Teoria Cinetica dei gas - mcurie.edu.it · Si pensi ad 1 sola molecola di massa m in moto con...
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1
Teoria Cinetica dei gas
(Un’esposizione molto elementare)
La teoria cinetica stabilisce un collegamento tra il
comportamento macroscopico di un gas e il suo
comportamento microscopico.
Le grandezze macroscopiche Pressione e Temperatura sono
strettamente dipendenti dalle grandezze microscopiche N
Numero delle molecole e Velocità delle molecole.
2
Il modello meccanico di un gas
Al contrario di quel che avviene per i liquidi ed i solidi, il comportamento dei gas appare
indipendente dalla specie chimica. La bassissima densità, la capacità di espandersi
illimitatamente, il comportamento semplice e regolare al variare di temperatura e pressione
portano a concludere che, nello stato gassoso, le molecole siano sostanzialmente indipendenti e
libere, che le forze fra di esse agiscano, a breve distanza, solo nell’urto.
Ciò conduce a formulare un primo modello meccanico fondato sulle seguenti ipotesi:
• Le molecole sono assimilabili a sfere rigide piccolissime (punti materiali) di massa m
• Il loro numero N è così elevato da essere statisticamente significativo
• Le molecole si muovono in modo completamente casuale obbedendo alle leggi di
Newton
• L’urto delle molecole con le pareti del contenitore è elastico
(si conserva l’energia cinetica)
• Le loro dimensioni sono trascurabili rispetto alla distanza media fra esse; in altri
termini il volume complessivo delle molecole è trascurabile rispetto al volume totale
occupato dal gas
3
• Tutte le molecole sono di ugual massa
• il moto delle molecole non ha direzioni privilegiate
• * le molecole non si urtano fra loro
L’abbandono di quest’ultima ipotesi porta ad
un sostanziale raffinamento del modello, con
conseguenze estremamente significative
e infine:
• L’urto delle molecole contro le pareti rispetta le leggi della riflessione
il modello di gas
4
L’origine della Pressione
La pressione esercitata dal gas è dovuta agli urti delle molecole contro le pareti del contenitore.
Ricordiamo dalla meccanica che:
Δt
pΔF
Δt
vΔmF amF
v
L
L
L
Si pensi ad 1 sola molecola di massa m in moto
con velocità v entro una scatola cubica di lato L
Modello di gas
5
z y
x
v
L
L
L Nell’urto contro la parete di destra, perpendicolare all’asse X,
essa subisce una variazione della quantità di moto:
xxxif mvmvmvppp 2
v
v
vx
-vx
forza agente sulla particella in 1 urto:
forza agente sulla parete in 1 urto:
t
mvF x
x
2
t
mvF x
x
2
( 3° principio della dinamica)
La variazione della q. di moto della parete in 1 urto:
xmvp 2
6
Esaminiamo attentamente l’urto contro la parte 1
L’urto è elastico:
Ec iniziale = Ec finale Viniziale = V finale
La variazione della q. di moto della parete in 1 urto:
xmvp 2
L’urto rispetta le leggi della riflessione:
1- raggio incidente, raggio riflesso, normale alla sup. riflettente, nel punto d’ìncidenza, sono complanari,
2- angolo incidenza = angolo riflessione
ifififif vvvvmvmvEcEc 2222
2
1
2
1
Consideriamo la variazione della q. di moto della molecola:
x
z
v
v
vx
-vx
xzyxizyxf vmpvvvmpvvvmp 2 allora )( );(
Urto
7
Dopo l’urto la molecola si muove verso la parete opposta con
velocità vx, e, dopo un altro urto, torna indietro verso la parete 1
Quindi percorre la distanza 2L con velocità vx impiegando un
tempo t = 2L/vx
Pertanto la forza media esercitata dalla molecola contro la parete
1 è
L
vm
L
vm
v
L
vm
t
pF xx
x
x
22
2
2
2
2
V
vm
L
vm
L
F
A
FPressione xx
2
3
2
2
Che determina la pressione
v
L
L
L
8
La formula precedente fa riferimento ad una sola molecola. Per la pressione totale
dovremo tener conto del contributo di tutte le molecole che però hanno velocità diverse
e in generale variabili nel tempo. Tuttavia la distribuzione delle velocità rimane costante
e, quindi, anche la velocità media rimane costante, pertanto invece della velocità vx
faremo riferimento alla velocità media
E tenendo conto di tutte le molecole
V
vm x
2
P
22
P xx vm
V
N
V
vmN
Distribuzione velocità
Da notare che:
mediavelocitàvdimediovalore 2
10
zyx vvvv
e le tre componenti vx, vy, vz sono mediamente equivalenti, cioè, ogni
direzione è ugualmente probabile,
2222
3
1vvvv zyx
(teorema di Pitagora)
avremo
Siccome vx è una delle tre componenti della velocità v
22222 3 xzyx vvvvv
2
2
3
1P vm
V
N
V
vmN x
vx
vy
vz
v
11
(ove è il valore medio del quadrato della velocità.
Indicando con Ec = l’energia cinetica media di una molecola )
2v
2
2
1vm
cEV
Nvm
V
NP
3
2
2
1
3
2 2
La pressione di un gas è direttamente proporzionale all’energia cinetica media delle sue molecole.
Allora, in un gas ideale, la pressione è direttamente
proporzionale al numero delle molecole,
inversamente proporzionale al volume e
12
cENvmNPV3
2
2
1
3
2 2
E portando al primo membro il volume V
cEV
Nvm
V
NP
3
2
2
1
3
2 2
13
Teoria Cinetica
(ipotesi teorica)
Equazione di stato dei gas
(risultato sperimentale)
cENPV3
2 NkTPV
TN
RkTE
AV
c2
3
2
3
Energia cinetica e temperatura
NkTEN c 3
2
14
La temperatura assoluta è (se la deduzione è corretta !),
direttamente proporzionale alla sola energia cinetica media
molecolare.
Scaldando un gas aumentiamo la velocità media delle sue molecole,
raffreddandolo diminuiamo la velocità media delle molecole.
kTEc2
3
Acquista un significato chiaro la nozione di temperatura assoluta !
Si ha anche: Energia di una mole
Energia totale gas
TRTNkE AVmol 2
3
2
3
TRnE gastot 2
3
Energia cinetica media di
una molecola
15
Calcolo delle velocità molecolari
A che velocità si muove, in media, una molecola di Ossigeno ( O2 )
alla temperatura di 27 °C ? (T=27 °C = 300 K)
kTvmkTEc2
3
2
1
2
3 2
M
RT
mN
TkN
m
kTv
Av
Avqm
333
vvv 22
se:
Massa di 1 molecola
Velocità quadratica media
(radice quadrata della media
dei quadrati delle velocità)
massa molecolare
M è il peso molecolare del gas espressa in chilogrammi/mol
16
per l’Ossigeno : 131032
2
molkgMO
m/svmolKg
K
qmO 4851032
30031,83
/
)(K))(J/(mol
32
…e una molecola d’Idrogeno ( H2 ) ?
(a parità di temperatura l‘energia cinetica media è la stessa, ma la
velocità media è inversamente proporzionale alla radice quadrata della
massa molecolare)
M
RTv
3
In una miscela di gas diversi (es. Azoto 14N e Ossigeno 16O) tutte le
molecole possiedono la stessa en. cinetica media, ma le molecole di
azoto, essendo più leggere, sono mediamente più veloci.
m/s 20004316
16
1
33
16
1vv
22 O
22
2
H22
MMMMM
OO
H
OH
RTRTRT
17
Energia interna di un gas ideale
kTvm2
1 kTvm
2
1
kTvm2
1 kTE
xx
c
2
1
2
33
2
3
2
3
22
2
L’energia interna di una sostanza è la somma di tutte le
energie: potenziali, cinetiche, rotazionali, delle molecole
che la compongono
Ad ogni grado di libertà “componente dell’energia” di una
molecola è associata un’energia pari a ½ kT
18
NkT
kTN
ternaenergiaU
molecoletotalenumerolibertàdigradi
2
3
2
1)()(3
in
In un gas ideale (monoatomico) le uniche interazioni sono gli
urti perfettamente elastici, non c’è energia potenziale e le
molecole hanno solo energia traslazionale nelle tre direzioni
dello spazio. L’energia totale del sistema è la somma
dell’energia cinetica nelle tre direzioni di moto, 3 gradi di libertà
oppure
nRTkTnNNkTU A2
3
2
3
2
3
vx
vy
vz
19
NkT
kTN
ternaenergiaU
molecoletotalenumero
2
5
2
1)()(5
in
libertà di gradi
Nel caso di un gas biatomico si hanno 5 gradi di libertà
complessivi: 3 traslazionali nelle tre direzioni dello spazio e 2
rotazionali.
quindi
nRTkTnNNkTU A2
5
2
5
2
5
vx
vy
vz
20
1a considerazione
•La velocità di fuga dalla Terra 11,2 km/s
• la velocità vqm di H2= 1,93 km/s 1/6 velocità di fuga
•Composizione dell’aria azoto 78%, ossigeno 21%, altri gas tra cui l’idrogeno 0,0062%
Alcune considerazioni sulle velocità molecolari
Distribuzione maxwelliana delle velocità molecolari
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0 200 400 600 800 1000
velocità (m/s)
dN
/dv p
er
mole
T=300 kIdrogeno
21
una molecola 100 volte più
pesante di quella di ossigeno
avrebbe comunque la rispettabile
velocità di circa 50 m/s e
percorrerebbe un locale di 5
metri di lunghezza ben 10 volte
in 1 secondo !!!!…………che sia
proprio così ?
Se le cose
stanno così
allora ….
Allora,……
2a considerazione:
Abbiamo calcolato che la velocità media dell’ossigeno a
27 °C è di circa 485 m/s
22
L’esperienza ci dice che il
profumo del caffè non ci
arriva così in fretta !!
[prova tu ad immaginare altre analoghe situazioni]
Come si possono conciliare queste osservazioni con le previsioni
della teoria cinetica ?
Fai clic sulla
foto
Rinunciando all’ipotesi che le
dimensioni delle molecole siano
infinitamente piccole , tanto
piccole da rendere trascurabile la
probabilità di un urto fra esse
Questo fenomeno di propagazione di un gas in
un altro (diffusione) appare in realtà
decisamente più lento.
23
Se si assume che le dimensioni delle molecole siano finite , per esempio
sfere di raggio r , allora il percorso di ciascuna molecola sarà una
successione casuale di moti rettilinei uniformi, di lunghezza e direzione
differenti, tra un urto e l’altro, percorsi ciascuno con velocità diversa,
dipendente dalle modalità con cui avviene l’urto con un’altra molecola.
Più grandi
sono le
molecole, più è
probabile
l’urto
reciproco !
24
r = raggio molecolare
n = numero di molecole
per unità di volume
= velocità media
Si può dimostrare che
la frequenza d’urto
(numero di collisioni
al secondo) è data da: vnπrf 24
e che il libero cammino
medio (distanza media
percorsa tra un urto e il
successivo) è : nπrf
vl
24
1
v
Nel 1856 R.Clausius determinò, proprio in base alle velocità
di diffusione dei gas e ad altri dati sperimentali, l’ordine di
grandezza delle dimensioni molecolari:
m 10 10 -109 rSi tratta della prima misura indiretta delle dimensioni di particelle
microscopiche, fino ad allora solamente ipotizzate !
25
Negli urti tra molecole si hanno continui scambi di energia cinetica ma il valore
medio per molecola di tale energia e quello complessivo restano costanti.
Si deve a J.C.Maxwell il calcolo della distribuzione statistica delle velocità
molecolari in un gas, il cui andamento dipende solo dalla temperatura :
Distribuzione maxwelliana delle velocità molecolari
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
0 200 400 600 800 1000
velocità (m/s)
dN
/dv p
er
mole
T=300 kOssigeno