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Elaborazione Appunti: prof. Marco De Prezzo 2
TEORIA MUSICALE
Le note musicali sono 12. Ecco le prime 7:
Notazione
ITALIANA
DO1 UT1
RE
MI
FA
SOL
LA
SI
DO2 UT2
Notazione
ANGLOSASSONE
C1
D
E
F
G
A
B
C2
Suoni
GRAVI o BASSI
GIÙ ç-------------- --------------è SÙ
Suoni
ACUTI o ALTI
I nomi delle note, nella Notazione Italiana, derivano dai versi di una poesia in lingua latina, un INNO A SAN
GIOVANNI BATTISTA:
UTqueantlaxis
REsonarefibris
MIragestorum
FAmulituorum
SOLvepolluti
LAbiireatum
SancteIohannes
Il nome UT fu mutato in DO, probabilmente per renderne più facile la pronuncia durante il canto.
I nomi delle note, nella Notazione Anglosassone, sono indicati con le lettere dell’ ALFABETO. In Italia, il DO è
considerato la prima nota della SCALA (DO, RE, MI, FA, SOL, LA, SI, DO); nei paesi anglosassoni, invece, è il
LA (LA, SI, DO, RE, MI, FA, SOL, LA) ed è rappresentato dalla lettera A.
Le note musicali si scrivono sul RIGO MUSICALE o PENTAGRAMMA (PENTA = cinque; GRAMMA = linea),
formato da 5 RIGHE orizzontali e parallele e 4 SPAZI (tra una linea e l’altra):
Elaborazione Appunti: prof. Marco De Prezzo 3
Le righe e gli spazi si contano partendo dal basso:
Righe Spazi
Il PENTAGRAMMA, come una MANO, ha 5 righe (o dita) e 4 spazi. Ricordiamocelo, presto ci tornerà utile:
= Righe
= Spazi
Elaborazione Appunti: prof. Marco De Prezzo 4
Che nota è?
Le risposte ESATTE possibili sono 2:
“Questa scrittura NON HA SENSO”
“Questa figura può indicare QUALSIASI NOTA”
Per denominare le note sul pentagramma, occorre prima di tutto stabilire una NOTA DI RIFERIMENTO.
Per questo, sono stati inventati alcuni segni grafici, le CHIAVI MUSICALI; ogni CHIAVE assegna una
determinata nota a un preciso rigo del pentagramma; una volta fissata la nota di riferimento, si potranno
facilmente denominare tutte le altre. Le chiavi più usate sono:
Nome Chiave Rigo Nota abbinata Segno grafico Registro
Chiave di SOL o
di VIOLINO
II rigo
SOL
G
Medio
Acuto
Chiave di FA
o di BASSO
IV rigo
FA
F
Medio
Acuto
Quindi:
e
Elaborazione Appunti: prof. Marco De Prezzo 5
SCHEMA RIASSUNTIVO Tipo di CHIAVE
Nome
TIPO
Chiave di
DO
Chiave di
FA
Chiave di
SOL
Segno
grafico
Nome
CHIAVE
Chiave di
SOPRANO
Chiave di
MEZZO SOPRANO
Chiave di
BARITONO
Chiave di
BASSO
Chiave di
VIOLINO
Chiave di
CONTRALTO
Chiave di
TENORE
Elaborazione Appunti: prof. Marco De Prezzo 6
DOPPIO PENTAGRAMMA (o RIGO DEL PIANOFORTE) Poiché il pianoforte, generalmente, si suona con entrambe le mani, gli SPARTITI PIANISTICI sono scritti su
un DOPPIO PENTAGRAMMA. Esso è formato da 2 pentagrammi semplici uniti da una parentesi graffa:
Il rigo SUPERIORE, di solito, è assegnato alla MANO DESTRA (M. DX)
Il rigo INFERIORE, di solito, è assegnato alla MANO SINISTRA (M. SX)
Quale CHIAVE dovrà essere assegnata a ogni rigo?
La tastiera del PIANOFORTE ha un’ampia ESTENSIONE che inizia da suoni molto BASSI e termina con suoni
molto ACUTI (circa 88 tasti, tra bianchi e neri). Suddividiamo tale estensione in 3 SETTORI (o REGISTRI):
• Registro BASSO • Registro MEDIO (o CENTRALE) • Registro ACUTO
CHIAVE DI VIOLINO (o di SOL): registro MEDIO (o CENTRALE) + registro ACUTO (o ALTO)
CHIAVE DI BASSO (o di FA): registro MEDIO (o CENTRALE) + registro GRAVE (o BASSO)
Elaborazione Appunti: prof. Marco De Prezzo 7
L’inserimento delle CHIAVI sul DOPPIO PENTAGRAMMA dipende dal COMPOSITORE:
Registro Descrizione Chiavi assegnate
GRAVE
(o BASSO)
Il brano pianistico è composto
prevalentemente da suoni GRAVI:
• M.DX: registro MEDIO-BASSO
• M.SX: registro BASSO
MEDIO
(o CENTRALE)
Il brano pianistico è composto
prevalentemente da suoni CENTRALI:
• M.DX: registro MEDIO-ALTO
• M.SX: registro MEDIO-BASSO
ACUTO
(o ALTO)
Il brano pianistico è composto
prevalentemente da suoni ACUTI:
• M.DX: registro ALTO
• M.SX: registro MEDIO-ALTO
Elaborazione Appunti: prof. Marco De Prezzo 8
METODO DELLA MANO (per la rappresentazione del doppio pentagramma)
Elaborazione Appunti: prof. Marco De Prezzo 9
Metodo della MANO:
Chiave di SOL (Mano DESTRA o M.DX) = Righe
= Spazi
Elaborazione Appunti: prof. Marco De Prezzo 10
Metodo della MANO:
Chiave di FA (Mano SINISTRA o M.SX) = Righe
= Spazi
Elaborazione Appunti: prof. Marco De Prezzo 11
SCHEMA CHIRONOMICO RIASSUNTIVO
DO
Le note musicali sulla tastiera del PIANOFORTE: Gruppo di 2 Gruppo di 3
Ogni DO si trova all’inizio di ogni GRUPPO DI 2 TASTI NERI:
Elaborazione Appunti: prof. Marco De Prezzo 14
LE FIGURE MUSICALI
Sono un gruppo di diversi SEGNI GRAFICI che stabiliscono la DURATA precisa di un qualsiasi suono, scritto
sul PENTAGRAMMA. Le figure che useremo sono:
Nome figura
Grafia
Scansione Sillabica
Pausa
Scansione sillabica Durata
(Impulsi)
SEMI-BREVE
TA – A – A – A
UNO – DUE –
TRE – QUATTRO
4
MINIMA
TA – A
UNO – DUE
2
SEMI-MINIMA
TA
UNO
1
CROMA
TI – TI
UN
1/2
SEMI-CROMA
TI – RI – TI - RI
UN
1/4
Elaborazione Appunti: prof. Marco De Prezzo 15
GLI INTERVALLI In musica, l’INTERVALLO è la distanza tra un suono A e un suono B. Per misurare un intervallo si contano le
note (della scala) contenute nella distanza considerata, compresi il suono A e il suono B.
DO1 - RE
Seconda
DO1
RE
DO1 - MI
Terza
DO1
RE
MI
DO1 - FA
Quarta
DO1
RE
MI
FA
DO1 - SOL
Quinta
DO1
RE
MI
FA
SOL
DO1 - LA
Sesta
DO1
RE
MI
FA
SOL
LA
DO1 - SI
Settima
DO1
RE
MI
FA
SOL
LA
SI
DO1 - DO2
Ottava
DO1
RE
MI
FA
SOL
LA
SI
DO2
Il SEMITONO è il più piccolo INTERVALLO tra due suoni consecutivi della scala*
Il TONO è il più grande INTERVALLO tra due suoni consecutivi della scala*. E’ formato da 2 SEMITONI
Elaborazione Appunti: prof. Marco De Prezzo 16
“Il semi-tono è il più PICCOLO intervallo tra 2 SUONI CONSECUTIVI della scala”
Osservando la particolare conformazione della tastiera del pianoforte, si nota che:
• I tasti BIANCHI formano una sequenza CONTINUA, AFFIANCATI l’uno con l’altro
• I tasti NERI formano una sequenza DISCONTINUA, NON AFFIANCATI l’uno con l’altro
• I tasti NERI sono ordinati in GRUPPI DI 2, ALTERNATI a GRUPPI di 3
• Alcune coppie di tasti BIANCHI consecutivi:
ü Sono separate da un tasto NERO, p.es.
ü Non sono separate da un tasto NERO, p.es.
• La parte alta della tastiera (del pianoforte), vista dall’alto, somiglia alla rappresentazione grafica di una
SCALA (in senso architettonico). Nello schema seguente, a ogni gradino è stato associato un numero:
1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° ecc.
I tasti 2° e 3° sembrano avere la stessa distanza dal tasto 1°, ma in base alle ultime considerazioni
(i gradini della scala), il tasto 2° È PIU’ VICINO e il tasto 3° È PIU’ LONTANO.
Elaborazione Appunti: prof. Marco De Prezzo 17
• Questo significa che:
1° 2° 3° 4° 5° 6° 7° 8° 9° 10° 11° 12° 13° 14° ecc.
Tasti Intervallo
1° - 2°
Semi-tono
Seconda
MINORE
2° - 3°
5° - 6°
12° - 13°
Tasti Intervallo
1° - 3°
Tono
Seconda
MAGGIORE
2° - 4°
5° - 7°
12° - 14°
LE ALTERAZIONI
# = DIESIS = ALZA il suono indicato di 1 SEMITONO
b = BEMOLLE = ABBASSA il suono indicato di 1 SEMITONO
= BEQUADRO = ANNULLA l’effetto delle ALTERAZIONI
Elaborazione Appunti: prof. Marco De Prezzo 18
LA SCALA CROMATICA La SCALA CROMATICA è una sequenza di 12 suoni ORDINATI e tra loro EQUIDISTANTI un semitono.
Suonata al pianoforte, essa appare come una successione ORDINATA di TASTI BIANCHI e TASTI NERI.
Quindi, complessivamente, le note musicali sono 12:
1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12
ITA
DO1
UT2
DO#
REb
RE
RE#
MIb
MI
FA
FA#
SOLb
SOL
SOL#
LAb
LA
LA#
SIb
SI
DO2
UT2
UK
USA
C1
C#
Db
D
D#
Eb
E
F
F#
Gb
G
G#
Ab
A
A#
Bb
B
C2
Suoni
GRAVI
GIU’ç---------------------------------èSU’
Suoni
ACUTI
Elaborazione Appunti: prof. Marco De Prezzo 19
LA SCALA DI DO La SCALA DI DO è una sequenza di suoni ORDINATI, non sempre EQUIDISTANTI.
Suonata al pianoforte, essa è composta da soli TASTI BIANCHI.
T
T
ST
T
T
T
ST
La struttura intervallare della SCALA DI DO è il MODELLO su cui si basano tutte le altre scale.
Essa consente di costruire una SCALA partendo da una nota qualsiasi.