TEMPUS EST JOCUNDUM - DE VITA... JOCUNDA

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GEMON A DEL FRIULI Centro storico Città di Gemona Con il contributo Organizzato da animazione medioevale con Salvacondotto all’ingresso 1.2.3.4.agosto 2013 Organizzazione: Pro Loco Pro Glemona Direzione artistica: Francesca Gallina e Verdiana Romanin Sentimenti di gratitudine a tutti coloro che consentono la realizzazione della manifestazione specialmente all’Amministrazione comunale, alle Borgate di Gemona, alla Parrocchia Santa Maria Assunta, all’A.S.S. N° 3 Alto Friuli, agli esercenti del Centro Storico e ai residenti nel borgo per la pazienza. Per informazioni: Pro Loco Pro Glemona / Ufficio I.A.T. Informazioni Accoglienza Turistica www.prolocogemona.it / [email protected] www.tempusestjocundum.altervista.org Via Bini, 7 / Gemona del Friuli / UD / tel +39.0432.981441 / fax +39.0432.983481 L’organizzazione declina ogni responsabilità per danni a persone e cose, inclusi i capi di abbigliamento. Tutti possono partecipare in forma attiva alla festa ed alle animazioni compilando l’apposita scheda presso la sede della Pro Glemona. N.B. L’eventuale rinvenimento del presente depliant dove non autorizzato è puramente casuale e non predisposto da questa organizzazione rossografica.it / Foto U_Gi / Distribuzione Locos Service Servizio bus navetta Dal parcheggio stazione FFSS fino a Porta Udine e ritorno Orari: 2.3. agosto dalle 19.00 alle 00.30 4. agosto dalle 11.00 alle 24.00 Un ringraziamento particolare alla Protezione Civile Comunale, agli Alpini e alla Polizia Municipale per la collaborazione GEMONA DEL FRIULI Tolmezzo Tarvisio Artegna Udine Trasaghis Centro storico Via Bersaglio S.S. 13 Pontebbana Via Osoppo Via Bariglaria FF.SS. H Uscita autostradale Gemona Osoppo giovedì 1 agosto dalle ore 21.00 Via Bini Cena Propiziatoria Dopo il torneo di dama, il 21 luglio, presso la “Sagre di San Jacu” in Taviele e la definizio- ne delle partenze per la grande sfida tra le borgate di Gemona nel Palio del Niederlech avrà luogo la cena propiziatoria. Sarà alle- stita una tavolata su tutta Via Bini dove tutti potranno sedersi e mangiare le pietanze acquistate oppure portate da casa. È un invito a vivere la bellissima Via Bini in un contesto diverso e aggregante. venerdì 2 agosto dalle ore 22.00, Piazza del Ferro Palio del Niederlech Grande disfida tra le borgate di Ge- mona in prove ispirate alla medio- evale tassa del Niederlech. Tutte le merci che transitavano per Gemona dovevano pagare una gabella, che veniva versata al Patriarca. La co- munità traeva benefici dal fatto che le merci e quindi i mercanti dovevano pernottare in loco. Le prove impegne- ranno le squadre in avvincenti sfide di forza e abilità per aggiudicarsi non solo la vittoria ma il diritto di partecipare alla partita di dama vivente per la proclamazione della Dama Castellana. domenica 4 agosto dalle ore 22.00, Piazza del Ferro Disfida Dama Sulla Piazza del Ferro le due squadre prime classificate nella disfida tra i borghi si contenderanno la vittoria sino all’ultima mossa in una partita di dama vivente. Dalle ore 23.00 sul Sagrato del Duomo Proclamazione Dama Castellana Il corteo della borgata vincitrice attraver- serà le vie del centro fino al Duomo dove verrà proclamata la Dama Castellana 2013 e le verranno consegnate le chiavi della città che custodirà gelosamente fino all’anno venturo. 2.3.4.agosto 2013 “DE VITA… JOCUNDA: L’humana comedia de lo vivere” La nostra vita si presenta come una “comedia”, un viaggio che ognuno di noi intraprende, accompagnato da persone e avvenimenti nuovi e talvolta inaspettati. La nascita nel medioevo era di fondamen- tale importanza, in quanto dimostrava la fertilità della donna e contri- buiva ad aumentare il numero delle mani che avrebbero aiutato la fa- miglia nel lavoro. La mortalità infantile era molto alta e questo rendeva necessario battezzare subito i neonati in quanto serviva a purificare il peccato originale e ad accogliere la nuova anima. L’infanzia trascorsa a suon di canti e giuochi, era appannaggio dei ceti più abbienti, men- tre ai bambini poveri veniva affidata una mansione fin dai primi anni. L’individuo raggiunta la maggiore età doveva conquistarsi un posto nella società, ma la meritocrazia non faceva sempre parte del costume dell’epoca, infatti chi nasceva povero rimaneva povero, mentre solo i facoltosi potevano ambire ai titoli più prestigiosi. Quando le donzelle avevano raggiunto i quattordici anni e i fanciulli poco meno dei venti, erano pronti per il matrimonio: la maggior parte delle volte esso veniva “combinato” dai genitori per intraprendere alleanze con altre famiglie, stipulare la pace o accrescere i propri domini. Le nozze erano scandi- te da tradizioni ormai scomparse: gli sposi vestivano di rosso e come buon auspicio per la fertilità della coppia, i parenti o amici gettavano sugli sposi dei chicchi di grano. Lo “ius primae noctis” è una calunnia messa in moto dagli illu- ministi per screditare l’epoca medievale, ciò che sappiamo per certo è che i contadini per sposarsi dovevano pagare una tassa al proprio signore, ma mai la donna dovette trascorrere la prima notte con quest’ultimo. La speranza di vita all’epoca non era per niente alta, in quanto carestie, epidemie e guer- re erano all’ordine del giorno, ma se un fortunato raggiungeva l’età senile veniva curato dai familiari o accolto presso strutture specializzate che gli presta- vano le attenzioni necessarie finchè anche questo fosse stato chiamato al giudizio dei tristi mietitori di anime che avrebbero segnato il pas- saggio dalla vita terrena a quella dell’aldilà. Per rendervi partecipi di ciò, tra le vie del centro storico incontrerete puerpere, nascituri, coloro che nella vita cercano di elevare la propria condizione, sposi del volgo e della nobiltà, coloro che sono arrivati alla senilità e, infine, coloro che sono arrivati alla tappa finale del viaggio della vita: la morte. Tut- to questo in un contesto di ambientazione medievale troverete anche taverne, nobili e messeri, accampamenti militari, saltimbanchi, musici e tanto, tanto altro. De vita jocunda Unser Leben ist nicht anderes als eine Reise, die von manchmal unerwarteten Menschen oder auch von manchmal unerwartet eingetretenen Ereignissen geprägt wird, also eine „Comedia“. Die Geburt war im Mittelalter von höchster Wichtigkeit. Sie war ein Beweis von Fruchtbarkeit der Frau und bedeutete zugleich 2 Hände mehr in der Familie, die später bei der schweren Familienarbeit mitgeholfen hätten. Die Kindersterblichkeit war sehr hoch und aus diesem Grund war nötig, die Neugeborenen sofort taufen zu lassen, denn die neue Seele war danach von der Erbsunde gereinigt und konnte somit in die Christenwelt empfangen werden. Nur Kinder von Wohlhabenden konnten eine glückliche Kindheit mit Spaß und Spiel haben; Kinder armer Leute hatten dagegen schon in der ersten Lebensjahren eine bestimmte Aufgabe. Der volljährige Mensch musste selber seinen Platz in der Gesellschaft erzielen. Damals war die eigene Leistung nicht ausschlaggebend dafür. Denn, wer im Armut geboren wurde, blieb arm, während nur reiche Leute hohe Stellen in der Gesellschaft begehren durften. Sobald die Mädchen 14 Jahre alt waren und junge Männer knapp 20, waren beide für eine Ehe bereit. Diese wurde meistens von den Eltern zu einem bestimmten Zweck vereinbart. Entweder sollte die Ehe dazu dienen, sich mit einer anderen Familie zu versöhnen oder sich zu verbünden oder noch das eigene Vermögen zu erweitern. Die Hochzeit erfolgte nach bestimmten, heute verschwundenen Traditionen. Das Hochzeitspaar trug rote Gewänder die von guter Vorbedeutung für die Fruchtbarkeit der Ehe waren und Freunde und Verwandte bewarfen Braut und Bräutigam mit Getreidekörnern. Der „ius primae noctis“ soll eine Verleumdung der Aufklärung sein, um das Mittelalter in schlechten Ruf zu bringen. Was wir sicher wissen, ist daß die Bauern ihren Herrn eine Steuer zahlen sollten, um heiraten zu dürfen. Nie, nie war die Braut gezwungen, mit dem letzteren die erste Nacht zu verbringen. Die Lebenserwartung war damals gering, denn Kriege, Hungersnot, Seuchen kamen sehr häufig vor. Wer aber das Glück hatte, alt zu werden , der wurde in der Familie behandelt oder er wurde in besonderen Heimen aufgenommen, wo er bis zu seinem Tod blieb, d.h. bis die traurigen Seelenmäher den Übergang vom diesseitigen zum jenseitigen Leben bestimmt hätten. All das können Sie in den Gassen der Altstadt „live“ erleben. Hier werden Sie Wöchnerinnen, Neugeborenen, Brautpaaren begegnen so wie Menschen, die eine bessere Lebensbedingung suchen, Brautpaaren aus dem Volk oder aus dem Adelstand, außerdem alten Leuten und schließlich denjenigen, die der letzten Etappe des Lebens und zwar dem Tod nahe liegen. di Brollo Paolo & C. 33010 Osoppo (UD) - Via Matteotti, 14 - [email protected] Cel 348 3855285 - Tel 0432 975065 - Fax 0432 974747 Consorzio Pro Loco Friuli Nord Est Via Bini, 44 Gemona del Friuli (UD) tel +39 0432 971777 [email protected] www.alduomo.info CONCORSO FOTOGRAFICO Segui su instagram la “Pro Glemona”, fotografa quello che più ti piace alla manifestazione e tagga la foto con l’hastag #TEMPUS2013, la foto più bella sarà scelta come immagine per il volantino del 2014 e l’autore sarà premiato con una cena presso il ristorante “Al Duomo - Bar Caffetteria” di Gemona del Friuli. domenica 4 agosto Dalle ore 10.00 mercato medioevale. Dalle ore 11.00 apertura taverne. Dalle ore 11.00 alle 12.00 laboratorio per i più piccoli “Manine nella Lavanda” a cura de “La Lavanda di Venzone” e animazioni medievali. Dalle ore 12.00 degustazione presso il negozio de “La Lavanda di Venzone” e l’osteria “Pan e Salam”. Alle ore 17.30 anteprima della festa con sfilata storica e spetta- colo di musici, danzatrici, abili sbandieratori, dimostrazione di scherma medievale, giocolieri e saltimbanchi presso il Sagrato del Duomo.

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1-2-3-4 agosto 2013 Gemona del Friuli Serate di ambientazione medioevale con dame, cavalieri, animazioni, mercanti ed artigiani, che animano il bellissimo centro storico. Nelle vivaci taverne vengono offerte pietanze dal sapore medioevale.

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GEMONA DEL FRIULICentro storico

Città di Gemona

Con il contributoOrganizzato da

DE VITA… JOCUNDA:L’humana comedia de lo vivere

animazione medioevalecon Salvacondotto all’ingresso

1.2.3.4.agosto 2013 Organizzazione: Pro Loco Pro Glemona

Direzione artistica: Francesca Gallina e Verdiana Romanin

Sentimenti di gratitudine a tutti coloro che consentono la realizzazionedella manifestazione specialmente all’Amministrazione comunale,

alle Borgate di Gemona, alla Parrocchia Santa Maria Assunta,all’A.S.S. N° 3 Alto Friuli, agli esercenti del Centro Storico

e ai residenti nel borgo per la pazienza.

Per informazioni:Pro Loco Pro Glemona / Ufficio I.A.T. Informazioni Accoglienza Turistica

www.prolocogemona.it / [email protected]

Via Bini, 7 / Gemona del Friuli / UD / tel +39.0432.981441 / fax +39.0432.983481

L’organizzazione declina ogni responsabilità per danni a persone e cose, inclusi i capi di abbigliamento. Tutti possono partecipare in forma attiva alla festa ed alle animazioni compilando l’apposita scheda presso la sede della Pro Glemona. N

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Servizio bus navetta Dal parcheggio stazione FFSS fino a Porta Udine e ritorno

Orari:2.3. agosto dalle 19.00 alle 00.304. agosto dalle 11.00 alle 24.00

Un ringraziamento particolarealla Protezione Civile Comunale,agli Alpinie alla Polizia Municipaleper la collaborazione

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UscitaautostradaleGemonaOsoppo

giovedì 1 agosto dalle ore 21.00Via Bini

Cena PropiziatoriaDopo il torneo di dama, il 21 luglio, presso la “Sagre di San Jacu” in Taviele e la definizio-ne delle partenze per la grande sfida tra le borgate di Gemona nel Palio del Niederlech avrà luogo la cena propiziatoria. Sarà alle-stita una tavolata su tutta Via Bini dove tutti potranno sedersi e mangiare le pietanze acquistate oppure portate da casa. È un invito a vivere la bellissima Via Bini in un contesto diverso e aggregante.

venerdì 2 agostodalle ore 22.00, Piazza del Ferro

Palio del NiederlechGrande disfida tra le borgate di Ge-mona in prove ispirate alla medio-evale tassa del Niederlech. Tutte le merci che transitavano per Gemona dovevano pagare una gabella, che veniva versata al Patriarca. La co-munità traeva benefici dal fatto che le merci e quindi i mercanti dovevano pernottare in loco. Le prove impegne-ranno le squadre in avvincenti sfide di forza e abilità per aggiudicarsi non solo la vittoria ma il diritto di partecipare alla partita di dama vivente per la proclamazione della Dama Castellana.

domenica 4 agostodalle ore 22.00, Piazza del Ferro

Disfida DamaSulla Piazza del Ferro le due squadre prime classificate nella disfida tra i borghi si contenderanno la vittoria sino all’ultima mossa in una partita di dama vivente.

Dalle ore 23.00 sul Sagrato del Duomo

ProclamazioneDama Castellana

Il corteo della borgata vincitrice attraver-serà le vie del centro fino al Duomo dove verrà proclamata la Dama Castellana 2013 e le verranno consegnate le chiavi della città che custodirà gelosamente fino all’anno venturo.

2.3.4.agosto 2013

“DE VITA… JOCUNDA:L’humana comedia de lo vivere”La nostra vita si presenta come una “comedia”, un viaggio che ognuno di noi intraprende, accompagnato da persone e avvenimenti nuovi e talvolta inaspettati. La nascita nel medioevo era di fondamen-tale importanza, in quanto dimostrava la fertilità della donna e contri-buiva ad aumentare il numero delle mani che avrebbero aiutato la fa-miglia nel lavoro. La mortalità infantile era molto alta e questo rendeva necessario battezzare subito i neonati in quanto serviva a purificare il peccato originale e ad accogliere la nuova anima. L’infanzia trascorsa a suon di canti e giuochi, era appannaggio dei ceti più abbienti, men-tre ai bambini poveri veniva affidata una mansione fin dai primi anni. L’individuo raggiunta la maggiore età doveva conquistarsi un posto nella società, ma la meritocrazia non faceva sempre parte del costume dell’epoca, infatti chi nasceva povero rimaneva povero, mentre solo i facoltosi potevano ambire ai titoli più prestigiosi. Quando le donzelle avevano raggiunto i quattordici anni e i fanciulli poco meno dei venti, erano pronti per il matrimonio: la maggior parte delle volte esso veniva “combinato” dai genitori per intraprendere alleanze con altre famiglie, stipulare la pace o accrescere i propri domini. Le nozze erano scandi-te da tradizioni ormai scomparse: gli sposi vestivano di rosso e come buon auspicio per la fertilità della coppia, i parenti o amici gettavano sugli sposi dei chicchi di grano. Lo “ius primae noctis” è una calunnia messa in moto dagli illu-ministi per screditare l’epoca medievale, ciò che sappiamo per certo è che i contadini per sposarsi dovevano pagare una tassa al proprio signore, ma mai la donna dovette trascorrere la prima notte con quest’ultimo. La speranza di vita all’epoca non era per niente alta, in quanto carestie, epidemie e guer-re erano all’ordine del giorno, ma se un fortunato raggiungeva l’età senile veniva curato dai familiari o accolto presso strutture specializzate che gli presta-

vano le attenzioni necessarie finchè anche questo fosse stato chiamato al giudizio dei tristi mietitori di anime che avrebbero segnato il pas-saggio dalla vita terrena a quella dell’aldilà. Per rendervi partecipi di ciò, tra le vie del centro storico incontrerete puerpere, nascituri, coloro che nella vita cercano di elevare la propria condizione, sposi del volgo e della nobiltà, coloro che sono arrivati alla senilità e, infine, coloro che sono arrivati alla tappa finale del viaggio della vita: la morte. Tut-to questo in un contesto di ambientazione medievale troverete anche taverne, nobili e messeri, accampamenti militari, saltimbanchi, musici e tanto, tanto altro.

De vita jocundaUnser Leben ist nicht anderes als eine Reise, die von manchmal unerwarteten Menschen oder auch von manchmal unerwartet eingetretenen Ereignissen geprägt wird, also eine „Comedia“. Die Geburt war im Mittelalter von höchster Wichtigkeit. Sie war ein Beweis von Fruchtbarkeit der Frau und bedeutete zugleich 2 Hände mehr in der Familie, die später bei der schweren Familienarbeit mitgeholfen hätten. Die Kindersterblichkeit war sehr hoch und aus diesem Grund war nötig, die Neugeborenen sofort taufen zu lassen, denn die neue Seele war danach von der Erbsunde gereinigt und konnte somit in die Christenwelt empfangen werden. Nur Kinder von Wohlhabenden konnten eine glückliche Kindheit mit Spaß und Spiel haben; Kinder armer Leute hatten dagegen schon in der ersten Lebensjahren eine bestimmte Aufgabe. Der volljährige Mensch musste selber seinen Platz in der Gesellschaft erzielen. Damals war die eigene Leistung nicht ausschlaggebend dafür. Denn, wer im Armut geboren wurde, blieb arm, während nur reiche Leute hohe Stellen in der Gesellschaft begehren durften. Sobald die Mädchen 14 Jahre alt waren und junge Männer knapp 20, waren beide für eine Ehe bereit. Diese wurde meistens von den Eltern zu einem bestimmten Zweck vereinbart. Entweder sollte die Ehe dazu dienen, sich mit einer anderen Familie zu versöhnen oder sich zu verbünden oder noch das eigene Vermögen zu erweitern. Die Hochzeit erfolgte nach bestimmten, heute verschwundenen Traditionen. Das Hochzeitspaar trug rote Gewänder die von guter Vorbedeutung für die Fruchtbarkeit der Ehe waren und Freunde und Verwandte bewarfen Braut und Bräutigam mit Getreidekörnern. Der „ius primae noctis“ soll eine Verleumdung der Aufklärung sein, um das Mittelalter in schlechten Ruf zu bringen. Was wir sicher wissen, ist daß die Bauern ihren Herrn eine Steuer zahlen sollten, um heiraten zu dürfen. Nie, nie war die Braut gezwungen, mit dem letzteren die erste Nacht zu verbringen. Die Lebenserwartung war damals gering, denn Kriege, Hungersnot, Seuchen kamen sehr häufig vor. Wer aber das Glück hatte, alt zu werden , der wurde in der Familie behandelt oder er wurde in besonderen Heimen aufgenommen, wo er bis zu seinem Tod blieb, d.h. bis die traurigen Seelenmäher den Übergang vom diesseitigen zum jenseitigen Leben bestimmt hätten. All das können Sie in den Gassen der Altstadt „live“ erleben. Hier werden Sie Wöchnerinnen, Neugeborenen, Brautpaaren begegnen so wie Menschen, die eine bessere Lebensbedingung suchen, Brautpaaren aus dem Volk oder aus dem Adelstand, außerdem alten Leuten und schließlich denjenigen, die der letzten Etappe des Lebens und zwar dem Tod nahe liegen.

di Brollo Paolo & C.

33010 Osoppo (UD) - Via Matteotti, 14 - [email protected] 348 3855285 - Tel 0432 975065 - Fax 0432 974747

Consorzio Pro LocoFriuli Nord Est

Via Bini, 44Gemona del Friuli (UD)tel +39 0432 [email protected]

CONCORSO FOTOGRAFICO Segui su instagram la “Pro Glemona”, fotografa quello che più ti piace alla manifestazione e tagga la foto con l’hastag #TEMPUS2013, la foto più bella sarà scelta come immagine per il volantino del 2014 e l’autore sarà premiato con una cena presso il ristorante “Al Duomo - Bar Caffetteria” di Gemona del Friuli.

Palio realizzato da Marina Sussadomenica 4 agostoDalle ore 10.00 mercato medioevale.Dalle ore 11.00 apertura taverne.Dalle ore 11.00 alle 12.00 laboratorio per i più piccoli “Manine nella Lavanda” a cura de “La Lavanda di Venzone” e animazioni medievali. Dalle ore 12.00 degustazione presso il negozio de “La Lavanda di Venzone” e l’osteria “Pan e Salam”. Alle ore 17.30 anteprima della festa con sfilata storica e spetta-colo di musici, danzatrici, abili sbandieratori, dimostrazione di scherma medievale, giocolieri e saltimbanchi presso il Sagrato del Duomo.