di escludere danni cerebrali e visivi che potrebbero insorgere nei mesi successivi. I feti contagiati nelle prime settimane di gravidanza sono quelli che subiscono le conseguenze più gravi dell’infezione. (Agi)

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PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 935

ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’ APPARTENENZA

Dal mese di Luglio sarà disponibile presso i nostri uffici In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di appartenenza ad una comunità professionale, l’Ordine Professionale ha ritenuto, al fine di rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica professione, di realizzare una spilla da poter apporre sul bavero della giacca (Uomo e Donna) che richiama il Nostro logo brevettato (Mortaio farmaceutico, pestello, serpente e tricolore, realizzato in occasione del Centenario della Nascita dell’Ordine Professionale di Napoli). Realizzate due tipologie di spillo da giacca:

1. Spillo in oro 750° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura)

2. Spillo in argento 925° realizzato a MANO (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura e bagno galvanico argento)

CARTELLINI IDENTIFICATIVI

AVVISO

Si ha cura di informare gli iscritti che presso gli Uffici di Segreteria dell’Ordine, sono disponibili, per chi né ha già fatto richiesta, i

CARTELLINI IDENTIFICATIVI con NOME e COGNOME. Vi ricordiamo che l’art. 1 e art. 5 del Codice Deontologico, riporta che una delle principali funzioni dell’Ordine è quello di Organo preposto alla tutela della dignità e del decoro della professione di Farmacista. Pertanto, nell’attività professionale al pubblico, riteniamo che il Farmacista oltre ad indossare il camice bianco munito di distintivo professionale debba anche, al fine di una maggiore garanzia di qualità, tracciabilità e sicurezza verso il cittadino portare in modo visibile un cartellino identificativo con il logo dell’Ordine e la indicazione del nome e cognome. Pertanto, se non hai provveduto ad inoltrare il Tuo nominativo e quello dei tuoi collaboratori Farmacisti, Ti chiediamo cortesemente di farlo tramite posta elettronica all’indirizzo:

[email protected] o tramite fax al n. 081 5520961.

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

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PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 935

Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” :

Progetto per contrastare la povertà sanitaria.

Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini. A lato , l’elenco delle farmacie che ad oggi hanno aderito al progetto.

FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul

link sottostante e compila il form in modo da avere le informazioni utili

riguardo il luogo di consegna del

contenitore per la raccolta dei farmaci.

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/

1097-un-farmaco-per-

tutti

RACCOLTI FINORA

PIÙ DI 20.000 CONFEZIONI DI

FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI

SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:

La Tenda, La Casa di Tonia,

Emergency, UNITALSI

Campania, Stelle in Strada,

Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta, Ordine

di Malta,

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ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA

Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti

Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarVi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia, nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità:

1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961 3. Inviare e-mail all’indirizzo: [email protected] o [email protected]

ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione

Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato nel uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2016. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2016 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti i requisiti. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)

ORDINE: QUOTA SOCIALE 2016

Quota sociale di Euro 150,00 di cui 108,20 per l’Ordine e 41,80 per la FOFI.

Si ricorda che è obbligo di ogni iscritto il versamento della quota d’iscrizione annuale e che un eventuale ritardo comporta l’aggravio delle spese di esazione. Il mancato adempimento, oltre a causare un’infrazione alla deontologia professionale, fa venir meno il requisito necessario per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale.