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Tecnologie vivaistiche per il miglioramento della qualità: risultati acquisiti da un triennio di sperimentazione Marco Tonni San Giorgio della Richinvelda, 20 Novembre 2009 www.AgronomiSATA.it

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Tecnologie vivaistiche per il

miglioramento della qualità:

risultati acquisiti da

un triennio di

sperimentazione

Marco Tonni

San Giorgio della Richinvelda, 20 Novembre 2009

www.AgronomiSATA.it

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1. Gestione Materiale

Propagativo a Dimora

PMP - PMM

2. Lavorazione Materiale

Propagativo Grezzo

PMP - PMM

3. Innesto 4. Forzatura

5. Pre-Piantumazione

6,1. Piantumazione6,2. Vasettatura

7. Gestione

Barbatella in vivaio

9. Cernita

8. Sterro

10. Composizione ordini

11. VENDITA

Gestione Terreno

a) Terreno grezzo

Gestione Terreno

b) Pre-Vivaio

Gestione Terreno

c) Vivaio

Gestione Terreno

d) Post vivaio

OUTDOOR: CLIMA ! INDOOR SERRA

Difesa

Cimature

Irrigazioni

Fittezze

Concimazioni

Ristoppio

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Valutazione degli effetti:Elaborazione di un metodo oggettivo per

la valutazione dei risultati attraverso la

stima dello sviluppo delle barbatelle

all’espianto:

pesando le porzioni di

pianta

CIMATURETagli realizzati in “epoca comune”

Primo taglio

2° +10

1° 1° 1°

Secondo taglio

Terzo taglio35+10

+10

30+5

27+2

3° 2° +10

1° 1°

1° +2

+2

+5

+5

25

+2

+5

25

25+1025+2 25+5

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CIMATURE:

Risultati

Aumentando l’altezza della cimatura si ottengono

barbatelle più pesanti e con più radici, il che si traduce

in barbatelle con più riserve

Sangiovese/420A

Peso barbatelle finite

b

a a

300

320

340

360

380

400

25+10 25+5 AZ

Gra

mm

i

Fig. 1 Sangiovese/420A

Peso radici

a

b

c

100

120

140

160

180

200

220

240

260

25+10 25+5 AZG

ram

mi

Fig. 2

Peso medio ripetizioni da 20 barbatelle

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CIMATURE:

Risultati

Anche nei casi di barbatelle più pesanti se cimate corte

(maggiore vigoria e maggiore vegetazione fuori terra),

la quantità di radici (quindi di riserve e di capacità di

radicazione post impianto) è sempre maggiore sulle

cimature lunghe.

Peso medio ripetizioni da 20 barbatelle

Trebbiano/K5BB (legno fine)

Peso barbatella finita

a

b

c

750

800

850

900

25+10 25+5 AZ

Gra

mm

i

Fig. 5Trebbiano/K5BB

Peso radici

c b

a

100

150

200

250

300

350

400

25+10 25+5 AZ

Gra

mm

i

Fig. 6

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Cimatrice con taglio solo alto (topping)

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Se la strategia è ragionata e guidata, rapida diffusione a tutti i vivaisti!

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IRRIGAZIONI

La prova non ha evidenziato

differenze significative tra la tesi

irrigata a pioggia e quella con

manichetta posta sotto il telo

pacciamante.

A parità di caratteristiche delle

barbatelle, si considera comunque

decisamente vantaggiosa

l’irrigazione con manichetta

per il risparmio d’acqua e di energia

per il microclima meno predisponente

verso attacchi peronosporici

per i minori costi.

Se la strategia è ragionata e guidata, rapida diffusione a tutti i vivaisti!

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DIFESA in Vivaio:

risparmio, qualità e minore impatto

• Elaborare strategie e metodi di difesa

fitosanitaria che siano:

• efficaci

• applicabili da tutti (non solo a

livello sperimentale!)

• economiche

• a basso impatto ambientale

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AMBIENTE STRATEGIE E METODI

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Linee guida per la difesa guidata:

• contenimento dell’impiego di ditiocarbammati

• contenimento o l’abbandono dell’impiego di

antibotritici, tradizionalmente utilizzati ad inizio

stagione sui giovani germogli, a livello

precauzionale ma senza una ragionata analisi del

rischio reale;

• riduzione del numero complessivo di interventi,

al fine di contenere i tempi di gestione e favorire

un’evoluzione della figura imprenditoriale del

vivaista anche in termini di professionalità e di

qualità della vita

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Linee guida per la difesa guidata:

• corretto dosaggio dei prodotti in funzione dello

sviluppo della vegetazione;

• l’introduzione generalizzata di accorgimenti per

migliorare l’efficacia degli interventi: trattare

sempre prima di piogge o irrigazioni per ridurre il

rischio di infezioni peronosporiche secondarie e

dopo gli interventi di cimatura per non

disperdere inutilmente antiparassitari su

vegetazione destinata ad essere eliminata.

• RAGIONARE LA DIFESA MIGLIORA LA VITA,

L’AMBIENTE E I COSTI.

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Tab. 1: Riassunto PROVA DIFESA IN VIVAIO 2003 – Per alcuni trattamenti i principi attivi erano insieme,

quindi il totale interventi può non coincidere con la somma delle volte in cui si sono utilizzati i vari principi attivi.

TRADIZIONALE GUIDATA (b) “MINIMO IMPATTO” (b)

Principio attivo vivaio 1 vivaio 2 vivaio 1 vivaio 2

Mancozeb x 13 Mancozeb x 2 Mancozeb x 2 Rame x 19 Rame x 14

Folpet x 2 Folpet x 2 Folpet x 1Fosfiti x 3

Fosfiti x 3

Dimetomorf x 5 Dimetomorf x 5 Dimetomorf x 5 Dimetomorf x 1

Iprovalicarb+Fosetil x 3 Iprovalicarb+Fosetil x 3 Iprovalicarb+Fosetil x 1

Metalaxil x 2 Metalaxil x 1 Metalaxil x 1

Rame x 1 Rame x 4 Rame x 7

medio

Trattam.25 15 18

costo

prod/ha 750 600 400

costo

totale/ha 1500 1050 940

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Tab. 14 PROVA DIFESA IN VIVAIO 2005, confronto con la lotta aziendale 2002

principi attivi e dose di prodotto commerciale utilizzata

"Minimo impatto" “Guidata”

ANNO

2002 *

n° int 22 21 35

Costo

prod500 700 1200

totale

€ / ha

1160 1330 2250

•2002: prima dell’inizio della lotta guidata.

Scelto come anno-tipo climaticamente simile al 2005

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DIFESA in Vivaio:

risparmio, qualità e minore impatto

• Concetti di • “livello di rischio” (es. inizio stagione)

• “soglia di danno” (è impossibile ed

inutile essere completamente indenni

da Peronospora in vivaio)

• qualità della barbatella: maggior

quantità di radici sulle tesi a “minimo

impatto” (che pure avevano più malattia

sulle foglie, ma sotto la soglia di danno)

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DIFESA in Vivaio:

risparmio, qualità e minore impatto

• Utilizzo ragionato di molecole

endoterapiche

• Validità del rame (a dosi ridotte!)

• Integrazione con le strategie di

irrigazione e cimatura

• Se la strategia è ragionata e

guidata, rapida diffusione a tutti i

vivaisti!

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dosi/ha T1

“equilibrata”

dosi/ha T2

Solo Minerali

dosi/ha T3

NULLA

dosi/ha T az

T1+T2

N P K Mg Ca N P K Mg Ca N P K Mg Ca N P K Mg Ca

tot 46 30 54 54 40 0 0 20 15 5 0 0 0 0 0 46 30 94 84 50

Vegetaz Lignificata TREBBIANOb

aa

c

0

40

80

120

160

200

1 2 3 4=AZ

Scarto radici TREBBIANO

aab

bc

d

0

60

120

180

240

300

360

420

1 2 3 4=AZ

Barbatella finita TREBBIANO

b

aba

c

500

540

580

620

660

700

740

1 2 3 4=AZ

Prova fert IRRIGAZIONE

Le piante fertirrigate

con l’insieme degli

elementi hanno

mostrato condizioni di

notevole vantaggio

rispetto a quelle non

fertirrigate o dotate

unicamente di Sali.

La tesi in ipotesi più

equilibrata (T1), ha

mostrato risultati più

interessanti rispetto a

quella definita

“aziendale”. L’apporto

di Sali, oltre ad una

soglia ideale, può

risultare limitante.

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T1: fertilizzazione tradizionale con 270 U/ha di Azoto; 144 U/ha di

Fosforo; 256 U/ha di potassio

T2: fert. Minerale come la T1 + fertirrigazione secondo canoni

aziendali non dichiarati.

T3: nessuna fertilizzazione

Prova “RISTOPPIO” al 7° anno

Scarto radici SO4

aa

b

0

50

100

150

200

250

300

350

400

1 MIN 2 MIN+FERT 3 TNT

Barbatella finita SO4

b

a

c

600

650

700

750

800

850

900

1 MIN 2 MIN+FERT 3 TNT

SO4 e Kober 5bb si giovano di una fertilizzazione minerale è da

considerarsi di per sè molto elevata.

L’ulteriore aggiunta di fertirrigazione supera evidentemente limiti di

tossicità: sviluppo inferiore.

Non si notano effetti depressivi del ristoppio in nessuna tesi,

compreso il non trattato su qualsiasi portinnesto.

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13 ceppi/m + 100 kg/ha di Nitrato d’ammonio

13 ceppi/m + 200 kg/ha di Nitrato ammon.

+ 600 kg/ha di Phenix (6-8-15+Mg)

18 ceppi /m+ 100 kg/ha di Nitrato d’ammonio

18 ceppi/m + 200 kg/ha di Nitrato ammon. + 600 kg/ha di Phenix

9 ceppi/m + 100 kg/ha di Nitrato d’ammonio

9 ceppi/m + 200 kg/ha di Nitrato d’ammonio + 600 kg/ha di Phenix

Prova FITTEZZE + concimazione

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Vegetaz Lignificata cc

aa

c

b

0

50

100

150

200

250

300

350

400

450

13/m+ N solo 13/m+Ph+N 18/m+ N solo 18/m+Ph+N 9/m + N solo 9/m +Ph+N

Scarto radici

cc

aab

a

0

50

100

150

200

250

300

13/m+ N solo 13/m+Ph+N 18/m+ N solo 18/m+Ph+N 9/m + N solo 9/m +Ph+N

Barbatella finita

b

a

b

a

bb

500

600

700

800

900

1000

1100

1200

1300

13/m+ N solo 13/m+Ph+N 18/m+ N solo 18/m+Ph+N 9/m + N solo 9/m +Ph+N

Dati difficili da

interpretare:

Fittezza bassa > sviluppo

F. bassa e alta attenuano

le differenze tra le tesi

concimate: al variare della

concimazione hanno

piccole differenze su

vegetazione fuori terra e

su radici, differenza >

invece su sviluppo

barbatelle

Fitt. media mostra +

differenze

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Tecnologie vivaistiche per il

miglioramento della qualità: risultati

acquisiti da

un triennio di sperimentazione

Marco Tonni Grazie per l’attenzioneSan Giorgio della Richinvelda, 20 Novembre 2009

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Razionalizzare la gestione

agronomica del

vivaio di vite:

valutazione

di tecniche innovative

Marco Tonni

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AMBIENTE QUALITA’ DELLE BARBATELLE

Interventi agronomici CIMATURE:

Strategie (tempi, modalità)

riviste pensando alla barbatella

2-3 anni di prove in campo

Analisi della qualità ottenuta, utilizzando metodi oggettivi, innovativi, efficaci

… alla PRODUZIONE

VITIS Rauscedo: dalla RICERCA…Ricerca applicata per dimostrare che è possibile innovare profondamente il vivaismo viticolo

IRRIGAZIONI:

Strategie (tempi, modalità)

Per ridurre impatto ambientale

e aumentare la resa

PROTEZIONE GUIDATA

del vivaio:

Impostazione di metodi di

lotta a minore impatto

CIMATURE: Estensione a numerosi sociRISULTATI :

Migliore qualità delle barbatelle

Prototipi di cimatrici innovative

PROTEZIONE GUIDATA del vivaio:

Estensione a TUTTI i sociRISULTATI :

MENO 40-60% dei prodotti utilizzati

MENO 30-40% interventi antiparassitari

SUBIRRIGAZIONE: Estensione a numerosi i sociRISULTATI :

MENO 60% acqua consumata

MENO 30% energia consumata

Altre attività in corso:Termoterapia per risanamento da giallumi

Fertirrigazione per diminuzione delle concimazioni

E altro ancora…

“RISTOPPIO”

FERTILIZZAZIONE

AMBIENTE QUALITA’ DELLE BARBATELLE

Interventi agronomici CIMATURE:

Strategie (tempi, modalità)

riviste pensando alla barbatella

2-3 anni di prove in campo

Analisi della qualità ottenuta, utilizzando metodi oggettivi, innovativi, efficaci

… alla PRODUZIONE

VITIS Rauscedo: dalla RICERCA…Ricerca applicata: è possibile innovare profondamente il vivaismo viticolo

IRRIGAZIONI:

Strategie (tempi, modalità)

Per ridurre impatto ambientale

e aumentare la resa

PROTEZIONE GUIDATA

del vivaio:

Impostazione di metodi di

lotta a minore impatto

CIMATURE: Estensione a numerosi sociRISULTATI :

Migliore qualità delle barbatelle

Prototipi di cimatrici innovative

PROTEZIONE GUIDATA del vivaio:

Estensione a TUTTI i sociRISULTATI :

MENO 40-60% dei prodotti utilizzati

MENO 30-40% interventi antiparassitari

SUBIRRIGAZIONE: Estensione a numerosi i sociRISULTATI :

MENO 60% acqua consumata

MENO 30% energia consumata

Altre attività in corso:Termoterapia per risanamento da giallumi

Fertirrigazione per diminuzione delle concimazioni

E altro ancora…

“RISTOPPIO”

FERTILIZZAZIONE

FITTEZZE