tecnologica nel Real estate - s3-eu-west-1.amazonaws.com · tecnologica nel Real estate. rubrIche...
Transcript of tecnologica nel Real estate - s3-eu-west-1.amazonaws.com · tecnologica nel Real estate. rubrIche...
IL SETTIMANALEde il Quotidiano Immobiliare
2437 LUGLIO 2018
GabettiIl FamIly agent
debutta In grImaldI
Centri CommerCialiIl retaIl Fra 10 annI
IL nUOvO mercatOFilippo Rean, mipim pRoptech: la Rivoluzione
tecnologica nel Real estate
rubrIche
editoriale
report
qitv
deals
2S
artIcolI
Una nuova rivoluzionenel real estate
pagIna 11
sommaRio
SommarIo
2028: Odissea nel retailpagIna 17
L’agente “senza agenzia”pagIna 21
Il commercio diventa servizioal cittadino
pagIna 26
3SedItorIale
EDITORIALE di Guglielmo Pelliccioli
La memoria dei pesci rossiSe la teoria del filosofo Vico sui corsi e ricorsi storici fosse esatta il sistema immobiliare sarebbe pronto a dimostralo. Accadono cose nel settore per cui l’espe-rienza degli errori compiuti non serve assolutamente a niente. Come se la memoria collettiva fosse quella di un branco di pesci rossi. Forse la scatola andrebbe un attimo rivoltata a testa in giù per vedere cosa c’è dentro ancora di vecchio e obsoleto: pensieri, parole e opere e, ovviamente, tante omissioni. Paradossal-mente, maggiore è l’ostentazione di titoli di merito, più “gatta ci cova”. Ma andiamo con ordine, partendo dal basso, ovvero dalle azioni degli operatori più in-nocue per il mercato e la sua credibilità. Cominciamo dunque dai listini prezzi che non cessano mai di ave-re il loro fascino come certe signore che in età avan-zata ricorrono all’aiutino. Così c’è ancora chi guar-da i prezzi degli annunci economici per argomentare su quale sia il costo medio al mq dell’usato in Italia, sommando all’errore originale di prendere per buo-no il prezzo “desiderato” dal venditore quello di una media che mischia l’usato di dieci anni con quello di quaranta. E poi quelli che per darsi notorietà ordinano studi a tappeto, Regione per Regione, per dare l’idea che conoscono capillarmente i mercati di tutta Italia. Vorrei che la smettessimo di buttar giù listini prezzi
4S
delle case solo per farsi pubblicità: trovassimo invece il modo di indicare zona per zona lo stato di degrado degli immobili classificandolo per età di costruzione e adeguamento alle norme, la pericolosità sismica di quel pezzo di territorio, il rischio idrogeologico a cui sono soggetti gli abitanti di quel Comune o di quella Regione, le necessità di recupero, il bisogno di case, la possibile evoluzione della domanda e dell’offerta. Certo sono dati che non infondono fiducia ai com-pratori, che non “rendono” ritorni ai committenti e ai ricercatori ma, vivaddio, sarebbero utili e seri per la comunità immobiliare e per i consumatori. Un gradino più sopra di efferatezza da marchetta vi sono i famosi edifici certificati LEED con le varie sfu-mature di grigio, un marchingegno per dire tutto e niente, vale a dire che quei palazzi si possono ricicla-re, che fanno risparmiare soldi nei consumi energe-tici ma, doppio vivaddio, mica certificano che sono stati costruiti bene e nel rispetto del comfort (anche economico) della gente, società o famiglie che siano. Per carità cerchiamo una certificazione che sia sino-nimo di lavoro fatto a regola d’arte, con i componenti di qualità e in grado di avere la minor manutenzione possibile nel corso di vita dell’immobile. Impariamo a dare i prezzi delle case, sommando le spese di ac-quisto con i costi di manutenzione e gli esborsi per le bollette energetiche per un ragionevole tempo di almeno 16 anni. Applichiamo la vecchia e saggia re-gola di quando si faceva un mutuo e si guardava non il tasso, ma il costo effettivo della rata per tutto il pe-riodo di ammortamento.
edItorIale
5S
Passiamo oltre e vediamo i bilanci delle varie società. Mi chiedo perché la legge e il diritto italiano consen-tano l’infarcitura sempre più massiccia di termini an-glofoni al punto da rendere fuorviante la lettura del documento. Scusate, perché non ne fate due versio-ni: una in italiano e una in inglese? Se è vero come è vero che il bilancio deve essere pubblico è tenuto a disposizione presso l’apposto ufficio del Tribunale, per quale ragione esso non è redatto nella lingua in cui sono redatti gli atti ufficiali del Paese? É come se un giudice scrivesse una sentenza in simil-italia-no mettendoci dentro una serie infinita di parole in un’altra lingua.E già che siamo in tema di bilanci, non sarebbe ora di scrivere nel titolo se la società ha guadagnato o ha perso in quell’anno. Punto e basta. Punto secondo: dire che si è andati bene perché si sono dimezzate le perdite non è un particolare motivo d’orgoglio per gli amministratori e neanche un bel segnale per i lettori che magari sono anche quotasti o azionisti o partner.Scendiamo ancora un gradino verso l’inferno. Che fine ha fatto la sbandierata trasparenza sulle opera-zioni concluse? Sempre meno comunicati oggi ripor-tano questo dato e sempre più operatori si scocciano a sentirselo chiedere: la colpa è sempre della contro-parte che non consente la diffusione del dato. Certo al Qatar o al Fondo Sovrano di Singapore non gliene frega una cippa del mercato italiano ma da qualche parte pagheranno le tasse su quella transazione e sul futuro valore di quel bene. E sarà in ufficio delle entrate italiane, quindi il prezzo si conosce e non val-gono le scuse sulla presunta riservatezza. Mi sembra di averle già combattute tutte queste bat-taglie. E perse. Se siamo però ancora qui a rompere significa che le nostre idee non hanno perso né di importanza né di valore. Ma soprattutto di determi-nazione.
edItorIale
focusqisERViZi & REAL EsTATE
Contattaci: [email protected] - 035 211356
DEADLinE: 27 LuGLio 2018
scopri di più
Prenota subito uno
SPAZIO PUBBLICITARIO
Vai alla TABELLA DEALS 2018Scarica la TABELLA DEALS COMPLETA in excel
dealsroma
25,8 milioniAXA Investment Managers - Real As-sets ha completato, per conto dei suoi clienti, l’acquisizione del Meininger Hostel Rome, situato in via San Marti-no della Battaglia 16.La struttura di 6.300 mq, inaugurata nel 2018, si sviluppa su sei piani fuori terra e comprende 118 camere singo-le per un totale di 319 posti letto, ol-tre alle aree comuni e al bar. L’inquili-no principale dell’edificio è Meininger Hotels.
bologna10,4 milioni
Il fondo i3 Valore Italia, di Invimit SGR, ha formalizzato l’acquisto dell’ex Ospedale degli Innocenti di Bologna. La struttura di via D’Azeglio è stata ceduta dal Comune emiliano, il quale prevede di utilizzare il ricavato della vendita per finanziare interventi pub-blici all’interno della città. L’edificio, ri-salente al XIII Secolo, ha una superfi-cie lorda vendibile di 5.487 mq e sarà valorizzato in ambito culturale.
dealS 7S
i servizi protagonisti del real estateL’evoluzione del settore dei servizi guida i processi di trasformazione delle attività di gestione e valorizzazione del building
GIOVedì 6 Settembre - innovation campus Milano scopri di più
1 - progettare Un ediFiCio
coNVEGNo
ilQI
sponsor
6 - servizi immobiliari, Conversazione Conemanuele Caniggia dea capItal real eState Sgr
Gabriele ScicoloneartelIa ItalIa
Giovanni FassitetrIS ItalIa
roberto CeredalombardInI22
maurizio milanmIlan IngegnerIa
emanuela recchirecchIengIneerIng
2 - la gestione dell’ediFiCio e il propertY managementValerio FonsecaDOVEVIVO
Claudio SposatoengIe
Luca VerpelliodoSgroup
Alberto AlbertazziSVICOM
david VichiREVALO
Nicolò tarantinoprelIoS Integra
3 - la manUtenzione dell’ediFiCioAngelo FumagalliSchIndler ItalIa
Fabrizio majamItSubIShI electrIc
Valerio CastelnuovoSyStema
Giovanni CipollanupI
4 - valUtazione e dUe diligenCemaurizio NegripraXI
Piercarlo rolandoAXIA.RE
micaela mussoabaco team
5 - il pUnto sUi servizi immobiliariPaola ricciardiduFF & phelpSreag
VincenzoAlbaneseSIgeSt
massimo rojprogetto cmr
VittoriomoscatelliagIre (GRUPPO IPI)
emanuelebellanireaaS
micheleCandeoyard
Giorgio da roldbnp parIbaS repm Italy
report 9S
Dalle analisi effettuate da Patrigest e dalle casistiche osservate nell’ultimo periodo, emerge come i prezzi dell’offerta logistica nel sud Italia siano generalmente inclusi all’in-terno della forbice di prezzo 200-400 €/mq, ad eccezione solamente di qualche realtà.Sulle città di Roma e Napoli, si registra come i valori siano superiori ai 500 €/mq e nel caso di Roma, raggiungano, per prodotti particolarmente adatti ed in aree di snodo viario importante, anche i 900 €/mq. Le ovvie differenze di valore sono da motivare con il fatto che i principali acquirenti per questo prodotto sono grandi gestori internazionali, o fondi di investimento, che si po-sizionano là dove esiste un mercato del bene più liquido e più flusso logistico.Lo scostamento medio nel sud Italia tra un prodotto valido (ceduto tra i 400 e 500 €/mq) e uno scadente e mal posizionato è di circa 200 €/mq, toccando sconti massimi sulla città di Potenza con valori attorno ai 150 €/mq.
Fonte: Patrigest
I vALORI
report a cUra dIpatrIGest
MERCATO LOGISTICO AREA CENTRO SUDRoma e Napoli registrano prezzi superiori alla media delle altre città
0
100
200
300
400
500
600
700
800
900
L'Aquila Potenza Reggio Calabria
Roma Napoli Bari Palermo Cagliari
Top Asset Largest Metropolitan Area Other
ilQI
Prenota uno
SPAZIO PUBBLICITARIO
FocusQISpeciale MAPIC 2018
DEADLINE 22 OTTOBREscrivi a [email protected]
La rivista verrà presentata e distribuita al convegno
ITALy: NEwDEvELOPMENT PROjECTS
organizzato presso MAPIC 2018 dal CNCC in collaborazione con ilQI
GIOvEDì 15 NOvEMBRE - PALAIs dEs FEsTIvALs, CANNEsper maggiori informazioni, visita il sito www.ilqi.it/convegni/1811c-map
scopri di più
11SuNa NuoVa riVoluzioNE NEl rEal EstatE
Filippo Rean ci raccontalo sviluppo tecnologiconell’immobiliaredi Marco Luraschi
Quella tecnologica per il real estate è una vera e propria rivoluzione, molti di noi non sanno anco-ra dove potrà portare e quali benefici potrà ave-re per il settore immobiliare. è un mondo ancora tutto da scoprire, alcune tecnologie non sono an-cora chiare o facilmente comprensibili (pensiamo alla Blockchain di cui spesso si parla, con poca cognizione), altre sono già utilizzate con succes-so dagli operatori più “smart”, pensiamo a quel-le legate al traffico nei centri commerciali e ai big data. Sicuramente la filiera tecnologica è già così importante nel real estate da favorire la nascita di una fiera di settore, anzi più di una, visto che la manifestazione creata da Reed Midem, leader mondiale nell’organizzazione di eventi fieristici, da
Una nuovarivoluzionenel realestate
reed mIdem
sOcIetà
12SuNa NuoVa riVoluzioNE NEl rEal EstatE
New York è già arrivata a Parigi. L’immobiliare, come spesso accade, è un settore molto tradizionalista e anche lento nei cambiamenti, ma quando nasce un nuovo mercato poi la velocità di espansione aumenta in maniera vertiginosa. Noi cercheremo nei prossimi mesi di dare ancora più spazio a queste tematiche così importanti per lo sviluppo e la crescita del real estate, e anche dell’economia.“è un nuovo mercato, l’immobiliare ha accumula-to talmente tanto ritardo in ambito tecnologico che adesso sta recuperando con una forte accelerazio-ne. è un settore ricco con molta gente capace, è un mercato enorme”, commenta Filippo Rean, Head of Real Estate di Reed Midem, a pochi giorni dalla conclusione della prima edizione europea del Mipim PropTech Europe la manifestazione dedicata all’im-mobiliare e alla tecnologia applicata nel settore che ha già visto due edizioni a New York e ora è sbarcata nel vecchio continente, per l’esattezza a Parigi. “Era la prima volta che portavamo il Mipim PropTech in Europa - commenta Filippo - ed è andata bene con 1.500 persone presenti e una settantina di esposi-tori. Ora ci sarà a novembre la terza edizione di New York, e abbiamo già richieste per la prossima euro-pea del 2019. A Parigi c’erano tanti attori nuovi, più
fILIppO rean
persOna
Al Mipim PropTech troviamo un
mix certamente molto diverso da
quello tradizionale immobiliare investment
del Mipim. L’Italia come mercato
un po’ mancava complessivamente, la Francia l’ha fatta
da padrona e poi Inghilterra, Germania
e Paesi Bassi
13SuNa NuoVa riVoluzioNE NEl rEal EstatE
della metà, pensate, che non erano mai stati al Mipim di Cannes, tutti operatori della nuova filiera tecnolo-gica immobiliare. C’erano alcuni incubatori che han-no portato delle start up e invece start up più grandi e consolidate, operatori immobiliari come JLL che ha presentato il suo fondo JLL Spark Global Venture Fund, un fondo di investimento interamente dedica-to all’avanzamento a livello globale del “proptech”, la quotata francese Gecina, la più grande immobiliare francese, che ha presentato il suo progetto Second Desk per il mercato degli uffici condivisi, o partagés. C’era ovviamente WeWork che proprio in quei gior-ni ha inaugurato l’edificio sugli Champs Elisées di 15.000 mq con un party in occasione del PropTech. Per fare dei nomi per l’Italia, ho incontrato Davide Albertini Petroni di Risanamento ed era presente il gruppo Prelios con Luke Brucato e Giampaolo Cor-sini. In generale a Mipim PropTech troviamo un mix certamente molto diverso da quello tradizionale im-mobiliare investment del Mipim. L’Italia come mer-cato un po’ mancava complessivamente, la Francia l’ha fatta da padrona e poi Inghilterra, Germania e Paesi Bassi. Sono paesi già strutturati in ambito tec-nologico, ci sono associazioni di settore e molti incu-batori di start up”.
Non basta però avere nuove figure (come il CTO, Chief Tecnology Officer) ma serve una visione integrata sul
tema tecnologico di tutta la società
immobiliare stessa
14S
Quali sono stati i temi concreti di Mipim PropTech Europe?Per fare un esempio, abbiamo simulato una vera transazione con la tecnologia blockchain. Abbiamo riunito gli attori di una transazione reale, quella della sede OCSE di Parigi, con i notai, i due fondi, le banche, e in tempo reale davanti ad un PC abbiamo realizzato la transazione utilizzando la tecnologia blockchain. I ruoli degli attori cambiano, è il momento di porsi delle domande. Esiste poi il tema delle competenze: come sarà gestita una società immobiliare domani, quali sono i nuovi profili da inserire? Non basta però avere nuove figure (come il CTO, Chief Tecnology Officer) ma serve una visione integrata sul tema tecnologico di tutta la società immobiliare stessa.
Oggi la tecnologia dove è applicata maggiormente?è un movimento che viene dal settore residenziale con il tema dell’agency e che ora si sta espanden-do anche al settore uffici e a tutto il mercato. Tec-nologie per vendere appartamenti in chiave B2C che ora stanno invece andando verso il B2B. Per esem-pio la realtà virtuale per la presentazione di immobili, penso a Quartus che propone una soluzione sia per vendere progetti residenziali che presentare uffici a locatori con una visita esperienziale e sensoriale, simulando la luminosità nelle varie ore del giorno, i colori, l’aria che entra dalle finestre, l’arredamento. Quasi meglio della realtà! Oppure programmi che of-frono la possibilità di customizzare l’appartamento e vedere in tempo reale la variazione di prezzo ad ogni modifica. Stiamo vivendo veramente una prima fase dove le tecnologie che nascono dall’industria arriva-no all’immobiliare, come detto dal B2C al B2B.
uNa NuoVa riVoluzioNE NEl rEal EstatE
JLL Spark Global Venture Fund, un
fondo di investimento interamente dedicato
all’avanzamento a livello globale del
“proptech”, ha come obbiettivo investire
100 milioni di dollari in società – startup
o più consolidate – focalizzate
sull’innovazione nello sviluppo immobiliare,
negli Investimenti e nel Leasing.
15S
Altri contenuti che interessano il real estate?L’altro tema chiave invece è quello della gestione dei dati. Oggi ci sono programmi che danno la pos-sibilità di accedere ai dati catastali di un immobile, di sapere il valore della proprietà, tutti i dati relati-vi all’immobile, i dati relativi al proprietario e a tutti i suoi beni, tutti dati che sono fruibili. Quindi da una parte i nuovi Tool, magari per la vendita, dall’altra i Dati e la loro gestione. Pensiamo ai software di ge-stione di un immobile per i property manager, oggi esistono programmi che in un unico tool consentono di avere sotto mano tutta la gestione integrata di un immobile. Un mercato potenzialmente grandissimo per i servizi immobiliari.
Come lo strutturate all’interno delle vostre pro-grammazioni tradizionali di Reed Midem, da Mipim a Mapic?Dopo l’appuntamento di novembre a New York fare-mo nel 2019 sicuramente Parigi. A dicembre però fa-remo un primo lancio in Asia a Hong Kong in occasio-ne di Mipim Asia, quindi avremo tre momenti durante l’anno dedicati a questa nuova filiera. Anche a Mipim Cannes ci sarà sicuramente spazio per momenti de-dicati ai contenuti tecnologici. è un settore in gran-de crescita, bisogna solo capire quanto è pronto il
uNa NuoVa riVoluzioNE NEl rEal EstatE
la loGistica iNGraNa la Marcia
settore immobiliare ad accogliere il cambiamento, il real estate deve ancora integrarlo all’interno della sua operatività, è proprio un nuovo mercato.
Chiudiamo con il commento proprio di un manager italiano presente a Mipim PropTech Europe, Davide Albertini Petroni di Risanamento: “Questi appunta-menti sono molto importanti per capire in che direzio-ne si muove il nostro settore all’estero. In Italia come mercato immobiliare dal punto di vista di innovazio-ne tecnologica siamo molto indietro, poiché non è ancora un processo strutturato ma lasciato all’ini-ziativa dei singoli. Va detto che non tutto quello che si vede in giro va preso per oro colato. Non tutto crea davvero valore aggiunto. Ci sono tecnologie molto interessanti e davvero rivoluzionarie come per esem-pio la blockchain, ritengo poi che sia di fondamentale importanza oggi il cloud computing. è importante ri-uscire a far parlare tra di loro informazioni attraver-so piattaforme differenti. Se devo indicare tre futuri “filoni” che saranno generatori di grande valore per il mercato immobiliare dico:• L’Internet of Things, IOT;• La stampante 3D; • I software di gestione dell’enorme flusso di in-
formazioni relativa al mercato, ai fabbricati ed ai suoi componenti, agli utenti/consumatori ed i loro comportamenti, da acquisire ed utilizzare nelle fasi di progettazione, gestione e manuten-zione degli immobili.
rIsanamentO
sOcIetà
16SuNa NuoVa riVoluzioNE NEl rEal EstatE
davIdeaLbertInI petrOnI
persOna
UnIbaIL-rOdamcO-westfIeLd
sOcIetà
17S
E-commerce… logistica… leisure… food&beverage… accoglienza… Tutti termini che attualmente sono sulla bocca di tutti gli esperti di retail. Questo perché il commercio al dettaglio e i suoi shopping center stanno virando su questa attuale visone di retail, ma forse c’è qualcosa oltre questi singoli concetti. Alcu-ni hanno cominciato a parlare dei centri commerciali come le nuove piazze, gli odierni fori o le agorà, ma pochi si sono spinti a immaginarli come vere e pro-prie città.Tra questi visionari c’è Unibail-Rodamco-Westfield, che in occasione dell’anniversario di Westfield Lon-don ha presentato il concept “Destination 2028”: una visione di come sarà il centro commerciale tra die-ci anni. Una piccola città affollata di persone dove la tecnologia seguirà passo dopo passo il cliente in un’esperienza - di shopping e non solo - totalmente immersiva.
Unibail-Rodamco-Westfield propone il conceptdei centri commerciali del futurodi Kevin Massimino
2028: Odisseanel retail
2028: odissEa NEl rEtail
myf ryan
persOna
18S
Per comprendere meglio questa visione abbiamo scambiato due parole con Myf Ryan, Direttore Mar-keting di Westfield UK/Europe.
Dott.ssa Ryan, entriamo subito nell’analisi di “De-stination 2028”, il rendering di come potrebbe es-sere il centro commerciale tra dieci anni, ci dobbia-mo quindi aspettare una “Shopping city”?La nostra strategia in Unibail-Rodamco-Westfield è quella di creare destinazioni che non solo offrano il meglio nel retail, ma anche nella ristorazione, per il tempo libero e l’intrattenimento. Oltre a questo cre-diamo però nella creazione di micro-città attraverso sviluppi a uso misto in aree con uffici, case, scuole e università.
Il retail 5.0 che viene a delinearsi è quindi quello di una maggiore presenza della tecnologia al servizio dell’utente. Quale sarà l’evoluzione tra commercia-le e tecnologia, sopratutto in ambito e-commerce e delle cosiddette classi di retail?In Unibail-Rodamco-Westfield, tutte le tecnologie che introduciamo nei nostri centri sono progettate per offrire la migliore esperienza per il cliente. I nostri principi ci spingono a sviluppare questo tipo di tec-nologie per risolvere problemi e ridurre un punto de-bole dell’esperienza di shopping in un negozio fisico, ma anche semplicemente per creare un’esperienza divertente e interattiva per i visitatori. Destination
2028: odissEa NEl rEtail
19S
2028 prevede che, con la crescente attenzione al be-nessere delle persone, assisteremo all’introduzione di soluzioni tecnologiche più basate sulla salute. Ve-dremo anche l’introduzione di tecnologie di conse-gna come droni per offrire ai nostri clienti convenien-za e velocità.
Il centro, però, sta diventando sempre meno com-merciale, sviluppando il forte interesse verso le ca-tegorie leisure e del food&beverage. Quali saranno gli sviluppi di questi settori secondo “Destination 2028”?Il food&beverage e il tempo libero sono diventati i nuovi punti di riferimento per le destinazioni del-lo shopping. Con ogni nuovo sviluppo cerchiamo di aumentare la nostra offerta F&B e per il tempo libe-ro. Con la recente espansione di Westfield London, le nuove aperture di ristoranti hanno portano il to-tale a oltre 80, con una crescita del 57% dall’apertu-ra del centro nel 2008. Le vendite in questo settore sono aumentate dell’88% nell’ultimo decennio e ora ammontano a 105 milioni di sterline all’anno, pari al 10% del fatturato totale. Inoltre, cerchiamo sempre di portare le ultime innovazioni per il tempo libero nei nostri centri.
2028: odissEa NEl rEtail
20S
Sicuramente Westifield London con la sua espan-sione potrà già vantare un paio di queste “visioni di shopping center”. Quale di queste sorprese potreb-be invece essere già presente in Westfiled Milano?Destination 2028 è un concept che si basa su quelli che sono i diversi comportamenti dei visitatori e ha l’obiettivo di garantire la massima soddisfazione di tutte le loro richieste ed esigenze per lo shopping. I nostri centri, tra cui Westfield Milano quando verrà inaugurato, sono destinazioni di punta a livello glo-bale in grado di offrire costantemente le ultime in-novazioni in tutti i settori, a partire dal prodotto, pas-sando per le nuove tecnologie, fino al servizio clienti. Per questo, i nostri centri sono progettati per essere adattabili così da poter introdurre rapidamente gli ul-timi sviluppi, restando sempre un luogo attrattivo e rilevante per la città e i suoi consumatori.
2028: odissEa NEl rEtail
21Sl’aGENtE “sENza aGENzia”
L’agente“senza agenzia”
L’innovativo modello di businessche Gabetti sta introducendo
nella rete Grimaldi
di Cristina Giua
Da semplice intermediario a consulente a tutto ton-do: ora che il mercato delle compravendite residen-ziali è ripartito, gli agenti immobiliari provano il salto di qualità. Come? Con un modello di smart working che Gabetti sta introducendo nella rete a marchio Grimaldi. Ne parliamo con Marco Speretta che in Gabetti Property Solutions è Direttore Generale e in Tree Real Estate - la holding controllata da Gabetti PS, dedicata alla gestione e sviluppo dei tre marchi in franchising Gabetti, Grimaldi e Professionecasa – ricopre il ruolo di Amministratore Delegato. marcO speretta
persOna
Dott. Speretta, anzitutto ci spiega quali sono le principali novità previste da questo nuovo modello di business? Il progetto che abbiamo lanciato con Grimaldi è qual-cosa di mai visto nel panorama immobiliare italiano. Se tutti i settori stanno andando verso una tipologia di lavoro più smart, senza vincoli di tempo o luogo, perché non dovrebbe farlo anche l’immobiliare? È questo il presupposto da cui siamo partiti per creare la nuova figura del Family Agent, un nuovo modo per lavorare con il nostro Gruppo mantenendo la propria autonomia verso i clienti ma potendo contare sulla garanzia di qualità della nostra rete. Un nuovo modo per aumentare ancora di più il presidio del territorio. è solo un primo passo delle innovazioni che abbiamo pianificato per Grimaldi.
Ha parlato di Family Agent: di che cosa si tratta? Anche nel settore immobiliare il concetto di lavoro è cambiato. Oggi, si può essere autonomi, non avere un ufficio, un team e svolgere lo stesso, con succes-so, questa professione. Un Family Agent è un con-sulente immobiliare che non ha una agenzia, tutto può essere fatto direttamente dal suo tablet o dal suo smartphone, potendo seguire i clienti trattando immobili senza vincoli di zona. Ma essere autono-mi non significa essere soli e soprattutto non deve essere percepito come sinonimo di poca professio-nalità. Il Family Agent avrà infatti sempre alle spalle il supporto di Grimaldi per offrirgli gli strumenti es-senziali per svolgere al meglio il lavoro: presenza sul sito istituzionale, un sito personale, un gestionale
GabettI prOpertysOLUtIOns
sOcIetà
tree reaL estate
sOcIetà
22Sl’aGENtE “sENza aGENzia”
completamente mobile (virtual desk), una web app per avere a portata di mano gli immobili, l’agenda, le richieste, i clienti e i report della propria attività e un sistema MLS (Multiple Listing Service) per gestire la collaborazione con la rete. Inoltre materiali di comu-nicazione, corsi di introduzione al metodo, rassegna stampa, ufficio studi per il monitoraggio dell’anda-mento del mercato. Supporto del gruppo per tutte le attività collaterali come la mediazione creditizia con Monety e tanti altri servizi e convenzioni di Gruppo a supporto dell’attività del Family Agent. Insomma lavorare in autonomia ma con la forza di un grande Gruppo.
Quindi, come vedremo cambiare il format dell’agen- zia immobiliare?L’agenzia immobiliare tradizionale rimane e si poten-zia con tutti i servizi che offrono i nostri consulenti immobiliari e resta l’opportunità di business primaria per un imprenditore immobiliare.Ma con il Family Agent evolve la figura del consulen-te indipendente e quindi abbiamo pensato anche di predisporre per lui un nuovo spazio di lavoro. Apri-remo dei Grimaldi Store, una struttura moderna che si avvicina al modello del co-working e di sharing di servizi, che sono alla base della nuova organizzazio-ne del lavoro. Ad aprire il Grimaldi Store non sarà per forza un professionista del settore ma bensì un im-prenditore che non fa della mediazione immobilia-re il suo business diretto, ma che si occupa solo di gestire lo spazio di lavoro e garantire tutti i servizi che riguarderanno i Family Agent Grimaldi. Il nostro
Con il Family Agent evolve la figura del consulente
indipendente e quindi abbiamo pensato
anche di predisporre per lui un nuovo spazio di lavoro. Apriremo dei
Grimaldi Store, una struttura moderna che si avvicina al modello
del co-working e di sharing di servizi
23Sl’aGENtE “sENza aGENzia”
obiettivo è di aprire nuovi e moderni luoghi di aggre-gazione e condivisione tra agenti immobiliari, dove ognuno di loro potrà conservare la propria autono-mia professionale ma condividendo le opportunità di business non solo tramite una piattaforma MLS, ma anche di persona. Potrà inoltre ricevere su appunta-mento i suoi clienti, godendo di un servizio di quali-tà che esalterà ancora di più la sua professionalità, sempre nel massimo rispetto della sua indipenden-za. In altri settori questo modello è già attivo da anni e vogliamo applicarlo anche nel Real Estate proprio con Grimaldi, che ha creato il franchising immobilia-re in Italia ed è da sempre sinonimo di professionali-tà ed innovazione nel settore.
Non resta che chiederle quali saranno le prossime tappe del progetto e i suoi numeri.È partito a giugno un road show di 24 date, solo per il 2018, su tutta Italia per presentare il nuovo proget-to sia nei maggiori capoluoghi sia nelle città secon-darie. Incontreremo almeno 3.000 agenti immobilia-ri per poterne selezionare almeno 300 per diventare Grimaldi Family Agent entro il 2020, con un piano di investimenti importante a supporto del progetto e della rete Grimaldi. Abbiamo formato un team dedi-cato e una nuova struttura di contatto e sviluppo, che segue una nuova procedura molto serrata già speri-mentata con altre società del Gruppo su altri busi-ness. L’analisi di tutti i dati che stiamo assimilando
24Sl’aGENtE “sENza aGENzia”
è alla base di questa attività e il confronto continuo con i Consiglieri Delegati di Tree Real Estate, con cui abbiamo disegnato questo nuovo business model, ci consente di perfezionare il progetto sempre di più. Apriremo almeno 15 Grimaldi Store che fungeranno da Hub nelle principali città su tutto il territorio na-zionale. In Italia ci sono circa 35.000 agenti immobi-liari che lavorano al di fuori di network organizzati e strutturati: crediamo che il Family Agent sia una op-portunità per creare valore alla categoria.
25Sl’aGENtE “sENza aGENzia”
26Sil coMMErcio diVENta sErVizio al cittadiNo
Il commerciodiventa servizio
al cittadinoL’impatto urbanistico-territoriale su
liberalizzazioni, concorrenza e pianificazionedi Federico Rivolta
La moderna normativa commerciale, oggetto di una ra-pida evoluzione nel corso degli anni, si pone come primo obiettivo la modifica dell’assetto economico indirizzan-dolo verso una reale apertura alla libera concorrenza e il riconoscimento dell’attività svolta, non soltanto come funzione economica, ma soprattutto come servizio alla persona.La governance degli insediamenti commerciali nel cor-so degli ultimi quarant’anni ha subito un complesso pro-cesso evolutivo, con ricadute dirette e immediate sulla struttura della rete distributiva e sulla funzione commer-ciale nazionale ed europea. Le modalità di governance della componente commerciale, sono passate da un approccio economico-commerciale a una pianificazio-ne urbanistico-territoriale finalizzata alla riduzione degli impatti territoriali derivanti dall’insediamento di medie e grandi strutture commerciali, imponendo a queste ulti-me l’apporto di compensazioni, in modo da aumentare la qualità del contesto territoriale e degli ambiti urba-ni. Le decisioni riguardanti le strutture di vendita in un
federIcO rIvOLta
persOna
scenarI ImmObILIarI
sOcIetà
27S
ambito territoriale specifico in termini quantitativi, lo-calizzativi e merceologici, venivano in precedenza ela-borate con lo scopo di raggiungere un ipotetico equili-brio tra domanda e offerta di servizi, forme distributive e tipologie d’impresa, limitando la libera concorrenza, l’imprenditorialità e la circolazione dei beni. L’evoluzio-ne normativa ha delegato tale compito alla program-mazione urbanistica.La prima regolamentazione a livello nazionale risale al decreto Bersani, il quale ha trasformato il sistema esi-stente introducendo importanti elementi di concorren-za in un settore cruciale per l’economia in precedenza fortemente regolamentato. L’esigenza di modernizza-zione nasce dai ridotti livelli di efficienza e innovazione delle attività commerciali rispetto a settori economici più dinamici ed esposti a concorrenza internazionale nonché dalla volontà di introdurre procedure urbanisti-che di semplificazione, regolamentazione, programma-zione e autorizzazione di insediamenti commerciali. La riforma appare innovativa rispetto alla normativa pre-vigente, configurando una notevole liberalizzazione del settore attraverso la rimozione e ridefinizione delle bar-riere all’entrata, nonché l’avvicinamento a scenari inter-nazionali grazie a un approccio urbanistico della nor-mativa commerciale.
il coMMErcio diVENta sErVizio al cittadiNo
In ambito comunitario, al fine di una maggiore integrazione dei servizi, è stata emanata la direttiva Bolkestein relativa al mercato interno, e recepita come snellimento burocratico
28S
In Europa ogni Paese ha seguito il proprio percorso di evoluzione normativa. Risulta significativo quanto fatto in Francia negli anni ’70 con l’introduzione del concetto di urbanistica commerciale come soluzione ai problemi derivanti dalla diffusione della GDO attraverso la sepa-razione normativa tra rilascio di autorizzazioni di aper-tura di semplici punti vendita e concessioni edilizie per la realizzazione di insediamenti commerciali e che, nei decenni successivi, ha adeguato la normativa in ottica restrittiva riguardo le superfici oggetto di autorizzazione e di modernizzazione economica del commercio di vi-cinato. L’innovazione francese risiede nell’attribuzione agli Osservatori dipartimentali del compito di redigere schemi di sviluppo commerciale dotati di valore giuridi-co e finalizzati all’individuazione di strategie e orienta-menti di sviluppo territoriale.In ambito comunitario, al fine di una maggiore integra-zione dei servizi, è stata emanata la direttiva Bolkestein relativa al mercato interno, e recepita come snellimento burocratico con interventi di semplificazione delle pro-cedure volta a favorire la trasparenza amministrativa. La direttiva stabilisce le disposizioni generali utili ad agevolare la libertà di esercizio di un’attività economica da parte di qualsiasi persona fisica o giuridica avente cittadinanza o sede in uno degli Stati membri. I singo-li Stati, con modalità e tempi diversi in funzione delle
il coMMErcio diVENta sErVizio al cittadiNo
In tema di spazi commerciali, Scenari Immobi-liari è intervenuta con Clara Garibello nella serie “E-Learning per il Retail Real Estate” con un con-tributo sull’evoluzione dello spazio fisico nel retail.
lo spazio FisiCo nel retail, CasistiCa italianaCoperniCo 40
29Sil coMMErcio diVENta sErVizio al cittadiNo
resistenze incontrate da parte degli stakeholder, hanno adeguato le proprie normative alla direttiva.Significativi i casi di Francia, Germania e Spagna indiriz-zati alla semplificazione, informatizzazione e riduzione della burocrazia. In Italia, guardando alle realtà regio-nali e comunali, la Lombardia unifica tutta la normativa commerciale in un unico testo di legge finalizzato alla programmazione, razionalizzazione e modernizzazione della rete distributiva nonché alla riduzione dell’impat-to ambientale, sociale e commerciale attraverso la pre-visione di misure di sviluppo adeguate alle peculiarità territoriali. Emblematico è il caso del Comune di Mon-za, che individua all’interno dello strumento urbanistico obiettivi e strategie che delegano alla cooperazione tra pubblico e privato l’individuazione delle migliori soluzio-ni aventi come obiettivo la crescita e la valorizzazione del tessuto urbano, il miglioramento della qualità della vita e l’ottimizzazione dei servizi al cittadino e al consu-matore.Si tratta nell’insieme di principi, processi e strumenti di liberalizzazione, concorrenza e pianificazione commer-ciale che manifestano una volontà comune, quella di creare un sistema economico in cui l’attività commer-ciale sia vista anche come servizio al cittadino e possa trovare reali opportunità di crescita sotto il cappello del-la libera concorrenza.
qitv
In Europa strategia comune alla gran parte dei retai-ler è di collocarsi nei centri commerciali. La tendenza odierna di questI ultimi è di procedere a una riorga-nizzazione dei retailer al proprio interno. Si procede, quindi, per ampliamenti e restyling interni. Di come evolvono in Europa gli spazi fisici del retail ce ne par-la Clara Garibello di Scenari Immobiliari.
lo spazio FisiCo nel retail,CasistiCa eUropeaCoperniCo 40
Formazione
30Sqitv
testata Giornalistica registratapresso il Tribunale di Arezzo.Registrazione nr. 1/13 del 03/01/2013
direttore responsabileMarco Luraschi
il settimanalede il quotidiano immobiliare Foto e immagini di
Shutterstock ad eccezionedi quelle fornite dagli autori.
[email protected] - www.ilqi.it
editoreDAILY REAL ESTATE S.R.L.Via Pascoli 7, 24121 BergamoP IVA 03276200163Iscrizione ROC N.22163 contattiTel.: +39 035/211356 Fax: +39 035/4131217
www.ilqi.itwww.ilqi.it
contattacI per prenotare uno SpazIo pubblIcItarIo a [email protected]
31S