TEG Domande cruciali Si sta formando un coagulo? Qual è la causa potenziale della coagulopatia?...
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TEG• Domande cruciali• Si sta formando un coagulo?• Qual è la causa potenziale della
coagulopatia?• Qual è il trattamento più
appropriato
Tromboelastogramma
La TEG misura l’intera coagulazione e riflette l’attività e l’interazione tra i fattori della coagulazione, le PLT e il fibrinogeno laddove i parametri standars della coagulazione ne forniscono solo una misura quantitativa.
Tromboelastogramma
• E’ una valutazione delle caratteristiche viscoelastiche del coagulo dalla formazione alla lisi che consente.
• Una analisi rapida 20 min• Una terapia mirata e congrua
CoagulazioneCoagulazione• E’ un processo dinamico e
complesso reversibile in cui sono attivati i fattori della coagulazione ed al medesimo tempo quelli della fibrinolisi ed in cui sono coinvolti cellule, enzimi e proteine tessutali e plamastiche
CoagulazioneCoagulazione• E’ un sistema , generale che tuttavia
opera localmente in continua attività con momenti di maggiore o minore attività funzionale ma in perfetto equilibrio tra due condizioni patologiche: emorragia
trombosi
CoagulazioneCoagulazione
• Il principale attivatore della coagulazione è il Fattore Tessutale presente su tutte le membrane cellulari ad eccezione di quella piastrinica.
CoagulazioneCoagulazione• Quando si ha una lesione vascolare con
liberazione di Tissue Factor o quando le proteine ematiche della coagulazione o le PLT si attivano ad opera di sostanze o superfici estranee all’organismo si arriva alla formazione del coagulo, che è un impedimento meccanico e temporaneo all’emorragia
Coagulo• E’ costituito per l’80% da PLT e per
il 20% da fibrina
PLT
Fibrina
Fibrina• La fibrina è la rete proteica insolubile
che deriva dal fibrinogeno, che è una proteina ematica solubile.
• La reazione che converte il fibrinogeno nella rete di fibrina è svolta dall’enzima proteico trombina, che normalmente circola nel sangue in forma inattiva come protrombina
Fibrina• La conversione della protrombina in
trombina è il momento clou a cui si arriva attraverso una serie di reazioni a catena di attivazione dei fattori della coagulazione: XII, XI, IX, VIII, VII.
• La via estrinseca è attivata dal TF, mentre quella intrinseca da superfici estranee o sostanze.
PIASTRINE• Emivita di 6-8 gg. di forma discoide
composte da• Membrana glicoproteica• Componente contrattile (citoscheletro
di actina)• Componente granulare• Sistemi canalicolari: aperto (connessi
con la sup.est) e tubulare denso• Mitocondri, glicogeno ferritina etc.
PIASTRINE• La loro funzione è di aderire fra loro ,
mediante la attivazione delle proteine di membrana da parte del fibrinogeno, di cambiare forma e di costituire una rete densa insieme ai polimeri di fibrina che costituirà il coagulo che è quindi un tappo meccanico ad una fuoriuscita di flusso.
ADESIONE PIASTRINICA:
ADESIONE PIASTRINICA:
PLT inatt
Recettore GPIIb/IIIa
Fibrinogeno Ioni calcio
PLT att
ADESIONE PIASTRINICA:
• L’adesività è stimolata da:• Trombina ( si lega alle GPIIb)• Collageno • Tissue factor o tromboplastina
tessutale• Adrenalina• Prostaglandine o Trombossani• PAF
CONTRATTILITA’ PIASTRINICA:
• Una volta adese alla rete polimerica di fibrina le PLT si contraggono ulteriormente, ad opera del legame tra la fibrina e la GPIIb/IIIa, che provoca la contrazione del citoscheletro di actina.
• Questa rappresenta la “forza del coagulo”
Meccanismi di controllo Meccanismi di controllo della coagulazionedella coagulazione
• Aspecifici: flusso ematico, deposito della trombina sulla fibrina
• Autocontrollo: slowing of reaction
• Specifici: ATIII e cofattore eparinico
FIBRINOLISI
• Si compie ad opera della plasmina che la forma attiva del plasminogeno.
• Il plasminogeno a sua volta è attivato dall’attivatore tessutale, t-PA che però attiva solo quello legato alla fibrina
• Compito della plasmina è la lisi della fibrina.
• Sul plasminogeno agiscono anche urokinasi e streptochinasi
INIBIZIONE DELLA FIBRINOLISI
• E’ rappresentato dall’inibitore del t-PA o PAI anche questo prodotto a livello tessutale, che aumenta in condizioni fisiologiche quali la gravidanza o fisiopatologiche particolari quali ad esempio il periodo post-operatorio
Sistema della fibrinolisi
• Come la coagulazione è un sistema in equilibrio tra l’attivazione e l’inibizione della fibrinolisi ad opera della plasmina.Dal tessuto leso infatti viene prodotto sia l’attivatore t-PA che l’inibitore il PAI.Esistono condizioni di deficit congenito o relativo di t-PA o di PAI che conducono a forme di iperfibrinolisi primaria (deficit di PAI) o ipercoagulabilità primaria (deficit di t-PA)
Parametri di valutazione della coagulazione
Sono di tipo quantitativo:• PLT• Fibrinogeno• Fattori della coagulazione• Prothrombin time, esplora la via intrinseca in %• PTT Prothrombine Tissutal Time esplora la via
estrinseca in %• Adesività piastrinica• ATIII• FDP, XDP, d-Dimero Valuta la fibrinolisi
Esami standards
• PT e PTT misurano in senso temporale l’inizio della formazione del coagulo ma forniscono informazioni sulla solidità del coagulo.
• Il d-dimero che misura quantitativamente la fibrinolisi è invece un indice aspecifico che si altera dopo ogni intervento chirurgico
• Il fibrinogeno risente della diluizione • ACT è una valutazione temporale aspecifica
della formazione del coagulo
Tromboelastogramma
• E’ costituito da una cuvetta in cui è immerso un ago.La cuvetta viene riempita con 0,36 ml di sangue.Essa ruota con un > di 4-45°ogni 10 sec., quando inizia la formazione della fibrina, il reticolo di fibrina connette l’ago liberamente immerso alla cuvetta oscillante. Il segnale di oscillazione meccanica viene tradotto in un segnale elettrico, decriptato ed integrato da un software
R
αMA
30 min
Coagulazione Fibrinolisi
LY30
R è il periodo di latenza che porta alla formazione della fibrinaα misura la rapidità di formazione della rete di fibrina ed il legame con le PLT
MA o Massima amplitudine misura la contrazione del coagulo ad opera delle PLT quindi la forzaLY30 misura la riduzione del coagulo dopo 30 min
TEG
•R= valuta i fattori della coagulazione ovvero le sostanze che portano alla formazione della fibrina.Vi possono essere deficit congeniti (es emofilia) o acquisiti (epatopatie).In chirurgia la somministrazione di eparina è il più potente inibitore della formazione di trombina (potenzia l’ATIII ed agisce sul suo cofattore)
TEG
• Un prolungamento dell’ R si ha classicamente quando l’eparina somministrata non è stata completamente antagonizzata dalla protamina
• Al contrario si ha una riduzione dell’ R nelle situazioni di ipercoagulabilità
TEG
•α Esplora l’interazione fibrinogeno-PLT, una riduzione dell’ α si ha nelle ipofibrinogenemie, nei deficit congeniti di GPIIb/IIIa piastrinici o nella eccessiva somministrazione di anticoagulanti
TEG
•MA maximun amplitude rappresenta la massima forza esercitata dal coagulo, è dovuta alla contrazione delle PLT.
TEG
•CI coagulation index è un parametro derivato che si basa su R, α, ed MA, varia da –3 a +3.
Campione Reagente/sangue scopo
Sangue nativo Sangue nativo Val.glob.coagul
Attivato Celite, Kaolinio,trombina
Vel.l’analisi
Antifibrinolitici Aprotinina,a.alfa aminocaproico, tranex
Antag.la fibrinol.
Eparinasi Eparinasi Antag.l’eparina
Citrato Citrato Prolunga la conser.
Citrato att. Celite, Kaolinio,trombina
Vel.l’analisi
PRP Plasma ricco di PLT Arricchisce di PLT il sangue
PPP Plasma povero di PLT Coagulazione plasmatica
Inibitori piastrinici Reo-Pro, Plavex Riduce la funzionalita piastrinica
Trattamento delle coagulopatie
•Emocomponenti:• Plasma fresco congelato• Cryoprecipitati• PLT
Trattamento delle coagulopatie
• Farmaci antifibrinolitici• Acido aminocaproico• Aprotinina• Acido tranexamico
Trattamento delle coagulopatie
• Farmaci trombolitici• Rt-PA• Urokinasi• Streptokinasi
Trattamento delle coagulopatie
• Inibitori delle PLT• Aspirina• Reo-Pro• Plavex
Algoritmo decisionaleShore-Lesserson A &A 1999
Sanguinolento microvascolare
Conta PLT TEG con/senzaeparinasi
Fibrinogeno
TEG= R>2 PLT<100000MA< 45 mm
HTEG= R>2 Ly30>7.5%
Protamina PLT FFP EACA
FIB<100 mg
CRYO
TEG• 60 pz cardiochirurgici 30 dei quali
valutati con esami convenzionali 30 con TEG + algoritmo
• Il gruppo TEG ha dimostrato una riduzione del 30% di emoderivati in presenza di sanguinamento microvascolare ed una riduzione dei reinterventi esplorativi
Royston BJA 2001
TEG
• Le LMWH sono correlate alla inibizione di fatt Xa, ma non esistono esami convenzionali in grado di monitorizzare il grado di inibizione.
• Sono state correlati TEG e Ab anti-Xa ematicied esami convenzionali e si è evidenziato un prolungamento di r e K in corrispondenza del picco di massima inibizione senza variazioni significative degli esami standards
Klein A&A 2000
TEG• Ostetricia:Analisi dell’ assetto coagulativo in pz con
preeclampsia moderata severa3 gruppi: normali 52, m.e 140 e s.e.114 Lo studio ha dimostrato che solo le pz con
PLT<100.000 e severa eclampsia hanno un profilo di ipocoagulazione
Tutte le altre pz con profili TEG normali e moderata e severa eclampsia sono state sottoposte ad anestesia analgesia epidurale senza complicanze neurologiche
Sharma Anesthesiology 1999
TEG• Prima della chirurgia • Quale diagnosi di problemi coagulativi e per
trattamenti profilattici• Durante la chirurgia• Quale problema di coagulazione esiste• Dopo la chirurgia• Se il sanguinamento è dovuto a problemi• Chirurgici• Eccesso di eparina• Coagulopatia
TEG Cause cliniche Tratt.suggerito 7<R<10 min fatt. coagul. X 1FFP
11<R<14 min fatt. coagul X 2FFP
R > 14 min fatt. coagul X 4FFP
49<MA<54 mm PLT function 1-3 PLT U
49<MA<54 mm PLT function X 5 PLT U
MA a 40 mm o meno PLT function X 10 PLT U
α meno di 45° livello di fibrinogeno
0,06/kg cryo
Applicazioni della TEG
• Cardiochirurgia e chirurgia vascolare• Chirurgia maggiore addominale• Chirurgia toracica• Chirurgia dei Trapianti• Trauma• Ostetricia• Rianimazione• Chirurgia ortopedica• IMA• CID
Applicazioni della TEG
• E’ l’unico device in grado di evidenziare uno stato protrombotico potenzialmente letale quale quello che conduce a IMA o ictus.
• Il possibile trattamento integrato con inibitori delle PLT e trombolitici anche nell’IMA conclamato può ridurre il rischio di riocclusione e rimpiazzare la terapia monofarmacologica
Applicazioni della TEG
• Nella CID esistono tre stadi ben definiti• I Fase protrombotica• II Fase di fibrinolisi secondaria• III Coagulopatia da consumo• Poiché tutti gli stati di sepsi possono
evolvere in CID, la precoce diagnosi e trattamento della I fase può impedire l’evoluzione della patologia
Applicazioni della TEG
• Infarto placentare• In gravidanza l’iperfibrinogemia e
l’aumento del PAI causano uno stato di ipercoagulabilità che può causare infarto placentare
L’uso della TEG consente
• La monitorizzazione di tutte le fasi dell’emostasi dalla formazione del coagulo alla lisi
• Misura il rischio emorragico pre-intra e post-operatorio discriminando tra sanguinamento chirurgico e non
• Diminuisce la somministrazione di sangue omologo ed emoderivati
La TEG•E’ l’unico sistema in grado di evidenziare uno stato protrombotico
TEG•E’ in grado di dare un risultato in 15-20 min